Vile attentato al Comune di Lamezia Terme
20/04
Neanche il tempo del passaggio delle consegne con i tre commissari
che avevano retto per anni il comune sciolto per sospetti inquinamenti
mafiosi ed il neosindaco di Lamezia Terme - 65 mila abitanti, quarta
citta' della Calabria - si e' trovato l'inequivocabile avvertimento
della mafia: bruciato in pieno giorno il portone della sede del Consiglio
Comunale. Come a dire: la 'ndrangheta c'e' ancora e non ha alcuna
intenzione di andarsene o di abbassare la guardia. E' stato, quindi,
un brusco ritorno alla realta' quello di Gianni Speranza, professore,
diessino, eletto sindaco con una valanga di voti lunedi' scorso al
turno di ballottaggio contro il candidato della Casa delle Liberta'.
Lunedi' sera e martedi' i festeggiamenti in tutta la citta' per il
ritorno alla vita democratica e alla normalita', ieri sera la convalida
dell'elezione del nuovo Sindaco e poi, all'improvviso, poco prima
delle 15 di oggi pomeriggio, l'incredibile attentato. Ignoti hanno
incendiato nel primo pomeriggio di oggi , intorno alle 14.40, il portone
di ingresso della delegazione comunale di Lamezia Terme, situata nel
quartiere di Nicastro. Nell'edificio ha sede la sala consiliare del
Comune. A Lamezia, gli edifici comunali sono due. Il Municipio si
trova nel quartiere di Sambiase. Una tanica con cinque litri di benzina,
il fuoco, la porta del Comune che brucia e danni gravi scongiurati
solo per il pronto intervento dei Vigili Urbani che hanno evitato
guai peggiori. Tra l'altro, in quel momento dentro il Municipio si
trovavano due addetti della ditta delle pulizie. Domenica e lunedi'
scorsi, a Lamezia, si e' svolto il turno di ballottaggio per l'elezione
del sindaco che e' stato vinto dal candidato di centrosinistra Gianni
Speranza. Le elezioni sono giunte dopo quasi tre anni di commissariamento
dell'ente provocato dallo scioglimento del Consiglio comunale, avvenuto
nel novembre 2002, per infiltrazioni mafiose, quando l'ente era retto
da una Giunta di centrodestra La tanica è stata posta nei pressi
dell' ufficio anagrafe ed i danni sono solo esterni. Sul posto e'
immediatamente giunto il neosindaco, Gianni Speranza.Immediate le
indagini di polizia e carabinieri, della magistratura, con allarme
al massimo livello della Prefettura di Catanzaro che ha convocato
per domani mattina, d'urgenza, il Comitato Provinciale per l'ordine
e la sicurezza pubblica. Lamezia e', infatti, una delle piazze piu'
calde sul terreno della sicurezza e dell'ordine pubblico in tutta
la Calabria. Non solo era stato sciolto per mafia il precedente Consiglio
Comunale ma una decina d'anni fa si era verificato un analogo provvedimento,
mentre il territorio e' infestato da regolamenti di conto ed omicidi
nell'ambito di una faida tra gruppi criminali contrapposti che non
sembra avere fine. Anche per questo le reazioni all'intimidazione
sono state decine e decine, in Calabria e a Roma. Il neosindaco Speranza
ha parlato di intimidazione chiara ed ha invitato la popolazione alla
tranquillita'; il presidente della Regione, Agazio Loiero, che si
e' insediato proprio stamattina, parla di un segnale chiaro e non
da sottovalutare. L'intervento di Pisanu e' stato chiesto da deputati
e senatori dei Ds, con interrogazioni e dichiarazioni.
