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Sport: Calcio
dal 31/7 al 3/9


Sono 19 i convocati per Rossano. Quasi pronto il San Vito. I tifosi incontrano Intrieri ed allontanano la stampa.

03/09 Si è svolta regolarmente questa mattina la rifinitura pre-partita del Cosenza di Mister Marulla in vista della gara con di Coppa Italia con la Rossanese. Dopo qualche esercizio al Sanvitino il tecnico ha portato la squadra sul campo grande del San Vito per provare schemi e movimenti. Tutto bene e nessun intoppo pre partita. Al termine della rifinitura Marulla ha fatto la chiama per ed ha convocato 19 giocatori. Della gara non saranno sicuramente, chi per un motivo chi per un altro, Criniti, Vanzetto (squalificato), Jovanic, Senè, Brogno e Morrone. Invece partiranno dal primo minuto i due nuovi arrivati Cosa e Marcosano. Per il difensore, infatti, è stato tutto ufficilizato anche in Federazione ed il giocatore è ufficialmente del Cosenza. Quest’oggi, inoltre il Presidente Intrieri ha preso parte alla riunione dei presidenti di D con Punghellini dove sono state spiegate alcune novità per questa stagione. Su tutte la nuova disposizione che l’anno a venire non prevederà più alcun ripescaggio ma ci saranno direttamente tre promozioni, oltre le nove vincenti di girone, per far quadrare i conti all’organico formazioni di tutta la serie D, quest’anno con due squadre in più. Infatti oltre alla promozione della vincente dei play off andranno in C2 anche altre due squadre che parteciperanno ai play off. La formula dovrebbe essere quella di play off con due giorni. Ma a breve la Lega di D emanerà disposizioni definitive in merito. Ed anche questo sabato nuovo tour de force per Intrieri che dopo la riunione è arrivato alle 19 a Lamezia per essere alle 19.45 alla riunione indetta con i tifosi. Qui nascono i problemi che pensavamo fossero stati ampiamente superati. Non sappiamo secondo quale criterio ma i tifosi, una cinquantina in tutto, hanno prima fatto desistere a non entrare la collega Perito della Provincia Cosentina e poi sbattuto la porta in faccia ai cronisti di Ten, e di NuovaCosenza impedendo anche di fare foto e riprese per i normali tre minuti di diritto di cronaca. Da queste colonne esprimiamo la nostra civile protesta contro un metodo che ci ricorda molto da vicino gli anni del trentennio. La democrazia è bella quando è partecipata, senza spolverare chissà quali diritti, sacrosanti all’informazione, rimaniamo allibiti anche dal comportamento di tali atti, a senso unico, permessi dalla società. Voler riprender un fatto di cronaca, i tifosi che incontrano il Presidente, e riportarne a chi non è potuto intervenire perché non presente a Cosenza o non a conoscenza dell’evento, il fatto di cronaca è di fatto una censura verso chi opera nei canali dell’informazione con democrazia, schiettezza, professionalità e serietà. Ci sembra strano che proprio adesso, che si comincia a remare tutti uniti verso una parte sola si continuino a fomentare odi arrivando addirittura a tentare l’aggressione nei confronti di un giornalista. Si tollera tutto per una passione comune, ma l’inciviltà e la barbarie, quella no, non fa parte di noi e della nostra storia. Peggio ancora le porte sbarrate e le riunioni a porte chiuse in vero stile carbonaro. I tifosi, e chi scrive lo è stato sugli spalti e lo è ancora nell’anima, non hanno nulla da nascondere a nessuno ne tantomeno si rinchiudono in ghetti. E visto che siamo stati impediti nel fare il nostro lavoro, visto che eravamo al San Vito, abbiamo notato con grande piacere che la squadra di operai che è presente al San Vito da due giorni, ha praticamente ultimato la numerazione dei posti secondo le nuove norme. Praticamente da giovedì pomeriggio, lavorando anche la sera con la luce dei riflettori, il gruppo di operai ha portato a termine il lavoro. Domenica mattina rimane soltanto da segnare con le lettere i settori e per il pomeriggio lo stadio verrà consegnato al Comune. Via libera, quindi, per la Commissione sicurezza che entro la settimana darà il nulla osta. La società sta tentando di far giocare il recupero di Coppa Italia al San Vito in notturna, ma probabilmente per quella data non ce la si farà. A questo punto sembra più che probabile il giocare sul terreno del Marco Lorenzon. Per concludere una simpatica boutade generata dai tifosi del forum Cosenza United che, in maniera molto ironica, hanno lanciato un “esca” strepitosa scrivendo e facendo girare la voce che mercoledì 14 si sarebbe giocata la partita programmata normalmente ad Eboli per il 18. Una voce che ha fatto il giro della città e questa sera, addirittura, ha fatto preoccupare gli addetti allo stadio che erano convinti che fosse vero, visto che per il 18 il San Vito è occupato da una manifestazione. Ma quando l’ironia passa dal gioco al vero, allora bisogna un attimo riflettere sul peso che si da alle parole dette, ma sopratutto scritte, in ambito scherzoso che dall’ironia passa all’irresponsabilità.

Tutto pronto per la prima trasferta del Cosenza. Quasi ufficiale Marcosano. Lio: “Non vedo l’ora di giocare”

02/09 Oggi lavoro tattico per la squadra di Mister Marulla che ha provato tattica e schemi per la prima trasferta della stagione 2005/06 nella vicina Rossano. Idee quasi chiare anche se sono tante le assenze che preoccupano, e non poco, Mister Marulla. Fuori per squalifica Vanzetto. Ancora out Senè e Jovanic. Sicuramente fuori l’ultimo arrivato, Marcosano, del quale, proprio nella giornata di oggi, è arrivata la liberatoria dall’Ebolitana. Infatti i dirigenti rossoblu e quelli campani hanno subito definito amichevolmente la faccenda. Il giocatore, però, non è ancora stato ufficializzato nero si bianco perché manca il Presidente Intrieri che darà, molto probabilmente nella giornata di Sabato l’imprimatur. Per telefono Intrieri ha assicurato: “Non vi preoccupate, Marcosano è già nostro”. Il Presidente, che è a Roma è stato impegnato tutat la giornata di oggi e sarà superimpegnato sabato nella riunione dei presidenti della D. Una riunione importante in cui il Presidente Punghellini presenterà le novità della nuova stagione calcistica, tra le quali le norme per i sicuri ripescaggi della prossima stagione. E la giornata di Intrieri domani sarà davvero piena perché, appena finita la riunione con Punghellini si precipiterà dritto allo Stadio San Vito dove alle 19.30 incontrerà tutti i tifosi ed a cui presenterà in anteprima, in esclusiva, la nuova maglia da gioco dell’As Cosenza. Per i tifosi, inoltre, c’è la novità dell’accordo verbale con Trenitalia che ha assicurato le altre carrozze richieste dalla tifoseria al treno che dalle 12.15 porterà la carovana “Red Blue Tour 2005” in quel di Rossano. Il prezzo del biglietto, andata e ritorno, è di 10 euro. L’unica accortezza, e richiesta, che le FS hanno fatto è quella di acquistare i biglietti entro la mattinata di sabato, in modo da allestire il treno per garantire il posto a tutti i tifosi che vorranno seguire la gara di Coppa Italia allo “Stefano Rizzo” di Rossano. Designata la terna arbitrale per la gara Arbitro signor Bellè, assistenti Bisceglia ed Arcuri. Intanto mentre gli addetti del comune hanno terminato la numerazione dei posti della tribuna A, abbiamo incontrato Tony Lio, probabile capitano della stagione 2005/06 del Cosenza. Probabile perché Lio ci ha detto “Non sono io a deciderlo, è il Mister che deciderà”. Al forte laterale abbiamo chiesto le sensazioni che si vivono per questo debutto e Lio ha subito sbottato felicemente: “Non ce la faccio più. Non vedo l’ora di scendere in campo di giocare e di misurare le capacità di questa squadra. Basta partitelle ora vogliamo, io e tutta la squadra, avere un confronto diretto, una partita vera per misurare le nostre forze. Tutti non vediamo l’ora di giocare. Fino ad oggi sono state solo partite di calcio d’estate, partite che contano relativamente. Ora siamo carichi al punto giusto per esprimere sul campo le nostre potenzialità.”. A Lio abbiamo chiesto dell’avversario e lui di rimando ci ha risposto “La Rossanese è una squadra nuova come il Cosenza ed è una gara difficile come lo saranno tutte le gare di campionato. Ma noi siamo il Cosenza, ci rendiamo conto che questa è una piazza difficile, affamata di calcio e che non vede l’ora di tornare tra i professionisti e noi da queste aspettative abbiamo gli stimoli giusti per fare bene. Non dobbiamo dimenticare, poi, che quest’anno in ogni campo dove andremo troveremo squadre che daranno il massimo perché vogliono far bella figura con il Cosenza, ma noi daremo sempre il massimo con la giusta concentrazione”. A questo punto abbiamo chiesto a Lio di farci i nomi delle squadre più forti del campionato e lui senza alcun dubbio ha subito replicato: “Secondo me il Siracusa senza dubbio, è ai livelli del Cosenza, poi Sapri e Vibonese”. Infine a Lio abbiamo chiesto quale sarà l’arma segreta che fa fare il salto di qualità “senza dubbio gli uomini di qualità contano in questo campionato, ma contano molto di più i ragazzi (gli under ndr) e noi ne abbiamo davvero di qualità. Sono loro la base di uan squadra forte, under buoni che fanno anche differenza. Poi noi abbiamo un bello spogliatoio è c’è un clima davvero disteso. Stiamo bene insieme, come l’anno scorso, quando nessuno si aspettava il Sapri e poi abbiamo fatto un ottimo campionato”. Fa un po’ male ai ricordi il secondo posto dello scorso anno “secondi per un punto, avevamo in pratica vinto il campionato. Anche a Lamezia sono arrivato secondo. Sono sei anni che arrivo secondo. La settima però, è la volta buona…”. Per sabato mattina rifinitura alle 10 al San Vito alla fine della quale Mister Marulla farà l'elenco dei convocati e poi giocatori in ritiro.

Marcosano al San Vito. 12 reti nella partitella. In vendita i biglietti per la gara di Rossano.

01/09 Come avevamo preannunciato ieri, il forte centrale ex-Sapri, Donatello Marcosano (nella foto a sinistra) è arrivato questo pomeriggio al San Vito. Primo contatto con l’ex compagno di reparto Vanzetto ( i due formavano l’accoppiata difensiva centrale a inizio campionato del Sapri con la migliore difesa dello scorso anno) e poi giù nello spogliatoio a preparasi alla sua prima giornata al San Vito. Non possiamo dire in rossoblu perché il neo arrivo ancora non ha messo nero su bianco. Una situazione che dovrebbe sbrogliarsi nelle prossime ore. Il centrale difensivo era stato ceduto all’Ebolitana ma lui voleva venore già da allora a Cosenza. Con l’Ebolitana il contratto non è stato perfezionato e quindi Marcosano è ora in riva al Crati ad attendere la risoluzione di un matrimonio mai consumato con i campani. Contento di essere a Cosenza e supercontento di ritrovare tre dei suoi ex compagni. Dicevamo della passata stagione, passata quasi interamente al fianco di Vanzetto, a comandare la difesa saprese, in cui i due vantano le migliori performance difensive. Oggi la coppia si riforma a Cosenza. Ma per vederla all’opera bisognerà aspettare un paio di settimane. Intanto perché Marcosano ancora non ha il contratto e quindi il deposito in Lega potrebbe fargli perdere probabilmente la prima giornata (speriamo di no) di campionato, poi anche perché il suo compagno Vanzetto salterà la prima di Coppa e la prima di campionato (questa volta assieme a Scorrano). Marulla contento, vede risolversi i due problemi più importanti della sua squadra. Il bomber (oggi Cosa ha squillato tre volte) e la regia difensiva. Nato a Matera l’11 luglio del 76, Marcosano ha un bel fisico asciutto (1.80 mt per 70Kg) e un curriculum di tutto rispetto per la categoria. Sempre presente con oltre 23 presenze minimo, ha giocato con Sapri, Paganese, Orvietana, Matera, Cavese, Milazzo in CND e con la Turris in C1 (solo 4 presenze). Per lui oggi soltanto giri di campo assieme a Senè, Scorrano, Brogno e Jovanic. Per lo slavo anticipiamo subito che è finalmente andato a fare la risonanza e il dottore, il buon Pino Canonico che lo ha rimesso in piedi facendolo correre, ci ha detto che l’operazione al menisco è scongiurata. Il ragazzo ha subito soltanto una “pizzicatina”, come si suol dire al menisco, e quindi ora dovrà osservare una decina di giorni di riposo, o lavoro blando, per poi riprender tranquillamente a correre. Anche su Senè il dottore è ottimista. “Non abbiamo fretta per il colored, l’ho preso in tempo in una situazione davvero critica. A Salerno invece di migliorare aveva peggiorato il suo malanno. Sono riuscito a fargli ridurre l’entità del danno e sono riuscito a farlo correre sul campo. Lo vedete. Per lui spero di chiudere la pratica entro una ventina di giorni. E’ meglio farlo guarire con calma che rischiare di nuovo”. Ora che ci siamo chiudiamo la parentesi medica con lo stop di D’Amblè, venuto quasi a fagiolo per Marulla che così ha potuto provare Domicoli al fianco di Cosa. Certo è un'altra storia. Ma per D’Amblè si è trattato solo di paura. Fermato dal medico per un affaticamento muscolare, l’attaccante è stato anche lui in ospedale a fare un ecografia con il dott. Canonaco. Solo affaticamento e nessun altro problema. Anche questo scoglio è messo da parte. E veniamo finalmente al calcio giocato. Oggi, dicevamo poc’anzi, Marulla ha potuto effettuare un altro test importante per i suoi giocatori, non per lo spessore dell’avversario (giocava contro la Juniores affidata quest’anno ad un altro gradito ritorno, Titti Branda), ma per la continuità del gioco e per l’intesa dei reparti ancora in stato di osservazione alla ricerca di soluzioni valide per sostituire pedine importanti come Vanzetto e Senè che non saranno della gara domenica a Rossano. Dicevamo della nuova coppia d’attacco Cosa- Domicoli che ha fatto la parte del leone segnando cinque gol in due (tripletta per Cosa (e due traverse) e doppietta per Domicoli). Esame superato ma come al solito molto merito va alle splendide incursioni di Di Girolamo e i preziosi assist di Lio che avevano proprio bisogno di un finalizzatore d’area come Cosa. Il grande Vincenzino, in pratica non ha sprecato nessun pallone arrivato dalle sue parti. Con una percentuale altissima ha fatto bingo tre volte e due altre volte ha stampato il cuoio sui legni. Per non dire di un paio di assist dando palloni con su scritto “basta spingere”. Verso la fine del primo tempo anche lui ha fatto venire i sudori freddi ai numerosi tifosi presenti. Ad un certo punto ha cominciato a zoppicare e si è avvicinato al massaggiatore, che temendo il peggio, ha visto Cosa togliersi una scarpetta e buttarla via. Macchè. Nessun problema. Era successo che la scarpetta aveva ceduto e non aveva retto la sua potenza. Per Domicoli solita partenza diesel che culmina con due palle nel sacco sul finire del primo tempo. Certo Cosa-D’Amblè è un'altra musica. Di Domicoli abbiamo notato troppa irruenza che a volte lo ha portato a sbattere proprio su Cosa. E’ la gioventù e la voglia di fare. Ma crescerà anche lui. I problemi, se così li vogliamo chiamare, per Marulla inizieranno martedì prossimo, allorquando arriverà Criniti. Problemi d’abbondanza che qualunque allenatore vorrebbe avere.Il giocatore ha praticamente terminato la sua cura e dovrebbe essere a Cosenza martedì prossimo alal ripresa della preparazione cioè giorno 5. Allora bisognerà vedere quale soluzione adotterà il buon Gigi. Certo avere una coppia d’attacco dal nome Cosa-Criniti è da goduria per gli amanti del pallone. Ma probabilmente vedremo delle staffette, o qualcosa di simile. Cosa non ha ancora i novanta minuti nelle gambe (ha fatto tutta la preparazione ma gli manca il campo) e Criniti bisognerà valutarlo. Ma per questi poroblemi si ci penserà la prossima settimana. Tornando ad oggi, il primo tempo, per la cronaca, è terminato 8 a 1. Le reti sono state segnate da Cosa(3), Domicoli (2), Cimadomo, Cordua, Dierna. Per la Juniores ha siglato il gol della bandiera Gallegari. Nel secondo tempo rivoluzione totale e spazio ai giocatori in rosa che non avevano giocato il primo tempo, quindi, altre quattro reti ad opera di Cozzolino (2), Levato e Sanso. Nella prima frazione Marulla ha schierato Bruni, Dierna, Impiccichè, Maglione, Ambrosecchia, Di Girolamo, Cordua, Cimadomo, Lio, Domicoli e Cosa. Gli ha replicato Branda con Bellisario, Scarlato, Principe, Trovato, Frangelli, Dieni, Coppola, Filippone, Cassese, Perri, Gallegari. Nel secondo tempo invece Marulla ha mandato in campo, D’Auria, Scarlato, Vanzetto, Dierna, Polacco, Cozzolino, Sanso, Morrone, Levato, Brogno e Scigliano. Il Mister della Juniores, Branda, invece ha schierato, ed è giusto che menzioniamo tutti i ragazzi che si sono impegnati all’inverosimile (scusandoci per eventuali errori di trascrizone): Bellisario,Giglio, Marsico, Russo, Pecora, Iermanò, Mazzei, Mancuso, Cariati, Molinaro e Perri. Sono inoltre entrati Principe, Tripicchio, Giordano, Bruno, Savino e Pincente. Infine la Lega ha comunicato che la gara di recupero di Coppa Italia verrà disputata mercoledì 7 settembre. La società ha chiesto di poterla giocare in notturna visto che la prossima settimana, sia il Cosenza che la Rossanese, dovranno affrontare tre gare in sette giorni. I dirigenti silani confidano di poterla giocare addirittura al San Vito. In corso i lavori richiesti di numerazione dei posti, ma non è detto che per mercoledì prossimo riescano a completarli. Molto probabile che la gara verrà disputata al Lorenzon. Infine la società ha comunicato che questo pomeriggio sono arrivati 500 tagliandi per la gara di domenica a Rossano. I biglietti, in vendita da venerdì mattina a sabato pomeriggio, presso il botteghino dello stadio, avranno il prezzo unico di 7 euro e potranno essere acquistati dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. I biglietti possono essere acquistati anche presso il Bar Tosti in Corso Mazzini ed il Bar Giulia in Via Nicola Serra. Si ricorda di partire muniti di biglietto perché le nuove norme non prevedono la vendita presso il campo di Rossano (a meno di superamento del numero predisposto e sempre con una deroga particolare) così come non ci si può avvicinare più allo stadio se non muniti già di tagliando. E’ ovvio che ogni regola ha le sue eccezioni. Ma le norme del decreto Pisanu da questo punto di vista sono rigide. Per domani è prevista un'unica seduta.

Cosenza: Sfuma Taurino, in arrivo Marcosano. Parere favorevole della commissione di Vigilanza sul San Vito. Probabile recupero giorno 7.

31/08 Sfuma l’affare Taurino. Ma la cosa era già nell’aria anche se alle 13 di oggi il giocatore era atteso al San Vito. Molto semplice ma di quelli che fanno perdere tempo per convincere il giocatore. Il giocatore voleva rimanere vicino casa, vicino la famiglia e quindi il pressing di Ciccio Marino purtroppo non è servito granchè. Difatti il giocatore ha preferito accasarsi nella vicina Brindisi. Ma se il forte laterale destro è sfumato e la richiesta di Marulla di avere un centrale forte dai piedi buoni è rimasta in aria per la scelta di Altomare di accasarsi a Rende, il Cosenza non rimane fermo ed il Presidente Intrieri ha dato il via libera per la trattativa con Marcosano, che è l’ex compagno di Scorrano nella difesa del Sapri 04/05 risultata tra le migliori difese del campionato. Su di lui ora sono tutte le attenzioni del diesse che, da indiscrezioni, sembra avere la trattativa a buon punto. Con l’avvento di Marcosano, si possono considerare chiusi i problemi aperti dalle prime gare precampionato in cui Marulla ha potuto verificare a fondo i suoi uomini ed i reparti. Il fiocco che impacchetta per bene un organico, a questo punto, di grande spessore. Buone notizie, intanto, vengono per il parere favorevole della Commissione di vigilanza per lo stadio San Vito e le richieste dei tifosi della Nord. Una nota del Comune, infatti, informa che :
Si è riunita stamattina la Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo. All’ordine del giorno: l’analisi preliminare della proposta avanzata dall’Amministrazione Comunale di Cosenza, che fissa la capienza dello stadio comunale a 9.868 spettatori. In seguito al parere preventivo positivo espresso dalla Commissione, si è proceduto ad un sopralluogo presso l’impianto sportivo per compiere sul posto le opportune verifiche. Sui gradoni dello stadio si è preso atto della effettiva realizzazione dei lavori da parte dell’Amministrazione Comunale, così come a suo tempo prescritto dalla Commissione stessa. A questo punto la stagione agonistica della squadra di calcio cittadina potrà iniziare senza altri impedimenti. L’Amministrazione Comunale, per venire incontro alle richieste della tifoseria, sta valutando l’opportunità di una diversa distribuzione dei posti assegnati allo stadio comunale per consentire la fruibilità anche di una parte della curva nord.
Ed il Comune è già al lavoro con l’organizzazione della numerazione dei posti. Intanto il giudice sportivo, riunito oggi, con il comunicato numero 3 ha dato il via libera al Comitato Interregionale per organizzare la gara da recuperare. Le prime ipotesi che si fanno, sarebbero per il San Vito, ammesso che per mercoledì prossimo, la data che probabilmente la Lega indicherà, la numerazione dei gradoni sia pronta. Diversamente il Prefetto, daccordo con la società, pare sia orientato a dare il Lorenzon. Nella giornata di oggi, intanto, la squadra ha sostenuto una doppia seduta. Mattina atletica e pomeriggio tattica. In campo è tornato Dierna che con un plantare rigido, ha superato il problema all’alluce. Giri di campo anche per il giovane Jovanic che nel pomeriggio di oggi potrà finalmente verificare con una risonanza la gravità o meno del suo problema. Per Senè ancora riposo con qualche lavoro in palestra. In prova al campo il giovane centrocampista, Filippine classe 86, del Locri e seconda giornata di test per il laterale difensivo Polacco, classe 87, del Palermo. Intanto saltata l’amichevole con il Guardavalle, Mister Marulla ha chiesto ed ottenuto dal responsabile del settore giovanile di avere a disposizione la Juniores per la infrasettimanale del giovedì. Così al San Vito Marulla potrà provare la formazione da schierare domenica prossima contro la Rossanese a Rossano. Appuntamento per i tifosi alle 15 al San Vito. In una nota, inoltre, la società jonica ha comunicato i prezzi per la gara di domenica che saranno i seguenti: Tribuna Centrale 10 €, Tribune laterali coperte 5 € , Tribuna Crosetto (Settore Ospiti) 7 €. “In considerazione dell’insediamento della nuova società – avvisa una nota della società- e dei rapporti di stima che intercorrono fra le due dirigenze, il prezzo dei tagliandi per gli ospiti, rispetto alla scorsa stagione hanno avuto un ribasso da 10 a 7 euro. Ciò premesso, proprio perché l’Fc Rossanese 1909 intende scusarsi con la società As Cosenza per quanto avvenuto lo scorso anno.” Un bel gesto di fair play. Speriamo bene. Infine il Comitato Interregionale ha convocato a Roma per sabato 3 settembre tutti i presidenti della serie D per una riunione organizzativa pre campionato.

Rende sconfitto in casa contro il Gela in Coppa Italia

31/08 Ha perso due a zero il Rende di Silipo sceso questo pomeriggio in campo contro il Gela al Lorenzon. La formazione siciliana neo promossa in C1 e al centro della vicenda che lo vedeva addirittura esclusa dai campionati ha fatto tutto nel secondo tempo con le reti messe a segno da Unniemi e Marzocchi. Per il Rende versione giovani è però arrivato a dar manforte Luca Altomare che ha assistito alla gara dalla tribuna. Il Gela con questa vittoria passa matematicamente al turno successivo, avendo fatti suoi tutti e 9 i punti a disposizione in queste tre gare.

Cosa incanta i tifosi ed il tecnico. Spostato il recupero con la Rossanese. La nuova disposizione dei posti al San Vito.

30/08 Sembra di essere tornati ai bei tempi quando, pubblico, tifosi, stampa e giocatori, in qualunque situazione ambientale, formavano un unico gruppo. Un insieme positivo di energie e di speranze per ricostruire il calcio cosentino in oblio da due lunghi anni. E’ bastato l’annuncio di un attaccante con la a maiuscola, Vincenzo Cosa (nella foto sotto) e le sue prestazioni per tenere incollati sotto la pioggia, durante la partitella del pomeriggio, circa cento tifosi, giornalisti e addetti ai lavori. Applausi e ovazioni alel superbe giocate messe in mostra da tutta squadra sotto la pioggia scrosciante del sanvitino. E’ stato davvero un pomeriggio particolare. In silenzio, senza tanto clamore, il collante di tute le imprese ha fatto di nuovo la sua apparizione al San Vito. L’entusiasmo. Si perché vedere tante facce contente, gridare ed incitare ad una partitella di allenamento, la prima della settimana per giunta, giocata sotto un diluvio universale, per chi ama il calcio, è davvero una goduria. Il miracolo grazie alla presenza di un giocatore che la sa “mettere dentro” e sa lavorare per la squadra. Ma lui non è il solo. E’ l’apice di un progetto che sta corposamente prendendo forma tra le mani di Gigi Marulla. Un pomeriggio iniziato in sordina, coem al solito. L’arrivo di Cosa, le interviste di rito (la state ascoltando) con Marulla (acquisto importantissimo) e con Cosa (sono qui per vincere). Qualche pizzicatina salutare tra staff e giornalisti e poi sua maestà il campo sportivo. Giocatori in mano a Pincente che iniziano a scaldarsi, e man mano che vanno avanti, di pari passo, aumenta la pioggia e aumentano i tifosi venuti ad assistere l’evento. Si sono riveste facce sparite nel nulla di questi due ultimi pasticciatissimi anni. Si sono rivisti sorrisi che non ricordavamo da tempo. Persi nella guerra caina tra due squadre identiche nel cuore e nelle scarpette. Così è bastato che al sanvitino si giocasse al calcio e le buone intenzioni di seguire un'unica squadra dei tanti convenuti è divenuto , con un tocco di bacchetta magica, realtà. Ad aumentare la “gulia” gli scambi repentini e le reti di fino, di potenza, di testa e di precisione di Cosa e di D’Amble. Una coppia “esplosiva”. I due non si conoscevano affatto e si sono subito trovati a loro agio. L’acqua benedetta cadeva a secchi ma i due hanno scaldato mani e animi dei presenti. Ci dispiace per chi non c’era ma perdersi l’ultimo gol di testa in scivolata surf sull’acqua di D’Amblè è stata la ciliegina che ha fatto rivenire i brividi a chi ha sempre creduto che un momento della rinascita , prima o poi, dovesse passare dalla valle del Crati. Bocche aperte e sguardi quasi increduli per quanto stesse accadendo. La magia del calcio è sempre lì, avviluppata intorno ad una palla che rotola in fondo ad una rete. E quando la rete si gonfia spesso la magia del calcio diventa passione ardente. Ma non tutto ancora, nella galassia calcio a Cosenza, funziona a puntino. La vicenda del campo sportivo è ancora con una punta di rabbia, sulla bocca di tutti. I primi ad essere arrabbiati sono proprio gli sfrattai della “Curva Nord”. Alla Digos, presente al campo, promettono fuoco e fiamme se non gli verrà data la loro repubblica degli scaloni della curva nord. Una riunione con alcuni addetti del comune placa gli animi riscaldati da una nota diffusa nel primo pomeriggio del comune che preannuncia la nuova disposizione logistica. Dice il comunicato di Palazzo dei Bruzi:
Tecnici comunali hanno presentato stamattina in Prefettura il progetto di numerazione dei posti nello stadio comunale, secondo le richieste avanzante ieri dal Prefetto. Il progetto contiene le planimetrie dello stadio e l’indicazione dei posti settore per settore per un totale di 9.868 spettatori. Questo il dettaglio:
- Tribuna ovest superiore 2.275
- Tribuna ovest inferiore 1.427
- Tribuna est superiore 977
- Tribuna est inferiore 1.119
- Curva sud 3.2.92
- Curva nord ospiti 778
Auspichiamo – si legge in una nota dell’Amministrazione comunale – che la Commissione di vigilanza possa riunirsi nel più breve tempo possibile in modo da riaprire lo stadio e permettere così lo svolgimento delle partite della squadra di calcio cittadina.

Un esilio che quelli della nord non hanno assolutamente accettato. La discussione avuta con il rappresentante del comune pare sia stata positiva. Infatti in serata il Presidente Intrieri che ha testualmente ringraziato “di cuore tutte le autorità, Prefetto, Questore e Sindaco per il fattivo interessamento sul problema dello stadio”, ha assicurato che per loro il posto, nel loro regno, ci sarà. Un altro tassello che si va ad aggiungere ad un progetto unico che si chiama di “ritorno al calcio, da subito”. E anche quest’oggi sono state ore di febbrili trattative tra Intrieri e Istituzioni e tra Istituzioni e Istituzioni. Erano anni che questa mediazione non andava in onda. Ma ci sono norme da rispettare e il discorso sospeso ben sei anni fa, allorquando il problema sicurezza al san Vito veniva posto con vigore e il progetto Uefa di avere un sediolino per ogni spettatore non prese proprio corpo ma ci si avvicinava. Si va a avanti a piccoli passi a quello che era stato programmato. Un San Vito come il posto dove godere di uno spettacolo. Certo le norme di oggi sono molto più restrittive, ma noi pensiamo che si sia imboccata la strada giusta. Probabilmente i soldi per mettere i sediolini in tutto il campo non ci sono (già quattro anni fa si trovò la mediazione di dipingere, a spese della allora società, i “posti uomo” per avere l’agibilità) ma una prima via è quella della numerazione. Sarà quasi impossibile per i tanti spettatori rispettare i numeri (come si fa a prevedere egli ultrà in un posto, gli amici di bar in un altro e così via?) ma un primo approccio è già avviato. In questo ragionamento il maltempo ci ha messo lo zampino e la pioggia, che sta cadendo copiosamente su Cosenza. sta rallentando questo processo di pitturazione. Ma dal Comune ci rassicurano che entro brevissimo la cosa verrà portata a termine. Intanto sembra che non ci sia il tempo necessario per giocare giovedì al Lorenzon e si stia lavorando per recuperare la prima di Coppa Italia mercoledì prossimo. E’ meccanicamente impossibile organizzare, per la Lega, burocrazia, designazione arbitri e dispositivi di conferimento in due giorni. Per questo la Questura, di concerto con le autorità sportive ha di nuovo modificato i piani di servizio previsti per giovedì sera. Entro domani sera il Prefetto designerà lo stadio dove poter disputare la gara dopo che la macchina organizzativa ed il Giudice Sportivo renderanno noto come e quando recuperare l’incontro di domenica. Chiuso l’argomento stadio terminiamo con le indiscrezioni di mercato. Quasi fatta per l’esterno difensivo di destra classe 87, Taurino che nella giornata di mercoledì, al massino di giovedì, metterà nero su bianco. Nulla da fare, invece per il centrale difensivo che, dopo il passaggio di Luca Altomare al Rende, diverrebbe un discorso congelato. Infatti l’arrivo di Taurino modificherebbe di molto gli equilibri. Oggi intanto si è allenato con i portieri D’Auria e Bruni il giovane Barone, in prova. Infine una nota positiva per i tifosi, il Presidente Intrieri ha indetto per sabato alle 19.30 un incontro con tutti i tifosi. A tempo debito, ci ha comunicato Patrizia De Napoli dell’Ufficio Stampa dell’As Cosenza, verrà data informazione del luogo dove avverrà la riunione. Per domani è prevista la classica doppia seduta.

Denuncia a Carraro e iscrizione della Reggina, sentito dal PM il segretario della Covisoc

30/08 L' iter che ha portato all' iscrizione della Reggina calcio al campionato di serie A e' stato ricostruito oggi davanti al pm di Roma Pietro Pollidori dal segretario della Covisoc Vittorio Maugeri, il quale ha anche rivendicato la correttezza dell' operato dell' organo di controllo dei conti della Federcalcio. Maugeri e' stato sentito come testimone nell' ambito dell' inchiesta sulla regolarita' dell' iscrizione del club calabrese partita da una denuncia della Salernitana, societa' approdata alla serie C/1 grazie al Lodo Petrucci, la quale lamenta una presunta disparita' di trattamento riservata, in sede di esame delle richieste di iscrizione dei club, dal governo del calcio. Il dirigente della Covisoc, secondo quanto si e' appreso, ha ricordato che alla scadenza, perentoria, del termine del 30 giugno per la copertura dei debiti, la Reggina non era in regola. Solo a meta' agosto, secondo quanto accertato dal magistrato, il club calabrese ha provveduto a saldare tutte le pendenze con l' erario, ma la sua situazione e' stata considerata dai vertici della Federcalcio idonea per l' iscrizione al campionato di serie A. Maugeri ha anche depositato una documentazione al pm Pollidori. La vicenda sara' ulteriormente approfondita il 17 settembre prossimo quando Franco Carraro, presidente della Figc, indagato per abuso d' ufficio.

Il Cosenza prende Cosa e sta per ufficializzare Taurino. Fissata la capienza del San Vito. Nuove disposizioni di sicurezza. Giovedì probabile il recupero della gara di Coppa a Rende.

