Approvato dal Senato il DL sull’agricoltura
che prevede, tra l’altro, misure per le aree svantaggiate, per
gli avicoltori colpiti dall’aviaria, rateizzazione dei contributi.
Reazioni.
01/03 Semaforo verde dell'Aula del Senato al decreto legge sull'agricoltura
che, con questa seconda lettura diventa legge. Si tratta di un provvedimento
che, tra le altre cose, prevede lo stop di 10 mesi del pagamento delle
tasse per allevatori colpiti dalla crisi avicola; l'istituzione di
un Fondo per l'emergenza avicola da 100 mln di euro; un pacchetto
'previdenza' costituito dalla sospensione degli aumenti dell'aliquota
contributiva, dall'incremento delle agevolazioni contributive nelle
aree svantaggiate e dal condono previdenziale agricolo, vale a dire
la sanatoria dei contributi previdenziali con una cancellazione delle
sanzioni e degli interessi di mora e la rateizzazione in 25 anni delle
somme dovute. Per le tre misure previdenziali il costo e' calcolato
in 291 mln di euro per il 2006; 236,5 mln per il 2007; 203 mln di
euro per il 2008 e 103 mln a decorrere dal 2009. Risorse reperite
utilizzando le maggiori entrate previste dal provvedimento stesso
per 42 mln di euro nel 2006, 48 mln nel 2007 e 54 mln di euro nel
2008. Per il resto si ricorre ad una riduzione dello stanziamento
di competenza del Fas per 830 mln di euro (spese in conto capitale)
nel 2006, 425 mln di euro nel 2007 e 352 mln di euro nel 2008. Con
il provvedimento viene inserita anche una norma che fissa al 31 luglio
2006 il termine per i versamenti relativi alle quote latte: non viene,
pero', precisato il periodo di riferimento relativo ai versamenti.
E' stata poi introdotta una novita': l'obbligo per i ristoranti di
servire l'olio d'oliva in bottiglie etichettate.
Ecco le misure del decreto.
STOP AUMENTO ALIQUOTE: sospensione per il triennio
2006-2008 degli aumenti di aliquota annuale rispettivamente di 0,20
e 0,60 punti percentuali a carico dei datori di lavoro in ambito agricolo.
L'aliquota pertanto rimane fissata, per il triennio in questione,
all'importo previsto per il 2005.
AGEVOLAZIONI AREE SVANTAGGIATE: si prevede che dal
1° gennaio 2006, per il triennio 2006-2008, siano aumentate in
una certa misura le agevolazioni contributive per i datori di lavoro
di zone svantaggiate. Nel dettaglio, nei territori montani particolarmente
svantaggiati, lo sgravio contributivo, rispetto a quanto dovuto sul
territorio nazionale, spetta nella misura del 75% dei contributi a
carico del datore di lavoro (pertanto la quota da versare sara' del
25%, quindi piu' bassa rispetto alla quota del 30% attualmente dovuta).
Nelle zone agricole svantaggiate, invece, lo sgravio contributivo
compete nella misura del 68% (pertanto la quota da versare sara' del
32%, notevolmente piu' bassa rispetto al 60% attualmente previsto).
CONDONO PREVIDENZIALE: i datori di lavoro agricoli
e i lavoratori autonomi agricoli che siano debitori per contributi
previdenziali e assistenziali obbligatori risultanti, fino alla data
del 30 giugno 2005, dalle giornate denunciate trimestralmente all'Inps,
relativi a periodi non ancora prescritti e tendo conto dello sgravio
previsto dalla normativa relativa alle calamita' naturali, possono
regolarizzare la propria posizione, senza alcuna maggiorazione per
interessi di mora e sanzioni civili, con il pagamento di una somma
pari all'importo del debito contributivo, oltre a quanto dovuto al
concessionario a titolo di rimborso per le spese sostenute per le
procedure esecutive eventualmente intraprese. E' possibile rateizzare
il versamento in 25 anni con periodicita' semestrale. E la regolarizzazione
si applica anche alle partite debitorie cedute dagli enti previdenziali.
