I
vertici del Papa Giovanni chiederanno i danni all’ex gestione
31/10 La fondazione dell'istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello
chiederà il risarcimento dei danni agli amministratori precedenti
per la cattiva gestione che ha aggravato la situazione finanziaria
dell'istituto. Il consiglio di amministrazione, infatti, ha affidato
ad un legale di fiducia la tutela della fondazione. Da approfondimenti
amministrativi e contabili è emerso infatti che ci sarebbero
delle anomalie. Lo hanno reso noto i vertici della fondazione, il
presidente, Francesco Perrone, il vice presidente, Sergio Principe,
ed il dimissionario direttore sanitario, Mario Carpino, che oggi a
Rende hanno incontrato la stampa per chiarire alcuni aspetti della
travagliata vicenda. "Ci sono debiti, tanti debiti - hanno detto
i rappresentanti del vertice dell'istituto - accumulati negli anni
e adesso la situazione è diventata drammatica e ingestibile.
Ci sono 615 dipendenti che avanzano 20 mensilità e 366 ammalati
da tutelare e assistere". "L'istituto - ha detto il presidente
Perrone - è ormai un malato terminale, tenuto artificialmente
in vita. La Fondazione riconosce i propri errori, ci sono stati amministratori
che non hanno fatto il loro lavoro, ma la fondazione non è
la sola responsabile della situazione". In attesa di una soluzione
definitiva si pensa ad una società mista che permetterà
di riconvertire l'istituto in una moderna struttura riabilitativa.
I vertici della fondazione hanno rivolto poi "l'ennesimo appello
alla politica e alle istituzioni affinché ci siano iniziative
speciali per sostenere questa fase di transizione C'é il sequestro
probatorio della struttura e chi ha responsabilità deve pagare,
ma non tutto è deleterio al papa Giovanni. Senza strumenti
e senza sostegno finanziario, però, è difficile andare
avanti"
Investe
un pedone sulla 107 e non lo soccorre: arrestato
31/10 A retromarcia ha investito un'automobile ferendo il conducente
che si era fermato perché spaventato dal suo atteggiamento
durante un sorpasso e poi è fuggito senza prestare soccorso:
con questa accusa la polizia stradale di Cosenza ha arrestato Francesco
Renato D'Antona, di 33 anni, di Soverato (Catanzaro). L'uomo è
accusato di inottemperanza all'obbligo di fermarsi e prestare soccorso
in caso di incidente stradale con danno alle persone. La stradale,
allertata dalla Questura, è intervenuta sulla statale 107,
in località Piscopani, per un incidente. Gli agenti hanno soccorso
G.P., di 47 anni, di San Lucido, che ha raccontato che poco prima,
mentre percorreva la statale a bordo della propria auto, veniva sorpassato
da una Volkswagen Golf di colore grigio metallizzato guidata da un
uomo. In seguito ad uno scambio di gesti avvenuto tra i due conducenti
al momento del sorpasso, G.P. ha riferito di essersi fermato per chiedere
soccorso perché impaurito. Il conducente dell'altra vettura
ha quindi ingranato la retromarcia provocando un impatto con l'autovettura
e l'investimento G.P. e allontanandosi subito dopo. Il ferito, trasportato
in ambulanza nell'ospedale di Cosenza, ha riportato 30 giorni di prognosi
per la frattura del piede sinistro. Il mezzo investitore, secondo
quanto riferito dalla polizia, é stato poi rintracciato in
una carrozzeria già in fase di riparazione. D'Antona è
stato quindi rintracciato ed arrestato.
Commemorata
dai CC la sciagura area di Monte Covello
31/10 Il 29/mo anniversario della sciagura aerea di Monte Covello,
nel quale morirono sei tra ufficiali e sottufficiali dei carabinieri,
tra i quali il comandante generale dell'Arma, Enrico Mino, è
stato ricordato stamani con una cerimonia svoltasi in località
Rimitello. L'incidente si verificò il 31 ottobre 1977, quando
un velivolo del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare,
a causa delle avverse condizioni meteo, nel sorvolare le Serre Catanzaresi
precipitò alle pendici del Monte Covello. Nella sciagura moritono,
oltre a Mino, il comandante dell'allora Legione carabinieri di Catanzaro,
Francesco Friscia, gli ufficiali piloti Francesco Sirimarco e Francesco
Cerasoli, l'aiutante di campo del comandante generale, Luigi Vilardo,
ed il motorista di bordo, Costantino Di Fede. Alla cerimonia ha partecipato
il comandante interregionale della divisione carabinieri "Culqualber",
gen. Giuseppe Barraco, i familiari delle Vittime, e rappresentanze
di militari del Comando provinciale di Catanzaro, dell'ottavo Nucleo
Elicotteri di Vibo Valentia e dell'Associazione nazionale carabinieri,
oltre a autorità militari, civili e religiose della regione.
Nel corso della cerimonia sono state deposte corone di alloro dell'Arma
e del Comune di Girifalco al "Cippo" eretto sul luogo della
sciagura. La cerimonia si è poi conclusa con un breve momento
di preghiera presieduto dall'arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace,
mons. Antonio Ciliberti
Castrovillari/I
carabinieri acquisiscono gli atti sull’ex mattatoio
31/10 I carabinieri, su disposizione del sostituto procuratore della
Repubblica di Castrovillari, Baldo Pisani, hanno acquisito negli uffici
tecnici del Municipio, la documentazione riguardante l'ex mattatoio
comunale. Lo ha reso noto lo stesso Comune. ''L'ex mattatoio, da anni
dismesso - ha sostenuto il sindaco, Franco Blaiotta - era stato inserito
tra i beni comunali da alienare al prezzo di euro 100 mila''. Dopo
avere ricordato che i bandi finora fatti per la cessione non sono
andati a buon fine per la mancanza di offerte o per proposte a prezzi
inferiori a quello fissato, Blaiotta ha sostenuto che ''a tutt'oggi
nessun atto di alienazione e' stato compiuto da parte ne' dell'Amministrazione,
ne' degli uffici competenti; l'ex mattatoio continua ad essere, come
da sempre, proprieta' comunale in attesa di essere alienato al prezzo
indicato dal Consiglio comunale. Questi sono i fatti - ha concluso
il Sindaco - che per la loro trasparenza e la loro evidenza non hanno
bisogno di altro commento. L'Amministrazione e l'ufficio tecnico si
tuteleranno nei modi e nelle forme previste dalla legge per salvaguardare
la loro immagine e per evitare ogni tentativo di strumentalizzazione''.
Paludi/Sequestrate
vasche per l’allevamento di bovini
31/10 La Procura della Repubblica di Rossano ha disposto il sequestro
preventivo di due vasche annesse ad un allevamento di alcuni bovini
a Paludi. Il provvedimento è giunto al termine delle indagini
condotte dal Corpo forestale dello Stato di Cropalati sullo stato
di inquinamento del torrente Cuzzunò-Visciglietto ed in seguito
alle analisi di campioni delle acque prelevate dal Cfs e da personale
dell'Arpacal. Le analisi, secondo quanto è stato riferito,
sono risultate oltre i limiti stabiliti dalla normativa vigente. Il
titolare è stato indagato. L'uomo, invece che procedere in
deroga alla normativa sulle acque e praticare l'utilizzazione agronomica
degli effluenti di allevamento, ovvero lo spargimento sul terreno,
li accumulava in due vasche che quando erano piene si riversavano
direttamente nel torrente Cuzzunò-Visciglietto. In particolare,
secondo quanto è stato riferito, le acque si presentavano con
una colorazione alterata e maleodoranti tanto che gli agricoltori
sottostanti all'azienda non potevano più farne uso.
Aperti
3.5 Km della strada Gallico-Gambarie
30/10 L'Anas ha oggi aperto al traffico uno stralcio funzionale del
secondo lotto della strada a scorrimento veloce Gallico-Gambarie,
dal ponte ''Prioli'', lungo la strada provinciale per Pettogallico,
alla bretella di allacciamento con la strada provinciale 7 per Sambatello,
nel Comune di Reggio Calabria. Il tratto inaugurato, lungo 3,5 km,
dal km 2,000 al km 5,583, rientra nel piu' ampio intervento che prevede
la realizzazione di una nuova infrastruttura viaria in variante alla
strada provinciale 7 (ex strada statale 184). ''L'ex statale 184 -
e' scritto in una nota - e' infatti una vecchia strada di penetrazione,
che attualmente garantisce l'unico collegamento al versante tirrenico
dell'Aspromonte. Dalla frazione di Gallico l'ex statale si ricollega
alla localita' turistica di Gambarie d'Aspromonte, attraverso un percorso
poco agevole di oltre 30 km, caratterizzati da un andamento stradale
plano-altimetrico tortuoso, per via della complessita' morfologica
del territorio. La nuova opera crea un percorso piu' rapido ed agevole
che prevede una carreggiata a due corsie, una per senso di marcia,
della larghezza di 3,75 metri ciascuna, piu' banchine laterali da
1,50 metri. Il tracciato segue l'andamento del torrente Gallico sul
lato idrografico sinistro, con sede stradale interamente realizzata
su rilevato, tranne un piccolo segmento di circa 85 metri che corre
in galleria artificiale''. E' stata inoltre realizzata una strada
complanare, parallela all'asta principale, per consentire l'accesso
diretto ai fondi agricoli laterali. L'importo dei lavori ammonta ad
oltre 14,396 milioni di euro. La realizzazione degli ultimi lotti,
che completeranno l'itinerario, conclude la nota, verra' effettuata
dall'Amministrazione Provinciale, a cui sono state trasferite, ai
sensi del Decreto Legislativo 112/98, le competenze gestionali della
ex statale 184.
Due
militari aggrediti a Bologna. Uno è di Castrolibero
29/10 Un soldato di 24 anni, A.F., originario della provincia di
Roma, e' stato aggredito e percosso la scorsa notte all'esterno di
una discoteca di Bologna, il 'Kinki', a pochi passi dalla Due Torri;
il giovane e' stato ricoverato con prognosi riservata all'ospedale
Maggiore. La dinamica dell'episodio, avvenuto verso le 2, e' al vaglio
della Squadra Mobile, che sta ricostruendo la vicenda anche sulla
base di altre testimonianze. In un primo momento si era parlato di
un possibile litigio nel locale tra alcuni militari, in servizio nella
caserma di Ozzano Emilia (Bologna), e un altro gruppo di giovani.
Due dei soldati sarebbero poi usciti per fumare una sigaretta e sarebbero
stati aggrediti con pugni e, nel caso di A.F., a cinghiate. Gli aggressori,
italiani, sono quinndi fuggiti. La polizia sta indagando anche nell'ipotesi
che in realta' i militari fossero attesi all'esterno della discoteca.
Della vicenda si occupa anche la Divisione Amministrativa della Questura,
che sta eseguendo accertamenti sul 'Kinki' e su altri locali pubblici
della zona. La Squadra Mobile ha continuato per tutta la giornata
ad ascoltare persone per ricostruire nei dettagli il pestaggio che
ha fatto finire all'ospedale Angelo Floriani, il militare in servizio
alla caserma di Ozzano Emilia (Bologna), dove e' di stanza il Battaglione
logistico del Reggimento Genio Ferrovieri che ha sede a Castelmaggiore,
alle porte del capoluogo. I sanitari dell'ospedale Maggiore mantengono
riservata la prognosi per il giovane, che - a quanto si e' appreso
- non e' comunque in pericolo di vita. Angelo Floriani, originario
di Subiaco e residente con la famiglia a Roiate (Roma), e' stato sottoposto
al Maggiore a un intervento chirurgico per la rimozione di un ematoma
al cranio, e la prognosi viene per ora mantenuta riservata dai sanitari
a scopo precauzionale. All' ospedale, dopo che i familiari sono stati
avvertiti dalla polizia e dagli ufficiali del Reggimento, e' arrivata
la madre. L'altro militare aggredito, Fabio Pinno, 22 anni, di Castrolibero
(Cosenza), e' stato medicato al pronto soccorso del Sant'Orsola e
dimesso, con una prognosi di pochi giorni. Entrambi sono caporalmaggiori,
volontari in ferma breve, e stanno seguendo al Battaglione del Genio
Ferroviari di Ozzano Emilia un corso per diventare macchinisti o capistazione.
Al Comando del Reggimento e' stato confermato, anche sulla base delle
dichiarazioni rese da Pinno, che i due militari (che, in licenza durante
il fine settimana, si erano recati al 'Kinki' per passare la serata)
sono stati affrontati all'esterno della discoteca da tre o quattro
giovani, apparentemente senza motivo. In un primo momento entrambi
sono stati portati al pronto soccorso del Sant'Orsola, e anche le
condizioni di Floriani non sembravano preoccupanti, poi i medici hanno
deciso il trasferimento del militare romano al Maggiore per una Tac,
che ha evidenziato l'ematoma.
S.Maria
del Cedro/Convenzione per la raccolta differenziata
29/10 Il Comune di Santa Maria del Cedro e l'assessorato regionale
all'Ambiente hanno sottoscritto una convenzione per interventi finalizzati
allo sviluppo e alla promozione della raccolta differenziata dei rifiuti.
Santa Maria del Cedro si colloca, cosi', al 164/mo posto in graduatoria
e beneficera' di una somma complessiva di circa 60 mila euro, da destinare,
in particolare, alla tipologia di servizio porta a porta. Secondo
l'assesore all'Ambiente di Santa Maria del Cedro, Angelo Adduci, ''si
tratta di un passo importante per il Comune, fatto nella consapevolezza,
tuttavia, che non esistano confini comunali in quanto viviamo tutti
in unico ecosistema, in simbiosi con gli altri esseri naturali o artificiali.
Un discorso, questo - ha aggiunto Adduci - che ho da tempo avviato
con gli amministratori del comprensorio, ai quali ho indicato la prospettiva
e la necessita' di realizzare un Osservatorio ambientale territoriale
con lo scopo di valutare scientificamente e politicamente lo sviluppo
eco-ambientale. Un'azione politica e amministrativa non facile da
imbroccare in quanto il risanamento del territorio, soprattutto in
Calabria e, in particolare, nell'Alto Tirreno cosentino, appare inficiato
da un degrado devastante lungo la costa e nell'entroterra. Abusivismo
edilizio, discariche abusive e scempi ambientali, infatti, sono sotto
gli occhi di tutti. L'inversione di tendenza, proprio per questo,
e necessaria, piu' che auspicabile''
Brevi
di Cronaca da Rose, Rossano
29/10 A Rose i Carabinieri hanno tratto in arresto un pregiudicato,
per estorsione. A Rossano un pregiudicato, Franco Bevacqua, di 40
anni, e' stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di avere compiuto
una rapina ai danni di una coppia di anziani coniugi dopo essersi
introdotto nella loro abitazione. Bevacqua, armato di pistola e mascherato
con una sciarpa, dopo essere entrato in casa, ha intimato ad uno dei
due anziani di consegnargli il denaro custodito in casa. L'uomo si
e' rifiutato di aderire alla richiesta ed ha aggredito il rapinatore,
strappandogli la sciarpa che gli copriva parzialmente il volto. Tra
i due c'e' stata poi una colluttazione al culmine della quale il bandito
ha gettato la pistola, rivelatasi poi un'arma giocattolo, e si e'
allontanato. I carabinieri della Compagnia di Rossano sono intervenuti
dopo che l'anziano ha telefonato al 112 e sono riusciti, sulla base
delle indicazioni fornite dalla coppia, a risalire all'identita' del
rapinatore, che e' stato bloccato mentre si trovava nella sua abitazione.
Bevacqua e' stato portato nel carcere di Rossano. Sempre a Rossano
personale del Nor della locale Compagnia dei carabinieri, in ottemperanza
all’ordinanza di custodia cautelare, emessa da Gip del Tribunale
di Rossano, ha tratto in un pregiudicato, per furto aggravato in concorso.
Ministro
Bianchi “Uno sconcio la manutenzione della A3”
28/10 "Di fronte ad uno sconcio per come viene tenuta la A3,
come vengono tenuti i cantieri, ribadisco tutto il mio sdegno. Quella
è un' autostrada per la quale bisogna prendere misure drastiche.
Bisogna intervenire e fare in modo che ci sia un comportamento civile,
che civile non é". Il ministro dei Trasporti Alessandro
Bianchi torna a criticare i vertici dell' Anas per la gestione della
Salerno-Reggio Calabria. "Quella autostrada la frequento dagli
anni '70. Posso dire che ne ho viste di fasi e date in cui bisognava
finire qualcosa - ha detto ai giornalisti il ministro -. Se i ritmi
e i modi saranno quelli attuali non c'é una data da prevedere
per il suo completamento. I cantieri potrebbero stare aperti tutta
la vita. Non c'é nessuna possibilità che con quel modo
di condurre i lavori si possa arrivare ad un risultato"
La
Finanza arresta un latitante in Germania
28/10 La Guardia di finanza ha arrestato in Germania un latitante,
Michele Ringo Albanese, di 45 anni, presunto affiliato alla 'ndrangheta,
accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale
di sostanze stupefacenti. Albanese è considerato vicino alla
cosca Piromalli-Molé di Gioia Tauro, il centro in cui il latitante
risulta residente e dove si recava periodicamente per mantenere i
suoi contatti con gli ambienti della 'ndrangheta cui sarebbe stato
collegato. Il latitante era ricercato sulla base di due ordinanze
di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Reggio Calabria
su richiesta della Procura antimafia. I finanzieri del Gruppo operativo
antidroga di Catanzaro, che hanno eseguito l'arresto con la collaborazione
della polizia tedesca, hanno anche effettuato una perquisizione nell'abitazione
di Albanese scoprendovi un bunker che il latitante utilizzava quando
tornava nella sua città di origine.
Consiglio
Provinciale del 27/10
28/10 Si è svolta ieri sera, presso la sala consiliare di
Palazzo dei Bruzi, la seduta del Consiglio provinciale di Cosenza,
presieduta dall’On. Francesco Principe. Presenti 19 consiglieri,
divenuti 25 nel giro di qualche minuto. I lavori sono stati aperti
dal Presidente Principe che ha comunicato l’avvenuta costituzione
di un nuovo gruppo consiliare, denominato “Italia di Mezzo”
e formato dai consiglieri provinciali Pasquale Zanfini (designato
capogruppo) e Piercarlo Chiappetta.
Subito dopo è iniziata la discussione degli argomenti posti
all’Ordine del Giorno, con un’interrogazione presentata
da Pasqualina Straface (AN) sulla strada provinciale Cerisano- Fiumefreddo
a cui ha risposto, nel merito, l’assessore alla viabilità,
Arturo Riccetti.
Ancora un’interrogazione e sempre a firma di Pasqualina Straface,
riguardante la circolazione stradale sulla tratta Cosenza-Bivio Tivolille-Mendicino-Cerisano,
al secondo punto all’Ordine del Giorno.Giudicata soddisfacente
la risposta dell’assessore Riccetti.
Il consigliere Gianfranco Ponzio, di Forza Italia, ha presentato ed
illustrato una terza interrogazione sul personale trasferito dalla
Regione Calabria alla Provincia di Cosenza e sulla riorganizzazione
complessiva del personale dell’Ente.
A questo intervento ha risposto con grande determinazione e chiarezza
il Presidente della Provincia, on. Mario Oliverio che, dopo aver illustrato
le difficoltà che, di solito, tali trasferimenti comportano,
ha chiarito alcuni aspetti normativi, sottolinenando i ritardi e le
lacune della Regione ed evidenziando l’ottimo lavoro svolto
sin qui dall’esecutivo provinciale nell’organizzazione
complessiva del personale dell’Ente. Il Consigliere Ponzio si
è, comunque, dichiarato insoddisfatto.
A questo punto ha ripreso la parola il Presidente Oliverio, chiedendo
un’inversione dell’Ordine del Giorno, per porre in discussione
un’integrazione urgente, presentata dopo la convocazione del
Consiglio, inerente la variazione del Piano annuale e triennale delle
Opere Pubbliche e la conseguente Variazione di Bilancio in riferimento
a due strade che il Consiglio si trascinava da più mesi tra
gli argomenti in attesa di essere discussi: la Strada provinciale
Scala C.-Rocca Imperiale-Canna-Nocara-Bivio Montegiordano-Oriolo (approvazione
accordo per il trasferimento al patrimonio del Comune di Rocca Imperiale-Variazione
al Piano Triennale degli Investimenti 2006-2008-Anualità 2006)
e la Strada provinciale Roseto Capo Spulico (proposta di declassificazione
e di dismissione cessione al Patrimonio del Comune di Roseto Capo
Spulico-Variazione al Piano Triennale degli Investimenti 2006-2008-Annualità
2006).
Il Presidente Oliverio, pur sapendo che l’argomento non era
stato trattato nella competente commissione consiliare, ha motivato
la sua richiesta di inversione dell’Ordine del Giorno e di discussione
dell’argomento in oggetto con la possibilità di ottenere
nuovi trasferimenti che si sarebbe corso il rischio di perdere qualora
si fosse ritardata l’approvazione del conseguente atto deliberativo.
Tutto ciò nel pieno rispetto della legge. A parere del Presidente,
infatti, “il Consiglio provinciale assorbe tutte le Commissioni
e può discutere, in piena autonomia, punto per punto, tutti
gli elementi dell’atto deliberativo in questione e decidere
di conseguenza”.
Totale disaccordo sulla richiesta del Presidente della Provincia è
stato espresso dal Consigliere Mimmo Barile (Gruppo Misto) il quale
è intervenuto a nome della minoranza. A sostegno della proposta
si sono espressi, invece, i consiglieri Giuseppe Aieta (SDI) e Pietro
Lecce (DS) che hanno invitato il Consiglio a procedere alla sua approvazione.
A questo punto Barile riprende la parola, ribadisce la propria contrarietà
al provvedimento, annuncia l’abbandono dell’aula da parte
della minoranza e chiede, contestualmente, la verifica del numero
legale. Il Presidente Principe, nel rispetto della prassi, invita
il Segretario Generale a verificare il numero legale. Chiamato l’appello,
i consiglieri provinciali presenti in aula risultano essere 19, in
numero sufficiente, perciò, per proseguire la seduta. La sorpresa,
per la minoranza, viene dal consigliere Franco Corbelli il quale chiede
la parola e motiva la sua decisione di rimanere in aula, sostenendo
che i problemi devono essere sempre affrontati e discussi in Consiglio.
Dopo l’esponente di Diritti Civili interviene il Consigliere
Leonardo Trento (SDI) che plaude alla proposta del Presidente Oliverio
e annuncia il suo voto favorevole e quello del suo gruppo.
Si passa alla votazione e il punto in questione viene approvato con
18 voti a favore e 1 astenuto (Corbelli). A questo punto il consigliere
Corbelli, considerato che la minoranza ha abbandonato l’aula,
chiede l’interruzione e il rinvio della seduta consiliare. A
questa richiesta replica il Presidente Principe che, dopo aver più
volte motivato la necessità di proseguire i lavori, invita
lo stesso Corbelli a ritirare la proposta. Proprio mentre Corbelli
sta per decidere di ritirare la proposta, rientrano in aula i consiglieri
Straface, Pucci, Bruno, Ponzio e, dopo qualche secondo, Barile, Fiorillo
Chiappetta e Zanfini. I consiglieri presenti in aula sono 27 e si
passa alla discussione della quarta interrogazione presentata dai
consiglieri di Forza Italia Mario Russo, Elio Filice e Gianfranco
Ponzio sulla progettazione esecutiva dei lavori di ammodernamento
e di adeguamento dell’ex SS.178, tra i Km 5+0,80 e i Km 5+ 300.
Al quesito risponde sempre l’assessore Riccetti, ma il consigliere
Ponzio, anche stavolta, si dichiara insoddisfatto. Si procede, quindi,
con la discussione di un Ordine del Giorno presentato dal consigliere
di An, Pasqualina Straface, sulla SS.106.
Il Presidente Principe dà la parola alla rappresentante di
An che, prima di illustrare il suo Ordine del Giorno, richiama l’attenzione
del Consiglio e della Giunta sulla situazione di grave disagio venutasi
a creare nella Sibaritide a seguito della mancata raccolta dei rifiuti
e del blocco stradale attuato dalle diverse società (Pollino
Spa, Sibaritide Spa, Vallecrati Spa, ecc) che hanno in gestione il
servizio e che vantano crediti enormi dagli enti locali, a causa dei
quali sono impossibilitate a pagare i propri dipendenti. Su tale problematica
il consigliere Straface sollecita un intervento urgente del Presidente
Oliverio, affinchè siano affrontati e risolti tempestivamente
sia i problemi di ordine pubblico che quelli igienico-sanitari provocati
dalla mancata raccolta dei rifiuti.
Per quanto riguarda la SS.106, l’esponente di An, dopo aver
ampiamente illustrato la problematica, chiede un forte intervento
del Presidente e della Giunta provinciale perché siano eliminate
quantomeno tutte quelle criticità, soprattutto in prossimità
degli incroci, dove più frequentemente si verificano incidenti,
in attesa di un improbabile intervento risolutivo del Governo centrale.
Sulle questioni poste dal consigliere Straface si apre il dibattito
ed intervengono nella discussione i consiglieri Garofalo, Corbelli,
Pucci, Bruno, Magorno, Zanfini e Bria.
Anche il Presidente Principe, intervenendo nel dibattito, dopo aver
ricordato che del problema della SS.106 si discute da circa un ventennio,
auspica interventi concreti e mirati..
Il dibattito si conclude con l’intervento del Presidente Oliverio
il quale, dopo aver ribadito la gravità del problema rifiuti,
auspica un salto di qualità nella gestione di un’emergenza
che rischia di coinvolgere l’intero territorio provinciale,
alla stessa stregua di quanto sta avvenendo in Campania.
A tal proposito, il Presidente della Provincia ricorda di aver più
volte espresso immediata e totale disponibilità al Presidente
Loiero, insieme anche agli altri presidenti delle province calabresi,
ad assumere in prima persona responsabilità dirette in materia
di acqua e di rifiuti. Di tutto ciò è stato investito
anche l’assessore regionale all’Ambiente.
Per quanto riguarda la Ss.106, Oliverio ha ricordato il recente incontro
con il ministro Bianchi a cui sono state sottoposte una serie di questioni
importanti (aeroporto della Sibaritide, porto di Gioia Tauro, porto
di Corigliano), tra cui la SS.106.
“Al ministro -ha detto Oliverio- abbiamo chiesto in particolare
di verificare sollecitamente e con estrema concretezza la possibilità
di interventi mirati su quella che, da più parti e a ragione,
viene definita “la superstrada della morte”.
“Se continuiamo a parlarne soltanto – ha aggiunto Oliverio-
non facciamo altro che aumentare ulteriormente la sfiducia dei cittadini
verso la politica.”.
Al termine del suo intervento il Presidente della Provincia ha proposto
di affidare l’Ordine del giorno presentato dal consigliere Straface
ad una Commissione consiliare ristretta che avrà il compito
di aggiornarlo, per farne un documento da inviare al Governo, alla
Regione e all’Anas, rappresentativo di una volontà politica
comune.
La proposta dell’on. Oliverio, accolta all’unanimità,
è stata pienamente condivisa anche dal consigliere Straface
che, sul problema rifiuti, ha proposto di dedicare una riunione ad
hoc del Consiglio provinciale. La seduta si è conclusa alle
20.55. Il Consiglio sarà riconvocato a domicilio in data da
stabilirsi.
Corigliano/Imprenditori
si ribellano al racket e fanno arrestare gli estortori
27/10 Un gruppo di imprenditori di Corigliano Calabro si e' ribellato
alla persona che da tempo li sottoponeva ad una lunga serie di estorsioni
e danneggiamenti e l'ha denunciata ai carabinieri, facendola arrestare.
La persona finita in manette e' Francesco Straface, di 40 anni, indicato
dagli investigatori come un esponente di spicco della criminalita'
organizzata della Sibaritide. Straface, bloccato mentre si trovava
nella sua abitazione, e' accusato di estorsione continuata e aggravata.
Contro gli imprenditori che non avevano accettato le richieste estorsive
erano stati attuati alcuni attentati incendiari.
Truffa
alla 488 a Crotone: La Finanza denuncia 5 persone
27/10 Cinque persone, l' amministratore delegato e i soci di un'
impresa di Petilia Policastro, sono stati denunciati per truffa aggravata
dal Comando provinciale di Crotone della Guardia di finanza. L' impresa,
secondo quanto riferito, avrebbe percepito, avvalendosi dei fondi
della legge 488, un indebito contributo di circa 800 mila euro per
un progetto relativo alla costruzione di un impianto per la lavorazione
dell' olio d' oliva. Il gip del Tribunale di Crotone, Paolo De Luca,
ha disposto il sequestro preventivo dei beni degli indagati, consistenti
in conti correnti bancari e postali e libretti di risparmio per un
importo complessivo di 300 mila euro e beni mobili ed immobili per
un valore di 430 mila euro.
AIDIA:
Calabria a rischio Tsunami, puntare sulla prevenzione
27/10 "La scossa sismica rilevata ieri ed avvertita dalla popolazione
in Calabria risveglia inesorabilmente la necessità di prevenzione
e di una seria coscienza di protezione civile nell' area del Mediterraneo
ma soprattutto lungo le coste calabresi e siciliane". L' Associazione
donne ingegneri e architetti (Aidia) della Calabria invita a non sottovalutare
il rischio tsunami. "Non tutti sanno - sottolinea la presidente
Giulia Fresca - che la nostra area è cinturata da una serie
di vulcani potenzialmente pericolosi: il Palinuro, ma soprattutto
dal più grande vulcano d' Europa, il Marsili, un gigante in
piena attività che si innalza di 3.000 metri dal fondo del
Tirreno meridionale, a metà strada tra Salerno e Cefalù,
arrivando fino a -500 metri, lungo 65 chilometri, largo 40 e con un
volume di 1.600 metri cubi. Il vulcano sottomarino Marsili dista 150
km a sud del golfo di Napoli e 70 km dalle isole Eolie, ha due milioni
di anni, le sue fumarole furono riprese nel 1990 da un video-robot
di ricercatori americani". "Non meno pericoloso - prosegue
Fresca - è il Palinuro, altro vulcano sommerso della cintura
Tirrenica. Dista circa a 150 km dal golfo partenopeo e a 83 dalla
costa calabra di Diamante, in direzione nord-est rispetto al Marsili.
La pericolosità di questi vulcani è legata al fatto
che possono essere definiti una vera e propria cintura di fuoco immersa
negli abissi: il Vesuvio, il Marsili, il Valinov, il Palinuro, i vulcani
delle Eolie. Il loro risveglio potrebbe essere drammatico per i paesi
costieri della Calabria, della Campania e della Basilicata. Di qui,
la necessità di non abbassare minimamente la guardia, senza
drammatizzare i toni delle notizie che gradualmente si ricevono, ma
sviluppare iniziative sempre più fitte di 'Ricerca e di Monitoraggio
Avanzato'". "In particolar modo, i fenomeni vulcanici sul
Monte Marsili - evidenzia la presidente dell' Aidia Calabria - sono
tuttora attivi e sui fianchi si stanno sviluppando numerosi apparati
vulcanici satelliti, molti dei quali hanno dimensioni comparabili
con il cratere dell' Isola di Vulcano, nell' arcipelago delle Eolie.
Sono state inoltre identificate le tracce di enormi collassi di materiale
dai fianchi di alcuni dei vulcani sottomarini. L' attività
vulcanica recente risulta anche dalla circolazione di fluidi ad alta
temperatura all' interno della crosta. Aree in cui questi fluidi vengono
emessi sono state identificate nei vulcani sottomarini e nella porzione
sommersa dell' edificio vulcanico di Panarea". Secondo Fresca
"vi è poi un altro vulcano che potrebbe causare tsunami
di non poco conto se dovesse tornare ad eruttare: si tratta de 'Il
Banco senza nome'', così è stato chiamato questo vulcano
che è ancora sconosciuto dalla scienza perché non è
mai stato studiato seriamente. Eppure lo scorso 5 marzo ha generato
un sisma del 3,2 gradi Richter che ha prodotto un piccolissimo maremoto
che ha fatto spiaggiare sulle coste della Sicilia tonnellate di pomice.
Il vulcano parte da 500 metri di profondità per arrivare a
47 metri dalla superficie. Proprio perché poco noto, il vulcano
deve essere studiato più di altri perché se dovesse
attivarsi si potrebbero avere maremoti di intensità oggi imprevedibile".
"Occorre pertanto avviare immediatamente - conclude Fresca -
tutte le misure di prevenzione della popolazione civile delle zone
costiere attraverso l' educazione al comportamento in caso di evento
e la realizzazione di centri di raduno sotterranei che, superato il
tempo di ritorno dell' onda anomala, nonostante l' imprevedibile massa
di detriti e di acqua, possano essere immediatamente raggiunti dai
soccorsi e portare in salvo la popolazione. Non si tratta di facile
allarmismo ma di seria prevenzione e di attenzione delle problematiche
che purtroppo riguardano la nostra regione"
Colosimi:
Accende il fuoco per bruciare le foglie secche e muore ustionata dalla
fiamme
26/10 Una donna di 67 anni, Maria Teresa Rizzuto, e' morta per le
ustioni riportate dopo essere caduta su un fuoco da lei acceso per
bruciare delle foglie di castagno davanti alla propria abitazione.
E' accaduto a Colosimi, un piccolo paese del Cosentino. A trovare
la donna tra le fiamme sono stati i figli che hanno immediatamente
dato l'allarme. Subito soccorsa dai medici del 118, la donna e' giunta
cadavere all'ospedale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per
cercare di ricostruire la dinamica dell'incidente, ma non e' stato
possibile accertare se la donna sia caduta accidentalmente sul fuoco
o se pure abbia avuto un malore.
Nuova
truffa scoperta dalla Finanza di Lamezia: sequestrata azienda per
11 milioni di euro. 16 indagati
26/10 Sedici indagati, il sequestro preventivo di un complesso aziendale
nell'area ex Sir di Lamezia Terme per un valore complessivo stimabile
in oltre 11 milioni di euro e l' interdizione della societa' dal beneficiare
in futuro di ogni forma di agevolazioni, finanziamenti o contributi
pubblici. E' il bilancio di un' operazione condotta dalla Guardia
di Finanza di Lamezia Terme, che ha permesso di scoprire una truffa
per oltre 12 milioni di euro ai danni dello Stato e dell'Unione Europea.
Secondo quanto riferito dagli investigatori l' azienda - nell' ambito
del fondo europeo di sviluppo regionale programma operativo plurifondo
1994/1999 'incentivi all' industria' e 'fondo aiuti alle piccole e
medie imprese' - era destinataria di contributi pubblici cofinanziati
con risorse comunitarie e nazionali per un ammontare complessivo di
12.344.872 euro, che sarebbero stati erogati interamente e finalizzati
alla realizzazione di uno stabilimento industriale per la produzione
di alluminio e semilavorati. In particolare, la societa' avrebbe beneficiato
di due finanziamenti di cui il primo, a fondo perduto, dell' importo
di oltre 11 milioni di euro erogato da Sviluppo Italia Calabria, ed
il secondo, pari a 1.300.000 euro, erogato da Fincalabra Spa. A dare
il via alle indagini, cominciate nel dicembre 2003, e' stato il ritrovamento
di alcune fatture per operazioni risultate inesistenti. Scoperta,
questa, che le Fiamme Gialle effettuarono nel corso di una verifica
fiscale eseguita nei confronti di una delle societa' che erano riconducibili
al gruppo industriale all'interno della quale e' inserita la societa'.
I finanzieri hanno accertato che la societa' non solo avrebbe omesso
di realizzare il piano occupazionale assumendo un numero largamente
inferiore rispetto agli 80 dipendenti previsti nello stesso, ma avrebbe
anche distolto parte dei beni oggetto di agevolazioni destinandoli
ad un uso diverso da quello previsto, locando finanche ad altre societa'
dello stesso gruppo industriale parte dello stabilimento e degli uffici
realizzati con il finanziamento. Inoltre la societa' avrebbe documentato
versamenti fittizi di capitale sociale, necessari per la realizzazione
dell'investimento quale requisito indispensabile per l'ammissione
al finanziamento, facendo figurare l'accredito nelle casse societarie
di assegni bancari mai effettivamente negoziati. Accanto a questo
la societa', per apportare aumenti di capitale, avrebbe anche utilizzato
risorse finanziarie non proprie dei soci, come previsto dal regolamento,
bensi' risorse finanziarie provenienti da altro finanziamento agevolato
e soggette a vincolo di scopo. La societa', inoltre, avrebbe rendicontato
nelle richieste di erogazione e negli stati di avanzamento lavoro,
costi privi della relativa documentazione giustificativa oltre che
fittiziamente documentato costi, in parte sostenuti, concernenti la
realizzazione di opere murarie e l'installazione di macchinari ed
impianti, mediante il sistema della sovrafatturazione. I 16 indagati
sono accusati, a vario titolo, oltre che di truffa aggravata ai danni
dello Stato e della Comunita' europea per il conseguimento di indebite
erogazioni pubbliche, anche di falsita' commessi in qualita' di pubblici
ufficiali e di incaricati di pubblico servizio. Tra di essi ci sono,
infatti, componenti del collegio sindacale della societa' ed altri
imprenditori che hanno emesso fatture fittizie, un funzionario di
Sviluppo Italia Calabria, un funzionario di Fincalabra Spa, tre professionisti
esterni. Al riguardo, e' stato spiegato che la truffa sarebbe stata
realizzata proprio grazie al concorso dei funzionari e dei professionisti
esterni che, ''preposti all'esecuzione dei controlli e delle verifiche
dei collaudi finali, hanno rilasciato false attestazioni e perizie''.