29/08 Si è conclusa per il meglio la trattativa che ha portato in rossoblu quell’attaccante di peso e di riferimento in area che il Cosenza insistentemente cercava. Si tratta, come vi abbiamo anticipato da giorni, di Vincenzo Cosa, classe 75, ex Cosenza 1914 e uomo davvero di peso in area. Una coppia perfetta con Criniti e D’Amblè che così definisce in maniera superlativa l’attacco necessario ad una squadra che sviluppa tanto gioco e tanti palloni lì davanti. Il centravanti sarà già martedì pomeriggio alle 15 al San Vito ad allenarsi con i nuovi compagni. La trattativa, che si è svolta dopo una cena con il Presidente, assieme al quale c’era anche il difensore Taurino è stata chiusa verso le 23.40. Invece con il difensore c’è ancora qualche piccolo particolare da definire, ma sembra che anche per lui ci sia disco verde. Con queste due pedine l’organico di Marulla mette a posto il 70% dei problemi. L’esterno difensivo di destra e il centravanti d’area. Ora manca soltanto al perfetto mosaico che sta costruendo Ciccio Marino, quel centrale difensivo d’esperienza che chiuda definitivamente i varchi e metta ordineal reparto e che ponga fine alle disattenzioni che queste amichevoli hanno messo in evidenza a proposito del pacchetto difensivo. Un regista della difesa (lo stiamo ripetendo dalla prima amichevole) è necessario come il pane. Ma la società si sta muovendo e pur di non fare passi falsi sta cercando di ottenere il meglio. Il discorso, come è ben noto da tempo, è tutto incentrato sulla disponibilità di Luca Altomare. E’ lui l’uomo adatto che farebbe da smeraldo a questo magnifico collier messo insieme dal Direttore Sportivo Marino. Le trattative vanno avanti anche se in queste ultime ore il ventilato arrivo di Marcosano ha subito un brusco rallentamento. Tra i due il primo è in vantaggio, ma qualche probabilità la si ha anche per il secondo. Intanto oggi il Presidente Intrieri è stato impegnato tutto il giorno a risolvere il problema San Vito. In mattinata il numero uno di via Rossini ha avuto una riunione operativa in comune con i dirigenti dell’Ufficio Tecnico comunale e i rappresentanti del Coni in Commissione di Vigilanza.Alla base dell’incontro la nota inviata stamattina dalla Prefettura. Riguardo alla richiesta, presentata sabato scorso, dal Comune di ridurre la capienza dello stadio, in ottemperanza al cosiddetto “decreto Pisanu”, la Prefettura invita a “presentare la documentazione connessa e conseguente alla richiesta di riduzione onde consentire le determinazioni della Commissione provinciale di vigilanza. Con l’occasione – si legge nella nota della Prefettura - si conferma la più ampia disponibilità istituzionale ad una doverosa collaborazione che consenta la più sollecita definizione della problematica di cui trattasi”. In seguito alla richiesta prefettizia, già martedì mattina l’Amministrazione comunale presenterà il progetto riguardante la redistribuzione dei posti nello stadio. Il numero dei posti disponibili ammonterà a 9.868 con l’utilizzo di tutti i settori tranne la curva nord. L’adeguamento della nuova curva al decreto Pisanu, infatti, costringerebbe ad affrontare ingenti spese, non giustificate dai recenti volumi di affluenza allo stadio.Il progetto sarà portato alla valutazione preventiva della Commissione di Vigilanza. Nel pomeriggio poi il Presidente Intrieri si è incontrato con il Questore Marino e da questa riunione sono emersi i radicali cambiamenti che saranno applicati da domani. Infatti in serata la società ha avuto, dopo la riunione con il Questore, un summit sulla sicurezza in cui sono state definite le nuove norme richieste. Praticamente l’As Cosenza dovrà ritirare tutti gli abbonamenti e ristamparli con su indicato Nome e Cognome e numero di posto. Si perché il San Vito da domani avrà tutti, completamente tutti i posti disponibili, contrassegnati da un numero e come negli stadi inglesi, e come nei teatri i posti saranno nominali. In pratica la piena attuazione delle nuove norme che vede i biglietti d’ingresso nominativi e l’accesso allo stadio con documento di riconoscimento. Una sorta di Grande Fratello preventivo per evitare problemi durante le gare. Ognuno avrà il suo posto, in teoria, e non potrà cederlo ad altri. In questa ottica ci si sta muovendo in tutta Italia e questo è il risultato che si vorrebbe arrivare in tutti gli stadi dopo i recenti allarmi a proposito delle nuove norme antiterrorismo fondamentalista. Noi speriamo soltanto, dopo l’ultima beffa dello stadio sequestrato, che la stessa norma venga applicata in tutti gli altri stadi di serie D e che sia davvero una norma preventiva ma dubitiamo nel funzionamento perfetto del tutto. Ci sarà sempre chi si scambierà di posto e chi si siederà da una parte all’altra e non solo troppo poco tempo per attuare subito questa sorta di rivoluzione. In altre città hanno chiesto dai due ai sei mesi per mettersi in regola. Lo stesso potrebbe avvenire a Cosenza. Ma per un semplice campionato dilettanti, queste norme non sembrano un po eccessive? Va bene per serie A e B ma per i campionati minori è davvero una grande esagerazione. Intanto i biglietti nominativi, l’ingresso con il documento ed i posti assegnati andranno subito in funzione. Queste sono le nuove norme e vanno rispettate. Vedremo. Intanto in serata è trapelata la notizia che la partita contro la Rossanese, rinviata domenica scorsa, verrà disputata giovedì sera al Lorenzon. Questo è quanto dovrebbe ufficializzare in mattinata il Prefetto D’Amico. In questo caso il Cosenza annullerebbe l’amichevole prevista con il Guardavalle e tutti i problemi legati allo spostamento di data di Coppa verrebbero subito risolti. Per il resto vi rimandiamo alle 15 allo stadio San Vito dove riprenderà la preparazione dei Lupi.

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Al San Vito non si gioca, partita rinviata sub judice

Arbitro e terna vanno via28/08 Una domenica davvero particolare per Cosenza. Una nuova domenica che apre sicuramente la legislazione sportiva a nuove norme. E’ accaduto a Pescara, molti anni fa, quando il Cosenza subì un beffardo pareggio al 98’ minuto quando il recupero era a discrezione dell’arbitro e non aveva alcuna norma, è accaduto appena tre anni fa quando il Cosenza società sana, e non fallita, fu esclusa dai campionati e dai cui ricorsi nacque il lodo Petrucci, sta accadendo ancora oggi con la prima anomala applicazione del decreto Pisanu che ha chiuso, unico caso in Italia, uno stadio a dir poco più che sicuro, appena alla vigilia dell’esordio in Coppa Italia. Un caldo davvero ferragostano, senza un alito di vento ha accolto le due squadre che dovevano disputare l’incontro al San Vito. Al contrario di quanto si pensava ieri le squadre si sono dovute presentare allo stadio. La Lega di sabato non opera e la macchina della partita si era già messa in moto. Tardivo l’intervento del Prefetto che di fatto sequestrava il SanVito, irricevuta la norma sindacale che portava l’agibilità a a circa 9000 posti lo stadio. Così i piani di chi credeva che la partita fosse stata rinviata a tavolino sono saltati in aria. Stamattina al breafing appuntamento spostato al pomeriggio. Come se si dovesse giocare. Alle 13 già tutti i giocatori erano negli spogliatoi. Servizio di guardiania alle porte schierato, non passa neanche una mosca. Di tifosi, avvertiti dalla stampa del rinvio della gara, neanche l’ombra. Anche la stampa viene lasciata fuori. Arrivano l’arbitro, il sig. Graziano Crispino da Catanzaro, ed i suoi assistenti, Alessandro Cua e Corrado Ivan (nella foto in alto mentre vanno via) , il commissario di campo, dott. De Simone, e l’Ispettore di Lega Fuscà (nella foto a destra). Summit negli spogliatoi e arbitro che fa l’appello nominale delle due formazioni. A questo punto il Cosenza fa presente l’ordinanza del Prefetto e l’arbitro rimane in riunione con i dirigenti federali e delle due società. I giocatori della Rossanese non si spogliano e vanno via verso le 14.15. I giocatori del Cosenza sono in pantaloncini e maglietta e stanno sul terreno del sanvitino. Clima allegro e battute come una allegra combriccola in vacanza. Verso le 15.00 vanno via l’arbitro e gli assistenti. La stampa continua ad essere tenuta fuori dal campo. Ordini tassativi non ci fanno entrare nel retro del San Vito. Verso le 15.15 escono i dirigenti federali ed il Dott. Fuscà, Ispettore di Lega, ci comunica sotto nostra insistenza poche lapidarie parole: “Abbiamo recepito l’ordinanza prefettizia. Per me non c’è alcun problema. La partita è rinviata ma ci sarà il giudizio del Giudice sportivo”. Insomma oltre al danno la probabile beffa? Pensiamo proprio di no. Responsabilità oggettive l’As Cosenza non ne ha, visto che ha adempiuto ai suoi compiti. Ha richiesto il servizio di polizia prima delle 24 ore in cui venisse disputata la gara. Inoltre, sicuro del fatto che il Sindaco aveva decretato l’ordinanza di riduzione capienza già da giorno 23 e quindi senza ulteriori problemi, era sciura che la gara si giocasse. Poi gli eventi è cronaca di venerdì sera e sabato mattina. Il Prefetto emette l’ordinanza di inagibilità dello stadio che di fatto lo sigilla completamente. La discussione negli spogliatoi tra dirigenti delle società e dirigenti federali è breve. Alla fine rimane il rammarico di aver subito un ulteriore smacco senza aver potuto far nulla che cambiasse gli eventi. Sul campo del sanvitino, rimangono i giocatori, in mano a Mister Pincenti a correre sotto un sole cocente. Prima riscaldamento e poi una partita dieci contro dieci. I 18 convocati per oggi erano: Bruni, Scarlato, Ambrosecchia, Scorrano, Maglione, Di Girolamo, Cordua, Sanso, Cimadomo, Lio, D’Amblè. In panchina: D’Auria, Longobardi, Cozzolino, Domicoli, Brogno, Impiccichè, Levato. Invece Marulla nella partitella ha schierato oltre i 18 menzionati anche Vanzetto (che oggi non avrebbe giocato perché squalificato) e Scigliano in una partitella durata 50 minuti. Ruoli mischiati con da un lato D’Auria, Levato, Impiccichè, Vanzetto, Longobardi, Scigliano, Cimadomo, Brogno, Cozzolino e D’Amblè. Dall’altro lato Bruni, Scarlato, Scorrano, Maglione, Ambrosecchia, Di Girolamo, Corda, Sanso, Lio, Domicoli. I giocatori hanno letteralmente sudato le classiche sette camicie mettendo in evidenza una grinta notevole che almeno, questa due porte è riuscita a sfogare. Inoltre questa mattina, il Presidente Intrieri ha incontrato il Sindaco e di comune accordo hanno chiesto l’immediata convocazione della Commissione Ordine Pubblico e sicurezza, che di terrà lunedì mattina in Prefettura. Questo per chiudere ogni eventuale problema riguardante lo Stadio San Vito. Molto probabilmente, la gara si recupererà, ammesso che ci sia l’agibilità, già mercoledì prossimo con il ritorno che rimarrebbe fissato per domenica 11. Un’ultima nota doverosa, se soltanto la situazione si fosse verificata il venerdì mattina, si poteva procedere all’inversione del campo e si sarebbe tutto risolto in una bolla di sapone. Ma tant’è. E’ inutile fare ragionamenti a posteriori. La frittata è fatta e che Dio ce la mandi buona, almeno questa volta.

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Un momento della partita in famiglia al sanvitino

Rende sconfitto a Gallipoli con una rete di Castillo

28/08 Sconfitta immeritata del Rende che produce gran gioco ma non concretizza il gioco prodotto. La sintesi della gara nelle parole di Mister Silipo che a fine incontro dichiara: Se non si tira in porta non si segna, e non si segna non si vince. Questo e' il nostro limite" continua. Un po' amareggiato dalla sconfitta il tecnico del Rende non si scoraggia, pero': "Sono contento della prestazione dei miei, - dice - perche' abbiamo giocato alla pari con una grande squadra. Anzi, - e qui il mister dimostra orgoglio e soddisfazione - nella ripresa siamo stati noi ad avere maggiormente il pallino del gioco. Abbiamo avuto ottime occasioni da rete, ma non siamo stati abili a sfruttarle. Troppe incertezze sotto rete ci hanno danneggiato, ma alla fine il risultato puo' starci. Effettivamente la nostra squadra e' composta da giovani, e il punto cruciale della nostra stagione e' quello di poterci salvare con tranquillita'. So che possiamo farcela, ma guai a sottovalutare questa stagione cosi' piena di ostacoli.".
La cronaca: Al 12' del primo tempo il Gallipoli va subito in vantaggio: Castillo trova tempo e, soprattutto, spazio per battere a rete portando i suoi sull'1-0. L'azione parte dai piedi di Di Pietro che, dopo aver rubato palla a centrocampo e saltato tre avversari, si presenta in area e appoggia per Castillo che batte l'incolpevole Ambrosi. Il Rende non si abbatte e continua a lottare. Dal 4-4-2 mister Silipo decide di passare a un modulo piu' offensivo, e la gara si riscalda ulteriormente. A prendere per mano la squadra e' Benincasa, abile a costruire gioco e a racimolare palloni importanti. Ma la squadra soffre davanti e il pareggio non arriva. Poche conclusioni segnano tutto il primo tempo e questo grava sulla prestazione del Rende. "Se non si tira in porta non si segna, e non si segna non si vince" dira' a fine gara il tecnico del Rende Silipo. Al 35' il Rende si fa avanti: Occhiuzzi lancia in contropiede per Alfieri, ma questo non riesce ad anticipare il portiere Petrocco, abile nell'uscita. Il Gallipoli prova a controllare la gara, e costruisce anche azioni eccellenti, ma nessuna di queste riesce ad impensierire realmente la retroguardia avversaria. Pirma della conclusione della prima frazione di gioco, grandissima occasione per il Rende: Benincasa, solo davanti al portiere, va' in rete ma l'arbitro annulla per fuorigioco di Alfieri. Le proteste non smuovono l'assistente dell'arbitro, fermo e sicuro della sua decisione. Alle proteste del Rende, risponde il gioco del Gallipoli: Pagana scende sulla fascia con una gran cavalcata, ma Castillo non riesce ad imprimere forza alla palla che finisce lenta tra le braccia del portiere. Nella ripresa la musica non cambia: il Gallipoli si fa sempre piu' guardingo, e il Rende cresce sotto il punto di vista agonistico. Ma il risultato non si scardina. In attacco il Rende dimostra troppa stanchezza e poca lucidita' che gravano sulla conclusione dell'azione. Trocini e Galantucci, infatti, dimostrano di non essere in giornata e sbagliano troppo sotto porta. Anche il Gallipoli si dimostra stanco e, al 16' della ripresa, Capece lascia partire un tiro stanco dal limite che non impensierisce Ambrosi. Pochi minuti piu' tardi Benincasa lancia ancora Alfieri, ma l'insuperabile Petrocco, in uscita, fa ancora una volta sua la sfera. Nel finale, Clemente lascia partire dal limite una punizione che si infrange sulla barriera, ma la palla finisce sulle testa di Pagana che e' abile a battere a rete, ma ancora piu' eccezionale e' la splendida parata di Ambrosi che si supera. Cio' consente al Gallipoli di metter in cassaforte il primo risultato utile della stagione e lascia l'amaro in bocca al Rende, autore di un'ottima prestazione. Da Plauso, infatti, la prestazione degli uomini di Silipo che, con un'ottima prestazione sono riusciti a tener testa ad una squadra candidata alla vetta piu' alta della classifica. La squadra del Rende e' ancora giovane, ma sicuramente e' in grande crescita e l'obiettivo salvezza potra' essere sicuramente alla sua portata.

Gallipoli-Rende 1-0
Marcatori: 12' pt Castillo
Gallipoli (3-4-3): Petrocco; Raimondi, Turone, Cavola; Iennaco, Capece, Di Pietro, Esposito (41' st Mele); Clemente (32' Carrozza), Castillo, Pagana. A disp. Leopizzi, Volo, Ciccarese, Casisa, Musca. All. Auteri
Rende (4-4-2): Ambrosi; Morelli, Moschella, E. Braca (28' st David), Riolo; Occhiuzzi, D'Agostino (1' st Novello), Benincasa, Alfieri; Trocini, Galantucci (22' st Criniti). A disp. Vitale, Montano, Scarnato, Maniero. All. Silipo
Arbitro: Tozzi di Ostia Lido
Ammoniti Iennaco (G), Moschella (R).
Angoli: 5-4 per il Gallipoli.
Recupero: pt 3', st 5'.
Spettatori: 2000 circa con la presenza di una ventina di tifosi del Rende.

Risultati: Andria-Potenza rinviata al 14/9, Cisco Roma-Taranto 1-1 (giocata sabato), Gallipoli-Rende 1-0, Giugliano-Vittoria 0-1, Igea Virtus-Pro Vasto 0-1, Latina-Real Marcianise 0-0, Melfi-Rieti 2-1, Nocerina-Modica 1-1, Vigor Lamezia-Viterbo 0-1

Classifica: Melfi 3, Pro Vasto 3, Viterbo 3, Vittoria 3, Gallipoli 3, Modica 1, Taranto 1, Cisco Roma 1, Nocerina 1, Real Marcianise 1, Latina 1,Andria 0,Potenza 0,Rieti 0,Rende 0,Giugliano 0,Igea Virtus 0,Vigor Lamezia 0.
(In serie C1 la prima, ai playoff dalla seconda alla quinta; in serie D l'ultima, ai playout dalla quint'ultima alla penultima)

Prossimo turno (4/9, ore 15): Modica-Andria; Potenza-Igea Virtus; Pro Vasto-Nocerina; Real Marcianise-Vigor Lamezia; Rende-Giugliano; Rieti-Latina; Taranto-Melfi; Vittoria-Cisco Roma; Viterbo-Gallipoli.

Marcatori: 1 Rete: Toledo (Cisco Roma); Castillo (Gallipoli); Cammarota, Doumbia (Melfi); Iannilli (Modica); Ramora (Nocerina); Maccagnan (Pro Vasto); Cappucilli (Rieti); De Florio (Taranto); Vidalle' (Viterbo); Marzullo (Vittoria)

Applicato il decreto Pisanu, chiuso il San Vito dal Prefetto, rinviata la prima di Coppa Italia

27/08 Dopo la riunione odierna del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta da S.E. il Prefetto Diego D’Amico su segnalazione del Questore ha disposto la chiusura del San Vito ed il divieto di giocare la gara di Coppa Italia, Cosenza-Rossanese. Alla base della scelta i motivi di ordine pubblico a proposito della conflittualità tra le due tifoserie sottolineando la mancata comunicazione, da parte della società calcistica alla Questura dell’incontro “avvenuta soltanto nella mattinata di sabato”. Ad aggravare la situazione, inoltre, l’inosservanza del decreto Pisanu sulla sicurezza negli stadi. Pertanto la gara è stata spostata a data da destinarsi. Il provvedimento e' stato adottato d'intesa con l'Osservatorio Nazionale per le manifestazioni sportive del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha partecipato, oltre ai vertici delle forze di Polizia territoriali e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, anche il rappresentante del Comune di Cosenza. Alla riunione sono stati invitati altresi' i rappresentanti del Ministero dei Beni Ambientali e delle Attivita' Culturali, del Coni e della Fgci, Lega Nazionale Dilettanti.
''La finalita' dell'incontro - si legge nel comunicato della Prefettura di Cosenza- e' stata quella di esaminare congiuntamente la problematica connessa ai possibili rischi che potrebbero derivare, sul piano della sicurezza e dell'ordine pubblico,dalla disputa dell' incontro di calcio Cosenza-Rossanese, previsto per domani 28 agosto''. ''Tale necessita' -spiega ancora il comunicato- e' derivata dalla circostanza che, a fronte dell' acclarata inagibilita' dello Stadio S. Vito del Capoluogo da parte della Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, e' apparsa stamane sulla stampa locale una notizia in base alla quale sarebbe stata adottata ordinanza sindacale che avrebbe consentito l'utilizzo dello Stadio per la manifestazione calcistica in questione''. ''In occasione della riunione, pertanto-si legge nel comunicato- e' stata nuovamente rilevata l'insussistenza dei requisiti tecnici che consentano lo svolgimento della gara e l'affluenza di spettatori allo stadio, anche alla luce della recente normativa finalizzata alla prevenzione della violenza in occasione di manifestazioni sportive''. ''Nell'occasione il Questore ha rappresentato una situazione di conflittualita' nei rapporti tra le tifoserie delle due squadre, visti gli incidenti verificatisi nel corso del campionato 2004/2005, con conseguenti evidenti rischi sul piano dell'ordine pubblico, sottolineando altresi' che il ''Cosenza F. C.'' solo nella tarda mattinata di oggi ha informato la Questura dell'incontro''. ''In relazione a tanto, avuto conferma dell'avvenuta adozione di un provvedimento sindacale di autorizzazione dell'incontro, il Prefetto -conclude il comunicato- ha adottato un'ordinanza, ai sensi dell'art. 7 bis della legge 13 dicembre 1989, n.401, introdotto dalla legge 24 aprile 2003, n.88, con cui ha disposto il divieto di disputa dello stesso nello stadio S. Vito di Cosenza, ordinandone il differimento ad altra data''.
Quindi non è valsa nulla la dichiarazione fatta ieri sera dal Sindaco in cui anticipava l’agibilità emanata in via d’urgenza dello stadio San Vito motu propiu da parte del Sindaco e diramata questa mattina da Palazzo dei Bruzi, prima del comunicato della Prefettura, che affermava:
“In relazione alle notizie riguardanti la disponibilità dello stadio comunale per la patita di Coppa Italia Dilettanti A.S. Cosenza – Rossanese, si rende noto il testo integrale della ordinanza del 27.08.2005, emanata dal Sindaco in via d’urgenza per rende possibile lo svolgimento della partita stessa: “Il Sindaco, premesso che, con nota del 27.08.2005 la società A.S. Cosenza ha chiesto che venga concesso l’uso dello Stadio Comunale affinché sia disputata per il giorno 28.08.2005 la partita di calcio di Coppa Italia Dilettanti A.S. Cosenza – Rossanese e che a supporto della precitata istanza la Società ha evidenziato l’urgente necessità che venga adottato il richiesto provvedimento autorizzatorio, al fine di prevenire situazioni che possano minacciare la sicurezza e l’ordine pubblico;
tenuto conto che numerosi tifosi insistono che la suddetta partita venga disputata nello stadio San Vito;
considerato che con lettera del 23.08.2005 a firma del dirigente del Settore LL.PP., si comunicava che i lavori prescritti dalla C.P.V.L.P.S. con verbale n° 8/05 del 24.05.2005 e successivi, sono stati ultimati i lavori e che con la stessa lettera sono state trasmesse:
- le verifiche statiche con prove di carico delle strutture eseguite da più di dieci anni;
- la dichiarazione di conformità degli impianti elettrici alla legge 46/90;
- l’attestazione di avere eseguito i lavori richiesti con il verbale di cui sopra;
valutati i motivi di ordine pubblico;
considerato che in relazione alla prospettata urgenza non è possibile acquisire preventivamente il parere della C.P.V.L.P.S.;
considerata l’esigenza di prevenire il verificarsi delle prospettate situazioni di pericolo;
considerato che ricorrono giusti motivi per l’emanazione di un provvedimento urgente (extra ordinem);
ritenuto di poter concedere, limitatamente alla partita di domenica 28 agosto 2005, una capienza complessiva di 9,859 spettatori così distinti:
- Curva sud 6.584;
- Tribuna Ovest Superiore 2.275;
- Curva Nord (settore ospiti) 1.000 .
Visto il T.U. delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali emanato con D.Lgs. 18-08.2000 n° 267.
Dispone
1. di autorizzare in via eccezionale, la società A.S. Cosenza, alla disputa della partita di calcio A.S. Cosenza – Rossanese, per il giorno 28.08.2005, nello stadio comunale San Vito, nel rispetto delle prescrizioni di cui in premessa;
2. è fatto obbligo a chiunque spetti, d’osservare e fare osservare la presente ordinanza;
3. copia del presente provvedimento sarà notificata alla società in persona del suo legale rappresentante pro-tempore;
4. di individuare quale responsabile del procedimento, ai sensi degli artt. 4 e ss. Della legge 241/90 e s.m.i., il Comandante della Polizia Municipale, il quale provvederà a dare comunicazione del presente provvedimento al Prefetto, al Questore, al Comandante dei Carabinieri, al Comandante della Guardia di Finanza e al Comandante dei Vigili del Fuoco”.
Una “pezza a colore” giunta troppo tardi, o probabilmente, non concertata con il Prefetto, a cui le Istituzioni della sicurezza non hanno tenuto conto per motivi che non conosciamo. Avrebbero potuto farlo, e lo diciamo purtroppo con il senno del poi, se qualcuno avesse avvisato la Questura, come si fa normalmente due o tre giorni prima di ogni evento, in questo caso della partita, in modo che la Polizia di Stato potesse organizzarsi con il servizio. Avrebbero potuto farlo se qualcuno nell’Amministrazione comunale si fosse degnato di segnalare in tempo la capienza ridotta (o quanto meno avesse seguito l’iter con un incontro formale e non solo un semplice fax), visto che nessun lavoro è stato fatto per adeguare la struttura al decreto Pisanu pubblicato in giugno (!!) e a cui la maggioranza dei comuni d’Italia si sono adeguati in tempo, anche se alcuni sono ancora in itinere, impegnando spese e lavori. Infine avrebbero potuto farlo se invece di tanta prosopopea si fosse cercata una mediazione tra le istituzioni. Ma questo non è avvenuto, anzi, assistiamo ancora oggi ad un muro contro muro che non promette nulla di buono ed il danno, putroppo, ricade sui cittadini, tifosi, inermi. L’ennesima beffa, dopo la sottrazione del calcio che conta ad una città sempre più dimenticata da chi dovrebbe ricordarsene ogni giorno. Ma il Sindaco non ci sta e replica “ ''Per quanto ci riguarda e proprio per l'ordine pubblico, sarebbe stato meglio farla disputare la partita. Ma questi sono punti di vista frutto di una politica governativa che noi non condividiamo. Riteniamo che bisogna essere piu' flessibili. Quello a cui fa riferimento l'ordinanza della prefettura e' un'agibilita' presunta, non di fatto, perche' si fa riferimento alle normative introdotte quest'anno e che riguardano stadi con una capienza superiore alle diecimila unita'. Ci pare, quindi, di poter dire, che si tratta di una interpretazione pedissequa di una norma''. ''Detto questo - ha concluso Catizone - apprendiamo che si e' tenuta stamani presso la prefettura una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, dove noi siamo stati convocati in maniera irrituale con una telefonata giunta al comandante dei vigili urbani. Quanto e' avvenuto e' un fatto assai asimpatico''. ''Credo -sottolinea il primo cittadino- che ci sia sta una interpretazione troppo rigida e restrittiva della norma, nonostante il comune abbia eseguito tutti i lavori, tranne quelli per quanto riguarda i sistemi di sorveglianza sul quale avrebbe dovuto esprimersi una commissione che non e' stata convocata e che avrebbe dovuto decidere anche sulla base del numero dei tifosi''. Cosenza è dunque la prima città di Italia a vantare il triste primato dell’applicazione, in negativo, del decreto Pisanu. Sta di fatto che volenti o nolenti le norme esistono per essere applicate e in questo caso sono inutili i balletti di responsabilità. Il pragmatismo ci dice che domani alle 15 non si gioca e che, se non si comincia un dialogo, anche la prossima riunione per l’ordine e la sicurezza potrebbe riservare qualche altra amara sorpresa. In tutto questo il Presidente Intrieri si è dato da fare come un matto ed oggi ha incontrato il Sindaco e dopo le 18 ha incontrato il Questore. Nulla di fatto. La partita domani non si giocherà. A Marulla non è rimasto che convocare i suoi ragazzi per una sgambatura domenica mattina dopo la quale i giocatori andranno a casa per rientrare martedì. In tutto questo sembra aprirsi qualche spiraglio per la definizione dei gravi problemi della difesa con l’ingaggio del forte centrale Caridi (ex Rende) e del laterale Taurino. I due potrebbero essere a Cosenza nella prossima settimana. Per quanto riguarda le punte pare sia sfumata sul nascere l’opzione Ercolano (sta bene dove si trova anche dopo i buoni auspici di Pesce che ci ha messo una buona parolina) ed invece prende sempre più corpo la candidatura Vincenzo Cosa.

Città: Adamo (PSE) “Stadio San Vito, l’ennesima figuraccia dell'Amministrazione”

Città: Barile (Cdl) “Stadio San Vito, mancata programmazione dell’Amministrazione comunale”

Città: Stadio San Vito: Corbelli chiede l’intervento della Magistratura

Risolto il giallo San Vito. La Prefettura lo boccia, la società si ribella, in serata il Sindaco da l’agibilità a 10.000 posti. In allegato il calendario del girone I

26/08 Dunque si giocherà al San Vito. Oggi una vera e propria giornata campale ha tenuto sulle spine tutti i tifosi del Cosenza. Al centro di tutto l’agibilità del San Vito. Tutto nasce da una nota della Prefettura di questa mattina che, riunita la commissione di sicurezza, per la mancanza di alcune carte che il Comune doveva provvedere a emettere prima che la commissione si riunisse. Le carte erano necessarie per poter effettuare il sopralluogo necessario per ottenere l’agibilità. La tensione comincia a salire ed il Presidente Intrieri comincia ad aggrapparsi al telefono per trovare una soluzione. Viene proposto il Lorenzon di Rende, ma la società è completamente in disaccordo su questa scelta per probabili problemi di ordine pubblico che potrebbero nascere. Allora partono febbrili contatti con Crotone da dove arriva un no secco per svariate circostanze. A questo punto, siamo in pieno pomeriggio il Presidente Intrieri chiama il Sindaco Catizone e chiede una soluzione al problema visto che per la società è fondamentale fare un incasso e tutelare lo spettacolo al San Vito. A questo punto alla società viene proposto di giocare a porte chiuse. Sembra l’ultima chance prima che portono ulteriori febbrili contrattazioni tra Comune e Prefettura. Il Sindaco in tarda serata, però, da la garanzia di agibilità fino a 10.000 persone. Questo sarebbe il tetto massimo raggiungibile perché le nuove disposizioni che prevedono un impianto di video sorveglianza, necessario secondo le nuove norme sulla sicurezza, dello stadio a circuito chiuso non è attivo. Esiste solo un parziale controllo con due telecamere brandeggianti che controllano curva sud, settore ospiti e curva nord. Inoltre il comune h assicurato che le carte necessarie sono state inviate alla Commissione, anche se in ritardo. Così domenica si potrà giocare la gara di Coppa Italia con la Rossanese ed in settimana potrà essere effettuato il nuovo sopralluogo allo Stadio per garantire tutta la capienza. Sul fonte calcistico vero e proprio oggi oltre le torchiate di Marulla e Pincenti c’è stata quella del Presidente Intrieri che si è chiuso negli spogliatoi con la squadra. Allenamento partito in ritardo ma sembra che le mura stiano ancora tremando per le parole, pare molto stimolanti, del Presidente che non vuole più brutte figure. Neanche nelle amichevoli. Sul fronte acquisti cessioni nessuna novità, così come in infermeria dove ai soliti Senè, Jovanic, Dierna e Domicili si è aggiunto D’Amblè. Ma niente paura, si tratta soltanto di un riposo precauzionale. Domani mattina rifinitura e poi ritiro pre-partita. Oggi, inoltre, è stata la giornata dei calendari. Dalle urne della Federazione di via Allegri sono usciti tutti i tabulati del campionato di Serie D 2005/06. Debutto casalingo del Cosenza con la Viribus Unitis e chiusura di campionato di nuovo in casa con il Campobello di Mazara. Il campionato inizierà domenica 11 settembre e si concludera' domenica 7 maggio . Tre le soste previste: una a Natale (25 Dicembre) , una a capodanno ed una a Pasqua (16 aprile). . Previsti due turni infrasettimanali mercoledi' 8 dicembre e venerdi' 23 dicembre. I nove gironi sono tutti a 18 squadre tranne il D che ne ha 20 e che pertanto avra' quattro turni infrasettimanali in piu', il 14 settembre, il 30 novembre, l'1 febbraio e il 29 marzo, oltre agli altri due comuni a tutti. I playoff e i playout inizeranno domenica 21 maggio. Quasi invariato il regolamento rispetto alla scorsa stagione: la prima classificata sara' promossa in serie C2, le ultime due retrocederanno in Eccellenza regionale. Le classificate dal terz'ultimo al sest'ultimo posto andranno ai playout per altre due retrocessioni. Le modalita' dei playoff non sono state ancora definite, in attesa di una riunione delle societa' sabato 3 settembre a Roma e di ulteriori decisioni della Federcalcio: alla fine i playoff dovrebbero garantire almeno un'altra promozione "certa" per il totale dei nove gironi del campionato, portando a dieci le promosse in C2. In allegato il calendario completo della serie D giorne I in formato pdf

Calcio caos: Carraro indagato per abuso d’ufficio replica: “sicuro della mia correttezza”

26/08-(G.C.)- Un atto dovuto, l’ iscrizione nel registro degli indagati del presidente della federazione giuoco calcio, Franco Carraro. L’ accusa è abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Roma sull'esclusione della Salernitana nel campionato di serie B. Il provvedimento arriva dopo le dichiarazioni del presidente, Aliberti, e dell’ avvocato Carlo Taormina. L'avviso di garanzia è già stato notificato a Carraro e secondo quanto si è appreso il Pm Pietro Pollidori ed il procuratore aggiunto Maria Cordova sentiranno il presidente della Figc il 17 settembre prossimo, la prima data utile alla ripresa dell'attività giudiziaria. L'inchiesta, ha preso il via con l'audizione, in qualità di persona offesa, del presidente della Salernitana, Aniello Aliberti, secondo cui il quale il club amaranto, costretto a ricorrere al Lodo Petrucci per ottenere l'iscrizione alla serie C dopo essere stato escluso dalla B, avrebbe subito un torto rispetto alla Reggina che, a parità di condizioni economiche, ha ottenuto di rimanere nella massima categoria. L'avvocato Carlo Taormina, che difende Aliberti, aveva espressamente chiesto alla procura della capitale di applicare una misura interdittiva nei confronti di Carraro e di bloccare i campionati sequestrando i calendari, come "corpo di reato". Stando a quanto si e' appreso a piazzale Clodio, i magistrati hanno ritenuto "fondata" e "meritevole di approfondimenti" la denuncia della Salernitana e ritenuto di dover iscrivere Carraro sul registro degli indagati perchè, a parere dei denuncianti, sarebbe stato lo stesso massimo dirigente della Figc, il 16 agosto scorso, a invitare l'intero Consiglio Federale a non affrontare il caso Reggina, come chiedeva, oltre alla Salernitana, anche il Bologna. Il presidente del club felsineo, Giuseppe Gazzoni Frascara potrebbe essere sentito in procura nei prossimi giorni come persona informata sui fatti. I campionati, comunque, prenderanno il via regolarmente. In procura si sottolinea come non si possa adottare un atto simile come il blocco dei calendari perchè l'inchiesta e' ancora in fase preliminare e tutto deve essere chiarito. Carraro ha commentato tramite un comunicato la sua iscrizione nel registro degli indagati: ''Sono stato informato oggi che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha iscritto il mio nome - scrive il presidente federale - L'indagine non è stata avviata d'ufficio dalla Magistratura, ma a seguito di una denuncia del Sig. Aniello Aliberti, presentata a nome della Salernitana dall'On. Prof. Avv. Carlo Taormina''. Ha quindi chiarito che ''la Salernitana non era stata ammessa al Campionato di calcio 2005/2006 perché non aveva soddisfatto le condizioni previste dai regolamenti federali approvati dal Coni''. ''L'esclusione - prosegue Carraro - è stata confermata in ben cinque giudizi espressi rispettivamente da Covisoc, Coavisoc, Camera di Conciliazione del Coni, Tar Lazio ed infine dal Consiglio di Stato. Peraltro, recentemente, il Tribunale del Riesame di Salerno aveva sequestrato le azioni della Società proprietaria della Salernitana, nell'ambito di un processo per estorsione e gravi reati associativi, ritenendo che le stesse fossero solo formalmente del sig. Aliberti ma in realtà appartenessero al gruppo Casillo''. Infine il presidente della Figc ha puntualizzato: ''Nel corso della mia vita professionale e pubblica ho subito numerose indagini da parte della Magistratura che si sono sempre concluse con archiviazioni o assoluzioni, essendo stata accertata la mia indiscussa correttezza. Non ho mai commentato le attività della Magistratura che mi riguardavano ed intendo fare così anche questa volta, con totale serenità''. Immediata la replica del presidente della Salernitana, Aniello Aliberti, che nel corso di un'intervista all'emittente Canale 8 di Napoli ha dichiarato: ''La nostra speranza è che la giustizia faccia il suo corso in maniera rapida e veloce per ripristinare la legalità ed abolire tutta questa serie di atti illeggittimi, che dal 30 giugno fino ad oggi sono purtroppo stati commessi dalla Federazione gioco calcio''. ''A parità di condizioni - ha aggiunto Aliberti - la Reggina è stata iscritta dalla Covisoc al campionato di serie A, mentre la Salernitana con un colpo di spugna, che lascia senza parole, è stata cancellata dal calcio professionistico''. La vicenda sicuramente si chiuderà con un nulla di fatto, e ancora una volta il “capo” della Figc la farà franca. Ci sentiamo di chiudere con una frase “rivisitata”, e ci scusiamo per questo, del grande Pier Paolo Pasolini: Il calcio «è» un linguaggio con i suoi poeti e “(im) prosatori”.

La serie B nel pallone. Vrenna: “Non si gioca più. ma fanno molte parole”

26/08-(G.C.)-La serrata dei sindaci delle squadre del campionato cadetto “chiude” le porte dell’ esordio al Crotone per la quarta stagione nel campionato di serie B. Laconico e amareggiato il presidente Vrenna: ''Il calcio e' ormai una bolgia, non si gioca più, ma al contrario si fanno molte parole''. Un commento rassegnato quello di Vrenna che avrebbe voluto che la gara d' esordio del suo Crotone in quel di Arezzo si fosse giocata regolarmente. Invece, non e' stato così a causa dell' ordinanza del sindaco della cittadina toscana, Luigi Lucherini, con la quale autorizzava l' Arezzo ad aprire i cancelli dello stadio solo alle 14 con inizio della gara, per motivi legati ai controlli di sicurezza, alle 16. Posticipo di un' ora che la Lega non ha accettato rinviando la gara come ha fatto con altre cinque. Il sindaco di Arezzo ha motivato la sua scelta per consentire lo smontaggio dei banchi del mercato settimanale che si svolge nei viali che portano allo stadio comunale. ''E' una scelta fuori da ogni logica - afferma il presidente del Crotone - non credo che un mercatino rionale possa comportare uno stravolgimento di questo genere. Uno stadio penso sia stato realizzato per disputavi le gare di calcio non per farci attorno dei mercati: i sindaci potevano pensare per tempo di spostare in altre zone i mercati che, ritengo, non possono fermare partite di calcio che richiamano centinaia di persone e muovono notevoli interessi economici. Per non parlare che non avendo giocato sabato adesso si dovrà pensare a far recuperare le gare con altri dispendi economici per le società e per quei tifosi che vorranno seguire le loro squadre''. Il presidente del Crotone ritiene tutto ''molto grottesco. Noi ci atterremo alle disposizioni delle Lega calcio, che a mio avviso deve assumere una posizione forte. Sarei tentato di dire al sindaco di Arezzo e agli altri come lui di pagare loro alle società i soldi che ci sono stati garantiti dalla vendita dei diritti televisivi della Serie B proprio perchè giochiamo di sabato alle 15 dando visibilità nazionale alle nostre città''.

