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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Sport: Calcio
Commissario Rossi “Sono a metà dell’opera, mi serve altro tempo” 09/09 Il commissario straordinario della Federcalcio difende il
suo operato e chiede tempo. Guido Rossi a cuore aperto in un'intervista
rilasciata alla Gazzetta dello Sport nella quale ripercorre i 117
giorni da numero 1 del calcio italiano. "Ho avuto un doppio
mandato - spiega Rossi -: portare il calcio fuori dallo scandalo
e poi riscrivere le regole, sono a meta' dell'opera. Ora viene il
bello". Rossi rivela di non aver mai pensato alle dimissioni
e a chi sostiene che "calciopoli" si e' chiuso "a
tarallucci e vino", risponde cosi': "Non e' assolutamente
vero. Intanto la vicenda e' finita nell'ambito della giustizia sportiva
e non al di fuori di essa come era giusto. e questa e' una vittoria
dello sport. Ci sono state sanzioni importanti e le sentenze vanno
rispettate". Rossi parla anche della ministro Melandri e di
Petrucci. "Il Coni viene prima del ministero, ma ho sentito
vicini tutti e due, non farei classifiche". Tanmto lavoro in
questi 117 giorni, tra nomine, assegnazioni di scudetti e tanto
altro. "Rifarei tutto perche' ho sempre rispettato le regole".
Il 30 novembre scadra' il suo mandato. "Avro' bisogno di altro
tempo", dice Rossi che adesso dovra' pensare a riscrivere le
regole. "Due saranno i principi ispiratori: trasparenza e necessita'
di evitare i conflitti di interesse. Tra le priorita' completare
la riorganizzazione della giustizia sportiva e degli organi di controllo".
Tra le idee di Rossi anche "parlare con tutti i presidenti
di club, anche con Berlusconi, ma il primo passo lo faro' con l'Assocalciatori.
Penso ad una completa liberalizzazione dei contratti dei giocatori.
Bisogna farla finita con i balletti di chi firma contratti pluriennali
e poi fa il diavolo a 4 per cambiare club". TRa gli obiettivi
di Rossi anche l'assegnazione degli Europei del 2012. "Mi batto
per averli: sto anche costruendo la nuova struttura che dovra' sostenere
la candidatura a dicembre e la successiva fase organizzativa".
Tra i meriti che Rossi si prende c'e' la conferma di Lippi prima
del Mondiale. "Le uniche pressioni importanti che ho ricevuto
nell'ambito del mio mandato sono state quelle per allontanarlo,
ma ho tenuto duro e ho fatto bene. Mi basto' vederlo un'ora al lavoro
a Coverciano per apprezzare la sua personalita', per capire che
era l'uomo giusto al posto giusto". Molte perplessita' ha suscitato
la nomina di Donadoni, gia' in discussione dopo le prime tre gare.
"Con Lituania e Francia eravamo in ritardo: ora avremo modo
di recuperare, sono molto fiducioso". Matarrese “E’ l’anno della purificazione” 09/09 ''Questo e' l'anno della purificazione dopo lo scandalo del
calcio, ma non partiamo da zero''. Antonio Matarrese, presidente
della Lega calcio, descrive con queste parole, in una intervista
a Dribbling, l'avvio del campionato post-calciopoli con quattro
squadre penalizzate e la Juventus in serie B. ''Come ho trovato
il calcio italiano dopo alcuni anni? Da rivalutare, ma con radici
profonde e solide. Abbiamo vinto la Coppa del mondo, ora proviamo
e riusciamo -ha aggiunto- a renderlo credibile. Bisogna rispettare
le istituzioni, le regole, ma soprattutto la storia del calcio italiano''.
Al fianco di Matarrese ai vertici della Lega calcio c'e' una donna:
Rosella Sensi. ''Fa bene all'immagine del calcio. Rosella Sensi
rappresenta un grande club e la storia del calcio anche grazie a
suo padre Franco Sensi. Sono convinto si potra' lavorare bene. I
miei rapporti con Galliani? Per ora rapporti non ci sono perche'
e' inibito. Con Della Valle e Lotito? Lo stesso. Se sono ottimista?
Sempre fa parte della mia vita'', conclude Matarrese. Il Genoa compra una pagina sui giornali per chiedere il rispetto delle regole 09/09 Una pagina a pagamento su alcuni importanti quotidiani che
contiene "una sintesi comparativa degli elementi salienti dei
fatti, per come si sono succeduti a 12 mesi di distanza, tra il
caso Genoa 2005 e calciopoli 2006". Una lettera aperta "a
tutti gli sportivi e appassionati di calcio" per dichiarare
"un rinnovato impegno al rispetto delle regole, alla probità
e alla rettitudine comportamentale, alla lealtà e correttezza,
nel nome dello sport giocato". Così il Genoa ha inteso
celebrare il campionato che sta per iniziare, senza però
dimenticare il passato e soprattutto quella che i rossoblù
giudicano "la sproporzione tra la pena inflitta al Genoa nell'estate
2005 e quelle inflitte a Juventus Fiorentina, Lazio, Milan e Reggina",
riaffermando "per il futuro l'auspicio dell'uguaglianza di
fronte alle regole, perché senza la consapevolezza della
necessità di rispettarle nessun rinnovamento, nessun risanamento
può essere realizzato". La pagina a pagamento è
stata pubblicata oggi dai quotidiani genovesi, da quelli sportivi
e dal Corriere della sera. "Non vuole essere una rivendicazione
- spiega il patron rossoblù Enrico Preziosi -, non c'é
intento polemico e non c'é acredine. Ma non ci sembra che
certe cose siano state sottolineate adeguatamente. Abbiamo scelto
questo modo per offrire dei dati e per permettere un attimo di riflessione
oggettiva". Nella "lettera aperta a tutti gli sportivi",
il Genoa, senza voler reclamare "sconti o riparazioni",
propone due tabelle: da una parte la cronologia del caso Genoa 2005,
dall'altra quella di calciopoli 2006. "Questi - viene sottolineato
in chiusura - sono soltanto alcuni, tra i più evidenti, degli
elementi di disparità di trattamento che la comparazione
tra i due casi, a pochi mesi di distanza, rivela. A ciò si
aggiungano altre valutazioni di sgradevoli e personali attacchi
di dubbio gusto ai vertici della società, una sistematica
campagna mediatica e, fatto non secondario, una valutazione sostanziale:
il risultato sul campo oggetto dell'accusa di illecito sportivo
contestato al Genoa nell'estate 2005 (vittoria del Genoa sul Venezia
per 3 a 2), si manifestò, ex post, ininfluente ai fini della
conquista della promozione in serie A dello stesso Genoa".
