16/10 Sembrava che bisognava accontentarsi, per come erano andate
le cose. Pareva che il pareggio regalato agli avversari con la solita
distrazione (un gol preso direttamente dal calcio d’angolo)
avesse messo fine ad una gara iniziata ad handicap con un rigore,
più che dubbio, regalato anch’esso per colpa di un
ingenuità del numero uno. Scorrano a fine gara ha detto che
il suo intervento è stato direttamente sulla sfera. Dunque
rigore inesistente. Ma alla fine esce fuori dal cilindro sempre
lui, il capocannoniere della serie D Girone I a mettere le cose
a posto. Vincenzino Cosa al suo quinto gol in cinque gare, purga
ancora una volta e dona la vittoria ai Lupi. Dicevamo di una gara
partita ad handicap e cominciata a movimentarsi in 10 minuti, introno
alla mezzora del primo tempo. E’ il Cosenza che fa tutto.
Un pasticcio tra portiere e difesa regala la palla agli ospiti.
Pinto che se ne impossessa è bravo a buttarsi in area dopo
l’intervento di Scorrano. L’arbitro valuta per la massima
punizione e assegna il penalty al Trapani. E’ lo stesso Pinto
che trasforma. Neanche cinque minuti passano per la immediata reazione
del Cosenza con Lio che, con una punizione delle sue, batte da oltre
35 metri il portiere di casa. 1 a 1 e palla a centro. Il Cosenza
insiste ed è sempre capitan Lio ad ispirare la marcatura.
Da calcio d’angolo manda un pallone in area che dopo un rimpallo
finisce al giovane Dierna che si improvvisa goleador. 2 a 1. Per
lui prima rete della sua carriera. E’ una festa intorno a
lui. Un tripudio di compagni lo vanno ad abbracciare. Nanche ci
crede il giovane difensorino classe 87. Sono appena passati sette
minuti dal pareggio. Un gol che ribadisce i valori in campo. Cosenza
cinico e preciso. Dopo un avvio balbettante e dopo le sgridate di
Marulla i Lupi conducono la gara. Nel secondo tempo Lio sfiora la
doppietta con una nuova punizione questa volta preda del portiere.
Sul taccuino, inoltre annotiamo una punizione in due in area siciliana.
Ma il Cosenza non riesce ad approfittarne neanche questa volta.
In pratica tutta la squadra trapanese è schierata sulla linea
di porto e ne Lio ne Cosa riescono a trovare lo spiraglio. Un rigore
mancato, in pratica. Nulla può la squadra di casa che “non
ha mai tirato in porta” ribadisce Marulla a fine gara, se
non nelle occasioni distratte concesse dal Cosenza. E a otto minuti
dal termine arriva come una pioggia gelata il pareggio di Iovino.
Pensate un po’, calciato direttamente dalla lunetta del calcio
d’angolo. Nessuno tocca la sfera. Bruni la valuta malamente
e il pallone si adagia in rete dopo una parabola arcuata. Sembra
una beffa. Ma così non è. In campo, da appena dieci
minuti, ha fatto il suo esordio in rossoblu, Papè Senè
il quale sembra morso dalla tarantola. Comincia a macinare chilometri
sulla fascia e prova che ti riprova a tre minuti dal termine dona
una sfera d’oro a Cosa, ben piazzato in area, che non perdona.
3 a 2 per il Cosenza e gioia immensa. Confermata la regola che vuole
il Cosenza combattivo fino agli ultimi secondi. Per Senè
i complimenti di Vincenzino e di tutti i suoi compagni. Le sue progressioni
e le sue corse al fulmicotone saranno, anche a Cosenza fulminanti
e determinati. Senè che oltre ad essere un valido giocatore
è un esterno con il vizio del gol. O lo fa, o lo fa fare.
Così è stato oggi. Ma la gara non finisce qui. Nei
quattro minuti di recupero c’è anche il tempo per Bruni
di riscattarsi alla grande. Infatti al minuto 92 su di una doppia
conclusione di Pinto e di Iovino il numero uno rossoblu, compie
il doppio miracolo su due tiri destinati in porta. E’ la fine.
Le coronarie dei tanti tifosi che hanno seguito l’evento da
casa via radio hanno retto. A Trapani il solito nugolo di trenta
persone ha seguito la squadra. Ora per mercoledì si aspetta
la sentenza che questa uscirà per davvero. Ne hanno dato
conferma, nelle dichiarazioni di fine gara, il Presidente Intrieri
ed il DS Marino. Vedremo cosa deciderà il giudice dopo l’inchiesta
della Commissione federale. Di certo il Cosenza si presenta bene
con un bottino di 13 punti in cinque gare. Se solo ad Eboli si fosse
giocato ora la classifica sarebbe ben altra. Non solo. Con il San
Vito pieno di pubblico la musica in casa cambierebbe di molto. Aspettiamo
con ansia, sicuramente senza farci grandi illusioni. Per adesso
il Cosenza macina punti e avversarie. Poi vedremo il da farsi. Finale
per il caso Domicoli. Il giocatore sembra destinato a tornare a
Cosenza. Così ha confermato a fine partita il Presidente
che alla domanda ha risposto ai cronisti che c’è l’accordo
con il Presidente del Trapani con cui rimane un accordo sui giovani
promettenti. Domicoli dovrebbe tornare la prossima settimana a Cosenza.
TRAPANI-COSENZA 2-3 (1-2)
Marcatori: 31’ Pinto (T) rig., 34’ Lio (C), 42’
Diena (C), 82’ Iovino (T), 88’ Cosa (C) TRAPANI: Canale, Di Girolamo (46’ De Grazia),
Gambi, Cutaia, Minichini, Bennardo, Melillo, Buscaino, Tiscione
(68’ Iovino), Pinto, Di Fisio (46’ Arcamone). All. De
Feo COSENZA: Bruni, Dierna, Ambrosechia, Vanzetto,
Scorrano, Marcosano, Di Girolamo, Cordua, Cosa, Lio, Criniti (68’
Sene`). All. Marulla
Arbitro: Russo di Milano
Ammoniti: Ambrosecchia (C), Cutaia, Bennardo, Gambi, Melillo (T)
Spettatori: 800 con circa trenta tifosi giunti da Cosenza
16/10 Sembrava quasi fatta per gli uomini di Fausto SIlipo che
con una accorta tenuta di gara e sorretti da un ottimo Alfieri (tra
i migliori in campo) erano andati in vantaggio intorno alla mezzora
garzie ad un gol del capitano biancorosso. Poi il solito erroraccio
difensiva permetteva i padroni di casa di pareggiare le sorti dell’incontro
al 15’ del secondo tempo. Con il punto conquistato a Nopcera
il rende si piazza a centro classifica e penda alal sfida di domenica
prossima contro il Potenza con un po più di tranquillità.
NOCERINA - RENDE 1-1 (0-1)
MARCATORI: 28` Alfieri (R), 58` Greco (N) NOCERINA: Milan, Di Martino, Di Giorgio, Piemonte,
Bagnara, Esposito G., Ramora, Rocco, Greco, Buonocunto (69` Niedda),
Mazzeo - ALL. Roberto Chiancone RENDE: Ambrosi, Morelli, David, Altomare, Braca,
Riolo (69` Montano), Benincasa, Alfieri (81` Moschella), Criniti
(56` Occhiuzzi), Scarnato, Galantucci - ALL. Fausto Silipo
ARBITRO: Gaetano Zonno (Bari)
RECUPERO: 8 minuti (3` pt + 5` st)
AMMONITI: Rocco, Di Giorgio (N)
SPETTATORI: circa 2000
Classifica: Gallipoli punti 19; Melfi 17; Real Marcianise 16; Taranto
15; Cisco Roma e Giugliano 13; Pro Vasto, Latina, Rende e Modica
10; Potenza 9; Rieti 8; Viterbo, Vigor Lamezia e Nocerina 7; Andria
BAT e Vittoria 6; Igea Virtus 5.
Prossimo turno 9/a giornata (domenica 23 ottobre ore 15:00): Andria
BAT-Giugliano; Melfi-Cisco Roma; Modica-Igea Virus; Pro Vasto-Latina;
Real Marcianise-Taranto; Rende-Potenza; Rieti-Vigor Lamezia; Viterbo-Nocerina;
Vittoria-Gallipoli.
I Lupi sbarcano
a Trapani
15/10 Dopo un lungo viaggio durato quasi nove ore, i Lupi di Mister
Marulla sono arrivati in serata in quel di Trapani. Partiti questa
mattina dopo la classica rifinitura di un ora, sono 19 i giocatori
che ha portato con sé il tecnico. Tra di loro prima convocazione
per il colored Senè, alla sua prima gara in rossoblu. Ovviamente
non è detto che il lungo senegalese scenderà in campo.
Il Mister k’ha portato per farlo ambientare al clima campionato.
Partita difficile, ci ha setto Marulla, che si gioca contro una
buona squadra. Non bisogna farsi illusioni sul fatto che i siciliani
vengono da due sconfitte consecutive. Loro, anche se prendono qualche
gol in più, sono molto bravi in avanti. Poi il tecnico De
Feo non è l’ultimo arrivato. Probabilmente scenderò
in campo con la stessa formazione schierata con l’Alcamo.
Ancora qualche dubbio su Marcosano, per un fastidio ad un tendine,
ma in liena di massima riconferma per tutti gli undici di domenica.
Questo il pensiero del tecnico. I convocati sono19: portieri Bruni
e D’Auria; difensori: Ambrosecchia, Dierna, Maglione, Marcosano,
Scarkato, Scorrano; centrocampisti: Cordua, Cozzolino, Di Girolamo,
Lio, Sanso,Vanzetto; attaccanti: Cosa, Criniti, Levato, Senè,
Jovanic.
Il Dott. Carpino
nuovo medico sociale. Arbitra Russo di Milano
14/10 Risolta abbastanza velocemente la vacatio del medico sociale.
Il Presidente Intrieri ha scelto il dott. Pasquale Carpino come
medico dell’As Cosenza Calcio. Il dottore ha già fatto
conoscenza dello staff ed ha subito verificato la situazione dell’infermeria.
Infatti Tocci, Impiccichè e Longobardi sono alle prese con
l’influenza. Invece Mororne è stato sottoposto a risonanza
dopo che giovedì nella partitella aveva risentito di un vecchio
malanno. La squadra nel pomeriggio ha svolto una seduta tattica
senza forzare la mano. Sabato mattina allenamento alle 9.30 con
rifinitura e partenza sul presto verso le 10.30. Trasferta molto
lunga quella di domenica e Marulla non vuole affaticare i ragazzi.
Definita la terna arbitrale. A dirigere l’incontro ci sarà
Matteo Russo da Milano. Lo coadiuveranno gli assistenti Carlo Ippolito
di Caltanissetta e Dario Pace di Palermo.
Cosenza: Stipendi
pagati in anticipo fino a gennaio. Lupi sconfitti dalla Luzzese
nella partitella.
13/10 Tiene desta l’attenzione dei tifosi la situazione “medica”
nel Cosenza. Pagati gli stipendi fino a gennaio, unica società
di D che paga in anticipo gli emolumenti, così come avvenuto
a luglio con il pagamento in anticipo fino a settembre, il Presidente
Intrieri deve risolvere il buco creatosi nello staff tecnico dopo
l’improvvisa uscita di scena del dottore Canonaco. Un specie
di lampo a ciel sereno che impensierisce un tantino la dirigenza
rossoblu. Il presidente ha assicurato che nelle prossime ore il
problema verrà risolto. Una situazione che non ci voleva
e che aveva fatto già “chiacchierare” in giro
tutta la tifoseria. Poi il pagamento degli emolumenti a squadra
e staff ha completamente messo a tacere ogni diceria. Ma la cosa
ha evidentemente lasciato qualche strascico visto che oggi nella
partitella è venuta a mancare la vittoria. E si perché
i Lupi di Marulla nella partitella giocata con la Luzzese hanno
perso per 2 a 1. Ma è anche giusto affermare che la Luzzese,
soprattutto nel secondo tempo, ha meritato la vittoria sul campo.
Nessuna preoccupazione e nessun campanello d’allarme per Marulla
e società. Volti scuri a fine partitella e nessuna dichiarazione
del Mister, ovvio, perdere non piace a nessuno neanche nelle infrasettimanali.
Ma il Cosenza sceso in campo questo pomeriggio è stato un
laboratorio di schemi. In campo nel primo tempo la probabile squadra
titolare, orfana di Ambrosecchia fermo per un fastidio ai flessori,
con Bruni in porta, Scorrano e Marcosano centrali, esterni di dietro
Dierna e Scarlato adattato sulla difensiva sinistra, Cordua e Vanzetto
al centro, supportati da De Girolamo e Lio sulle fasce, Cosa e Criniti
di punta. Un classico 4-4-2 che ha giocato la sua onesta partita.
Ai Lupi ha risposto la Luzzese con Lanza, Reale, Arcuri, Sarcinelli,
De Luca, Granozio, Carnevale, Rose, Ferrara, Brunetti e Brunicelli.
Il Cosenza con la solita difesa di ferro ha corso solo qualche piccolo
pericolo per due incursioni innocenti. Qualche problema a sinistra
nella spinta, con Scarlato in evidente fuori ruolo e prove tecniche
di trasmissione dalla cintola in su con numerose variazioni sul
tema. Marulla ha voluto sperimentare diverse soluzioni, da Lio dietro
le punte, ad una sorta di attacco a tre a finire con Lio a destra.
Insomma per il Mister esperimenti di piazzamenti tattici per verificare
l’improbabile arrivo di Senè, non ancora pronto ma
che oggi giocava i suoi primi 45 minuti, in squadra. Probabilmente
in testa al tecnico ci sono altre soluzioni, che ovviamente non
ci sono state svelate.. Fuori Maglione per un leggero stato influenzale
e Senè che effettuava giri di campo, con Tocci, per tutto
il primo tempo. La formazione di Marulla oggi ci è apparsa
un attimino sotto i suoi soliti standard. Niente di preoccupante.
Visto che il risultato dei primi quarantacinque minuti, che è
rimasto inchiodato sullo zero a zero. Ma diverse attenuanti, su
tutti Cosa che oggi continuava a lamentare un noioso mal di schiena
e per una successiva botta rimediata su di un fianco che hanno fatto
si che il lungaglione offensivo dei lupi non avesse la sua solita
brillantezza. Poi le prove di Marulla hanno anche sortito qualche
incomprensione visto che il solito assetto è stato modificato.
Ma le occasioni sono state per il Cosenza che con i soliti Criniti
e Cosa hanno sfiorato un paio di volte la marcatura. Bravo il portiere
ospite che per due volte ha compiuto delle vere prodezze. Ma per
i rossoblu non era giornata. Un sotto tono che è proseguito
nei secondi quarantacinque minuti con l’assetto completamente
cambiato. In campo Cosenza con la difesa tre con Scarlato che trovava
centrale e Dierna e Longobardi sulle fasce, cinque a centrocampo
con Scigliano e Cozzolino esterni ed al centro Levato Morrone e
Sanso, e due punte Jovanci, brillante come al solito e Senè
apparso completamente fuori condizione. Per lui vero e proprio debutto
che ha messo in mostra, in tutta la sua innocenza, la lunga lontananza
dal manto erboso. Sulla sinistra si soffre e arrivano due gol. A
dire il vero anche belli. Il primo di Cardillo ed il secondo di
Ferraro, che nel frattempo avevano preso il posto dei loro compagni
che avevano giocato nel primo tempo. A realizzare il gol della bandiera
uan stupenda autorete di Sbano che fa secco il suo portiere deviando
con un preciso sinistro un cross di Levato in area. Ma il portiere
Nigro ha messo in mostra una bella serie di parate sullo slavo Jovanic
che in tre occasioni diverse ha sfiorato la marcatura. E meno male
che D'Auria ci ha messo una pezza perchè il risultato per
gli ospiti poteva essere ancora più rotondo.Sul finirie si
fa male Morronee d entra in campo per qualche minuto il Mister in
seconda Zunico. Ma si trattava di una partitella infrasettimanale
che se da una parte ha chiarito i dubbi al Mister dall’altra
ha scontentato i (pochi) tifosi presenti delusi dalla prestazione.
Una confitta rimane sempre una sconfitta. Ma non se ne può
fare un dramma. La gara serviva per provare nuovi meccanismi avendo
un avversario di fronte. Per domani è prevista una singola
seduta. Sabato mattina allenamento prestissimo e partenza per la
Sicilia verso le 10.
Doppia seduta
al San Vito. Nessuna decisone del Giudice Sportivo.
12/10 Nessuna decisione del giudice sportivo e attesa che si prolunga
di almeno un'altra settimana, per quanto riguarda i fatti di Eboli.
Nel frattempo i lupi oggi hanno svolto una doppia seduta di allenamento
con cura particolare alal forma atletica il mattino e pomeriggio
dedicato al pallone. Rientrato Marcosano che, ovviamente, non ha
forzato, nel pomeriggio si è fermato Vicnenzo Cosa colpito
da un mal di schiena. Fermo, perché influenzato, il centrocampista
Tocci, Longobardi è stato invece sottoposto ad ecografia.
Domani pomeriggio amichevole con la Luzzese.
Marulla: “Per
il bene del calcio la gara con l’Ebolitana andrebbe ripetuta”
11/10 La mente corre lì. A quella gara mai disputata,
o meglio, giocata per solo un minuto rimasto impresso nella mente
di cinquecento cosentini andati con gioia a passare una domenica
di festa. Ad Eboli è fermo anche il ricordo di chi, guardando
al classifica, vede una casellina che manca nelle gare disputate
di Cosenza ed Eboli. E a chi più da fastidio è proprio
l’allenatore. A colui che in quattro gare ha raccolto ben
10 dei 12 punti disponibili. Gigi Marulla lo usa ormai come intercalare.
La sua mente non riesce a rimuoverlo “Peccato per Eboli”.
Lo racconta ad ogni intervista quasi a somatizzare un evento doloroso
di cui non sa darsi alcuna spiegazione e del quale non ha alcuna
colpa. Anzi. Ne ha solo subito le conseguenze. Campo neutro. Porte
chiuse. E tre giocatori che vanno via di punto in bianco. Una tifoseria
ferita ancora una volta dal gesto di uno sconsiderato. Ma ferita
anche da chi ancora pensa che andare in trasferta sia una sorta
di riscatto delle proprie frustrazioni. La molla della reazione
ha poi fatto il resto. Ma tutto nacque da una pianta lanciata dal
primo piano di una appartamento posto sopra un bar del centro di
Eboli dove alcuni tifosi cantavano un po troppo allegramente una
canzone in dialetto non gradita ai locali. Da li una reazione a
catena ha scatenato un tentativo di omicidio, la conseguente reazione
dei tifosi, il folle gesto dell’amico investito che entra
al primo minuto di gioco nel campo per sferrare un calcio al portiere
di casa. Quasi uno sfogo. Uno sfogo che però ha messo in
discussione una tranquilla domenica di calcio. Un paese ha reagito.
Sceso in piazza ha inscenato una guerriglia urbana. E la mente corre
sempre lì. Si viene successivamente a sapere che il bar e
colui che nel bar ha fatto saltare in aria un tavolino e schiaffeggiato
la proprietaria, appartengono a persone non proprio in regola con
la giustizia. Da lì le varie ipotesi di complotto contro
il Cosenza. Il Presidente ne ha ben donde. Sono in tanti che gli
stanno facendo pressione per rilevare la società Lui tiene
duro. Ma ovviamente fino ad un certo punto. Calcio e violenza associati
in un triste epilogo che cade come una mannaia su tutta una città,
su tutta una tifoseria umiliata da una fine ingloriosa del pallone
che nessuno ha mai cercato, che nessuno ha mai voluto, ma che tutti
stiamo subendo da quasi tre anni a questa parte. Mercoledì
un nuovo appuntamento fa tremare, a tutti, le gambe. L’indagine
federale voluta dalla Lega Interregionale (è una prassi d’ufficio)
è agli sgoccioli e questo mercoledì, o al massimo
l’altro potrebbe emettere una sentenza che potrebbe addirittura
scrivere fine al campionato in corso. Si perché una qualifica
di sei mesi del campo, così come si ventila in giro, corrisponderebbe
ad una nuova eutanasia del calcio cosentino. Una botta a cui nessun
presidente, nessun giocatore riuscirebbe ad uscirne fuori tranquillamente.
Il rammarico è ancora più forte se si guarda alal
realtà,e d ai numeri raggiunti sino ad oggi. Quattro gare
disputate, tre vinte ed una pareggiata fuori casa. Un organico ed
una squadra forte da fare paura a chiunque. Una nuova società
che sta rimettendo le basi del calcio a Cosenza. Tanti eventi positivi
guastati da una pianta scagliata da un balcone. Da pietre scagliate
prima della gara contro la panchina di Marulla. Da un fato che investe
deliberatamente un tifoso di Cosenza. Da un pazzo che in un campo
senza alcuna sicurezza, senza alcun servizio di polizia, scavalca
indisturbato la rete di recinzione e da un calcio al portiere avversario,
brava marionetta, che simula quasi un colpo di pistola. Da un arbitro
che , oggettivamente, non avrebbe affatto dovuto fischiare il calcio
d’inizio. Ora si attende un verdetto. Nella mente di molti
Eboli è stato somatizzato come un brutto sogno da mettere
da parte. Invece ora si ripresenta in tutta la sua tristezza. In
tutta la sua freddezza. Facciamo nostre le parole di Marulla: “Per
il bene del calcio, che questa gara si rigiuochi nuovamente”. Diario dal campo: Ripresa della preparazione con
l’infermeria vuota. Senè è tornato in campo
a tempo pieno. Per Criniti e Cordua, invece, allenamento leggero
con soli giri di campo. Fermo precauzionalmente Marcosano che ha
effettuato degli esami per verificare il dolore al polpaccio che
lo ha tenuto fuori domenica contro l’Alcamo. Pincente, dopo
aver fatto svolgere un po’ di palestra, ha fatto lavorare
sulla velocità la truppa. Alla fine Marulla ha schierato
attacco contro difesa deliziando i presenti con la sua partecipazione
in campo. Domani doppia seduta. Oggi era il compleanno di Vanzetto
che è stato festeggiato nello spogliatoio. La giornalista
Iole Perito ha offerto i pasticcini perché nello stesso giorno
festeggiava gli anni.
Cinque buste
con proiettili ai dirigenti del Catanzaro. Poggi: “Assurdo
arrivare a questo punto”
11/10 Cinque buste in ognuna delle quali era contenuto un proiettile
per pistola, indirizzate ad altrettanti dirigenti ed azionisti del
Catanzaro calcio, sono state intercettate nell' ufficio postale
di Vibo Valentia che funziona da centro di smistamento della corrispondenza
proveniente dai centri della provincia. Il personale postale ha
informato del ritrovamento delle buste la Digos, che ha avviato
le indagini. Secondo quanto si e' appreso, le buste erano indirizzate
al presidente ed amministratore unico della societa' Claudio Parente;
ai consiglieri Massimo Poggi, Saverio Procopio e Pino Mirante ed
all' azionista Nino Princi. All' interno delle buste sono stati
trovati anche dei biglietti con minacce rivolte ai dirigenti e agli
azionisti del Catanzaro obiettivo dell' intimidazione, accompagnate
dalla sollecitazione a lasciare la societa'. La Digos, in merito
al ritrovamento delle buste con i proiettili, ha inviato un' informativa
di reato alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia. Gli investigatori,
in primo luogo, stanno tentando di accertare la localita' dalla
quale erano state spedite le cinque buste. Proprio oggi c' era stata
un' assemblea dei soci della societa' per azioni proprietaria del
Catanzaro nel corso della quale era stato deciso di modificare l'
assetto e le quote societarie. Sulla base del nuovo accordo la presidenza
della societa' e' passata da Claudio Parente a Saverio Procopio.
Il Catanzaro, che milita nel campionato di serie B, occupa attualmente
l' ultimo posto in classifica, con quattro punti in nove partite.
''Sapevamo che il clima attorno alla societa' fosse pesante, ma
non pensavamo che si potesse arrivare a questo punto''. Lo ha detto
infine Massimo Poggi, uno dei dirigenti del Catanzaro ai quali erano
state spedite le buste. ''Continuiamo a ritenere - ha aggiunto Poggi
- che il calcio sia un gioco, solo che dopo quanto e' accaduto,
evidentemente, non possiamo piu' ritenerlo tale. A questo punto
- ha detto Poggi - ci sentiamo importanti anche noi, visto che buste
con proiettili sono state inviate nei mesi scorsi ad importanti
esponenti della classe politica calabrese. Questi fatti, in definitiva,
e' meglio prenderli con ironia''.
Richiesta la
scarcerazione del giocatore della Vigor, Capuozzo
10/10 Richiesta di liberta' o arresti domiciliari per Vincenzo
Capuozzo davanti al Tribunale del Riesame di Campobasso: l'hanno
presentata oggi gli avvocati difensori del calciatore della Vigor
Lamezia (C/2), arrestato due settimane fa assieme ad altre 12 persone
nell'ambito dell'operazione antidroga dei Carabinieri di Termoli
(Campobasso) ''Fuorigioco 2''. Capuozzo nei giorni scorsi si e'
visto negare la scarcerazione del Gip e spera ora nella decisione
del Tribunale del Riesame che si pronuncera' probabilmente all'inizio
della prossima settimana. Il 29enne napoletano era stato arrestato
a Roma dove al momento del blitz si trovava in ritiro con la sua
squadra, ma la scorsa settimana e' stato trasferito nel carcere
di Larino (Campobasso).
Il Cosenza
batte l’Alcamo senza problemi
09/10
E pensare che anche oggi la malasorte sembrava volerci mettere lo
zampino, Infatti, prima della gara, Marcosano ha avuto un risentimento
al polpaccio e per lui niente partita. Partenza ad handicap ma rimedio
pronto con Maglione in forma che sostituisce degnamente il centrale
rossoblu. Seconda gara consecutiva conclusa senza reti subite, segno
evidente di una trovata quadratura del cerchio del reparto difensivo
e sopratutto maggiore convinzione dei propri mezzi del numero uno
Bruni che, gara dopo gara, sembra riprendere quella sicurezza vista
ad inizio stagione e andata appannandosi nelle prime gare di campionato.
Vincere, e vincre bene aggiungiamo noi, fa bene a tutto. Fa bene
al morale, fa bene alla classifica, e fa bene a tutto l’ambiente
che mai come oggi si ritrova compatto intorno alla squadra. Dopo
quattro gare giocate il Cosenza si ritrova con 11 punti nel carniere
e una gara che ancora oggi ci si chiede come mai sia stato possibile
non giocarla per la follia di un tifoso. Ma in questa settimana
che entra, il termometro comincia a salire per il probabile arrivo
della sentenza della commissione di inchiesta a riguardo dei fatti
di Eboli. Ma questa è un'altra storia. Oggi vi dobbiamo raccontare
il vero esordio di Criniti che veloce come un lampo mette scompiglio
sulla fascia sinistra e in attacco. Fa spettacoli pirotecnici con
Cosa e alla fine risulta il migliore in campo, assieme a Cosa, nei
primi quarantacinque minuti. I due si completano a vicenda. Uno
corre, apre varchi, salta l’uomo, dribbla e fa uscire pazzo
l’avversario, quasi fosse un ragazzinop tal e tanta è
la voglia che ha di far bene. L’altro, lungaglione, fa da
torre, cerca ed ottiene l’uno due e qualche volta torna anche
indietro a coprire. Due instancabili lavoratori, Cosa e Criniti,
che mostrano il volto di questo neo Cosenza tuttofare alla bisogna.
Ed oggi c’era anche l’handicap in più. Non solo
su campo neutro e a porte chiuse, ma si è giocato su di un
terreno ai limiti della praticabilità. Zuppo di acqua all’inverosimile
(a Ricadi ha piovuto tutta la notte e tutta la mattina) il campo
da gioco era viscido ed imprevedibile. I palloni prendevano traiettorie
ingestibili ed uomini veloci come Criniti venivano anche penalizzati.
Ma lui, con la gran voglia di riprendere, sembrava volare sull’acqua.
Ci ha provato più volte a venire anche a capo della tenzone
cercando il gol e solo per un soffio la palla non ha varcato la
soglia della porta. Peccato davvero. Come premio per il suo rientro
il gol sarebbe stato davvero bello. Ed a questo pensava anche Vincenzo
Cosa che, messa la sfera dentro alla sua maniera (colpo di testa
preciso nell’angolino basso destro della porta, su di una
punizione calciata da centrocampo da Maglione, e l’incolpevole
complicità del portiere avversario che non trattiene la sfera
resa viscida dalla pioggia) ha provato e riprovato schemi e movimenti
per favorire la marcatura del compagno di reparto. Il suo gol fa
splendere di colpo il sole sul “San Giovanni Bosco”
ma per Criniti nulla da fare. Significativo l’abbraccio tra
i due sul termine dei primi quarantacinque minuti, quasi a suggellare
quel patto che solo due attaccanti possono sottoscrivere. Un patto
di belligeranza contro le porte avversarie. Davvero encomiabile
il loro impegno. Oggi, comunque, sul “San Giovanni Bosco”
di Capo Vaticano è esistita una sola squadra. Il Cosenza
di Mister Marulla. Chiude varchi, non corre alcun pericolo, gioca
la palla senza affanni e manda sul tappeto, già sul nascere,
le idee bellicose di Abbenante (ex di turno assieme a Coppola e
Colle, assente per infortunio) e Lo Bue. I Lupi, oramai, dopo quattro
giornate (ad Eboli non si è giocato purtroppo) si trovano
a menadito ed hanno composto una macchina quasi perfetta con meccanismi
già oleati. Anche se, bisogna dire il vero, qualcosa non
è proprio al top. La fascia destra per esempio, non brilla
come ad inizio stagione. De Girolamo sta tornando lentamente, forse
troppo, ai suoi livelli e la spinta su quel lato a volte lascia
a desiderare. Ma nel complesso tutto l’organico risponde bene.
Tant’è che per tutti i novanta minuti il Cosenza “abita”
nella metacarpo avversaria segnando due gol e cogliendo due traverse.
Da cineteca il secondo gol di Lio che si invola, coem suo solito,
sulla sinistra e poi, non vedendo compagni liberi arriva nella metacampo
e dopo aver preso la mira, guadando bene che il portiere fosse piazzato
al centro della porta, decide all’improvviso di tirare e libera
un bel pallonetto che si insacca nell’angolino basso di destra
del portiere avversario. Lo stesso angolino dove Cosa nel primo
tempo e nell’altra porta aveva depositato il suo colpo di
testa. L’Alcamo non regge l’onda d’urto e per
poco, anzi per imprecisione, non incassa la terza rete che Di Girolamo
aveva tutto i tempo per poggiare in porta. La precipitazione gli
fa sbagliare un gol quasi fatto. Ma va bene così. Buona anche
la quarta, ora si veleggia alla volta della Sicilia. Domenica la
trasferta più lunga del campionato. Trapani dall’altra
parte della Sicilia. In mezzo un viaggio lungo lungo con una sosta
intermedia mercoledì prossimo. Chissà l’ultimo
miracolo di San Francesco di Paola. Lui che davvero può,
provasse a mettere una parolina buona alla commissione federale.
Nel frattempo la tifoseria freme ed aspetta con ansia la possibilità
di ritornare nel San Vito. Al resto, dice il Presidente Intrieri,
ci penseranno i giocatori con un bel regalo per domenica prossima.
La classifica è li e nessuno cede. Ma il Lupi avanzano.
Il Rende batte
la capolista Real Marcianise e mette fieno in cascina
09/10 Con un gol per tempo il Rende di Silipo batte con una gran
prova di carattere l’ex capolista Real Marcianise del tecnico
Boccolini. Una vittoria salubre che scaccia i fantasmi di una crisi,
non invocata, ma alle porte dopo due gare perse di seguito per due
svarioni difensivi. Oggi il Rende, invece, è stato molto
accorto, provando prima con una difesa a tre e poi con una difesa
a quattro che, assieme ad un robusto centrocampo a cinque, ha dato
maggiore sicurezza alla squadra. E davanti, l’unica punta,
Galantucci, c’ha pensato due volte, prima a concretizzare
un gran lavoro di Benincasa , con un bel diagonale, e poi sugli
sviluppi di una punizione, spettacolare sforbiciata che inganna
il portiere ospite. Real Marcianise che non rende onore al blasone
di prima in classifica (per i campani prima sconfitta esterna) ma
è stato il rende che ha cercato, voluto ed ottenuto questa
vittoria.
Rende-Real Marcianise 2-0 (1-0)
Marcatori 37’ e 58’ Galantucci (R) Rende: Ambrosi, Morelli, Riolo, David, Altomare,
Braca, Benincasa, Alfieri (65’ Moschella), Galantucci (74’
Maniero), Criniti (70’ Novello), Scarnato. A disp. Vitale,
Occhiuzzi, Montano, D’Agostino. All. Silipo Real Marcianise: Della Corte, Ciano, Pagano (46’
Manco), D’Apice, Gallo, Chiavaro, Amita (60’ D’Ambrosio),
Di Napoli, Ferro (46’ Galizia), Poziello, Corsale. A disp.
Ciontoli, Masturbo, Della Ventura, Mariniello. All. Boccolini
Arbitro: Lupo di Matera
Ammoniti: David (R), Chiavaro, Galizia, D’Ambrosio (M)
Angoli: 7-2 per il Rende
Spettatori: 500 circa (Incasso devoluto in beneficenza)
Note: Osservato un minuto di raccoglimento per Franco Scoglio
Recupero: 5’ (1’ pt, 4’ st)
Classifica: Gallipoli punti 16; Melfi 14; Real
Marcianise 13; Cisco Roma, Giugliano e Taranto 12; Modica 10; Potenza
e Rende 9; Rieti, Viterbo, Pro Vasto, Latina e Vigor Lamezia 7;
Nocerina, Andria BAT e Vittoria 6; Igea Virtus 4.