Taverniti nominato vice capo della procura federale della Federcalcio

26/08 Nei vertici degli organi nazionali di giustizia sportiva della Federcalcio, stabiliti
dall' ultimo Consiglio federale che ha anche varato nuove regole per la pratica sportiva, e' stato nominato per il prossimo quadriennio il calabrese Fausto Taverniti. All' ex portavoce della Regione Calabria e attuale capo ufficio stampa presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, e' stata riservata la nomina a vice capo della Procura federale. Fausto Taverniti, giornalista professionista, ha alle spalle una lunga esperienza in Figc dal 1968, prima come arbitro poi nella commissione disciplinare di serie C, quindi nell' ufficio indagini dove ha ricoperto l' incarico di vice capo sino ad approdare alla procura federale.

Cosenza sconfitto dalla Paolana. Tifosi, provocati da Tortora, invadono il campo. Ufficializzato Cozzolino

25/08 Pensavamo che certe provocazioni non attecchissero più nella tifoseria rossoblu, oramai provata da due anni di serie D e in procinto di affrontare un nuovo campionato nell’inferno dilettantistico del calcio italiano. E , molto ingenuamente, invece di mostrare un atteggiamento di superiorità nei confronti di un giocatore “in pensione” (Tortora) che ha interpretato una partita amichevole infrasettimanale come una finale di Champions League, esagerando davvero troppo per un rigore segnato (l’aeroplanino di Montella, chissà quale musa ispiratrice lo ha consigliato) si è abboccato alla provocazione che dimostra tutta la sua “grandezza” in chi l’ha fatta. Peggio chi ha risposto, dando fuoco alla miccia della passione e, complice la porta galeotta della tribuna lasciata sconsiderevolmente aperta, non ci ha pensato su due volte andando a farsi subito giustizia. Il fatto è accaduto al 25’ della ripresa allorquando l’attaccante Tortora è stato sostituito e che invece di andarsene dritto negli spogliatoi è andato a fare passerella sotto la tribuna raccogliendo i fischi e gli improperi dei tifosi, ai quali ha risposto con gesti e parole incomprensibili. Una partita che non doveva dare nessun punto e non serviva ad accedere a alcuna finale ma che serviva soltanto a Mister Marulla per provare la formazione di Coppa Italia, si è così conclusa nel peggior dei modi. Tifosi che corrono dietro a Tortora per farsi giustizia e il buon Ugo Napolitano che fa da scudo a proteggere il pensionato. Rimane solo l’amarezza della cosa che gli oltre trecento presenti non hanno certo gradito. Brutto iniziare la stagione con un invasione, senza senso in una partita infrasettimanale di nessun conto. Ma tornando al calcio giocato la partita infrasettimanale di oggi, e lo ripetiamo, altro non era che un valido test per la formazione che Gigi Marulla dovrà schierare domenica. Senza mezza difesa, acciaccata, con Vanzetto, squalificato per la prima di Coppa e la prima di campionato (dove mancherà anche Scorrano) e con l’attacco da inventare, non sono molte le chance che l’allenatore aveva a disposizione. In campo è sceso quindi l’atipico 3-4-3 (3-4-2-1), già provato altre volte, con D’Amblè unica punta. Difesa nuova, basata sul trio Maglione, Impiccichè, Scorrano e centrocampo in prova con Ambrosecchia e Di Girolamo sulle fasce e Cordua e Cimadomo al centro. Questo l’assetto del primo tempo che potrebbe giocare contro la Rossanese. Primo tempo giocato alla pari che vede nel punteggio la Paolana avanti grazie ad un puerile rigore commesso dai Lupi e prima rete presa sull’ennesimo errore difensivo dovuto ancora una volta a errori di base (ma possibile che chi difende si dimentica di chiudere con questa facilità?) e il buon Lio che realizza su rigore l’ 1 -2. Nel secondo tempo spazio a tutta la panchina ed al neo acquisto Ciro Cozzolino, classe 86, schierato in attacco, ufficializzato questa mattina con una nota dalla società. In campo anche Stefano De Angelis che continua ad allenarsi con il Cosenza. Senza commento i secondi quarantacinque, anzi venticinque minuti che hanno visto solo una bellissima prodezza balistica di Lio che su punizione ha infilato il sette avversario. Gli altri due gol della Paolana realizzati quasi subito sono frutto dello scombussolamento difensivo dovuto ai cambi. Ma niente più di tanto. Il campanello d’allarme suona già da una settimana e Ciccio Marno è al lavoro per integrare l’organico. Fischetti è andato ufficialmente al Sapri ed oggi in prova c’era il giovane Lorenzo. Entro sabato dovrebbe arrivare il giovane portiere D’Auria che dovrebbe rendere il posto di Fisschetti. A parte hanno lavorato Brogno, Domicoli e Morrone. Assenti Senè e Jovanic, che domani saranno sottoposti a nuovi controlli, Criniti, a Cattolica dove sta lavorando con il suo fisioterapista, e Longobardi. Papasidero è stato lasciato libero. Marino sta lavorando per trovare un terzino e un attaccante. I nomi nel taccuino sono quelli di Taurino per la difesa e Cosa per l’attacco. Va meglio il terzino Dierna a cui è stato immobilizzato l’alluce e che con un particolare plantare potrebbe riprendere martedì ad allenarsi.

Cosenza – Paolana: 2-4
Marcatori: 25 Scuderi, 35 Tortora (rig), 38 Lio (rig), 51’ Granata, 53’ Scuderi, 60’ Lio
Cosenza: Bruni. Maglione , Impiccichè, Scorrano, Ambrosecchia, Di Girolamo, Cordua, Cimadomo, Lio, Levato, D’Amblè. A disp.: Lorenzo Scarlato, Papasidero, Cozzolino, Sanso, Scigliano, Coppola
Paolana: Gualtieri, Chiappetta G, Lappanese, Longo, Napoletano, Nosdeo, Foderaro, Granata, Scuderi, Tortora, Perrotta
Note: partita sospesa al 70’ per invasione di campo.

Reggina: da domenica allo stadio con la carta d’identità. Stanziati dal Comune i lavori al Granillo

25/08 (G.C.) Allo stadio con il biglietto e la carta d' identita'. La Reggina, ottemperando a quanto previsto dalle norme sulla tutela dell' ordine pubblico, ha reso noto che domenica, in occasione della gara interna contro la Roma, sara' possibile accedere allo stadio Granillo solo se muniti di documento di riconoscimento. La societa', sul proprio sito internet, sottolinea che sara' ''tassativo'' esibire il documento d' identita' e che non sara' consentito l' accesso a chi risultera' sfornito dello stesso o nel caso in cui l' identita' della persona non coincida con il titolare dell' abbonamento o del biglietto, che saranno tutti nominativi. Intanto è di 465 mila euro la somma stanziata dalla giunta del comune di Reggio Calabria per la realizzazione delle opere di adeguamento sia all'interno che all'esterno dello stadio 'Granillo'. ''Con questi lavori - ha dichiarato il sindaco, Scopelliti - ci prepariamo al nuovo campionato di serie A della Reggina. Le opere vanno nella direzione auspicata ieri dal Ministro Pisanu. Per programmare i lavori abbiamo tenuto conto dei decreti ministeriali del 6 giugno scorso che contengono misure di sicurezza ed organizzative e prevedono, tra l'altro, la possibilità di proroga per tutti quelli che sono gli interventi strutturali, cioè connessi all'ammodernamento degli stadi, a condizione che le amministrazioni forniscano tempi certi sulla realizzazione delle stesse opere''. ''E' stato proprio grazie alla attività svolta dall'amministrazione - ha continuato il primo cittadino - ed alle prime opere che sono state tempestivamente già effettuate che i tifosi reggini potranno assistere allo stadio 'Granillo' alle partite di calcio. Dopo gli sforzi economici ed organizzativi profusi per il conseguimento dell' agibilità dello stadio, questo ulteriore finanziamento si va ad aggiungere ai 250 mila euro già impegnati per altri lavori che sono in fase di completamento. La giunta comunale ha approvato inoltre un contratto triennale di sponsorizzazione con la Reggina calcio per l'importo di un milione di euro''.

I sindaci della B contro la Lega. Sei gare rinviate.Galliani minaccia le vie legali

25/08-(G.C.)- Domani sera si archiviano le polemiche e riparte il calcio giocato con l’ anticipo della serie B. Salvo sorprese sarà una falsa partenza perché già sabato si fermerà quasi tutto. Il motivo è lo spostamento di orario che ha incontrato la ferma opposizione di gran parte dei 21 sindaci delle città in cui si disputerà il campionato cadetto. La Lega Calcio non molla, e di rinvia a data da destinarsi sei partite su otto in programma alle 15. Ma Adriano Galliani ha intenzione di andare fino in fondo e se nulla può fare contro le ordinanze dei sindaci che vietano l'uso dello stadio, ha ribadito oggi che indietro non si torna. Inoltre, l'ufficio legale della Lega Calcio e' già al lavoro per capire come mettere fine a un braccio di ferro che di fatto ha paralizzato il campionato, ancora prima che inizi. ''Non accetteremo supinamente queste ordinanze, anche perché abbiamo l'appoggio di tutti i presidenti e della Figc'', ha detto in serata, dopo che sei sindaci avevano imposto orari diversi dalle 15 o vietato fino alle 20 l'uso dello stadio. Albinoleffe-Rimini, Brescia-Cremonese e Modena-Mantova, Piacenza-Catania, Arezzo-Crotone e Cesena-Atalanta verranno disputate durante la settimana, mentre Bari-Ternana e Catanzaro-Vicenza si disputeranno regolarmente, così come l'anticipo di venerdì (Verona-Avellino) e il posticipo di lunedi' (Triestina-Bologna). ''Non vogliamo fare nessuna sfida ai sindaci'', ha ribadito Galliani, che non ha ricevuto alcun invito a cambiare orario delle partite dal ministro Pisanu ne' e' stato convocato per un'ulteriore riunione con sindaci e ministero. ''Se arriveranno inviti dal ministro Pisanu aderirò senz'altro, ma nessuno di noi pensava che giocare il sabato alle 15 fosse un delitto di lesa maesta''', ha aggiunto il presidente di Lega. Invece, motivi più disparati che vanno dalla presenza di mercati a problemi di viabilità hanno convinto i sindaci a opporsi a uno spostamento di orario dettato fondamentalmente da esigenze televisive, e quindi economiche. ''Ricordo che questi signori non ci hanno mai vietato lo stadio quando le loro squadre giocavano gli anticipi al sabato di serie A. E la media spettatori del'Albinoleffe e' di 1133 persone, quella dell'Arezzo di 5345''. Due le ipotesi alternative, ma visto che trovare un altro stadio e' pressoché impossibile, e' chiaro che le partite che non si giocheranno verranno rinviate ad altra data. E così sarà già a partire da sabato prossimo, fino a quando sindaci, Lega Calcio, televisioni e Governo si metteranno d'accordo per una soluzione che accontenti tutti. Ma Galliani non ha intenzione di incontrare nessuno ''perché di riunioni ne abbiamo già fatte abbastanza. Adesso i sindaci si assumeranno la responsabilità delle loro azioni, oltre che dei loro stadi, di cui dovranno iniziare presto a controllare se sono a norma''. Linea dura da parte della Lega Calcio, quindi, e linea dura da parte dei sindaci che anche oggi hanno criticato ''il grave errore'' commesso dai presidenti della serie B. Che però oggi hanno incassato altri milioni sia da Sportitalia, che dalla Rai per la vendita dei diritti televisivi. Un motivo in più per non tornare indietro. Ancora una volta gli unici a rimetterci sono i tifosi, che grazie al loro amore e alla loro fede nei colori della propria squadra continuano a seguire un “giocattolo” clinicamente morto tenuto in vita solo dagli interessi dei presidenti e dai soldi che arrivano dai contratti con televisioni, pubblicità e nuove tecnologie.

Cosenza, anche Dierna out: alluce fratturato

24/08 C’è voluto il rientro del Dott. Pino Canonaco per capire che tante cose non andavano bene dal punto di vista sanitario. La più eclatante di tutte la frattura ad un alluce del difensore Dierna, claudicante da oltre tre giorni. Per lui almeno una ventina di giorni di recupero. E i grattacapi aumentano per Gigi Marulla che ora deve letteralmente inventarsi la formazione di domenica prossima visto che anche lo squalificato Vanzetto non potrà scendere in campo. Ma la disamina del Dott. Canonaco non si è fermata al solo Dierna. Esaminando invece lo strappo al retto femorale di Senè il medico non ha potuto non notare come chi lo ha avuto in cura non ha per nulla fatto un buon lavoro. In pratica non gli hanno giovato a nulla quei quindici giorni passati a Salerno. Per lui la conferma di almeno quaranta giorni di recupero. Sul colored rimane ancora, quindi, lo stretto riserbo medico, così come per Jovanic che domani farà un'altra risonanza in modo da verificar se il suo malanno è da operare o no. Di buono il dott. Canonaco ha “rimesso in piedi”, si fa per dire, Domicoli e Brogno. Ma i due hanno ancora bisogno di cure ed è difficile che potranno scendere in campo per domenica. Sul fronte mercato invece novità tra i pali. Quasi perfezionata l’uscita di Fischetti che potrebbe accasarsi addirittura nel Messina Primavera (in ballo ci sono anche Ascoli Primavera e Sapri), al San Vito, per fare il secondo a Bruni, è arrivato il portiere D’Auria classe 85, provato questa estate a Moccone. Il reparto difensivo, con l’infortuno a Dierna, accende la spia rossa. Rispedito a casa il giovane difensoredel Messina, Napoletano classe 88, è finalmente arrivato al San Vito il tanto atteso Cozzolino. Ma sulla sua posizione ancora nulla di ufficiale. Il giocatore sta ancora parlando con la società. In procinto di uscire anche l’altro difensore in prova, Papasidero, che pare non rientrare nei piani dell’AS Cosenza con Ciccio Marino che oggi si è di nuovo rimesso sulle tracce di Taurino del Taranto. Infine è arrivato un altro giovane attaccante, classe 87, tale Scigliano che sarà messo in organico. Oggi la comitiva rossoblu ha sostenuto una doppia seduta, come di consueto per il mercoledì, e Marulla e Pincente hanno lavorato con i giocatori disponibili. Giovedì pomeriggio l’amichevole con la Paolana ha subito un nuovo cambio d’orario. Difatti Marulla ha deciso, dopo aver saputo che la partita di Coppa Italia non si può giocare in notturna, di far acclimatare la squadra e quindi di fargli giocare l’amichevole alle 15.

Carraro: “Nessuno ha diritti sui ripescaggi”, La Reggina da domenica con i biglietti “nominativi”

24/08-(G.C.)-La commedia calcistica continua. Tra i presidenti figuranti, gli avvocati attori rispunta il comico Franco Carraro. L’ uomo, se si può chiamare così, dichiara: "Nessuno può avanzare diritti acquisiti sui ripescaggi". Bella dichiarazione dopo lo scempio fatto in questi anni, ora a quanto pare è cambiata la “politica” del Palazzo. La linea tracciata da Carraro è tolleranza zero per le iscrizioni dalla prossima stagione. "Discuteremo dei ripescaggi - afferma il presidente della Fdercalcio - come farli e se farli. Posto che bisogna dare uno sbocco alla serie B abbiamo voluto chiarire che non ci sono diritti ai ripescaggi. Il Lodo Petrucci e' uno strumento valido perchè diminuisce la penalizzazione per quelle tifoserie che hanno avuto la sventura di avere amministratori imprudenti ma alcune vicende che stanno capitando non possono portarci a meditare. Cominceremo a discuterne con un incontro a Milano cui parteciperò io, i due vicepresidenti e i presidenti delle componenti. Dovremo parlare dei principi dell'ammissione ai campionati su come assicurare la perentorietà dei termini, come snellire le procedure e i controlli durante la stagione che prevederanno anche penalizzazioni perche' non ci si può limitare a dare solo un buffetto a chi ha sbagliato. Se ne riparlerà a settembre, ottobre, novembre per arrivare ad una decisione prima della fine dell'anno. Ma tutti sappiamo che diritti acquisiti sui ripescaggi non ce ne sono". La “moralizzazione” del calcio sembra sia iniziata, sperando che tale regole non vengono violati, alla prima opportunità per agevolare squadre in difficoltà legate ai poteri “oscuri”. Il presidente della Figc, Franco Carraro al termine del consiglio federale che si e' svolto oggi a Fiumicino ha reso noto che ''Abbiamo trasmesso le risultanze della Covisoc in merito al caso Reggina all'Ufficio Indagini e alla Procura Federale per le eventuali indagini del caso''. Carraro ha poi riferito che, in merito a quanto pubblicato da alcuni organi di stampa circa l'interessamento di Claudio Lotito al nuovo Torino calcio, lo stesso presidente della Lazio gli avrebbe confermato che era da escludersi, in quanto Lotito conosce i regolamenti che gli vietano una partecipazione in un'altra squadra professionistica. ''E' stato lui stesso, in modo molto colorito, a darmi delle spiegazioni perchè io non gli avevo chiesto nulla'', ha spiegato Carraro.
Da domenica a Reggio biglietti nominativi. Confermata la capienza del Granillo a 27 mila spettatori
I biglietti della Reggina Calcio per la gara di campionato contro la Roma,che sono stati messi in vendita da stamani, saranno nominativi come prevede il decreto del Governo sulla sicurezza degli impianti sportivi. Al momento gli abbonati sono circa 10 mila, ma si tratta di un dato ancora approssimativo, visto che la campagna sta andando avanti. Infine, la capienza dello stadio Granillo e' stata confermata in circa 27 mila posti, mentre il settore riservato alla tifoseria ospite ne contiene 1.125.

La B al sabato: Il Ministro Pisanu media tra Lega e Sindaci

24/08-(G.C.)-“ C'e' l’ impegno da parte del ministro a invitare la Lega calcio a riprendere le trattative". E Pisanu "ha riconosciuto l'importanza delle nostre ragioni". Lo ha dichiarato il sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, a capo del coordinamento dei sindaci delle città che hanno squadre di serie B e che, per motivi di ordine pubblico, non intendono giocare alle 15 del sabato pomeriggio. Il sindaco piacentino ha partecipato, oggi, ad un incontro al Viminale col ministro degli Interni, a cui e' stato ribadito che "le amministrazioni comunali che avranno la prima partita di campionato sabato pomeriggio emetteranno un'ordinanza che vieterà di fatto di giocare alle 15". Il sindaco Reggi ha definito "molto positivo" l'incontro con Pisanu. E ha poi aggiunto: "Mi auguro che, anche a seguito dell'intervento del ministro, sia ragionevole rimandare le partite e consentire di aprire una trattativa con la Lega che di fatto non si e' mai aperta perchè non ci hanno mai ricevuto". IL primo cittadino ha sottolineato che "la settimana dopo si gioca di domenica, quindi ci sarebbero 15 giorni di tempo per una trattativa con la Lega. Ci auguriamo che loro siano disponibili a farla". Il sindaco di Piacenza conclude con il tipo di trattativa che secondo lui e' stata intavolata: "Una trattativa che non rifiuta nulla di preconcetto, ma ci consenta di ridiscutere i termini e vedere qual e' il momento migliore per giocare tenendo conto dell'interesse di tutti".

Aliberti: “Subìto un abuso d’ufficio nel consiglio federale del 16 agosto”

24/08(G.C.)- Il presidente della Salernitana Sport, Aniello Aliberti, la cui squadra e' stata esclusa dal campionato di serie B per motivi di bilancio ha dichiarato: ''Il Consiglio federale del 16 agosto e' stato un abuso bello e buono: non si capisce perchè a parità di documentazione noi abbiamo subito una disparità di trattamento rispetto ad altre squadre come la Reggina''. Oggi Aliberti e' stato ascoltato per circa un'ora e mezza dal pm Pietro Pollidori, titolare del fascicolo aperto presso la Procura di Roma in seguito alla denuncia contro ignoti presentata a nome della società campana dagli avvocati Carlo Taormina e Giovanni Guido. Nella denuncia si ipotizzavano i reati di abuso d'ufficio e omissione di atti di ufficio. ''In quella seduta del 16 agosto abbiamo fornito al giudice le registrazioni - ha affermato Aliberti accompagnato dai suoi legali - Carraro non ha fatto votare il caso Reggina, e i consiglieri si sono tutelati ricorrendo agli avvocati della Federazione''. ''Ora - ha commentato l'avvocato Taormina - l'autorità giudiziaria e' in possesso di un'ampia documentazione: abbiamo chiesto severità''. Poi alla domanda se questo possa voler significare uno stop al campionato, l'avvocato ha ricordato l'esistenza dell'istituto del sequestro preventivo. Il legale ha infine affermato di aver sollecitato al giudice l'audizione del presidente del Bologna Gazzoni. ''La Reggina ha tutto il diritto di stare in A, ma quello che e' successo a noi e' una vera e propria ingiustizia'', ha concluso.

Cosenza: Ripresa della preparazione al San Vito. Probabili i tagli di Senè e Jovanic. Composti i gironi della Serie D e Coppa Italia Dilettanti.

23/08 E’ ripresa questo pomeriggio la preparazione dei Lupi di Gigi Marulla e del Presidente Intrieri. Nessuna novità in ambito mercato calciatori. Tante, però, le voci che si rincorrono. Dopo i recenti infortuni la società, sembra, voglia sbarazzarsi di quei giocatori che non saranno subito pronti e che lamentano acciacchi di diversa natura. Molti i nomi nel taccuino dell’indaffaratissimo Ciccio Marino che in queste ore è messo sotto pressione per trovare le valide alternative a quanti probabilmente non vestiranno la casacca rossoblu. Tra le voci prende consistenza il taglio di Jovanic e Senè. Troppo lungo il loro recupero e il progetto di vincere subito, da parte del Presidente Intrieri, non collima affatto con un attacco poco mirabolante già dalle prime gare. Per motivi diversi sembra anche prossimo il taglio dei vari Brogno, Levato, Morrone e Scarlato. Insomma un aggiustamento di mira, prima che iniziasse il campionato, che la dice tutta sulla tanta voglia di far bene subito. Il Cosenza non lo nasconde, vuole vincere subito. Intanto al San Vito è arrivato il giovane difensore di fascia, Napoletano, classe 88 proveniente dal Messina, ma nessuna novità al riguardo di Papasidero ne tantomeno del ventilato arrivo di Cozzolino. In compenso i tifosi rossoblu hanno rivisto una faccia conosciuta allenarsi al San Vito. Un giocatore che ha ancora Cosenza nel cuore e che dopo le ultime vicissitudini delle varie società scomparse si trova ad allenarsi da solo. Stefano de Angelis. Il forte difensore romano, ma quasi naturalizzato casentino, ha chiesto, ed ottenuto, di potersi allenare finchè non si accaserà presso qualche società di B. Per il resto nessuna novità alla ripresa dei lavori. Continua il lavoro in progressione di Mister Pincente orientato allo scatto e alla velocità. Marulla ha fatto fara anchee una piccola partitella ai giocatori. Per domani è prevista una doppia seduta. Invece per giovedì è confermata, con inizio alle 16.30. l’amichevole con la Paolana, squadra che militanel campionato di Eccellenza. Nel pomeriggio, inoltre, la Lega Dilettanti ha diramato la composizione dei nove giorni del campionato, gli accoppiamenti di Coppa Italia Dilettanti e il calendario delle date e degli orari delle gare. Questa la composizione del Girone I in cui è inserito il Cosenza: Adrano, Alcamo, Campobello di Marzara, Comiso, Cosenza, Ebolitana, Francavilla sul Sinni, Giarre, Ragusa, Rossanese, Sapri, Scillese, Siracusa, Sorrento, Trapani, Turris, Vibonese, Viribus Unitis. Molte le new entries e girone praticamente ridisegnato completamente. Per la Coppa Italia, come prevedibile, il Cosenza è stato accoppiato con la Rossanese e con la squadra ionica domenica 28 alle ore 15 il Cosenza farà il suo debutto ufficiale nella stagione 2005/2006. Il ritorno a Rossano è previsto per il 4 settembre, sempre alle 15. La vincente andrà a formare un triangolare da cui ne scaturirà la squadra che farà i sedicesimi. Le altre due gare che interesseranno il triangolare sono Vibonese-Scillese e Giarre-Siracusa. Un bel programma, non c’è che dire. Il triangolare si giocherà il 28 settembre con ritorno il 26 ottobre. I sedicesimi invece si giocheranno il 9 (andata) e 23 novembre (ritorno). Solo tre soste previste nel campionato per Natale, Capodanno e Pasqua e cioè il 25 dicembre 2005, il 1 gennaio 2006 e il 16 aprile 2006. Come previsto venerdì prossimo verrà comunicato il calendario.

L’approfondimento: Ed ecco il nuovo girone

23/08 (Riccardo Tucci) Con un leggero anticipo rispetto alla data prevista, giorno 23 agosto, il Presidente Punghellini ha presieduto la riunione del Consiglio Direttivo del Comitato Interregionale in cui sono stati elaborati e diramati i Gironi del Campionato di Serie D per la stagione 2005-2006. Dopo la penosa parentesi della scorsa stagione, con la farsa delle due squadre cittadine, il prossimo campionato vedrà ai nastri di partenza solo la formazione dell’AS Cosenza inserita, come previsto, nel girone più meridionale del torneo. Ma se questo era nelle previsioni, sicuramente non sono stati in molti ad indovinare la composizione del girone; come aveva promesso, il Presidente Punghellini ha riservato diverse sorprese, a cominciare proprio dal girone del Cosenza. Nel girone I sono stati inserite le formazioni di Ebolitana, Sorrento, Turris e Viribus Unitis, oltre alla neopromossa potentina Francavilla sul Sinni. Se per l’Ebolitana era prevedibile, sicuramente è stata una sorpresa la collocazione delle altre formazioni campane. Rispetto allo scorso campionato sono state spostate la Paganese, nel Girone H Campano/Lucano/Pugliese e, addirittura nel girone molisano/laziale, il Pomigliano. Per il resto tutto nella norma, oltre al Sapri, ci saranno le quattro calabresi, Vibonese, Rossanese, Scillese e Cosenza e le siciliane con il testa il rafforzatissimo Siracusa.
Sicauramente il girone più difficile risulta essere quello campano/pugliese, con formazioni tutte con grandi ambizioni: la Paganese mira a vincere il campionato dopo il flop dell’anno scorso, ma la concorrenza sarà agguerrita, portata avanti da Savoia, Monopoli e Brindisi.
Volendo fare una disamina delle formazioni del girone I sicuramente la corazzata da battere sarà il Siracusa. La squadra del capitano Giovanni Pisano si è praticamente rinforzata tutti i reparti attingendo a piene mani dalle categorie superiori e dai migliori elementi della serie D; giocatori come Rufini, Di Mauro, Cirillo, Ferla ed il re leone Impellizzeri sono un lusso per la categoria.
Una spanna sotto il Siracusa si assestano Sapri, Cosenza, Vibonese e Sorrento. I primi hanno cambiato molto, hanno perso Lio, Scorrano e Vanzetto passati al Cosenza ma hanno integrato la rosa con elementi altrettanto validi.
Il Cosenza, dal canto suo, ha operato un lifting totale rinnovando praticamente l’intera rosa, se solo riuscisse a portare a casa una punta di spessore potrebbe tranquillamente collocarsi insieme al Siracusa.
La Vibonese del neo tecnico Zampollini ha mantenuto l’intelaiatura dello scorso campionato innestando alcuni validi elementi a cominciare dalla punta Rosa trattato dal Cosenza in altri tempi.
Il Sorrento, ha disputato un ottimo campionato, il problema sarà vedere come si adatterà ad un girone completamente nuovo anche se all’organico già forte dello scorso anno ha inserito pochi elementi e tutti di grosso spessore soprattutto in attacco con la coppia Ingenito (proveniente dal Savoia) e Ripa (proveniente dal Potenza)..
La terza fascia vede raggruppate la maggior parte delle squadre siciliane con il Trapani su tutte, la formazione trapanese, ha allestito una squadra di tutto rispetto, supportata da una nuova dirigenza che ha puntato molto sui giovani e su elementi di categoria.
Le formazioni che potrebbero incontrare maggiori difficoltà potrebbero essere le neopromosse Comiso, Campobello di Mazara, Scillese e Francavilla sul Sinni e, forse, anche la Rossanese che ha cambiato tre allenatori ancora prima di cominciare la stagione.
Ovviamente sarà il campo il giudice sovrano ed inappellabile.

Questa la composizione dei tre gironi meridionali del Campionato di Serie D.
GIRONE G: Angri, Pomigliano, Aprilia, Astrea, Cassino, Ferentino, Guidonia, Isola Liri, Monterotondo, Ostia Mare, Pisoniano, Sorianese, Spes Mentana, Tivoli, Bojano, Montenero di Bisaccia, Nuovo Campobasso, Venafro;
GIRONE H: Ariano, Nuovo Terzigno, Paganese, S. Felice A. Normanna, Sangiuseppese, Savoia, Scafatese, Sibilla El Brazil Cuma, Solofra, Lavello, Matera, Ars et Labor Grottaglie, Bitonto, Brindisi, Manduria, Monopoli, Noicattaro, S. Paolo Bari;
GIRONE I: Ebolitana, Sapri, Sorrento, Turris, Viribus Unitis, Francavilla, Cosenza, Rossanese, Scillese, Vibonese, Adrano, Alcamo, Campobello, Comiso, Giarre, Ragusa, Siracusa, Trapani.

Gli orari di svolgimento delle partite di Campionato saranno:
Dal 28 Agosto 2005 ore 15.00
Dal 30 Ottobre 2005 ore 14.30
Dal 26 Marzo 2006 ore 15.00
Dal 21 Maggio 2006 ore 16.00

Contestualmente alla diramazione dei Gironi, il Consiglio Direttivo ha comunicato le date e gli accoppiamenti per le gare di Coppa Italia. Il Cosenza affronterà la Rossanese al San Vito, domenica 28 agosto mentre il ritorno è previsto la domenica successiva 4 settembre. Chi supererà il turno accederà ad un mini girone a tre con gare di sola andata.
Questi sono gli accoppiamenti per i gironi più meridionali della Coppa Italia con le date fino al termine della competizione.

GIRONE 77 COSENZA ROSSANESE
GIRONE 78 VIBONESE SCILLESE
GIRONE 79 GIARRE SIRACUSA
GIRONE 80 RAGUSA COMISO
GIRONE 81 ALCAMO CAMPOBELLO
GIRONE 82 ADRANO TRAPANI

Le date:
28 agosto/4 settembre – andata/ritorno
28 sett./12 ott./26ott. – 1°/2°/3° gara triangolari
9 nov./23nov. – andata/ritorno sedicesimi di finale
11gen./25gen. – andata/ritorno ottavi
8 feb./22feb. – andata/ritorno quarti
8 marzo/22 marzo – andata/ritorno semifinali
12 aprile/25 aprile – andata ritorno finale

Foti tuona: “Il Bologna ci ha infangato. Saldato il debito Irpef”

23/08-(GiampaoloCataldo)-Iniziamo per una volta dalla fine, il presidente della Reggina, Lillo Foti, al termine di una lunghissima conferenza stampa stamane presso il centro sportivo ''S.Agata'' sembra un “imputato” graziato da una giustizia che non vuole vedere. Sul volto del presidentissimo amaranto si legge tutta la stanchezza e soprattutto la paura di un estate “rovente” sotto il profilo delle iscrizioni al campionato di serie A. La data odierna segna le prime dichiarazioni ufficiali dopo gli attacchi piovuti dalla Lega e dal patron del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara. Secondo il numero Uno amaranto: ''La Reggina ed io personalmente abbiamo subìto una serie di tentativi di aggressione ma abbiamo risposto con fermezza, con serenità rimanendo sempre fedeli alle verità ed alla conoscenza dei fatti reali. La Società che rappresento ha svolto in maniera regolare tutti gli interventi che sono serviti per risolvere l'unico debito pendente nei confronti dell'Agenzia delle Entrate. Abbiamo assolto gli impegni brillantemente grazie anche all'autorizzazione ricevuta da parte della Covisoc il 24 giugno scorso che tra l'altro è stata pure riconosciuta dalla Figc''. Foti continua: ''Devo riconoscere la disponibilità da parte della Federazione e l'impegno da parte delle istituzioni che ci hanno dato una grossa mano di aiuto, ringrazio il Presidente della Regione Loiero, il Presidente Bova, l'on Minniti, il Presidente della Provincia Fuda e l'Amministrazione Comunale per il supporto ed il sostegno. La Reggina si è sempre comportata in maniera regolare, abbiamo attraversato un momento di difficoltà ma nonostante questo sono state date certezze all'organico di squadra''. ''La tutela del marchio Reggina- chiarisce il presidente- investe tutta la nostra comunità, non è solo l'impegno di pochi, ritengo che questa Società porti benefici a tutti. E' giusto che la comunicazione sia positiva in questo frangente soprattutto nei confronti dei nostri tifosi che sono sicuramente i primi sostenitori e che hanno permesso in questi anni il raggiungimento di prestigiosi traguardi, insieme bisogna dare sempre più forza per salvaguardare la presenza della Reggina in serie A. I fatti sono dalla nostra parte, qualsiasi dubbio mosso è stato creato in maniera artificiosa per risolvere esigenze personali''. Il Presidente attacca: ''Le polemiche sollevate nelle ultime settimane sono state create per metterci in difficoltà, la Reggina ha dato ancora una volta credibilità del suo operato pagando interamente l'importo Irpef dovuto. Ritengo che questa sia stata una prova concreta del modo di essere di una Società che negli ultimi 20 anni si è sempre contraddistinta nel rispetto delle regole e delle leggi, siamo stati additati da parte di alcuni organi di stampa come fossimo responsabili di non so quale episodio di scorrettezza ed invece non è stato così''. Foti parla anche di ''politica oculata da parte della società sul piano finanziario'', sostenendo che ''il problema del debito con l' erario e' stato in parte contenuto rivedendo la struttura dell' area tecnica e quindi risparmiando nel bilancio una somma che e' poi risultata utile''. Affronta poi gli aspetti tecnici e dopo l'annuncio dell' acquisto del difensore Maurizio Lanzaro, 23 anni, precisa che ''la campagna acquisti non si e' ancora conclusa, potrebbero esserci altre novita'. Puntiamo, in particolare, ad assicurarci qualche altro giocatore svincolato''. Infine risponde alle critiche sulla vendita di Mozart allo Spartak Mosca e la cessione in prestito di Bonazzoli alla Sampdoria. ''La situazione economica in cui si e' trovata la società - conclude Foti - non ha condizionato la campagna acquisti e cessioni. La vendita di Mozart era già stata preventivata. In ogni caso sono rimasti sostanzialmente confermati il reparto difensivo, che ha perso soltanto Zamboni, e quello di centrocampo, nel quale non ci saranno piu' Mozart, Nakamura e Colucci, ma il blocco portante composto da Mesto, Paredes, Tedesco e Balestri e' pronto ad affrontare un' altra stagione''. Intanto, il presidente del Bologna, attacca di nuovo la società amaranto in un’ intervista rilasciata al settimanale “L’ espresso”: “ Il caso Reggina è una vicenda incredibile. C’ era una lettera ufficiale dell’ Agenzie delle entrate di Roma che dichiarava inidonea la fideiussione presentata dalla società calabrese. Era firmata da Marco Di Capua, direttore centrale per l’ accertamento. Erano oltre 15 milioni di euro di tasse il cui pagamento dilazionato veniva garantito dalla “San Remo s.p.a”, che l’ Agenzia delle entrate definiva “soggetto non legittimato al rilascio della garanzia prevista”.(Come da noi anticipato in altri articoli). “Poi l’ 11 agosto,- continua Frascara- oltre ogni termine massimo, la Reggina ha trovato un finanziamento da parte della Banca popolare di Crotone”. “ Evidentemente è accaduto qualcosa che preferisco tacere”- conclude il patron bolognese.
FIDEJUSSIONE “POLITICA”
''Il debito della Reggina con il fisco si può considerare ormai saldato'' ha “tuonato” il presidente amaranto,Lillo Foti. ''Avevamo ottenuto originariamente - ha aggiunto Foti - la rateizzazione, ma adesso il debito e' stato saldato in contanti, con il versamento di 15 milioni di euro. In questo modo la posizione economica della Reggina e' stata regolarmente chiarita e regolarizzata. Devo dire, comunque, che la situazione debitoria che si e' trovata ad affrontare la Reggina e' la stessa che riguarda anche altre società. Per raccogliere la somma necessaria per saldare il debito col fisco abbiamo anche beneficiato di una fideiussione della Banca Popolare di Crotone, ma anche dell' aiuto degli enti locali. Determinante, in questo senso , e' stato l' intervento del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero''. ''Importante - ha detto ancora il presidente Foti - e' stato anche l' intervento del deputato Marco Minniti. Cosi' come quelli del presidente della Provincia di Reggio, Pietro Fuda; del presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, e dell' Amministrazione comunale di Reggio Calabria. Provincia e Comune di Reggio hanno anche elargito direttamente un contributo''. Insomma, “tutto il mondo è paese”, gli interessi quando si fanno”pesanti”, scende in campo la politica per poter usufruire di agevolazioni che con lo sport non hanno nulla a che fare. L’ orrore non è difendere i diritti di una squadra ma attuare due pesi e due misure, visto che due anni fa quando a chiedere aiuto era una squadra cadetta, che certamente non aveva gli introiti della serie A, ma con altrettanto onore portava in alto il nome della Regione Calabria, nessuno è “sceso” in campo per difendere i diritti di miglia di tifosi. Per commentare tutta la vicenda c’ è solo un verbo, “vergognatevi”.

