Sono 19 i convocati
per Rossano. Quasi pronto il San Vito. I tifosi incontrano Intrieri
ed allontanano la stampa.
03/09
Si è svolta regolarmente questa mattina la rifinitura pre-partita
del Cosenza di Mister Marulla in vista della gara con di Coppa Italia
con la Rossanese. Dopo qualche esercizio al Sanvitino il tecnico
ha portato la squadra sul campo grande del San Vito per provare
schemi e movimenti. Tutto bene e nessun intoppo pre partita. Al
termine della rifinitura Marulla ha fatto la chiama per ed ha convocato
19 giocatori. Della gara non saranno sicuramente, chi per un motivo
chi per un altro, Criniti, Vanzetto (squalificato), Jovanic, Senè,
Brogno e Morrone. Invece partiranno dal primo minuto i due nuovi
arrivati Cosa e Marcosano. Per il difensore, infatti, è stato
tutto ufficilizato anche in Federazione ed il giocatore è
ufficialmente del Cosenza. Quest’oggi, inoltre il Presidente
Intrieri ha preso parte alla riunione dei presidenti di D con Punghellini
dove sono state spiegate alcune novità per questa stagione.
Su tutte la nuova disposizione che l’anno a venire non prevederà
più alcun ripescaggio ma ci saranno direttamente tre promozioni,
oltre le nove vincenti di girone, per far quadrare i conti all’organico
formazioni di tutta la serie D, quest’anno con due squadre
in più. Infatti oltre alla promozione della vincente dei
play off andranno in C2 anche altre due squadre che parteciperanno
ai play off. La formula dovrebbe essere quella di play off con due
giorni. Ma a breve la Lega di D emanerà disposizioni definitive
in merito. Ed anche questo sabato nuovo tour de force per Intrieri
che dopo la riunione è arrivato alle 19 a Lamezia per essere
alle 19.45 alla riunione indetta con i tifosi. Qui nascono i problemi
che pensavamo fossero stati ampiamente superati. Non sappiamo secondo
quale criterio ma i tifosi, una cinquantina in tutto, hanno prima
fatto desistere a non entrare la collega Perito della Provincia
Cosentina e poi sbattuto la porta in faccia ai cronisti di Ten,
e di NuovaCosenza impedendo anche di fare foto e riprese per i normali
tre minuti di diritto di cronaca. Da queste colonne esprimiamo la
nostra civile protesta contro un metodo che ci ricorda molto da
vicino gli anni del trentennio. La democrazia è bella quando
è partecipata, senza spolverare chissà quali diritti,
sacrosanti all’informazione, rimaniamo allibiti anche dal
comportamento di tali atti, a senso unico, permessi dalla società.
Voler riprender un fatto di cronaca, i tifosi che incontrano il
Presidente, e riportarne a chi non è potuto intervenire perché
non presente a Cosenza o non a conoscenza dell’evento, il
fatto di cronaca è di fatto una censura verso chi opera nei
canali dell’informazione con democrazia, schiettezza, professionalità
e serietà. Ci sembra strano che proprio adesso, che si comincia
a remare tutti uniti verso una parte sola si continuino a fomentare
odi arrivando addirittura a tentare l’aggressione nei confronti
di un giornalista. Si tollera tutto per una passione comune, ma
l’inciviltà e la barbarie, quella no, non fa parte
di noi e della nostra storia. Peggio ancora le porte sbarrate e
le riunioni a porte chiuse in vero stile carbonaro. I tifosi, e
chi scrive lo è stato sugli spalti e lo è ancora nell’anima,
non hanno nulla da nascondere a nessuno ne tantomeno si rinchiudono
in ghetti. E visto che siamo stati impediti nel fare il nostro lavoro,
visto che eravamo al San Vito, abbiamo notato con grande piacere
che la squadra di operai che è presente al San Vito da due
giorni, ha praticamente ultimato la numerazione dei posti secondo
le nuove norme. Praticamente da giovedì pomeriggio, lavorando
anche la sera con la luce dei riflettori, il gruppo di operai ha
portato a termine il lavoro. Domenica mattina rimane soltanto da
segnare con le lettere i settori e per il pomeriggio lo stadio verrà
consegnato al Comune. Via libera, quindi, per la Commissione sicurezza
che entro la settimana darà il nulla osta. La società
sta tentando di far giocare il recupero di Coppa Italia al San Vito
in notturna, ma probabilmente per quella data non ce la si farà.
A questo punto sembra più che probabile il giocare sul terreno
del Marco Lorenzon. Per concludere una simpatica boutade generata
dai tifosi del forum Cosenza United che, in maniera molto ironica,
hanno lanciato un “esca” strepitosa scrivendo e facendo
girare la voce che mercoledì 14 si sarebbe giocata la partita
programmata normalmente ad Eboli per il 18. Una voce che ha fatto
il giro della città e questa sera, addirittura, ha fatto
preoccupare gli addetti allo stadio che erano convinti che fosse
vero, visto che per il 18 il San Vito è occupato da una manifestazione.
Ma quando l’ironia passa dal gioco al vero, allora bisogna
un attimo riflettere sul peso che si da alle parole dette, ma sopratutto
scritte, in ambito scherzoso che dall’ironia passa all’irresponsabilità.
Tutto pronto
per la prima trasferta del Cosenza. Quasi ufficiale Marcosano. Lio:
“Non vedo l’ora di giocare”
02/09
Oggi lavoro tattico per la squadra di Mister Marulla che ha provato
tattica e schemi per la prima trasferta della stagione 2005/06 nella
vicina Rossano. Idee quasi chiare anche se sono tante le assenze
che preoccupano, e non poco, Mister Marulla. Fuori per squalifica
Vanzetto. Ancora out Senè e Jovanic. Sicuramente fuori l’ultimo
arrivato, Marcosano, del quale, proprio nella giornata di oggi,
è arrivata la liberatoria dall’Ebolitana. Infatti i
dirigenti rossoblu e quelli campani hanno subito definito amichevolmente
la faccenda. Il giocatore, però, non è ancora stato
ufficializzato nero si bianco perché manca il Presidente
Intrieri che darà, molto probabilmente nella giornata di
Sabato l’imprimatur. Per telefono Intrieri ha assicurato:
“Non vi preoccupate, Marcosano è già nostro”.
Il Presidente, che è a Roma è stato impegnato tutat
la giornata di oggi e sarà superimpegnato sabato nella riunione
dei presidenti della D. Una riunione importante in cui il Presidente
Punghellini presenterà le novità della nuova stagione
calcistica, tra le quali le norme per i sicuri ripescaggi della
prossima stagione. E la giornata di Intrieri domani sarà
davvero piena perché, appena finita la riunione con Punghellini
si precipiterà dritto allo Stadio San Vito dove alle 19.30
incontrerà tutti i tifosi ed a cui presenterà in anteprima,
in esclusiva, la nuova maglia da gioco dell’As Cosenza. Per
i tifosi, inoltre, c’è la novità dell’accordo
verbale con Trenitalia che ha assicurato le altre carrozze richieste
dalla tifoseria al treno che dalle 12.15 porterà la carovana
“Red Blue Tour 2005” in quel di Rossano. Il prezzo del
biglietto, andata e ritorno, è di 10 euro. L’unica
accortezza, e richiesta, che le FS hanno fatto è quella di
acquistare i biglietti entro la mattinata di sabato, in modo da
allestire il treno per garantire il posto a tutti i tifosi che vorranno
seguire la gara di Coppa Italia allo “Stefano Rizzo”
di Rossano. Designata la terna arbitrale per la gara Arbitro signor
Bellè, assistenti Bisceglia ed Arcuri. Intanto mentre gli
addetti del comune hanno terminato la numerazione dei posti della
tribuna A, abbiamo
incontrato Tony Lio, probabile capitano della stagione 2005/06 del
Cosenza. Probabile perché Lio ci ha detto “Non sono
io a deciderlo, è il Mister che deciderà”. Al
forte laterale abbiamo chiesto le sensazioni che si vivono per questo
debutto e Lio ha subito sbottato felicemente: “Non ce la faccio
più. Non vedo l’ora di scendere in campo di giocare
e di misurare le capacità di questa squadra. Basta partitelle
ora vogliamo, io e tutta la squadra, avere un confronto diretto,
una partita vera per misurare le nostre forze. Tutti non vediamo
l’ora di giocare. Fino ad oggi sono state solo partite di
calcio d’estate, partite che contano relativamente. Ora siamo
carichi al punto giusto per esprimere sul campo le nostre potenzialità.”.
A Lio abbiamo chiesto dell’avversario e lui di rimando ci
ha risposto “La Rossanese è una squadra nuova come
il Cosenza ed è una gara difficile come lo saranno tutte
le gare di campionato. Ma noi siamo il Cosenza, ci rendiamo conto
che questa è una piazza difficile, affamata di calcio e che
non vede l’ora di tornare tra i professionisti e noi da queste
aspettative abbiamo gli stimoli giusti per fare bene. Non dobbiamo
dimenticare, poi, che quest’anno in ogni campo dove andremo
troveremo squadre che daranno il massimo perché vogliono
far bella figura con il Cosenza, ma noi daremo sempre il massimo
con la giusta concentrazione”. A questo punto abbiamo chiesto
a Lio di farci i nomi delle squadre più forti del campionato
e lui senza alcun dubbio ha subito replicato: “Secondo me
il Siracusa senza dubbio, è ai livelli del Cosenza, poi Sapri
e Vibonese”. Infine a Lio abbiamo chiesto quale sarà
l’arma segreta che fa fare il salto di qualità “senza
dubbio gli uomini di qualità contano in questo campionato,
ma contano molto di più i ragazzi (gli under ndr) e noi ne
abbiamo davvero di qualità. Sono loro la base di uan squadra
forte, under buoni che fanno anche differenza. Poi noi abbiamo un
bello spogliatoio è c’è un clima davvero disteso.
Stiamo bene insieme, come l’anno scorso, quando nessuno si
aspettava il Sapri e poi abbiamo fatto un ottimo campionato”.
Fa un po’ male ai ricordi il secondo posto dello scorso anno
“secondi per un punto, avevamo in pratica vinto il campionato.
Anche a Lamezia sono arrivato secondo. Sono sei anni che arrivo
secondo. La settima però, è la volta buona…”.
Per sabato mattina rifinitura alle 10 al San Vito alla fine della
quale Mister Marulla farà l'elenco dei convocati e poi giocatori
in ritiro.
Marcosano al
San Vito. 12 reti nella partitella. In vendita i biglietti per la
gara di Rossano.
01/09
Come avevamo preannunciato ieri, il forte centrale ex-Sapri, Donatello
Marcosano (nella foto a sinistra) è arrivato questo pomeriggio
al San Vito. Primo contatto con l’ex compagno di reparto Vanzetto
( i due formavano l’accoppiata difensiva centrale a inizio
campionato del Sapri con la migliore difesa dello scorso anno) e
poi giù nello spogliatoio a preparasi alla sua prima giornata
al San Vito. Non possiamo dire in rossoblu perché il neo
arrivo ancora non ha messo nero su bianco. Una situazione che dovrebbe
sbrogliarsi nelle prossime ore. Il centrale difensivo era stato
ceduto all’Ebolitana ma lui voleva venore già da allora
a Cosenza. Con l’Ebolitana il contratto non è stato
perfezionato e quindi Marcosano è ora in riva al Crati ad
attendere la risoluzione di un matrimonio mai consumato con i campani.
Contento di essere a Cosenza e supercontento di ritrovare tre dei
suoi ex compagni. Dicevamo della passata stagione, passata quasi
interamente al fianco di Vanzetto, a comandare la difesa saprese,
in cui i due vantano le migliori performance difensive. Oggi la
coppia si riforma a Cosenza. Ma per vederla all’opera bisognerà
aspettare un paio di settimane. Intanto perché Marcosano
ancora non ha il contratto e quindi il deposito in Lega potrebbe
fargli perdere probabilmente la prima giornata (speriamo di no)
di campionato, poi anche perché il suo compagno Vanzetto
salterà la prima di Coppa e la prima di campionato (questa
volta assieme a Scorrano). Marulla contento, vede risolversi i due
problemi più importanti della sua squadra. Il bomber (oggi
Cosa ha squillato tre volte) e la regia difensiva. Nato a Matera
l’11 luglio del 76, Marcosano ha un bel fisico asciutto (1.80
mt per 70Kg) e un curriculum di tutto rispetto per la categoria.
Sempre presente con oltre 23 presenze minimo, ha giocato con Sapri,
Paganese, Orvietana, Matera, Cavese, Milazzo in CND e con la Turris
in C1 (solo 4 presenze). Per lui oggi soltanto giri di campo assieme
a Senè, Scorrano, Brogno e Jovanic. Per lo slavo anticipiamo
subito che è finalmente andato a fare la risonanza e il dottore,
il buon Pino Canonico che lo ha rimesso in piedi facendolo correre,
ci ha detto che l’operazione al menisco è scongiurata.
Il ragazzo ha subito soltanto una “pizzicatina”, come
si suol dire al menisco, e quindi ora dovrà osservare una
decina di giorni di riposo, o lavoro blando, per poi riprender tranquillamente
a correre. Anche su Senè il dottore è ottimista. “Non
abbiamo fretta per il colored, l’ho preso in tempo in una
situazione davvero critica. A Salerno invece di migliorare aveva
peggiorato il suo malanno. Sono riuscito a fargli ridurre l’entità
del danno e sono riuscito a farlo correre sul campo. Lo vedete.
Per
lui spero di chiudere la pratica entro una ventina di giorni. E’
meglio farlo guarire con calma che rischiare di nuovo”. Ora
che ci siamo chiudiamo la parentesi medica con lo stop di D’Amblè,
venuto quasi a fagiolo per Marulla che così ha potuto provare
Domicoli al fianco di Cosa. Certo è un'altra storia. Ma per
D’Amblè si è trattato solo di paura. Fermato
dal medico per un affaticamento muscolare, l’attaccante è
stato anche lui in ospedale a fare un ecografia con il dott. Canonaco.
Solo affaticamento e nessun altro problema. Anche questo scoglio
è messo da parte. E veniamo finalmente al calcio giocato.
Oggi, dicevamo poc’anzi, Marulla ha potuto effettuare un altro
test importante per i suoi giocatori, non per lo spessore dell’avversario
(giocava contro la Juniores affidata quest’anno ad un altro
gradito ritorno, Titti Branda), ma per la continuità del
gioco e per l’intesa dei reparti ancora in stato di osservazione
alla ricerca di soluzioni valide per sostituire pedine importanti
come Vanzetto e Senè che non saranno della gara domenica
a Rossano. Dicevamo della nuova coppia d’attacco Cosa- Domicoli
che ha fatto la parte del leone segnando cinque gol in due (tripletta
per Cosa (e due traverse) e doppietta per Domicoli). Esame superato
ma come al solito molto merito va alle splendide incursioni di Di
Girolamo e i preziosi assist di Lio che avevano proprio bisogno
di un finalizzatore d’area come Cosa. Il grande Vincenzino,
in pratica non ha sprecato nessun pallone arrivato dalle sue parti.
Con una percentuale altissima ha fatto bingo tre volte e due altre
volte ha stampato il cuoio sui legni. Per
non dire di un paio di assist dando palloni con su scritto “basta
spingere”. Verso la fine del primo tempo anche lui ha fatto
venire i sudori freddi ai numerosi tifosi presenti. Ad un certo
punto ha cominciato a zoppicare e si è avvicinato al massaggiatore,
che temendo il peggio, ha visto Cosa togliersi una scarpetta e buttarla
via. Macchè. Nessun problema. Era successo che la scarpetta
aveva ceduto e non aveva retto la sua potenza. Per Domicoli solita
partenza diesel che culmina con due palle nel sacco sul finire del
primo tempo. Certo Cosa-D’Amblè è un'altra musica.
Di Domicoli abbiamo notato troppa irruenza che a volte lo ha portato
a sbattere proprio su Cosa. E’ la gioventù e la voglia
di fare. Ma crescerà anche lui. I problemi, se così
li vogliamo chiamare, per Marulla inizieranno martedì prossimo,
allorquando arriverà Criniti. Problemi d’abbondanza
che qualunque allenatore vorrebbe avere.Il giocatore ha praticamente
terminato la sua cura e dovrebbe essere a Cosenza martedì
prossimo alal ripresa della preparazione cioè giorno 5. Allora
bisognerà vedere quale soluzione adotterà il buon
Gigi. Certo avere una coppia d’attacco dal nome Cosa-Criniti
è da goduria per gli amanti del pallone. Ma probabilmente
vedremo delle staffette, o qualcosa di simile. Cosa non ha ancora
i novanta minuti nelle gambe (ha fatto tutta la preparazione ma
gli manca il campo) e Criniti bisognerà valutarlo. Ma per
questi poroblemi si ci penserà la prossima settimana. Tornando
ad oggi, il primo tempo, per la cronaca, è terminato 8 a
1. Le reti sono state segnate da Cosa(3), Domicoli (2), Cimadomo,
Cordua, Dierna. Per la Juniores ha siglato il gol della bandiera
Gallegari. Nel secondo tempo rivoluzione totale e spazio ai giocatori
in rosa che non avevano giocato il primo tempo, quindi, altre quattro
reti ad opera di Cozzolino (2), Levato e Sanso. Nella prima frazione
Marulla ha schierato Bruni, Dierna, Impiccichè, Maglione,
Ambrosecchia, Di Girolamo, Cordua, Cimadomo, Lio, Domicoli e Cosa.
Gli ha replicato Branda con Bellisario, Scarlato, Principe, Trovato,
Frangelli, Dieni, Coppola, Filippone, Cassese, Perri, Gallegari.
Nel secondo tempo invece Marulla ha mandato in campo, D’Auria,
Scarlato, Vanzetto, Dierna, Polacco, Cozzolino, Sanso, Morrone,
Levato, Brogno e Scigliano. Il Mister della Juniores, Branda, invece
ha schierato, ed è giusto che menzioniamo tutti i ragazzi
che si sono impegnati all’inverosimile (scusandoci per eventuali
errori di trascrizone): Bellisario,Giglio, Marsico, Russo, Pecora,
Iermanò, Mazzei, Mancuso, Cariati, Molinaro e Perri. Sono
inoltre entrati Principe, Tripicchio, Giordano, Bruno, Savino e
Pincente. Infine la Lega ha comunicato che la gara di recupero di
Coppa Italia verrà disputata mercoledì 7 settembre.
La società ha chiesto di poterla giocare
in notturna visto che la prossima settimana, sia il Cosenza che
la Rossanese, dovranno affrontare tre gare in sette giorni. I dirigenti
silani confidano di poterla giocare addirittura al San Vito. In
corso i lavori richiesti di numerazione dei posti, ma non è
detto che per mercoledì prossimo riescano a completarli.
Molto probabile che la gara verrà disputata al Lorenzon.
Infine la società ha comunicato che questo pomeriggio sono
arrivati 500 tagliandi per la gara di domenica a Rossano. I biglietti,
in vendita da venerdì mattina a sabato pomeriggio, presso
il botteghino dello stadio, avranno il prezzo unico di 7 euro e
potranno essere acquistati dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
I biglietti possono essere acquistati anche presso il Bar Tosti
in Corso Mazzini ed il Bar Giulia in Via Nicola Serra. Si ricorda
di partire muniti di biglietto perché le nuove norme non
prevedono la vendita presso il campo di Rossano (a meno di superamento
del numero predisposto e sempre con una deroga particolare) così
come non ci si può avvicinare più allo stadio se non
muniti già di tagliando. E’ ovvio che ogni regola ha
le sue eccezioni. Ma le norme del decreto Pisanu da questo punto
di vista sono rigide. Per domani è prevista un'unica seduta.
Cosenza: Sfuma
Taurino, in arrivo Marcosano. Parere favorevole della commissione
di Vigilanza sul San Vito. Probabile recupero giorno 7.
31/08 Sfuma l’affare Taurino. Ma la cosa era già nell’aria
anche se alle 13 di oggi il giocatore era atteso al San Vito. Molto
semplice ma di quelli che fanno perdere tempo per convincere il
giocatore. Il giocatore voleva rimanere vicino casa, vicino la famiglia
e quindi il pressing di Ciccio Marino purtroppo non è servito
granchè. Difatti il giocatore ha preferito accasarsi nella
vicina Brindisi. Ma se il forte laterale destro è sfumato
e la richiesta di Marulla di avere un centrale forte dai piedi buoni
è rimasta in aria per la scelta di Altomare di accasarsi
a Rende, il Cosenza non rimane fermo ed il Presidente Intrieri ha
dato il via libera per la trattativa con Marcosano, che è
l’ex compagno di Scorrano nella difesa del Sapri 04/05 risultata
tra le migliori difese del campionato. Su di lui ora sono tutte
le attenzioni del diesse che, da indiscrezioni, sembra avere la
trattativa a buon punto. Con l’avvento di Marcosano, si possono
considerare chiusi i problemi aperti dalle prime gare precampionato
in cui Marulla ha potuto verificare a fondo i suoi uomini ed i reparti.
Il fiocco che impacchetta per bene un organico, a questo punto,
di grande spessore. Buone notizie, intanto, vengono per il parere
favorevole della Commissione di vigilanza per lo stadio San Vito
e le richieste dei tifosi della Nord. Una nota del Comune, infatti,
informa che : Si è riunita stamattina la Commissione Provinciale
di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo. All’ordine
del giorno: l’analisi preliminare della proposta avanzata
dall’Amministrazione Comunale di Cosenza, che fissa la capienza
dello stadio comunale a 9.868 spettatori. In seguito al parere preventivo
positivo espresso dalla Commissione, si è proceduto ad un
sopralluogo presso l’impianto sportivo per compiere sul posto
le opportune verifiche. Sui gradoni dello stadio si è preso
atto della effettiva realizzazione dei lavori da parte dell’Amministrazione
Comunale, così come a suo tempo prescritto dalla Commissione
stessa. A questo punto la stagione agonistica della squadra di calcio
cittadina potrà iniziare senza altri impedimenti. L’Amministrazione
Comunale, per venire incontro alle richieste della tifoseria, sta
valutando l’opportunità di una diversa distribuzione
dei posti assegnati allo stadio comunale per consentire la fruibilità
anche di una parte della curva nord.
Ed il Comune è già al lavoro con l’organizzazione
della numerazione dei posti. Intanto il giudice sportivo, riunito
oggi, con il comunicato numero 3 ha dato il via libera al Comitato
Interregionale per organizzare la gara da recuperare. Le prime ipotesi
che si fanno, sarebbero per il San Vito, ammesso che per mercoledì
prossimo, la data che probabilmente la Lega indicherà, la
numerazione dei gradoni sia pronta. Diversamente il Prefetto, daccordo
con la società, pare sia orientato a dare il Lorenzon. Nella
giornata di oggi, intanto, la squadra ha sostenuto una doppia seduta.
Mattina atletica e pomeriggio tattica. In campo è tornato
Dierna che con un plantare rigido, ha superato il problema all’alluce.
Giri di campo anche per il giovane Jovanic che nel pomeriggio di
oggi potrà finalmente verificare con una risonanza la gravità
o meno del suo problema. Per Senè ancora riposo con qualche
lavoro in palestra. In prova al campo il giovane centrocampista,
Filippine classe 86, del Locri e seconda giornata di test per il
laterale difensivo Polacco, classe 87, del Palermo. Intanto saltata
l’amichevole con il Guardavalle, Mister Marulla ha chiesto
ed ottenuto dal responsabile del settore giovanile di avere a disposizione
la Juniores per la infrasettimanale del giovedì. Così
al San Vito Marulla potrà provare la formazione da schierare
domenica prossima contro la Rossanese a Rossano. Appuntamento per
i tifosi alle 15 al San Vito. In una nota, inoltre, la società
jonica ha comunicato i prezzi per la gara di domenica che saranno
i seguenti: Tribuna Centrale 10 €, Tribune laterali coperte
5 € , Tribuna Crosetto (Settore Ospiti) 7 €. “In
considerazione dell’insediamento della nuova società
– avvisa una nota della società- e dei rapporti di
stima che intercorrono fra le due dirigenze, il prezzo dei tagliandi
per gli ospiti, rispetto alla scorsa stagione hanno avuto un ribasso
da 10 a 7 euro. Ciò premesso, proprio perché l’Fc
Rossanese 1909 intende scusarsi con la società As Cosenza
per quanto avvenuto lo scorso anno.” Un bel gesto di fair
play. Speriamo bene. Infine il Comitato Interregionale ha convocato
a Roma per sabato 3 settembre tutti i presidenti della serie D per
una riunione organizzativa pre campionato.
Rende sconfitto
in casa contro il Gela in Coppa Italia
31/08 Ha perso due a zero il Rende di Silipo sceso questo pomeriggio
in campo contro il Gela al Lorenzon. La formazione siciliana neo
promossa in C1 e al centro della vicenda che lo vedeva addirittura
esclusa dai campionati ha fatto tutto nel secondo tempo con le reti
messe a segno da Unniemi e Marzocchi. Per il Rende versione giovani
è però arrivato a dar manforte Luca Altomare che ha
assistito alla gara dalla tribuna. Il Gela con questa vittoria passa
matematicamente al turno successivo, avendo fatti suoi tutti e 9
i punti a disposizione in queste tre gare.
Cosa incanta
i tifosi ed il tecnico. Spostato il recupero con la Rossanese. La
nuova disposizione dei posti al San Vito.
30/08 Sembra di essere tornati ai bei tempi quando, pubblico, tifosi,
stampa e giocatori, in qualunque situazione ambientale, formavano
un unico gruppo. Un insieme positivo di energie e di speranze per
ricostruire il calcio cosentino in oblio da due lunghi anni. E’
bastato l’annuncio di un attaccante con la a maiuscola, Vincenzo
Cosa (nella foto sotto) e le sue prestazioni per tenere incollati
sotto la pioggia, durante la partitella del pomeriggio, circa cento
tifosi, giornalisti e addetti ai lavori. Applausi e ovazioni alel
superbe giocate messe in mostra da tutta squadra sotto la pioggia
scrosciante del sanvitino. E’ stato davvero un pomeriggio
particolare. In silenzio, senza tanto clamore, il collante di tute
le imprese ha fatto di nuovo la sua apparizione al San Vito. L’entusiasmo.
Si perché vedere tante facce contente, gridare ed incitare
ad una partitella di allenamento, la prima della settimana per giunta,
giocata sotto un diluvio universale, per chi ama il calcio, è
davvero una goduria. Il miracolo grazie alla presenza di un giocatore
che la sa “mettere dentro” e sa lavorare per la squadra.
Ma lui non è il solo. E’ l’apice di un progetto
che sta corposamente prendendo forma tra le mani di Gigi Marulla.
Un pomeriggio iniziato in sordina, coem al solito. L’arrivo
di Cosa, le interviste di rito (la state ascoltando) con Marulla
(acquisto importantissimo) e con Cosa (sono qui per vincere). Qualche
pizzicatina salutare tra staff e giornalisti e poi sua maestà
il campo sportivo. Giocatori in mano a Pincente che iniziano a scaldarsi,
e man mano che vanno avanti, di pari passo, aumenta la pioggia e
aumentano i tifosi venuti ad assistere l’evento. Si sono riveste
facce sparite nel nulla di questi due ultimi pasticciatissimi anni.
Si sono rivisti sorrisi che non ricordavamo da tempo. Persi nella
guerra caina tra due squadre identiche nel cuore e nelle scarpette.
Così è bastato che al sanvitino si giocasse al calcio
e le buone intenzioni di seguire un'unica squadra dei tanti convenuti
è divenuto , con un tocco di bacchetta magica,
realtà. Ad aumentare la “gulia” gli scambi repentini
e le reti di fino, di potenza, di testa e di precisione di Cosa
e di D’Amble. Una coppia “esplosiva”. I due non
si conoscevano affatto e si sono subito trovati a loro agio. L’acqua
benedetta cadeva a secchi ma i due hanno scaldato mani e animi dei
presenti. Ci dispiace per chi non c’era ma perdersi l’ultimo
gol di testa in scivolata surf sull’acqua di D’Amblè
è stata la ciliegina che ha fatto rivenire i brividi a chi
ha sempre creduto che un momento della rinascita , prima o poi,
dovesse passare dalla valle del Crati. Bocche aperte e sguardi quasi
increduli per quanto stesse accadendo. La magia del calcio è
sempre lì, avviluppata intorno ad una palla che rotola in
fondo ad una rete. E quando la rete si gonfia spesso la magia del
calcio diventa passione ardente. Ma non tutto ancora, nella galassia
calcio a Cosenza, funziona a puntino. La vicenda del campo sportivo
è ancora con una punta di rabbia, sulla bocca di tutti. I
primi ad essere arrabbiati sono proprio gli sfrattai della “Curva
Nord”. Alla Digos, presente al campo, promettono fuoco e fiamme
se non gli verrà data la loro repubblica degli scaloni della
curva nord. Una riunione con alcuni addetti del comune placa gli
animi riscaldati da una nota diffusa nel primo pomeriggio del comune
che preannuncia la nuova disposizione logistica. Dice il comunicato
di Palazzo dei Bruzi: Tecnici comunali hanno presentato stamattina in Prefettura
il progetto di numerazione dei posti nello stadio comunale, secondo
le richieste avanzante ieri dal Prefetto. Il progetto contiene le
planimetrie dello stadio e l’indicazione dei posti settore
per settore per un totale di 9.868 spettatori. Questo il dettaglio:
- Tribuna ovest superiore 2.275
- Tribuna ovest inferiore 1.427
- Tribuna est superiore 977
- Tribuna est inferiore 1.119
- Curva sud 3.2.92
- Curva nord ospiti 778
Auspichiamo – si legge in una nota dell’Amministrazione
comunale – che la Commissione di vigilanza possa riunirsi
nel più breve tempo possibile in modo da riaprire lo stadio
e permettere così lo svolgimento delle partite della squadra
di calcio cittadina.
Un
esilio che quelli della nord non hanno assolutamente accettato.
La discussione avuta con il rappresentante del comune pare sia stata
positiva. Infatti in serata il Presidente Intrieri che ha testualmente
ringraziato “di cuore tutte le autorità, Prefetto,
Questore e Sindaco per il fattivo interessamento sul problema dello
stadio”, ha assicurato che per loro il posto, nel loro regno,
ci sarà. Un altro tassello che si va ad aggiungere ad un
progetto unico che si chiama di “ritorno al calcio, da subito”.
E anche quest’oggi sono state ore di febbrili trattative tra
Intrieri e Istituzioni e tra Istituzioni e Istituzioni. Erano anni
che questa mediazione non andava in onda. Ma ci sono norme da rispettare
e il discorso sospeso ben sei anni fa, allorquando il problema sicurezza
al san Vito veniva posto con vigore e il progetto Uefa di avere
un sediolino per ogni spettatore non prese proprio corpo ma ci si
avvicinava. Si va a avanti a piccoli passi a quello che era stato
programmato. Un San Vito come il posto dove godere di uno spettacolo.
Certo le norme di oggi sono molto più restrittive, ma noi
pensiamo che si sia imboccata la strada giusta. Probabilmente i
soldi per mettere i sediolini in tutto il campo non ci sono (già
quattro anni fa si trovò la mediazione di dipingere, a spese
della allora società, i “posti uomo” per avere
l’agibilità) ma una prima via è quella della
numerazione. Sarà quasi impossibile per i tanti spettatori
rispettare i numeri (come si fa a prevedere egli ultrà in
un posto, gli amici di bar in un altro e così via?) ma un
primo approccio è già avviato. In questo ragionamento
il maltempo ci ha messo lo zampino e la pioggia, che sta cadendo
copiosamente su Cosenza. sta rallentando questo processo di pitturazione.
Ma dal Comune ci rassicurano che entro brevissimo la cosa verrà
portata a termine. Intanto sembra che non ci sia il tempo necessario
per giocare giovedì al Lorenzon e si stia lavorando per recuperare
la prima di Coppa Italia mercoledì prossimo. E’ meccanicamente
impossibile organizzare, per la Lega, burocrazia, designazione arbitri
e dispositivi di conferimento in due giorni. Per questo la Questura,
di concerto con le autorità sportive ha di nuovo modificato
i piani di servizio previsti per giovedì sera. Entro domani
sera il Prefetto designerà lo stadio dove poter disputare
la gara dopo che la macchina organizzativa ed il Giudice Sportivo
renderanno noto come e quando recuperare l’incontro di domenica.
Chiuso l’argomento stadio terminiamo con le indiscrezioni
di mercato. Quasi fatta per l’esterno difensivo di destra
classe 87, Taurino che nella giornata di mercoledì, al massino
di giovedì, metterà nero su bianco. Nulla da fare,
invece per il centrale difensivo che, dopo il passaggio di Luca
Altomare al Rende, diverrebbe un discorso congelato. Infatti l’arrivo
di Taurino modificherebbe di molto gli equilibri. Oggi intanto si
è allenato con i portieri D’Auria e Bruni il giovane
Barone, in prova. Infine una nota positiva per i tifosi, il Presidente
Intrieri ha indetto per sabato alle 19.30 un incontro con tutti
i tifosi. A tempo debito, ci ha comunicato Patrizia De Napoli dell’Ufficio
Stampa dell’As Cosenza, verrà data informazione del
luogo dove avverrà la riunione. Per domani è prevista
la classica doppia seduta.
Denuncia a
Carraro e iscrizione della Reggina, sentito dal PM il segretario
della Covisoc
30/08 L' iter che ha portato all' iscrizione della Reggina calcio
al campionato di serie A e' stato ricostruito oggi davanti al pm
di Roma Pietro Pollidori dal segretario della Covisoc Vittorio Maugeri,
il quale ha anche rivendicato la correttezza dell' operato dell'
organo di controllo dei conti della Federcalcio. Maugeri e' stato
sentito come testimone nell' ambito dell' inchiesta sulla regolarita'
dell' iscrizione del club calabrese partita da una denuncia della
Salernitana, societa' approdata alla serie C/1 grazie al Lodo Petrucci,
la quale lamenta una presunta disparita' di trattamento riservata,
in sede di esame delle richieste di iscrizione dei club, dal governo
del calcio. Il dirigente della Covisoc, secondo quanto si e' appreso,
ha ricordato che alla scadenza, perentoria, del termine del 30 giugno
per la copertura dei debiti, la Reggina non era in regola. Solo
a meta' agosto, secondo quanto accertato dal magistrato, il club
calabrese ha provveduto a saldare tutte le pendenze con l' erario,
ma la sua situazione e' stata considerata dai vertici della Federcalcio
idonea per l' iscrizione al campionato di serie A. Maugeri ha anche
depositato una documentazione al pm Pollidori. La vicenda sara'
ulteriormente approfondita il 17 settembre prossimo quando Franco
Carraro, presidente della Figc, indagato per abuso d' ufficio.
Il Cosenza
prende Cosa e sta per ufficializzare Taurino. Fissata la capienza
del San Vito. Nuove disposizioni di sicurezza. Giovedì probabile
il recupero della gara di Coppa a Rende.
29/08 Si è conclusa per il meglio la trattativa che ha portato
in rossoblu quell’attaccante di peso e di riferimento in area
che il Cosenza insistentemente cercava. Si tratta, come vi abbiamo
anticipato da giorni, di Vincenzo Cosa, classe 75, ex Cosenza 1914
e uomo davvero di peso in area. Una coppia perfetta con Criniti
e D’Amblè che così definisce in maniera superlativa
l’attacco necessario ad una squadra che sviluppa tanto gioco
e tanti palloni lì davanti. Il centravanti sarà già
martedì pomeriggio alle 15 al San Vito ad allenarsi con i
nuovi compagni. La trattativa, che si è svolta dopo una cena
con il Presidente, assieme al quale c’era anche il difensore
Taurino è stata chiusa verso le 23.40. Invece con il difensore
c’è ancora qualche piccolo particolare da definire,
ma sembra che anche per lui ci sia disco verde. Con queste due pedine
l’organico di Marulla mette a posto il 70% dei problemi. L’esterno
difensivo di destra e il centravanti d’area. Ora manca soltanto
al perfetto mosaico che sta costruendo Ciccio Marino, quel centrale
difensivo d’esperienza che chiuda definitivamente i varchi
e metta ordineal reparto e che ponga fine alle disattenzioni che
queste amichevoli hanno messo in evidenza a proposito del pacchetto
difensivo. Un regista della difesa (lo stiamo ripetendo dalla prima
amichevole) è necessario come il pane. Ma la società
si sta muovendo e pur di non fare passi falsi sta cercando di ottenere
il meglio. Il discorso, come è ben noto da tempo, è
tutto incentrato sulla disponibilità di Luca Altomare. E’
lui l’uomo adatto che farebbe da smeraldo a questo magnifico
collier messo insieme dal Direttore Sportivo Marino. Le trattative
vanno avanti anche se in queste ultime ore il ventilato arrivo di
Marcosano ha subito un brusco rallentamento. Tra i due il primo
è in vantaggio, ma qualche probabilità la si ha anche
per il secondo. Intanto oggi il Presidente Intrieri è stato
impegnato tutto il giorno a risolvere il problema San Vito. In mattinata
il numero uno di via Rossini ha avuto una riunione operativa in
comune con i dirigenti dell’Ufficio Tecnico comunale e i rappresentanti
del Coni in Commissione di Vigilanza.Alla base dell’incontro
la nota inviata stamattina dalla Prefettura. Riguardo alla richiesta,
presentata sabato scorso, dal Comune di ridurre la capienza dello
stadio, in ottemperanza al cosiddetto “decreto Pisanu”,
la Prefettura invita a “presentare la documentazione connessa
e conseguente alla richiesta di riduzione onde consentire le determinazioni
della Commissione provinciale di vigilanza. Con l’occasione
– si legge nella nota della Prefettura - si conferma la più
ampia disponibilità istituzionale ad una doverosa collaborazione
che consenta la più sollecita definizione della problematica
di cui trattasi”. In seguito alla richiesta prefettizia, già
martedì mattina l’Amministrazione comunale presenterà
il progetto riguardante la redistribuzione dei posti nello stadio.