(In serie C1 la prima, ai playoff dalla seconda alla quinta; in
serie D l'ultima, ai playout dalla quint'ultima alla penultima)
Non osservano
il minuto di silenzio per Scoglio e si dimette il presidente di
AIAC Calabria
09/10 Il presidente dell'Associazione Italia Allenatori di Calcio
della Calabria, Vincenzo Logozzo, ha deciso di dimettersi dal suo
incarico per protestare contro il ''mancato rispetto - scrive Logozzo
in una nota - del minuti di raccoglimento in memoria di Franco scoglio
sui campi di calcio della regione''. ''Nessun arbitro - prosegue
la nota - dalla eccellenza alla seconda categoria ha fatto osservare
il minuto di raccoglimento. A Gioia Tauro proprio sul terreno del
vecchio campo dove Franco ha allenato, malgrado la disponibilita'
delle squadre l'arbitro non ha potuto fare niente, perche' non era
stato informato ed a nulla e' servito l'esibizione del fax della
Presidenza Federale. La stessa cosa a Palmi, dove Scoglio ha giocato
nel vecchio Lopresti, e' risultato che nemmeno gli arbitri della
massima categoria dei campionati calabresi - eccellenza sono stati
avvisati''. ''Rasenta l'irreale - aggiunge Logozzo - l'episodio
di Marina di Gioia Jonica (Reggio Calabria) dove le squadre hanno
comunque deciso di effettuare il minuto di raccoglimento ad inizio
gara mentre la terna arbitrale si e' disinteressata passeggiando
per il campo. Oggi, insomma, e' stata una nerissima ed amarissima
pagina che macchia il calcio calabrese perche' umilia lo sport ed
i sentimenti umani''. ''Qualcuno dovra' spiegare - ha concluso -
perche' malgrado l'autorizzazione della Presidenza Federale gli
arbitri ed i loro dirigenti periferici non sono stati informati''.
Pronti per
la gara con l’Alcamo. Diretta TV e streaming su internet
08/10 Aria decisamente tranquilla e ambiente super-concentrato
questa mattina al San Vito. Giocatori impegnati nella rifinitura
con Marulla che da le ultime indicazioni che potranno rivelarsi
utili nella gara. Si prova la formazione che scenderà domani
pomeriggio in campo, sul neutro di Capo Vaticano il “San Giovanni
Bosco”. Partitella e poi schieramento tattico sul campo. Tutti
attenti e concentrati ai dettami del tecnico. A fine allenamento
Marulla non si sbilancia. “Tutte le partite sono uguali, Nessuna
è più facile dell’altra. L’Alcamo è
una squadra pericolosa come lo sono tutte el altre squadre. In serie
D nessuna partita è scontata. Certo noi andremo in campo
con la solita determinazione. Ai miei ho chiesto la stessa prova
di carattere e lo stesso impegno con cui hanno affrontato sinora
le partite. Non so se Criniti giocherà dal primo minuto.
Domani mattina vedrò il da farsi”. Un Marulla concentrato
al massimo torna al tradizionale con la formazione che in grosse
linne dovrebbe essere quella standard con Bruni tra i pali, Ambrosecchia
e Dierna sulle fasce difensive, Scorrano e Marcosano a centro difesa,
davanti a loro Vanzetto e Cordua, con Di Girolamo e Lio a spedire
palloni dalle fasce. Davanti il duo delle meraviglie Cosa –
Criniti. Ebbè, non c’è che dire. Ora la parola
passa al campo. A fine seduta l’elenco dei 19 convocati che
sono: portieri: Bruni, D'Auria; difensori: Ambrosecchia , Dierna,
Maglione, Marcosano, Scarlato, Scorrano; centrocampisti: Cordua,
Cozzolino,Di Girolamo, Levato, Lio, Sanso, Tocci;Vanzetto; attaccanti:Cosa,
Jovanic, Criniti. A casa, a tener compagnia a Senè, rimangono
Impiccichè, Longobardi e Morrone. Nel pomeriggio,poi, alle
17 la partenza per Capo Vaticano. Come tutti sapranno la gara verrà
trasmessa in diretta a partire dalle ore 14.15, con ampio pre-partita,
da TEN e digitalizzato in diretta streaming sul nostro giornale
all’indirizzo: https://www.nuovacosenza.com/direttatv.html
Franco Scoglio
verrà ricordato con un minuto di raccoglimento nelle partite
in Calabria, Sicilia e Liguria
07/10 Franco Scoglio sara' ricordato con un minuto di raccoglimento
sabato e domenica prossimi in Calabria, Sicilia e Liguria prima
dell' inizio delle partite di serie B e dei campionati minori. L'
iniziativa e' stata promossa dalla sezione calabrese dell' Aiac,
l' associazione italiana degli allenatori di calcio. I presidenti
calabresi delle due organizzazioni, Vincenzo Logozzo (Aiac) e Nino
Cosentino (Figc), che avevano rivolto la richiesta subito dopo la
morte di Scoglio, hanno ottenuto l' autorizzazione dalla presidenza
federale. Sulla scorta della richiesta fatta da Aiac e Figc della
Calabria sono state autorizzate ad attuare la stessa iniziativa
anche la Sicilia e la Liguria. ''Riteniamo doveroso - ha sostenuto
l' Aiac nazionale - ricordare la figura di Franco Scoglio che per
lunghi anni ha rappresentato per gli allenatori un simbolo di professionalita'
e di grande competenza calcistica. Il minuto di raccoglimento di
sabato e domenica rappresenta un ultimo tributo alla sua figura''.
L' Aiac e la Figc ricordano che e' stato proprio in Calabria che
Franco Scoglio ha iniziato la sua carriera di allenatore, prima
con le giovanili della Reggina, poi con la Gioiese in serie D e
ancora con la Reggina in serie C. Entro il mese di ottobre, inoltre,
sulla figura di Franco Scoglio sara' organizzato un incontro-dibattito
a Gioia Tauro.
Criniti si
presenta con un poker. Domenica diretta streaming su NuovaCosenza
06/10 Non c’è bisogno della zingar< per indovinare
il futuro. Con una coppia come Criniti e Csoa in attacco c’è
solo da stropicciarsi gli occhi e divertirsi. Sugli scudi, come
era prevedibile, la nuovissima coppia di attacco del Cosenza ha
fatto divertire, oggi pomeriggio, quanti sono andati allo stadio
ad assistere alla partita infrasettimanale giocata in famiglia.
Un solo tempo di sessanta minuti è quanto ha fatto disputare
Mister Marulla ai suoi uomini ben mischiati in campo. Senza Bruni,
vittima di un forte raffreddore Marcosano, alle prese con un indolenzimento
muscolare e al polpaccio e quindi tenuto precauzionalmente fermo
per un suo probabile recupero, con Senè e Morrone al lavoro
differenziato, in campo sono scesi Malfi, Dierna, Scorrano, Maglione,
Ambrosecchia, Di Girolamo, Vanzetto, Cordua, Lio, Cosa e Criniti
da una parte del campo e D’Auria, Tartaro, Impicciché,
Scarlato, Principe; Levato, Sanso, Tocci, Cozzolino; Jovanic, Molinaro
dall’altro lato. In difesa, quindi, Marulla senza Marcosano
ha dato le chiavi del pacchetto difensivo a Maglione, il bomber
da tre punti di due domeniche fa a Brindisi. Per lui il compito
gravoso di sostituire Marcosano se quest’ultimo non dovesse
riscuire a recuperare dal noioso risentimento che lo tiene bloccato
da due giorni. Ma le note liete, come prevedibile, sono venute dalla
sensazionale coppia d’attacco Cosa-Criniti. I due si trovano
a meraviglia e sembrano fatti uno per l’altro. Il grande Vincenzo
pronto di testa ad appoggiare al compagno libero e Criniti, in tutte
le salse, che non vede l’ora di buttarla dentro come meglio
gli aggrada. Poi oggi si è davvero scatenato. Sei a uno il
risultato finale e ben quattro marcature sono state realizzate da
Criniti. Quattro pregevoli marcature una più belal dell’altra.
DI testa, pallonetto, contropiede e in dribbling con finta le realizzazioni.
Con il solito Lio ad ispirare palloni di marca, e Cosa pronto alla
girata volate, il bomber rossoblu ha avuto lavoro per il suo mestiere.
Il bomber. Tra lui e Cosa una intesa incredibile. Non ci stanchiamo
di scriverlo. I due hanno così entusiasmato che Mister Marulla
sembra intenzionato a schierarli sin dal primo minuto. “Non
ha l’autonomia per tutta la gara, ci ha detto Mister Marulla,
ma penso che un tempo sarà possibile vederlo in campo”.
Non ci spiega s eil primo o il secondo. Il Mister ci lascia con
il dubbio. Ma di sicuro Criniti sarà in campo a dire la sua.
Le altre reti sono state realizzate da Di Girolamo e Ambrosecchia.
Di Levato il gol per l’altra formazione che fungeva da sparring
partner. Soddisfazione de tecnico che ci inoltre detto, a proposito
di Di Girolamo, “Il ragazzo questa settimana l’ho visto
decisamente più convinto e l’ho schierato sulla fascia”.
Quindi un ritorno all’antico, per così dire, con il
veloce laterale che torna nella sua zona di campo di competenza.
Come per la gara di due domeniche fa, la gara sarà trasmessa
in diretta televisiva su Ten Teleuropa Network. NuovaCosenza.com,
il quotidiano digitale più letto in Calabria, d’accordo
con TEN, rinnova l’impegno con tutti i suoi lettori mandando
in diretta su internet in video streaming la gara al seguente indirizzo:
https://www.nuovacosenza.com/direttatv.html
Nessuna irregolarità
per l’iscrizione della Reggina. Chiesta l’archiviazione
per Carraro
06/10 Nessuna irregolarita' dietro l'iscrizione della Reggina al
campionato di Serie A. Lo ha stabilito la procura di Roma, che ha
chiesto l'archiviazione degli atti relativi alla posizione del presidente
della Federcalcio, Franco Carraro. L'alto dirigente era indagato
per abuso d'ufficio in seguito ad una denuncia presentata dalla
Salernitana. La richiesta di archiviazione e' stata firmata dal
procuratore aggiunto Maria Cordova e dal sostituto Pietro Polidori.
Per Carraro e' stata sollecitata l'archiviazione anche in merito
alla querela per diffamazione presentata nei suoi confronti dal
presidente della Salernitana, Aniello Aliberti. Secondo i magistrati,
nessun illecito, secondo le norme del codice, e' imputabile a Carraro
per l' iscrizione del club amaranto in quanto avvenuto all' inizio
dello scorso luglio sulla base del via libera arrivato dalla Covisoc,
l' organo di vigilanza dei bilanci delle societa' di calcio, e,
soprattutto dalle sentenze del Tar del Lazio e del Consiglio di
Stato. L' inchiesta giudiziaria era partita con l' esposto della
Salernitana, rappresentata dall' avvocato Carlo Taormina, la quale
accusava la Figc di aver attuato una disparita' di trattamento.
In particolare, sosteneva il club campano, l' iscrizione della Reggina,
la cui esposizione con l' agenzia delle entrate sono state sanate
successivamente all' iscrizione, sarebbe stata irregolare. Nella
vicenda era parte lesa il Bologna di Giuseppe Gazzoni Frascara,
societa' che avrebbe preso il posto della Reggina in caso di esclusione.
Il Cosenza
batte per la seconda volta la Viribus Unitis. Il Presidente Intrieri
lancia l’abbonamento politico/vip. Domenica diretta TV e internet
05 ott 05 La giornata calcistica
del Cosenza si apre con quella notizia che già era nell’aria.
Il Giudice sportivo della serie D, Settembrino Nebbioso, ha schiarito
l’inizio ottobre dei lupi. Perdonateci il gioco di parole
ma giustizia (almeno la prima puntata) è stata fatta. Infatti
con il comunicato diramato dalla Lega nel primo pomeriggio, è
stato convalidato ed omologato il risultato del campo. Quel due
a uno sudato e portato a casa con tanto di magliette fradice di
sudore. Con questa notizia è ripresa nel pomeriggio la seduta
dei giocatori. Soddisfazione e clima allegro, come lo era nella
mattinata, hanno accompagnato i lupi per tutta la giornata. In mattinata
torchiati a dovere da Mister Pincente per la seduta atletica. Nel
pomeriggio pallone, pallone ed ancora pallone agli ordini di Msiter
Marulla. Tutti disponibili e prove di questo nuovissimo attacco
da leggenda, Cosa Criniti, che sta per andare in scena nel campionato
di serie D girone I. E si proprio loro due sono stati gli obiettivi
delle attenzioni speciali di Mister Marulla. A fine seduta, il bomber
di Stilo, ha preso in cura la coppia di diamante del Cosenza. Gol
a raffica e applausi dei presenti per lo spettacolo pirotecnico
dei due. Già da domenica aumenta l’autonomia di Criniti
e per lui almeno una trentina di minuti in campo domenica prossima.
E Senè non rimane a guardare. Anche lui, oramai re-integrato
nell’organico, ha ripreso alla grande il lavoro con il gruppo.
Qualche problema invece per Marcosano, che nel pomeriggio è
rimasto a riposo andando ad effettuare una seduta di fisioterapia
dal Dott. Canonaco, e per Jovanic che sul finire della seduta pomeridiana
ha avvertito problemi al ginocchio. In serata infine il Presidente
Intrieri ha incontrato i tifosi nella sala del Cinema Teatro Italia,
un centinaio in tutto, sciorinando le ultime novità di casa
rossoblu. Il Presidente (che vedete nel filmato) ha fatto un nuovo
appello alle istituzioni dopo che questa mattina il Sindaco di Cosenza
ha quantificato in soli ventimila euro, la sponsorizzazione della
squadra, contro i 120.000 promessi. “Le casse comunali non
possono permettersi altro - ha giustificato il massimo esponente
della società rossoblu – ed allora ho pensato di riaprire
gli abbonamenti solo per la tribuna numerata. Abbonamenti che propongo
a tutti i politici cosentini che fino ad oggi non si sono visti
per niente. E’ incredibile come – ha aggiunto Intrieri
– si fosse data dalla Regione Calabria una fideiussione di
18 milioni di euro per la Reggina, una sponsorizzazione di tre milioni
di euro in tre anni, sempre alla Reggina e un contributo di cinquecentomila
euro al Catanzaro. Con un vicepresidente di Cosenza e sette assessori
cosentini sembra che la Regione si fermi a Catanzaro ed a Cosenza
non si pensa affatto. E’ vero che giochiamo in serie D, ma
è anche vero che in serie D ci siamo finiti non per demeriti
sportivi ma per ben altro. Ora i politici, consiglieri, comunali,
consiglieri provinciali, consiglieri regionali, eletti a Cosenza
dovrebbero darmi una mano a uscire fuori da questa situazione. Lo
stesso dicasi per gli imprenditori che volgiono dare una mano. Già
il Sig. Gatto della Despar mi ha sottoscritto 50 abbonamenti. E
a proposito dei fatti di Eboli, la prossima settimana la Commissione
Federale emetterà il verdetto sui quanto accaduto lì
in Campania. Oggi siamo stati ascoltati io e Marino e successivamente
ho avuto un incontro con la Questura di Cosenza che mi sta dando
una grande mano. Sono stati proprio loro a dire che il tifo di Cosenza
non ha alcuna colpa tranne quei quattro. E nelle deposizioni alla
Commissione federale hanno deposto per come sono stati i fatti.
Cosenza ha tifosi per bene. Se pensate che ad Eboli, secondo quanto
mi ha segnalato la questura di Salerno, ci sono stati ben 80 diffidati.
Da oggi posso dire che sono ottimista e che aspetto con serenità
il verdetto del giudice. Una nota ai denigratori voglio farla: tra
due settimane dovranno abbozzare perchè saremo primi in classifica.
Infine una notizia in anteprima: Il Cosenza provvederà autonomamente
a fare quello che serve, telecamere, tornelli, badge, per riportare
la capienza a 29.000 posti così come è giusto che
sia per uno stadio come il San Vito. In settimana presenteremo la
poposta in Comune”. Un Intrieri a valanga che con il suo ottimismo
ha contagiato tutta la sala. Il presidente, inoltre, si è
detto sicuro di non aspettarsi alcuna penalizzazione anche se probabilmente
il San Vito resterà vuoto per un po’ di tempo. Indiscrezioni
sibilline che fanno presagire una squalifica di due o tre mesi,
o giù di lì. Infine la comunicazione che la televisione
TEN Teleuropa Network manderà in diretta televisiva, per
motivi di ordine pubblico, la gara che si disputerà sul neutro
di Capo Vaticano. Anche questa volta, NuovaCosenza.com offrirà
la diretta ai suoi lettori attraverso internet.
la sentenza del Giuidice Sportivo
2.1. Decisioni del Giudice Sportivo
Il Giudice Sportivo, Dott. Settembrino Nebbioso, coadiuvato dal
rappresentante dell’A.I.A., Prof. Antonio Sauro e dall’Assistente
di Segreteria Sig. Marco Ferrari, nella seduta del 4 ottobre 2005,
ha adottato le decisioni che di seguito integralmente si riportano:
GARA DEL 11/09/2005 COSENZA CALCIO S.P.A.
- VIRIBUS UNITIS
Il Giudice Sportivo,
- sciogliendo la riserva di cui al C.U. n°17 del 15\09\2005;
- esaminato il reclamo fatto pervenire, a seguito di tempestivo
preannuncio dalla Pol.Viribus Unitis e con il quale si deduce l'irregolare
partecipazione alla gara del calciatore Senno Giuseppe ( tesserato
Cosenza ) in quanto ancora destinatario di provvedimento di squalifica
inflitto dal Giudice Sportivo della Lega di Serie C e di cui al
C.U. n° 79\tb del 5\05\2005 (squalifica per una gara per recidività
in ammonizione - IV infrazione), invocandosi pertanto la sanzione
di cui all'art.12 comma 5 let.a) del CGS; - esaminate, altresì,
le controdeduzioni fatte pervenire dalla A.S. Cosenza Calcio spa;
OSSERVA
La A.S. Cosenza ha impiegato, nella gara di cui in epigrafe, dall'ottavo
del secondo tempo il calciatore Sanzo Giuseppe che, tesserato per
la medesima società, nella stagione precedente aveva preso
parte alla gara di Campionato Nazionale "D.Beretti" Catanzaro
– Cosenza riportando la sanzione della squalifica per una
gara effettiva per recidività in ammonizione. Dovendosi tale
circostanze ritenere pacifiche e documentate, il " thema -
decidendum " del presente giudizio verte sulla esecuzione della
sanzione. Se cioè il citato calciatore doveva necessariamente
scontare la squalifica, come sostenuto dalla reclamante, nella gara
di cui in epigrafe in quanto prima gara della stagione sportiva
successiva ai sensi dell'art.12 comma 6 del CGS, posto che la società
Cosenza non partecipa quest'anno al Torneo "D.Beretti, o se,
come sostenuto dalla resistente, andava scontata nel Campionato
Nazionale Juniores. Ai fini della decisione occorre prendere in
esame il parere interpretativo degli artt. 14 e 17 del C.G.S. reso
dalla Corte Federale in relazione a quesiti diversi formulati dalla
L.N.D. e concernenti le modalità per scontare le squalifiche
irrogate a calciatori ( C.U. n° 12 CF del 12\01\2004). In esso,
sebbene in ipotesi diverse ma simili, si afferma il principio "
della necessità che la pena inflitta al calciatore sia dallo
stesso effettivamente scontata nella stagione successiva, nella
squadra di sua militanza ed in gare omogenee ( e quindi, tipologicamente
corrispondenti) a quelle nelle quali era maturata la condotta punita".
Prosegue ancora la corte:" la conseguenza diretta di questo
processo ermeneutico è, pertanto, che - qualora non ricorre,
per le ragioni anzidette, il carattere di omogeneità tra
la gara del penato incriminante e gare attuali, la squalifica va
scontata in qualunque tipo di gara disputata dalla società
di attuale appartenenza del calciatore" (con l'unico limite,
che qui non rileva, della separatezza tra gare di campiontao e gare
di coppa). Alla luce di tale principio ermeneutico, l'indagine va
dunque rivolta ad accertare se possano essere individuate gare "omogenee"
rispetto a quella in cui è maturata la squalifica del calciatore
Senno ( gara di Campionato Trofeo Beretti ). La risposta, nel caso
in esame, deve essere affermativa. Se è vero infatti che
la A.S. Cosenza non disputa nella corrente stagione il Campionato
"D.Beretti", risulta tuttavia che la medesima società
è regolarmente iscritta quest'anno al Campionato Nazionale
Juniores. E tra i due campionati possono,senza dubbio, rinvenirsi
quei caratteri di omogeneità richiesti dalla Corte Federale.
Entrambi infatti, sono organizzati a livello nazionale ed hanno
le caratteristiche di competizione giovanile. Ne consegue dunque,
per quanto sopra esposto, che il calciatore Sanzo Giuseppe ha regolarmente
ed a pieno titolo preso parte alla gara di cui in epigrafe. Ne discende
il rigetto del reclamo;
P.Q.M.
delibera:
1) di respingere il reclamo;
2) di convalidare il risultato della gara conclusasi col seguente
punteggio: Cosenza – Viribus Unitis 2-1;
3) di addebitare sul conto della Viribus Unitis la tassa di reclamo.
Domenica si
gioca a Capo Vaticano. Marulla ricorda Scoglio.
04 ott 05 È ripresa sotto una pioggia battente la preparazione
del Cosenza per questa settimana. Una settimana che si preannuncia
ricca di avvenimenti per l’indagine federale che continua
ad andare avanti dopo i fatti di Eboli. Infatti nella giornata di
domani il Presidente Intrieri verrà ascoltato dalla commissione
d’inchiesta che sta raccogliendo tutte le informazioni di
quella nera domenica che vide i tifosi del Cosenza in balia degli
scalmanati del paese campano. Un pomeriggio da dimenticare anche
per il tifoso del Cosenza investito, premeditatamente da un auto,
dal quale fatto poi scaturirono i primi incidenti. Poi l’epilogo
del singolo tifoso “impazzito” che saltò la rete
di recinzione e che prese a calci il portiere di casa al primo minuto
di gioco. Una gara che non andava giocata per gli evidenti problemi
di ordine pubblico. Addirittura prima della gara una sassaiola prese
come obiettivo la panchina del Cosenza posta sul campo senza alcuna
protezione e fu costretta a spostarsi dall’altro lato del
terreno di gioco. Per quello che ne seguì, la Lega dispose
la sospensione del San Vito e la conseguenza di giocare a porte
chiuse e su campo neutro le restanti partite. Siamo alla terza gara
in questa situazione e l’indagine continua. Ma di questo ai
ragazzi che oggi correvano sotto la pioggia agli ordini di Mister
Marulla, non importa niente. Almeno apparentemente, e ce lo ha confermato
anche il tecnico, nulla si avverte nello spogliatoio. Meno male,
perché invece le preoccupazioni le ha il Presidente Intrieri
che oggi ha voluto assistere all’allenamento della squadra
ed ha dichiarato la sua preoccupazione amche ieri sera nel corso
di una trasmissione televisiva. “non è possibile che
per colpa di uno scalmanato, ne debba pagare le conseguenze un intera
città e la società che con tanti sacrifici sto costruendo”.
Ma al riguardo ancora nulla di ufficiale si prevede per questa settimana.
Nel frattempo che i Lupi si allenavano è giunta la notizia
della prossima sede del campo neutro per la gara in casa: si giocherà
a Capo Vaticano. In campo invece i lupi hanno sostenuto la solita
seduta di inizio settimana senza forzare tanto. Buone nuove dall’infermeria.
Senè è stato riaggregato al guppo e finalmente ha
potuto correre sul campo del sanvitino durante le solite partitelle.
Per lui ancora un paio di settimane. Chi invece comincia ad aumentare
di qualche tacca la sua autonomia, è Gianfranco Criniti che,a
detta di tecnico e medici domenica potrà giocare almeno per
una buona mezzora. Buona la sua intesa con Cosa. I due insieme,
oggi, hanno dato vita ad uno spettacolo pirotecnico. E con Senè,
quando sarà disponibile, sarà davvero un'altra musica.
I tre potranno giocare assieme, ci ha confessato il tecnico di Stilo,
visto che sia Senè che Criniti hanno coperto in passato il
ruolo di laterali. Insomma un bel progetto che prende forma giorno
dopo giorno. Riposo precauzionale invece per Lio e Cordua che hanno
svolto lavoro a parte. Nel breafing con la stampa, infine, Mister
Marulla ha ricordato il professore Scoglio, scomparso tragicamente
ieri sera in diretta tv. “Era un uomo contro corrente, ‘fuori
dal gregge’, coem amava definirsi, ci ha detto Marulla. Originale
nelle battute tra le quali ne ricordo una significativa che diceva:
‘Ci sono giocatori di pallone e giocatori di calcio’.
Un uomo che comunque mi ha lasciato un buon ricordo. Mi spiace perché
con la sua scomparsa il calcio perde un grande personaggio”.
Sulla gara il tecnico ha poi confermato quanto da noi analizzato
già domenica scorsa. “Il Ragusa ha un forte contropiede
e sulla sinistra ha una marcia in più con Bonarrigo. Mi sono
cautelato mettendo un uomo di esperienza in quel punto, Maglione,
scelta che mi ha poi obbligato a schierare un 87 sulla fascia per
ovviare alla mancanza di Dierna. Una squadra forte il Ragusa che
darà filo da torcere a tutti. Per il resto siamo a riserva
di giocatori per infortuni e varie, vedremo con il Presidente e
con Ciccio Marino come operare sull’organico. Certo è
che per trovare altri under ora è difficile, sono già
tutti accasati. Ma quelli che ho sono buoni”. Infine da segnalare
a strenua prova di Cosa, Cordua e Jovanic. “I tre –
ha detto il tecnico- hanno giocato ognuno con qualche problema.
Pensavo che non ce la facessero ed invece hanno retto bene. A aprte
Jovanic che non ha fatto preparazione e quindi giustifico la sua
condizione che comunque migliora giorno dopo giorno. Non dimentichiamoci,
infine, che in questa settimana abbiamo gicoatop tre gare importanti
in sette giorni.”. Domani doppia seduta.
Cosenza, in
arrivo la sentenza: pronti al peggio
03/10 C’è aria di pessimismo in città a proposito
della sentenza inerente ai fatti di Eboli che hanno portato all’arresto
di otto persone e dell’incredibile invasore, avvenuta al primo
minuto di gioco sella gara. La gara, che secondo tutti gli addetti
ai lavori, non andava affatto disputata, si inziò in un clima
ostile per via dell’investimento volontario di un tifoso del
Cosenza da parte di un’auto di Eboli. Pietre e bastoni arrivarono
sulla panchina del Cosenza e il commissario di campo presente fu
malmenato dai giocatori dell’Ebolitana. Poi l’apice
del tifoso che scavalcate le recinzioni senza alcuna protezione
e senza un’adeguata scorta di polizia (solo sei carabinieri
presenti per quattrocento tifosi di Cosenza) andò a sferrare
un calcio al portiere dell’Ebolitana. Un gesto senza senso
che il Presidente Intrieri ha subito evidenziato come anomalo e
probabilmente pilotato da qualche forza malavitosa. Infatti si venne
a sapere dopo il suo arresto che l’invasore era un sorvegliato
speciale. Il grave fu che dopo la sospensione della gara da parte
dell’arbitro, i tifosi locali chiamarono a raccolta tutto
il paese che arrivò al campo, armato di coltelli, accette
e armi, a dare “una lezione” ai tifosi del Cosenza distruggendo
autobus e aggredendo con ogni mezzo tutti i tifosi presenti, alcuni
dei quali riuscivano anche a difendersi. Una situazione simile avvenne
in serie B con un tifoso del Napoli che aggredì un giocatore
delle propria squadra. Ma allora di quel caso non se ne fece nulla.
Nessuna diffida al Napoli e nessuna squalifica al San Paolo.Ma soprattutto
non avvenne nessun incidente grazie al sostanzioso cordone sanitario
della Celere che evitò qualunque possibilità di incidente.
Oggi invece, sembra, che il giudice sportivo, secondo indiscrezioni,
voglia usare la mano pesante comminando una squalifica di sei mesi
del San Vito. Una situazione grave che di fatto farebbe saltare
in aria i piani di risalita immediata del Presidente Intrieri. Lo
stesso, in una trasmissione televisiva, ha ammesso che se una cosa
del genere dovessee accadere allora il progetto di risalita del
Cosenza potrebbe spostarsi alla stagione successiva. Nessun ente
pubblico, fuorché il Comune di Cosenza, ha dato una mano
o ha dato al propria disponibilità ad uscire da questa empasse.
“La Regione Calabria- ha detto Intrieri- che ha ben otto assessori
di Cosenza non si è fatta vedere ne sentire”. Il Presidente
Intrieri confidava negli incassi che i buoni risultati del Cosenza
avrebbero portato. Così, invece, tutto rischia di finire
e se non intervengono fatti straordinari la stagione si può
dire rimandata a data da destinarsi. Un epilogo amaro che vede ancora
una volta affondare intenzioni e buoni propositi in fondo al mare.
Mercoledì dovrebbe arrivare la sentenza ma l’ottimismo,
giorno dopo giorno, sembra svanire. Non è per fasciarsi la
testa, ma francamente, dopo quanto accaduto, è davvero difficile
essere ottimisti.
Giocatore della
Vigor Lamezia arrestato prima della partita
03/10 Vincenzo Capuozzo, di 29 anni, napoletano, e' stato arrestato
assieme ad altre 12 persone nell' ambito di un' operazione dei carabinieri
su una presunta organizzazione che avrebbe gestito un' attivita'
di spaccio di droga tra Molise, Campania e Puglia. L' arresto di
Capuozzo e' avvenuto ieri nell' albergo di Roma in cui il giocatore
era in ritiro prima dell' incontro della Vigor Lamezia con la Cisco
Roma allo stadio Flaminio. Secondo quanto si e' appreso, i fatti
contestati a Capuozzo risalgono ad alcuni anni fa, quando Capuozzo
giocava nel Montenero di Bisaccia (Campobasso). L' operazione, denominata
''Fuori gioco 2'', e' stata condotta dai carabinieri di Termoli.
Il Gip del tribunale di Larino, Roberto Veneziano, comincera' domani
la serie di interrogatori delle 13 persone arrestate nell'ambito
dell'inchiesta ''Fuori gioco 2'' condotta dal sostituto procuratore
della Repubblica di Larino Arianna Armanini. Sei degli arrestati
sono detenuti nel carcere di Larino, tre a Vasto, due a Roma e altrettanti
si trovano agli arresti domiciliari. I carabinieri di Termoli hanno
anche denunciato 15 persone - di cui 4 minorenni - compiuto 36 perquisizioni
domiciliari e sequestrato 70 grammi di hashish, 20 di cocaina e
sostanze anabolizzanti sequestrate. Il blitz ha interessato Petacciato
(Campobasso) e Montenero di Bisaccia (Campobasso), Vasto e San Salvo
(Chieti) e Roma. La droga - secondo gli inquirenti che lo scorso
9 luglio attuarono la prima fase dell'operazione ''Fuori Gioco''
- arrivava dalla Campania per essere poi piazzata dalla fitta rete
di piccoli spacciatori lungo le coste molisana ed abruzzese.
Muore durante
una trasmissione televisiva l’ex allenatore del Cosenza, Franco
Scoglio
03/10
E' morto in diretta, sotto i riflettori dello studio di un'emittente
televisiva genovese, parlando del suo Genoa, dopo un battibecco
con il patron Enrico Preziosi: il generoso cuore di Franco Scoglio,
il professore, non ha retto agli insulti dell'eta' e dell'emozione
e, dopo 64 anni, si e' fermato per sempre. Scoglio ha lasciato sbigottiti
gli altri quattro ospiti della trasmissione ''Gradinata Nord'',
il conduttore Giovanni Porcella, ed e' finito disteso sul pavimento
della Terrazza, lo studio di Primocanale sul grattacielo di piazza
Dante che domina tutta la citta'. I soccorritori del 118 che hanno
tentato invano di rianimarlo lo hanno lasciato a torso nudo, le
braccia in croce, qualche cerotto con degli elettrodi ancora applicati
sul petto, mentre attorno al corpo gli agenti di una pattuglia della
Volante svolgono gli accertamenti di rito e lo fotografano. Il professor
Scoglio era in procinto di partire per la Guinea Bissau, dove nei
prossimi giorni avrebbe dovuto firmare il contratto per allenare
la nazionale di quel paese africano. Un fascino, quello dell'Africa,
che lo aveva portato in Tunisia, in Libia per far crescere le giovani
squadre di quei paesi. Ma aveva chiesto ugualmente a Primocanale
di partecipare alla trasmissione piu' seguita dai genoani per parlare
del suo grande amore, il Genoa Cricket and Football Club, la piu'
antica societa' di calcio italiana che ha vissuto il suo anno piu'
nero, il 2005. E' arrivato in serata a Genova, e' sceso in un albergo
cittadino e, accompagnato da un volto storico delle televisioni
private genovesi, Vittorio Sirianni, ha raggiunto sulla Terrazza
di Primocanale il conduttore Giovanni Porcella e gli altri ospiti,
i giornalisti Nino Pirito e Domenico Ravenna e Claudio Onofri. Il
dibattito si e' subito animato quando e' intervenuto per telefono
l'ormai ex presidente del Genoa Enrico Preziosi. Alla richiesta
di Scoglio di aprire un franco confronto sulla societa' rossoblu,
di dialogare, Preziosi si e' detto perplesso: ''Perche' dovrei confrontarmi
con lei, io sono il presidente''; ''Vede, questo conferma che lei
non cerca il dialogo, vuole solo monologhi''; ''i dialoghi si fanno
con la tifoseria, non con lei che e' un ex allenatore; che titolo
ha di parlare del Genoa?''. Ma il tono si e' alzato quando Preziosi
ha detto: ''Senta, Scoglio...''. ''Quando si rivolge a me - ha replicato
l' ex allenatore - mi deve chiamare dottore o professore, perche'
io la chiamo presidente...'; ''Io la chiamo Scoglio...''; ''E allora
io la chiamo Preziosi...''. Il conduttore Giovanni Porcella e' allora
intervenuto per calmare gli animi e chiamare altri interlocutori.