I comuni minacciano la serrata degli stadi. Non vogliono la B il sabato sera. Salernitana: aperta una inchiesta della Procura di Roma.

23/08-(G.C.)- Il calcio italiano continua a vivere in agonia. Dopo aver archiviato la “questione” iscrizioni, ripescaggi e caso Genoa, scoppia il caso serie B. I Comuni delle società di serie B confermano il 'No' alle gare di sabato pomeriggio, i motivi sono vari: dall'ordine pubblico alla sicurezza, alla tutela dei mercatirionali, e cominciano a inviare ai club delle loro città comunicazioni in cui ribadiscono l'intenzione di non concedere gli stadi per il sabato pomeriggio, e invitano i presidenti a intervenire sulla Lega Calcio perchè modifichi il format del campionato di B. E dalla Lega viene oggi questa precisazione: in caso di impossibilità di giocare al sabato pomeriggio negli stadi delle società interessate, la Lega non può che attenersi a quanto disposto da una delibera in proposito. Vale a dire: niente spostamento ad altra ora della stessa giornata, o si trova un altro stadio in cui giocare allo stesso giorno e alla stessa ora, o la partita viene rinviata a data infrasettimanale da destinarsi. A quanto si e' appreso, ai club e' già arrivata via fax la 'risoluzione' contro le gare al sabato pomeriggio adottata ieri dai Comitato dei sindaci contrari riuniti a Piacenza (erano in 15, con l'adesione di altri 3). In più, i singoli Comuni stanno facendo partire la loro lettera. Per quanto riguarda le squadre lombarde impegnate sabato in casa nel primo turno di campionato, una lettera del Comune di Bergamo e' stata ricevuta dall'Albinoleffe, che sabato ospita il Rimini, e quella del Comune di Brescia e' in partenza per la squadra di Corioni, che gioca subito in casa un derby con la neopromossa Cremonese. Atalanta e Mantova giocano fuori casa, rispettivamente contro Cesena e Modena. Domani a Brescia e' in programma una riunione di giunta comunale, in cui sarà preso in esame il problema. Si e' appreso che non e' esclusa la possibilità che il Comune tenga in considerazione la situazione di 'emergenza', e per questo primo sabato dia la disponibilità ad aprire lo stadio al pomeriggio. La richiesta dei Comuni e' di spostare le gare alle 20.30 del sabato e di giocare alle 15 del pomeriggio nel periodo invernale. Che possano essere i presidenti dei club a tentare di 'convincere' la Lega a tornare sulle decisioni e' praticamente da escludere, anche perchè gli stessi presidenti hanno deliberato nelle assemblee di Lega il format del campionato. Non è tardata la risposta da Via Rossellini, sede della Lega Calcio:” Abbiamo ricevuto la lettera ma, per ora, resta la decisione presa nella scorsa assemblea di giocare il sabato pomeriggio". La Lega Calcio resta, sulle posizioni prese nella delibera del 18 agosto. Se poi i prefetti delle singole città dovessero decidere di non rendere disponibili gli stadi, la soluzione sarebbe quella di trovare un altro campo su cui far giocare la partita, oppure di rinviare la data dell'incontro.
SALERNITANA, PROCURA ROMA APRE FASCICOLO PER ABUSO UFFICIO
La procura di Roma , dopo un esposto della compagine proprietaria della squadra campana, ha aperto un’ indagine sull’ esclusione della Salernitana dal campionato si seri B. . Titolare dell'inchiesta il pm Pietro Pollidori che procede per abuso d'ufficio, per il momento contro ignoti. Ad assistere, in questa fase, la squadra amaranto, l'avvocato Carlo Taormina. Secondo quanto si è appreso domani sarà sentito negli uffici di piazzale Clodio il patron Aniello Aliberti.

Martedì pomeriggio la composizione dei gironi di serie D.

22/08 Come avevamo anticipato ieri, oggi la Lega Interregionale d D ha dato conferma alle indiscrezioni, trapelate ieri, anticipando a martedì la composizione dei gironi e quella della Coppa Italia Dilettanti e lasciando inalterata la formazione dei calendari che avverrà sempre il 26.. Questo il comunicato: “Il presidente del Comitato Interregionale William Punghellini, nel prendere atto che sono venute meno le pregiudiziali che ne avevano a suo tempo rinviato la pubblicazione e al fine di consentire alle societa' una migliore programmazione, ha deciso di anticipare da mercoledi' 24 agosto a domani la riunione del Consiglio direttivo (ore 16) e la conseguente diramazione della composizione dei nove gironi del campionato (inizio domenica 1 settembre) che verranno resi noti alle 18.30 presso la sede di via Po. Nella circostanza saranno stilati anche gli accoppiamenti e gli incontri del primo turno di Coppa Italia in programma domenica 28 agosto. Resta, invece, fissato per venerdi' 26 agosto alle 12 presso il salone della Figc in via Allegri a Roma l'appuntamento per la diramazione del calendario”.

Cosenza: in dirittura d’arrivo l’ingaggio di Papasidero

21/08 Ha fortemente convinto Presidente e tecnici la prestazione del difensore Papasidero, “sorvegliato speciale” del Torneo di Scilla. Ha così talmente impressionato il giocatore che molto probabilmente a brevissimo la società lo annovererà nella sua rosa di giocatori. Commenti positivi dopo Scilla dell’allenatore in seconda Giacomo Zunico che ci ha confermato i notevoli progressi dell’organico “Nonostante avessimo tutte le nostre punte non disponibili per acciacchi – ha detto Zunico raccontandoci il gol capolavoro di Lio direttamente dal calcio d’angolo- il Cosenza ha mostrato una grande vena offensiva prendendo legni e traverse con Di Girolamo, D’Amblè, Scorrano e Lio”. E Marulla ha dovuto fare di necessità virtù. Con una formazione abbastanza inedita che ha preso un gol su di una piccola disattenzione per una palla sporca lavorata male in area. Ma le amichevoli servono anche per questo. Per affinare l’intesa con i compagni e valutare la vera entità dei reparti. Intanto Marino continua la sua opera di ricerca per ovviare la problema della punte punte che, per un motivo o un altro, non potranno essere viste all’opera fino alla prima settimana di settembre. L’ambiente e sereno ed i giocatori hanno già formato un gruppo affiatatissimo. Ora con la Coppa Italia si potrà valutare ancora meglio lo spessore di questa squadra. Primo turno, sicuramente in casa, il 28 settembre, dovrebbe essere giocato contro la Rossanese. Alcune indiscrezioni, inoltre hanno annunciato che Punghellini vorrebbe anticipare al 23 la composizione dei gironi e la formazione degli accoppiamenti per la Coppa Italia Dilettanti. Il busillis che bloccava le operazioni era la vicende del Como che, come tutti sanno, è stata risolta venerdì scorso. L’appuntamento per i lupi è quindi fissato per martedì pomeriggio e non più per lunedì, come avvisato prima, per una variazione di programma.

Il Cosenza si aggiudica il torneo di Scilla

20/08 E’ un Gaetano Intrieri davvero raggiante quello che alla fine del quadrangolare gongola per il suo Cosenza. E sì, i Lupi, nonostante le numerose assenze in attacco per infortuni, si sono aggiudicati il torneo di Scilla. Partenza in salita con i giovani del Bovalino che hanno messo sotto gli uomini di Marulla. Ma a levare le castagne dal fuoco ci ha pensato Ambrosecchia che con un tiro dai 30 metri ha fatto secco il portiere avversario. D’Amblè e Di Girolamo hanno preso anche due legni, segno che la squadra è in vena. La partita, terminata in parità (1-1) è stata decisa ai calci di rigore. Nell’altra gara la Scillese ha battuto per 1-0 la primavera della Reggina. La finale, giocata dal Cosenza con la Scillese è stata quasi un anticipo di campionato. Lupi ben messi n campo da Mister Marulla e marcatura straordinaria di Lio che ha realizzato la rete direttamente dal calcio d’angolo. Marulla, nelle due gare, ha fatto giocare tutti i calciatori disponibili. Domani giornata di riposo, si riprende lunedì. Intrieri, intanto, ha fatto capire che ci potrebbero essere delle novità in attacco. Dopo la tegola Senè è probabile che il reparto offensivo venga rinforzato ulteriormente.
Le formazioni

COSENZA: Bruni, Papasidero, Ambrosecchia, Vanzetto, Scorrano, Maglione, Di Girolamo, Comadomo, Lio, D’ Amblè, Levato. ALL. Gigi Marulla

SCILLESE: Di Mauro, Manzo, Belardinelli, Dardanelli, Micelotta, Granata, Tafuro, Provenza, Guardabascio, Ferrante, Bartolomeo. ALL. Cavallo

REGGINA (Primavera): Marino, Moring, Toscano, Nicolò, Fortugno, Riso, Mavilia, Squillace, Zingaro, Viola, Koris. ALL. Francesco Ferraro

BOVALINESE: Romeo, Sergi, Frasca, Commisso, Papaleo, Criaco, Pelle, Carrà, Pitasi, Galluzzo, Milano. ALL. Maurizio Panarello

1- Semifinale- SCILLESE-REGGINA = 1-0
marcatore: Moring 18’ pt (aut.)

2-Semifinale - COSENZA-BOVALINESE=2-1 (dopo calci di rigore) 1-1 (alla fine dei due tempi)
marcatore: Ambrosecchia (C) 22’st, Carrà (B) 26’st. Papasidero (C) (realizza il rigore decisivo)

3-Finale- SCILLESE-COSENZA= 0-1
marcatore: Lio 15’ pt

 

Stilati i calendari di C. Macalli polemizza con Preziosi. Il Genoa presenta reclamo; e dopo gli scontri, gli arresti

20/08 I campionati di serie C1 e C2 2005/06, i cui calendari sono stati presentati oggi nella sede della Figc in via Po, inizieranno il 28 agosto e si concluderanno il 7 maggio 2006 (per la regular season). I playoff, per entrambe le serie, inizieranno il 21 maggio 2006. Queste le date:playoff (semifinali) e playout: andata 21 maggio, ritorno 28 Maggio playoff (finali): andata 4 giugno, ritorno 11 giugno Le soste sono per la C1 il 30 ottobre, il 25 dicembre, l'1 gennaio 2006 e il 12 febbraio. Per la C2 il campionato si fermera' il 20 novembre, il 25 dicembre, l'1 gennaio 2006 e il 5 marzo. Per entrambi i campionati e' previsto un turno infrasettimanale mercoledi' 21 dicembre. A Pasqua (domenica 16 aprile 2006) C1 e C2 giocheranno alla vigilia, sabato 15 aprile.Dal 28 agosto si giochera' alle ore 15, dal 30 ottobre alle 14.30, dal 26 marzo 2006 alle 15 e dal 21 maggio alle 16.
Poi il Presidente di C Macalli ha concesso due battute alla stampa. La prima sullo spostamento della Salernitana nel giorna A. “Sono state divise per motivi di ordine pubblico la Salernitana e il Napoli nel prossimo campionato di serie C1” ha detto il presidente della Lega di serie C, Mario Macalli, alla presentazione dei calendari nella sede della Figc in via Po: "Se fossero state nello stesso girone chissa' dove avremmo dovuto giocare questa partita". La Salernitana e' infatti nel girone A e il Napoli nel B. Per lo stesso motivo le squadre campane sono state divise in due gironi diversi della C2: "E' stata una cosa necessaria", ha detto Macalli.Poi sul caso Genoa ha voluto dire la sua. “Non voglio piu' porgere l'altra guancia" ha detto Macalli, polemizzando con il presidente del Genoa, Enrico Preziosi: "Ho sentito un presidente di societa', il presidente del Genoa - ha detto Macalli alla presentazione dei calendari di C - affermare che avevamo fatto ricorso al Tar del Lazio per compilare al piu' presto i nostri calendari, e che poi non li avevamo fatti nello stesso giorno della Lega di A e B. Non ho capito se certe persone non capiscono quello che dicono o sono in mala fede. Noi non avevamo nemmeno gli organici fino al Consiglio federale e solo ieri, dopo il Consiglio di Stato, abbiamo potuto completare gli organici e fare i gironi di C2. Siamo stanchi di attacchi strumentali, non ne possiamo piu'".
Intanto I legali del Genoa Calcio (D' Angelo, Carbone e Gatto) hanno depositato stamani il reclamo avverso la decisione del giudice civile Alvaro Vigotti che ieri, con ordinanza motivata, ha dichiarato la giurisdizione del Tar Lazio rigettando il ricorso della squadra rossoblu'. Il tribunale civile collegiale, al quale i legali del Genoa hanno presentato reclamo, ha fissato l' udienza per venerdi' mattina. Il relatore sara' la giudice Casale. Per la cronaca, dopo gli scontri di ieri sera oggi ci sono stati gli arresti della polizia. Il bilancio è pesante: una persona arrestata, una denunciata, 60 identificate, una trentina di cassonetti dei rifiuti dati alle fiamme, un ciclomotore danneggiato dal fuoco, la ferrovia bloccata dalle 22,40 alle 23,20 sulla linea Genoa-La Spezia. In piu', circa 200 teppisti hanno approfittato della manifestazione indetta dai tifosi per compiere danni in diversi quartieri cittadini. Sono una sessantina, infine, le persone che sono state identificate durante le fasi piu' calde della serata, in particolare in occasione del blocco della ferrovia. Altri gruppi di teppisti si sono invece dispersi nelle strade dei quartieri di Marassi e San Fruttuoso: al loro passaggio hanno dato fuoco a numerosi cassonetti dei rifiuti. Alla fine i contenitori distrutti sono stati complessivamente una trentina. La situazione e' tornata alla normalita' poco dopo mezzanotte, quando nelle strade della citta' e' ricominciato il lavoro straordinario degli addetti all'igiene urbana'.

Il Cosenza ufficializza il giovane attaccante Domicoli. 40 giorni di stop a Senè.

19/08 Il Presidente Intrieri e il DS Marino stravedono in lui e pur di tenerselo hanno fatto i salti mortali per averlo in pianta stabile a cosenza. Stiamo parlano del giovane attaccante Giuseppe Domicoli (nella foto a sinistra) , classe 1987, proveniente dal Gela, società che, dopo le note vicissitudini che la vedvano in un primo momento esclusa dal campionato, si è finalmente decisa a cedere il calciatore a titolo definitivo, riferisce una nota della società, di cui si è fatto un gran parlare nel ritiro di Moccone. Ma la gioia è stata un po’ attenuata, dopo la risonanza fatta oggi in ospedale, dal responso negativo che per prevede almeno 15 giorni di riposo. E a far da compagnia, a Domicoli, agli esami ospedalieri era con lui l’altro attaccante, il colored Senè. Per lui bollettino medico più pesante. Quaranta giorni di stop per uno strappo al muscolo femorale. Riposo assoluto quindi e inizio campionato che purtroppo verrà saltato a piè pari. Probabilmente se il giocatore fosse stato sottoposto prima a controllo si sarebbe evitato anche di farlo allenare leggermente in questi giorni. Evidente che la cura presso il suo fisioterapista, svolta in questi giorni, non ha avuto alcun effetto, anzi. Per chiudere, visto che ci siamo, il discorso infermeria, rispetto ad ieri miglioramenti per Ambrosecchia e Longobardi, mentre per i giovani Morrone e Brogno stop anche oggi. Sul campo una sola seduta basata prima sulla velocità con Mister Pincente e poi sulla tecnica con la classica partitella tra tutti i componenti della rosa. Marulla ha provato alcuni schemi e alcune soluzioni che vorrà verificare sabato al quadrangolare al Villaggio del Pino di Melia di Scilla, località a otto chilometri da Scilla posta a circa ottocento metri sul livello del mare. Ancora una volta Marulla dovrà inventarsi la formazione e soprattutto l’attacco visto che Jovanic, Criniti, Senà e Domicoli sono indisponibili. Ma un test è sempre buono per valutare la situazione del collettivo. Per sabato mattina, quindi, è prevista la rifinitura e poi la partenza dopo pranzo per Scilla dove alla 17 inizierà il torneo.

Gironi di D rinviati al 24 agosto. Respinto il ricorso del Genoa e del Como. Compilati i gironi di C2. Guerriglia a Genova.

19/08 Altra giornata campale per il calcio italiano. Oggi in programma c’erano diverse scadenze. Tra tutte, quella che interessava il Cosenza era la composizione dei gironi di serie D. Ma la cosa è purtroppo saltata perché questa mattina erano ancora in corso di dibattimento i ricorsi del Genoa (che comunque non interessava la D) e il ricorso del Como che invece è stato quello che ha bloccato le operazioni del presidente Punghellini che, a questo punto, ha preferito rimandare il tutto (compilazione dei gironi e accoppiamenti del primo turno di Coppa Italia) a mercoledì prossimo, 25 agosto alle ore 18. Rimane invece inalterata per il 26 la composizione dei calendari. Dicevamo dei ricorsi respinti.
A Genova grande amarezza
Infatti, mentre nel pomeriggio sembrava che le proteste fossero placate, in serata decine di cassonetti dell' immondizia dati alle fiamme, un tentativo di occupazione dei binari della ferrovia, lanci di petardi, pietre e bastoni da parte di dimostranti con caschi da motociclista in testa, cariche della polizia e dei carabinieri sono stati i punti cardine della manifestazione dei tifosi del Genoa che dopo le 22 è degenerata proprio nelle stesse strade degli scontri del G8 del 2001. I tifosi si sono radunati in piazza De Ferrari alle 21. Gia' da subito si vedeva che l'atmosfera era diversa da quella di altre dimostrazioni pacifiche dei giorni scorsi: poche famigliole con bambini e pochi anziani; molti giovani con caschi da motociclista, bastoni e bandiere arrotolate. Nel pomeriggio i capi della tifoseria organizzata avevano rifiutato un incontro chiesto dal prefetto Giuseppe Romano per tentare di rasserenare gli animi. In corteo circa tremila persone si sono mosse lungo via XX Settembre ed hanno raggiunto la grande piazza davanti alla stazione Brignole. Nell'ultimo tratto i primi dimostranti in testa al corteo hanno cominciato a trascinare cassonetti con i quali hanno tentato di fare una barricata sul viale davanti al grande albergo di corte Lambruschini. I primi cassonetti sono stati incendiati alle 22 ed e' stata la scintilla degli incidenti ai quali hanno preso parte solo alcuni dei manifestanti, i piu' esagitati. Un gruppo di alcune decine di persone ha occupato per alcune decine di minuti i binari della ferrovia Genova-La Spezia ed ha ingaggiato una prima battaglia con gli agenti di polizia ed i carabinieri: dall'alto hanno bersagliato con sassi presi dalla massicciata i reparti che hanno risposto con lanci di lacrimogeni. Una carica ha rapidamente sgomberato i binari. Le devastazioni si sono cosi' spostate verso i quartiere di Marassi e San Fruttuoso, a monte della ferrovia. Anche qui decine di cassonetti incendiati, lanci di pietre e biglie da una parte e di lacrimogeni dall'altra e cariche di alleggerimento. Le piazze Giusti, Martinez e corso Sardegna sono stati teatri dell'ultima parte degli scontri, anche se piu' sfilacciati.
Il Consiglio di stato boccia il Como
E come per il genoa anche per il Como c’è stata una doccia amara. Infatti la La sesta sezione del Consiglio di Stato ha rigettato questa mattina il ricorso del Como contro la non iscrizione al campionato di C2, gia' confermata dal Tar del Lazio. La qual cosa ha definitivamente spento ogni velleità dei Lariani ed ha spalancato le porte al Presidente Macalli che così ha potuto stilare i gironi di C2.
I gironi di C2
Questa la composizione dei nuovi gironi della C2 2005/2006:
Girone A: Bassano, Biellese, Carpenedolo, Casale, Cuneo, Ivrea, Jesolo, Lecco, Legnano, Montichiari, Olbia, Pergocrema, Portogruaro, Pro Vercelli, Sanremese, Sudtirol, Valenzana, Venezia.
Girone B: Ancona, Bellaria-Igea Marina, Benevento, Carrarese, Castel San Pietro, Castelnuovo Garfagnana, Cavese, Cuoiotelli Cappiano Romaiano, Foligno, Forli', Gualdo, Gubbio, Montevarchi, Prato, Reggio Emilia, Sansovino, Sassuolo, Spal.
Girone C: Andria Bat, Cisco Roma, Gallipoli, Giugliano, Igea Virtus Barcellona, Latina, Melfi, Modica, Nocerina, Potenza, Pro Vasto, Real Marcianise, Rende, Rieti, Taranto, Vigor Lamezia, Viterbo, Vittoria.
Infine, domani alle ore 13 a Roma verranno finalmente elaborati i calendari di Serie C/1 e C/2.

Il Cosenza piazza un altro colpo, preso il difensore Impiccichè. Polemiche sulle dimissioni di Spadafora e Pellicori

18/08 Continua senza soste, al ritmo di un nuovo arrivo al giorno, la campagna di potenziamento dell’As Cosenza voluta dal Presidente Intrieri per avere ai nastri di partenza del prossimo campionato di serie D una formazione davvero competitiva che possa vincere il campionato. Nessuno nasconde l’obiettivo grosso, che d'altronde sta nel motto della campagna di quest’anno “per l’ultimo anno in D”, che Intrieri e Marulla si sono prefissati. Ed in questa ottica il DS Marino, coadiuvato dal DG Altomonte, stanno facendo davvero del loro meglio. Infatti questo pomeriggio con una nota stampa la società ha ufficializzato il passaggio in rossoblu del difensore Michele Impiccichè (nella foto a sinsitra), classe 1979. Lo scorso anno il giocatore ha effettuato otto presenze con il Modica. In precedenza aveva militato con altre compagni: il Matera e la Rossanese. Il giocatore si è presentato quest’oggi all’allenamento ed ha lavorato insieme ai suoi nuovi compagni. Impiccichè è in buono stato di forma essendo arrivato da un'altra preparazione. Contento della piazza: “Sono qui per raggiungere quello che i tifosi si aspettano, la conquista di una promozione che il Cosenza merita e sono contento di giocare in una piazza veramente ambita per tutti i calciatori” ha detto il difensore ai cronisti presenti al San Vito. “farò del mio meglio affinché il Cosenza possa vincere questo campionato”, ha poi concluso Impiccichè. Oggi la rosa del Cosenza ha disputato, intanto, le due sedute di allenamento previste. Il preparatore Pincente sta volgendo ora la preparazione verso la velocità e gradualmente sta cominciando a portare i giocatori a forzare i tempi sulla corsa. Nel pomeriggio lavoro a tempo pieno con il pallone dove Mister Marulla ha provato diverse soluzioni, valutando all’opera sia Impiccichè che il difensore Papasidero in prova fino a sabato (torneo incluso). Su di lui ancora la società non si sbilancia. Qualche novità di mercato però potrebbe arrivare già venerdì per il laterale difensivo Cozzolino che potrebbe addirittura essere già a disposizione di Marulla. Il condizionale è d’obbligo. Sul piano difensivo, quindi, dopo questa operazione di Impiccichè il reparto difensivo prende consistenza e aspetta soltanto la ciliegina sulla torta. Luca Altomare. La trattativa con Altomare continua ad essere condizionata dai problemi contrattuali con la società biancoverde lametina che potrebbero anche far saltare l’affare. Ma i dirigenti silani non disperano. Infine sul fronte infermeria si registrano tre calciatori fermi completamente ed uno i: Jovanic, Morronee Brogno ed uno a metà: Domicoli. Quest’ultimo, infatti, vittima di affaticamento muscolare oggi ha lavorato solo in palestra. A parte hanno lavorato Senè (fermo nel pomeriggio), Longobardi e Ambrosecchia. Non ha forzato, questa mattina, Scarlato che però nel pomeriggio ha giocato con i compagni. In chiusura sembrava che la polemica sui due dirigenti che hanno lasciato la società fosse chiusa ma una nota inviata da alcuni tifosi al mare “tra Fiumefreddo e Amantea” si firmano nella nota, chiedono una conferenza stampa in cui Spadafora e Pellicori chiariscano alla tifoseria quali siano stati i motivi che li hanno portati alla loro scelta. Ci sembra davvero eccessivo, proprio ora che la società sta moltiplicando i propri sforzi per allestire una compagine competitiva, aprire polemiche inutili che possono soltanto fare del male e non portare alcun beneficio all’operato del Presidente Intrieri e del suo staff. Ora che finalmente si è arrivati ad avere un'unica società, un’unica squadra e che finalmente si comincia a parlare solo di calcio ci si inventano polemiche senza senso che hanno solo bisogno del privato per essere eventualmente chiarite. I panni sporchi, e sicuramente questi non sono panni sporchi ma scelte personali, si lavano in famiglia, a chi giova pubblicizzarli? Servirebbe soltanto ad alzare ulteriore polvere dopo due pasticciatissimi anni vissuti tra le chiacchiere e pasticci inconcludenti che hanno tenuto il calcio cosentino al palo. Ora più che mai serve unità di intenti e remare tutti verso una sola direzione. Per domani modifica del programma invece di due sedute, Marulla ha deciso di effettuare un solo allenamento nel pomeriggio alle 16.

La B si giocherà di sabato. Protesta dei sindaci, ma servono soldi. Gazzoni vende il Bologna. Il Torino inizierà con tre settimane di ritardo

18/08 Le proteste di sindaci e tifosi non sono servite. Come era stato gia' deciso, la serie B giochera' il sabato pomeriggio, alle 15. Niente ripensamenti. L'assemblea dei presidenti di serie B ha sancito - cosa ormai fuori discussione - il primato dei proventi televisivi sulla passione per lo stadio, sul mito della partita alla domenica e su qualsiasi altro problema o perplessita'. La decisione, conferma di quella gia' presa quando e' stato definito il format della stagione di B, e' maturata questo pomeriggio nell'assemblea cui hanno preso parte i rappresentanti delle societa' del campionato cadetto - mancavano solo Pescara e Bologna, rappresentato pero' dal Verona - con il presidente della Lega Adriano Galliani. ''Non e' una sfida ai sindaci - ha poi precisato subito Galliani -. E' stata una decisione dettata dalla necessita' di valorizzare il prodotto-calcio della B. Se non avessimo smarcato la serie B dalla serie A, avremmo condannato la B a scomparire''. Le 22 squadre della serie minore scenderanno dunque in campo il sabato, ad eccezione dei turni infrasettimanali e delle domeniche in cui il campionato maggiore riposa. Ogni giornata, fatta eccezione per le ultime quattro del campionato, avra' un anticipo il venerdi' e un posticipo il lunedi' (o, in determinati casi, due anticipi senza il posticipo o due posticipi senza l'anticipo). L'accordo e' stato preso a larga maggioranza. ''E' la prima volta - ha sorriso Galliani - che ricevo un applauso a scena aperta dei presidenti della B''. Solo Piacenza, Atalanta e Cesena hanno votato contro, mentre Verona e Bologna si sono astenute. Le societa' hanno cosi' accettato le offerte Rai di 8 milioni di euro per gli highlights televisivi (e la Rai fara' un 90/o Minuto del sabato per la B) e di 500 mila euro per le dirette radiofoniche, e si sono accordate per indire un bando per la vendita collettiva di una parte dei diritti televisivi individuali. Di fatto sono state messe in palio 84 gare (i 76 anticipi e posticipi, le 2 gare di play-out e le 6 di play-off), che saranno trasmesse dall'emittente satellitare o in digitale terrestre che avra' fatto la miglior offerta entro le 12 di giovedi' 25 agosto. Ammesso che ci sia un offerente. Per tutte le altre partite, 394 in tutto, sara' interesse delle singole societa' trovare una televisione disposta ad acquistarne i diritti televisivi. ''Abbiamo ottimizzato i ricavi televisivi - ha riconosciuto Galliani, fiducioso di trovare un acquirente per il pacchetto delle 84 partite -. Ora resta da trovare una soluzione su due questioni: se ci saranno una o due Leghe e quanti soldi andranno ai due campionati di A e B''. Per questo e' stato gia' convocato il Consiglio Federale mercoledi' prossimo a Roma, ma sul suo esito Galliani preferisce non sbilanciarsi. ''Dopo Istanbul - ha scherzato - non faccio previsioni''. Ma sono gli stessi presidenti di B a non farsi illusioni su una durata eterna delle mutualita' e a voler correre ai ripari. ''La serie A non ci sosterra' a vita - ha sentenziato Vincenzo Matarrese, vicepresidente della Lega per la B - dobbiamo a tutti i costi puntare su un prodotto per la serie B, perche' abbiamo bisogno di introiti. Oggi si incassa un terzo di quello che si spende''. Alla luce della necessita' economica molti presidenti hanno dovuto ingoiare il boccone amaro delle partite al sabato. Uno di questi e' Gian Battista Pastorello, patron del Verona, che tra l'altro deve fare i conti con un sindaco che si e' opposto fermamente a concedere lo stadio il sabato pomeriggio. ''Calcolando anticipi, posticipi, gare infrasettimanali e domenicali, si tratterebbe soltanto di una dozzina di giornate critiche. Mi auguro che i sindaci cambino idea''. Al momento Roberto Reggi, primo cittadino di Piacenza e capofila della protesta dei sindaci, non sembra intenzionato a recedere, e ha gia' annunciato che non concedera' lo stadio. ''Io credo che gli stadi - ha commentato Galliani - siano patrimonio della collettivita' e non una proprieta' privata dei sindaci. So che questa decisione crea disagi ad alcune municipalita' e ad alcune categorie di tifosi, ma dobbiamo capire se sono piu' importanti i mercati o le societa', perche' succede che gli stessi che si lamentano del mercato, quando poi le societa' non hanno i mezzi fanno le insurrezioni popolari''. ''Quasi tutti i problemi del calcio - ha concluso il presidente della Lega - quest'anno sono nati dalla B. Io credo che questo campionato debba essere modificato e soprattutto debbano essere riequilibrati i costi e i ricavi''. Infine in serata la notizia di Gazzoni che ha deciso di meteter in vendita il Bologna. Il presidente felsineo non ha mandato giù la conferma della Lega di lasciare in A, così come doveva essere, Messina e Reggina, e come promesso ha annunciato oggi di voler vendere la società. Ma dopo le rivelazioni di questa estate chi comprerà questo Bologna?
Nel frattempo il Torino salterà le prime due giornate di campionato. Così come ha annunciato la Lega Calcio. Sono quindi rinviate a data da destinarsi le gare : Pescara-Torino, in programma il 27 agosto 2005, e Torino-Bari, in programma il 4 settembre 2005. Considerato il rinvio anche del terzo turno, i granata cominceranno a giocare a partire dalla quarta giornata.

Il Cosenza riprende il lavoro con la sorpresa dell’attaccante Criniti. In arrivo Altomare. Pellicori e Spadafora lasciano.

17/08 Finite le ferie per i Lupi del Presidente Intrieri e di Gigi Marulla. Ripresa questo pomeriggio sul terreno del Sanvitino la seconda parte della preparazione non senza novità. Infatti già nel primo pomeriggio la società di via Rossini aveva ufficializzato con una nota l’ingaggio del forte attaccante Gianfranco Criniti (nella foto), classe 1978. Criniti con un curriculum di tutto rilievo si presenta a Cosenza con un bagaglio di quasi 60 reti (57 per la precisione) realizzati negli ultimi quattro anni, prima che un infortunio al ginocchio inceppasse la sua mitragliatrice di gol. Il neo rossoblu si è presentato al campo verso le 16 per fare conoscenza della squadra e dell’allenatore. Come la nota della società aveva anticipato e lo stesso giocatore ci ha confermato, Criniti ha finito le cure mediche presso uno specialista di Cattolica dove sta facendo ritorno per terminare la riabilitazione e la preparazione per poi essere completamente disponibile dal primo settembre agli ordini del Mister. Un vero colpo realizzato dal DS Ciccio Marino che sta mettendo su un organico di prima qualità. “Sono contento di essere a Cosenza, ha affermato Criniti, ed ho una voglia matta di tornare sul campo. Ora ho messo da parte questo brutto ricordo del 2 aprile (data del suo infortunio) e sono pronto per dare una mano alla squadra a raggiungere il traguardo che vuole il Presidente ed i tifosi. Cosenza non merita di rimanere in serie D”. Abbiamo chiesto a Criniti quale ruolo gli piace in attacco ed il bomber ci ha risposto: “Non ho preferenze mi piace giocare davanti ma ho occupato tutti i ruoli da prima punta a trequartista, da laterale a seconda punta. Poi l’importante è stare lì in area, so io, poi, cosa devo farci con la palla”. Certo che con l’acquisto di Criniti, che era anche nel mirino del Siracusa (bravo Marino ad averglielo soffiato) la squadra si completa con una coppia d’attacco ben assortita. D’Amblè forte di testa (10 gol lo scorso campionato) e Criniti, potente sinistro, formano un duo pericoloso per qualunque difesa. Senza dimenticare che appena un attimo dietro alle loro spalle c’è gente come Lio (12 gol lo scorso campionato), Senè (11 gol lo scorso campionato), e Domicoli (5 reti in campionato e 4 nei play off) che formano una specie di macchina da 60 gol, un potenziale altamente esplosivo sulla carta (e non solo) che fa del Cosenza una squadra votata al gol. Ma la campagna di rafforzamento non si ferma qui. Il Presidente Intrieri dopo la magra figura di Rende, ha preso di petto la situazione ed ha affrontato frontalmente il discorso potenziamento. Infatti oggi tra i giocatori scesi in campo c’era in prova il difensore centrale Papasidero che, a questo punto, è in ballottaggio con Impiccichè ad incalzare, niente po po di meno che: Luca Altomare (in netto disaccordo con la società biancoverde lametina in cui è ancora tesserato), la prossima grossa novità che chiuderebbe definitivamente il discorso difensivo e farebbe del Cosenza quello squadrone che tutti i tifosi si aspettano per l’ultimo anno in serie D. Dalla trattativa Altomare dipendono quindi le prossime mosse di Marino, che si sta dando un gran da fare. Altra trattativa tenuta in caldo è quella del difensore Cozzolino, ma il discorso qui è completamente fermo. Una novità la rappresenta invece l’arrivo di Napoletano, un baby classe 88 proveniente dal Messina, fortissimo terzino destro che già giovedì mattina sarà al San Vito. Oggi, comunque, c’erano proprio tutti alla ripresa della preparazione, compreso il colored Senè che ne pomeriggio ha effettuato la risonanza magnetica ed ha avuto il via libera per cominciare a correre sul campo già da domani. Fermi ancora Ambrosecchia e Longobardi che stanno per smaltire i loro acciacchi. Infine assente giustificato Jovanic, che sta verificando con i medici i suoi tempi di recupero . Ma con l’arrivo di Criniti potrebbe essere proprio lui a tornare a casa, visto che Domicoli, oggi presente alla preparazione, soddisfa appieno la dirigenza Silana. Per Domicoli trattative in via di definizione che prevedono l’acquisto del giocatore a titolo definitivo. Sul campo tanto sudore ed allegria per i ragazzi che torchiati da Mister Pincente prima (corsa e scatti) e da Mister Marulla con la palla poi non hanno per niente mostrato segni di stanchezza ma erano li come un gruppo di scolari a fare battute ed a scherzare mente lavoravano (nella foto si sono messi in posa per la gioia del fotografo) . Un bel gruppo veramente. Il programma della settimana prevede due allenamenti, uno al mattino ed uno al pomeriggio, per giovedì e venerdì. La rifinitura per sabato mattina e poi alle 13 partenza per Scilla dove alle 17 si terrà il quadrangolare con Scillese, Bovalino e Primavera della Reggina. Domenica riposo e ripresa del lavoro per lunedì prossimo. Solo per questa settimana la squadra alloggerà al Virginia. Intanto in serata, e con questo chiudiamo anche la parentesi societaria, sono arrivate le dimissioni dei dirigenti Pellicori e Spadafora. In una breve nota i due dirigenti silani fanno sapere che dopo aver fatto delle precise richieste in data 10 agosto e non avendo avuto alcuna risposta hanno deciso, di comune accordo con il Presidente Intrieri, di lasciare la società. Nessuna indiscrezione è trapelata da via Rossini su di un eventuale interessamento di nuovi soci in ingresso. Solo voci senza fondamento che girano in città e che per ora non prevedo nient’altro. Intrieri ha fatto sapere che da solo si trova bene, smentendo categoricamente tutte le voci, e che l’unico socio che gli piacerebbe avere è quel Rappoccio che lo affiancò nell’entusiasmante esperienza della pallavolo a Reggio, quando vinse lo scudetto e approdò in finale Coppa Campioni .