Il numero dei posti disponibili ammonterà a 9.868 con l’utilizzo
di tutti i settori tranne la curva nord. L’adeguamento della
nuova curva al decreto Pisanu, infatti, costringerebbe ad affrontare
ingenti spese, non giustificate dai recenti volumi di affluenza
allo stadio.Il progetto sarà portato alla valutazione preventiva
della Commissione di Vigilanza. Nel pomeriggio poi il Presidente
Intrieri si è incontrato con il Questore Marino e da questa
riunione sono emersi i radicali cambiamenti che saranno applicati
da domani. Infatti in serata la società ha avuto, dopo la
riunione con il Questore, un summit sulla sicurezza in cui sono
state definite le nuove norme richieste. Praticamente l’As
Cosenza dovrà ritirare tutti gli abbonamenti e ristamparli
con su indicato Nome e Cognome e numero di posto. Si perché
il San Vito da domani avrà tutti, completamente tutti i posti
disponibili, contrassegnati da un numero e come negli stadi inglesi,
e come nei teatri i posti saranno nominali. In pratica la piena
attuazione delle nuove norme che vede i biglietti d’ingresso
nominativi e l’accesso allo stadio con documento di riconoscimento.
Una sorta di Grande Fratello preventivo per evitare problemi durante
le gare. Ognuno avrà il suo posto, in teoria, e non potrà
cederlo ad altri. In questa ottica ci si sta muovendo in tutta Italia
e questo è il risultato che si vorrebbe arrivare in tutti
gli stadi dopo i recenti allarmi a proposito delle nuove norme antiterrorismo
fondamentalista. Noi speriamo soltanto, dopo l’ultima beffa
dello stadio sequestrato, che la stessa norma venga applicata in
tutti gli altri stadi di serie D e che sia davvero una norma preventiva
ma dubitiamo nel funzionamento perfetto del tutto. Ci sarà
sempre chi si scambierà di posto e chi si siederà
da una parte all’altra e non solo troppo poco tempo per attuare
subito questa sorta di rivoluzione. In altre città hanno
chiesto dai due ai sei mesi per mettersi in regola. Lo stesso potrebbe
avvenire a Cosenza. Ma per un semplice campionato dilettanti, queste
norme non sembrano un po eccessive? Va bene per serie A e B ma per
i campionati minori è davvero una grande esagerazione. Intanto
i biglietti nominativi, l’ingresso con il documento ed i posti
assegnati andranno subito in funzione. Queste sono le nuove norme
e vanno rispettate. Vedremo. Intanto in serata è trapelata
la notizia che la partita contro la Rossanese, rinviata domenica
scorsa, verrà disputata giovedì sera al Lorenzon.
Questo è quanto dovrebbe ufficializzare in mattinata il Prefetto
D’Amico. In questo caso il Cosenza annullerebbe l’amichevole
prevista con il Guardavalle e tutti i problemi legati allo spostamento
di data di Coppa verrebbero subito risolti. Per il resto vi rimandiamo
alle 15 allo stadio San Vito dove riprenderà la preparazione
dei Lupi.
Al San Vito
non si gioca, partita rinviata sub judice
28/08
Una domenica davvero particolare per Cosenza. Una nuova domenica
che apre sicuramente la legislazione sportiva a nuove norme. E’
accaduto a Pescara, molti anni fa, quando il Cosenza subì
un beffardo pareggio al 98’ minuto quando il recupero era
a discrezione dell’arbitro e non aveva alcuna norma, è
accaduto appena tre anni fa quando il Cosenza società sana,
e non fallita, fu esclusa dai campionati e dai cui ricorsi nacque
il lodo Petrucci, sta accadendo ancora oggi con la prima anomala
applicazione del decreto Pisanu che ha chiuso, unico caso in Italia,
uno stadio a dir poco più che sicuro, appena alla vigilia
dell’esordio in Coppa Italia. Un caldo davvero ferragostano,
senza un alito di vento ha accolto le due squadre che dovevano disputare
l’incontro al San Vito. Al contrario di quanto si pensava
ieri le squadre si sono dovute presentare allo stadio. La Lega di
sabato non opera e la macchina della partita si era già messa
in moto. Tardivo l’intervento del Prefetto che di fatto sequestrava
il SanVito, irricevuta la norma sindacale che portava l’agibilità
a a circa 9000 posti lo stadio. Così i piani di chi credeva
che la partita fosse stata rinviata a tavolino sono saltati in aria.
Stamattina al breafing appuntamento spostato al pomeriggio. Come
se si dovesse giocare. Alle 13 già tutti i giocatori erano
negli spogliatoi. Servizio di guardiania alle porte schierato, non
passa neanche una mosca. Di tifosi, avvertiti dalla stampa del rinvio
della gara, neanche l’ombra. Anche la stampa viene lasciata
fuori. Arrivano l’arbitro, il sig. Graziano Crispino da Catanzaro,
ed i suoi assistenti, Alessandro Cua e Corrado Ivan (nella foto
in alto mentre vanno via) , il commissario di campo, dott. De Simone,
e l’Ispettore di Lega Fuscà
(nella foto a destra). Summit negli spogliatoi e arbitro che fa
l’appello nominale delle due formazioni. A questo punto il
Cosenza fa presente l’ordinanza del Prefetto e l’arbitro
rimane in riunione con i dirigenti federali e delle due società.
I giocatori della Rossanese non si spogliano e vanno via verso le
14.15. I giocatori del Cosenza sono in pantaloncini e maglietta
e stanno sul terreno del sanvitino. Clima allegro e battute come
una allegra combriccola in vacanza. Verso le 15.00 vanno via l’arbitro
e gli assistenti. La stampa continua ad essere tenuta fuori dal
campo. Ordini tassativi non ci fanno entrare nel retro del San Vito.
Verso le 15.15 escono i dirigenti federali ed il Dott. Fuscà,
Ispettore di Lega, ci comunica sotto nostra insistenza poche lapidarie
parole: “Abbiamo recepito l’ordinanza prefettizia. Per
me non c’è alcun problema. La partita è rinviata
ma ci sarà il giudizio del Giudice sportivo”. Insomma
oltre al danno la probabile beffa? Pensiamo proprio di no. Responsabilità
oggettive l’As Cosenza non ne ha, visto che ha adempiuto ai
suoi compiti. Ha richiesto il servizio di polizia prima delle 24
ore in cui venisse disputata la gara. Inoltre, sicuro del fatto
che il Sindaco aveva decretato l’ordinanza
di riduzione capienza già da giorno 23 e quindi senza ulteriori
problemi, era sciura che la gara si giocasse. Poi gli eventi è
cronaca di venerdì sera e sabato mattina. Il Prefetto emette
l’ordinanza di inagibilità dello stadio che di fatto
lo sigilla completamente. La discussione negli spogliatoi tra dirigenti
delle società e dirigenti federali è breve. Alla fine
rimane il rammarico di aver subito un ulteriore smacco senza aver
potuto far nulla che cambiasse gli eventi. Sul campo del sanvitino,
rimangono i giocatori, in mano a Mister Pincenti a correre sotto
un sole cocente. Prima riscaldamento e poi una partita dieci contro
dieci. I 18 convocati per oggi erano: Bruni, Scarlato, Ambrosecchia,
Scorrano, Maglione, Di Girolamo, Cordua, Sanso, Cimadomo, Lio, D’Amblè.
In panchina: D’Auria, Longobardi, Cozzolino, Domicoli, Brogno,
Impiccichè, Levato. Invece Marulla nella partitella ha schierato
oltre i 18 menzionati anche Vanzetto (che oggi non avrebbe giocato
perché squalificato)
e Scigliano in una partitella durata 50 minuti. Ruoli mischiati
con da un lato D’Auria, Levato, Impiccichè, Vanzetto,
Longobardi, Scigliano, Cimadomo, Brogno, Cozzolino e D’Amblè.
Dall’altro lato Bruni, Scarlato, Scorrano, Maglione, Ambrosecchia,
Di Girolamo, Corda, Sanso, Lio, Domicoli. I giocatori hanno letteralmente
sudato le classiche sette camicie mettendo in evidenza una grinta
notevole che almeno, questa due porte è riuscita a sfogare.
Inoltre questa mattina, il Presidente Intrieri ha incontrato il
Sindaco e di comune accordo hanno chiesto l’immediata convocazione
della Commissione Ordine Pubblico e sicurezza, che di terrà
lunedì mattina in Prefettura. Questo per chiudere ogni eventuale
problema riguardante lo Stadio San Vito. Molto probabilmente, la
gara si recupererà, ammesso che ci sia l’agibilità,
già mercoledì prossimo con il ritorno che rimarrebbe
fissato per domenica 11. Un’ultima nota doverosa, se soltanto
la situazione si fosse verificata il venerdì mattina, si
poteva procedere all’inversione del campo e si sarebbe tutto
risolto in una bolla di sapone. Ma tant’è. E’
inutile fare ragionamenti a posteriori. La frittata è fatta
e che Dio ce la mandi buona, almeno questa volta.
Rende sconfitto
a Gallipoli con una rete di Castillo
28/08 Sconfitta immeritata del Rende che produce gran gioco ma
non concretizza il gioco prodotto. La sintesi della gara nelle parole
di Mister Silipo che a fine incontro dichiara: Se non si tira in
porta non si segna, e non si segna non si vince. Questo e' il nostro
limite" continua. Un po' amareggiato dalla sconfitta il tecnico
del Rende non si scoraggia, pero': "Sono contento della prestazione
dei miei, - dice - perche' abbiamo giocato alla pari con una grande
squadra. Anzi, - e qui il mister dimostra orgoglio e soddisfazione
- nella ripresa siamo stati noi ad avere maggiormente il pallino
del gioco. Abbiamo avuto ottime occasioni da rete, ma non siamo
stati abili a sfruttarle. Troppe incertezze sotto rete ci hanno
danneggiato, ma alla fine il risultato puo' starci. Effettivamente
la nostra squadra e' composta da giovani, e il punto cruciale della
nostra stagione e' quello di poterci salvare con tranquillita'.
So che possiamo farcela, ma guai a sottovalutare questa stagione
cosi' piena di ostacoli.".
La cronaca: Al 12' del primo tempo il Gallipoli va subito in vantaggio:
Castillo trova tempo e, soprattutto, spazio per battere a rete portando
i suoi sull'1-0. L'azione parte dai piedi di Di Pietro che, dopo
aver rubato palla a centrocampo e saltato tre avversari, si presenta
in area e appoggia per Castillo che batte l'incolpevole Ambrosi.
Il Rende non si abbatte e continua a lottare. Dal 4-4-2 mister Silipo
decide di passare a un modulo piu' offensivo, e la gara si riscalda
ulteriormente. A prendere per mano la squadra e' Benincasa, abile
a costruire gioco e a racimolare palloni importanti. Ma la squadra
soffre davanti e il pareggio non arriva. Poche conclusioni segnano
tutto il primo tempo e questo grava sulla prestazione del Rende.
"Se non si tira in porta non si segna, e non si segna non si
vince" dira' a fine gara il tecnico del Rende Silipo. Al 35'
il Rende si fa avanti: Occhiuzzi lancia in contropiede per Alfieri,
ma questo non riesce ad anticipare il portiere Petrocco, abile nell'uscita.
Il Gallipoli prova a controllare la gara, e costruisce anche azioni
eccellenti, ma nessuna di queste riesce ad impensierire realmente
la retroguardia avversaria. Pirma della conclusione della prima
frazione di gioco, grandissima occasione per il Rende: Benincasa,
solo davanti al portiere, va' in rete ma l'arbitro annulla per fuorigioco
di Alfieri. Le proteste non smuovono l'assistente dell'arbitro,
fermo e sicuro della sua decisione. Alle proteste del Rende, risponde
il gioco del Gallipoli: Pagana scende sulla fascia con una gran
cavalcata, ma Castillo non riesce ad imprimere forza alla palla
che finisce lenta tra le braccia del portiere. Nella ripresa la
musica non cambia: il Gallipoli si fa sempre piu' guardingo, e il
Rende cresce sotto il punto di vista agonistico. Ma il risultato
non si scardina. In attacco il Rende dimostra troppa stanchezza
e poca lucidita' che gravano sulla conclusione dell'azione. Trocini
e Galantucci, infatti, dimostrano di non essere in giornata e sbagliano
troppo sotto porta. Anche il Gallipoli si dimostra stanco e, al
16' della ripresa, Capece lascia partire un tiro stanco dal limite
che non impensierisce Ambrosi. Pochi minuti piu' tardi Benincasa
lancia ancora Alfieri, ma l'insuperabile Petrocco, in uscita, fa
ancora una volta sua la sfera. Nel finale, Clemente lascia partire
dal limite una punizione che si infrange sulla barriera, ma la palla
finisce sulle testa di Pagana che e' abile a battere a rete, ma
ancora piu' eccezionale e' la splendida parata di Ambrosi che si
supera. Cio' consente al Gallipoli di metter in cassaforte il primo
risultato utile della stagione e lascia l'amaro in bocca al Rende,
autore di un'ottima prestazione. Da Plauso, infatti, la prestazione
degli uomini di Silipo che, con un'ottima prestazione sono riusciti
a tener testa ad una squadra candidata alla vetta piu' alta della
classifica. La squadra del Rende e' ancora giovane, ma sicuramente
e' in grande crescita e l'obiettivo salvezza potra' essere sicuramente
alla sua portata.
Gallipoli-Rende 1-0
Marcatori: 12' pt Castillo Gallipoli (3-4-3): Petrocco; Raimondi, Turone,
Cavola; Iennaco, Capece, Di Pietro, Esposito (41' st Mele); Clemente
(32' Carrozza), Castillo, Pagana. A disp. Leopizzi, Volo, Ciccarese,
Casisa, Musca. All. Auteri Rende (4-4-2): Ambrosi; Morelli, Moschella, E.
Braca (28' st David), Riolo; Occhiuzzi, D'Agostino (1' st Novello),
Benincasa, Alfieri; Trocini, Galantucci (22' st Criniti). A disp.
Vitale, Montano, Scarnato, Maniero. All. Silipo Arbitro: Tozzi di Ostia Lido
Ammoniti Iennaco (G), Moschella (R).
Angoli: 5-4 per il Gallipoli.
Recupero: pt 3', st 5'.
Spettatori: 2000 circa con la presenza di una ventina di tifosi
del Rende.
Classifica: Melfi 3, Pro Vasto 3, Viterbo 3, Vittoria
3, Gallipoli 3, Modica 1, Taranto 1, Cisco Roma 1, Nocerina 1, Real
Marcianise 1, Latina 1,Andria 0,Potenza 0,Rieti 0,Rende 0,Giugliano
0,Igea Virtus 0,Vigor Lamezia 0.
(In serie C1 la prima, ai playoff dalla seconda alla quinta; in
serie D l'ultima, ai playout dalla quint'ultima alla penultima)
Prossimo turno (4/9, ore 15): Modica-Andria; Potenza-Igea
Virtus; Pro Vasto-Nocerina; Real Marcianise-Vigor Lamezia; Rende-Giugliano;
Rieti-Latina; Taranto-Melfi; Vittoria-Cisco Roma; Viterbo-Gallipoli.
Applicato il
decreto Pisanu, chiuso il San Vito dal Prefetto, rinviata la prima
di Coppa Italia
27/08 Dopo la riunione odierna del Comitato Provinciale per l’Ordine
e la Sicurezza Pubblica, presieduta da S.E. il Prefetto Diego D’Amico
su segnalazione del Questore ha disposto la chiusura del San Vito
ed il divieto di giocare la gara di Coppa Italia, Cosenza-Rossanese.
Alla base della scelta i motivi di ordine pubblico a proposito della
conflittualità tra le due tifoserie sottolineando la mancata
comunicazione, da parte della società calcistica alla Questura
dell’incontro “avvenuta soltanto nella mattinata di
sabato”. Ad aggravare la situazione, inoltre, l’inosservanza
del decreto Pisanu sulla sicurezza negli stadi. Pertanto la gara
è stata spostata a data da destinarsi. Il provvedimento e'
stato adottato d'intesa con l'Osservatorio Nazionale per le manifestazioni
sportive del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Al Comitato provinciale
per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha partecipato, oltre ai vertici
delle forze di Polizia territoriali e del Comando Provinciale dei
Vigili del Fuoco, anche il rappresentante del Comune di Cosenza.
Alla riunione sono stati invitati altresi' i rappresentanti del
Ministero dei Beni Ambientali e delle Attivita' Culturali, del Coni
e della Fgci, Lega Nazionale Dilettanti.
''La finalita' dell'incontro - si legge nel comunicato della
Prefettura di Cosenza- e' stata quella di esaminare congiuntamente
la problematica connessa ai possibili rischi che potrebbero derivare,
sul piano della sicurezza e dell'ordine pubblico,dalla disputa dell'
incontro di calcio Cosenza-Rossanese, previsto per domani 28 agosto''.
''Tale necessita' -spiega ancora il comunicato- e' derivata dalla
circostanza che, a fronte dell' acclarata inagibilita' dello Stadio
S. Vito del Capoluogo da parte della Commissione Provinciale di
Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, e' apparsa stamane
sulla stampa locale una notizia in base alla quale sarebbe stata
adottata ordinanza sindacale che avrebbe consentito l'utilizzo dello
Stadio per la manifestazione calcistica in questione''. ''In occasione
della riunione, pertanto-si legge nel comunicato- e' stata nuovamente
rilevata l'insussistenza dei requisiti tecnici che consentano lo
svolgimento della gara e l'affluenza di spettatori allo stadio,
anche alla luce della recente normativa finalizzata alla prevenzione
della violenza in occasione di manifestazioni sportive''. ''Nell'occasione
il Questore ha rappresentato una situazione di conflittualita' nei
rapporti tra le tifoserie delle due squadre, visti gli incidenti
verificatisi nel corso del campionato 2004/2005, con conseguenti
evidenti rischi sul piano dell'ordine pubblico, sottolineando altresi'
che il ''Cosenza F. C.'' solo nella tarda mattinata di oggi ha informato
la Questura dell'incontro''. ''In relazione a tanto, avuto conferma
dell'avvenuta adozione di un provvedimento sindacale di autorizzazione
dell'incontro, il Prefetto -conclude il comunicato- ha adottato
un'ordinanza, ai sensi dell'art. 7 bis della legge 13 dicembre 1989,
n.401, introdotto dalla legge 24 aprile 2003, n.88, con cui ha disposto
il divieto di disputa dello stesso nello stadio S. Vito di Cosenza,
ordinandone il differimento ad altra data''.
Quindi non è valsa nulla la dichiarazione fatta ieri sera
dal Sindaco in cui anticipava l’agibilità emanata in
via d’urgenza dello stadio San Vito motu propiu da parte del
Sindaco e diramata questa mattina da Palazzo dei Bruzi, prima del
comunicato della Prefettura, che affermava: “In relazione alle notizie riguardanti la disponibilità
dello stadio comunale per la patita di Coppa Italia Dilettanti A.S.
Cosenza – Rossanese, si rende noto il testo integrale della
ordinanza del 27.08.2005, emanata dal Sindaco in via d’urgenza
per rende possibile lo svolgimento della partita stessa: “Il
Sindaco, premesso che, con nota del 27.08.2005 la società
A.S. Cosenza ha chiesto che venga concesso l’uso dello Stadio
Comunale affinché sia disputata per il giorno 28.08.2005
la partita di calcio di Coppa Italia Dilettanti A.S. Cosenza –
Rossanese e che a supporto della precitata istanza la Società
ha evidenziato l’urgente necessità che venga adottato
il richiesto provvedimento autorizzatorio, al fine di prevenire
situazioni che possano minacciare la sicurezza e l’ordine
pubblico;
tenuto conto che numerosi tifosi insistono che la suddetta partita
venga disputata nello stadio San Vito;
considerato che con lettera del 23.08.2005 a firma del dirigente
del Settore LL.PP., si comunicava che i lavori prescritti dalla
C.P.V.L.P.S. con verbale n° 8/05 del 24.05.2005 e successivi,
sono stati ultimati i lavori e che con la stessa lettera sono state
trasmesse:
- le verifiche statiche con prove di carico delle strutture eseguite
da più di dieci anni;
- la dichiarazione di conformità degli impianti elettrici
alla legge 46/90;
- l’attestazione di avere eseguito i lavori richiesti con
il verbale di cui sopra;
valutati i motivi di ordine pubblico;
considerato che in relazione alla prospettata urgenza non è
possibile acquisire preventivamente il parere della C.P.V.L.P.S.;
considerata l’esigenza di prevenire il verificarsi delle prospettate
situazioni di pericolo;
considerato che ricorrono giusti motivi per l’emanazione di
un provvedimento urgente (extra ordinem);
ritenuto di poter concedere, limitatamente alla partita di domenica
28 agosto 2005, una capienza complessiva di 9,859 spettatori così
distinti:
- Curva sud 6.584;
- Tribuna Ovest Superiore 2.275;
- Curva Nord (settore ospiti) 1.000 .
Visto il T.U. delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali
emanato con D.Lgs. 18-08.2000 n° 267.
Dispone
1. di autorizzare in via eccezionale, la società A.S. Cosenza,
alla disputa della partita di calcio A.S. Cosenza – Rossanese,
per il giorno 28.08.2005, nello stadio comunale San Vito, nel rispetto
delle prescrizioni di cui in premessa;
2. è fatto obbligo a chiunque spetti, d’osservare e
fare osservare la presente ordinanza;
3. copia del presente provvedimento sarà notificata alla
società in persona del suo legale rappresentante pro-tempore;
4. di individuare quale responsabile del procedimento, ai sensi
degli artt. 4 e ss. Della legge 241/90 e s.m.i., il Comandante della
Polizia Municipale, il quale provvederà a dare comunicazione
del presente provvedimento al Prefetto, al Questore, al Comandante
dei Carabinieri, al Comandante della Guardia di Finanza e al Comandante
dei Vigili del Fuoco”. Una “pezza a colore” giunta troppo tardi, o
probabilmente, non concertata con il Prefetto, a cui le Istituzioni
della sicurezza non hanno tenuto conto per motivi che non conosciamo.
Avrebbero potuto farlo, e lo diciamo purtroppo con il senno del
poi, se qualcuno avesse avvisato la Questura, come si fa normalmente
due o tre giorni prima di ogni evento, in questo caso della partita,
in modo che la Polizia di Stato potesse organizzarsi con il servizio.
Avrebbero potuto farlo se qualcuno nell’Amministrazione comunale
si fosse degnato di segnalare in tempo la capienza ridotta (o quanto
meno avesse seguito l’iter con un incontro formale e non solo
un semplice fax), visto che nessun lavoro è stato fatto per
adeguare la struttura al decreto Pisanu pubblicato in giugno (!!)
e a cui la maggioranza dei comuni d’Italia si sono adeguati
in tempo, anche se alcuni sono ancora in itinere, impegnando spese
e lavori. Infine avrebbero potuto farlo se invece di tanta prosopopea
si fosse cercata una mediazione tra le istituzioni. Ma questo non
è avvenuto, anzi, assistiamo ancora oggi ad un muro contro
muro che non promette nulla di buono ed il danno, putroppo, ricade
sui cittadini, tifosi, inermi. L’ennesima beffa, dopo la sottrazione
del calcio che conta ad una città sempre più dimenticata
da chi dovrebbe ricordarsene ogni giorno. Ma il Sindaco non ci sta
e replica “ ''Per quanto ci riguarda e proprio per l'ordine
pubblico, sarebbe stato meglio farla disputare la partita. Ma questi
sono punti di vista frutto di una politica governativa che noi non
condividiamo. Riteniamo che bisogna essere piu' flessibili. Quello
a cui fa riferimento l'ordinanza della prefettura e' un'agibilita'
presunta, non di fatto, perche' si fa riferimento alle normative
introdotte quest'anno e che riguardano stadi con una capienza superiore
alle diecimila unita'. Ci pare, quindi, di poter dire, che si tratta
di una interpretazione pedissequa di una norma''. ''Detto questo
- ha concluso Catizone - apprendiamo che si e' tenuta stamani presso
la prefettura una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza
pubblica, dove noi siamo stati convocati in maniera irrituale con
una telefonata giunta al comandante dei vigili urbani. Quanto e'
avvenuto e' un fatto assai asimpatico''. ''Credo -sottolinea il
primo cittadino- che ci sia sta una interpretazione troppo rigida
e restrittiva della norma, nonostante il comune abbia eseguito tutti
i lavori, tranne quelli per quanto riguarda i sistemi di sorveglianza
sul quale avrebbe dovuto esprimersi una commissione che non e' stata
convocata e che avrebbe dovuto decidere anche sulla base del numero
dei tifosi''. Cosenza è dunque la prima città di Italia
a vantare il triste primato dell’applicazione, in negativo,
del decreto Pisanu. Sta di fatto che volenti o nolenti le norme
esistono per essere applicate e in questo caso sono inutili i balletti
di responsabilità. Il pragmatismo ci dice che domani alle
15 non si gioca e che, se non si comincia un dialogo, anche la prossima
riunione per l’ordine e la sicurezza potrebbe riservare qualche
altra amara sorpresa. In tutto questo il Presidente Intrieri si
è dato da fare come un matto ed oggi ha incontrato il Sindaco
e dopo le 18 ha incontrato il Questore. Nulla di fatto. La partita
domani non si giocherà. A Marulla non è rimasto che
convocare i suoi ragazzi per una sgambatura domenica mattina dopo
la quale i giocatori andranno a casa per rientrare martedì.
In tutto questo sembra aprirsi qualche spiraglio per la definizione
dei gravi problemi della difesa con l’ingaggio del forte centrale
Caridi (ex Rende) e del laterale Taurino. I due potrebbero essere
a Cosenza nella prossima settimana. Per quanto riguarda le punte
pare sia sfumata sul nascere l’opzione Ercolano (sta bene
dove si trova anche dopo i buoni auspici di Pesce che ci ha messo
una buona parolina) ed invece prende sempre più corpo la
candidatura Vincenzo Cosa.
Risolto il
giallo San Vito. La Prefettura lo boccia, la società si ribella,
in serata il Sindaco da l’agibilità a 10.000 posti.
In allegato il calendario del girone I
26/08 Dunque si giocherà al San Vito. Oggi una vera e propria
giornata campale ha tenuto sulle spine tutti i tifosi del Cosenza.
Al centro di tutto l’agibilità del San Vito. Tutto
nasce da una nota della Prefettura di questa mattina che, riunita
la commissione di sicurezza, per la mancanza di alcune carte che
il Comune doveva provvedere a emettere prima che la commissione
si riunisse. Le carte erano necessarie per poter effettuare il sopralluogo
necessario per ottenere l’agibilità. La tensione comincia
a salire ed il Presidente Intrieri comincia ad aggrapparsi al telefono
per trovare una soluzione. Viene proposto il Lorenzon di Rende,
ma la società è completamente in disaccordo su questa
scelta per probabili problemi di ordine pubblico che potrebbero
nascere. Allora partono febbrili contatti con Crotone da dove arriva
un no secco per svariate circostanze. A questo punto, siamo in pieno
pomeriggio il Presidente Intrieri chiama il Sindaco Catizone e chiede
una soluzione al problema visto che per la società è
fondamentale fare un incasso e tutelare lo spettacolo al San Vito.
A questo punto alla società viene proposto di giocare a porte
chiuse. Sembra l’ultima chance prima che portono ulteriori
febbrili contrattazioni tra Comune e Prefettura. Il Sindaco in tarda
serata, però, da la garanzia di agibilità fino a 10.000
persone. Questo sarebbe il tetto massimo raggiungibile perché
le nuove disposizioni che prevedono un impianto di video sorveglianza,
necessario secondo le nuove norme sulla sicurezza, dello stadio
a circuito chiuso non è attivo. Esiste solo un parziale controllo
con due telecamere brandeggianti che controllano curva sud, settore
ospiti e curva nord. Inoltre il comune h assicurato che le carte
necessarie sono state inviate alla Commissione, anche se in ritardo.
Così domenica si potrà giocare la gara di Coppa Italia
con la Rossanese ed in settimana potrà essere effettuato
il nuovo sopralluogo allo Stadio per garantire tutta la capienza.
Sul fonte calcistico vero e proprio oggi oltre le torchiate di Marulla
e Pincenti c’è stata quella del Presidente Intrieri
che si è chiuso negli spogliatoi con la squadra. Allenamento
partito in ritardo ma sembra che le mura stiano ancora tremando
per le parole, pare molto stimolanti, del Presidente che non vuole
più brutte figure. Neanche nelle amichevoli. Sul fronte acquisti
cessioni nessuna novità, così come in infermeria dove
ai soliti Senè, Jovanic, Dierna e Domicili si è aggiunto
D’Amblè. Ma niente paura, si tratta soltanto di un
riposo precauzionale. Domani mattina rifinitura e poi ritiro pre-partita.
Oggi, inoltre, è stata la giornata dei calendari. Dalle urne
della Federazione di via Allegri sono usciti tutti i tabulati del
campionato di Serie D 2005/06. Debutto casalingo del Cosenza con
la Viribus Unitis e chiusura di campionato di nuovo in casa con
il Campobello di Mazara. Il campionato inizierà domenica
11 settembre e si concludera' domenica 7 maggio . Tre le soste previste:
una a Natale (25 Dicembre) , una a capodanno ed una a Pasqua (16
aprile). . Previsti due turni infrasettimanali mercoledi' 8 dicembre
e venerdi' 23 dicembre. I nove gironi sono tutti a 18 squadre tranne
il D che ne ha 20 e che pertanto avra' quattro turni infrasettimanali
in piu', il 14 settembre, il 30 novembre, l'1 febbraio e il 29 marzo,
oltre agli altri due comuni a tutti. I playoff e i playout inizeranno
domenica 21 maggio. Quasi invariato il regolamento rispetto alla
scorsa stagione: la prima classificata sara' promossa in serie C2,
le ultime due retrocederanno in Eccellenza regionale. Le classificate
dal terz'ultimo al sest'ultimo posto andranno ai playout per altre
due retrocessioni. Le modalita' dei playoff non sono state ancora
definite, in attesa di una riunione delle societa' sabato 3 settembre
a Roma e di ulteriori decisioni della Federcalcio: alla fine i playoff
dovrebbero garantire almeno un'altra promozione "certa"
per il totale dei nove gironi del campionato, portando a dieci le
promosse in C2. In
allegato il calendario completo della serie D giorne I in formato
pdf
Calcio caos:
Carraro indagato per abuso d’ufficio replica: “sicuro
della mia correttezza”
26/08-(G.C.)- Un atto dovuto, l’ iscrizione nel registro
degli indagati del presidente della federazione giuoco calcio, Franco
Carraro. L’ accusa è abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta
della Procura di Roma sull'esclusione della Salernitana nel campionato
di serie B. Il provvedimento arriva dopo le dichiarazioni del presidente,
Aliberti, e dell’ avvocato Carlo Taormina. L'avviso di garanzia
è già stato notificato a Carraro e secondo quanto
si è appreso il Pm Pietro Pollidori ed il procuratore aggiunto
Maria Cordova sentiranno il presidente della Figc il 17 settembre
prossimo, la prima data utile alla ripresa dell'attività
giudiziaria. L'inchiesta, ha preso il via con l'audizione, in qualità
di persona offesa, del presidente della Salernitana, Aniello Aliberti,
secondo cui il quale il club amaranto, costretto a ricorrere al
Lodo Petrucci per ottenere l'iscrizione alla serie C dopo essere
stato escluso dalla B, avrebbe subito un torto rispetto alla Reggina
che, a parità di condizioni economiche, ha ottenuto di rimanere
nella massima categoria. L'avvocato Carlo Taormina, che difende
Aliberti, aveva espressamente chiesto alla procura della capitale
di applicare una misura interdittiva nei confronti di Carraro e
di bloccare i campionati sequestrando i calendari, come "corpo
di reato". Stando a quanto si e' appreso a piazzale Clodio,
i magistrati hanno ritenuto "fondata" e "meritevole
di approfondimenti" la denuncia della Salernitana e ritenuto
di dover iscrivere Carraro sul registro degli indagati perchè,
a parere dei denuncianti, sarebbe stato lo stesso massimo dirigente
della Figc, il 16 agosto scorso, a invitare l'intero Consiglio Federale
a non affrontare il caso Reggina, come chiedeva, oltre alla Salernitana,
anche il Bologna. Il presidente del club felsineo, Giuseppe Gazzoni
Frascara potrebbe essere sentito in procura nei prossimi giorni
come persona informata sui fatti. I campionati, comunque, prenderanno
il via regolarmente. In procura si sottolinea come non si possa
adottare un atto simile come il blocco dei calendari perchè
l'inchiesta e' ancora in fase preliminare e tutto deve essere chiarito.
Carraro ha commentato tramite un comunicato la sua iscrizione nel
registro degli indagati: ''Sono stato informato oggi che la Procura
della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha iscritto il mio
nome - scrive il presidente federale - L'indagine non è stata
avviata d'ufficio dalla Magistratura, ma a seguito di una denuncia
del Sig. Aniello Aliberti, presentata a nome della Salernitana dall'On.
Prof. Avv. Carlo Taormina''. Ha quindi chiarito che ''la Salernitana
non era stata ammessa al Campionato di calcio 2005/2006 perché
non aveva soddisfatto le condizioni previste dai regolamenti federali
approvati dal Coni''. ''L'esclusione - prosegue Carraro - è
stata confermata in ben cinque giudizi espressi rispettivamente
da Covisoc, Coavisoc, Camera di Conciliazione del Coni, Tar Lazio
ed infine dal Consiglio di Stato. Peraltro, recentemente, il Tribunale
del Riesame di Salerno aveva sequestrato le azioni della Società
proprietaria della Salernitana, nell'ambito di un processo per estorsione
e gravi reati associativi, ritenendo che le stesse fossero solo
formalmente del sig. Aliberti ma in realtà appartenessero
al gruppo Casillo''. Infine il presidente della Figc ha puntualizzato:
''Nel corso della mia vita professionale e pubblica ho subito numerose
indagini da parte della Magistratura che si sono sempre concluse
con archiviazioni o assoluzioni, essendo stata accertata la mia
indiscussa correttezza. Non ho mai commentato le attività
della Magistratura che mi riguardavano ed intendo fare così
anche questa volta, con totale serenità''. Immediata la replica
del presidente della Salernitana, Aniello Aliberti, che nel corso
di un'intervista all'emittente Canale 8 di Napoli ha dichiarato:
''La nostra speranza è che la giustizia faccia il suo corso
in maniera rapida e veloce per ripristinare la legalità ed
abolire tutta questa serie di atti illeggittimi, che dal 30 giugno
fino ad oggi sono purtroppo stati commessi dalla Federazione gioco
calcio''. ''A parità di condizioni - ha aggiunto Aliberti
- la Reggina è stata iscritta dalla Covisoc al campionato
di serie A, mentre la Salernitana con un colpo di spugna, che lascia
senza parole, è stata cancellata dal calcio professionistico''.
La vicenda sicuramente si chiuderà con un nulla di fatto,
e ancora una volta il “capo” della Figc la farà
franca. Ci sentiamo di chiudere con una frase “rivisitata”,
e ci scusiamo per questo, del grande Pier Paolo Pasolini: Il calcio
«è» un linguaggio con i suoi poeti e “(im)
prosatori”.
La serie B
nel pallone. Vrenna: “Non si gioca più. ma fanno molte
parole”
26/08-(G.C.)-La serrata dei sindaci delle squadre del campionato
cadetto “chiude” le porte dell’ esordio al Crotone
per la quarta stagione nel campionato di serie B. Laconico e amareggiato
il presidente Vrenna: ''Il calcio e' ormai una bolgia, non si gioca
più, ma al contrario si fanno molte parole''. Un commento
rassegnato quello di Vrenna che avrebbe voluto che la gara d' esordio
del suo Crotone in quel di Arezzo si fosse giocata regolarmente.
Invece, non e' stato così a causa dell' ordinanza del sindaco
della cittadina toscana, Luigi Lucherini, con la quale autorizzava
l' Arezzo ad aprire i cancelli dello stadio solo alle 14 con inizio
della gara, per motivi legati ai controlli di sicurezza, alle 16.
Posticipo di un' ora che la Lega non ha accettato rinviando la gara
come ha fatto con altre cinque. Il sindaco di Arezzo ha motivato
la sua scelta per consentire lo smontaggio dei banchi del mercato
settimanale che si svolge nei viali che portano allo stadio comunale.
