Il Presidente Ciampi boccia il decreto
sull’agricoltura che contiene anche gli aiuti per l’aviaria.
“Manca la copertura finanziaria”. Camere convocate per
7 marzo. Sbarbati (Rep.Eur) "Berlusconi licenzi Alemanno".
Bindi, Percoraro, Cento "Governo incapace". Bianchi "Trovare
i fondi"
03/03 Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha rinviato
alla Camere il decreto legge che contiene aiuti per prevenire l'epidemia
da influenza aviaria. Il motivo del rinvio e' la una mancanza di copertura
finanziaria. ''Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi
-si legge in una nota del Quirinale- ha chiesto alle Camere, a norma
dell'art.74, primo comma, della Costituzione, una nuova deliberazione
in ordine alla legge: 'Conversione in legge, con modificazioni, del
decreto-legge 10 gennaio 2006, n.2, recante interventi urgenti per
i settori dell'agricoltura, dell'agroindustria, della pesca, nonche'
in materia di fiscalita' d'impresa' per inosservanza dell'art.81,
quarto comma, della Costituzione, con ri ferimento alla copertura
finanziaria della parte della legge relativa all'intervento agevolativo
in materia di versamento dei contributi previdenziali agricoli. Dopo
la decisione del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi,
di rinviare alle Camere la legge sull'influenza aviaria il Senato
e' convocato per martedi' 7 marzo alle ore 17. All' ordine del giorno
la discussione del disegno di legge n. 3723-B/bis recante Conversione
in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 gennaio 2006, n.
2, recante interventi urgenti per i settori dell'agricoltura, dell'agroindustria,
della pesca, nonche' in materia di fiscalita' d'impresa.
Coldiretti: “Ora serve un
atto di responsabilità”
"La rilevanza e l'urgenza" delle norme contenute nel decreto
sull'agricoltura- dall'aviaria ai biocarburanti e poi la previdenza
e la questione dello zucchero, tanto per fare un esempio- "richiedono
responsabilita' per poter superare le difficolta' e rendere operativi
i provvedimenti al piu' presto e prima della fine di questa legislatura".
E' quanto afferma, dopo la bocciatura del Quirinale al dl agricoltura,
il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni.
Bianchi (DL) “Il Governo si
impegni a trovare la copertura”
''Il governo si impegni a garantire la copertura del decreto sull'aviaria
che e' stato rinviato dal presidente della Repubblica alle Camere''.
Lo afferma il parlamentare Dl Dorina Bianchi. ''Il carattere di emergenza
- sostiene Bianchi - e di particolare delicatezza relativo alla gestione
del virus dell'aviaria con dei casi accertati in Italia di uccelli
morti risultati contagiati, impone che il governo faccia il possibile
per trovare la necessaria copertura''. ''Il fatto che pero' non sia
stata precedentemente prevista þ conclude Bianchi þ e'
grave e dimostra una sconsiderata leggerezza e superficialita' da
parte del governo dal momento che e' in atto in tutta la comunita'
internazionale una corsa contro il tempo per le misure di prevenzione,
controllo e monitoraggio sull'aviaria''.
Cento (verdi) : “Governo inaffidabile”
La decisione di Ciampi di rinviare alle Camere per mancanza di copertura
finanziaria il decreto contenente misure per l'aviaria ''e' la conferma
della totale inaffidabilita' e incapacita' del governo, che anche
di fronte alle emergenze, come quella dell'aviaria, non riesce a garantire
la copertura dei propri provvedimenti''. Lo afferma il deputato Verde
Paolo Cento. ''Ancora una volta - osserva Cento - emerge la superficialita'
di questa maggioranza di centrodestra e ora sara' necessario riconvocare,
nonostante la campagna elettorale sia in corso, le Camere per poter
recepire i rilievi di Ciampi e approvare un provvedimento capace di
far fronte all'emergenza aviaria, alla crisi del settore agricolo
e degli allevamenti, garantire la sicurezza della salute dei nostri
concittadini''.