Cappotto del Rende (6-0) con il Vittoria baby, in Coppa Italia

17/08 Una partita senza storia quella giocata dal Rende in Coppa Italia al Marco Lorenzon dove l’avversario di turno, il Vittoria , si è presentato con la squadra Beretti. Questioni societarie per i siciliani che stanno ricomponendo un nuovo organico alla base della scelta di giocare con gli under. Una partita, quindi, senza storia dove nel primo tempo un buon Rende (ovviamente in giudicabile per l’esiguità dell’avversario) ha mostrato il solito centrocampo quadrato e un’altissima percentuale in fase realizzativi. Oltre il 60%. Su 10 tiri in porta, ben 6 sono andati a bersaglio. Partita senza storia e l’ultima mezzora giocata in buona e annoiante melina. I complimenti dei dirigenti siciliani sono andati ai ragazzi che hanno preso parte alla gara onorando la loro maglia. Questa la sequenza dei gol 6’ Tirocini, 15’ Galantucci, 18’ Novello, 33’ Alfieri (rigore), 37’ Benincasa, 66’ Catalano. Tra i migliori in campo hanno impressionato gli interessanti giovani D’Agostino e Benincasa del Rende. Prossimo turno in trasferta, per i biancorossi, a Barcellona Pozzo di Gotto, domenica 21 contro l’Igea Virus. La formazione del Rende: Vitale, Morelli, Riolo, David, Alfieri (46’ Catalano), Moschella (46’ Fabio), Benincasa, D’agostino, Tirocini (46’ Criniti), Novello, Galantucci. A disposizione Ambrosi, Montano, Bernardi, Occhiuzzi. All. Fausto Silipo

La Figc riconferma la Reggina in A e ripesca il Catanzaro in B. Diramati gironi e calendari. Su tutto incombe il giudizio del Tribunale di Genova. Le squadre ripescate in C1 e C2

16/08 E finalmente venne il giorno fatidico delle scelte e della composizione di campionati e calendari. Con ancora una coda legale aperta, il ricorso del Genoa che si è discusso stamani ma che non ha ancora prodotto la sua decisone (dovrebbe avvenire entro le 72 ore) e il ricorso del Como, Il consiglio federale della Figc ha ratificato i provvedimenti d'urgenza per la composizione dei campionati: oltre all'ammissione del Messina in serie A, e della Fermana, Gela e Torres in C, sono stati ripescati il Treviso e l'Ascoli nella massima serie, in serie B Vicenza, Pescara e Catanzaro. Il consiglio federale dopo l'esame delle domande di accesso al lodo Petrucci, ha ammesso in serie B la societa' Civile Campo Torino, in serie C1 Perugia Calcio e Salernitana Calcio, in serie C2 Andria, Benevento, Spal, Reggio Emilia, Venezia. Per quanto riguarda i ripescaggi in serie C: Chieti, Monza, San Marino, Juve Stabia. In serie C2 il Lecco prendera' il posto della Canzanese, mentre e' stato ripescato lo Jesolo. Il consiglio infine ha delegato il presidente Franco Carraro per l'assegnazione del secondo posto libero in C2 dopo il pronunciamento del 19 agosto prossimo del Consiglio di Stato sul ricorso del Como. Questo il quadro delle squadre di serie A e di serie B per il campionato 2005-2006 dopo le decisioni del Consiglio federale della Figc. Serie A: Ascoli, Cagliari, Chievo, Empoli, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Lecce, Livorno, Messina, Milan, Palermo, Parma, Reggina, Roma, Sampdoria, Siena, Treviso, Udinese. Serie B: Albinoleffe, Arezzo, Atalanta, Avellino, Bari, Bologna, Brescia, Catania, Catanzaro, Cesena, Cremonese, Crotone, Mantova, Modena, Pescara, Piacenza, Rimini, Ternana, Torino, Triestina, Verona, Vicenza.
Dopo la serie A e la serie B sono stati diramati dal Consiglio direttivo della Lega di serie C presieduta dal presidente Mario Macalli, i due gironi della serie C/1 stagione 2005-2006. Girone A: Cittadella, Fermana, Genoa, Giulianova, Lumezzane, Monza, Novara, Padova, Pavia, Pizzigettone, Pro Patria, Pro Sesto, Ravenna, Salernitana, Sambenedettese, San Marino, Spezia, Teramo. Girone B: Acireale, Chieti, Foggia, Frosinone, Gela, Grosseto, Juve Stabbia, Lanciano, Lucchese, Manfredonia, Martina, Massese, Napoli Soccer, Perugia, Pisa, Pistoiese, Sangiovannese, Sassari Torres. Per quanto riguarda i gironi del campionato di serie C/2, verranno resi noti a completamento dell'organico con eventuale ripescaggio dopo la decisione del Consiglio di Stato prevista per il 19 agosto in ordine al ricorso del Como. Sabato 20 agosto alle 13 verranno formulati i calendari di serie C/1 e serie C/2. Nel pomeriggio prima della composizione dei gironi il Presidente Macalli aveva dichiarato: "Salvo ripescaggi la Lega di serie C presentera' sabato 20 agosto alle ore 13 in via Po i suoi calendari". "C'e' da augurarsi – ha concluso Macalli - che non ci siano ne' ripescaggi ne' esclusioni perche' il calendario della serie C e' pronto". Ma su tutto incombe il giudizio del giudice Alvaro Vigotti che si e' riservato di decidere (entro 72 ore e la decisione non dovrebbe essere nota oggi) dopo l'udienza al Tribunale civile di Genova sul merito del ricorso del Genoa contro la sentenza della Caf che ha retrocesso i rossoblu' in C1: il giudice con un decreto cautelare aveva sospeso la compilazione dei calendari del campionato. Nell'udienza, durata circa un'ora e mezza, i legali del Genoa e della Figc si sono confrontati, con la Figc che ha portato il decreto del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso della Lega di C contro il rinvio dei calendari; il giudice ha invano proposto una "conciliazione" tra le parti. Il Genoa ha diffidato Figc e Lega dal non dare applicazione al decreto cautelare, ma oggi dopo 19.00 sono stati compilati i calendari di A e di B. Ecco in allegato, in formato pdf per i lettori di NuovaCosenza, il calendario 2005/2006 della serie A e il calendario 2005/2006 della serie B.

I commenti. Loiero: “Soddisfazione”, Foti: “Fine delle aggressioni gratuite”, Parente “Siamo felicissimi”

16/08 ''La Reggina in serie A, il Catanzaro in B: il Consiglio federale della Figc ha messo fine alla telenovela d'estate. La mia soddisfazione, doppia, e' scontata e mi rallegro con le due squadre adesso chiamate alla prova del campo''. Cosi' il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha commentato le decisioni del Consiglio federale, che ha confermato l'iscrizione in A della Reggina e disposto il ripescaggio del Catanzaro in B. ''Ai calciatori, ai dirigenti e ai tifosi - ha aggiunto Loiero - un affettuoso in bocca al lupo''.
''La pubblicazione dei calendari scrive la parola fine a tutte le aggressioni gratuite fatte nei confronti della mia Societa' e personali''. A dirlo e' stato il presidente della Reggina, Lillo Foti, dopo la pubblicazione dei calendari del prossimo campionato di serie A. ''La Reggina Calcio - ha aggiunto Foti dalle pagine del sito della societa' - non ha alcun debito erariale scaduto nonostante le inesatte e poco documentate informazioni illegittimamente rese pubbliche''.
''Siamo felicissimi perche' finalmente abbiamo raggiunto in tutta ufficialita' l'obiettivo che ci eravamo prefissati nell'ultimo mese, quando avevamo capito che si erano create le condizioni per poter ambire al ripescaggio''. A sostenerlo e' stato il presidente del Catanzaro, Claudio Parente, che ha ricevuto l'ufficializzazione del ripescaggio in serie B della sua societa' direttamente nella sede della Figc, dove era stato preventivamente invitato dal presidente della Lega, Adriano Galliani. ''Noi - ha aggiunto Parente - abbiamo pensato a presentarci con le carte a posto, come in effetti abbiamo sempre fatto, e alla fine abbiamo raggiunto il ritorno in serie B. Siamo contenti soprattutto per i nostri tifosi, quelli veri e piu' sinceri, e per tutta la citta', che adesso puo' sperare di disputare un campionato di serie B all'altezza del blasone della nostra societa'''.

Fuori tutte le calabresi dalla Coppa Italia pro. Aspettando i verdetti del Consiglio federale

16/08 Con la sconfitta della Reggina per uno a zero a Napoli e le sconfitte di Catanzaro (2-4 ai rigori) e Crotone (2-3 dopo i tempi supplementari. Sono state eliminate tutte e tre le squadre calabresi impegnate nella Coppia Italia professionisti nella seconda gara a eliminazione diretta. Tutte e tre le formazioni erano in cerca di conferme e verifiche, ognuna con la sua motivazione. La Reggina schierata al San Paolo in versione “leggera” e ferragostana non ha sfigurato anche se per capitolare ha dovuto aspettare il 28’ della ripresa. Per il Napoli una conferma, dopo la conquista del Trofeo Moretti giocato contro Inter e Juventus, che l’organico non è assolutamente da serie C, anzi. Questo a sottolineare uno dei lei motiv di questa estate calcistica targata ancora una volta “Ricorso e controricorso” che di pallone hanno ben poco. Ma al San Paolo il calcio, anche abbastanza maschio con un espulso per parte, è tornato sul palcoscenico. Ma, come non riprendere le dichiarazioni di chi sta ancora sperando nel miracolo? Infatti a conclusione dell'incontro il patron azzurro, Aurelio De Laurentiis ha detto: ''Carraro deve mantenere la promessa che mi ha fatto un mese fa altrimenti perderebbe la faccia con me che sono una persona corretta e rispettosa''. Il club azzurro aspetta l'esito del consiglio federale in programma per oggi. E come il Napoli, un’altra ad attendere è il Catanzaro di Buso che si è misurata con un Livorno di serie superiore tenendole testa per tutti i 90 minuti ed anche per i supplementari. Terminato 0-0 l’incontro il Livorno ha battuto i giallorossi per 4 a 2 dopo i rigori. Nessuno lo nasconde, nella città capoluogo, l’iscrizione in serie B è soltanto una pura formalità e la formazione scesa in campo dimostra come l’organico sia, come quello del Napoli, disegnato per il campionato cadetto. Magari evitando le bruttissime figure dello scorso anno quando il Catanzaro ha stabilito tutti i record negativi della serie B (minor numero di punti realizzato e maggiori sconfitte) di tutti i tempi, retrocedendo con più di un mese di anticipo in serie C. Ma l’attesa per i verdetti che il Consiglio federale dovrà emettere è snervante e nessuno nasconde che potrebbe esserci addirittura qualche nuova rivoluzione. In questo pastrocchio di calcio-tribunali chiude questa nostra panoramica sul calcio calabrese prof, con la sua onesta partita, il Crotone di Gasperini che non è riuscito ad addomesticare una gara messa male nel finale, quando le forze, e la lucidità, sono mancate (sotto di un gol all’80’ pareggio al 94’) per poi spegnersi nei supplementari con incredibili errori difensivi che hanno spianato la vittoria all’Empoli. Oggi dunque il pallone passa nelle stanze del Consiglio Federale. In tanti aspettano la manna dal cielo. Ma ci saranno verdetti sereni o ancora una volta assisteremo ad un’altra estate di code in Tribunale?

Tabellini

NAPOLI-REGGINA 1-0 giocata il 15
MARCATORI: 28' st. Capparella.
NAPOLI (4-2-3-1): Iezzo, Montesanto, Romito, Giubilato, Savini, Capparella (44' st. Varricchio), Amodio, Fontana, Boiacino, Calaio' (17' st. Sosa), Pia' (35' st. Gatti). A disposizione: Gianello, Nigro, Del Franco, Vitale. Allenatore: Edoardo Reja.
REGGINA (5-3-2): Pelizzoli, Balestri, Franceschini, De Rosa, Zoppetti, Ungaro (9' st. Vicari), Tedesco, Mozart, Castiglia, Ceravolo, Mittiroli. A disposizione: Pavarini, Barilla, Cutrupi, Tandurella. Allenatore: Walter Mazzarri.
ARBITRO: Salvatore Racalbuto.
AMMONITI: De Rosa, Castiglia, Capparella, Vicari, Boiacino, Varricchio e Fontana.
ESPULSI: 20' st. Giubilato per reazioni e Castiglia per doppia ammonizione.
RECUPERO: 2’ pt – 4’ st.
ANGOLI: 6-5 per il Napoli
SPETTATORI: paganti 9.410 per un incasso di 62.754 euro.


CROTONE-EMPOLI 2-3 giocata il 14
MARCATORI: 40 st Lodi (E), 49 st Juric (C), 1 pts Serafini (E), 17 pts Lodi (E), 2 sts Russo (C)
CROTONE (3-4-3): Soviero; Rossi, Maietta (27' st Ciarcia') Scardina (1 st Aliou); Borghetti, Cardinale, Piocelle, (40 st Russo) Juric; Schiccitano, Ferrari, Galardo. A disposizione Cosimo, Tarantino, Turano, Paquito Allenatore: Gasperini
EMPOLI (4-2-3-1): Berti; Busce', Coda, Pratali, Bonetto; Almiron (47 st Zanetti), Ficini; Vannucchi, Serafini, Tavano (43 st Lucchini); Gasparetto (27' st Lodi). A disposizione Balli, Moro, Vanigli, Ascoli. Allenatore: Somma
ARBITRO: Marelli di Como
ESPULSI: 14 pts Busce' (E) per doppia ammonizione
AMMONITI: 7 st Tavano (E), 15 st Rossi (C), 30 st Piocelle (C), 5pts Alioui (C), 9 pts Galardo (C), 15 sts Zanetti (E) per gioco falloso.
RECUPERO: 1 pt; 4 s.t. Nei tempi suppl. 2’ pt e 1’ st
SPETTATORI: paganti 4335 per un incasso di 37.729 euro.
ANGOLI: 4-2 per il Crotone.


CATANZARO-LIVORNO 2-4 (dopo rigori) giocata il 14
MARCATORI: Vargas, Corona, Ruotolo, Calzi, Palladino, Lucarelli C. (Morello parato, Paulinho sbagliato, Sorrentino parato).
CATANZARO (4-4-2): Belardi, Zini, De Simone, Ceccarelli, Pierotti, Folino, Calzi, Miceli, Ottonello (42' st Morello), Corona, Myrtaj (28' st Sorrentino). (D'Urso, Criniti, Mancuso, Cunzi, Piemontese). All.: Buso.
LIVORNO (3-4-2-1): Amelia, Grandoni, Vargas, Galante, Balleri, Morrone, Ruotolo, Giallombardo (41 st Pfertzel), Colucci (30 st Paulinho), Palladino, Lucarelli C. (Ginestra, Lucarelli A., Centi, Gambadori, Melara). All.: Donadoni.
ARBITRO: Gabriele di Frosinone.
ANGOLI: 11-4 per il Livorno.
RECUPERO: 1' e 3'.
AMMONITI: Pierotti, Giallombardo, Calzi, Balleri, Vargas, e Myrtaj

Al Rende il derby in amichevole con l’As Cosenza

13/08 Lo avevamo ribadito e lo ripetiamo, visto che repetita juavant: è e rimane calcio d’estate. Non bisogna deprimersi ma neanche bisogna esaltarsi. Solo che a questo punto i limiti di questo organico sono evidenti agli occhi di tutti. Questa sera al Marco Lorenzon i Lupi di Gigi Marulla sono usciti sconfitti per 2 a 1. Un derby. E come tale la partita ha anche evidenziato alcune spigolature che potevano essere evitate. A fine gara musi lunghi negli spogliatoi e , involontariamente, assistiamo ad un piccolo battibecco, subito placato, tra il Presidente Intrieri e il ds Mirabelli. Oggetto del contendere un rigore su D’amblè al 41’st dopo che la mezzapunta rossoblu, tutto solo, non riesce a spedire la palla alle spalle di Ambrosi e viene ostacolato irregolarmente in area. Per Marulla è rigore netto e si sgola e fa il diavolo a quattro in panchina suscitando l’ira degli uomini di Chiappetta. E’ un derby e la tensione, seppur celata e incomprensibile viste la categoria di differenza tra le due squadre, è abbastanza evidente. Ma riavvolgiamo il nastro e torniamo dall’inizio. Spalti con quasi cinquecento persone e curva tutta rossoblu con oltre duecento persone a riempirne la metà e a fare una bella coreografia. I cori sono tutti rossoblu ed i giocatori avvertono questa tensione, quasi meravigliati nel vedere tanta passione, tant’è che a inizio gara li vanno a salutare sotto la curva. I fumogeni invadono il campo e le squadre iniziano questa insolita amichevole ferragostana. Per il Rende pezzi da novanta (Alfieri, Catalano, Tirocini) in tribuna. Per Marulla ancora problemi e panchina fatta con i giovani. Infatti questa mattina Domicoli e Morrone devono fermarsi e allungano la lsita degli indisponibili (Jovvanic, Senè, Ambrosecchia, Longobardi). Per il primo risentimenti muscolari dovuti ai carichi di lavoro. Ed è subito un problema inventarsi una formazione già alla prima amichevole davanti ad un discreto pubblico e ad un derby sentito dalle tifoserie, anche se amichevole. Marulla ovvia l’assenza di una vera punta (che poi rimane il vero problema di questo organico) schierando un atipico 4-3-3 e con al difesa sistemata alla bell’e meglio con Scarlato schierato laterale, assieme a Dierna, con Maglione e Scorrano centrali. Davanti Lio, D’Amblè e Di Girolamo si scambiano con gli inserimenti di Cimadomo. Ma la squadra non è per niente pungente anche se i primi 25 minuti fanno intravedere buone giocate del Cosenza, bravo a sfruttare palle inattive, e Rende che non va per niente in affanno e che anzi dimostra di essere ben quadrato ed organizzato per il gioco corale. Non poteva essere diversamente visto che i biancorossi sono la stretta evoluzione della squadra dello scorso anno. Ma la differenza di categoria è evidente agli occhi di tutti. “Il Rende, dice il presidente Chiappetta a fine gara- qeust’anno punta alla salvezza”. Sarà, ma a noi la squadra di Silipo è piaciuta per la pulizia e buona gestione del gioco. Un telaio collaudato che si trova già a suo agio e pronto per la Coppa Italia. E con Galantucci, tra i migliori in campo il Rende si porta davanti a Bruni già all’8 minuti allorquando un prezioso assist di Novello lo mette in condizioni di battere a rete in sicurezza. E’ bravo però il numero 1, anzi 22 per la precisione, rossoblu, Bruni, che con una doppia parata respinge prima il tiro di piede e poi il colpo di testa seguente dell’attaccante biancorosso, meritandosi gli applausi della curva. Ma il Cosenza è lesto a replicare e Cimadomo prima da fuori (palla alta al9’) e poi a botta sicura (20’) fa fare gli straordinari ad Ambrosi, portiere pronto e davvero in buona vena. Al 25’ un cross di Lio in area è bloccato dal numero uno rendese e dopo appena tre minuti la difesa combina la frittata. Sempre Galantucci a condurre il gioco sulla destra, su di lui mezza difesa, da dietro arriva l’italo argentino Criniti, sulla parte opposta, e solo soletto con una prateria davanti piazza il gol a botta sicura con Bruni fuori discussione. Lui non poteva fare nulla ma la difesa doveva chiudere. Gol del Rende e Lornzon che esplode in un boato degli oltre 200 tifosi di casa. Cosenza che a questo punto avverte la botta e riesce a gestire il gioco ed a guadagnare un paio di calci piazzati i cui esiti sono da dimenticare. Il Rende copre bene e si dimostra bravo nel gestire le palle inattive. Però è Scorrano che con un intervento ai limiti del regolamento si becca un giallo proprio in chiusura della prima frazione. Nel secondo tempo è di nuovo Galantucci che al terzo minuto mando di un soffio fuori. Cosenza che manovra a centrocampo ma che non trova spazi (e soprattutto uomini adatti) davanti. Al 16’ ancora un’azione di Galantucci degna di nota che solo si incunea nella difesa rossoblu e scaglia in area un proietto che esce fuori di poco strappando applausi a tutto lo stadio. Al 20' prima Morelli e poi ancora Galantucci, a colpo sicuro, viene parato da Bruni che blocca a stento e Scorrano ci mette una pezza in angolo. Al 22’ è la volta di Occhiuzzi che tira al volo e Bruni si supera mandando in angolo. E’ un derby e qualche screzio di troppo costa un ammonizione a Vanzetto. A questo punto, siamo al 26’ st, Marulla opera i primi due cambi e sostituisce due laterali con Brogno per Scarlato e Lavato per Di Girolamo. A fine gara ci dirà che i ragazzi hanno ancora 70’ nelle gambe e non li ha voluti rischiare troppo. Alla mezzora entra l’ex Scarnato nelle fila del Rende e dopo un minuto, sugli sviluppi di una punizione di Lio, Maglione in una mischia furibonda in area biancorossa trova il buchino per mettere dentro il pallone dell’uno a uno. I ragazzi del Presidente Intrieri a questo punto riprendono coraggio e riprovano con un Vanzetto super a impensierire gli uomini di Silipo. Ma è sempre il Rende con il killer delle punizioni, Moschella, che cerca di sorprendere Bruni. Nulla da fare. Il numero uno silano è sempre attento. AL 35 altre due sostituzioni nelle fila del Rende e Riolo trova lo spazio per impensierire Bruni che para. Al 41' arriviamo all’episodio contestato da Marulla e dal presidente Intrieri. Cimadomo recupera una palla a centrocampo e lancia solitario a D’Amblè che in buona e solissima posizione centrale invece di tirare in porta perde tempo e subisce i difensori biancorossi. Per Marulla è rigore. Il coach silano si arrabbia e si sbraccia come un dannato, ma per il signor Luzzi di Rossano, giacchetta nera di turno, no. Altro cambio del Rende e Galantucci al 42' con un pregevole tiro al volo (ma la difesa del Cosenza cosa faceva?) batte Bruni per il 2-1 finale. Al 44’ standing ovation per Galantucci che viene sostituito dalla giovane promessa Francesco Petrucci, figlio d’arte dell’ex giocatore del Rende, Riccardo Petrucci, oggi allenatore, in procinto di diventare coach della Juniores dell’As. Cosenza. Fine gara con coda da derby e scambi di battute al vetriolo negli spogliatoi. Certo, perdere non piace a nessuno, e perdere in un derby che dopo tanti anni vede due squadre a parti invertite fa ancora più male. Volti scuri a fine gara e scaldabagni del Lorenzon che vanno in tilt. Niente doccia per gli uomini di Marulla e qualche disappunto. Il tecnico silano avvicinato dai cronisti ribadisce la sua fede con un perentorio “Noi giochiamo per i tifosi e vogliamo conquistarceli con i risultati. Oggi è andata male, ma con gli uomini contati abbiamo dato il massimo che potevamo”. A domanda sull’organico, Marulla conferma che la squadra ha bisogno di un difensore ed di una punta di peso. Comunque c’è da aggiungere che oggi per il Cosenza era anche una giornata particolare visto che stamattina hanno terminato la preparazione e che quindi i carichi si sono fatti sentire. Per il resto non bisogna dimenticare che il Rende è formazione di categoria superiore. Poi tutti a casa per le ferie di ferragosto. Si riprende mercoledì alle 16 al San Vito. Di contorno (ma non in contorno) in tribuna sono stati notati Pino Citrigno e il giovane Lorè seduti uno vicino all’altro però dal lato opposto al presidente Intrieri seduto accanto al DG Ennio Russo. Il presidente Chiappetta seduto a centro tribuna, lontano dagli uni e dagli altri, a fare da spartiacque. Novità societarie in arrivo?

Rende – Cosenza: 2-1
Marcatori: 28’ Criniti (R), 76’ Maglione (C), 87’ Galantucci (R)
Rende: Ambrosi, Morelli, Benincasa, David, Moschella, Novello (87’ Fabio), D’Agostino (75’ Scarnato), Criniti (80’ Bernardi), Riolo, Occhiuzzi (71’ Montano), Galantucci (89’ Petrucci). All. Fausto Silipo. A disposizione: Vitale, Longo
Cosenza: Bruni, Dierna, Scarlato (71’ Brogno), Scorrano, Maglione, Vanzetto, Cimadomo, Corda, Di Girolamo (71’ Levato), D’Amblè, Lio. All. Gigi Marulla. A disposizione: Fischetti, Sanso, Giacalone, Crescibene, Coppola.
Arbitro Luzzi di Rossano
Assistenti: Le Fosse e Galluzzi di Rossano
Angoli 6-3 per il Rende
Ammoniti: Vanzetto, Scorrano (C)


As Cosenza: Termina la preparazione, sabato sera l’amichevole con il Rende. Il torneo di Scilla il 20.

12/08 (G.S.) Con al seduta di oggi è praticamente terminato il ritiro pre campionato dell’AS Csoenza del Presidente Intrieri in quel di Moccone. Infatti domani mattina, dopo una piccola seduta la truppa scenderà dalal Sila per preparare l’amichevole contro il Rende che verrà giocata alle 20.30 allo stadio Lorenzon contro i biancorossi guidati da Mister Silipo. L’ingresso alla gara è ovviament egratuito. Ma per la squadra di Marulla sarà un test importante che darà le dimensioni dell’attuale organico. Senza gli infortunati Ambrosecchia, Jovanic, Longobardi e Senè, i lupi si presentaranno per la prima volta al cospetto del pubblico amico. Anche se, il sabato sera, antivigilia di ferragosto, è davvero una data da discoteca marina più che di calcio d’estate. Ma il pubblico non deluderà qeusto appuntamento. Intanto, Marulla, assieme al DS Belmonte, ha perfezionato il programma delle amichevoli che vede alcuni cambiamenti. Innanzi tutto è stata comfermata l’amichevole del 25 agosto con la Paolana, squadra del campionato di Eccellenza ed è stato posticipato al 20 agosto il triangolare, che ora diventa un qaudrangolare, che si giocherà a Scilla. Cambiate anche due squadre (L'Igea esce per l'impegno di Coppa del 17) il minitorneo sarà effettutao da As Cosenza, Bovalino, Scillese e Primavera della Reggina. Infine stabilito in mercoledì 17 alle 14.30, e non martedì 16, il rientro al lavoro per i Lupi che riprenderanno al San Vito la preparazione.

La BPC accoglie l’invito di Loiero sulla Reggina e le finanzia l’importo del debito con l’erario

12/08 ''La Reggina e' il simbolo della Calabria calcistica e cio' deve essere patrimonio di tutti i calabresi. Sto insistendo per questo con i vertici della Banca Popolare di Crotone che, devo riconoscere, ho trovato sensibili e attenti alla mia richiesta, perche' decidano, al piu' presto possibile, un intervento finanziario a favore della societa'''. Lo afferma, in una dichiarazione resa nota dal suo portavoce, il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. ''Ho sollecitato l' intervento dell' istituto di credito - aggiunge Loiero - anche per mettere a tacere una volta per tutte i molti e interessati tentativi di speculazione di questi giorni. Mi auguro di cuore che la risposta sia pronta e positiva''. Dopo il sostegno degli enti pubblici, secondo il presidente Loiero, ''una banca come la Popolare di Crotone, che pur avendo dietro di se' la Popolare dell' Emilia Romagna e' amministrata da calabresi che hanno a cuore il territorio in cui essa opera, puo' dare quel tasso in piu' di serenita' per potere affrontare il nuovo impegnativo campionato nella massima serie''. Secondo Loiero, ''la Reggina, da anni portabandiera della regione nel calcio che conta, la Reggina e' una cosa importante per la Calabria, per il sud e per la rivalutazione della sua immagine. Per questo ho perorato con insistenza la concessione di una linea di credito adeguata a diradare tutte le nubi che, non solo nell' immediato, potrebbero addensarsi sulla societa' calcistica e ho buoni motivi per ritenere che il mio appello per i colori amaranto e per la citta' di Reggio non rimarra' senza risposta''. E non si faattendere l areplcia della Banca popolare di Crotone che ha concesso alla Reggina calcio il finanziamento che era stato chiesto dalla societa' ''e che consentira' allo stesso sodalizio amaranto - e' detto in un comunicato dell' istituto di credito - di chiudere la posizione con l' erario''. La stessa Banca popolare di Crotone, appartenente al gruppo bancario Banca popolare dell' Emilia Romagna, afferma ''di avere raccolto cosi' le forti sollecitazioni in tal senso che erano state rivolte all' istituto di credito dal presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. Il finanziamento - riferisce ancora la Banca popolare di Crotone - permettera' alla stessa la regolare iscrizione al campionato di serie A 2005-2006''. L' importo del finanziamento concesso alla Reggina non e' stato specificato. Fonti dell' istituto di credito crotonese, comunque, parlano di ''somma molto rilevante'', sottolineando ''l' efficacia e la prontezza della risposta fornita al presidente Loiero ed alla stessa societa' Reggina calcio''. Vengono csì messe a teacere le voci che indicavano nelal rateizzazione dei debiti con l’erario, da parte della Reggina, uno scoglio insormontabileed un vero e proprio tallone di achille della soceità. A nulla valgono le inutili isterie del Presidnet Gazzoni che addirittura, in una nota di oggi “pretende” la serie A dopo averla persa sul campo. Sia più signore e invece di sperare in impossibili miracoli, Gazzoni, allestisca una squadra competitiva per vincere il campionato di serie B.

Il Tar del Lazio esclude la Villese e accoglie il ricorso del Presidente di C. Consiglio federale e composizione dei calendari il 16 agosto. Macalli: “Io non voglio ripescaggi”. Il Gela sponsorizzato dall'antimafia.