Dodici
milioni di autoveicoli previsti per il ponte di Ognissanti
26/10 Traffico in aumento sull'intera rete del Gruppo Autostrade
nel fine settimana che precede la settimana della Festa di tutti i
Santi: sono prevedibili spostamenti a lunga percorrenza, favoriti
dalle buone condizioni del tempo nei giorni del 'ponte'. Sulla rete
del Gruppo Autostrade - 3.408 km pari ad oltre il 60 % della rete
autostradale a pedaggio - sono previsti, secondo il Gruppo, circa
12 milioni di veicoli in circolazione, nei 6 giorni compresi tra venerdì
27 ottobre e mercoledì 1 novembre. Per le prime partenze dalle
città, la circolazione si intensificherà già
nel pomeriggio-sera di venerdì, dalle ore 17:00 alle 20:00,
quando saranno ancora in circolazione i mezzi pesanti; traffico sostenuto
anche per l'intera giornata di sabato 28 ottobre, con una concentrazione
tra le ore 09:00 e le 14:00. Per agevolare gli spostamenti, sono stati
sospesi i cantieri di lavoro, ad eccezione di quelli legati a lavorazioni
importanti per l'ampliamento della rete autostradale, all'altezza
dei quali sarà comunque garantito lo stesso numero di corsie
preesistenti. I mezzi pesanti non potranno circolare sabato 28 ottobre
dalle 16:00 alle 22:00 e domenica 29 ottobre dalle 08:00 alle 22:00:
nella stessa fascia oraria, sarà vigente lo stop ai mezzi pesanti
nel giorno dei Santi. Una parte significativa di rientri nei grandi
centri urbani si concentrerà nel pomeriggio-sera di mercoledì
1 novembre, tra le ore 16:00 e le 20:00. Poiché la Festa di
tutti i Santi cade a metà settimana, con la ricorrenza del
giorno dei Morti il giovedì, è prevista una seconda
fase di partenze martedì 31 ottobre, con il rientro la domenica
sera 5 novembre. Il Gruppo Autostrade rende noto di aver potenziato
i normali presidi ed i servizi di assistenza ed informazione ai viaggiatori,
con l'obiettivo di assicurare un viaggio sicuro e il più possibile
confortevole. Intensificato anche il rapporto di collaborazione con
le pattuglie della Polizia Stradale che, con l'ausilio delle più
moderne tecnologie, sono impegnate nel monitoraggio della rete e nella
prevenzione delle violazioni delle norme del Codice della strada.
Autostrade raccomanda la massima prudenza nella guida ed il rispetto
dei limiti di velocità e della distanza di sicurezza: in caso
di lunghi tragitti consiglia di fermarsi a riposare nelle aree di
servizio. Prima di partire, infine, Autostrade invita ad informarsi
sulle condizioni di viabilità della rete, chiamando il centro
multimediale al numero 840 04 2121 o consultando il sito internet
www.autostrade.it. Durante il viaggio, continui aggiornamenti vengono
diramati dai notiziari radiofonici Isoradio 103.3 FM, Onda Verde Rai,
RTL 102.5 e attraverso i 900 pannelli a messaggio variabile ubicati
lungo la rete e alle stazioni di entrata.
Criminologo
Bruno “Nessuna verità soddisfacente per il caso Fortugno”
26/10 "Il delitto Fortugno è stato un omicidio istituzionale,
sia per il luogo dove fu commesso che per le modalità, per
il quale non credo che si riuscirà a giungere ad una verità
soddisfacente". E' quanto ha detto all'Ansa il criminologo Francesco
Bruno, calabrese di origine, circa l'omicidio del vice presidente
del consiglio regionale, Francesco Fortugno. "In Calabria - ha
aggiunto - purtroppo troppi spezzoni della politica navigano in acque
melmose e questo non contribuisce in modo positivo ad una attività
di contrasto alla criminalità organizzata. Mentre in Sicilia,
ad esempio, più volte è stato toccato il rapporto tra
politica e criminalità, in Calabria tutto ciò non è
ancora accaduto. Nella trasmissione Annozero, ad esempio, Santoro
è riuscito a far vedere cose delle quali tutti i calabresi
sono a conoscenza. Nella nostra regione, infatti, conosciamo benissimo
le persone presenti nelle istituzioni e sappiamo anche le loro 'conoscenze'".
"Attualmente in Calabria - ha proseguito Bruno - c'é un
grave momento di sbandamento causato dall'assenza di una politica
coraggiosa che vuole con forza e orgoglio il riscatto di tutto il
territorio. I Ragazzi di Locri, con il loro slogan 'Ammazzateci Tutti'
hanno creato un movimento che va ben oltre i confini della Calabria.
La loro forza è quella di utilizzare i media per diffondere
un disagio diffuso in tutta la regione. A questi ragazzi bisogna pur
dare delle risposte concrete per il loro futuro. In Calabria credo
che sia giunto il momento di applicare delle politiche forti e capaci
di contenere quelle che sono le dinamiche del mondo malavitoso".
"Dai Calabresi - ha concluso - ci deve essere uno scatto di orgoglio.
Ma allo stesso tempo lo Stato deve intervenire con iniziative adeguate
che consentano di eliminare lo stato di isolamento in cui si trova
la Calabria"
Ruba
oggetti sacri in una chiesa di San Nicola Arcella i CC lo arrestano
sulla A3
26/10 Un uomo è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia
di Scalea per aver compiuto un furto ai danni di una chiesetta a San
Nicola Arcella, paese al confine calabro-lucano. I dettagli dell'operazione,
compiuta per stroncare il fenomeno dei furti in chiese della provincia,
saranno resi noti oggi, alle 17, nel corso di una conferenza stampa
alla quale parteciperanno i comandante della Compagnia, il capitano,
Mauro Fogliani, e il comandante provinciale del Nucleo tutela ambientale.
L'uomo, Raffaele Stella, di 43 anni, di Napoli, è stato arrestato
perché ritenuto l'autore di un furto compito la notte scorsa
a San Nicola Arcella. L'uomo, dopo aver forzato una porta secondaria,
si è introdotto nella chiesa di San Nicola Tolentino, portando
via oggetti sacri tra cui diversi calici aurei, per un valore di circa
25 mila euro. Il furto è stato immediatamente scoperto e sono
partite le indagini. Grazie alla segnalazione fatta dai carabinieri,
la polizia stradale ha fermato Stella, già noto alle forze
dell'ordine, a Campagna, in provincia di Salerno, sull'autostrada
Salerno-Reggio Calabria. Nella sua auto gli agenti hanno trovato gli
oggetti sacri rubati. I particolari dell'operazione sono stati illustrati
oggi dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Scalea, Mauro
Fogliani, e dal comandante del nucleo tutela del patrimonio culturale
e artistico della Calabria, Raffaele Giovinazzo.
Morabito
(Legambiente) “Superare la logica dell’emergenza nella
Protezione Civile”
26/10 "Il compito della Protezione civile regionale non deve
essere piegato solo alla logica e alla gestione all' emergenza, bensì
incentrato soprattutto sulla previsione e prevenzione dei rischi,
per questo motivo è doveroso rilanciare il dibattito sul ruolo
che deve svolgere il settore regionale con sede a Germaneto".
E' quanto afferma Antonino Morabito, coordinatore regionale di Legambiente
Calabria, commentando la decisione della Giunta regionale calabrese
di chiudere le sedi della Protezione civile delle cinque province
calabresi e accorparle alla sede unica di Catanzaro. "Il Piano
- prosegue Morabito - ci risulta sia al settore regionale da quasi
un anno e nulla al momento si muove, neanche dopo l' ultimo tragico
evento alluvionale accaduto a Vibo Marina dove, come per la frana
di Cavallerizzo di Cerzeto, il disastro ambientale era assolutamente
annunciato dalle informazioni presenti nel citato Piano". Per
il coordinatore regionale di Legambiente "con un territorio evidentemente
fragile come quello calabrese è improrogabile partire dal piano
di previsione e prevenzione dei rischi per vincolare le aree a rischio,
orientare correttamente l' urbanizzazione e impedire decisamente l'
abusivismo, realizzare efficaci opere di difesa idraulica e di consolidamento
dei versanti, delocalizzare le strutture a rischio che non possono
essere messe al sicuro. I fondi che la finanziaria ha stanziato per
la messa in sicurezza del territorio sono un'occasione che la Regione
non può perdere. Quei soldi devono essere spesi bene, perché
la Calabria non ha futuro rimanendo una regione dai piedi d'argilla"
Discarica
abusiva sequestrata a Trebisacce dal CFS
26/10 Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno denunciato
per violazione alla legge sulla caccia cinque persone per “uso
di richiami non consentito dalla legge”. L’operazione
effettuate nel comune di Cassano Ionio è stata portata a termine
dagli uomini del Comando Stazione di Castrovillari. I cinque cacciatori,
due della provincia di Napoli e tre del Bresciano esercitavo attività
venatoria con l’ausilio di richiami meccanici a funzionamento
elettromagnetico all’interno di alcuni capanni avvolti da una
rete mimetica. Tali richiami usati in particolare per la caccia ad
alcune specie di volatili presenti sul territorio sono illegali e
quindi assolutamente vietati. Colti in flagranza gli uomini del Corpo
Forestale dello Stato hanno deferito le cinque persone all’autorità
giudiziaria e sequestrato ad essi tre richiami , 2 fucili calibro
20, tre fucili calibro 12 con relativo munizionamento. Altra operazione
di polizia ambientale condotta dal gruppo di lavoro del CFS su delega
della Procura di Castrovillari in collaborazione con il Comando Stazione
di Trebisacce e il Coordinamento Distrettuale di Castrovillari ha
portato al sequestro nel comune di Trebisacce di una area di circa
6000 metri quadri adibita a discarica abusiva. All’interno dell’area
sono stati ritrovati rifiuti di vario genere depositati in modo incontrollato
da ignoti.
A3/Chiuso
per lavori lo svincolo di Polla
26/10 Per l'esecuzione dei lavori di ultimazione del nuovo svincolo
di Polla (Salerno) - nell'ambito del primo macrolotto Sicignano degli
Alburni-Atena Lucana, nel tratto campano dell'autostrada - l'Anas
chiuderà al traffico veicolare l'esistente svincolo di Polla
sia in entrata che in uscita, in entrambe le direzioni di marcia,
dalle ore 18.00 del 27 ottobre alle ore 18.00 del 17 novembre. Lo
ha reso noto, con un comunicato, l'ufficio stampa dell'Anas. In alternativa,
i veicoli in ingresso e in uscita allo svincolo di Polla potranno
utilizzare lo svincolo di Atena Lucana. Il dispositivo di traffico
ed il percorso alternativo sono stati comunicati agli Enti e alle
Istituzioni interessate
Sostanze
chimiche cancerogene alla Marlane di Praia?
24/10 Incidente Probatorio per l’accertamento delle cause dei
numerosi decessi dei lavoratori dell’azienda tessile Marlane
di Praia a Mare. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale
di Paola Dr. Alfredo Cosenza, in accoglimento delle richieste del
pubblico ministero dr.ssa Antonella Lauri e degli avvocati Lucio Conte,
Augusto Marragony e Tommaso Sorrentino, difensori delle persone offese
congiunti di decine di lavoratori dell’azienda Marlane di Praia
a Mare, deceduti nel corso degli ultimi anni perche' affetti da patologie
tumorali, nel corso dell’udienza di incidente probatorio che
si e' tenuta al tribunale di Paola, ha conferito incarico al prof.
Giovanni Arcudi dell’Universita' Tor Vergata di Roma, per l’espletamento
di perizia medico legale per accertare il nesso di causalita' tra
le patologie tumorali riscontrate sulle persone offese ed il complesso
delle sostanze chimiche utilizzate nel ciclo di lavorazione dell’industria
Marlane dagli anni settanta al 1995. Il procedimento penale vede indagate
5 persone responsabili a vario titolo dello stabilimento Marlane di
Praia a Mare per i reati di omicidio colposo ed altro, in particolare
per la morte di decine di lavoratori ( 54 ) e lesioni gravissime per
molte altre, per presunta violazione delle norme per la prevenzione
degli infortuni sul lavoro in danno dei dipendenti dell¿azienda
manifatturiera nella quale si seguiva tutto il processo di lavorazione
del tessuto compresa la fase di tinteggiatura, con uso di presunte
sostanze cancerogene. La vicenda inizia nel 2001 allorche' da parte
dei congiunti di numerosi lavoratori dell’azienda Marlane di
Praia a Mare deceduti a seguito di patologie tumorali, veniva inoltrata
denuncia nei confronti dei responsabili dell¿azienda, ritenendo
che la morte dei propri congiunti era stata determinata dall¿utilizzo
di sostanze tossiche cancerogene nel ciclo di lavorazione dell’industria
tessile, in assenza assoluta di misure di sicurezza a tutela della
salute dei lavoratori.
Fuochi
d’artificio ai funerali del pregiudicato ucciso a Siderno
24/10 Fuochi pirotecnici sono stati sparati poco prima dell'inizio
del funerale di Salvatore Salerno, l'uomo di 38 anni con precedenti
penali, ucciso domenica in un agguato compiuto da sconosciuti a Siderno.
All'uscita del feretro dall'abitazione, alcune persone hanno dato
vita ad uno spettacolo pirotecnico durato alcuni muniti. Successivamente
la bara, portata in spalla, ha raggiunto la chiesa dove si sono svolti
i funerali. Salerno è stato ucciso domenica mattina mentre
era a cavallo e stava rientrando a casa dopo aver fatto una passeggiata.
Contro la vittima sono stati sparati tre colpi di fucile caricato
a pallettoni, uno dei quali lo ha raggiunto alla testa. L'uomo, che
era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, era stato
scarcerato alcuni anni fa dopo aver scontato una condanna per diversi
reati. Salerno, secondo gli investigatori, era ritenuto vicino alla
cosca dei Commisso, una delle più potenti della locride. Proseguono,
intanto, le indagini degli agenti della polizia di Stato per individuare
gli autori dell'omicidio. Gli investigatori hanno sottoposto allo
stub alcune persone con precedenti penali. Negli ambienti investigativi
si teme che l'omicidio di Salerno potrebbe dar vita ad una faida tra
cosche della criminalità organizzata locale che si contendono
il controllo dei traffici illeciti.
Intimidazioni
sui cantieri della A3, i sindacati denunciano “Mancano i controlli”
24/10 ''Siamo fortemente preoccupati per i gravi atti intimidatori
che nei giorni scorsi si sono succeduti e che hanno interessato le
aziende impegnate nella costruzione dell'autostrada Salerno-Reggio
Calabria, nel tratto che attraversa il territorio di Gioia Tauro''.
E' quanto sostengono, in una nota, Mina Papasidero e Paolo Morganti,
rispettivamente, segretario generale della Fillea-Cgil di Gioia Tauro
e segretario provinciale di Reggio Calabria della Filca-Cisl. ''Tanti
sono attualmente - proseguono Papasidero e Morganti - i lavoratori
impegnati nei cantieri e che giornalmente prestano la loro attivita'
lavorativa nel tratto di autostrada interessato. Manca il controllo
delle istituzioni, necessario per creare le condizioni generali di
trasparenza ed efficienza per praticare l'esercizio contrattuale.
Ad oggi, non si sono ancora insediati nei presidi interni ai cantieri
i gruppi interforze, cosi come stabilito nei protocolli sottoscritti
fra i General Contractor e Ministero dell'Interno. Ecco perche' le
segreterie nazionali di categorie hanno immediatamente chiesto un'incontro
al ministro Di Pietro per discutere anche sull'opportunita' di adottare
modifiche normative o Direttive Interministeriali per limitare il
ricorso agli affidamenti e subaffidamenti. Infatti la presenza di
centinaia di affidamenti non aiuta l'opera di contrasto alle infiltrazioni
malavitose. Riteniamo che la tranquillita' sui cantieri sia condizione
necessaria per svolgere al meglio il compito giornaliero affidato
sia alle imprese che ai lavoratori. Il messaggio che vogliamo esca
forte dall'assemblea e' che davanti a questi atti intimidatori tutti
insieme si lavori per affermare con forza la legalita' che e' garanzia
e tutela per i lavoratori''
Il
giorno degli incendi. Uno a Castrolibero e uno a Lamezia
24/10 Due incendi si sono sviluppati a 24 ore uno dall’altro
a Cosenza e a Lamezia. A Cosenza,a nxie a dire il vero a castrolibero,
è andato in fumo il capannone di un noto rivenditore di motociclette.
I vigili del fuoco hanno dovuto lavorar e oltre tre ore per spegnere
le fiamme, però, ancora non si conoscono i motivi. Sull’episodio
indagano i carabinieri. Invece a Lamezia un altro incendio, sulle
cui cause sono in corso accertamenti, ha distrutto un deposito di
pneumatici a Lamezia Terme. Il deposito si trova a poca distanza da
alcune abitazioni. Per spegnere l'incendio sono intervenute numerose
squadre dei vigili del fuoco. L'incendio ha provocato disagi alle
persone residenti nella zona dove si trova il deposito. Sono in corso
accertamenti per appurare la natura dell'incendio.
Castrovillari/
No alla smobilitazione delle FDC
24/10 "Sembra che la sede di Castrovillari delle Ferrovie della
Calabria,fra le più autorevoli ed antiche della Calabria, si
stia smobilitando poiché, addirittura, si parla di un cospicuo
trasferimento di autobus dal nostro deposito a quelli di altre località
della Regione, con conseguente depauperamento del patrimonio aziendale
e l'inevitabile diminuzione delle percorrenze". E' quanto scrive
il vice presidente del Consiglio comunale di Castrovillari, Giovanni
Donato, in una lettera, inviata al presidente del Consiglio comunale.
"Nell'ultima seduta del Consiglio comunale - afferma Donato -
abbiamo deliberato un ordine del giorno per scongiurare la soppressione,
da parte delle Ferrovie della Calabria, delle corse che collegano
Castrovillari a Sapri, ottenute negli anni scorsi dopo lunghe lotte
per consentire ai cittadini della nostra zona, di usufruire dei treni
a lunga percorrenza della tratta tirrenica. Oggi veniamo a conoscenza
che, nei giorni scorsi, sono state annullate alcune corse per Sapri,
sembra 'per mancanza di autobus'. Ciò è inaudito, se
fosse vero. Inoltre, anche le ultime assunzioni di 15 nuovi autisti,
per la maggior parte di Cosenza e nessuno di Castrovillari, crea perplessità
sulla reale intenzione dell' Azienda di potenziare e valorizzare la
nostra sede poiché questi lavoratori, come del resto la storia
insegna, cercheranno di avvicinarsi, nel tempo, alla loro residenza,
diminuendo ulteriormente le capacità operative di Castrovillari.
Le linee sono ancora inadeguate, insufficienti e poco funzionali.
Per non parlare, poi, delle lunghe percorrenze, dalle quali le Ferrovie
della Calabria vengono inopinatamente escluse, nonostante ci sono
state tante richieste da parte delle Amministrazioni comunali che
si sono succedute". Secondo Donato "se vogliamo scongiurare
l' isolamento che, visti questi risultati, potrebbe, in brevissimo
tempo, colpire ed emarginare ulteriormente la nostra zona, è
necessario che come classe politica e come Istituzioni facciamo sentire
la nostra voce, incominciando a convocare un Consiglio comunale straordinario
ed urgente che affronti tutte le problematiche relative alle Ferrovie
della Calabria".
Cassano/
Il Comune approva l’adeguamento del depuratore
24/10 La giunta municipale di Cassano Ionio, in provincia di Cosenza,
riunitasi sotto la presidenza del sindaco Gianluca Gallo, assistita
dal segretario generale Iannuzzi, ha discusso e deliberato l'approvazione
del progetto preliminare relativo all'intervento di adeguamento funzionale
dell'impianto di depurazione dei Laghi di Sibari e la costruzione
del collettore fognario in localita' Lattughelle e Permuta. Alla spesa
per la realizzazione dell'importante opera pubblica, si fara' fronte
- riferisce una nota dell'ufficio stampa del comune di Casano - con
un finanziamento regionale di 1 milione e 500 mila euro. L'intervento,
e' stato inserito nell'accordo di programma quadro ''Tutela delle
acque e gestione integrata delle risorse idriche'' stipulato lo scorso
mese di giugno, tra la regione Calabria ed il Governo centrale. Il
progetto preliminare dell'opera, e' stato elaborato, su incarico dell'amministrazione
comunale di Cassano, dal responsabile del settore lavori pubblici,
Mario Oriolo e dal responsabile del settore servizi manutentivi, Francesco
Sarubbo. Subito dopo l'approvazione - prosegue la nota - il deliberato
dell'esecutivo municipale e' stato trasmesso al vaglio tecnico dell'Ato
di Cosenza. Per il primo cittadino di Cassano Ionio ''un risultato
importantissimo, che rappresenta la sintesi della sinergia istituzionale
messasi in azione per centrare l'obiettivo. Chiaramente - ha aggiunto
- tanto rimane ancora da fare per provocare quell'atavica attesa rivoluzione
nelle contrade rurali destinatarie dell'intervento primario di un'opera
di civilta'''. Il sindaco Gallo ha sottolineato che ''e' impensabile,
che ancora oggi, agli albori del Terzo Millennio, una buona parte
della popolazione cassanese, continuasse a vivere in una condizione
di precarieta' dal punto di vista igienico-sanitario''. Secondo il
primo cittadino di Cassano ''il risultato, premia l'impegno costante
e l'abnegazione dell'azione amministrativa e anche la collaborazione
delle istituzioni sovracomunali, in primis l'assessorato regionale
ai lavori pubblici, guidato da Luigi Incarnato, che ha fatto proprie
le istanze del territorio e si e' adoperato per dare le dovute risposte,
mediante il finanziamento dell'opera''. ''A questo punto - ha concluso
- vigileremo e ci attiveremo affinche' si proceda speditamente nella
realizzazione di quest'opera di civilta'''.
La
Procura di Catanzaro chiede il processo delle maestre della bimba
morta soffocata da una mozzarella
24/10 La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio
a giudizio, per omicidio colposo, di una maestra, Maria Pia Cordaro,
di 66 anni, e di un'insegnante di sostegno, Esterina Primerano, di
64. La richiesta, fatta dal sostituto procuratore Federico Sergi,
e' da mettere in relazione alla morte per soffocamento, provocata
da un pezzo di mozzarella che le ostrui' la trachea, di una bambina
di tre anni, Laura D'Errico, accaduta il 3 maggio del 2004 nella scuola
materna De Filippis, dove Maria Pia Cordaro ed Esterina Primerano
svolgevano la loro attivita' d'insegnanti. Secondo quanto e' detto
nel capo d'imputazione, le due insegnanti avrebbero ''omesso di vigilare
sulla bambina mentre era intenta a consumare il pasto nella sala di
refezione della scuola, omettendo altresi' di controllare che la mozzarella
ingerita da Laura D'Errico fosse tagliata a pezzettini di dimensioni
adeguate alla capacita' di masticazione e deglutizione di una bambina
di soli tre anni e, comunque, che ne stesse deglutendo piu' d'uno
contemporaneamente. Con l'aggravante del fatto commesso con violazione
dei doveri inerenti un servizio pubblico''. L'udienza preliminare
in occasione della quale il gip si pronuncera' sulla richiesta di
rinvio a giudizio delle due maestre, fissata in un primo tempo per
il 18 ottobre scorso, e' stata rinviata al 29 novembre prossimo. I
genitori della bambina, Beniamino D'Errico e Carmela Maria Imbesi,
si sono costituiti parte civile nel processo, rappresentati dall'avvocato
Antonio Miceli. In una relazione di consulenza tecnico medico-legale,
redatta per conto della parte civile dal dott. Achille Tomaino, si
esprimono dubbi anche ''sul tipo e l'idoneita''' delle cure prestate
dal medico rianimatore in servizio nel pronto soccorso dell'ospedale
Pugliese di Catanzaro nel momento in cui venne portata la bambina.
Tomaino, nella perizia, parla anche di ''responsabilita' a carico
degli organi preposti ad assicurare, con appositi corsi, la formazione
degli operatori per fornire adeguati primi soccorsi in casi come quelli
che hanno riguardato Laura D'Errico''
Assegnate
a Catanzaro le borse di studio “Nicola Calipari”
24/10 Si è svolta, a Catanzaro, la seconda edizione del concorso
"Borsa di studio" dedicato alla memoria di Nicola Calipari,
organizzato dal Sindacato autonomo Polizia di Stato (Sap) di Catanzaro.
Nel corso della cerimonia sono state assegnate 63 borse di studio,
per un totale di 20 mila euro, ai figli degli appartenenti alla Polizia
di Stato in servizio, in quiescenza o orfani di colleghi deceduti.
Il segretario provinciale Sap, Sergio Riga, ha evidenziato "come
la promessa fatta lo scorso anno di erogare anche per il 2006 le borse
di studio è stata non solo mantenuta, ma ampiamente superata
(portare da 10 a 63 il numero delle borse è un enorme passo
in avanti). Si tratta di un premio che ha voluto significare quanto
il Sap sia vicino non solo a tutti i poliziotti catanzaresi, iscritti
e non, ma anche alle rispettive famiglie. Pur trattandosi di un piccolo
gesto è tanto ricco di speranza, diretto principalmente a far
crescere ed alimentare nelle nuove generazioni i veri valori della
vita, come lo studio, il sapere, la conoscenza, che rappresentano
le vere armi di difesa contro ogni più bieca minaccia".
"Naturalmente - ha precisato Riga - tutto ciò non sarebbe
stato possibile senza il proficuo intervento dell' assessore regionale
alla Cultura, Sandro Principe, al quale rivolgo pubblicamente ed affettuosamente
i più sinceri ringraziamenti. L'assessore Principe ha offerto
il suo incondizionato contributo, dimostrando grande sensibilità
e generosità per le problematiche della Polizia di Stato. La
manifestazione è stata dedicata a Nicola Calipari, 'un eroe
dei nostri giorni', per far sì che il suo sacrificio ed il
suo coraggio, che tanto hanno riempito di orgoglio tutti gli appartenenti
alle forze di polizia, non restino solo dei meri ricordi da rievocare
in occasione di incontri o manifestazioni, ma rimangano ben impressi
nella memoria di ognuno di noi e soprattutto facciano da esempio per
le future generazioni, per capire che la violenza, la criminalità
devono essere combattute con la forza della civiltà, della
democrazia e del dialogo, nel rispetto di quei principi che risiedono
non solo nella legge e nella legalità, ma prima di tutto nella
coscienza di ognuno". Il segretario ha augurato "che per
il Sap di Catanzaro questo incontro possa diventare un appuntamento
culturale rinnovabile, e che ogni anno possa trovare sempre più
riscontri ed interesse da parte di tutti i rappresentanti istituzionali,
politiche, militari e civili". Nel corso della manifestazione
sono state consegnate due targhe ricordo, una per l' assessore Sandro
Principe, che non era però presente "per problemi contingenti",
e l'altra è stata consegnata alla vedova di Calipari, la senatrice
Rosa Maria Villecco, che "ha accolto con grande entusiasmo l'invito
a partecipare all'evento". Nel corso dell' incontro si è
svolto anche un convegno sul tema "Sicurezza e Legalità:
presente e futuro"
Brevi
di cronaca a Praia e Cassano
24/10 Un furto ed un tentativo di furto sono stati compiuti la scorsa
notte in altrettante ville a Praia a Mare. Bottino
del furto un anello d'oro custodito in un cassetto. Nel secondo caso
il furto non e' riuscito per la pronta reazione del proprietario,
che e' riuscito a fare allontanare i ladri. Sui due episodi hanno
avviato indagini i carabinieri: e sempre I carabinieri hanno arrestato
a Cassano allo Ionio quattro persone. L' accusa per
gli arrestati è di rissa aggravata. Le persone arrestate sono
Carmela Aleardi, 51 anni, Salvatore Lauria, 24 anni, Massimo Perciaccante,
25 anni, e Francesco Tufaro, 41 anni, tutte di Cassano. Nella tarda
serata di ieri sono state arrestate dai carabinieri della tenenza
della città delle Terme per rissa aggravata. I quattro sono
stati sorpresi dai militari in via Attica, a Sibari, mentre erano
coinvolti in una rissa scoppiata, a dire dei carabinieri, per futili
motivi
Protestano
i lavoratori delle case di cura private dell’alto tirreno
23/10 I lavoratori dell'Alto Tirreno cosentino hanno manifestato,
questa mattina a Catanzaro, vicino la sede della Giunta regionale,
per la situazione delle strutture sanitarie private. Per il settore
sanitario si è svolto un incontro a Catanzaro tra i sindaci
e il direttore generale del dipartimento alla Tutela della Salute
della Regione, Raffele Faillace. L' assessore regionale alla Sanità,
Doris Lo Moro, era assente perchè impegnata nella riunione
di Giunta. Si è discusso, in particolare, del ruolo che le
case di cura ricoprono sul Tirreno cosentino. Il direttore generale
ha riconosciuto i meriti delle strutture sia per il mantenimento dei
posti letto, sia per le prestazioni fuori regione che le case di cura
hanno realizzato. E' stata ribadita "la volontà dell'assessorato
di non penalizzare le strutture private". Cauto ottimismo è
stato espresso dal vicesindaco di Belvedere Marittimo, Riccardo Ugolino,
e dal consigliere provinciale di Cosenza, Ernesto Magorno. L'assessore
Lo Moro è stata invitata a visitare le strutture sanitarie
sul territorio per rendersi conto dell'offerta che viene espressa.
Arresti
a Reggio per la 488: i boss interessati ai fondi
23/10 Otto persone sono state arrestate dalla Dia nel corso di un'operazione
che ha portato alla scoperta di una truffa ai danni dello Stato, organizzata
dalla cosca Crea di Rizziconi, nell'utilizzo di fondi della legge
488 destinati allo sviluppo dell'imprenditoria locale. Gli arresti
sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare
emesse dal gip di Reggio Calabria, Adriana Bandiera, su richiesta
del pm antimafia Giuseppe Bianco. I provvedimenti emessi dal gip sono
dieci, ma due dei destinatari risultano, al momento, irreperibili.
Una delle ordinanze di custodia cautelare è stata notificata
in carcere al presunto capo della cosca Crea, Teodoro Crea, di 67
anni, già in carcere perché condannato per associazione
mafiosa. Gli altri arrestati nell'ambito dell'operazione sono Antonio
Crea, di 43 anni, nipote del capo della cosca; Pietro Calipa (26);
Giuseppe Dangeli (26); Battista Gheza (67); Domenico Helenio Marvaso
(43); Giuseppe Mazzaferro (51) e Rosario Mazzaferro (44). Secondo
l'accusa, il gruppo degli arrestati avrebbe sfruttato illegalmente
un finanziamento di due milioni e 700 mila euro che doveva essere
utilizzato, a nome della società Cartech, per la realizzazione
di una cartiera. Per mettere in atto la truffa, l'organizzazione avrebbe
realizzato una serie di operazioni bancarie anomale, in modo da utilizzare
il finanziamento ottenuto per fini estranei al progetto imprenditoriale
presentato dalla società Cartech. Tedoro ed Antonio Crea e
Giuseppe Mazzaferro sono accusati di associazione per delinquere di
tipo mafioso, truffa e riciclaggio. Agli altri arrestati, invece,
vengono contestati la truffa ed il riciclaggio.
"E' la prima indagine in cui si riscontra la presenza effettiva
di personaggi di primo piano della piana di Gioia Tauro, come Teodoro
Crea, che, attraverso una serie di operazioni fittizie, tentano di
impossessarsi di lauti finanziamenti in maniera illegale". Lo
ha detto il pocuratore della Republica di Reggio Calabria, Antonino
Catanese, parlando con i giornalisti dell'operazione della Dia che
ha portato agli arresti per lo sfruttamento illecito dei fondi della
legge 488. In una nota della Procura reggina si afferma che "la
conclamazione del reato di riciclaggio discende dall'impiego tortuoso
delle risorse del finanziamento pubblico da parte di soggetti terzi
che si sono prestati ad effettuare complesse operazione bancarie,
senza apparente giustificazione commerciale trattandosi di semplici
partite di giro, volte ad ostacolare l'individuazione della provenienza
delittuosa".
Latitante
di Africo arrestato nel milanese
23/10 I carabinieri hanno arrestato a Cesano Maderno, nel milanese,
un latitante, Domenico Modaffari, di 32 anni, di Africo Nuovo, presunto
affiliato alla 'ndrangheta, latitante da cinque anni. Modaffari è
stato bloccato dai militari della Compagnia di Bianco all'interno
della ditta per la produzione di materiale edile in cui lavorava come
operaio. Il latitante, presunto affiliato alla cosca Morabito-Bruzzaniti-Palamara,
era ricercato sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare emessa
dal gip distrettuale di Reggio Calabria. Nel provvedimento vengono
contestati a Modaffari i reati di associazione per delinquere di tipo
mafioso, usura e traffico di sostanze stupefacenti. Sul conto di Modaffari,
inoltre, pendeva un ordine di carcerazione emesso nel luglio scorso
dalla Procura generale di Reggio Calabria dovendo scontare una condanna
definitiva a dieci anni di reclusione per associazione per delinquere
finalizzata al traffico di droga. L'operazione che ha portato all'arresto
del latitante è stata effettuata insieme ai carabinieri del
Ros e di Cesano Maderno.
Arrestato
a Modena il boss che fece uccidere il brigadiere Marino
27/10 La Dia ha arrestato a Modena un presunto boss della 'ndrangheta,
Giuseppe Barbaro, di 58 anni, con l' accusa di essere stato il mandante
dell' omicidio del brigadiere dei carabinieri Antonino Marino, ucciso
a Platì nel settembre del 1990. Barbaro, capo dell' omonima
cosca di Platì, è stato bloccato davanti al centro oncologico
della città emiliana dove si recava da alcune settimane per
sottoporsi a delle cure. A fare il nome di Giuseppe Barbaro quale
mandante dell'omicidio del brigadiere Marino era stato di recente
un pentito della 'ndrangheta, Antonino Cuzzola, della cosca Paviglianiti
di San Lorenzo (Reggio Calabria). Secondo quanto ha riferito il collaboratore
di giustizia, il brigadiere Marino, comandante della caserma di Plati'
dei carabinieri, fu ucciso per vendetta perché troppo attivo
nell'attività d'indagine nei confronti degli affiliati della
cosca Barbaro. In particolare, dopo la sua nomina a comandante, Marino
aveva compiuto in un mese 27 controlli nei confronti di Giuseppe Barbaro.
Il brigadiere Marino fu ucciso in un agguato mentre si trovava in
auto insieme alla moglie ed al figlio. Nell'agguato restò ferita
anche la moglie del sottufficiale.
Cassano/
Dalla Regione diecimila euro per la biblioteca civica
23/10 La Regione Calabria ha concesso un finanziamento di 10 mila
euro al Comune di Cassano allo Ionio per la valorizzazione ed il potenziamento
della biblioteca civica. Il finanziamento regionale rientra nell'Apq
Beni e Attività Culturali finalizzato al potenziamento delle
biblioteche di enti locali e di interesse locale. La biblioteca civica,
ed ora anche mediateca, di Cassano Ionio, istituita agli inizi degli
anni '60 dall'amministrazione comunale del tempo, ha un patrimonio
librario di alcune migliaia di volumi e da qualche tempo fa parte
del circuito "Sebina. Il sindaco di Cassano, Gianluca Gallo,
ha rivolto un ringraziamento, per il finanziamento erogato, all'assessore
regionale alla Cultura, Sandro Principe, sottolineandone "l'attenzione
e la sensibilità dimostrata verso la città di Cassano"
In
arrivo una settimana estiva
23/10 L'autunno è ormai giunto al giro di boa ma le temperature,
anziché puntare verso il basso, in questi giorni subiranno
ovunque un ulteriore balzo all'insù, riportando un pizzico
di estate su quasi tutta l'Italia. A causare il fenomeno, spiega il
meteorologo Mario Giuliacci, diretto del Centro Epson Meteo, e l'alta
pressione nord africana che già da ieri ha raggiunto la Calabria
e le Isole maggiori, con immediati effetti sulle temperature: 29 gradi
a Reggio Calabria e Catania, 28 a Messina e Trapani, 27 a Palermo,
26 ad Alghero. "Tra martedì e mercoledì - spiega
ancora Giuliacci - l'anticiclone nord africano abbraccerà tutto
il Sud e l'ondata di caldo si propagherà anche alle altre regioni
meridionali. Poi tra giovedì e sabato l'alta pressione si intensificherà
e, nello stesso tempo, si estenderà a tutta la penisola e anche
il caldo toccherà l'apice, con temperature massime intorno
29-31 gradi sulla Calabria e sulle Isole, 25-27 sul resto del Sud
Italia e 24-27 gradi al Centro. Temperature in deciso rialzo anche
sul Nord Italia dove però le massime resteranno confinate tra
20 e 25 gradi"
Omicidio
eccellente a Siderno. Si teme una nuova faida
22/10 Dopo l'omicidio di Salvatore Salerno, di 38 anni, avvenuto
stamane nel reggino, negli ambienti investigativi c'é il timore
che nella zona di Siderno possa riprendere una faida tra le cosche
della 'ndrangheta. L'omicidio di Salerno, che era ritenuto vicino
alla cosca dei Commisso, è considerato dagli investigatori
un delitto 'eccellente' nell'ambito della criminalità organizzata.
Stamane Salerno era a cavallo e stava rientrando a casa dalla sua
consueta galoppata mattutina quando è stato affiancato presumibilmente
da una automobile dalla quale sono stati sparati alcuni colpi di fucile
caricato a pallettoni. L'uomo è stato raggiunto al torace da
due colpi ed è caduto da cavallo. I killer si sono quindi avvicinati
sparandogli un colpo di fucile alla testa. Nell'agguato è rimasto
lievemente ferito anche il cavallo di proprietà di Salerno.
