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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Precari protestano all'Unical
I precari dell’Unical bloccano l’Ateneo. Il Rettore assicura il loro assorbimento 04 ott 08 I lavoratori precari dell'Università
della Calabria, per protesta contro i tagli al settore, hanno occupato
simbolicamente per qualche ora stamani la sala del consiglio di amministrazione
dell'Ateneo. Nel corso della manifestazione, presenti i rappresentanti
sindacali di Uil e Cgil, alcuni dei partecipanti hanno incontrato
il rettore Giovanni Latorre e il direttore amministrativo. I lavoratori
protestano contro i provvedimenti del governo e chiedono che si proceda
alla stabilizzazione. Il Rettore assicura l’assorbimento dei precari. "Se il Governo ce lo consentirà, procederemo al vostro graduale assorbimento". E' quanto ha detto il rettore dell'Università della Calabria, Giovanni Latorre, che stamani, assieme al direttore amministrativo Bruna Adamo, ha incontrato il personale in servizio nell'ateneo con contratto a tempo determinato e alcune rappresentanze sindacali. "L'Università della Calabria - è detto nella nota - non interromperà il percorso già avviato da diversi anni, che ha portato alla stabilizzazione di 50 unità lavorative assunte a tempo determinato, il cui definitivo inserimento nell'organico ha contribuito al buon funzionamento di diverse strutture dell'ateneo, come in particolare la biblioteca e la segreteria studenti. La prospettiva occupazionale delle unità lavorative che prestano servizio all'Unical con contratto a tempo determinato, potrà essere messa in discussione soltanto dagli eventuali, e comunque non condivisibili, vincoli e decisioni, di carattere normativo e finanziario, prescrittivi in senso contrario alla volontà dell'Ateneo, che il Governo e il Parlamento dovessero assumere nelle prossime settimane". "La nostra politica rispetto alle vostre aspettative - ha aggiunto Latorre - e a quelle di quanti, prima di voi, si sono trovati nelle stesse condizioni, è stata di assoluta serietà, responsabilità e coerenza, perché non si è mai discostata dalla effettiva possibilità che, quelle da noi sempre interpretate come legittime aspirazioni di tanti giovani, fossero effettivamente valutabili alla luce di condizioni finanziarie consolidate". "In questi anni - ha proseguito il rettore - il nostro comportamento ha prodotto risultati importanti, testimoniati dall'assorbimento a tempo indeterminato di ben 50 unità. Oggi purtroppo ci troviamo a dover fare i conti con un momento che è forse eufemistico definire difficile. Una fase che sta mettendo alle strette anche le Università e, tra di esse, quelle, come l'Unical, che in questi anni hanno dimostrato di sapersi gestire con oculatezza ed equilibrio, risultando, nonostante tutto, notevolmente sottofinanziate e impossibilitate ad incrementare le spese consolidate per il personale". "La manovra finanziaria del Governo infatti - ha detto ancora il Rettore dell'Unical - non solo blocca il turn over, ma taglia anche i fondi, rendendo ancora più complicato e nebuloso il quadro d'insieme degli Atenei italiani, che rischia di assumere una connotazione drammatica in quelle aree già afflitte da una precarietà cronica, come la Calabria, che debbono sempre fare i conti con un tessuto economico-produttivo debole e incerto. Ciononostante se non ci verrà impedito da provvedimenti del Governo e del Parlamento in contrasto con ciò che intende fare, l'Università riafferma la volontà politica e amministrativa di andare avanti per la propria strada, continuando gradualmente l'assorbimento del personale a tempo determinato".
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del 28/01/2004
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