12/08 La terza sezione del Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dalla Lega calcio di serie C contro il blocco della formulazione dei calendari per il prossimo campionato disposto dal Tribunale di Genova, che a sua volta aveva accolto il ricorso presentato dalla squadra di calcio del Genoa. La Lega di serie C aveva presentato ricorso al Tar contro la decisione della Federcalcio di far slittare la formulazione dei calendari proprio a causa del provvedimento del Tribunale di Genova. L'avvio del campionato e' certo ed è previsto per il 28 agosto prossimo. Nella stessa seduta il Tra del Lazio ha esaminato i ricorsi anche del Como escluso dalla serie C 2 e di Loanesi San Francesco e Villese esclusi dalla serie D. Tutti e tre i ricorsi di Como, Loanesi e Villese sono stati respinti. Prime reazioni quelle del Presidente del Como De Blasi che ha detto a caldo "Solo per il Como i termini (per l'iscrizione, ndr) sono rimasti perentori. Eravamo abbastanza convinti di poter avere ragione perche' la Covisoc ci ha chiesto dei documenti all'ultimo momento. Penso che se ci fosse stato piu' dialogo e se queste richieste fossero arrivate in tempo, saremmo tranquillamente rientrati nei termini. Ci sono societa' che si sono messe in regola il 12 luglio, noi ora ci troviamo fuori dalla C per la situazione com'era al 5 luglio. Naturalmente andiamo al Consiglio di Stato e sono ancora fiducioso nelle nostre possibilita'".
Con questa decisione il Tar del Lazio ha dato sostanzialmente il via libera alla formazione dei calendari dei prossimi campionati. Il presidente della terza Sezione, Francesco Corsaro, ha ordinato con un decreto monocratico "Al presidente della Federazione italiana giuoco calcio, di attivare con la massima sollecitudine, il provvedimento relativo alla formazione degli organici dei campionati e alla conseguente formazione dei calendari per la stagione 2005/2006". I giudici amministrativi romani hanno quindi accolto il ricorso presentato dalla Lega di serie C contro la decisione del presidente della Federcalcio, Franco Carraro, di rinviare il consiglio federale per la composizione dei calendari in attesa dell'udienza del 16 agosto al Tribunale civile di Genova: il giudice Alvaro Vigotti di Genova aveva infatti bloccato i calendari. A giudizio del Tar del Lazio, "l'illecito sportivo contestato al Genoa Calcio rientra nel 'genus disciplinare' consistendo nell'alterazione del risultato della competizione sportiva". Dal canto suo, il presidente della Federazione gioco calcio, Franco Carraro, appreso quanto stabilito questa mattina dal Tar, ha subito consultato gli avvocati della Figc per decidere il da farsi. Poco dopo la federcalcio ha diramato il seguente comunicato: . ''Il Presidente Franco Carraro -si legge in una nota della federcalcio- ha convocato per martedi' 16 agosto alle ore 14, presso la sede di via Allegri, il Consiglio Federale della Figc. Tra gli argomenti all'ordine del giorno figurano l'applicazione dell'art. 52, commi 6 e seguenti delle NOIF (lodo Petrucci), integrazioni Organici dei Campionati Professionistici 2005/2006, le nomine riguardanti Corte Federale ed Organi di Giustizia Sportiva, modifiche regolamentari''. In sostanza si discuterà soprattutto dei ripescaggi dei prossimi campionati professionistici e del loro nuovo assetto per la stagione 2005/06. Discussione pro forma perché, in una situazione del genere è chiaro che la Federazione ha già fatto le sue scelte in base ai dati oggettivi di patrimonio sulle società in suo possesso. Ovvia la soddisfazione di Macalli che con il suo solito pittoresco dir ha già messo le mani avanti ribadendo che “Io ripescaggi non ne voglio” e affermado categoricamente ''Il Tar del Lazio ha accolto il nostro ricorso, adesso il presidente Carraro deve convocare il Consiglio della Figc. Quando? Subito, domani. Non vedo il motivo di aspettare. Le Leghe devono stilare i calendari, piu' tempo passa e peggio è.” "Io sto con le regole -ha poi dichiarato Macalli-, la giustizia sportiva ha delle regole. Io non sono contro il Genoa, ma nemmeno con chi non vuole stare alle regole. Dura lex sed lex. Quindi tu giochi in C1 con il -3, e se non vieni dopo tre partite non giochi più". Macalli ha invece ribadito il suo no ai ripescaggi: "Sui ripescaggi terro' duro fino alla morte, votero' per non avere ripescaggi. Poi e' chiaro che io sono uno e conto uno in sede di voto. Noi abbiamo fissato la data del 17 agosto per dare inizio alla Coppa Italia di serie C. Qualcuno ci critica e sostiene che dovremmo aspettare. Cosa dobbiamo aspettare? La data c'e', quindi bisogna giocare. Allo stesso modo, abbiamo deciso da tempo che il campionato di serie C partira' il 28 agosto''. Macalli non prende nemmeno in considerazione soluzioni alternative. ''Per me, e per le societa' che rappresento, la data e' quella. Abbiamo validissime ragioni per rimanere fermi sulle nostre posizioni. Da un punto di vista organizzativo, ad esempio, dobbiamo svolgere un lavoro enorme. Bisogna designare 45 arbitri e 90 assistenti, bisogna prevedere spostamenti dalla Sicilia alla Lombardia e viceversa''. ''C'e' poi un discorso fondamentale legato ai diritti tv'', dice ancora Macalli. ''Noi abbiamo gia' firmato accordi per la cessione dei diritti delle trasmissioni in differita e siamo impegnati in altre trattative. Se vogliamo vendere e se vogliamo rispettare le intese gia' raggiunte dobbiamo partire il 28 agosto, punto e basta. Io credo che si debba garantire rispetto per le decisioni e per le posizioni di tutti. Prima di tutto, pero', ci vuole rispetto per noi. Ci sono 89 societa' che hanno il diritto di giocare: andremo fino in fondo, siamo pronti a chiedere i danni''. Il presidente della Lega di C e' poi tornato sulla decisione di ricorrere al Tar, che ha portato Carraro a convocare il Consiglio Federale per martedi'. "Per noi il rinvio del Consiglio non era in linea con quello che pensiamo, quindi abbiamo fatto quello che abbiamo fatto. Niente di particolare. Noi condividiamo che la decisione del tribunale di Genova e' una cosa abnorme, pero' poi il rispetto si da' a tutti. Anche a noi. Ci sono 89 presidenti che hanno pagato e hanno legittimita' a pagare. Il 16 ci sara' il Consiglio federale e potremo dare il via ai nostri lavori definitivi. Le X? E quante ne dobbiamo mettere noi? Noi abbiamo tutte le societa' che vengono dal lodo Petrucci, poi le ripescate, figuratevi un po'...". Infine il vecchio tasto della riduzione degli organici dei professionisti: "E' una cosa che chiedo da quindici anni - ha detto Macalli - ma non si e' mai riuscito a far nulla. Sappiamo che questo calcio e' al prefallimento, se fosse un'azienda normale andrebbe completamente ristrutturata, anche attraverso tagli dolorosi. Pero' per cambiare qulcosa si deve avere, per statuto federale, l'ok delle leghe interessate e finora non si e' mai trovato nulla che ci metta sulla stessa posizione. Comunque peggio di cosi' non si puo' andare. L'anno venturo avremo parecchie societa', che oggi sono legittimamente iscritte ai campionati, in difficolta', non avendo piu' la possibilita' di chiedere credito. Credo che il 35-40% delle societa' non avra' i requisiti per iscriversi ai campionati di competenza. Il calcio deve evitare questo ma nessuno mi ha dato una mano finora. Il 16 ci si rendera' conto di tutte queste situazioni. Purtroppo stiamo facendo ridere, qui si pretende di giocare campionati professionistici facendo offerte che io non faccio neanche come carita' a Natale".
Ed una notizia davvero bella viene dalla Sicilia. Il Gela, squadra riammessa dal Consiglio di Stato a giocare in C1, campionato conquistato sul campo, sara' la prima squadra di calcio in Italia testimonial della lotta al racket e all'usura, grazie alla sponsorizzazione della dalla Fai, la federazione delle associazioni antiracket. Lo annuncia in una sua lettera il presidente della stessa Fai, Tano Grasso, in risposta al nuovo allarme lanciato dal sindaco di Gela, Rosario Crocetta, secondo il quale ''la mafia vuole rimettere le mani sulla squadra di calcio della citta'''. Ottenuta l'ammissione in C1 dal Consiglio di Stato (dopo la promozione in campo e i ''no'' ripetuti di Covisoc, Coavisoc, Figc e Tar del Lazio) il nuovo gruppo dirigente (subentrato ai vertici indagati per mafia) starebbe ricevendo pressioni e intimidazioni da parte di ''personaggi vicini agli ambienti mafiosi''. Il neo presidente, Giuseppe Morinello, di 52 anni, nell'arco di un mese, ha subito due misteriosi furti con danneggiamenti. La notte scorsa, all'Asi, nel cantiere della sua ditta che opera nel settore della verniciatura industriale, sono stati forzati i capannoni e asportati un ciclomotore e una ''sabbiatrice'' per la pulitura dei metalli da verniciare. L'11 luglio scorso, all'indomani dell'acquisto della squadra ''Gela Jt'', ignoti gli avevano rubato alcuni mezzi meccanici, tagliato i cavi telefonici, danneggiato i computer dell'impresa e asportato le telecamere a circuito chiuso del cantiere. Ha denunciato tutto alla polizia aggiungendo che taluni personaggi lo avrebbero voluto come proprio prestanome alla guida della squadra. Ma lui si sarebbe nettamente rifiutato. ''C'e' qualcuno - scrive il sindaco Crocetta in un comunicato diffuso alla stampa - che vuole scoraggiare e interrompere il grande processo di rinnovamento e di legalita' che la nostra citta' ha avviato anche nel calcio''. ''E non si illudano alcuni delinquenti - ammonisce, il sindaco - non abbiamo paura! Il Gela correra' con i colori della legalita' e sara' la prima squadra di calcio antiracket e antiusura d'Italia''. Il presidente della Fai, Tano Grasso, oltre ad esprimere solidarieta' all'imprenditore, Morinello, assicura: ''Faro' di tutto affinche' il prossimo campionato di calcio, la squadra del Gela Jt diventi un punto di riferimento nazionale di come e' possibile fare sport a grandi livelli, assicurando il presidio di legalita'''. ''Proporremo alla squadra del Gela, nei limiti delle possibilita' economiche - prosegue, Grasso - di accettare la sponsorizzazione della Fai e di scrivere sulle magliette dei giocatori 'Non ti pago' (lo slogan antiracket-antiusura,ndr)''.

Caos Calcio: E la Lega di C ricorre al TAR. Macalli: “89 società hanno diritto a giocare”

11/08 La Lega di C contro la Federcalcio. Anzi no, a favore. Succede anche questo - un apparente corto circuito interno - nella pazza estate del calcio italiano ancora in attesa dei suoi calendari. Perche' nella vicenda del varo della stagione bloccata dal Genoa entra ora un altro tribunale, il Tar del Lazio, per bilanciare la decisione del giudice civile di Genova. E' stata la Lega presieduta da Macalli a chiedere di annullare lo slittamento del consiglio federale e dunque dei calendari al tribunale amministrativo, organismo gia' chiamato in causa per discutere i ricorsi dei club esclusi dai rispettivi campionati. E la Figc, contro la cui decisione formalmente si oppone una delle sue componenti, sorride. La mossa di Macalli serve a ''tutelare l'interesse delle altre 89 societa''' di serie C, oltre al Genoa, che ancora non sanno se partira' la stagione. ''La data del 28 agosto per l'avvio dei campionati e' inderogabile, e per avere la certezza di partire abbiamo tempo fino al 21'', ha spiegato il dirigente prima di precisare che pero' la richiesta della sua Lega e' di vare i calendari gia' domani. Difficile che la Figc accetti questa accelerazione, anche se il Tar del Lazio dovesse dar ragione alla C e ripristinare la necessita' di un varo rapido dei calendari. Ma se cosi' fosse, i legali di via Allegri avrebbero un'arma in piu' nell'udienza di merito di martedi' prossimo di fronte al giudice civile Alvaro Vigotti. Il magistrato ha infatti per ora sospeso il varo della stagione in via cautelare accogliendo il ricorso d'urgenza del club rossoblu' Un'eventuale sentenza Tar a favore rappresenterebbe elemento processuale, oltreche' strumento di pressione. Carraro ha annunciato ieri il rinvio di consiglio e dei calendari, ma ha chiarito di non aver alcuna intenzione - nella stagione che portera' ai Mondiali - di rinviare il via dei campionati fissato al 28 agosto. Per questo la Figc spera che un eventuale aiuto del Tar pesi sull'udienza del 16 a Genova, alla quale la federazione sara' presente per la prima volta nel procedimento, ma in caso diverso andra' comunque avanti: l'intenzione resta quella di varare i calendari la prossima settimana, anche se il giudice Vigotti dovesse ritenere non valido il processo sportivo al Genoa.

AS Cosenza: Si ferma Jovanic. 0 a 0 degli under contro la Primavera del Palermo

11/08 Sta per concludersi il ritiro silano della squadra di Marulla, alloggiata nell’Hotel la Fattoria di Moccone. E mentre sta per tornare il forte colored Senè, che ha finito le cure presso il suo fisioterapista in quel di Salerno (dovrebbe essere a Cosenza entro sabato) si è fermato oggi il giovane Jovanic. Pare che sia una contrattura che non sembra di grossa entità. Oggi nel pomeriggio tutti gli under e alcuni giovani della Juniores, nel frattempo, hanno pareggiato 0 a 0 contro la primavera del Palermo in quel di Casole Bruzio nel test organizzato da tempo. Una prova importante che è servita ai tecnici per vedere all’opera quei giocatori che non sono stati impegnati nelle amichevoli, ed anche per misurarsi con una squadra primavera di Serie A. Dopo lo slittamento, di Coppa Italia e campionato, di una settimana, leggermente modificati i programmi. Per domenica 21, quando era prevista la prima gara di Coppa, è prevista una partita amichevole. Attualmente, dice il DG Belmonte, ci sono delle trattative, ma pare che sia difficile che vadano in porto. Se tutto va male, comunque, ci sarà una partitella in famiglia. Per il 25 invece sembra fissata una nuova amichevole. La conferma deve ancora arrivare, ma sembra cosa certa. In squadra c’è il solito andir-vieni di elementi in prova ma la questione attaccante, come ribadivano , addirittura con i cori, i tifosi, rimane aperta. Intanto sabato termina il ritiro e dopo l’amichevole con il Rende ci sarà lo sciogliete le righe. Si riprenderà al San Vito martedì 16 agosto alle 14.30.

Caos Calcio: Rinviato il Consiglio Federale che doveva stilare i calendari. Serie D spostata di una settimana. Carraro sul caso Reggina: “Per noi sono in A”, e sul Genoa dice “Hanno sbagliato”. I tifosi fanno causa. Il Messina chiede la Coppa Italia o i danni.

10/08 Con una conferenza stampa, indetta dalla FIGC e tenuta dal Presidente Carraro in persona, il Presidente della Federcalcio ha resa nota la decisione di rinviare a data da destinarsi il Consiglio federale, previsto per giovedì 11, che avrebbe dovuto stilare i calendari per la prossima stagione. La decisione fa seguito alla sentenza del Tribunale di Genova, che dopo il ricorso del Genoa aveva imposto alla Federcalcio di bloccare le procedure per la determinazione dei calendari. L'udienza dei legali del Genoa e di quelli della Federcalcio e' prevista per il 16 agosto e solo dopo quella data potra' riprendere l'iter che porta ai calendari. A seguito di queste decisoni il Comitato Interregionale ha pertanto programmato per venerdi' 19 agosto la riunione del Consiglio Direttivo del Comitato Interregionale in cui verranno stilati i gironi della Serie D ed i calendari della Coppa Italia. Venerdi' 26 agosto saranno pubblicati i calendari del Campionato Nazionale di Serie D, il cui inizio e' fissato per domenica 11 settembre, ed i gironi del Campionato Juniores. Venerdi' 2 Settembre sara' pubblicato il calendario del Campionato Juniores che avra' inizio sabato 17 Settembre. Domenica 28 Agosto e' previsto il primo turno della Coppa Italia mentre il secondo turno si svolgera' domenica 4 Settembre.
Sul caso Reggina, Carraro ha affermato: “Per noi il Messina è in A”
"Ringrazio Petrucci per le dichiarazioni che ci fanno da pungolo anche se non ne avevamo bisogno. La giustizia sportiva, come ha ricordato il presidente del Coni, e' autonoma. Ed e' nostro dovere applicarne le decisioni. E dico dovere e non desiderio o piacere che si possa cambiare secondo le circostanze". Franco Carraro ne ha per tutti. Il presidente della Federcalcio attacca il Genoa e il giudice genovese che ha di fatto bloccato i calendari e ribadisce una volta in piu' la giurisdizione autonoma della Federazione. In attesa della Covisoc che decidera' sulle sorti della Reggina: "Per noi la vicenda Genoa doveva gia' essere chiusa dal momento che si e' pronunciato l'ultimo grado della giustizia sportiva". Per la Figc, insiste, "con la decisione del Consiglio di Stato era finito tutto l'iter previsto dalla legge per le iscrizioni ai campionati, con 5 gradi di giudizio e cioe' Covisoc, Coavisoc, Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni, Tar del Lazio e Consiglio di Stato". Adesso, invece, "purtroppo ci troviamo a dover rinviare gli avvertimenti necessari per fare i calendari". Per quanto riguarda la Reggina, invece, la Covisoc si riunira' domani o dopodomani per esaminare le nuove carte venute fuori anche in relazione alla lettera del presidente del Bologna Renato Cipollini. La Reggina secondo la decisione della Covisoc del 7 luglio, poi ratificata dal Consiglio Federale e' regolarmente iscritta al campionato: "io non rispondo a ipotesi pertanto non posso rispondere alla domanda su che cosa avverra' dopo che la Covisoc avra' esaminato le nuove carte emesse negli ultimi giorni. Io ripeto solo che la Reggina e' regolarmente iscritta ai campionati a oggi". Carraro aggiunge che "quando si riunira' il Consiglio Federale che abbiamo appena riviato parleremo delle risultanze emerse da questa riunione della Covisoc".Ma il terremoto del calcio delle ultime settimane si poteva evitare? "Fin quando che per iscriversi ai campionati ci sara' bisogno di due cose distinte, cioe' il titolo sportivo e le condizioni economiche io temo di no, che non si potra' evitare tutto questo", risponde Carraro. "La legge- aggiunge- ha gia' fissato l'iter per le iscrizioni. Se si rimpiangono i bei tempi andati, devo dire che molti anni fa non erano nemmeno richieste le condizioni economiche". Una delle richieste da cui dipendono le sorti del Bologna calcio riguarda una serie A a 21 squadre, ma rispetto a questa ipotesi Carraro fa capire che i margini sono pochi. "Posso solo dire che i nostri regolamenti prevedono che il format dei campionati si debba cambiare con piu' di una stagione di anticipo".
Foti: “Siamo tranquilli e contenti del nuovo accertamento Covisoc”
"Sono contento di questo accertamento che mette fino alle chiacchiere degli ultimi giorni". Il presidente della Reggina, Lillo Foti, ha accolto positivamente il nuovo esame delle carte sull'iscrizione del club calabrese da parte della Covisoc, annunciato oggi dal presidente federale Franco Carraro per "domani o dopodomani". "La Reggina e' tranquilla - ha continuato Foti - siamo certi di quelli che sono i documenti in nostro possesso. E' giusto poi che la Federazione alla luce di tutte le chiacchiere verifichi meglio ancora i documenti prodotti da noi".
Sul Genoa. “Le regole vanno rispettate”
''E' un dovere, per il Consiglio federale, applicare le decisioni della giustizia sportiva che e' autonoma. Non si tratta di volere o desiderare, non abbiamo alternative. Le regole vanno rispettate''. Sono le parole di Franco Carraro, presidente della Figc, che risponde cosi' alle domande relative alla sentenza con cui la Caf ha confermato la retrocessione del Genoa in serie C1. Carraro ha affermato che gli atti relativi al caso della societa' ligure, che si e' rivolta alla giustizia ordinaria violando la clausola compromissoria, saranno trasmessi alla Procura federale. ''La vicenda Genoa -dice Carraro- e' un caso di illecito sportivo. Questa situazione ci crea un ulteriore problema che e' meglio affrontare piuttosto che mettere la testa sotto la sabbia. Questo caso riguarda temi che, secondo gli organi di giustizia sportiva, sono rilevanti. Avevamo detto che la questione delle iscrizioni ai campionati sarebbe stata complicata. La legge ha previsto un iter di cinque passaggi: Covisoc, Coavisoc, Camera di Conciliazione, Tar e Consiglio di Stato. Avevamo programmato le cose in modo che la questione potesse essere risolta il 9 agosto''. ''Ieri ho incontrato il sottosegretario Gianni Letta -aggiunge Carraro- per informarlo che attendevamo di conoscere il decreto emesso dal giudice Vigotti. Ho detto a Letta che intendevamo considerare quanto avrebbe affermato il magistrato e che avremmo posticipato il Consiglio federale solo come atto di rispetto e buona volonta'. Il rinvio serve a garantire serenita'. Gli avvocati della federazione saranno a Genova il 16 agosto per partecipare all'udienza e presenteranno le tesi della Figc''.''In relazione al decreto emesso dal Giudice Alvaro Vigotti del Tribunale Civile di Genova, va rilevata l'abnormita' di un provvedimento emesso in totale carenza di giurisdizione, tenuto conto che la Legge 280/03 riserva in via esclusiva agli Organi della Giustizia Sportiva le decisioni sui comportamenti rilevanti sul piano disciplinare e l'irrogazione ed applicazione delle relative sanzioni disciplinari sportive. La decisione crea un gravissimo danno sportivo, morale ed economico a tutta l'organizzazione calcistica''. Lo sottolinea, in un comunicato, il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Franco Carraro. ''L'inizio dei campionati e' fissato per il prossimo 28 agosto. Un rinvio - conferma Carraro - e' impossibile perche' costituirebbe, da parte della Federazione, violazione delle norme previste dal Decreto Urbani-Pescante, delle regole del CONI e dell'organizzazione calcistica internazionale. Inoltre disattenderebbe le attese dei tifosi di tutta Italia, determinerebbe un serio disagio tecnico alle squadre, gravi danni economici alle societa' e comporterebbe serie ripercussioni negli impegni internazionali dei club ed in quelli della Nazionale Italiana in vista dei Mondiali 2006. Non assumere domani le decisioni propedeutiche alla compilazione dei calendari crea pertanto un gravissimo problema''. ''Malgrado cio', per doveroso rispetto nei confronti della Magistratura ed affinche' l'udienza fissata dal Giudice Vigotti per il 16 agosto possa aver luogo in un clima di serenita', ho deciso di rinviare il Consiglio Federale gia' convocato per domani 11 agosto'', conclude Carraro.''Serie A con 21 squadre? I regolamenti della federazione prevedono che per cambiare format al campionato si debba decidere con una stagione d'anticipo''. Franco Carraro, presidente della Figc, esclude l'ampliamento della massima categoria, che attualmente comprende 20 formazioni. ''Cambiare la situazione in corso d'opera significherebbe non rispettare i regolamenti. La mia posizione, quella dei vicepresidenti e del presidente del Coni, Gianni Petrucci, sono analoghe''.
Biondi replica: “La clausola compromissionia non compromette i diritti”
''L'articolo 388 del codice penale prevede pene per chi non adempie un ordine legittimo delle autorita'. La clausola compromissoria non compromette i diritti costituzionalmente protetti''. E' il commento di Alfredo Biondi, avvocato difensore del Genoa, a proposito delle dichiarazioni del presidente della Figc, Franco Carraro, secondo le quali il Genoa sarebbe comunque in serie C, a prescindere dalle decisioni della magistratura ordinaria, in virtu' dell'autonomia di giudizio dell'organizzazione calcistica stabilita dalla cosiddetta ''clausola compromissoria''.
I tifosi del Genoa intraprendono un azione legale
I tifosi genoani del Ponente ligure hanno dato mandato ad un avvocato di depositare un atto ad adiuvandum nel procedimento d' urgenza promosso davanti alla sesta sezione civile del tribunale di Genova e deciso dal giudice Alvaro Vigotti che, ieri, ha cautelativamente ingiunto alla Figc la sospensione dell' inquadramento nelle leghe e la formazione dei calendari. L' intervento 'ad adiuvandum' e' un intervento volontario e' previsto dal codice di procedura civile che sostanzialmente amplia il tema da decidere e porta nel contraddittorio anche una terza parte interessata. Nel caso specifico, all' udienza del 16 agosto, oltre al contraddittorio tra legali del Genoa e quelli di Lega e Figc, ci sara' anche quello tra questi ultimi e avvocati che rappresentano le tifoserie.
Franza (Presidente Messina) “O la Coppa Italia o ci pagano i danni”
"Adesso vogliamo la Coppa talia. Altrimenti ci risarciscano i danni". Dopo la vittoria del Messina al Consiglio di Stato, il presidente Pietro Franza vuole ora sistemare tutti i conti in sospeso. Primo di tutti quello relativo la Coppa Italia, alla quale il Messina non era stato ammesso dopo la prima esclusione dalla serie A. "La sentenza - attacca Franza - parla chiaro: dice che siamo puliti ed e' retroattiva al 30 giugno. Sicche' avevamo diritto a partecipare alla Coppa Italia. In questi mesi abbiamo perso tra varie cose 100 milioni di euro. Adesso o ci riammettono in Coppa Italia o ci pagano i danni".

Messina in A, Gela e Turris in C1 assieme al Napoli, Perugia e Salernitana. Il Torino rischia la D. Cancellata la Spal di Pagliuso, iscritta in C2 la nuova Spal.

09/08 Il Messina non aveva debiti fiscali scaduti al 30 giugno 2005, quindi non sussisteva la causa di non iscrizione. E' quanto afferma il Consiglio di Stato nell'ordinanza con cui sono stati respinti i ricorsi presentati contro il Messina, che rimane quindi in serie A. ''Antecedentemente alla scadenza del primo termine perentorio del 30-6-2005 fissato dalla Figc per l'adempimento in questione -si legge nell'atto- era intervenuto il provvedimento di sospensione dell'Assessore Regionale per il Bilancio e le Finanze'' che ''non si e' limitato a impedire la prosecuzione della procedura coattiva di recupero del credito, ma ha dilazionato e reso temporaneamente inesigibili i debiti nei confronti dell'erario rilevanti per l'iscrizione della societa' ricorrente al fine di consentire la loro definizione transattiva''. ''Alla data del 30-6-2005 -prosegue l'ordinanza- non sussisteva quindi la causa di non iscrizione costituita dal mancato pagamento di debiti 'scaduti' nei confronti dell'erario con la conseguenza che non assume rilievo la circostanza che la transazione si e' successivamente perfezionata in data posteriore all'espressione del parere della Coavisoc e alla decisione del Consiglio federale''. Il Consiglio di Stato ha quindi respinto gli appelli presentati da Torino, Perugia, Bologna e Napoli. In conseguenza della decisione , il Torino puo' sperare di conservare la serie B beneficiando del cosiddetto 'lodo Petrucci'. Altrimenti lo attende il calcio dilettantistico. Il Perugia puo' invece puntare alla C1, sempre in virtu' del 'lodo Petrucci'. Il Bologna, avendo perso il ricorso contro il Messina, giochera' la prossima stagione in serie B, mentre il Napoli resta in C1.
Altri due, oltre quello del Messina i ricorsi vincenti, quelli che consentiranno al Gela e alla Sassari Torres di prendere regolarmente parte al prossimo campionato di Serie C1.
Il Torino di Mazzola e di Pulici rischia di partire dalla serie D
La C1 che per il Torino, invece, tra un mese potrebbe diventare addirittura un miraggio. Il Torino si e' visto confermare la bocciatura gia' ricevuta nei tre gradi di giustizia sportiva e, successivamente, di fronte al Tar. L'istanza per la rateizzazione del debito fiscale non e' stata accolta, nessuna fideiussione e' stata prodotta e il bilancio non e' stato certificato. Questi, in sintesi, i motivi che hanno portato al martedi' nero del glorioso club piemontese. Un club che ora, vista la Serie A sfumata, vede allontanarsi la gia' difficile prospettiva di trovare una garanzia sul debito e, quindi, il passaggio attraverso la scappatoia del Lodo Petrucci. Il termine e' la mezzanotte di oggi. Senza fideiussione il Toro dovra' rinunciare anche alla Serie B ingoiando un'amarissima retrocessione tra i dilettanti. E intanto tutta l'attuale "rosa" del Torino Calcio sara' svincolata. E' questa la prima conseguenza alla decisione del Consiglio di Stato che ha bocciato la permanenza della societa' granata nella serie A, conseguita sul campo nella stagione 2004-2005. Lo storico club granata con 99 anni di vita alle spalle, (era stato fondato, infatti, nel 1906), da oggi, infatti, non esiste piu', anche se il "patron" Franco Cimminelli ed il presidente Tilli Romero, sembrano intenzionati a non gettare la spugna e gia' annunciano battaglie in aule giudiziarie. Il nuovo "Toro" dovrebbe, comunque, ripartire dalla serie B grazie al Lodo Petrucci, in virtu' di una cordata di imprenditori subalpini guidata dall'avvocato torinese Pierluigi Marengo, (che ne sara' il nuovo presidente) e dal presidente del'API di Torino, Sergio Rodda (che assumera' la carica di aministratore delegato). Garante morale della nuova societa', il primo cittadino di Torino, Sergio Chiamparino. Un imprenditore di Frosinone, Luca Giovannone, operante nel settore socio-assistenziale, sarebbe il finanziatore della nuova societa' che avrebbe gia' previsto nel piano finanziario, 13 milioni di euro.
Napoli in C1, Salernitana e Perugia in C se fanno il lodo Petrucci
Sconfitta su tutta la linea anche per il Napoli, che si e' visto respingere i 3 ricorsi presentati contro Vicenza, Pescara e Messina per ritardi sui pagamenti (Inail nel caso delle prime due societa'). Tra il pool dei legali partenopei ieri serpeggiava scoramento e amarezza: ''Il Napoli e' stato sconfitto dalla profanazione delle regole, non dalla legge'', ha detto Edoardo Chiacchio, uno degli avvocati della societa' di De Laurentiis. ''Quando salta la tempistica del pagamento, non c'e' piu' niente da fare. Noi abbiamo appurato che alcune societa' hanno pagato in ritardo. Questo e' emerso anche oggi. Senza regole, pero', e' inutile promuovere azioni come terzo interessato''. Non basta, perche' il Consiglio di Stato ha bocciato anche Perugia e Salernitana. I campani, schierati a Palazzo Spada con il presidente Aniello Aliberti, avevano gia' depositato la richiesta per il Lodo Petrucci: in caso di ok, li attendera' la C-1. Respinte, infine, anche le istanze del Verona (contro l'Ascoli per esposizione dei marchigiani verso Inail ed Enpals), del Benevento, dell'Imolese, della Rosetana e della Spal. La lunga estate calda, ora, attende solo di riaccendersi: con gli sviluppi del caso Genoa, che ora potrebbe bloccare la stesura degli organici dei campionati, prevista per giovedi'.
Infatti, come abbiamo ribadito ieri, il tribunale civile di Genova ha 'congelato' la stesura del prossimo campionato di calcio su istanza del collegio difensivo del Genoa Football Club. Il giudice Alvaro Vigotti ha intimato alla Federazione Calcio di sospendere ogni decisione e fissato l'udienza martedi' 16 agosto dove compariranno le parti. Per Preziosi e' il primo pronunciamento positivo nella querelle che ha visto retrocedere per presunti illeciti sportivi il Vecchio Grifone in serie C1 dopo aver vinto il campionato di serie B.
E stasera c’è anche chi festeggia, sulle disgrazie altrui. Ascoli e Treviso che di colpo si trovano in A. Pescara, Vicenza e Catanzaro si ritrovano in B per grazia ricevuta e in C1e C2 una mezza rivoluzione. Tra le società che non si riscriveranno il Venezia degli ex Guidoni e Maldonado e la Spal di Pagliuso cancellata definitivamente. Al suo posto subentra la Spal 1907 che verrà iscritta in C2. La Spal che molti ricordano nelle figurine Panini o quella del mitico Paolo Mazza, presidente di quella che era una 'provinciale' di lusso, da oggi non esiste piu', ma Ferrara non perdera' il calcio. A cancellare con un colpo di spugna la storia della Spal e' stato il Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della societa' gestita dalla famiglia Pagliuso di Cosenza, Fabiano e Luca, e da Lino di Nardo, che l'avevano rilevata tre anni fa dall'ex presidente della Coopcostruttori, Giovanni Donigaglia. Pero' la citta' non restera' senza squadra: la Spal 1907, 'nuova' societa' inventata in citta', e iscritta al 'lodo Petrucci' in queste ultime settimane da una cordata di imprenditori, fara' rivivere i colori societari del bianco-azzurro e ripartira' con meno velleita' e molto piu' pragmatismo dalla serie C2. La nuova societa' sara' gestita dal presidente Gianfranco Tomasi, un immobiliarista, con vice presidente Renzo Ricci, imprenditore, e avra' nello staff dirigenziale il consigliere Paolo Mandini, una sorta di dg che ha gestito tutta la fase della nascita della nuova societa' e l'iscrizione al Lodo Petrucci, e il ds Ruben Buriani, ferrarese ed ex campione del Milan: tutti insieme incontreranno i giocatori della 'vecchia' Spal che sono svincolati dalla societa' e che potrebbero rientrare nella 'nuova': ovviamente con parametri ridimensionati e stipendi ridotti. Proprio domani verranno decise le sorti future della squadra e verranno nominati il dg e l'allenatore.

Prima sconfitta dei Lupi di Marulla battuti per 3 a 2 dal Team Fisiotonik

09/08 (S.G. - E.P.) Sarà stata la preparazione, sarà stato l’avversario davvero impegnativo, ma oggi il Cosenza non è piaciuto per quanto di bello aveva fatto vedere sino ad oggi. Partita molto nervosa, Vanzetto e Biliotti se le sono date di santa ragione (calcisticamente parlando) e in pochi hanno superato la sufficienza. Tra di loro Cordua, D’Amblè, Di Girolamo e Lio. Difese a farfalle e ben cinque gol cha hanno un particolare non indifferente: sono stati segnati tutti di testa. Segno che i reparti difensivi mostrano qualche limite. A difesa dell’As Cosenza, però, bisogna dire che giocava contro la rappresentativa del Team Fisotonik composta da elementi di categorie elevate come Bilotti, Grabbi, Guidoni, Maldonado, Perrotta e compagnia cantando, che sicuramente non sono gli ultimi arrivati. Sul piano negativo pesa anche la stanchezza dovuta alla preparazione che ormai è agli sgoccioli e infine, prima partita in cui la truppa rossoblu ha superato i 45 minuti giocando fino al 71’ prima della girandola dei cambi. Fino a quel momento, in vantaggio, gli altri due gol del Team Fisotonik arrivano con i perni di centrocampo fuori. Non che i loro sostituti avessero demeritato, anzi però esclusi il trio delle meraviglie (Lio Scorrano Vanzetto) che si trovano a occhi chiusi, l’assetto è ancora farraginoso. Tranne per Di Girolamo, che continua ad andare a benzina super, e la cabina di regia che rimane saldamente nelle mani di Cordua per il resto si sono evidenziate pecche, in difesa e soprattutto in attacco. Oggi D’Amblè ha fatto davvero due bei gol, ma sarà sempre facile segnare di testa? A casa l’argentino Pierucci, nel secondo tempo Marulla ha schierato il giovane Domicoli la cui posizione da oggi è di nuovo in bilico. L’attaccante, tesserato con il Gela, oggi potrebbe tornare di interesse alla società siciliana riammessa dal Consiglio di Stato in C1. Insomma un buon test che alla fine ha mostrato i veri limiti dei rossoblu. Lavoro, dunque per Marulla, ma soprattutto per il DS Ciccio marino, oggi scuro in volto, che deve darsi da fare per potenziare l’organico. Per la cronaca Guidoni gioca appena sette minuti e poi, per un risentimento, viene sostituito dall’ex Antonino Marcatti che porta in vantaggio il Team Fisiotonik (che ad onor del vero ha dimostrato che i suoi giocatori sono tutti validi) di testa battendo il bravo portiere Bruni al 34’ con un colpo di testa imprendibile. Pareggio, sempre di testa, di D’Amblè dopo appena sei minuti e tutti a riposo.
Nel secondo tempo Marulla inserisce subito Domicoli per Cimadomo, apparso un tantino appannato, e solito cambio di portiere con Fischetti che sostituisce Bruni. E’ il Cosenza che però, di nuovo di testa, va in vantaggio al 70’, con D’Amblè, che così segna la sua prima doppietta, e girandola di cambi per Marulla che ne sostituisce tre di colpo, Vanzetto, D’Amblè e Lio. Ma dopo appena cinque minuti sull’ennesimo colpo di testa, questa volta di Del Signore (davvero un bel giocatore) Fischetti sbaglia la parata e la palla gli scivola in fondo al sacco. Sull’ultimo affondo, a dieci dal termine, è ancora Del Signore, sempre di testa che fa di nuovo secco Fischetti per il definitivo tre a due. A questo punto manca il fiato e squadre che terminano ogni velleità. Ricordiamo inoltre che con al sentenza del Consiglio di Stato di oggi, che oltre al Messina in A, riammette in C1 il Gela e la Torres, bloccando così tantissimi movimenti che stavano per essere effettuati in un gigantesco effetto domino che vedeva addirittura possibili ripescaggi di una squadra cosentina in una categoria superiore. Intanto circola già la probabile formazione del nuovo girone I della serie D la cui composizione dovrebbe essere ufficializzata il 13 agosto. Ma il condizionale è d’obbligo, perchè dopo la sentenza del Giudice Civile di Genova che blocca la formazione di calendari spostandola al 16 agosto anche la D dovrebbe aspettare. Nel frattempo circola la formazione del nuovo girone che dovrebbe essere formato da Adrano, Alcamo, Angri, Campobello di Mazara, Comiso, Cosenza, Ebolitana, Giarre, Licata, Nissa, Ragusa, Rossanese, Sapri, Scafatese, Scillese, Siracusa, Trapani, Vibonese. Inoltre per giovedì prossimo è prevista una amichevole della Juniores con la Primavera del Palermo, in ritiro in quel di Casole. Per sabato mattina è prevista la formazione dei girono di Coppa Italia. Sempre sabato amichevole notturna con il Rende che chiude il ciclo di preparazione in Sila. L’Appuntamento, quindi è per il 17 agosto direttamente al San Vito dove il Cosenza riprenderà la preparazione tradizionale. Ha assistito all'incontro un pubblico di oltre 200 tifosi.


A.S. Cosenza-Team Fisiotonik 2-3
A.S. Cosenza: Bruni (46’ Fischetti), Dierna, Longobardi (65’ Scarlato), Vanzetto (71’ Morrone), Scorrano (85’ Crescibene F.), Maglione, Di Girolamo, Cordua (71’ Sanso), D’Amblè (71’ Jovanic), Lio (77’ Coppola), Cimadomo (46’ Domicoli). A disposizione: Ambrosecchia, Levato, Brogno, Giacalone. All. L. Marulla.
Team Fisiotonik: Marchese, Tomasi, Perrotta, Pesci, Maldonado, Parise, Biliotti, Del Signore, Guidoni (7’ Marcatti), Galeano, Grabbi. A disposizione: Spingola, Simonetti, Amendola, Leta. All. T. Del Morgine.
Arbitro: Pranno di Cosenza.
Assitenti: Grande e Aquila.
Marcatori: 34’ Marcatti, 40’ e 70’ D’Amblè, 75’ e 80’ Del Signore.
Note: spettatori 200 circa. Ammonito Biliotti.