Sul luogo dell'agguato sono intervenuti gli agenti della Polizia di
Stato che hanno compiuto i rilievi scientifici per ricostruire la
dinamica del delitto. Gli investigatori hanno trovato le tracce di
un pneumatico che potrebbero appartenere all'automobile utilizzata
dai killer. Sono stati sequestrati anche i resti delle tre cartucce
per fucile che sono state sparate. Subito dopo il delitto gli agenti
della polizia di Stato hanno compiuto numerose perquisizioni e controlli
nei confronti di persone con precedenti penali. Gli investigatori
hanno sentito anche amici e familiari della vittima per ricostruire
i suoi ultimi spostamenti e per accertare se aveva avuto contrasti
con altre persone. Salerno, che aveva precedenti penali ed era sottoposto
alla misura della sorveglianza speciale, era stato scarcerato nel
2004 dopo aver scontato una condanna a quattro anni di reclusione
per diversi reati. I timori degli investigatori circa una nuova faida
tra le cosche di Siderno è generato dal presunto ruolo avuto
Salerno nell'ambito della criminalità organizzata locale. Già
in passato una guerra tra le cosche del sidernese aveva provocato
decine di morti. Stamane a Siderno, oltre al sostituto procuratore
di turno di Locri, è giunto anche il procuratore aggiunto della
Dda di Reggio Calabria, Francesco Scuteri
Studente
muore dopo immersione nel vibonese
22/10 Uno studente, R.C., 28 anni, di San Ferdinando, è morto
stamane durante una immersione nella acque antistanti Capo Vaticano,
nel vibonese. Il giovane, che era in compagnia di altri tre amici,
stava effettuando delle immersioni quando, per cause in corso di accertamento,
non è più riemerso dall'acqua. Gli amici si sono immersi
per soccorrerlo ma il ventottenne è stato trovato già
morto. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri, il personale del
servizio 118 e della capitaneria di porto
De
Grazia “Il Pdl Lazzati colmerà alcune lacune legislative”
22/10 Il Progetto di legge ''Lazzati'', finalizzato a impedire infiltrazioni
mafiose nelle istituzioni, e' stato illustrato oggi a San Giovanni
in Fiore nel corso di una manifestazione promossa dal parlamentare
Franco Laratta. Il Pdl e' composto da tre articoli che il giudice
di Cassazione, Romano De Grazia ha giudicato ''sufficienti e cruciali
per contrastare l'avanzata del malaffare negli ambienti istituzionali.
Se si vuole una Calabria libera dall'inquinamento e dal condizionamento
mafioso bisogna introdurre norme che impediscano alla fonte le collusioni.
Il progetto di legge Lazzati puo' colmare le lacune che vi sono nella
legislazione italiana''. Dello stesso avviso il deputato della Margherita
Franco Laratta che ha definito il provvedimento ''uno strumento prezioso
per prevenire collusioni tra politici compiacenti e i clan criminali.
Vogliamo chiedere alle alte cariche dello Stato di sostenere questa
iniziativa legislativa con forza e determinazione''. Per l'ex vicepresidente
della commissione antimafia, Angela Napoli ''la criminalita' organizzata
anche se non appare, esercita comunque il suo potere in altre forme
e su altri livelli. La mafia ha l'abilita' di mimetizzarsi per entrare
nei circuiti economici che contano. Dobbiamo avere il coraggio della
denuncia e essere uniti contro questo fenomeno, perche' se si resta
isolati a prevalere e' il potere delle cosche''.
''Chi ha coraggio muore una volta sola, chi ha paura muore tutti i
giorni''. E' quanto ha detto Roberto Molinaro, l'imprenditore di Lamezia
Terme minacciato e intimidito che ha deciso di oscurare la vetrina
del suo negozio per sollecitare la conclusione delle indagini nei
confronti dei suoi presunti estorsori. Molinaro ha partecipato alla
manifestazione su mafia e politica, promossa dal deputato dell'Ulivo
Franco Laratta, a San Giovanni in Fiore. L'imprenditore ha aggiunto
di non sentirsi ''un uomo coraggioso ma un uomo comune che ha fatto
solo il suo dovere. Oggi pur di trovare ascolto sono costretto ad
alzare la voce. Devo richiamare l'attenzione sui paradossi della Giustizia,
che prima invita a denunciare il racket anche in forma anonima, per
poi abbandonare chi denuncia, con tanto di nomi e cognomi, i suoi
carnefici''.
Capannone
distrutto da un incendio a Praia a Mare
22/10 Un incendio di vaste proporzioni, sulle cui cause sono in corso
accertamenti, ha distrutto un capannone adibito a magazzino per pneumatici
e motorini da rottamare. I Vigili del Fuoco del distaccamento di Scalea
hanno spento l'incendio, evitando che le fiamme potessero interessare
alcuni stabili adiacenti al capannone. La via in cui si trova la struttura,
una delle strade d' accesso alla stazione ferroviaria di Praia a Mare,
e' rimasta chiusa al traffico per piu' di un' ora. L'episodio e' stato
denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini
Brevi
di cronaca da Castelsilano, Isola Capo Rizzuto, Roggiano Gravina
22/10 A Castelsilano i carabinieri hanno arrestato Salvatore Romano,
39 anni, e Giuseppe Spadafora, 31 anni. I due sono stati sorpresi
mentre stavano spacciando delle dosi di eroina a due tossicodipendenti.
Ad Isola Capo Rizzuto e' stato arrestato Pardo Arcuri, di 34 anni.
Nel corso di una perquisizione domiciliare l'uomo e' stato trovato
in possesso di 62 grammi di eroina, un bilancino di precisione, un
coltello a serramanico e la somma in contanti di 930 euro. A Roggiano
Gravina due persone con precedenti penali sono state arrestate dai
carabinieri per ricettazione. Ai due e' stata notificata una ordinanza
di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Cosenza.
Disinnescata
senza problemi la bomba d’aereo trovata a Paola
21/10 E' stato rimosso e, successivamente, fatto brillare in un luogo
sicuro, l'ordigno bellico trovato nei giorni scorsi a Paola, sul Tirreno
cosentino. I circa 2.000 abitanti della zona che stamani avevano dovuto
lasciare le loro abitazioni a scopo precauzionale sono così
potuti tornare a casa in anticipo rispetto all'orario previsto per
la fine delle operazioni che era stato indicato alle 14. L'intervento
per la rimozione della bomba di aereo contenente 75 chili di esplosivo
è stato effettuato dai tecnici del Comando reggimento guastatori
di Foggia. Circa 2.000 le persone che hanno dovuto lasciare le loro
abitazioni per consentire lo svolgimento delle operazioni di rimozione
dell'ordigno. Sul posto hanno operando artificieri e uomini dell'
Esercito, che hanno prima neutralizzato la bomba e poi dopo averla
trasportarla in una cava nel comune di Falconara Albanese, l’hanno
fatta brillare. Le persone evacuate, nel frattempo, sono state ospitate
in locali individuati dall'Amministrazione comunale. L'Azienda sanitaria
ed il pronto soccorso erano stati preallertati per ogni eventuale
necessità. Enel ed Italgas avevanosospeso l'erogazione dell'energia
elettrica e del gas nell'intera zona. Per consentire le operazioni
era stato anche chiuso al traffico il tratto della statale 18 che
corre vicino alla zona.
Gli
ex operai tessili di Cetraro protestano davanti al viceministro Minniti
21/10 Tre ex lavoratori dell' azienda Emiliana Tessile hanno inscenato
in serata una protesta a Cetraro dove e' in corso la manifestazione
per la consegna del premio nazionale Losardo. I lavoratori chiedono
alle istituzioni di affrontare la situazione di grave crisi in cui
versa il settore. All'arrivo del vice ministro all'Interno, Marco
Minniti, al quale sara' consegnato il premio, i tre ex operai hanno
estratto dei cartelli di protesta. Il tutto si e' svolto senza incidere
sulla manifestazione in corso
Scoperta
a Reggio un’autoscuola che distribuiva patenti a chi non ne
aveva diritto: un arresto
21/10 Faceva avere patenti di guida a persone che non avevano diritto
ad ottenerla, o perché gli era stata ritirata o per problemi
fisici, ricevendo per il servizio prestato ingenti corrispettivi:
per questo motivo, la guardia di finanza di Gioia Tauro ha arrestato
il titolare di un'autoscuola A.B., di 60 anni, con l'accusa di truffa
e falso. L'uomo, secondo l'accusa, riusciva nella sua attività
grazie anche alla compiacenza di funzionari della motorizzazione che
sono in corso di identificazione da parte delle fiamme gialle. Le
indagini sono iniziate circa un anno fa, quando gli investigatori
si sono accorti che nell'autoscuola di A.B. si recavano un numero
ingiustificato di persone provenienti da altre regioni e cittadini
extracomunitari. I finanzieri hanno accertato la falsità degli
atti presentati per l'iscrizione nell'autoscuola ed anche delle certificazioni
mediche che venivano rilasciate in favore degli iscritti che ricevevano,
dietro il pagamento di ingenti somme, il prescritto certificato di
idoneità fisica per accedere alle prove teorico-pratiche di
guida. Dalle indagini è emerso anche che decine di esami di
guida sono stati superati da candidati senza che questi fossero presenti
alle prove in quanto impiegati in attività lavorative in aziende
del centro e nord Italia. Gli elementi raccolti durante le indagini
hanno portato il sostituto procuratore della Repubblica di Palmi,
Alberto Cianfarini, a chiedere al gip l'emissione di un'ordinanza
di custodia cautelare in carcere che è stata eseguita dai militari
del nucleo mobile della Compagnia della guardia di finanza di Gioia
Tauro. Le indagini proseguono per arrivare all'identificazione di
tutti i soggetti responsabili della truffa.
Truffe
sui contributi pubblici la Finanza denuncia quattro persone nel reggino
21/10 Quattro persone sono state denunciate dalla Guardia di finanza
con le accuse di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni
pubbliche, falso ideologico e utilizzo di perizie giurate false, nell'ambito
di un'indagine su l'utilizzo di contributi statali e comunitari per
incentivare lo sviluppo delle imprese nella zona del basso Ionio reggino.
I militari della Tenenza di Melito Porto Salvo, in particolare, hanno
individuato una società operante nel settore turistico-alberghiero
che aveva chiesto al ministero delle Attività produttive un
contributo per diversi milioni di euro al fine di incrementare, tra
l'altro, l'indotto economico e l'occupazione. La struttura ricettiva
comprendeva la realizzazione, tra l'altro, di campi da tennis e piscine,
e qualora fosse stata realizzata, avrebbe dato la possibilità
di un posto di lavoro ad oltre 200 addetti con varie mansioni. Le
indagine dei finanzieri, svolte con l'esame di documentazione acquisita
in uffici, enti eroganti e banche concessionarie, hanno permesso di
accertare la presunta esistenza di un complesso meccanismo di frode
finalizzato alla indebita richiesta di erogazioni pubbliche in cui
hanno contribuito, a vario titolo, le quattro persone denunciate,
utilizzando documenti falsi. La concessione del contributo, secondo
l'accusa, avrebbe fraudolentemente attribuito un vantaggio patrimoniale
per i quattro concretizzatosi, tra l'altro, nell'ottenimento della
edificabilità di vaste aree in precedenza destinate ad uso
agricolo. Secondo quanto accertato dalla guardia di finanza, l'ammontare
della truffa arriva a sette milioni di euro. Questo, infatti, era
l'importo del finanziamento richiesto, indebitamente, dalle quattro
persone denunciate.
I
lavoratori delle case di cura del Tirreno lunedì a Catanzaro
21/10 Lunedì doppio appuntamento a Catanzaro per le popolazioni
del Tirreno cosentino. Gli addetti al comparto tessile e calzaturiero
della zona e i sindacati di categoria manifesteranno davanti alla
sede della Giunta regionale per chiedere attenzione in favore della
salvaguardia di un comparto industriale che è un punto di forza
dell' economia della regione. Numerose sono le aziende in crisi nella
provincia di Cosenza: da Mdc, Fenix, Annalisa di Castrovillari, Marlane
di Praia a Mare, Foderauto di Belvedere Marittimo, Polo tessile di
Cetraro, Ultimo jeans di Mongrassano e New Womens di Bisignano. Il
secondo appuntamento è previsto nell' Assessorato regionale
alla Salute tra alcuni sindaci e l' assessore, Doris Lo Moro. Un appuntamento
che assume un' importanza notevole dinanzi alla crisi annunciata dalle
cliniche private del Tirreno Cosentino.
Laratta: cresce il disagio
"Mi sento vicino a tutti i dipendenti delle Case di cure calabresi
che da troppo tempo vivono ed operano in condizioni di profondo disagio.
In particolar modo sono vicino ai 400 dipendenti delle case di cura
del Tirreno cosentino, accreditate dall' Azienda sanitaria di Paola
che denunciano il forte disagio e le continue mortificazioni derivanti
dalle incertezze dei pagamenti delle spettanze già maturate".
E' quanto ha affermato il deputato dell' Ulivo, Franco Laratta dopo
avere fatto visita ad alcune cliniche private dell' Alto Tirreno cosentino.
"La situazione nel settore - è detto in un comunicato
del parlamentare - è veramente grave e lo sarebbe ancora di
più grave se dovesse fallire la riunione del prossimo 23 ottobre
con i vertici della sanità calabrese. I lavoratori delle Case
di cura private del Tirreno hanno informato il parlamentare calabrese
sulle presunte 'illegittimita' di molte voci di spesa dell' azienda
sanitaria: missioni, consulenze, progetti e spese legali e organizzative
il cui importo lascia sconcertati e perplessì. I lavoratori
chiedono quindi di conoscere 'i capitoli di spesa singolarmente e
di ottenere l' esame dei bilanci dettagliati dell' Azienda sanitaria
da parte di tecnici nominati da comuni e Provincia per capire che
fine facciano i circa 180 milioni di euro stanziati annualmente per
quote capitarie dalla Regione, oltre al disavanzo che pare essere
di circa 30 milioni di eurò". "I lavoratori - è
scritto nella nota - si dicono 'stanchi delle promesse non mantenute,
costernati per gli ingiustificati annunciati tagli degli stanziamenti
dei budget del 15% e delle prestazioni del 25-30%, stanchi di aspettare
le rimesse da parte dell'Asl; di non percepire lo stipendio da mesi,
con gravi difficoltà per andare avanti con le famiglié.
"La situazione - ha sostenuto Laratta - sta divenendo esplosiva
per cui i dipendenti sono pronti ad azioni estreme e disperate per
il mantenimento e la salvaguardia dei posti di lavoro. Sono molte
altre le strutture private nel campo della sanità che si trovano
in condizioni di grande difficoltà, mentre la sanità
pubblica mostra segnali di forte disagio. Sono certo l' Assessore
regionale alla Sanità saprà reagire con la dovuta urgenza
e con provvedimenti non più rinviabili, diversamente l' intero
settore, pubblico e privato, sarà presto in ginocchio, con
gravi ripercussioni sui cittadini e sugli ammalati"
Deraglia
a Scigliano un trenino delle FDC. Nessun ferito
21/10 Un treno delle Ferrovie della Calabria e' deragliato nel pomeriggio
di oggi nei pressi della stazione di Scigliano, nel cosentino. Il
convoglio, con a bordo il macchinista e un altro operatore, proveniente
da Cosenza, e' uscito fuori dai binari poco dopo che i passeggeri
a bordo erano scesi nella stazione di Scigliano. Il macchinista e
l'altro operatore che era a bordo, hanno riferito i carabinieri, sono
rimasti illesi.
I
ragazzi di Locri ringraziano il Presidente della Repubblica
21/10 ''Abbiamo letto con emozione le bellissime parole che lei,
Signor Presidente, ha pronunciato elogiandoci nel corso di un messaggio
ufficiale al sindacato dei funzionari prefettizi''. E' quanto scritto
in una nota dei Ragazzi di Locri - Movimento 'E adesso Ammazzateci
Tutti', in una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
''Quelle parole - hanno aggiunto - non solo ci gratificano perche'
espresse dalla piu' alta Istituzione della nostra Repubblica, ma ci
danno ancor piu' forza e coraggio in vista delle tante piccole e grandi
sfide che ci aspettano nella nostra quotidiana testimonianza di Legalita'.
Noi non ci sentiamo gli eredi dei mitologici eroi della nostra Magna
Grecia, siamo solo i figli di una Calabria che sta cambiando tutta
intera, normalissimi ragazzi e ragazze che germogliano dal seme di
educazione alla Giustizia ed alla Legalita' che in Calabria ha ormai
attecchito dopo che i nostri genitori, i nostri docenti, i nostri
sacerdoti e vescovi, ma anche quella parte sana della politica calabrese
avevano provveduto a seminare amorevolmente in passato''. ''La ringraziamo
quindi, Signor Presidente, per aver riconosciuto in noi - hanno proseguito
i Ragazzi di Locri - quel segnale positivo ed inequivocabile di quella
Calabria che vuole cambiare, che sta gia' cambiando, e che Le chiede
di starci vicino perche' le forze del male, che non sono piu' vestite
solo di coppola e lupara, sono coscienti della rivoluzione di cui
noi siamo solo il frutto piu' evidente e non esiteranno ad attuare
i piu' velenosi e mortali colpi di coda. Grazie ancora, Signor Presidente,
con tutto l'affetto che i nostri giovani cuori possono riuscire ad
esprimerle''.
Castrovillari/Il
Sindaco “No alla soppressione delle corse FDC per Sapri”
21/10 Il sindaco di Castrovillari Franco Blaiotta ha scritto al presidente
delle Ferrovie della Calabria, Mario Scali e al direttore generale
Giuseppe Lo Feudo circa la possibile sospensione del servizio di collegamento
Castrovillari - Sapri. "Tale servizio - afferma Blaiotta - è
l' unico sistema che consente alla città di accedere al servizio
ferroviario con le direttrici del traffico ferroviario verso il nord.
E' appena il caso di rammentare che la suddetta linea fu istituita
quando venne soppresso il tracciato ferroviario Castrovillari - Lagonegro
per evitare che la città rimanesse isolata e priva di ogni
possibilità di collegamento con la rete ferroviaria per il
nord. Tale intendimento, pertanto, appare privo di qualunque concreta
motivazione che possa giustificarla, poiché i servizi di trasporto
devono essere programmati in funzione delle esigenze di sviluppo del
comprensorio".
Montalto/Cittadino
polacco ridotto in fin di vita
21/10 Un cittadino polacco di 47 anni e' stato aggredito Montalto
Uffugo, centro alle porte di Cosenza. L'uomo, che e' stato ricoverato
all'ospedale dell'Annunziata, in prognosi riservata, a causa delle
gravi ferite riportate sara' sottoposto ad intervento chrurgico. Secondo
quanto si e' appreso ad aggredire l'extracomunitario sarebbero stati
i suoi datori di lavori. Il ferito e' stato soccorso dagli operatori
del servizio sanitario d'emergenza "118", avvertiti da una
telefonata anonima, in un cantiere a Settimo di Montalto Uffugo.
Brevi
di cronaca da Corigliano, Cerisano, Cosenza
21/10 A Corigliano Calabro, personale del locale Norm ha fermato
due persone, per furto aggravato e danneggiamento aggravato. E sempre
a Corigliano Calabro i carabinieri, in esecuzione di una ordinanza
di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Rossano,
hanno arrestato una persona, per violenza privata. A Cerisano un cittadino
straniero di nazionalità romena, Ioan Frincu, di 28 anni, è
stato arrestato dai carabinieri per violazione della legge sull'immigrazione.
Nel corso di controlli l'uomo è stato fermato dai carabinieri
e dagli accertamenti è emerso che non ha rispettato un decreto
di espulsione emesso nei suoi confronti dal questore di Cosenza. A
Cosenza, i carabinieri del locale Nor, in due distinte operazioni,
ha tratto in arresto due pregiudicati, per detenzione ai fini di spaccio
di sostanze stupefacenti.
Discarica
di rifiuti pericolosi scoperta dalla Finanza a S. Nicola Arcella in
una zona protetta
20/10
Una discarica abusiva di oltre 600 metri quadrati è stata scoperta
e sequestrata dalla Guardia di Finanza di Scalea in località
Dino, nel comune di San Nicola Arcella. Il proprietario del fondo
è stato denunciato per violazioni in materia ambientale, così
come l'ente preposto allo smaltimento. L'area, individuata dopo pedinamenti
e sopralluoghi, era stata occultata in una zona sottoposta a vincolo
paesaggistico ambientale, e veniva utilizzata per l'abbandono ed il
deposito di materiale pericoloso. Nella discarica, i finanzieri hanno
trovato circa 300 metri cubi di rifiuti industriali, tra cui calcinacci,
materiale ferroso, materiale plastico, eternit e altri materiali di
scarto di cantieri edili. L'intervento della guardia di finanza ha
evitato che i rifiuti pericolosi potessero creare danni alla salute
pubblica, inquinando le falde acquifere sottostanti. Le indagini sono
state coordinate dal sostituto procuratore della repubblica del Tribunale
di Paola, Francesco Greco.
Truffa
Foderauto: Il GIP convalida il sequestro dei beni
20/10 Il gip del Tribunale di Cosenza, Carmela Luberto, ha convalidato
il sequestro preventivo richiesto dal sostituto procuratore della
Repubblica di Paola, Domenico Fiordalisi, di alcuni terreni e immobili
a Cerisano, appartenenti ad alcuni degli indagati nell'ambito dell'inchiesta
sulla presunta truffa ai danni dell'Inps da parte della dirigenza
della Foderauto Bruzia Spa. Il provvedimento di sequestro è
stato affidato alla guardia di finanza di Paola. Fiordalisi aveva
chiesto il sequestro dei beni, con la sussistenza dei motivi di urgenza,
sino all'ammontare di un milione di euro, somma che si presume sia
quella truffata all'Inps. Secondo la Procura di Paola, la realizzazione
di beni normalmente prodotti dallo stabilimento industriale della
Foderauto Bruzia, veniva dirottata su altre piccole ditte. Gli indagati,
secondo l'accusa, affidavano commesse a cooperative ed a ditte private,
mentre sull'altro fronte presentavano false dichiarazioni all'Inps
di Scalea e di Cosenza sullo stato di crisi aziendale. L'accusa è
di truffa aggravata. Le indagini, disposte da Fiordalisi, sotto la
direzione del procuratore capo, Luciano D'Emmanuele, sono partite
dopo la denuncia di un operaio e hanno consentito di accertare che
gli indagati avrebbero indotto in errore l'Inps di Cosenza, in merito
alla ricorrenza dei presupposti per la corresponsione delle somme,
a titolo di Cassa Integrazione, agli operai dipendenti, relativamente
alle annualità 2004 e 2005 a vantaggio della Foderauto Bruzia
Spa.
RdB/Cub
soddisfatta per la disponibilità della direzione delle dogane
in Calabria
20/10 "L' incontro che le RdB-Cub Agenzie Fiscali hanno avuto
nelle scorse settimane con i parlamentari dei Ds Nuccio Iovene e Franco
Amendola, per arrivare all'obiettivo della creazione di una Direzione
regionale delle Dogane per la Calabria staccata dalla Campania dalla
quale attualmente dipende, continua a produrre i suoi effetti positivi".
E' quanto afferma, in una nota, Luciano Vasta dell' esecutivo regionale
RdB-Cub Agenzie Fiscali. "Quest' ultima iniziativa - sostiene
Vasta - grazie al concreto impegno dei parlamentari diessini che hanno
raccolto le firme di tutti i loro colleghi parlamentari calabresi
intorno alla proposta della Direzione regionale delle Dogane in Calabria,
sta producendo i suoi effetti: infatti, dopo aver incassato nei giorni
scorsi la risposta positiva e la disponibilità del sottosegretario
con delega alle Dogane Lettieri, la lettera, frutto delle nostre sollecitazioni,
inviata dai parlamentari ai rappresentanti del Governo, ha sortito
ora anche l' effetto di ottenere non solo il nulla osta del direttore
generale delle Dogane, dott. Guaiana, ma anche di sollecitare l' interesse
diretto del viceministro Visco. Non ci culliamo, ovviamente che l'
obiettivo sia raggiunto - prosegue Vasta - ma crediamo che mai come
ora siamo arrivati ad essere così vicini dal raggiungere quello
che per la Calabria sarebbe un grande risultato, non solo dal punto
di vista dell' immagine, ma anche della concreta possibilità
di sviluppo"
Cassano/Fondi
bonifica dal Ministero per l'Ambiente per Cassano e Cerchiara
20/10 Quattro milioni e mezzo di euro sono stati stanziati dal ministero
dell'Ambiente per la bonifica delle aree inquinate dalla presenza
delle ferriti di zinco provenienti dalla Pertusola che si trovano
nei territori comunali di Cassano Ionio e Cerchiara di Calabria. Il
finanziamento è stato deciso nel corso di una riunione operativa
tenutasi presso il ministero dell'Ambiente. All'incontro, presieduto
dal direttore generale del Dipartimento Politiche Ambientali del ministero,
Gianfranco Mascazzini, hanno partecipato l'assessore delegato alle
Politiche Ambientali del comune di Cassano, Roberto Bruno, il sindaco
di Cerchiara di Calabria, Mimmo Mauro, e i rappresentanti dell'Ufficio
del commissario straordinario per l'emergenza ambientale in Calabria.
Le operazioni di bonifica saranno gestite direttamente dal commissario
per l'emergenza. L'assessore alle politiche Ambientali del comune
di Cassano, Roberto Bruno, nel dare notizia dell'avvenuto finanziamento
per i siti inquinati, ha riferito anche che il ministero per l'Ambiente
ha stanziato 260 mila euro "per attivare una ricerca epidemiologica
sui territori che sono stati destinatari dei materiali inquinanti
al fine di accertare l'eventuale nesso di causalità tra le
malattie e le morti che si sono registrate in tali contesti territoriali
per la presenza delle ferriti di zinco o di altri materiali nocivi
alla salute pubblica". Il sindaco di Cassano, Gianluca Gallo,
ha evidenziato il costante impegno dell'amministrazione comunale per
attivare le procedure di bonifica dei siti inquinati. "La salvaguardia
e la tutela dell'ambiente - ha detto - rappresentano uno dei capisaldi
dell'azione amministrativa. I quattro milioni e mezzo di euro stanziati
dal ministero dell'Ambiente per la bonifica dei siti inquinati dalle
ferriti di zinco, a distanza di circa un decennio, faranno giustizia
per un territorio violentato da gente senza scrupoli, che, con il
loro agire illecito, hanno messo a repentaglio la salute pubblica".
"Ringrazio - ha concluso Gallo - l'assessore regionale all'Ambiente,
Diego Tommasi, per l'impegno profuso in direzione della bonifica dei
siti inquinati nel territorio della Sibaritide"
Corigliano/Rapina
in banca, bottino 190 mila euro
20/10 Quattro banditi armati di pistole hanno consumato, nel pomeriggio
di oggi, una rapina nella filiale della Banca Popolare di Crotone
in via Santa Lucia a Corigliano Scalo. I malviventi sono penetrati
dentro la banca, verso le 17, dopo l'ora di chiusura, attraverso un
buco praticato nel muro esterno della filiale. Una volta all'interno
hanno costretto gli impiegati a consegnare i soldi che si trovavano
in cassaforte, circa 190.000,00 euro, e sono fuggiti attraverso lo
stesso percorso, dopo aver rinchiuso gli impiegati nei bagni. Posti
di blocco sono stati istituiti dai carabinieri sulla ss 106 jonica
e su tutte le strade provinciali della zona.
Brevi
di cronaca da San marco Argentano, Rose, S. Pietro in Guarano, Terranova
20/10 A San Marco Argentano due donne, una delle quali è stata
espulsa, sono state denunciate nel corso di una operazione compiuta
dai carabinieri e finalizzata al contrasto dell'immigrazione clandestina.
Nei pressi dello scalo ferroviario di Tarsia i carabinieri hanno rintracciato
due donne stranieri di nazionalità ucraina le quali si sono
rifiutate di fornire le proprie generalità. Dagli accertamenti
è emerso che una delle due era priva del permesso di soggiorno
ed è stata quindi accompagnata presso gli uffici della Questura
di Cosenza per essere espulsa. A Rose due persone con precedenti penali
sono state denunciate dai carabinieri per rapina. I due avrebbero
compiuto una rapina ai danni di una pensionata alla quale, dopo averla
minacciata, hanno portato via la somma di cinquecento euro. A San
Pietro in Guarano i carabinieri hanno arrestato un operaio, C.F.,
di 48 anni, di Spezzano Piccolo, con l' accusa di detenzione illegale
di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso della perquisizione
domiciliare, hanno trovato e sequestrato 17 grammi di marijuana e
15 semi di 'cannabis indica', nascosti nella camera da letto. L'arrestato
è stato portato nel carcere di Cosenza. A Terranova da Sibari
i carabinieri hanno arrestato un cittadino marocchino per non aver
ottemperato al decreto di espulsione, emesso dal Questore di Crotone.
Sabato
a Paola disinnesco di una bomba d’aereo. Sarà evacuato
il centro città
19/10 Si svolgeranno sabato prossimo, a partire dalle 8, le operazioni
di bonifica della bomba di aereo di 144 chili, con 75 chili di esplosivo,
trovata nei giorni scorsi nel centro di Paola. La decisione e' stata
presa al termine di una riunione operativa svoltasi nella Prefettura
di Cosenza, convocata dal prefetto Bruno Sbordone. Per consentire
l'effettuazione in sicurezza delle operazioni e' stato deciso di sgomberare
un'area di 300 metri di raggio dal residuato bellico. Secondo alcune
stime sarebbero circa 2.000 le persone che dovranno lasciare temporaneamente
le loro case. Alla riunione, presieduta dal vice prefetto vicario
reggente, Carlo Ponte, hanno partecipato il sindaco di Paola, Roberto
Perrotta, i tecnici del Comando reggimento guastatori di Foggia, le
forze dell'ordine e tutti gli enti e gli organi territoriali che sono
coinvolti nelle operazioni di disinnesco. L'ordigno sara' neutralizzato
e poi trasportato, con mezzi appositi, in una cava nel comune di Falconara
Albanese dove sara' fatto brillare. Il Sindaco di Paola e' stato incaricato
di adottare i provvedimenti di sgombero della popolazione interessata,
del reperimento di idonei locali per le persone impossibilitate a
trovare un ricovero alternativo. Anche l'Azienda sanitaria ed il pronto
soccorso dell'ospedale saranno in stato d'allerta per l'intera durata
delle operazioni di neutralizzazione dell'ordigno, che dovrebbero
concludersi entro le 14, in modo da poter rispondere a qualsiasi necessita'.
Enel e Italgas sospenderanno, invece, l'erogazione dell'energia elettrica
e del gas nell'intera zona oggetto dei lavori per l'intera mattinata.
La strada statale 18, in prossimita' del quale ricade l'area di ritrovamento
della bomba, sara' interdetta al traffico. Ai lavori saranno presenti
anche la protezione civile ed i vigili del fuoco, mentre il questore
di Cosenza disporra' i provvedimenti dal punto di vista tecnico-operativo.
In Prefettura un'unita' di crisi seguira' l'intervento.
La
Protezione civile calabrese alle esercitazioni di Vesuvio 2006
19/10 La Protezione civile della Regione Calabria partecipa all'
esercitazione internazionale ''Vesuvio Mesimex 2006'' che si svolge
a Napoli e in cui verra' simulata l' eruzione del vulcano e la conseguente
evacuazione delle popolazioni. A darne notizia e' l' ufficio stampa
della Giunta regionale calabrese. ''La simulazione - afferma il dirigente
della Protezione civile regionale Raffaele Niccoli - intesa come attivita'
formativa e' voluta dalla Commissione europea e rappresenta un momento
essenziale al fine di verificare l' efficacia di un modello di intervento
applicabile la' dove si corre controtempo. Si tratta inoltre di un
momento importante per allenare gli addetti ai lavori affinche', di
fronte alla calamita', possano essere agili nelle operazioni e fattivamente
concreti e risolutivi negli interventi''. Per Niccoli ''le due p:
previsione e prevenzione sono fondamentali poiche' l' emergenza la
si puo' gestire solo se in itinere si lavora per sperimentare modelli
di soccorso e soprattutto efficacia e coordinamento durante le fasi
di emergenza. La' dove si lotta contro il tempo per salvare vite umane,
sicuramente il coordinamento e la sinergia diventano essenziali nel
risultato ultimo delle operazioni. Proprio per questo si intende arricchire
il bagaglio degli operatori mediante la partecipazione ad operazioni
di un certo livello come questa di Napoli che svolge sotto il coordinamento
del dipartimento della Protezione civile''. ''Nell' esercitazione
- sottolinea ancora il dirigente - viene simulata un' emergenza legata
al rischio vulcanico di tipo 'C', ossia ad un evento di particolare
rilievo che, per intensita' ed estensione, necessitera' di mezzi e
poteri straordinari che il sistema di Protezione civile e' in grado
di garantire. Insomma, una vera e propria prova sul campo per testare
e verificare come e quanto la macchina dell' emergenza e' in grado
di rispondere e fronteggiare un evento calamitoso. Per l' esercitazione
'Mesimex 2006' il Dipartimento nazionale della Protezione civile ha
indetto la mobilitazione delle colonne mobili di tutte le regioni,
secondo un articolato programma che sperimenta le varie sinergie tra
le varie componenti. Percio', funzionari della Protezione civile regionale
hanno seguito tutte le fasi propedeutiche nei tavoli tecnici ed organizzativi.
Gia' in prima linea nelle attivita' operative, si concentreranno a
Napoli con la colonna mobile calabrese la quale si congiungera' alle
altre per allestire ben sei check point''. ''In sostanza - conclude
Niccoli - verra' messa in piedi una vera e propria emergenza tale
da attivare tutti i canali della macchina del soccorso, allo scopo
di valutare ogni elemento utile per migliorare nella realta' le operazioni
di soccorso finalizzate alla salvaguardia della vita umana''
Proposta
dalla Prefettura di Cosenza un associazione provinciale antiracket
19/10 Prima uscita pubblica del responsabile dell'Unita' organizzativa
autonoma ''Sicurezza e legalita''', Antonio Baudi, che, delegato dal
presidente della Regione, Agazio Loiero, ha partecipato stamani, nella
Prefettura di Cosenza, ad un incontro promosso per raccogliere l'adesione
delle categorie produttive della provincia alla proposta di costituzione
di un'associazione antiracket. Durante il suo intervento, Baudi, riferisce
una nota dell'Ufficio stampa della Giunta regionale, ha sottolineato
come ''l'estorsione e l'usura rappresentino gravi piaghe per l'economia
legale e per l'esercizio libero dell'imprenditoria. Si tratta di tipiche
espressioni di penetrazione della criminalita' organizzata nel tessuto
socio-economico mediante il condizionamento della liberta' individuale
e imprenditoriale. La posizione debole delle vittime dell'usura e
dell'estorsione pregiudica l'intervento repressivo giudiziario, e
poiche' la denuncia del fenomeno criminoso e' necessaria bisogna valorizzarne
la convenienza''. ''E' necessario - ha aggiunto Baudi - uscire dal
circolo perverso della solitudine e dell'isolamento, cosi' come e'
evidente creare forme associate tanto piu' se combinate con agevolato
accesso al credito. L'associazionismo, infatti, genera sicurezza e
elide la paura, agevola la denuncia e reprime l'illecito con effetti
indotti rilevanti. Ben vengano, dunque, le promozioni di attivita'
che costituiscono tali istituzioni perche' contribuiscono alla diffusione
della cultura della legalita' e della solidarieta' sociale''. ''A
tal proposito - ha concluso Baudi - un ruolo importante e' svolto
dagli uffici territoriali del Governo che, per la loro posizione istituzionale,
suggellano la vicinanza dello Stato alle vittime di ignominiosi e
intollerabili comportamenti profittatori''. Al termine dell'incontro
Baudi ha assicurato la piena disponibilita' dell'Unita' organizzativa
a coordinare gli uffici territoriali del Governo operanti in Calabria
per similari iniziative nella regione, afflitta a ogni livello da
estorsioni e patti usurai.
I
fondi del ponte sullo stretto divisi tra Calabria e Sicilia
19/10 Circa 50 milioni arrivano in Calabria e Sicilia: lo conferma
il relatore al decreto fiscale che accompagna la Finanziaria, Lello
Di Gioia (Rnp), spiegando che si tratta di risorse "cospicue"
che quantifica appunto in 100 miliardi delle vecchie lire. I fondi
sono quelli destinati precedentemente alla realizzazione del ponte
sullo Stretto
Cassano/Il
comune chiede un mutuo per coprire il dissesto
19/10 Il Consiglio comunale di Cassano, all'unanimita', ha chiesto
formalmente al Ministero dell'Interno il mutuo integrativo di 12 milioni
e mezzo di euro finalizzato alla chiusura definitiva del dissesto
finanziario del Comune, dichiarato nell'anno 1992. L'assessore delegato
alle politiche finanziarie, Antony Gioia, ha spiegato i benefici che
in prospettiva deriveranno da questa richiesta, che permettera' di
scrivere la parola fine, dopo 14 anni, al problema dissesto. Qualche
critica, soprattutto per la mancata rivalutazione e la mancata alienazione
dei beni comunali, e' arrivata dai gruppi di minoranza che, comunque,
hanno dato il loro voto favorevole. Il sindaco, Gianluca Gallo, tra
l'altro, ha riferito sulla disponibilita' del Comune a contribuire
con propri fondi per la risoluzione definitiva del problema dissesto.