"Ci auguriamo con questa lettera - chiude la pagina - di riuscire
a consegnare al futuro una più equa e corretta rivisitazione
di alcuni fatti della storia recente del calcio in Italia" Teo Teocoli presenta la sua domenica sportiva 09/09 Comicità, divisa tra gag, personaggi e aneddoti di vita vissuta allo stadio, e "commenti seri da sportivo", sono gli ingredienti che Teo Teocoli userà per conquistare il pubblico de 'La domenica sportiva' che torna la domenica su Raidue alle 22.35 spengendo 54 candeline, condotto da Jacopo Volpi. L'artista milanese, che oggi ha incontrato il direttore di Rai Sport Fabrizio Maffei, sta ancora lavorando su personaggi e performance: "é ancora un po' tutto in via di definizione, nelle prime puntate mi limiterò a intervenire con qualche aneddoto su fatti che mi sono successi allo stadio - dice l'attore all'Ansa - e mi dedicherò principalmente ai lati curiosi dello sport, poi, più avanti spazierò con qualcosa di più adatto a me". Ma il pubblico affezionato ai personaggi di Teocoli non rimarrà deluso, perché l'artista non rinuncia di certo ai suoi famosi travestimenti: "I personaggi ci saranno, all'inizio solo parlanti, poi - scherza - se Volpi mi farà da spalla sono disposto a travestirmi. Ce ne saranno di nuovi, ma anche qualcuno storico e poi, potrà mai mancare un Galliani disperato che vive alla stazione centrale con una bicicletta e tanti sacchetti di plastica?". L'idea è anche quella di dare vita a personaggi "che i giovani non ricordano più, magari persone lontane dalla tv da alcuni anni". Ma l'attore-trasformista, che non farà mancare al repertorio un Rino Gattuso, per 'La domenica sportiva' si trasformerà appunto anche in un serio commentatore sportivo. Di fede milanista, promette: "interverrò anche da sportivo e cercherò, in quel caso, di essere il meno tifoso possibile. Lascerò intendere la mia fede calcistica, ma quando c'é da commentare, è giusto farlo seriamente e super partes". Una veste inedita per l'artista, che definisce il 2006 "l'anno delle prime volte" menzionando anche la partecipazione da Fabio Fazio. "Questo mi sembrava l'anno adatto per un programma del genere. Per il calcio è un anno zero, per me un po' un anno nuovo e sopratutto, è un'occasione per tornare in tv in un momento in cui non c'e più spazio per il varietà e per le persone che lo fanno. E poi così anche il pubblico mi rivedrà finalmente in tv - continua - Credo di essere nel posto giusto al momento giusto e sono contento di partecipare alla più antica e prestigiosa trasmissione sportiva". Per Teocoli, assente nella seconda puntata perché impegnato in Spagna con uno spettacolo, la nuova stagione si dividerà tra tv e teatro. Oltre a partecipare per l'intera stagione a 'La domenica sportiva', porterà in giro per il quarto anno consecutivo il suo sempre rinnovato 'One man show' che quest'anno si intitolerà 'Il salame di Milano' e debutterà a dicembre al Teatro Smeraldo di Milano. Serie A L’Inter mata la Fiorentina 09/09 L'Inter supera il primo ostacolo e all'esordio in campionato
espugna il "Franchi" battendo 3-2 la Fiorentina al termine
di un match pieno di emozioni. I nerazzurri sembrano partire contratti
ed e' di Toni la prima occasione per i padroni di casa. Ma i campioni
d'Italia dimostrano subito pericolosita' e al 9' Crespo impegna
Frey. Un minuto dopo arriva il gol del vantaggio: Crespo innesca
Ibrahimovic che serve Cambiasso per l'1-0 firmato con un bel diagonale
di sinistro. Il ritmo si mantiene abbastanza alto, anche se i viola
insistono troppo nel cercare i lanci lunghi per Toni. La migliore
occasione per la Fiorentina capita al 17' con Mutu che salta Maicon
e impegna severamente Toldo: non e' un caso che sia stato proprio
il rumeno a creare pericoli. Nel finale di tempo Figo trova il varco
giusto sulla destra e va al cross: Crespo, contrastato, non arriva
ma c'e' ancora Cambiasso che per la seconda volta si trova smarcato
e raddoppia, in questo caso con un colpo di testa. Nella ripresa
l'Inter fa tris al 16' con Ibrahimovic, pescato benissimo da Cambiasso
ma quando la partita sembra chiusa si scatena Luca Toni che, al
23' e al 34', va in rete, sempre di testa, prima su un cross di
Mutu e poi su un assist di Reginaldo. Forcing finale dei viola ma