Immediatamente convocato il Comitato
per l’ordine e la sicurezza
E' stato immediatamente convocato il Comitato per l' ordine e la
sicurezza pubblica di Catanzaro dopo l' attentato al Comune di Lamezia
Terme: per domani mattina alle 11, infatti, in Prefettura si terra'
la riunione. Precedentemente, si terra' a Lamezia il passaggio delle
consegne tra i tre commissari prefettizi ed il neosindaco. Alla riunione
del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocata dal prefetto
Alberto Di Pace, parteciperanno, oltre al sindaco di Lamezia, Gianni
Speranza, anche i vertici delle Procure di Catanzaro e Lamezia. All'incontro,
infatti, secondo quanto si e' appreso, saranno presenti il procuratore
di Catanzaro, Mariano Lombardi, il coordinatore della Direzione distrettuale
antimafia, Mario Spagnuolo, ed il procuratore di Lamezia, Raffaele
Mazzotta.
Speranza: “La città
deve stare tranquilla, ho fiducia nelle indagini”
''E' un atto intimidatorio verso l'istituzione tutta'': questa la
prima reazione del sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, dei
Ds, all'attentato al Comune. ''Penso - ha aggiunto Speranza - che
la citta' e' in festa quindi deve continuare la serenita' e la tranquillita'
dei cittadini. Le forze dell'ordine svolgeranno le indagini. La magistratura
sa gia' tutto della questione, mi sono sentito con il Prefetto. Domani
andro' dal Prefetto e quindi vedremo con calma, con serenita'. Mi
pare che anche le indagini cercheranno di farci capire meglio di cosa
si tratta. Io vorrei insistere perche' la citta' deve stare tranquilla,
deve avere fiducia in se stessa, nella sua possibilita' di avere una
vita normale, democratica. Questo e' un fatto importante. Abbiamo
fiducia nelle indagini, c'e' bisogno di una ripresa di una vita democratica.
Il fatto che la citta' abbia finalmente un'amministrazione mi auguro
possa significare che ci sia la possibilita' di lasciare alle spalle
atti intimidatori. Per quanto mi riguarda non e' cambiato nulla''.
''Ho anticipato a domattina alle nove le consegne ufficiali della
direzione del Comune da parte dei tre Commissari governativi e poi
partecipero' a Catanzaro alla riunione del Cosp, il Comitato per l'
ordine e la sicurezza convocato dal Prefetto''. Lo ha annunciato oggi
Gianni Speranza, neosindaco di Lamezia Terme, ad alcune ore dall'
attentato incendiario compiuto contro il portone della sede del Consiglio
comunale . ''La prima risposta al gesto intimidatorio rivolto contro
il nostro municipio e contro tutta la citta' - ha affermato Speranza
- e' una risposta ferma quanto serena, una risposta di civilta', democrazia
e normalita', com' e' nelle migliori tradizioni della nostra popolazione''.
Commentando l' atto intimidatorio, avvenuto all' indomani della sua
proclamazione a sindaco, Speranza ha sottolineato che ''l' episodio
allarma, ma non guasta la festa di una citta' che anche col voto ha
mostrato tutta la sua voglia di ripartire e riavviare il proprio futuro
di crescita economica e civile, nella serenita' e con la tranquillita'
dei cittadini. Ho piena fiducia - ha proseguito il sindaco - nelle
forze dell' ordine e nella magistratura: svolgeranno tutte le indagini
adeguate e individueranno responsabili ed eventuali mandanti. Anche
cosi' si aiuta Lamezia che vuole riprendersi la propria vita democratica
e la sua normalita'''. ''Detto questo - ha concluso Speranza - da
parte mia non c' e' alcuna sottovalutazione, tutt' altro. Anche perche',
a quanto pare, secondo le prime ricostruzioni dei fatti, l' incendio
appiccato in pieno giorno al portone dell' edificio comunale ha messo
a serio rischio l' incolumita' degli addetti alle pulizie che stavano
lavorando a quell' ora all' interno dell' edificio''.