''E' una scelta fuori da ogni logica - afferma il presidente del
Crotone - non credo che un mercatino rionale possa comportare uno
stravolgimento di questo genere. Uno stadio penso sia stato realizzato
per disputavi le gare di calcio non per farci attorno dei mercati:
i sindaci potevano pensare per tempo di spostare in altre zone i
mercati che, ritengo, non possono fermare partite di calcio che
richiamano centinaia di persone e muovono notevoli interessi economici.
Per non parlare che non avendo giocato sabato adesso si dovrà
pensare a far recuperare le gare con altri dispendi economici per
le società e per quei tifosi che vorranno seguire le loro
squadre''. Il presidente del Crotone ritiene tutto ''molto grottesco.
Noi ci atterremo alle disposizioni delle Lega calcio, che a mio
avviso deve assumere una posizione forte. Sarei tentato di dire
al sindaco di Arezzo e agli altri come lui di pagare loro alle società
i soldi che ci sono stati garantiti dalla vendita dei diritti televisivi
della Serie B proprio perchè giochiamo di sabato alle 15
dando visibilità nazionale alle nostre città''.
Taverniti nominato
vice capo della procura federale della Federcalcio
26/08 Nei vertici degli organi nazionali di giustizia sportiva
della Federcalcio, stabiliti
dall' ultimo Consiglio federale che ha anche varato nuove regole
per la pratica sportiva, e' stato nominato per il prossimo quadriennio
il calabrese Fausto Taverniti. All' ex portavoce della Regione Calabria
e attuale capo ufficio stampa presso la presidenza del Consiglio
dei Ministri, e' stata riservata la nomina a vice capo della Procura
federale. Fausto Taverniti, giornalista professionista, ha alle
spalle una lunga esperienza in Figc dal 1968, prima come arbitro
poi nella commissione disciplinare di serie C, quindi nell' ufficio
indagini dove ha ricoperto l' incarico di vice capo sino ad approdare
alla procura federale.
Cosenza sconfitto
dalla Paolana. Tifosi, provocati da Tortora, invadono il campo.
Ufficializzato Cozzolino
25/08 Pensavamo che certe provocazioni non attecchissero più
nella tifoseria rossoblu, oramai provata da due anni di serie D
e in procinto di affrontare un nuovo campionato nell’inferno
dilettantistico del calcio italiano. E , molto ingenuamente, invece
di mostrare un atteggiamento di superiorità nei confronti
di un giocatore “in pensione” (Tortora) che ha interpretato
una partita amichevole infrasettimanale come una finale di Champions
League, esagerando davvero troppo per un rigore segnato (l’aeroplanino
di Montella, chissà quale musa ispiratrice lo ha consigliato)
si è abboccato alla provocazione che dimostra tutta la sua
“grandezza” in chi l’ha fatta. Peggio chi ha risposto,
dando fuoco alla miccia della passione e, complice la porta galeotta
della tribuna lasciata sconsiderevolmente aperta, non ci ha pensato
su due volte andando a farsi subito giustizia. Il fatto è
accaduto al 25’ della ripresa allorquando l’attaccante
Tortora è stato sostituito e che invece di andarsene dritto
negli spogliatoi è andato a fare passerella sotto la tribuna
raccogliendo i fischi e gli improperi dei tifosi, ai quali ha risposto
con gesti e parole incomprensibili. Una partita che non doveva dare
nessun punto e non serviva ad accedere a alcuna finale ma che serviva
soltanto a Mister Marulla per provare la formazione di Coppa Italia,
si è così conclusa nel peggior dei modi. Tifosi che
corrono dietro a Tortora per farsi giustizia e il buon Ugo Napolitano
che fa da scudo a proteggere il pensionato. Rimane solo l’amarezza
della cosa che gli oltre trecento presenti non hanno certo gradito.
Brutto iniziare la stagione con un invasione, senza senso in una
partita infrasettimanale di nessun conto. Ma tornando al calcio
giocato la partita infrasettimanale di oggi, e lo ripetiamo, altro
non era che un valido test per la formazione che Gigi Marulla dovrà
schierare domenica. Senza mezza difesa, acciaccata, con Vanzetto,
squalificato per la prima di Coppa e la prima di campionato (dove
mancherà anche Scorrano) e con l’attacco da inventare,
non sono molte le chance che l’allenatore aveva a disposizione.
In campo è sceso quindi l’atipico 3-4-3 (3-4-2-1),
già provato altre volte, con D’Amblè unica punta.
Difesa nuova, basata sul trio Maglione, Impiccichè, Scorrano
e centrocampo in prova con Ambrosecchia e Di Girolamo sulle fasce
e Cordua e Cimadomo al centro. Questo l’assetto del primo
tempo che potrebbe giocare contro la Rossanese. Primo tempo giocato
alla pari che vede nel punteggio la Paolana avanti grazie ad un
puerile rigore commesso dai Lupi e prima rete presa sull’ennesimo
errore difensivo dovuto ancora una volta a errori di base (ma possibile
che chi difende si dimentica di chiudere con questa facilità?)
e il buon Lio che realizza su rigore l’ 1 -2. Nel secondo
tempo spazio a tutta la panchina ed al neo acquisto Ciro Cozzolino,
classe 86, schierato in attacco, ufficializzato questa mattina con
una nota dalla società. In campo anche Stefano De Angelis
che continua ad allenarsi con il Cosenza. Senza commento i secondi
quarantacinque, anzi venticinque minuti che hanno visto solo una
bellissima prodezza balistica di Lio che su punizione ha infilato
il sette avversario. Gli altri due gol della Paolana realizzati
quasi subito sono frutto dello scombussolamento difensivo dovuto
ai cambi. Ma niente più di tanto. Il campanello d’allarme
suona già da una settimana e Ciccio Marno è al lavoro
per integrare l’organico. Fischetti è andato ufficialmente
al Sapri ed oggi in prova c’era il giovane Lorenzo. Entro
sabato dovrebbe arrivare il giovane portiere D’Auria che dovrebbe
rendere il posto di Fisschetti. A parte hanno lavorato Brogno, Domicoli
e Morrone. Assenti Senè e Jovanic, che domani saranno sottoposti
a nuovi controlli, Criniti, a Cattolica dove sta lavorando con il
suo fisioterapista, e Longobardi. Papasidero è stato lasciato
libero. Marino sta lavorando per trovare un terzino e un attaccante.
I nomi nel taccuino sono quelli di Taurino per la difesa e Cosa
per l’attacco. Va meglio il terzino Dierna a cui è
stato immobilizzato l’alluce e che con un particolare plantare
potrebbe riprendere martedì ad allenarsi.
Cosenza – Paolana: 2-4 Marcatori: 25 Scuderi, 35 Tortora (rig), 38 Lio
(rig), 51’ Granata, 53’ Scuderi, 60’ Lio Cosenza: Bruni. Maglione , Impiccichè, Scorrano,
Ambrosecchia, Di Girolamo, Cordua, Cimadomo, Lio, Levato, D’Amblè.
A disp.: Lorenzo Scarlato, Papasidero, Cozzolino, Sanso, Scigliano,
Coppola Paolana: Gualtieri, Chiappetta G, Lappanese, Longo,
Napoletano, Nosdeo, Foderaro, Granata, Scuderi, Tortora, Perrotta Note: partita sospesa al 70’ per invasione
di campo.
Reggina: da
domenica allo stadio con la carta d’identità. Stanziati
dal Comune i lavori al Granillo
25/08 (G.C.) Allo stadio con il biglietto e la carta d' identita'.
La Reggina, ottemperando a quanto previsto dalle norme sulla tutela
dell' ordine pubblico, ha reso noto che domenica, in occasione della
gara interna contro la Roma, sara' possibile accedere allo stadio
Granillo solo se muniti di documento di riconoscimento. La societa',
sul proprio sito internet, sottolinea che sara' ''tassativo'' esibire
il documento d' identita' e che non sara' consentito l' accesso
a chi risultera' sfornito dello stesso o nel caso in cui l' identita'
della persona non coincida con il titolare dell' abbonamento o del
biglietto, che saranno tutti nominativi. Intanto è di 465
mila euro la somma stanziata dalla giunta del comune di Reggio Calabria
per la realizzazione delle opere di adeguamento sia all'interno
che all'esterno dello stadio 'Granillo'. ''Con questi lavori - ha
dichiarato il sindaco, Scopelliti - ci prepariamo al nuovo campionato
di serie A della Reggina. Le opere vanno nella direzione auspicata
ieri dal Ministro Pisanu. Per programmare i lavori abbiamo tenuto
conto dei decreti ministeriali del 6 giugno scorso che contengono
misure di sicurezza ed organizzative e prevedono, tra l'altro, la
possibilità di proroga per tutti quelli che sono gli interventi
strutturali, cioè connessi all'ammodernamento degli stadi,
a condizione che le amministrazioni forniscano tempi certi sulla
realizzazione delle stesse opere''. ''E' stato proprio grazie alla
attività svolta dall'amministrazione - ha continuato il primo
cittadino - ed alle prime opere che sono state tempestivamente già
effettuate che i tifosi reggini potranno assistere allo stadio 'Granillo'
alle partite di calcio. Dopo gli sforzi economici ed organizzativi
profusi per il conseguimento dell' agibilità dello stadio,
questo ulteriore finanziamento si va ad aggiungere ai 250 mila euro
già impegnati per altri lavori che sono in fase di completamento.
La giunta comunale ha approvato inoltre un contratto triennale di
sponsorizzazione con la Reggina calcio per l'importo di un milione
di euro''.
I sindaci della
B contro la Lega. Sei gare rinviate.Galliani minaccia le vie legali
25/08-(G.C.)- Domani sera si archiviano le polemiche e riparte
il calcio giocato con l’ anticipo della serie B. Salvo sorprese
sarà una falsa partenza perché già sabato si
fermerà quasi tutto. Il motivo è lo spostamento di
orario che ha incontrato la ferma opposizione di gran parte dei
21 sindaci delle città in cui si disputerà il campionato
cadetto. La Lega Calcio non molla, e di rinvia a data da destinarsi
sei partite su otto in programma alle 15. Ma Adriano Galliani ha
intenzione di andare fino in fondo e se nulla può fare contro
le ordinanze dei sindaci che vietano l'uso dello stadio, ha ribadito
oggi che indietro non si torna. Inoltre, l'ufficio legale della
Lega Calcio e' già al lavoro per capire come mettere fine
a un braccio di ferro che di fatto ha paralizzato il campionato,
ancora prima che inizi. ''Non accetteremo supinamente queste ordinanze,
anche perché abbiamo l'appoggio di tutti i presidenti e della
Figc'', ha detto in serata, dopo che sei sindaci avevano imposto
orari diversi dalle 15 o vietato fino alle 20 l'uso dello stadio.
Albinoleffe-Rimini, Brescia-Cremonese e Modena-Mantova, Piacenza-Catania,
Arezzo-Crotone e Cesena-Atalanta verranno disputate durante la settimana,
mentre Bari-Ternana e Catanzaro-Vicenza si disputeranno regolarmente,
così come l'anticipo di venerdì (Verona-Avellino)
e il posticipo di lunedi' (Triestina-Bologna). ''Non vogliamo fare
nessuna sfida ai sindaci'', ha ribadito Galliani, che non ha ricevuto
alcun invito a cambiare orario delle partite dal ministro Pisanu
ne' e' stato convocato per un'ulteriore riunione con sindaci e ministero.
''Se arriveranno inviti dal ministro Pisanu aderirò senz'altro,
ma nessuno di noi pensava che giocare il sabato alle 15 fosse un
delitto di lesa maesta''', ha aggiunto il presidente di Lega. Invece,
motivi più disparati che vanno dalla presenza di mercati
a problemi di viabilità hanno convinto i sindaci a opporsi
a uno spostamento di orario dettato fondamentalmente da esigenze
televisive, e quindi economiche. ''Ricordo che questi signori non
ci hanno mai vietato lo stadio quando le loro squadre giocavano
gli anticipi al sabato di serie A. E la media spettatori del'Albinoleffe
e' di 1133 persone, quella dell'Arezzo di 5345''. Due le ipotesi
alternative, ma visto che trovare un altro stadio e' pressoché
impossibile, e' chiaro che le partite che non si giocheranno verranno
rinviate ad altra data. E così sarà già a partire
da sabato prossimo, fino a quando sindaci, Lega Calcio, televisioni
e Governo si metteranno d'accordo per una soluzione che accontenti
tutti. Ma Galliani non ha intenzione di incontrare nessuno ''perché
di riunioni ne abbiamo già fatte abbastanza. Adesso i sindaci
si assumeranno la responsabilità delle loro azioni, oltre
che dei loro stadi, di cui dovranno iniziare presto a controllare
se sono a norma''. Linea dura da parte della Lega Calcio, quindi,
e linea dura da parte dei sindaci che anche oggi hanno criticato
''il grave errore'' commesso dai presidenti della serie B. Che però
oggi hanno incassato altri milioni sia da Sportitalia, che dalla
Rai per la vendita dei diritti televisivi. Un motivo in più
per non tornare indietro. Ancora una volta gli unici a rimetterci
sono i tifosi, che grazie al loro amore e alla loro fede nei colori
della propria squadra continuano a seguire un “giocattolo”
clinicamente morto tenuto in vita solo dagli interessi dei presidenti
e dai soldi che arrivano dai contratti con televisioni, pubblicità
e nuove tecnologie.
Cosenza, anche
Dierna out: alluce fratturato
24/08 C’è voluto il rientro del Dott. Pino Canonaco
per capire che tante cose non andavano bene dal punto di vista sanitario.
La più eclatante di tutte la frattura ad un alluce del difensore
Dierna, claudicante da oltre tre giorni. Per lui almeno una ventina
di giorni di recupero. E i grattacapi aumentano per Gigi Marulla
che ora deve letteralmente inventarsi la formazione di domenica
prossima visto che anche lo squalificato Vanzetto non potrà
scendere in campo. Ma la disamina del Dott. Canonaco non si è
fermata al solo Dierna. Esaminando invece lo strappo al retto femorale
di Senè il medico non ha potuto non notare come chi lo ha
avuto in cura non ha per nulla fatto un buon lavoro. In pratica
non gli hanno giovato a nulla quei quindici giorni passati a Salerno.
Per lui la conferma di almeno quaranta giorni di recupero. Sul colored
rimane ancora, quindi, lo stretto riserbo medico, così come
per Jovanic che domani farà un'altra risonanza in modo da
verificar se il suo malanno è da operare o no. Di buono il
dott. Canonaco ha “rimesso in piedi”, si fa per dire,
Domicoli e Brogno. Ma i due hanno ancora bisogno di cure ed è
difficile che potranno scendere in campo per domenica. Sul fronte
mercato invece novità tra i pali. Quasi perfezionata l’uscita
di Fischetti che potrebbe accasarsi addirittura nel Messina Primavera
(in ballo ci sono anche Ascoli Primavera e Sapri), al San Vito,
per fare il secondo a Bruni, è arrivato il portiere D’Auria
classe 85, provato questa estate a Moccone. Il reparto difensivo,
con l’infortuno a Dierna, accende la spia rossa. Rispedito
a casa il giovane difensoredel Messina, Napoletano classe 88, è
finalmente arrivato al San Vito il tanto atteso Cozzolino. Ma sulla
sua posizione ancora nulla di ufficiale. Il giocatore sta ancora
parlando con la società. In procinto di uscire anche l’altro
difensore in prova, Papasidero, che pare non rientrare nei piani
dell’AS Cosenza con Ciccio Marino che oggi si è di
nuovo rimesso sulle tracce di Taurino del Taranto. Infine è
arrivato un altro giovane attaccante, classe 87, tale Scigliano
che sarà messo in organico. Oggi la comitiva rossoblu ha
sostenuto una doppia seduta, come di consueto per il mercoledì,
e Marulla e Pincente hanno lavorato con i giocatori disponibili.
Giovedì pomeriggio l’amichevole con la Paolana ha subito
un nuovo cambio d’orario. Difatti Marulla ha deciso, dopo
aver saputo che la partita di Coppa Italia non si può giocare
in notturna, di far acclimatare la squadra e quindi di fargli giocare
l’amichevole alle 15.
Carraro: “Nessuno
ha diritti sui ripescaggi”, La Reggina da domenica con i biglietti
“nominativi”
24/08-(G.C.)-La commedia calcistica continua. Tra i presidenti
figuranti, gli avvocati attori rispunta il comico Franco Carraro.
L’ uomo, se si può chiamare così, dichiara:
"Nessuno può avanzare diritti acquisiti sui ripescaggi".
Bella dichiarazione dopo lo scempio fatto in questi anni, ora a
quanto pare è cambiata la “politica” del Palazzo.
La linea tracciata da Carraro è tolleranza zero per le iscrizioni
dalla prossima stagione. "Discuteremo dei ripescaggi - afferma
il presidente della Fdercalcio - come farli e se farli. Posto che
bisogna dare uno sbocco alla serie B abbiamo voluto chiarire che
non ci sono diritti ai ripescaggi. Il Lodo Petrucci e' uno strumento
valido perchè diminuisce la penalizzazione per quelle tifoserie
che hanno avuto la sventura di avere amministratori imprudenti ma
alcune vicende che stanno capitando non possono portarci a meditare.
Cominceremo a discuterne con un incontro a Milano cui parteciperò
io, i due vicepresidenti e i presidenti delle componenti. Dovremo
parlare dei principi dell'ammissione ai campionati su come assicurare
la perentorietà dei termini, come snellire le procedure e
i controlli durante la stagione che prevederanno anche penalizzazioni
perche' non ci si può limitare a dare solo un buffetto a
chi ha sbagliato. Se ne riparlerà a settembre, ottobre, novembre
per arrivare ad una decisione prima della fine dell'anno. Ma tutti
sappiamo che diritti acquisiti sui ripescaggi non ce ne sono".
La “moralizzazione” del calcio sembra sia iniziata,
sperando che tale regole non vengono violati, alla prima opportunità
per agevolare squadre in difficoltà legate ai poteri “oscuri”.
Il presidente della Figc, Franco Carraro al termine del consiglio
federale che si e' svolto oggi a Fiumicino ha reso noto che ''Abbiamo
trasmesso le risultanze della Covisoc in merito al caso Reggina
all'Ufficio Indagini e alla Procura Federale per le eventuali indagini
del caso''. Carraro ha poi riferito che, in merito a quanto pubblicato
da alcuni organi di stampa circa l'interessamento di Claudio Lotito
al nuovo Torino calcio, lo stesso presidente della Lazio gli avrebbe
confermato che era da escludersi, in quanto Lotito conosce i regolamenti
che gli vietano una partecipazione in un'altra squadra professionistica.
''E' stato lui stesso, in modo molto colorito, a darmi delle spiegazioni
perchè io non gli avevo chiesto nulla'', ha spiegato Carraro.
Da domenica a Reggio biglietti nominativi.
Confermata la capienza del Granillo a 27 mila spettatori
I biglietti della Reggina Calcio per la gara di campionato contro
la Roma,che sono stati messi in vendita da stamani, saranno nominativi
come prevede il decreto del Governo sulla sicurezza degli impianti
sportivi. Al momento gli abbonati sono circa 10 mila, ma si tratta
di un dato ancora approssimativo, visto che la campagna sta andando
avanti. Infine, la capienza dello stadio Granillo e' stata confermata
in circa 27 mila posti, mentre il settore riservato alla tifoseria
ospite ne contiene 1.125.
La B al sabato:
Il Ministro Pisanu media tra Lega e Sindaci
24/08-(G.C.)-“ C'e' l’ impegno da parte del ministro
a invitare la Lega calcio a riprendere le trattative". E Pisanu
"ha riconosciuto l'importanza delle nostre ragioni". Lo
ha dichiarato il sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, a capo del
coordinamento dei sindaci delle città che hanno squadre di
serie B e che, per motivi di ordine pubblico, non intendono giocare
alle 15 del sabato pomeriggio. Il sindaco piacentino ha partecipato,
oggi, ad un incontro al Viminale col ministro degli Interni, a cui
e' stato ribadito che "le amministrazioni comunali che avranno
la prima partita di campionato sabato pomeriggio emetteranno un'ordinanza
che vieterà di fatto di giocare alle 15". Il sindaco
Reggi ha definito "molto positivo" l'incontro con Pisanu.
E ha poi aggiunto: "Mi auguro che, anche a seguito dell'intervento
del ministro, sia ragionevole rimandare le partite e consentire
di aprire una trattativa con la Lega che di fatto non si e' mai
aperta perchè non ci hanno mai ricevuto". IL primo cittadino
ha sottolineato che "la settimana dopo si gioca di domenica,
quindi ci sarebbero 15 giorni di tempo per una trattativa con la
Lega. Ci auguriamo che loro siano disponibili a farla". Il
sindaco di Piacenza conclude con il tipo di trattativa che secondo
lui e' stata intavolata: "Una trattativa che non rifiuta nulla
di preconcetto, ma ci consenta di ridiscutere i termini e vedere
qual e' il momento migliore per giocare tenendo conto dell'interesse
di tutti".
Aliberti: “Subìto
un abuso d’ufficio nel consiglio federale del 16 agosto”
24/08(G.C.)- Il presidente della Salernitana Sport, Aniello Aliberti,
la cui squadra e' stata esclusa dal campionato di serie B per motivi
di bilancio ha dichiarato: ''Il Consiglio federale del 16 agosto
e' stato un abuso bello e buono: non si capisce perchè a
parità di documentazione noi abbiamo subito una disparità
di trattamento rispetto ad altre squadre come la Reggina''. Oggi
Aliberti e' stato ascoltato per circa un'ora e mezza dal pm Pietro
Pollidori, titolare del fascicolo aperto presso la Procura di Roma
in seguito alla denuncia contro ignoti presentata a nome della società
campana dagli avvocati Carlo Taormina e Giovanni Guido. Nella denuncia
si ipotizzavano i reati di abuso d'ufficio e omissione di atti di
ufficio. ''In quella seduta del 16 agosto abbiamo fornito al giudice
le registrazioni - ha affermato Aliberti accompagnato dai suoi legali
- Carraro non ha fatto votare il caso Reggina, e i consiglieri si
sono tutelati ricorrendo agli avvocati della Federazione''. ''Ora
- ha commentato l'avvocato Taormina - l'autorità giudiziaria
e' in possesso di un'ampia documentazione: abbiamo chiesto severità''.
Poi alla domanda se questo possa voler significare uno stop al campionato,
l'avvocato ha ricordato l'esistenza dell'istituto del sequestro
preventivo. Il legale ha infine affermato di aver sollecitato al
giudice l'audizione del presidente del Bologna Gazzoni. ''La Reggina
ha tutto il diritto di stare in A, ma quello che e' successo a noi
e' una vera e propria ingiustizia'', ha concluso.
Cosenza: Ripresa
della preparazione al San Vito. Probabili i tagli di Senè
e Jovanic. Composti i gironi della Serie D e Coppa Italia Dilettanti.
23/08 E’ ripresa questo pomeriggio la preparazione dei Lupi
di Gigi Marulla e del Presidente Intrieri. Nessuna novità
in ambito mercato calciatori. Tante, però, le voci che si
rincorrono. Dopo i recenti infortuni la società, sembra,
voglia sbarazzarsi di quei giocatori che non saranno subito pronti
e che lamentano acciacchi di diversa natura. Molti i nomi nel taccuino
dell’indaffaratissimo Ciccio Marino che in queste ore è
messo sotto pressione per trovare le valide alternative a quanti
probabilmente non vestiranno la casacca rossoblu. Tra le voci prende
consistenza il taglio di Jovanic e Senè. Troppo lungo il
loro recupero e il progetto di vincere subito, da parte del Presidente
Intrieri, non collima affatto con un attacco poco mirabolante già
dalle prime gare. Per motivi diversi sembra anche prossimo il taglio
dei vari Brogno, Levato, Morrone e Scarlato. Insomma un aggiustamento
di mira, prima che iniziasse il campionato, che la dice tutta sulla
tanta voglia di far bene subito. Il Cosenza non lo nasconde, vuole
vincere subito. Intanto al San Vito è arrivato il giovane
difensore di fascia, Napoletano, classe 88 proveniente dal Messina,
ma nessuna novità al riguardo di Papasidero ne tantomeno
del ventilato arrivo di Cozzolino. In compenso i tifosi rossoblu
hanno rivisto una faccia conosciuta allenarsi al San Vito. Un giocatore
che ha ancora Cosenza nel cuore e che dopo le ultime vicissitudini
delle varie società scomparse si trova ad allenarsi da solo.
Stefano de Angelis. Il forte difensore romano, ma quasi naturalizzato
casentino, ha chiesto, ed ottenuto, di potersi allenare finchè
non si accaserà presso qualche società di B. Per il
resto nessuna novità alla ripresa dei lavori. Continua il
lavoro in progressione di Mister Pincente orientato allo scatto
e alla velocità. Marulla ha fatto fara anchee una piccola
partitella ai giocatori. Per domani è prevista una doppia
seduta. Invece per giovedì è confermata, con inizio
alle 16.30. l’amichevole con la Paolana, squadra che militanel
campionato di Eccellenza. Nel pomeriggio, inoltre, la Lega Dilettanti
ha diramato la composizione dei nove giorni del campionato, gli
accoppiamenti di Coppa Italia Dilettanti e il calendario delle date
e degli orari delle gare. Questa la composizione del Girone I in
cui è inserito il Cosenza: Adrano, Alcamo, Campobello di
Marzara, Comiso, Cosenza, Ebolitana, Francavilla sul Sinni, Giarre,
Ragusa, Rossanese, Sapri, Scillese, Siracusa, Sorrento, Trapani,
Turris, Vibonese, Viribus Unitis. Molte le new entries e girone
praticamente ridisegnato completamente. Per la Coppa Italia, come
prevedibile, il Cosenza è stato accoppiato con la Rossanese
e con la squadra ionica domenica 28 alle ore 15 il Cosenza farà
il suo debutto ufficiale nella stagione 2005/2006. Il ritorno a
Rossano è previsto per il 4 settembre, sempre alle 15. La
vincente andrà a formare un triangolare da cui ne scaturirà
la squadra che farà i sedicesimi. Le altre due gare che interesseranno
il triangolare sono Vibonese-Scillese e Giarre-Siracusa. Un bel
programma, non c’è che dire. Il triangolare si giocherà
il 28 settembre con ritorno il 26 ottobre. I sedicesimi invece si
giocheranno il 9 (andata) e 23 novembre (ritorno). Solo tre soste
previste nel campionato per Natale, Capodanno e Pasqua e cioè
il 25 dicembre 2005, il 1 gennaio 2006 e il 16 aprile 2006. Come
previsto venerdì prossimo verrà comunicato il calendario.
L’approfondimento:
Ed ecco il nuovo girone
23/08 (Riccardo Tucci) Con un leggero anticipo rispetto alla data
prevista, giorno 23 agosto, il Presidente Punghellini ha presieduto
la riunione del Consiglio Direttivo del Comitato Interregionale
in cui sono stati elaborati e diramati i Gironi del Campionato di
Serie D per la stagione 2005-2006. Dopo la penosa parentesi della
scorsa stagione, con la farsa delle due squadre cittadine, il prossimo
campionato vedrà ai nastri di partenza solo la formazione
dell’AS Cosenza inserita, come previsto, nel girone più
meridionale del torneo. Ma se questo era nelle previsioni, sicuramente
non sono stati in molti ad indovinare la composizione del girone;
come aveva promesso, il Presidente Punghellini ha riservato diverse
sorprese, a cominciare proprio dal girone del Cosenza. Nel girone
I sono stati inserite le formazioni di Ebolitana, Sorrento, Turris
e Viribus Unitis, oltre alla neopromossa potentina Francavilla sul
Sinni. Se per l’Ebolitana era prevedibile, sicuramente è
stata una sorpresa la collocazione delle altre formazioni campane.
Rispetto allo scorso campionato sono state spostate la Paganese,
nel Girone H Campano/Lucano/Pugliese e, addirittura nel girone molisano/laziale,
il Pomigliano. Per il resto tutto nella norma, oltre al Sapri, ci
saranno le quattro calabresi, Vibonese, Rossanese, Scillese e Cosenza
e le siciliane con il testa il rafforzatissimo Siracusa.
Sicauramente il girone più difficile risulta essere quello
campano/pugliese, con formazioni tutte con grandi ambizioni: la
Paganese mira a vincere il campionato dopo il flop dell’anno
scorso, ma la concorrenza sarà agguerrita, portata avanti
da Savoia, Monopoli e Brindisi.
Volendo fare una disamina delle formazioni del girone I sicuramente
la corazzata da battere sarà il Siracusa. La squadra del
capitano Giovanni Pisano si è praticamente rinforzata tutti
i reparti attingendo a piene mani dalle categorie superiori e dai
migliori elementi della serie D; giocatori come Rufini, Di Mauro,
Cirillo, Ferla ed il re leone Impellizzeri sono un lusso per la
categoria.
Una spanna sotto il Siracusa si assestano Sapri, Cosenza, Vibonese
e Sorrento. I primi hanno cambiato molto, hanno perso Lio, Scorrano
e Vanzetto passati al Cosenza ma hanno integrato la rosa con elementi
altrettanto validi.
Il Cosenza, dal canto suo, ha operato un lifting totale rinnovando
praticamente l’intera rosa, se solo riuscisse a portare a
casa una punta di spessore potrebbe tranquillamente collocarsi insieme
al Siracusa.
La Vibonese del neo tecnico Zampollini ha mantenuto l’intelaiatura
dello scorso campionato innestando alcuni validi elementi a cominciare
dalla punta Rosa trattato dal Cosenza in altri tempi.
Il Sorrento, ha disputato un ottimo campionato, il problema sarà
vedere come si adatterà ad un girone completamente nuovo
anche se all’organico già forte dello scorso anno ha
inserito pochi elementi e tutti di grosso spessore soprattutto in
attacco con la coppia Ingenito (proveniente dal Savoia) e Ripa (proveniente
dal Potenza)..
La terza fascia vede raggruppate la maggior parte delle squadre
siciliane con il Trapani su tutte, la formazione trapanese, ha allestito
una squadra di tutto rispetto, supportata da una nuova dirigenza
che ha puntato molto sui giovani e su elementi di categoria.
Le formazioni che potrebbero incontrare maggiori difficoltà
potrebbero essere le neopromosse Comiso, Campobello di Mazara, Scillese
e Francavilla sul Sinni e, forse, anche la Rossanese che ha cambiato
tre allenatori ancora prima di cominciare la stagione.
Ovviamente sarà il campo il giudice sovrano ed inappellabile.
Questa la composizione dei tre gironi meridionali del Campionato
di Serie D.
GIRONE G: Angri, Pomigliano, Aprilia, Astrea, Cassino, Ferentino,
Guidonia, Isola Liri, Monterotondo, Ostia Mare, Pisoniano, Sorianese,
Spes Mentana, Tivoli, Bojano, Montenero di Bisaccia, Nuovo Campobasso,
Venafro;
GIRONE H: Ariano, Nuovo Terzigno, Paganese, S. Felice A. Normanna,
Sangiuseppese, Savoia, Scafatese, Sibilla El Brazil Cuma, Solofra,
Lavello, Matera, Ars et Labor Grottaglie, Bitonto, Brindisi, Manduria,
Monopoli, Noicattaro, S. Paolo Bari;
GIRONE I: Ebolitana, Sapri, Sorrento, Turris, Viribus Unitis, Francavilla,
Cosenza, Rossanese, Scillese, Vibonese, Adrano, Alcamo, Campobello,
Comiso, Giarre, Ragusa, Siracusa, Trapani.
Gli orari di svolgimento delle partite di Campionato saranno:
Dal 28 Agosto 2005 ore 15.00
Dal 30 Ottobre 2005 ore 14.30
Dal 26 Marzo 2006 ore 15.00
Dal 21 Maggio 2006 ore 16.00
Contestualmente alla diramazione dei Gironi, il Consiglio Direttivo
ha comunicato le date e gli accoppiamenti per le gare di Coppa Italia.
Il Cosenza affronterà la Rossanese al San Vito, domenica
28 agosto mentre il ritorno è previsto la domenica successiva
4 settembre. Chi supererà il turno accederà ad un
mini girone a tre con gare di sola andata.
Questi sono gli accoppiamenti per i gironi più meridionali
della Coppa Italia con le date fino al termine della competizione.
Le date:
28 agosto/4 settembre – andata/ritorno
28 sett./12 ott./26ott. – 1°/2°/3° gara triangolari
9 nov./23nov. – andata/ritorno sedicesimi di finale
11gen./25gen. – andata/ritorno ottavi
8 feb./22feb. – andata/ritorno quarti
8 marzo/22 marzo – andata/ritorno semifinali
12 aprile/25 aprile – andata ritorno finale
Foti tuona:
“Il Bologna ci ha infangato. Saldato il debito Irpef”
23/08-(GiampaoloCataldo)-Iniziamo per una volta dalla fine, il
presidente della Reggina, Lillo Foti, al termine di una lunghissima
conferenza stampa stamane presso il centro sportivo ''S.Agata''
sembra un “imputato” graziato da una giustizia che non
vuole vedere. Sul volto del presidentissimo amaranto si legge tutta
la stanchezza e soprattutto la paura di un estate “rovente”
sotto il profilo delle iscrizioni al campionato di serie A. La data
odierna segna le prime dichiarazioni ufficiali dopo gli attacchi
piovuti dalla Lega e dal patron del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara.
Secondo il numero Uno amaranto: ''La Reggina ed io personalmente
abbiamo subìto una serie di tentativi di aggressione ma abbiamo
risposto con fermezza, con serenità rimanendo sempre fedeli
alle verità ed alla conoscenza dei fatti reali. La Società
che rappresento ha svolto in maniera regolare tutti gli interventi
che sono serviti per risolvere l'unico debito pendente nei confronti
dell'Agenzia delle Entrate. Abbiamo assolto gli impegni brillantemente
grazie anche all'autorizzazione ricevuta da parte della Covisoc
il 24 giugno scorso che tra l'altro è stata pure riconosciuta
dalla Figc''. Foti continua: ''Devo riconoscere la disponibilità
da parte della Federazione e l'impegno da parte delle istituzioni
che ci hanno dato una grossa mano di aiuto, ringrazio il Presidente
della Regione Loiero, il Presidente Bova, l'on Minniti, il Presidente
della Provincia Fuda e l'Amministrazione Comunale per il supporto
ed il sostegno. La Reggina si è sempre comportata in maniera
regolare, abbiamo attraversato un momento di difficoltà ma
nonostante questo sono state date certezze all'organico di squadra''.
''La tutela del marchio Reggina- chiarisce il presidente- investe
tutta la nostra comunità, non è solo l'impegno di
pochi, ritengo che questa Società porti benefici a tutti.
E' giusto che la comunicazione sia positiva in questo frangente
soprattutto nei confronti dei nostri tifosi che sono sicuramente
i primi sostenitori e che hanno permesso in questi anni il raggiungimento
di prestigiosi traguardi, insieme bisogna dare sempre più
forza per salvaguardare la presenza della Reggina in serie A. I
fatti sono dalla nostra parte, qualsiasi dubbio mosso è stato
creato in maniera artificiosa per risolvere esigenze personali''.
Il Presidente attacca: ''Le polemiche sollevate nelle ultime settimane
sono state create per metterci in difficoltà, la Reggina
ha dato ancora una volta credibilità del suo operato pagando
interamente l'importo Irpef dovuto. Ritengo che questa sia stata
una prova concreta del modo di essere di una Società che
negli ultimi 20 anni si è sempre contraddistinta nel rispetto
delle regole e delle leggi, siamo stati additati da parte di alcuni
organi di stampa come fossimo responsabili di non so quale episodio
di scorrettezza ed invece non è stato così''. Foti
parla anche di ''politica oculata da parte della società
sul piano finanziario'', sostenendo che ''il problema del debito
con l' erario e' stato in parte contenuto rivedendo la struttura
dell' area tecnica e quindi risparmiando nel bilancio una somma
che e' poi risultata utile''. Affronta poi gli aspetti tecnici e
dopo l'annuncio dell' acquisto del difensore Maurizio Lanzaro, 23
anni, precisa che ''la campagna acquisti non si e' ancora conclusa,
potrebbero esserci altre novita'. Puntiamo, in particolare, ad assicurarci
qualche altro giocatore svincolato''. Infine risponde alle critiche
sulla vendita di Mozart allo Spartak Mosca e la cessione in prestito
di Bonazzoli alla Sampdoria. ''La situazione economica in cui si
e' trovata la società - conclude Foti - non ha condizionato
la campagna acquisti e cessioni. La vendita di Mozart era già
stata preventivata. In ogni caso sono rimasti sostanzialmente confermati
il reparto difensivo, che ha perso soltanto Zamboni, e quello di
centrocampo, nel quale non ci saranno piu' Mozart, Nakamura e Colucci,
ma il blocco portante composto da Mesto, Paredes, Tedesco e Balestri
e' pronto ad affrontare un' altra stagione''. Intanto, il presidente
del Bologna, attacca di nuovo la società amaranto in un’
intervista rilasciata al settimanale “L’ espresso”:
“ Il caso Reggina è una vicenda incredibile. C’
era una lettera ufficiale dell’ Agenzie delle entrate di Roma
che dichiarava inidonea la fideiussione presentata dalla società
calabrese. Era firmata da Marco Di Capua, direttore centrale per
l’ accertamento. Erano oltre 15 milioni di euro di tasse il
cui pagamento dilazionato veniva garantito dalla “San Remo
s.p.a”, che l’ Agenzia delle entrate definiva “soggetto
non legittimato al rilascio della garanzia prevista”.(Come
da noi anticipato in altri articoli). “Poi l’ 11 agosto,-
continua Frascara- oltre ogni termine massimo, la Reggina ha trovato
un finanziamento da parte della Banca popolare di Crotone”.
