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Unical in agitazione contro i tagli del DL 112
L’Università della Calabria in stato di agitazione per il decreto 112 che taglia i fondi alle università 23 lug 08 L'assemblea dei docenti, dei ricercatori,
degli studenti, dei tecnici e amministrativi dell'Universita' della
Calabria, tenutasi il 24 luglio nell'Aula Magna per discutere del
decreto legge 112 del 24 giugno 2008, "al termine di un approfondito
dibattito esprime la propria preoccupazione che le misure contenute
nel decreto legge producano un sostanziale indebolimento/smantellamento
dell'istruzione pubblica, attraverso un attacco congiunto alla scuola
e all'universita', a vantaggio di un'idea di formazione piegata alle
sole logiche dell'economia di mercato". Lo evidenzia una nota
stampa della stessa Universita'. "Se questo progetto dovesse
realizzarsi - prosegue la nota - sarebbe violato il diritto fondamentale
all'istruzione sancito dalla Costituzione Repubblicana. L'eventuale
messa in crisi del ruolo pubblico nell'istruzione, nell'universita'
e nella ricerca e' destinata ad avere effetti devastanti soprattutto
sulla realta' meridionale e sul futuro delle giovani generazioni.
L'Universita' della Calabria vedrebbe cosi' compromessa la propria
'missione': trasferire nell'ambito del territorio la dimensione universale
del sapere; questa funzione, oggi drammaticamente messa in crisi,
assume speciale valore in una regione strutturalmente debole e periferica
rispetto ai grandi circuiti economici, scientifici e culturali del
mondo contemporaneo". In particolare, "l'assemblea esprime
forte preoccupazione per le gravi conseguenze che il provvedimento
del Governo e' destinato a provocare sul sistema universitario italiano
e, in misura accentuata, per gli Atenei che operano nelle realta'
territoriali strutturalmente piu' deboli, come la Calabria. Valuta
negativamente, in particolare, la limitazione del "turn over"
- prosegue il documento - previsto nella misura del solo 10% nel 2009
e del 20% negli anni seguenti, che determinera' inevitabili ripercussioni
e un gravissimo impoverimento della didattica, della ricerca e dei
servizi amministrativi delle Universita', impedendo di fatto, l'assunzione
di giovani meritevoli e accentuando il fenomeno della "fuga dei
cervelli"; la riduzione del fondo di finanziamento ordinario
degli Atenei del 7% nei prossimi anni aggravera' ulteriormente gli
effetti del blocco del turn over. Rileva come entrambe le misure,
sia quella di riduzione del fondo di finanziamento ordinario sia quella
di blocco del turn over, tra loro combinate - sottolinea l'assemblea
- colpiscano in modo indiscriminato tutti gli Atenei italiani; constata,
in particolare, che l'Universita' della Calabria viene danneggiata
in modo molto piu' grave di tanti altri Atenei perche' verra' assoggettata
allo stesso taglio delle risorse, il 7% del FFO, a fronte di un risparmio
forzoso di risorse derivante dal blocco del turn over molto limitato
a causa della minore eta' media del nostro corpo docente". Nel
documento, l'assemblea dell'Universita' "pone in evidenza come
all'UniCal venga, di fatto, impedito di reimpiegare in nuove assunzioni
le risorse derivanti dalle cessazioni dal servizio pur essendo uno
dei pochi Atenei italiani con un forte sottodimensionamento del corpo
docente, il che, insieme all'inaccettabilita' del provvedimento che
di fatto ridimensiona l'intero sistema universitario italiano, aggiunge
l'iniquita' di colpire le realta' piu' deboli dello stesso sistema
in maniera piu' penalizzante che non quelle piu' forti, senza tenere
in alcuna considerazione la collocazione geografica e conseguentemente
economico/sociale delle stesse". Per questo, l'assemblea "esprime
forte contrarieta' all'ipotesi di trasformazione delle Universita'
in fondazioni di diritto privato, prevista come opzione dal suddetto
decreto legge; ritiene in ogni caso complessivamente inadeguata l'attenzione
che il nostro Paese riserva alle attivita' della Ricerca, le quali
risultano sottovalutate e sottofinanziate sia complessivamente che
in rapporto a qualunque parametro di valutazione (dati OCSE); chiede
al Governo di stralciare dal decreto legge 112 i provvedimenti riguardanti
le Universita', che meritano un diverso approccio ed approfondimento".
L'assemblea "rivolge allo stesso esecutivo l'appello affinche'
metta in campo una strategia che, lungi dal mettere in pratica un
indiscriminato taglio dei finanziamenti, favorisca nel piu' breve
tempo possibile la creazione di un tavolo di confronto in grado di
assicurare il superamento della difficile situazione in cui versa
il sistema universitario italiano e il suo rilancio complessivo; auspica,
infine, che il Governo, si renda promotore, attraverso il Parlamento,
di un'indagine conoscitiva che consenta di mettere a fuoco lo stato
complessivo dell'universita' italiana e di avviare un processo di
riforma e di adeguamento della stessa in rapporto alle pressanti esigenze
di modernizzazione e di adeguamento organizzativo di cui il sistema
mostra di avere urgente bisogno. L'Assemblea - conclude la nota dell'UniCal
- dichiara lo stato di agitazione e si impegna a sostenere ed a promuovere
iniziative di lotta e di protesta, a livello locale e nazionale, utili
a conseguire gli obiettivi sopra indicati".
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