il risultato non cambia, primi tre punti per i nerazzurri. Fiorentina-Inter 2-3 Taccuino: Primo Tempo Secondo Tempo La Roma vince 2 a 0. Mancini e De Rossi abbattono il muro del Livorno 09/09 Roma-Livorno dice soprattutto due cose: che Francesco Totti quando parla di terzo posto come obiettivo massimo è scaramantico; che lo stesso è assai più sincero quando chiede tempo prima di tornare in nazionale. Perché il capitano ritrova l'Olimpico dopo sette mesi, ma appare ancora lontano dalla forma migliore, come dimostra il rigore tirato alto in avvio di ripresa. Però, nonostante un Totti a mezzo servizio ed un Pizarro anonimo (e parso seccato della sostituzione), la Roma supera in scioltezza un Livorno apparso meno malleabile di quel che dice il risultato, soprattutto nel primo tempo. Anche grazie alla prestanza in difesa di Mexes ed alla confortante prova di Ferrari, cui l'anno passato in Inghilterra sembra aver restituito sicurezza. Ma la partita dice pure che i toscani devono recuperare in fretta il loro bomber Lucarelli, apparso spento più mentalmente che fisicamente, svogliato. E mal assistito sulle fasce. Un lusso che il Livorno non si può concedere perché tolto lui, in attacco resta ben poco. E' duro il ruolo di favorita e la Roma ne ha conferma per tutti i primi 45'. I toscani restano arroccati nella loro metà campo, affidandosi alla sporadiche sortite di Filippini, Lucarelli e Vigiani. Dietro l'arrivo di Kuffour ha dato solidità ed il ghanese non fa sconti agli ex compagni. Veloce, preciso, duro quando serve, dà sicurezza a tutto il reparto e minuto dopo minuto Totti&C. scoprono quanto sia difficile avvicinarsi. Anche perché Pizarro appare timido ed arrugginito nel ruolo di suggeritore. I suoi lanci quasi mai hanno il crisma della pericolosità ed il più delle volte costringono Totti e Perrotta a scatti estenuanti. Se si aggiunge il clima che per umidità e temperatura sembra quello di una foresta del Borneo, ecco spiegate le maglie dei protagonisti ben presto fradice. In più Perrotta rimedia una testata al 3' e si ritrova con una palpebra da pugile. Complice la stanchezza da inizio campionato che ben presto si fa sentire, il muro livornese tiene ed Amelia è impegnato seriemente solo al 31', quando una triangolazione tra Totti e Perrotta porta quest'ultimo al tiro. Il portiere amaranto respinge e sullo sviluppo dell'azione Aquilani tenta la rovesciata che esce di poco. Quando sembra proprio che si vada al riposo sullo 0-0, ecco la perla di Daniele De Rossi. Quella barriera non si scavalca? Allora buttiamola giù. Ci pensa un tracciante del neo campione del mondo che di destro, al 45' e ben da fuori area, spezza l'equilibrio e porta in vantaggio la Roma. Come spesso accade in questi casi, chi ha retto sul filo dei nervi fino a quel momento, cade. E' appena scoccato il 2' della ripresa, quando Grandoni stende Mancini - apparso in assoluto il più in forma dei suoi, peccato che esca dolorante sul finire -. Totti va sul discetto e i tifosi non aspettano altro che il suo ritorno al gol. Invece il tiro gli esce fiacco ed impreciso. Poco male per la Roma, perché basta attendere il 9' e Mancini sigla il 2-0. Merito di Taddei, appena entrato, e del suo tiro che Amelia non trattiene. Il Livorno rincula sempre più, il centrocampo ha ormai smesso di fare filtro ed a nulla servono le sostituzioni di Arrigoni che toglie Pasquale e Vigiani per Cesar Prates e Danilevicius. Mancini continua ad imperversare sulla fascia sinistra, ma sul suo suggerimento, al 18', Totti è in ritardo. Poi impegna Amelia su punizione (22') e resta sempre pericoloso fin quando chiede la sostituzione dopo uno scatto. Il Totti mondiale si vede al 44', quando con un violento tiro da fuori area costringe il portiere alla respinta. Sul finale c'é gloria anche per Doni bravo, devia su Danilevicius. E' l'unica sua vera parata, per la Roma è buona la prima. E ancora non sono al massimo gli attori protagonisti. Roma - Livorno 2-0 (1-0). Taccuino - 45' pt: visto che la Roma non riesce a superare il muro livornese,
De Rossi decide di provarci da fuori. Riceve da Tonetto, arma il
destro e scarica un tracciante che Amelia guarda infilarsi a fil
di palo. Serie B Classifica
(NB: Triestina 1 punto di penalizzazione, Arezzo 6 punti penalizzazione, Juventus 17 punti penalizzazione) Risultati Arezzo-Mantova 1-1 (giocata ieri) Partenza sprint per il Brescia che batte il Piacenza 09/09 Servono solo 37' al Brescia per inaugurare con tre punti la propria stagione, e viceversa fornire spunti di riflessione a un Piacenza da lavori in corso: ancora molto lento e oltretutto orfano del bomber Caccia, accantonato per scelta tecnica. Dal canto suo, il Brescia, senza strafare, ha confermato le buone indicazioni già fornite in Coppa Italia. La partita si anima e comincia a crescere d'intensità dopo una ventina di minuti. E' il Brescia a tenere il pallino del gioco contro un Piacenza che imposta tutto sulla difesa. Al 25' ha del clamoroso l'occasione fallita da Possanzini messo a tu per tu con Coppola da un passaggio di testa smarcante di Serafini: la palla termina a lato di un soffio. Non fallisce invece, due minuti più tardi, Zoboli, che irrompe in una situazione di mischia, innescata da una rimessa di Stankevicius, infilando difesa piacentina e Coppola con una bella girata. Il Piacenza ha un sussulto, prova a reagire e per poco al 31' la squadra di Iachini non riesce ad acciuffare il pari: Rantier