Cassano/Intesa
per l’accesso ai Laghi di Sibari
19/10 Un protocollo d'intesa per la sicurezza e il controllo della
strada dei ''Laghi di Sibari'' e' stato sottoscritto, dopo aver sentito
la Prefettura di Cosenza, dal sindaco di Cassano, Gianluca Gallo,
dal presidente dell'associazione ''Laghi di Sibari'', Nunzio Masotina,
e dal comandante della Tenenza dei carabinieri di Cassano, Giorgio
Feola. L'intesa e' scaturita dalla consapevolezza che la strada di
accesso alla lottizzazione dei Laghi di Sibari conduce esclusivamente
a proprieta' private e dall'alto numero di furti e danneggiamenti
perpetrati ai danni del patrimonio sia pubblico e sia privato. Il
traffico, in entrata e in uscita, dei Laghi sara' disciplinato dalle
sbarre poste alla guardiola, situata all'ingresso del centro nautico
e sara' il corpo di vigilanza a espletare tutte le operazioni di controllo,
nel rispetto della privacy e garantendo il libero accesso agli utenti
degli alberghi e dei ristoranti ubicati nei ''laghi di Sibari. Le
forze dell'ordine, oltre al controllo del territorio, collaboreranno
per la migliore attuazione dell'iniziativa.
Castrovillari/Arrestata
intera famiglia che spaccio di droga
19/10 I componenti un intero nucleo familiare, padre, madre e figlia
quattordicenne, sono stati arrestati dai carabinieri per detenzione
di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e per detenzione illegale
di munizioni. Si tratta di N.A., di 40 anni, di sua moglie, R.A.,
di 38, e della figlia quattordicenne, tutti e tre di Castrovillari.
La notte scorsa i militari del nucleo operativo della Compagnia carabinieri
di Corigliano hanno compiuto una perquisizione nell' abitazione dell'uomo
trovando otto grammi di cocaina già suddivisi in 22 involucri,
sei grammi di eroina suddivisi in 20 confezioni, un proiettile calibro
22 e 6.000 euro in banconote di piccolo taglio. L'arresto della ragazzina,
secondo quanto si è appreso, è stato deciso per il comportamento
della giovane che, nel corso della perquisizione, avrebbe anche cercato
di occultare alcuni degli oggetti sequestrati. Marito e moglie sono
stati portati nel carcere di Castrovillari, mentre la figlia è
stata accompagnata al centro di prima accoglienza di Catanzaro.
Corigliano/Ass.
Di Iacovo: “Con i sindacati rapporti proficui”
19/10 ''L' Amministrazione comunale di Corigliano Calabro intende
intrattenere proficui rapporti con le organizzazioni sindacali e per
questo ogni tentativo di miglioramento del servizio della Polizia
municipale, quando non e' strumentale, e' ben accetto''. E' quanto
afferma l' assessore comunale alla Polizia municipale Benedetto Di
Iacovo replicando ai contenuti di una nota della Fiadel. ''Il mio
assessorato - prosegue Di Iacovo - ha tenuto proficui incontri con
le organizzazioni sindacali e con le Rsu. Sono stati sottoscritti
protocolli di concertazione con condivisione unanime. Ci siamo impegnati
a dotare l'organico dei vigili di ulteriori 13 unita', al fine di
raggiungere la dotazione organica di 52 unita' prevista dal regolamento
del corpo di polizia municipale del Comune. I vigili continuano ad
effettuare regolare servizio di pattugliamento suddiviso in tre ore
di servizio appiedato e tre ore con le macchine''. ''Il nuovo comandante,
su input dell' Amministrazione, - sottolinea ancora l' assessore -
sta assicurando attraverso una rigorosa e non piu' clientelare turnazione,
una maggiore presenza dei nostri vigili urbani su tutto il territorio
a partire dalle scuole. Nessun peggioramento quindi delle condizioni
lavorative o di sicurezza. Quanto alla scelta del nuovo Responsabile
del Corpo, conclude l'Assessore Di Iacovo, questa e' prerogativa del
Sindaco che la esercita secondo la legge e il regolamento del Comune
e si sta dimostrando una scelta azzeccata. L' Amministrazione condivide
la decisione del nuovo comandante di procedere con l'attivita' di
formazione e con l' addestramento settimanale delle unita'''
Brevi
di cronaca da Campana, Rossano
19/10 A Campana i carabinieri, hanno arrestato Giuseppe Rocca, di
41 anni, gia' agli arresti domiciliari, per l'espiazione di una pena
residua di quattro anni e mezzo. Rocca, arrestato in esecuzione di
un'ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Rossano, era stato condannato per l'omicidio
della moglie, avvenuto il 7 settembre del 2004. A Rossano un giovane
di Corigliano, Pasquale Pagnotta, di 22 anni, e' stato arrestato dai
carabinieri della compagnia per detenzione ai fini dello spaccio di
12 dosi di hashish. Il giovane e' stato sorpreso nella villa comunale
mentre si aggirava per i viali in cerca dei consumatori. Una perquisizione
personale ha portato al rinvenimento della droga.
Lunedì
summit con Minniti sulla sicurezza dopo gli attentati a Iritale e
Sammarco
18/10 Si svolgerà, lunedì prossimo nella Prefettura
di Reggio Calabria, una conferenza regionale per discutere "dei
gravi episodi di intimidazione verificatisi ai danni del presidente
dell' Amministrazione provinciale di Crotone e del sindaco di Vibo
Valentia". L'incontro sarà presieduto dal viceministro
all'Interno, Marco Minniti. Alla riunione parteciperanno,anche, il
sindaco di Vibo Valentia, Franco Sammarco; il presidente della Provincia
di Crotone, Sergio Iritale; tutti i prefetti e le forze dell'ordine
della regione. Nel corso dell' incontro saranno esaminati, anche,
gli altri episodi intimidatori verificatisi nella regione perché
nel Programma Calabria uno dei punti fondamentali è la tutela
degli amministratori locali.
In
15 giorni tre attentati in Sila nelle strutture della Forestale
18/10 Il personale del corpo forestale dello Stato ha intensificato
i controlli nell'area del Parco nazionale della Sila dopo che negli
ultimi quindici giorni tre strutture del Cfs sono state distrutte
da incendi dolosi. Le strutture danneggiate appartengono tutte all'ufficio
tutela della biodiversità di Cosenza. Il primo episodio è
avvenuto a Camigliatello Silano dove è stato distrutto un centro
informazioni. Sono stati poi distrutti, in distinti episodi, due fienili
all'interno dei quali le fiamme hanno bruciato oltre cinquemila balle
di fieno. Domenica scorsa, inoltre, un altro episodio è stato
sventato dall'intervento del guardiano di una struttura in località
Cupone. L'uomo ha visto due persone che stavano per appiccare un incendio
e che sono fuggiti all'arrivo del guardiano stesso. Nei pressi di
alcune strutture incendiate sono state lasciate anche delle scritte
di minaccia contro il comandante provinciale del corpo forestale di
Cosenza, Francesco Curcio. Sui tre incendi stanno indagando tutte
le forze dell'ordine che vengono coordinate dalle procure di Cosenza
e Rossano. Ai tre episodi, inoltre, si starebbe interessando anche
la Dda di Catanzaro. Sul movente dei tre attentati gli investigatori
mantengono il massimo riserbo ma non è escluso che sia riconducibile
all'attività di controllo svolta dal personale della forestale
nell'area del parco della Sila.
Gli attentati alle varie sedi del Corpo forestale dello Stato di Cosenza
"suonano come un allarme da non sottovalutare": è
quanto afferma Mauro Tripepi, responsabile Centro italiano protezione
rapaci del Cras di Rende. "E' noto - sottolinea Tripepi - che
il Cfs opera a 360 gradi per contrastare le illegalità diffuse
sul territorio nazionale, con compiti di polizia ambientale e forestale,
oltre che di pubblica sicurezza e di protezione civile. Nella nostra
regione il suo compito è forse ancor più impegnativo.
Pensiamo in particolare all' opera di antibracconaggio e ai continui
interventi in materia di incendi boschivi. Proprio come Centro di
recupero animali selvatici - prosegue Tripepi - possiamo testimoniare
dell' alto livello professionale del Cfs con il quale la collaborazione,
ormai ventennale, è finalizzata al recupero della fauna selvatica
ferita e alla conseguente reintroduzione in natura. La nostra solidarietà
è dunque indirizzata agli uomini del Cfs e al colonnello Francesco
Curcio che li rappresenta sul territorio e di cui conosciamo l' attaccamento
al dovere svolto col massimo dell' impegno e della perseveranza"
La
solidarietà di Riferimenti al Magistrato De Magistris
18/10 Il coordinamento Riferimenti "nell'esprimere solidarietà
al dottor de Magistris sostituto procuratore presso il tribunale di
Catanzaro, la cui attività é stata oggetto di interrogazioni
parlamentari,rileva che la trasparenza delle istituzioni nella gestione
della cosa pubblica, è nell'interesse di tutti ,anche della
classe politica stessa". "La mala politica ,infatti,é
da sempre - dice Riferimenti -l'ostacolo maggiore alla crescita culturale
ed economica della Calabria. Ben vengano le indagini se servono a
ristabilire le regole del gioco. I politici onesti , d'altra parte
,non dovrebbero avere niente da temere ma ,invece esigere chiarezza
per evitare omologazioni ingiuste e confusioni tra il buono ed il
cattivo sostenendo e non demolendo l'azione della magistratura nell'accertamento
degli illeciti .e della verità. il primato dell'etica sulla
politica che non vuol dire sovrapposizione di un potere rispetto all'altro,va
tutelato nel rispetto reciproco dei ruoli ma soprattutto dei cittadini
essendo la legge uguale per tutti e non prevedendo sconti per categorie
privilegiate che essendo rappresentanti del popolo più degli
altri sono chiamati a rendere conto delle proprie azioni,essendo il
feudalesimo finito da un pezzo e risultando la sudditanza al potere
politico un prodotto obsoleto dell' incultura civica"
Cassano/Siglata
intesa per il comitato sulla legalità
18/10 E' stato siglato stamani, nella sala consiliare di Cassano
allo Ionio, un protocollo di intesa per la costituzione e l'insediamento
di un Comitato di indirizzo per la sicurezza e la legalità.
L'incontro è stato presieduto dal prefetto di Cosenza, Bruno
Sbordone. Il Comitato, è scritto in un comunicato, è
costituito dai rappresentanti delle forze di Polizia e delle Amministrazioni
comunali di 57 Comuni della Sibaritide, ed anche dai responsabili
della polizia municipale. Le funzioni del Comitato comprendono attività
di monitoraggio; consulenza e indirizzi per attività di controllo
sul territorio; sostegno e verifica delle attività delle Amministrazioni
locali per garantire il rispetto della legalità, l'efficienza
e l' efficacia dell' azione amministrativa; e la costituzione di un
Osservatorio sulla sicurezza. "E' questo - ha detto il prefetto
Sbordone - un impegno di primaria importanza alla luce del nuovo concetto
di sicurezza, che non si riduce solo a perseguire fatti penalmente
rilevanti, ma comprende anche manifestazioni che incidono, direttamente
o indirettamente, sulla tranquillità sociale. L'importanza
del coinvolgimento dei Comuni è quella di delineare un'efficace
attività di prevenzione. L'impegno che ci attende è
dare effettiva attuazione al principio di sicurezza partecipata".
"La sottoscrizione del protocollo d'intesa significa un'opportunità
importante che, forse, molti neanche osavano pensare fino a qualche
anno fa. E' un' occasione per dire a tutti i cittadini del Pollino
e della Sibaritide che il problema della sicurezza é qualcosa
di più serio di un'emergenza". E' quanto ha detto il Questore
di Cosenza, Guido Marino, intervendo, stamani a Cassano, all'incontro
per la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra la Prefettura
di Cosenza e i Comuni della Sibaritide e del Pollino, per la costituzione
del Comitato di indirizzo per la sicurezza e la legalità. "Quello
della sicurezza - ha aggiunto Marino - è un problema che riguarda
tutti e non solo le forze dell' ordine. Riguarda gli amministratori
locali, la classe politica e tutti i cittadini. Se ogni cittadino
non si convince di essere custode e protagonista della sicurezza,
e non spettatore o testimone distaccato, disinteressato o distratto
di questo fenomeno che deve vederci tutti coinvolti, allora, probabilmente,
avremo fatto una parte del lavoro, ma sicuramente non la parte più
importante. La cosa fondamentale è dare seguito con fatti concreti
a momenti significativi come questo di stamattina". Anche per
il sindaco di Cassano, Gianluca Gallo "la sottoscrizione del
protocollo d'intesa è qualcosa di grande interesse che, seguendo
le linee dettate dalla Prefettura, potrà, sicuramente e in
maniera concreta, aiutare le politiche di prevenzione, in termine
di sicurezza e di legalità, di tutto il territorio. Per questo
considero - ha concluso il sindaco Gallo - la sottoscrizione del protocollo
di intesa un momento topico e di qualifica della nostra città
che, sicuramente, darà con l'impegno delle amministrazioni
locali, dei risultati molto lusinghieri"
Firmato
il decreto di calamità naturale del 2005 per la sibaritide
18/10 Il sindaco di Corigliano Calabro, Armando De Rosis, ha reso
noto dell'avvenuta firma del Decreto ministeriale relativo al riconoscimento
del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi del
2005. Del provvedimento usufruiscono anche i comuni di Rossano, Cassano
Allo Ionio, Albidona, Amendolara, Caloveto, Cerchiara di Calabria,
Crosia, Francavilla Marittima, Rocca Imperiale, Roggiano Gravina,
Roseto capo Spulico, San Cosmo Albanese, San Giorgio Albanese, San
Lorenzo del Vallo, San marco Argentano, Spezzano Albanese, Terranova
da Sibari, Trebisacce, Villapiana. Il decreto riguarda circa 30.000
braccianti agricoli in attesa del sostegno al reddito da disoccupazione
agricola. "Con questo provvedimento - ha detto De Rosis - si
è posto fine all'ingiusto travaglio vissuto per alcuni mesi
da migliaia di braccianti della Piana di Sibari. L'Amministrazione
Comunale di Corigliano, nel riconoscere in particolare il prezioso
ruolo svolto dall'Assessore Regionale all'Agricoltura Mario Pirillo,
sottolinea come la collaborazione tra le varie istituzioni rappresenta
una garanzia per le legittime istanze e aspettative dei cittadini
e dei lavoratori".
Operazione
Ricatto: Assolti due dirigenti dell’AS di Vibo
18/10 Il giudice dell' udienza preliminare del Tribunale di Vibo
Valentia, Vincenzo Capomolla, ha assolto due dirigenti dell' azienda
sanitaria, Francesco Procopio e Domenico Fusca, dall' accusa di frode
nelle pubbliche forniture e truffa ai danni dell' As 8. La decisione
è stata presa dal gup vibonese al termine del giudizio abbreviato,
richiesto dai due dirigenti, perché il fatto non sussiste.
"Il pronunciamento - è spiegato in una nota - si riferisce
al troncone dell' inchiesta 'Ricatto', relativo alla risonanza magnetica
mobile e, vista la formula ampia dell' assoluzione, potrebbe avere
ripercussioni anche sulla posizione degli altri imputati". "Non
posso non essere contento - ha detto Procopio - per la decisione del
Tribunale anche se l' amarezza per essere stato ingiustamente trascinato
in questa vicenda supera ancora oggi la soddisfazione per un assoluzione
che, per l'inconsistenza degli elementi presentati dall' accusa, risultava
assolutamente scontata"
Brevi
di cronaca da Rende
18/10 A Rende un giovane con precedenti penali è stato arrestato
dai carabinieri perché ritenuto l'autore di una rapina. Il
giovane, secondo quanto si è appreso, ieri ha minacciato gli
impiegati del supermercato Md di Rende e si è fatto consegnare
il denaro custodito nelle casse. I carabinieri hanno avviato le indagini
nel corso delle quali sono riusciti ad identificare il giovane quale
autore della rapina.
Omicidio
Fortugno: De Sena incontra i commissari dell’AS di Locri. “Un
chiarimento totale”
17/10 Il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, ha incontrato
i tre commissari dell'Azienda sanitaria di Locri, sciolta dopo l'accertamento
di infiltrazioni mafiose all'interno dell'ente. L' accesso nell'Asl
e' stato disposto dopo l'omicidio, il 16 ottobre del 2005, del vicepresidente
del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. Il prefetto
De Sena ha promosso l'incontro dopo che uno dei tre commissari dell'Asl,
il viceprefetto Massimo Nicolo', ha presentato le dimissioni motivate
da contrasti all'interno della terna commissariale. Alla base delle
polemiche tra i commissari c'e' anche la fornitura all'Asl, in occasione
della recente visita nell'ospedale di Locri del presidente del Consiglio,
Romano Prodi, di un quantitativo di fiori, per un importo di settemila
euro, da parte di un negozio, la Fleur Garden, di proprieta' di Pasquale
Barilla', arrestato in passato per associazione per delinquere e traffico
di armi e considerato vicino alla cosca Cordi', cui appartengono Bruno
Piccolo e Domenico Novella, i due pentiti dell'inchiesta sull'omicidio
di Franco Fortugno. L'incontro di De Sena con i tre commissari dell'Asl
e' stato sospeso in serata e riprendera' domattina. ''Il nostro intendimento
- ha detto il prefetto di Reggio all'Ansa - e' di giungere ad un chiarimento
totale su metodologie, funzionalita' e comunicazioni all'interno della
Commissione straordinaria che gestisce l'Azienda sanitaria di Locri''.
Lo stesso prefetto De Sena e' anche intervenuto in serata alla riunione
aperta del Consiglio comunale di Locri sui temi della legalita' e
della sicurezza. Nel suo intervento il prefetto di Reggio Calabria,
facendo riferimento alle vicende che riguardano l'Asl di Locri, ha
reso noto che il coordinatore della Commissione straordinaria, Antonino
De Luca, ha pagato personalmente i fiori acquistati per la visita
di Prodi, ''rendendosi conto - ha aggiunto De Sena - dell'errore commesso
in buona fede dalla struttura dell'Asl nella scelta del negozio per
la fornitura floreale ed ha pagato personalmente i fiori acquistati,
assumendosi la responsabilita' dello stesso errore''. Sulla vicenda
relativa all'acquisto dei fiori era intervenuto ieri il viceministro
all'Interno, Marco Minniti, chiedendo al prefetto De Sena ''un'urgente
iniziativa per rimuovere le ormai evidenti condizioni di non credibilita'
di quella gestione''.
Incendiati
i pullman della ditta Bilotta di Lamezia
17/10 Un incendio che, secondo quanto e' emerso dai primi accertamenti,
potrebbe essere di origine dolosa si e' sviluppato a Lamezia Terme
nel deposito mezzi delle autolinee private Bilotta. I vigili del fuoco,
il cui intervento e' ancora in corso, sono riusciti ad evitare che
le fiamme si estendessero ad una vicina falegnameria. Due i pullman
andati distrutti a causa dell'incendio, ma anche altri mezzi sono
stati investiti dalle fiamme subendo danni ingenti. Sull'incendio
hanno avviato indagini polizia e carabinieri sotto le direttive della
Procura della Repubblica di Lamezia Terme. La ditta Bilotta effettua
servizi di autolinee nel comprensorio di Lamezia Terme.
Al
Papa Giovanni fatture false e operazioni finanziarie sospette “una
situazione preoccupante”.
17/10 "Al Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello abbiamo trovato
una situazione preoccupante soprattutto dal punto di vista igienico-sanitario.
La nuova ipotesi di reato e' "abbandono di incapaci", al
momento contestata solo ad ignoti". La Procura della Repubblica
di Paola, nella persona del sostituto procuratore Eugenio Facciolla,
cosi' si e' espressa durante la conferenza stampa di questa mattina,
nell'ambito del sequestro probatorio dell'istituto per anziani di
Serra d'Aiello, sul Tirreno casentino. Le Fiamme Gialle sono all'opera
al fine di individuare i presunti responsabili di tale degrado per
la contestuale iscrizione di nuovi nomi nel registro degli indagati.
Le indagini dei militari delle Fiamme Gialle erano iniziate piu' di
un anno fa e si erano concentrate su ipotesi delittuose di natura
economico finanziaria. Erano infatti emerse alcune operazioni finanziarie
sospette, come la cessione di crediti per milioni di euro e utilizzo
di alcune fatture dimostratesi poi completamente false. Nel prosieguo
delle indagini, era emerso che l'Istituto Papa Giovanni XXIII era
stato vittima di una sistematica e continua opera di spoliazione e
depauperamento da parte dei propri amministratori i quali incassavano
le somme che l'Asl e gli altri enti pubblici elargivano per l'assistenza
ai pazienti ma in luogo di utilizzarle per le esigenze della casa
di cura le impiegavano a proprio vantaggio. Erano emerse cosi' fatture
false per milioni di euro per merce mai arrivata all'istituto, mobili
di lusso e gioielli comprati dagli amministratori ma pagati dall'istituto
e addirittura spese quotidiane degli amministratori che venivano regolarmente
addebitate alla casa di cura. Tale arricchimento indebito degli amministratori
e del loro entourage aveva un prezzo e questo veniva pagato in primis
dagli ospiti della struttura, che erano costretti a vivere in condizioni
ai limiti della tollerabilita' umana nonche' dai dipendenti dell'Istituto
Papa Giovanni XXIII che non percepiscono una retribuzione pagata per
intero da diversi mesi. Le indagini che, per la vocazione di polizia
economico-finanziaria del Corpo della Guardia di Finanza, inizialmente
si erano focalizzate sui reati di truffa ai danni dello Stato, appropriazione
indebita e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, stante
lo stato di abbandono della casa di cura, si sono estese ad un tipo
di reato completamente diverso e cioe' "abbandono di persone
incapaci". Allo scopo di valutare compiutamente tutte le inadempienze
sotto il profilo medico-sanitario sono stati nominati appositi consulenti
tecnici che coadiuveranno la Procura nella definizione del quadro
probatorio delle ipotesi di reato delineate. Dalle prime relazioni
sottoscritte dagli stessi consulenti, emerge una situazione di grave
disagio e di pesanti responsabilita' che andranno poi meglio definite
nel corso delle ulteriori indagini.
Gli
operai delle cooperative di San Giovanni in Fiore sospendono la raccolta
dei rifiuti
17/10 I 23 lavoratori della cooperativa 'Citta' pulita' di San Giovanni
in Fiore, che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti,
hanno sospeso l'attivita' e sono in stato di agitazione per protestare
contro il mancato pagamento di tre mensilita'. ''La cooperativa -
ha detto il segretario della Fisascat Cisl di Cosenza, Gianluca Campolongo
- ha sospeso il servizio perche' non intende piu' avvallare i rinvii
della Vallecrati. I lavoratori non percepiscono lo stipendio da tre
mesi e temono che, di questo passo, slitteranno anche le successive
mensilita', accumulando ritardi su ritardi. Considerato che il Comune
silano paga puntualmente la societa', non comprendiamo per quale motivo
quest'ultima trovi tante difficolta' a retribuire i lavoratori. Dietro
la nostra iniziativa di lotta, ci sono lunghi mesi di trattative e
di solleciti che, a quanto pare, sono caduti nel vuoto. Dall'ultimo
incontro con l'Amministrazione della societa', la scorsa settimana,
credevamo di esserne usciti ''puliti'' e con qualcosa di concreto
in mano. Attendevamo buone nuove entro ieri, ma non si e' mossa foglia.
Fino ad oggi, quindi, non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione che
ci faccia ben sperare. Gli operai sono esasperati dalle ristrettezze
economiche e non sono piu' in grado di espletare il servizio. Il prezzo
e' troppo alto: manutenzione, guasti, automezzi''. L'assemblea dei
lavoratori ha emesso, infine, avanzato le sue richieste: ''La Vallecrati
Spa - sostengono i lavoratori - dovra' corrispondere, entro questo
venerdi', la prima mensilita' arretrata; entro 20 giorni le due mensilita'
rimanenti. Dovra', inoltre, garantire, una volta saldato il debito,
che i prossimi stipendi saranno erogati a scadenza regolare''. Domani
e dopodomani il servizio di raccolta dei rifiuti tornera' alla normalita'.
Venerdi' andra' di nuovo in blocco in attesa di ulteriori risvolti.
''Se i dirigenti non si atterranno alle nostre richieste - ha concluso
Campolongo - la paralisi del servizio andra' avanti ad oltranza''
Da
Oliverio le RSU dei Ministeri di Economia, Tesoro e Finanze per l’accorpamento
degli uffici provinciali
17/10 Il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha
ricevuto stamani le Rsu ed alcuni dipendenti dell'Ufficio del Tesoro
e del Ministero dell'Economia e delle Finanze. I lavoratori - e' scritto
in una nota della Provincia di Cosenza - hanno prospettato al Presidente
Oliverio la forte preoccupazione che deriva dall' abolizione degli
uffici provinciali nei quali lavorano, secondo la previsione dall'articolo
34 della Legge Finanziaria 2007 che stabilisce un accorpamento degli
attuali presidi in uffici regionali o interprovinciali. ''Un provvedimento
- hanno detto - gravissimo, che pone nella incertezza gli stessi livelli
occupazionali e professionali, con un esubero addirittura stimato
intorno al 50% delle attuali unita' per le quali dovranno essere studiate
forme di reimpiego''. Le Rsu hanno chiesto un intervento che possa
sposare la richiesta di stralcio dell'articolo 34. Il Presidente ha
quindi affermato che ''una riforma cosi' impegnativa, quale quella
prospetta dall'articolo 34 del disegno della legge Finanziaria, deve
essere necessariamente frutto di una visione maggiormente organica
e complessiva. Pertanto sarebbe auspicabile che le nuove norme fossero
fatte rientrare nella funzione dal precedente articolo 32 che delega
al Governo la complessiva riforma della Pubblica Amministrazione''.
Oliverio, infine, ha annunciato che si interessera' della vicenda
sia con il Ministro competente che le Commissioni che affronteranno
la discussione in merito, istituzioni alle quali sara' indirizzata
una lettera nella quale sara' espressamente chiesto di affrontare
il problema in maniera piu' complessiva.
Intimidazione
a Iritale: Cisl e DS Crotone “Andare avanti”
17/10 Solidarietà al presidente della Provincia di Crotone,
Sergio Iritale, per il gesto intimidatorio subito, è stata
espressa stamane da una delegazione della Cisl calabrese e di quella
provinciale guidata dal segretario generale regionale Luigi Sbarra.
"La Cisl nel rappresentare, al presidente Iritale, la propria
vicinanza - è detto in un comunicato - ha rimarcato con forza
che, oggi più di ieri, è necessario fare sistema e praticare
politiche e comportamenti orientati alla coesione sociale ed istituzionale
onde evitare che tali fenomeni degenerativi possano trovare nell'
isolamento individuale il terreno fertile su cui svilupparsi. L' occasione
è servita. altresì, ad un' approfondimento delle tante
questioni legate alla crisi occupazionale che vive la realtà
crotonese e per la quale il segretario Sbarra ha ribadito l' impegno
della Cisl a svolgere un ruolo propositivo, in special modo, nell'
avviato percorso concertativo che vede insieme sindacato ed istituzioni
protesi alla ricerca di un progetto organico di sviluppo finalizzato
al rilancio socio economico dell' intera area". "Non è
mancato, infine, - è detto ancora nella nota - il riferimento
di Sbarra a fare tesoro dell' esperienza passata affinché i
soggetti in campo individuino in una ritrovata condivisione un percorso
di lavoro comune dove i comportamenti di ognuno, nel rispetto del
proprio ruolo, ed in piena autonomia, siano da esempio e possano rappresentare
uno scudo a difesa delle istituzioni delle libertà individuali,
per poter far crescere più autenticamente una cultura della
legalità condizione indispensabile per sostenere veri processi
di crescita economica e sociale e di creazione di nuove e solide prospettive
occupazionali per i giovani diplomati e laureati. In questo senso
- conclude la nota - la Cisl giudica di grande importanza il tavolo
di confronto e di concertazione aperto, nei giorni passati, a Roma
presso il Ministero dello sviluppo economico, che vedrà protagonisti
oltre che le istituzioni locali e regionali anche il sindacato e le
rappresentanze del sistema imprenditoriale".
- La Direzione provinciale dei Ds di Crotone ha condannato l'intimidazione
compiuta contro il presidente della Provincia, Sergio Iritale, al
quale e' stata espressa la solidarieta' ed il sostegno di tutto il
partito per l'impegno nell'azione amministrativa. I lavori della direzione
provinciale dei Ds di Crotone sono stati introdotti dal segretario
della federazione, Giuseppe Corigliano, e conclusi da Giovanni Puccio
della segreteria regionale del partito. ''Esortiamo Iritale - e' scritto
in una nota - ad andare avanti nell'opera di difesa dalla legalita'
e proseguire l'attivita' amministrativa che si sta caratterizzando
come riferimento democratico per lo sviluppo del territorio. E' in
questa ottica che sosteniamo con convinzione la proposta, lanciata
dal Segretario regionale della Cgil Calabria, Vera La Monica a nome
di tutto il sindacato, di una forte mobilitazione democratica per
riaffermare la legalita' e sostenere lo sviluppo del nostro territorio''.
Caligiuri
(Confagri) “Lo scalo di Sibari è strategico”
17/10 "L' aeroporto di Sibari è un' opera strategica
determinante per lo sviluppo extranazionale dell' agricoltura e del
turismo e sarebbe in grado di produrre una crescita del Pil di almeno
due punti, progressivamente, per un periodo lunghissimo, per la Calabria".
A affermarlo è Renzo Caligiuri, presidente provinciale di Confagricoltura
Cosenza. "Si tratta - sostiene Caligiuri - di un' opera che consentirebbe
all' agricoltura cosentina di raggiungere in tempi brevi, con i prodotti
deteriorabili, i mercati di mezzo mondo e di esaltare la tipicità
di una produzione che, in alcuni settori, è fra le migliori
del mondo". Per Caligiuri "l' aeroporto avrebbe anche un
grande significato in tema di impulso al turismo e libererebbe energie
e risorse di grande spessore nell'area europea e intereuropea. Se
sollecitati, molti imprenditori privati - conclude il presidente provinciale
di Confagricoltura - potrebbero contribuire alla realizzazione acquisendo
quote della società di gestione e consentendo allo Stato di
limitare i suoi investimento".
Operazione
Galassia: due arresti
17/10 Due persone sono state arrestate dai carabinieri a Cariati
perche' devono scontare condanne emesse nell'ambito del processo 'Galassia'.
Gli arrestati sono Giuseppe Caruso e Domenico Greco, entrambi di 40
anni. Ai due e' stato notificato un ordine di carcerazione emesso
dalla Procura generale di Catanzaro. Caruso deve scontare una condanna
a tre anni di reclusione e Greco ad un anno e due mesi.
Brevi
di cronaca da Schiavonea
17/10 A Schiavonea di Corigliano un cittadino ucraino, Viktor Tarabanov,
di 51 anni, clandestino, è stato arrestato dai carabinieri
con l' accusa di possesso di documenti falsi. Tarabanov, nel corso
di un controllo è stato trovato in possesso di un passaporto,
di un libretto di circolazione e di un' assicurazione auto tutti falsi.
Inoltre, la targa apposta ad un' auto da lui condotta era anch'essa
falsa. L' uomo è stato portato nel carcere di Rossano
Intimidazione
Sindaco di Vibo: Sammarco prima dell’attentato disse di “sentirsi
braccato” Iritale “È giunto
il momento di dare una risposta seria”. Gli
assessori di Vibo “Ci sentiamo feriti”
Revisioni
taroccate: tre arresti ad opera della Stradale e della Digos
16/10
Tre persone sono state arrestate e 180 veicoli sequestrati nell'ambito
dell'operazione compiuta stamane dagli agenti della polizia stradale
e della Digos di Cosenza. Gli arrestati, che hanno ottenuto la detenzione
domiciliare, sono Giuseppe e Roberto Mattia, padre e figlio, rispettivamente
di 60 e 36 anni e Nesibio Raddi, di 38. Nell'ambito dell'indagine
le persone indagate sono complessivamente cinque. Gli investigatori
hanno accertato che i titolari di una officina di Torano Calabro attestavano
la falsa revisione di autoveicoli. Nel corso delle indagini è
emerso che spesso il veicolo da revisionare non veniva neanche portato
in officina. Bastava soltanto il libretto di circolazione sul quale
veniva apposto il tagliandino che attestava l'avvenuta revisione.
Le indagini congiunte della polizia stradale e della Digos, avviate
un anno fa, hanno consentito inoltre di accertare che gli indagati
alteravano il dispositivo obbligatorio che limita la velocità
massima di mezzi pesanti e autobus e il cronotachigrafo, che misura
la velocità durante la marcia e che consente il controllo da
parte della polstrada. L'indagine, i cui particolari sono stati illustrati
stamane nel corso di una conferenza stampa, ha portato al sequestro
di 180 veicoli, formalmente revisionati, che di fatto però
non sono stati sottoposti ai controlli previsti dalla normativa.
La
Finanza scopre una frode di milioni di euro sui fondi per i portatori
di handicap
16/10 La Guardia di finanza ha condotto un'indagine sull'utilizzo
dei fondi destinati alle attività assistenziali a favore di
portatori di handicap che ha portato all'accertamento di un danno
erariale per svariati milioni di euro ed alla denuncia di centinaia
di amministratori. I particolari dell'indagine saranno illustrati
domani nel corso di una conferenza stampa che sarà tenuta presso
gli uffici del Comando regionale della Guardia di Finanza. All'incontro
parteciperanno il procuratore regionale della Corte dei Conti per
la Calabria, Astrali, ed il Comandante regionale della Guardia di
Finanza di Catanzaro, generale Riccardo Piccinni.
L’usura
colpisce 150 mila negozianti. 40 mila aziende fallite
16710 Ogni anno 40mila tra piccole imprese e attività artigianali
falliscono in Italia a causa dell'usura e 150mila commercianti, il
16% del totale, sono vittime di un sistema che muove un giro d'affari
di circa 12 miliardi di euro e che ha come nuove 'capitali' Pescara,
Siracusa e Messina. A dieci anni dalla legge contro il fenomeno, un
libro fa il punto sulla situazione nel paese: e si scopre che se non
è peggiorata poco ci manca. Un dato su tutti: nel 1998 i procedimenti
aperti dalle procure per usura erano 1.213; nel 2004 sono stati 677.
"L'usura, le usure. Tempi, modi e luoghi di un fenomeno antico
e moderno", di Lino Busà e Bianca La Rocca è stato
presentato oggi nella sede della Confesercenti a Roma ed ha fornito
l'occasione per un dibattito che ha visto protagonisti il presidente
dell'Associazione Marco Venturi, il sottosegretario all'Interno Ettore
Rosato, il commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket
Raffaele Lauro, l'ex presidente della commissione Antimafia Roberto
Centaro e il presidente onorario della Fai Tano Grasso. Il quadro
che emerge dal libro è piuttosto preoccupante: "l'usura
- scrivono gli autori - rimane un elemento corruttivo della crescita
economica del paese. Abbandonati i clamori della cronaca, convive
silenziosamente accanto a un'economia sana, assumendo aspetti sempre
più organizzati e strutturati e continuando a sottrarre benessere
all'economia e alla società". I numeri sono ancora più
impietosi delle parole: le vittime privilegiate dell'usura sono i
commercianti (46%), seguiti dagli imprenditori (22%) e dagli artigiani
(20%). In totale i commercianti 'usurati' sono 150mila, il 16% degli
attivi. Ma se si vanno a guardare i dati regionali si scoprono realtà
ancora più dure: in Calabria, ad esempio, 10.500 commercianti
sono vittime dell'usura; praticamente un commerciante su tre (30%)
paga il pizzo. Non va meglio nel Lazio, in Campania e Sicilia, dove
la percentuale è rispettivamente del 28,7%, 26% e 25,2%. Quella
del sud è una realtà tristemente conosciuta ma leggendo
il libro emerge un altro fenomeno, in proporzione ancora più
rilevante. Abruzzo e Molise hanno percentuali che poco si discostano
da quelle meridionali: in Abruzzo i commercianti vittime dell'usura
sono 4.800, il 22% del totale, in Molise addirittura il 28% (1.700).
Ma non solo: in base ad una serie di indicatori statistici, primo
tra tutti quello ricavato dal rapporto tra le persone indagate e coinvolte
nel fenomeno alla popolazione residente, è Pescara la città
italiana con il più alto numero di usurai, davanti a Siracusa,
Messina, Catanzaro, Vibo Valentia. "E' un fenomeno che continua,
inesorabile, a svilupparsi sottotraccia, contro cui serve un contrasto
molto deciso" ammette Marco Venturi, sottolineando che compito
delle istituzioni è quello di "rimuovere resistenze e
difficoltà" del sistema per dare nuovamente fiducia alle
vittime. Uno dei nodi principali è quello delle banche. Lo
riassume Tano Grasso, senza giri di parole: "molto spesso l'usuraio
è il miglior cliente delle banche e chi lo conosce meglio sono
proprio i direttori degli istituti di credito. Quello che fino ad
oggi è mancato, perché il fenomeno è cresciuto
e la gente ha perso la speranza, è che la politica non è
riuscita a coinvolgere in questa battaglia proprio le banche".
Il governo dunque "deve convocare gli istituti italiani"
e "obbligarli a discutere". Criminalizzare il mondo bancario
"é sbagliato", replica il sottosegretario all'interno
Ettore Rosato, ma le banche "devono prendere atto della situazione
reale del nostro paese". Anche il commissario antiracket Raffaele
Lauro invita a non criminalizzare una categoria ma ha ammesso che
il problema va affrontato. A novembre, ha assicurato "ci saranno
due tavoli a cui parteciperanno i vertici delle istituzioni finanziarie,
i vertici delle istituzioni bancarie e imprenditoriali, per fare il
punto sulla legge 108 e per individuare nuove strategie di lotta all'usura".