“ Evidentemente è accaduto qualcosa che preferisco
tacere”- conclude il patron bolognese. FIDEJUSSIONE “POLITICA”
''Il debito della Reggina con il fisco si può considerare
ormai saldato'' ha “tuonato” il presidente amaranto,Lillo
Foti. ''Avevamo ottenuto originariamente - ha aggiunto Foti - la
rateizzazione, ma adesso il debito e' stato saldato in contanti,
con il versamento di 15 milioni di euro. In questo modo la posizione
economica della Reggina e' stata regolarmente chiarita e regolarizzata.
Devo dire, comunque, che la situazione debitoria che si e' trovata
ad affrontare la Reggina e' la stessa che riguarda anche altre società.
Per raccogliere la somma necessaria per saldare il debito col fisco
abbiamo anche beneficiato di una fideiussione della Banca Popolare
di Crotone, ma anche dell' aiuto degli enti locali. Determinante,
in questo senso , e' stato l' intervento del presidente della Regione
Calabria, Agazio Loiero''. ''Importante - ha detto ancora il presidente
Foti - e' stato anche l' intervento del deputato Marco Minniti.
Cosi' come quelli del presidente della Provincia di Reggio, Pietro
Fuda; del presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, e dell'
Amministrazione comunale di Reggio Calabria. Provincia e Comune
di Reggio hanno anche elargito direttamente un contributo''. Insomma,
“tutto il mondo è paese”, gli interessi quando
si fanno”pesanti”, scende in campo la politica per poter
usufruire di agevolazioni che con lo sport non hanno nulla a che
fare. L’ orrore non è difendere i diritti di una squadra
ma attuare due pesi e due misure, visto che due anni fa quando a
chiedere aiuto era una squadra cadetta, che certamente non aveva
gli introiti della serie A, ma con altrettanto onore portava in
alto il nome della Regione Calabria, nessuno è “sceso”
in campo per difendere i diritti di miglia di tifosi. Per commentare
tutta la vicenda c’ è solo un verbo, “vergognatevi”.
I comuni minacciano
la serrata degli stadi. Non vogliono la B il sabato sera. Salernitana:
aperta una inchiesta della Procura di Roma.
23/08-(G.C.)- Il calcio italiano continua a vivere in agonia. Dopo
aver archiviato la “questione” iscrizioni, ripescaggi
e caso Genoa, scoppia il caso serie B. I Comuni delle società
di serie B confermano il 'No' alle gare di sabato pomeriggio, i
motivi sono vari: dall'ordine pubblico alla sicurezza, alla tutela
dei mercatirionali, e cominciano a inviare ai club delle loro città
comunicazioni in cui ribadiscono l'intenzione di non concedere gli
stadi per il sabato pomeriggio, e invitano i presidenti a intervenire
sulla Lega Calcio perchè modifichi il format del campionato
di B. E dalla Lega viene oggi questa precisazione: in caso di impossibilità
di giocare al sabato pomeriggio negli stadi delle società
interessate, la Lega non può che attenersi a quanto disposto
da una delibera in proposito. Vale a dire: niente spostamento ad
altra ora della stessa giornata, o si trova un altro stadio in cui
giocare allo stesso giorno e alla stessa ora, o la partita viene
rinviata a data infrasettimanale da destinarsi. A quanto si e' appreso,
ai club e' già arrivata via fax la 'risoluzione' contro le
gare al sabato pomeriggio adottata ieri dai Comitato dei sindaci
contrari riuniti a Piacenza (erano in 15, con l'adesione di altri
3). In più, i singoli Comuni stanno facendo partire la loro
lettera. Per quanto riguarda le squadre lombarde impegnate sabato
in casa nel primo turno di campionato, una lettera del Comune di
Bergamo e' stata ricevuta dall'Albinoleffe, che sabato ospita il
Rimini, e quella del Comune di Brescia e' in partenza per la squadra
di Corioni, che gioca subito in casa un derby con la neopromossa
Cremonese. Atalanta e Mantova giocano fuori casa, rispettivamente
contro Cesena e Modena. Domani a Brescia e' in programma una riunione
di giunta comunale, in cui sarà preso in esame il problema.
Si e' appreso che non e' esclusa la possibilità che il Comune
tenga in considerazione la situazione di 'emergenza', e per questo
primo sabato dia la disponibilità ad aprire lo stadio al
pomeriggio. La richiesta dei Comuni e' di spostare le gare alle
20.30 del sabato e di giocare alle 15 del pomeriggio nel periodo
invernale. Che possano essere i presidenti dei club a tentare di
'convincere' la Lega a tornare sulle decisioni e' praticamente da
escludere, anche perchè gli stessi presidenti hanno deliberato
nelle assemblee di Lega il format del campionato. Non è tardata
la risposta da Via Rossellini, sede della Lega Calcio:” Abbiamo
ricevuto la lettera ma, per ora, resta la decisione presa nella
scorsa assemblea di giocare il sabato pomeriggio". La Lega
Calcio resta, sulle posizioni prese nella delibera del 18 agosto.
Se poi i prefetti delle singole città dovessero decidere
di non rendere disponibili gli stadi, la soluzione sarebbe quella
di trovare un altro campo su cui far giocare la partita, oppure
di rinviare la data dell'incontro.
SALERNITANA, PROCURA ROMA APRE FASCICOLO PER
ABUSO UFFICIO
La procura di Roma , dopo un esposto della compagine proprietaria
della squadra campana, ha aperto un’ indagine sull’
esclusione della Salernitana dal campionato si seri B. . Titolare
dell'inchiesta il pm Pietro Pollidori che procede per abuso d'ufficio,
per il momento contro ignoti. Ad assistere, in questa fase, la squadra
amaranto, l'avvocato Carlo Taormina. Secondo quanto si è
appreso domani sarà sentito negli uffici di piazzale Clodio
il patron Aniello Aliberti.
Martedì
pomeriggio la composizione dei gironi di serie D.
22/08 Come avevamo anticipato ieri, oggi la Lega Interregionale
d D ha dato conferma alle indiscrezioni, trapelate ieri, anticipando
a martedì la composizione dei gironi e quella della Coppa
Italia Dilettanti e lasciando inalterata la formazione dei calendari
che avverrà sempre il 26.. Questo il comunicato: “Il
presidente del Comitato Interregionale William Punghellini, nel
prendere atto che sono venute meno le pregiudiziali che ne avevano
a suo tempo rinviato la pubblicazione e al fine di consentire alle
societa' una migliore programmazione, ha deciso di anticipare da
mercoledi' 24 agosto a domani la riunione del Consiglio direttivo
(ore 16) e la conseguente diramazione della composizione dei nove
gironi del campionato (inizio domenica 1 settembre) che verranno
resi noti alle 18.30 presso la sede di via Po. Nella circostanza
saranno stilati anche gli accoppiamenti e gli incontri del primo
turno di Coppa Italia in programma domenica 28 agosto. Resta, invece,
fissato per venerdi' 26 agosto alle 12 presso il salone della Figc
in via Allegri a Roma l'appuntamento per la diramazione del calendario”.
Cosenza: in
dirittura d’arrivo l’ingaggio di Papasidero
21/08 Ha fortemente convinto Presidente e tecnici la prestazione
del difensore Papasidero, “sorvegliato speciale” del
Torneo di Scilla. Ha così talmente impressionato il giocatore
che molto probabilmente a brevissimo la società lo annovererà
nella sua rosa di giocatori. Commenti positivi dopo Scilla dell’allenatore
in seconda Giacomo Zunico che ci ha confermato i notevoli progressi
dell’organico “Nonostante avessimo tutte le nostre punte
non disponibili per acciacchi – ha detto Zunico raccontandoci
il gol capolavoro di Lio direttamente dal calcio d’angolo-
il Cosenza ha mostrato una grande vena offensiva prendendo legni
e traverse con Di Girolamo, D’Amblè, Scorrano e Lio”.
E Marulla ha dovuto fare di necessità virtù. Con una
formazione abbastanza inedita che ha preso un gol su di una piccola
disattenzione per una palla sporca lavorata male in area. Ma le
amichevoli servono anche per questo. Per affinare l’intesa
con i compagni e valutare la vera entità dei reparti. Intanto
Marino continua la sua opera di ricerca per ovviare la problema
della punte punte che, per un motivo o un altro, non potranno essere
viste all’opera fino alla prima settimana di settembre. L’ambiente
e sereno ed i giocatori hanno già formato un gruppo affiatatissimo.
Ora con la Coppa Italia si potrà valutare ancora meglio lo
spessore di questa squadra. Primo turno, sicuramente in casa, il
28 settembre, dovrebbe essere giocato contro la Rossanese. Alcune
indiscrezioni, inoltre hanno annunciato che Punghellini vorrebbe
anticipare al 23 la composizione dei gironi e la formazione degli
accoppiamenti per la Coppa Italia Dilettanti. Il busillis che bloccava
le operazioni era la vicende del Como che, come tutti sanno, è
stata risolta venerdì scorso. L’appuntamento per i
lupi è quindi fissato per martedì pomeriggio e non
più per lunedì, come avvisato prima, per una variazione
di programma.
Il Cosenza
si aggiudica il torneo di Scilla
20/08 E’ un Gaetano Intrieri davvero raggiante quello che
alla fine del quadrangolare gongola per il suo Cosenza. E sì,
i Lupi, nonostante le numerose assenze in attacco per infortuni,
si sono aggiudicati il torneo di Scilla. Partenza in salita con
i giovani del Bovalino che hanno messo sotto gli uomini di Marulla.
Ma a levare le castagne dal fuoco ci ha pensato Ambrosecchia che
con un tiro dai 30 metri ha fatto secco il portiere avversario.
D’Amblè e Di Girolamo hanno preso anche due legni,
segno che la squadra è in vena. La partita, terminata in
parità (1-1) è stata decisa ai calci di rigore. Nell’altra
gara la Scillese ha battuto per 1-0 la primavera della Reggina.
La finale, giocata dal Cosenza con la Scillese è stata quasi
un anticipo di campionato. Lupi ben messi n campo da Mister Marulla
e marcatura straordinaria di Lio che ha realizzato la rete direttamente
dal calcio d’angolo. Marulla, nelle due gare, ha fatto giocare
tutti i calciatori disponibili. Domani giornata di riposo, si riprende
lunedì. Intrieri, intanto, ha fatto capire che ci potrebbero
essere delle novità in attacco. Dopo la tegola Senè
è probabile che il reparto offensivo venga rinforzato ulteriormente.
Le formazioni
COSENZA: Bruni, Papasidero, Ambrosecchia, Vanzetto,
Scorrano, Maglione, Di Girolamo, Comadomo, Lio, D’ Amblè,
Levato. ALL. Gigi Marulla
SCILLESE: Di Mauro, Manzo, Belardinelli, Dardanelli,
Micelotta, Granata, Tafuro, Provenza, Guardabascio, Ferrante, Bartolomeo.
ALL. Cavallo
REGGINA (Primavera): Marino, Moring, Toscano,
Nicolò, Fortugno, Riso, Mavilia, Squillace, Zingaro, Viola,
Koris. ALL. Francesco Ferraro
BOVALINESE: Romeo, Sergi, Frasca, Commisso, Papaleo,
Criaco, Pelle, Carrà, Pitasi, Galluzzo, Milano. ALL. Maurizio
Panarello
Stilati i calendari
di C. Macalli polemizza con Preziosi. Il Genoa presenta reclamo;
e dopo gli scontri, gli arresti
20/08 I campionati di serie C1 e C2 2005/06, i cui calendari sono
stati presentati oggi nella sede della Figc in via Po, inizieranno
il 28 agosto e si concluderanno il 7 maggio 2006 (per la regular
season). I playoff, per entrambe le serie, inizieranno il 21 maggio
2006. Queste le date:playoff (semifinali) e playout: andata 21 maggio,
ritorno 28 Maggio playoff (finali): andata 4 giugno, ritorno 11
giugno Le soste sono per la C1 il 30 ottobre, il 25 dicembre, l'1
gennaio 2006 e il 12 febbraio. Per la C2 il campionato si fermera'
il 20 novembre, il 25 dicembre, l'1 gennaio 2006 e il 5 marzo. Per
entrambi i campionati e' previsto un turno infrasettimanale mercoledi'
21 dicembre. A Pasqua (domenica 16 aprile 2006) C1 e C2 giocheranno
alla vigilia, sabato 15 aprile.Dal 28 agosto si giochera' alle ore
15, dal 30 ottobre alle 14.30, dal 26 marzo 2006 alle 15 e dal 21
maggio alle 16.
Poi il Presidente di C Macalli ha concesso due battute alla stampa.
La prima sullo spostamento della Salernitana nel giorna A. “Sono
state divise per motivi di ordine pubblico la Salernitana e il Napoli
nel prossimo campionato di serie C1” ha detto il presidente
della Lega di serie C, Mario Macalli, alla presentazione dei calendari
nella sede della Figc in via Po: "Se fossero state nello stesso
girone chissa' dove avremmo dovuto giocare questa partita".
La Salernitana e' infatti nel girone A e il Napoli nel B. Per lo
stesso motivo le squadre campane sono state divise in due gironi
diversi della C2: "E' stata una cosa necessaria", ha detto
Macalli.Poi sul caso Genoa ha voluto dire la sua. “Non voglio
piu' porgere l'altra guancia" ha detto Macalli, polemizzando
con il presidente del Genoa, Enrico Preziosi: "Ho sentito un
presidente di societa', il presidente del Genoa - ha detto Macalli
alla presentazione dei calendari di C - affermare che avevamo fatto
ricorso al Tar del Lazio per compilare al piu' presto i nostri calendari,
e che poi non li avevamo fatti nello stesso giorno della Lega di
A e B. Non ho capito se certe persone non capiscono quello che dicono
o sono in mala fede. Noi non avevamo nemmeno gli organici fino al
Consiglio federale e solo ieri, dopo il Consiglio di Stato, abbiamo
potuto completare gli organici e fare i gironi di C2. Siamo stanchi
di attacchi strumentali, non ne possiamo piu'".
Intanto I legali del Genoa Calcio (D' Angelo, Carbone e Gatto) hanno
depositato stamani il reclamo avverso la decisione del giudice civile
Alvaro Vigotti che ieri, con ordinanza motivata, ha dichiarato la
giurisdizione del Tar Lazio rigettando il ricorso della squadra
rossoblu'. Il tribunale civile collegiale, al quale i legali del
Genoa hanno presentato reclamo, ha fissato l' udienza per venerdi'
mattina. Il relatore sara' la giudice Casale. Per la cronaca, dopo
gli scontri di ieri sera oggi ci sono stati gli arresti della polizia.
Il bilancio è pesante: una persona arrestata, una denunciata,
60 identificate, una trentina di cassonetti dei rifiuti dati alle
fiamme, un ciclomotore danneggiato dal fuoco, la ferrovia bloccata
dalle 22,40 alle 23,20 sulla linea Genoa-La Spezia. In piu', circa
200 teppisti hanno approfittato della manifestazione indetta dai
tifosi per compiere danni in diversi quartieri cittadini. Sono una
sessantina, infine, le persone che sono state identificate durante
le fasi piu' calde della serata, in particolare in occasione del
blocco della ferrovia. Altri gruppi di teppisti si sono invece dispersi
nelle strade dei quartieri di Marassi e San Fruttuoso: al loro passaggio
hanno dato fuoco a numerosi cassonetti dei rifiuti. Alla fine i
contenitori distrutti sono stati complessivamente una trentina.
La situazione e' tornata alla normalita' poco dopo mezzanotte, quando
nelle strade della citta' e' ricominciato il lavoro straordinario
degli addetti all'igiene urbana'.
Il Cosenza
ufficializza il giovane attaccante Domicoli. 40 giorni di stop a
Senè.
19/08
Il Presidente Intrieri e il DS Marino stravedono in lui e pur di
tenerselo hanno fatto i salti mortali per averlo in pianta stabile
a cosenza. Stiamo parlano del giovane attaccante Giuseppe
Domicoli (nella foto a sinistra) , classe 1987, proveniente
dal Gela, società che, dopo le note vicissitudini che la
vedvano in un primo momento esclusa dal campionato, si è
finalmente decisa a cedere il calciatore a titolo definitivo, riferisce
una nota della società, di cui si è fatto un gran
parlare nel ritiro di Moccone. Ma la gioia è stata un po’
attenuata, dopo la risonanza fatta oggi in ospedale, dal responso
negativo che per prevede almeno 15 giorni di riposo. E a far da
compagnia, a Domicoli, agli esami ospedalieri era con lui l’altro
attaccante, il colored Senè. Per lui bollettino medico più
pesante. Quaranta giorni di stop per uno strappo al muscolo femorale.
Riposo assoluto quindi e inizio campionato che purtroppo verrà
saltato a piè pari. Probabilmente se il giocatore fosse stato
sottoposto prima a controllo si sarebbe evitato anche di farlo allenare
leggermente in questi giorni. Evidente che la cura presso il suo
fisioterapista, svolta in questi giorni, non ha avuto alcun effetto,
anzi. Per chiudere, visto che ci siamo, il discorso infermeria,
rispetto ad ieri miglioramenti per Ambrosecchia e Longobardi, mentre
per i giovani Morrone e Brogno stop anche oggi. Sul campo una sola
seduta basata prima sulla velocità con Mister Pincente e
poi sulla tecnica con la classica partitella tra tutti i componenti
della rosa. Marulla ha provato alcuni schemi e alcune soluzioni
che vorrà verificare sabato al quadrangolare al Villaggio
del Pino di Melia di Scilla, località a otto chilometri da
Scilla posta a circa ottocento metri sul livello del mare. Ancora
una volta Marulla dovrà inventarsi la formazione e soprattutto
l’attacco visto che Jovanic, Criniti, Senà e Domicoli
sono indisponibili. Ma un test è sempre buono per valutare
la situazione del collettivo. Per sabato mattina, quindi, è
prevista la rifinitura e poi la partenza dopo pranzo per Scilla
dove alla 17 inizierà il torneo.
Gironi di D
rinviati al 24 agosto. Respinto il ricorso del Genoa e del Como.
Compilati i gironi di C2. Guerriglia a Genova.
19/08 Altra giornata campale per il calcio italiano. Oggi in programma
c’erano diverse scadenze. Tra tutte, quella che interessava
il Cosenza era la composizione dei gironi di serie D. Ma la cosa
è purtroppo saltata perché questa mattina erano ancora
in corso di dibattimento i ricorsi del Genoa (che comunque non interessava
la D) e il ricorso del Como che invece è stato quello che
ha bloccato le operazioni del presidente Punghellini che, a questo
punto, ha preferito rimandare il tutto (compilazione dei gironi
e accoppiamenti del primo turno di Coppa Italia) a mercoledì
prossimo, 25 agosto alle ore 18. Rimane invece inalterata per il
26 la composizione dei calendari. Dicevamo dei ricorsi respinti.
A Genova grande amarezza
Infatti, mentre nel pomeriggio sembrava che le proteste fossero
placate, in serata decine di cassonetti dell' immondizia dati alle
fiamme, un tentativo di occupazione dei binari della ferrovia, lanci
di petardi, pietre e bastoni da parte di dimostranti con caschi
da motociclista in testa, cariche della polizia e dei carabinieri
sono stati i punti cardine della manifestazione dei tifosi del Genoa
che dopo le 22 è degenerata proprio nelle stesse strade degli
scontri del G8 del 2001. I tifosi si sono radunati in piazza De
Ferrari alle 21. Gia' da subito si vedeva che l'atmosfera era diversa
da quella di altre dimostrazioni pacifiche dei giorni scorsi: poche
famigliole con bambini e pochi anziani; molti giovani con caschi
da motociclista, bastoni e bandiere arrotolate. Nel pomeriggio i
capi della tifoseria organizzata avevano rifiutato un incontro chiesto
dal prefetto Giuseppe Romano per tentare di rasserenare gli animi.
In corteo circa tremila persone si sono mosse lungo via XX Settembre
ed hanno raggiunto la grande piazza davanti alla stazione Brignole.
Nell'ultimo tratto i primi dimostranti in testa al corteo hanno
cominciato a trascinare cassonetti con i quali hanno tentato di
fare una barricata sul viale davanti al grande albergo di corte
Lambruschini. I primi cassonetti sono stati incendiati alle 22 ed
e' stata la scintilla degli incidenti ai quali hanno preso parte
solo alcuni dei manifestanti, i piu' esagitati. Un gruppo di alcune
decine di persone ha occupato per alcune decine di minuti i binari
della ferrovia Genova-La Spezia ed ha ingaggiato una prima battaglia
con gli agenti di polizia ed i carabinieri: dall'alto hanno bersagliato
con sassi presi dalla massicciata i reparti che hanno risposto con
lanci di lacrimogeni. Una carica ha rapidamente sgomberato i binari.
Le devastazioni si sono cosi' spostate verso i quartiere di Marassi
e San Fruttuoso, a monte della ferrovia. Anche qui decine di cassonetti
incendiati, lanci di pietre e biglie da una parte e di lacrimogeni
dall'altra e cariche di alleggerimento. Le piazze Giusti, Martinez
e corso Sardegna sono stati teatri dell'ultima parte degli scontri,
anche se piu' sfilacciati.
Il Consiglio di stato boccia il Como
E come per il genoa anche per il Como c’è stata una
doccia amara. Infatti la La sesta sezione del Consiglio di Stato
ha rigettato questa mattina il ricorso del Como contro la non iscrizione
al campionato di C2, gia' confermata dal Tar del Lazio. La qual
cosa ha definitivamente spento ogni velleità dei Lariani
ed ha spalancato le porte al Presidente Macalli che così
ha potuto stilare i gironi di C2. I gironi di C2
Questa la composizione dei nuovi gironi della C2 2005/2006: Girone A: Bassano, Biellese, Carpenedolo, Casale,
Cuneo, Ivrea, Jesolo, Lecco, Legnano, Montichiari, Olbia, Pergocrema,
Portogruaro, Pro Vercelli, Sanremese, Sudtirol, Valenzana, Venezia. Girone B: Ancona, Bellaria-Igea Marina, Benevento,
Carrarese, Castel San Pietro, Castelnuovo Garfagnana, Cavese, Cuoiotelli
Cappiano Romaiano, Foligno, Forli', Gualdo, Gubbio, Montevarchi,
Prato, Reggio Emilia, Sansovino, Sassuolo, Spal. Girone C: Andria Bat, Cisco Roma, Gallipoli, Giugliano,
Igea Virtus Barcellona, Latina, Melfi, Modica, Nocerina, Potenza,
Pro Vasto, Real Marcianise, Rende, Rieti, Taranto,
Vigor Lamezia, Viterbo, Vittoria.
Infine, domani alle ore 13 a Roma verranno finalmente elaborati
i calendari di Serie C/1 e C/2.
Il Cosenza
piazza un altro colpo, preso il difensore Impiccichè. Polemiche
sulle dimissioni di Spadafora e Pellicori
18/08
Continua senza soste, al ritmo di un nuovo arrivo al giorno, la
campagna di potenziamento dell’As Cosenza voluta dal Presidente
Intrieri per avere ai nastri di partenza del prossimo campionato
di serie D una formazione davvero competitiva che possa vincere
il campionato. Nessuno nasconde l’obiettivo grosso, che d'altronde
sta nel motto della campagna di quest’anno “per l’ultimo
anno in D”, che Intrieri e Marulla si sono prefissati. Ed
in questa ottica il DS Marino, coadiuvato dal DG Altomonte, stanno
facendo davvero del loro meglio. Infatti questo pomeriggio con una
nota stampa la società ha ufficializzato il passaggio in
rossoblu del difensore Michele Impiccichè
(nella foto a sinsitra), classe 1979. Lo scorso anno il giocatore
ha effettuato otto presenze con il Modica. In precedenza aveva militato
con altre compagni: il Matera e la Rossanese. Il giocatore si è
presentato quest’oggi all’allenamento ed ha lavorato
insieme ai suoi nuovi compagni. Impiccichè è in buono
stato di forma essendo arrivato da un'altra preparazione. Contento
della piazza: “Sono qui per raggiungere quello che i tifosi
si aspettano, la conquista di una promozione che il Cosenza merita
e sono contento di giocare in una piazza veramente ambita per tutti
i calciatori” ha detto il difensore ai cronisti presenti al
San Vito. “farò del mio meglio affinché il Cosenza
possa vincere questo campionato”, ha poi concluso Impiccichè.
Oggi
la rosa del Cosenza ha disputato, intanto, le due sedute di allenamento
previste. Il preparatore Pincente sta volgendo ora la preparazione
verso la velocità e gradualmente sta cominciando a portare
i giocatori a forzare i tempi sulla corsa. Nel pomeriggio lavoro
a tempo pieno con il pallone dove Mister Marulla ha provato diverse
soluzioni, valutando all’opera sia Impiccichè che il
difensore Papasidero in prova fino a sabato (torneo incluso). Su
di lui ancora la società non si sbilancia. Qualche novità
di mercato però potrebbe arrivare già venerdì
per il laterale difensivo Cozzolino che potrebbe addirittura essere
già a disposizione di Marulla. Il condizionale è d’obbligo.
Sul piano difensivo, quindi, dopo questa operazione di Impiccichè
il reparto difensivo prende consistenza e aspetta soltanto la ciliegina
sulla torta. Luca Altomare. La trattativa con Altomare continua
ad essere condizionata dai problemi contrattuali con la società
biancoverde lametina che potrebbero anche far saltare l’affare.
Ma i dirigenti silani non disperano. Infine sul fronte infermeria
si registrano tre calciatori fermi completamente ed uno i: Jovanic,
Morronee Brogno ed uno a metà: Domicoli. Quest’ultimo,
infatti, vittima di affaticamento muscolare oggi ha lavorato solo
in palestra. A parte hanno lavorato Senè (fermo nel pomeriggio),
Longobardi e Ambrosecchia. Non ha forzato, questa mattina, Scarlato
che però nel pomeriggio ha giocato con i compagni. In chiusura
sembrava che la polemica sui due dirigenti che hanno lasciato la
società fosse chiusa ma una nota inviata da alcuni tifosi
al mare “tra Fiumefreddo e Amantea” si firmano nella
nota, chiedono una conferenza stampa in cui Spadafora e Pellicori
chiariscano alla tifoseria quali siano stati i motivi che li hanno
portati alla loro scelta. Ci sembra davvero eccessivo, proprio ora
che la società sta moltiplicando i propri sforzi per allestire
una compagine competitiva, aprire polemiche inutili che possono
soltanto fare del male e non portare alcun beneficio all’operato
del Presidente Intrieri e del suo staff. Ora che finalmente si è
arrivati ad avere un'unica società, un’unica squadra
e che finalmente si comincia a parlare solo di calcio ci si inventano
polemiche senza senso che hanno solo bisogno del privato per essere
eventualmente chiarite. I panni sporchi, e sicuramente questi non
sono panni sporchi ma scelte personali, si lavano in famiglia, a
chi giova pubblicizzarli? Servirebbe soltanto ad alzare ulteriore
polvere dopo due pasticciatissimi anni vissuti tra le chiacchiere
e pasticci inconcludenti che hanno tenuto il calcio cosentino al
palo. Ora più che mai serve unità di intenti e remare
tutti verso una sola direzione. Per domani modifica del programma
invece di due sedute, Marulla ha deciso di effettuare un solo allenamento
nel pomeriggio alle 16.
La B si giocherà
di sabato. Protesta dei sindaci, ma servono soldi. Gazzoni vende
il Bologna. Il Torino inizierà con tre settimane di ritardo
18/08 Le proteste di sindaci e tifosi non sono servite. Come era
stato gia' deciso, la serie B giochera' il sabato pomeriggio, alle
15. Niente ripensamenti. L'assemblea dei presidenti di serie B ha
sancito - cosa ormai fuori discussione - il primato dei proventi
televisivi sulla passione per lo stadio, sul mito della partita
alla domenica e su qualsiasi altro problema o perplessita'. La decisione,
conferma di quella gia' presa quando e' stato definito il format
della stagione di B, e' maturata questo pomeriggio nell'assemblea
cui hanno preso parte i rappresentanti delle societa' del campionato
cadetto - mancavano solo Pescara e Bologna, rappresentato pero'
dal Verona - con il presidente della Lega Adriano Galliani. ''Non
e' una sfida ai sindaci - ha poi precisato subito Galliani -. E'
stata una decisione dettata dalla necessita' di valorizzare il prodotto-calcio
della B. Se non avessimo smarcato la serie B dalla serie A, avremmo
condannato la B a scomparire''. Le 22 squadre della serie minore
scenderanno dunque in campo il sabato, ad eccezione dei turni infrasettimanali
e delle domeniche in cui il campionato maggiore riposa. Ogni giornata,
fatta eccezione per le ultime quattro del campionato, avra' un anticipo
il venerdi' e un posticipo il lunedi' (o, in determinati casi, due
anticipi senza il posticipo o due posticipi senza l'anticipo). L'accordo
e' stato preso a larga maggioranza. ''E' la prima volta - ha sorriso
Galliani - che ricevo un applauso a scena aperta dei presidenti
della B''. Solo Piacenza, Atalanta e Cesena hanno votato contro,
mentre Verona e Bologna si sono astenute. Le societa' hanno cosi'
accettato le offerte Rai di 8 milioni di euro per gli highlights
televisivi (e la Rai fara' un 90/o Minuto del sabato per la B) e
di 500 mila euro per le dirette radiofoniche, e si sono accordate
per indire un bando per la vendita collettiva di una parte dei diritti
televisivi individuali. Di fatto sono state messe in palio 84 gare
(i 76 anticipi e posticipi, le 2 gare di play-out e le 6 di play-off),
che saranno trasmesse dall'emittente satellitare o in digitale terrestre
che avra' fatto la miglior offerta entro le 12 di giovedi' 25 agosto.
Ammesso che ci sia un offerente. Per tutte le altre partite, 394
in tutto, sara' interesse delle singole societa' trovare una televisione
disposta ad acquistarne i diritti televisivi. ''Abbiamo ottimizzato
i ricavi televisivi - ha riconosciuto Galliani, fiducioso di trovare
un acquirente per il pacchetto delle 84 partite -. Ora resta da
trovare una soluzione su due questioni: se ci saranno una o due
Leghe e quanti soldi andranno ai due campionati di A e B''. Per
questo e' stato gia' convocato il Consiglio Federale mercoledi'
prossimo a Roma, ma sul suo esito Galliani preferisce non sbilanciarsi.
''Dopo Istanbul - ha scherzato - non faccio previsioni''. Ma sono
gli stessi presidenti di B a non farsi illusioni su una durata eterna
delle mutualita' e a voler correre ai ripari. ''La serie A non ci
sosterra' a vita - ha sentenziato Vincenzo Matarrese, vicepresidente
della Lega per la B - dobbiamo a tutti i costi puntare su un prodotto
per la serie B, perche' abbiamo bisogno di introiti. Oggi si incassa
un terzo di quello che si spende''. Alla luce della necessita' economica
molti presidenti hanno dovuto ingoiare il boccone amaro delle partite
al sabato. Uno di questi e' Gian Battista Pastorello, patron del
Verona, che tra l'altro deve fare i conti con un sindaco che si
e' opposto fermamente a concedere lo stadio il sabato pomeriggio.
''Calcolando anticipi, posticipi, gare infrasettimanali e domenicali,
si tratterebbe soltanto di una dozzina di giornate critiche. Mi
auguro che i sindaci cambino idea''. Al momento Roberto Reggi, primo
cittadino di Piacenza e capofila della protesta dei sindaci, non
sembra intenzionato a recedere, e ha gia' annunciato che non concedera'
lo stadio. ''Io credo che gli stadi - ha commentato Galliani - siano
patrimonio della collettivita' e non una proprieta' privata dei
sindaci. So che questa decisione crea disagi ad alcune municipalita'
e ad alcune categorie di tifosi, ma dobbiamo capire se sono piu'
importanti i mercati o le societa', perche' succede che gli stessi
che si lamentano del mercato, quando poi le societa' non hanno i
mezzi fanno le insurrezioni popolari''. ''Quasi tutti i problemi
del calcio - ha concluso il presidente della Lega - quest'anno sono
nati dalla B. Io credo che questo campionato debba essere modificato
e soprattutto debbano essere riequilibrati i costi e i ricavi''.
Infine in serata la notizia di Gazzoni che ha deciso di meteter
in vendita il Bologna. Il presidente felsineo non ha mandato giù
la conferma della Lega di lasciare in A, così come doveva
essere, Messina e Reggina, e come promesso ha annunciato oggi di
voler vendere la società. Ma dopo le rivelazioni di questa
estate chi comprerà questo Bologna?
Nel frattempo il Torino salterà le prime due giornate di
campionato. Così come ha annunciato la Lega Calcio. Sono
quindi rinviate a data da destinarsi le gare : Pescara-Torino, in
programma il 27 agosto 2005, e Torino-Bari, in programma il 4 settembre
2005. Considerato il rinvio anche del terzo turno, i granata cominceranno
a giocare a partire dalla quarta giornata.
Il Cosenza
riprende il lavoro con la sorpresa dell’attaccante Criniti.
In arrivo Altomare. Pellicori e Spadafora lasciano.
17/08
Finite le ferie per i Lupi del Presidente Intrieri e di Gigi Marulla.
Ripresa questo pomeriggio sul terreno del Sanvitino la seconda parte
della preparazione non senza novità. Infatti già nel
primo pomeriggio la società di via Rossini aveva ufficializzato
con una nota l’ingaggio del forte attaccante Gianfranco
Criniti (nella foto), classe 1978. Criniti con un curriculum
di tutto rilievo si presenta a Cosenza con un bagaglio di quasi
60 reti (57 per la precisione) realizzati negli ultimi quattro anni,
prima che un infortunio al ginocchio inceppasse la sua mitragliatrice
di gol. Il neo rossoblu si è presentato al campo verso le
16 per fare conoscenza della squadra e dell’allenatore. Come
la nota della società aveva anticipato e lo stesso giocatore
ci ha confermato, Criniti ha finito le cure mediche presso uno specialista
di Cattolica dove sta facendo ritorno per terminare la riabilitazione
e la preparazione per poi essere completamente disponibile dal primo
settembre agli ordini del Mister. Un vero colpo realizzato dal DS
Ciccio Marino che sta mettendo su un organico di prima qualità.
“Sono contento di essere a Cosenza, ha affermato Criniti,
ed ho una voglia matta di tornare sul campo. Ora ho messo da parte
questo brutto ricordo del 2 aprile (data del suo infortunio) e sono
pronto per dare una mano alla squadra a raggiungere il traguardo
che vuole il Presidente ed i tifosi. Cosenza non merita di rimanere
in serie D”. Abbiamo chiesto a Criniti quale ruolo gli piace
in attacco ed il bomber ci ha risposto: “Non ho preferenze
mi piace giocare davanti ma ho occupato tutti i ruoli da prima punta
a trequartista, da laterale a seconda punta. Poi l’importante
è stare lì in area, so io, poi, cosa devo farci con
la palla”. Certo che con l’acquisto di Criniti, che
era anche nel mirino del Siracusa (bravo Marino ad averglielo soffiato)
la squadra si completa con una coppia d’attacco ben assortita.
D’Amblè forte di testa (10 gol lo scorso campionato)
e Criniti, potente sinistro, formano un duo pericoloso per qualunque
difesa. Senza dimenticare che appena un attimo dietro alle loro
spalle c’è gente come Lio (12 gol lo scorso campionato),
Senè (11 gol lo scorso campionato), e Domicoli (5 reti in
campionato e 4 nei play off) che formano una specie di macchina
da 60 gol, un potenziale altamente esplosivo sulla carta (e non
solo) che fa del Cosenza una squadra votata al gol. Ma la campagna
di rafforzamento non si ferma qui. Il Presidente Intrieri dopo la
magra figura di Rende, ha preso di petto la situazione ed ha affrontato
frontalmente il discorso potenziamento. Infatti oggi tra i giocatori
scesi in campo c’era in prova il difensore centrale Papasidero
che, a questo punto, è in ballottaggio con Impiccichè
ad incalzare, niente po po di meno che: Luca Altomare
(in netto disaccordo con la società biancoverde lametina
in cui è ancora tesserato), la prossima grossa novità
che chiuderebbe definitivamente il discorso difensivo e farebbe
del Cosenza quello squadrone che tutti i tifosi si aspettano per
l’ultimo anno in serie D. Dalla trattativa Altomare dipendono
quindi le prossime mosse di Marino, che si sta dando un gran da
fare. Altra trattativa tenuta in caldo è quella del difensore
Cozzolino, ma il discorso qui è completamente fermo. Una
novità la rappresenta invece l’arrivo di Napoletano,
un baby classe 88 proveniente dal Messina, fortissimo terzino destro
che già giovedì mattina sarà al San Vito. Oggi,
comunque, c’erano proprio tutti alla ripresa della preparazione,
compreso il colored Senè che ne pomeriggio
ha effettuato la risonanza magnetica ed ha avuto il via libera per
cominciare a correre sul campo già da domani. Fermi ancora
Ambrosecchia e Longobardi che
stanno per smaltire i loro acciacchi. Infine assente giustificato
Jovanic, che sta verificando con i medici i suoi
tempi di recupero . Ma con l’arrivo di Criniti potrebbe essere
proprio lui a tornare a casa, visto che Domicoli,
oggi presente alla preparazione, soddisfa appieno la dirigenza Silana.