scambia in velocità con Riccio che a due passi da Viviano spara però alto. Ma è solo una fiammata perché è sempre la squadra di casa, pur non girando a mille, a gestire la partita. Il maggior possesso palla si traduce nel 2-0 al 37' quando Del Nero conclude dal limite trovando Coppola pronto a respingere, ma non a trattenere. Sul pallone si avventa Serafini che al momento di agganciare la sfera si ritrova però arpionato e messo giù da Olivi: espulsione per il difensore piacentino e rigore per il Brescia che Possanzini trasforma. Ad inizio ripresa, né Somma né Inchini effettuano variazioni. La gara, con il risultato che appare già acquisito si fa francamente noiosa, e nessuna delle due squadre riesce a confezionare cose degne di nota. Almeno fino al 29', quando Del Nero, dopo una discesa sulla destra, sfiora il tris lambendo il palo. In chiusura il Piacenza accorcia le distanze su angolo, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Brescia - Piacenza 2-0 (2-0) A Crotone spettacolo e gol. 09/09 A Crotone il campionato di serie B inizia con spettacolo
e reti. La squadra allenata da Gustinetti batte meritatamente il
Bari che deve recriminare per qualche occasione di troppo sciupata
dai suoi attaccanti. La squadra di casa parte lentamente. Anche
il Bari inizia studiando l'avversario. Bastano, però, pochi
minuti al Crotone per passare in vantaggio. Si gioca il 10' quando
una incursione di Lopez mette in movimento Sedivec che al limite
dell'area lascia la sfera a Giampaolo che s'incunea, supera Gervasoni
e batte Gillet in uscita. Il Crotone prova a mettere la parola fine
alla gara con una incursione di Galardo al 16' che scambia con Lopez
ma il tiro è deviato da Gillet. Il Bari inizia a guadagnare
terreno e mette in difficoltà la retroguardia del Crotone
perché a centrocampo manca il filtro necessario per fermare
le incursioni di La Vista e Bellavista. Così arriva il meritato
pareggio pugliese: al 23' angolo per i biancorossi di Maran, il
pallone respinto dalla difesa finisce nei piedi del capitano Bellavista
che con un gran tiro batte Soviero. Il pareggio diventa meritato
e forse stretto quando La Vista al 32' su punizione manda la palla
a colpire l'incrocio dei pali con Soviero battuto.Al 36' ancora
il Bari sbaglia una clamorosa occasione con Ganci che non raccoglie
un traversone di Micolucci. Gol sbagliato , gol subito. E' ancora
il 'vecchietto' Giampaolo a spedire in gol al 43' quando approfitta
di una generale dormita della difesa del Bari e su un angolo di
Sedivec toccato da Rossi devia in gol di testa anticipando Gervasoni.
Nel secondo tempo Giampaolo resta negli spogliatoi per un infortunio:
al suo posto il debuttante Petrilli. Il Crotone passa ad un 4-4-2
ma sono gli ospiti ad essere pericolosi e al 3' sfiorano il pari
con Santoruvo che, tutto solo in area, non trova la porta. Al 6'
ancora Bari pericoloso con un colpo di testa di ganci Ganci sul
quale è decisiva la deviazione di Soviero che si fa aiutare
dalla traversa. Ancora una volta il Crotone è cinico e dopo
aver subito il Bari lo mette al tappeto al 21' quando Galardo, il
migliore dei suoi, mette a segno la terza rete con uno splendido
tiro da fuori area. Il Bari non ci sta ma continua attacca, ma sbagliare
ancora troppo sottoporta soprattutto con Ganci che al 25' manda
fuori da buona posizione. Al 27' il Bari accorcia con un eurogol
dell'ex Vantaggiato che raccoglie un assist di Santoruvo. Alla mezzora
Bari ancora pericoloso e alla ricerca del pari ma il tiro di Ganci
passa alto sulla traversa. Il Crotone resiste fino alla fine e porta
a casa i suoi primi tre punti della stagione. Crotone-Bari 3-1 (2-1). Il Lecce di Zeman batte l'albinoleffe di Mondonico 09/09 Il Lecce targato Zeman inizia la sua avventura in serie B
col piede giusto. L'Albinoleffe, avversario di turno, si è
dimostrato avversario fragile dinanzi alla squadra giallorosa che,
pur senza strafare ma con rapide accelerazioni, ha dato seri scossoni
alla gara mettendo in evidenza le pecche del reparto difensivo della
formazione bergamasca. Sul Lecce, radicalmente rinnovato, c'era
molta curiosità, soprattutto per il difensore Petras, per
il centrocampista Juliano e per l'attaccante Osvaldo. Mentre Petras
ha avuto un compito facilissimo contro l'inconsistente attacco avversario,
Juliano si è inserito organicamente nella manovra e Osvaldo,
oltre a siglare la terza rete, è stato una spina nel fianco
della difesa dell'Albinoleffe. La squadra leccese è stata
sospinta da un brillante Valdes, controllando sempre la gara senza
vedere mai impegnato il proprio portiere. Degli ospiti si sono salvati
Rabito e Ferrari. La prima rete del Lecce è stata frutto
di un'ottima manovra collettiva, con Valdes che ha servito Osvaldo:
il suo tiro è stato respinto dal palo e il più lesto
è stato Giacomazzi, che ha scaraventato la palla in rete.
