Ultimatum del Cosenza calcio - Nuova Cosenza Quotdiano Digitale

Cosenza Calcio, ultima chiamata, le istituzioni rispondano

18 giu 09 “Se le istituzioni domani malauguratamente non proporranno qualcosa di concreto, possiamo chiudere baracca e burattini perché non si può andare avanti”. Così il direttore generale del Cosenza Calcio Massimo Mirabelli questo pomeriggio al termine della colazione di lavoro tenuta con i giornalisti, come consuetudine, all’inizio della nuova stagione di calcio nei locali de noto ristorante Dragut di San Lucido. A fargli eco l’amministratore delegato, e maggiore azionista del Cosenza Calcio s.r.l., Pino Chianello “ora tocca a loro venirci incontro e dare una mano dopo due anni di vittorie costate tanti sacrifici”. Mirabelli continua senza mezzi termini e ringrazia, nominandoli uno per uno, tutto il gotha istituzionale che finora si è dato e si sta dando da fare per rafforzare l’assetto societario in vista della nuova sfida che vedrà il Cosenza competere in Prima Divisione per un posto al sole: un posto nel calcio che conta. “Dobbiamo ringraziare il Sindaco di Cosenza Salvatore Perugini, il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza Giuseppe Gaglioti, il Presidente di Confindustria Calabria Umberto De Rose, il nostro sponsor ufficiale nonché presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio per quanto hanno fatto e per quanto stanno facendo, ma sappiano che se nell’incontro di domani non ci sarà la famosa fumata bianca, possiamo andarcene tutti a casa”. Non è un metetere ke mani avanti per non acdere, ma un ultimatum senza mezze parole, un netto richiamo al ruolo delle istituzioni che, comunque, da par loro stanno tramando la tela del nuovo assetto societario da affiancare a quello esistente in modo tale da affrontare la prossima stagione con le famose “solide basi” necessarie per lasciarsi alle spalle il purgatorio della Lega Pro. Chianello, addirittura, da gran signore quale è non vuol nemmeno parlare dell’ultimo tiro mancino che gli è stato giocato in questi giorni con una pratica morta e sepolta da anni, tirata fuori ad arte proprio quando il Cosenza dovrebbe spiccare il volo. “non ho nessun commento da fare, ha affermato l’AD del Cosenza, noi siamo nel giusto e lo ribadiremo in ogni luogo. Inutile accampare polemiche su di un fatto che non ci tange proprio. Abbiamo amministrato in questi due anni con la massima chiarezza, trasparenza e lucidità. Siamo tra le pochissime società di Lega Pro ad avere un bilancio sano ed immacolato e intendiamo continuare su questa strada fatta di lavoro, sacrifici ed onestà”. L’AD mostra un velo di soddisfazione nel pronunciare queste parole a frante alta. Ma l’ambiente è quello che è. Con le chiacchiere certi personaggi di Cosenza sono capaci di distruggere anche un castello. Intanto tutti i giocatori sono stati mandati a casa, chi per fine contratto, chi per ferie, e se non ci sono buone nuove Toscano andrà in ritiro con i ragazzi (ammesso che accetti di affrontare un campionato di sufficienza). Mirabelli, contatti e taccuino pieno d’appunti e nominativi importanti già pronto, aspetta il là per mettere su la terza puntuta di un progetto stravincente che a suon di numeri e campionati vinti ha stravolto ogni più rosea previsione. A lui manca solo un cenno. Un segnale che solo il gruppo di imprenditori guidato dal presidente Gaglioti può dare nella giornata di domani. A buon intenditor …. poche parole.