Dopo tre-quattro minuti, mentre Preziosi parlava, gli ospiti hanno
visto Scoglio tutto un tratto sbiancare in volto, rantolare e reclinare
il capo all'indietro sulla sedia. ''Pensavo che stesse scherzando
- dice Ravenna, corrispondente del Sole 24 Ore e appassionato tifoso,
che gli era seduto accanto - pensavo che volesse prendere in giro
Preziosi fingendo di dormire mentre lui parlava. Invece stava morendo!''.
La trasmissione e' stata subito interrotta e sono stati praticati
i primi soccorsi a Franco Scoglio, mentre veniva chiamato il 118.
La squadra di soccorritori, arrivata in pochi minuti, ha cercato
di rianimare l'allenatore, ma senza risultato. Un sussulto del corpo
ha riacceso le speranze, ma era solo il risultato delle manovre
rianimatorie. Il cadavere e' rimasto per terra, sotto l'accecante
luce dei riflettori. ''Siamo addolorati, sconvolti, perche' abbiamo
perso un vero amico''. Il direttore dei servizi giornalistici di
Primocanale, Mario Paternostro, si fa interprete dello choc che
ha colto i colleghi dell'emittente e gli ospiti della trasmissione
per la morte in diretta di Franco Scoglio, mentre i cronisti accorrono
a Primocanale per prendere notizie. ''Aveva chiesto lui di partecipare
alla trasmissione, Gradinata Nord, proprio per parlare del suo Genoa'',
precisa Paternostro. ''Siamo vicini con grande affetto ai suoi familiari
ed in particolare a suo figlio'', conclude il direttore dell' emittente,
che e' stato a lungo vicedirettore del Secolo XIX. In piazza Dante,
sotto la sede di Primocanale, nella notte cominciano ad affluire
i tifosi del Genoa che in questo anno terribilis avranno ancora
qualcosa per cui piangere. La scheda
Franco Scoglio era nato a Lipari (Messina) il 2 maggio 1941. Aveva
iniziato la carriera di allenatore nel 1972, nelle giovanili della
Reggina; tra il 1973 e il 1981 aveva guidato la Gioiese (2 volte,
sempre in serie D), il Messina (con cui aveva esordito in C), l'Acireale
(D) e la Reggina (C1). Nella stagione 1981/82 era tornato alla Gioiese,
in Interregionale, e aveva vinto il suo primo campionato. Dopo una
sostituzione con la Reggina (C1) e un subentro con l'Akragas (C1),
nel 1984 era tornato al Messina e aveva guidato i siciliani alla
promozione in B (1985/86) e, nei due anni seguenti, a due ottimi
campionati nella serie cadetta. Dal 1988 aveva disputato due tornei
sulla panchina del Genoa: aveva vinto il campionato di B e ottenuto
una brillante salvezza in quello di A. Dal 1990 al 1998 non era
riuscito piu' ad allenare per una stagione intera: tra esoneri e
dimissioni aveva guidato il Bologna (serie A), l'Udinese (B), la
Lucchese (B), il Pescara (B), il Genoa (A), il Torino (A), il Cosenza
in serie B nella sfortunata annata 96/97 in cui il Cosenza retrocesse,
sostituendo De Biasi e poi sostituito di nuovo da de Biasi, e l'Ancona
(B). Nell'autunno del '98 era diventato commissario tecnico della
nazionale tunisina, con la quale si era piazzato quarto nella coppa
d'Africa 2000. A febbraio del 2003 era arrivata la chiamata del
Genoa: Scoglio si dimise da Ct della Tunisia, praticamente qualificata
ai Mondiali, per tornare ad allenare i rossoblu'. Guido' il Genoa
nelle ultime 16 giornate (due da allenatore non ufficiale e poi,
dal 2 marzo, 14 da allenatore ufficiale) portandolo alla salvezza.
Terminata la stagione, Scoglio aveva accettato l'incarico di ct
della Libia, con contratto annuale rinnovabile. L'obiettivo erano
i Mondiali 2006. Ma la vittoria sul Congo nella prima gara di qualificazione
alla Coppa d'Africa 2004 per 3-2 (8/9/02 a Tripoli nel gruppo 9)
si rivelera' la sua unica partita ufficiale sulla panchina libica,
delle quattro complessive. Il 16 dicembre 2002 subentro' a Colomba
nella guida del Napoli per poi essere esonerato l'11 marzo. Successivamente
aveva stipulato un contratto con la tv araba 'Al Jazeera' per commentare
il calcio italiano in una trasmissione. Era consulente del presidente
della Lucchese e partecipava, come opinionista, a Controcampo e
ad altre trasmissioni che parlavano di calcio. Quella tenuta a 'Primo
Canale', emittente locale genovese, e' stata l'ultima lezione del
'Professore'.
02/10
Si torna a casa con un bel punto dalla Sicilia. Uno zero a zero,
quello con il Ragusa, che lascia anche un pizzico di amaro in bocca
al tecnico che a fine gara si lamenta della cattiva sorte avuta
sotto porta. “Dobbiamo essere più cattivi sottoporta.
Dovevamo chiudere la gara con le due occasioni avute da Cosa. Nel
secondo tempo non abbiamo visto l’avversario e nonostante
avessimo fatto un gran numero di cross non siamo riusciti a portare
via l’intera posta”. Eppure il Mister la gara l’aveva
preparata bene. Rinnovata a sorpresa la fascia destra con Maglione
in difesa e Levato adattato a laterale di centrocampo, Marulla si
era preparato bene la gara coprendosi su quella fascia dove il Ragusa
è più forte. Ovviamente questa mossa ha comportato
il sacrificio di Dierna e Di Girolamo. Il difensore, classe 87,
è stato rimpiazzato, per forza di cose dal suo pari grado
di età, Levato a centrocampo, lui che centrocampista non
è, per la necessità di utilizzare l’esperto
Maglione, che garantiva migliore copertura in difesa. Un gioco ad
incastro. Un mosaico da costruire con i giocatori guardando al carta
d’identità. In attacco, al fianco di Cosa, la scelta
obbligata è caduta sul giovane Jovanic, classe 86, che ha
giocato finchè ne aveva. Altro a disposizione non c’era.
E per quel gioco della coperta corta, che comunque bisogna garantire
i quattro under (un 85, due 86 e un 87) in campo, è uscita
fuori una buona formazione da fuori casa, coperta al punto giusto
che però ha avuto qualche affanno in avanti. Il solo Cosa
non può cantare messa e portare la croce. Se poi aggiungiamo
che il Cosenza era reduce da una dura gara di Coppa giocata mercoledì
contro la Vibonese, allora si spiega anche il calo avuto in questa
partita. Tre gare in sette gironi pesano a chiunque. Figuriamoci
al Cosenza che aveva Cordua e Cosa non proprio al top della condizione.
Anzi i due (che non hanno giocato l’intera gara di Coppa)
hanno tenuto sulle spine il tecnico fino a sabato. Ma alla fine
il punto ottenuto fa tenere le posizioni alte della classifica in
un secondo posto del tutto onorevole, viste le vicissitudini degli
ultimi tempi. Da tenere conto, pure, che in un fazzoletto di due
punti, in pratica, c’è metà delle squadre del
girone I. Un groppone di testa che conferma un campionato senza
veri e propri schiacciasassi. Quattro squadre a otto punti, quattro
a sette e il Siracusa a sei dimostrano quanto affermava Marulla
nelle conferenze di inizio campionato. Non c’è la squadra
ammazza campionato , o meglio, aggiungiamo noi, la squadra c’è
e si chiama Cosenza ma non lo possiamo dire. In tre gare sette punti
e si aspetta l’esito delle indagini sui fatti di Eboli. I
più sperano nella ripetizione della gara, visto quanto accaduto
in maniera così rocambolesca. Fare arrivare quasi cinquecento
tifosi e non aver organizzato un servizio d’ordine, bè,
ci sono gravi responsabilità per chi ha messo su il servizio
di ordine pubblico, a prescindere dal fatto che la gara non andava
affatto disputata. Pietre in campo e in panchina e recinzione alta
un metro e mezzo senza forse dell’ordine a tutelare il campo
di gioco. Ma tornando alla gara, il Cosenza ha pensato più
a non prenderle nel primo tempo che a cercare la via del gol. Difesa
perfetta con gli unici due pericoli, se così possiamo chiamarli,
per due disattenzioni, la prima al 25’ allorquando Boemia
vedeva Bruni fuori dai pali e provava con un pallonetto da fuori
area a farlo secco , ma il numero uno si salvava smanacciando in
angolo e la seconda sul finire dei primi quarantacinque minuti quando
Bruni e Ambrosecchia pasticciavano un po’ e liberatisi in
angolo trovavano in Maglione il salvatore della patria che sventava
sulla linea di porta. Primo tempo, insomma, controllato dai lupi
che attendono i locali per imbavagliarli per bene dopo un lungo
periodo di studio delle due squadre. Nel secondo tempo la premiata
ditta Lio e Cosa si mettono in azione. Tremila cross arrivati in
area, prima Jovanic e poi Cosa non riescono a globalizzare in rete
le pennellate del francesino calabrese. Poi è la traversa
a dire no a Cosa e sulla panca Marulla si mangia le mani. Il tecnico
sostituisce lo slavo, un attaccante, con Cozzolino, che attaccante
non è (altro non c’era), e il risultato è che
si gioca con qualche attacco in più. Lo stesso Cozzolino
è autore, assieme a Lio, di ottimi spunti offensivi. Ma la
sostanza rimane quella di prima, Cosa non può cantare e suonare
da solo. Tanto più che la stanchezza del mercoledì
affiora nelle gambe e gli ultimi minuti sono altalenati con una
occasione per uno. Da una parte Leone si vede neutralizzato un tiro
dai venti metri da Scorrano e dall’altra una punizione da
ultimo minuto, fatta ripetere per l’ostruzione di Bonarrigo,
che altro non fa che spostare vento sulla porta del numero uno siciliano.
Ultimi venti secondi per Gianfranco Criniti che fa il suo battesimo
in maglia rossoblù. Troppo poco tempo per “quagliare”
qualcosa. Per lui, dirà alla fine il mister “ci vorranno
ancora una ventina di giorni, non si poteva rischiare di rovinare
il lungo lavoro di recupero”. Nel frattempo aspettiamo in
settimana qualche cenno dalla Federazione. La prossima a porte chiuse
è contro l’Alcamo. Un ultimo pensiero va al tifo. In
settimana, dopo che questa estate si erano sciolti anche gli Old
Style, si è sciolto il gruppo storico del tifo ultrà
del Cosenza, i Cosenza Supporters, vera avanguardia di tifo e di
iniziative sociali della curva che hanno segnato un periodo lunghissimo
di belle cose fatte in campo e in città. Una grave perdita
per tutto il tifo cosentino che mostra il periodo di transizione
che la tifoseria sta vivendo in questo momento. Speriamo soltanto
che questa crisi generalizzata venga superata al più presto.
Cosenza ha sempre fatto storia nelle curve di tutta Italia ed è
un vero peccato assistere inermi a quanto sta accadendo. Un periodo
di riflessione profonda che speriamo porti ad una rifondazione di
tutto il tifo organizzato di cui Cosenza è sempre stata all’avanguardia.
Ma a portare alta la bandiera dei tifosi, a Ragusa erano in quaranta,
ad incitare nel lontano capoluogo siciliano i colori rossoblu. A
loro l’encomio del Presidente Intrieri che sottolinea come
Cosenza meriti di tornare al più presto tra i professionisti,
soprattutto per loro.
Ragusa-Cosenza: 0-0 Ragusa: Lucenti, Vindigni, Boemia, Spinelli F.,
Desideri, Romeo D., Vasile, Cervillera, Pierucci (37’ Prete),
Bonarrigo, Leone . All.: Infantino Cosenza: Bruni, Maglione, Ambrosecchia, Vanzetto,
Scorrano, Marcosano, Levato, Cordua, Cosa (93’ Criniti), Lio,
Jovanic (61’ Cozzolino). All.: Marulla. Arbitro; Sabatini da Viterbo Assistenti Messina e Greco Ammoniti: Vanzetto, Scorrano, Cordua (C), Bonarrigo
(R). Recupero: 6’ (2’ pt t.; 4’ st).
Calci d'angolo: 5 a 3 per il Ragusa Spettatori: 700 circa con la presenza di una quarantina
di tifosi rossoblù
Quarta sconfitta
per il Rende punito da un Modica cinico
02/10 Brutta sconfitta casalinga del Rende che contro la neopromossa
Modica deve soccombere per 1 a 3. Partita chiusa già nei
primi 45 minuti di gioco con il Rende che prima riesce a pareggiare
il fulmineo vantaggio degli ospiti, avvenuto a soli 4’ di
gioco, con Scarnato e poi, complici i tanti errori difensivi di
quest’oggi, va sotto due volte. Eppure i biancorossi di Silipo
avevano abbozzato una buona reazione con lo stesso Scarnato che
sbagliava una facile conclusione. Nella ripresa, poi, il Rende sbaglia
un rigore con Moschella, tirato centralmente addosso al portierie,
e poi prende una traversa con lo stesso Moschella. Il Modica non
sta guardare e per due volte sfiora la quarta marcatura.
Classifica : Gallipoli 13, Real Marcianise 13
, Melfi 11 , Giugliano 11 , Cisco Roma 11 , Taranto 11, Modica 10
, Pro Vasto 7 , Vigor Lamezia 7, Latina 7, Potenza 6, Rieti 6,Rende
6, Viterbo 6, Nocerina 5, Andria 5,Vittoria 5, Igea Virtus 1
(In serie C1 la prima, ai playoff dalla seconda alla quinta; in
serie D l'ultima, ai playout dalla quint'ultima alla penultima)
Radiato l’Inter
Club di Vaccarizzo per la vendita illecita dei biglietti Juve-Inter
02/10 L'Inter Club Vaccarizzo Albanese, in provincia di Cosenza,
e' stato radiato dal Centro Coordinamento Inter Club, in accordo
con il coordinatore regionale Vincenzo Tridico. La decisione, resa
nota sul sito nerazzurro, e' con ''effetto immediato, sine die e
senza nessuna possibilita' di revoca''. E' stata presa - cosi' e'
spiegato - a seguito dell' ''inequivocabile coinvolgimento'' dell'Inter
Club calabrese ''nella vendita illecita di biglietti per la partita
Juventus-Inter''. Infatti i tagliandi, ritirati giovedi' 29 settembre
dal socio incaricato dall'Inter Club Vaccarizzo Albanese, ''sono
stati sequestrati, nei dintorni dello stadio Meazza di Milano dagli
organi di sicurezza preposti al servizio anti-bagarinaggio''. Il
Centro Coordinamento Inter Club, con questi provvedimenti a 'tolleranza
zero', ''intende agire a tutela e a salvaguardia di tutti i propri
iscritti in regola con le nuove normative del decreto legge riguardante
i biglietti nominativi che, oltre a cercare di arginare la violenza
negli stadi, puo' rivelarsi un utile mezzo contro il dilagante fenomeno
del bagarinaggio''.
Per Ragusa
convocato Criniti
01/10 Rifinitura questa mattina presso il sanvitino del Cosenza
di Gigi Marulla. In un clima ottobrino abbastanza freddo, i Lupi
hanno svolto il solito allenamento del sabato con una partitella
dieci contro dieci dopo il riscaldamento avvenuto in campo ed in
palestra. Assente per influenza il centrocampista Sanso. Novità
probabili in formazione. Infatti Marulla ha provato a schierare
una inedita linea difensiva con Maglione sulla fascia destra. Una
mossa che potrebbe prevedere qualche spostamento negli equilibri
degli under. Comunque la novità dorebbe riguardare il debutto
in panchina del bomber Criniti. Infatti l’attaccante figura
nella lista dei 18 convocati che alle 13.30 sono partiti alla volta
di Ragusa e che sono i centrocampisti Cordua, Cozzolino, Di Girolamo,
Levato, Lio, Tocci e Vanzetto; gli attaccanti Cosa, Criniti e Jovanic.
A casa Impiccichè, Longobardi, Morrone e l’infortunato,
in via di recupero Senè.
Blando allenamento
dei Lupi
29/09 Alle prese con gli infortunati e con il poco tempo rimasto
tra una partita ed un'altra da gestire Mister Marulla oggi ha fatto
sostenere un blando allenamento ai suoi giocatori. Qualche giro
di campo e calci piazzati il menu. Giri di campo per Marcosano,
Cosa, Criniti, Senè e Cordua. Per quest’ultimo i medici
non disperano. Oggi con gli accertamenti si verificherà l’eventuale
sua disponibilità. Venerdì una sola seduta.
Il Cosenza,
imbottito di under, perde in Coppa contro la Vibonese in zona Cesarini
28/09 (dall'inviato Giampaolo Cataldo)- Secondo turno di Coppa
Italia, il Cosenza dopo aver passato il turno ai danni della Rossanese
incontra la Vibonese a sua volta vincitrice sulla Scillese. Si gioca
sul neutro di Sidereo(Rc) ed a porte chiuse, dopo la decisione “provvisoria”
di sospendere il San Vito, in attesa che il giudice sportivo si
pronunci sui fatti accaduti ad Eboli. Prima del fischio di inizio
registriamo al di fuori lo stadio la presenza dei ragazzi della
curva nord. Eroica la loro presenza, pur sapendo che la visione
della partita non era possibile, sono rimasti ad incitare la squadra
rosso-blù per tutti i novanta minuti fuori le mura del Comunale.
Un Cosenza imbottito di giovani tiene testa ad una Vibonese scesa
in campo con la miglior formazione. I ragazzi di Mister Marulla
“guidati” dai senior Scorrano, Lio e Vanzetto (nella
foto a sinistra) non hanno risentito della differenza di esperienza,
anzi, l’ unica pecca è stata purtroppo il gol preso
in “zona cesarini”. La Vibonese scesa
in campo a Sidereno non sembra una squadra di alta classifica, il
gioco è stato latente e con l’ unico tiro in porta
è riuscita a fare sua la partita. Grandissima la prestazione
di Vanzetto vero padrone del centrocampo e di Scorrano, l’
uomo giusto che è riuscito,con il suo rientro, a dare sicurezza
e tranquillità ad una difesa giovane e traballante. I Lupi
hanno giocato al calcio, gli ipponiani a calci, facendo notare molto
nervosismo nei confronti della terna arbitrale. Quest’ ultima
la vera nota stonata della partita. Un arbitraggio da torneo aziendale
quello del sign. Fascetti e non all’ altezza di una gara ufficiale.
Veniamo alla cronaca. La partita si è giocata a centrocampo
con il Cosenza a dominare la fase nevralgica del gioco. La Vibonese
si è limitata a difendere e agire in contropiede. Al ‘8
si registra un cross di Fanelli che la difesa libera senza affanno.
Tre minuti dopo azione avvolgente di Lio che si invola sulla fascia
e pennella un cross per la testa di Cosa che non riesce a spizzarla.
Tutto tace e gioco che ristagna a centrocampo, fino al minuto ’19,
quando Cosa chiede il cambio. Per lui si parla di un semplice indurimento
dell’ adduttore, abile e soprattutto arruolabile per la trasferta
di Ragusa. Al ’26 sale in cattedra ancora una volta “Speedy
Lio”, dopo aver messo a terra con uno dribbling ubriacante
l’ avversario si accentra e mette in mezzo per De Girolamo,
contrastato fallosamente non riesce a correggere in gol. Rigore
netto e non assegnato per la squadra Bruzia. La squadra di mister
Zampollini non riesce ad uscire dalla trappola del fuori gioco attuata
sistematicamente dalla difesa guidata dal super Scorrano. Tra il
‘30 e il ’36 sono due le occasioni per i Lupi, la prima
con un bolide di Lio che va di poco sopra la traversa. Al minuto
‘36 l’ attaccante Jovanic tira ma il portiere ospite
blocca in sicurezza. Sul finire del primo tempo grande azione di
De Girolamo che galoppa per 20 metri e trova il corridoio libero,
vertice destro dell’ area , palla a Levato che viene anticipato
in angolo. Da qui alla fine del primo tempo l’ unica nota
da segnalare sono i minuti di recupero, tre. Alla fine del primo
tempo mini- zuffa tra Lio e Campo subito sedata dai compagni di
squadra. Il “fatto” ha turbato molto Zampollini che
inveisce e offende tutti e tutto. Da uomo di calcio quale è
poteva evitare la “scenata”, invece di sedare ha solo
acceso gli animi per fortuna solo da parte dei suoi giocatori.La
ripresa si apre con il secondo cambio attuato da Marulla, in campo
Dierna al posto di Marcosano con spostamento di Scarlato al centro
della difesa. Stesso copione del primo tempo, Cosenza in attacco
e gli ospiti chiusi a riccio. Al ‘20st occasione d’
oro per Jovanic. L’ attaccante a tu per tu con il pipillet
invece di tirare cerca l’ opzione Di Girolamo al centro area,
anche questa volta atterrato in area non riesce a siglare l’
uno a zero. L’ arbitro fa finta di non vedere e si continua
a giocare. Primo brivido per Bruni, su calcio d’ angolo arriva
in area cosentina un cross che Rosa indirizza centralmente nelle
braccia del portiere. Al ’28st cambiano le parti, De Grilolamo
al cross e Lio di testa indirizza all’ angolino basso un gol
da manuale, servono tutti i centimetri di Marino per sventare la
minaccia. Un minuto dopo capovolgimento di fronte e Campo prova
dalla distanza, tiro alto. Al ’30 Campo si appresta ad attuare
uno schema sulla punizione da 40 metri. Palla filtrante per Gambi
che reindirizza al centro, anche in questa occasione la difesa svetta
e libera in angolo.A cinque dal triplice fischio crampi per Scarlato.
La doccia fredda arriva a un minuto dalla fine. Palla filtrante
di Basilico per Rosa che con un pallonetto supera Bruni, sulla linea
salva Vanzetto, ma l’ attaccante Rosa è lesto ad insaccare
a porta vuota. Gli ultimi minuti sono un continuo attaccare da parte
del Cosenza. Il gol del pareggio non arriva. La qualificazione è
aperta e con il ritorno di Criniti e il gioco visto oggi si va a
Vibo con la convinzione che il Cosenza Calcio non è inferiore
a nessuno.
COSENZA-VIBONESE 0-1
Marcatore: 89’ Rosa(V) Cosenza: Bruni 5.5, Scarlato 6, Longobardi 5.5,
Vanzetto 7, Scorrano 6.5, Marcosano 6.5 (46' Dierna 6), Di Girolamo
6, Sanso 6, Cosa sv (19' Levato 5.5) (56 Cozzolino 6), Lio 7, Jovanic
6. A disp. D'Auria, Tocci. All. Marulla 6.5 Vibonese: Marino 7, Riso 6, Gambi 5, Privitera
6, Zangla 6.5, Catalano 6, Fanelli 5 ( 48' Zampaglione 6), Cordiano
6.5, Rosa 6.5, Campo 5.5, Di Dio 5 ( 60' Basilico 6). A disp. Bastiera
, Livadoti, Bernardini, Serri, Corso. All. Zampollini 6 Arbitro:Fascetti di Reggio Calabria 4.5 Assistenti dell’ Arbitro: Fazio, Salvato Angoli: 8 a 7 per la Vibonese Recupero: 3’ pt; 5’ st Ammoniti: 32’pt Fanelli (V); 46’ pt
Zanglia (V); 47’ st. Vanzetto (C); 67' Jovanic(C); 83’
Privitera (V) Note: Cielo coperto. Terreno di gioco in discrete
condizioni. La partita si è giocata sul campo neutro di Siderno
a porte chiuse.
sul sito www.AsCosenza.com
servizio di Gianluca Pasqua di TEN (la TV ufficiìale dell'AS
Cosenza Calcio) sulla gara con la sintesi della gara e la rete della
Vibonese ->
link
Zampollini: “partita combattuta”.
Marulla “In piena emergenza con otto under in campo”
28/09
(dall'inviato G. Cataldo)-A fine partita facce tristi per il risultato
beffa in casa Cosenza, al contrario il mister Zampollini ostenta
tranquillità e soddisfazione per la gara vinta. Questo il
pensiero di Zampollini:“E’ stata una partita combattuta.
Tutti siamo consapevoli del valore del Cosenza. Noi come il Cosenza
diamo la priorità al campionato, ma dobbiamo rispettare una
competizione come la Coppa Italia che vede la mia società
legata. La partita è stata sufficientemente giocata dai miei
giocatori, ma in campionato la musica deve cambiare. Per domenica
devo decidere ancora gli under. La difesa è il reparto più
solido. Bisogna, però, sveltire il centrocampo.” L’
ultima considerazione è riservata alla squadra del presidente
Intrieri “ Il Cosenza è una squadra solida e dirà
la sua fino alla fine del campionato”. “ Abbiamo giocato
contro i titolari della Vibonese- dice Marulla- e in squadra erano
presenti otto under.” Marulla elogia sia Vanzetto che Scorrano.”
Scorrano per noi è un giocatore importante”. Per Vanzetto
dice: “ Sembra avere un under in più per corsa e volontà”.
“ Abbiamo giovani di grande qualità-continua Gigi Marulla-
ma abbiamo bisogno di gente svezzata. Per domenica siamo in piena
emergenza, soprattutto a centrocampo.Credo che la squadra abbia
fatto la propria parte, tenendo il pallino del gioco per tutto l'arco
dell'incontro. Eravamo senza Cordua ed abbiamo perso dopo pochi
minuti Cosa e Marcosano. Ho voluto sostituirli per averli a disposizione
domenica. Tutti gli under che ho utilizzato, in ogni caso, si sono
ben disimpegnati, anche se mi aspetto da loro un salto di qualita'
maggiore" Sul battibecco accaduto tra il primo il secondo tempo
tra Mister Marulla e Zampollini aproposito della aggressione verbale
di Campo a Lio, Marulla ha chiarito affermando:" In quei casi
bisogna stemperare gli animi - spiega Marulla - e non surriscaldarli
come ha fatto l'allenatore della Vibonese. Non mi e' piaciuto il
suo atteggiamento e gliel'ho soltanto comunicato. Per il resto tutto
normale". “Per vincere il campionato-conclude- bisogna
prendere qualcosa.” Un Intrieri a tutto campo quello di oggi.
La prima dichiarazione fa capire la volontà di vincere: “
Per me la Coppa Italia vale come il campionato, voglio vincere”.
Successivamente il patron giudica la partita ” Si è
giocato con i giovani e alcuni di loro peccano sotto il piano dell’
esperienza.” “ La squadra si è mossa bene, ci
è mancato solo il gol e l’ uscita di Cosa non ci ha
aiutato. Ho visto una squadra tonica e che ad occhio e croce ha
collezionato sei palle gol. Tra l'inesperienza e la sfortuna non
siamo riusciti a metterla dentro. Sono dell'idea, pero', che al
ritorno ci faremo valere, visto che i miei ragazzi sanno quanto
tengo a questa competizione. Ora guardiamo avanti, c'e' un campionato
da disputare e da vincere. A Ragusa mi aspetto una prestazione come
quella di domenica scorsa a Brindisi contro la Turris. ” La
conclusione è dedicata al futuro: “Domenica rientrerà
un bomber in grado di segnare molti gol, l’ attaccante in
questione è Criniti”. Il presidente Intrieri è
impegnato anche in una battaglia di vitale importanza. “Domani
(oggi per chi legge, ndr), saro' a Roma e venerdi' incontrero' i
vertici della Federcalcio per chiedere maggiori garanzie. Non e'
possibile che la societa' Cosenza Calcio paghi le colpe di un delinquente.
Cerchero' di farmi valere e di riavere il San Vito pieno come ai
bei tempi. Però bisogna capire cosa significa responsabilità
oggettiva.” Ultima considerazione per il caso “Sanso”:
“Non ci dovrebbero essere problemi il giocatore aveva già
scontato la squalifica”. Infine due battute con Vincenzo Cosa
(nella foto) sulla sua sostituzione che ha fatto impensierire lo
staff rossoblu. Dice l'attaccante: "Nulla di grave - sottolinea
Cosa - cerchero' di fare il possibile per essere della gara domenica
a Ragusa. Sono uscito in via precauzionale perche' ho avvertito
un problema all'adduttore. Ho parlato con Gigi e abbiamlo deciso
che era il caso di evitare brutti scherzi".
Lupi pronti
per il secondo turno di Coppa Italia, accolti da un applauso dei
tifosi
27/09 E’ martedì e normalmente dovrebbe coincidere
con la ripresa degli allenamenti, invece è martedì
ma è come sabato. Una gioco di parole per dire che oggi l’allenamento
è stato una specie di rifinitura di pre gara. I Lupi, infatti,
scenderanno in campo per il secondo turno di Coppa Italia contro
la temibile Vibonese. Al campo un centinaio di tifosi si sono assiepati
vicino la rete di recinzione. Prima di iniziare l’allenamento
Mister Marulla si è intrattenuto con la stampa, come suole
fare il martedì alla ripresa della preparazione e al sabato
alla rifinitura. Una conferenza unica. “Alla coppa ci teniamo,
ha precisato il tecnico rossoblu, e ci metteremo tutto l’impegno
perché da quest’anno la Coppa Italia ha una valenza
tutta particolare. Molto probabilmente chi la vince l’anno
prossimo andrà a giocarla con le squadre pro ed inoltre a
noi preme fare bella figura non solo per onorarla ma per raccogliere
punti validi per eventuali salti di categoria con ripescaggi. Domenica
ho dovuto fare di necessità virtù e con sei under
in campo si è verificata una situazione un po’ anomala.
Ma sono stati tutti bravi”, ci ha poi raccontato il tecnico.
“Considerate che Tocci non aveva tutta la preparazione, fermo
da quasi due mesi, in mezzo al campo non è che poi c’è
abbondanza. L’infortunio di Cordua non ci voleva ed ora siamo
con gli uomini contati, in pratica ho solo due centrali, Vanzetto
e Sanso. Ho parlato con Intrieri di questo e mi ha detto che potrebbe
arrivare qualcuno”. Su questo è d’accordo anche
il DS Ciccio Marino che ci detto: “Per ora non si può
far niente perché il mercato e chiuso. Dovremmo pescare tra
i senza contratto, ma comunque ci vorrà sempre novembre”.
Spia rossa dell’infermeria di nuovo accesa, quindi. Cordua
effettuerà domani un ecografia di controllo in modo da valutare
l’eventuale danno. Intanto dopo il solito breafing con il
Mister al centro del campo, i giocatori, carichi a mille e con l’entusiasmo
di un gruppo che si sta forgiando come acciaio della tempra più
dura, con eventi che avrebbero abbattuto anche un elefante, ha iniziato
i soliti giri di campo di riscaldamento. Al secondo rettilineo,
però, mentre correvano, scoppia un fragoroso applauso da
parte dei tifosi presenti. Una scena da lacrimoni agli occhi. E
dura tanto. Il bello è che al secondo giro i giocatori ricambiano
la cortesia. Sono loro che battono le mani ai tifosi. Libro cuore.
Passione, sentimenti, sport puro. Cosenza non assaporava queste
emozioni da anni. E’ nel male della disavventura che si sta
ritrovando una unità di intenti e di azioni. Intrieri ci
ha visto giusto e sta crescendo una famiglia unica formata da giocatori,
tecnici, tifosi e stampa. In mezzo al campo, ancora più significativo,
uno striscione esposto con su scritto “IN GINOCCHIO MAI, SEMPRE
AL TUO FIANCO. GRAZIE RAGAZZI”. L’allenamento continua
con la truppa caricata al punto giusto. Pincente fa eseguire a tutti
una serie di scatti e poi Mister Marulla divide in due il gruppo.
Da una parte a fare la rifinitura con un allenamento più
leggero, i probabili titolari di domani, dall’altra il resto
della truppa, con Scorrano e Jovanic che invece sudano un po’
di pi,ù a giocare una serie di mini partitelle. I due sono
a corto di gare ed hanno bisogno di giocare. Inutile descrivere
la grinta con cui si allenano. Criniti, che sta ormai aggregato
alla truppa, è stratosferico. Sfoglia il suo repertorio di
gol in qualunque salsa. Certo in coppia con Cosa sono un potenza
bellica davvero distruttiva. Ancora qualche settimana ed anche per
lui il rientro in campo è cosa fatta. Nella partitella giocano
anche Zunico e Marulla ed il bomber di Stilo prende un palo ma realizza
due delle sue solite castagne. In ballo c’è una pizza.
Per la cronaca l’hanno vinta i blu. A fine partitella anche
gli sfottò per i battuti. Criniti su tutti “Abbiamo
giocato ad handicap con un uomo in meno: Zunico” e giù
risate. Il clima è quello giusto. La tensione e buona. Anche
in una partitella c’è puro agonismo. A parte hanno
lavorato Senè, Impiccichè e Cordua. Infine è
stata diramata la lista dei convocati. Uomini contati, sono soltanto
sedici. Due posti vuoti in panchina per la carenza di uomini. Ambrosecchia
e Maglione rimangono a casa a tener compagnia a Criniti, Cordua,
Senè, Impiccichè. Convocati Portieri: Bruni e D’auria;
Difensori: Dierna, Longobardi, Marcosano, Scarlato e Scorrano; Centrocampisti
Cozzolino, Di Girolamo, Lio, Sanso, Tocci e Vanzetto; Attaccanti,
Cosa, Jovanic e Levato.Partenza domani mattina. Ricordiamo che la
partita verrà disputata a porte chiuse ed RLB effettuerà
la diretta via radio.
La partita
di Coppa con la Vibonese a porte chiuse a Siderno.