Il rigore del raddoppio è stato provocato da un intervento
falloso di Santos su Angelo: lo ha trasformato Valdes. Facile e
indisturbata la conclusione di Osvaldo sul terzo gol (assist di
Valdes), poi in pieno recupero Gori in mischia ha segnato la rete
della bandiera per i lombardi. In definitiva, il Lecce è
partito bene ma va visto all'esame con squadre più consistenti
dell'Albinoleffe. Lecce - Albinoleffe 3-1 (1-0). Il Verona in dieci batte il Modena 09/09 Gran colpo del Verona che comincia il campionato espugnando
con merito un campo 'importante' come quello del Modena dopo una
partita anche molto sofferta. Perché la squadra di Ficcadenti
è stata costretta a giocare con un uomo in meno dal 41' del
primo tempo dopo la seconda ammonizione subito da Cossu per aver
calciato con rabbia a gioco fermo il pallone. Un gesto dettato soltanto
da un controllo sbagliato del veronese che comunque ha spinto l'arbitro
ad applicare il regolamento in modo forse anche troppo severo. Nonostante
l'inferiorità numerica (al 91' fuori pure Turati, anche lui
per il secondo giallo, anche lui dopo aver allontanato il pallone
a gioco fermo) il Verona non è mai andato in affanno sfruttando
la giornata no di un Modena all'altezza dell'impegno solo nel primo
tempo. Nella ripresa infatti, quando era logico aspettarsi una reazione
da parte dei padroni di casa, la truppa emiliana è andata
completamente in confusione senza mai riuscire a calciare nello
specchio della porta per cercare almeno il pareggio. Il gol vittoria
è stato firmato da Comazzi abile nel correggere in rete di
testa dopo un'azione condotta dall' ottimo Italiano. Prima della
rete decisiva, Frezzolini ha rischiato grosso al 26' quando Tamburini
ha sfiorato l'autogol di testa. L'unica azione degna di nota da
parte del Modena al 45' quando dopo una percussione di Abate, Pinardi,
solo in area, ha calciato sul fondo. Modena– Verona 0-1 (0-1) Il Napoli batte il Treviso con un eurogol di Della Bona 09/09 Dopo due anni di purgatorio il Napoli ritrova la serie B, ma lo scenario, nel frattempo, è cambiato da così a così. L' ultima volta in seconda categoria, prima del fallimento della società, era stata con Colomba in panchina, in uno stadio semivuoto e con la squadra che concluse a metà classifica. Oggi il Napoli si è ripreso un mondo da sogno, forte di una società solida grazie all' impegno economico di Aurelio De Laurentiis ed a quello dirigenziale di Pierpaolo Marino, in un torneo nobilitato dalla presenza di squadre molto importanti, capeggiate dalla Juventus, sotto gli occhi di un pubblico entusiasta. La partita d' esordio con il Treviso è poco più che una formalità, nonostante qualche distrazione della difesa che, per un paio di minuti nel finale, rianima le speranze del Treviso. Finisce 4-2, ma quel che più impressiona non è il punteggio, quanto la solidità complessiva della squadra di Reja ed il velenoso cinismo del suo attacco. Il Treviso è un buon complesso, ben organizzato ed ottimamente disposto in campo da Bortoluzzi. I veneti per una buona parte del primo tempo mantengono anche il predominio del gioco, ma il loro problema è nelle difficoltà del duo d' attacco Acquafresca-Beghetto a rendersi pericolosi. Le loro iniziative si infrangono sistematicamente contro i bastioni centrali della difesa napoletana, Paolo Cannavaro e Domizzi. Dalla parte opposta Bucchi e Calaiò sembrano sonnecchiare, ma al momento opportuno mettono a segno la zampata e per i trevigiani si fa notte fonda. Poi nel Napoli c'é De Zerbi. Bortoluzzi sceglie di attaccargli alle costole Gissi che sacrifica al centrocampo e la scelta si rivela infelicissima. De Zerbi, il migliore in campo in assoluto, porta l' avversario in giro per il campo e fa sempre quel che vuole. Non a caso i primi due gol del Napoli derivano da sue fantasiose iniziative. Nel secondo tempo la fisionomia della gara cambia radicalmente. Il Treviso è costretto a tentare la rimonta ed il Napoli in contropiede è in grado di fare partire a ripetizione le sue frecce. Arriva il 3-0 su rigore. Poi in un minuto di follia, la squadra di Reja mette a rischio addirittura la vittoria. Segna Beghetto e subito dopo Domizzi fa un' autorete. Ma dopo altri due minuti ci pensa Dalla Bona con un tiro al volo di sinistro da 30 metri a ristabilire le distanze. Come inizio per il Napoli va bene così. Napoli - Treviso 