Violante “Speranza deve amministrare in condizioni
di sicurezza”
''Il Consiglio comunale di Lamezia Terme e il sindaco, professor
Giovanni Speranza, hanno il diritto di amministrare la citta' in condizioni
di sicurezza''. A sostenerlo e' stato il capogruppo dei Ds alla Camera,
Luciano Violante. ''L' attentato di oggi - ha aggiunto Violante -
ha un chiaro significato intimidatorio contro una citta' che dopo
due scioglimenti per infiltrazioni mafiose nelle sue amministrazioni
comunali e venti mesi di commissariamento ha deciso di scegliere un
sindaco di centrosinistra con un vasto e significativo sostegno popolare.
L' autorita' giudiziaria e le forze dell' ordine saranno in grado
di individuare e assicurare alla giustizia gli esecutori e i mandanti
di questo gravissimo episodio e di garantire alla citta' e ai suoi
rappresentanti la necessaria sicurezza''. ''Siamo assolutamente certi
- ha concluso Violante - che il Ministro degli Interni fara' tutto
quanto e' nelle sue possibilita' e nei suoi doveri istituzionali per
garantire la piena liberta' dell' Amministrazione comunale di Lamezia
e di tutti i cittadini. Al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale
va la piena solidarieta' mia personale e dell' intero Gruppo dei Ds
della Camera''.
Vannino Chiti “Esprimo la
solidarietà dei DS”
''Esprimo la forte solidarieta' dei Democratici di Sinistra a Gianni
Speranza, sindaco di Lamezia Terme, appena eletto con una grandissima
maggioranza di voti. Lamezia Terme aveva visto lo scioglimento del
vecchio Consiglio Comunale e venti mesi di commissariamento, a seguito
di infiltrazioni mafiose''. Lo ha affermato Vannino Chiti, coordinatore
per le relazioni politiche e istituzionali della Segreteria nazionale
dei Ds. ''L'atto di intimidazione di questo pomeriggio - ha aggiunto
Chiti - vorrebbe condizionare la volonta' di rilancio della citta',
affidata dai cittadini con la grande fiducia espressa al sindaco Speranza
ed alla sua amministrazione. I Ds, tutta l' Unione, si sentono impegnati
a sostenere l' azione di rigore, trasparenza, l' impegno per lo sviluppo
che portera' avanti la nuova Giunta. Faccio appello a tutte le istituzioni
della Calabria e ai cittadini per sconfiggere una volta per tutte
le forze che ostacolano la costruzione di un futuro positivo''. ''I
Ds - ha concluso Chiti - chiedono al Ministro dell' Interno, ai Prefetti,
ai responsabili delle forze dell' ordine, un' attenzione, vigilanza,
intervento piu' adeguati''.
Loiero: “Un campanello d’allarme”
Il Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha espresso
''vivo sdegno per il grave attentato incendiario compiuto contro il
portone della sede del Consiglio Comunale di Lamezia Terme, nel quartiere
di Nicastro''. Loiero ha subito sentito telefonicamente il Prefetto
di Catanzaro Alberto Di Pace il quale ha comunicato di aver convocato
per domani il Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.
Nel corso della riunione, alla quale partecipera' anche il sindaco
di Lamezia, sara' dedicato ampio spazio all'attentato di oggi. ''Si
tratta - ha detto Loiero - di un preciso tentativo di intimidazione
al sindaco Gianni Speranza che e' stato eletto direttamente dal popolo
a grande maggioranza, dopo la gestione commissariale durata tre anni,
venuta a seguito dello scioglimento del Consiglio per infiltrazioni
mafiose. L'impegno di Speranza e dell'intera coalizione di centrosinistra
e' quello di lavorare nell'interesse di tutta la collettivita' lametina
per ridare, ad uno dei centri piu' importanti della nostra regione,
quella dignita' che merita e che per troppo tempo gli e' stata negata.
Uno degli elementi decisivi del grande successo del neo sindaco e'
stata la sua volonta', piu' volte espressa in campagna elettorale,
di battersi contro i poteri criminali a favore della legalita' e dello
sviluppo economico e sociale del territorio''.Per Loiero, quindi,
''l'intimidazione al sindaco Speranza e', dunque, un altro campanello
d'allarme che suona per tutti noi perche', ciascuno per la sua parte,
non abbassi la guardia. Sono certo che le forze dell'ordine, cui va
il ringraziamento per quanto gia' fanno, sapranno individuare gli
autori di questo insano gesto avvenuto, tra l'altro, in pieno giorno.