26/09 Continua il calvario dell’AS Cosenza che, dopo la decisione
del giudice sportivo di sospendere il San Vito costringendo la squadra
a giocare su campo neutro ed a porte chiuse, dovrà giocare
la partita di Coppa Italia di mercoledì prossimo alle 15
sul terreno di gioco di Siderno. Lo ha comunicato la società
in una nota. Nella mattinata, intanto, gli uomini di Marulla hanno
ripreso la preparazione praticamente ininterrotta da una settimana,
visto l’impegno infrasettimanale di Coppa. Modificati i piani
di preparazione e ritmi decisamente blandi per coloro che hanno
giocato la splendida gara di domenica con la Turris. Per Marulla
sei punti in due gare sono un carnet invidiabile. In mezzo però
ci sta un buco nero che riguarda la trasferta di Eboli dove il Cosenza
in appena un minuto e mezzo di gioco già aveva preso un palo
con Cosa. Un fatto che Mister Marulla è stato bravo a rimuovere
dalla mente dei giocatori. Ma molto ha aiutato l’ambiente
circostante la squadra. Tifosi, tecnici, stampa e dirigenti si sono
uniti e strinti, quasi a proteggerla, attorno alla formazione rossoblù.
E’ un buon clima che fa intravedere buone cose. Nessuno lo
nasconde. Il Cosenza quest’anno ha organizzato un team per
scalare la montagna della D. Ma l’imprevisto di Eboli, che
a pensarci bene fa proprio pensare ad una sorta di agguato preparato
e perpetrato nei minimi dettagli, potrebbe portare qualche sorpresa
dal Giudice Sportivo. Il Presidente Intrieri, invece, è tranquillo.
“Il Cosenza dimostrerà che non ha alcuna responsabilità
oggettiva sulla cosa. Un tifoso che era completamente isolato dal
pubblico che si è mosso autonomamente al primo minuto della
partita, colpito da chissà quale raptus e per giunta si scopre
che è un sorvegliato speciale mi fa davvero pensare che sotto
ci sia qualcos’altro. Io avevo già detto al commissario
di campo che non era il caso di far iniziare la gara. Senza l’ausilio
dell’ordine pubblico e con le pietre che arrivavano alla panchina
del Cosenza c’erano tutte le indicazioni per non far disputare
l’incontro” ha affermato il presidente durante una trasmissione
televisiva. Ma il fatto che il giudice sportivo si sia preso tempo
è segno che vuole vederci chiaro fino in fondo. “Noi
abbiamo fiducia nella giustizia sportiva, ha detto Intrieri, ma
seguiremo ogni livello di giudizio se necessario”. Infatti,
è probabile che la Federazione già questo mercoledì
possa emettere qualche sentenza o chiedere una ulteriore analisi
delle indagini. Di sicuro, Cosenza civile, è stata vittima
di una giornata triste. Pullman sfasciati. Un intero paese sceso
per strada a minacciare i tifosi con coltelli, accette ed armi,
e con il rischio che succedesse qualcosa da raccontare in cronaca
nera. Un brutto ricordo per molti. Ma soprattutto per i passeggeri
dei due pullman di Cosenza che hanno passato mezzora da incubo rannicchiati
sotto i sedili e pieni di sangue per i frantumi dei vetri e delle
pietre che schizzavano da ogni dove bloccati da una popolazione
che sembrava schierata per portare a termine un eccidio. Grazie
a Dio è andato tutto bene e tutti i ragazzi sono tornati
sani e salvi a casa. Un brutto ricordo che sarà difficile
cancellare.
Inchiesta sulla
Reggina: sentito il segretario della Covisoc: tempi brevi per la
chiusura dell’indagine
26/09 E' stato sentito oggi, come persona informata sui fatti,
il segretario della Covisoc, Vittorio Maugeri, nell'ambito dell'indagine
che vede iscritto sul registro degli indagati per l'ipotesi di reato
di abuso d'ufficio, il presidente della Federcalcio, Franco Carraro.
Maugeri e' stato sentito dal pm Pietro Pollidori, titolare dell'inchiesta
coordinata dall'aggiunto Maria Cordova, sulle presunte irregolarita'
per la iscrizione della Reggina Calcio al campionato di serie A.
L'indagine era scaturita da una denuncia in procura presentata dall'avvocato
Carlo Taormina per conto dell'ex presidente della Salernitana, Aniello
Aliberti. Lo stesso Carraro era stato sentito la scorsa settimana
in procura spiegando al magistrato la legittimita' dei comportamenti
della Figc e in particolare sottolineando che la presidenza della
Federcalcio aveva ottemperato alle pronunce della giustizia amministrativa,
segnatamente il Tar del Lazio, che aveva decretato il via libera
alla compilazione dei calendari. Carraro, in un procedimento 'parallelo',
scaturito sempre da una denuncia di Aliberti, e' indagato per diffamazione.
Secondo quanto si e' appreso Maugeri ha fornito al pm il quadro
normativo a cui fece riferimento lo stesso Carraro. L'indagine dopo
la testimonianza di oggi, secondo quanto si e' appreso da fonti
giudiziarie, si avvia alla conclusione.
La calma dopo
la tempesta. I Lupi incassano tre punti meritatissimi
25
set 05 La cosa più bella del calcio è vincere le partite.
Ma vincerle all’ultimo minuto di gioco è la goduria
più bella che un tifoso di calcio si aspetta dalla sua squadra.
Con tanta rabbia in corpo, oggi i Lupi di Marulla sono scesi in
campo per portare a casa il massimo del risultato. Dopo una settimana
di tensioni e di alti e bassi, la squadra si è riunita attorno
al suo simbolo, Gigi Marulla e di fianco al Presidente Intrieri
hanno dato vita ad una gara entusiasmante. Cercata fino all’ultimo
secondo di gioco, la vittoria, migliore toccasana non esiste, ha
portato quel clima sereno che ad inizio settimana sembrava perso.
Poi il lavoro metodico di Marulla. La concentrazione e la voglia
di far bene hanno fatto il resto. Questa squadra è stata
costruita per vincere, e lo si vede lontano un miglio. Tra mille
difficoltà, quasi una jattura di magia nera, lo spirito del
gruppo esce fuori da una pattuglia di persone che hanno imparato
ad amare una maglia ed i colori rossoblu. Martedì sera la
baraonda. Una conferenza stampa con tutti i tifosi e nella notte
notizie che facevano pensare al peggio. Oggi il sorriso torna sulle
facce di tutti, giocatori, dirigenti e tifosi. Una gara molto particolare.
Un risultato unico doveva arrivare ed è arrivato. Giocata
non nel San Vito ma al confino, la partita ha preso subito la piega
che voleva. Come la prima giornata anche la terza mostra un Cosenza
imponente nel primo tempo che domina e realizza il solito capolavoro
del capocannoniere Cosa. La sua terza marcatura è ancora
più bella delle altre due. Un diagonale preciso e potente
che trafigge l’incolpevole Russo. Ed anche qeust’oggi
il Cosenza parte con l’handicap. A soli 7 minuti la Turris
ha l’occasione per andare a rete a porta vuota. Come nella
prima giornata un errore di Bruni spalanca la porta a Diallo che
non sfrutta. La dea bendata ci mette una pezza. Dopo tre minuti,
di nuovo la Turris, su punizione, sfiora l’incrocio dei pali.
Ed il Cosenza si sveglia. Chiude nella propria metà campo
gli ospiti (si fa per dire visto che si giocava in trasferta tutte
e due) e prima al 21’ (tiro d a30 metri) e poi al 29’(colpo
di testa su pennellata di Lio) Cosa bussa due volte. Si fa male
al setto nasale nella seconda occasione e deve uscire dal campo
per un paio di minuti. Gli bastano per mettere a punto la saetta
micidiale che da li a poco (34’) trasforma in una gioia immensa
la sua fame di gol. Questa volta la porta si è aperta. Corre
come un matto in mezzo al campo. Allontana tutti e punta decisamente
un uomo. Mister Gigi Marulla. Lo abbraccia e i due quasi piangono
dalla gioia. E’ un tripudio. Tutta la squadra fa mucchio per
festeggiare. Allontanati i fantasmi di Eboli con un gran gesto da
campione, qual è Vincenzo Cosa. Un gol in diagonale da sinistra
a destra staffilato con tiro mancino micidiale. Bello. Da cineteca.
Il Cosenza è padrone del campo e va al riposo in vantaggio.
In mezzo ci sta un cambio che Marulla non avrebbe voluto fare. Cordua
si fa male e deve uscire. Deve ridisegnare la squadra perché
in pista può mettere un laterale, Cozzolino, al posto di
un centrale. Ancora grandi alchimie di Gigi. Ma il Cosenza parte
bene e dal solito piede buono di Marcosano parte una punizione di
quelle con su scritto “basta spingere”. Cosa prende
bene la mira, anticipa il portiere Russo e stampa il pallone sulla
traversa. Siamo appena al 47’. Ma dopo circa 7 minuti, Jovanici,
a corto di preparazione, finisce la benzina. Non ha ancora energia
sufficiente per terminare tutta la gara. Appena rientrato dall’infortunio,
al debutto in prima squadra, non si può pretendere di più.
Nuova opera di ingegneria di Marulla che tolta la punta inserisce
un centrocampista, Tocci. Buona la sua prestazione. Il Cosenza gestisce
la partita. E come suo solito, purtroppo, prende gol su calcio piazzato.
Ci pensa Izzo a sfruttare un indecisione di Bruni. Buona la sua
pozione, non quella di Bruni. Il tiro si insacca incredibilmente
alla sinistra del pipelet cosentino. Esultano i numerosissimi giornalisti
campani presenti. Rimbomba il loro grido nel desolatissimo campo
di Brindisi. Marulla non ci sta e dal cilindro tira fuori l’altra
punta, il giovane Levato. Il Cosenza staziona dal 72’ in poi
in pianta stabile nella metà campo corallina. Ci provano
tutti, ma inesorabilmente il cronometro arriva a termine corsa.
Per il signor Vallesi di Ascoli ci sono ancora tre minuti di recupero
da giocare. La lancetta gira in fretta ma la Turris riesce a togliere
puntualmente le castagne dal fuoco. Ultimo giro di lancetta, un
altro pallone piove in area. Maglione, è davanti la porta.
Ci prova. Una rovesciata fa-nta-sti-ca. La rete si gonfia. Lo stadio
di Brindisi, questa volta, esplode di grida rossoblu. Sono di meno
ma si sentono di più. 2-1 e tutti a casa. I tre fischi del
signor Vallesi sembrano il suono della carica dei 101. Tutti con
le mani alzate ad abbracciarsi. Uno in particolare, che ai gol dalla
tribuna è sceso in campo, si lancia come un missile in campo.
Scene di panico. Abbraccia tutti. Poi trova Vanzetto e se lo prende
in braccio. E’ il Presidente Intrieri. Qualcuno dice di avergli
visto in faccia due lacrime di gioia. E’ contento come non
mai. Lo merita. Con una passione indescrivibile sta portando Cosenza
ed il Cosenza fuori da un tunnel. Forza Presidente. Siamo tutti
sulla stessa barca a remare assieme a te. Forza Lupi.
PS: per la gioia di tutti, fino a lunedì sera, in linea
nella
pagina della diretta tv la gara registrata in
streaming
Cosenza-Turris 2-1 Marcatori: 34' pt Cosa (C), 25' st Izzo (T), 48'
st Maglione (C) Cosenza: Bruni 5.5, Dierna 6.5, Ambrosecchia 6.5,
Vanzetto 7, Maglione 7.5, Marcosano 6.5, Di Girolamo 6 (28' st Levato
6), Cordua 6 (1' st Cozzolino 6), Cosa 7.5, Lio 6.5, Jovanic 6.5
(10' st Tocci 6). A disp. D’Auria, Longobardi, Scarlato. All.
Marulla 7 Turris: Russo 6, Lagnena 6, Ferullo 6.5 (30' st
Cirillo sv), Visciano 6 (23' st Nuzzolese 6), Iodice 6, Vitiello
6.5, Izzo 6.5, Manzo 5, Vitaglione 5, Qualano 5, Diallo 5 (39' st
D'Acampo sv). A disp. Formisano, De Falco, Ferrentino, Giannino.
All. La Scala 6 Arbitro: Vallesi di Ascoli Piceno 6 Ammoniti Vanzetto (C), Di Girolamo (C), Diallo
(T). Recupero: 2' pt, 3' st. Note: Gara giocata sul neutro di Brindisi a porte
chiuse.
Negli spogliatoi
Marulla
a proposito di Eboli: "Sono dell'idea che la partita di domenica
non doveva disputarsi, avevo informato l'arbitro di quello che poteva
accadere". "La partita è stata eccezionale- aggiunge
Marulla - la risposta dei miei ragazzi dopo quello che e' accaduto
nei giorni scorsi. Contro un'ottima formazione come la Turris abbiamo
dimostrato il nostro valore". Se nel primo tempo il Cosenza
ha fatto la gara nella seconda frazione la squadra di Marulla ha
arretrato il baricentro, consentendo l'avanzata dei campani. Marulla
spiega i cambi dettati da problemi fisici piu' che da vere e proprie
esigenze tattiche: "Purtroppo sono stato costretto a sostituire
Cordua e Jovanic per infortunio. Ho imbottito il centrocampo per
non consentire sbocchi agli attaccanti della Turris. Aver preso
gol su calcio piazzato e' stata una doccia fredda. In chiusura,
quando ormai sembrava tutto scritto, Maglione ci ha regalato la
prima vera grande emozione del campionato". Emozioni opposte
nello spogliatoio della Turris. A parlare dopo l'amara sconfitta
e' il tecnico Pino La Scala. Scuro in volta, commenta: "Nel
primo tempo abbiamo lasciato il pallino del gioco al Cosenza. Dopo
aver subito il gol ci siamo rimboccati le maniche e siamo ripartiti.
Abbiamo cercato di ritrovare l'equilibrio riuscendoci nella ripresa,
dove credo siamo riusciti a mettere in difficolta' una compagine
come quella silana, costruita per il salto di categoria". Dopo
aver perso campo, nella seconda frazione, la squadra campana ha
pero' lasciato nuovamente lÆiniziativa al Cosenza che ha trovato
inesorabilmente il jolly da tre punti in chiusura di gara. "Sono
dell'idea che delle due reti del Cosenza siano frutto di nostre
ingenuita', ma anche di alcune valutazioni errate del direttore
di gara. Quest'ultimo, sugli sviluppi della prima rete di Cosa,
ha invertito una rimessa a nostro favore. Sugli sviluppi del secondo
gol non e' riuscito a vedere una spinta ai danni del mio giocatore".
25/09 Terza sconfitta per la pattuglia biancorossa di Mister Silipo.
A Latina il Rende viene subito gelato da un gol a freddo (dopo appena
tre minuti) per una leggerezza delle difesa che, non avvedendosi
di Raso, fa un passaggio indietro che risulta fatale. Con un gol
sul groppone gli uomini di SIlipo sembrano accusare il colpo. Infatti
i padroni di casa in altre due occasioni si rendono subito pericolosissimi.
All’8’ con Capezzuto e poi al 20’ con lo stesso
Raso. A questo punto il Rende si sveglia dal torpore e in tre occasioni
al 22, 26 e 29 con Moschella (la sua specialità, punizione)
e Occhiuzzi provano a pareggiare le sorti dell’incontro, ma
gli avanti biancorossi sprecano malamente. Troppi errori e gollonzolo
della domenica ad opera di Perrone che in semirovesciata gira in
porta un lancio di Corradi,realizzando un gol strano per la traiettoria
che ha preso la sfera. Nei minuti di recupero il Rende potrebbe
accorciare le distanze e riaprire la partita ma il colpo di testa
di Scarnato, pervenuto con una punizione di Moschella, da buonissima
posizone è impreciso e sfuma l’occasione. Secondo tempo
ad appannaggio del Latina con un solo colpo di testa (al 65’)
di Trocini che finisce sul fondo.
Classifica: Gallipoli 12; Melfi 10; Giugliano 10; Real Marcianise
10; Cisco Roma 8 ; Taranto 8 ; Modica 7; Vigor Lamezia 7; Pro Vasto
6; Latina 6; Rende 6; Potenza 5; Vittoria 5; Andria 5; Rieti 5;
Viterbo 5; Nocerina 4; Igea Virtus 0
(In serie C1 la prima, ai playoff dalla seconda alla quinta; in
serie D l'ultima, ai playout dalla quint'ultima alla penultima)
Si ferma Impiccichè.
18 i convocati. Squadra a Brindisi
24/09 Per non sbagliare, dicevano i vecchi pieni di saggezza, chi
è in dubbio rimane a casa. Il ragionamento è per Scorrano
che, nonostante domenica scorsa avesse smaltito la squalifica, Mister
Marulla, dopo il PR uscito a fianco nel bollettino del giudice sportivo,
a proposito della gara non giocata per i noti motivi domenica scorsa
ad Eboli, mette le mani avanti e lo lascia a casa. Sono 18 in tutto,
i convocati per la gara interna che si gioca domenica a porte chiuse
a Brindisi. Purtroppo nella rifinitura si è fatto male Impiccichè
che rimarrà a casa assieme a Senè, Criniti, Morrone
e Sanso. Dopo la classica rifinitura, che ha dato agio al Mister
di poter verificare ancora una volta l’eventuale inserimento
di Jovanic nelle giocate offensive, Marulla è rimasto a chiacchierare,
come di consueto con la stampa. Inizio settimana infuocato ma poi
la professionalità dei giocatori e la voglia di vincere e
di far un buon campionato di tutti ha sopravvalso su di ogni inutile
polemica. “Abbiamo voglia di vincere perché, nonostante
le partenze di Cimadomo, D’Amblè e Domicoli, siamo
una squadra più che valida. Abbiamo fame di punti e giocheremo
per il massimo nonostante quanto accaduto. I guai fanno parte del
passato e noi guardiamo avanti. Gli avversari hanno un ottimo collettivo
e del gioco d’insieme fanno la loro forza. Sarà dura
ma ce la metteremo tutta”. Al termine della chiacchierata
sono stati diramati i nomi dei 18 convocati che sono: i portieri
Bruni, D'Auria; i difensori Ambrosecchia, Longobardi, Dierna, Maglione,
Marcosano, Scarlato; i centrocampisti Cordua, Cozzolino, Di Girolamo,
Levato, Lio, Tocci, Vanzetto; e gli attaccanti Cosa, Jovanic e Scigliano.
Verso le 15 la truppa è partita per Brindisi dove è
arrivata in serata. Per domenica ricordiamo che la partita verrà
trasmessa in diretta su TEN TeleuropaNetwork a partire dalle ore
14 con un ampio prepartita e dalle 15 anche in streaming sul quotidiano
digitale NuovaCosenza.com alla pagina https://www.nuovacosenza.com/direttatv.html
Confermata
la partita in diretta TV su TEN. Su NuovaCosenza.com la partita
in streaming
23/09 Come vi avevamo anticipato ieri, questa mattina è
stato trovato l’accordo, dopo mille peripezie che stavano
per mandare a monte l’importante iniziativa, per trasmettere
la gara su campo neutro. TEN ha deciso di fare tutto da sola visto
che in molti si sono tirati indietro. La gara sul campo neutro di
Brindisi, del Cosenza contro la Turris verrà tele trasmessa
in diretta, a partire dalle 14.30 con un ricco parterre di ospiti
in studio, su TeleEuropa Network. Queste le frequenze dove TEN trasmette
in Calabria: Cosenza e valle del Crati sul canale 52, Piana di Lamezia
e basso Tirreno sul canale 22, Piana di Sibari sul canale 66, Alto
Ionio sul canale 30, Alto Tirreno sul canale 57, Scalea sul canale
55. Sul digitale terrestre sul canale 32. Inoltre, per non scontentare
i tanti cosentini sparsi in giro per il mondo, la gara verrà
trasmessa anche in streaming sul quotidiano digitale NuovaCosenza.com
e sul forum dei tifosi CosenzaUnited.org. Sul campo, invece, mister
Marulla ha provato e riprovato tattiche di gioco e situazioni che
possono venir comode nella partita. Nessuna novità dall’infermeria.
Sabato mattina la truppa sosterrà la rifinitura, dopo la
quale si partirà per Brindisi. Una buona notizia nelal mattinata
per il Presidente Intrieri, l’iniziativa di Marcello Spadafora
e dell’avv. Santino Spadafora sta portando i primi frutti.
Infatti in mattinata sono stati consegnati alla società 1.000
euro raccolti dalla prima sottoscrizione. Una gara di solidarietà
che vuole dare un segno concreto di vicinanza da parte dei tifosi
alla squadra in questo momento particolare. Altre sottoscrizioni
le stanno raccogliendo i gruppi della curva che si ritroveranno
in vari locali della città per assistere all’incontro
trasmesso in televisione. Scongiurato il pericolo di un nuovo movimento
“migratorio” mal visto, in questo frangente, da autorità
sportive e di polizia. Inoltre, sempre nella giornata di oggi, è
stata diramata la terna arbitrale che dirigerà la gara casalinga
in campo neutro a porte chiuse nello stadio di Brindisi del Cosenza.
A dirigere la gara è stato chiamato Massimo Vallesi di Ascoli
Piceno. Al suo fianco gli assistenti David Pignotti di Ascoli Piceno
e Stefano Veccia di San Benedetto del Tronto. Per finire una nota
di cronaca sugli ultimi fatti di Eboli di domenica scorsa. Sono
stati scarcerati i quattro ragazzi di Cosenza arrestati dopo la
partita. Per tre di loro rimane soltanto l’obbligo della firma,
per uno invece persistono gli arresti domiciliari. Per M.B. che
invece ha fatto l’invasione aggredendo il portiere, il magistrato
di turro ne ha convalidato gli arresti e rimane rinchiuso nel carcere
di via Popilia.
Il Sindaco
di Eboli scrive alla Catizone tentando di ribaltare la dinamica
dei fatti di domenica scorsa.
22/09
Appare alquanto strana la lettera del Sindaco di Eboli al Sindaco
Catizone invita quest’oggi con alcune dichiarazioni che contrastano
nettamente con quanto accaduto nella sua cittadina. Il sindaco di
Eboli, Martino Melchionda, ha scritto nella lettera che strenne
''sbagliata'' l'iniziativa assunta da Catizone di scrivere al ministero
dell'Interno per rappresentare ''inesistenti giustificazioni a discolpa
dei tifosi cosentini'' in relazione agli incidenti verificatisi
domenica 18 settembre, in occasione della partita di calcio Ebolitana-Cosenza.
Non se ne capiscono i motivi, di primo acchitto, ma nel proseguio
della missiva Melchionda aggiunge che ''non era il caso, e comunque,
i fatti sono quelli noti, ed accertati dalla magistratura: un tifoso
cosentino ha invaso il campo da gioco, a partita appena iniziata,
ed ha aggredito, senza alcuna ragione, il portiere dell'Ebolitana''.
Incredibile trasposizione dei fatti, quando con foto, filmati e
servizi televisivi, è noto a tutti la sassaiola avvenuta
prima della partita contro i tifosi del Cosenza e contro la panchina
dei rossoblu (il momento è immortalato nella foto che pubblichiamo)
che prima del fischio di inizio ha dovuto spostarsi dall’altra
parte del campo. Secondo il primo cittadino di Eboli, invece, con
una costruzione dei fatti del tutto fantastica: dall’invasione
- continua il Sindaco Melchiona- e' ''conseguito il disastroso seguito
con le rispettive responsabilita' delle tifoserie. Ma ormai, a mio
giudizio, tutto questo non ha neppure piu' importanza. Il nostro
compito - sottolinea Melchionda nella lettera a Catizone - e quello
della dirigenza sportiva, e' di ribadire che Cosenza ed Eboli sono
due citta' pacifiche, di antica tradizione culturale e sportiva,
e che pochi facinorosi non possono e non devono oscurare tali qualita'''.
A noi sembra invece che il compito di questa lettera bugiarda sia
soltanto quello di tutelare il campo della propria città
e di nascondere le vergognose aggressioni subite prima della gara
allorquando l’auto partita dal bar, dove è avvenuto
il diverbio e la prima aggressione, con una pianta lanciata da un
balcone ai tifosi del Cosenza rei soltanto di essere un po’
brilli, ha investito deliberatamente un tifoso del Cosenza facendo
così scatenare la battaglia. Per poi non dimenticare la caccia
all’uomo del dopo partita con l’aggerssione di tifosi
inermi e la distruzione dei pullman e delle auto di Cosenza. Ci
saremmo aspettati più onestà intellettuale da parte
di un rappresentante delle istituzioni e almeno delle scuse ai ragazzi
rimasti asserragliati e bloccati in paese per oltre un ora con gente
armata di pietre e coltelli a minacciarli. Foto e filmati, d’altronde,
dimostrano tutto il contrario di quanto il Sindaco di Eboli vorrebbe
far credere. La Magistratura, d'altronde, farà il suo corso.
Foto e filmati, assieme ai brutti ricordi, purtroppo per lui, non
si cancellano. Eppure ci sarebbe piaciuto un altro intervento, da
paciere, invece che continuare a buttare benzina sul fuoco.
Domenica il
Cosenza giocherà sul neutro di Brindisi. Si lavora per la
diretta TV. 7 reti nella partitella.
22/09
E’ stata scelta la sede del campo neutro dove il Cosenza giocherà
la terza gara di campionato a porte chiuse, così come stabilito
dal giudice sportivo. Sarà lo stadio (nella foto a sinistra)
della cittadina pugliese di Brindisi. Un bel viaggio per arrivarci
ed una punizione davvero “cattiva” la sua scelta. Ma
la frittata è stata fatta ed ora bisogna armarsi di santa
pazienza e tirare avanti. Molto probabilmente bisognerà abituarsi
per un po’ di tempo a questa situazione. Per colpa di pochi,
una intera città ne paga le conseguenze. Ad ovviare eventuali
nuovi colpi di testa, però, oggi ci ha pensato il Presidente
del Cosenza, Intrieri, che ha sentito il Sindaco ed i dirigenti
di Ten. In sostanza l’idea, di concerto con la Questura, che
ha mostrato preoccupazione per le intenzioni dei tifosi che vogliono
seguire la squadra a Brindisi, è quella di trasmettere la
partita in TV. Ma per fare questo ci sono costi notevoli da affrontare,
ed una televisione locale, che si basa sugli introiti pubblicitari,
non riesce a coprire per tutto il tempo della squalifica, le gare.
Solo con l’insieme di forze, quali le istituzioni (Comune,
Provincia, Regione) ed eventuali sponsor, la cosa si può
fare. L'emittente locale sta facendo tutto il possibile per venire
incontro alle esigenze della città e dei tifosi. "Si
sta lavorando in tal senso", ci ha detto il direttore della
testata televisiva Teleuropa network, Attilio Sabato, e "cerchiamo
di mettercela tutta. La nostra realtà non ci permette di
fare il passo più lungo della gamba. Noi viviamo con la pubblicità
e saremo ben felici di venire incontro alle esigenze dei tifosi.
Vedremo". La soluzione è fortemente caldeggiata dalla
Questura di Cosenza. Ma i tifosi fanno sapere che vogliono stare
vicini alla squadra. Questo comporterebbe forti rischi. Certo se
si potesse giocare al San Vito a porte chiuse sarebbe molto meglio.
Le autorità stanno trattando la cosa con il massimo dell’impegno.
Nel frattempo al San Vito oggi pomeriggio si è giocata la
partitella infrasettimanale. Marulla ha provato e riprovato schemi
nuovi e situazioni nuove dettate dall’emergenza. Dopo la “fuga”
di D’Amblè, l’assetto tattico offensivo è
radicalmente cambiato. Ma a dare una mano al tecnico è stato
il tesseramento dello slavo Jovanic che dovrebbe essere a posto
nella mattinata. La società ha spedito ieri pomeriggio la
documentazione in lega e per oggi dovrebbe arrivare l’Ok a
giocare. Qualche dubbio è stato sollevato per la posizione
di Scorrano e Sanso, che non erano stati schierati nella gara contro
l’Ebolitana, per scontare la squalifica. Ma visto che la gara
non è stata omologata, il tecnico preferisce non schierare
i due giocatori, evitando e prevenendo ulteriori problemi (siccome
ne abbiamo pochi … ndr). Ma tornando alla partitella, terminata
7 a 0 e giocata contro i ragazzi della Juniores, sotto una pioggia
battente e con il campo viscido come una saponetta, Marulla ha schierato
all’inzio un classico 4-4-2 con Bruni, Dierna, Maglione, Marcosano,
Ambrosecchia, Di Girolamo, Vanzetto, Cordua, Lio, Cosa, Jovanic.
Tre le reti realizzate nel primo tempo. Due ad opera di Lio ed una
terza ad oepra di Di Girolamo. Ma almeno 10 le occasioni da rete
create e non sfruttate per colpa del campo reso insidioso dalla
pioggia. Nel corso del primo tempo, inoltre, Marulla ha provato
a schierare la squadra con un più offensivo 4-3-3 portando
Lio sul lato destro dell’attacco. Buono il risultato. Nel
secondo tempo largo alle sostituzioni, tranne per Cosa e Jovanic
che hanno giocato tutti e 90 i minuti e altre quattro reti realizzate
proprio dai due attaccanti. Una doppietta ciascuno. In campo nei
secondo 45 minuti sono scesi: D'Auria, Scarlato, Scorrano, Impiccichè,
Longobardi, Levato, Tocci, Morrone, Cozzolino, Cosa, Jovanic. Come
avete potuto notare c’è stato il gradito ritorno del
giovane centrocampista Tocci, in forze all’FC la scorsa stagione.
Per il tecnico un valido giocatore su cui contare. Inoltre la società
ha tesserato il terzo portiere, Barone, in prova da due settimane.
La Juniores, invece, era scesa con D'Auria, Trovato, Mazzei, Marsico,
Iermanò, Sanso, Tripicchio, Frangelli, De Angelis, Scigliano,
Calvano. Novità anche dall’infermeria dove arrivano
buone notizie su Senè. Il senegalese riprenderà prima
del previsto, visto il rapido miglioramento delle sue condizioni.
Probabilmente scenderà in campo molto prima di Criniti, per
il quale rimane fissa la scadenza del 15 ottobre. Venerdì
una sola seduta.
San Vito squalificato,
gli ultrà andranno in trasferta anche a porte chiuse. Intrieri
scrive ad Adamo. Jovanic disponibile.
21/09 Come prevedibile, il Giudice sportivo del Comitato interregionale
ha sospeso il campo del San Vito, punendo la società con
il dover giocare su campo neutro a porte chiuse, fintanto che la
federazione, a cui sono stati passati gli atti, non chiuderà
l’inchiesta aperta dopo i fatti di domenica a Eboli. Una decisone
troppo severa, se pensiamo che all’Inter, addirittura in Champions
League, cli è stato imposto soltanto di giocare a porte chiuse
dopo fatti gravi accaduti a San Siro. La decisone del giudice sportivo
ha fatto da collante e da stimolo per gli ultrà, che da tempo
vivevano qualche crisi interna per divergenze di scelte e di vedute.
Infatti i tifosi di Cosenza, hanno deciso si sostenere in ogni modo
la propria società, decidendo di seguire la squadra su campo
neutro anche a porte chiuse. Lo faranno in maniera solidale e cioè,
si autotasseranno del prezzo del biglietto ed il ricavato lo verseranno
nelle casse della società dell’indomito Presidente
Gaetano Intrieri. Una mossa a sorpresa che nessuno si aspettava.
La decisone presa nel pomeriggio è stata commentata con preoccupazione
dal tecnico Marulla che ha dichiarato ai giornalisti presenti: “Che
senso ha andare a giocare su campo neutro con le porte chiuse, quando
i tifosi verranno ugualmente dietro la squadra. E’ a rischio
di nuovo la tranquillità del posto in cui andremo. Spero
tanto che le autorità sportive si ravvedano. Perché
farci correre ancora rischi, quando per società molto più
importanti come l’Inter, è stato concesso di giocare
a San Siro a porte chiuse?” Dubbi legittimi del tecnico rossoblu,
che facciamo completamente nostri. Possibile che le autorità
sportive non si rendono conto che punizioni del genere possono essere
controproducenti? Sperando che ci si accorga che questa città,
che vive 7 giorni la settimana su 7 soltanto di calcio e di questa
passione ne fa una ragione di vita, a noi non resta che sperare
in qualche intercessione del nostro amatissimo San Francesco di
Paola, perché adesso ci sarebbe davvero bisogno di un grande
miracolo. Un miracolo che riporti la tranquillità in una
città che, giorno dopo giorno, viene privata del calcio con
decisioni a volte assurde. E’ noto a tutti che ad Eboli sono
stati solo cinque scalmanati a provocare i danni. E’ giusto
che paghino solo loro, coloro che hanno sbagliato, e non tutta una
città e una provincia che, se proprio vogliamo raccontarla
tutta per gli ultimi fatti accaduti, ha l’unica colpa di essersi
trovata in mezzo ad una guerra civile difendendosi da chi l’ha
aggredita. Una tifoseria che è sempre stata passionale ma
che stavolta ha subito davvero troppo. E sta subendo tanto anche,
e soprattutto, il Presidente Intrieri che sta vivendo un avventura
incredibile senza poter contare sull’aiuto di nessuno. Eppure,
lui, ex tesserato dei DS, arrivato a Cosenza grazie al suo partito
perchè chiamato a salvare il Cosenza FC, tanto caro al Sindaco
Catuzine ed al segretario regionale dei DS, Nicola Adamo, che ricordiamo
ancora in una intervista televisiva fatta due scorse estati fa su
di una barca davanti Cirella dichiarare che una delle sue massime
intenzioni sono quelle di guidare il Cosenza in serie A. Ebbene,
il Presidente Intrieri, con un coraggio da leone, che sta mostrando
in questi momenti, ha preso il coraggio con due mani e seza peli
sulla lingua, velando le ultime vicissitudini ha scritto una lettera
senza omissis al “Segretario regionale” da ex iscritto
al partito, chiedendo, in sostanza, al suo segretario “il
papà del partito per i tesserati” di mostrare il suo
interesse e le sue attenzioni verso il Cosenza così come
è stato fatto per la Reggina. Ma oltrepassiamo i commenti,
vi proponiamo il testo integrale della lettera: “Egr.