Per Domicoli trattative in via di definizione che prevedono l’acquisto
del giocatore a titolo definitivo. Sul campo tanto sudore ed allegria
per i ragazzi che torchiati da Mister Pincente
prima (corsa e scatti) e da Mister Marulla con la palla poi non
hanno per niente mostrato segni di stanchezza ma erano li come un
gruppo di scolari a fare battute ed a scherzare mente lavoravano
(nella foto si sono messi in posa per la gioia del fotografo) .
Un bel gruppo veramente. Il programma della settimana prevede due
allenamenti, uno al mattino ed uno al pomeriggio, per giovedì
e venerdì. La rifinitura per sabato mattina e poi alle 13
partenza per Scilla dove alle 17 si terrà il quadrangolare
con Scillese, Bovalino e Primavera della Reggina. Domenica riposo
e ripresa del lavoro per lunedì prossimo. Solo per questa
settimana la squadra alloggerà al Virginia. Intanto in serata,
e con questo chiudiamo anche la parentesi societaria, sono arrivate
le dimissioni dei dirigenti Pellicori e Spadafora.
In una breve nota i due dirigenti silani fanno sapere che dopo aver
fatto delle precise richieste in data 10 agosto e non avendo avuto
alcuna risposta hanno deciso, di comune accordo con il Presidente
Intrieri, di lasciare la società. Nessuna indiscrezione è
trapelata da via Rossini su di un eventuale interessamento di nuovi
soci in ingresso. Solo voci senza fondamento che girano in città
e che per ora non prevedo nient’altro. Intrieri ha fatto sapere
che da solo si trova bene, smentendo categoricamente tutte le voci,
e che l’unico socio che gli piacerebbe avere è quel
Rappoccio che lo affiancò nell’entusiasmante esperienza
della pallavolo a Reggio, quando vinse lo scudetto e approdò
in finale Coppa Campioni .
Cappotto del
Rende (6-0) con il Vittoria baby, in Coppa Italia
17/08 Una partita senza storia quella giocata dal Rende in Coppa
Italia al Marco Lorenzon dove l’avversario di turno, il Vittoria
, si è presentato con la squadra Beretti. Questioni societarie
per i siciliani che stanno ricomponendo un nuovo organico alla base
della scelta di giocare con gli under. Una partita, quindi, senza
storia dove nel primo tempo un buon Rende (ovviamente in giudicabile
per l’esiguità dell’avversario) ha mostrato il
solito centrocampo quadrato e un’altissima percentuale in
fase realizzativi. Oltre il 60%. Su 10 tiri in porta, ben 6 sono
andati a bersaglio. Partita senza storia e l’ultima mezzora
giocata in buona e annoiante melina. I complimenti dei dirigenti
siciliani sono andati ai ragazzi che hanno preso parte alla gara
onorando la loro maglia. Questa la sequenza dei gol 6’ Tirocini,
15’ Galantucci, 18’ Novello, 33’ Alfieri (rigore),
37’ Benincasa, 66’ Catalano. Tra i migliori in campo
hanno impressionato gli interessanti giovani D’Agostino e
Benincasa del Rende. Prossimo turno in trasferta, per i biancorossi,
a Barcellona Pozzo di Gotto, domenica 21 contro l’Igea Virus.
La formazione del Rende: Vitale, Morelli, Riolo, David, Alfieri
(46’ Catalano), Moschella (46’ Fabio), Benincasa, D’agostino,
Tirocini (46’ Criniti), Novello, Galantucci. A disposizione
Ambrosi, Montano, Bernardi, Occhiuzzi. All. Fausto Silipo
La Figc riconferma
la Reggina in A e ripesca il Catanzaro in B. Diramati gironi e calendari.
Su tutto incombe il giudizio del Tribunale di Genova. Le squadre
ripescate in C1 e C2
16/08
E finalmente venne il giorno fatidico delle scelte e della composizione
di campionati e calendari. Con ancora una coda legale aperta, il
ricorso del Genoa che si è discusso stamani ma che non ha
ancora prodotto la sua decisone (dovrebbe avvenire entro le 72 ore)
e il ricorso del Como, Il consiglio federale della Figc ha ratificato
i provvedimenti d'urgenza per la composizione dei campionati: oltre
all'ammissione del Messina in serie A, e della Fermana, Gela e Torres
in C, sono stati ripescati il Treviso e l'Ascoli nella massima serie,
in serie B Vicenza, Pescara e Catanzaro. Il consiglio federale dopo
l'esame delle domande di accesso al lodo Petrucci, ha ammesso in
serie B la societa' Civile Campo Torino, in serie C1 Perugia Calcio
e Salernitana Calcio, in serie C2 Andria, Benevento, Spal, Reggio
Emilia, Venezia. Per quanto riguarda i ripescaggi in serie C: Chieti,
Monza, San Marino, Juve Stabia. In serie C2 il Lecco prendera' il
posto della Canzanese, mentre e' stato ripescato lo Jesolo. Il consiglio
infine ha delegato il presidente Franco Carraro per l'assegnazione
del secondo posto libero in C2 dopo il pronunciamento del 19 agosto
prossimo del Consiglio di Stato sul ricorso del Como. Questo il
quadro delle squadre di serie A e di serie B per il campionato 2005-2006
dopo le decisioni del Consiglio federale della Figc. Serie A: Ascoli,
Cagliari, Chievo, Empoli, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Lecce,
Livorno, Messina, Milan, Palermo, Parma, Reggina, Roma, Sampdoria,
Siena, Treviso, Udinese. Serie B: Albinoleffe, Arezzo, Atalanta,
Avellino, Bari, Bologna, Brescia, Catania, Catanzaro, Cesena, Cremonese,
Crotone, Mantova, Modena, Pescara, Piacenza, Rimini, Ternana, Torino,
Triestina, Verona, Vicenza.
Dopo la serie A e la serie B sono stati diramati dal Consiglio direttivo
della Lega di serie C presieduta dal presidente Mario Macalli, i
due gironi della serie C/1 stagione 2005-2006. Girone A: Cittadella,
Fermana, Genoa, Giulianova, Lumezzane, Monza, Novara, Padova, Pavia,
Pizzigettone, Pro Patria, Pro Sesto, Ravenna, Salernitana, Sambenedettese,
San Marino, Spezia, Teramo. Girone B: Acireale, Chieti, Foggia,
Frosinone, Gela, Grosseto, Juve Stabbia, Lanciano, Lucchese, Manfredonia,
Martina, Massese, Napoli Soccer, Perugia, Pisa, Pistoiese, Sangiovannese,
Sassari Torres. Per quanto riguarda i gironi del campionato di serie
C/2, verranno resi noti a completamento dell'organico con eventuale
ripescaggio dopo la decisione del Consiglio di Stato prevista per
il 19 agosto in ordine al ricorso del Como. Sabato 20 agosto alle
13 verranno formulati i calendari di serie C/1 e serie C/2. Nel
pomeriggio prima della composizione dei gironi il Presidente Macalli
aveva dichiarato: "Salvo ripescaggi la Lega di serie C presentera'
sabato 20 agosto alle ore 13 in via Po i suoi calendari". "C'e'
da augurarsi – ha concluso Macalli - che non ci siano ne'
ripescaggi ne' esclusioni perche' il calendario della serie C e'
pronto". Ma su tutto incombe il giudizio del giudice Alvaro
Vigotti che si e' riservato di decidere (entro 72 ore e la decisione
non dovrebbe essere nota oggi) dopo l'udienza al Tribunale civile
di Genova sul merito del ricorso del Genoa contro la sentenza della
Caf che ha retrocesso i rossoblu' in C1: il giudice con un decreto
cautelare aveva sospeso la compilazione dei calendari del campionato.
Nell'udienza, durata circa un'ora e mezza, i legali del Genoa e
della Figc si sono confrontati, con la Figc che ha portato il decreto
del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso della Lega di C contro
il rinvio dei calendari; il giudice ha invano proposto una "conciliazione"
tra le parti. Il Genoa ha diffidato Figc e Lega dal non dare applicazione
al decreto cautelare, ma oggi dopo 19.00 sono stati compilati i
calendari di A e di B. Ecco in allegato, in formato pdf per i lettori
di NuovaCosenza, il
calendario 2005/2006 della serie A e il
calendario 2005/2006 della serie B.
I commenti.
Loiero: “Soddisfazione”, Foti: “Fine delle aggressioni
gratuite”, Parente “Siamo felicissimi”
16/08 ''La Reggina in serie A, il Catanzaro in B: il Consiglio
federale della Figc ha messo fine alla telenovela d'estate. La mia
soddisfazione, doppia, e' scontata e mi rallegro con le due squadre
adesso chiamate alla prova del campo''. Cosi' il presidente della
Regione Calabria, Agazio Loiero,
ha commentato le decisioni del Consiglio federale, che ha confermato
l'iscrizione in A della Reggina e disposto il ripescaggio del Catanzaro
in B. ''Ai calciatori, ai dirigenti e ai tifosi - ha aggiunto Loiero
- un affettuoso in bocca al lupo''.
''La pubblicazione dei calendari scrive la parola fine a tutte le
aggressioni gratuite fatte nei confronti della mia Societa' e personali''.
A dirlo e' stato il presidente della Reggina, Lillo
Foti, dopo la pubblicazione dei calendari del prossimo
campionato di serie A. ''La Reggina Calcio - ha aggiunto Foti dalle
pagine del sito della societa' - non ha alcun debito erariale scaduto
nonostante le inesatte e poco documentate informazioni illegittimamente
rese pubbliche''.
''Siamo felicissimi perche' finalmente abbiamo raggiunto in tutta
ufficialita' l'obiettivo che ci eravamo prefissati nell'ultimo mese,
quando avevamo capito che si erano create le condizioni per poter
ambire al ripescaggio''. A sostenerlo e' stato il presidente del
Catanzaro, Claudio Parente,
che ha ricevuto l'ufficializzazione del ripescaggio in serie B della
sua societa' direttamente nella sede della Figc, dove era stato
preventivamente invitato dal presidente della Lega, Adriano Galliani.
''Noi - ha aggiunto Parente - abbiamo pensato a presentarci con
le carte a posto, come in effetti abbiamo sempre fatto, e alla fine
abbiamo raggiunto il ritorno in serie B. Siamo contenti soprattutto
per i nostri tifosi, quelli veri e piu' sinceri, e per tutta la
citta', che adesso puo' sperare di disputare un campionato di serie
B all'altezza del blasone della nostra societa'''.
Fuori tutte
le calabresi dalla Coppa Italia pro. Aspettando i verdetti del Consiglio
federale
16/08 Con la sconfitta della Reggina per uno a zero a Napoli e
le sconfitte di Catanzaro (2-4 ai rigori) e Crotone (2-3 dopo i
tempi supplementari. Sono state eliminate tutte e tre le squadre
calabresi impegnate nella Coppia Italia professionisti nella seconda
gara a eliminazione diretta. Tutte e tre le formazioni erano in
cerca di conferme e verifiche, ognuna con la sua motivazione. La
Reggina schierata al San Paolo in versione “leggera”
e ferragostana non ha sfigurato anche se per capitolare ha dovuto
aspettare il 28’ della ripresa. Per il Napoli una conferma,
dopo la conquista del Trofeo Moretti giocato contro Inter e Juventus,
che l’organico non è assolutamente da serie C, anzi.
Questo a sottolineare uno dei lei motiv di questa estate calcistica
targata ancora una volta “Ricorso e controricorso” che
di pallone hanno ben poco. Ma al San Paolo il calcio, anche abbastanza
maschio con un espulso per parte, è tornato sul palcoscenico.
Ma, come non riprendere le dichiarazioni di chi sta ancora sperando
nel miracolo? Infatti a conclusione dell'incontro il patron azzurro,
Aurelio De Laurentiis ha detto: ''Carraro deve mantenere la promessa
che mi ha fatto un mese fa altrimenti perderebbe la faccia con me
che sono una persona corretta e rispettosa''. Il club azzurro aspetta
l'esito del consiglio federale in programma per oggi. E come il
Napoli, un’altra ad attendere è il Catanzaro di Buso
che si è misurata con un Livorno di serie superiore tenendole
testa per tutti i 90 minuti ed anche per i supplementari. Terminato
0-0 l’incontro il Livorno ha battuto i giallorossi per 4 a
2 dopo i rigori. Nessuno lo nasconde, nella città capoluogo,
l’iscrizione in serie B è soltanto una pura formalità
e la formazione scesa in campo dimostra come l’organico sia,
come quello del Napoli, disegnato per il campionato cadetto. Magari
evitando le bruttissime figure dello scorso anno quando il Catanzaro
ha stabilito tutti i record negativi della serie B (minor numero
di punti realizzato e maggiori sconfitte) di tutti i tempi, retrocedendo
con più di un mese di anticipo in serie C. Ma l’attesa
per i verdetti che il Consiglio federale dovrà emettere è
snervante e nessuno nasconde che potrebbe esserci addirittura qualche
nuova rivoluzione. In questo pastrocchio di calcio-tribunali chiude
questa nostra panoramica sul calcio calabrese prof, con la sua onesta
partita, il Crotone di Gasperini che non è riuscito ad addomesticare
una gara messa male nel finale, quando le forze, e la lucidità,
sono mancate (sotto di un gol all’80’ pareggio al 94’)
per poi spegnersi nei supplementari con incredibili errori difensivi
che hanno spianato la vittoria all’Empoli. Oggi dunque il
pallone passa nelle stanze del Consiglio Federale. In tanti aspettano
la manna dal cielo. Ma ci saranno verdetti sereni o ancora una volta
assisteremo ad un’altra estate di code in Tribunale?
Tabellini
NAPOLI-REGGINA 1-0 giocata il 15
MARCATORI: 28' st. Capparella.
NAPOLI (4-2-3-1): Iezzo, Montesanto, Romito, Giubilato, Savini,
Capparella (44' st. Varricchio), Amodio, Fontana, Boiacino, Calaio'
(17' st. Sosa), Pia' (35' st. Gatti). A disposizione: Gianello,
Nigro, Del Franco, Vitale. Allenatore: Edoardo Reja.
REGGINA (5-3-2): Pelizzoli, Balestri, Franceschini, De Rosa, Zoppetti,
Ungaro (9' st. Vicari), Tedesco, Mozart, Castiglia, Ceravolo, Mittiroli.
A disposizione: Pavarini, Barilla, Cutrupi, Tandurella. Allenatore:
Walter Mazzarri.
ARBITRO: Salvatore Racalbuto.
AMMONITI: De Rosa, Castiglia, Capparella, Vicari, Boiacino, Varricchio
e Fontana.
ESPULSI: 20' st. Giubilato per reazioni e Castiglia per doppia ammonizione.
RECUPERO: 2’ pt – 4’ st.
ANGOLI: 6-5 per il Napoli
SPETTATORI: paganti 9.410 per un incasso di 62.754 euro.
CROTONE-EMPOLI 2-3 giocata il 14
MARCATORI: 40 st Lodi (E), 49 st Juric (C), 1 pts Serafini (E),
17 pts Lodi (E), 2 sts Russo (C)
CROTONE (3-4-3): Soviero; Rossi, Maietta (27' st Ciarcia') Scardina
(1 st Aliou); Borghetti, Cardinale, Piocelle, (40 st Russo) Juric;
Schiccitano, Ferrari, Galardo. A disposizione Cosimo, Tarantino,
Turano, Paquito Allenatore: Gasperini
EMPOLI (4-2-3-1): Berti; Busce', Coda, Pratali, Bonetto; Almiron
(47 st Zanetti), Ficini; Vannucchi, Serafini, Tavano (43 st Lucchini);
Gasparetto (27' st Lodi). A disposizione Balli, Moro, Vanigli, Ascoli.
Allenatore: Somma
ARBITRO: Marelli di Como
ESPULSI: 14 pts Busce' (E) per doppia ammonizione
AMMONITI: 7 st Tavano (E), 15 st Rossi (C), 30 st Piocelle (C),
5pts Alioui (C), 9 pts Galardo (C), 15 sts Zanetti (E) per gioco
falloso.
RECUPERO: 1 pt; 4 s.t. Nei tempi suppl. 2’ pt e 1’ st
SPETTATORI: paganti 4335 per un incasso di 37.729 euro.
ANGOLI: 4-2 per il Crotone.
CATANZARO-LIVORNO 2-4 (dopo rigori) giocata il
14
MARCATORI: Vargas, Corona, Ruotolo, Calzi, Palladino, Lucarelli
C. (Morello parato, Paulinho sbagliato, Sorrentino parato).
CATANZARO (4-4-2): Belardi, Zini, De Simone, Ceccarelli, Pierotti,
Folino, Calzi, Miceli, Ottonello (42' st Morello), Corona, Myrtaj
(28' st Sorrentino). (D'Urso, Criniti, Mancuso, Cunzi, Piemontese).
All.: Buso.
LIVORNO (3-4-2-1): Amelia, Grandoni, Vargas, Galante, Balleri, Morrone,
Ruotolo, Giallombardo (41 st Pfertzel), Colucci (30 st Paulinho),
Palladino, Lucarelli C. (Ginestra, Lucarelli A., Centi, Gambadori,
Melara). All.: Donadoni.
ARBITRO: Gabriele di Frosinone.
ANGOLI: 11-4 per il Livorno.
RECUPERO: 1' e 3'.
AMMONITI: Pierotti, Giallombardo, Calzi, Balleri, Vargas, e Myrtaj
Al Rende il
derby in amichevole con l’As Cosenza
13/08
Lo avevamo ribadito e lo ripetiamo, visto che repetita juavant:
è e rimane calcio d’estate. Non bisogna deprimersi
ma neanche bisogna esaltarsi. Solo che a questo punto i limiti di
questo organico sono evidenti agli occhi di tutti. Questa sera al
Marco Lorenzon i Lupi di Gigi Marulla sono usciti sconfitti per
2 a 1. Un derby. E come tale la partita ha anche evidenziato alcune
spigolature che potevano essere evitate. A fine gara musi lunghi
negli spogliatoi e , involontariamente, assistiamo ad un piccolo
battibecco, subito placato, tra il Presidente Intrieri e il ds Mirabelli.
Oggetto del contendere un rigore su D’amblè al 41’st
dopo che la mezzapunta rossoblu, tutto solo, non riesce a spedire
la palla alle spalle di Ambrosi e viene ostacolato irregolarmente
in area. Per Marulla è rigore netto e si sgola e fa il diavolo
a quattro in panchina suscitando l’ira degli uomini di Chiappetta.
E’ un derby e la tensione, seppur celata e incomprensibile
viste la categoria di differenza tra le due squadre, è abbastanza
evidente. Ma riavvolgiamo il nastro e torniamo dall’inizio.
Spalti con quasi cinquecento persone e curva tutta rossoblu con
oltre duecento persone a riempirne la metà e a fare una bella
coreografia. I cori sono tutti rossoblu ed i giocatori avvertono
questa tensione, quasi meravigliati nel vedere tanta passione, tant’è
che a inizio gara li vanno a salutare sotto la curva. I fumogeni
invadono il campo e le squadre iniziano questa insolita amichevole
ferragostana. Per il Rende pezzi da novanta (Alfieri, Catalano,
Tirocini) in tribuna. Per Marulla ancora problemi e panchina fatta
con i giovani. Infatti questa mattina Domicoli e Morrone devono
fermarsi e allungano la lsita degli indisponibili (Jovvanic, Senè,
Ambrosecchia, Longobardi). Per il primo risentimenti muscolari dovuti
ai carichi di lavoro. Ed è subito un problema inventarsi
una formazione già alla prima amichevole davanti ad un discreto
pubblico e ad un derby sentito dalle tifoserie, anche se amichevole.
Marulla ovvia l’assenza di una vera punta (che poi rimane
il vero problema di questo organico) schierando un atipico 4-3-3
e con al difesa sistemata alla bell’e meglio con Scarlato
schierato laterale, assieme a Dierna, con Maglione e Scorrano centrali.
Davanti Lio, D’Amblè e Di Girolamo si scambiano con
gli inserimenti di Cimadomo. Ma la squadra non è per niente
pungente anche se i primi 25 minuti fanno intravedere buone giocate
del Cosenza, bravo a sfruttare palle inattive, e Rende che non va
per niente in affanno e che anzi dimostra di essere ben quadrato
ed organizzato per il gioco corale. Non poteva essere diversamente
visto che i biancorossi sono la stretta evoluzione della squadra
dello scorso anno. Ma la differenza di categoria è evidente
agli occhi di tutti. “Il Rende, dice il presidente Chiappetta
a fine gara- qeust’anno punta alla salvezza”. Sarà,
ma a noi la squadra di Silipo è piaciuta per la pulizia e
buona gestione del gioco. Un telaio collaudato che si trova già
a suo agio e pronto per la Coppa Italia. E con Galantucci, tra i
migliori in campo il Rende si porta davanti a Bruni già all’8
minuti allorquando un prezioso assist di Novello lo mette in condizioni
di battere a rete in sicurezza. E’ bravo però il numero
1, anzi 22 per la precisione, rossoblu, Bruni, che con una doppia
parata respinge prima il tiro di piede e poi il colpo di testa seguente
dell’attaccante biancorosso, meritandosi gli applausi della
curva. Ma il Cosenza è lesto a replicare e Cimadomo prima
da fuori (palla alta al9’) e poi a botta sicura (20’)
fa fare gli straordinari ad Ambrosi, portiere pronto e davvero in
buona vena. Al 25’ un cross di Lio in area è bloccato
dal numero uno rendese e dopo appena tre minuti la difesa combina
la frittata. Sempre Galantucci a condurre il gioco sulla destra,
su di lui mezza difesa, da dietro arriva l’italo argentino
Criniti, sulla parte opposta, e solo soletto con una prateria davanti
piazza il gol a botta sicura con Bruni fuori discussione. Lui non
poteva fare nulla ma la difesa doveva chiudere. Gol del Rende e
Lornzon che esplode in un boato degli oltre 200 tifosi di casa.
Cosenza che a questo punto avverte la botta e riesce a gestire il
gioco ed a guadagnare un paio di calci piazzati i cui esiti sono
da dimenticare. Il Rende copre bene e si dimostra bravo nel gestire
le palle inattive. Però è Scorrano che con un intervento
ai limiti del regolamento si becca un giallo proprio in chiusura
della prima frazione. Nel secondo tempo è di nuovo Galantucci
che al terzo minuto mando di un soffio fuori. Cosenza che manovra
a centrocampo ma che non trova spazi (e soprattutto uomini adatti)
davanti. Al 16’ ancora un’azione di Galantucci degna
di nota che solo si incunea nella difesa rossoblu e scaglia in area
un proietto che esce fuori di poco strappando applausi a tutto lo
stadio. Al 20' prima Morelli e poi ancora Galantucci, a colpo sicuro,
viene parato da Bruni che blocca a stento e Scorrano ci mette una
pezza in angolo. Al 22’ è la volta di Occhiuzzi che
tira al volo e Bruni si supera mandando in angolo. E’ un derby
e qualche screzio di troppo costa un ammonizione a Vanzetto. A questo
punto, siamo al 26’ st, Marulla opera i primi due cambi e
sostituisce due laterali con Brogno per Scarlato e Lavato per Di
Girolamo. A fine gara ci dirà che i ragazzi hanno ancora
70’ nelle gambe e non li ha voluti rischiare troppo. Alla
mezzora entra l’ex Scarnato nelle fila del Rende e dopo un
minuto, sugli sviluppi di una punizione di Lio, Maglione in una
mischia furibonda in area biancorossa trova il buchino per mettere
dentro il pallone dell’uno a uno. I ragazzi del Presidente
Intrieri a questo punto riprendono coraggio e riprovano con un Vanzetto
super a impensierire gli uomini di Silipo. Ma è sempre il
Rende con il killer delle punizioni, Moschella, che cerca di sorprendere
Bruni. Nulla da fare. Il numero uno silano è sempre attento.
AL 35 altre due sostituzioni nelle fila del Rende e Riolo trova
lo spazio per impensierire Bruni che para. Al 41' arriviamo all’episodio
contestato da Marulla e dal presidente Intrieri. Cimadomo recupera
una palla a centrocampo e lancia solitario a D’Amblè
che in buona e solissima posizione centrale invece di tirare in
porta perde tempo e subisce i difensori biancorossi. Per Marulla
è rigore. Il coach silano si arrabbia e si sbraccia come
un dannato, ma per il signor Luzzi di Rossano, giacchetta nera di
turno, no. Altro cambio del Rende e Galantucci al 42' con un pregevole
tiro al volo (ma la difesa del Cosenza cosa faceva?) batte Bruni
per il 2-1 finale. Al 44’ standing ovation per Galantucci
che viene sostituito dalla giovane promessa Francesco Petrucci,
figlio d’arte dell’ex giocatore del Rende, Riccardo
Petrucci, oggi allenatore, in procinto di diventare coach della
Juniores dell’As. Cosenza. Fine gara con coda da derby e scambi
di battute al vetriolo negli spogliatoi. Certo, perdere non piace
a nessuno, e perdere in un derby che dopo tanti anni vede due squadre
a parti invertite fa ancora più male. Volti scuri a fine
gara e scaldabagni del Lorenzon che vanno in tilt. Niente doccia
per gli uomini di Marulla e qualche disappunto. Il tecnico silano
avvicinato dai cronisti ribadisce la sua fede con un perentorio
“Noi giochiamo per i tifosi e vogliamo conquistarceli con
i risultati. Oggi è andata male, ma con gli uomini contati
abbiamo dato il massimo che potevamo”. A domanda sull’organico,
Marulla conferma che la squadra ha bisogno di un difensore ed di
una punta di peso. Comunque c’è da aggiungere che oggi
per il Cosenza era anche una giornata particolare visto che stamattina
hanno terminato la preparazione e che quindi i carichi si sono fatti
sentire. Per il resto non bisogna dimenticare che il Rende è
formazione di categoria superiore. Poi tutti a casa per le ferie
di ferragosto. Si riprende mercoledì alle 16 al San Vito.
Di contorno (ma non in contorno) in tribuna sono stati notati Pino
Citrigno e il giovane Lorè seduti uno vicino all’altro
però dal lato opposto al presidente Intrieri seduto accanto
al DG Ennio Russo. Il presidente Chiappetta seduto a centro tribuna,
lontano dagli uni e dagli altri, a fare da spartiacque. Novità
societarie in arrivo?
Rende – Cosenza: 2-1 Marcatori: 28’ Criniti (R), 76’ Maglione
(C), 87’ Galantucci (R) Rende: Ambrosi, Morelli, Benincasa, David, Moschella,
Novello (87’ Fabio), D’Agostino (75’ Scarnato),
Criniti (80’ Bernardi), Riolo, Occhiuzzi (71’ Montano),
Galantucci (89’ Petrucci). All. Fausto Silipo. A disposizione:
Vitale, Longo Cosenza: Bruni, Dierna, Scarlato (71’ Brogno),
Scorrano, Maglione, Vanzetto, Cimadomo, Corda, Di Girolamo (71’
Levato), D’Amblè, Lio. All. Gigi Marulla. A disposizione:
Fischetti, Sanso, Giacalone, Crescibene, Coppola. Arbitro Luzzi di Rossano Assistenti: Le Fosse e Galluzzi di Rossano
Angoli 6-3 per il Rende Ammoniti: Vanzetto, Scorrano (C)
As Cosenza:
Termina la preparazione, sabato sera l’amichevole con il Rende.
Il torneo di Scilla il 20.
12/08 (G.S.) Con al seduta di oggi è praticamente terminato
il ritiro pre campionato dell’AS Csoenza del Presidente Intrieri
in quel di Moccone. Infatti domani mattina, dopo una piccola seduta
la truppa scenderà dalal Sila per preparare l’amichevole
contro il Rende che verrà giocata alle 20.30 allo stadio
Lorenzon contro i biancorossi guidati da Mister Silipo. L’ingresso
alla gara è ovviament egratuito. Ma per la squadra di Marulla
sarà un test importante che darà le dimensioni dell’attuale
organico. Senza gli infortunati Ambrosecchia, Jovanic, Longobardi
e Senè, i lupi si presentaranno per la prima volta al cospetto
del pubblico amico. Anche se, il sabato sera, antivigilia di ferragosto,
è davvero una data da discoteca marina più che di
calcio d’estate. Ma il pubblico non deluderà qeusto
appuntamento. Intanto, Marulla, assieme al DS Belmonte, ha perfezionato
il programma delle amichevoli che vede alcuni cambiamenti. Innanzi
tutto è stata comfermata l’amichevole del 25 agosto
con la Paolana, squadra del campionato di Eccellenza ed è
stato posticipato al 20 agosto il triangolare, che ora diventa un
qaudrangolare, che si giocherà a Scilla. Cambiate anche due
squadre (L'Igea esce per l'impegno di Coppa del 17) il minitorneo
sarà effettutao da As Cosenza, Bovalino, Scillese e Primavera
della Reggina. Infine stabilito in mercoledì 17 alle 14.30,
e non martedì 16, il rientro al lavoro per i Lupi che riprenderanno
al San Vito la preparazione.
La BPC accoglie
l’invito di Loiero sulla Reggina e le finanzia l’importo
del debito con l’erario
12/08 ''La Reggina e' il simbolo della Calabria calcistica e cio'
deve essere patrimonio di tutti i calabresi. Sto insistendo per
questo con i vertici della Banca Popolare di Crotone che, devo riconoscere,
ho trovato sensibili e attenti alla mia richiesta, perche' decidano,
al piu' presto possibile, un intervento finanziario a favore della
societa'''. Lo afferma, in una dichiarazione resa nota dal suo portavoce,
il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. ''Ho sollecitato
l' intervento dell' istituto di credito - aggiunge Loiero - anche
per mettere a tacere una volta per tutte i molti e interessati tentativi
di speculazione di questi giorni. Mi auguro di cuore che la risposta
sia pronta e positiva''. Dopo il sostegno degli enti pubblici, secondo
il presidente Loiero, ''una banca come la Popolare di Crotone, che
pur avendo dietro di se' la Popolare dell' Emilia Romagna e' amministrata
da calabresi che hanno a cuore il territorio in cui essa opera,
puo' dare quel tasso in piu' di serenita' per potere affrontare
il nuovo impegnativo campionato nella massima serie''. Secondo Loiero,
''la Reggina, da anni portabandiera della regione nel calcio che
conta, la Reggina e' una cosa importante per la Calabria, per il
sud e per la rivalutazione della sua immagine. Per questo ho perorato
con insistenza la concessione di una linea di credito adeguata a
diradare tutte le nubi che, non solo nell' immediato, potrebbero
addensarsi sulla societa' calcistica e ho buoni motivi per ritenere
che il mio appello per i colori amaranto e per la citta' di Reggio
non rimarra' senza risposta''. E non si faattendere l areplcia della
Banca popolare di Crotone che ha concesso alla Reggina calcio il
finanziamento che era stato chiesto dalla societa' ''e che consentira'
allo stesso sodalizio amaranto - e' detto in un comunicato dell'
istituto di credito - di chiudere la posizione con l' erario''.
La stessa Banca popolare di Crotone, appartenente al gruppo bancario
Banca popolare dell' Emilia Romagna, afferma ''di avere raccolto
cosi' le forti sollecitazioni in tal senso che erano state rivolte
all' istituto di credito dal presidente della Regione Calabria,
Agazio Loiero. Il finanziamento - riferisce ancora la Banca popolare
di Crotone - permettera' alla stessa la regolare iscrizione al campionato
di serie A 2005-2006''. L' importo del finanziamento concesso alla
Reggina non e' stato specificato. Fonti dell' istituto di credito
crotonese, comunque, parlano di ''somma molto rilevante'', sottolineando
''l' efficacia e la prontezza della risposta fornita al presidente
Loiero ed alla stessa societa' Reggina calcio''. Vengono csì
messe a teacere le voci che indicavano nelal rateizzazione dei debiti
con l’erario, da parte della Reggina, uno scoglio insormontabileed
un vero e proprio tallone di achille della soceità. A nulla
valgono le inutili isterie del Presidnet Gazzoni che addirittura,
in una nota di oggi “pretende” la serie A dopo averla
persa sul campo. Sia più signore e invece di sperare in impossibili
miracoli, Gazzoni, allestisca una squadra competitiva per vincere
il campionato di serie B.
Il Tar del
Lazio esclude la Villese e accoglie il ricorso del Presidente di
C. Consiglio federale e composizione dei calendari il 16 agosto.
Macalli: “Io non voglio ripescaggi”. Il Gela sponsorizzato
dall'antimafia.
12/08 La terza sezione del Tar del Lazio ha accolto il ricorso
presentato dalla Lega calcio di serie C contro il blocco della formulazione
dei calendari per il prossimo campionato disposto dal Tribunale
di Genova, che a sua volta aveva accolto il ricorso presentato dalla
squadra di calcio del Genoa. La Lega di serie C aveva presentato
ricorso al Tar contro la decisione della Federcalcio di far slittare
la formulazione dei calendari proprio a causa del provvedimento
del Tribunale di Genova. L'avvio del campionato e' certo ed è
previsto per il 28 agosto prossimo. Nella stessa seduta il Tra del
Lazio ha esaminato i ricorsi anche del Como escluso dalla serie
C 2 e di Loanesi San Francesco e Villese esclusi dalla serie D.
Tutti e tre i ricorsi di Como, Loanesi e Villese sono stati respinti.
Prime reazioni quelle del Presidente del Como De Blasi che ha detto
a caldo "Solo per il Como i termini (per l'iscrizione, ndr)
sono rimasti perentori. Eravamo abbastanza convinti di poter avere
ragione perche' la Covisoc ci ha chiesto dei documenti all'ultimo
momento. Penso che se ci fosse stato piu' dialogo e se queste richieste
fossero arrivate in tempo, saremmo tranquillamente rientrati nei
termini. Ci sono societa' che si sono messe in regola il 12 luglio,
noi ora ci troviamo fuori dalla C per la situazione com'era al 5
luglio. Naturalmente andiamo al Consiglio di Stato e sono ancora
fiducioso nelle nostre possibilita'".
Con questa decisione il Tar del Lazio ha dato sostanzialmente il
via libera alla formazione dei calendari dei prossimi campionati.
Il presidente della terza Sezione, Francesco Corsaro, ha ordinato
con un decreto monocratico "Al presidente della Federazione
italiana giuoco calcio, di attivare con la massima sollecitudine,
il provvedimento relativo alla formazione degli organici dei campionati
e alla conseguente formazione dei calendari per la stagione 2005/2006".
I giudici amministrativi romani hanno quindi accolto il ricorso
presentato dalla Lega di serie C contro la decisione del presidente
della Federcalcio, Franco Carraro, di rinviare il consiglio federale
per la composizione dei calendari in attesa dell'udienza del 16
agosto al Tribunale civile di Genova: il giudice Alvaro Vigotti
di Genova aveva infatti bloccato i calendari. A giudizio del Tar
del Lazio, "l'illecito sportivo contestato al Genoa Calcio
rientra nel 'genus disciplinare' consistendo nell'alterazione del
risultato della competizione sportiva". Dal canto suo, il presidente
della Federazione gioco calcio, Franco Carraro, appreso quanto stabilito
questa mattina dal Tar, ha subito consultato gli avvocati della
Figc per decidere il da farsi. Poco dopo la federcalcio ha diramato
il seguente comunicato: . ''Il Presidente Franco Carraro -si legge
in una nota della federcalcio- ha convocato per martedi' 16 agosto
alle ore 14, presso la sede di via Allegri, il Consiglio Federale
della Figc. Tra gli argomenti all'ordine del giorno figurano l'applicazione
dell'art. 52, commi 6 e seguenti delle NOIF (lodo Petrucci), integrazioni
Organici dei Campionati Professionistici 2005/2006, le nomine riguardanti
Corte Federale ed Organi di Giustizia Sportiva, modifiche regolamentari''.
In sostanza si discuterà soprattutto dei ripescaggi dei prossimi
campionati professionistici e del loro nuovo assetto per la stagione
2005/06. Discussione pro forma perché, in una situazione
del genere è chiaro che la Federazione ha già fatto
le sue scelte in base ai dati oggettivi di patrimonio sulle società
in suo possesso. Ovvia la soddisfazione di Macalli
che con il suo solito pittoresco dir ha già messo le mani
avanti ribadendo che “Io ripescaggi
non ne voglio” e affermado categoricamente
''Il Tar del Lazio ha accolto il nostro ricorso, adesso il presidente
Carraro deve convocare il Consiglio della Figc. Quando? Subito,
domani. Non vedo il motivo di aspettare. Le Leghe devono stilare
i calendari, piu' tempo passa e peggio è.” "Io
sto con le regole -ha poi dichiarato Macalli-, la giustizia sportiva
ha delle regole. Io non sono contro il Genoa, ma nemmeno con chi
non vuole stare alle regole. Dura lex sed lex. Quindi tu giochi
in C1 con il -3, e se non vieni dopo tre partite non giochi più".