Bindi “Governo irresponsabile,
operatori presi in giro”
''Il governo e' irresponsabile non sa neppure fare i conti per un
provvedimento urgente che deve fronteggiare una situazione complessa
e difficile'': lo afferma Rosy Bindi parlamentare della Margherita.
''E' l'ennesima prova della superficialita' con cui si affrontano,
pur in presenza di un atteggiamento responsabile dell'opposizione,
temi che destano una comprensibile preoccupazione nella pubblica opinione.
Gli operatori del settore - conclude sono stati presi in giro''
Pecoraro Scanio (verdi) “Governo
incapace”
''Il rinvio alle camere del decreto sull'emergenza aviaria dimostra
che questo governo e' incapace''. Lo afferma il presidente dei Verdi,
Alfonso Pecoraro Scanio, commentando il rinvio alle Camere del presidente
della Repubblica del decreto sull'aviaria. ''E' gravissimo -prosegue
Pecoraro- che non sia stata prevista una copertura economica per i
provvedimenti. Evidentemente per norme di interesse generale l'attenzione
della Cdl non e' massima. Questo rinvio e' anche la conferma che la
finanza creativa di Tremonti lascera' una pesantissima cambiale da
pagare al prossimo governo. Le casse sono disastrate da cinque anni
di incapacita'''. ''L'opposizione - conclude il leader del Sole che
Ride - e' disponibile anche a camere sciolte ad appoggiare provvedimenti
in favore di un settore prostrato dalla psicosi, alimentata anche
dalla mancanza di un'autorita' per la sicurezza alimentare. Sull'aviaria
e' stata fatta molta propaganda e pochi fatti''.
Ronconi (Udc) “Ora un approfondimento
bipartisan”
"Atteso che il provvedimento sulla previdenza in agricoltura
e sulle provvidenze a favore delle aziende avicole, in Parlamento
non ha trovato contrarieta' da parte dell'opposizione, credo che,
vista la straordinaria importanza del Decreto rinviato alle Camere,
sia necessario un serio impegno bipartisan per approvarlo nuovamente
con immediatezza e soprattutto per individuare le coperture finanziarie
necessarie non solo per le aziende avicole ma anche per garantire
i provvedimenti previdenziali. Non credo che sia proponibile alcuno
scorporo ma solo un approfondimento della copertura finanziaria complessiva".
Lo afferma Maurizio Ronconi dell'Udc.
Sbarbati (Rep. Eur.) “Berlusconi
licenzi Alemanno”
03/03 "In un momento delicato come quello attuale, occorre fare
chiarezza e proporre interventi concreti e non demagogici per la soluzione
del problema dell'influenza aviaria. Si devono rassicurare i cittadini
sulla bonta' dei prodotti made in Italy senza costringere volti noti
del calcio e del mondo dello spettacolo a mangiare pollo in tv per
sostenere il Governo nelle sua tesi" dichiara Luciana Sbarbati
leader dei Repubblicani Europei che aggiunge "Il governo di Berlusconi
fa l'ennesima figuraccia con la sonora bocciatura del decreto appena
rinviato alle Camere dal Capo dello Stato. Decisione assunta dal Presidente
Ciampi, che dovrebbe suggerire al Presidente del Consiglio Berlusconi
di licenziare il Ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno
che non ha saputo neppure fare i calcoli per la copertura finanziaria
del provvedimento da lui stesso promosso. Il decreto bocciato, divenuto
un :omnibus' per soddisfare anche gli appetiti elettorali dell'ultim'ora,
oggi rischia di trasformarsi in un boomerang che andra' a colpire
la fiducia degli italiani circa la sicurezza dei prodotti alimentari
e produrra' conseguenze negative su quelle aziende della filiera avicola
gia' duramente colpite da gravissime perdite in termini economici
e occupazionali".