STOP TASSE ALLEVATORI: contro la crisi del settore
avicolo il decreto mette sul piatto una serie di misure di emergenza:
per allevatori avicoli, imprese di macellazione e trasformazione di
carne avicola, imprese mangimistiche e dell'autotrasporto, esercenti
attivita' di commercio all'ingrosso di carni avicole si prevede la
sospensione per 10 mesi (dal 1° gen. al 31 ott.2006) dei termini
relativi agli adempimenti e ai versamenti tributari, nonche' del pagamento
di ogni contributo o premio di previdenza e assistenza sociale, compresa
la quota a carico dei dipendenti, senza aggravio di sanzioni, interessi
o altri oneri. Non si rimborsa, pero', quanto gia' versato. Sospesi,
inoltre, per gli stessi mesi i pagamenti delle rate delle operazioni
creditizie e di finanziamento, incluse quelle poste in essere dall'Istituto
di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea).
FONDO EMERGENZA AVICOLA: viene istituito presso il
Mipaf un 'Fondo per l'emergenza avicola' con dotazione pari a 100
mln di euro per l'anno 2006, che ha le seguenti finalita': interventi
conformi a quanto previsto dalle linee guida europee per il salvataggio
e la ristrutturazione delle aziende in difficolta' per far fronte
all'interruzione dell'attivita' avicola ed ai conseguenti danni economici
e sociali; finanziamento dell'indennita' compensativa della perdita
di reddito o delle maggiori spese sopportate a causa dell'influenza
aviaria nell'ambito dei programmi di prevenzione e controllo della
influenza aviaria realizzati a livello comunitario, nazionale e regionale;
finanziamento di una indennita' per i danni indiretti causati alle
imprese agricole da restrizioni della movimentazione degli animali
e da fermo produttivo a seguito di misure sanitarie; programmi finalizzati
alla realizzazione di interventi per l'abbandono dell'attivita' produttiva;
investimenti nelle imprese avicole per misure di biosicurezza e sanitarie.
Per l'anno 2007, infine, il ministro dell'economia, d'intesa con il
titolare delle politiche agricole, ''e' autorizzato a concedere contributi
per l'accensione di mutui per la riconversione e la ristrutturazione
delle imprese coinvolte nella situazione di emergenza della filiera
avicola, ivi compresi gli allevamenti avicoli e le imprese di macellazione
e di trasformazione di carne avicola o di prodotti a base di carne
avicola. A tal fine e' autorizzata la spesa di 10 milioni di euro
per l'anno 2007.
FRODI AGROALIMENTARI: con l'intento di rafforzare
il contrasto alle frondi viene attribuita ai collaboratori e operatori
di agente del Corpo forestale la qualifica di agente di polizia giudiziaria
e agli appartenenti ai ruoli di revisori e periti del Corpo forestale
la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria. Il ministero dell'Interno,
inoltre, puo', su proposta del dicastero delle Politiche agricole,
attribuire con proprio decreto agli stessi soggetti la qualifica di
agente di pubblica sicurezza. L'Ispettorato centrale repressione frondi
puo' effettuare controlli presso le ditte che beneficiano di finanziamenti
nell'ambito del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia
(FEOGA-Garanzia). Al Consorzio anagrafi animali, infine, viene riconosciuta
la qualifica di ente strumentale del Mipaf per l'assistenza tecnica
al sistema nazionale delle anagrafi animali e della tracciabilita'
degli alimenti, prevedendo l'assegnazione di un contributo da parte
dell'Agea di 1 mln di euro a decorrere dal 2006.
SETTORE BIETICOLO-SACCARIFERO: viene costituito presso
l'Agea il Fondo per la razionalizzazione e la riconversione della
produzione bieticolo-saccarifera al quale sono state assegnate tutte
le risorse comunitarie e nazionali (queste ultime quantificate in
65,8 milioni di euro per il 2006). Lo stanziamento consentira' di
erogare gli aiuti nazionali, previsti dalla normativa comunitaria,
a produttori agricoli e gruppi saccariferi che resteranno sul mercato
dopo il taglio del 50% della quota produttiva nazionale di zucchero.