Macalli ha invece ribadito il suo no ai ripescaggi: "Sui ripescaggi
terro' duro fino alla morte, votero' per non avere ripescaggi. Poi
e' chiaro che io sono uno e conto uno in sede di voto. Noi abbiamo
fissato la data del 17 agosto per dare inizio alla Coppa Italia
di serie C. Qualcuno ci critica e sostiene che dovremmo aspettare.
Cosa dobbiamo aspettare? La data c'e', quindi bisogna giocare. Allo
stesso modo, abbiamo deciso da tempo che il campionato di serie
C partira' il 28 agosto''. Macalli non prende nemmeno in considerazione
soluzioni alternative. ''Per me, e per le societa' che rappresento,
la data e' quella. Abbiamo validissime ragioni per rimanere fermi
sulle nostre posizioni. Da un punto di vista organizzativo, ad esempio,
dobbiamo svolgere un lavoro enorme. Bisogna designare 45 arbitri
e 90 assistenti, bisogna prevedere spostamenti dalla Sicilia alla
Lombardia e viceversa''. ''C'e' poi un discorso fondamentale legato
ai diritti tv'', dice ancora Macalli. ''Noi abbiamo gia' firmato
accordi per la cessione dei diritti delle trasmissioni in differita
e siamo impegnati in altre trattative. Se vogliamo vendere e se
vogliamo rispettare le intese gia' raggiunte dobbiamo partire il
28 agosto, punto e basta. Io credo che si debba garantire rispetto
per le decisioni e per le posizioni di tutti. Prima di tutto, pero',
ci vuole rispetto per noi. Ci sono 89 societa' che hanno il diritto
di giocare: andremo fino in fondo, siamo pronti a chiedere i danni''.
Il presidente della Lega di C e' poi tornato sulla decisione di
ricorrere al Tar, che ha portato Carraro a convocare il Consiglio
Federale per martedi'. "Per noi il rinvio del Consiglio non
era in linea con quello che pensiamo, quindi abbiamo fatto quello
che abbiamo fatto. Niente di particolare. Noi condividiamo che la
decisione del tribunale di Genova e' una cosa abnorme, pero' poi
il rispetto si da' a tutti. Anche a noi. Ci sono 89 presidenti che
hanno pagato e hanno legittimita' a pagare. Il 16 ci sara' il Consiglio
federale e potremo dare il via ai nostri lavori definitivi. Le X?
E quante ne dobbiamo mettere noi? Noi abbiamo tutte le societa'
che vengono dal lodo Petrucci, poi le ripescate, figuratevi un po'...".
Infine il vecchio tasto della riduzione degli organici dei professionisti:
"E' una cosa che chiedo da quindici anni - ha detto Macalli
- ma non si e' mai riuscito a far nulla. Sappiamo che questo calcio
e' al prefallimento, se fosse un'azienda normale andrebbe completamente
ristrutturata, anche attraverso tagli dolorosi. Pero' per cambiare
qulcosa si deve avere, per statuto federale, l'ok delle leghe interessate
e finora non si e' mai trovato nulla che ci metta sulla stessa posizione.
Comunque peggio di cosi' non si puo' andare. L'anno venturo avremo
parecchie societa', che oggi sono legittimamente iscritte ai campionati,
in difficolta', non avendo piu' la possibilita' di chiedere credito.
Credo che il 35-40% delle societa' non avra' i requisiti per iscriversi
ai campionati di competenza. Il calcio deve evitare questo ma nessuno
mi ha dato una mano finora. Il 16 ci si rendera' conto di tutte
queste situazioni. Purtroppo stiamo facendo ridere, qui si pretende
di giocare campionati professionistici facendo offerte che io non
faccio neanche come carita' a Natale".
Ed una notizia davvero bella viene dalla Sicilia. Il
Gela, squadra riammessa dal Consiglio di Stato a
giocare in C1, campionato conquistato sul campo, sara' la prima
squadra di calcio in Italia testimonial
della lotta al racket e all'usura, grazie alla sponsorizzazione
della dalla Fai, la federazione delle associazioni antiracket. Lo
annuncia in una sua lettera il presidente della stessa Fai, Tano
Grasso, in risposta al nuovo allarme lanciato dal sindaco di Gela,
Rosario Crocetta, secondo il quale ''la mafia vuole rimettere le
mani sulla squadra di calcio della citta'''. Ottenuta l'ammissione
in C1 dal Consiglio di Stato (dopo la promozione in campo e i ''no''
ripetuti di Covisoc, Coavisoc, Figc e Tar del Lazio) il nuovo gruppo
dirigente (subentrato ai vertici indagati per mafia) starebbe ricevendo
pressioni e intimidazioni da parte di ''personaggi vicini agli ambienti
mafiosi''. Il neo presidente, Giuseppe Morinello, di 52 anni, nell'arco
di un mese, ha subito due misteriosi furti con danneggiamenti. La
notte scorsa, all'Asi, nel cantiere della sua ditta che opera nel
settore della verniciatura industriale, sono stati forzati i capannoni
e asportati un ciclomotore e una ''sabbiatrice'' per la pulitura
dei metalli da verniciare. L'11 luglio scorso, all'indomani dell'acquisto
della squadra ''Gela Jt'', ignoti gli avevano rubato alcuni mezzi
meccanici, tagliato i cavi telefonici, danneggiato i computer dell'impresa
e asportato le telecamere a circuito chiuso del cantiere. Ha denunciato
tutto alla polizia aggiungendo che taluni personaggi lo avrebbero
voluto come proprio prestanome alla guida della squadra. Ma lui
si sarebbe nettamente rifiutato. ''C'e' qualcuno - scrive il sindaco
Crocetta in un comunicato diffuso alla stampa - che vuole scoraggiare
e interrompere il grande processo di rinnovamento e di legalita'
che la nostra citta' ha avviato anche nel calcio''. ''E non si illudano
alcuni delinquenti - ammonisce, il sindaco - non abbiamo paura!
Il Gela correra' con i colori della legalita' e sara' la prima squadra
di calcio antiracket e antiusura d'Italia''. Il presidente della
Fai, Tano Grasso, oltre ad esprimere solidarieta' all'imprenditore,
Morinello, assicura: ''Faro' di tutto affinche' il prossimo campionato
di calcio, la squadra del Gela Jt diventi un punto di riferimento
nazionale di come e' possibile fare sport a grandi livelli, assicurando
il presidio di legalita'''. ''Proporremo alla squadra del Gela,
nei limiti delle possibilita' economiche - prosegue, Grasso - di
accettare la sponsorizzazione della Fai e di scrivere sulle magliette
dei giocatori 'Non ti pago' (lo slogan antiracket-antiusura,ndr)''.
Caos Calcio:
E la Lega di C ricorre al TAR. Macalli: “89 società
hanno diritto a giocare”
11/08 La Lega di C contro la Federcalcio. Anzi no, a favore. Succede
anche questo - un apparente corto circuito interno - nella pazza
estate del calcio italiano ancora in attesa dei suoi calendari.
Perche' nella vicenda del varo della stagione bloccata dal Genoa
entra ora un altro tribunale, il Tar del Lazio, per bilanciare la
decisione del giudice civile di Genova. E' stata la Lega presieduta
da Macalli a chiedere di annullare lo slittamento del consiglio
federale e dunque dei calendari al tribunale amministrativo, organismo
gia' chiamato in causa per discutere i ricorsi dei club esclusi
dai rispettivi campionati. E la Figc, contro la cui decisione formalmente
si oppone una delle sue componenti, sorride. La mossa di Macalli
serve a ''tutelare l'interesse delle altre 89 societa''' di serie
C, oltre al Genoa, che ancora non sanno se partira' la stagione.
''La data del 28 agosto per l'avvio dei campionati e' inderogabile,
e per avere la certezza di partire abbiamo tempo fino al 21'', ha
spiegato il dirigente prima di precisare che pero' la richiesta
della sua Lega e' di vare i calendari gia' domani. Difficile che
la Figc accetti questa accelerazione, anche se il Tar del Lazio
dovesse dar ragione alla C e ripristinare la necessita' di un varo
rapido dei calendari. Ma se cosi' fosse, i legali di via Allegri
avrebbero un'arma in piu' nell'udienza di merito di martedi' prossimo
di fronte al giudice civile Alvaro Vigotti. Il magistrato ha infatti
per ora sospeso il varo della stagione in via cautelare accogliendo
il ricorso d'urgenza del club rossoblu' Un'eventuale sentenza Tar
a favore rappresenterebbe elemento processuale, oltreche' strumento
di pressione. Carraro ha annunciato ieri il rinvio di consiglio
e dei calendari, ma ha chiarito di non aver alcuna intenzione -
nella stagione che portera' ai Mondiali - di rinviare il via dei
campionati fissato al 28 agosto. Per questo la Figc spera che un
eventuale aiuto del Tar pesi sull'udienza del 16 a Genova, alla
quale la federazione sara' presente per la prima volta nel procedimento,
ma in caso diverso andra' comunque avanti: l'intenzione resta quella
di varare i calendari la prossima settimana, anche se il giudice
Vigotti dovesse ritenere non valido il processo sportivo al Genoa.
AS Cosenza:
Si ferma Jovanic. 0 a 0 degli under contro la Primavera del Palermo
11/08 Sta per concludersi il ritiro silano della squadra di Marulla,
alloggiata nell’Hotel la Fattoria di Moccone. E mentre sta
per tornare il forte colored Senè, che ha finito le cure
presso il suo fisioterapista in quel di Salerno (dovrebbe essere
a Cosenza entro sabato) si è fermato oggi il giovane Jovanic.
Pare che sia una contrattura che non sembra di grossa entità.
Oggi nel pomeriggio tutti gli under e alcuni giovani della Juniores,
nel frattempo, hanno pareggiato 0 a 0 contro la primavera del Palermo
in quel di Casole Bruzio nel test organizzato da tempo. Una prova
importante che è servita ai tecnici per vedere all’opera
quei giocatori che non sono stati impegnati nelle amichevoli, ed
anche per misurarsi con una squadra primavera di Serie A. Dopo lo
slittamento, di Coppa Italia e campionato, di una settimana, leggermente
modificati i programmi. Per domenica 21, quando era prevista la
prima gara di Coppa, è prevista una partita amichevole. Attualmente,
dice il DG Belmonte, ci sono delle trattative, ma pare che sia difficile
che vadano in porto. Se tutto va male, comunque, ci sarà
una partitella in famiglia. Per il 25 invece sembra fissata una
nuova amichevole. La conferma deve ancora arrivare, ma sembra cosa
certa. In squadra c’è il solito andir-vieni di elementi
in prova ma la questione attaccante, come ribadivano , addirittura
con i cori, i tifosi, rimane aperta. Intanto sabato termina il ritiro
e dopo l’amichevole con il Rende ci sarà lo sciogliete
le righe. Si riprenderà al San Vito martedì 16 agosto
alle 14.30.
Caos Calcio:
Rinviato il Consiglio Federale che doveva stilare i calendari. Serie
D spostata di una settimana. Carraro sul caso Reggina: “Per
noi sono in A”, e sul Genoa dice “Hanno sbagliato”.
I tifosi fanno causa. Il Messina chiede la Coppa Italia o i danni.
10/08 Con una conferenza stampa, indetta dalla FIGC e tenuta dal
Presidente Carraro in persona, il Presidente della Federcalcio ha
resa nota la decisione di rinviare a data da destinarsi il Consiglio
federale, previsto per giovedì 11, che avrebbe dovuto stilare
i calendari per la prossima stagione. La decisione fa seguito alla
sentenza del Tribunale di Genova, che dopo il ricorso del Genoa
aveva imposto alla Federcalcio di bloccare le procedure per la determinazione
dei calendari. L'udienza dei legali del Genoa e di quelli della
Federcalcio e' prevista per il 16 agosto e solo dopo quella data
potra' riprendere l'iter che porta ai calendari. A seguito di queste
decisoni il Comitato Interregionale ha pertanto
programmato per venerdi' 19 agosto la riunione
del Consiglio Direttivo del Comitato Interregionale in cui verranno
stilati i gironi della Serie D ed i calendari della Coppa Italia.
Venerdi' 26 agosto saranno pubblicati i calendari
del Campionato Nazionale
di Serie D, il cui inizio e' fissato per domenica
11 settembre, ed i gironi del Campionato Juniores.
Venerdi' 2 Settembre sara' pubblicato il calendario del Campionato
Juniores che avra' inizio sabato 17 Settembre. Domenica
28 Agosto e' previsto il primo turno della Coppa
Italia mentre il secondo turno si svolgera' domenica
4 Settembre. Sul caso Reggina, Carraro ha affermato:
“Per noi il Messina è in A”
"Ringrazio Petrucci per le dichiarazioni che ci fanno da pungolo
anche se non ne avevamo bisogno. La giustizia sportiva, come ha
ricordato il presidente del Coni, e' autonoma. Ed e' nostro dovere
applicarne le decisioni. E dico dovere e non desiderio o piacere
che si possa cambiare secondo le circostanze". Franco Carraro
ne ha per tutti. Il presidente della Federcalcio attacca il Genoa
e il giudice genovese che ha di fatto bloccato i calendari e ribadisce
una volta in piu' la giurisdizione autonoma della Federazione. In
attesa della Covisoc che decidera' sulle sorti della Reggina: "Per
noi la vicenda Genoa doveva gia' essere chiusa dal momento che si
e' pronunciato l'ultimo grado della giustizia sportiva". Per
la Figc, insiste, "con la decisione del Consiglio di Stato
era finito tutto l'iter previsto dalla legge per le iscrizioni ai
campionati, con 5 gradi di giudizio e cioe' Covisoc, Coavisoc, Camera
di Conciliazione e Arbitrato del Coni, Tar del Lazio e Consiglio
di Stato". Adesso, invece, "purtroppo ci troviamo a dover
rinviare gli avvertimenti necessari per fare i calendari".
Per quanto riguarda la Reggina, invece, la Covisoc si riunira' domani
o dopodomani per esaminare le nuove carte venute fuori anche in
relazione alla lettera del presidente del Bologna Renato Cipollini.
La Reggina secondo la decisione della Covisoc del 7 luglio, poi
ratificata dal Consiglio Federale e' regolarmente iscritta al campionato:
"io non rispondo a ipotesi pertanto non posso rispondere alla
domanda su che cosa avverra' dopo che la Covisoc avra' esaminato
le nuove carte emesse negli ultimi giorni. Io ripeto solo che la
Reggina e' regolarmente iscritta ai campionati a oggi". Carraro
aggiunge che "quando si riunira' il Consiglio Federale che
abbiamo appena riviato parleremo delle risultanze emerse da questa
riunione della Covisoc".Ma il terremoto del calcio delle ultime
settimane si poteva evitare? "Fin quando che per iscriversi
ai campionati ci sara' bisogno di due cose distinte, cioe' il titolo
sportivo e le condizioni economiche io temo di no, che non si potra'
evitare tutto questo", risponde Carraro. "La legge- aggiunge-
ha gia' fissato l'iter per le iscrizioni. Se si rimpiangono i bei
tempi andati, devo dire che molti anni fa non erano nemmeno richieste
le condizioni economiche". Una delle richieste da cui dipendono
le sorti del Bologna calcio riguarda una serie A a 21 squadre, ma
rispetto a questa ipotesi Carraro fa capire che i margini sono pochi.
"Posso solo dire che i nostri regolamenti prevedono che il
format dei campionati si debba cambiare con piu' di una stagione
di anticipo". Foti: “Siamo tranquilli e contenti
del nuovo accertamento Covisoc”
"Sono contento di questo accertamento che mette fino alle chiacchiere
degli ultimi giorni". Il presidente della Reggina, Lillo Foti,
ha accolto positivamente il nuovo esame delle carte sull'iscrizione
del club calabrese da parte della Covisoc, annunciato oggi dal presidente
federale Franco Carraro per "domani o dopodomani". "La
Reggina e' tranquilla - ha continuato Foti - siamo certi di quelli
che sono i documenti in nostro possesso. E' giusto poi che la Federazione
alla luce di tutte le chiacchiere verifichi meglio ancora i documenti
prodotti da noi". Sul Genoa.
“Le regole vanno rispettate”
''E' un dovere, per il Consiglio federale, applicare le decisioni
della giustizia sportiva che e' autonoma. Non si tratta di volere
o desiderare, non abbiamo alternative. Le regole vanno rispettate''.
Sono le parole di Franco Carraro, presidente della Figc, che risponde
cosi' alle domande relative alla sentenza con cui la Caf ha confermato
la retrocessione del Genoa in serie C1. Carraro ha affermato che
gli atti relativi al caso della societa' ligure, che si e' rivolta
alla giustizia ordinaria violando la clausola compromissoria, saranno
trasmessi alla Procura federale. ''La vicenda Genoa -dice Carraro-
e' un caso di illecito sportivo. Questa situazione ci crea un ulteriore
problema che e' meglio affrontare piuttosto che mettere la testa
sotto la sabbia. Questo caso riguarda temi che, secondo gli organi
di giustizia sportiva, sono rilevanti. Avevamo detto che la questione
delle iscrizioni ai campionati sarebbe stata complicata. La legge
ha previsto un iter di cinque passaggi: Covisoc, Coavisoc, Camera
di Conciliazione, Tar e Consiglio di Stato. Avevamo programmato
le cose in modo che la questione potesse essere risolta il 9 agosto''.
''Ieri ho incontrato il sottosegretario Gianni Letta -aggiunge Carraro-
per informarlo che attendevamo di conoscere il decreto emesso dal
giudice Vigotti. Ho detto a Letta che intendevamo considerare quanto
avrebbe affermato il magistrato e che avremmo posticipato il Consiglio
federale solo come atto di rispetto e buona volonta'. Il rinvio
serve a garantire serenita'. Gli avvocati della federazione saranno
a Genova il 16 agosto per partecipare all'udienza e presenteranno
le tesi della Figc''.''In relazione al decreto emesso dal Giudice
Alvaro Vigotti del Tribunale Civile di Genova, va rilevata l'abnormita'
di un provvedimento emesso in totale carenza di giurisdizione, tenuto
conto che la Legge 280/03 riserva in via esclusiva agli Organi della
Giustizia Sportiva le decisioni sui comportamenti rilevanti sul
piano disciplinare e l'irrogazione ed applicazione delle relative
sanzioni disciplinari sportive. La decisione crea un gravissimo
danno sportivo, morale ed economico a tutta l'organizzazione calcistica''.
Lo sottolinea, in un comunicato, il presidente della Federazione
Italiana Giuoco Calcio, Franco Carraro. ''L'inizio dei campionati
e' fissato per il prossimo 28 agosto. Un rinvio - conferma Carraro
- e' impossibile perche' costituirebbe, da parte della Federazione,
violazione delle norme previste dal Decreto Urbani-Pescante, delle
regole del CONI e dell'organizzazione calcistica internazionale.
Inoltre disattenderebbe le attese dei tifosi di tutta Italia, determinerebbe
un serio disagio tecnico alle squadre, gravi danni economici alle
societa' e comporterebbe serie ripercussioni negli impegni internazionali
dei club ed in quelli della Nazionale Italiana in vista dei Mondiali
2006. Non assumere domani le decisioni propedeutiche alla compilazione
dei calendari crea pertanto un gravissimo problema''. ''Malgrado
cio', per doveroso rispetto nei confronti della Magistratura ed
affinche' l'udienza fissata dal Giudice Vigotti per il 16 agosto
possa aver luogo in un clima di serenita', ho deciso di rinviare
il Consiglio Federale gia' convocato per domani 11 agosto'', conclude
Carraro.''Serie A con 21 squadre? I regolamenti della federazione
prevedono che per cambiare format al campionato si debba decidere
con una stagione d'anticipo''. Franco Carraro, presidente della
Figc, esclude l'ampliamento della massima categoria, che attualmente
comprende 20 formazioni. ''Cambiare la situazione in corso d'opera
significherebbe non rispettare i regolamenti. La mia posizione,
quella dei vicepresidenti e del presidente del Coni, Gianni Petrucci,
sono analoghe''. Biondi replica: “La clausola
compromissionia non compromette i diritti”
''L'articolo 388 del codice penale prevede pene per chi non adempie
un ordine legittimo delle autorita'. La clausola compromissoria
non compromette i diritti costituzionalmente protetti''. E' il commento
di Alfredo Biondi, avvocato difensore del Genoa, a proposito delle
dichiarazioni del presidente della Figc, Franco Carraro, secondo
le quali il Genoa sarebbe comunque in serie C, a prescindere dalle
decisioni della magistratura ordinaria, in virtu' dell'autonomia
di giudizio dell'organizzazione calcistica stabilita dalla cosiddetta
''clausola compromissoria''. I tifosi del Genoa
intraprendono un azione legale
I tifosi genoani del Ponente ligure hanno dato mandato ad un avvocato
di depositare un atto ad adiuvandum nel procedimento d' urgenza
promosso davanti alla sesta sezione civile del tribunale di Genova
e deciso dal giudice Alvaro Vigotti che, ieri, ha cautelativamente
ingiunto alla Figc la sospensione dell' inquadramento nelle leghe
e la formazione dei calendari. L' intervento 'ad adiuvandum' e'
un intervento volontario e' previsto dal codice di procedura civile
che sostanzialmente amplia il tema da decidere e porta nel contraddittorio
anche una terza parte interessata. Nel caso specifico, all' udienza
del 16 agosto, oltre al contraddittorio tra legali del Genoa e quelli
di Lega e Figc, ci sara' anche quello tra questi ultimi e avvocati
che rappresentano le tifoserie. Franza (Presidente Messina)
“O la Coppa Italia o ci pagano i danni”
"Adesso vogliamo la Coppa talia. Altrimenti ci risarciscano
i danni". Dopo la vittoria del Messina al Consiglio di Stato,
il presidente Pietro Franza vuole ora sistemare tutti i conti in
sospeso. Primo di tutti quello relativo la Coppa Italia, alla quale
il Messina non era stato ammesso dopo la prima esclusione dalla
serie A. "La sentenza - attacca Franza - parla chiaro: dice
che siamo puliti ed e' retroattiva al 30 giugno. Sicche' avevamo
diritto a partecipare alla Coppa Italia. In questi mesi abbiamo
perso tra varie cose 100 milioni di euro. Adesso o ci riammettono
in Coppa Italia o ci pagano i danni".
Messina in
A, Gela e Turris in C1 assieme al Napoli, Perugia e Salernitana.
Il Torino rischia la D. Cancellata la Spal di Pagliuso, iscritta
in C2 la nuova Spal.
09/08 Il Messina non aveva debiti fiscali scaduti al 30 giugno
2005, quindi non sussisteva la causa di non iscrizione. E' quanto
afferma il Consiglio di Stato nell'ordinanza con cui sono stati
respinti i ricorsi presentati contro il Messina, che rimane quindi
in serie A. ''Antecedentemente alla scadenza del primo termine perentorio
del 30-6-2005 fissato dalla Figc per l'adempimento in questione
-si legge nell'atto- era intervenuto il provvedimento di sospensione
dell'Assessore Regionale per il Bilancio e le Finanze'' che ''non
si e' limitato a impedire la prosecuzione della procedura coattiva
di recupero del credito, ma ha dilazionato e reso temporaneamente
inesigibili i debiti nei confronti dell'erario rilevanti per l'iscrizione
della societa' ricorrente al fine di consentire la loro definizione
transattiva''. ''Alla data del 30-6-2005 -prosegue l'ordinanza-
non sussisteva quindi la causa di non iscrizione costituita dal
mancato pagamento di debiti 'scaduti' nei confronti dell'erario
con la conseguenza che non assume rilievo la circostanza che la
transazione si e' successivamente perfezionata in data posteriore
all'espressione del parere della Coavisoc e alla decisione del Consiglio
federale''. Il Consiglio di Stato ha quindi respinto gli appelli
presentati da Torino, Perugia, Bologna e Napoli. In conseguenza
della decisione , il Torino puo' sperare di conservare la serie
B beneficiando del cosiddetto 'lodo Petrucci'. Altrimenti lo attende
il calcio dilettantistico. Il Perugia puo' invece puntare alla C1,
sempre in virtu' del 'lodo Petrucci'. Il Bologna, avendo perso il
ricorso contro il Messina, giochera' la prossima stagione in serie
B, mentre il Napoli resta in C1.
Altri due, oltre quello del Messina i ricorsi vincenti, quelli che
consentiranno al Gela e alla Sassari Torres di prendere regolarmente
parte al prossimo campionato di Serie C1. Il Torino di Mazzola e di Pulici rischia di partire dalla
serie D
La C1 che per il Torino, invece, tra un mese potrebbe diventare
addirittura un miraggio. Il Torino si e' visto confermare la bocciatura
gia' ricevuta nei tre gradi di giustizia sportiva e, successivamente,
di fronte al Tar. L'istanza per la rateizzazione del debito fiscale
non e' stata accolta, nessuna fideiussione e' stata prodotta e il
bilancio non e' stato certificato. Questi, in sintesi, i motivi
che hanno portato al martedi' nero del glorioso club piemontese.
Un club che ora, vista la Serie A sfumata, vede allontanarsi la
gia' difficile prospettiva di trovare una garanzia sul debito e,
quindi, il passaggio attraverso la scappatoia del Lodo Petrucci.
Il termine e' la mezzanotte di oggi. Senza fideiussione il Toro
dovra' rinunciare anche alla Serie B ingoiando un'amarissima retrocessione
tra i dilettanti. E intanto tutta l'attuale "rosa" del
Torino Calcio sara' svincolata. E' questa la prima conseguenza alla
decisione del Consiglio di Stato che ha bocciato la permanenza della
societa' granata nella serie A, conseguita sul campo nella stagione
2004-2005. Lo storico club granata con 99 anni di vita alle spalle,
(era stato fondato, infatti, nel 1906), da oggi, infatti, non esiste
piu', anche se il "patron" Franco Cimminelli ed il presidente
Tilli Romero, sembrano intenzionati a non gettare la spugna e gia'
annunciano battaglie in aule giudiziarie. Il nuovo "Toro"
dovrebbe, comunque, ripartire dalla serie B grazie al Lodo Petrucci,
in virtu' di una cordata di imprenditori subalpini guidata dall'avvocato
torinese Pierluigi Marengo, (che ne sara' il nuovo presidente) e
dal presidente del'API di Torino, Sergio Rodda (che assumera' la
carica di aministratore delegato). Garante morale della nuova societa',
il primo cittadino di Torino, Sergio Chiamparino. Un imprenditore
di Frosinone, Luca Giovannone, operante nel settore socio-assistenziale,
sarebbe il finanziatore della nuova societa' che avrebbe gia' previsto
nel piano finanziario, 13 milioni di euro. Napoli in C1, Salernitana e Perugia in C se fanno il lodo
Petrucci
Sconfitta su tutta la linea anche per il Napoli, che si e' visto
respingere i 3 ricorsi presentati contro Vicenza, Pescara e Messina
per ritardi sui pagamenti (Inail nel caso delle prime due societa').
Tra il pool dei legali partenopei ieri serpeggiava scoramento e
amarezza: ''Il Napoli e' stato sconfitto dalla profanazione delle
regole, non dalla legge'', ha detto Edoardo Chiacchio, uno degli
avvocati della societa' di De Laurentiis. ''Quando salta la tempistica
del pagamento, non c'e' piu' niente da fare. Noi abbiamo appurato
che alcune societa' hanno pagato in ritardo. Questo e' emerso anche
oggi. Senza regole, pero', e' inutile promuovere azioni come terzo
interessato''. Non basta, perche' il Consiglio di Stato ha bocciato
anche Perugia e Salernitana. I campani, schierati a Palazzo Spada
con il presidente Aniello Aliberti, avevano gia' depositato la richiesta
per il Lodo Petrucci: in caso di ok, li attendera' la C-1. Respinte,
infine, anche le istanze del Verona (contro l'Ascoli per esposizione
dei marchigiani verso Inail ed Enpals), del Benevento, dell'Imolese,
della Rosetana e della Spal. La lunga estate calda, ora, attende
solo di riaccendersi: con gli sviluppi del caso Genoa, che ora potrebbe
bloccare la stesura degli organici dei campionati, prevista per
giovedi'.
Infatti, come abbiamo ribadito ieri, il tribunale civile di Genova
ha 'congelato' la stesura del prossimo campionato di calcio su istanza
del collegio difensivo del Genoa Football Club. Il giudice Alvaro
Vigotti ha intimato alla Federazione Calcio di sospendere ogni decisione
e fissato l'udienza martedi' 16 agosto dove compariranno le parti.
Per Preziosi e' il primo pronunciamento positivo nella querelle
che ha visto retrocedere per presunti illeciti sportivi il Vecchio
Grifone in serie C1 dopo aver vinto il campionato di serie B.
E stasera c’è anche chi festeggia, sulle disgrazie
altrui. Ascoli e Treviso che di colpo si trovano in A. Pescara,
Vicenza e Catanzaro si ritrovano in B per grazia ricevuta e in C1e
C2 una mezza rivoluzione. Tra le società che non si riscriveranno
il Venezia degli ex Guidoni e Maldonado e la Spal di Pagliuso cancellata
definitivamente. Al suo posto subentra la Spal 1907 che verrà
iscritta in C2. La Spal che molti ricordano nelle figurine Panini
o quella del mitico Paolo Mazza, presidente di quella che era una
'provinciale' di lusso, da oggi non esiste piu', ma Ferrara non
perdera' il calcio. A cancellare con un colpo di spugna la storia
della Spal e' stato il Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso
della societa' gestita dalla famiglia Pagliuso di Cosenza, Fabiano
e Luca, e da Lino di Nardo, che l'avevano rilevata tre anni fa dall'ex
presidente della Coopcostruttori, Giovanni Donigaglia. Pero' la
citta' non restera' senza squadra: la Spal 1907, 'nuova' societa'
inventata in citta', e iscritta al 'lodo Petrucci' in queste ultime
settimane da una cordata di imprenditori, fara' rivivere i colori
societari del bianco-azzurro e ripartira' con meno velleita' e molto
piu' pragmatismo dalla serie C2. La nuova societa' sara' gestita
dal presidente Gianfranco Tomasi, un immobiliarista, con vice presidente
Renzo Ricci, imprenditore, e avra' nello staff dirigenziale il consigliere
Paolo Mandini, una sorta di dg che ha gestito tutta la fase della
nascita della nuova societa' e l'iscrizione al Lodo Petrucci, e
il ds Ruben Buriani, ferrarese ed ex campione del Milan: tutti insieme
incontreranno i giocatori della 'vecchia' Spal che sono svincolati
dalla societa' e che potrebbero rientrare nella 'nuova': ovviamente
con parametri ridimensionati e stipendi ridotti. Proprio domani
verranno decise le sorti future della squadra e verranno nominati
il dg e l'allenatore.
Prima sconfitta
dei Lupi di Marulla battuti per 3 a 2 dal Team Fisiotonik
09/08
(S.G. - E.P.) Sarà stata la preparazione, sarà stato
l’avversario davvero impegnativo, ma oggi il Cosenza non è
piaciuto per quanto di bello aveva fatto vedere sino ad oggi. Partita
molto nervosa, Vanzetto e Biliotti se le sono date di santa ragione
(calcisticamente parlando) e in pochi hanno superato la sufficienza.
Tra di loro Cordua, D’Amblè, Di Girolamo e Lio. Difese
a farfalle e ben cinque gol cha hanno un particolare non indifferente:
sono stati segnati tutti di testa. Segno che i reparti difensivi
mostrano qualche limite. A difesa dell’As Cosenza, però,
bisogna dire che giocava contro la rappresentativa del Team Fisotonik
composta da elementi di categorie elevate come Bilotti, Grabbi,
Guidoni, Maldonado, Perrotta e compagnia cantando, che sicuramente
non sono gli ultimi arrivati. Sul piano negativo pesa anche la stanchezza
dovuta alla preparazione che ormai è agli sgoccioli e infine,
prima partita in cui la truppa rossoblu ha superato i 45 minuti
giocando fino al 71’ prima della girandola dei cambi. Fino
a quel momento, in vantaggio, gli altri due gol del Team Fisotonik
arrivano con i perni di centrocampo fuori. Non che i loro sostituti
avessero demeritato, anzi però esclusi il trio delle meraviglie
(Lio Scorrano Vanzetto) che si trovano a occhi chiusi, l’assetto
è ancora farraginoso. Tranne per Di Girolamo, che continua
ad andare a benzina super, e la cabina di regia che rimane saldamente
nelle mani di Cordua per il resto si sono evidenziate pecche, in
difesa e soprattutto in attacco. Oggi D’Amblè ha fatto
davvero due bei gol, ma sarà sempre facile segnare di testa?
A casa l’argentino Pierucci, nel secondo tempo Marulla ha
schierato il giovane Domicoli la cui posizione da oggi è
di nuovo in bilico. L’attaccante, tesserato con il Gela, oggi
potrebbe tornare di interesse alla società siciliana riammessa
dal Consiglio di Stato in C1. Insomma un buon test che alla fine
ha mostrato i veri limiti dei rossoblu. Lavoro, dunque per Marulla,
ma soprattutto per il DS Ciccio marino, oggi scuro in volto, che
deve darsi da fare per potenziare l’organico. Per la cronaca
Guidoni gioca appena sette minuti e poi, per un risentimento, viene
sostituito dall’ex Antonino Marcatti che porta in vantaggio
il Team Fisiotonik (che ad onor del vero ha dimostrato che i suoi
giocatori sono tutti validi) di testa battendo il bravo portiere
Bruni al 34’ con un colpo di testa imprendibile. Pareggio,
sempre di testa, di D’Amblè dopo appena sei minuti
e tutti a riposo.
Nel
secondo tempo Marulla inserisce subito Domicoli per Cimadomo, apparso
un tantino appannato, e solito cambio di portiere con Fischetti
che sostituisce Bruni. E’ il Cosenza che però, di nuovo
di testa, va in vantaggio al 70’, con D’Amblè,
che così segna la sua prima doppietta, e girandola di cambi
per Marulla che ne sostituisce tre di colpo, Vanzetto, D’Amblè
e Lio. Ma dopo appena cinque minuti sull’ennesimo colpo di
testa, questa volta di Del Signore (davvero un bel giocatore) Fischetti
sbaglia la parata e la palla gli scivola in fondo al sacco. Sull’ultimo
affondo, a dieci dal termine, è ancora Del Signore, sempre
di testa che fa di nuovo secco Fischetti per il definitivo tre a
due. A questo punto manca il fiato e squadre che terminano ogni
velleità. Ricordiamo inoltre che con al sentenza del Consiglio
di Stato di oggi, che oltre al Messina in A, riammette in C1 il
Gela e la Torres, bloccando così tantissimi movimenti che
stavano per essere effettuati in un gigantesco effetto domino che
vedeva addirittura possibili ripescaggi di una squadra cosentina
in una categoria superiore. Intanto circola già la probabile
formazione del nuovo girone I della serie D la cui composizione
dovrebbe essere ufficializzata il 13 agosto. Ma il condizionale
è d’obbligo, perchè dopo la sentenza del Giudice
Civile di Genova che blocca la formazione di calendari spostandola
al 16 agosto anche la D dovrebbe aspettare. Nel frattempo circola
la formazione del nuovo girone che dovrebbe essere formato da Adrano,
Alcamo, Angri, Campobello di Mazara, Comiso, Cosenza, Ebolitana,
Giarre, Licata, Nissa, Ragusa, Rossanese, Sapri, Scafatese, Scillese,
Siracusa, Trapani, Vibonese. Inoltre per giovedì prossimo
è prevista una amichevole della Juniores con la Primavera
del Palermo, in ritiro in quel di Casole. Per sabato mattina è
prevista la formazione dei girono di Coppa Italia. Sempre sabato
amichevole notturna con il Rende che chiude il ciclo di preparazione
in Sila. L’Appuntamento, quindi è per il 17 agosto
direttamente al San Vito dove il Cosenza riprenderà la preparazione
tradizionale. Ha assistito all'incontro un pubblico di oltre 200
tifosi.
A.S. Cosenza-Team Fisiotonik 2-3 A.S. Cosenza: Bruni (46’ Fischetti), Dierna,
Longobardi (65’ Scarlato), Vanzetto (71’ Morrone), Scorrano
(85’ Crescibene F.), Maglione, Di Girolamo, Cordua (71’
Sanso), D’Amblè (71’ Jovanic), Lio (77’
Coppola), Cimadomo (46’ Domicoli). A disposizione: Ambrosecchia,
Levato, Brogno, Giacalone. All. L. Marulla. Team Fisiotonik: Marchese, Tomasi, Perrotta, Pesci,
Maldonado, Parise, Biliotti, Del Signore, Guidoni (7’ Marcatti),
Galeano, Grabbi. A disposizione: Spingola, Simonetti, Amendola,
Leta. All. T. Del Morgine. Arbitro: Pranno di Cosenza. Assitenti: Grande e Aquila. Marcatori: 34’ Marcatti, 40’ e 70’
D’Amblè, 75’ e 80’ Del Signore. Note: spettatori 200 circa. Ammonito Biliotti.