Segretario, sono stato tesserato con il suo partito dal Luglio del
1983 sino a Marzo del 2005 quando decisi di gettare la tessera in
un caminetto di Celico dove risiedevo agli arresti domiciliari per
essere stato Amministratore Delegato di Gandalf Airlines. Ero stato
mandato lì a salvare una compagnia aerea quotata in borsa
insieme a Giovanni Laterza ex presidente dell'Unità. Mi hanno
chiesto l’impossibile ed io forte della mia esperienza nel
settore aeronautico ci ho provato comunque. Poi però a Brescia
e Mantova chi doveva intervenire non l’ha fatto e allora ho
pensato bene di prendere atto che questo partito oggi è un’altra
cosa. Non credo però che una tessera in meno sia un problema,
a Roma dove lavoro come manager in un'altra compagnia aerea mandato
dal governo, e qui in Calabria dove faccio l’imprenditore,
continuo a vedere gente che si dichiara sempre più di sinistra
e chiaramente sta saltando sul carro dei vincitori. Bene così
anzi male, ma non importa, ciò che importa ora è se
tu compagno Adamo e se il Presidente della Provincia avete chiaro
ciò che é successo a Eboli Domenica. Ciò che
importa e se tu hai chiaro cos’è oggi la città
che ti ha eletto più volte consigliere regionale, perché
vedi se te ne fossi dimenticato si chiama Cosenza ed a Cosenza c’è
gente che oggi soffre davvero, soffre perché è in
mano agli strozzini, soffre perché non trova lavoro, soffre
perché la delinquenza imperversa, soffre perché i
giudici coraggiosi vengono lasciati soli o trasferiti ad altro incarico,
soffre perché anche a chi vuol fare calcio in maniera pulita
e più o meno dignitosa e provare a riportare almeno il calcio
fuori dalla “merda” viene vessato da individui più
o meno loschi o peggio ancora ignorato da politici che forse non
hanno propriamente fatto una gran figura nella storia del Cosenza
Calcio degli ultimi anni. Quando mi chiamò un mio amico nell’estate
del 2003 e mi chiese di aiutare il Cosenza Calcio 1914 presso la
FIGC, mi recai da Giovanni Lolli nome che forse Ti dovrebbe dire
qualcosa. Giovanni dopo 24 ore mi disse che la pratica Cosenza era
chiusa, nasceva un nuovo Cosenza. Stenderei un velo pietoso su quello
che poi è successo nel nuovo Cosenza. Se ti scrivo non lo
faccio per criticarTi ne credo che tu abbia colpe di questa drammatica
situazione che investe Cosenza al di là del calcio. Lo faccio
solo perché magari preso come sarai dai Tuoi impegni istituzionali,
probabilmente non hai tempo per questi “problemucci”
che riguardano una città intera. Cosenza non può vivere
più in mezzo a queste contraddizioni, Cosenza deve essere
aiutata, e questo partito ha il dovere di farlo ecco perché
Ti scrivo, non voglio contributi anche se sarebbe un tuo dovere
istituzionale darLi così come avete aiutato la Reggina Calcio.
Io invece quando li ho chiesti al tuo compagno Oliverio all’ente
Provincia si sono quasi offesi. Pensa ho parlato con un assessore
provinciale allo sport che mi parlava del Cosenza 1914 e pensavo
fossi il responsabile di quella società che a sentire Lei
tanto danno aveva arrecato alla Provincia. A quelli come me che
abbiamo vissuto in una certa cultura ci hanno insegnato che il segretario
era un po’ come il papà di tutti noi. Quello era un
altro partito, era il partito di Berlinguer oggi invece questo è
il partito di Unipol e dei suoi compari Gnutti e Ricucci. Ricordo
ancora quando in una drammatica riunione nella Brescia clericale
con il gota dei banchieri al capezzale di Gandalf il sig. Gnutti
mortificò il Sindaco Corsini il sindaco Burchiellaro e qualche
altro compagno del nazionale di cui non mi và di fare il
nome, solo perché si voleva salvare una azienda con qualche
migliaia di dipendenti. Il sig. Gnutti lo poteva fare e se lo poteva
permettere visto che faceva affari con il sig. Consorte. Non vorrei
che oggi questo partito così impegnato nella finanza e negli
affari, si fosse dimenticato anche nelle federazioni regionali come
quella calabrese, delle proprie origini e di un segretario immenso
grande maestro di vita che a quelli come me manca da morire. Aiuta
Cosenza segretario, Dio te ne darà merito. Ti saluto con
ossequio Gaetano Intrieri”.
Una lettera franca di denuncia che il padre di un altra creatura,
il Cosenza, ha tutto il diritto di fare per salvarle la vita, minata
com’è da avvenimenti che a Cosenza sono conosciuti
da tutti e alla stessa maniera nascosti come la polvere sotto i
divani. Ma tornando nel seminato, parlando di calcio, registriamo
una novità sul campo. Nella giornata di oggi si è
svolta una doppia seduta di allenamento in cui il Miester ha potuto
finalmente provare l’assetto difensivo definitivo con l’ingresso
di Scorrano che da domenica riformerà la migliore coppia
difensiva dello scorso campionato. Una notizia positiva che fa il
paio ad un'altra ancora più bella che è quella del
tesseramento del giovane slavo Jovanic. Il giovane attaccante, infatti,
ha ricevuto finalmente il suo certificato di residenza e da domani
è tesserato del Cosenza Calcio. La società ha già
inviato tutto l’incartamento in federazione e già da
domenica Nikola sarà a dispostone di Marulla. Con questa
mossa si copre anche il buco che si era creato in attacco con la
partenza di D’Amblè e Domicoli. Ovvio che Jovanic parte
dalla panca, ma per quanto abbiamo visto al sanvitino, il ragazzo
è dotato di una eccellente progressione d un ottimo fiuto
della porta. In coppia con Cosa dovrebbe essere una lieta scoperta.
Anche se, bisogna aggiungere, a breve ci saranno disponibili due
giocatori, non da niente: Criniti e Senè, che stanno accorciando
le tappe del loro recupero. Per oggi è tutto. Domani Marulla
disputerà l’infrasettimanale in famiglia, con l’opzione
della squadra juniores.
Pubblichiamo di seguito il dispositivo del giudice sportivo: Gara EBOLITANA 1925 – AS COSENZA CALCIO S.P.A.
Il Giudice Sportivo,
- esaminati gli atti ufficiali relativi alla gara di cui in oggetto;
- preso atto del preannuncio di reclamo fatto tempestivamente pervenire
dalla A.S. Ebolitana;
OSSERVA
- Come si evince dal referto arbitrale, la gara è stata sospesa
al 2° minuto del primo tempo a
seguito dell'aggressione subita, ad opera di sostenitori ospiti,
da parte del portiere della
società Ebolitana Spicuzza Agostino. Si aggiunge inoltre
che, sempre i sostenitori ospiti, si
sono resi responsabili di ulteriori e gravi episodi di violenza
che hanno determinato una
situazione di grave pericolo per l'incolumità pubblica, determinando
altresì la reazione dei
sostenitori locali;
- Ritenuto tuttavia che, al fine di graduare la sanzione alla entità
dei fatti, appare necessario
investire l'Ufficio Indagini della F.I.G.C. perchè fornisca
una più dettagliata relazione dei
gravi episodi verificatisi.
- Considerato che, in attesa della definizione del procedimento
disciplinare, non può essere
consentita la prosecuzione dell'attività sportiva sul campo
di gioco della A.S. Cosenza, e
cioè in considerazione della estrema gravità dei comportamenti
posta in essere dai propri
sostenitori prima e nel corso della gara;
- Considerato altresì che, in via cautelare, al fine di impedire
il reiterarsi di simili condotte,
appare necessario anticipare l'obbligo di disputare le gare a porte
chiuse;
- Visto l'art.15 del CGS;
P.Q.M.
delibera:
1) di sospendere in via cautelare il campo di gioco della A.S. Cosenza,
con obbligo di
disputare le gare in campo neutro ed a porte chiuse;
2) di trasmettere gli atti all'Ufficio Indagini della F.I.G.C. perchè
fornisca con urgenza gli
elementi richiesti anche con riferimento all'apporto causale fornito
dai sostenitori delle due
squadre al determinarsi degli eventi;
3) di riservarsi all'esito la decisione in ordine alla regolarità
della gara.
Dopo Eboli:
I due presidenti propongono a Punghellini di rigiocare la gara per
suggellare la pax sportiva
20/09 ED infine, dopo il temporale sembra che qualche nube si diradi,
proprio nella serata di oggi, al culmine di tutti gli ultimi accadimenti.
Qeusta notte sembrava che la squadra stesse sfaldandosi con la partenza
di D’Amblè (al Sapri), Domicoli (al Trapani) e Cimadomo
(al Bitonto) e con le eventuali dimissioni di Marulla se Lio, Scorrano
e Vanzetto, arrabbiati per questa fuga, fossero andati via. Marulla
si presenta al campo e conduce regolarmente l’allenamento.
Qualche viso tirato ma i giocatori lavorano senza fare commento.
In serata, i tre giocatori rimangono in riunione con il Presidente
Intrieri e con Ciccio Marino, a Lamezia, chiarendo ogni equivoco
e rimettendosi a disposizione completamente della società.
Nessun trasferimento dunque e organico che rimane competitivo. Questo
significa, inoltre, che Mister Marulla rimane, visto che sono state
rispetatet anche le sue condizioni. Se partivano i tre anche lui
avrebbe lasciato. I progetti della società rimangono invariati.
Si tenterà di superare l’empasse creata dallo sconsiderato
(arrestato questa notte dalla Questura, si tratta di un sorvegliato
speciale) che ha messo completamente a soqquadro un intera società
di calcio. Ma il suo gesto è stato il culmine di una situazione
ambientale completamente impazzita con la situazione di ordine pubblico
per niente tenuta sotto controllo allo stadio Dirceu di Eboli. Per
la cronaca l’arbitro ha potuto iniziare la “non partita”
solo dopo 20 minuti, durante i quali è accaduto (sia prima
che dopo) di tutto. Dallo spostamento delle panchine da un lato
all’altro del campo per una sassaiola, all’aggressione
del commissario di campo da parte dei giocatori di casa, alla caccia
all’uomo in stile guerriglia del “dopo partita”.
Atti che avrebbero dovuto indurre il direttore di gara a non procedere
con l’inizio della stessa. Ma il Sig. Nucci, avuto il placet
a procedere da parte dei 6 soli carabinieri presenti al campo, che
dovevano gestire 1000 persone, ha inziato per evitare ulteriori
problemi di orfine pubblico. Tutti conoscono poi l’epilogo,
con il folle che dopo 1 minuto di gioco tira un calcio al portiere
e leva le castagne dal fuoco al signor Nucci che non aspettava altro
per sospendere la gara. Una giornata nera per il calcio, che va
immediatamente rimossa dalla memoria e va dimenticata immediatamente.
Colpe da distribuire su tutti. Nessuno escluso. Ed è per
questo che in serata i due Presidentei, di Cosenza ed Ebolitana,
hanno deciso, di comune accordo, di chiedere al Comitato federale
di poter ripetere la partita in altra data. La richiesta, che è
l’unica cosa sensata vista da domenica ad oggi, sembra la
via “sportiva” migliore per evitare che i rapporti tra
le due tifoserie rimangano degradati nel tempo. Un finale da libro
cuore, che prevede anche il gemellaggio delle due tifoserie. La
parola ora rimane al Comitato federale ed alla Giustizia sportiva
che molto verosimilmente, nella giornata di mercoledì non
potrà emettere alcuna sentenza finchè non avrà
acquisito tutti gli atti. Di sicuro arriverà una sospensiva
per i due campi e probabilmente la gara di domenica si giocherà
su campo neutro. Il regolamento, comunque, è molto chiaro.
In casi del genere si rischiano un minimo di sei giornate di squalifica
al campo. Ma come ribadito domenica sera, ancora oggi ribadiamo
che: tutti gli sportivi, si rimettono alla clemenza della Corte
implorando una sorta di perdono per quanto accaduto. Sarà
accolto l’appello? Chi lo sa potrebbe essere. Ora lo scenario
è davvero cambiato. La società, nuova di zecca, merita
la massima fiducia da parte delle istituzioni sportive e non è
giusto maramaldeggiare, proprio adesso che i fantasmi del passato
sono stati diradati, una società che ha saputo affrontare
questa emergenza con civiltà e dignità. Signori della
Corte a voi l’ultima parola: che sia di rispetto per le tradizioni
di una città che vive 365 giorni all’anno solo di calcio.
Incidenti a
Eboli, il Sindaco Catizone scrive al Ministro Pisanu
20/09 Il Sindaco Eva Catizone ha indirizzato una lettera al Ministro
dell’Interno Giuseppe Pisanu per chiedere chiarimenti sugli
incidenti verificatisi domenica scorsa ad Eboli in occasione dell’incontro
di calcio, sospeso dopo qualche minuto dall’inizio, tra Ebolitana
e Cosenza. “Mi accingo a scriverLe queste poche righe –
si legge nella lettera del Sindaco al Ministro resa nota da Palazzo
dei Bruzi- spinta dalla necessità di chiarire alcuni aspetti
dei disdicevoli episodi di violenza verificatisi domenica scorsa
ad Eboli, dentro e fuori lo stadio “Dirceu”, dove si
sarebbe dovuta disputare la partita del campionato di serie D tra
Ebolitana e Cosenza. Proprio stamane – ha sottolineato Eva
Catizone - ho ricevuto in municipio la visita di decine di concittadini,
per lo più madri e padri di famiglia, preoccupati per le
conseguenze che gli episodi di domenica potrebbero avere per i loro
figli. Il loro accorato appello mi ha indotto a chiederLe lumi su
quanto accaduto.La prima cosa che vorrei chiederLe è come
mai per la partita Ebolitana-Cosenza nessun servizio d’ordine
sia stato predisposto, nonostante fosse noto dalla prevendita dei
biglietti che ad Eboli sarebbero arrivati oltre 400 tifosi cosentini?
Allo stadio “Dirceu” – precisa ancora la Catizone
a Pisanu - erano in servizio appena una decina di carabinieri e
a causa di alcuni sconsiderati quella che doveva essere una sana
giornata di sport stava per trasformarsi in una autentica tragedia.
Oggi, nella città che mi onoro di amministrare, le forze
dell’ordine stanno eseguendo degli arresti privando della
libertà personale alcuni concittadini che, considerata l’inesistenza
del servizio d’ordine allo stadio, sono stati costretti a
difendersi, senza alcun aiuto, dagli attacchi dei tifosi ebolitani.Non
sto qui a difendere lo sconsiderato invasore di campo, né
tanto meno i quattro scalmanati che pare abbiano distrutto un bar,
rispetto ai quali, invece, per prima Le chiedo di usare il pugno
di ferro.Ciò che Le chiedo, invece, è di valutare
attentamente la posizione di chi è stato solo costretto a
difendersi. Desidero altresì richiamare la Sua attenzione
– prosegue la lettera del Sindaco al Ministro dell’Interno
- sul fatto che oltre 200 persone sono state identificate dalle
forze dell’ordine ad un posto di blocco in autostrada e da
questa identificazione sembra si sia partiti per effettuare altri
arresti o per emanare divieti di partecipazione a manifestazioni
sportive. Mi permetto di avanzare qualche dubbio sul metodo quanto
meno “anomalo”, anche perché denunciare alcune
persone all’autorità giudiziaria od arrestarle per
il solo fatto di trovarsi su un autobus equivarrebbe a mettere in
ridicolo il decreto che porta il suo nome e che è stato recentemente
varato dal Governo. Un decreto, per la verità, che a Cosenza
è stato già ridicolizzato con la chiusura da parte
del Prefetto dello stadio San Vito, perché ritenuto inadeguato
ad ospitare una partita di Coppa Italia dilettanti, mentre, invece,
altri impianti sportivi, come quello di Eboli, diventano improvvisamente
agibili per ospitare una tifoseria numerosa come quella della mia
città.Come si spiega tutto questo?
E ancora, come è possibile consentire la disputa della partita
in un impianto dove le panchine non sono neanche coperte o diventano
addirittura trasportabili, se è vero come è vero che
prima dell’incontro l’allenatore del Cosenza con i giocatori
di riserva è stato costretto a spostarsi dalla parte opposta
del terreno di gioco?
E come si è potuto verificare che il responsabile dell’ordine
pubblico al “Dirceu” di Eboli abbia deciso di far disputare
ugualmente la partita nonostante fuori e dentro lo stadio fossero
già in corso violenti incidenti?
Mi sembra – sottolinea ancora il Sindaco al Ministro Pisanu
- che si usino due pesi e due misure se è vero che a Cosenza
si voleva chiudere uno stadio che ha ospitato innumerevoli gare
del calcio professionistico, riempiendo lo stesso impianto di forze
dell’ordine per una partita di calcio dilettantistico, mentre
nel resto del Paese tutto è ancora concesso a chi si mostra
inadempiente verso le nuove norme del decreto Pisanu. Un’ultima
riflessione vorrei riservarla alla nostra tifoseria.
La tifoseria del Cosenza ha già dimostrato ampiamente il
suo grado di civiltà sportiva, in considerazione di tutto
ciò che ha dovuto sopportare negli ultimi anni senza aver
mai creato motivi di turbativa dell’ordine pubblico.
Ho ritenuto necessaria questa premessa – ha concluso il Sindaco
- per chiederLe di valutare con attenzione tutta la vicenda relativa
agli episodi di violenza verificatisi ad Eboli a causa di una sparuta
minoranza di sconsiderati e ciò al fine di evitare che persone
innocenti siano coinvolte, senza averne colpa, in spiacevoli conseguenze
giudiziarie. Allo stesso modo non posso fare a meno di confidare
nel buon senso del giudice sportivo che non potrà fare a
meno, nella sua valutazione, di tenere conto delle oggettive condizioni
ambientali nelle quali gli episodi di violenza si sono verificati.”
La storica
fanzine degli ultrà “Tam Tam e Segnali di fumo”
sospende le pubblicazioni
20/09 “In solidarietà con alcuni nostri fratelli ingiustamente
arrestati, in considerazione della profonda crisi in cui siamo sprofondati
dopo i fatti di domenica scorsa ad Eboli, in attesa che nella nostra
tifoseria si apra una seria riflessione sull’accaduto e che
si organizzi un sistema di autodifesa da tutto e tutti, consapevoli
che gli uomini dello Stato cercheranno di lavarsi la coscienza a
colpi di denunce e diffide, il quindicinale Tam Tam e Segnali di
Fumo sospende nuovamente le pubblicazioni a tempo indeterminato”.
E’ quanto annuncia una nota stampa della Redazione del giornale
degli ultrà di Cosenza, diretta dal collega e insegnate.
Claudio Dionesalvi, dopo gli ultimi tristi accadimenti che stanno
mettendo a dura prova tutta la tifoseria della città. “Siamo
vicini alle famiglie dei ragazzi sottoposti a provvedimenti restrittivi
della libertà – conclude la nota - nonostante probabilmente
molti di noi – perché diffidati, o per scelta personale
- non andranno mai più allo stadio, siamo idealmente vicini
alla squadra, a mister Gigi Marulla ed al presidente Intrieri. Ringraziamo
il sindaco Eva Catizone per la solidarietà manifestata alle
famiglie dei ragazzi arrestati”.
Situazione
delicata all’As. Cosenza.
20/09 Una situazione davvero delicata quella che sta passando l’As.
Cosenza in queste ore. Dopo le non dimissioni di Marulla che ci
aveva detto di attendere sviluppi su quanto sta accadendo, i giocatori
D’Amblè, Domicoli e Cimadomo sono andati via. Da queste
tre partenze sono nati i problemi, perché se ieri il Capitano
Lio aveva assicurato che il gruppo era tranquillo e compatto questo
sembra, purtroppo, non essere. Il motivo sta tutto nel fatto che
alle 20 di questa sera si chiude la campagna trasferimenti e quindi
se la situazione di penalizzazione taglia le gambe al Cosenza, è
logico che ognuno, dei pezzi grossi, ambisce a fare un campionato
diverso. Per questo motivo dopo l’allenamento di oggi, tutti
i giocatori interessati si vedono con Intrieri. Dopo la gara di
Eboli, molti giocatori, ed il tecnico Marulla avevano espresso le
proprie perplessità a continuare in una situazione che potrebbe
diventare irrecuperabile per le squalifiche. Il Presidente Intrieri,
aveva dichiarato con forza a Eboli, e lo ha ribadito ieri sera ai
tifosi che c’è stato ed esiste un condizionamento di
persone che hanno cercato e stanno cercando di far saltare in aria
tutto il progetto. Sibillina ma chiara una sua affermazione “Se
qualcuno ce l’ha con me, io non mando a farlo sparare da nessuno”
riferendosi al caso del giornalista Milicchio che fu oggetto di
una intimidazione a colpi di pistola verso la sua auto. Gravissima
affermazione che mostra la gravità del momento. Probabilmente
il Presidente Intrieri è a conoscenza di qualche fatto grave.
Siamo sicuri che il numero uno dell’AS Cosenza avrà
già detto quanto c’era da dire alla forze dell’ordine
che, dopo l’arresto di oggi (MB era un sorvegliato speciale),
avvalorano ancora di più la sua tesi. Intanto da ieri sera
D’Amblè, è a Sapri dove ha firmato per rimanere
a giocare. Non sono valse a nulla le insistenze del DS Ciccio Marino
e da questa operazione sono nati i primi problemi con altri giocatori.
A seguire sono stati ceduti Domicoli al Trapani e Cimadomo a Bitonto.
La mancanza di questi tre ha rotto qualche equilibrio che nella
giornata di oggi, speriamo di no, potrebbe cambiare di nuovo.
La Questura
“Arresto non inteso a colpire la tifoseria”. Intrieri
ringrazia il Questore.
20/09 E’ un sorvegliato speciale M.B. la persona arrestata
questa notte dalla Questura di Cosenza resosi autore dell’invasione
di campo che ha provocato la sospensione della partita. M.B. secondo
quanto ha riferito la Polizia, durante gli incidenti è entrato
nel terreno di gioco aggredendo il portiere dell’Ebolitana.
Il sorvegliato speciale, che ha ammesso le proprie responsabilita',
e' stato riconosciuto dal personale della squadra tifoserie della
Digos in servizio nello stadio di Eboli. La Questura di Cosenza,
in un comunicato, afferma che ''l' operazione che ha portato all
individuazione ed all' arresto di M.B. non e' intesa a colpire la
tifoseria del Cosenza, nella stragrande maggioranza corretta e sportiva,
ma quel ristretto numero di persone che, confondendosi al suo interno,
danneggiano la stessa tifoseria e l' intera citta' di Cosenza''.
Dopo l’operazione di polizia il Presidente Intrieri, in una
nota della società, ha voluto ringraziare la Questura di
Cosenza: “Alla luce degli ultimi avvenimenti, l’AS Cosenza
Calcio ringrazia le forze dell’ordine, in particolare il Questore
di Cosenza dott. Guido Marino ed il Vicequestore dott.sa Paola Fabris
per il lavoro svolto a sostegno della legalità e del rispetto
delle regole. La società ha dato mandato ai propri legali
di costituirsi come parte lesa nei confronti della persona che si
è resa responsabile del grave fatto accaduto domenica ad
Eboli. L’AS Cosenza Calcio comunica, inoltre, ai propri sostenitori
che solo con il rispetto delle regole si può pensare tutti
insieme di andare avanti ed onorare la maglia rossoblu.
Arrestato nella
notte l’invasore di Eboli
20/09 E’ stato arrestato questa notte ad opera della Questura
di Cosenza il solitario invasore di campo a Eboli. Si tratta di
M.B. di Cosenza. Dopo approfondite indagini, gli agenti della Digos,
in collaborazione con la Polizia Scientifica, sono riusciti ad analizzare
le immagini registrate dell’accaduto e sono riusciti a risalire
al colpevole del gesto sconsiderato che porterà, molto probabilmente,
gravi sanzioni disciplinari alla società AS Cosenza Calcio,
oltre alla sicura perdita economica, e di prestigio sportivo, che
le sanzioni arrecheranno alla società. Per non parlare delle
ore di indecisone assoluta che stanno vivendo tutti i dirigenti,giocatori
e tecnici, riuniti da questa mattina in società. Il giovane
è stato condotto nel carcere di via Popilia a disposizione
degli inquirenti.
Rabbia e delusione
a Cosenza. Intrieri incontra i tifosi. Via D’Amblè,
Domicoli e Cimadomo.
19/09 C' e' rabbia, delusione e sconcerto tra i tifosi del Cosenza
per quanto e' avvenuto ieri pomeriggio a Eboli. Coloro che si erano
recati Campania per assistere alla gara tra il Cosenza e l' Ebolitana
raccontano di avere avuto molta paura. ''Una cosa mai vista'' dicono
in coro. C' e' chi giura che non andra' piu' allo stadio e chi se
la prende con ''quel gruppo di scalmanati che nulla hanno a che
vedere con il calcio''. Ore di terrore, in balia di esagitati che
hanno ''distrutto tutto''. A Cosenza, stamani, in molti hanno sentenziato
che con quest' ultima triste, amara vicenda, e' stata praticamente
scritta la parola fine per il calcio cosentino, gia' provato da
numerose situazioni negative. E pensare che doveva essere un pomeriggio
di fratellanza per l'annunciato gemellaggio fra le opposte tifoserie,
che alla fine ha rischiato di tramutarsi in tragedia. Una sorta
di trappola letale che ha fatto arrivare ad Eboli, con la scusa
del gemellaggio, oltre 400 tifosi cosentini. E invece la beffa degli
scontri. L’agguato con un auto. Il sindaco di Eboli, Martino
Melchionda, ha espresso la piu' ferma condanna per gli atti vandalici
verificatisi, calcando acnhe la mano e vedendo le cose a senso unico.
''Esprimo solidarieta' alla squadra dell'Ebolitana che ha subito
l'aggressione - ha detto - ma anche alle forze dell'ordine, che
pur esigue numericamente, hanno contrastato la violenza esplosa
fra le tifoserie. Una violenza - ha proseguito il primo cittadino
- che va attribuita a pochi facinorosi, che nulla hanno a che vedere
con Cosenza, citta' di antiche e solide tradizioni democratiche,
cui vanno i sensi della mia stima e della mia fiducia. Chi e' teppista
- ha concluso - lo e' indipendentemente dalla citta' di provenienza''.
Nessun cenno sugli arresti dei suoi compaesani compartecipi degli
atti teppistici. Il presidente Intrieri, di ritorno dalla trasferta
in Campania, ha espresso grande amarezza. ''Sono fatti e situazioni
- ha detto - che tolgono ogni entusiasmo e voglia di lavorare. Il
calcio non e' questo''. Secondo quanto si e' appreso molti calciatori,
tra i quali i piu' esperti, avrebbero chiesto di andar via. Stessa
decisione potrebbe essere assunta anche dal tecnico, Gigi Marulla,
particolarmente turbato per quanto e' accaduto. Cosa succedera'
adesso? Difficile prevederlo. Quello che e' certo che questa ennesima
''mazzata'' rischia di trasformarsi in una sconfitta per tutti quelli
che pensavano ad una possibile rinascita. In serata poi la conferenza
con i tifosi. Nelal stessa Intrieri ha ribadito che “Manovre
oscure vogliono distruggere il mio operato”. Una sorta di
complotto che secondo il presidente della società rossoblu,
è stato perpetrato nei suoi confronti. Molti tifosi applaudono
altri dissentono a questa teoria. Ma il Presidente ha ribadito che
continuerà il suo progetto, ammesso che ci siano le condizioni
per farlo. Queste condizioni sono il responso del giudice del Comitato
interregionale che valuterà quanto accaduto. “E’
chiaro - ha detto capitan Lio parlando a nome dei calciatori –
noi ce la metteremo tutta per raggiungere l’obiettivo per
cui siamo qui e non ci tireremo indietro”: Chiaramente tutto
dipende del Giudice. Solo dopo mercoledì si potrà
fare un bilancio della situazione. Intamto in serata erano arrivate
le dimissioni di Marulla dopo che i giocatori Domicoli, D’Amblè
e Cimadomo hanno chiesto, ed hanno ottenuto, di essere ceduti.Il
Mister, se vanno via i giocatori, è pronto ada andare via
anche lui. Per loro solo scelte tecniche. La decisone non dipende
da quanto accaduto ma dalla sovrabbondanza di attaccanti che gli
dà oche speranze per giocare da titolari. Il momento è
delicato, ma il resto della squadra è tutta compatta. Domenica
sera tutti i giocatori sono rimasti fino alle tre di notet a discutere
con il Presidente Intrieri rinnovandogli la loro stima. “Finchè
Intrieri rimane, hanno detto in coro tutti, anche noi saremo qui
con lui a onorare il suo progetto”. Aspettando il Giudice
sportivo e soprattutto aspettando che questo tsunami di follia passi
nel più breve tempo possibile. Intanto tutto lo staff tecnico
è riunito in soceità per seguire l'evolversi della
situazione.
Disordini della
partita ad Eboli: Otto arresti e oltre 260 denunce
19/09 Dopo il danno la beffa. E si perché dopo essere stati
vittime delle violenze a fine partita, come un fulmine a ciel sereno
sono piovute su Cosenza quasi 250 denunce (praticamente tutti i
tifosi che sono stati identificati) e otto arresti, quattro a Cosenza
e quattro ad Eboli. Sette i carabinieri feriti, dice una nota d’agenzia-.
Nelle denunce, lamentano alcuni “superstiti” dei raid
dopo partita, la quasi totalità ha soltanto subito le angherie
della gente del posto che a fine gara ha messo a soqquadro la cittadina
con una sorta di raid punitivo che ha visto all’opera tutti
i teppisti del paese. Armati di coltelli, bastoni, mazze e addirittura
di un accetta, gli ebolitani hanno distrutto due pullman di Cosenza,
accappottato due pulmini di Cosenza, distrutto e sfregiato le macchine
di quelli che venivano riconosciuti come cosentini, in una vera
e propria rappresaglia hanno tenuto in ostaggio i due pullman per
quasi venti minuti. Ma che colpe avevano i tifosi impauriti e inermi
bloccati nei pullman presi d’assalto dagli ebolitani? Come
mai è stato permesso questo clima di guerriglia, che ai più
è sembrato quasi voluto? Nei denunciati, ci dicono i legali,
ci sono praticamente quasi tutti incensurati. Gente che lavora,
gente che studia e sta per laurearsi. Persone che hanno l’unica
colpa di aver voluto assistere alla prima trasferta della loro squadra
del cuore. Di sicuro le autorità hanno riconosciuto i più
facinorosi. Ma come mai l’autore della bravata dell’invasione
e l’autista dell’auto (che è stato riconosciuto)
che ha investito il ragazzo di Cosenza e dal cui gesto sconsiderato
sono scoppiati gli incidenti, non sono stati ancora arrestati, se
è vero, come è vero, che i carabinieri hanno foto
è filmati di quanto accaduto? Come mai la Prefettura di Salerno
ha preso così sotto gamba una situazione di ordine pubblico
che prevedeva l’arrivo di 400 tifosi, così per come
trasmesso dalla Questura di Cosenza? Perché allo stadio di
Eboli c’erano soltanto sei carabinieri in tutto a tenere a
bada oltre 1000 persone? Perché le porte dello stadio di
Eboli sono state lasciate incustodite senza alcun controllo e senza
protezione, permettendo a chiunque di passare da reparto a reparto
indiscriminatamente? Le responsabilità di quanto accaduto
sono veramente gravi e le autorità dovrebbero procedere ad
identificare tutto il paese che, in una sorta di rappresaglia ha
vergognosamente colpito chiunque gli capitava a tiro. Fuori dallo
stadio appena sospesa al partita le due tifoserie sono venute alle
mani. Ma dopo alle 16.30 il finimondo, causato sicuramente da alcuni
teppisti, è degenerato in maniera incontrollata. Chi è
tornato da questa avventura non vuol più sentir parlare di
trasferte e di pallone. Una giornata che difficilmente i 300 ragazzi
di Cosenza , rimasti traumatizzati, non dimenticheranno mai. E’
giusto colpire i pochi che hanno provocato incidenti. Non è
giusto colpire nel mucchio i tanti poveri ragazzi innocenti che
sono dovuti rimanere in balia della furia dei teppisti locali che
hanno distrutto mezzi e ferito persone. Ed infine come mai lo stadio
di Cosenza, uno dei miglior del sud, dopo il San Paolo, e il San
Nicola di Bari, è stato dichiarato inidoneo e lo stadio Dirceu
di EBoli, così come la quasi totalità dei campi di
calcio di serie D, sono praticamente inagibili secondo le norme
del decreto Pisanu, vengono lasciati aperti a qualunque disordine?
Dubbi che tomanetano i tanti genitori cosentini che si sono lamentati
di quanto successo ai loro figli ad Eboli. Oggi ci troviamo a descrivere
una gironaat ci cronaca amara. Una pagina triste di calcio non gocato.
Ma siamo sicuri che giustizia è davvero fatta? Nel frattempo
in serata a Cosenza sono stati arrestati A.M. agente assicurativo
di 28 anni, M.M. di 20 anni, D.G. di 28 anni, V.C. di 35 anni. Tutti
con precedenti penali. . I quattro avrebbero preso parte agli incidenti
verificatisi ieri allo stadio Dirceu di Eboli tra le opposte tifoserie
di Ebolitana e Cosenza. I quattro tifosi cosentini sono stati individuati
attraverso i filmati realizzati dalle forze dell'ordine. I quattro,
che sono stati rinchiusi nel carcere di Cosenza, dovranno rispondere
del reato di concorso in lancio pericoloso di materiale in una competizione
sportiva. Altri quattro arresti sono stati effettuati da Eboli.