Sento di esprimere la piena solidarieta' al sindaco Speranza ed alla
comunita' di Lamezia, interpretando anche i sentimenti dei cittadini
calabresi, nella certezza che, forte dei valori in cui crede, sapra'
continuare nel suo impegno, senza timori e tentennamenti, avendo ben
chiari gli obiettivi da raggiungere''.
Mussi: “La nuova fase non
piace
''Che con l'elezione di Gianni Speranza a sindaco di Lamezia si aprisse
una fase nuova nella vita democratica della citta', non c' erano dubbi.
L'attentato incendiario di oggi conferma che a qualcuno questo non
piace. Ma sono certo che i cittadini di Lamezia e il suo nuovo Sindaco
non si faranno intimidire''. A sostenerlo e' stato il vicepresidente
della Camera, Fabio Mussi. ''Ora - ha aggiunto Mussi - da parte dello
Stato, dal ministero dell'Interno alle forze dell'ordine alla magistratura,
ognuno faccia la sua parte perche' la nuova stagione che si apre in
Calabria non rimanga isolata e i responsabili di questo intollerabile
gesto siano assicurati alla giustizia''.
Minniti: “Intervenga il Ministro
Pisanu”
Il deputato dei Ds, Marco Minniti, ha presentato un' interrogazione
al Ministro dell' Interno per sapere ''come giudica il grave episodio''
dell' incendio del portone del Comune di Lamezia Terme, e ''quali
misure intende adottare per garantire il diritto da parte di tutta
la citta' ad essere governata in un quadro di legalita' e ai pubblici
amministratori il diritto-dovere di svolgere il loro mandato in condizioni
di sicurezza democratica''. ''Alle 14.15 di oggi, a Lamezia Terme
- ha ricordato Minniti - con una tanica di 5 litri di benzina e' stato
incendiato il portone del Municipio, situato in pieno centro cittadino
lungo la via principale della citta'. Il pronto intervento dei vigili
urbani ha consentito di riportare la situazione sotto controllo, spegnere
l' incendio e limitare i danni al portone e alla facciata del Municipio''.
''L' attentato, che non ha fortunatamente causato danni alle persone
- ha sostenuto Minniti nell' interrogazione - assume un chiaro significato
intimidatorio perche' avviene in una citta' dove si e' appena votato
e dove da lunedi' scorso e' divenuto sindaco il prof. Gianni Speranza
che ha ricevuto dalle urne un significativo e netto sostegno popolare.
Il comune di Lamezia Terme nel recente passato ha avuto 20 mesi di
commissariamento e negli ultimi dieci anni due scioglimenti per infiltrazioni
mafiose, ma ha espresso nella consultazione amministrativa appena
conclusa la volonta' di cambiare strada e il grave e inquietante episodio
criminoso di oggi di stampo chiaramente mafioso appare indirizzato
contro questa volonta' popolare''.
Oliverio: “Un gravissimo atto
intimidatorio”
Il gravissimo atto intimidatorio perpetrato ai danni del Comune di
Lamezia e del suo nuovo Sindaco, Gianni Speranza è un segnale
che in modo netto pone una chiara distinzione tra le forze impegnate
nella rinascita della città e quelle, poche, che vogliono condannarla
ad un forzoso ed ingiusto oblio democratico.” Così commenta
l’incendio del portone del Municipio di Lametia, il Presidente,
onorevole Mario Oliverio il quale, condannando l’atto ed esprimendo
solidarietà ha inviato un messaggio al neo sindaco, Speranza.