La Caf spedisce il Genoa i C ma il ricorso blocca i calendari. La CAF boccia tutti i ricorsi. In serata scontri nella città ligure

I tifosi in piazza08/08 La Commissione d'appello federale (Caf) ha respinto tutti i reclami presentati in relazione ai verdetti espressi dalla Commissione disciplinare sul caso Genoa. Bocciato, quindi, il ricorso del club ligure contro la retrocessione all'ultimo posto del campionato di serie B 2004/2005 e contro la penalizzazione di tre punti in classifica da scontare nella stagione 2005/2006 per l'illecito sportivo commesso nella gara Genoa-Venezia dell'11 giugno scorso. Respinti anche i reclami presentati da dirigenti e tesserati coinvolti nella vicenda. Per Enrico Preziosi, presidente del Genoa, e' stata confermata l'inibizione di 5 anni. Stessa sanzione per Stefano Capozucca, direttore generale dei rossoblu. Inibizione di 5 anni per Franco Dal Cin, ex amministratore delegato del Venezia, e di 3 anni e 1 mese per Michele Dal Cin, direttore generale del club veneto. Inibizione di 5 anni anche per Giuseppe Pagliara, ex general manager del Venezia. Bocciati anche i ricorsi dei calciatori. Confermati i 6 mesi di squalifica per Martin Lejsal, ex portiere del Venezia, e i 5 pesi per Massimo Borgobello, attaccante che lo scorso anno militava nel club veneto.
''Non finisce qui'': dopo il no secco della Caf ai ricorsi del Genoa, Enrico Preziosi l'aveva detto. E difatti anche se la giustizia sportiva ha concluso il suo corso, relegando definitivamente il club rossoblu' in serie C1, nessuno puo' scommettere che giovedi' come previsto i calendari di A e B siano varati, e senza il Genoa. L'ultimo colpo di scena e' infatti l'annuncio da parte degli avvocati genoani di una richiesta di sospensione della sentenza Caf al giudice civile. Non a caso in Figc il consiglio federale convocato per giovedi' 11 non ha ancora argomenti definiti, e non si puo' dare per certo che nello stesso giorno sara' varata la stagione. La Commissione d'appello federale (Caf) ha stamattina confermato punto per punto la sentenza della Disciplinare del 27 luglio: secondo i giudici la combine con il Venezia e' provata, non solo dagli ormai famosi 250.000 euro trovati nella macchina di Giuseppe Pagliara, dirigente del club veneto, all'uscita della fabbrica di Cogliate del presidente Enrico Preziosi, ma anche da decine di intercettazioni telefoniche. Percio' Genoa relegato all'ultimo posto dello scorso campionato di B e retrocesso, con in piu' un handicap di 3 punti. Zavorrato dall'illecito sportivo ''consumato'', affonda il club piu' antico d'Italia. Con esso lo stesso Preziosi e l'ormai ex amministratore delegato del Venezia (nel frattempo fallito), Franco Dal Cin: per entrambi confermati 5 anni di inibizione. Nessuno sconto anche per i giocatori Martin Lejsal (6 mesi) e Massimo Borgobello (5 mesi), ne' per il dg del Genoa Stefano Capozzucca e Pagliara (5 anni). Altro che ritorno in A. Dopo 10 anni d'attesa la gioia dei tifosi per la massima serie riconquistata e' durata pochi giorni. Si era conclusa cosi' una vicenda iniziata a giugno con l'inchiesta sulle scommesse clandestine avviata dalla procura di Genova. Ma la nuova mossa legale del Genoa apre scenari pericolosi: per tutto il giorno in Figc si e' atteso di sapere quale sarebbe stata la mossa di reazione annunciata da Preziosi. A lungo e' circolata l'ipotesi di un ricorso al Tar del Lazio, di fronte alla quale si era pronti a far slittare di una settimana la compilazione dei calendari. Se non altro per evitare che eventuali sospensive, a ripescaggi avvenuti, aumentassero la tentazione di una serie A a 21 squadre. Esattamente come fu per il caso Catania, due anni fa, quando la B lievito' fino a 24 squadre. In serata, il quadro si e' chiarito: il Genoa sta preparando un ricorso al giudice civile. E l'ipotesi di un blocco d'urgenza - da decidere dunque gia' entro mercoledi' - impedisce in sostanza di definire il contenuto del consiglio federale dell'11. E lascia allenatori, giocatori e tifosi col fiato sospeso in attesa di conoscere le giornate della prossima serie A.
Il provvedimento d’urgenza al Tribunale civile
Un provvedimento d' urgenza davanti al giudice civile (art. 700 cpc), presentato dai legali del Genoa, potrebbe bloccare l' efficacia del provvedimento adottato dopo la deliberazione della Caf. L' avvocato Andrea D' Angelo, uno dei civilisti che si occupa del Genoa, conferma soltanto di aver ricevuto l' incarico ''che riguarda una iniziativa di fronte ad un giudice dello Stato''. Si dovrebbe trattare, dunque, di un ricorso d' urgenza, previsto dall' art. 700 del codice di procedura civile che, se accolto durante la prima udienza (che avviene 'inaudita altera parte' e quindi con la sola presenza dei ricorrenti), potrebbe portare a bloccare i provvedimenti di cui al ricorso. In altre parole, se il giudice ravvisasse un pericolo imminente di un danno irreparabile, potrebbe in via cautelare decretare la sospensione della sentenza in virtu' della quale il Genoa scivola in serie C1. I legali del Genoa non hanno confermato invece un ricorso al tribunale amministrativo regionale del Lazio.
Cosa accadrà adesso, le scadenze
La calda estate del calcio italiano sta per vivere l'ultima settimana di importanti decisioni. Dopo la decisione della Caf sul caso d'illecito sportivo che coinvolge il Genoa, in cui la Commissione ha confermato la sentenza della Disciplinare che prevede la retrocessione in Serie C1 con tre punti di penalizzazione in classifica per il Genoa, si continua martedì con il Consiglio di Stato che prenderà in esame i ricorsi presentati alla giustizia amministrativa dai club esclusi dai campionati. Il caso più importante è quello del Messina, riammesso dal Tar in Serie A. In discussione il ricorso presentato dalla Figc e dal Bologna. In esame anche i casi di Torino, Perugia e Salernitana. Si conclude giovedì 11 agosto con il Consiglio Federale che esaminerà le domande relative al lodo Petrucci, deciderà sui ripescaggi e sugli organici dei campionati. Alle ore 19 si sarebbero dovuti stilare i calendari, ma dopo il ricorso alla giustizia ordinaria tutto sarà rimandato.
Gli incidenti
In serata la manifestazione organizzata da alcuni club di tifosi genoani, la serata dell’orgoglio rossoblu, per protestare contro la sentenza della Caf di retrocedere in serie C 1 con tre punti penalizzazione il Genoa si è trasformata in una serie di scontri da guerriglia urbana. Scontri che sono ancora in corso in particolare nella zona tra piazza Annunziata, via Balbi, la stazione di Piazza Principe e in vicoli del centro storico che scendono verso il porto. Lacrimogeni e cariche di alleggerimento da parte di Polizia e Carabinieri e dall'altra parte lancio di fumogeni, cassonetti dell'immondizia bruciati e vandalismi su auto e moto parcheggiati nella zona. I violenti che stanno fronteggiando le forze dell'ordine non sono numerosi (ad occhio e croce poco più di un centinaio, ma negli scontri sono coinvolti anche i "veri" e pacifici tifosi del Genoa (qualche migliaio) che non riescono a defluire dal cul de sac rappresentato da Via Balbi, una strada a senso unico piuttosto stretta e in leggera discesa. Il caos in zona è notevole anche se, al momento, a parte il fumo acre di lacrimogeni e fumogeni e la puzza dei cassonetti bruciati che infastidisce non poco, non pare vi siano feriti di una qualche gravità. Gli scontri più duri tra violenti e forze dell'ordine sono avvenuti in piazza Acquaverde, cioè il piazzale antistante la Stazione di Principe dove si sono verificati anche i maggiori atti di vandalismo su auto, moto, arredo urbano e qualche serranda di negozi.Il corteo di tifosi si era formato alle 21, 30 in piazza De Ferrari e si era poi diretto appunto sull'asse viario che conduce a piazza Principe. I primo scontri si sono verificati, verso le 22 - 22, 30 in piazza Annunziata, poco prima di Via Balbi quando qualche centinaio di violenti hanno cominciato a lanciare fumogeni e pietre con le forze di polizia. Sembra finita ma non e' cosi': restano sul selciato un tappeto di bossoli di lacrimogeni e cocci di bottiglia, le macchine rovesciate, due fotografi malmenati e cittadini con gli occhi infiammati dai lacrimogeni. Mentre gli ultras rompono le vetrine a Castelletto, polizia e carabinieri si dividono: una cinquantina vanno a difendere la redazione del Secolo XIX. Altri contengono gli ultras a Castelletto. La polizia dice che e' presto per un bilancio. Ma domani e' un altro giorno, e la protesta potrebbe continuare.
Inutili le parole del Prefetto e del Questore
"Non tollereremo gli eccessi della tifoseria". Lo ha detto il questore di Genova, Salvatore Presenti, dopo la sentenza della Caf che ha bocciato il ricorso del Genoa confermando la retrocessione in C1 con 3 punti di penalizzazione. Stessa linea del prefetto di Genova, Giuseppe Romano: "Mi auguro che da parte del tifo ci sia solo una protesta civile". Chi non ci sta e' il presidente della Provincia, Alessandro Repetto, che ha presentato una denuncia al Procuratore della Repubblica per abuso in atto d'ufficio, "per i passaggi oscuri della vicenda in merito alla decisione della Caf, per il comportamento dei giudici che hanno deciso prima del processo, cosa che costituisce causa di ricusazione del componente dell'organo giudicante che deve pertanto astenersi dal giudizio".

Secondo pareggio per i Lupi di Marulla. Con la Scillese in campo i due nuovi arrivi

06/08 (S.G.) Prove di campionato tra As Cosenza e Scillese. Mister Marulla non perde tempo e butta nella mischia i suoi due nuovi arrivi, giusto per vederli all’opera. E non sfigurano. L’esterno Dierna sa il fatto suo e desta una buona impressione con buone percussioni sulla fascia. Un po’ meno l’argentino Pierucci che si muove bene, coglie anche una traversa ma sembra un po’ inefficace. Ma per la panchina, finchè non recupera la forma, dovrebbe andare bene. Al Mister il giocatore è piaciuto e a fine gara ha detto “Ha solo due giorni di allenamento, non si poteva pretendere di più”. Sulla partita Marulla ha detto che “La squadra mi è piaciuta ma ha concretizzato poco rispetto a quanto prodotto, vedremo di migliorare”. Non male la compagine reggina che addirittura si prende il lusso di andare per prima in vantaggio dopo appena sette minuti del secondo tempo. A rete va Guardalvascio con un preciso colpo di testa. Il Cosenza, dominatore del primo tempo, con almeno dieci palle gol sprecate ed un Di Muro in ottima vena, allora reagisce e trova il gol con Cordua che riesce ad infilare dalla distanza il sette del portiere reggino. Troppe le palle gol sprecate dagli undici rossoblu. Per Marulla, ancora, c’è tempo per rimediare. (Foto Drummi)

COSENZA-SCILLESE-1-1
Marcatori: 52' Guardalvascio(V),64' Cordua(C)

COSENZA pt: Bruni, Dierna, Ambrosecchia, Vanzetto, Scorrano, Maglione, Di Girolamo, Cordua, Pierucci, Lio, D'Amblè.
COSENZA st: Fischetti, Sanso, Scarlato, Cimadomo, Domicoli, Levato, Jovanic, Cordua, Giacalone, Longobardi, Chiappetta.
SCILLESE:Di Muro, Nicolotta, Corsano, Dardanelli, Maisano, Belardinelli, Tafuro, Catalano, Guardabascio, Granata, Shulko.
SCILLESE st: Gulluni, Nestola, Crhits, Bagnato, Umbro, Macrì, Almenio, Meduri, Cortese, Scevola, Strasorier.
ARBITRO: Crispino di Catanzaro

Bigliettini durante il processo della CAF del Genoa. Preziosi chiede di azzerare il processo

06/08 ''Ieri mentre i nostri difensori stavano discutendo, alcuni giudici della Caf si passavano bigliettini poi strappati e cestinati''. E' quanto detto oggi Enrico Preziosi, il presidente del Genoa, inibito per cinque anni dalla sua carica per illecito sportivo, parlando in viva voce al telefono nello studio milanese di uno dei suoi legali, l'avv.Lorenzo Crippa. Preziosi ha spiegato che tale circostanza ''e' stata notata da molti e ci sono state anche riprese''. Il presidente del Genoa ha poi aggiunto che i pezzi dei bigliettini sono stati presi e sono stati ricomposti. Queste annotazioni ricomposte, dalle fotocopie fornite nel corso della conferenza stampa, risultano essere stati redatti su carta intestata della Figc. In uno, per esempio, c'e' scritto: ''L'esclusione dalla serie B...il Consiglio federale poi l' assegna o/a campionati di C1, C2 o dilettanti''. ''Come vedete - ha proseguito Preziosi - la sentenza a parer mio era gia' scritta''. Oltre a questa frase nei bigliettini ricostruiti, in tutto quattro, ce n'e' una 'irrispettosa' nei confronti di Preziosi. Per questa vicenda e per una precedente lettera, scritta dal presidente della Disciplinare Claudio Franchini, dopo il giudizio di primo grado, Preziosi e i suoi legali, l'avv.Crippa, il professor Franco Coppi e l'avv.Biondi, auspicano che i vertici della giustizia sportiva ''intervengano per ridare dignita' - ha detto Crippa - a un giudizio che sembrerebbe quanto meno averla persa. Noi riteniamo che lo strumento non possa che essere l'azzeramento di tutto il procedimento''.

Reggina: oramai è scontro politico. La società, stufa delle polemiche, non replica più. La Salernitana presenta un esposto.

05/08-(G.C.)- Il caso Reggina continua. Lo “scontro” verbale si arricchisce di una nuova puntata. Sulla scena oltre a Molgora, deputato della lega, Loiero, Presidente della Regione Calabria, Pino Gentile, esponente forzista è entrato il sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Valentino. Il deputato reggino si è soffermato sul singolare rapporto tra il presidente del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara e il sottosegretario all'Economia Daniele Molgora. ''Trovo singolare che, invece di rispondere alla mia lettera pubblica, con quale gli rappresentavo in maniera puntuale la correttezza della Reggina calcio, all' esito delle verifiche effettuate dalla Covisoc, che l' ha accertata, il sottosegretario Molgora intrattenga, per quanto si legge, rapporti sul tema proprio con il presidente del Bologna, e cioè con la squadra che avrebbe interesse ad eventuali anomalie amministrative della Reggina''. ''Rilevo, da articoli di stampa - aggiunge Valentino - che vi sarebbero stati contatti fra Molgora ed il Bologna calcio nell' ambito delle vicende che hanno provocato la sua risposta in Parlamento all'esito di una interrogazione tesa a conoscere la regolarità delle posizioni finanziarie di alcune squadre di calcio. E' bene rimarcare che non esistono anomalie di sorta e che la condotta della Reggina coincide con le disposizioni di legge, il cui rispetto non può essere posto in discussione con superficialità ed approssimazione. Il Presidente della Camera, giustamente, proprio per un riguardo all'ordinamento sportivo, ha dichiarato inammissibili alcune interrogazioni che afferivano alle complesse situazioni che sta attraversando una parte del nostro calcio in questo momento. Ma se i rappresentanti delle squadre di calcio interloquiscono direttamente, come ha dichiarato lo stesso Gazzoni al Corriere della Sera, con le autorità che dovrebbero garantire, in maniera oggettiva, le verifiche più puntuali e penetranti sui temi sottoposti alla loro cognizione, viene sostanzialmente elusa la disposizione del Presidente della Camera, anzi si offre la stura ad ogni tipo di considerazione''. Secondo Valentino, ''e' auspicabile, onde evitare inutili propalazioni di notizie assolutamente infondate, porre termine, immediatamente, a questo 'chiacchiericcio' agostano che non giova a nessuno e mortifica la dignità dello sport, che a Reggio Calabria e' esaltato dalle grandi soddisfazioni che la Reggina da' ai suoi tifosi''. Non si è fatta attendere la risposta del sottosegretario Molgora: ''Le dichiarazioni assolutamente strumentali del Sottosegretario Valentino non fanno altro che gettare ulteriori ombre sulla società calcistica, la Reggina Calcio S.p.A, di cui di fatto e' diventato il portavoce''. Molgora rincarando la dose afferma ''la realtà e' che nessuno dei politici intervenuti ha neanche la benchè minima idea di che cosa si stia parlando. Nel nostro Paese ci sono delle norme che vanno rispettate anche nel calcio''. ''La documentazione prodotta dall'Agenzia delle Entrate - ha confermato il sottosegretario - e' chiara e non ammette interpretazioni di sorta”. ''Al contrario trovo particolarmente sconveniente -conclude Molgora - che Valentino, in qualità di sottosegretario alla
Giustizia, invece di tutelare la verità e, appunto, la giustizia, tenga più alla sua squadra del cuore prendendo posizioni che esulano dalla realtà. Nessuno in questa situazione, a parte il sottoscritto, porta lo straccio di un elemento probatorio, ma soltanto chiacchiere da bar'' .La società amaranto ribadisce ''la legittimità del proprio operato e della documentazione prodotta per conseguire l' iscrizione al campionato nel rispetto dei tempi''. Anche Meduri, senatore di Alleanza Nazionale, prende posizione ''Io sto con la Reggina più volte citata dai giornali, anche del nord, come esempio di serietà e, come parlamentare, alla ripresa dei lavori, interrogherò il Presidente del Consiglio per avere notizia sulla effettiva serietà nei comportamenti del Sottosegretario Folgora e sulla compatibilità della sua posizione nel governo della Nazione''. ''La verità – aggiunge Meduri - e' che Covisoc e Coavisoc non hanno riscontrato nulla di irregolare nella pratica della Reggina e ne hanno disposto l'iscrizione al campionato di Serie A; l'altra verità e' che il Bologna e' stato retrocesso per aver perso la sfida sportiva sul campo, ed anche lo spareggio tra emiliane, e adesso cerca di rientrare con cavilli giuridici molto improbabili. Improbabili come la serietà dei padani, Ministri e Sottosegretari compresi, sempre pronti a spendersi contro il Sud quale che sia: siano le persone qualunque, siano i lavoratori forestali, siano i tifosi. Noi, pur da rivali, preferiamo i tifosi messinesi a quelli bresciani o veronesi o bergamaschi sempre pronti, a causa di un tifo irrazionale e spesso scellerato a creare disordini, scontri con le Forze dell'Ordine ed aggressioni ai danni di persone e cose''. La verità eclatante sfuggita a molti è che la fidejussione presentata all'Agenzia delle Entrate è stata emessa dalla San Remo, società che non aveva titolo a farlo e che era stata coinvolta nello scandalo fidejussioni del 2003. Se il Cosenza è stato escluso dal mondo del calcio per la fideiussione presentata con un giorno di ritardo, la Reggina che è in ritardo da più di un mese deve fare la stessa fine, siccome la legge non è uguale per tutti prepariamoci a vedere ai nastri di partenza della serie A la società amaranto. Il calcio ha perso credibilità, e con il passare degli anni ci accorgiamo che lo sport più conosciuto al mondo è diventato marcio e non c’ è cura che lo possa salvare.
E la Salernitana presenta un esposto
La Salernitana Sport spa ha presentato un esposto denuncia all'ufficio indagini della FIGC, alla procura federale della FIGC e alla segreteria generale della FIGC, in merito alle notizie apparse sulla stampa nazionale relative al caso Reggina Spa ed alle dichiarazioni dell'allenatore del Bologna, Renzo Ulivieri. Lo rende noto il Presidente della Salernitana, Aniello Aliberti. E' inoltre allo studio dei legali della Salernitana, documentazione relativa al Napoli Soccer che potrebbe essere oggetto di un ulteriore esposto denuncia agli organi della FIGC.

L’AS Cosenza prova un argentino

05/08 Marino è ancora a caccia di un panzer dell’area di rigore e questa volta si rivolge direttamente oltre oceano. Infatti, abbastanza anonimamente, da due giorni è presente al ritiro di Moccone, l’argentino Fernando Pierucci, classe ’79, attaccante di 1.80 mt proveniente da una squadra della serie A equadoregna. Pierucci, appena sbarcato dal nuovo continente, è ancora sotto l’effetto del jetlag e, tra le altre cose, è apparso anche un po’ soprappeso. Probabilmente Mister Marulla non potrà provarlo subito nella partita amichevole contro la Scillese, prevista per sabato, ma lo vedrà in allenamento. Di lui si dicono grandi cose, bisognerà vederlo all’opera. Intanto dal Grosseto è arrivato un esterno destro difensivo, Emilio Dierna, classe ’87, che sembra essere un ottimo under, utile a coprire quel vuoto difensivo che mancava. Tra vecchi e nuove conoscenze, ha fatto ritorno in rosa, il giovane Fabio Crescibene, under di buona speranza che ha fatto vedere buone cose lo scorso anno. Oggi doppia solita seduta con pioggerellina e temperatura decisamente silana e partitella. Sabato amichevole con la Scillese.

La CAF conferma la serie C al Genoa. I legali chiedono il riesame degli atti, i tifosi in piazza. A Salerno bloccano i treni e a Como si ricorre al Tar. Bonolis dice che farà sorridere… sarà.

05/08 Un calcio impazzito al pallone e sentenze che si rincorrono nelle aule dei Tribunali mentre i tifosi si organizzano nella protesta. Dopo il blocco dei traghetti a Messina, Salerno blocca i treni e la pentola a pressione di Genova sta per scoppiare. Tutto in nome di un calcio che non c’è più. In barba a chi parla di tagli e ritagli di bilanci sempre più truccati. Sentenze parziali che non ammettono repliche e chi ci va di mezzo sono i più esposti, i meno forti, i non protetti politicamente e/o economicamente dalle forze oscure che dominano il pallone di oggi. Mentre Mediaset sfila il calcio alla Rai, Bonolis trova anche il tempo per dire che il suo 90° minuto farà sorridere. Chissà in questo scenario quante battute si riusciranno a fare dopo l’ennesima serie di ingiustizie. Nel frattempo Maldonado (ve lo ricordate?) oggetto del contendere Genoa-Venezia si allena con i disoccupati proprio quando Reggio è accerchiata dalla politica e a Cosenza si respira ancora aria di confino in serie D. Aspettando Messina. Ma veniamo per gradi.
Il Genoa in C
Genoa in serie C e conferma della penalizzazione di 3 punti per il prossimo campionato. E' stato inflessibile il procuratore della commissione d'appello federale Palazzi quando nel suo intervento ha ribadito tutte le accuse al Genoa e ai suoi dirigenti con la conseguente richiesta di confermare tutte le condanne emesse dalla Disciplinare con un'unica eccezione: per Palazzi infatti la posizione del portiere Lejsal va rivista in quanto proprio in virtu' della collaborazione che avrebbe dato il portiere del Venezia agli inquirenti meriterebbe un sconto sulla pena (in primo grado Lejsal era stato condannato a 6 mesi). Per il resto la lunga giornata della Caf sul caso Genoa-Venezia e' proseguita con le arringhe dei difensori che hanno soprattutto tentato di interpretare il corpo delle prove in modo opposto all'accusa: in questo caso, dopo i difensori di Borgobello, l'avv. Mascia, i legali di Lejsal, Agliaria e Dal Cin, ossia Mazzali e Deodato, la parte del leone l'ha fatta il difensore del presidente del Genoa, Preziosi ossia l'avv. Coppi. L'avvocato, gia' difensore di Giulio Andreotti, ha analizzato tutte le intercettazioni telefoniche, dall'8 all'11 giugno, praticamente le ha rilette tutte, dando una ricostruzione alternativa dei fatti, ribadendo punto a punto sul testo dell'accusa. Secondo il difensore di Preziosi l'acquisto di Maldonado era reale, non c'e' stato nessun illecito da parte del Genoa, ma soprattutto ha voluto sottolineare: ''l'accanimento dell'accusa nei confronti dei grifoni''. E' stata quella di Coppi un'arringa fiume: quasi 3 ore e difesa appassionata. ''Non si puo' fare giustizia sommaria per rispettare un calendario - ha chiuso l'avv. Coppi - fate tutto quello che dovete fare per prendere una decisione giusta e ponderata. In ballo ci sono anche ingenti questioni economiche, non solo il fallimento sportivo del Genoa calcio, ma anche patrimoni personali e collettivi''. ''Dove sta il presidente del Venezia Gallo? Perche’ la Figc non ha aperto un'inchiesta anche sui rapporti tra Torino e Venezia?''. Queste le domande rivolte alla Caf dall'altro legale del pool del Genoa, l'on. Alfredo Biondi nella sua arringa, che ricalca quanto gia' dichiarato davanti alla Disciplinare di Milano. L'unica novita' e' che Biondi nella sua qualita' di difensore del Genoa ha chiesto di usare un occhio di riguardo per una societa' che ha fatto molti sforzi per rendersi competitiva. Adesso tocca ai giudici della commissione d'appello, presieduta dal professor Cesare Martellino: la camera di consiglio si aprira' domani mattina alle 9,30. La sentenza della Caf e' attesa per domenica, al piu' tardi lunedi' mattina. Il Genoa calcio sara' quindi regolarmente in campo per la partita di Coppa Italia di domenica contro il Catanzaro.
I legali chiedono di rivedere gli atti
"Prendetevi il tempo che vi serve perche' non si possono commettere errori giudiziari al solo fine di scrivere un calendario calcistico". Lo ha affermato l'avvocato Franco Coppi, legale di Enrico Preziosi, al termine del suo lungo intervento (due ore e cinquanta minuti) nel dibattimento alla Caf riguardante il Genoa calcio. "Non possono accomiatarvi da voi senza scongiurarvi di riesaminare punto per punto tutti gli atti in vostro possesso dai quali risulta che il comportamento di Preziosi e' stato improntato alla piu' totale liceita'". Da domani la Commissione d'Appello Federale si riunira' in Consiglio per deliberare.
I tifosi in piazza
Alcune migliaia di tifosi genoani si sono riuniti a Genova al Porto Antico per manifestare contro la sentenza di retrocessione in serie C e per chiedere la A ''conquistata sul campo''. I tifosi hanno formato un corteo che si e' diretto verso il ponente bloccando via Gramsci. Sono stati distribuiti facsimili di schede elettorali che probabilmente verranno in seguito bruciate in segno di protesta.
A Salerno bloccano i treni
I tifosi della Salernitana hanno bloccato i binari della stazione ferroviaria per protestare contro la mancata iscrizione della societa' alla serie B. I tifosi, dapprima non piu' di sessanta, si sono radunati in un primo momento in piazza Casalbore, dove c'e' il vecchio stadio "Vestuti", e poi si sono diretti alla stazione. Li' hanno occupato i binari gridando, tra le altre cose, "O iscrizione o rivoluzione" e scandendo slogan e insulti contro la Lega, la Figc e il suo presidente Franco Carraro. Dopo circa venti minuti nei quali sono stati fronteggiati dalla Polizia che pero' non e' intervenuta, i sostenitori della squadra campana, saliti a un centinaio, si sono spostati dai binari anche per la mediazione del consigliere comunale di An Roberto Celano. Oggi la Salernitana ha presentato un esposto-denuncia all'Ufficio indagini della Figc, alla Procura federale e alla segreteria federale "a seguito delle gravissime notizie - ha comunicato la societa' - apparse sulla stampa nazionale in data odierna relative alla Reggina Calcio spa ed alle dichiarazioni del signor Ulivieri Renzo nella qualita' di membro del Consiglio Federale. Sono, inoltre, in questo momento al vaglio dei legali le posizioni di tutte le societa' intervenute contro la Salernitana Sport nel giudizio innanzi al Tar del Lazio ed in particolare della Societa' Napoli Soccer per verificare se esistono gli estremi per un ulteriore esposto-denuncia ai competenti organi in merito alla regolarita' della documentazione presentata presso le Leghe di competenza e presso la Co.Vi.So.C. per l'ammissione ai rispettivi campionati". La situazione si e' successivamente calmata alla stazione di Salerno, dove si e' registrato per ora solo un ritardo del treno in partenza per Milano per la protesta dei tifosi della Salernitana. I sostenitori della squadra si sono allontanati pacificamente, controllati a distanza dalla Polizia. Ritardi a catena, tuttavia, hanno reso noto le Ferrovie, si verificheranno inevitabilmente su tutta la linea tirrenica, sulla quale si era gia' pronti ad arrestare la circolazione nel caso la manifestazione si prolungasse.
A Como ricorrono al TAR
Tre anni fa, di questi tempi, il Como si apprestava ad iniziare il campionato di serie A. Oggi, dopo la sentenza del collegio arbitrale del Coni, la squadra non potra' gareggiare nemmeno nella serie C2, e la citta', quindi, rischia di ritrovarsi senza calcio. Il Coni, in sostanza, non ha riconosciuto il titolo sportivo della societa' Calcio Como 1907, che fa capo agli imprenditori De Blasi e Barzaghi, societa' che aveva acquistato la Royal di Enrico Preziosi, che a sua volta si era aggiudicata l'asta fallimentare. ''La partita non e' ancora finita, ricorreremo al Tar e al Consiglio di Stato'', riferisce il presidente Alessandro De Blasi, che dopo la sentenza di questo pomeriggio si e' precipitato in Trentino, nel ritiro dove la squadra ha iniziato la preparazione precampionato con l'allenatore Giampiero Zecchin. Il problema piu' urgente e' quello dei calciatori: il Como ne ha sotto contratto una quindicina, e la societa' sostiene che lo resteranno fino al pronunciamento del Consiglio di Stato. Ma i procuratori dei giocatori sostengono che, in pratica, possono ritenersi svincolati gia' da oggi.
E Maldonado, oggetto del contendere, si allena con i disoccupati
Il centrocampista paraguayano Ruben Maldonado si e' aggregato al team Fisiotonik, che raggruppa i calciatori senza contratto. In attesa di accordi con qualche societa', infatti, al termine di un campionato travagliato ma ben giocato individualmente, l' ex centrocampista del Venezia ha deciso di aggregarsi al team Fisiotonik, in ritiro precampionato, patrocinato dall' Associazione italiana calciatori, a San Lucido. Insieme a lui, agli ordini degli allenatori Teobaldo Del Morgine e Tarcisio Sarpa, ci sono, tra gli altri, gli attaccanti Guidoni e Grabbi e il centrocampista Biliotti.
Bonolis, però, farà sorridere

"Il mio progetto e' di dare una visione sdrammatizzante del calcio che deve essere un'occasione di festa e di divertimento per gli italiani, congliendone gli aspetti che ci consentono anche di sorridere". Paolo Bonolis, che sara' il conduttore del nuovo "novantesimo minuto" targato Mediaset, ha spiegato cosi' quale sara' la sua filosofia: "Una messa laica da proporre con un po' di ironia". "Il 28 agosto - ha detto Bonolis - e' vicino. Stiamo andando avanti di corsa, per le varie decisioni, a cominciare dal titolo, e' tutto in fieri". Bonolis ha ringraziato Piersilvio Berlusconi "per l'opportunita' che mi e' stata offerta" e "la struttura sportiva, guidata da Ettore Rognoni, per l'affettuosa accoglienza che mi ha riservato. E' un vero microcosmo di energia allo stato puro". "Aveva ragione Gump, la vita e' proprio come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita. A me, in questa occasione, ne e' capitato uno molto appetitoso".

Diritti televisivi in chiaro per Mediaset sul calcio. In Rai, senza il pallone, c’è da inventarsi tutto

04/08-(G.C.)- I diritti in chiaro della serie A, acquistati dalla mediaset, hanno portato grande entusiasmo nella società di Cologno Monzese. Per la prima volta sulle reti Mediaset si vivranno le emozioni del campionato più bello del mondo. I palinsesti della domenica subiranno una rivoluzione, per valorizzare al massimo i diritti di esclusiva delle immagini delle partite, gol in testa, dalle 13.30 alle 22.30. . ''Piu' moderna, piu' vivace e anche piu' lunga''. Così sarà la nuova domenica di calcio sulle reti Mediaset come spiega il vicepresidente, Pier Silvio Berlusconi, oggi in un' intervista su 'La Gazzetta dello Sport'. Le novità sono tante. '''Guida al Campionato', su Italia 1, durera' fino alle 14.30 e lancera' idealmente - spiega Pier Silvio Berlusconi nell'intervista - le partite in diretta di Mediaset Premium sul digitale. Quindi, sempre su Italia 1, 'Studio Stadio' alle 17 con le prime interviste a caldo''. Poi ci sara', alle 18.00, il ''programma tutto nuovo condotto da Paolo Bonolis con Monica Vanali: diventerà - afferma il vicepresidente Mediaset - l'appuntamento sportivo e di costume della domenica italiana''. La giornata calcistica si concludera' ''con l'eventuale posticipo sul digitale terrestre e con il tempio dell'approfondimento, 'Controcampo', guidato come sempre dall'autorevole Sandro Piccinini''. Alla Rai non rimarranno che ''un massimo di quattro minuti complessivi, dopo le 20.30, previsti dal Codice penale'' chiarisce Pier Silvio Berlusconi che l'azienda di Viale Mazzini ''non potrà usare alcun altro diritto'' nemmeno usando i telefonini allo stadio perchè ''e' vietato dal regolamento della Lega calcio e se non bastasse anche dal Codice penale''. Le voci dei radiocronisti di 'Tutto il calcio minuto per minuto' non potranno entrare in nessun programma televisivo, in quanto la Rai ha i diritti radiofonici, ma non quelli televisivi. Non e' concesso nemmeno annunciare un gol in diretta: senza diritti e' possibile soltanto aggiornare i risultati ogni quindici minuti''. Nel palinsesto calcistico domenicale in prima serata, alle 20.30, ''potremmo cominciare piu' avanti - dice Pier Silvio Berlusconi - oppure decidere di cedere quei diritti ad altre emittenti. Quanto ai turni infrasettimanli, spiega il vicepresidente di Mediaset, ''nel prossimo campionato ne sono previsti cinque e costruiremo altrettante prime serate tra sport e spettacolo con Paolo Bonolis e la Gialappa's Band''. Le novità non finiscono qui, Mediaset quanto prima annuncerà altri nuovi programmi domenicali valorizzare ulteriormente il patrimonio dei diritti esclusivi da poco acquisito. . Per l'azienda pubblica non sarà dunque facile ridisegnare i propri programmi sportivi a partire da 'Quelli che il calcio' o sostituire quelli perduti come 'Novantesimo Minuto'. In Viale Mazzini il futuro che si prospetta non è roseo. Il direttore di Rai Sport, Fabrizio Maffei, dichiara: ‘'Stiamo dando fondo a tutte le nostre capacita' di inventiva e fantasia'' per varare il nuovo palinsesto in dieta di gol e partite. Nei prossimi giorni si prospettano riunioni fiume a Viale Mazzini consapevoli di doversi preparare a una grande sfida.

Continua la polemica sulla Reggina da parte della Lega Nord. La società è tranquilla. Loiero replica a Gentile, Minniti accusa Molgora che si difende.