4-2 (2-0). Il Bologna alla distanza batte il Pescara 09/09 Troppo forte il Bologna per questo Pescara. Evidente il gap fisico e tecnico tra le due squadre con il Pescara comunque pericoloso nella prima frazione. Poi nella ripresa, la squadra di Ulivieri, pur senza esaltare, ha dominato la scena trovando il gol vittoria con il migliore in campo, Amoroso. In partenza il tecnico biancazzurro Ballardini 'irrobustisce' il Pescara, smentendo le ipotesi della vigilia: dentro Aquilanti e Vicentini al posto di Carozza e Gimenez. Nel Bologna tutto confermato, con Marazzina inizialmente in panchina. Moduli speculari, ritmo subito brillante, con il Bologna a fare la partita. Il primo squillo è dei felsinei: tiro cross di Costa su cui Meghni non riesce ad arrivare (5'). La risposta del Pescara non si fa attendere: combinazione Antonelli-Ferrante, Terzi è provvidenziale e manda in angolo. Dialogo che si ripete quattro minuti dopo, testa dell'ex granata su preciso invito di Antonelli, palla che si spegne nelle braccia di Antonioli. Ancora protagonista il portiere rossoblu al 33': prodigioso il suo balzo sulla punizione dal limite di Rigoni. Il Pescara prende fiducia, Bologna troppo lezioso in avanti, Ferrante ha la palla del vantaggio, il suo tiro affrettato per il ritorno di Brioschi, finisce a lato (35'). L'ultima nota di cronaca della prima frazione è targata Bologna: Nervo crossa dalla destra, Bellucci, in perfetta solitudine, manda di testa a lato (42'). Inizio di ripresa sotto il segno del Bologna: Meghni (9') si beve la difesa abruzzese, uno-due con Zauli, il suo tiro da posizione decentrata, finisce a fil di palo. Ancora il talento francese alla ribalta al 16': tiro dal limite su cui Spadavecchia deve compiere il miracolo deviando in angolo. Pescara sulle gambe, il Bologna preme sull'acceleratore. E, quasi fisiologico, arriva il gol del Bologna, casuale nella preparazione, magistrale nella conclusione. Mingazzini spara dal limite, il suo compagno Della Rocca, sulla traiettoria, respinge inavvertitamente, Amoroso è il più lesto a catapultarsi sulla sfera e a trafiggere Spadavecchia sulla sua destra. Ultimi minuti senza storia, con il Pescara in evidente difficoltà fisica ed incapace di rendersi pericoloso. Pescara –Bologna 0-1 (0-0). La Juve pareggia a Rimini 09/09 "Sapevamo che la strada sarebbe stata difficile. Oggi
lo abbiamo capito meglio". Didier Deschamps ha preso subito
atto della situazione in sere B. "Purtroppo è arrivato
questo pareggio. Quando siamo passati in vantaggio e poi con il
Rimini in 10 pensavo di vincere la partita perché credevo
di mantenere il vantaggio. Proprio per questo - ha spiegato sotto
il profilo tattico - ho levato Giannichedda inserendo Nedved al
centro perché pensavo che potesse tenere più palla.
Ma abbiamo commesso un errore grossolano in difesa ed è arrivato
il loro gol. La cosa che mi dispiace è non aver avuto nei
giorni scorsi tutta la squadra a mia disposizione, purtroppo abbiamo
avuto tanti nazionali fuori e oggi praticamente era la prima volta
che giocavamo insieme. I ragazzi hanno anche sicuramente patito
questa grande attesa che c'era intorno alla squadra e oggi abbiamo
scoperto quello che ci aspetta durante questo anno". Al di
là dei rimpianti ha ammesso: "Sicuramente il Rimini
nella prima parte ha fatto qualcosa in più di noi e abbiamo
perso troppi palloni permettendo a loro di recuperarli. Lo sappiamo,
adesso è ora di mettersi a lavorare con la testa a posto".
E ha proposito di testa Buffon è stato esplicito: "Abbiamo
iniziato subito a soffrire, purtroppo oggi le gambe giravano ma
era la testa che non era quella giusta. Dobbiamo immediatamente
calarci in questa categoria perché se continueremo a giocare
con questa superficialità andremo incontro a delle magre
figure come quella di oggi, anche se bisogna fare i complimenti
al Rimini che ha sfruttato nel migliore dei modi le occasioni che
gli sono capitate". Anche per lui ci sono state infatti due
belle parate: "Qualche buon intervento effettivamente l'ho
fatto, soprattutto sul colpo di testa di Matri, però quello
che mi scoccia è che ho preso tre schiaffi pochi giorni fa
in Francia, oggi ne ho preso un altro. E' ora di invertire la rotta.
Bisogna che noi ci caliamo in questa nuova avventura con intelligenza".
Felice, ovviamente, Acori: "Il Rimini ha giocato una gran partita.