Tolta l'ufficialità, le parole più schiette le dice
proprio l'autore del libro. "Dopo dieci anni vedo due cose -
è l'amaro commento di Busà - l'usura è di fatto
un reato depenalizzato, con almeno 25mila usurai noti all'autorità
giudiziaria che sono liberi e in circolazione; la legge, così
com'é, è servita più ai criminali per mascherare
le loro attività, che alle vittime per difendersi da loro"
Il
Presidente Oliverio incontra il Comandate della Forestale Curcio dopo
gli attentati
16/10 Il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha
incontrato stamane il Comandante provinciale del Corpo Forestale dello
Stato, Francesco Curcio, dopo gli atti intimidatori che hanno interessato
alcune strutture della forestale, nonché riferiti in due casi
al Comandante. "Le vicende che si ripetono - ha detto Oliverio
- non possono essere sottovalutate. Sono chiari il messaggio e l'intento
intimidatorio nei confronti di una istituzione qual è il Corpo
Forestale dello Stato, la cui funzione per la tutela ed il controllo
del territorio e l'affermazione della legalità è di
fondamentale importanza in una provincia ed in una regione come la
Calabria, la cui superficie forestale supera il 45% di quella complessiva.
Non sono ancor più da sottovalutare i messaggi intimidatori
indirizzati alla persona del dottor Curcio, responsabile del Corpo
Forestale della provincia di Cosenza, la cui azione improntata a rigore
e rispetto della legalità è notoria e caratterizza con
efficacia e virtuosità l'azione del Corpo, con risultati positivi
che si riscontrano concretamente sul territorio. Sono sicuro che attraverso
una mirata azione di indagine che gli organi preposti hanno già
attivato, saranno individuati e colpiti i responsabili degli inqualificabili
atti criminosi". " Da parte mia e dell'intera Provincia
di Cosenza - ha concluso Oliverio - esprimo vicinanza al dottor Curcio
ed al Corpo Forestale dello Stato ed impegno affinché non si
scoraggino l'azione e la funzione di un Corpo importante per il presidio
e la tutela del territorio".
Procuratore
Grasso “Per combattere la criminalità servono più
mezzi”
16/10 "Oggi non si può parlare di priorità della
lotta alla criminalità organizzata quando poi ci sono mezzi
minori a quelli disponibili in passato". Lo ha detto il procuratore
nazionale antimafia, Piero Grasso, oggi a Locri per le iniziative
in occasione del primo anniversario dell' omicidio di Francesco Fortugno.
"Se la lotta alla criminalità organizzata - ha aggiunto
- é una priorità, c' è bisogno dei mezzi necessari.
So che per la Calabria questi mezzi, anche attraverso il prefetto
De Sena, stanno per arrivare. E' necessario però che anche
altre realtà possano avere eguale attenzione". Parlando
della richiesta di giustizia avanzata da più parti per i delitti
ancora irrisolti nella locride in particolare, Grasso ha sostenuto
che "l' esperienza insegna che bisogna avere pazienza e fiducia.
Sono fenomeni complessi che hanno bisogno del massimo equilibrio per
poterli affrontare in maniera da arrivare ai risultati. Si tratta
di fenomeni in cui ci sono elementi che non puoi controllare. L' unica
cosa è avere la coscienza a posto di avere fatto tutto il possibile
senza mai demordere, sperando sempre in un risultato positivo e continuando
a lavorare. Questo lo possiamo garantire, è il nostro impegno"
Parco
della Sila: Assemblea operativa nella nuova sede. Subito strumenti
di pianificazione
16/10 Si è svolta nella nuova sede del Parco Nazionale della
Sila, presso l'ex Autostello di Lorica, la riunione congiunta tra
la Comunità ed il Consiglio Direttivo dell'Ente Parco, cui
hanno preso parte i Sindaci e gli Amministratori dei Comuni che rientrano
nell'area protetta. All'incontro era presenti anche il Presidente
della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, l'Assessore all'Ambiente
della Provincia di Crotone, un rappresentante della Provincia di Catanzaro
e l'Assessore Regionale all'Ambiente, Diego Tommasi. Nel corso della
riunione - è scritto in una nota - è stata espressa
soddisfazione per la scelta di tenere questo primo incontro congiunto
nella nuova sede del Parco ed è stata manifestata la volontà
di procedere entro la prima decade di dicembre alla manifestazione
di inaugurazione della sede alla quale parteciperà il Ministro
dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. A tal proposito l'Assemblea
ha deciso di dare mandato al Direttore del Parco di avviare tutte
le iniziative necessarie a rendere operativa la sede, tenuto conto
che sono state già espletate le procedure di gara per l'acquisto
degli arredi e che sono in atto i contatti con gli Enti preposti alla
fornitura dei servizi occorrenti per la regolare attività degli
organismi di governo del Parco. Nel corso dell'incontro è stato
sottolineato con particolare forza - prosegue la nota - l'esigenza
di richiedere all'Ente Poste di garantire nella realtà di Lorica
il servizio postale quotidianamente a pieno regime ed all'Istituto
Bancario cui sarà affidato il Servizio di Tesoreria dell'Ente
Parco l'apertura di uno sportello per garantire il servizio bancario
e di accesso al credito. L'Assemblea ha inoltre deciso di rivolgere
un appello alle Asl ed all'Assessore Regionale alla Sanità,
Doris Lo Moro, affinché sia garantito un servizio sanitario
efficiente e qualificato nel territorio silano, a partire da Lorica,
sede del Parco. L'Assemblea congiunta - conclude la nota - ha posto
particolare attenzione alla definizione degli strumenti di pianificazione
dell'Ente Parco: il Piano del Parco, il Regolamento del Parco ed il
Piano di Sviluppo Economico e Sociale. Questi strumenti devono essere
elaborati con la più ampia partecipazione delle realtà
locali, degli amministratori, delle forze sociali e produttive e delle
popolazioni. A tal fine si è convenuto sulla necessità
di definire il percorso affinché, entro tempi certi, si proceda
all'elaborazione di detti strumenti, avvalendosi di competenze, professionalità
ed esperienze in grado di contribuire a definire una programmazione
elevata e proiettata ad una valorizzazione piena delle risorse e delle
grandi potenzialità del Parco Nazionale della Sila, come grande
e concreta opportunità per il territorio e la Calabria.
Corigliano/Particolare
attenzione sugli impianti sportivi
16/10 "Sullo sport, ed in particolare sugli impianti sportivi,
l'Amministrazione De Rosis sta dedicando attenzione e risorse."
E' quanto ha sostenuto l'Assessore allo Sport Benedetto Di Iacovo,
il quale ha evidenziato che a distanza di sette anni dall'ultimazione
dei lavori del campo "Maria ad Nives" di Schiavonea, nonostante
l'Assessorato abbia reinsediato l'apposita Commissione di vigilanza
preposta all'agibilità dei campi sportivi, questa non ha potuto
provvedere poiché non era mai stato effettuato il collaudo
statico degli impianti. Quanto ai restanti impianti, l'assessore allo
sport ricorda che in data 11 ottobre 2006 presso la sede della Provincia
ha firmato una convenzione per la concessione di un contributo di
100.000 euro per la messa a norma del Palazzetto dello sport. Sullo
stadio Città di Corigliano (in contrada "Brillia",
perfettamente agibile), sono stati effettuati lavori per il migliorare
il sistema di irrigazione del manto erboso ed il rifacimento delle
docce negli spogliatoi. Per questo impianto sono stati previsti altri
lavori per il rifacimento della copertura degli spogliatoi, il rifacimento
dell'impianto di irrigazione e la copertura delle tribune per un importo
di 100.000 euro. Sempre per l'impianto sportivo di Schiavonea sono
previsti lavori per il livellamento del campo da gioco per un importo
pari a 5.000 euro, nonché la sistemazione dell'area antistante
con bitumazione, recinzione ed illuminazione per un importo presunto
pari a 30.000. Il campo sarà reso agibile solo in presenza
del necessario collaudo dello stesso (in atto ed il cui ritardo non
è imputabile a questa amministrazione) dalla Commissione preposta.
Per quanto riguarda il Campo sportivo "Valli S. Antonio"
di Corigliano centro, i lavori di messa in sicurezza sono stati appaltati
e cominceranno tra qualche giorno, essendo stati finanziati con fondi
della provincia e del Comune. Altre risorse sono state destinate ai
campi da tennis di via Vittorio Emanuele, dove i lavori di ristrutturazione
sono in fase di ultimazione.
Discarica
abusiva scoperta da Fare Verde a Trebisacce
16/10 Una discarica abusiva é stata scoperta a Trebisacce
dall'associazione ambientalista Fare Verde. La presenza della discarica
è stata segnalata alla magistratura ed alle forze di polizia.
Nell'area sono stati smaltiti illegalmente rifiuti speciali tra i
quali pneumatici, lastre di eternit, frigoriferi, ceramiche da bagno.
"Invitiamo la Regione Calabria - è scritto in una nota
di Fare Verde - e la Provincia di Cosenza a predisporre un piano di
intervento per quanto riguarda lo smaltimento dell'eternit, materiale
pericolosissimo di cui il nostro territorio è pieno"
Limitazioni
al traffico sulla A3 tra Sicignano e Polla
16/10 L'Anas, in una nota comunica che per eseguire il varo delle
travi del viadotto Tanagro, che insiste all'altezza del km 73,500
della A3 Salerno-Reggio Calabria, in prossimità dello svincolo
di Polla, chiuderà in entrambe le direzioni di marcia il tratto
compreso tra i km 53,800 e 75,800, dalle ore 10 del 18 ottobre alle
ore 6 del 19 ottobre. I lavori rientrano nell'ambito del primo macrolotto,
Sicignano degli Alburni-Atena Lucana, del tratto campano dell'autostrada.
I veicoli provenienti da Salerno dovranno uscire a Sicignano degli
Alburni e proseguire sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza fino
a Buccino, per immettersi sulla ex Statale 19ter fino Polla, dove
potranno rientrare in autostrada. Percorso inverso per i veicoli provenienti
da Reggio Calabria. Il dispositivo di traffico e il percorso alternativo
sono stati comunicati agli Enti e alle Istituzioni interessate
Brevi
di cronaca da Corigliano, Castrovillari
16/10 A Corigliano un cittadino ucraino, Sergo Phenuhknm, di 34 anni,
clandestino, è stato arrestato dai carabinieri per furto. L'uomo
è stato sorpreso mentre stava rubando un'automobile Fiat Stilo
di proprietà di un impiegato. A Castrovillari due persone,
Salvatore Martire, di 31 anni, e Stefano Carpitta, di 25, entrambi
di Castrovillari, sono state arrestate dagli agenti del locale commissariato
per furto. I due sono stati sorpresi all'interno di una azienda mentre
stavano rubando alcune barre di alluminio.
A
dieci anni fa la traversata dello Stretto
15/10 Ha dieci anni il piu' giovane atleta al mondo che e' riuscito
ad attraversare a nuoto lo Stretto di Messina. E' Giuseppe Mangano
che dalla sua abitazione di Ganzirri guarda ogni giorno il mare. Il
suo sogno di compiere la traversata tra Scilla e Cariddi si e' realizzato
oggi. ''Un tratto di mare pericoloso per le correnti - spiega il suo
allenatore Francesco Cacopardo, 43 anni, che nel 1999 realizzo' il
record di attraversamento invernale dello Stretto a nuoto - ma che
Giuseppe ha affrontato con una determinazione e una serenita' impressionante,
nonostante il cielo plumbeo e il vento di scirocco''. Durante la traversata,
andata e ritorno, durata 55 minuti e 30 secondi, Giuseppe ha dovuto
superare onde particolarmente alte, modificare il percorso allungandolo
di 500 metri, portandolo a 3.800 metri, e ''affrontare'' anche l'
impatto caustico con due meduse che gli sono impattate sul viso''.
''Giuseppe e' stato eccezionale - dice il suo allenatore - sembrava
un fondista maturo: ha nuotato senza scomporsi mai. Ero certo che
tutto sarebbe andato bene, ma quando stamattina ho visto i suoi occhi
che brillavano per la gioia e la sua determinazione ho avuto la definitiva
conferma che tutto sarebbe riuscito al meglio''. ''Alla fine della
prova - sottolinea Cacopardo - Giuseppe era sereno e contento. Forse
non si e' reso conto della grande impresa che ha compiuto''. L' allenatore
spiega che ''Giuseppe e' ancora troppo piccolo per fare fondo'' ma
''e' forte nei 400 metri stile libero''. ''Come e' nata l' idea? Credo
- osserva il tecnico - per la voglia di sfida che ha in se' e anche
per emulare il suo allenatore: io la traversata l' ho fatta piu' volte,
anche doppia''. Per il futuro di Giuseppe il suo allenatore non ha
dubbi: ''lasciatelo in pace - dice - per lui tutto deve essere un
gioco, se poi verranno altri risultati bene, altrimenti si e' divertito
facendo sport, che non mi sembra cosa da poco...''. Giuseppe frequenta
la prima media nella scuola ''Francesco Petrarca'' di Ganzirri, frazione
di Messina dove vive con la sorella e i genitori, Baldassare, di 42
anni, che gestisce il bar insieme al fratello, e Grazia Crisafulli,
di 42, titolare di un coiffeur. I genitori di Giuseppe sono ''felici
per l' impresa'' del figlio anche se frenano sui facili entusiasmi.
''Siamo contenti perche' e' contento lui - spiega il padre - ma oggi,
emozione e gioia a parte, sara' una domenica come tante altre: pranzo
con il suo dolce preferito e il pomeriggio uscita insieme per giocare''.
La
Guardia Costiera salva quattro persone in balia del mare
15/10 Quattro persone a bordo di una barca a vela con un'avaria al
motore ed in balia del mare grosso sono state soccorse da personale
della Capitaneria di porto. I quattro hanno lanciato l'allarme mentre
si trovavano a circa 35 miglia dal porto di Vibo Valentia Marina ed
erano diretti a Cetraro (Cosenza). Una motovedetta dell'Ufficio circondariale
marittimo di Cetraro ha partecipato alle operazioni di soccorso, coordinate
dalla Capitaneria di Vibo, sino a quando l'imbarcazione in difficoltà
non ha raggiunto il porto di Cetraro.
Temporali
su Sicilia e Calabria
15/10 La perturbazione proveniente dall' Africa che ha portato nelle
scorse ore forti piogge su Sicilia e Calabria, continuerà ad
interessare le due regioni meridionali almeno fino alla mattinata
di domani. Secondo le previsioni degli esperti della Veglia Meteo
della Protezione Civile, temporali anche molto forti, accompagnati
da raffiche di vento e fulmini, colpiranno in particolare la Sicilia
orientale e la Calabria meridionale. Anche Lampedusa e Pantelleria
non saranno risparmiate dalla perturbazione. Un miglioramento della
situazione, dicono gli esperti, è atteso per la tarda mattinata
di domani.
La
Cisl denuncia clima di paura nei cantieri sulla A3
14/10 "Siamo seriamente preoccupati perché in questi
ultimi giorni la situazione sta precipitando. Ogni giorno registriamo
un'intimidazione. La cronistoria distruttiva risale all'avvio del
cantiere". E' quanto scritto in una nota congiunta dei segretari
regionali della Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil, circa le intimidazioni
subite dalle aziende che stanno svolgendo i lavori del macrolotto
'Gioia Tauro-Scilla' dell'Autostrada A3. "Dall'avvio dei lavori
- hanno aggiunto - sono stati bruciati numerosi escavatori, distrutto
un perforatore computerizzato (jumbo), danneggiati camion, demolitori
ed alcune auto dei lavoratori. Fatto più grave, si sono innescati
meccanismi estremamente pericolosi che vanno ben al di là del
puro danno economico. Si è instaurato, com'era prevedibile,
un clima di terrore che serpeggia tra le maestranze ed i tecnici.
Nel cantiere la paura è palpabile. Fuori dal cantiere è
tagliente. I lavori si concentrano nelle zone più isolate del
territorio dove è difficile esercitare un controllo costante.
Il terreno fertile, quindi, per la criminalità ed i suoi raid
intimidatori. Considerati i presupposti, se non poniamo subito un
freno al fenomeno, chi sta sabotando il cantiere è vicino al
conseguimento del suo scopo: bloccare la Sa-Rc". Le organizzazioni
sindacali invocano "misure di sicurezza eccezionali - prosegue
la nota - e, qualora fosse necessario, anche l'intervento dell'esercito,
come si era ipotizzato per il ponte sullo Stretto. Si dovrebbe, inoltre,
potenziare il protocollo d'intesa siglato, nell'aprile del 2005, dalla
Prefettura, dall'Anas e dalla Società di Progetto", incalzano
i sindacalisti, "il protocollo è nato appositamente per
prevenire i tentativi d'infiltrazione della criminalità organizzata
nei lavori di ammodernamento della Sa-Rc".
La
Finanza scopre una truffa all’Inps della Foderauto Bruzia
13/10 La Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza di Paola
hanno scoperto la consumazione di una truffa aggravata, mediante la
presentazione di false dichiarazione all'Inps di Scalea e di Cosenza
sullo stato di crisi aziendale, per la asserita mancanza di commesse
di lavoro, che venivano affidate, invece, a numerose cooperative e
ditte private, nella provincia di Cosenza, per la produzione di beni,
normalmente prodotti dallo stabilimento industriale di Belvedere Marittimo
della Foderauto Bruzia Spa. Le indagini, disposte dal dottor Domenico
Fiordalisi, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale
di Paola, sotto la direzione del procuratore Capo, Luciano D'Emmanuele,
dopo la denuncia di un operaio, hanno consentito di accertare che
gli indagati, con artifici e raggiri, hanno indotto in errore l'Inps
di Cosenza, in merito alla ricorrenza dei presupposti per la corresponsione
delle somme, a titolo di cassa integrazione guadagni, agli operai
dipendenti, relativamente alle annualita' 2004 e 2005 a vantaggio
della Foderauto Bruzia Spa. Militari agli ordini del capo Alberto
De Ventura, dipendente dal comandante provinciale colonnello Maurizio
Massarini, hanno proceduto oggi, inoltre, all'esecuzione di un decreto
di perquisizione della Procura della Repubblica di Paola negli uffici
dell'industria Foderauto Bruzia Spa di Belvedere Marittimo e di un
decreto di sequestro preventivo d'urgenza e di somme di danaro, nelle
banche e negli uffici postali operanti del territorio della Regione
Calabria, fino all'ammontare di 972.980,73 euro depositati sui conti
personali dagli effettivi amministratori della Foderauto Bruzia Spa,
nonche' il sequestro preventivo, per un valore equivalente a quasi
un milione di euro, di tutti gli immobili e di tutti i beni mobili
registrati di proprieta' dei medesimi. Le somme illegittimamente percepite
a vantaggio della societa', hanno determinato la riduzione degli oneri
relativi alle retribuzioni dei lavoratori collocati indebitamente
in cassa integrazione con ingente danno patrimoniale all'Inps di Cosenza,
per quasi un milione di Euro e con grave nocumento degli stessi operai.
La procura della Repubblica ha nominato un consulente tecnico per
la stima dei beni immobili e dei beni mobili registrati di proprieta'
personale degli indagati sottoposti a sequestro, in vista della successiva
confisca. Uno degli indagati ha nominato l'avvocato Sabrina Mannarino
del foro di Paola. Lo stabilimento industriale di Belvedere Marittimo
non e' stato sequestrato per salvaguardare il lavoro di numerosi operai
dipendenti.
Mancini
e Zuccherini “No a pressioni sulla Magistratura. Grave l’interrogazione
su De Magistris”. Il Magistrato “Sono sereno”
13/10 "Commette un grave errore chi utilizza una legittima prerogativa
dei parlamentari per esercitare una indebita pressione o peggio ancora
una violenta intimidazione contro l'azione di un singolo magistrato
o di un ufficio di Procura". E' quanto affermano in una nota
congiunta il parlamentare della Rosa nel pugno, Giacomo Mancini, e
il senatore di Rifondazione Comunista, Stefano Zuccherini, a proposito
dell'interrogazione presentata da 35 senatori sull'attività
del sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Luigi De
Magistris. "In questo caso, poi, appare più che contradditorio
- hanno aggiunto - che a tuonare contro un magistrato siano i rappresentanti
di quei partiti che in un passato mai dimenticato hanno sostenuto
sempre e comunque l'azione dei pubblici ministeri, anche quando commettevano
arbitri e abusi, solo perché indagavano e arrestavano dirigenti
di cui volevano prendere il posto. In Calabria viviamo una fase drammatica
in cui l'opinione pubblica è turbata dalla continua e ripetuta
mancanza di rispetto dell'etica pubblica". "Per questo -
hanno concluso Mancini e Zuccherini - è giusto richiedere a
chi indaga il sacro rispetto delle garanzie processuali che si devono
a tutti i cittadini, ma ancora di più é doveroso esecrare
e pretendere l'allontanamento di dirigenti e amministratori che in
modo trasversale si macchiano di comportamenti negativi con preoccupante
frequenza".
"Sono assolutamente sereno".
Così il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro,
Luigi De Magistris, ha commentato l'interrogazione presentata da 35
senatori della Casa delle libertà sull'attività del
magistrato. "E' un altro riscontro, per quanto mi riguarda -
ha aggiunto De Magistris - della rilevanza dei procedimenti che si
sono svolti e che sono pendenti presso l'ufficio di Procura ed è,
pertanto, un ulteriore stimolo a procedere nel difficile lavoro quotidiano".
Nell'interrogazione, di cui è primo firmatario l' ex presidente
della Commissione Antimafia Roberto Centaro, di Forza Italia, si chiede
che "venga disposta l'immediata acquisizione della relazione
ispettiva attuata a suo tempo presso la Procura della Repubblica di
Catanzaro, per verificare se già alla luce delle prime conclusioni
sussistano elementi per l'avvio del procedimento disciplinare a carico
del sostituto procuratore Luigi De Magistris". I senatori chiedono
inoltre che venga "disposta una ulteriore attività ispettiva
su fatti che non hanno formato oggetto della prima verifica e che
appiano evidenziare profili di particolare gravità, nonché
abusi francamente intollerabili"
Mario
Congiusta fa lo sciopero della fame per la giustizia e la legalità
13/10 Da stamane Mario Congiusta, padre di Gianluca, imprenditore
ucciso a Siderno il 24 maggio del 2005, ha iniziato lo sciopero della
fame per chiedere che vengano individuati gli autori dell'omicidio
del figlio e per sollecitare più magistrati e forze dell' ordine
nella Locride. Congiusta ha parcheggiato un camper in piazza Tribunale
a Locri e all'interno del mezzo, ha preannunciato che trascorrerà
i prossimi giorni in attesa di avere risposte concrete alle sue richieste.
Nella piazza è giunta anche una delegazione dei ragazzi di
Locri e si è in attesa dell'arrivo di alcuni componenti componenti
di una associazione antimafia provenienti dalla Sicilia. "Questa
di Locri - ha detto Congiusta - è diventata la piazza dei diritti
negati. Andrò avanti nella mia protesta ad oltranza, fino a
quando non avrò risposte alle molteplici interrogazioni parlamentari
riguardanti sia la vicenda di mio figlio che la situazione della sicurezza
nella locride. La Calabria ha fame di Giustizia". Nella piazza
ed intorno al camper Congiusta ha affisso numerosi cartelli sui quali
spiega la motivazione della protesta e tutte le richieste che da tempo
sono state avanzate ai ministri dell'Interno e della Giustizia. Da
stamane, inoltre, decine di persone si soffermano nei pressi dei cartelli
e, dopo una breve lettura, esprimono solidarietà al padre dell'imprenditore
ucciso. "Rivolgo un appello al Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano - ha proseguito - chiedendo al Consiglio superiore della
Magistratura ed al Ministro della Giustizia Clemente Mastella un rafforzamento
dell' organico della Magistratura inquirente applicata presso il Tribunale
di Locri. Per combattere la mafia siamo convinti che servono leggi
speciali e provvedimenti straordinari. Al Ministro dell' Interno Giuliano
Amato e della Difesa Arturo Parisi chiedo di voler attivare con solerzia
l' invio nella Locride ed in Calabria di unità specializzate
delle Forze dell' Ordine nel controllo del territorio" "I
ragazzi di Locri - ha concluso Congiusta - mi hanno chiesto di sostituirsi
a me in uno sciopero della fame a staffetta. Non ho accettato la proposta
ed ora eccomi qua a protestare. Sono assistito da un medico che ha
offerto volontariamente la sua prestazione professionale a causa delle
mie non buone condizioni generali di salute. Sono disposto a proseguire
nello sciopero fino alle estreme conseguenze"
''Stato ipotensivo, con iniziali segni di disidratazione''. E' quanto
si afferma nel primo bollettino medico sulle condizioni di Mario Congiusta,
che ha iniziato lo sciopero della fame, diramato dal movimento degli
studenti di Locri ''E adesso ammazzateci tutti'' costituito dopo l'omicidio
di Francesco Fortugno. ''Sono trascorse le prime otto ore - e' detto
nel bollettino - dello sciopero della fame di Mario Congiusta, che
continua la sua pacifica protesta. Diversi cittadini in mattinata
si sono recati incuriositi al 'camper dei diritti negati', situato
presso piazza del Tribunale a Locri. La prima visita medica e' stata
fatta ore 16 dai dottori Aldo Nesci e Pierdomenico Mammi', che seguono
Congiusta da questa mattina. Quanto all'invito rivolto a quest'ultimo
dai ragazzi di ''Ammazzateci tutti'' a voler procedere da domani con
una staffetta simbolica dello sciopero, Mario Congiusta ha risposto
con un 'vedremo'''
Ministro
Mastella “Subito più giudici nella locride”
13/10 Il ministro della Giustizia Clemente Mastella si appresta a
chiedere al Consiglio superiore della magistratura di velocizzare
le procedure per aumentare l'organico dei giudici in servizio negli
uffici giudiziari della Locride. "Il problema del rafforzamento
della magistratura in un territorio difficile come quello della Locride
- dice il Guardasigilli in una nota - non è di oggi e sollecita
l'attenzione di questo governo al rafforzamento degli organici, anche
di polizia giudiziaria". Mastella sottolinea, inoltre, "di
aver già detto al presidente della regione Calabria Agazio
Loiero, che su questo delicato tema ho incontrato due volte, di essere
impegnato a cercare una soluzione che vada incontro a questa emergenza".
"Chiederò al Csm conclude il ministro che le procedure
di trasferimento o di applicazione presso le procure interessate vengano
accelerate. Ho già dato incarico al sottosegretario Luigi Li
Gotti di recarsi in Calabria anche per verificare di persona che si
stia procedendo in questa direzione."
Corigliano/Avviato
l’iter per il piano di Protezione Civile
13/10 Con l'invio del relativo Progetto alla Regione ed al Ministero
competente dell'Assessore alla Protezione civile Benedetto Di Iacovo
e' stato avviato l'iter degli adempimenti per l'applicazione del Piano
di Protezione civile della citta' di Corigliano, approvato dal Consiglio
Comunale. ''Il Piano - ha detto l'assessore Di Iacovo - ha lo scopo
di prevenire il rischio di inondazioni e il fenomeno sismologico per
il centro storico. Le prossime tappe saranno quelle di dotarci del
Centro Operativo Comunale (Coc) di protezione Civile, che in caso
di calamita' fornira' i soccorsi e le attrezzature necessarie. I responsabili
del settore dovranno predisporre l'Organigramma riportante i nominativi
e le funzioni che si dovranno svolgere nell'eventuale emergenza, nonche'
la segnalazione dei luoghi sicuri di raccolta dei cittadini da indicare
con apposita segnaletica''. ''Dovra' essere, infine, realizzato -
ha concluso - un opuscolo da consegnare ai cittadini per i conseguenti
comportamenti da adottare in caso di calamita'''.
Bilancio
positivo della Finanza sulla sicurezza negli ultimi tre mesi a Corigliano
13/10 La Guardia di Finanza di Rossano nel corso dell'ultimo trimestre
ha conseguito importanti risultati nell'ambito del dispositivo di
controllo del territorio e del servizio di pubblica utilita' del 117
unitamente all'attivita' di Intelligence volti a reprimere ogni attivita'
illecita sulle strade statali 106 Bis e sulla ss 106 nel tratto che
si estende da Sibari a Cariati e che da Sibari porta a Firmo. I finanzieri
hanno realizzato posti di blocco identificando numerose persone, anche
nei tratti di costa e nelle localita' del litorale ionico e nei centri
abitati dell'entroterra. Nelle stazioni ferroviarie nelle autolinee
con monitoraggio di agenti in abiti civili. La Brigata di Corigliano
e i Baschi Verdi della sezione ''antiterrorismo e pronto impiego''
supportati dalle unita' cinofile in dotazione a Rossano, hanno potuto
effettuare numerosi interventi sequestrando sostanze stupefacenti,
tabacchi lavorati esteri, capi con griffe contraffatte, cd e dvd pirata.
Nell'ultimo trimestre sono stati effettuati 74 interventi, sequestrati
circa 1 chilogrammo di sostanza stupefacente arrestate 13 persone,
denunciate a piede libero 28 persone e segnalate all'ufficio territoriale
del governo 44 persone. Le unita' cinofile hanno consentito il rinvenimento
di droga, abilmente occultata in parti della carrozzeria degli autoveicoli
ispezionati e negli effetti personali. Variegata e' la tipologia delle
sostanze sequestrate: 950 grammi tra hashish e marijuana, 50 grammi
tra cocaina ed eroina e altre sostanze come il ''Popper''. Per arginare
il fenomeno diffuso tra gli studenti in occasione dell'inizio dell'anno
scolastico e' stata adottato un piano straordinario di vigilanza con
controlli con unita' cinofile antidroga sia nel capoluogo che nella
provincia. I controlli a tutela dei marchi hanno consentito il sequestro
di 577 cd illecitamente riprodotti di 3792 capi con marchi contraffatti,
la denuncia all'autorita' Giudiziaria di 13 persone di cui uno in
stato di arresto e il sequestro di un automezzo. Il valore della merce
sequestrata ammonta a circa 30.000 euro. Sono stati sequestrati anche
20 kg di sigarette di contrabbando con la denuncia a piede libero
di una persona e cinque in stato di arresto. Nell'ambito del dispositivo
a contrasto dell'immigrazione clandestina sono stati denunciate e
perquisite per evasione fiscale e sommerso di lavoro 8 persone e sequestrati
2 automezzi utilizzati per il trasporto di cittadini extracomunitari.
E' stato catturato infine un cittadino latitante con ordinanza di
cattura internazionale emessa dal Tribunale di Palermo per traffico
internazionale di stupefacenti. Sono state denunciate complessivamente
60 persone alla Procura della Repubblica di Rossano e Castrovillari
per violazioni del codice penale e alle leggi di pubblica sicurezza
nonche' elevate 39 contravvenzioni al codice della strada.
Sottoseg.
Li Gotti “Attenzione puntata sul contratto d’area di Crotone”
13/10 Come tenere lontano dagli appetiti della criminalita' il nuovo
ingente flusso di finanziamenti pubblici che interessera' il territorio
crotonese: se ne e' parlato nel corso di un incontro tenutosi stamattina
nella Prefettura di Crotone tra il sottosegretario alla Giustizia,
Luigi Li Gotti, e i rappresentanti istituzionali e delle associazioni
di categoria ed i vertici della magistratura e delle forse di polizia.
''Dobbiamo fare in modo - ha detto Li Gotti al termine del vertice
- che lo scenario positivo che si prospetta, questa ulteriore offerta
al territorio, non si trasformi nell'ultima occasione persa''. All'ordine
del giorno della riunione la necessita' di una gestione oculata e
trasparente delle nuove opportunita' di sviluppo per la provincia
di Crotone che saranno offerte dalla rimodulazione delle risorse del
contratto d'area non spese, dalla creazione di un Distretto nazionale
dell'energia e da nuovi investimenti nelle infrastrutture. Tutte possibilita'
prospettate al tavolo di confronto ministeriale tenutosi mercoledi'
scorso a Roma. ''Nel corso del vertice di stamattina - ha detto ancora
Li Gotti - e' stato fatto il 'punto sulle esperienze negative del
passato, in modo da evitare di ripeterle nel futuro. A Crotone vanno
riconosciute indubbie potenzialita' di crescita e sviluppo, ma se
dovessero essere messe in crisi dalla criminalita' per colpa nostra
non potremmo perdonarcelo'. Il sottosegretario alla Giustizia, quindi,
ha rivelato di essere rimasto impressionato positivamente dall'atteggiamento
dei rappresentanti delle associazioni degli imprenditori e dei sindacati.
'Non mi era mai capitato di assistere a una riunine con tante persone
che per una volta non si sono limitate alle solite lamentele per l'assenza
dello Stato, ma hanno fatto anche autocritica. C'e' stata da parte
loro un'assunzione di responsabilita', una presa di coscienza molto
positiva''. Anche per il prefetto di Crotone, Francesco Antonio Musolino,
'la riunione ha dimostrato che tutti gli attori principali della realta'
economica e politica crotonese sono capaci di parlare ad un solo tavolo,
come e' gia' accaduto a Roma, di riuscire a fare sinergia'. Il procuratore
della Repubblica, Franco Tricoli, nel rimarcare la disponibilita'
del suo ufficio nei confronti di tutti gli operatori economici e di
ogni cittadino, ha avvertito che 'questo e' l'ultimo treno ed e' interesse
di tutti difenderlo'. Un monito alla prudenza e' arrivato dal presidente
del Tribunale, Angelo Napoli, che ha evidenziato la necessita' di
un ulteriore sforzo per contrastare la criminalita' ma anche per evitare
quanto accaduto in passato con imprenditori di pochi scrupoli scesi
al sud per fare razzia di denaro pubblico''.
Suicidio
sulla spiaggia di Catanzaro Lido
13/10 Un commerciante, W.D., di 32 anni, si e' suicidato a Catanzaro
sparandosi un colpo di pistola alla tempia. Il cadavere del commerciante,
titolare di un'attivita' prr la vendita di prodotti per l'edilizia,
e' stato trovato sulla spiaggia a Catanzaro Lido, a pochi metri dalla
battigia. A trovare il cadavere e' stato un podista, che ha avvertito
i carabinieri. Nel momento in cui e' stato trovato il cadavere, W.D.
impugnava ancora la pistola calibro 9 con cui si era sparato. Dagli
accertamenti del medico legale, e dalle indagini dei carabinieri,
e' stata esclusa qualsiasi responsabilita' nella morte di W.D. Nessun
dubbio, dunque, che il commerciante si sia suicidato.
Capellupo
(Confesercenti) “La protesta di Molinaro trovi attenzione”
13/10 ''La protesta clamorosa di Roberto Molinaro, componente della
presidenza provinciale della Confesercenti, deve trovare attenta valutazione
da parte di tutti coloro che a vario titolo hanno responsabilita'
in ordine alla tenuta democratica nella citta' di Lamezia, alla vivibilita'
ed al libero esercizio delle attivita' economiche, all'ordine pubblico
ed al funzionamento della giustizia''. E' quanto afferma in una nota
il segretario regionale della Confesercenti, Pasquale Capellupo. ''Non
e' la prima volta - ha aggiunto - che Roberto Molinaro, certo non
a questo livello e con questo grado di esasperazione, esprime pubblicamente
il disagio suo e della categoria a cui appartiene. Evidentemente,
a parer suo, la misura e' colma. Non piu' tardi di tre mesi fa, un
altro nostro dirigente della citta' di Lamezia e' stato oggetto di
atti di pesante intimidazione, tra l'altro reiterati nel giro di una
settimana. Abbiamo assieme a lui, denunciato l'accaduto e fornito
agli inquirenti ogni notizia utile a perseguire gli autori. Un nostro
autorevole dirigente e' componente della Associazione Antiracket di
Lamezia Terme. Intendiamo dire che la sollecitazione, che spesso ci
viene rivolta dalle forze dell'ordine e dagli inquirenti di collaborare
senza reticenze e senza paura con gli organi dello Stato per debellare
questi fenomeni, per quello che riguarda la nostra associazione ha
trovato sempre esemplare riscontro''. ''Ecco perche' - ha concluso
- nel momento in cui riaffermiamo la nostra incondizionata fiducia
nella magistratura e nelle forze dell'ordine, impegnate a garantire
giustizia e sicurezza ai cittadini ed agli imprenditori, non possiamo
sottacere, che aldila' degli sforzi personali lodevoli, il sistema
giustizia e sicurezza in questa citta' non ha ancora raggiunto i livelli
che necessitano per infondere fiducia e garantire tranquillita' nella
vita civile e nelle attivita' economiche''.
Sequestrate
discariche abusive a Lungro e Firmo
13/10 I carabinieri, nel corso di un'operazione di bonifica e controllo
del territorio, hanno sequestrato quattro discariche abusive a cielo
aperto, tre a Lungro ed una a Firmo. Nella prima localita' due delle
discariche abusive si trovavano in localita' Petrosa, per un estensione
totale di duemila metri quadrati, e una in localita' Pettinara, per
circa duemilacinquecento metri quadrati. Nelle discariche i militari
hanno rinvenuto rifiuti tossici speciali come gomme, eternit, batterie
d'auto, frigoriferi, materassi, scaldabagni usati e altro materiale
inquinante. Uno dei tre impianti sequestrati a Lungro era un ex discarica
consortile dove venivano conferiti rifiuti legalmente che poi era
stata chiusa con ordinanza del sindaco. La discarica di Firmo era
situata in localita' ''Costa di Paola'' e anche in questa i carabinieri
di Lungro hanno rinvenuto rifiuti tossici speciali. I carabinieri
di Lungro, che hanno eseguito l'operazione, hanno segnalato il sequestro
delle discariche alla Procura della Repubblica di Castrovillari e
stanno proseguendo le indagini per identificare i proprietari degli
impianti, accertando se vi siano state omissioni da parte delle Amministrazioni
comunali.