Nella mattinata erano stati arrestati tre ragazzi di 22 anni, tutti
di Eboli, ed un quarto, C.M. di 19 anni, gia' identificato in mattinata
assieme ad altri tre giovani arrestati e resosi irreperibile, è
stato poi arrestato in serata e rinchiuso, assieme agli altri, nel
carcere di Salerno Fuorni. Intanto prosegue il lavoro degli inquirenti
che continuano a visionare i filmati degli incidenti, mentre il
numero dei denunciati e' salito a 260. Non si escludono altri arresti
e ulteriori denunce nelle prossime ore. Nella caserma dei carabinieri
di Eboli si lavorera' anche questa notte per visionare i filmati
raccolti nelle emittenti televisive private presenti ieri allo stadio
e le foto scattate anche fuori dall'impianto sportivo per cercare
in gran fretta di assicurare alla giustizia altri teppisti.
Il Lupo è
ferito. Ad Eboli succede di tutto. Intrieri e Marulla vogliono lasciare.
Un tifoso cosentino investito da un auto in un agguato.
18/09
Non riusciamo ancoa a credere quanto successo. Vittime della violenza
di alcuni vandali locali, invece di raccogliere i tre punti lasceremo
probabilmente la gara a tavolino per il gesto di uno sconsiderato
che tira un calcio in culo al portiere di casa. Tutto nasce verso
le 14 e qualcosa nel bar “Sociale” situato nei pressi
dello stadio, per colpa di una pianta. Una decina di tifosi sta
consumando tranquillamente qualcosa al bar, chi seduto ai tavolini
chi nel locale. I tifosi di Cosenza sono allegri. Uno, in particolar
modo, canta a squarciagola una canzone cosentina. Gli amici gli
dicono di smetterla ma lui continua senza rendersi conto che a qualcuno
la canzone non piace. Il tifoso viene accompagnato fuori dal locale.
A questo punto dal balcone del piano di sopra viene lanciata una
pianta con il vaso in terracotta che sfiora urta il braccio di un
tifoso e si sfracella a terra. Bastava poco per colpire lo stesso
alla testa con ben più gravi conseguenze. I ragazzi seduti
al bar scappano e il più facinoroso butta in aria il tavolino
con sopra i bicchieri e corre via senza pagare il conto. I presenti
e qualcuno li davanti al bar partono con le macchine ad inseguire
i tifosi. Un fiorino bianco parte sgommando verso lo stadio. Poco
dopo una Fiat cinquecento lo segue e decisi a farsi vendetta piombano
sui tifosi del Cosenza davanti lo stadio. La macchina ne punta decisamente
uno e lo coglie in pieno. Un vero e proprio agguato. Il ragazzo
rimane ferito al volto ed alla spalla ed ha tutta la faccia piena
di sangue. Riesce ad alzarsi in piedi ma si sente male e chiede
un ambulanza che prontamente arriva dall’Ospedale situato
a 300 metri dallo stadio. Davanti al bar arrivano di corsa tre gazzelle
dei carabinieri che partono all’inseguimento del pirata.Davanti
lo stadio i tifosi di Cosenza si inviperiscono e cominciano a gridare
e reagiscono alla meno peggio lanciando tutto quello che trovano
per terra. Un genitore ci dice che suo figlio è stato sfiorato
da una pietra. Gli facciamo notare che un ragazzo è stato
deliberatamente investito da un auto e a momenti ci aggredisce perché
era più importante far notare il suo caso. Ebbè ha
ragione. In un gran trambusto riusciamo ad entrare nello stadio.
I tifosi locali cercano l’aggressione nei confronti del Presidente
Intrieri e quanti sono di Cosenza presenti in tribuna. Rimaniamo
allibiti per una ventina di minuti attendendo l’evolversi
della situazione. Intanto il campo non è dotato di alcuna
struttura di sicurezza. Le tribune laterali e centrale sono tutte
aperte. Lo stadio Dirceu, di nuova costruzione, con una buona capienza
(ci dicono 10.000 spettatori) non ha i posti numerati ma alcune
corde che separano i settori. Alla porta c’è soltanto
un graduato dei carabinieri ed una addetto della Siae. I tifosi
locali sono inferociti e cercano il contatto con i tifosi in curva,
circa duecentocinquanta. Da fuori sfondano ed entrano. In mezzo,
tra la curva e la tribuna, solo due carabinieri. Non esiste alcuna
protezione intermedia ne valvola di sfogo. Fuori molti altri tifosi
di Cosenza sono fatti oggetto di aggressioni. I vetri dei due pullman
venuti da Cosenza vengono distrutti. Un’auto locale riceve
lo stesso trattamento. Prima della gara è una specie di guerriglia.
I giocatori e l’arbitro rimangono all’ingresso del campo
per circa venti minuti. Dall 15 alle 15.20. Nel frattempo la panchina
del Cosenza, così come la panchina di casa, non ha alcuna
protezione ma collocata in bella vista davanti le tribune. Viene
subito fatta oggetto del lancio di pietre e aste delle bandiere
da parte dei tifosi locali. A Marulla e giocatori non rimane altro
che prendere la panchina e spostarsi dall’altro lato del campo
nella cui tribuna non siede nessuno. L’operatore di TEN è
costretto anche lui a spostarsi nell’altra tribuna di fronte.
Noi riusciamo in qualche modo a mimetizzarci in mezzo ai tre corrispondenti
locali. Verso le 15.25, in maniera del tutto irresponsabile, vista
la grave situazione di sicurezza, le squadre vengono fatte entrare
in campo e inizia la partita. I tifosi sembrano essersi calmati.
Partono cori e ancora qualche asta di bandiera. Sotto la curva del
Cosenza si posizionano due carabinieri con il casco e due in divisa.
Primo minuto di gioco, il Cosenza attacca sotto la tribuna degli
ultrà, ben distante dal campo perché separata dalla
pista d’atletica. Fallo laterale e Dierna corre a prender
il pallone. Scattano di nuovo le grida dei locali con lanci di oggetti
in campo. Il fallo viene battuto colpo di testa che viene ribattuto
e Cosa prende il palo in pieno. Sono appena passati due minuti.
Dalla curva scappa, come un felino,e si infila in campo, un pazzo
furioso che va a tirare un calcio nel di dietro a Spicuzza portiere
di casa. Nessuno si era accorto di lui. Il tifoso prova ad aggredire
Spicuzza ma non ci riesce perché il portiere corre verso
il centro del campo. Nel frattempo ha una bella idea e si butta
a terra come se lo avessero sparato in fronte. E’ moribondo.
Alcuni compagni gli dicono di non muoversi. Viene chiamata l’ambulanza.
Un calcio evidentemente alla kriptonite. Nel frattempo i compagni
di Spicuzza inseguono il tifoso, lo prendono, lo buttano a terra
e lo riempiono di calci. Questo pazzo sconsiderato riesce a scappare.
Nessuno riesce a prenderlo. I tifosi locali provano ad un accenno
di invasione salendo sulle reti ma vengono prontamente fermati,
dal servizio d’ordine. Ma come mai il servizio d’ordine
non ha funzionato sotto la curva: L’arbitro vedendo tutta
la scena corre verso gli spogliatoi insieme ai giocatori del Cosenza.
Capitan Cosa e il Presidente Intrieri corrono sotto la curva a gridare
ai tifosi del Cosenza. Si mettono le mani in testa. L’arbitro
fa ritirare le squadre negli spogliatoi e sospende la gara. Ma era
davvero necessario farla disputare in questa situazione? Il Presidente
Intrieri allora decide di compiere un gesto di fair play. Si avvicina
al microfono , sotto gli innumerevoli fischi dei tifosi locali e
chiede scusa al pubblico. “A nome di Cosenza, città
civile e per bene, vi chiedo scusa a tutti quanti”. Queste
le sue semplici parole. A questo punto scatta un applauso stile
standing ovation e Intrieri torna negli spogliatoi incassando almeno
tre minuti di applausi. In cuor suo è più che abbattuto.
Dopo quasi quindici minuti riusciamo a raggiungere gli spogliatoi.
Intrieri è su tutte le furie. “Non mi vogliono bene,
è la seconda volta che mi fanno del male. Ma io lascio tutto.
Ho parlato con i giocatori e i migliori se ne vogliono andare. Ho
deciso. Terminerò questo campionato con gli under, per onore
di firma. Lascio tutto. Queste cose fanno solo male al calcio”.
Nessuno sa mettersi l’anima in pace. Della stessa opinione
anche Gigi Marulla che ci dice “Basta. Il calcio a Cosenza
è finito. Lascio anche io”. Nel frattempo i tifosi
rimasti vengono di nuovo fatti oggetto di una sassaiole. Scoppiano
ancora incidenti. Alcuni tifosi di Cosenza hanno la peggio. 15 di
loro finiscono in ospedale. Anche quattro tifosi di Eboli e quattro
Carabinieri, verranno visitati dal pronto soccorso dell’Ospedale
“Santa Maria”. Il culmine di una giornata incredibile.
Veramente oggi è stato toccato il fondo. La curva per la
seconda volta (è successo anche a Rende) non riesce a fare
filtro con le schegge impazzite. Le misure di sicurezza sono inesistenti.
Il Presidente Intrieri ipotizza addirittura che dietro “questi
pazzi criminali” ci sia un progetto distruttivo nei suoi confronti.
“Ma sono andato in Questura ed ho denunciato l’accaduto.
Voglio che questo pazzo venga arrestato”. A caldo il presidente
Intrieri è un vulcano che butta lava incandescente. Non si
riesce trattenere, Ne ha ben donde. Finalmente si stava costruendo
un qualcosa di buono, in comune tutti quanti e un pazzo scatenato
fa saltare in aria un progetto “che voleva portare il Cosenza
in B” dice Intrieri. In serata il Presidente raduna tutta
la squadra cena. In un ristorante si sta parlando del futuro del
calcio a Cosenza. Abbiamo il magone e ancora non riusciamo a realizzare
quanto accaduto. Il Lupo è ferito ed è uno squarcio
notevole quello che lo fa sanguinare abbondantemente. Questa volta
è Cosenza a fermarsi ad Eboli. E’ tutta una città
che perde copiosamente orgoglio e sopratutto dignità. Aver
subito un torto grosso come un’agguato portato avanti con
un auto non giustifica quanto accaduto oggi al Dirceu di Eboli.
E’ vero che tutta Cosenza ha il dente avvelenato per tutto
quello il calcio gli ha fatto passare. Ma andare a farsi del male
da soli, così da stupidi, è davvero da sconsiderati.
Per colpa di uno, paga tutta una città innocente e civile
che chiede, ancora una volta, giustizia. Questa volta, però,
implorando la clemenza della Corte.
Ebolitana: Spicuzza, Angelosa,
Caponigro, Miranda, Marciano, Schioppa, Genco, Trotta, Santaniello,
Perna, Piccirillo. A disp. Gallo, Poziello, Di Benedetto, Ciccarini,
Nunnari, Nardi, Giacinto. All. Fabiano (Pirozzi squalificato) Cosenza: Bruni, Dierna, Ambosecchia, Vanzetto,
Maglione, Marcosano, Di Girolamo, Cordua, Cosa, Lio, D'Amble'. A
disp. D'Auria, Scarlato, Impicciche', Cozzolino, Cimadomo, Longobardi,
Domicoli. All. Marulla
Arbitro: Nucci di Lecce
Il Rende concede
il bis, questa volta in casa, e batte l'Andria.
18/09 Vittoria sofferta del Rende che riesce a incamerare i tre
punti grazie ad una rete di Galantucci realizzata al 35’ del
primo tempo. L’attaccante trasforma in gol un ottimo passaggio
di Criniti che si era incuneato in area. I due si intendono a meraviglia
e Galantucci per poco non concede il bis. Un Rende molto pratico
che la mette sull’agonismo sfiora in altre due occasioni la
segnatura con le solite punizioni di Moschella. Ai pugliesi vengono
annullate ben due reti (una per fuorigioco l’altra perché
segnata con le mani) con il Rende che controlla e manovra a centrocampo
nei secondi quarantacinque minuti.
Rende-Andria 1-0
Marcatori: 35' pt Galantucci Rende (4-3-3): Ambrosi; Morelli, Altomare, Braca,
David; Scarnato, Moschella, Benincasa; Occhiuzzi (29' st D'Agostino),
Criniti (11' st Riolo), Galantucci (32' st Procini). A disp. Vitale,
Montano, Novello, Bernardi. All. Silipo Andria (4-2-3-1): Di Bitonto; Succhiarelli, Pesce
Rojas, Falanca (42' st Fumai), Ursino; Di Toro, Librizzi (38' st
Lentini); Terrevoli, D'Aniello (23' st de Gennaro), Cunzi; Aqquaro.
A disp. Mancini, Innocenti, Belluomo, Suriano. All. Foti
Arbitro: La Mura di Nocera Inferiore
Ammoniti Falanca, Galantucci, Scarnato.
Recupero 2' pt, 4' st.
Spettatori 1000 circa.
Serie C2 Girone C:
Risultati 4a giornata: Gallipoli-Cisco Roma 1-0,
Modica-Pro Vasto 0-0, Potenza-Giugliano 0-2, Real Marcianise-Melfi
1-3, Rende-Andria BAT 1-0, Rieti-Nocerina 1-0, Taranto-Igea Virtus
1-0, Viterbo-Latina 2-2, Vittoria-Vigor Lamezia 1-2,
Classifica: Gallipoli punti 12; Melfi 9; Taranto
8; Giugliano e Real Marcianise 7; Rende 6; Rieti, Pro Vasto e Cisco
Roma 5; Andria BAT, Viterbo, Vigor Lamezia, Vittoria e Potenza 4;
Nocerina, Modica e Latina 3; Igea Virtus 0.
Incontro da recuperare mercoledi' 21 settembre: Modica-Andria BAT. Prossimo turno (domenica 25 settembre ore 15:00):
Andria BAT-Real Marcianise; Giugliano-Taranto; Igea Virtus-Cisco
Roma; Latina-Rende; Melfi-Vittoria; Modica-Rieti; Nocerina-Potenza;
Pro Vasto-Viterbo; Vigor Lamezia-Gallipoli.
Lupi partiti
per Eboli. Jovanic, non tesserato, rimane a Cosenza
17/09 Si è svolta questa mattina la consueta preparazione
di rifinitura prima della gara domenicale, al termine della quale
i gicoatori sono partiti per Eboli. Ancora qualche strascico di
polemica sulla vicenda che ieri ha messo in subbuglio tutta la tifoseria
e la società di via Rossini. Se la sono presa un tantino
sia il DS Marino che il vicepresidente Ennio Russo per le polemiche
sollevatesi dopo il ricorso della Viribus Unitis. “Il Cosenza
è sereno” ha detto il Presidente Intrieri “e
se qualche errore è stato fatto lo è stato fatto in
buona fede. Certo io sono pronto a ripetere quanto fatto con Altomonte.
Se ci sono responsabilità nessuno è intoccabile”.
Duro al punto giusto, e fa bene, perché errori del genere
non si fanno neanche in campionati di I categoria. Soprattutto se
ti chiami Cosenza. Ma oggi il clima si è stemperato e la
vicenda sembra essersi chiarita. Sanso, il giocatore su cui qualcuno
ha puntato il dito e che secondo alcuni non doveva giocare, giocò
con la prima squadra tre partite su di un totale di cinque convocazioni.
Le presenze sono nella 30° giornata, Alcamo-Cosenza fc che finì
1-1, Sanso entrò al 75' dove sostituì Morrone; nella
31a giornata, Cosenza fc-Milazzo che finì1-1, Sanso entrò
al 46' sostituendo Morrone e infine nella 33a giornata, Pomigliano-Cosenza
fc che finì 1-1, Sanso entrò all'8' sostituendo sempre
Morrone. Oltre alle tre gare giocate, Sanso fu convocato alla 7a
giornata (Cosenza fc-Modica 2-2) ed alla 29a giornata (Cosenza fc-Marsala
2-2). Nell’ultima partita, dopo la squalifica, per la precisione
la 34a giornata (Cosenza fc- Sapri 0-2) Sanso non fu neanche convocato
per poter scontare il turno di squalifica. Questi i dati di fatto.
Poi rimane aperta la situazione che lo scorso anno, la partecipazione
del Cosenza FC al campionato Beretti fu puramente una volontà
sportiva di tenere alto il nome di Cosenza nei giovani, tentando
anche la carta di avere una fucina di ragazzi promettenti da lanciare
in campionato. Una parentesi chiusa che verrà discussa dal
giudice sportivo la prossima settimana. Sul campo i giocatori non
hanno dato molto peso alla cosa. Solito impegno in campo e forse
qualche battuta in meno. Ma di sicuro tanta determinazione in più
per ottenere il massimo risultato nella prossima trasferta. A margine
della preparazione un altro problema è venuto fuori. Quello
del giocatore Jovanic che stava per essere spedito in panchina per
un suo probabile impiego in partita. Lo slavo però è
dovuto rimanere a casa. A posto ogni problema riguardante il permesso
extracomunitario, non a posto la documentazione per cui il suo tesseramento
in Federazione ancora non è pronto. Altre sgridate del Presidente
Intrieri? Di sicuro registriamo la disapprovazione del tecnico che
giusto giovedì dopo la partitella si era detto entusiasta
del giocatore e che probabilmente lo avrebbe impiegato in gara.
In buona sostanza, alla fine, il tecnico ha diramato l’elenco
dei convocati. Sono 19: i portieri Bruni e D’Auria, i difensori
Ambrosecchia, Dierna, Impiccichè, Longobardi, Maglione, Marcosano,
Scarlato; i centrocampisti Cimadomo, Cordua, Cozzolino, Di Girolamo,
Lio, Sanso, Vanzetto; gli attaccanti Cosa, D’Amblè
e Domicoli. Rientra Vanzetto dopo aver scontato la squalifica e
rimane ancora per una giornata a casa Scorrano, che sconta la seconda
giornata di squalifica, assieme agli infortunati Criniti, Levato,
Morrone e Senè .
La Viribus
Unitis preannuncia reclamo. Conferenza del Presidente Intrieri.
16/09 Una sorta di maledizione quella che sta tartassando il campionato
dell’AS Cosenza, quasi ad ereditare tutti i guai sorti con
la vecchia FC ed il vecchio 1914, si addensano come nubi all’orizzonte.
I fatti sono che in data 15 settembre la Lega di serie D ha pubblicato
all’Albo del Comitato Interregionale un preannuncio di reclamo
della società Viribus Unitis (!) avverso l’esito della
gara. Secondo i campani, che ancora non hanno materialmente presentato
il reclamo ma solo il preavviso, per non far decorrere i termini,
ci sarebbero gli estremi per la posizione del giocatore Sanso che,
non avrebbe potuto giocare. Nella mattinata di oggi la notizia fa
il giro della città e crea un gran trambusto. Il Presidente
Intrieri è nero come la pece e vuole vederci chiaro. Chiama
il suo legale, Pierino Funari, ed annuncia una conferenza stampa
per le 18.30. “chi ha sbagliato è sicuro che pagherà,
così come è gia avvenuto sono pronto a mettere alla
porta chi non ha fatto il proprio dovere. Ma sono sicuro che in
questa faccenda noi abbiamo ragione. Abbiamo mandato alla Lega di
D una richiesta scritta con dentro il nome dei giocatori in chi
chiedevamo la posizione di squalifica, tra i quali Sanso, e la Lega
in data 9 settembre ci ha risposto che Sanso non era tra quanti
non dovevano giocare. Noi abbiamo operato in buona fede, tanto più
che il giocatore Sanso, che ha disputato l’ultima gara della
Primavera il 30 aprile 2005, in cui ha preso l’ultima ammonizione
che gli costò la squalifica, scontò il 15 maggio 2005
la giornata con l’ultima gara di campionato, la prima gara
ufficiale disponibile dopo la squalifica, persa in casa contro il
Sapri. Infatti, Sanso che oramai giocava in prima squadra, in quella
gara non scese in campo. Comunque noi siamo qui pronti a fare questa
eventuale trafila fino alla CAF sicuri del nostro operato”.
Chiara e lampante la posizione della società. C’è
da aggiungere inoltre che allora il Cosenza militava in serie D
e la partecipazione al campionato Beretti fu fatta soltanto in via
eccezionale, per puro prestigio sportivo e che, come prevede il
regolamento, vista questa partecipazione straordinaria, la squalifica
eventuale (che a nostro avviso è stata scontata in campionato
con il Sapri) può essere scontata, previo segnalazione alla
Lega, alla prima partita el campionato giovanile di competenza,
e cioè il campionato juniores che comincia proprio sabato.
In Lega, ovviamente, hanno detto che per loro è un caso nuovo.
Ovvio che la giurisprudenza in merito aiuta. Si perché un
caso analogo accadde al Catania e allora la società siciliana
ebbe ragione. “Bisognerà aspettare, ha detto il Presidente
Intrieri, e vicende del genere durano almeno due o tre mesi, ma
siamo sicuri del fatto nostro. Poi tutto è possibile. Gli
avvocati partono sicuri di aver vnto e poi si ritrovano battutti.
Ma succede soprattutto il contrario, molte volte si parte da battuti
e ci si ritrova vincitori”. Parole che trasmettono fiducia
all’ambiente e che danno la giusta dimensione del livello
alto di competitività che c’è a Cosenza. Infine
il Presidente Intrieri ha ricordato che “le partite si vincono
in campo e mi sembra strano che la Viribus abbia fatto questo passo.
Sono sicuro che quando avranno accertato la nostra verità
non proseguiranno nel reclamo”. Questo l’Intrieri pensiero.
Che poi è il pensiero di tutti gli sportivi cosentini. Nel
pomeriggio qualche muso lungo e qualche considerazione ha accompagnato
l’allenamento sul Sanvitino. Ma i ragazzi hanno mostrato una
voglia di fare e di superare con più impegno la prossima
gara. Torello e fondamentali con il pallone, seguiti da una partitella
sono stati il lavoro di oggi. Differenziato per Ambrosecchia, Morrone,
Criniti e Senè. Domani mattina rifinitura. Stamattina diramati
gli arbitri per la seconda giornata. Ebolitana-Cosenza verrà
diretta da Pierluigi Nucci di Lecce. Al suo fianco Vincenzo Piccinni
di Bernalda e Oronzo Paladini di Modena. Sul sito www.ascosenza.com
il video della conferenza stampa.
Carraro per
due ore risponde al PM: “Ho rispettato tempi e leggi”
16/09 Rispetto delle regole per la formazione dei calendari dei
campionati, dettati a meta' del mese di agosto dalla pronuncia del
Tar, e della legge Urbani-Pescante. Ma anche rispetto delle risultanze
dei controlli fatti dalla Covisoc sui bilanci delle societa' di
calcio in relazione alle vicende erariali. Questo, in sintesi, secondo
quanto si e' appreso, ha detto Franco Carraro, presidente della
Figc, rispondendo alle domande del pm della Procura di Roma, Pietro
Pollidori. Carraro, indagato dalla Procura per abuso d' ufficio
in relazione all' inchiesta avviata sulle presunte irregolarita'
della Reggina Calcio per quanto riguarda l' iscrizione al campionato
di serie A, e' stato interrogato dal pm per circa due ore rispondendo
anche all'altra accusa per diffamazione scaturita dalla denuncia
fatta nei confronti del presidente federale dall' ex patron della
Salernitana Calcio, Aniello Aliberti. Per quest' ultima ipotesi
di reato Carraro ha spiegato al pm di non aver avuto alcuna intenzione
di diffamare Aliberti e ha fatto riferimento al comunicato diramato
nel mese di agosto dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio dopo
la formazione dei calendari. L' inchiesta condotta dal pm Pollidori
e coordinata dal procuratore aggiunto Maria Cordova, secondo quanto
si e' appreso, e', dopo l'interrogatorio di Carraro, alle battute
finali. La Figc nei prossimi giorni dovrebbe produrre una ulteriore
memoria difensiva - Carraro e' assistito dall' avv.Milella - una
memoria che integrera' le dichiarazioni del presidente federale
verbalizzate oggi.
Amichevole
con la Luzzese vinta per 5 a 1. In vendita 500 biglietti per Eboli.
Levato torna a casa
15/09 Si è svolta nel pomeriggio, sul campo del San Vito,
la partita infrasettimanale del Cosenza contro al Luzzese, formazione
del campionato di Promozione, allenata da Mister Curcio. 5 a 1 il
risultato finale. Nel primo tempo, allorquando Marulla ha fatto
giocare la probabile formazione titolare di domenica, finito 3 a
0, sono andati a segno Cordua, Lio e D’Amble. Le altre reti
sono state realizzate nel secondo tempo da Jovanic e Criniti su
rigore. Gol della bandiera per la Luzzese siglato al termine del
secondo tempo grazie ad una uscita poco felice di D’Auria.
A mettere dentro la porta vuota la sfera è stato il giocatore
Brunicelli. Buona nel complesso la prestazione dei Lupi per Mister
Marulla che vede rientrare tra i titolari a Vanzetto, fermo per
squalifica nella prima giornata, pronto per il debutto in campionato
con i rossoblù. Ancora una giornata di stop per Scorrano
che dovrà saltare anche la seconda gara per scontare l’ultimo
turno di squalifica rimastogli sul groppone. Fermo, per motivi precauzionali,
il laterale difensivo Ambrosecchia. Al suo posto ha giocato Longobardi.
Giri di campo per Senè e debutto in una partita per Criniti
e Jovanic. Per entrambi debutto bagnato con lo spumante del gol.
Per Jovanic una bella realizzazione arrivata dopo una azione lavorata
in area e dopo aver visto parata una precedente conclusione che
sembra fosse finita nel sacco. Per Criniti circa trenta minuti di
gioco, in un ruolo di laterale di destra, abbastanza atipico per
lui, che però comincia a dargli confidenza con il campo.
Infatti l’attaccante scambiava il ruolo con l’attaccante
di turno. La gioia del gol, realizzato su rigore, ha mostrato la
sua classe. Palla a sinistra e portiere a destra. In campo anche
il terzo portiere Barone. Marulla, a corto di uomini, ad un certo
punto del secondo tempo con Morrone fuori dal campo non aveva altri
cambi ed ha fatto giocare il giovane portiere classe 85, prima laterale
di destra e poi a centrocampo. Da segnalare una sua bella conclusione
trattenuta a stento dal portiere avversario.
Le formazioni scese in campo Cosenza (1° tempo): Bruni, Dierna, Marcosano,
Maglione, Longobardi, Di Girolamo, Vanzetto, Cordua, Lio, Cosa,
D’Amblè. Cosenza (2° tempo): D’Auria, Scarlato,
Scorrano, Impiccichè, Longobardi, Cimadomo, Sanso, Morrone,
Cozzolino, Domicoli, Jovanic. Luzzese: Lanza, Greco, De Luca, Rose, Sarcinelli,
Cipolla, Reale, Arcuri, De Luca, Brunetti Lombardi. Nel secondo
tempo sono entrati Nigro, Ferraro, Daniel, Muto, Gramazio, Calvelli,
Di Dieco.
Domani pomeriggio è prevista una sola seduta di allenamento.
Nel frattempo, nel primo pomeriggio, sono arrivati in sede i biglietti
della gara. Uno stock di 500 tagliandi che sono disponibili per
i tifosi nella sede della società in via Rossini a Rende.
Il prezzo è di 7 euro. Questo prezzo è stato ottenuto
grazie alla mediazione dei tifosi con il presidente Intrieri che,
sentito il Presidente dell’Ebolitana, è riuscito ad
ottenere la revisione rispetto ai 10 euro richiesti in un primo
tempo. Il prezzo di 7 euro è valido solo per i tagliandi
acquistati in società. Quanti compreranno, magari di passaggio,
il biglietto ad Eboli il prezzo rimane quello fissato in precedenza
e cioè di 10 euro. Infine ritorno a casa del giovane attaccante
Levato che per problemi di studio, è iscritto all’ultimo
anno delle superiori, dovendo viaggiare ogni giorno da Scilla a
Reggio per frequentare la scuola, ha preferito tornare a Cosenza.
Caso Reggina:
Anticipato l’interrogatorio di Carraro
15/09 E' stato anticipato a domani mattina l'interrogatorio in
procura, a Roma, del presidente della Federcalcio Franco Carraro,
indagato dal pm Pietro Pollidori per abuso d'ufficio nel quadro
degli accertamenti sulle presunte irregolarita' legate all'iscrizione
della Reggina nel campionato di serie A e per diffamazione nei confronti
del presidente della Salernitana Aniello Aliberti. Fissato in un
primo momento per sabato 17 settembre, l'atto istruttorio e' stato
spostato a domani per impegni dello stesso Carraro. L' indagine
della procura e' partita proprio da una denuncia della Salernitana,
societa' che milita in C1 in virtu' del Lodo Petrucci, la quale
lamenta una presunta disparita' di trattamento riservata ai club
in sede di iscrizione ai campionati di calcio. In particolare, gli
accertamenti si sono incentrati sulla Reggina alla luce della sua
situazione esposizione nei confronti dell' erario.
Senè
rimane. In uscita i giovani Levato e Brogno alla Scillese
14/09 Fruttuoso l’incontro di ieri sera tra il colored Senè
ed il Presidente Intrieri. E’ stato trovato un nuovo accordo
ed il forte attaccante senegalese, che non voleva andare via da
Cosenza, è stato accontentato rimando con i Lupi. Oggi era,
infatti, sul campo che si allenava assieme a Criniti seguendo il
particolare programma di recupero. Per Senè che rimane, vanno
via due giovani, Brogno e Levato, gli ultimi due giocatori della
truppa FC, ceduti in prestito alla Scillese. La sorpresa qeusat
mattina, quando i due arrivati al campo ad allenarsi (ma erano già
da tempo in preallarme) hanno trovato il DS che gli ha dato al notizia.
Nel frattempo sul campo la truppa ha svolto un’ora e mezza
buona di preparazione atletica con Pincente. Nel pomeriggio, invece,
Marulla ha fatto svolgere lavoro tattico. Alto il clima dell’organico
che ha cominciato in allegria i giri di riscaldamento tra battute
e scherzi (nel filmato). Poi quando il Mister ha cominciato a distribuire
le casacchine sono cominciati i sudori. Ma erano sudori quasi cercati.
Tutti in palla i giocatori che davano il cento per cento delle energie
disponibili. E’ vero che l’entusiasmo e le vittorie
aiutano tantissimo. E tra coloro che mordevano il freno, l’attaccante
Criniti, che barava con il preparatore atletico pur di avere l’autorizzazione
a giocare. Per lui uno sprazzo di partitella dopo il differenziato.
Invariati i tempi del recupero (uguali a quelli di Senè)
che si aggirano su altri trenta giorni. Chi invece ne ha molti di
meno, è l’altro indisponibile (per modo di dire) Jovanic,
oggi incredibilmente pronto per una serie di progressioni nella
partitella. Per giovedì è prevista una partita in
famiglia.
Il Cosenza
si presenta ai tifosi. Il sogno continua
13/09-(G.C.)-Il
Cosenza calcio “tirato” a lucido, per l’ occasione,
si presenta ufficialmente ai tifosi. Nella sala di rappresentanza
del Comune gremita di tifosi, Patrizia De Napoli insieme al Sindaco
Catizone, al presidente Intrieri e al suo vice Ennio Russo descrivono
il “nuovo” Lupo. L’ atmosfera è di quelle
che tolgono il fiato. Dopo una breve introduzione, incentrata sui
due anni da incubo che il popolo rosso-blù ha vissuto e vuole
dimenticare, prende la parola il Sindaco. Nel suo intervento ribadisce
la “vicinanza” dell’ Amministrazione alla società,
con il logo “Città di Cosenza” cucito sulle maglie
si stringe un patto di ferro. La Catizone viene tradita dall’
emozione, quando parla del nuovo decreto Pisano, parlando della
curva nord (chiusa per ridurre la capienza del San Vito) lei che
si sente vicina alla curva sud. “ Siamo vicini- dichiara Eva
Catizone- agli ultrà che sono stati sfrattati”. “Secondo
me- continua- lo stadio di Cosenza è stato vittima della
burocrazia e da chi vuole la repressione, invece della prevenzione”.
Il Sindaco della città dei Bruzi conclude dichiarando “
che il passato va ricordato, per non commettere gli stessi errori”.
Successivamente, il patron Intrieri ringrazia tutti e in particolar
modo l’ Amministrazione comunale per il sostegno datogli.
Il presidente si dichiara orgoglioso di “lavorare con questi
uomini” menzionando mister Marulla, il vice Zunico e il ds
Ciccio Marino. Intrieri, inoltre, mantiene calma la “piazza”
analizzando l’ostico campionato di serie D, “sarà
un campionato difficilissimo, ma noi ci impegneremo al massimo per
portare a termine un progetto vincente”. Alla fine carrellata
dei giocatori, chiamati in ordine alfabetico, con annesso fuori
programma. Capitan Lio viene chiamato per un breve pensiero da rivolgere
ai tifosi, “ Sono orgoglioso di giocare a Cosenza, mi invidiano
molti colleghi”. “Siamo pronti e determinati- conclude
Tony Lio- per regalare molte soddisfazione ai tifosi”. L’
ultimo pensiero viene affidato alla bandiera per eccellenza, Gigi
Marula. “E’ ora che il Cosenza torni sui campi di calcio
delle serie che gli competono”. Alla presentazione non era
presente l’ attaccante Senè, arrivato a manifestazione
finita. Si parlava di un possibile trasferimento al Trapani, ma
sul tardi il giocatore incontrva il Presidnet epe runa possibile
ridiscussione della sua situazione. Il giocatore è innamorato
della città e vorrebbe rimanere. probabilmente il Presidnete
gli proporrà delle nuove condizoni. Anche stasera si è
respirato un’ aria nuova. Siamo pronti e l’ inizio del
campionato confermano tutti i giudizi ottimi degli addetti ai lavori,
ora serve solo amore e calore che solo i tifosi del Cosenza sanno
dare. Ricordiamo per l’ ennesima volta, ai buontemponi, che
continuano a far regnare le polemiche che il Cosenza non è
l’ fc anche dopo il cambio di denominazione…ora siamo
il COSENZA CALCIO. Basta con le sigle, visto che chi le ha create
ha fatto solo del male al calcio cittadino. Siamo e dobbiamo rimanere
tutti uniti. Sul sito www.ascosenza.com
il video integrale della conferenza.Premi
qui Diario del sanvitino
Seduta di allenamento leggera per quanti domenica hanno giocato
e tanto calcio e palloni per il resto della truppa. Marulla ha schierato
quattro porticine nelle quali i giocatori dovevano realizzare il
gol con due tocchi. Alla fine della seduta, a corto di uomini, i
due tecnici, Marulla e Zunico, hanno indossato la casacchina ed
hanno preso parte alla partitella finale. Un campo dal primo minuto
ad allenarsi Criniti, Jovanic e De Girolamo completamente ristabilito.