AGROENERGIA: il decreto prevede una serie di interventi
nel settore agroenergetico per promuovere la produzione e il consumo
di biomasse e biocarburanti di origine agricola. A questo scopo si
incentiva la produzione e la commercializzazione di bioetanolo. E
si introduce l'obbligo per i produttori di carburanti diesel e benzina,
a decorrere dal 1° luglio 2006, di miscelare i prodotti con biocarburante
di origine agricola nella quota dell'1%.
ALTO COMMISSARIO PER LOTTA A CONTRAFFAZIONE: per
rafforzarne la struttura viene istituito un Comitato tecnico di supporto,
viene assegnato un contingente di 15 unita', diventa a regime il contributo
di 1 mln di euro a partire dal 2006 e viene resa permanente l'attivita'
del Comitato nazionale italiano istituito nel 2005 (Anno internazionale
del Microcredito). Questo, per consentire la prosecuzione delllo sviluppo
dei programmi di microfinanza.
QUOTE LATTE: slittano al 31 luglio 2006 i versamenti
dei prelievi mensili da gennaio a marzo, mese in cui chiude la campagna
produttiva 2005-2006. Da notare che le multe arretrate ammontano a
circa 1,5 mld di euro.
PESCA: il decreto estende l'Iva agricola alla pesca
in via sperimentale e solo per l'anno 2006; contiene misure di semplificazione
nel settore; rinvia al 1° gennaio 2007 il termine per l'installazione
delle nuove apparecchiature radiotelevisive a bordo dei pescherecci
che effettuano la navigazione oltre le 3 miglia; autorizza il Mipaf,
prevedendo uno stanziamento di 500mila euro a decorrere dal 2006,
a costituire un Fondo di assistenza per le famiglie dei pescatori,
destinato alla corresponsione di contributi agli eredi di ciascun
deceduto in mare nella misura massima di 50mila euro. Il provvedimento,
infine, chiarisce che per godere delle agevolazioni fiscali e previdenziali,
l'imprenditore ittico deve applicare al personale i contratti collettivi
nazionali del settore specifico.
ETICHETTE SU OLIO D'OLIVA: i pubblici esercizi sono
obbligati a servire l'olio di oliva in bottiglie etichettate. Previste
sanzioni fino a 3000 euro.
MIELE: e' obbligatorio indicare l'origine del miele indicando sull'etichetta
il paese di raccolta.
Soddisfazione di Coldiretti
''Oltre 38 mila imprese agricole calabresi che assumono manodopera
beneficeranno di una riduzione del costo del lavoro, della possibilita'
di regolarizzare i contributi pregressi e della sospensione degli
aumenti automatici che favorira' l' occupazione in agricoltura dopo
il crollo registrato dall' Istat nel 2005''. Lo rende noto la Coldiretti
Calabria che, in una nota, esprime ''grande soddisfazione'' per la
definitiva conversione in legge del decreto legge n. 2 del 10 gennaio
2006. Il decreto, prosegue la nota, ''prevede, oltre agli interventi
previsti per arginare l' emergenza dell' influenza aviaria e per i
biocarburanti, importanti misure previdenziali tra cui anche il pagamento
dei contributi sul salario reale e non piu' virtuale e la semplificazione
burocratica attraverso l' invio ad un unico ente delle comunicazioni
di assunzione''. ''Il contenuto della riforma - afferma la Coldiretti
- intende riorganizzare, semplificandolo, il sistema lavoristico-previdenziale
in agricoltura in coerenza con l' ordinamento previdenziale generale
e con un sistema moderno di welfare, salvaguardando tuttavia le specificita'
del lavoro agricolo''. ''La riforma previdenziale agricola - sostiene
il presidente della Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro - e' il risultato
della mobilitazione della Coldiretti lungo un percorso iniziato a
luglio del 2000 quando sono state enucleate in un progetto organico,
e presentato alle Istituzioni, tutte le proposte che l' organizzazione
ha inteso sottoporre al legislatore in materia di lavoro e previdenza
come risposta alle imprese su due versanti: riduzione dei costi e
migliore utilizzo della manodopera alfine di intraprendere un percorso
di trasparenza dei rapporti di lavoro. L' obiettivo della mobilitazione
e' stato sin dall' inizio quello creare un sistema di sviluppo per
le imprese agricole, in particolar modo per quelle calabresi, dove
si avverte da tempo l' esigenza di adottare misure dirette a renderle
competitive sul mercato comunitario al pari degli altri paesi europei,
principalmente attraverso l' allineamento dei costi del lavoro''.