La Caf spedisce
il Genoa i C ma il ricorso blocca i calendari. La CAF boccia tutti
i ricorsi. In serata scontri nella città ligure
08/08
La Commissione d'appello federale (Caf) ha respinto tutti i reclami
presentati in relazione ai verdetti espressi dalla Commissione disciplinare
sul caso Genoa. Bocciato, quindi, il ricorso del club ligure contro
la retrocessione all'ultimo posto del campionato di serie B 2004/2005
e contro la penalizzazione di tre punti in classifica da scontare
nella stagione 2005/2006 per l'illecito sportivo commesso nella
gara Genoa-Venezia dell'11 giugno scorso. Respinti anche i reclami
presentati da dirigenti e tesserati coinvolti nella vicenda. Per
Enrico Preziosi, presidente del Genoa, e' stata confermata l'inibizione
di 5 anni. Stessa sanzione per Stefano Capozucca, direttore generale
dei rossoblu. Inibizione di 5 anni per Franco Dal Cin, ex amministratore
delegato del Venezia, e di 3 anni e 1 mese per Michele Dal Cin,
direttore generale del club veneto. Inibizione di 5 anni anche per
Giuseppe Pagliara, ex general manager del Venezia. Bocciati anche
i ricorsi dei calciatori. Confermati i 6 mesi di squalifica per
Martin Lejsal, ex portiere del Venezia, e i 5 pesi per Massimo Borgobello,
attaccante che lo scorso anno militava nel club veneto.
''Non
finisce qui'': dopo il no secco della Caf ai ricorsi del Genoa,
Enrico Preziosi l'aveva detto. E difatti anche se la giustizia sportiva
ha concluso il suo corso, relegando definitivamente il club rossoblu'
in serie C1, nessuno puo' scommettere che giovedi' come previsto
i calendari di A e B siano varati, e senza il Genoa. L'ultimo colpo
di scena e' infatti l'annuncio da parte degli avvocati genoani di
una richiesta di sospensione della sentenza Caf al giudice civile.
Non a caso in Figc il consiglio federale convocato per giovedi'
11 non ha ancora argomenti definiti, e non si puo' dare per certo
che nello stesso giorno sara' varata la stagione. La Commissione
d'appello federale (Caf) ha stamattina confermato punto per punto
la sentenza della Disciplinare del 27 luglio: secondo i giudici
la combine con il Venezia e' provata, non solo dagli ormai famosi
250.000 euro trovati nella macchina di Giuseppe Pagliara, dirigente
del club veneto, all'uscita della fabbrica di Cogliate del presidente
Enrico Preziosi, ma anche da decine di intercettazioni telefoniche.
Percio' Genoa relegato all'ultimo posto dello scorso campionato
di B e retrocesso, con in piu' un handicap di 3 punti. Zavorrato
dall'illecito sportivo ''consumato'', affonda il club piu' antico
d'Italia. Con esso lo stesso Preziosi e l'ormai ex amministratore
delegato del Venezia (nel frattempo fallito), Franco Dal Cin: per
entrambi confermati 5 anni di inibizione. Nessuno sconto anche per
i giocatori Martin Lejsal (6 mesi) e Massimo Borgobello (5 mesi),
ne' per il dg del Genoa Stefano Capozzucca e Pagliara (5 anni).
Altro che ritorno in A. Dopo 10 anni d'attesa la gioia dei tifosi
per la massima serie riconquistata e' durata pochi giorni. Si era
conclusa cosi' una vicenda iniziata a giugno con l'inchiesta sulle
scommesse clandestine avviata dalla procura di Genova. Ma la nuova
mossa legale del Genoa apre scenari pericolosi: per tutto il giorno
in Figc si e' atteso di sapere quale sarebbe stata la mossa di reazione
annunciata da Preziosi. A lungo e' circolata l'ipotesi di un ricorso
al Tar del Lazio, di fronte alla quale si era pronti a far slittare
di una settimana la compilazione dei calendari. Se non altro per
evitare che eventuali sospensive, a ripescaggi avvenuti, aumentassero
la tentazione di una serie A a 21 squadre. Esattamente come fu per
il caso Catania, due anni fa, quando la B lievito' fino a 24 squadre.
In serata, il quadro si e' chiarito: il Genoa sta preparando un
ricorso al giudice civile. E l'ipotesi di un blocco d'urgenza -
da decidere dunque gia' entro mercoledi' - impedisce in sostanza
di definire il contenuto del consiglio federale dell'11. E lascia
allenatori, giocatori e tifosi col fiato sospeso in attesa di conoscere
le giornate della prossima serie A. Il provvedimento d’urgenza al Tribunale civile
Un provvedimento d' urgenza davanti al giudice civile (art. 700
cpc), presentato dai legali del Genoa, potrebbe bloccare l' efficacia
del provvedimento adottato dopo la deliberazione della Caf. L' avvocato
Andrea D' Angelo, uno dei civilisti che si occupa del Genoa, conferma
soltanto di aver ricevuto l' incarico ''che riguarda una iniziativa
di fronte ad un giudice dello Stato''. Si dovrebbe trattare, dunque,
di un ricorso d' urgenza, previsto dall' art. 700 del codice di
procedura civile che, se accolto durante la prima udienza (che avviene
'inaudita altera parte' e quindi con la sola presenza dei ricorrenti),
potrebbe portare a bloccare i provvedimenti di cui al ricorso. In
altre parole, se il giudice ravvisasse un pericolo imminente di
un danno irreparabile, potrebbe in via cautelare decretare la sospensione
della sentenza in virtu' della quale il Genoa scivola in serie C1.
I legali del Genoa non hanno confermato invece un ricorso al tribunale
amministrativo regionale del Lazio. Cosa accadrà adesso, le scadenze
La calda estate del calcio italiano sta per vivere l'ultima settimana
di importanti decisioni. Dopo la decisione della Caf sul caso d'illecito
sportivo che coinvolge il Genoa, in cui la Commissione ha confermato
la sentenza della Disciplinare che prevede la retrocessione in Serie
C1 con tre punti di penalizzazione in classifica per il Genoa, si
continua martedì con il Consiglio di Stato che prenderà
in esame i ricorsi presentati alla giustizia amministrativa dai
club esclusi dai campionati. Il caso più importante è
quello del Messina, riammesso dal Tar in Serie A. In discussione
il ricorso presentato dalla Figc e dal Bologna. In esame anche i
casi di Torino, Perugia e Salernitana. Si conclude giovedì
11 agosto con il Consiglio Federale che esaminerà le domande
relative al lodo Petrucci, deciderà sui ripescaggi e sugli
organici dei campionati. Alle ore 19 si sarebbero dovuti stilare
i calendari, ma dopo il ricorso alla giustizia ordinaria tutto sarà
rimandato. Gli incidenti
In
serata la manifestazione organizzata da alcuni club di tifosi genoani,
la serata dell’orgoglio rossoblu, per protestare contro la
sentenza della Caf di retrocedere in serie C 1 con tre punti penalizzazione
il Genoa si è trasformata in una serie di scontri da guerriglia
urbana. Scontri che sono ancora in corso in particolare nella zona
tra piazza Annunziata, via Balbi, la stazione di Piazza Principe
e in vicoli del centro storico che scendono verso il porto. Lacrimogeni
e cariche di alleggerimento da parte di Polizia e Carabinieri e
dall'altra parte lancio di fumogeni, cassonetti dell'immondizia
bruciati e vandalismi su auto e moto parcheggiati nella zona. I
violenti che stanno fronteggiando le forze dell'ordine non sono
numerosi (ad occhio e croce poco più di un centinaio, ma
negli scontri sono coinvolti anche i "veri" e pacifici
tifosi del Genoa (qualche migliaio) che non riescono a defluire
dal cul de sac rappresentato da Via Balbi, una strada a senso unico
piuttosto stretta e in leggera discesa. Il caos in zona è
notevole anche se, al momento, a parte il fumo acre di lacrimogeni
e fumogeni e la puzza dei cassonetti bruciati che infastidisce non
poco, non pare vi siano feriti di una qualche gravità. Gli
scontri più duri tra violenti e forze dell'ordine sono avvenuti
in piazza Acquaverde, cioè il piazzale antistante la Stazione
di Principe dove si sono verificati anche i maggiori atti di vandalismo
su auto, moto, arredo urbano e qualche serranda di negozi.Il corteo
di tifosi si era formato alle 21, 30 in piazza De Ferrari e si era
poi diretto appunto sull'asse viario che conduce a piazza Principe.
I primo scontri si sono verificati, verso le 22 - 22, 30 in piazza
Annunziata, poco prima di Via Balbi quando qualche centinaio di
violenti hanno cominciato a lanciare fumogeni e pietre con le forze
di polizia. Sembra finita ma non e' cosi': restano sul selciato
un tappeto di bossoli di lacrimogeni e cocci di bottiglia, le macchine
rovesciate, due fotografi malmenati e cittadini con gli
occhi infiammati dai lacrimogeni. Mentre gli ultras rompono le vetrine
a Castelletto, polizia e carabinieri si dividono: una cinquantina
vanno a difendere la redazione del Secolo XIX. Altri contengono
gli ultras a Castelletto. La polizia dice che e' presto per un bilancio.
Ma domani e' un altro giorno, e la protesta potrebbe continuare.
Inutili le parole del Prefetto e del Questore
"Non tollereremo gli eccessi della tifoseria". Lo ha detto
il questore di Genova, Salvatore Presenti, dopo la sentenza della
Caf che ha bocciato il ricorso del Genoa confermando la retrocessione
in C1 con 3 punti di penalizzazione. Stessa linea del prefetto di
Genova, Giuseppe Romano: "Mi auguro che da parte del tifo ci
sia solo una protesta civile". Chi non ci sta e' il presidente
della Provincia, Alessandro Repetto, che ha presentato una denuncia
al Procuratore della Repubblica per abuso in atto d'ufficio, "per
i passaggi oscuri della vicenda in merito alla decisione della Caf,
per il comportamento dei giudici che hanno deciso prima del processo,
cosa che costituisce causa di ricusazione del componente dell'organo
giudicante che deve pertanto astenersi dal giudizio".
Secondo pareggio
per i Lupi di Marulla. Con la Scillese in campo i due nuovi arrivi
06/08
(S.G.) Prove di campionato tra As Cosenza e Scillese. Mister Marulla
non perde tempo e butta nella mischia i suoi due nuovi arrivi, giusto
per vederli all’opera. E non sfigurano. L’esterno Dierna
sa il fatto suo e desta una buona impressione con buone percussioni
sulla fascia. Un po’ meno l’argentino Pierucci che si
muove bene, coglie anche una traversa ma sembra un po’ inefficace.
Ma per la panchina, finchè non recupera la forma, dovrebbe
andare bene. Al Mister il giocatore è piaciuto e a fine gara
ha detto “Ha solo due giorni di allenamento, non si poteva
pretendere di più”. Sulla partita Marulla ha detto
che “La squadra mi è piaciuta ma ha concretizzato poco
rispetto a quanto prodotto, vedremo di migliorare”. Non male
la compagine reggina che addirittura si prende il lusso di andare
per prima in vantaggio dopo appena sette minuti del secondo tempo.
A rete va Guardalvascio con un preciso colpo di testa. Il Cosenza,
dominatore del primo tempo, con almeno dieci palle gol sprecate
ed un Di Muro in ottima vena, allora reagisce e trova il gol con
Cordua che riesce ad infilare dalla distanza il sette del portiere
reggino. Troppe le palle gol sprecate dagli undici rossoblu. Per
Marulla, ancora, c’è tempo per rimediare. (Foto Drummi)
Bigliettini
durante il processo della CAF del Genoa. Preziosi chiede di azzerare
il processo
06/08 ''Ieri mentre i nostri difensori stavano discutendo, alcuni
giudici della Caf si passavano bigliettini poi strappati e cestinati''.
E' quanto detto oggi Enrico Preziosi, il presidente del Genoa, inibito
per cinque anni dalla sua carica per illecito sportivo, parlando
in viva voce al telefono nello studio milanese di uno dei suoi legali,
l'avv.Lorenzo Crippa. Preziosi ha spiegato che tale circostanza
''e' stata notata da molti e ci sono state anche riprese''. Il presidente
del Genoa ha poi aggiunto che i pezzi dei bigliettini sono stati
presi e sono stati ricomposti. Queste annotazioni ricomposte, dalle
fotocopie fornite nel corso della conferenza stampa, risultano essere
stati redatti su carta intestata della Figc. In uno, per esempio,
c'e' scritto: ''L'esclusione dalla serie B...il Consiglio federale
poi l' assegna o/a campionati di C1, C2 o dilettanti''. ''Come vedete
- ha proseguito Preziosi - la sentenza a parer mio era gia' scritta''.
Oltre a questa frase nei bigliettini ricostruiti, in tutto quattro,
ce n'e' una 'irrispettosa' nei confronti di Preziosi. Per questa
vicenda e per una precedente lettera, scritta dal presidente della
Disciplinare Claudio Franchini, dopo il giudizio di primo grado,
Preziosi e i suoi legali, l'avv.Crippa, il professor Franco Coppi
e l'avv.Biondi, auspicano che i vertici della giustizia sportiva
''intervengano per ridare dignita' - ha detto Crippa - a un giudizio
che sembrerebbe quanto meno averla persa. Noi riteniamo che lo strumento
non possa che essere l'azzeramento di tutto il procedimento''.
Reggina: oramai
è scontro politico. La società, stufa delle polemiche,
non replica più. La Salernitana presenta un esposto.
05/08-(G.C.)- Il caso Reggina continua. Lo “scontro”
verbale si arricchisce di una nuova puntata. Sulla scena oltre a
Molgora, deputato della lega, Loiero, Presidente della Regione Calabria,
Pino Gentile, esponente forzista è entrato il sottosegretario
alla Giustizia, Giuseppe Valentino. Il deputato reggino si è
soffermato sul singolare rapporto tra il presidente del Bologna,
Giuseppe Gazzoni Frascara e il sottosegretario all'Economia Daniele
Molgora. ''Trovo singolare che, invece di rispondere alla mia lettera
pubblica, con quale gli rappresentavo in maniera puntuale la correttezza
della Reggina calcio, all' esito delle verifiche effettuate dalla
Covisoc, che l' ha accertata, il sottosegretario Molgora intrattenga,
per quanto si legge, rapporti sul tema proprio con il presidente
del Bologna, e cioè con la squadra che avrebbe interesse
ad eventuali anomalie amministrative della Reggina''. ''Rilevo,
da articoli di stampa - aggiunge Valentino - che vi sarebbero stati
contatti fra Molgora ed il Bologna calcio nell' ambito delle vicende
che hanno provocato la sua risposta in Parlamento all'esito di una
interrogazione tesa a conoscere la regolarità delle posizioni
finanziarie di alcune squadre di calcio. E' bene rimarcare che non
esistono anomalie di sorta e che la condotta della Reggina coincide
con le disposizioni di legge, il cui rispetto non può essere
posto in discussione con superficialità ed approssimazione.
Il Presidente della Camera, giustamente, proprio per un riguardo
all'ordinamento sportivo, ha dichiarato inammissibili alcune interrogazioni
che afferivano alle complesse situazioni che sta attraversando una
parte del nostro calcio in questo momento. Ma se i rappresentanti
delle squadre di calcio interloquiscono direttamente, come ha dichiarato
lo stesso Gazzoni al Corriere della Sera, con le autorità
che dovrebbero garantire, in maniera oggettiva, le verifiche più
puntuali e penetranti sui temi sottoposti alla loro cognizione,
viene sostanzialmente elusa la disposizione del Presidente della
Camera, anzi si offre la stura ad ogni tipo di considerazione''.
Secondo Valentino, ''e' auspicabile, onde evitare inutili propalazioni
di notizie assolutamente infondate, porre termine, immediatamente,
a questo 'chiacchiericcio' agostano che non giova a nessuno e mortifica
la dignità dello sport, che a Reggio Calabria e' esaltato
dalle grandi soddisfazioni che la Reggina da' ai suoi tifosi''.
Non si è fatta attendere la risposta del sottosegretario
Molgora: ''Le dichiarazioni assolutamente strumentali del Sottosegretario
Valentino non fanno altro che gettare ulteriori ombre sulla società
calcistica, la Reggina Calcio S.p.A, di cui di fatto e' diventato
il portavoce''. Molgora rincarando la dose afferma ''la realtà
e' che nessuno dei politici intervenuti ha neanche la benchè
minima idea di che cosa si stia parlando. Nel nostro Paese ci sono
delle norme che vanno rispettate anche nel calcio''. ''La documentazione
prodotta dall'Agenzia delle Entrate - ha confermato il sottosegretario
- e' chiara e non ammette interpretazioni di sorta”. ''Al
contrario trovo particolarmente sconveniente -conclude Molgora -
che Valentino, in qualità di sottosegretario alla
Giustizia, invece di tutelare la verità e, appunto, la giustizia,
tenga più alla sua squadra del cuore prendendo posizioni
che esulano dalla realtà. Nessuno in questa situazione, a
parte il sottoscritto, porta lo straccio di un elemento probatorio,
ma soltanto chiacchiere da bar'' .La società amaranto ribadisce
''la legittimità del proprio operato e della documentazione
prodotta per conseguire l' iscrizione al campionato nel rispetto
dei tempi''. Anche Meduri, senatore di Alleanza Nazionale, prende
posizione ''Io sto con la Reggina più volte citata dai giornali,
anche del nord, come esempio di serietà e, come parlamentare,
alla ripresa dei lavori, interrogherò il Presidente del Consiglio
per avere notizia sulla effettiva serietà nei comportamenti
del Sottosegretario Folgora e sulla compatibilità della sua
posizione nel governo della Nazione''. ''La verità –
aggiunge Meduri - e' che Covisoc e Coavisoc non hanno riscontrato
nulla di irregolare nella pratica della Reggina e ne hanno disposto
l'iscrizione al campionato di Serie A; l'altra verità e'
che il Bologna e' stato retrocesso per aver perso la sfida sportiva
sul campo, ed anche lo spareggio tra emiliane, e adesso cerca di
rientrare con cavilli giuridici molto improbabili. Improbabili come
la serietà dei padani, Ministri e Sottosegretari compresi,
sempre pronti a spendersi contro il Sud quale che sia: siano le
persone qualunque, siano i lavoratori forestali, siano i tifosi.
Noi, pur da rivali, preferiamo i tifosi messinesi a quelli bresciani
o veronesi o bergamaschi sempre pronti, a causa di un tifo irrazionale
e spesso scellerato a creare disordini, scontri con le Forze dell'Ordine
ed aggressioni ai danni di persone e cose''. La verità eclatante
sfuggita a molti è che la fidejussione presentata all'Agenzia
delle Entrate è stata emessa dalla San Remo, società
che non aveva titolo a farlo e che era stata coinvolta nello scandalo
fidejussioni del 2003. Se il Cosenza è stato escluso dal
mondo del calcio per la fideiussione presentata con un giorno di
ritardo, la Reggina che è in ritardo da più di un
mese deve fare la stessa fine, siccome la legge non è uguale
per tutti prepariamoci a vedere ai nastri di partenza della serie
A la società amaranto. Il calcio ha perso credibilità,
e con il passare degli anni ci accorgiamo che lo sport più
conosciuto al mondo è diventato marcio e non c’ è
cura che lo possa salvare. E la Salernitana
presenta un esposto
La Salernitana Sport spa ha presentato un esposto denuncia all'ufficio
indagini della FIGC, alla procura federale della FIGC e alla segreteria
generale della FIGC, in merito alle notizie apparse sulla stampa
nazionale relative al caso Reggina Spa ed alle dichiarazioni dell'allenatore
del Bologna, Renzo Ulivieri. Lo rende noto il Presidente della Salernitana,
Aniello Aliberti. E' inoltre allo studio dei legali della Salernitana,
documentazione relativa al Napoli Soccer che potrebbe essere oggetto
di un ulteriore esposto denuncia agli organi della FIGC.
L’AS
Cosenza prova un argentino
05/08 Marino è ancora a caccia di un panzer dell’area
di rigore e questa volta si rivolge direttamente oltre oceano. Infatti,
abbastanza anonimamente, da due giorni è presente al ritiro
di Moccone, l’argentino Fernando Pierucci, classe ’79,
attaccante di 1.80 mt proveniente da una squadra della serie A equadoregna.
Pierucci, appena sbarcato dal nuovo continente, è ancora
sotto l’effetto del jetlag e, tra le altre cose, è
apparso anche un po’ soprappeso. Probabilmente Mister Marulla
non potrà provarlo subito nella partita amichevole contro
la Scillese, prevista per sabato, ma lo vedrà in allenamento.
Di lui si dicono grandi cose, bisognerà vederlo all’opera.
Intanto dal Grosseto è arrivato un esterno destro difensivo,
Emilio Dierna, classe ’87, che sembra essere un ottimo under,
utile a coprire quel vuoto difensivo che mancava. Tra vecchi e nuove
conoscenze, ha fatto ritorno in rosa, il giovane Fabio Crescibene,
under di buona speranza che ha fatto vedere buone cose lo scorso
anno. Oggi doppia solita seduta con pioggerellina e temperatura
decisamente silana e partitella. Sabato amichevole con la Scillese.
La CAF conferma
la serie C al Genoa. I legali chiedono il riesame degli atti, i
tifosi in piazza. A Salerno bloccano i treni e a Como si ricorre
al Tar. Bonolis dice che farà sorridere… sarà.
05/08 Un calcio impazzito al pallone e sentenze che si rincorrono
nelle aule dei Tribunali mentre i tifosi si organizzano nella protesta.
Dopo il blocco dei traghetti a Messina, Salerno blocca i treni e
la pentola a pressione di Genova sta per scoppiare. Tutto in nome
di un calcio che non c’è più. In barba a chi
parla di tagli e ritagli di bilanci sempre più truccati.
Sentenze parziali che non ammettono repliche e chi ci va di mezzo
sono i più esposti, i meno forti, i non protetti politicamente
e/o economicamente dalle forze oscure che dominano il pallone di
oggi. Mentre Mediaset sfila il calcio alla Rai, Bonolis trova anche
il tempo per dire che il suo 90° minuto farà sorridere.
Chissà in questo scenario quante battute si riusciranno a
fare dopo l’ennesima serie di ingiustizie. Nel frattempo Maldonado
(ve lo ricordate?) oggetto del contendere Genoa-Venezia si allena
con i disoccupati proprio quando Reggio è accerchiata dalla
politica e a Cosenza si respira ancora aria di confino in serie
D. Aspettando Messina. Ma veniamo per gradi. Il Genoa in C
Genoa in serie C e conferma della penalizzazione di 3 punti per
il prossimo campionato. E' stato inflessibile il procuratore della
commissione d'appello federale Palazzi quando nel suo intervento
ha ribadito tutte le accuse al Genoa e ai suoi dirigenti con la
conseguente richiesta di confermare tutte le condanne emesse dalla
Disciplinare con un'unica eccezione: per Palazzi infatti la posizione
del portiere Lejsal va rivista in quanto proprio in virtu' della
collaborazione che avrebbe dato il portiere del Venezia agli inquirenti
meriterebbe un sconto sulla pena (in primo grado Lejsal era stato
condannato a 6 mesi). Per il resto la lunga giornata della Caf sul
caso Genoa-Venezia e' proseguita con le arringhe dei difensori che
hanno soprattutto tentato di interpretare il corpo delle prove in
modo opposto all'accusa: in questo caso, dopo i difensori di Borgobello,
l'avv. Mascia, i legali di Lejsal, Agliaria e Dal Cin, ossia Mazzali
e Deodato, la parte del leone l'ha fatta il difensore del presidente
del Genoa, Preziosi ossia l'avv. Coppi. L'avvocato, gia' difensore
di Giulio Andreotti, ha analizzato tutte le intercettazioni telefoniche,
dall'8 all'11 giugno, praticamente le ha rilette tutte, dando una
ricostruzione alternativa dei fatti, ribadendo punto a punto sul
testo dell'accusa. Secondo il difensore di Preziosi l'acquisto di
Maldonado era reale, non c'e' stato nessun illecito da parte del
Genoa, ma soprattutto ha voluto sottolineare: ''l'accanimento dell'accusa
nei confronti dei grifoni''. E' stata quella di Coppi un'arringa
fiume: quasi 3 ore e difesa appassionata. ''Non si puo' fare giustizia
sommaria per rispettare un calendario - ha chiuso l'avv. Coppi -
fate tutto quello che dovete fare per prendere una decisione giusta
e ponderata. In ballo ci sono anche ingenti questioni economiche,
non solo il fallimento sportivo del Genoa calcio, ma anche patrimoni
personali e collettivi''. ''Dove sta il presidente del Venezia Gallo?
Perche’ la Figc non ha aperto un'inchiesta anche sui rapporti
tra Torino e Venezia?''. Queste le domande rivolte alla Caf dall'altro
legale del pool del Genoa, l'on. Alfredo Biondi nella sua arringa,
che ricalca quanto gia' dichiarato davanti alla Disciplinare di
Milano. L'unica novita' e' che Biondi nella sua qualita' di difensore
del Genoa ha chiesto di usare un occhio di riguardo per una societa'
che ha fatto molti sforzi per rendersi competitiva. Adesso tocca
ai giudici della commissione d'appello, presieduta dal professor
Cesare Martellino: la camera di consiglio si aprira' domani mattina
alle 9,30. La sentenza della Caf e' attesa per domenica, al piu'
tardi lunedi' mattina. Il Genoa calcio sara' quindi regolarmente
in campo per la partita di Coppa Italia di domenica contro il Catanzaro. I legali chiedono di rivedere gli
atti
"Prendetevi il tempo che vi serve perche' non si possono commettere
errori giudiziari al solo fine di scrivere un calendario calcistico".
Lo ha affermato l'avvocato Franco Coppi, legale di Enrico Preziosi,
al termine del suo lungo intervento (due ore e cinquanta minuti)
nel dibattimento alla Caf riguardante il Genoa calcio. "Non
possono accomiatarvi da voi senza scongiurarvi di riesaminare punto
per punto tutti gli atti in vostro possesso dai quali risulta che
il comportamento di Preziosi e' stato improntato alla piu' totale
liceita'". Da domani la Commissione d'Appello Federale si riunira'
in Consiglio per deliberare. I tifosi in piazza
Alcune migliaia di tifosi genoani si sono riuniti a Genova al Porto
Antico per manifestare contro la sentenza di retrocessione in serie
C e per chiedere la A ''conquistata sul campo''. I tifosi hanno
formato un corteo che si e' diretto verso il ponente bloccando via
Gramsci. Sono stati distribuiti facsimili di schede elettorali che
probabilmente verranno in seguito bruciate in segno di protesta.
A Salerno bloccano i treni
I tifosi della Salernitana hanno bloccato i binari della stazione
ferroviaria per protestare contro la mancata iscrizione della societa'
alla serie B. I tifosi, dapprima non piu' di sessanta, si sono radunati
in un primo momento in piazza Casalbore, dove c'e' il vecchio stadio
"Vestuti", e poi si sono diretti alla stazione. Li' hanno
occupato i binari gridando, tra le altre cose, "O iscrizione
o rivoluzione" e scandendo slogan e insulti contro la Lega,
la Figc e il suo presidente Franco Carraro. Dopo circa venti minuti
nei quali sono stati fronteggiati dalla Polizia che pero' non e'
intervenuta, i sostenitori della squadra campana, saliti a un centinaio,
si sono spostati dai binari anche per la mediazione del consigliere
comunale di An Roberto Celano. Oggi la Salernitana ha presentato
un esposto-denuncia all'Ufficio indagini della Figc, alla Procura
federale e alla segreteria federale "a seguito delle gravissime
notizie - ha comunicato la societa' - apparse sulla stampa nazionale
in data odierna relative alla Reggina Calcio spa ed alle dichiarazioni
del signor Ulivieri Renzo nella qualita' di membro del Consiglio
Federale. Sono, inoltre, in questo momento al vaglio dei legali
le posizioni di tutte le societa' intervenute contro la Salernitana
Sport nel giudizio innanzi al Tar del Lazio ed in particolare della
Societa' Napoli Soccer per verificare se esistono gli estremi per
un ulteriore esposto-denuncia ai competenti organi in merito alla
regolarita' della documentazione presentata presso le Leghe di competenza
e presso la Co.Vi.So.C. per l'ammissione ai rispettivi campionati".
La situazione si e' successivamente calmata alla stazione di Salerno,
dove si e' registrato per ora solo un ritardo del treno in partenza
per Milano per la protesta dei tifosi della Salernitana. I sostenitori
della squadra si sono allontanati pacificamente, controllati a distanza
dalla Polizia. Ritardi a catena, tuttavia, hanno reso noto le Ferrovie,
si verificheranno inevitabilmente su tutta la linea tirrenica, sulla
quale si era gia' pronti ad arrestare la circolazione nel caso la
manifestazione si prolungasse. A Como ricorrono al TAR
Tre anni fa, di questi tempi, il Como si apprestava ad iniziare
il campionato di serie A. Oggi, dopo la sentenza del collegio arbitrale
del Coni, la squadra non potra' gareggiare nemmeno nella serie C2,
e la citta', quindi, rischia di ritrovarsi senza calcio. Il Coni,
in sostanza, non ha riconosciuto il titolo sportivo della societa'
Calcio Como 1907, che fa capo agli imprenditori De Blasi e Barzaghi,
societa' che aveva acquistato la Royal di Enrico Preziosi, che a
sua volta si era aggiudicata l'asta fallimentare. ''La partita non
e' ancora finita, ricorreremo al Tar e al Consiglio di Stato'',
riferisce il presidente Alessandro De Blasi, che dopo la sentenza
di questo pomeriggio si e' precipitato in Trentino, nel ritiro dove
la squadra ha iniziato la preparazione precampionato con l'allenatore
Giampiero Zecchin. Il problema piu' urgente e' quello dei calciatori:
il Como ne ha sotto contratto una quindicina, e la societa' sostiene
che lo resteranno fino al pronunciamento del Consiglio di Stato.
Ma i procuratori dei giocatori sostengono che, in pratica, possono
ritenersi svincolati gia' da oggi. E Maldonado, oggetto del contendere,
si allena con i disoccupati
Il centrocampista paraguayano Ruben Maldonado si e' aggregato al
team Fisiotonik, che raggruppa i calciatori senza contratto. In
attesa di accordi con qualche societa', infatti, al termine di un
campionato travagliato ma ben giocato individualmente, l' ex centrocampista
del Venezia ha deciso di aggregarsi al team Fisiotonik, in ritiro
precampionato, patrocinato dall' Associazione italiana calciatori,
a San Lucido. Insieme a lui, agli ordini degli allenatori Teobaldo
Del Morgine e Tarcisio Sarpa, ci sono, tra gli altri, gli attaccanti
Guidoni e Grabbi e il centrocampista Biliotti.
Bonolis, però, farà sorridere
"Il mio progetto e' di dare una visione sdrammatizzante del
calcio che deve essere un'occasione di festa e di divertimento per
gli italiani, congliendone gli aspetti che ci consentono anche di
sorridere". Paolo Bonolis, che sara' il conduttore del nuovo
"novantesimo minuto" targato Mediaset, ha spiegato cosi'
quale sara' la sua filosofia: "Una messa laica da proporre
con un po' di ironia". "Il 28 agosto - ha detto Bonolis
- e' vicino. Stiamo andando avanti di corsa, per le varie decisioni,
a cominciare dal titolo, e' tutto in fieri". Bonolis ha ringraziato
Piersilvio Berlusconi "per l'opportunita' che mi e' stata offerta"
e "la struttura sportiva, guidata da Ettore Rognoni, per l'affettuosa
accoglienza che mi ha riservato. E' un vero microcosmo di energia
allo stato puro". "Aveva ragione Gump, la vita e' proprio
come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita.
A me, in questa occasione, ne e' capitato uno molto appetitoso".
Diritti televisivi
in chiaro per Mediaset sul calcio. In Rai, senza il pallone, c’è
da inventarsi tutto
04/08-(G.C.)- I diritti in chiaro della serie A, acquistati dalla
mediaset, hanno portato grande entusiasmo nella società di
Cologno Monzese. Per la prima volta sulle reti Mediaset si vivranno
le emozioni del campionato più bello del mondo. I palinsesti
della domenica subiranno una rivoluzione, per valorizzare al massimo
i diritti di esclusiva delle immagini delle partite, gol in testa,
dalle 13.30 alle 22.30. . ''Piu' moderna, piu' vivace e anche piu'
lunga''. Così sarà la nuova domenica di calcio sulle
reti Mediaset come spiega il vicepresidente, Pier Silvio Berlusconi,
oggi in un' intervista su 'La Gazzetta dello Sport'. Le novità
sono tante. '''Guida al Campionato', su Italia 1, durera' fino alle
14.30 e lancera' idealmente - spiega Pier Silvio Berlusconi nell'intervista
- le partite in diretta di Mediaset Premium sul digitale. Quindi,
sempre su Italia 1, 'Studio Stadio' alle 17 con le prime interviste
a caldo''. Poi ci sara', alle 18.00, il ''programma tutto nuovo
condotto da Paolo Bonolis con Monica Vanali: diventerà -
afferma il vicepresidente Mediaset - l'appuntamento sportivo e di
costume della domenica italiana''. La giornata calcistica si concludera'
''con l'eventuale posticipo sul digitale terrestre e con il tempio
dell'approfondimento, 'Controcampo', guidato come sempre dall'autorevole
Sandro Piccinini''. Alla Rai non rimarranno che ''un massimo di
quattro minuti complessivi, dopo le 20.30, previsti dal Codice penale''
chiarisce Pier Silvio Berlusconi che l'azienda di Viale Mazzini
''non potrà usare alcun altro diritto'' nemmeno usando i
telefonini allo stadio perchè ''e' vietato dal regolamento
della Lega calcio e se non bastasse anche dal Codice penale''. Le
voci dei radiocronisti di 'Tutto il calcio minuto per minuto' non
potranno entrare in nessun programma televisivo, in quanto la Rai
ha i diritti radiofonici, ma non quelli televisivi. Non e' concesso
nemmeno annunciare un gol in diretta: senza diritti e' possibile
soltanto aggiornare i risultati ogni quindici minuti''. Nel palinsesto
calcistico domenicale in prima serata, alle 20.30, ''potremmo cominciare
piu' avanti - dice Pier Silvio Berlusconi - oppure decidere di cedere
quei diritti ad altre emittenti. Quanto ai turni infrasettimanli,
spiega il vicepresidente di Mediaset, ''nel prossimo campionato
ne sono previsti cinque e costruiremo altrettante prime serate tra
sport e spettacolo con Paolo Bonolis e la Gialappa's Band''. Le
novità non finiscono qui, Mediaset quanto prima annuncerà
altri nuovi programmi domenicali valorizzare ulteriormente il patrimonio
dei diritti esclusivi da poco acquisito. . Per l'azienda pubblica
non sarà dunque facile ridisegnare i propri programmi sportivi
a partire da 'Quelli che il calcio' o sostituire quelli perduti
come 'Novantesimo Minuto'. In Viale Mazzini il futuro che si prospetta
non è roseo. Il direttore di Rai Sport, Fabrizio Maffei,
dichiara: ‘'Stiamo dando fondo a tutte le nostre capacita'
di inventiva e fantasia'' per varare il nuovo palinsesto in dieta
di gol e partite. Nei prossimi giorni si prospettano riunioni fiume
a Viale Mazzini consapevoli di doversi preparare a una grande sfida.
Continua la
polemica sulla Reggina da parte della Lega Nord. La società
è tranquilla. Loiero replica a Gentile, Minniti accusa Molgora
che si difende.
04/08-(G.C.)- Continua la polemica tra Agazio Loiero, presidente
della Regione, e Antonio Gentile, senatore di Forza Italia. Le nuove
polemiche arrivano da nord attraverso un articolo pubblicato da
La Padania col titolo ''Reggina, tutti contro Loiero''. Il presidente
della Regione Calabria conferma la propria soddisfazione ''per il
fatto - dichiara - che l' offensiva agostana contro la societa'
sportiva amaranto si sia subito sgonfiata''. Loiero si dice anche
''sorpreso e divertito'' per le dichiarazioni di Gentile ''e per
nulla impressionato dall' attacco del giornale leghista. Da anni,
con frequenza quasi settimanale, sono nel mirino di quel giornale
e sarei rimasto sorpreso se anche questa volta non mi si fosse scagliato
contro. Non perde occasione per attaccare me e la Calabria, per
esempio, propinando per l' ennesima volta ai suoi lettori la bugia
di un ufficio stampa con 15 giornalisti e non so quanti impiegati
e tecnici''. Non è tardata la risposta di Gentile ''Agazio
Loiero e' simpatico, ma difficilmente potrà apparire come
Tommaso Aniello, gli manca il candore: comunque io non sono il senatore
forzista, ma il senatore di Cosenza''. ''Come senatore cosentino
- ha aggiunto Gentile - ho difeso e lottato per il mio Cosenza,
che e' stato estromesso dal calcio professionistico. Allora, purtroppo,
da Catanzaro molti gioirono per quelle regole che oggi Loiero contesta.
