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Protocollo di cooperazione tra Unical e Burundi
L’Università della Calabria sigla intesa con il Burundi 02 ott 09 Il Rettore, Prof. Giovanni Latorre, e il Ministro dell’Enseignement Supérieur et de la Recherche scientifique, On. Dott. Saidi Kibeya, hanno firmato questa mattina un protocollo di cooperazione che legherà l’Ateneo di Arcavacata e il Paese dei Grandi Laghi per il triennio 2009-2012. Il protocollo prevede un’azione finalizzata a favorire la cooperazione tra l’UniCal e il Governo del Burundi nel campo della ricerca e dell’alta formazione. “Siamo molto lieti di ospitarLa - ha detto prendendo la parola e dando il benvenuto all’ospite il Rettore Latorre - la nostra Università sta investendo molto nel campo dell’internazionalizzazione e da tempo ha avviato rapporti con il Burundi, come testimoniano gli studenti del Suo Paese che si stanno formando nel nostro Ateneo. Abbiamo avviato questo percorso consapevoli anche del contributo che avremmo potuto assicurare alla rinascita del Burundi, dopo la lunga guerra civile da cui è stato dilaniato. Una missione - ha aggiunto Latorre - che auspichiamo possa registrare ulteriori fasi di sviluppo, a partire dal momento importante che ci accingiamo a solennizzare questa mattina con la firma del protocollo di cooperazione. Siamo certi a questo proposito - ha concluso il rettore dell’Università della Calabria - che questa iniziativa produrrà risultati positivi per entrambi, aiutando i nostri studenti, ma anche i docenti, ad acquisire e ad irrobustire quella mentalità internazionale che il mondo globalizzato impone in ogni settore”. Ha preso la parola a questo punto il Ministro Kibeya, che ha ringraziato il Rettore Latorre e l’Università della Calabria per l’accoglienza ricevuta: “E’ un onore per me e per il mio Paese constatare tanta disponibilità e un impegno serio e qualificato in direzione delle nostre esigenze, che sono numerose e di grande portata. Quelle che poniamo questa mattina – ha aggiunto Kibeya – sono le basi di un grande progetto attraverso il quale sarà possibile favorire l’incontro di culture ed esperienze diverse, ma anche promuovere una convergenza ideale e culturale tra le nostre realtà. E’ questo appunto – ha detto ancora il Ministro del Burundi – il senso del protocollo che da qui a breve firmeremo e che rappresenta allo stesso tempo il simbolo e la prospettiva di un miglioramento e di un cambiamento della nostra Nazione verso obiettivi di qualità, benessere e sviluppo. Noi crediamo possibile – ha concluso Kibeya – e l’Unical ce ne dà la conferma, che il Burundi, in un prossimo futuro, possa essere un Paese diverso, inserito stabilmente e pacificamente nello scenario internazionale, e godere, come merita, di una stabile dimensione di pace e di prosperità”. All’incontro hanno partecipato anche l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Rende, Prof.ssa Delly Fabiano, il Presidente dell’Associazione “Africa Renaissance Time”, prof. Déo Gratias Nkinahamira, che ha svolto un ruolo importante per la realizzazione di questo accordo, e i cinque burundesi che stanno studiando in questo periodo all’Università della Calabria. Erano presenti anche il Presidente del Centro residenziale, Prof. Pietro Brandmayr, il prof. Jacques Guenot, professore Ordinario della Facoltà di Ingegneria, la prof.ssa Angela Costabile, Delegato del Rettore all’Orientamento, e i Presidi delle facoltà di Ingegneria, prof. Paolo Veltri, di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, prof. Gino Mirocle Crisci, e di Scienze Politiche, Prof. Guerino D’Ignazio. Il prof. Paolo Veltri ha preso la parola affermando che “nel processo di internazionalizzazione la nostra Università deve far sentire sempre più la propria voce, non solo per arricchire il proprio patrimonio culturale e di conoscenza, ma anche – ed è il caso specifico – per costruire un ponte verso l’Africa, perché l’Italia, come il resto dell’Europa, ha molte colpe da farsi perdonare. Questo protocollo di cooperazione - ha concluso Veltri - è solo un piccolo passo per riconoscere un’amicizia e una fratellanza che doveva nascere molto prima, e che sapremo certamente caratterizzare con impegno, passione e rispetto per i nostri amici”. E’ seguito un piacevole e apprezzato intervento della giornalista Jenevieve Makaping, di origine camerunense, che ha plaudito all’iniziativa sottolineando come essa dimostri “la possibilità di un incontro tra identità diverse basato su principi e valori di grande importanza”, auspicando che l’UniCal possa presto ospitare studenti del suo Paese.
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