''La realta' imprenditoriale calabrese - afferma il direttore della
Coldiretti Calabria, Angelo Milo - in questi anni si e' trovata spesso
ostacolata nell' intraprendere un costante progetto di sviluppo a
causa degli eccessivi costi del lavoro, trovandosi costretta sovente
a ricorre ad assunzioni in nero per poter proseguire l' attivita'.
In questa riforma sono previste misure che, oltre a ridurre i costi
del lavoro, rappresentano un decisivo passo verso la semplificazione
delle assunzioni contribuendo in maniera determinante al percorso
di trasparenza dei rapporti di lavoro intrapreso in questi anni dal
settore agricolo''. ''Con questa legge - conclude Milo - abbiamo raggiunto
un obiettivo importantissimo gettando le basi per contrastare problemi
congiunturali particolarmente radicati nella nostra regione, com'
e' quello della disoccupazione; inoltre gli strumenti legislativi
contenuti nella riforma serviranno da trampolino di lancio per la
valorizzazione del territorio calabrese, tutelando l' attivita' delle
imprese che da tempo operano in agricoltura ed incentivando i giovani
imprenditori a creare, con le loro potenzialita', nuove possibilita'
di sviluppo''
Iovene (DS) “Testo approvato
migliore rispetto a quello del Governo”
''Il decreto sull'agricoltura approvato oggi dal Senato e' sicuramente
migliore rispetto al testo emanato dal Governo che era del tutto privo
di concretezza e incisivita'''. E' quanto sostiene in una nota il
senatore dei Ds, Nuccio Iovene, circa il decreto sull'agricoltura
approvato dal senato. ''Grazie alle pressioni - ha aggiunto - e alle
battaglie dell'opposizione sono stati inseriti interventi importanti
come quelli sulla previdenza agricola, sulla quale, per mesi, sono
state annunciate iniziative governative mai realizzatesi; cosi' e'
stato anche per le risorse del settore saccarifero; cosi', infine,
anche per la pesca dove si sperimentera', per il solo 2006, il regime
speciale dell'Iva agricola. Vitale, per molte famiglie, la decisione
di restituire pienamente l'indennita' di disoccupazione ai lavoratori
agricoli, ridotta drasticamente in una precedente legge finanziaria
e che aveva suscitato le proteste diffuse delle organizzazioni sindacali,
oltre al blocco dell'adeguamento delle aliquote contributive dovute
dai datori di lavoro per il triennio 2006-2008, maggiori controlli
dell'Inps, una lotta piu' efficace al sommerso nel lavoro agricolo
e riduzioni di carichi previdenziali per le imprese operanti nei territori
montani e nelle aree svantaggiate. Un punto decisivo invece per molte
aziende e' stato volutamente aggirato con una soluzione che ha molto
il sapore della beffa elettorale''. ''Per la regolarizzazione - ha
concluso Iovene - dei contributi previdenziali del settore agricolo,
per i quali si prevedeva una rateazione in 25 anni, invece di predisporre
la necessaria copertura il governo l'ha sottoposta, cosa assolutamente
inusuale, all'esame di Eurostat per verificare l'assenza di impatto
delle norme sul rapporto deficit-Pil concordato dall'Italia in sede
europea. E' chiaro che si tratta di un bluff: se davvero il governo
credeva in tale misura avrebbe dovuto finanziarla e non varare una
norma illusoria''.