Brevi
di cronaca da Cropalati, Corigliano, Castrovillari
13/10 A Cropalati i carabinieri del Nucleo Operativo di Rossano hanno
arrestato una persona con l'accusa di resistenza e minaccia a pubblico
ufficiale. A Corigliano Calabro i carabinieri hanno arrestato una
persona, gia' nota alle forze dell'ordine, per detenzione illegale
a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. A Castrovillari il personale
del Nucleo operativo radiomobile ha arrestato in esecuzione del decreto
di fermo del Pubblico Ministero, un sorvegliato speciale per tentato
omicidio e porto di pistola in luogo pubblico I carabinieri hanno
posto sotto sequestro, nei Comuni di Lungro e Firmo, quattro aree
adibite a discariche abusive.
Presidente
Oliverio “Serve un opera di bonifica e risanamento del Crati”
12/10 ''L'azione della Polizia Provinciale merita una valutazione
positiva da parte di quanti hanno realmente a cuore la cura ed il
rispetto del patrimonio ambientale''. E' quanto afferma il presidente
della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, circa il sequestro di
alcuni tratti di argine del fiume Crati. ''La vicenda ultima del Crati
- ha aggiunto - con l'emersione del groviglio di problemi negativi
che si sono addensati in questo fiume nel corso di decenni, e' significativa
di quanto sia necessario un vero e proprio salto di qualita' nel rapporto
tra i cittadini ed il contesto ambientale, ma anche nell'azione delle
istituzioni ad ogni livello. Il Crati e' stato trasformato per l'incuria
e le devastazioni prodotte nel corso di un lungo periodo in un raccoglitore
di scarichi di ogni tipo che ne hanno inquinato profondamente le acque.
E' necessario porre mano ad una grande opera di bonifica e di disinquinamento
di questo fiume che e' il piu' grande della Calabria e che costituisce
anche una direttrice di sviluppo ed un asse di riferimento per le
popolazioni che vivono nei centri disseminati lungo il suo bacino,
a partire dall'area urbana di Cosenza per arrivare alla Piana di Sibari''.
''Come Provincia - ha proseguito Oliverio - da alcuni mesi abbiamo
avviato per questo la elaborazione di un Progetto Integrato Strategico,
''La Via del Crati'', che ha come obiettivo primario quello della
bonifica e del disinquinamento attraverso interventi mirati ed articolati.
E' questo un progetto che puo' e deve essere realizzato mediante la
utilizzazione di risorse comunitarie e derivanti dai programmi nazionali.
Il tavolo annunciato dalla Regione puo' e deve costituire l'occasione
per mettere in atto le azioni necessarie per la realizzazione di tale
progetto''. ''La Provincia - ha concluso - e' pronta a dare un contributo
concreto in questa direzione, cosi' come sta gia' facendo con l'intervento
della Polizia Provinciale per evidenziare i problemi piu' acuti di
una emergenza ambientale che richiede a tutti di operare una svolta,
passando dalle parole ai fatti''.
Cassano
sede del Comitato per la sicurezza e della legalità della Provincia
di Cosenza
12/10 La citta' di Cassano Ionio sara' sede del Comitato per la Sicurezza
e la Legalita' della provincia di Cosenza. Promossa e organizzata
dal Prefetto di Cosenza, Prefetto Bruno Sbordone, mercoledi' prossimo,
presso il salone di rappresentanza ''Gino Bloise'' del palazzo di
Citta' di Cassano Ionio, si terra' la riunione di insediamento del
''comitato di indirizzo per la sicurezza e la legalita'''. Il Comitato,
composto dal delegato del Questore e dai delegati dei comandanti provinciali
dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, dai sindaci, da un delegato
ciascuno della minoranza consiliare, dagli assessori alle politiche
sociali e dal Comandanti delle Polizie Municipali dei comuni aderenti,
sara' presieduto dal delegato del Prefetto di Cosenza. con funzioni
di coordinamento. La sede sara' nel palazzo comunale cassanese. ''Il
protocollo - e' scritto in una nota dell'amministrazione comunale
di Cassano - considera prioritario e proficuo il rapporto di collaborazione
e di coinvolgimento delle realta' locali nelle politiche della sicurezza,
confermando l'attenzione delle istituzioni preposte alla sicurezza
verso i Comuni della provincia che devono rappresentare una sorta
di avamposto sul versante della lotta alla illegalita' ed alla delinquenza
mafiosa. L'organismo fornira' consulenza e indirizzi per le attivita'
di controllo sul territorio, procedera' alla costituzione, al suo
interno, di un Osservatorio sulla Sicurezza, sara' a sostegno e verifica
delle attivita' delle amministrazioni locali, nell'ottica di garantire
il rispetto della legalita' e l'efficienza ed efficacia dell'azione
amministrativa, valutera' i progetti di sicurezza sociale da inserire,
previa consultazione con gli Organi competenti della Regione Calabria,
nella programmazione comunitaria 2007/2013, anche nell'ambito del
Pon Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno''. Per il sindaco della
citta' di Cassano Ionio, Gianluca Gallo, ''la centralita' assegnata
all'ente sibarita nell'ambito del progetto sicurezza e legalita',
rappresenta un segnale positivo di forte considerazione da parte delle
Autorita' istituzionali sovracomunali''.
Corigliano/Ass.
De Iacovo “Lotta al degrado una priorità”
12/11"Il decoro della città e la lotta al degrado dovranno
costituire una priorità negli interventi programmati da parte
dell'Amministrazione comunale, così da realizzare interventi
di riqualificazione". E' quanto ha detto l' assessore comunale
al Personale, Polizia municipale, Sport e Tempo libero di Corigliano,
Benedetto Di Iacovo, incontrando i referenti del settore "Uso
e assetto del Territorio", in merito alla cartellonistica pubblicitaria.
"Il paese - ha aggiunto Di Iacovo - non solo è un'area
d'integrazione di servizi, ma anche un ambiente, dove il senso estetico
contribuisce alla qualità della vita". All' assessore
i tecnici hanno presentato il Piano generale impianti pubblicitari
(Pgpi) recentemente redatto dal Settore ed approvato con delibera
del Commissario Prefettizio. Secondo Di Iacovo "il Piano ha come
obiettivo principale di disciplinare un corretto inserimento dei mezzi
finalizzati alla diffusione di messaggi pubblicitari nel territorio
comunale, come ad esempio le cosiddette vele, i carrelli pubblicitari
dalle grandi dimensioni che ritroviamo sulle carreggiate delle strade
urbane ed extraurbane. Questi mezzi sono assimilati, dal Piano, ai
cartelli pubblicitari fissi e quindi dovranno essere soggetti non
solo ad autorizzazione, ma anche alle specifiche norme sul posizionamento
e sul numero di presenze totali sul territorio. Il Pgpi indica la
tipologia, le distanze, le caratteristiche di tutti i mezzi pubblicitari
che possono essere autorizzati, determinandone il numero massimo consentito
e ripartito sia per fasce dimensionali che per zone di installazione"
San
Demetrio Corone/Monitorare l’elettrosmog
12/10 Il capogruppo consiliare di Rifondazione Comunista, Adriano
D'Amico, ha rivolto un'interrogazione al sindaco di San Demetrio Corone
in relazione al monitoraggio di una antenna Tim per telefonia mobile
installata il 2002 in località Sepe. "A poche centinaia
di metri dall'antenna - sostiene D'Amico - abitano stabilmente 11
nuclei familiari, complessivamente 29 persone e moltissimi cittadini
di San Demetrio Corone hanno ivi piccoli poderi coltivati. L'antenna
dista in linea d'aria circa 500 metri dal centro urbano del paese.
Di seguito alla realizzazione dell'opera il sindaco pro-tempore, considerate
le proteste di numerosi cittadini, le petizioni popolari ed il dibattito
che si aprì in Consiglio Comunale, si impegnò a richiedere
periodici controlli sull'attività della centrale, nello specifico,
sul flusso di onde elettromagnetiche sviluppate. Ciò perché,
da decenni, ormai, è stato scoperto che le radiazioni ed i
campi elettromagnetici, quelli generati dalle linee elettriche ad
alta tensione o irradiati dalle antenne delle televisioni, dai radar,
dalle linee di trasmissione telefonica, hanno effetti negativi sulla
salute umana ed animale e sulla vita in generale". "A circa
quattro anni dalla realizzazione della centrale - ha concluso - non
risulta a questo gruppo consiliare che attività di monitoraggio
in tal senso siano state poste in essere dall'Amministrazione Comunale.
Risulta, invece, aumentato il numero degli ammalati di cancro nel
nostro comune. Tanto premesso, il sottoscritto, nella qualità
di consigliere del Prc, chiede di sapere se nel corso di questi anni
siano state poste in essere e con quali risultati attività
di monitoraggio sulla centrale Tim di Contrada Sepe per verificare
se la stessa risponde ai canoni previsti dalla legge in materia di
irradiazione di flussi elettromagnetici".
Sicurezza
a Bisgnano: riunione in Prefettura. Nuove iniziative
12/10 La situazione venutasi a creare nel territorio di Bisignano
in relazione a specifici episodi di criminalità verificatisi
con particolare riguardo verso i reati contro il patrimonio e i fenomeni
estorsivi, sono stati al centro di una riunione convocata dal prefetto
di Cosenza Bruno Sbordone. "Nell' occasione - è detto
in una nota della Prefettura - pur essendosi dato atto dell' efficienza
operativa garantita dalla stazione dei carabinieri, si è convenuto
tuttavia di elevare il più possibile il livello di sicurezza
nell' intero comprensorio attraverso un' ulteriore intensificazione
dell' azione di controllo e vigilanza a cura delle forze di polizia
così da garantire un rafforzamento dell' attività preventiva,
non trascurando pure l' avvertita esigenza di una maggiore visibilità
delle forze di polizia". "Nondimeno è stato ribadito,
come già espresso in occasione dell' incontro del 21 settembre
scorso con le associazioni delle categorie economico-produttive della
probvincia - conclude la nota - che al fine di rendere ancora più
efficace l' azione di contrasto ale fenomenologie delittuose non può
prescindersi dalla fattiva collaborazione dei cittadini e, in primis,
di coloro che diventano oggetto di intimidazioni"
La
solidarietà del Comune di Lamezia al commerciante che ha oscurato
la vetrina
12/10 L'Amministrazione comunale di Lamezia Terme, in una nota esprime
la ''propria solidarieta'' all'imprenditore Roberto Molinaro che ha
deciso di oscurare la vetrina del suo negozio in attesa della conclusione
delle indagini sui suoi presunti estorsori. ''Vogliamo riaffermare
- prosegue la nota dell'Amministrazione comunale di Lamezia - la fiducia
nell'operato della magistratura e delle forze dell'ordine, in particolare
della Procura della Repubblica, che, in una situazione molto difficile,
sta lavorando con impegno al fine di garantire le condizioni di giustizia
e sicurezza a tutti gli imprenditori e ai cittadini''. L'Amministrazione
comunale continua ad essere vicina ai ''commercianti e a tutte le
vittime del racket e dell'estorsione. Ha dato il proprio contributo
alla nascita dell'associazione antiracket lametina e gli ha consegnato
una sede confiscata alla mafia. La confisca ed il riutilizzo ai fini
sociali dei beni confiscati alle mafie, la videosorveglianza come
progetto che dovra' realizzarsi presto, l'educazione alla legalita',
costituiscono strumenti efficace di contrasto alla criminalita' organizzata''.
''Intendiamo - prosegue la nota - continuare a lavorare in questa
direzione, seguendo quel percorso che si fonda sulla legalita' come
condizione essenziale per lo sviluppo e la crescita di un territorio,
responsabilizzando i giovani ad essere parte attiva e impegnata nella
costruzione di una comunita' sana ed onesta. La coesione sociale e'
il punto fondamentale per poter condurre nella maniera migliore questa
battaglia. Comune, associazioni, imprenditori, chiesa, tutti gli attori
sociali devono unire le loro forze al fine di rendere la nostra Lamezia
piu' vivibile''
Brevi
di cronaca da Cropalati, Castrovillari
12/10 A Cropalati un uomo, A.P., 52 anni, e' stato arrestato dai
carabinieri per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo,
secondo quanto si e' appreso, si e' opposto alla perquisizione domiciliare
da parte dei militari, finalizzata alla ricerca di armi e sostanze
stupefacenti, minacciandoli e scagliandosi contro con violenza. A
Castrovillari i carabinieri della locale compagnia, in provincia di
Cosenza, su disposizione della procura della repubblica del capoluogo
del Pollino, hanno posto in stato di fermo di polizia giudiziaria
per tentato omicidio e porto di pistola in luogo pubblico, un uomo
di 33 anni, Giuliano Lanzillotta. E' accusato di aver sparato il 15
settembre scorso alcuni colpi di pistola all'indirizzo di un sorvegliato
speciale di pubblica sicurezza. L'uomo fermato dalla polizia era stato
rimesso in liberta'. Oggi un nuovo ordine di fermo da parte della
procura, sulla base di ulteriori indagini svolte dai carabinieri.
Ad
un anno dall’omicidio Fortugno Consiglio regionale con il viceministro
Marco Minniti e la Vedova Fortugno. Maria
Grazia Laganà Fortugno “La borghesia mafiosa si sta rafforzando”
Treno
contro auto a Casole Bruzio: tragedia sfiorata
Commerciante
di Lamezia per protesta copre le sue vetrine “Prendete i miei
estorsori”
11/10 Da gennaio ha denunciato i suoi presunti estorsori ed ora,
per sollecitare che le indagini giungano ad una conclusione, ha deciso
di protestare coprendo la vetrina del suo negozio con un cartello
nel quale racconta la sua storia. Il protagonista della vicenda è
Roberto Molinaro, proprietario della Socedil di Lamezia Terme, una
azienda che vende sanitari. "La mia azienda - ha detto Molinaro
- è sotto attacco e verrà distrutta da un tentativo
che è in corso e di cui ho informato la Magistratura. Al momento
non ho avuto nessuna risposta. Sono stanco. Sin da bambino ho lavorato
e lavoro in questa azienda. La conduco da oltre 23 anni. L'azienda
ha mezzo secolo di vita. Dal 90 in poi siamo sempre stati vittime
di intimidazioni, attentati e tentativi estorsivi di vario genere,
simulati sotto tutte le forme più diverse. Da allora non abbiamo
mai avuto risposte concrete dallo Stato e, se abbiamo avuto risultati,
li abbiamo avuti piccoli o invisibili o in maniere distorta".
Molinaro racconta anche di aver denunciato tutte le intimidazioni
subite alle forze dell'ordine ed alla magistratura con i quali ha
collaborato per individuare i responsabili. "In queste ultime
occasioni, - prosegue Molinaro - parlo delle sei denunce oggetto di
questa mia protesta attuale, io ho addirittura allegato certificati
anagrafici e situazioni di famiglia delle persone che ho denunciato,
di cui ho fatto nome, cognome, date di nascita, situazione anagrafica
personale, situazione anagrafica della famiglia, ho allegato visure
della Camera di commercio, ho allegato bilanci delle società
da loro possedute con cui compiono truffe ed estorsioni. Di più
non potevo fare. Mi sono quasi sostituito alla magistratura inquirente".
Nonostante l'amarezza il commerciante però non ha nessuna intenzione
di abbandonare la sua attività o la città di Lamezia
Terme. "Sono orgoglio di essere calabrese - sostiene - perché
i calabresi sono persone oneste, che hanno una dignità. La
dignità dei calabresi la offende la gente che non sa lavorare,
la gente che vuole piegare il proprio interesse personale agli interessi
meschini della criminalità organizzata. Io chiedo giustizia,
velocità, che salti qualche poltrona di chi non sa lavorare.
Chi non sa fare il suo dovere deve andare via da questa città
perché la città è in ginocchio, non ne possiamo
più. Dopo i proclami seguano i risultati". "Il ministro
della Giustizia - ha concluso Molinaro - e qualche esponente del Consiglio
superiore della magistratura, vengano a Lamezia Terme per cercare
di capire dove è il guasto. Ma lo faccia immediatamente. Non
si allunghi quell'agonia straziante che, giorno dopo giorno, vede
allungare inesorabilmente, l'elenco delle sue vittime innocenti".
Attempata
turista tedesca trovata morta in un albergo a Tropea
11/10 Sara' l'autopsia fissata per domani a stabilire le cause della
morte di una turista tedesca trovata senza vita nella vasca dell'
idromassaggio dell'albergo dove stava trascorrendo un periodo di vacanza
assieme al marito. La donna si chiamava Brigitte Taminger ed aveva
62 anni di Norimberga. Il cadavere della donna e' stato scoperto dal
marito che ha chiamato il personale dell' albergo e insieme l'hanno
trasportata al vicino ospedale dove i medici ne hanno constatato il
decesso. Il sostituto procuratore di turno di Vibo Valentia Enrica
Medori ha disposto l'autopsia che verra' eseguita presso l'obitorio
di Vibo Valentia
Il
Governo vara il riassetto dell’ANAS
11/10 Al via il riassetto Anas. Il Governo ha deciso di affidare
le attività di vigilanza ad una funzione autonoma dell' Anas,
posta alle dirette dipendenze del Presidente, in coordinamento funzionale
con il Ministro delle Infrastrutture. Questo, afferma in una nota
del ministero delle Infrastrutture riferita all'incontro di oggi tra
il ministro Antonio Di Pietro, l'Anas e i sindacati, "al fine
di assicurare la massima possibile separatezza, al limite di una vera
e propria terzietà, rispetto al contesto operativo della società".
Lo stesso Di Pietro ha oggi spiegato che si tratta di "una norma
di grande trasparenza perché divide i ruoli dell' Anas tra
gestione e vigilanza e del controllo. L' Anas rimane unica ma verranno
costruite delle divisioni centrali, tre gestionali e una di vigilanza
e controllo. Durante l'incontro del ministro, con il presidente di
Anas Pietro Ciucci e con Cgil Cisl e Uil,, si legge ancora, sono poi
state illustrate le nuove collaborazioni che si stanno per instaurare
tra Anas e Regioni per realizzare le infrastrutture autostradali di
carattere regionale. Si è discusso della finanziaria "sia
con riferimento al ruolo dell Anas e delle concessionarie autostradali,
sia con riferimento ai finanziamenti previsti per le infrastrutture".
Di Pietro ha tra l'altro ricordato gli sforzi fatti dal Governo per
reperire le risorse necessarie per le opere in corso e per la progettazione
di nuove opere, a partire dal completamento della Salerno-Reggio Calabria.
Ci si è inoltre soffermati sulla destinazione delle risorse
finanziarie inerenti il Ponte sullo Stretto di Messina per la realizzazione
di infrastrutture per la Sicilia e la Calabria e sulla nuova collocazione
della società concessionaria, la Stretto di Messina, in ambito
Anas.
Perugini
(ANCI) “Positivo il risultato con il Governo sulla Finanziaria”
11/10 "E' un risultato di grande rilievo il miglioramento ottenuto
rispetto alle previsioni che erano state inserite nella Legge Finanziaria".
E' quanto afferma in una nota il presidente dell'Anci della Calabria
e Sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, circa l'accordo raggiunto
ieri tra comuni e governo sulla finanziaria. "Il Presidente Domenici
e i suoi collaboratori - ha aggiunto - sono riusciti a far comprendere
al Governo il punto di vista dei Comuni, grandi e piccoli, già
da diversi anni messi duramente alla prova da severe misure finanziarie.
Allo stesso tempo va dato atto al Governo di aver testimoniato concretamente
sensibilità e ragionevolezza nell'accettare di fare un passo
indietro per accogliere le giuste rimostranze dei sindaci. Di positivo
non c'é solo la riduzione dei tagli, ma anche la previsione
di stralciare dal computo del patto di stabilità i co-finanziamenti
europei destinati alle opere pubbliche, lasciando così intatta
un'opportunità sulla quale contano molti enti locali".
"E', poi, oltre modo positiva - ha proseguito Perugini - l'attenzione
che, con la destinazione di un fondo apposito per 260 milioni di euro,
viene testimoniata ai Comuni inferiori ai 5.000 abitanti. Si tratta
di una previsione particolarmente vantaggiosa per una regione come
la nostra dove i piccoli Comuni sono la stragrande maggioranza dei
centri calabresi. Visti i presupposti, sono inoltre certo che il confronto
su altri temi importanti come la sicurezza e le infrastrutture, su
cui l'Anci nazionale continua la trattativa, otterranno ulteriori
importanti traguardi che, ancora una volta, risulteranno particolarmente
utili alla Calabria, regione da sempre in situazione critica su entrambi
i fronti".
Ponte
sullo Stretto: Non si fa. Investimenti sulle opere stradali. Trattative
per evitare penali
11/10 L'indietro-tutta del governo Prodi sul Ponte sullo Stretto
aveva gia' da mesi fermato la complessa macchina guidata dalla Stretto
di Messina, la societa' concedente. Nonostante i quattro contratti
firmati, tra cui quello con Impregilo per il general contractor, il
progetto langue da tempo. L'orientamento dell' Esecutivo e' ora quello
di trovare un possibile accordo con Impregilo, la capogruppo della
cordata di imprese vincitrici della maxicommessa da oltre 4 miliardi
di euro, puntando a realizzare le opere collaterali viarie e ferroviarie
sulle sponde calabrese e siciliana: una via d'intesa per salvare il
contratto ed evitare penali. Restera' in piedi anche la Stretto spa,
il cui azionista di riferimento diventa pero' l'Anas, al posto di
Fintecna. ''Il progetto non e' stato smontato - ha detto di recente
il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro parlando del Ponte
- con quei soldi gia' stanziati si fanno prima le opere complementari,
che servono comunque alla Sicilia e alla Calabria''. IL PIANO ECONOMICO
- Il costo per costruire il Ponte sullo Stretto, e' pari a circa 4,6
miliardi di euro, comprensivi sia dell' opera di collegamento che
dei 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari. Le attivita'
del Contraente Generale messe a gara nell'aprile del 2004 avevano
un valore 4,4 miliardi di euro. Nell' ottobre del 2005, per effetto
del ribasso offerto dalla cordata aggiudicataria, tale valore si e'
ridotto di circa il 12%, a 3,9 miliardi di euro, consentendo alla
Spa di aumentare gli accantonamenti per fronteggiare eventuali imprevisti
in fase costruttiva. IL PROGETTO TECNICO - 3.300 metri lunghezza campata
centrale; 3.666 metri lunghezza complessiva con campate laterali;
60,4 metri larghezza dell' impalcato; 382,60 metri altezza torri;
5.300 metri lunghezza complessiva dei cavi; 1,24 metri diametro dei
cavi di sospensione; 44.352 fili di acciaio per ciascun cavo; 65 metri
di altezza per 600 di larghezza di canale navigabile centrale. I TEMPI
- 6 anni il tempo di costruzione; 2012 anno di apertura al traffico;
200 anni (almeno) di vita utile. I COLLEGAMENTI - 20,3 km di raccordi
stradali complessivi; 19,8 km di raccordi ferroviari complessivi;
10,5 km di raccordi stradali lato Sicilia (di cui il 67% circa in
galleria). Allacci alle autostrade Messina-Catania (A18) e Messina-Palermo
(A20); 15,2 km di raccordi ferroviari lato Sicilia (di cui il 91%
circa in galleria); allaccio alla nuova stazione ferroviaria di Messina;
9,8 km di raccordi stradali lato Calabria (di cui il 64% circa in
galleria); allaccio al nuovo tracciato della autostrada Salerno-Reggio
Calabria (A3); 4,6 km di raccordi ferroviari lato Calabria (di cui
il 96% circa in galleria); Allaccio alla prevista linea di Alta Capacita'
ferroviaria Napoli-Reggio Calabria. LE TARIFFE - 5 euro per le moto;
da 9,50 a 16 euro per le autovetture; da 50 a 63 euro per i camion;
80 euro per gli autobus. Il risparmio di tempo per attraversare lo
Stretto e' fissato in 2 ore in media per i treni e di 1 ora per il
traffico su gomma.
Corigliano/Partono
i lavori nelle scuole
11/10 Nei 79 edifici scolastici di Corigliano Calabro sono in corso
lavori straordinari di manutenzione. "I lavori di adattamento
dei locali - afferma l' Assessore all' edilizia scolastica, Adriana
Grispo - stanno procedendo a ritmi sostenuti per consentire a bambini
e docenti di poter fruire di spazi più idonei alla vita scolastica
ed alle attività ricreative". "Si sta procedendo
- sostiene Grispo - all' installazione della cartellonistica istituzionale
davanti agli edifici scolastici che ne sono sprovvisti. Si è
favorito lo snellimento delle procedure per lo svincolo da parte del
Ministero dei finanziamenti che consentiranno la messa in sicurezza
di edifici scolastici importanti".
Castrovillari/Incontro
sul castello Aragonese
11/10 Fare il punto sullo stato dei lavori di restauro del Castello
Aragonese di Castrovillari: è l' obiettivo di un' assemblea
pubblica alla quale prenderanno parte il direttore dei lavori, il
direttore tecnico dell' impresa esecutrice, il responsabile del procedimento,
l' Amministrazione comunale e i cittadini. Da tempo diverse associazioni
tra cui il Wwf avevano sollecitato il Ministero per i Beni e le Attività
culturali a verificare lo stato dei lavori, denunciando uno "stravolgimento"
dell'antico splendore della facciata esterna. E pochi giorni addietro,
il 4 ottobre, il Ministero ha inoltrato alla Direzione regionale per
i beni culturali e paesaggistici di Catanzaro ed alla Soprintendenza
per i beni architettonici e per il paesaggio di Cosenza una lettera
nella quale si chiedeve, a seguito delle denunce fatte, una "verifica
di competenza" per riferire su eventuali "contravvenzioni
alle normative di tutela".
Castrovillari/Uilcem
“No alla riduzione della presenza Enel”
11/10 "L' Enel vuole ridurre la sua presenza sul territorio
di Castrovillari?". E' quanto si chiede, in una nota, il segretario
provinciale dell' Uilcem di Cosenza, Benedetto Martino. "In questi
ultimi tempi - sottolinea Martino - riscontriamo voci sempre più
concrete su una trattativa in corso tra l' Azienda sanitaria e l'
Enel per la cessione dei locali dove è ubicata la sede Enel
di Castrovillari. E questo proprio nel momento in cui il Sindacato
sta cercando di portare nuove attività alla zona". "E'
sotto gli occhi di tutti - sottolinea il segretario dell' Uilcem -
il disagio creato nei dipendenti Enel a Castrovillari per non poter
più dare risposte ai tanti cittadini-clienti che continuano
giornalmente a recarsi all' Enel per problemi commerciali e il sacrificio
che le squadre operaie compiono quotidianamente per garantire turni
e reperibilità al fine di assicurare un servizio accettabile"
Paola/Fiordalisi
presidente dell’ANM locale
11/10 E' Domenico Fiordalisi il nuovo presidente della sezione di
Paola dell' Associazione Nazionale Magistrati. Segretario e' stato
nominato Antonio Baldassarre. Gli incarichi sono stati conferiti nel
corso dell' assemblea che si e' svolta oggi.
Rapinavano
gli anziani in casa: Sgominata banda che operava nel vibonese
11/10 Tre persone sono state arrestate dai carabinieri perché
accusate di aver compiuto, negli ultimi due anni nel vibonese, una
serie di rapine e furti in abitazione ed esercizi commerciali. Gli
arrestati sono: Domenico Pilé, 41 anni, e Giuseppe Costantino,
40 anni, entrambi di Ricadi (Vibo Valentia), e Gerardo Marrazzo, 41
anni, di Torre del Greco (Napoli). Ai tre sono state notificate delle
ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del tribunale di Vibo
Valentia, Lucia Monaco, che ha accolto la richiesta avanzata dal sostituto
procuratore della Repubblica, Francesco Rotondo. Pilé e Marrazzo
si trovano ora detenuti in carcere mentre a Giuseppe Costantino sono
stati concessi gli arresti domiciliari. L'operazione è stata
compiuta dai carabinieri della compagnia di Tropea in collaborazione
con il Reparto Operativo e della Compagnia di Vibo Valentia, dello
Squadrone Eliportato Carabinieri "Cacciatori", e dei militari
della Compagnia di Torre del Greco. Le indagini sono state avviate
dai carabinieri dopo che, negli anni scorsi, nel vibonese e nella
zona di Lamezia Terme sono state compiute numerose rapine nei confronti
di persone anziane. Le irruzioni nelle abitazioni, secondo quanto
si è appreso dagli investigatori, avvenivano quasi sempre di
sera. Le vittime venivano legate o rinchiuse in qualche stanza, mentre
la casa veniva completamente rovistata. Dalle indagini sarebbe emerso
anche che Marrazzo si recava in Calabria per trascorrere dei periodi
di vacanza durante i quali, con gli altri due arrestati, organizzava
le rapine ed i furti. Nel corso delle perquisizione effettuata stamane
durante l'operazione i carabinieri hanno ritrovato anche un telefono
cellulare risultato rubato nel corso di una rapina fatta nell' ottobre
del 2003 nei confronti di una donna ottantenne di San Nicola di Ricadi.
Visita
in Calabria del nuovo comandante Interregionale Carabinieri "Culqualber"
11/10 Il nuovo comandante Interregionale Carabinieri "Culqualber",
il generale di divisione Giuseppe Barraco,da cui dipendono i Comandi
di Regione Carabinieri della Sicilia e della Calabria, ha visitato,
oggi, la Regione Carabinieri "Calabria" di Catanzaro. Il
generale Barraco è alla guida del Comando interregionale Carabinieri
"Culqualber" di Messina dallo scorso settembre, e proveniva
da Firenze, dove ha ricoperto l' incarico di comandante della Scuola
Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze. Il comandante
interregionale è stato ricevuto dal comandante della Regione,
il generale di Brigata Eduardo Centore, ed ha incontrato i comandanti
provinciali e dei reparti speciali della Regione; una rappresentanza
dei militari del Comando Regione, dei comandi provinciali, di compagnia
e di stazione operanti nel territorio; del Comitato di base di rappresentanza
e del personale dell'Arma in congedo. Il generale Barraco ha rivolto
al generale Centore e a tutti i militari "il suo sentito compiacimento
per l'impegno e la dedizione profusi, e per aver assicurato una qualificata
presenza territoriale pur operando in un contesto socio-economico,
quale quello calabrese, problematico e delicato. IL nuovo comandante,
ricordando di aver svolto in passato alcune attività di polizia
giudiziaria in Calabria in occasione di sequestri di persona, si è
detto "particolarmente onorato di essere stato destinato alla
guida del Comando interregionale 'Culqualber', consapevole delle responsabilità
connesse all'incarico, ma anche profondamente convinto delle future
soddisfazioni che costituiranno occasione per un'ulteriore maturazione
professionale e umana. L'obiettivo è di voler dedicare ogni
sua energia alla ricerca di risultati e soluzioni, che contribuiscano
a garantire, sotto il profilo della sicurezza, condizioni migliori
per la popolazione della Calabria". Il generale Centore, da parte
sua, ha assicurato "la convinta prosecuzione dell'attività
di tutti i reparti dipendenti sulle linee di azione indicate, garantendo
il massimo impegno e professionalità del personale della Regione
Calabria, finalizzati anche ad assicurare alla popolazione, in maggior
misura, una condizione di tranquillità, serenità e sicurezza".
Il comandante Barraco ha incontrato, anche, le autorità istituzionali
del capoluogo, le quali hanno espresso "il proprio personale
apprezzamento per i risultati conseguiti dall'Arma in ambito regionale,
formulando all'alto ufficiale gli auguri di un proficuo lavoro".
Ritornando a Messina, sede del Comando interregionale, il generale
Barraco "si è voluto recare personalmente a Locri per
'esaminare sul terreno' le diverse ipotesi infrastrutturali per il
Reparto territoriale di recente istituzione per giungere, nel più
breve tempo possibile, alla necessaria e non più procrastinabile
soluzione della problematica"
Brevi
di cronaca da Longobucco
11/10 A Longobucco due operai stranieri di nazionalita' romena, H.M.,
di 41 anni, e V.V., di 31, domiciliati entrambi a Mirto-Crosia, sono
stati arrestati dai carabinieri e dagli uomini del Corpo Forestale
dello Stato per non aver rispettato il decreto di espulsione emesso
nei loro confronti dal Prefetto di Cosenza. I due stranieri sono stati
accompagnati nel carcere di Rossano.
Condannato
per corruzione l’ex presidente della Provincia di Crotone
10/10 Il Tribunale di Crotone ha condannato l'ex presidente della
Provincia di Crotone, Carmine Talarico, e l'imprenditore Donato De
Pietro, editore di un'emittente televisiva locale, alla pena di 3
anni e 8 mesi di reclusione ciascuno perché ritenuti responsabili
dei reati di corruzione aggravata e truffa. Sia Talarico che De Pietro
sono stati invece assolti dall' accuso di falso dal Tribunale composto
da Maria Luisa Minggrone, presidente, Gloria Gori e Maria Teresa Di
Girolamo, a latere. Il fatto preso in esame nel processo riguarda
l'acquisto di un immobile, avvenuto nel 1998, di proprietà
di una società di cui, di fatto, era titolare l'imprenditore
Donato Di Pietro, da parte della Provincia quando l'ente era presieduto
da Carmine Talarico alla guida di un'amministrazione di centrosinistra.
L'ipotesi accusatoria contestata è che la compravendita avrebbe
consentito a Talarico di ottenere una somma complessiva di 100 milioni
di lire che gli sarebbe poi servita per l'acquisto di un appartamento.
Il Tribunale ha inoltre condannato il dirigente dell'istituto scolastico
ospitato nell'edificio al centro del versamento della tangente, Aldo
Santopietro a 8 mesi di reclusione per falso; l'architetto Gaetano
Cerminara a 1 anno di reclusione per falso; il funzionario della Provincia
Antonio Leone a 2 anni e 6 mesi di reclusione per truffa e falso.
E' stato invece assolto Paolo Polimeni, uomo di fiducia dell'editore
televisivo. Il Tribunale ha condannato De Pietro, Talarico e Leone
a risarcire alla Provincia il danno da quantificare in sede civile.
I difensori degli imputati hanno già preannunciato appello.
Il 16 novembre dello scorso anno, il pubblico ministero Pier Paolo
Bruni, nella sua requisitoria, aveva chiesto per l'ex presidente della
Provincia di Crotone, Carmine Talarico, e per l'imprenditore Donato
De Pietro la condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione.
L’Italia
si riscopre legata alla famiglia. La domenica tutti insieme a pranzo
10/10 Il pranzo o la cena in famiglia è ancora un'abitudine
della domenica nel nostro paese. E' un appuntamento a cui non manca
ben il 94,9% delle famiglie, secondo un'indagine dell'Istat sulle
parentele e sulle reti di solidarietà, realizzata nel 2003.
Rispetto al 1998, è anche aumentata la percentuale di famiglie
in cui solo alcuni componenti pranzano o cenano assieme, era l'8,7%
contro l'11,4% nel 2003. L'Istat conferma alcune delle tendenze già
in atto. Fra queste, che diminuisce il numero medio dei fratelli (da
2,4 a 1,9) anche la frequenza fra di loro è assidua; che i
genitori restano un punto di riferimento anche quando escono di casa;
che i nonni continuano ad occuparsi dei nipoti (sono 6 milioni e 600
mila). Stabile anche la consuetudine a farsi regali in famiglia. Ecco,
in dettaglio, alcuni dati del rapporto dell'Istat.
Cala numero dei fratelli.
Il numero medio è sceso da 2,4 a 1,9. Ha fratelli l'88,2% delle
persone del Sud, l'88% delle isole, il 79,3% del Nord-Ovest, l'81,1%
del Centro e l'81,6% del Nord-Est. Se non vivono insieme, è
assidua la frequentazione: nel 55,3% dei casi si vedono una volta
la settimana.
figli-genitori, conviventi e contatti frequenti.
Il 51,8% che ha una madre abita insieme a lei mentre il 55,1% che
ha il padre abita con lui. Il 47,1% delle persone tra i 25 e i 34
anni vive ancora con la madre e il 45% insieme al padre. Anche quando
i figli vanno fuori casa, i genitori restano un punto di riferimento.
Le persone che hanno la madre che vive nello stesso caseggiato sono
il 5,5%; l'11,9% ha la madre che abita entro un chilometro e l'11,2%
nel comune. Rispetto al padre si ha il 4,8%, il 10,5% e l'11%. Anche
i contatti telefonici sono frequenti: il 77,6% sente la madre almeno
una volta a settimana mentre il padre il 73,7%. I genitori che vivono
insieme ai figli sono il 70,2% (circa 22 milioni e 100 individui).
I contatti con figli non coabitanti rimangono assidui: l'88,7% delle
madri e l'85,4% dei padri vede i figli almeno una volta la settimana;
l'81,3% delle madri e il 79,9% dei padri lo sente almeno una volta
la settimana.
Undici milioni e 500 mila nonni.
Numero immutato rispetto al 1998. Le nonne sono il 37,5% contro il
28,4% dei nonni. Sono più presenti nel mezzogiorno e al centro
(35%), in particolare in Basilicata (40,4%)e Molise (40,1%); in Sardegna,
quota minima (30,5%). Il numero medio dei nipoti è di 3,3;
il 2,1 in Liguria, il 5 in Calabria. Solo il 7% vive con i nipoti.