Essere in inferiorità numerica e sotto contro la Juve e riuscire
ad arrivare al pareggio è stata un' ottima cosa. I miei non
hanno mai pensato perso la testa. Abbiamo sempre giocato concentrati
e determinati. I ragazzi hanno dato il 110%. E' stata una festa
vera, abbiamo fatto un miracolo vero e proprio a fermare questo
squadrone. Sicuramente l' arma vincente é stata il fatto
che noi eravamo molto più avanti di loro come condizione
fisica perché noi abbiamo iniziato il 15 luglio con tutti
gli effettivi - ha generosamente commentato - mentre la Juventus
aveva molti nazionali fuori e fino all' ultimo ha faticato a chiudere
i ranghi" Taccuino La Triestina batte il Frosinone di misura 09/09 Vittoria di misura - Rossetti in apertura di ripresa - per
la formazione giuliana che, dopo un primo tempo equilibrato, prende
progressivamente il largo nel corso della seconda frazione di gioco,
con il coriaceo Frosinone costretto a giocare in inferiorità
numerica per più di mezz' ora. Gli ospiti, dal canto loro,
sono andati vicini ad un clamoroso vantaggio a pochi secondi dal
fischio iniziale ma, nelle ultime battute del confronto, hanno rischiato
addirittura il tracollo sotto le iniziative locali. Dopo un minuto
di raccoglimento in memoria di Giacinto Facchetti, si apre un confronto
inedito (le due squadre non si erano mai affrontate in precedenza)
che la Triestina di Andrea Agostinelli affronta dopo aver eliminato
Siena e Atalanta in Coppa Italia. Il tecnico giuliano, alle prese
con una rosa completamente a sua disposizione (eccetto lo squalificato
Pivotto, costretto anche alle terapie dopo una piccola frattura
alla settima costola) e con l' ultimo arrivato Abruzzese non ancora
pronto per i galloni da titolare, schiera Azizou sulla corsia difensiva
destra (bocciato il greco Kyriazis) e Gorgone (preferito a Briano)
in mediana con Allegretti. L' obiettivo dello schieramento 4-4-2
è quello di esordire con un successo, per convincere gli
euforici sostenitori alabardati (oltre cinquemila gli abbonati per
la prima stagione completa sotto l' egida dei Fantinel), ma anche
di affrontare con impeto la partenza ad handicap provocata dal punto
di penalizzazione che, tuttavia, potrebbe essere tolto nei prossimi
giorni. Il Frosinone di Ivo Iaconi (il tecnico, esperto in promozioni,
era squalificato e il suo posto in panchina è stato preso
dal vice Umberto Marino) scende in campo galvanizzato dal ruolo
di matricola. In estate il presidente, Maurizio Stirpe, aveva rivoluzionato
la squadra e, a fine mercato, in casa ciociara sono giunti anche
Lacrimini, Rimoldi, Galasso e Cannarsa: gli ultimi tre risultano
titolari al fischio iniziale sull' erba del Rocco. Il 4-3-2-1 di
Iaconi vede così Chiodini tra i pali (solo panchina per Zappino),
mentre l' ex Di Venanzio stringe i denti nonostante il dolore all'
anca della vigilia. Ospiti vicini al clamoroso vantaggio dopo meno
di sessanta secondi: Di Venanzio scende sulla sinistra e serve un
traversone per Margiotta, protagonista di un colpo di testa che
Rossi respinge d' istinto. Blanda risposta al 5' dei padroni di
casa (calcio piazzato di Allegretti, che non impensierisce Chiodini)
mentre, al 18', è il nigeriano Eliakwu a impegnare l' estremo
difensore laziale con un diagonale da destra, propiziato da Graffiedi.
In pieno recupero ancora Allegretti impegna Chiodini su punizione.
A inizio ripresa, Agostinelli apporta due variazioni decisive: dentro
Briano e Rossetti, fuori Azizou e l'infortunato Gorgone. Dopo soli
25', Graffiedi conclude sul fondo un ottimo servizio di Eliakwu,
ma al 4' è proprio il neoentrato Rossetti a regalare il vantaggio
alabardato, con una conclusione a botta sicura dopo un batti e ribatti
in area ospite. Tutto difficile per il Frosinone che, al 13', si
ritrova anche in inferiorità per l' espulsione di Cannarsa,
colpevole di aver colpito Lima al volto con palla lontana. La gara,
a questo punto, è virtualmente chiusa. Rimane spazio solo
per una lunga serie di opportunità locali, per ottenere un
possibile raddoppio. Al 40' il rapido Eliakwu ruba un pallone a
un difensore avversario (difficile identificarlo a causa dei numeri
gialli sulle casacche, praticamente indecifrabili) e sfiora il raddoppio
con sfera salvata sulla linea della porta laziale. Poco dopo il
nigeriano fugge ancora in contropiede, dopo l' ennesima sfera carpita,
e lancia Graffiedi che, a sua volta, serve a Ruopolo una ghiotta
opportunità, ma la sua conclusione viene respinta da Chiodini.
Ultima emozione al 47', con Graffiedi a calciare di poco alto. Triestina - Frosinone 1-0 (0-0) Genoa corsaro a Vicenza 09/09 Inizio alla grande il campionato del Genoa che espugna il
Menti di Vicenza e comincia con tre punti pesanti. La formazione
ligure, indicata come una delle favorite per il salto di categoria,
ha meritato il successo che ha saputo ottenere nonostante l'ultima
parte di gara giocata in inferiorità numerica. La squadra
di Gasperini apparsa già in buona condizione fisica soprattutto
nel primo tempo ha letteralmente dominato la gara. Da parte sua
il Vicenza, non ancora al meglio della condizione, ha sofferto per
un' ora e dopo aver trovato il pareggio, in undici contro dieci
ha addirittura sognato il successo pieno ma è stata castigato,
sugli sviluppi di un angolo, dal difensore De Rosa autore di entrambi
i gol. E' il Genoa a fare subito la partita anche se la prima conclusione
è del vicentino Cavalli, il cui debole tiro è parato
da Barasso. Poi sale in cattedra il Genoa: al 12' punizione da 25
metri da Adailton che Guardalben devia sulla traversa; mentre al
23' un tiro a colpo sicuro di Botta si stampa sulla base del palo.