Latorre (DS) “Sulla previdenza
un bluff del Governo”
''Il decreto sull' agricoltura esce dal Senato sicuramente migliore
rispetto alle iniziali intenzioni di maggioranza e governo. Il ruolo
dell'opposizione e' stato decisivo per l'inserimento di punti importanti
sulla previdenza agricola e su alcune gravi crisi di settore''. Lo
sostiene, in una dichiarazione, Nicola Latorre, senatore dei Ds e
componente la segreteria nazionale del partito. ''E' stato importante
anche - aggiunge Latorre - ottenere la restituzione piena dell' indennita'
di disoccupazione per i lavoratori agricoli dopo i tagli stabiliti
con una precedente Legge finanziaria. Abbiamo inoltre manifestato
consenso per la costituzione del fondo di emergenza per il settore
avicolo. Quello che pero' ancora ci preoccupa e preoccupa molti agricoltori,
in particolare delle regioni meridionali, e' il bluff che il Governo
sembra aver messo in atto per non affrontare, come sarebbe stato giusto,
il nodo della regolarizzazione dei contributi previdenziali per le
aziende agricole. E' forte il sospetto, infatti, che il Governo abbia
deciso di vincolare la decisione a una verifica con la Commissione
europea per poi concludere la vicenda con un nulla di fatto. Non sarebbe
certo la prima volta che questa maggioranza prende in giro gli agricoltori''.
Macrì (Confagri) “Positivo il provvedimento di riordino
sulla previdenza”
''Il provvedimento di riordino della previdenza agricola approvato
dal Parlamento risponde a molte delle richieste avanzate dalla Confagricoltura
e rappresenta un tangibile, importante risultato delle molteplici
iniziative intraprese dall'Organizzazione''. E' quanto sostiene in
una nota il Presidente della Confagricoltura Calabria Francesco Macri'
circa l'approvazione del decreto sulla previdenza. ''Il provvedimento
permettera' - ha aggiunto - agli agricoltori di poter proseguire con
serenita' la loro attivita', contribuendo a salvaguardare la competitivita'
delle imprese e l'occupazione in agricoltura, nonche' a contrastare
il fenomeno del lavoro non regolare. Da tempo la Confagricoltura ha
evidenziato la necessita' e l'urgenza di un intervento finalizzato
ad alleggerire la pressione contributiva che grava sulle imprese datoriali,
a razionalizzare il sistema, nonche' a risolvere l'annosa questione
delle partite pregresse''. Tra le misure di cui potranno usufruire
le imprese grazie all'azione svolta dalla Confagricoltura, prima fra
tutte la maggiorazione delle agevolazioni contributive per le zone
montane e svantaggiate largamente diffuse in tutto il territorio nazionale''.
''A nome degli imprenditori di Confagricoltura Calabria - ha concluso
Macri' - mi sento in dovere di ringraziare il Governo ed in modo particolare
il Ministro all'Agricoltura Gianni Alemanno ed il Presidente dell'Agea
Antonio Buonfiglio che hanno dedicato un costante, forte impegno per
rispondere alle istanze della nostra Organizzazione, nonche' le forze
politiche presenti in Parlamento''
Bianchi (DL) “Alemanno tuteli
la produzione”
''Cosa pensa di fare il ministro Alemanno per tutelare gli agrumicoltori
della Piana di Sibari in Calabria?''.E' quanto sostiene Dorina Bianchi
della Margherita. ''La cattiva gestione - dice la Bianchi - delle
importazioni da paesi produttori concorrenti, che permette l'ingresso
nel nostro paese di prodotti che spesso non rispondono ai requisiti
di qualita' e di sicurezza alimentare, pesa sulla fragile economia
della zona, gia' messa in ginocchio dalle gelate invernali, e gli
effetti devastanti si ripercuotono anche su altri settori di attivita'
interconnessi, bloccando cosi' ogni speranza di sviluppo.Le perdite
sono considerevoli, con l'abbattimento di gran parte della produzione
dell'intera area. Il rischio e' il collasso totale dell'economia di
tutta la zona della Sibaritide''. ''Speriamo che il ministro Alemanno
- conclude Dorina Bianchi - non sia troppo impegnato nella sua campagna
elettorale da snobbare questa giusta protesta che, anche se fatta
nella lontana Calabria, lontano dalle telecamere e dal Campidoglio,
merita una risposta immediata e dei provvedimenti urgenti''.