Fra coloro che non vi abitano, il 42,4% vede i nipoti ogni giorno
e il 38,5% una o più volte a settimana. I nonni che si prendono
cura dei nipoti sono 6 milioni e 600 mila; il 14,4% non se ne occupa
mai. Per quanto riguarda i nipoti, le persone fino a 69 anni che hanno
nonni viventi sono circa 20 milioni e 10 mila, pari al 40,5% (erano
38,5% nel 1998).
Pranzo e cena domenicali a casa.
E' un'abitudine per il 94,9% delle famiglie italiane con almeno due
componenti. Non pranzano né cenano insieme la domenica solo
il 3,2% delle coppie con figli, il 4,5% dei nuclei con due e il 6,2%
delle coppie senza figli.
Scambio di regalo (non monetario) resta consuetudine.
Si usa nel 78,8% delle famiglie. Percentuale stabile rispetto al 1998
(era il 79,5%). La presenza dei figli tende a favorire lo scambio
di doni. I regali vengono scambiati soprattutto in occasione dei compleanni
e del Natale (70,9%). L'abitudine è più diffusa nel
centro-nord (oltre l'80%).
Sequestrato
un altro ecomostro a Praia a Mare
10/10 ''Oltre al brutto casermone di Fiuzzi, il sostituto procuratore
della Repubblica di Paola, Domenico Fiordalisi, nei giorni scorsi,
ha fatto apporre i sigilli ad un'altra mega struttura alberghiera
in corso di realizzazione in localita' Foresta di Praia a Mare''.
A sostenerlo e' l'ufficio stampa dell'Associazione ambientalista Vas.
''L'operazione denominata 'Ecomostro 2' - prosegue la nota - e' stata
portata a termine grazie a certosine indagini della Compagnia dei
carabinieri di Scalea, guidata dal cap. Mauro Fogliari, unitamente
alla sezione di polizia giudiziaria ambientale della Procura di Paola
diretta dal maresciallo Orlando Calvano. Ed ora, anche su questo nuovo
scempio ambientale l'Associazione Verdi Ambiente e Societa' Onlus
chiedera' al Gip Alfredo Cosenza, tramite i propri legali di fiducia,
di poter intervenire nel procedimento penale e costituirsi parte civile
nel futuro processo''. ''Abbiamo deciso di intervenire anche in questo
procedimento costituendoci parte civile - ha sostenuto Emilio Quintieri,
responsabile del Nucleo di vigilanza ambientale dei Vas della Calabria
- poiche' non v'e' alcun dubbio sul fatto che oggi, a fronte di una
normativa chiara ed inequivocabile vigente in materia di abusivismo
edilizio, ci sia una gravissima situazione di impasse. Il fenomeno
dell'abusivismo, sebbene rallentato, non s'e' fermato; inoltre non
si procede con la necessaria e dovuta tempestivita' nei confronti
degli abusi insanabili e soprattutto non vengono attuate le misure
repressive immediate per bloccare i nuovi lavori illeciti in fase
iniziale in particolare modo nelle aree protette dalla Legge come
nel caso di Praia a Mare''
I
trattori su Campora: protestano gli agricoltori
10/10 La Coldiretti ha organizzato per mercoledì 11, a Campora
San Giovanni, una manifestazione di imprenditori agricoli con i propri
mezzi, per protestare contro il "mancato rispetto da parte del
Consorzio di Bonifica della Piana di Sant'Eufemia degli accordi presi
con gli imprenditori agricoli di Campora San Giovanni". Accordo,
è scritto in una comunicazione al Prefetto di Cosenza, raggiunto
"alla presenza dell'assessore regionale all'Agricoltura, Mario
Pirillo e dei dirigenti della Federazione Provinciale Coldiretti di
Cosenza" e che riguarda "l'avvio del nuovo sistema irriguo,
ed in modo particolare dell'effettuazione di prove tecniche da concordare
che non sono state eseguite". Gli agricoltori, è scritto
nella nota inviata al Prefetto, "si raduneranno con i loro agricoli
davanti alla sezione Coldiretti di Campora per dare vita ad una manifestazione
che potrebbe causare il blocco della strada statale e della linea
ferroviaria".
I
lavoratori del Parco della Sila occupano la 107
10/10 Un gruppo di trenta lavoratori dei progetti del parco della
Sila hanno occupato la strada statale 107, nei pressi di San Giovanni
in Fiore. I lavoratori protestano contro la situazione e per chiedere
garanzie per il loro futuro occupazionale. Per controllare la situazione
dell'ordine pubblico sono intervenuti i carabinieri e gli agenti della
polizia stradale. Il personale della Polstrada di Cosenza sta provvedendo
all'assistenza degli automobilisti che vengono indirizzati per strade
alternative.
A
Paterno sequestrati beni per 250.000 euro
10/10 Beni per circa 250.000 euro sono stati sequestrati dagli agenti
della questura di Cosenza in collaborazione col Gico della Guardia
di Finanza di Catanzaro, in base alla normativa antimafia, a Paolo
Cozza, 24 anni, sorvegliato speciale, residente a Paterno Calabro,
in provincia di Cosenza. Il sequestro riguarda il supermercato "King
Market", e le relative pertinenze aziendali, due terreni intestati
a familiari ma di fatto riconducibili ai proventi illeciti delle attivita'
del ventiquattrenne. L'uomo - secondo quanto afferma una nota degli
ambienti investigativi - risulta inserito nell'organizzazione criminale
operante nel cosentino. L'organizzazione - da quanto e' emerso - sarebbe
dedita alla commissione dei delitti di estorsione, usura, riciclaggio
e truffa. Nel 2004, unitamente ad altre 41 persone, Cozza era stato
raggiunto da ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia
in carcere, nell'ambito dell'operazione "Twister", per associazione
mafiosa e altro. L'uomo e' indicato come soggetto vicino ai maggiori
esponenti dei gruppi mafiosi operanti nel cosentino, con riferimento
alla famiglia Chirillo di Paterno Calabro. Cozza, infatti, avrebbe
concorso, attraverso la disponibilita' incondizionata, all'intestazione
dei beni ed attivita' dei Chirillo, agendo in modo determinante per
il raggiungimento dei fini illeciti perseguiti dall'associazione,
atteso il ruolo di "contabile" ricoperto all'epoca dallo
stesso Chirillo. Le indagini investigative patrimoniali condotte dall'Ufficio
Misure di Prevenzione della Polizia, insieme al Gico di Catanzaro,
hanno consentito di accettare, inoltre, la totale mancanza di dichiarazioni
di reddito fino al 2002 e che, a fronte dell'assenza di fonti ufficiali
di reddito in capo al Cozza, questi aveva investito, per dare inizio
all'attivita' del supermercato, la cospicua somma di oltre 130.000,00
Euro. Le medesime indagini, rivolte nei confronti dei familiari, hanno
altresi' accertato sperequazione di redditi e contestuali acquisti
di cespiti immobiliari, con riferimento allo stesso periodo storico,
dal 2002 in poi. I beni sottoposti a sequestro sono stati affidati
ad amministrazione giudiziale.
Presidente
Oliverio “Un fatto positivo la falegnameria nel carcere di Rossano”
10/10 La Giunta Provinciale di Cosenza ha già deliberato un
primo importo di 70.000 euro, per l'acquisto di banchi, altre suppellettili
ed attrezzature scolastiche, cui seguiranno ulteriori commesse per
forniture o recupero di suppellettili che saranno utilizzati nel laboratorio
di falegnameria inaugurato ieri nella casa circondariale di Rossano.
Piena soddisfazione ha espresso in merito il Presidente della Provincia,
Gerardo Mario Oliverio per l'attivazione ed il funzionamento del laboratorio
artigianale nella Casa Circondariale della cittadina ionica. "Si
tratta dell'adozione di un'iniziativa di alto valore sociale - ha
detto Oliverio - utile alla migliore occupazione lavorativa della
popolazione detenuta per agevolarne l'inserimento interno e dare loro
l'opportunità di acquisire una forma di apprendimento che possa,
un domani, anche diventare un mestiere ed agevolare l'inserimento
nel mondo del lavoro". Anche l'Assessore Provinciale all'Edilizia
Scolastica Oreste Morcavallo si è dichiarato ampiamente soddisfatto.
"La concreta valorizzazione di energie - ha detto Morcavallo
- che mirano all'ottimizzazione del tempo libero, producendo utilmente
gli arredi ed appropriandosi di un'attività, non può
che rendere migliore la condizione generale di vivibilità delle
Case Circondariali e sono convinto che possa aiutare, chi si trova
a dover scontare una pena a proiettarsi in maniera più serena
verso la direzione del recupero e del reintegro sociale".
Corigliano/Di
Iacovo incontra la RSU del Comune
10/10 L'assessore al Personale del Comune di Corigliano, Benedetto
Di Iacovo, ha incontrato i componenti della Rsu dell'Ente. ''L'assessore
- e' scritto in una nota dell'ufficio stampa del Comune - ha illustrato
il programma del Comune per rendere piu' efficiente l'amministrazione
cittadina. Ha quindi comunicato l'intento del comune di addivenire
alla soluzione dei problemi del personale dipendente. L'Amministrazione
presentera', in sede di contrattazione decentrata, una proposta di
rideterminazione dell'organico per un migliore assetto amministrativo.
Il riassetto dovra' prevedere una riorganizzazione dei Settori mediante
accorpamento per aree omogenee; la costituzione dell'Ufficio Europa
per la Progettazione Europea, la formazione di una squadra di pronto
intervento che assicuri interventi di manutenzione e il riassetto
del settore finanziario con la riorganizzazione dell'Ufficio Tributi
per il controllo delle entrate''. ''Le Rsu - prosegue la nota - hanno
chiesto copia delle previsioni di Bilancio dell'anno 2005, corredata
dagli stanziamenti definitivi del rendiconto di gestione 2005 e l'impegno
dell'Amministrazione di farsi promotrice presso la Regione Calabria
di una richiesta di risorse economiche che consenta la stabilizzazione
ad orario intero di tutti i lavoratori ex Lsu ed Lpu. L'Assessore,
infine, ha invitato le Rsu ad eleggere il coordinatore del sindacato
e il responsabile alla sicurezza''.
Piste
abusive sequestrate a Fuscaldo
10/10 Durante una operazione di controllo del territorio gli uomini
del Corpo Forestale dello Stato di Cinquemiglia e Fuscaldo hanno posto
sotto sequestro tre piste carrabili rinvenute nelle località
Cozzo Spennato-La Ventosa ricadenti nel comune di Fuscaldo. Le piste
di una lunghezza complessiva di 1400 ml situate all’interno
della Foresta Regionale di Cinquemiglia, sono state realizzate senza
le dovute autorizzazioni ed all’interno di una zona sottoposta
a vincolo paesaggistico-ambientale Il sequestro è stato eseguito
perché sussisteva il pericolo di alterazioni o modificazioni
dello stato dei luoghi e per la conservazione delle fonti di prova.
A seguito di tale operazioni un uomo è stato deferito all’autorità
giudiziaria competente. Il tutto è stato coordinato dal Cordinamento
distrettuale di Paola del Corpo Forestale dello Stato ce continua
nell’operazione di monitoraggio del territorio tirrenico.
Un
bando per il patto territoriale per l’ex Marlane
10/10 Il Patto territoriale Alto Tirreno cosentino, definira' in
tempi rapidi un bando i cui contenuti discendono dalle precedenti
intese, con l' obiettivo di deindustrializzare il sito di Praia a
Mare ex Marlane e di ricollocare in attivita' le cento unita' lavorative
in tempi comunque compatibili con gli ammortizzatori sociali. E' quanto
e' emerso dall' incontro che si e' svolto ieri presso la sede del
Ministero dello sviluppo economico. Alla riunione, preseduta dal vice
ministro, Sergio D'Antoni, hanno partecipato Gianfranco Borghini,
un rappresentante della societa' Marzotto Spa, l' assessore Tripodi
in rappresentanza della Regione Calabria, l' assessore Laudadio in
rappresentanza della Provincia di Cosenza, mentre per i Comuni di
Praia a Mare e di Belvedere Marittimo, i sindaci Biagio Pratico' e
Mauro D' Aprile. Hanno partecipato anche Salvatore Paolino, in qualita'
di presidente del patto territoriale Alto Tirreno cosentino, e le
organizzazioni sindacali nazionale, regionali e territoriali di categoria,
accompagnati dalle Rsu.
Brevi
di cronaca da Cassano, Rossano
10/10 A Cassano Jonio, personale della locale Tenenza ha tratto in
arresto un pregiudicato, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
A Rossano i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato
un pregiudicato, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo
di soggiorno, per aver violato le prescrizioni impostogli.
Risolto
il giallo della donna morta in spiaggia: era una inglese. Probabile
suicidio
09/10 Ha un nome e anche una nazionalità la donna il cui cadavere
è stato trovato ieri mattina sulla spiaggia di Marina di Gioiosa
Jonica, in Calabria. Si chiamava Helen Elwell, inglese, di 54 anni,
e nella cittadina della Locride tornava spesso per brevi periodi di
vacanza. Il mistero dell'identità della donna, dai tratti apparsi
subito poco mediterranei (in un primo tempo si era ipotizzato che
si si trattasse di un'immigrata dell'Est), è stato sciolto
in mattinata. Altri elementi per tentare di decifrare la dinamica
della morte sono giunti dall'autopsia svolta dal medico legale Massimo
Rizzo. L'esame autoptico effettuato nell'obitorio dell'ospedale di
Locri, non ha chiarito le cause del decesso, ma ha portato ad escludere
che la donna sia stata uccisa. L'unica possibilità che non
può ancora scartata del tutto è che Helen Elwell possa
essere stata soffocata, ma è un'ipotesi che viene considerata
remota. I nodi residui, secondo quanto si è appreso, saranno
sciolti con l'esito dell'esame tossicologico. Tutto lascia credere,
infatti, che la donna possa avere assunto farmaci o sostanze alcoliche
e, dopo essersi spogliata, si sia gettata in mare, perdendo subito
i sensi ed annegando. L'ipotesi del suicidio privilegiata subito dagli
inquirenti, tra l'altro, troverebbe un fondamento anche nella personalità
della donna. Helen Elwell, infatti, non era stata sposata con una
persona di Marina di Gioiosa Jonica. In realtà la donna era
stata sposata due volte con persone della sua stessa nazionalità
e si era successivamente separata. Conduceva una vita travagliata
e tornava spesso a Marina di Gioiosa Jonica, paese al quale si era
affezionata dopo esserci stata in vacanza. Ultimamente era arrivata
nel centro della Locride il 25 settembre prendendo alloggio nella
stessa casa che utilizzava sempre durante i suoi soggiorni in Calabria.
Il corpo senza vita e completamente nudo della donna era stato trovato
ieri mattina sulla battigia. Aveva le unghie laccate, il fisico ben
curato così come anche i capelli. All'anulare destro portava
una fede e al collo una catenina d'oro. Proprio il particolare della
fede aveva fatto pensare a una donna dell'Est. Nessun segno di violenza
era stato rilevato nell'immediatezza. Perfino l'espressione del viso
appariva quasi serena
Sequestrato
il tratto di Crati dove ci fu la moria di pesci
09/10 E' stato posto sotto sequestro probatorio, su disposizione
della magistratura, il tratto del fiume Crati, lungo circa 25 chilometri,
che va dalla diga di Tarsia fino alla foce del corso d'acqua. Il provvedimento,
emesso congiuntamente dalle Procure della Repubblica di Castrovillari
e di Rossano, ciascuna per il proprio territorio, è stato eseguito
dal personale dell' Ufficio circondariale Marittimo di Corigliano
Calabro e della Polizia provinciale di Cosenza. Il decreto di sequestro,
emesso dai procuratori della Repubblica di Castrovillari e di Rossano,
Agostino Rizzo e Dario Granieri, è scaturito dalle indagini
che hanno portato alla scoperta di una consistente moria di pesci
nel fiume, le cui cause sono ancora in fase di accertamento. E' stata
anche constatata la presenza, lungo l' argine del fiume, di rifiuti
pericolosi tra i quali carcasse di autoveicoli, pneumatici, pannelli
di amianto, materiale inerte. Le indagini hanno portato anche all'accertamento
di un tasso di inquinamento del fiume Crati dovuto a una quantità,
di gran lunga superiore rispetto ai limiti consentiti, di coliformi
e streptcocchi. "La situazione emergente dalle indagini di polizia
giudiziaria e dai rilievi fotografici - è scritto nel decreto
di sequestro probatorio - evidenzia una situazione di degrado ambientale
attuale e potenziale le cui cause sono ancora in via di accertamento
e che destano allarme per la salute pubblica tale da rendere necessario
il sequestro probatorio dei 25 chilometri di fiume"
Rossano/Laboratorio
di falegnameria nel carcere
09/10 E' stato inaugurato, nel carcere di Rossano, alla presenza
del sottosegretario di Stato alla Giustizia, Luigi Manconi, un laboratorio
di falegnameria. La realizzazione del modernissimo laboratorio industriale
consentirà ai detenuti di apprendere le competenze richieste
nel libero mercato del lavoro. Il progetto, si inserisce in un ampio
contesto regionale ed è finalizzato ad incrementare le attività
lavorative presenti all'interno degli istituti penitenziari, offrendo
nel contempo una opportunità concreta di autosostentamento
secondo i criteri del vivere sociale, in modo da consentire il rientro
dei detenuti nel tessuto sociale, al termine della pena. Il laboratorio
sarà gestito dal consorzio Magna Grecia sotto forma di cooperativa.
I detenuti verranno assunti come dipendenti e realizzeranno manufatti
per arredo di interni ed esterni, che verranno regolarmente commercializzati.
Brevi
di cronaca da Cassano, San Demetrio, Longobucco
09/10 A Cassano Damiano Vincenzi, 33 anni del luogo,
sorvegliato speciale, e' stato arrestato dai carabinieri della Tenenza
di Cassano per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo,
a seguito di un controllo e di una successiva perquisizione domiciliare,
e' andato in escandescenza scagliandosi contro i militari tentando
di colpirli con calci e pugni. Damiano Vincenzi, dopo le formalita',
e' stato associato al carcere di Castrovillari. A San Demetrio
Corone un uomo ha scavalcato la recinzione della caserma
dei carabinieri e si è introdotto, in stato di ubriachezza,
nella struttura dove è stato bloccato dai militari di guardia.
Si tratta di un cittadino albanese Rifat Mane, di 41 anni, è
stato arrestato con l' accusa di introduzione clandestina in luogo
militare. Sottoposto ad interrogatorio, secondo quanto riferito dai
carabinieri, l' uomo non ha saputo spiegare i motivi del suo gesto.
Rifat è stato scarcerato, in attesa di giudizio, su disposizione
del sostituto procuratore di turno del Tribunale di Rossano. A Longobucco
i militari della locale stazione, in collaborazione con il personale
del Corpo Forestale, hanno arrestato un cittadino rumeno per non aver
ottemperato al decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Cosenza.
Cadavere
di una donna scoperto sulla spiaggia di Marina di Gioiosa
08/10 Il cadavere completamente nudo di una donna sulla battigia.
Nessun segno di violenza, nessuna ferita da arma da fuoco o da taglio,
nessuna ecchimosi sul collo. L'espressione del viso non tirata, quasi
serena. Ma chi è quella donna trovata senza vita sulla spiaggia
a Marina di Gioiosa Jonica, nella Locride. E soprattutto cosa è
stato a provocarne la morte? E' un bel grattacapo quello che da stamattina
sono chiamati a risolvere i magistrati della Procura della Repubblica
di Locri e gli investigatori del Commissariato di Polizia di Siderno.
Nessuno sa nulla di quella donna trovata sulla spiaggia, nessuno se
la ricorda, nessuno l'ha mai vista. Quel corpo nudo sembra essersi
materializzato dal nulla. Ma a portarlo sulla battigia non è
stato certo il mare. Qualcuno lo ha lasciato lì volutamente
con lo scopo, tra l'altro, di ritardarne il più possibile il
ritrovamento. La spiaggia a Marina di Gioiosa Jonica, infatti, è
lunga e dalla strada la battigia non è visibile. In questi
giorni poi in cui il tempo si è messo al brutto, e la temperatura
si è ridotta, l'arenile non è molto frequentato. Chi
ha lasciato quel corpo sulla spiaggia non aveva fatto i conti, però,
con i pescatori che frequentano la zona. Alcuni, passando stamattina
sottocosta nella zona con la loro imbarcazione, hanno visto quel corpo
ed hanno avvertito la Polizia. E da quel momento è cominciato
il giallo. Quello di cui gli investigatori si dicono certi è
che la sconosciuta trovata morta è originaria dell'est europeo.
I suoi caratteri somatici, infatti, sono, in questo senso, inconfondibili.
Il dirigente del Commissariato di Siderno, Rocco Romeo, ha confermato
inoltre che anche un esame esterno più approfondito del corpo
della donna non ha portato alla scoperta di segni di violenza. L'ipotesi
più verosimile, dunque, è che la sconosciuta non sia
stata uccisa, ma sia morta per una causa che potrebbe essere naturale
o indotta. L'overdose di sostanze stupefacenti potrebbe essere una
spiegazione. Ma in questo senso non c'é, ancora, alcuna certezza.
A fornire i necessari chiarimenti sulle cause del decesso sarà
l'autopsia che sarà fatta domattina nell'obitorio dell'ospedale
di Locri. Ma questo non servirà a risolvere il giallo. Il dato
più importante, infatti, è sapere l'identità
della vittima. Un accertamento che, al momento, appare estremamente
difficile. La vittima, inoltre, non appartiene agli ambienti degli
immigrati che vivono in condizioni disagiate. Aveva le unghie laccate,
il corpo ed i capelli ben curati. Portava una fede all'anulare destro
ed una catenina d'oro al collo. C'é da capire se sia morta
nel luogo in cui è stato trovato il cadavere o se il decesso
sia accaduto altrove ed il corpo portato sull'arenile al fine di depistare
le indagini. Tanti interrogativi che attendono una risposta che non
è detto, però, possa arrivare a breve
Prodi
in Calabria per omaggiare Fortugno, ma la ndrangheta alza il tiro
08/10 Romano Prodi arriva in Calabria domani pomeriggio per rendere
omaggio alla memoria di Francesco Fortugno, il vicepresidente del
Consiglio regionale della Calabria ucciso a Locri il 16 ottobre dello
scorso anno. Il Presidente del Consiglio visitera' la tomba di Fortugno
e presenziera' alla cerimonia d'intitolazione allo stesso Fortugno
del pronto soccorso dell'ospedale di Locri. Un gesto di alto significato
simbolico, quello di Prodi, per onorare il sacrificio di un esponente
politico, dirigente regionale della Margherita, caduto proprio per
il suo impegno contro il malaffare politico e contro le ingerenze
delle cosche della 'ndrangheta soprattutto nel mondo della sanita'.
La visita di Prodi in Calabria, che in serata inoltre sara' a Catanzaro
per inaugurare, insieme al senatore a vita Giulio Andreotti ed al
presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, una mostra fotografica
su Alcide De Gasperi, cade in un momento difficile per la situazione
dell'ordine pubblico in Calabria. La 'ndrangheta, infatti, sta alzando
il tiro, uccidendo e seminando il terrore anche tra i cittadini inermi.
Lo dimostra quanto accaduto ieri sera a Mileto, nel vibonese, dove
un killer che indossava un casco da motociclista ha fatto irruzione
in un salone da barba affollato di clienti ed ubicato nel centro del
paese ed ha ucciso con due colpi di pistola al cuore Michele Tavella,
di 26 anni, con precedenti penali. Nell'agguato sono rimasti feriti
il contitolare del salone ed un altro cliente. Ma c'e' mancato poco
che l'episodio si trasformasse in una strage. Stamattina il terrore
si e' nuovamente materializzato a Rosarno, nella Piana di Gioia Tauro,
dove in un agguato e' stato ucciso un sorvegliato speciale, Domenico
Sabatino, di 34 anni, presunto affiliato alla cosca Pesce-Bellocco.
Sabatino e' stato freddato con alcuni colpi di pistola mentre era
alla guida di un'auto-scooter, che utilizzava per i suoi spostamenti
non potendo guidare autovetture normali dopo che gli era stata ritirata
la patente. Anche questa volta un agguato in pieno centro davanti
a decine di persone, nessuna delle quali, pero', ha detto agli investigatori
di avere visto o sentito nulla. Prodi arriva in Calabria, inoltre,
nel pieno delle polemiche sollevate dai parenti di alcune vittime
di omicidi di mafia nella Locride, con in testa Liliana Esposito,
mamma di Massimiliano Carbone, e Mario Congiusta, padre di Gianluca,
che lamentano uno scarso impegno sul piano investigativo. Impressione
gia' smentita ieri sera dal presidente Loiero, che ha assicurato,
tra l'altro, l'impegno del ministro della Giustizia, Clemente Mastella,
per colmare i vuoti che si registrano nell'organico dei magistrati
della Procura della Repubblica di Locri. Ai parenti delle vittime
degli omicidi ha risposto oggi anche il prefetto di Reggio Calabria,
Luigi De Sena, secondo il quale ''le pressioni e le sollecitazioni
al fine di individuare i colpevoli degli omicidi che accadono in Calabria,
ed in particolare nella Locride, non servono perche' l'impegno della
magistratura e delle forze di polizia e' massimo e non c'e' mai stata,
in questo senso, alcuna pausa o calo di attenzione'''.
Incidente
mortale a San Giovanni in Fiore
08/10 Un commerciante, Salvatore Lo Petrone, di 26 anni, e' morto
in un incidente stradale accaduto la scorsa notte a San Giovanni in
Fiore. L'incidente e' accaduto in localita' Palla Palla. Lo Petrone,
che era alla guida di un'Alfa 156 ed era solo in auto, ha perso, a
causa presumibilmente della velocita' sostenuta, il controllo della
vettura, che e' andata a schiantarsi contro un muro. La morte del
commerciante e' stata istantanea. I rilievi sul luogo dell'incidente
sono stati fatti dai carabinieri.
De
Sena “Massima attenzione su tutti gli omicidi”
08/10 ''Su tutti gli omicidi che accadono in Calabria, a prescindere
dal ruolo e dalla personalita' delle vittime, l'attenzione della magistratura
e delle forze di polizia e' massima e costante''. Lo ha detto all'Ansa
il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, presidente della Conferenza
delle autorita' di pubblica sicurezza della Calabria, facendo riferimento
agli interventi con cui nei giorni scorsi i parenti delle vittime
di alcuni omicidi accaduti nella Locride hanno lamentato uno scarso
impegno sul piano investigativo. ''Ci sono episodi gravissimi - ha
aggiunto De Sena - come quello accaduto ieri in una salone da barba
a Mileto, nel vibonese, che mettono a repentaglio l'incolumita' di
persone del tutto estranee al possibile movente degli stessi delitti.
Ma tutti gli omicidi, chiunque ne sia vittima, sono gravi e da valutare
con estrema attenzione. Non si puo' sostenere, pero', che ci sono
omicidi sui quali l'attezione della magistratura e delle forze dell'ordine
e' piu' attenuata rispetto ad altri. Vero e', piuttosto, che le indagini
su tutti gli omicidi sono estremamente complesse. Ma le pressioni
e le sollecitazioni non servono perche' l'impegno per individuare
i colpevoli e' massimo a tutti i livelli e non c'e' mai stata, in
questo senso, alcuna pausa o calo di attenzione''
Agguato
dal barbiere a Mileto: Pochi gli indizi
08/10 Sono state sentite dai carabinieri, ma il loro contributo alle
indagini sarebbe stato pressoche' nullo, le due persone, Domenico
Ciccia, di 28 anni, e Diego Danizio, di 31, rimaste ferite nell'agguato
fatto ieri sera a Mileto nel quale e' stato ucciso Michele Tavella,
di 26 anni, con precedenti penali. Ciccia e' contitolare del salone
da barba in cui e' avvenuto l'omicidio e, nel momento dell'agguato,
stava facendo la barba a Tavella. Danizio, invece, era seduto poco
distante ed era in attesa anche lui di farsi la barba. Sono stati
feriti entrambi alle gambe, e sono tuttora ricoverati nel reparto
di chirurgia d'urgenza dell'ospedale di Vibo Valentia, perche' trovatisi
casualmente lungo la direttrice dei colpi sparati dall'assassino,
che ha fatto irruzione nel salone indossando un casco da motociclista.
Contro Tavella sono stati sparati, complessivamente, cinque colpi
con una pistola calibro nove, due dei quali hanno raggiunto la vittima
al torace. Il giovane, intuendo quanto stava accadendo, ha fatto appena
in tempo ad alzarsi dalla sedia, ma e' morto prima di riuscire a guadagnare
l'uscita del salone. L'assassino ha poi raggiunto fuori dal salone
la moto di grossa cilindrata, condotta da un complice, anch'egli mascherato
con un casco, con la quale era giunto sul posto e si e' allontanato.
Pochi, dunque, gli indizi in possesso dei carabinieri per risalire
all'identita' dei due assassini. Domani il cadavere di Tavella sara'
sottoposto ad autopsia nell'obitorio dell'ospedale di Vibo Valentia.
Per quanto riguarda il movente dell'agguato, dalle indagini prende
sempre piu' corpo l'ipotesi che l'omicidio sia da collegare ad un
regolamento di conti negli ambienti della criminalita' del Vibonese.
Brevi
di cronaca da San Giovanni, Corigliano, Mangone
08/10 A San Giovanni in Fiore i carabinieri hanno arrestato un giovane,
Roberto De Simone, di 27 anni, con l'accusa di detenzione illegale
a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. De Simone, che ha precedenti
specifici, e' stato sorpreso dai militari mentre cedeva una dose di
hascisc ad una persona che e' riuscita ad allontanarsi. Sottoposto
a perquisizione, De Simone e' stato trovato in possesso di altri otto
grammi di hascisc e di 750 euro in contanti, provento, secondo i carabinieri,
dell'attivita' di spaccio di droga. L'arrestato e' stato portato nel
carcere di Cosenza. Sempre a San Giovanni in Fiore cinque persone
sono state denunciate in stato di liberta' dai carabinieri con l'accusa
di avere gestito un discarica abusiva di rifiuti solidi. Nella discarica
i militari hanno trovato carcasse di autovetture, batterie ed un consistente
quantitativo di olio per motore. L'area sulla quale era stata realizzata
la discarica abusiva e' stata posta sotto sequestro. A Corigliano
Calabro, il personale del locale nucleo operativo e radiomobile ha
arrestato quattro persone, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. A Mangone i carabinieri della locale Stazione hanno
arrestato due persone, per furto di legna.
Agguato
nel reggino ucciso un sorvegliato speciale
08/10 Un sorvegliato speciale, Domenico Sabatino, di 34 anni, e'
stato ucciso stamattina in un agguato nel centro di Rosarno, nella
piana di Gioia Tauro. Sabatino, nel momento dell'agguato, stava percorrendo
alla guida di un'auto-scooter, che utilizzava per i suoi spostamenti
non potendo guidare automobili normali dopo il ritiro della patente
da parte dell'autorita' della pubblica sicurezza, la strada principale
di Rosarno. Due persone, non e' stato ancora accertato se appostate
lungo la strada o a bordo di un'automobile, gli hanno sparato numerosi
colpi di pistola. Il pregiudicato, che era solo in auto, e' morto
all'istante. Sull'omicidio hanno avviato indagini i carabinieri del
Comando provinciale di Reggio Calabria. Secondo quanto e' stato riferito
dagli investigatori, Sabatino era considerato organico alla cosca
Pesce di Rosarno ed era stato coinvolto in passato in episodi di spaccio
di droga. Ed e' proprio negli ambienti degli spacciatori di sostanze
stupefacenti che potrebbe essere maturato il movente dell'omicidio.
Le indagini sono dirette dalla Procura della Repubblica di Palmi.
Con quello di Sabatino, salgono a due gli omicidi accaduti nel giro
di 12 ore in Calabria dopo l'assassinio ieri sera a Mileto, nel Vibonese,
di Michele Tavella, di 26 anni, ucciso in un salone da barba nel centro
del paese.
Agguato
mafioso a Mileto: ucciso un pregiudicato in una sala da barba
07/10 Indossava un casco da motociclista l'uomo che stasera a Mileto,
nel Vibonese, ha fatto irruzione in un sala da barba uccidendo con
alcuni colpi di pistola Michele Tavella, di 26 anni, con precedenti
penali. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, l'assassino
ha sparato cinque colpi con una pistola calibro 7.65, due dei quali
hanno raggiunto al torace Tavella, che e' morto all'istante. Nel momento
dell'agguato Tavella si stava facendo la barba. Domenico Ciccia, di
28 anni, contitolare del salone, e' stato ferito da uno dei colpi
sparati contro Tavella proprio perche' stava facendo la barba al giovane
e si trovava, dunque, vicino a lui. L'altro ferito, Diego Danizio,
di 31 anni, era seduto, invece, poco distante, in attesa anche lui
di radersi, e si e' trovato casualmente lungo la direttrice dei colpi
sparati contro Tavella. I sanitari dell'ospedale di Vibo Valentia,
dove sono stati portati i due feriti, hanno confermato comunque, che
le condizioni di Ciccia e Danizio non destano preoccupazioni. L'azione
del killer che ha fatto irruzione nel salone da barba e' stata rapidissima:
sceso dalla moto di grossa cilindrata, condotta da un complice, con
la quale e' giunto sul posto, gli sono bastati pochi secondi per entrare
nel locale, individuare la vittima predestinata e sparare in rapida
successione i colpi che hanno provocato la morte istantanea di Tavella,
dandosi poi alla fuga a bordo della stessa moto con cui era arrivato
davanti al locale, ubicato in piazza Italia, nel centro del paese.
Michele Tavella, comunque, era da tempo nel mirino di qualcuno che
voleva la sua morte. Nel dicembre scorso era sfuggito ad un altro
agguato accaduto a San Giovanni, frazione di Mileto, il centro in
cui e' avvenuto l'omicidio di stasera. In quel caso Tavella se l'era
cavata con qualche ferita non grave per la quale aveva anche rifiutato
il ricovero in ospedale. Nello scorso mese di febbraio, inoltre, Tavella
era stato arrestato dalla Squadra mobile di Vibo Valentia con l'accusa
di porto abusivo di armi. Secondo i carabinieri della Compagnia di
Vibo Valentia, che stanno svolgendo le indagini sotto le direttive
del procuratore della Repubblica, Alfredo Laudonio, causa scatenante
dell'omicidio potrebbe essere stato un regolamento di conti negli
ambienti della criminalita'. Tavella avrebbe pagato per uno ''sgarro''
commesso contro qualcuno che lo aveva da tempo preso di mira e che
stasera, assoldando i killer che hanno teso l'agguato al giovane,
ha messo in atto definitivamente il suo proposito omicida
Gratteri
chiede per il processo Atlantide condanne per 321 anni
07/10 Condanne per complessivi 321 anni di carcere sono state chieste
dal pubblico ministero, Nicola Gratteri, nei confronti di 24 persone
accusate di essere affiliate alla cosca della 'ndrangheta capeggiata
da Vincenzo Macri', 69 anni, in atto detenuto, e da Giuseppe Coluccio,
40 anni, originari, rispettivamente, di Siderno e di Marina di Gioiosa
Ionica. Il dibattimento, che si svolge col tiro abbreviato davanti
al gup, Concettina Garreffa, e' scaturito dall'operazione ''Atlantide'',
eseguita dai carabinieri del Ros nel 2003. Secondo l'accusa il gruppo
criminale capeggiato da Macri' e da Coluccio avrebbe monopolizzato
il commercio ittico nel tratto ionico reggino, da Melito Porto Salvo,
fino a Punta Stilo, imponendo a tutti i pescherecci, ed in particolare
ai catanesi, di sbarcare i loro prodotti nell'area di Roccella Ionica,
insieme a prezzi e modalita' di commercializzazione. Tra gli imputati
anche due donne, Rosetta Curciarello e Giulia Scarfo' Immacolata,
imparentate con esponenti di primo piano del sodalizio, e intestatarie
di attivita' commerciali a Roccella Ionica e Marina di Gioiosa Ionica,
tra cui il motopesca d'altura ''Atlantide'', che secondo gli inquirenti
sarebbe stato utilizzato per un traffico internazionale di stupefacenti
con il Sud America. Il pm Gratteri ha chiesto la condanna ad un anno
di reclusione anche per Massimo De Santis, 34 anni, al tempo delle
indagini comandante della sezione staccata di Saline Ioniche della
Capitaneria di porto di Reggio Calabria, accusato di non avere proceduto
al sequestro di una pescheria sprovvista delle necessarie autorizzazione
amministrative, il cui proprietario, Salvatore Minniti, 45 anni, e'
coinvolto nell'operazione e per il quale il pubblico ministero ha
richiesto una condanna a 11 anni di reclusione.
Brevi
di cronaca da Torano, Rossano, Cassano, Belvedere, Diamante, Corigliano
A Torano personale della locale stazione, in esecuzione
di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura
della Repubblica di Napoli, ha arrestato un pregiudicato, gia' agli
arresti domiciliari presso la locale comunita' terapeutica 'Regina
Pacis', per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. A Rossano,
i carabinieri hanno arrestato una uomo per furto aggravato in concorso
e denunciato in stato di irreperibilita' un altro uomo. E sempre a
Rossano i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia,
in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso
dal tribunale di Rossano, hanno arrestato un uomo di 40 anni G.F.,
separato, incensurato con l'accusa di violenza privata, lesioni aggravate
e maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie, da cui e'
separato e dei figli minori. L'uomo dopo le formalita' di rito e'
stato rinchiuso nella locale casa circondariale. A Cassano
Jonio, personale della locale Tenenza ha arrestato uno straniero
clandestino, perche' gia' espulso dal territorio nazionale, con un
provvedimento del Questore di Campobasso. L'extracomunitario, e' stato
sorpreso sulla statale 106 alla guida di un autocarro, senza l'autorizzazione
al rientro nello stato Italiano. Nella stessa circostanza e' stato
denunciato un imprenditore per favoreggiamento all'immigrazione clandestina.