Ministro Alemanno: “Stupore
e amarezza”
"Esprimo stupore ed amarezza per la decisione del capo dello
Stato di rinviare alle Camere la legge di conversione del Decreto
Agricoltura, che contiene norme importanti non solo sulla previdenza
agricola ma anche sull'influenza aviaria, sulla riconversione dello
Zucchero, sui biocarburanti e per la riduzione dell'Iva sulla Pesca".
E' quanto dichiara il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali
Gianni Alemanno dopo il rinvio alla Camere del decreto agricoltura
da parte del Presidente della Repubblica "Recupereremo tutte
le norme piu' importanti recependo i suggerimenti del capo dello Stato
- prosegue Alemanno - attraverso una nuova convocazione delle Camere
oppure, se non sara' possibile ottenere il numero legale, attraverso
la promulgazione di un nuovo decreto legge". "Infatti -
afferma il Ministro - tutte le norme piu' importanti non erano contenute
nel decreto legge iniziale ma nella legge di conversione e quindi
non devono sottostare al divieto di reiterazione dei decreti".
Purtroppo quest'episodio- commenta il Ministro Alemanno - dimostra
quanto sia difficile recuperare crediti Inps dell'Agricoltura cartolarizzati
dal governo D'Alema, perche' con quella cartolarizzazione s stato
dato un valore fittizio di 2 miliardi di euro a dei crediti che lo
Stato non potra' mai recuperare senza una rateizzazione a lungo termine".
"Garantisco - conclude Alemanno - a tutti gli agricoltori ed
i pescatori che tutte le norme piu' importanti ed urgenti saranno
recuperate".
Coldiretti: “Ora serve un
atto di responsabilità”
"La rilevanza e l'urgenza" delle norme contenute nel decreto
sull'agricoltura- dall'aviaria ai biocarburanti e poi la previdenza
e la questione dello zucchero, tanto per fare un esempio- "richiedono
responsabilita' per poter superare le difficolta' e rendere operativi
i provvedimenti al piu' presto e prima della fine di questa legislatura".
E' quanto afferma, dopo la bocciatura del Quirinale al dl agricoltura,
il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni.
Confagri: “Deluse le aspettative
degli agricoltori”
Aldila' della valutazioni politiche certamente il percorso del decreto
doveva essere costruito piu' scrupolosamente per evitare di deludere
le aspettative degli agricoltori, date per acquisite''. E' quanto
ha detto il presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni,
dopo il rinvio alle Camere, da parte del Capo dello Stato, del decreto
sull'agricoltura.
I punti del Decreto Legge rimandato
alle Camere
Ecco i due punti principali del decreto agricoltura approvato definitivamente
mercoledi' scorso al Senato e che stasera il capo dello Stato Carlo
Azeglio Ciampi ha rinviato alle Camere per mancanza di copertura,
probabilmente a proposito del condono previdenziale agricolo inserito
nel dl con un emendamento del governo. Questa parte del provvedimento,
assai attesa dagli agricoltori soprattutto al Sud, prevede che i contributi
non versati da datori di lavoro agricolo e da lavoratori autonomi
del settore fino al 30 giugno 2005 possono essere estinti pagando
solo quanto dovuto piu' il rimborso delle spese sostenute dalla societa'
di riscossione. Insomma, vengono cancellati gli interessi di mora
e le sanzioni civili. Uno scoglio importante, a questo proposito,
e' che l'Inps ha gia' cartolarizzato, cioe' venduto, buona parte dei
crediti della previdenza agricola: in questo caso la stessa Inps potra'
sostituirli con altri crediti gia' accertati di pari importo. Entro
90 giorni dall'entrata in vigore del condono l'Inps deve informare
gli interessati che possono aderire alla sanatoria versando il 2%
delle somme dovute entro il 30 giugno 2006, pagando il resto in 25
anni in rate semestrali (insomma la faccenda va chiusa entro il 31