“L’odioso incendio del portone della sede municipale-
prosegue Oliverio- deve indignare tutti i lametini che certamente
desiderano uscire da una difficile situazione di incertezza sociale
civile e legale affidandosi ad una nuova guida che ha ottenuto un
così vasto consenso. Non si sentirà né sarà
solo Gianni Speranza nella sua nobile e forte azione verso le giuste
aspirazioni di superamento di un difficile passato di una comunità
che è operosa, lontana dal malaffare, ansiosa di un riscatto
che ha atteso anche troppo a realizzarsi. Al Sindaco di Lametia, anche
a nome dell’intero Consiglio Provinciale di Cosenza, giunga
la più piena solidarietà che va ad aggiungersi alla
speranza che tutte le istituzioni sappiano dare tutto il sostegno
possibile ad un amministratore che, senza appello, ha detto no alla
mafia impegnandosi in un compito difficile.”
Solidarietà da UDC e Nuovo
PSI
''Condanna e sdegno per il vile atto compiuto verso il Comune e le
istituzioni e verso la giovane amministrazione che si appresta a governare
questa citta'''. Cosi' Salvatore De Biase, presidente dell' Udc di
Lamezia Terme, ha commentato l' attentato incendiario contro il Municipio.
Solidarieta' al sindaco, Gianni Speranza, e' stata espressa anche
da Vittorio Mazzei, segretario cittadino del Nuovo Psi, che, a nome
suo e del partito, ha condannato ''l' atto intimidatorio perpetrato
ai danni del Comune. Da questo momento - ha aggiunto - mi rendo disponibile
ad eventuali azioni per la tutela della citta' e delle istituzioni''.
Mario Magno, vice presidente della Provincia di Catanzaro e primo
degli eletti al Consiglio comunale di Lamezia Terme nelle fila dell'
Udc, ha parlato di ''gesto inconsueto che la citta' non merita anche
in considerazione che e' stata svolta una campagna elettorale corretta.
Comunque - ha aggiunto - bisogna impegnare al massimo le forze dell'
ordine per capire la provenienza del gesto. Sin da questo momento
diamo la massima disponibilita' affinche' si mantenga un confronto
sereno e costruttivo per dare a Lamezia la possibilita' di uscire
da una difficolta' che in questo momento esiste''.
Donnici : “Un attacco alla
democrazia”
“È un segnale allarmante. Un vero e proprio attacco
alla democrazia da parte dell’antistato al quale le istituzioni
regionali e nazionali devono reagire con fermezza, unità e
concretezza”, dichiara Beniamino Donnici, responsabile nazionale
Enti Locali IDV.
“Lo straordinario successo del sindaco Gianni Speranza e della
coalizione di centrosinistra – aggiunge Donnici – ha messo
in movimento un forte sentimento di rinascita democratica e di riscatto
civile e sociale nel popolo lamentino, tutto ciò per la n’drangheta
è più inaccettabile di ogni altra azione di contrasto”.
“Si tenga, dunque, nel municipio di Lamezia - propone il leader
di IDV – una riunione simbolica del nuovo Consiglio Regionale
immediatamente dopo l’insediamento. Dobbiamo dimostrare ad amministratori
e cittadini – conclude Donnici - che non saranno mai più
soli ed alle organizzazioni criminali che le istituzioni calabresi
non si lasciano intimidire”.
Lumia: “Gesto vile che conferma
che Speranza è scomodo per la ndrangheta”
''Che la vittoria di Gianni Speranza alle elezioni comunali fosse
un brutto segnale per la 'ndrangheta era un fatto certo. Il vile attentato
di questo pomeriggio lo conferma''. Cosi' Giuseppe Lumia, capogruppo
Ds in Commissione antimafia, ha commentato la notizia dell'attentato
incendiario compiuto oggi contro la sede del Consiglio comunale di
Lamezia Terme. ''Per Lamezia - ha aggiunto Lumia - e' finita una stagione
buia, ma c'e' ancora molto da lavorare per riportare l'amministrazione
comunale e la vita cittadina alla tranquillita'. So che il sindaco
Speranza non si fara' intimidire e portera' avanti i progetti per
ridare a questa citta' un futuro nella legalita' e nello sviluppo,
ma chiedo a tutti i responsabili dell'ordine pubblico di alzare l'attenzione.
