Dir.resp. Pippo Gatto

 

In otto anni raddoppiati i docenti nelle università calabresi

10 nov 08 E' l'Università della Calabria l'ateneo regionale nel quale il numero di professori ordinari segna la crescita maggiore: dal 2000 al 2008 la differenza percentuale è pari al 95,5% con un totale ad oggi di 217 cattedre. Sulla stessa scia le università Mediterranea di Reggio e Magna Grecia di Catanzaro. Il dato è pubblicato sul Sole 24Ore che propone una ricognizione di cattedre e studenti alla luce del decreto varato giovedì dal Governo. I professori associati sono attualmente 221 con una differenza, registrata nell'arco degli ultimo otto anni, del 27,7%. L'aumento maggiore, però, riguarda i ricercatori che sono 395 con una differenza del 119%. Per i 18.717 iscritti all'Unical nel 2008 (la crescita rispetto al 2000 è stata del 21,1%), la proiezione sull'entità dei tagli a regime, quindi nel 2011, indica una decurtazione pari a 902 euro a studente. L'Università Magna Grecia di Catanzaro conta, allo stato, 77 docenti ordinari, con un aumento dal 2000 ad oggi, pari al 75%. Gli associati sono 41 (in diminuzione del 21,2%). I ricercatori sono 83 (+12,2%). La popolazione universitaria dell'ateneo del capoluogo si attesta a quota 7.426 segnando un +7,1% rispetto al 2000. La sforbiciata per quanto concerne i fondi, a studente, viene valutata da qui a tre anni in 802 euro. Anche nell'Università Mediterranea di Reggio Calabria i docenti ordinari sono 77 con un aumento che negli ultimi otto anni è stato pari all'87,8%. I professori associati sono 86 (+7,5%) mentre i ricercatori 131 (+44%). A fronte dei 4.998 studenti iscritti ai corsi di laurea dell'ateneo in riva allo Stretto (+43,3%), si prevede un taglio di 1.031 euro a studente.

La media nazionale è del +32%. Negli ultimi otto anni l'università italiana ha aumentato il numero dei docenti del 32,2% (ed il peso dei loro stipendi del 63,7%), superando il numero degli associati; un boom, quello dei docenti, parallelo a quello dei corsi arrivati l'anno scorso al record di 5.412; nello stesso periodo gli studenti sono cresciuti del 10,6%. I dati sono riportati oggi dal quotidiano Sole 24 Ore che dà anche il dettaglio ateneo per ateneo. In base a questa tabella, Foggia, sede autonoma dal 1999, sembra l'università dove più impetuosa è stata la crescita del numero di docenti ordinari, dai 27 del 2000 ai 97 di oggi. Raddoppiati anche i ricercatori ed aumentati del 67,2% gli associati, gli studenti iscritti sono cresciuti del 17, 6%. Foggia però non è tra le università in rosso, avendo assorbito per gli stipendi il 74% del finanziamento statale (la soglia massima prevista è del 90%). Segue Napoli Parthenope (ordinari più 250%, associati più 127%, studenti meno 2%). Sempre in base alle tabelle elaborate dal Sole 24 Ore, sono sufficienti le dita di una sola mano per contare gli atenei che hanno visto una crescita dei professori ordinari in percentuali con una sola cifra: Pavia (1,9%), Trieste (2,4%), Genova (6,2%).