dicembre 2030). Ovviamente se si aderisce al condono vengono sospesi
sia i giudizi pendenti, compensando le spese delle parti, che le azioni
di recupero dei contributi. Versando il 2%, chi aderisce alla sanatoria
puo' chiedere la sostituzione delle ipoteche iscritte con garanzie
fidejussorie assicurative. I giudizi pendenti e sospesi sono estinti
compensando le spese tra le parti. Il provvedimento, sommato al blocco
dei tributi, e' parecchio costoso (il sottosegretario all'Economia
Giuseppe Vegas ne escluse l'entrata in Finanziaria perche' "oneroso"):
nei primi tre anni dovrebbe valere circa 730 milioni di euro e 103
milioni l'anno a partire dal 2009. Versamenti contributivi e tributari
sospesi per 10 mesi, un fondo da 100 milioni di euro nel 2006 "per
l'emergenza avicola" per il salvataggio delle aziende, l'abbandono
dell'attivita' produttiva, per investimenti in biosicurezza degli
allevamenti e per coprire un'indennita' per i danni subiti. Queste
le principali misure contenute nell'emendamento al decreto legge sull'agricoltura
approntato dal ministero delle Politiche agricole con le associazioni
di categoria. Misura che poggia sull'ok arrivato dall'Unione europea
per un fondo da 100 milioni di euro, appunto. "A decorrere dal
primo gennaio 2006 e fino al 31 ottobre 2006- si legge nell'emendamento-
a favore di allevatori avicoli, imprese di macellazione e trasformazione
di carne avicola, esercenti attivita' di commercio all'ingrosso di
carni avicole, nonche' quelle mangimistiche, mangimistiche operanti
nella filiera e dell'autotrasporto (tra gli ultimi aggiustamenti decisi
in aula e annunciati dal ministro Alemanno e dal sottosegretario Delfino,
ndr), sono sospesi i termini relativi agli adempimenti e ai versamenti
tributari, nonche' il pagamento di ogni contributo o premio di previdenza
e assistenza sociale, compresa la quota a carico dei dipendenti, senza
aggravio di sanzioni, interessi o altri oneri. Non si fa luogo al
rimborso di quanto gia' versato. Sono, inoltre, sospesi per gli stessi
mesi i pagamenti delle rate delle operazioni creditizie e di finanziamento,
incluse quelle poste in essere dall'Istituto di servizi per il mercato
agricolo alimentare (Ismea)". La dotazione: "al fine di
assicurare la realizzazione di interventi urgenti diretti a fronteggiare
l'emergenza nel settore avicolo dovuta all'influenza aviaria- stabilisce
la norma- e' istituito presso il ministero per le Politiche agricole
un Fondo, denominato 'Fondo per l'emergenza avicola' con dotazione
pari a 100 mln di euro per l'anno 2006". Scopo del fondo, si
legge nel provvedimento, e' finanziare gli interventi, conformi alle
linee guida per il salvataggio e la ristruttturaazione delle aziende
in difficolta' dell'Unione europea, per far fronte all'interruzione
dell'attivita' agricola e ai conseguenti danni economici e sociali.
Ancora, il finanziamento dell'indennita' compensativa della "perdita
di reddito o delle maggiori spese sopportate" a causa della crisi,
"commisurata al periodo di fermo produttivo e alla superficie
dell'allevamento" e il finanziamento dell'indennita' "a
favore delle imprese agricole che esercitano attivita' di allevamento
avicolo sottoposte a restrizioni della movimentazione degli animali
o a fermo produttivo a seguito di provvedimenti sanitari". Il
fondo finanziera' poi programmi per "interventi per l'abbandono
dell'attivita' produttiva", come previsto dagli orientamenti
comunitari. Ancora, il fondo finanziera' "investimenti alle imprese
avicole per misure di biosicurezza", comprese "spese sostenute
per misure sanitarie".
Precedenti
01/03
Approvato dal Senato il DL sull’agricoltura che prevede, tra
l’altro, misure per le aree svantaggiate,
per gli avicoltori colpiti dall’aviaria, rateizzazione dei contributi.
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