Personalmente penso, e non e' il caso della Reggina, che sia immorale
che alcune societa' non paghino i contributi previdenziali e stiano
in serie A e B''. ''Per il resto - ha concluso Gentile - sono certo
che il presidente Loiero, della Margherita, pensera' poco al calcio
nel futuro e molto di piu' ai gravi problemi della Calabria, per
esempio al mare sporco che sta devastando il nostro turismo''. Nell’
intervento, il senatore Gentile conclude dicendo “il Cosenza
meriterebbe l' applicazione del Lodo Petrucci che e' stato istituzionalizzato
solo lo scorso anno. Penso, e Loiero sara' d'accordo, che una norma
sia applicabile retroattivamente quando porta benefici: Cosenza
era nel calcio rofessionistico da 30 anni e doveva ripartire dalla
C/1. Invece e' sparita nel silenzio di tanti calabresi''. Archiviata
la polemica con il presidente Loiero, Pino Gentile si scaglia contro
il presidente della Figc, ''Se il Consiglio di Stato confermasse
le sentenze del Tar, Franco Carraro dovrebbe prenderne atto e dimettersi,
atteso che le norme interne ed il regolamento della Figc non avrebbero
piu' senso''. . ''Sono meridionale e amo Messina -dice Gentile-
e penso che la Figc debba fare una A a 21, includendo sia il Bologna
che il Messina, se non vorra' far apparire blande ed inutili le
sue regole. Se un termine e' perentorio lo e' a tutti gli effetti
-aggiunge Gentile- cosi' come se una societa' non paga l'Inail non
puo' stare in serie B. In questi anni a pagare sono state solo Napoli
e Cosenza e la Fiorentina di Cecchi Gori''. Con una differenza,
ci sentiamo di aggiungere, che Napoli e Fiorentina giocano rispettivamente
in C1 e serie A ed solo il Cosenza è scomparso, quindi non
ha pagato nessuno se non la squadra rosso-blù. La società amaranto è
tranquilla
La società amaranto da giorni al centro di attacchi in merito
a presunte irregolarita' nel pagamento dei contributi e, di conseguenza,
nell'iscrizione al campionato di serie A si è chiusa dietro
un no-comment. Il presidente Lillo Foti, oggi, non ha voluto replicare
all' ultimo attacco portato, stavolta, dal presidente del Bologna
Giuseppe Gazzoni Frascara, a giudizio del quale la Reggina ha debiti
per 16 milioni di euro. Dalla societa' fanno sapere che l'unica
risposta sono i comunicati diffusi nei giorni scorsi dopo le prese
di posizione del sottosegretario all'economia Daniele Molgara e
del ministro del Welfare Roberto Maroni. Comunicati nei quali si
dichiarava che e' stata fatta ''entro i termini previsti dalla legge
la terza rata di condono ed ogni altra pendenza come richiesto dal
regolamento della Figc'' e che ''la trasparenza dei bilanci della
Reggina e' certificata da Societa' di revisione; alla luce delle
leggi da noi sempre rispettate - affermava la societa' - riteniamo
non giustificate le aggressioni verbali indirizzate nei confronti
della Reggina e dei suoi tifosi''. A dare tranquillita' ai dirigenti
amaranto e' intervenuta la Figc che dopo la sollevazione dei primi
dubbi ha detto chiaramente che La Reggina e' in regola per l'iscrizione
al campionato in quanto ha presentato il 29 giugno una dichiarazione
valida sul piano di ammortamento del debito fiscale. Tranquillita'
manifestata anche, nei giorni scorsi, da Foti, che ha ribadito che
''la posizione della Reggina e' stata definita nel mese di maggio;
la societa' aveva un debito Irpef che e' stato rateizzato secondo
la legge, sessanta rate in cinque anni. La nostra fideiussione e'
stata presentata nei termini regolari per ammissione della stessa
Covisoc''. Secondo quanto si e' appreso, negli ambienti della societa'
c' e' una certa meraviglia per questi attacchi ritenuti ingiustificati
e inattesi dal momento che il bilancio e' passato al vaglio della
Covisoc, della Coavisoc e del Consiglio federale senza che nessuno
avesse dubbi sulla regolarita' della documentazione. Adesso alla
Reggina attendono di vedere quali sviluppi potra' assumere la vicenda,
anche se, da piu' parti, e' stata ribadita che la societa' e' tranquilla. Minniti accusa Molgora di essere consulente
del Bologna
All’ orizzonte si prevede un’ altra polemica tra il
deputato dei Ds, Marco Minniti e Il sottosegretario alle Finanze,
Daniele Folgora. ''Prendo atto con stupore che, cosi' come candidamente
dichiarato dal presidente del Bologna Calcio, Gazzoni, abbiamo un
sottosegretario alle Finanze che sino a ieri vestiva i panni del
'tifoso interessato'-dichiara Minniti- ed oggi diventa consulente
di una societa' sportiva. E' gravissimo''. ''Apprendiamo infatti
- ha aggiunto Minniti in una dichiarazione - che il sottosegretario
Molgora avrebbe fornito dettagliate informazioni del suo ufficio
ad una societa' calcistica parte in causa in un contenzioso che
ha gia' visto pronunciarsi in maniera inequivoca la Figc. Al di
la' del fatto che le informazioni sono in parte approssimative ed
in qualche caso non veritiere, se venissero confermati i colloqui
tra l' on. Molgora e il dott. Gazzoni, ci troveremmo di fronte ad
una situazione senza precedenti. Lo stesso Ministro dell' Economia
non puo' non vedere come siamo di fronte ad un evidente snaturamento
del ruolo di governo proprio di un Sottosegretario''. ''E' chiaro
- ha concluso Minniti - che ci troviamo di fronte ad una lampante
incompatibilita'. L' on. Molgora, avendo piu' volte preso parte
ed agito abusando dei suoi poteri, non puo' piu' svolgere quel ruolo
di garanzia che e' proprio di una funzione di Governo''. Il sottosegretario
alle Finanze, Daniele Molgora, prende le distanze dalle dichiarazioni
dell’ on. Minniti. ''Probabilmente – dichiara Molgora
- il caldo fa brutti scherzi. Probabilmente e' lui che e' in conflitto
di intessei. Prima di pensare agli altri, pensi a se' stesso”.
Molgora conclude con una battuta “non sono ne' tifoso, ne'
di Bologna''.
Il Gela, vicenda
simile al Cosenza, escluso dalla C1, ma il Sindaco non si rassegna
04/08-(G.C.)- Durante l’ estate la tv ripropone i film già
visti, anche la Figc si allinea alla moda del remake. Dopo aver
visto in anteprima il film horror “Cosenza calcio1914”da
spettatori interessati ci apprestiamo a vedere la replica intitolata
“Gela J.T. calcio”, squadra esclusa dalla C1 dopo la
sentenza del Tar del Lazio. La regia è firmata anche questa
volta dal presidente della Figc, Franco Carraro. Nella replica cambia
il Sindaco, si passa da una donna rassegnata ad un uomo combattivo
che difende il nome della propria città in tutte le sedi
istituzionali. “Il Gela è una delle squadre più
sane d'Italia. Ad aprile abbiamo creato una nuova società
sana. Dal 29 giugno abbiamo raggiunto l'accordo con l'Ufficio delle
entrate e non abbiamo debiti con l'Enpals. Abbiamo pagato in contante
le fideiussioni e, anzi, siamo creditori della Lega che deve restituirci
130 mila euro perché ha incassato la fidejussione dello scorso
anno”. Lo dichiara Rosario Crocetta, sindaco di Gela, che
da mesi è impegnato nel risanamento della società
di calcio, prima 'sottratta' ad una dirigenza che non aveva presentato
la certificazione antimafia e adesso schierato in prima linea per
difendere una C1 conquistata sul campo grazie anche al sostegno
economico del Comune. Crocetta, segnalando l'attività svolta
dal Comune di Gela a 360 gradi nella lotta alla criminalità
e alle decisioni degli organi federali calcistici, segnala che "si
rischia di delegittimare l'unica grande azione di legalità
che sia stata fatta nello sport italiano. E questo è grave.
La giustizia sportiva parla un linguaggio diverso rispetto alla
società civile, che a Gela è fortemente impegnata
nella battaglia di legalità". "Questa squadra -
si sfoga il sindaco - avrebbe meritato altra comprensione, questa
città avrebbe meritato altra attenzione e invece è
stata ignorata. Qui a Gela la gente è impegnata nell'opera
di risanamento civile e la Figc, di fatto, ostacola involontariamente
questa battaglia di legalità. La gente - continua Crocetta
- sta capendo l'opera di risanamento che ho avviato e mi sostiene.
Anche la tifoseria. Io sono un sindaco 'blindato', nel senso che
cammino sempre sotto scorta, eppure vado in curva perché
li mi sento sicuro. La gente sostiene la mia battaglia di legalità”.
Il sindaco commentando la sentenza del Tar del Lazio si dice profondamente
deluso per la conferma dell’ esclusione dalla C1 e avanza
un grave sospetto "non hanno nemmeno letto le carte. Il nostro
ricorso era identico a quello del Messina. Noi come loro abbiamo
ragione ma il nostro è stato rigettato. Adesso spero che
almeno il Consiglio di Stato legga i documenti". "Credo
- conclude Crocetta - che l'accanimento della Figc sia incomprensibile.
Gela, che ha tutte le carte in regola pe la C1, sotto l'aspetto
della civiltà merita la serie A, anche perché i tifosi
non hanno bloccato le strade dando così prova di grande maturità.
Il rischio adesso è che la battaglia giuridica non conti
più e conti solo la cagnara che si fa". La prima visione
sappiamo come è finita, ora si spera che la giustizia vinca.
A Moccone sgambatura
dell’As Cosenza contro i tifosi
04/08 (S.G.) Piccola sgambatura questo pomeriggio a Moccone per
l’AS Cosenza che per tenere fede agli impegni presi dal Presidente
Intrieri ha disputato una gara contro i tifosi del Cosenza United
forum. La maggior parte dei giocatori oggi era a riposo. Alcuni
impegnato con solo una semplice defatigante. Scorrano, invece, da
buon leader ha voluto giocare la partitella. Per il resto solo un
tranquillo pomeriggio all’aria fresca di Moccone e Marulla
e Zunico in campo a fare da chiocce divertendosi come non mai. In
campo i ragazzi della juniores. Per la cronaca i tifosi hanno vinto
4 a 3. Una giornata da incorniciare neil'album dei ricordi. Come
dire, una vittoria …. richiesta, ed ottenuta.
Il Cosenza
di Marulla pareggia con l’Igea Virus 2-2
03/08
(S.G.) E’ comunque calcio d’estate. Questo preambolo
è necessario per evitare facili e dannosi entusiasmi. Ma
è giusto ribadire che il Cosenza c’è ed è
pure squadra quadrata. Sul campo del ritiro alla “Fattoria”
i lupi di Gigi Marulla hanno colto un importante pareggio contro
una spumeggiante e velocissima Igea Virtus, squadra di categoria
superiore (C2) che a detta del Presidente Bonina “Quest’anno
puntiamo ad un campionato medio alto e non nascondiamo ambizioni
di promozione” guidata da quel Cassia, allenatore del Modica
vittorioso lo scorso campionato in serie D girone I. Il Cosenza
ha dimostrato, nonostante le gambe pesanti dopo i primi dieci giorni
di preparazione (i più duri), di valere quanto l’Igea,
squadra che sabato finisce il ritiro e quindi anche più avanti
nella preparazione. Ma dalla parte dei Lupi c’è da
aggiungere l’entusiasmo di non voler sfigurare contro una
formazione di categoria superiore. Tre giocatori su tutti oggi hanno
bene impressionato: Lio, Di Girolamo e Cordua. Nel secondo tempo
la menzione va anche al portiere Bruni che ha sfoderato sicurezza
tra i pali e mestiere nel richiamare e organizzare la difesa. Primo
tempo alla pari con qualche tacca in più per i Lupi. Il trio
Scorrano, Vanzetto e Lio dimostra di trovarsi ad occhi chiusi ed
in pratica è il vero asse portante di questa formazione targata
Marulla 0506. I tre ex, Lamezia e Sapri, si muovono a proprio agio
e sono i veri propulsori del gioco di questa squadra. Scorrano addirittura
si presenta a proporre ripartendo dalla linea difensiva con iniziative
efficaci. Quando si sgancia lui, Maglione e Vanzetto coprono. Ma
molto merito va alla cabina di regia di Cordua sempre attenta a
smistare buoni palloni ed organizzare il gioco. Devastante De Girolamo
che ha letteralmente fatto uscire pazzo l’avversario sulla
sua fascia. Dai suoi piedi nasce il cross che Cimadomo inzucca per
il fondo della sacco al 18’ del primo tempo. Nuova Igea un
tantino sorpresa, ma che non si lascia andare. Giusto dopo appena
tre minuti trova il pareggio con Bonaffini con un proietto scagliato
dal limite dell’area di rigore che si insacca dopo una parabola
sotto la traversa dell'incolpevole Fischetti. Buon calcio quello
dei siciliani che nelle fasce e nel gioco spumeggiante e veloce
hanno il loro punto di forza. Cassia fa vedere la sua impronta.
A fine gara dice di essere “entusiasta di giocare nella categoria.
Ho una bella rosa competitiva e mi piace il calcio spumeggiante
giocato sul campo e senza interruzioni e palle in tribuna. Spero
di giocare sempre con questo brio durante il campionato”.
Soddisfatto anche Mister Marulla che dice di aver “ fatto
un leggero passo in avanti rispetto a domenica”. E non ha
torto. Soprattutto la difesa è apparsa più quadrata
e ben registrata da uno Scorrano davvero in vena. Una partita vera
insomma che ha soddisfatto pienamente il Presidente Intrieri cha
ha dichiarato di essere “atenti ai movimenti di mercato, am
sicuramente con gli occhi aperti a non sfar sfuggire nessuna occasione
di qualche buon giocatore che dovesse capitare. Questa è
una signora squadra e se ci muoveremo lo faremo soltanto per un
giocatore che può fare davvero la differenza”. Messe
così a tacere le polemiche dei soliti tifosi “ingordi”
che pretendono già ad inizio preparazione, nomi e supernomi
di calciatori, solo per far rumore e che non portano nessun giovamento,
al momento. Sarà sempre il campo l’ultimo
arbitro e quello decisivo a dare il responso sulla squadra, giammai
le chiacchiere. E il campo dice che i giovani appena arrivati sono
di qualità superiore. Domicoli, che si allena da due giorni
e che ancora non ha firmato il contratto (E’ li lì
pronto a siglarlo) ha mostrato un bel fisico ed una ottima padronanza
della sfera. Lo stesso può dirisi del giovanissimo Jovanic
che oggi, addirittura, si è tolto il lusso di andare a rete,
ben servito dallo stesso Domicoli. Il tutto nel secondo tempo con
le formazioni rivoluzionate dai cambi e con l’Igea che è
andata per prima in vantaggio al 66’ con Dell’Orzo dopo
uno svarione del centrocampo rossoblu che ha lasciato via libera
alla marcatura ospite. In sintesi una buona gara che ha messo in
luce un team quadrato e competitivo, quello del Presidente Intrieri,
che ora deve dimotrare continuità è migliorare l’intesa
tra tutta la squadra. I tre non possono sempre tirare da soli la
carretta. Ma per il resto cè da stare contenti. L’As.
Cosenza c’è e darà sicuramente filo da torcere
a tutti. Non dimentichiamoci di un armadio di nome Senè,
che scalpita e che sarà uno dei punti di forza devastanti
di questa squadra. Prossimo appuntamento domani pomeriggio per una
sgambatura con una rappresentativa del forum dei tifosi “Cosenza
United” per poi giocare il 6 agosto contro la Scillese, e
il 9 agosto contro il Team Fisiotonik sempre al campo della fattoria.
Il 13 agosto fine della preparazione e amichevole con il rende al
Lorenzon ed infine triangolare a Scilla il 18 agosto, in vista della
Coppa Italia, di nuovo contro Scillese ed Igea Virus. (Foto nell'articolo
di Drummi)
Il Messina
torna in A; il Tar del Lazio accoglie solo il suo ricorso. Bocciati
tutti gli altri, anche in serie C
02/08 Il Tar del Lazio riscrive il campionato, anche se solo in
parte, e ad esultare e' il Messina di Pietro Franza. Al termine
della lunga maratona di fronte al tribunale amministrativo romano,
competente per legge sulle questioni sportive dopo il clamoroso
caso Catania, una decina di tifosi messinesi saliti fino alla Capitale
hanno stappato una bottiglia di champagne, anticipando la festa
che sarebbe poi seguita sulla citta' dello Stretto, dopo una giornata
di blocco dei traghetti e di tensioni con la polizia e con i turisti
dell'esodo estivo.
Poco dopo le 20.30, la terza sezione presieduta da Stefano Beccarini,
dopo aver detto nell'ordine no a Torino, Perugia, Napoli, Salernitana
e Benevento ha accolto la richiesta del Messina e sospeso il provvedimento
del consiglio federale che escludeva il club giallorosso dalla serie
A, per presunti ritardi nel pagamento di arretrati fiscali. Di fatto,
il Messina e' riammesso in A: ma l'organico del massimo campionato
non puo' dirsi definitivo, e non solo per l'esclusione del Torino.
Franza e i suoi avvocati gia' si preparano a un nuovo round legale
in Consiglio di Stato. Carraro ha atteso fino al tardo pomeriggio
in ufficio di sapere le novita' dal Tar, ed e' stato informato in
serata. Ma e' dal Bologna, eventuale beneficata dalla mancata iscrizione
messinese in A, che ci si attende un appello alla decisione del
Tar.
Intanto, Messina esulta. ''Il nostro e' un urlo liberatorio composto'',
commenta, a caldo, l'avvocato Alberto Marchetti, che nel ricorso
davanti al Tar del Lazio proposto dal Messina ha sostenuto la tesi
della societa' peloritana per conto del Comune e della Provincia
di Messina. ''L'esito di questo giudizio - ha aggiunto - non doveva
affliggerci prima, ma ora ci rende moderatamente soddisfatti. Al
di la' di quelle che possono essere le frasi fatte, secondo criteri
di ragionevolezza, occorre attendere le motivazioni della decisione
dei giudici prima di fare un commento che necessita una maniera
molto piu' appropriata''. Infine il capitolo Napoli.
Il Tar ha respinto i 5 ricorsi rimasti in piedi contro l'iscrizione
alla serie B di Ascoli, Brescia, Arezzo, Vicenza e Pescara. Ma e'
gia' pronto il ricorso al Consiglio di Stato, e forse con un'arma
in piu': di fronte alla terza sezione del Tar si e' presentato anche
l'Inail, certificando che non solo i contributi dovuti all'istituto
hanno carattere previdenziale, ma che in sostanza la situazione
di insolvenza della serie B sarebbe ampia. E Napoli non smette di
sperare.
Infatti il Pescara è l'unica delle sei societa' contro la
cui iscrizione aveva fatto ricorso il Napoli ad essere ancora morosa
verso l'Inail. Lo ha comunicato il direttore generale dell'Inail,
Emilio Tedesco. Oggi i ricorsi sono stati discussi dalla sezione
terza ter del Tar del Lazio tranne quello conto il Piacenza, al
quale il Napoli ha rinunciato. Il Piacenza e' risultato infatti
in regola verso l'Inail. Le altre societa', Ascoli, Vicenza, Brescia
e Arezzo, hanno pagato ma fuori dai termini regolamentari. Il Pescara,
invece, non ha ancora regolarizzato la sua posizione. Sebbene i
legali dell'Inail abbiano affermato che l'ente e' di natura previdenziale,
secondo i regolamenti della Figc non aver pagato questi contributi
non dovrebbe essere causa di esclusione dai campionati. L'Inail
ha prodotto la documentazione davanti al Tar nel tardo pomeriggio
di ieri. A circa due ore e mezzo dalla conclusione del dibattimento,
non ci sono ancora notizie ufficiali sulla decisione del Tar. Perugia e Napoli possono ancora sperare.
Il Tar del Lazio, nel decidere sui ricorsi delle varie societa',
ha operato delle distinzioni: ha respinto quelli di Perugia, Napoli
e Benevento con un'ordinanza, il che implica un provvedimento motivato
che darebbe qualche speranza in piu' davanti al Consiglio di Stato.
Nel caso di Torino e Salernitana il Tribunale si e' espresso con
una sentenza breve, per parte dei due ricorsi, dichiarando invece
inammissibili le parti restanti (una inammissibilita' per il Torino
e due distinte per la Salernitana). La decisione infatti e' stata
commentata con sconforto dai legali del Torino: "Noi speravamo
in un'ordinanza proprio perche' indicava una analisi piu' approfondita
e quindi un presupposto di maggiore fondatezza del ricorso, con
piu' possibilita' quindi per il ricorso al Consiglio di Stato. Al
Consiglio di Stato - ha detto il legale del club granata Giancarlo
Viglione - ci andremo comunque ma la situazione non e' certo positiva
per noi".
La societa' del Napoli, da parte sua, continua con la linea del
no comment, seguita anche dall'allenatore Edy Reja. Il tecnico goriziano
si e' solo limitato a dire che a questo punto sembra cosa giusta
e logica attendere l'ultimo grado della giustizia amministrativa,
ossia le decisioni del Consiglio di Stato. A Bologna aspettano le motivazioni.
''Non posso fare alcun commento perche', a quanto ci risulta, il
Tar non ha accolto il ricorso del Messina, ma ha sospeso il lodo
della Camera di conciliazione'': cosi' il presidente del Bologna,
Renato Cipollini, dopo le prime notizie arrivate da Roma. ''Ne capiremo
di piu' domattina'', ha concluso. Per altro, gia' nel pomeriggio
Cipollini aveva detto che quello al Tar era solo ''il primo atto''.
Il Perugia di Gaucci continua la battaglia.
Non si ferma la battaglia del Perugia contro la mancata iscrizione
al campionato. Dopo la bocciatura odierna del Tar del Lazio, la
societa' presentera' ricorso al Consiglio di Stato. Lo ha annunciato
il presidente del club umbro, Alessandro Gaucci, spiegando che ''c'e'
delusione per l'esito del verdetto del Tar, ma c'e' ancora fiducia
che il Consiglio di Stato possa sovvertire questa sentenza. ''Inizieremo
da subito con i nostri legali a lavorare per integrare il ricorso
- ha detto Gaucci - riponendo le nostre speranze nell'ultimo grado
di giudizio, consapevole di avere le carte affinche' la nostra istanza
possa essere accolta''. Il Perugia non era stato iscritto al campionato
dopo che non era riuscito a mettersi in regola entro il termine
perentorio stabilito dalla Lega Calcio il 30 giugno, sulla base
della documentazione fornita dalla Covisoc. C'era stata una prima
bocciatura da parte della Coavisoc, il cui verdetto era stato ribadito
successivamente dalla Camera di conciliazione arbitrato del Coni.
Il Perugia presenta una situazione debitoria sia con i tesserati,
per almeno 5 milioni di euro e con l'erario per un totale di circa
35 milioni di euro. Nei giorni scorsi il Tar dell'Umbria aveva concesso
al Perugia la sospensiva contro la decisione dell'Agenzia delle
Entrate di non permettere la rateizzazione per il pagamento dei
debito, accogliendo l'istanza presentati dai legale della societa'
biancorossa, Rampini e Fantusati. Se anche il Consiglio di Stato,
dovesse respingere il ricorso del Perugia (la sentenza e' prevista
entro il 10 agosto), toccherebbe agli imprenditori Vincenzo Silvestrini
ed Enzo Di Marzo ripartire con una nuova societa', la gia' costituita'
''Perugia Calcio srl'', dopo aver aderito al lodo Petrucci per essere
iscritti alla serie C1. Il Torino ricorrerà al Consiglio
di Stato
''Sosterremo il Torino Calcio anche nel ricorso al Consiglio di
Stato, cercando anche di intensificare i nostri sforzi per il lodo
Petrucci''. Lo afferma il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino,
subito dopo la bocciatura del club granata da parte del Tar del
Lazio. ''Non sono in grado di commentare la sentenza dei giudici
amministrativi nel merito - sottolinea il primo cittadino del capoluogo
piemontese - ma e' chiaro che, per quanto possibile, sosterremo
la societa' anche nel ricorso al Consiglio di Stato''. Al tempo
stesso, pero', l' amministrazione comunale rafforzera' il proprio
impegno a favore del lodo Petrucci: ''Dato che le speranze sono
ormai ridotte al Consiglio di Stato - dichiara Chiamparino - in
queste ore intensificheremo gli sforzi per il lodo, i cui termini
per altro scadono proprio domani''. In serie C respinti tutti i ricorsi
Sono stati tutti respinti i ricorso proposti dalle squadre di Serie
C contro i provvedimenti con i quali nei giorni la Camera di conciliazione
arbitrale del Coni aveva detto no alle loro iscrizioni ai rispettivi
campionati. I giudici della 3/a sezione del Tar del Lazio, infatti,
hanno respinto i ricorsi proposti da Sassari Torres, Spal, Gela
e Benevento per la Serie C1 e Imolese e Rosetana per la Serie C2.
Con riferimento a tutti i ricorsi oggi discussi e decisi dai giudici
amministrativi del Lazio, i provvedimenti saranno a disposizione
delle parti in causa domani mattina. Solo allora, per quanto riguarda
quei ricorsi decisi con sentenze semplificate, si potranno conoscere
le motivazioni dei giudici. Infine, va avanti la denuncia del
Messina sul Bologna. Il PM di Roma chiede gli atti.
Dopo le denunce di Franza, si muove la magistratura. Il pm della
Procura di Roma, Luca Palamara, ha delegato infatti la Guardia di
Finanza ad acquisire gli elementi di quella denuncia in un fascicolo,
ipotizzando il reato di falso per induzione in merito alla denuncia
presentata all'ufficio indagini Figc dal presidente del Messina
Pietro Franza su presunte irregolarita' nei conti del Bologna. L'ipotesi
di reato di falso per induzione si riferisce ad un presunto errore,
in cui sarebbe incorsa la Covisoc, nell'esaminare i bilanci del
Bologna. Il Messina non iscritto alla serie A ha visto i suoi bilanci
bocciati sia dalla Covisoc, sia dalla Coavisoc per non aver presentato
nei termini il rateo del debito fiscale. Proprio oggi la societa'
siciliana ha presentato ricorso al Tar del Lazio per ottenere la
riammissione in serie A.
Tra Tribunali
e onorevoli la Reggina rimane in A nonostante i bassi colpi della
Lega. Loiero e Minniti si schierano a difesa degli amaranto. Gentile
polemico.
01/08-(G.C.)- La settimana appena iniziata si appresta ad essere
rovente sul piano calcistico con le sentenze di Tar e Consiglio
di Stato. Come ogni estate il calcio passa dai rettangoli di gioco
alle aule dei tribunali passando per le autorità politiche.
Tutto iniziò con il fallimento della Forentina, per poi passare
al Napoli, non dimenticando il caso COSEZA CALCIO 1914. L’
estate pallonara da un periodo vive sulle disgrazie altrui, i campionati
sono scritti a tavolino non rispettando le classifiche di fine campionato
o le graduatorie di ripescaggio. A tutto ciò il presidente
della Regione Calabria non ci stà, ''Avvengono realmente
cose strane nel mondo del calcio professionistico e non vorremmo
che le conquiste sportive, quelle maturate nel rettangolo verde,
vengano alla fine mortificate da occulte regie e il calendario della
serie A sia riscritto dalle Agenzie delle entrate o da qualche ministro
interessato a tirare la volata ad una squadra del Nord''. E' questo
il pensiero del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero,
alle notizie secondo cui alla Reggina sarebbe stata sospesa la rateizzazione
del debito Irpef, circostanza smentita dalla società. ''Nessuno
- sostiene ancora Loiero - può negare alla Reggina quel che
è stato concesso ad altre società di calcio. Non voglio
lontanamente pensare trame nordiste per far tornare nel massimo
campionato squadre bocciate sul campo, tutto a discapito di compagini
meridionali (vedi caso Messina), ne' voglio pensare a 'vendette'
burocratiche che tanto fanno gioire i leghisti. Voglio invece sperare
che la cosa si sgonfi subito e che non ci siano stupidi burocrati
che d' agosto abbiano voglia di scherzare col fuoco. La Calabria,
che si trova in un momento particolare della sua storia, ha ben
altri problemi da affrontare''. Di parere contrario è il
senatore Antonio Gentile, " Sono certo che le carte della Reggina
siano a posto, ma ricordo al presidente Loiero che il suo Catanzaro
sara' ripescato in serie B proprio per i motivi che contesta. Due
anni fa cancellarono il Cosenza, che era a posto, e nessuno parlò".
Il senatore di Forza Italia Gentile aggiunge: "Se qualcuno
oggi ha sbagliato è giusto che paghi ed è giusto che
si paghino le imposte, due anni fa il Cosenza fu cancellato e Catanzaro
ne trasse beneficio ed allora fummo in pochi a parlare". Loiero
si dice ''meravigliato delle dichiarazioni del senatore Gentile
e convinto che sia molto strano dividersi anche su questi argomenti''.
''Sono stato fiero del Catanzaro in serie A e sono fiero della Reggina
in serie A. Cosi' come spero di essere fiero allo stesso modo del
Cosenza in un prossimo futuro. Di solito non ritorno per due volte
sullo stesso tema, ma le parole di Gentile sono troppo divertenti''.
La replica del residente Loiero -continua- ''Due anni fa non ero
presidente della Regione e non mi si puo' addebitare il silenzio
di altri. Poi se ricordo bene i problemi del Cosenza sono stati
ben altri e non solo di tasse. Oggi difendo la Reggina, gia' iscritta
al campionato di serie A, che mi risulta, cosa da nessuno smentita,
abbia concordato la rateizzazione dell' Irpef e la cui esclusione
dal campionato farebbe gola a qualche ministro e a qualche squadra
del nord. Se il senatore Gentile la pensa anche lui cosi' e vorrebbe
vedere scomparire la Reggina dalla serie A, si accomodi pure''.
La Figc prende posizione sulla situazione della Reggina Calcio,
“la societa' in data 29 giugno 2005 ha depositato presso la
Covisoc una dichiarazione dell' Agenzia delle Entrate di Reggio
Calabria con allegati i piani di ammortamento del debito erariale
della società”. ''Il comunicato della Figc mette la
parola fine ad una incresciosa vicenda che ha visto ministri e sottosegretari
che, abusando dei poteri dei loro specifici uffici, hanno smesso
i panni degli uomini di governo per indossare quelli dei 'tifosi
interessati’ ''. A sostenerlo e' stato il deputato dei Ds,
Marco Minniti, ''Come risulta ormai chiaro - ha aggiunto Minniti
– la Reggina, che e' una societa' sana e che ha agito nell'
ambito della legge, disputera' il campionato di serie A, diritto
peraltro già limpidamente conquistato sul campo''.
L’ etica mi impone di fermarmi alla notizia, ma la passione
mi dice di andare avanti. L’ anno dell’ esclusione del
Cosenza Calcio 1914, è stata una sconfitta morale non solo
per chi tifava e tifa Cosenza ma per la Calabria tutta. Non esistono
né cariche istituzionali né tifosi di questa o quella
squadra,per ribellarsi ad una giustizia, si doveva difendere una
intera provincia. Il fango che è stato buttato dalle vicende
extra-calcistiche (giuste) sono insopportabili per una tifoseria
che si è sempre contraddistinta ovunque è andata per
la correttezza e l’ amore per i colori sociali. IL Cosenza
Calcio 1914 è sparito per ripianare un torto fatto alla Fiorentina
di Cecchi Gori, nessun politicante calabrese si è veramente
interessato alle sorti della squadra rosso-blù. Il rammarico
più grande è vedere che la giustizia non esiste più,
vince chi ha i legami più forti in Federazione e non mi venite
a dire che la Reggina o il Catanzaro non ne hanno. Partite truccate,
debiti con il fisco, plusvalenze falsi nei bilanci sono presenti
nelle squadre di serie A, B e C, ma ha pagato solo il Cosenza Calcio
1914 per colpa non solo del presidente Pagliuso, ma per colpa di
una intera comunità che ha preferito farsi pubblicità,
anche nel momento più tragico del calcio casentino, invece
di difendere fino alla morte un diritto legittimo, la SERIE B. A
questo punto il paradosso è proprio questo essere fieri di
tifare per un Cosenza che non esiste, e non trovarsi in A o in B
grazie agli aiuti del Palazzo. Ma l’augurio migliore che possiamo
fare e quello che le squadre calabresi centrino gli obbiettivi stagionali.
Anche se per una volta la giustizia trionfasse sarebbe un diritto
realizzato.
Oggi il Tar
del Lazio decide. Ultima chance per i reclami
01/08 A meno di 24 ore dalla camera di consiglio della sezione
terza ter del Tar del Lazio che affrontera' i ricorsi delle societa'
non iscritte ai campionati (ore 9.30, presidente Battarini) continuano
ad arrivare documenti negli uffici di via Flaminia. La Figc (avvocato
Luigi Medugno) ha presentato stamattina delle memorie. All'ultimo
istante utile ha fatto in tempo anche il Napoli Soccer, con il maggior
numero di ricorsi, sei, piu' quattro cause nelle quali e' solo "parte
resistente": il club di De Laurentiis, tuttavia, e' un caso
a parte, dato che ricorre contro altri club sperando in un ripescaggio
in serie B. Perugia, Messina, Gela, Torino, Rosetana, Torres, Salernitana,
Benevento, Spal e Imolese sono in lista per opporsi, piu' semplicemente,
alla loro "bocciatura" da parte del Consiglio federale
del 15 luglio, dato il parere negativo della Coavisoc. Per le societa'
escluse il Tar e' la penultima possibilita', prima del Consiglio
di Stato, l'ultimo grado di giudizio previsto dalla legge, in programma
tra l'8 e il 9 agosto (senza contare il lodo Petrucci, ma quello
riguarda poche societa', tra le quali Torino e Salernitana, e passerebbe
attraverso la nascita di nuovi club e la scomparsa dei precedenti).
Il Consiglio federale si riunira' l'11 agosto (ma non e' escluso
l'anticipo al 10 o il posticipo al 12) e a quel punto tutto sara'
definitivo, con le Leghe che contestualmente alla decisione della
Figc dovrebbero rendere noti gli organici e, per la serie A e B,
anche i calendari. Il Napoli alla camera di conciliazione del Coni
ha gia' invano fatto ricorso contro Arezzo, Piacenza, Ascoli, Pescara,
Vicenza e Brescia e davanti al Tar sara' anche "parte resistente"
per opporsi ai ricorsi di Messina, Perugia, Salernitana e Torino.
Le probabilita' dei club ricorrenti, a dire il vero, non sembrano
molte. Il tentativo del Napoli di spostare l'attenzione sui problemi
altrui, come quello dei contributi Inail sui quali si e' aperta
addirittura la polemica politica, potrebbe essere premiato, come
potrebbe essere considerata una mera azione di disturbo. Quello
che e' certo e' che dei tifosi potrebbero raccogliersi in via Flaminia,
davanti alla sede del Tar, dove in passato tra gli altri manifestarono
i tifosi di Catania e Cosenza. La decisione del tribunale potrebbe
essere resa nota la sera stessa (ma sembra improbabile) o nei giorni
successivi.
Esordio dei
Lupi di Marulla, 3 a 1 alla Rappresentativa Silana
31/07
Oggi pomeriggio esordio assoluto dei Lupi dell’As Cosenza
del Presidente Intrieri e di Mister Marulla. Dopo una settimana
di preparazione e già con la prima tegola in testa per l’infortunio
del colored Senè (avvenuto sabato; salta la preparazione
e ne avrà per 20 giorni), la squadra titolare, ancora imballata
dalla preparazione e con circa 40 minuti nelle gambe, ha chiuso
il primo tempo sul 2 a 0 grazie alle marcature di Lio (tiro cross
che sorprende il portiere) e di D’Amblè che sfrutta
, di testa, un calcio d’angolo. La mano di Marulla si vede
con un centrocampo ben organizzato e padrone del gioco, ma l’avversario
non ha mai impensierito seriamente. A bordo campo circa duecento
tifosi venuti in Sila a respirare un po’ d’aria fresca,
vista la canicola di caldo che si respirava oggi in città.
Presenti alcuni gruppi ultrà con i loro striscioni. Nel secondo
tempo girandola di sostituzioni e sparring partner che sorprendono
il giovane Fischetti e accorciano le distanze con un tiro da fuori.
Ci pensa poi Levato a suggellare con la terza rete il 3 a 1 finale.
Dicevamo di una squadra ancora ingiudicabile, nel complesso, per
il ridotto spessore degli avversari e soprattutto per i carichi
di lavoro ancora freschi che non possono dare brillantezza al gioco.
Ma nel complesso il giudizio è sufficiente per l’attuale
organico, da rivedere nel prossimo incontro. Manca, evidentemente,
la punta di riferimento e un regista del pacchetto difensivo. Sulle
face ancora è presto per emettere giudizi, chi doveva correre
ancora non può esplodere la sua potenza atletica. A fine
gare Mister Marulla ha fatto intendere al Presidente che qualcosa
bisogna ritoccare nell’organico, e la famosa “punta”
(in arrivo Domicoli) serve come il pane, visto anche che Senè
ritarderà la sua preparazione e sicuramente salterà
la Coppa Italia, sempre che l’obiettivo è quello di
“stracciare” il campionato.
Queste le due formazioni schierate da Marulla nel primo e nel secondo
tempo: 1° T: Bruni, Sciolta, Scorrano, Maglione, Ambrosecchia,
Di Girolamo, Vanzetto, Cordua, Lio, Cimadomo, D'Amblè 2° T: Fischetti, Longobardi, Scarlato, Coppola,
Raimondi, Spinelli, Morrone, Sanso, Levato, Jovanic, Trovato
(Foto Drummi)