Non e' tollerabile che fatti del genere accadano in pieno giorno in
un luogo che, data la delicatezza del momento, avrebbe dovuto essere
particolarmente tutelato''. ''Spero che anche l'opinione pubblica
nazionale - ha concluso Lumia - aumenti l'attenzione sulla Calabria
e sulle continue intimidazioni che gli amministratori locali devono
subire. Negli ultimi due anni hanno sparato a un assessore regionale
e a un assessore comunale, hanno messo bombe di varia portata ad amministratori
anche di comuni importanti, hanno bruciato abitazioni degli amministratori
e sedi delle amministrazioni locali, ma l'attenzione e' rimasta molto
bassa. E' necessario che si faccia luce su queste vicende che non
sono degne di uno Stato democratico''.
Riferimenti: “Un vile attentato
che sconcerta”
''All'indomani del risultato elettorale, dopo uno scioglimento per
mafia del Comune, sconcerta il vile attentato al Municipio di Lamezia''.
Lo ha sostenuto Adriana Musella, presidente del Coordinamento nazionale
antimafia Riferimenti, commentando l'incendio del portone del Comune
di Lamezia Terme. ''La mafia, e con questo termine intendiamo manovalanza
e politica ad essa collusa - ha aggiunto Musella - non riuscira' a
sconfiggere la volonta' sana dei cittadini che hanno espresso con
il voto l' esigenza di un' Amministrazione pulita. A Gianni Speranza,
neosindaco di Lamezia Terme, l'augurio di un buon governo e tutto
il nostro appoggio e solidarieta'''.
Lo Moro. “Un gesto sconsiderato”
''Il gesto di qualche sconsiderato non interrompe il clima di serenita'
che i lametini stanno vivendo in queste ore, dopo l' elezione di Gianni
Speranza e la fine della gestione commissariale determinata dallo
scioglimento del consesso civico per infiltrazioni mafiose''. Lo afferma
Doris Lo Moro, neo consigliera regionale dei Ds, commentando l' incendio
del portone del Municipio di Lamezia Terme. ''Sono pienamente solidale
con il sindaco - aggiunge Lo Moro - che sapra' guidare Lamezia Terme
verso il superamento definitivo del trauma determinato dal secondo
commissariamento del Comune avvenuto in pochi anni. Il processo democratico
avviato con le ultime elezioni e' irreversibile. Lamezia - prosegue
Lo Moro - ha scelto un nuovo percorso civile ed istituzionale con
la piena consapevolezza delle sue potenzialita', come ha dimostrato
l' entusiasmo che ha accompagnato il centro-sinistra alla vittoria
nelle elezioni comunali''.
Chiarella (AN) “Strano che
le minacce arrivino ad urne chiuse”
Per il consigliere regionale di An Egidio Chiarella che definisce
''molto grave'' quanto accaduto a Lamezia Terme ''e' strano che in
questa campagna elettorale le minacce arrivino ad urne chiuse, cosi
come e' successo per il sottoscritto qualche giorno fa, dopo la rielezione
a consigliere regionale, cosi succede oggi al comune, dopo la vittoria
di Speranza. Ritengo - prosegue Chiarella - che debba rafforzarsi
la mia proposta di dialogo alla luce del sole tra sindaco e centrodestra,
per rilanciare concretamente l' immagine positiva della citta'. Mi
auguro un fronte comune per la difesa della citta' lungo la strada
della legalita' e della sicurezza istituzionale e pubblica, pena l'arretramento
di una comunita', che ha voglia di uscire dal dramma dello scioglimento
del consiglio comunale. Non cadiamo nell' errore di sottovalutare
quanto e' accaduto e troviamo il modo di stare uniti, per non abbassare
la testa a qualsiasi forma di ricatto politico mafioso. In questa
direzione deve cadere ogni barriera di separazione tra destra e sinistra''.
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