E' il preludio al gol che arriva in minuto dopo: angolo dalla destra
di Adailton e colpo di testa da centro area di De Rosa, "dimenticato"
dai difensori di casa. La difesa del Vicenza è più
volte in affanno ma al 42' i veneti vanno vicino al pareggio con
una conclusione di Cavalli, ben servito da Sgrigna che finisce sul
fondo. Vicenza più convinto nella ripresa: al 7' Pietribiasi
si fà respingere la conclusione da Barasso da pochi passi;
mentre al 10' una conclusione di Cavalli finisce alta. Al 24' il
pareggio: incursione sulla sinistra di Sgrigna e cross al centro
dove Raimondi appoggia in rete. Il portiere genoano Barasso, già
ammonito, molto ingenuamente si porta a centro campo per protestare
e l' arbitro estrae il secondo cartellino giallo che costringe il
tecnico Gasperini a inserire il secondo portiere Rubinio. Gli ospiti,
pur in dieci trovano il gol vittoria al 36'. Angolo di Adailton
dalla sinistra e ancora De Rosa che di testa batte Guardalben. Vicenza- Genoa 1-2 (0-1).
SerieC Serie D Punghellini attacca Campana “Un ritardoincocepibile” che replica “Pensi a giocare” 09/09 Una notte passata in bianco per stilare gironi e calendari,
tanta rabbia in corpo per un ritardo non certo preventivato. La
Serie D ha finalmente presentato la sua nuova stagione, al via da
domenica 17 settembre, dopo aver atteso nel tardo pomeriggio di
ieri le decisioni della Cca del Coni, che ha riammesso il Casale,
decretato la 'scomparsa' di Latina, Modica e Forli' e portato al
ripescaggio di Avezzano, Pergolese e Narnese. Per questo il presidente
del Comitato Interregionale William Punghellini parla di una "presentazione
sofferta", di una giornata "che dovrebbe essere di festa
e che invece e' piena di amarezza". Il ritardo ha infatti gravato
sulle societa' che, in oltre un mese di preparazione, hanno fin
qui giocato solo la Coppa Italia mentre tutti gli altri campionati
erano gia' stati illustrati e vivisezionati. "E' un ritardo
inconcepibile ed impressionante - ha sottolineato calmo ma fermo
Punghellini - Non c'e' stata alcuna collaborazione ed attenzione
da parte della Lega di C, i club che hanno atteso cosi' a lungo
li ritengo vittime di un sistema. Non si puo' arrivare a meta' settembre
per sapere in che campionato si stara' e anche il format della C
deve cambiare, tra questa e la D c'e' uno squilibrio che finisce
per appiattire e mortificare il nostro calcio". "Pensiamo
al calcio - e' stata l'immediata replica del presidente della Lega
C Mario Macalli - Il nostro auspicio e' che non succedano in futuro
altre situazioni simili. La Serie C e' gia' partita, lo avremmo
fatto anche molto prima: non voglio commentare queste dichiarazioni".
Punghellini, che ha annunciato di voler chiedere i danni per questo
avvio ritardato, alza la voce: "Non siamo piu' disponibili
ad accettare questo sistema, vogliamo siano ridotti i gradi di giudizio.
E bisogna che sia rivisto il lodo Petrucci, un meccanismo diabolico
messo in piedi per cercare di togliere il diritto a partecipare
ad un campionato nel rispetto delle regole e che da' la possibilita'
alla politica di infiltrarsi in campi che non le competono. Bisogna
ripristinare le regole vigenti sino a qualche anno fa che avevano
fatto la fortuna del calcio". Punghellini chiede norme "chiare
e certe, non carbonare" anche per i ripescaggi: "Il calcio
italiano e' in ostaggio degli avvocati, le societa' debbono rientrare
nella logica che il diritto si acquisisce sul campo, non nei tribunali.
Detto anche che la Serie D proseguira' il suo rapporto con la Rai
e tirate le orecchie agli arbitri sulla richiesta del 10 per cento
sui diritti tv ("Il loro ruolo resta di servizio"), il
presidente dell'Interregionale lancia anche un appello a Coni e
a Figc, nella persona del commissario Rossi, "per una maggiore
tutela del mondo dilettantistico, che ha bisogno di essere difeso
e supportato economicamente". Il calendario della D girone I 1a GIORNATA (And. 17 Set - Rit. 14 Gen) 2a GIORNATA (24 Set - 21 Gen) 4a GIORNATA (8 Ott - 4 Feb) 5a GIORNATA (15 Ott - 11 Feb) 6a GIORNATA (22 Ott - 18 Feb) 7a GIORNATA (29 Ott - 25 Feb) 9a GIORNATA (5 Nov - 11 Mar) 10a GIORNATA (12 Nov - 18 Mar) 11a GIORNATA (19 Nov - 25 Mar) 12a GIORNATA (26 Nov - 1 Apr) 14a GIORNATA (10 Dic - 22 Apr) 15a GIORNATA (17 Dic - 25 Apr) 16a GIORNATA (23 Dic - 29 Apr) 17a GIORNATA (7 Gen - 6 Mag)
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del 28/01/2004
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