04/08-(G.C.)- Continua la polemica tra Agazio Loiero, presidente della Regione, e Antonio Gentile, senatore di Forza Italia. Le nuove polemiche arrivano da nord attraverso un articolo pubblicato da La Padania col titolo ''Reggina, tutti contro Loiero''. Il presidente della Regione Calabria conferma la propria soddisfazione ''per il fatto - dichiara - che l' offensiva agostana contro la societa' sportiva amaranto si sia subito sgonfiata''. Loiero si dice anche ''sorpreso e divertito'' per le dichiarazioni di Gentile ''e per nulla impressionato dall' attacco del giornale leghista. Da anni, con frequenza quasi settimanale, sono nel mirino di quel giornale e sarei rimasto sorpreso se anche questa volta non mi si fosse scagliato contro. Non perde occasione per attaccare me e la Calabria, per esempio, propinando per l' ennesima volta ai suoi lettori la bugia di un ufficio stampa con 15 giornalisti e non so quanti impiegati e tecnici''. Non è tardata la risposta di Gentile ''Agazio Loiero e' simpatico, ma difficilmente potrà apparire come Tommaso Aniello, gli manca il candore: comunque io non sono il senatore forzista, ma il senatore di Cosenza''. ''Come senatore cosentino - ha aggiunto Gentile - ho difeso e lottato per il mio Cosenza, che e' stato estromesso dal calcio professionistico. Allora, purtroppo, da Catanzaro molti gioirono per quelle regole che oggi Loiero contesta. Personalmente penso, e non e' il caso della Reggina, che sia immorale che alcune societa' non paghino i contributi previdenziali e stiano in serie A e B''. ''Per il resto - ha concluso Gentile - sono certo che il presidente Loiero, della Margherita, pensera' poco al calcio nel futuro e molto di piu' ai gravi problemi della Calabria, per esempio al mare sporco che sta devastando il nostro turismo''. Nell’ intervento, il senatore Gentile conclude dicendo “il Cosenza meriterebbe l' applicazione del Lodo Petrucci che e' stato istituzionalizzato solo lo scorso anno. Penso, e Loiero sara' d'accordo, che una norma sia applicabile retroattivamente quando porta benefici: Cosenza era nel calcio rofessionistico da 30 anni e doveva ripartire dalla C/1. Invece e' sparita nel silenzio di tanti calabresi''. Archiviata la polemica con il presidente Loiero, Pino Gentile si scaglia contro il presidente della Figc, ''Se il Consiglio di Stato confermasse le sentenze del Tar, Franco Carraro dovrebbe prenderne atto e dimettersi, atteso che le norme interne ed il regolamento della Figc non avrebbero piu' senso''. . ''Sono meridionale e amo Messina -dice Gentile- e penso che la Figc debba fare una A a 21, includendo sia il Bologna che il Messina, se non vorra' far apparire blande ed inutili le sue regole. Se un termine e' perentorio lo e' a tutti gli effetti -aggiunge Gentile- cosi' come se una societa' non paga l'Inail non puo' stare in serie B. In questi anni a pagare sono state solo Napoli e Cosenza e la Fiorentina di Cecchi Gori''. Con una differenza, ci sentiamo di aggiungere, che Napoli e Fiorentina giocano rispettivamente in C1 e serie A ed solo il Cosenza è scomparso, quindi non ha pagato nessuno se non la squadra rosso-blù.
La società amaranto è tranquilla
La società amaranto da giorni al centro di attacchi in merito a presunte irregolarita' nel pagamento dei contributi e, di conseguenza, nell'iscrizione al campionato di serie A si è chiusa dietro un no-comment. Il presidente Lillo Foti, oggi, non ha voluto replicare all' ultimo attacco portato, stavolta, dal presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara, a giudizio del quale la Reggina ha debiti per 16 milioni di euro. Dalla societa' fanno sapere che l'unica risposta sono i comunicati diffusi nei giorni scorsi dopo le prese di posizione del sottosegretario all'economia Daniele Molgara e del ministro del Welfare Roberto Maroni. Comunicati nei quali si dichiarava che e' stata fatta ''entro i termini previsti dalla legge la terza rata di condono ed ogni altra pendenza come richiesto dal regolamento della Figc'' e che ''la trasparenza dei bilanci della Reggina e' certificata da Societa' di revisione; alla luce delle leggi da noi sempre rispettate - affermava la societa' - riteniamo non giustificate le aggressioni verbali indirizzate nei confronti della Reggina e dei suoi tifosi''. A dare tranquillita' ai dirigenti amaranto e' intervenuta la Figc che dopo la sollevazione dei primi dubbi ha detto chiaramente che La Reggina e' in regola per l'iscrizione al campionato in quanto ha presentato il 29 giugno una dichiarazione valida sul piano di ammortamento del debito fiscale. Tranquillita' manifestata anche, nei giorni scorsi, da Foti, che ha ribadito che ''la posizione della Reggina e' stata definita nel mese di maggio; la societa' aveva un debito Irpef che e' stato rateizzato secondo la legge, sessanta rate in cinque anni. La nostra fideiussione e' stata presentata nei termini regolari per ammissione della stessa Covisoc''. Secondo quanto si e' appreso, negli ambienti della societa' c' e' una certa meraviglia per questi attacchi ritenuti ingiustificati e inattesi dal momento che il bilancio e' passato al vaglio della Covisoc, della Coavisoc e del Consiglio federale senza che nessuno avesse dubbi sulla regolarita' della documentazione. Adesso alla Reggina attendono di vedere quali sviluppi potra' assumere la vicenda, anche se, da piu' parti, e' stata ribadita che la societa' e' tranquilla.
Minniti accusa Molgora di essere consulente del Bologna
All’ orizzonte si prevede un’ altra polemica tra il deputato dei Ds, Marco Minniti e Il sottosegretario alle Finanze, Daniele Folgora. ''Prendo atto con stupore che, cosi' come candidamente dichiarato dal presidente del Bologna Calcio, Gazzoni, abbiamo un sottosegretario alle Finanze che sino a ieri vestiva i panni del 'tifoso interessato'-dichiara Minniti- ed oggi diventa consulente di una societa' sportiva. E' gravissimo''. ''Apprendiamo infatti - ha aggiunto Minniti in una dichiarazione - che il sottosegretario Molgora avrebbe fornito dettagliate informazioni del suo ufficio ad una societa' calcistica parte in causa in un contenzioso che ha gia' visto pronunciarsi in maniera inequivoca la Figc. Al di la' del fatto che le informazioni sono in parte approssimative ed in qualche caso non veritiere, se venissero confermati i colloqui tra l' on. Molgora e il dott. Gazzoni, ci troveremmo di fronte ad una situazione senza precedenti. Lo stesso Ministro dell' Economia non puo' non vedere come siamo di fronte ad un evidente snaturamento del ruolo di governo proprio di un Sottosegretario''. ''E' chiaro - ha concluso Minniti - che ci troviamo di fronte ad una lampante incompatibilita'. L' on. Molgora, avendo piu' volte preso parte ed agito abusando dei suoi poteri, non puo' piu' svolgere quel ruolo di garanzia che e' proprio di una funzione di Governo''. Il sottosegretario alle Finanze, Daniele Molgora, prende le distanze dalle dichiarazioni dell’ on. Minniti. ''Probabilmente – dichiara Molgora - il caldo fa brutti scherzi. Probabilmente e' lui che e' in conflitto di intessei. Prima di pensare agli altri, pensi a se' stesso”. Molgora conclude con una battuta “non sono ne' tifoso, ne' di Bologna''.

Il Gela, vicenda simile al Cosenza, escluso dalla C1, ma il Sindaco non si rassegna

04/08-(G.C.)- Durante l’ estate la tv ripropone i film già visti, anche la Figc si allinea alla moda del remake. Dopo aver visto in anteprima il film horror “Cosenza calcio1914”da spettatori interessati ci apprestiamo a vedere la replica intitolata “Gela J.T. calcio”, squadra esclusa dalla C1 dopo la sentenza del Tar del Lazio. La regia è firmata anche questa volta dal presidente della Figc, Franco Carraro. Nella replica cambia il Sindaco, si passa da una donna rassegnata ad un uomo combattivo che difende il nome della propria città in tutte le sedi istituzionali. “Il Gela è una delle squadre più sane d'Italia. Ad aprile abbiamo creato una nuova società sana. Dal 29 giugno abbiamo raggiunto l'accordo con l'Ufficio delle entrate e non abbiamo debiti con l'Enpals. Abbiamo pagato in contante le fideiussioni e, anzi, siamo creditori della Lega che deve restituirci 130 mila euro perché ha incassato la fidejussione dello scorso anno”. Lo dichiara Rosario Crocetta, sindaco di Gela, che da mesi è impegnato nel risanamento della società di calcio, prima 'sottratta' ad una dirigenza che non aveva presentato la certificazione antimafia e adesso schierato in prima linea per difendere una C1 conquistata sul campo grazie anche al sostegno economico del Comune. Crocetta, segnalando l'attività svolta dal Comune di Gela a 360 gradi nella lotta alla criminalità e alle decisioni degli organi federali calcistici, segnala che "si rischia di delegittimare l'unica grande azione di legalità che sia stata fatta nello sport italiano. E questo è grave. La giustizia sportiva parla un linguaggio diverso rispetto alla società civile, che a Gela è fortemente impegnata nella battaglia di legalità". "Questa squadra - si sfoga il sindaco - avrebbe meritato altra comprensione, questa città avrebbe meritato altra attenzione e invece è stata ignorata. Qui a Gela la gente è impegnata nell'opera di risanamento civile e la Figc, di fatto, ostacola involontariamente questa battaglia di legalità. La gente - continua Crocetta - sta capendo l'opera di risanamento che ho avviato e mi sostiene. Anche la tifoseria. Io sono un sindaco 'blindato', nel senso che cammino sempre sotto scorta, eppure vado in curva perché li mi sento sicuro. La gente sostiene la mia battaglia di legalità”. Il sindaco commentando la sentenza del Tar del Lazio si dice profondamente deluso per la conferma dell’ esclusione dalla C1 e avanza un grave sospetto "non hanno nemmeno letto le carte. Il nostro ricorso era identico a quello del Messina. Noi come loro abbiamo ragione ma il nostro è stato rigettato. Adesso spero che almeno il Consiglio di Stato legga i documenti". "Credo - conclude Crocetta - che l'accanimento della Figc sia incomprensibile. Gela, che ha tutte le carte in regola pe la C1, sotto l'aspetto della civiltà merita la serie A, anche perché i tifosi non hanno bloccato le strade dando così prova di grande maturità. Il rischio adesso è che la battaglia giuridica non conti più e conti solo la cagnara che si fa". La prima visione sappiamo come è finita, ora si spera che la giustizia vinca.

A Moccone sgambatura dell’As Cosenza contro i tifosi

04/08 (S.G.) Piccola sgambatura questo pomeriggio a Moccone per l’AS Cosenza che per tenere fede agli impegni presi dal Presidente Intrieri ha disputato una gara contro i tifosi del Cosenza United forum. La maggior parte dei giocatori oggi era a riposo. Alcuni impegnato con solo una semplice defatigante. Scorrano, invece, da buon leader ha voluto giocare la partitella. Per il resto solo un tranquillo pomeriggio all’aria fresca di Moccone e Marulla e Zunico in campo a fare da chiocce divertendosi come non mai. In campo i ragazzi della juniores. Per la cronaca i tifosi hanno vinto 4 a 3. Una giornata da incorniciare neil'album dei ricordi. Come dire, una vittoria …. richiesta, ed ottenuta.

Il Cosenza di Marulla pareggia con l’Igea Virus 2-2

Un azione d'attacco dell?As Cosenza03/08 (S.G.) E’ comunque calcio d’estate. Questo preambolo è necessario per evitare facili e dannosi entusiasmi. Ma è giusto ribadire che il Cosenza c’è ed è pure squadra quadrata. Sul campo del ritiro alla “Fattoria” i lupi di Gigi Marulla hanno colto un importante pareggio contro una spumeggiante e velocissima Igea Virtus, squadra di categoria superiore (C2) che a detta del Presidente Bonina “Quest’anno puntiamo ad un campionato medio alto e non nascondiamo ambizioni di promozione” guidata da quel Cassia, allenatore del Modica vittorioso lo scorso campionato in serie D girone I. Il Cosenza ha dimostrato, nonostante le gambe pesanti dopo i primi dieci giorni di preparazione (i più duri), di valere quanto l’Igea, squadra che sabato finisce il ritiro e quindi anche più avanti nella preparazione. Ma dalla parte dei Lupi c’è da aggiungere l’entusiasmo di non voler sfigurare contro una formazione di categoria superiore. Tre giocatori su tutti oggi hanno bene impressionato: Lio, Di Girolamo e Cordua. Nel secondo tempo la menzione va anche al portiere Bruni che ha sfoderato sicurezza tra i pali e mestiere nel richiamare e organizzare la difesa. Primo tempo alla pari con qualche tacca in più per i Lupi. Il trio Scorrano, Vanzetto e Lio dimostra di trovarsi ad occhi chiusi ed in pratica è il vero asse portante di questa formazione targata Marulla 0506. I tre ex, Lamezia e Sapri, si muovono a proprio agio e sono i veri propulsori del gioco di questa squadra. Scorrano addirittura si presenta a proporre ripartendo dalla linea difensiva con iniziative efficaci. Quando si sgancia lui, Maglione e Vanzetto coprono. Il pareggio dell'IgeaMa molto merito va alla cabina di regia di Cordua sempre attenta a smistare buoni palloni ed organizzare il gioco. Devastante De Girolamo che ha letteralmente fatto uscire pazzo l’avversario sulla sua fascia. Dai suoi piedi nasce il cross che Cimadomo inzucca per il fondo della sacco al 18’ del primo tempo. Nuova Igea un tantino sorpresa, ma che non si lascia andare. Giusto dopo appena tre minuti trova il pareggio con Bonaffini con un proietto scagliato dal limite dell’area di rigore che si insacca dopo una parabola sotto la traversa dell'incolpevole Fischetti. Buon calcio quello dei siciliani che nelle fasce e nel gioco spumeggiante e veloce hanno il loro punto di forza. Cassia fa vedere la sua impronta. A fine gara dice di essere “entusiasta di giocare nella categoria. Ho una bella rosa competitiva e mi piace il calcio spumeggiante giocato sul campo e senza interruzioni e palle in tribuna. Spero di giocare sempre con questo brio durante il campionato”. Soddisfatto anche Mister Marulla che dice di aver “ fatto un leggero passo in avanti rispetto a domenica”. E non ha torto. Soprattutto la difesa è apparsa più quadrata e ben registrata da uno Scorrano davvero in vena. Una partita vera insomma che ha soddisfatto pienamente il Presidente Intrieri cha ha dichiarato di essere “atenti ai movimenti di mercato, am sicuramente con gli occhi aperti a non sfar sfuggire nessuna occasione di qualche buon giocatore che dovesse capitare. Questa è una signora squadra e se ci muoveremo lo faremo soltanto per un giocatore che può fare davvero la differenza”. Messe così a tacere le polemiche dei soliti tifosi “ingordi” che pretendono già ad inizio preparazione, nomi e supernomi di calciatori, solo per far rumore e che non portano nessun giovamento, al momento. Sarà sempre il campo Mischia in areal’ultimo arbitro e quello decisivo a dare il responso sulla squadra, giammai le chiacchiere. E il campo dice che i giovani appena arrivati sono di qualità superiore. Domicoli, che si allena da due giorni e che ancora non ha firmato il contratto (E’ li lì pronto a siglarlo) ha mostrato un bel fisico ed una ottima padronanza della sfera. Lo stesso può dirisi del giovanissimo Jovanic che oggi, addirittura, si è tolto il lusso di andare a rete, ben servito dallo stesso Domicoli. Il tutto nel secondo tempo con le formazioni rivoluzionate dai cambi e con l’Igea che è andata per prima in vantaggio al 66’ con Dell’Orzo dopo uno svarione del centrocampo rossoblu che ha lasciato via libera alla marcatura ospite. In sintesi una buona gara che ha messo in luce un team quadrato e competitivo, quello del Presidente Intrieri, che ora deve dimotrare continuità è migliorare l’intesa tra tutta la squadra. I tre non possono sempre tirare da soli la carretta. Ma per il resto cè da stare contenti. L’As. Cosenza c’è e darà sicuramente filo da torcere a tutti. Non dimentichiamoci di un armadio di nome Senè, che scalpita e che sarà uno dei punti di forza devastanti di questa squadra. Prossimo appuntamento domani pomeriggio per una sgambatura con una rappresentativa del forum dei tifosi “Cosenza United” per poi giocare il 6 agosto contro la Scillese, e il 9 agosto contro il Team Fisiotonik sempre al campo della fattoria. Il 13 agosto fine della preparazione e amichevole con il rende al Lorenzon ed infine triangolare a Scilla il 18 agosto, in vista della Coppa Italia, di nuovo contro Scillese ed Igea Virus. (Foto nell'articolo di Drummi)

As. Cosenza – Igea Virus 2-2
18’ Cimadomo(C), 21’ Bonaffini (I), 66’ Dell’Orzo (I), 78' Jovanic (C)
As Cosenza PT: Fischetti, Scarlato Vanzetto, Scorrano, Ambrosecchia, Lio, Maglione, Cordua, Di Girolamo, D’Amblè, Cimadomo
As Cosenza ST: Bruni, Scarlato, Morrone, Scorrano, Longobardi, Maglione, Giacalone, Sansuo, Domicoli, Spinelli, Jovanic
Nuova Igea: Durante, Panarello, (Condello 1’ st), Oliva (Russo 1’st). La Spada, Aizzi (Pettinato 1’ st), Obbedio (Petilli 1’ st), D’Anna (Bonanno 1’ st), Bonaffini (Berenato 1’ st) , Amodeo, (Consolo 1’ st), Alosi, Ancione (Alessandro 1’ st)
Arbitro: Luzzi di Rossano
Assistenti: Lefosse e Galluzzi

Il Messina torna in A; il Tar del Lazio accoglie solo il suo ricorso. Bocciati tutti gli altri, anche in serie C

02/08 Il Tar del Lazio riscrive il campionato, anche se solo in parte, e ad esultare e' il Messina di Pietro Franza. Al termine della lunga maratona di fronte al tribunale amministrativo romano, competente per legge sulle questioni sportive dopo il clamoroso caso Catania, una decina di tifosi messinesi saliti fino alla Capitale hanno stappato una bottiglia di champagne, anticipando la festa che sarebbe poi seguita sulla citta' dello Stretto, dopo una giornata di blocco dei traghetti e di tensioni con la polizia e con i turisti dell'esodo estivo.
Poco dopo le 20.30, la terza sezione presieduta da Stefano Beccarini, dopo aver detto nell'ordine no a Torino, Perugia, Napoli, Salernitana e Benevento ha accolto la richiesta del Messina e sospeso il provvedimento del consiglio federale che escludeva il club giallorosso dalla serie A, per presunti ritardi nel pagamento di arretrati fiscali. Di fatto, il Messina e' riammesso in A: ma l'organico del massimo campionato non puo' dirsi definitivo, e non solo per l'esclusione del Torino. Franza e i suoi avvocati gia' si preparano a un nuovo round legale in Consiglio di Stato. Carraro ha atteso fino al tardo pomeriggio in ufficio di sapere le novita' dal Tar, ed e' stato informato in serata. Ma e' dal Bologna, eventuale beneficata dalla mancata iscrizione messinese in A, che ci si attende un appello alla decisione del Tar.
Intanto, Messina esulta. ''Il nostro e' un urlo liberatorio composto'', commenta, a caldo, l'avvocato Alberto Marchetti, che nel ricorso davanti al Tar del Lazio proposto dal Messina ha sostenuto la tesi della societa' peloritana per conto del Comune e della Provincia di Messina. ''L'esito di questo giudizio - ha aggiunto - non doveva affliggerci prima, ma ora ci rende moderatamente soddisfatti. Al di la' di quelle che possono essere le frasi fatte, secondo criteri di ragionevolezza, occorre attendere le motivazioni della decisione dei giudici prima di fare un commento che necessita una maniera molto piu' appropriata''.
Infine il capitolo Napoli.
Il Tar ha respinto i 5 ricorsi rimasti in piedi contro l'iscrizione alla serie B di Ascoli, Brescia, Arezzo, Vicenza e Pescara. Ma e' gia' pronto il ricorso al Consiglio di Stato, e forse con un'arma in piu': di fronte alla terza sezione del Tar si e' presentato anche l'Inail, certificando che non solo i contributi dovuti all'istituto hanno carattere previdenziale, ma che in sostanza la situazione di insolvenza della serie B sarebbe ampia. E Napoli non smette di sperare.
Infatti il Pescara è l'unica delle sei societa' contro la cui iscrizione aveva fatto ricorso il Napoli ad essere ancora morosa verso l'Inail. Lo ha comunicato il direttore generale dell'Inail, Emilio Tedesco. Oggi i ricorsi sono stati discussi dalla sezione terza ter del Tar del Lazio tranne quello conto il Piacenza, al quale il Napoli ha rinunciato. Il Piacenza e' risultato infatti in regola verso l'Inail. Le altre societa', Ascoli, Vicenza, Brescia e Arezzo, hanno pagato ma fuori dai termini regolamentari. Il Pescara, invece, non ha ancora regolarizzato la sua posizione. Sebbene i legali dell'Inail abbiano affermato che l'ente e' di natura previdenziale, secondo i regolamenti della Figc non aver pagato questi contributi non dovrebbe essere causa di esclusione dai campionati. L'Inail ha prodotto la documentazione davanti al Tar nel tardo pomeriggio di ieri. A circa due ore e mezzo dalla conclusione del dibattimento, non ci sono ancora notizie ufficiali sulla decisione del Tar.
Perugia e Napoli possono ancora sperare.
Il Tar del Lazio, nel decidere sui ricorsi delle varie societa', ha operato delle distinzioni: ha respinto quelli di Perugia, Napoli e Benevento con un'ordinanza, il che implica un provvedimento motivato che darebbe qualche speranza in piu' davanti al Consiglio di Stato. Nel caso di Torino e Salernitana il Tribunale si e' espresso con una sentenza breve, per parte dei due ricorsi, dichiarando invece inammissibili le parti restanti (una inammissibilita' per il Torino e due distinte per la Salernitana). La decisione infatti e' stata commentata con sconforto dai legali del Torino: "Noi speravamo in un'ordinanza proprio perche' indicava una analisi piu' approfondita e quindi un presupposto di maggiore fondatezza del ricorso, con piu' possibilita' quindi per il ricorso al Consiglio di Stato. Al Consiglio di Stato - ha detto il legale del club granata Giancarlo Viglione - ci andremo comunque ma la situazione non e' certo positiva per noi".
La societa' del Napoli, da parte sua, continua con la linea del no comment, seguita anche dall'allenatore Edy Reja. Il tecnico goriziano si e' solo limitato a dire che a questo punto sembra cosa giusta e logica attendere l'ultimo grado della giustizia amministrativa, ossia le decisioni del Consiglio di Stato.
A Bologna aspettano le motivazioni.
''Non posso fare alcun commento perche', a quanto ci risulta, il Tar non ha accolto il ricorso del Messina, ma ha sospeso il lodo della Camera di conciliazione'': cosi' il presidente del Bologna, Renato Cipollini, dopo le prime notizie arrivate da Roma. ''Ne capiremo di piu' domattina'', ha concluso. Per altro, gia' nel pomeriggio Cipollini aveva detto che quello al Tar era solo ''il primo atto''.
Il Perugia di Gaucci continua la battaglia.
Non si ferma la battaglia del Perugia contro la mancata iscrizione al campionato. Dopo la bocciatura odierna del Tar del Lazio, la societa' presentera' ricorso al Consiglio di Stato. Lo ha annunciato il presidente del club umbro, Alessandro Gaucci, spiegando che ''c'e' delusione per l'esito del verdetto del Tar, ma c'e' ancora fiducia che il Consiglio di Stato possa sovvertire questa sentenza. ''Inizieremo da subito con i nostri legali a lavorare per integrare il ricorso - ha detto Gaucci - riponendo le nostre speranze nell'ultimo grado di giudizio, consapevole di avere le carte affinche' la nostra istanza possa essere accolta''. Il Perugia non era stato iscritto al campionato dopo che non era riuscito a mettersi in regola entro il termine perentorio stabilito dalla Lega Calcio il 30 giugno, sulla base della documentazione fornita dalla Covisoc. C'era stata una prima bocciatura da parte della Coavisoc, il cui verdetto era stato ribadito successivamente dalla Camera di conciliazione arbitrato del Coni. Il Perugia presenta una situazione debitoria sia con i tesserati, per almeno 5 milioni di euro e con l'erario per un totale di circa 35 milioni di euro. Nei giorni scorsi il Tar dell'Umbria aveva concesso al Perugia la sospensiva contro la decisione dell'Agenzia delle Entrate di non permettere la rateizzazione per il pagamento dei debito, accogliendo l'istanza presentati dai legale della societa' biancorossa, Rampini e Fantusati. Se anche il Consiglio di Stato, dovesse respingere il ricorso del Perugia (la sentenza e' prevista entro il 10 agosto), toccherebbe agli imprenditori Vincenzo Silvestrini ed Enzo Di Marzo ripartire con una nuova societa', la gia' costituita' ''Perugia Calcio srl'', dopo aver aderito al lodo Petrucci per essere iscritti alla serie C1.
Il Torino ricorrerà al Consiglio di Stato
''Sosterremo il Torino Calcio anche nel ricorso al Consiglio di Stato, cercando anche di intensificare i nostri sforzi per il lodo Petrucci''. Lo afferma il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, subito dopo la bocciatura del club granata da parte del Tar del Lazio. ''Non sono in grado di commentare la sentenza dei giudici amministrativi nel merito - sottolinea il primo cittadino del capoluogo piemontese - ma e' chiaro che, per quanto possibile, sosterremo la societa' anche nel ricorso al Consiglio di Stato''. Al tempo stesso, pero', l' amministrazione comunale rafforzera' il proprio impegno a favore del lodo Petrucci: ''Dato che le speranze sono ormai ridotte al Consiglio di Stato - dichiara Chiamparino - in queste ore intensificheremo gli sforzi per il lodo, i cui termini per altro scadono proprio domani''.
In serie C respinti tutti i ricorsi
Sono stati tutti respinti i ricorso proposti dalle squadre di Serie C contro i provvedimenti con i quali nei giorni la Camera di conciliazione arbitrale del Coni aveva detto no alle loro iscrizioni ai rispettivi campionati. I giudici della 3/a sezione del Tar del Lazio, infatti, hanno respinto i ricorsi proposti da Sassari Torres, Spal, Gela e Benevento per la Serie C1 e Imolese e Rosetana per la Serie C2. Con riferimento a tutti i ricorsi oggi discussi e decisi dai giudici amministrativi del Lazio, i provvedimenti saranno a disposizione delle parti in causa domani mattina. Solo allora, per quanto riguarda quei ricorsi decisi con sentenze semplificate, si potranno conoscere le motivazioni dei giudici.
Infine, va avanti la denuncia del Messina sul Bologna. Il PM di Roma chiede gli atti.
Dopo le denunce di Franza, si muove la magistratura. Il pm della Procura di Roma, Luca Palamara, ha delegato infatti la Guardia di Finanza ad acquisire gli elementi di quella denuncia in un fascicolo, ipotizzando il reato di falso per induzione in merito alla denuncia presentata all'ufficio indagini Figc dal presidente del Messina Pietro Franza su presunte irregolarita' nei conti del Bologna. L'ipotesi di reato di falso per induzione si riferisce ad un presunto errore, in cui sarebbe incorsa la Covisoc, nell'esaminare i bilanci del Bologna. Il Messina non iscritto alla serie A ha visto i suoi bilanci bocciati sia dalla Covisoc, sia dalla Coavisoc per non aver presentato nei termini il rateo del debito fiscale. Proprio oggi la societa' siciliana ha presentato ricorso al Tar del Lazio per ottenere la riammissione in serie A.

Tra Tribunali e onorevoli la Reggina rimane in A nonostante i bassi colpi della Lega. Loiero e Minniti si schierano a difesa degli amaranto. Gentile polemico.

01/08-(G.C.)- La settimana appena iniziata si appresta ad essere rovente sul piano calcistico con le sentenze di Tar e Consiglio di Stato. Come ogni estate il calcio passa dai rettangoli di gioco alle aule dei tribunali passando per le autorità politiche. Tutto iniziò con il fallimento della Forentina, per poi passare al Napoli, non dimenticando il caso COSEZA CALCIO 1914. L’ estate pallonara da un periodo vive sulle disgrazie altrui, i campionati sono scritti a tavolino non rispettando le classifiche di fine campionato o le graduatorie di ripescaggio. A tutto ciò il presidente della Regione Calabria non ci stà, ''Avvengono realmente cose strane nel mondo del calcio professionistico e non vorremmo che le conquiste sportive, quelle maturate nel rettangolo verde, vengano alla fine mortificate da occulte regie e il calendario della serie A sia riscritto dalle Agenzie delle entrate o da qualche ministro interessato a tirare la volata ad una squadra del Nord''. E' questo il pensiero del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, alle notizie secondo cui alla Reggina sarebbe stata sospesa la rateizzazione del debito Irpef, circostanza smentita dalla società. ''Nessuno - sostiene ancora Loiero - può negare alla Reggina quel che è stato concesso ad altre società di calcio. Non voglio lontanamente pensare trame nordiste per far tornare nel massimo campionato squadre bocciate sul campo, tutto a discapito di compagini meridionali (vedi caso Messina), ne' voglio pensare a 'vendette' burocratiche che tanto fanno gioire i leghisti. Voglio invece sperare che la cosa si sgonfi subito e che non ci siano stupidi burocrati che d' agosto abbiano voglia di scherzare col fuoco. La Calabria, che si trova in un momento particolare della sua storia, ha ben altri problemi da affrontare''. Di parere contrario è il senatore Antonio Gentile, " Sono certo che le carte della Reggina siano a posto, ma ricordo al presidente Loiero che il suo Catanzaro sara' ripescato in serie B proprio per i motivi che contesta. Due anni fa cancellarono il Cosenza, che era a posto, e nessuno parlò". Il senatore di Forza Italia Gentile aggiunge: "Se qualcuno oggi ha sbagliato è giusto che paghi ed è giusto che si paghino le imposte, due anni fa il Cosenza fu cancellato e Catanzaro ne trasse beneficio ed allora fummo in pochi a parlare". Loiero si dice ''meravigliato delle dichiarazioni del senatore Gentile e convinto che sia molto strano dividersi anche su questi argomenti''. ''Sono stato fiero del Catanzaro in serie A e sono fiero della Reggina in serie A. Cosi' come spero di essere fiero allo stesso modo del Cosenza in un prossimo futuro. Di solito non ritorno per due volte sullo stesso tema, ma le parole di Gentile sono troppo divertenti''. La replica del residente Loiero -continua- ''Due anni fa non ero presidente della Regione e non mi si puo' addebitare il silenzio di altri. Poi se ricordo bene i problemi del Cosenza sono stati ben altri e non solo di tasse. Oggi difendo la Reggina, gia' iscritta al campionato di serie A, che mi risulta, cosa da nessuno smentita, abbia concordato la rateizzazione dell' Irpef e la cui esclusione dal campionato farebbe gola a qualche ministro e a qualche squadra del nord. Se il senatore Gentile la pensa anche lui cosi' e vorrebbe vedere scomparire la Reggina dalla serie A, si accomodi pure''. La Figc prende posizione sulla situazione della Reggina Calcio, “la societa' in data 29 giugno 2005 ha depositato presso la Covisoc una dichiarazione dell' Agenzia delle Entrate di Reggio Calabria con allegati i piani di ammortamento del debito erariale della società”. ''Il comunicato della Figc mette la parola fine ad una incresciosa vicenda che ha visto ministri e sottosegretari che, abusando dei poteri dei loro specifici uffici, hanno smesso i panni degli uomini di governo per indossare quelli dei 'tifosi interessati’ ''. A sostenerlo e' stato il deputato dei Ds, Marco Minniti, ''Come risulta ormai chiaro - ha aggiunto Minniti – la Reggina, che e' una societa' sana e che ha agito nell' ambito della legge, disputera' il campionato di serie A, diritto peraltro già limpidamente conquistato sul campo''.
L’ etica mi impone di fermarmi alla notizia, ma la passione mi dice di andare avanti. L’ anno dell’ esclusione del Cosenza Calcio 1914, è stata una sconfitta morale non solo per chi tifava e tifa Cosenza ma per la Calabria tutta. Non esistono né cariche istituzionali né tifosi di questa o quella squadra,per ribellarsi ad una giustizia, si doveva difendere una intera provincia. Il fango che è stato buttato dalle vicende extra-calcistiche (giuste) sono insopportabili per una tifoseria che si è sempre contraddistinta ovunque è andata per la correttezza e l’ amore per i colori sociali. IL Cosenza Calcio 1914 è sparito per ripianare un torto fatto alla Fiorentina di Cecchi Gori, nessun politicante calabrese si è veramente interessato alle sorti della squadra rosso-blù. Il rammarico più grande è vedere che la giustizia non esiste più, vince chi ha i legami più forti in Federazione e non mi venite a dire che la Reggina o il Catanzaro non ne hanno. Partite truccate, debiti con il fisco, plusvalenze falsi nei bilanci sono presenti nelle squadre di serie A, B e C, ma ha pagato solo il Cosenza Calcio 1914 per colpa non solo del presidente Pagliuso, ma per colpa di una intera comunità che ha preferito farsi pubblicità, anche nel momento più tragico del calcio casentino, invece di difendere fino alla morte un diritto legittimo, la SERIE B. A questo punto il paradosso è proprio questo essere fieri di tifare per un Cosenza che non esiste, e non trovarsi in A o in B grazie agli aiuti del Palazzo. Ma l’augurio migliore che possiamo fare e quello che le squadre calabresi centrino gli obbiettivi stagionali. Anche se per una volta la giustizia trionfasse sarebbe un diritto realizzato.

Oggi il Tar del Lazio decide. Ultima chance per i reclami

01/08 A meno di 24 ore dalla camera di consiglio della sezione terza ter del Tar del Lazio che affrontera' i ricorsi delle societa' non iscritte ai campionati (ore 9.30, presidente Battarini) continuano ad arrivare documenti negli uffici di via Flaminia. La Figc (avvocato Luigi Medugno) ha presentato stamattina delle memorie. All'ultimo istante utile ha fatto in tempo anche il Napoli Soccer, con il maggior numero di ricorsi, sei, piu' quattro cause nelle quali e' solo "parte resistente": il club di De Laurentiis, tuttavia, e' un caso a parte, dato che ricorre contro altri club sperando in un ripescaggio in serie B. Perugia, Messina, Gela, Torino, Rosetana, Torres, Salernitana, Benevento, Spal e Imolese sono in lista per opporsi, piu' semplicemente, alla loro "bocciatura" da parte del Consiglio federale del 15 luglio, dato il parere negativo della Coavisoc. Per le societa' escluse il Tar e' la penultima possibilita', prima del Consiglio di Stato, l'ultimo grado di giudizio previsto dalla legge, in programma tra l'8 e il 9 agosto (senza contare il lodo Petrucci, ma quello riguarda poche societa', tra le quali Torino e Salernitana, e passerebbe attraverso la nascita di nuovi club e la scomparsa dei precedenti). Il Consiglio federale si riunira' l'11 agosto (ma non e' escluso l'anticipo al 10 o il posticipo al 12) e a quel punto tutto sara' definitivo, con le Leghe che contestualmente alla decisione della Figc dovrebbero rendere noti gli organici e, per la serie A e B, anche i calendari. Il Napoli alla camera di conciliazione del Coni ha gia' invano fatto ricorso contro Arezzo, Piacenza, Ascoli, Pescara, Vicenza e Brescia e davanti al Tar sara' anche "parte resistente" per opporsi ai ricorsi di Messina, Perugia, Salernitana e Torino. Le probabilita' dei club ricorrenti, a dire il vero, non sembrano molte. Il tentativo del Napoli di spostare l'attenzione sui problemi altrui, come quello dei contributi Inail sui quali si e' aperta addirittura la polemica politica, potrebbe essere premiato, come potrebbe essere considerata una mera azione di disturbo. Quello che e' certo e' che dei tifosi potrebbero raccogliersi in via Flaminia, davanti alla sede del Tar, dove in passato tra gli altri manifestarono i tifosi di Catania e Cosenza. La decisione del tribunale potrebbe essere resa nota la sera stessa (ma sembra improbabile) o nei giorni successivi.

Esordio dei Lupi di Marulla, 3 a 1 alla Rappresentativa Silana

31/07 Oggi pomeriggio esordio assoluto dei Lupi dell’As Cosenza del Presidente Intrieri e di Mister Marulla. Dopo una settimana di preparazione e già con la prima tegola in testa per l’infortunio del colored Senè (avvenuto sabato; salta la preparazione e ne avrà per 20 giorni), la squadra titolare, ancora imballata dalla preparazione e con circa 40 minuti nelle gambe, ha chiuso il primo tempo sul 2 a 0 grazie alle marcature di Lio (tiro cross che sorprende il portiere) e di D’Amblè che sfrutta , di testa, un calcio d’angolo. La mano di Marulla si vede con un centrocampo ben organizzato e padrone del gioco, ma l’avversario non ha mai impensierito seriamente. A bordo campo circa duecento tifosi venuti in Sila a respirare un po’ d’aria fresca, vista la canicola di caldo che si respirava oggi in città. Presenti alcuni gruppi ultrà con i loro striscioni. Nel secondo tempo girandola di sostituzioni e sparring partner che sorprendono il giovane Fischetti e accorciano le distanze con un tiro da fuori. Ci pensa poi Levato a suggellare con la terza rete il 3 a 1 finale. Dicevamo di una squadra ancora ingiudicabile, nel complesso, per il ridotto spessore degli avversari e soprattutto per i carichi di lavoro ancora freschi che non possono dare brillantezza al gioco. Ma nel complesso il giudizio è sufficiente per l’attuale organico, da rivedere nel prossimo incontro. Manca, evidentemente, la punta di riferimento e un regista del pacchetto difensivo. Sulle face ancora è presto per emettere giudizi, chi doveva correre ancora non può esplodere la sua potenza atletica. A fine gare Mister Marulla ha fatto intendere al Presidente che qualcosa bisogna ritoccare nell’organico, e la famosa “punta” (in arrivo Domicoli) serve come il pane, visto anche che Senè ritarderà la sua preparazione e sicuramente salterà la Coppa Italia, sempre che l’obiettivo è quello di “stracciare” il campionato.
Queste le due formazioni schierate da Marulla nel primo e nel secondo tempo:
1° T: Bruni, Sciolta, Scorrano, Maglione, Ambrosecchia, Di Girolamo, Vanzetto, Cordua, Lio, Cimadomo, D'Amblè
2° T: Fischetti, Longobardi, Scarlato, Coppola, Raimondi, Spinelli, Morrone, Sanso, Levato, Jovanic, Trovato
(Foto Drummi)

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