A Belvedere Marittimo i carabinieri hanno arrestato
Riccardo M., di 31 anni, con l'accusa di detenzione illegale a fine
di spaccio di sostanze stupefacenti. Martello, fermato dai militari
della Compagnia di Scalea mentre alla guida della sua moto percorreva
la statale 18, e' stato trovato in possesso di 57 grammi di marijuana.
A Diamante i carabinieri hanno arrestato due immigrati
rumeni, Romeo Marius Katana, di 24 anni, e Ana Maria Gura, di 23.
I due immigrati, secondo l'accusa, non hanno ottemperato ai decreti
di espulsione emessi nei loro confronti, rispettivamente, dei questori
di Roma e Como. A Corigliano Scalo, i carabinieri
hanno arrestato, quattro persone con l'accusa di detenzione illegale
a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Mario Benincasa,
di 21 anni, Cristian Meza, di 19, Pasquale Luzzi, di 19, e Franco
Curia, di 35, tutti operai di Corigliano. Durante una perquisizione,
all'interno dell'auto di uno degli arrestati, i carabinieri hanno
trovato 60 grammi di hascisc, di cui parte gia' divisa in dosi pronte
per lo spaccio.
Rapina
al portavalori sulla A3: altri due arresti
04/10
La squadra mobile di Cosenza ha fermato altre due persone coinvolte
nella rapina a un furgone portavalori avvenuta lunedì sull'autostrada
A3, allo svincolo per Lauria, al confine tra Calabria e Basilicata.
I due sono Giuseppe Greco, di 31 anni, e Gianluca Maestri, 28 anni.
I loro fermi si aggiungono agli arresti di Andrea Bevilacqua (presunto
capo della banda) e della madre Silvana (per favoreggiamento), avvenuti
ieri. Le persone fermate erano state rintracciate ieri a Castrovillari
(CS), in casa di Bevilacqua,dove era in corso una riunione per festeggiare
la rapina fruttata circa un milione di euro. Greco e Maestri erano
riusciti a fuggire verso le campagne circostanti ma sono stati braccati
e poi catturati dagli uomini della polizia. Maestri e' stato bloccato
alla periferia di Corigliano (CS) a bordo di un'auto sui cui viaggiavano
anche Leonardo Bevilacqua (padre di Andrea, il primo arrestato) e
due pregiudicati. Greco e Maestri sono accusati, oltre che di rapina,
di detenzione abusiva di armi da guerra, resistenza, minaccia e spari
in luogo pubblico. Nei pressi dell'abitazione, oltre ad alcune banconote,
gli inquirenti hanno trovato passamontagna, guanti, munizioni, fucili
e Kalashnikov. Secondo la polizia, adesso mancano all'appello due
persone, che erano presenti all'agguato di lunedì scorso.
Il Sindacato Savip si costituisce parte civile contro i rapinatori
Il Savip (Sindacato autonomo vigilanza privata) è "pronto
a costituirsi parte civile nei confronti dei malviventi e di chiunque
li abbia favoriti" durante l' assalto al portavalori avvenuto
lunedì scorso sull' autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria,
nei pressi dello svincolo di Lauria Nord (Potenza) e che ha fruttato
un milione di euro. Lo ha annunciato il segretario nazionale Vincenzo
Del Vicario. Secondo il Savip, "per essere in regola un furgone
che trasporta un milione di euro e non abbia un' auto di scorta, dovrebbe
essere munito non solo di radiolocalizzatore satellitare, ma anche
di appositi contenitori muniti di sistema di macchiatura indelebile
delle banconote sottratte. E' la combinazione delle due tecnologie
dissuasive che, secondo quanto previsto dalle circolari, consente
di 'alleggerire' il servizio di scorta valori, mentre invece - ha
concluso Del Vicario - una sola tecnologia non è sufficiente"
Sequestrato
dalla Finanza a Corigliano un autodromo abusivo
04/10 La Guardia di finanza ha sequestrato a Corigliano Calabro un
autodromo realizzato abusivamente. Secondo quanto è emerso
dalle indagini della Sezione operativa navale di Corigliano la struttura
era stata realizzata in un'area di circa novemila metri quadrati parte
di proprietà privata e parte demaniale. L'autodromo, inoltre,
sempre secondo la Finanza, era stato realizzato senza autorizzazione
amministrativa ed eseguendo uno sbancamento che aveva modificato profondamente
l'assetto del territorio in una zona sottoposta, peraltro, a vincolo
ambentale per la vicinanza con la foce del fiume Crati e del lago
di Tarsia.
Rinviata
la conferenza di Oliverio con il Ministro Bianchi
04/10 E' stata rinviata a data da fissare la conferenza stampa del
presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, sui temi della
mobilita' e dei trasporti nel territorio provinciale alla presenza
del Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi. Il presidente Oliverio
ha comunicato che lo stesso Bianchi sara' impegnato nei lavori del
Consiglio dei ministri convocato in via straordinaria. La data dell'
incontro con la stampa verra' comunicata in seguito.
Cocaina
davanti una scuola media di Crotone
04/10 Agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto, nel piazzale
antistante una scuola media inferiore di Crotone, un involucro con
3 grammi di cocaina. La scoperta e' stata fatta nel corso di servizi
di controllo che il questore di Crotone, Raffaele Salerno, ha disposto
in prossimita' delle scuole. Le indagini puntano adesso ad accertare
se la droga fosse destinata ai giovanissimi che frequentano la scuola.
Nell'attivita' di controllo, abitualmente svolta dai poliziotti di
quartiere, si sono aggiunti gli agenti delle volanti e quelli della
squadra interventi sul territorio.
Settemila
gratta e vinci falsi sequestrati nel reggino
04/10 Settemila biglietti Gratta e Vinci contraffatti sono stati
sequestrati a Roccella Ionica, nel Reggino, dai militari della guardia
di Finanza che hanno denunciato due persone per esercizio abusivo
di giochi e scommesse. Le indagini hanno avuto inizio nelle settimane
scorse nel corso di controlli compiuti in esercizi commerciali di
Soverato e di altri comuni del basso Ionio catanzarese. I finanzieri
hanno notato che negli esercizi commerciali erano in vendita i biglietti
Gratta e Vinci privi del simbolo dell Amministrazione autonoma dei
monopoli di Stato. Dagli accertamenti e emerso che a Roccella Jonica
era stata realizzata una centrale di smistamento dei biglietti contraffatti
dove operavano le due persone denunciate.
Brevi
di cronaca da Scalea, Acri, Belmonte, Spezzano Piccolo
04/10 A Scalea quattro persone sono state arrestate perché
trovati con due chili di droga. I quattro, tutti originari del napoletano,
sono Carmela Andreozzi, 42 anni di Napoli, ma residente a Praia a
Mare, Raimondo Lombardi, di 35, Domenico Giordano, di 43, e Maria
Rosalino, di 26. All'interno dell'abitazione della Andreozzi, in località
Piano delle Vigne, sono stati trovati 2 chilogrammi di hascisc divisi
in 10 panetti. Gli uomini, dopo le formalità di rito, sono
stati portati nel carcere di Paola, la Andreozzi a Castrovillari,
mentre alla Rosalino, essendo madre di un bimbo, le sono stati concessi
gli arresti domiciliari.Sempre a Scalea è stata arrestata una
donna per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Ad Acri è
stato arrestato un uomo con precedenti penali e già sottoposto
all'obbligo di dimora. All'arrestato è stato notificato un
provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Cosenza. A Belmonte
Calabro, infine, è stato arrestato un uomo perché trovato
con 50 grammi di canapa indiana. A Spezzano Piccolo i carabinieri
hanno arrestato Maurizio Morrone, di 34 anni, con l'accusa di detenzione
illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Morrone, fermato
per un controllo mentre era alla guida della sua automobile, è
stato trovato in possesso di 250 grammi di hascisc che erano nascosti
nella vettura. Successivamente i militari hanno trovato nell'abitazione
dell'uomo alri 250 grammi della stessa sostanza stupefacente, un grammo
di cocaina, un bilancino e materiale per il confezionamento delle
dosi di droga, oltre a duemila euro in contanti ed ottocento in assegni.
Morrone è stato portato nel carcere di Cosenza.
Arrestato
dalla Mobile di Cosenza uno dei presunti autori della rapina al portavalori
sulla A3
03/10 Uno dei presunti componenti il commando che ieri mattina, sull'autostrada
Salerno-Reggio Calabria, a Lauria (Potenza), ha compiuto una rapina
ai danni di un furgone portavalori, è stato arrestato da personale
della squadra mobile di Cosenza in collaborazione con i commissariati
di Rossano e Castrovillari. Gli agenti hanno anche recuperato quattro
kalashnikov con otto caricatori e 400 cartucce, quattro pistole, un
fucile a pompa, passamontagna e giubbotti antiproiettile. L'arrestato
è Andrea Bevilacqua, di 23 anni, di Cosenza, ma residente a
Castrovillari. E' accusato di concorso in rapina aggravata. La squadra
mobile cosentina ha iniziato le indagini subito dopo la rapina dal
momento che la dinamica corrispondeva a quelle di una serie di rapine
compiute in provincia da appartenenti alla criminalità organizzata.
Un primo riscontro a questa ipotesi è giunto dopo che gli investigatori
hanno accertato che il camion utilizzato per bloccare il furgone era
stato rubato la sera del primo ottobre a Castrolibero, nell'hinterland
cosentino. Inoltre, una delle guardie giurate ha raccontato che uno
dei rapinatori parlava con accento calabrese. Nel corso di una serie
di perquisizioni a carico di pregiudicati della zona, gli investigatori
hanno trovato, nel terreno retrostante la casa di Bevilacqua, tre
banconote da 10 euro avvolte in una fascetta con il timbro "Banca
popolare di Bari", cento banconote da 100 euro avvolte in una
fascetta con il timbro "Banca d'Italia d'Arezzo", 91 banconote
da 50 euro, e tre telefoni cellulari. Nel piazzale antistante l'abitazione
sono poi stati trovati un passamontagna di colore nero, sei paia di
guanti da lavoro, una tuta da ginnastica nera con strisce azzurre.
Al riguardo, una guardia giurata ha riferito che uno dei rapinatori
era vestito con una tuta scura. All'alba, gli agenti della mobile
e dei commissariati di Castrovillari e Rossano hanno compiuto una
vasta battuta nei frutteti, estesi per chilometri, che circondano
la casa di Bevilacqua. A circa 500 metri dalla casa, dentro una piccola
stalla, sono stati trovati due giubbotti antiproiettile che gli investigatori
ritengono siano quelli sottratti alle guardie, visto che sono marchiati
"la Ronda". A circa due chilometri dalla stalla, in un rovo
posto a bordo strada, sono stati trovati un borsone ed una busta di
nylon con i quattro kalashnikov, le pistole (una calibro 9, una calibro
9 corto, una calibro 7.65 ed un revolver calibro 38) il fucile a pompa,
due motoseghe circolari, passamontagna, giubboni e baschetti dell'Anas.
Oltre a Bevilacqua, gli agenti hanno arrestato anche la madre del
giovane, Silvana, di 48 anni, con l'accusa di favoreggiamento.
Acciuffato
a Biella un latitante calabrese
03/10 Un esponente di spicco della 'ndrangheta, latitante dal dicembre
2005,si era nascosto nel biellese dove stava preparando una rapina.
Si tratta di Bruno Azzara, nato a Reggio Calabria nel 1963. Nella
mattinata di ieri è giunta ai carabinieri di Biella la segnalazione
di due individui sospetti nei pressi di un istituto di credito, un'
agenzia della Biverbanca, a Graglia (Biella). All' arrivo sul posto
delle forze dell' ordine, i malviventi sono fuggiti. Con l' aiuto
di unità cinofile provenienti da Volpiano (Torino), il comando
provinciale ha avviato una serrata caccia all' uomo che si è
conclusa dopo dodici ore e la cattura in un bosco di Azzara. Le indagini
sono proseguite consentendo di localizzare il covo del latitante e
di trarre in arresto due fiancheggiatori, suoi corregionali, che gli
davano ospitalità nel biellese. Nel corso dell' operazione
sono stati sequestrati documenti falsi e altro materiale utile per
le indagini. Bruno Azzara' era affiliato alla costa dei Rosmini ed
era gia' stato condannato all' ergastolo per associazione a delinquere
di stampo mafioso, per tre omicidi commessi agli inizi degli anni
'90 e diverse rapine. La sentenza di ergastolo era stata annullata
dalla corte d' appello, ma la procura aveva riformulato le accuse:
alla vigilia dell' udienza di rinvio a giudizio, nel dicembre 2005,
si era dato alla latitanza.Il suo nome era gia' comparso nelle cronache
di Torino nel 1991, quando era stato arrestato per traffico di droga.
Le forze dell' ordine lo avevano sorpreso con oltre 700 grammi di
eroina. Lunedi' mattina, in compagnia di un complice, Natale Politi,
23 anni, residente in provincia di Reggio Calabria, era stato nei
pressi dello sportello bancario di Graglia (Biella). E' stato catturato
dai carabinieri dopo 12 ore di ricerche numerose. Aveva ferite al
volto, alle mani e alle braccia, che si era procurato durante la fuga
tra i rovi. Azzara' ha esibito ai militari una carta di identita'
falsa e solo un' ora piu' tardi, nella caserma dei carabinieri di
Biella e' emersa la sua vera identita'. Le successive indagini hanno
poi portato i carabinieri a identificare anche il terzo complice,
Giovanni Nettuno, anche lui residente in provincia di Reggio Calabria,
arrestato a sua volta, e l'alloggio nel quale i tre avevano trascorso
la notte precedente la cattura, affittato nel centro di Biella dove
i militari hanno trovato un taglierino e indumenti per il mascheramento,
fra cui alcune calzamaglie.
La
Provincia di Cosenza aderisce al WTPF
03/10 La Provincia di Cosenza, al fine di promuovere e sostenere
lo sviluppo economico e sociale del proprio territorio, rafforzare
le politiche di internazionalizzazione, sostenere la competitività
delle Piccole e Medie Imprese nell’ambito del mercato globale,
ha aderito alla Federazione Mondiale dei Trade Point (World Trade
Point Federation-WTPF), organismo non governativo che ha preso vita
dal Programma della Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e
lo Sviluppo (United Nations Conference Trade and Development-UNCTAD).
Il progetto prevede la realizzazione della rete regionale Trade Point
Calabria , che si articola in un nodo centrale, già operativo
da novembre 2005, e in Antenne provinciali.
Attraverso la rete di oltre 120 Trade Point sparsi in 94 Paesi del
mondo, che svolgono attività di supporto allo sviluppo economico
e sociale, nonché di informazione ed assistenza commerciale,
la Federazione assiste gli Enti, le istituzioni, gli organismi pubblici
e privati, le imprese nelle politiche di internazionalizzazione dei
sistemi produttivi, dei territori e delle economie.
Ed è in questo ambito che è stata prevista per Giovedì
5 Ottobre, alle ore 10,30, presso la sede dell’Amministrazione
in Corso Telesio, l’inaugurazione dell’Antenna Trade Point
Provincia di Cosenza.
Alla cerimonia saranno presenti il Presidente, onorevole Mario Oliverio;
Bruno Maser, Presidente della Federazione Mondiale dei Trade Point
e Primo Consigliere della Missione Permanente Italiana presso le Nazioni
Unite;
Giovanni Soda, Dirigente del Settore Internazionalizzazione della
Provincia di Cosenza;
Liliana Frascà, Presidente della VI Commissione Regionale della
Calabria, Affari dell’Unione Europea e Rapporti con l’Estero.
Elena Congiusta, Responsabile Trade Point Regionale;
Tenta
truffa alle Poste: Calabrese denunciato a Potenza
03/10 Un giovane calabrese è stato denunciato dalla polizia
postale di Potenza per aver tentato di farsi accreditare con un trucco
una somma di denaro da Poste Italiane sulla propria carta bancomat
ricaricabile. Il truffatore ha telefonato a un ufficio postale del
potentino (dove aveva ottenuto tre carte bancomat ricaricabili) e,
spacciandosi per tecnico del sistema informatico aziendale, ha chiesto
di verificare la procedura di ricarica accreditando su una delle carte
una forte somma di denaro. Il trucco è stato subito scoperto
e segnalato alla polizia postale, che ha denunciato il giovane per
truffa.
Troppo
basso l’uso delle cinture di sicurezza posteriori
03/10 I tragici incidenti stradali dello scorso fine settimana, ripropongono
il problema dell'utilizzo delle cinture posteriori, per il quale la
rivista Quattroruote, insieme ad Asaps ha realizzato una campagna
di informazione, costituendo il MAC - Movimento Allaccia le Cinture.
"Ce n'é sicuramente bisogno - dice il presidente, Giordano
Biserni, anche alla luce dei dati di una recente campagna di 'osservazione'
promossa dall'Asaps attraverso i suoi referenti, nella quale si conferma
un utilizzo residuale delle cinture posteriori. Nelle strade extraurbane
non si arriva al 20% di utilizzatori del mezzo di ritenuta sui sedili
posteriori, con punte del 25% solo in alcune autostrade del nord".
"Nelle aree urbane - prosegue la nota dell'Associazione amici
sostenitori della Polizia stradale - si è andati dal 3 all'8%
dei campioni visionati, anche in questo caso i dati migliori si sono
rilevati al centro nord. Al sud, specie nelle aree urbane, le cifre
sono assolutamente irrisorie e neppure meritevoli di una percentualizzazione.
Questo quadro si somma ad un utilizzo delle cinture anteriori, che
è certamente migliorato negli ultimi 5 anni. Si toccano punte
del 75% nel centro nord e intorno al 50% al sud nelle strade extraurbane.
Punte massime nelle autostrade del nord con circa l'80% di allacciati
alla vita. Sono ancora lontani i livelli dei paesi europei più
virtuosi in questo senso. Nel nord Europea si supera abbondantemente
il 90% e poco sotto nelle aree urbane". Intanto secondo i dati
della sola Polizia Stradale (unici disponibili) - dice ancora l'Asaps
- nei primi 9 mesi del 2006 sono state contestate 81.640 violazioni
all'art.172 del CdS, per il mancato utilizzo delle cinture, con un
incremento dell'8,78% rispetto alle 75.048 violazioni dei primi 9
mesi del 2005. Sulla viabilità ordinaria l'aumento è
stato del 12%, sulla rete autostradale ha sfiorato l'1%, probabilmente
perché le cinture si utilizzano di più in queste arterie.
In totale i punti prelevati nei 9 mesi del 2006 per questa violazione
sono stati 408.200
Castrovillari/Cera
“Necessario risolvere il problema dei rifiuti”
03/10 "E' necessario trovare al più presto soluzioni
adeguate allo smaltimento dei rifiuti per scongiurare situazioni di
illegalità".E' quanto ha detto il presidente della III
Commissione consiliare Sanità-ambiente e servizi sociali di
Castrovillari, Franco Cera, nel corso di una riunione della Commissione.
" La riunione - è scritto in un comunicato - ha preso
spunto da una delibera di Giunta, che trasferiva al Consorzio per
i servizi sociali del Pollino la somma di 54.876 euro, erogata dal
Dipartimento settore Politiche sociali della Regione Calabria. Questa
somma serviva per servizi d' assistenza agli anziani ed ai disabili
offerti dalla città di Castrovillari. In apertura dei lavori,
il presidente, avuta notizia dell'operazione svolta dalla Guardia
di Finanza, che ha portato al sequestro di una vasta area adibita
a discarica, si è subito attivato per conoscere maggiori dettagli,
informandone i presenti". "Contrariamente a quanto riportavano,
in un primo momento gli organi d'informazione - ha aggiunto Cera -
risultava invece, che l'area interessata all'operazione era, in realtà,
per la quasi totalità, una di Frascineto, e che solo un terreno
di modesta entità, di proprietà di un privato cittadino,
ricadeva nel Comune di Castrovillari, e questo escludeva il coinvolgimento
diretto dell' Amministrazione.Questo ennesimo episodio induce ancora
una volta a riflettere, sia come politici che come cittadini, sul
grave problema dello smaltimento dei rifiuti. Le nostre comunità
non possono attendere ancora.". "A causa dell' assenza dei
rappresentanti del Consorzio Servizi sociali del Pollino - conclude
il comunicato - la discussione, sulla realizzazione ed il potenziamento
dei servizi di assistenza domiciliare in favore di soggetti disabili
ed anziani è stata rinviata per lunedì prossimo"
Brevi
di Cronaca da Longobucco
03/10 A Longobucco un cittadino straniero di nazionalità rumena
è stato arrestato dai carabinieri e dal personale del corpo
forestale dello Stato. L'uomo non ha rispettato il decreto di espulsione
ed ha favorito l'ingresso illegale e la permanenza nel territorio
nazionale di un connazionale.
Scoperto
dai CC nuovo bunker per latitanti in costruzione a Rosarno
02/10 I carabinieri hanno arrestato a Rosarno un pregiudicato, Domenico
Cacciola, di 52 anni, presunto affiliato alla cosca Pesce, su un terreno
del quale era in corso di realizzazione un bunker da utilizzare come
rifugio per latitanti. Per costruire il bunker era stato utilizzato
un container nel quale si stava realizzando l'impianto di illuminazione
collegato all'abitazione di Cacciola. In un altro locale, ubicato
nello stesso terreno di proprieta' di Cacciola ed adibito a stalla,
i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, che hanno
eseguito l'operazione con la collaborazione del Reparto Cacciatori,
hanno trovato tre fucili ed otto pistole, insieme ad circa cinquecento
cartucce di vario calibro. Le armi erano tutte prive di numero di
matricola. Le indagini che hanno portato alla scoperta del bunker
in costruzione e delle armi sono state coordinatore del procuratore
della Repubblica aggiunto di Palmi, Bruno Giordano. Cacciola, secondo
quanto riferito dai carabinieri, era gia' agli arresti domiciliari
con l'accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata
al traffico di sostanze stupefacenti
La
Finanza di Corigliano sequestra Slot machines e abbigliamento taroccato
02/10 Ventotto apparecchi elettronici del tipo "slot machines"
sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Corigliano Calabro
che ha segnalato 15 persone per il reato di evasione fiscale e gioco
clandestino. I sequestri sono stati fatti nell' ambito di un servizio
di prevenzione e repressione che ha impegnato i finanzieri in controlli
a tappeto su tutto il territorio nei confronti di esercenti attività
di bar e sale da gioco. In particolare è stata accertata la
detenzione illegale delle macchine che sono risultate non collegate
alla rete telematica gestita dall' Amministrazione autonoma dei Monopoli
di Stato. Sono ancora in fase di accertamento le violazioni di carattere
tributario. I finanzieri di Corigliano Calabro, impegnati nel contrasto
alla contraffazione di marchi, hanno anche effettuato due sequestri
per un totale di oltre 600 capi di abbigliamento e suppellettili segnalando
due persone, uno dei quali cittadino extracomunitario clandestino
e già espulso dal territorio nazionale. A carico di quest'ultimo
è stato effettuato il sequestro di un' autovettura con targa
italiana e dell' attrezzatura per l' allestimento del banco di vendita
Operazione
antibracconaggio nel cosentino
02/10 Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, sotto le direttive
del comandante provinciale Colonnello Francesco Curcio, hanno denunciato
per violazione alla legge sulla caccia quattro persone per “uso
di richiami non consentito dalla legge”. I quattro cacciatori
sono stati fermati alle prime luci dell’alba dagli uomini del
Comando Stazione di Castrovillari in collaborazione con il personale
del Coordinamento Distrettuale in località “Paturso ”
del comune di Terranova da Sibari durante un servizio mirato al controllo
dell’attività venatoria sul territorio cosentino. I quattro
cacciatori esercitavano attività venatoria con l’ausilio
di un richiamo meccanico a funzionamento elettromagnetico. Tali richiami
usati in particolare per la caccia ad alcune specie di volatili presenti
sul territorio sono illegali e quindi assolutamente vietati durante
ogni tipo di caccia. Giunti sul posto gli uomini del Corpo Forestale
dello Stato hanno posto sotto sequestro il richiamo e quattro fucili
calibro 12 oltre al munizionamento. Altra operazione è stata
svolta dal personale del CFS di Longobucco in collaborazione con i
Carabinieri della stazione locale nel comune del centro silano. L’operazione
mirata al controllo di alcuni immigrati che lavorano presso dei privati
ha portato all’arresto di due persone di nazionalità
rumena uno dei quali dovrà rispondere di sfruttamento e favoreggiamento
di immigrazione clandestina. Altre 11 persone sono state ritrovate
prive di permesso di soggiorno.
Cala
la natalità in Calabria. Cosenza all’ultimo posto
02/10 Lo scorso anno, in Calabria, sono nati 18.228 bambini, soprattutto
maschi. Il tasso di natalità - e cioé il numero dei
nati ogni mille abitanti, nella regione - é pari a 9,1, al
di sotto della media nazionale (9,5). I dati sono stati resi noti
in occasione del congresso della Società italiana di ginecologia
e ostetricia che si sta svolgendo a Roma. A livello provinciale, in
Calabria, è Crotone a fare registrare il tasso di natalità
più alto con il 10,6; seguita da Vibo con 9,8; Reggio 9,6;
Catanzaro 8,6 e, fanalino di coda, Cosenza con 8,5. Il numero medio
di figli per ogni donna, nella regione, è di poco superiore
ad uno ed esattamente si attesta su 1,24. Le donne, in Calabria, attendono
generalmente i 31 anni per diventare mamme. "Le donne del Sud,
e quindi anche quelle calabresi - è detto in un comunicato
- vivono una gravidanza con poche informazioni ma comunque medicalizzata.
Ogni cento nati nella regione, secondo i dati disponibili che risalgone
al 2003, almeno 39 vengono al mondo grazie al bisturi. Cesarei non
sempre necessari che pongono la Calabria al sesto posto dopo la Campania,
la Basilicata, la Sicilia, la Puglia e il Molise. Eppure, secondo
i ginecologi italiani riuniti una 'ricetta' per ridurre questa emergenza
ci sarebbe: adottare in tutta Italia, Calabria compresa, il 'parto
naturalmente assistito' e cioé il parto per via vaginale e
con anestesia sin dal travaglio". L' allarme cesarei no si attenua."Nel
periodo 2000-2002, ultimo dato disponibile, - riporta ancora la nota
- la Calabria ha incrementato i cesarei dell'1,6%"
La
Polizia provinciale sequestra undici nasse lungo il Crati
02/10
Undici "nasse", delle gabbie porta pesci di 100 centimetri
circa, in nylon, con all'interno decine di chili di pesce, sono state
sequestrate dalla Polizia Provinciale di Cosenza che da tempo sta
effettuando una serue du controlli lungo tutto il corso del fiume
Crati. Si tratta, è scritto in un comunicato della Provincia,
di un'azione di contrasto agli illeciti ambientali ulteriormente intensificata
dopo la scoperta, da parte di personale del Corpo, di quintali di
pesci morti, avvenuta nel mese di agosto. Una scoperta che aveva suscitato
un ampio clamore ed anche l'intervento della Magistratura. Nell'ambito
dei servizi di sorveglianza, gli agenti della Polizia provinciale,
dopo un'intensa attività di appostamento hanno individuato
i siti in cui erano stati occultate numerose gabbie, lungo la riva
del Crati, tra le località Sanso e Galatrella. Le nasse sono
attrezzi per la cattura particolarmente invasivi, proibiti, che, se
usati come in questo caso, danno luogo a pesca di frodo per enormi
quantità di pesce che, una volta entrato, non è più
in grado di uscire dalle gabbie. Insieme al sequestro, la Polizia
provinciale ha provveduto anche a liberare i pesci catturati. Nelle
attività di individuazione dei responsabili della posa delle
reti sono impegnati gli agenti del Nucleo ambiente, appositamente
costituito per perseguire i reati ambientali. Il comandante del Corpo,
Giuseppe Colaiacovo, ha inoltre disposto l'impiego di altro personale
per reprimere gli attingimenti abusivi di acqua dal fiume Crati.
Non
andranno a Lamezia i rifiuti della Campania. Speranza “Avevo
pensato di dimettermi”
02/10 Non saranno più conferiti nella discarica di Lamezia
Terme le 500 tonnellate giornaliere di rifiuti provenienti dalla Campania.
La decisione è stata assunta dopo il parere contrario espresso
dal Comune di Lamezia e dalla Regione Calabria. L'arrivo dei rifiuti
dalla Campania - secondo quanto si è appreso dal sindaco di
Lamezia, Gianni Speranza - avrebbe avuto come conseguenza che il quantitativo
che, in genere si raccoglie in sei mesi, conglobando i rifiuti di
Lamezia, del Lametino e del Vibonese, sarebbe stato raccolto in 15
giorni. Ciò avrebbe potuto provocare, in breve tempo, il riempimento
della discarica.
"Venerdì notte, per la prima volta in un anno e mezzo
da quando sono stato eletto, ho pensato seriamente alle dimissioni
se la vicenda non si fosse risolta positivamente". Lo ha detto
il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, in riferimento alla
possibilità, successivamente scongiurata, che 500 tonnellate
rifiuti provenienti dalla Campania venissero portati nella città
della Piana. "Se c'é un'emergenza nazionale, - ha aggiunto
Speranza - un fatto di cui bisogna farsi carico, se ne discute apertamente,
se ne parla, si valuta con le responsabilità del caso quello
che deve succedere, ma, in ogni caso, è il governo del Paese
che deve intervenire, non può essere il commissario, senza
nemmeno fare un'ordinanza". Secondo Speranza, inoltre, "né
la Regione Calabria e né il Comune di Lamezia Terme erano a
conoscenza della decisione di trasferire in Calabria le 500 tonnellate
di rifiuti al giorno, per un periodo di 15 giorni, provenienti dalla
Campania. "Io ha detto Speranza - soltanto la sera di venerdì
scorso ho saputo dal presidente della Lamezia Multiservizi che stavano
arrivando nella nostra città per 15 giorni, ed erano già
in viaggio i Tir, 500 tonnellate di rifiuti dalla Campania. Naturalmente
mi sono attivato. Ho parlato con la prefettura di Catanzaro, con il
commissario delegato, con il presidente della Giunta regionale, con
gli assessori all'Ambiente ed alla Sanità. Devo ringraziare
la Regione che non ne sapeva niente e che si è schierata subito
dalla parte del Comune di Lamezia. Si è fatto tutto un lavoro
nella notte che ha evitato di fare arrivare qua i rifiuti. Ciò
che mi ha sconvolto è che tutto questo stava avvenendo senza
che il Comune ne sapesse niente. Il fax mandato alla Multiservizi
non è a firma del commissario per l'emergenza ambientale, ma
di un funzionario dell'ufficio del commissariato che, tra l'altro,
è stato anche dirigente del Comune di Lamezia Terme ed è
lì distaccato. Il fax è mandato alla Multiservizi, alla
Prefettura ed all'Amministrazione provinciale. Ritengo che si tratti
di una vicenda emblematica. Mi chiedo come si sarebbe risolta questa
vicenda se non avessi avuto al mio fianco la Regione. Devo ringrazie
per la sua disponibilità il presidente Loiero, con il quale,
non solo siamo stati in contatto per tutta la notte di venerdì,
- racconta - ma ci siamo anche incontrati sabato mattina. C'é
stata anche comprensione del commissario per l'emergenza ambientale,
che ha raccolto il nostro grido di allarme". Secondo il vice
sindaco di Lamezia, Elvira Falvo, "si stava cercando di utilizzare
i fondi della raccolta differenziata per innescare un circolo virtuoso,
visto che Lamezia è una delle poche città dove la raccolta
differenziata è partita e si sta attuando. Questo non ci aiuta
a procedere su questa strada perché provocherebbe il riempimento
della discarica"
Operazione
Odissea: Si costituiscono in quattro
02/10 Si sono costituti oggi negli uffici della squadra mobile di
Vibo Valentia gli ultimi quattro ricercati dell'operazione Odissea
che, nei giorni scorsi, aveva portato a decine di arresti. I quattro,
che si sono presentati accompagnati dai rispettivi legali, sono Giuseppe
Pandullo, di 38 anni, nato in Belgio, ma residente a Milano; i fratelli
Antonio Mario e Salvatore Tripodi di 42 e 35 anni, di Vibo Valentia,
e Salvatore Sorrentino, di 48 anni, originario di Vibo Valentia, ma
attualmente residente a Roma. I reati loro contestati, a vario titolo,
sono quelli di usura ed estorsione.
Troppi
attentati, il sindaco di San Gregorio d’Ippona vuole dimettersi
02/10 Il sindaco di San Gregorio d'Ippona, Pasquale Farfaglia, ha
espresso l'intenzione di dimettersi in segno di protesta contro i
continui attentati che vengono compiuti nel centro del vibonese ''e
le conseguenze che ne derivano - ha detto il primo cittadino - per
la sicurezza dei cittadini''. Gli ultimi episodi risalgono alla scorsa
notte, quando sconosciuti hanno sparato colpi di pistola contro alcune
automobili parcheggiate nel centro del paese. Nei giorni scorsi, inoltre,
erano state tagliate duecento piante d'ulivo di proprieta' di un pensionato.
Lo stesso Farfaglia ha subito numerose intimidazioni. ''I miei numerosi
appelli alle autorita' ed alle istituzioni - ha detto Farfaglia -
sono rimasti inascoltati. Una situazione che e' dir poco intollerabile''.
Solidarieta' a Farfaglia e' stata espressa dal presidente di Anci
Calabria, Salvatore Perugini, sindaco di Cosenza. Perugini invita
Farfaglia ''a ragionare ed a riflettere sul suo proposito di dimissioni.
Fra l'altro - aggiunge Perugini - vorrei segnalare a Farfuglia che
il 10 ottobre prossimo, a Lamezia Terme, l'Anci-Calabria ha organizzato
una assemblea di amministratori locali alla quale mi farebbe piacere
che partecipasse. In quella occasione, infatti, si dara' corpo alla
istituzione di un Coordinamento sicurezza e legalita', affidato al
sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza. Un coordinamento che nasce
con l'obiettivo di dare un segnale forte di come le istituzioni ed
i sindaci possano operare assieme, attenti e vigili, per affrontare
questo tema attraverso gli strumenti messi a disposizione dall'Anci''
Brevi
di cronaca da Longobucco, Casole Bruzio, Montegiordano, Frascineto
02/10 A Longobucco due immigrati di nazionalità
rumena, C.S., di 22 anni, e T.C., di 26, sono stati arrestati dai
carabinieri nell' ambito di un servizio per la repressione dell' immigrazione
clandestina. C.S. è accusato di avere favorito, al fine di
trarne un illecito profitto, l' ingresso illegale e la permanenza
nel territorio dello Stato di extracomunitari, mentre a T.C. è
contestato il mancato rispetto di un decreto di espulsione emesso
nei suoi confronti nello scorso mese di giugno dal Prefetto di Milano.
Nell' ambito della stessa operazione i carabinieri della Compagnia
di Rossano hanno anche denunciato in stato di libertà un pensionato,
C.S., di 67 anni, con l' accusa di avere favorito l' illecita permanenza
di extracomunitari nel territorio dello Stato. I militari, infine,
hanno rintracciato 11 immigrati risultati non in regola con il permesso
di soggiorno e che sono stati accompagnati nell' Ufficio stranieri
della Questura di Cosenza per l' emissione nei loro confronti dei
provvedimenti di espulsione. A Casole Bruzio il gestore
di un bar, Francesco Iazzolino, di 42 anni, è stato arrestato
dai carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I carabinieri hanno effettuato una perquisizione nel bar dove hanno
trovato 150 grammi di cocaina, 50 grammi di eroina, 45 proiettili
calibro 9 ed un bilancino di precisione. A Montegiordano
un cittadino straniero di nazionalità tunisina, Mohamed Mosour
Lotfi Ben, di 40 anni, è stato arrestato dai carabinieri per
violazione della legge sull'immigrazione. Nel corso di controlli è
emerso che lo straniero non ha rispettato il decreto di espulsione
emesso nei suoi confronti dal questore di Siracusa. A Frascineto
due persone con precedenti penali sono state arrestate dai carabinieri
per detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Nel corso di controlli
i due sono stati trovati in possesso di alcune dosi di droga.
Rapina
da far West sulla A3: bottino un milione di euro. Chiuso
lo svincolo di Lauria Nord. Polemiche tra sindacato e vigilantes
sulla scorta
Inchiesta
Fortugno: indagato non si trova; interrogato
Giugno. Per
i due contestato anche il reato di concussione.
Proteste dei ragazzi di Locri contro Pisanu
Un
incendio, forse doloso, distrugge la struttura in legno della Forestale
a Camigliatello
01/10 Una struttura in legno di proprieta' del corpo forestale dello
stato a Camigliatello Silano e' stata distrutta da un incendio sulle
cui cause sono in corso accertamenti. Le fiamme sono state spente
dai vigili del fuoco e dal personale della forestale. La struttura
in legno era un centro informazioni sviluppato su due livelli di una
superficie di circa 200 metri quadri. Sono attualmente in corso le
indagini per accertare le cause che hanno provocato l'incendio. Nel
corso della notte a Camigliatello e' giunto anche il comandante provinciale
di Cosenza, Colonnello Francesco Curcio. Tra le ipotesi al vaglio
degli investigatori c'e' anche quella che l'incendio sia di natura
dolosa.
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