Nella conferenza di inizio settimana Marulla ha ribadito la sua
soddisfazione per come i ragazzi hanno ribaltatao il risultato e
si è detto contento della prestazione dei suoi. Tra caldo,
emozioni del debutto, che ha giocato un brutto scherzo a Cozzolino,
e terza partita in una settimana, Marulla non ha avuto nulla da
lamentare. Contento della posizione provata a destra da Lio “lo
braccava comunque un difensore per tutta la gara” il Mister
ha ribadito che l’esperimento verrà riprovato. “Il
Cosenza ha sempre giocato, nonostante il caldo, e ha sempre prodotto
palloni in avanti. Siamo una squadra che gioca e nonostante il caldo
abbiamo fatto fino in fondo il nostro dovere, ci ha poi riferito
il tecnico. Non dimenticate che anche al 90’ ed al 94’
abbiamo avuto altre due occasioni contro due sole degli avversari”.
Non gli si può dire nulla. “Il Cosenza comunque, ricordatevi,
che non è una corazzata e quest’anno non ci sarà
la squadra ammazza campionato. Sullo stesso livello vedo Cosenza,
Siracusa, Sapri, Ragusa e Sorrento. Sarà una lotta dura tra
queste squadre, senza dimenticare che siamo in quarta serie, campionato
dilettanti. Un campionato duro e difficile. Ultimo accenno al fatto
che il giovedì non sempre si gicoa sul San Vito: vedremo
di parlare con il comune. Al Sanvitino ci mancano quei cinquanta
sessanta metri che poi di domenica ci ritroviamo di colpo davanti”.
Domani doppia seduta e giovedì partitella in famiglia.
Carraro indagato
per la seconda volta. Gazzoni dai magistrati per il caso Reggina.
13/09 Seconda iscrizione nel registro degli indagati della Procura
di Roma per Franco Carraro. Il pm Pietro Pollidori ha iscritto infatti,
come atto dovuto, il presidente della Figc per l'ipotesi di reato
di diffamazione il presidente federale dopo che nei giorni scorsi
l'avvocato Carlo Taormina, che difende il presidente della Salernitana
Aniello Aliberti, aveva presentato una querela per diffamazione
ritenendo lesive le osservazioni fatte dallo stesso Carraro nei
confronti del patron della Salernitana, all'indomani dell'esclusione
della squadra campana dal campionato di serie B. Il nome di Carraro
era gia' stato iscritto nelle settimane scorse una prima volta nel
registro degli indagati, per l'ipotesi di reato di abuso d'ufficio,
in relazione all'inchiesta avviata dal pm Pollidori sul cosiddetto
caso Reggina. Nell'ambito della medesima indagine è stato
sentito oggi in Procura a Roma, come persona informata sui fatti,
il presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara.
''Il 16 agosto scorso fu un consiglio federale bulgaro. L' ho ribadito
oggi al magistrato che sta indagando sull' iscrizione della Reggina
al campionato di serie A''. Ha detto il patron del Bologna uscendo
dall' ufficio del pm Pietro Pollidori, il magistrato che lo ha sentito
in qualita' di testimone nell'ambito dell'inchiesta sulle modalita'
di iscrizione della squadra calabrese alla massima serie di calcio.
L' interrogatorio e' durato circa un' ora. ''Ho ricostruito quanto
accaduto quel giorno - ha continuato Gazzoni - raccontando come
si e' deciso di non affrontare il caso Reggina. La squadra calabrese
al tempo aveva un debito fiscale importante con l'Agenzia delle
entrate. Quindi non era in ordine e noi rivendicammo e rivendichiamo
il diritto di essere ammessi al campionato di serie A. Nel corso
di quel consiglio si decise di non esaminare la posizione della
Reggina, e io, essendo per questo in serie B, me ne andai''. Giuseppe
Gazzoni Frascara ha poi detto che nei prossimi giorni, su precisa
richiesta del pubblico ministero, inviera' copia del ricorso che
la sua societa' ha presentato in federazione contro l'iscrizione
della Reggina. L' inchiesta della procura capitolina e' partita
in seguito alla presentazione di un esposto del presidente della
Salernitana Aniello Aliberti.
Cosenza: La
società proroga gli abbonamenti. In partenza Senè.
Di Girolamo ok.
12/09 Continua il dibattito del dopo gara con la Viribus Unitis.
Più di un tifoso ha fato buon viso a cattivo gioco, è
proprio il caso di dirlo. Una gara che non è piaciuta ma
che ha portato i tre punti in classifica. Squadra pratica che ha
puntato al sodo ed ha rincorso la vittoria sino alla fine. Bisogna
tener presente che oltre al caldo, quella di domenica era la terza
partita in sette giorni. Ma non la terza di tre amichevoli, la terza
dopo un doppio confronto di Coppa Italia che ha portato una qualificazione
sudata. Certo non è una scusa o un attenuante ma nel complesso
anche questo pesa sulla prestazione in opaco di qualche giocatore.
Da contraltare l’impegno di tutti nel cercare la vittoria
sino agli ultimi minuti di gioco e l’aver continuato a cercare
la rete una volta acquisito il vantaggio che ha garantito i tre
punti. Considerazioni del giorno, a mente fredda, che evidenziano
la buona prestazione complessiva della squadra. Non so se lo scorso
anno nella stessa situazione il risultato sarebbe stato uguale.
Una vittoria della volontà che premia società e pubblico.
Quest’ultimo sta anche premiando la società con gli
abbonamenti. Sono stati superati i 350 tagliandi e la società,
viste le richieste che continuano a pervenire, ha deciso di prorogare
la vendita delle tessere. Probabilmente la vendita continuerà
fino al prossimo 24 settembre vigilia della seconda gara in casa.
Sul fronte del mercato c’è da registrare la voce, praticamente
quasi certa, della partenza di Senè verso Trapani. Troppo
folto il parco attaccanti, cosicché la società ha
deciso di tagliare il colored, visti anche i tempi lunghi per il
suo recupero. Dall’infermeria buone notizie per quanto riguarda
Di Girolamo. Il giocatore questo pomeriggio dovrebbe tornare sul
campo. Infine ricordiamo l’appuntamento per il pomeriggio
alle 18 al Comune dove ci sarà la presentazione ufficiale
della squadra.
Un Cosenza
pratico si sbarazza della Viribus Unitis dei giovani con una doppietta
di Cosa
11/09
Era cominciata davvero male la gara per gli uomini di Marulla. Sembrava
quasi di vedere l’inizio di campionato di due anni fa. Il
San Vito, un gran caldo, i giovani che gli tremano le gambe appena
mettono piede nel santuario del calcio calabrese. E si perché
il San Vito, nonostante le ultime vicende sulle norme sicurezza,
è e rimane la migliore struttura calabrese di calcio. Ma
questo non bisogna raccontarlo agli under. Ne sa qualcosa quel Cozzolino,
quasi del tutto sparito, che appena tre giorni fa, sul campo del
Lorenzon, aveva impressionato i presenti. Ma al povero laterale,
adattato ad una fascia non sua, non bisogna gettare la croce addosso.
La paura di un debutto in un campo importante, con una maglia da
titolare di una squadra che ambisce a vincere il campionato, bè,
accomunato al gran caldo, può fare da gran deterrente e mandare
a carta e quarantotto tutti i piani di Mister Marulla che, mai come
adesso, ha più di un problema da risolvere per far quadrare
il gioco della squadra. Ed è proprio questa la chiave di
volta della gara. La mancanza del gioco di fascia, causata proprio
dall’infortunato Di Girolamo, oggi è stata assente.
E questo ha scombinato, e non poco, i piani del tecnico. Infatti
a destra si è incuneato il piccolissimo numero undici (non
superava il metro e cinquanta) che vedendo Bruni abbondantemente
fuori dai pali, dopo aver conquistato la palla e la fascia di sua
competenza, ha segnato un banalissimo gol con un pallonetto centrale
centrale che si è seduto nella rete del Cosenza senza alcuna
remissione di peccati. Bruni ha le sue colpe per quel suo avanzare
troppo al di fuori dell’area di sua competenza, ma le colpe
vanno distribuite a tutti coloro che hanno lasciato libero Langella
di arrivare solo soletto a quaranta metri dalla porta e segnare
il più classico dei gol da “mai dire gol”. Bello
il pallonetto, peccato che la porta era completamente vuota. E dopo
pochi minuti la storia si è ripetuta con il palo a salvare
il Cosenza su quella che si può ben definire una beffa. E
si perché di tiri in porta i campani ne hanno fatti solo
due. Uno è andato in gol l’altro ha scheggiato i legni.
Un avvio a freddo che ha messo subito in mostra le capacità
( ed i limiti) di questa squadra. Parliamoci chiaro. L’assenza
di Vanzetto e Scorrano si è fatta sentire tutta quanta. A
centrocampo, forse, più che in difesa. Nel reparto nevralgico
del campo, fin quando Cimadomo ha tenuto, si riusciva a smistare
qualche pallone, poi amnesia totale. Idee appannate, centrocampo
senza idee, fasce che non funzionavano, accendevano appieno la spia
rossa del gioco. Meno male che l’esperienza dell’ultimo
arrivato, Marcosano, ha tenuto in sesto il reparto difensivo, ma
non ce n’era quasi bisogno perché anche gli avversari
era in preda da problemi di gigantismo. Grande il San Vito, grande
l’avversario. “Siamo venuti a Cosenza con la paura di
non fare brutta figura e prendere una carrettata di gol” ci
ha detto il sostituto del tecnico campano, il preparatore atletico,
che giusto venerdì ha lasciato la squadra della Viribus .
E per poco non raccoglievano addirittura punti. Anche il Cosenza,
bisogna aggiungerlo, ha sofferto il San Vito. Abituato com’è
ad allenarsi al San Vitino, non riesce a prendere le giuste distanze
con il rettangolo di gioco, oggi con un manto erboso impeccabile.
Ma questa non è una scusante. Il caldo e le assenze sono
stati fattori importanti, ma alla fine il Cosenza è riuscito
a ribaltare la situazione. Due colpi di classe. Due reti alla Cosa.
La prima è una di quelle emozioni che valgono il prezzo del
biglietto. Il gran Vincenzo, spalle alla porta, riceve palla si
gira e tira al volo centrando l’angolino sinistro della porta
difesa da Mennella. Un capolavoro per tempismo, precisione e potenza.
Di questi gol ne vediamo tanti in allenamento, ma in gara è
un gran bel vedere. Per la seconda rete, invece, bisogna aspettare
6 minuti prima del triplice fischio finale. Nell’azione precedente,
preludio al gol, solita girata e tiro secco sotto la traversa salvato
in angolo con un gran colpo di reni di Mennella. Sugli sviluppi
dell’angolo, Lio calibra un preciso cross per la testa del
lugaglione pugliese. Cosa si alza e vede il pallone accendersi di
rosso con la scritta “special” lampeggiante appena sotto
c’è scritto “basta spingere con un colpo secco”.
Ordine eseguito alla sua solita maniera. Gran colpo di testa e rete
che si gonfia per la gioia di tutti i presenti. Un boato copre il
San Vito ospite di circa 2.500 anime. Bisogna però dare a
Cesare quel che è di Cesare. Gli errori continuano a farsi,
e questo è tipico della categoria, ma bisogna ricordarsi
che siamo comunque in serie D. E’ inutile chiedere fraseggi
e triangolazioni. Le partite si vincono soprattutto con le occasioni
capitate. capitalizzate al massimo. Il Cosenza, però, bisogna
anche dirlo, ha “abitato”, nella metà campo avversaria
per 85 minuti su 94. Questo è un dato di fatto. Quello che
preoccupa, invece, è che per uscirne fuori da questa gara,
sovente, servivano i lanci da dietro di un preciso e costante Marcosano.
E’ inutile gridare allo scandalo se mancavano quattro titolari
importanti e le fasce non giravano, quest’anno sarà
sempre così, non perché esistono demeriti di qualcuno,
ma perché questa è la serie D. Palla lunga e pedalare.
Venendo alla cronaca della gara, il buon Gigi, le ha provate tutte.
Visto che Cozzolino non girava, ha provato prima (inizio secondo
tempo) a spostarlo a sinistra, suo ruolo congenito. Poi ha provato
a mettere Cimadomo a destra e Sanso al centro sostituendo Cozzolino.
Poi ha spostato Lio a sinistra e messo D’Amblè a destra
inserendo Domicoli al centro, di fianco Cosa. Ma sulle fasce non
c’è stato nulla da fare. Anzi, lo spostamento di Cimadomo
ha spento la lampadina del gioco, visto che ne Cordua ne Sanso riuscivano
ad uscire dalla nebbia profonda dell’emozione mista al caldo.
E poi i giocatori campani giù a terra come birilli facevo
irretire ancor di più il Cosenza ed il suo presidente Intrieri,
oggi in panchina assieme alla squadra. Ad un certo punto, verso
la mezzora della ripresa, il Presidentisismo non ci vede più
e corre verso il guardialinee numero uno a chiedere “stanno
perdendo tantissimo tempo con queste caduta, segni i minuti che
ci dovete far recuperare”. Un sorriso per l’iniziativa,
ma poi è lui stesso che a fine gara ci confessa candidamente
“Non ce n’è stato bisogno del recupero, abbiamo
realizzato il gol prima”. Rientra,
comunque, tutto nell’economia del gioco della D. Questa è
la categoria. Squadroni messi in difficoltà da mille astuzie.
Sarà davvero una battaglia quest’anno. Ma siamo pronti
alla pugna. Intanto, domenica prossima rientra Vanzetto e il centrocampo
dovrebbe assumere un'altra dimensione, poi si vedrà. Per
adesso registriamo 2.500 tifosi al San Vito, in una domenica estiva
in cui molti sono andati a mare, cha hanno tifato (quasi 1500 erano
solo in curva) come matti ma che hanno fatto i conti anche con l
agrandezza dello stadio. Un conto è tifare in 1000 al Lorenzon
un conto è in 1500 nell’immenso San Vito. Encomiabili
gli ultrò e il loro sostegno, ma il caldo si è sentito
ancor di più nella torcida cosentina. Per tornare alla cronaca
il Cosenza ha giocato con la maglia bianca di trasferta dando agli
ospiti (anch’essi rossoblu) l’onere di portare la loro
divisa. Sulla questione, però, grava una spedizione di maglie,
riuscite non bene, che la società sembra intenzionata a rispedire
al mittente. La gara, ben diretta dal signor Scozzoli di Casarano
(qualche topica l’ha presa anche lui, ma ci poteva stare)
ha visto il Cosenza iniziare le danze con un tiro di Lio sparecchiato
alto e due conclusioni di Cozzolino, la prima da dimenticare, al
seconda sventata con un uscita acrobatica del portiere. Poi al nono
l’unico tiro in porta dei campani che va in gol. Poi, nonostante
che la Viribus si fosse ringalluzzita per cinque minuti, il Cosenza
sgrana un rosario di occasioni a partire dal 12 (Cosa e Cozzolino
hanno una doppia occasione), al 16’ Lio manda di poco alta
la sfera, al 21’ Cimadomo su punizione sfiora la traversa,
al 27’ Cosa e D’amblè (oggi quest’ultimo
un po’ in affanno, la partita di Coppa del mercoledì
si è fatta sentire) non riescono a concretizzare da buona
posizione e sulla ribattuta D?Amblè viene pescato in fuorigioco,
al 29’ un colpo di testa di Cosa, sugli sviluppi di un corner
esce di poco a lato. Al 33’ e al 35’ due occasioni una
per Cosa che telefona centralmente un tiro parato da Mennella e
poi ancora Cosa che spizzica una palla che si alza a campanile che
sta per infilarsi sotto la traversa. Al 39’ il gol capolavoro
di Cosa chiude in pratica il primo tempo. Nei secondi quarantacinque
minuti, ci sono le prove di Marulla che cerca di vivacizzare le
fasce, come vi abbiamo raccontato in precedenza ed al 5’ ed
al 7’ il Cosenza sfiora la rete prima con D’Amblè
che non da forza sufficiente alla sfera e poi con Cosa che in scivolata
non riesce per poco a trovare la rete. Marulla a questo punto sostituisce
prima Cozzolino per Sanso e poi butta nella mischia Domicoli. I
lupi raccolgono due punizione, al 64’ e al 70’con conclusioni
da dimenticare. Al 78’ una punizione di Cordua a lato e al
79’ D’Amblè reclama un rigore per un atterramento
in area. Al 80’ una nuova disattenzione porta i campani al
secondo pallonetto, con difesa saltata che Bruni riesce a bloccare
in tempo. Un gol sbagliato che sarebbe stata una punizione eccessiva
per i lupi. Ma poi prima luna punizione di Lio e poi la seconda
rete di Cosa rimettono le cose a posto. Ma il Cosenza non si ferma
e cerca la terza rete . E’ Lio che da fuori ci prova con una
gran botta. A due minuti dal termine Marulla concede la standing
ovation per il capocannoniere della prima giornata. Per Cosa quasi
un minuto di applausi lo accompagnano fuori. C’è ancora
tempo per assistere al 90 ad una conclusione di D’Amblè
che si marca il portiere e manda l apalla in porta ma sulla linea
un piede galeotto del difensore della Viribus sposta la palla in
corner. Rimane solo il tempo a Lio, al 93’ di spedire un cross
tra le braccia del portiere ospite e il signor Scozzoli fischia
la fine dell’incontro. Tre punti nel carniere e coro della
curva che chiama la squadra a salutarla. Tutti mano, nella mano,
i giocatori corrono prima a salutare gli ultrà e poi verso
la panchina. Con un bellissimo “Lupi Lupi” gridato da
tutto lo stadio si chiude l’incontro. Maggiori approfondimenti,
foto, interviste e servizi, li trovate sul nostro supplemento sportivo
dedicato all’AS Cosenza, all’indirizzo www.ascosenza.com
Cosenza - Viribus Unitis 2-1
Marcatori: 9' Langella (V), 37' e 84' Cosa (C) Cosenza: Bruni, Dierna, Ambrosecchia, Cordua, Maglione,
Marcosano, Cozzolino
(53' Sanso), Cimadomo (61' Domicoli), Cosa (88’ Scarlato),
Lio, D'Amblè. All. Marulla. A
disp.: D'Auria, Levato, Impiccichè, Longobardi. Viribus U.: Mennella, Falcini, Itri, Galliano,
Allocca I, Grillo, Marino,
Piccolo (54' Russo) , Espsoito (82' Martino), Mallardo, Langella
(71' De
Biase). All. D'Avino/Sarchiato. A disp. Indolfi, Allocca II, Costanzo,
Tedesco.
Spettatori:2500 di cui 2000 paganti (più abbonati) per un
incasso di 10.000 euro
Angoli 6 - 2 (3-2 p.t.)
Ammoniti: 54' Marino, 75' Lio, 84' Cosa
Recupero pt 2' st' 4'
Arbitro: Scozzoli di Castrano
Il Rende fa
il colpaccio a Vasto e incassa i primi tre punti
11/09 Colpo grosso del Rende che in quel di Vasto, a soli 10 minuti
dal termine incassa il credito con la fortuna e con Marco Scarnato
porta via l’intera posta in palio. E non è un caso
che in questa gara hanno esordito i due ex rossoblu Altomare e Scarnato
sull’asse centrale della formazione di Mister Silipo. Proprio
grazie ai due ex Cosenza la squadra ha trovato la sua quadratura
difensiva nella nuova dimensione voluta da Mister Silipo. Infatti
il tecnico ex-Cosenza ha optato per un più redditizio 4-4-2
ch egli ha permesso di tenere ben coperta la squadra. In panchina
Tirocini, Silipo si è affidato al giovane duo Criniti-Galantucci
per rompere l’argine della difesa dei padroni di casa. Il
gol realizzato con un delizioso pallonetto di Scarnato è
stato propiziato da Occhiuzzi, sua la saetta ribattuta in campo
dall’estremo difensore di casa. Ma Scarnato è stato
lesto a scavalcarlo metto in porta l’unica vera occasione
di tutto l’incontro. Per il Rende è festa.
Pro Vasto-Rende 0-1
Marcatori: 34' st Scarnato Pro Vasto (4-3-3): Marconato; Ciano, Cresta, Di
Meo, Prosperi; Cazzola, Biagianti (12' st Cacciaglia), D'Allocco;
Testa, Picci (1' st Somma), Maccagnan (40' st Schettino). A disp.
Musacco, Ciotti, Vitale, Russo. All. Anzivino Rende (4-4-2): Ambrosi; Morelli, Altomare, Braca,
David; Occhiuzzi (40' st Bernardi), Scarnato, Moschella, Benincasa;
Galantucci (35' st Riolo), Criniti (40' st Trocini). A disp. Vitale,
Novello, Montano, Alfieri. All. Silipo
Arbitro: Ferraioli di Nocera Inferiore
Note: ammoniti Ciano, Cresta, Testa, Benincasa.
Recupero 2' pt, 4' st.
Spettatori 1.000 circa tra i quali 5 calabresi.
Classifica: Gallipoli punti 9; Real Marcianise
7; Melfi 6; Cisco Roma e Taranto 5; Vittoria, Giugliano, Potenza
e Pro Vasto 4; Rende, Nocerina e Viterbo 3; Rieti, Modica e Latina
2; Andria BAT e Vigor Lamezia 1; Igea Virtus 0.
Incontro da recuperare mercoledi' 14 settembre:
Andria BAT-Potenza
Incontro da recuperare mercoledi' 21 settembre:
Modica-Andria BAT
Il Cosenza
inizia la nuova avventura in serie D. Tagliato Altomonte. Gli ultrà
festeggiano la ri-unione
10/09 E finalmente arrivò la domenica. Il giorno in cui
tutte le polemiche, le chiacchiere e le tabacchiere di legno non
contano niente. Adesso l’unico giudice supremo è il
rettangolo verde di gioco. Non ci sono più scusanti. Se mai
ce ne fosse stato bisogno. E tra qualche velata polemica a proposito
del taglio di un dirigente, Mimmo Altomonte, si comincia a fare
sul serio per conquistare i tre punti in palio. Dicevamo di Altomonte.
Il suo taglio un fulmine a ciel sereno. Nessuno se lo aspettava.
I bene informati dicono che la cosa era già nell’aria
e che, come promesso dal Presidente Intrieri, alcuni dirigenti erano
sotto osservazione. Al buon Altomonte viene imputato qualche errore
di troppo. Quale? Bocche cucite. I panni si lavano in famiglia e
la società passa solo tre righe di comunicato ufficiale in
cui afferma che: “ha deciso di sollevare dall’incarico
di team manager il signor Domenico Altomonte. Allo stesso, la società
rivolge un vivo ringraziamento per il lavoro svolto augurandogli
maggiori affermazioni.”. Ne una parola di meno, ne una parola
di più. Probabilmente la struttura dirigenziale dell’AS
Cosenza era abbastanza stile transatlantico, ma di più non
riusciamo a raccontarvi. Nessuna polemica. Nessun problema. Alcuni
tifosi cinicamente commentano “ci saranno più energie
da investire nella squadra”. Sarà. Intanto i giovanotti
di Mister Marulla questa mattina hanno sostenuto la tipica rifinitura
del sabato, senza forzare. Schemi e pallone per provare le ultime
mosse. Giochi fatti per le maglie. Con l’infortunio a Di Girolamo
strada spianata per il giovane promettente Cozzolino. “Non
ha ancora i novanta minuti nelle gambe” afferma il tecnico
di Stilo, quasi a levargli le responsabilità per giustificare
la sua prestazione. Ma di lui ha una grande stima, dopo aberlo visto
all’opera nella gara di Coppa Italia. 19 i convocati. A casa
rimangono gli squalificati Scorrano e Vanzetto che terranno compagnia
agli infortunati, alcuni in via di recupero, Criniti, Di Girolamo,
Jovanic e Senè. Sulla partita Marulla mette le mani avanti,
all’osservazione che il Cosenza ha un buon organico lui dice
“Tutti gli avversari che incontreranno il Cosenza moltiplicano
le forze per fare bella figura. Io non mi fido di quanto si dice
in giro. Ogni avversario gioca la sua partita e per questo prendiamo
tutti, con i dovuti rispetti. Ai miei giocatori chiedo solo la massima
concentrazione e la stessa applicazione che ci hanno messo nella
gara di Coppa Italia”. Insomma un Marulla prudente ca è
sicuro del fatto suo. E’ vero che la prudenza è la
virtù dei forti. Ma il popolo rossoblu freme con la sua indomita
fame di calcio. Vorrebbe già tutte le gare vinte per lasciarsi
dietro questa tremenda serie D. E di questo fremere,e molto di più,
ce ne siamo accorti durante la festa, uan sorta di mega pre partita,
organizzata dagli ultrà nei locali dell’ex stazione
FS di piazza Matteotti. Al suono di buona musica i giovanotti che
la domenica trasformano il San Vito in una platea incandescente
di cori, voci e colori con l’arcobaleno delle bandiere, delle
luminarie e degli striscioni, fremevano al ritmo di tanta buona
musica. La sorpresa è stata nel vedere, tra le teste ciondolanti
a ritmo di musica ska, quella del Presidente Intrieri, accompagnato
dal dirigente Mino Pellicori, che assorto nella musica era anche
lui entrato nei magici ritmi del mini concerto organizzato dagli
ultrà per autofinanziarsi ma soprattutto per ritrovarsi,
finalmente, ancora tutti insieme. Mai più divisi. Una festa
che ha visto tantissimi giovani partecipare. “Un cambio generazionale
necessario che è naturale.” Ci ha detto Claudio Dionesalvi,
insegnate, collega giornalista, direttore responsabile della fanzine
“Tam Tam segnali di fumo” che riprende, dopo un anno
di sosta per una profonda riflessione, le sue pubblicazioni. “Il
mondo degli ultrà continua, che che ne volgiano dire o pensare
chi lo vuole fermare. Continua e si rinnova,. I tanti nuovi volti
testimoniano proprio questo”, continua a dirci il giovane
professore Dionesalvi salito agli onori delle cronache per l’incredibile
vicenda di questa estate quando non fu fatto salire su di un aereo
per raggiungere il Chapas, dove andava a portare la sua opera di
solidarietà materiale, solo perché l’aereo sorvolava
gli USA. La crisi dell’estremismo islamico è diventata
davvero una scusa per bloccare l’impossibile. La vicenda del
blocco dello stadio San Vito è una delle più fresche
conseguenze. Ma stavamo parlando del famoso “Tam Tam”
la rivista diffusa e autoprodotta dagli ultrà. Torna alle
stampe dopo che l’equivoco delle due società speculari
è stato definitivamente chiuso e sotterrato. Il motivo per
cui i gruppi, lo scorso anno, hanno vissuto tra profonde incomprensioni
e addirittura qualche lacerazione. La festa, e ancor prima la gara
di mercoledì di Coppa Italia, hanno invece sancito la re-unione
di tutta la curva che già da domenica si identificherà
sotto un unico striscione. Nuovo. Lungo trenta metri e presentato
questa sera durante la festa. E’ blu e su c’è
scritto a caratteri rossi Ultra Cosenza. Al centro due mani che
spezzano le catene, “metafora che richiama il dramma di due
ultrà ancora in galera: Gianni e Salvatore” ci spiegano
quelli di Tam tam. Fremono tutti alla festa, quindi, e fremono tutti
in città. Nei bar, sul corso Mazzini, in ogni dove si parla
di questo nuovo campionato. Ma questa volta non si fanno proclami
e feste prima di aver messo il gatto nel sacco. Fatti i debiti scongiuri
si tocca qualunque cosa di scaramantico a portata di mano. Questa
volta non si parla, non si dice niente. Tutti lo pensiamo ma nessuno
dice niente. Lo slogan della società è abbastanza
eloquente: “Per l’ultimo anno in serie D”. La
parola passa ora al San Vito.
Problemi per
di Girolamo. Vanzetto resterà fermo domenica.
09/09 SI è regolarmente svolta questo pomeriggio la seduta
di allenamento prevista dal tecnico. Ma in campo subito una novità
non certo positiva per Marulla. Il forte laterale destro, Di Girolamo
era assente perché vittima di una distorsione rimediata ieri
sera a fine allenamento. Per lui una vistosa fasciatura che gli
immobilizzava il ginocchio. Una nuova gatta da pelare per il tecnico,
visto che per domenica dovrà fare a meno anche di Vanzetto.
Il centrocampista, infatti, al contrario di quanto si pensava non
sarà dell’incontro. Oggi è arrivata la risposta
del Giudice Sportivo che non fa altro che confermare la decisone
già presa. La squalifica è valida anche se presa nei
play off. Dunque rifacendo un po’ di conti, domenica, per
la prima di campionato Marulla dovrà fare a meno di Criniti,
Jovanic, Scorrano (deve scontare due turni di squalifica e quindi
salata anche la prima trasferta ad Eboli), Senè e Vanzetto.
In pratica sono out quattro titolari ed un under. Tutto da reinventare.
Ma dobbiamo amche dire che l’organico in mano al Mister è
di prima scelta. Ottimi i sostituti, tra i quali spicca quel Cozzolino
che abbiamo ammirato mercoledì sera a Rende, che permettono
di optare per scelte importanti. In difesa dovrebbero scendere in
campo Marcosano e Maglione centrali, mentre in mezzo al campo Cimadomo
e Cordua potrebbe essere la coppia smista palloni. Ma i nodi verranno
sciolti all’ultimo minuto, come sempre. Marulla tiene tutti
sulla corda e non si sbilancia sulla formazione che dovrebbe debuttare
per la prima di questo che speriamo essere l’ultimo campionato
di D. Lavoro tattico, oggi, preceduto da esercizi, a coppie, di
tecnica individuale con la palla. Poi difesa contro centrocampo
e attacco per provare i vari meccanismi automatici dei reparti.
Per un po’ si è visto in visto in campo anche i due
che stanno lavorando a parte: Criniti e Jovanic. Per lo slavo significativo
il segno di croce prima di iniziare a toccare il primo pallone.
Lunga la loro degenza. Ma qualche sorpresa potrebbe venire nell’immediato,
non quello prossimo. Poi tutti impegnati in una mini partitella
in metà campo. Solite scene di panico per D’Amblè
e Cosa ancora una volta protagonisti assoluti della scena. Per sabato
mattina è prevista la deduta di rifinitura alle 10 e poi
tutti dritti in ritiro pre partita. Nel frattempo nel pomeriggio
la CAN-D ha diramato la lisat degli arbitri per le gare di domenica.
AL San Vito dirigerà il signor Robetrto Scolozzi di Casarano.
Al suo fianco avrà gli assistenti Stefano Barbaro di Lecce
e Sergio Rausa di Casarano. Infine la società ha comunicato
che sono in vendita i tagliandi per la partita di domenica presso
i soliti punti vendita del Bar Tosti e del Bar Giulia. I biglietti
saranno disponibili anche ai botteghini dello stadio soltanto dalle
13 alle 15 di domenica.
Euforia in
casa rossoblù. Il 28 la Vibonese in Coppa Italia. Spostata
la presentazione della squadra
08/09 SI respirava un clima euforico questo pomeriggio al San Vito,
all’indomani della vittoria contro la Rossanese che ha portato
all’incasso il passaggio al turno successivo della Coppa Italia
Dilettanti. I ragazzi di Marulla, da una parte chi aveva giocato
a giochicchiare con la palla e dall’altra, chi non ha giocato
schierato a lavorare duro sotto un solleone che è ritornato
a far sudare in questo scorcio di settembre, sembravano non avvertire
la fatica ed il caldo per l’entusiasmo salito a mille dopo
la bella prestazione di mercoledì sera. Una prestazione importante
che ha segnato la riunione di tutti i gruppi ultrà sotto
un'unica bandiera. Non è che si fossero mai divisi, ma lo
scorso anno, la vicenda delle due squadre ha fatto nascere tante
incomprensioni, non solo nell’ambiente degli ultrà,
che è quello più evidente per la passione ed il colore
con cui incornicia le partite del Cosenza, ma in tutta la città
schierata e divisa in due fazioni, come una guerra santa tra guelfi
e ghibellini. Cosenza, una città affamata di calcio, ha già
pagato più del dovuto il suo incolpevole fio ad un mondo
del pallone che sta veramente rotolando, troppe volte, al di fuori
dello sport. Ma quanto è accaduto ieri sera è da buon
auspicio non solo per la squadra del Cosenza ma per tutto quello
che può raccogliere in questo campionato. I giocatori ne
sono consci, e con i mille colori e cori di ieri sera negli occhi,
hanno continuato a lavorare con la solita determinazione. E la società
non poteva chiedere di meglio. Un problema però non è
ancora stato chiarito. Riguarda la posizione di Vanzetto che secondo
l’elenco diramato l’11 luglio dalla Lega, dovrebbe saltare
il primo turno di campionato. Assieme a lui anche Scorrano. Ma se
per quest’ultimo la squalifica è avvenuta durante il
campionato e quindi dovrà essere scontata domenica prossima
contro la Viribus Unitis, squadra campana neo promossa, per Vanzetto,
sembra che non sia così. Innanzi tutto la sua squalifica
è scattata nei play-off e quindi, secondo regolamento, non
deve essere scontata in campionato. Inoltre per avere la certezza
documentata, la società questa mattina si è sentita
con il Giudice Sportivo per avere chiarimenti in merito. Dopo un
colloquio telefonico, la stessa società ha inviato un promemoria
scritto allo stesso Giudice che entro la giornata di venerdì
farà sapere l’esito della situazione. Qualche grattacapo
quindi per Marulla, ma il tecnico non dispera. Ha a disposizione
un buon organico con degli under validissimi che in queste due gare
hanno dato veramente prova di ottime capacità. Programma
dei lavori cambiato questa settimana, per via della gara di Coppa
nel mercoledì, che si ripeterà (questo programma)
di nuovo nella settimana del 28 quando il Cosenza incontrerà
la Vibonese al San Vito per la seconda fase della Coppa Italia.
Della gara non sarà il difensore Maglione, squalificato dal
Giudice sportivo per aver preso il secondo cartellino giallo. In
coppa si esce ogni due ammonizioni. Inoltre il turno prevede andata
e ritorno con gara a Vibo da disputare il 12 ottobre e quindi con
altre due settimane intense di partite. Non male come avvio. Ma
se tanto mi da tanto, potrebbe essere la strada giusta per dare
una boccata d’ossigeno alla nuova società del Presidente
Intrieri. Vincere tutto, il suo imperativo categorico. E da come
è iniziata sembra proprio che sia un ottimo viatico. Venerdì
quindi gli uomini di Marulla sosterranno una sola seduta di allenamento
e sabato mattina faranno la rifinitura. Domenica, finalmente, si
torna al San Vito a giocare per i tre punti, per quel campionato
che tutti auspichiamo sia l’ultimo in serie D. A proposito,
si giocherà alle 15, ed è previsto un caldo bollente
in via degli Stadi. Per ultimo in una nota stampa la società
ha comunicato che la presentazione della squadra prevista per sabato
prossimo è stata spostata martedì 13 settembre alle
ore 18, sempre nel Salone di rappresentanza del Comune per sopraggiunti
impegni del Sindaco Catizone.
Il Cosenza
batte la Rossanese e passa il turno
(P.Gatto) Una serata indimenticabile al Lorenzon di Rende, dove
il Cosenza conquista con determinazione la qualificazione di Coppa
e ritrova l’amore della curva ed egli ultrà, veri vincitori
assoluti della gara. Una curva da serie A. Altro che storie. Per
un Cosenza che merita altri palcoscenici invece degli squallidi
sfottò e delle ancor pessime invettive del dopo partita.
Ma tant’è, in serie D ci siamo e dobbiamo uscirne al
più presto. Marulla, ancora una volta, sorprende tutti schierando
la migliore formazione possibile al contrario di quanto aveva dichiarato
prima della gara. Segno che il Presidente Intrieri ci tiene a vincere,
a vincere tutto quello che può. La prima scommessa, quella
con i cosentini, l’ha già vinta, allestendo una squadra,
ancora in rodaggio, va bene, ma competitiva. Una prima promessa
mantenuta. Non sono arrivati Innocenti e Castillo, ma davanti la
coppia Cosa, D’Amblè è di categoria superiore.
I due si trovano e si integrano l’uno con l’altro con
giocate ed a maestria. Pensate che nei primi dieci minuti il Cosenza
ci prova già tre volte. AL 2° D’amblè servio
da Cosa tira al volo e Ramunno si salva in uscita acrobatica. Al
6° Lio fa sibilare la sfera di poco altra sui legni della Rossanese.
Al 9° una furibonda mischia in area, generata da un tiro di
Cosa è salvata in extremis dalla difesa bizantina. In mezzo
una curva spettacolare, quasi ottocento persone, che fanno un tuttuno
con la gara. Cori, bandiere e striscioni come da tempo non se ne
vedevano. Ultrà di serie A. Altro che. Ed in campo i giocatori
sono galvanizzati da questa incredibile spinta che arriva dalla
curva. Al 13° è Cosa, che spizzica la palla di testa
su di un preciso cross dell’inarrestabile Lio, che fa gridare
al gol ma l’ex numero uno dell’FC, Ramunno si supera.
Ancora D’Amblè al 17° sparecchia un tiro da dimenticare.
E ci vuole il 18° per vedere il primo tiro degli ospiti con
Greco che manda di poco fuori. Ma è solo un caso isolato.
Il Cosenza ha letteralmente chiuso nella sua area gli ospiti, padrone
del centrocampo da i ritmi della partita. In una fase di stanca
qualcuno lancia due fumogeni in campo. Ma alla mezzora è
un “You’ll never walk alone” cantato dalla curva
che ridà fiato e verve ai giocatori in campo. Curva e spettatori
in delirio. I giocatori del Rende presenti in tribuna numerata fotografano
con i loro cellulari l’effetto magico di bandiere, cori e
fumogeni. Chissà cosa pensano in questo momento. Una curva
del genere è davvero uno spettacolo da sola. Vai a giocare
domenica con il campo semi vuoto. Ma non c’è storia.
In campo il Cosenza continua la sua marcia trionfale e al 42’
Cosa, marcato dall’avversario, che gli sta aggrappato addosso,
gira in area al volo un assist di D’Amblè, che era
stato servito da Lio, e per soffio sfiora il palo. Poi rimane a
terra con il difensore che non trova meglio da fare, nonostante
il pallone fosse uscito fuori, che stargli sopra per tenerlo fermo.
Hai visto mai che riprende il gioco e Cosa lo anticipa di nuovo.
Al 43° è il turno di Lio che ci prova dalla grande distanza,
vede Ramunno un po’ distante e tira una bella botta che, un
miracolato Ramunno, riesce a deviare. E sempre Lio concede il bis
dopo tre minuti. Altra bordata ed altra grande parata di Ramunno.
L’ex Cosenza FC fa gli straordinari per tenere lontana la
palla dal Sacco. Ma il Cosenza non si contenta dello 0-0 e vuole
vincere a tutti i costi questa gara. Lo vuole per i tifosi. Perché
lo meritano. Domenica c’è la prima in casa e bisogna
arrivarci caricati giustamente. Secondo tempo, pronti via. Marulla
sostituisce Di Girolamo con Cozzolino (che macello con le distinte
numeri a go go) e quest’ultimo serve D’Amble che con
una rasoiata in diagonale fa secco Ramunno è l’1-0.
Cozzolino una furia sulla fascia. Buono sia a destar che a sinistra,
l’esterno fa tremare l’avversario, lo punta, lo slata
ed è li pronto in are a< servire i compagni. Neanche il
tempo di rimettere la palla a centro che Ambrosecchia fa venire
i brividi a tutto lo stadio. Per un soffio il laterale difensivo
non stava per combinare una frittata. In pratica con la palla tra
i piedi e l’avversario a fianco, nell’area piccola,
non trova meglio da fare che battere in porta d adue passi con Bruni
che deve compiere un miracolo per bloccare la palla. Una piccola
distrazione che non macchia la sua prestazione. I due laterali difensivi,
Dierna e Ambrosecchia sono due bei giocatori. Davvero una buona
prova lo loro questa sera a Rende. La Rossanese prova a cambiare
e butta nella mischia Manzella per Santosuosso. Prova il tutto per
tutto il tecnico Rocco Russo, cercando si spingere di più.
Ma non c’è verso. Dopo due minuti è ancora il
Cosenza che manovre in area avversaria e su di un tiro ravvicinato
Greco non trova di meglio che deviara la sfera con la mano. Rigore
netto e capitan Lio sul dischetto. 2-0. Nulla da fare per Ramunno.
A questo punto Mister Marulla pensa alla gara di domenica e richiama
in panchina Cosa. Grandi applausi per lui. Davvero un uomo importante
per questa squadra. Si muove, cerca spazi, fa assist, tira, si porta
gli avversaria spasso. Un turbine oggi nel campo. Al suo posto arriva
Domicoli che appena entrato mostra i suoi numeri. E che numeri.
Una tecnica raffinata che va, forse, un po’ disciplinata.
Belel le sue movenze, ma deve ricordarsi della squadra e degli avversari.
Ma è giovane ed ha tutto il tempo per fare ancora meglio.
Chi invece oggi ha letteralmente stupito anche i più increduli
è quell’D’Amblè, oggi un peperino, che
ha dato del filo da torcere ed è sempre stato attento e concentrato
sul gioco dando davvero fastidio alla difesa avversaria. Su di lui
cambi di marcatire , ma non ce n’era per nessuno. In assoluto
il migliore in campo. Tant’è che Marulla, alal mezzora
del secondo tempo, su di un comodo due a zero lo sostituisce per
una meritatissima standing ovation. Alla sua uscita il pubblico
si alza in piedi a battergli le mani. Applauso meritatissimo. Al
suo posto fa l’ingresso in campo un un’altro peperino,
Cimadomo che appena arrivato si fa trovare pronto due volte anceh
se la mira non lo assiste. Il Cosenza ha la qualificazione in tasca
e si sente quasi appagato. E’ il 35° del secondo tempo
e la Rossanese si guadagna una punizione fuori area. Posizione invidiabilissima.
Quasi a presagire il peggio. Galeano che deve batterla chiede due
volte l’aggiustamento della barriere che costa un giallo a
Cozzolino, reo di esserci mosso anzitempo. Tiro diretto in porta,
la barriera si apre e la sfera si insacca alle spalle dell’incolpevole
Bruni. 2 a 1 e Rossanese che si ringalluzzisce. In tribuna qualche
battibecco troppo vivace viene sedato dall’intervento preventivo
della PS. Ma il Cosenza replica subito al gol subito. E’ Cimdadomo
con una botta d 40 metri che manda di poco fuori. Ci rimane solo
il tempo per battere una punizione della Rossanese. E’ sempre
lo stesso Galeano a provarci ma questa volta il tiro, lontano oltre
40 metri, è davvero di una velleità impossibile. Nei
quattro minuti di recupero è ancora Cimadomo che ci prova,
ma nulla da fare. Gara terminata e solite contestazioni degli ospiti
che se la vorrebbero prendere con il mondo intero. Ma è mai
possibile che perdere fa così male? In conclusione una buona
gara dei Lupi che hanno ancora attaccata l’etichetta “in
rodaggio” sul motore. Da limare ancora la difesa che prende
gol su calci piazzati e il collettivo tutto che sta mettendo a punto
tutti i meccanismi. Domenica si gioca di nuovo e si gioca a casa,
al San Vito. A Marulla mancheranno Scorrano e Vanzetto, squalificati.
In questi tre giorni caverà di sicuro qualcosa dal berretto.
Domani pomeriggio e venerdì pomeriggio una sola seduta di
allenamento. Sabato mattina rifinitura. Infine da non dimenticare
che Sabato 10 settembre alle ore 12 presso il Salone di rappresentanza
del Comune di Cosenza, verrà presentata a stampa e tifoseria
la rosa dell’ AS Cosenza Calcio stagione 2005/2006.
Giudice Sportivo:
Il Giudice sportivo ha inflitto, per la gara di Coppa Italia Rossanese-Cosenza
una giornata di squalifica a Sanso (scontata questa sera) e 500
euro di multa alla società perché: “propri sostenitori
in campo avverso, nel corso della gara ed in più occasioni,
colpivano con sputi un Assistente Arbitrale attingendolo in più
parti del corpo. I medesimi inoltre lanciavano in campo bottigliette
di acqua che tuttavia non colpivano alcuno”.
Cosenza - Rossanese 2-1
Marcatori: 46' D'Amblè (C), 60' rig. Lio (C), 80' Galeano
(R) Cosenza: Bruni, Dierna, Ambrosecchia, Vanzetto,
Scorano, Maglione, Di Girolamo (46' Cozzolino), Cordua, Cosa (65'
Domicoli), Lio, D'Amblè (72' Cimadomo). All. G. Marulla Rossanese: Ramunno, Murrone, Ferraro, Castiglione,
Coluccio, Spanò, Santosuosso (57' Manzella), Greco C. (68'
Cosenza), Carriero, Galeano, El Aoudi (74' Greco A.). All. R. Russo,
Arbitro: Crispino Graziano di Catanzaro
Spettatori: 1500 (1200 paganti)
Tre mesi di
proroga per lo stadio. Pronti per il recupero con la Rossanese a
Rende. Domenica si gioca al San Vito.
06/09 Domenica si gioca al San Vito. E lo si sarebbe potuto fare
anche per il recupero di coppa con la Rossanese, ma per sicurezza
la società ha optato per il cambio di campo. Questo è
quanto possiamo affermare dopo che la commissione di Controllo per
la sicurezza ha terminato il sopralluogo svolto vero le 14 al San
Vito. Parere favorevole ma con la clausola di terminare gli altri
lavori richiesti, entro 90 giorni. Quindi, in pratica, San Vito
rimandato tra tre mesi, allorquando la Commissione di Sicurezza
verificherà i restanti lavori da mettere in pratica. Svolte
le prove di carico e pitturati tutti i settori con la capienza ridotta
a 9.868 posti il San Vito torna con la sua agibilità più
che dimezzata, ma utilizzabile. Questo è l’importante.
Da sottolineare, inoltre, che il Comitato Interregionale, in una
nota del 2 settembre precisa che le responsabilità per l’inagibilità
dei campi, dovuta a situazioni in cui i Prefetti vietino lo svolgimento
delle partite per problemi accaduti come a Cosenza portano alla
perdita delle gare a tavolino. Dice tra l’altro la nota del
Comitato Federale: “E’ opportuno infatti ricordare che
la revoca dell’agibilità provvisoria è una prerogativa
del Sig. Prefetto e quando tale provvedimento, non consente all’utilizzatore
un rimedio, la Società può incorrere nella punizione
della perdita della gara.La normativa federale prevede infatti che
una Società all’atto dell’iscrizione al Campionato
abbia la disponibilità in uso, senza possibilità di
revoca durante la stagione sportiva, di campo di gioco idoneo”.
Insomma, ancora una volta Cosenza fa da cavia a nuove normative
da applicare nel regolamento. Ma sicuramente il comune, in questi
tre mesi, provvederà a terminare i lavori richiesti dalla
Commissione di sicurezza. Intanto i giocatori, nel pomeriggio di
oggi, hanno svolto una sola seduta di allenamento. Atletica con
Pincente e tattica con Marulla, questo il programma. Al gruppo era
aggregato Criniti che, in sostanza, prosegue a tappe forzate il
suo pieno recupero. Come spiegato ieri, l’operazione subita
a fine aprile, necessita di tempi fisiologici prestabiliti quantificabili
in sei mesi. Ci ha spiegato il medico dott. Canonaco. Per lui dunque
ancora quaranta giorni di preparazione che nel frattempo sfrutta
mantenendo il tono muscolare. Niente sforzi con le ginocchia e niente
carichi eccessivi. Per il resto truppa con il solito buon umore
guidata da un simpaticissimo Vanzetto. Sempre proto a fare battute
e tenere su il morale dei compagni. Parlando con la stampa, il DS
Marino, ha confermato le parole dette ieri da Mister Marulla nel
breafing di inizio settimana. Il campionato di D è un campionato
difficile ed anche avendo uno squadrone non è scontato che
sia facile da vincere. Un campionato da vivere giornata dopo giornate
con la giusta mentalità combattiva, senza concedere niente
agli avversari e giocando ogni partita con il massimo della concentrazione.
Sulla gara di domenica anche il bomber Cosa ha detto la sua. “contento
della prestazione, anche se non ho i novanta minuti nelle gambe”.
Alla domanda se la squadra è competitiva lui subito ha replicato:
“arrivano tanti palloni li davanti, da destra e da sinistra,
sta a noi attaccanti sfruttare al massimo le occasioni che i miei
compagni ci propongono. L’attaccante è si importante
ma tutta la squadra che gioca per fare i gol, certo io ho la parte
realizzativi, ma state sicuri che sto li davanti per metterla dentro”.
Intanto Marulla ha provato diverse soluzioni per la gara di coppa.
Due gare in quattro giorni, però, lo obbligano a schierare
tutti i giocatori disponibili senza sovraffaticare chi scenderà
in campo anche domenica. Per questo motivo sicuramente ci saranno
delle staffette, per come si metterà la gara. Lo stesso discorso
vale per gli avversari. Anche loro dovranno giocare domenica e schiereranno
tutti i disponibili. Non bisogna dimenticare, inoltre, che al Cosenza
basta un pareggio a reti inviolate, visto che pare con il vantaggio
di una rete realizzata fuori casa, che vale il doppio. Così
molto probabilmente avremo di sicuro Scorrano per tutti i novanta
minuti, visto che salterà la prima e molti under in formazione.
Tra i papabili per la maglia di titolare ci saranno Scarlato, Longobardi,
Di Girolamo, Cozzolino e Domicoli, oltre al portiere Bruni. Così
come è probabile che dal primo minuto scenderanno in campo
anche Vanzetto e Cimadomo. Il primo salterà anche lui la
prima di campionato. Per entrambi sarà il debutto ufficiale
tra i rossoblu edizione 2005/2006. Domani mattina al San Vito ci
sarà la rifinitura e quindi l’appuntamento per tutti
gli sportivi sarà per le ore 20.30 allo stadio Marco Lorenzon
di Rende. Infine dovrebbe tenersi sabato prossimo la presentazione
ufficiale della squadra che avverrà nel salone del Comune
di Cosenza. Nella stessa sede verranno presentati gli sponsor, già
apparsi sulle maglie della partita di domenica a Rossano, che sono:
il Comune di Cosenza, Caffè Aiello e Emme Motori.
Mercoledì
si gioca a Rende alle 20.30. Oggi allenamento al San Vito. Aggregato
Criniti
05/09
E’ stato comunicato quest’oggi che la gara di recupero
di Coppa Italia Dilettanti contro la Rossanese che si doveva disputare
la scorsa domenica si giocherà mercoledì 7 settembre
alle 20.30 allo stadio Marco Lorenzon di Rende. Comunicati i prezzi
dei biglietti che saranno in vendita presso il bar Giulia ed il
bar Tosti e dalle 16 di mercoledì al botteghino del Lorenzon.
Per la numerata il prezzo è di 15 euro, per la tribuna scoperta
il prezzo è di 10 euro, per la curva il rpezzo è di
5 euro. Il prezzo del settore ospite è di 7 euro. Nel pomeriggio,
intanto, i giocatori, visto che mercoledì si gioca di nuovo,
hanno ripreso la preparazione al sanvitino, sotto la guida di mister
Marulla. Tra di loro ha iniziato la preparazione il bomber Criniti
che per oggi ha svolto giri di campo. Il forte attaccante, poi,
è andato con il dottor Canonico in ospedale a fare la risonanza
per verificare le condizioni del suo recupero. Lo stesso medico
ci ha detto che per il tipo di intervento subito dal giocatore rimangono
ancora circa quaranta giorni di recupero. In pratica Criniti potrà
scendere in campo per la fine di ottobre, inizi di novembre. E visto
che abbiamo parlato dell’infermeria, chiudiamo il capitolo
indisponibili con Jovanic e Senè. Lo slavo, che sta recuperando
molto bene, per fine settembre, ancora quindi una ventina di giorni,
sarà disponibile per Marulla. Discorso diverso per il forte
colored rossoblu a cui, invece, il medico sta dedicando molta più
attenzione: “Con Senè, non abbiamo fretta, ha detto
Canonico, preferisco recuperarlo totalmente, invece che rischiarlo
subito e correre il rischio di doverlo curare di nuovo. Questo comporta
almeno una quarantina di giorni di recupero”. E tornando la
campo, lavoro leggero, quasi defatigante, con la palla per tutti
i giocatori che hanno disputato la gara di domenica. Per il resto
della truppa una normale seduta di allenamento con corse, ripetute
e partitella. Prima dell’allenamento, abbiamo ascoltato il
Mister, nella solita conferenza di inizio settimana. “Sono
contento per quanto ha fatto la squadra a Rossano, abbiamo creato
un sacco di palle gol, però non siamo riusciti a concretizzare.
Il giudizio totale è positivo, ma si sono ripetuti i soliti
errori emersi durante la preparazione. I calci piazzati rimangono
il nostro neo, e su di uno di questi abbiamo subito un gol che si
poteva evitare. Noi, però, non siamo riusciti a sfruttare
le occasioni, specialmente nel primo tempo quando la Rossanese non
ci ha impensieriti affatto. Non ho potuto utilizzare Cimadomo per
via di una leggera forma influenzale ed anche oggi (si è
allenato regolarmente ndr) ha preso degli antibiotici che lo debilitano
un pochino. Domenica mi sono piaciuti molto i due di centrocampo,
Corda e Sanso che sono stati una bella novità positiva, Per
Domicoli bisogna attendere la sua maturazione, il ragazzo è
bravo e si impegna ma ancora deve crescere. Sui due gol sprecati
non posso rimproverargli nulla. Ha fatto una buona gara. Anche la
difesa deve crescere, anche se domenica avevo Maglione fuori ruolo
e quindi non possiamo buttarci la croce addosso. Non siamo la squadra
ammazza-campionato, dobbiamo renderci conto che la serie D è
come quella vista domenica. Un campionato che si vince con la grinta,
la lotta e la determinazione giocando con il coltello tra i denti.
Domenica siamo stati abbastanza determinati, ma dallas quadra, soprattutto
dalla difesa mi aspetto più cattiveria (bel senso calcistico
ovviamente ndr) in campo. Sull’arbitraggio che vi posso dire.
Certo è la prima volta che vedo un fuorigioco fischiato su
di un fallo laterale e poi Sanso non meritava assolutamente il rosso.
Il giocatore è intervenuto sulla palla e poi l’avversario
non l’ha neanche sfiorato. Altro che scalciato. Qualcuno li
per terra ha fatto la sceneggiata e l’arbitro si è
lasciato convincere”. Fin qui l’allenatore Gigi Marulla.
A Sanso che era li vicino abbiamo chiesto come è adnata la
cosa: “Niente, sono intervenuto in scivolata su Galeano levandogli
il pallone lui mi è caduto addosso senza motivi trascinando
anche me. Mi sono rialzato senza sfiorare il giocatore e poi l’arbitro
si è avvicinato, pensando che mi desse il giallo, ed invece
è spuntato il cartellino rosso senza che io avessi fatto
nulla”. Le immagini riviste poi in tv danno ragione al giocatore
del Cosenza. Sanso si rialza e non sfiora minimamente Galeano che
al suo passaggio si ributta a terra facendo la sceneggiata come
se fosse stato scalciato. Da lì l’arbitro è
rimasto tratto in inganno. Domani una sola seduta e mercoledì
mattina rifinitura prima della partita che si giocherà mercoledì
sera alle 20.30 al Lorenzon di Rende.
Seconda sconfitta
per il Rende
04/09 Rimane a bocca asciutta anche per il debutto in casa la squadra
di Silipo che oggi è capitolata al cospetto del Giugliano
rimanendo al palo in classifica, con zero punti. Sembrava una gara
in discesa con il rigore realizzato dopo tre minuti di gioco da
Moschella, ma la contromossa dell’ex Mister Dellisanti, che
conosce bene buona parte dei biancorossi, è stata immediata
ed in un certo senso dirompente. Appena subito il gol, il tecnico
ospite, ha inserito il colored Coquin, risultato, assieme a Piemontese,
devastante. Per i due una doppietta a testa ed il risultato per
i campani è bello e servito. Infatti in cinque minuti, dopo
la mezzora di gioco, il risultato viene ribaltato per essere rimpinguato
dopo i primi sette minuti del secondo tempo. Per il Rende soltanto
un tiro di Occhiuzzi fin quando Moschella non si risveglia e piazza
la rete del 2 a 3 con la sua solita specialità, una punizione
che viene deviata dalla barriera e fa secco Gragnaniello. Ma le
speranze per il Rende si affievoliscono per l’espulsione di
Maniero che lascia in dieci il Rende e Piemontese non perde tempo
a insaccare la quarta rete sfruttando un indecisione di Morelli.
Un quattro a due che taglia le gambe al Rende. A 10 dal termine
il rende riesce a piazzare la terza rete con il difensore Braca
e prova ad insistere con un forcing finale. L’arbitro rimette
le cose in parità sul campo espellendo all’85’
Flauto ma per i biancorossi nulla da fare neanche con i cinque minuti
di recupero, anzi, anche SIlipo viene espulso. Per lui critiche
e qualche mugugno. Troppo presto per parlare di panchina che balla.
Ma qualcuno lo pensa.
Rende-Giugliano 3-4 Rende (3-4-3): Ambrosi; Morelli, Moschella, Braca;
Benincasa, D'Agostino (23' st Novello), Alfieri (10' st Maniero),
Riolo; Occhiuzzi, Trocini, Criniti (16' st Galantucci). A disp.
Vitale, Montano, David, Scarnato. All. Silipo Giugliano (4-4-2): Gragnaniello; Flauto, Castaldo,
Astarita, Sirignano; Folino (3' pt Coquin), Cejas, Vives, Fonseca
(42' st Vallefuoco); Piemontese, Ciotola (28' st Toscano). A disp.
Mezzacapo, Gaveglia, Scarpato, Alterio. All. Dellisanti
Arbitro: Morabito di Messina
Marcatori: 2' pt rig. Moschella (R), 37' pt Piemontese (G), 42'
pt e 7' st Coquin, 12' st Moschella (R), 20' st Piemontese (G),
36' st Braca (R)
Note: ammoniti Criniti, Morelli, Riolo, Toscano. Espulsi al 15'
st Maniero (R) per fallo di reazione, al 40' st Flauto (G) per doppia
ammonizione e al 45' st l'allenatore del Rende Silipo per proteste.
Recupero 2' pt, 5' st.
Spettatori 600 circa
C2 - Girone C
Risultati: Modica-Andria BAT (rinviata), Potenza-Igea
Virtus 4-1, Pro Vasto-Nocerina 0-0, Real Marcianise-Vigor Lamezia
2- 1, Rende-Giugliano 3-4, Rieti-Latina 0-0, Taranto-Melfi 2-1,
Viterbo-Gallipoli 0-3, Vittoria-Cisco Roma 0-1
Classifica: Gallipoli 6; Cisco Roma, Real Marcianise,
Taranto e Pro Vasto 4; Potenza, Giugliano, Viterbo, Vittoria e Melfi
3; Latina e Nocerina 2; Rieti e Modica 1; Andria BAT, Rende, Igea
Virtus e Vigor Lamezia 0.
Prossimo turno (domenica 11 settembre ore 15:00):
Andria BAT-Rieti; Cisco Roma-Potenza; Giugliano-Modica; Igea Virtus-Real
Marcianise; Latina-Gallipoli; Melfi-Viterbo; Nocerina-Vittoria;
Pro Vasto-Rende; Vigor Lamezia-Taranto.
Andria BAT-Potenza (da recuperare il 14/9) Modica-Andria BAT (da
recuperare il 21/9)
Da martedì
inizia l’assegnazione dei posti per gli abbonati dell’AS
Cosenza
04/09 In una nota emessa questa sera dalla società AS Cosenza
Calcio gli abbonati, per poter utilizzare il loro abbonamento durante
il campionato, in base alle nuove norme del decreto Pisanu, devono
passare dalla sede della società, sita in via Rossini a Rende,
a partire da martedì 6 settembre, per l’assegnazione
dei posti allo Stadio San Vito. Solo dopo l’assegnazione del
posto l’abbonamento sarà valido per la stagione in
corso.
Buon esordio
dei Lupi, che pareggiano 1-1 a Rossano, macchiato solo dalla cattiva
prestazione dell’arbitro. Marulla soddisfatto
04/09 E’ stato davvero un esordio positivo quello che i Lupi
hanno fatto in quel di Rossano per la prima (!) di Coppa Italia
dilettanti. Un risultato che lascia l’amaro in bocca agli
uomini del Presidente Intrieri per le tante occasioni non sfruttate
a pieno. Marulla gioca si presenta con il collaudatissimo 4-4-2,
schierando Bruni tra i pali; Scorrano e Marcosano centrali, Maglione
esterno destro, Ambrosecchia esterno sinistro; Sanso e Cordua in
mezzo al campo, Di Girolamo a destra, Lio a sinistra; Cosa e D'Amblè
in avanti. Sull’incontro, però, incombe un cattivo
arbitraggio del signor Bellè imbattutosi, davvero, in una
bruttissima giornata. Due rigori netti, uno su Cosa nel primo tempo
ed uno su D’Amblè nel secondo tempo e l’espulsione
affrettata di Sanso, avvenuta quasi un minuto dopo un fallo da ammonizione,
dopo la quale ha perso la testa definitivamente. Le tre perle nere
che la giacchetta nera dilettanti di turno ha collezionato a discapito
del Cosenza hanno condizionato la gara che i Lupi avevano tranquillamente
in mano. Dicevamo di una bella partita con il Cosenza padrone del
campo che ha fatto il bello ed il cattivo tempo e che ha mancato
di un soffio per ben due volte, prendendo anche un palo, la marcatura
prima del 40’ allorquando la rete si è gonfiata dopo
una splendida azione sulla fascia di Lio che crossa per la testa
di Cosa preciso nel battere Piazza. Per la Rossanese una sola vera
occasione degna di nota la compie El Aoudi sugli esiti dell’ennesima
punizone. Nel secondo tempo Marulla provvede alla prevista staffetta.
Cosa, che ancora non ha i novanta minuti nelle gambe, viene sostituito
da un pimpante Domicoli. E la musica non cambia con un Domicoli
che non riesce a far gol per ben due volte. Prima sbaglia un tapin
a porta quasi vuota e poi viene respinto sulla linea da Coluccio
a botta oramai sicura. A gol fumato, gol preso. E’ la legge
del calcio. Autore sempre quell’El Aoudi che ha mostrato una
grande verve. La rete nasce da un calcio piazzato. Bella la sua
realizzazione in tuffo di testa infilando la palla tra palo e Bruni
fuori discussione. Maglione non riesce ad intervenire. Dopo la rete
la partita si incattivisce e l’arbitro perde la luna espellendo
il povero Sanso che aveva si fatto fallo, ma non tale da essere
butatto fuori. Addirittura l’espulsione è avvenuta
qualche minuto dopo le proteste e dopo che l’avversario a
terra si fosse rialzato tranquillamente. Ancora un’occasione
per D’Amblè e ritmo che cala decisamente. Girandola
di sostituzioni e gara che si chiude su di un pareggio su cui solo
il Cosenza ha da recriminare. La gara di ritorno si giocherà
il 7 settembre alle 15 al San Vito, dice la Lega. Ma tutto dipenderà
dalla commissione di sicurezza. I lavori al campo sono terminati.
Vedremo. Intanto visto che il turno è ad eliminazione sul
doppio confronto, per gli uomini di Marulla basta anche in nulla
di fatto per superarlo. Buone le indicazioni generali. Il tecnico
a fine gara ci ha detto “Sono soddisfatto della partita che
avevamo quasi vinto, se non fosse stata per un ingenuità
commessa su di un calcio piazzato. Abbiamo creato moltissime occasioni,
tante palle gol, preso due pali, due rigori negati ed una direzione
di gara, che non posso giudicare, con un espulsione quasi inventata.
Pensa che la gara è finita con tre ammoniti ed un espulso
per il Cosenza e loro un solo ammonito. Gli avversari li abbiamo
visti sui calci piazzati Ma questa è la serie D. Questa è
la mentalità a cui ci dobbiamo abituare ed in cui ci dobbiamo
calare”. Sulle sostituzioni il tecnico ci ha risposto. “Non
ho voluto rischiare Cosa, Di Girolamo e Marcosano, facendoli uscire
prima, perché comunque il nostro obiettivo rimane il campionato
ed ho preferito non affaticarli visto che mercoledì giocheremo
di nuovo e domenica arriva la rima giornata di campionato”.
Lunedì pomeriggio si riprende al San Vito.
Coppa Italia Dilettanti
Rossanese-Cosenza: 1-1
Marcatori: 40’ Cosa (C), 67’ El Aoudi (R) Rossanese: Piazza, Pertinelli, Spanò, Castiglione,
Coluccio, Morano, Greco C. (62’ Ferraro), Pane (46’
Manzella), Carriero, Galeano, El Aoudi Cosenza: Bruni, Maglione, Ambrosecchia, Sanso,
Scorrano, Marcosano (78’ Scarlato), Di Girolamo (62’
Levato), Cordua, Cosa (46’ Domicoli), Lio, D'Amblè.
Arbitro: Christian Bellè
Assistenti: Luca Bisceglia e Francesco Arcuri
Espluso: 70’ Sanso (C)
Continuano
le polemiche sull’incontro di ieri sera con i tifosi.
04/09 Ha suscitato enormi polemiche il nostro riferimento a quanto
accaduto ieri sera allo Stadio San Vito. Non è affatto un
buon segnale quanto qualcuno vorrebbe far passare per minimizzare
l’accaduto. Riguardo la collega Perito, con cui siamo riusciti
finalmente a sentirci stamattina, abbiamo appurato che lei ieri
era di passaggio dal campo e non aveva nessuna intenzione di passare
dalla conferenza stampa perché non ne sapeva nulla. Lei era
passata da li visto che lo fa normalmente perchè abita vicino
lo stadio, e si era fermata solo per salutare un amico comune (Sergio).
Questo il preambolo per chiudere un vespaio inutile che qualcuno
ha voluto sollevare questa mattina. Questo però non attenua
per niente il fatto che la stampa è stata imbavagliata. Noi
ci siamo fidati delle parole di un dirigente della società
che ci ha testualmente detto: “Non potete entrare nella sala
della conferenza perché i tifosi non vogliono, c’è
anche la Perito fuori che è stata bloccata e non entra”.
Poi successivamente, insieme ai colleghi di Ten, ci è stato
riferito “I tifosi hanno deciso che potete entrare solo a
telecamere spente”. Allorché siamo entrati in sala
stampa anche noi e la troupe di TEN. A quel punto ci hanno fatto
usciere sbattendo la porta. Questa la verità nuda e cruda.
Non vogliamo sollevare inutili vespai, ma se questi sono i presupposti,
allora siamo proprio sulla strada sbagliata. A prescindere che i
grandi obiettivi si raggiungono tutti assieme, ribadiamo alla società
il nostro vivo disappunto per come i mezzi di informazione siano
stati completamente oscurati sull’evento.