Buffon “Avevo previsto con Cannavaro il
pallone d’oro”
26/11 Cannavaro primo, Buffon secondo: la classifica finale del
Pallone d'oro sara' ufficializzata solo domani da France Football,
ma c'era chi l'aveva gia' prevista: ed erano esattamente il vincitore
e il secondo classificato. ''Ricordo che un giorno eravamo seduti
vicino e si scherzava su questa cosa - ha rivelato Buffon, in un'intervista
esclusiva a Sky - Ci siamo detti speriamo di arrivare uno primo
e uno secondo; altrimenti era meglio arrivare uno primo e uno terzo,
cosi' avremmo anticipato un possibile rivale straniero''. Buffon
ha scherzato (''qualcosa agli altri lo devi lasciare'') ma ha poi
cavallerescamente ceduto passo all'ex compagno di squadra in maglia
bianconera: ''Non e' un grande cruccio non averlo vinto - ha detto
il portiere della Juve e della nazionale - e' un trofeo che se dovessi
un giorno vincere, sicuramente sara' dovuto al fatto che tutta la
mia squadra mi avra' aiutato: vuol dire aver raggiunto un altro
grande obiettivo di squadra. Perche' e' chiaro che in ogni squadra,
se un singolo riesce ad esaltarsi, tanto meglio. Percio' non fa
parte dei miei pensieri ricorrenti''. Il numero 1 ha poi raccontato
speranze e disillusioni su un suo eventuale successo gia' quest'anno:
''Fino a che punto ci ho creduto? Inizialmente, il primo giorno...
perche' magari c'erano i giornali che facevano dei titoli che ormai
davano per scontata la mia vittoria. Pero' poi sinceramente, soprattutto
negli ultimi 10 giorni nei quali non si avvertivano piu' notizie,
avevo gia' pensato al fatto di non averlo vinto. Non e' che mi sia
pesato piu' di tanto. E' chiaro che in caso di vittoria sarebbe
stato un grandissimo riconoscimento, pero' anche cosi' la mia vita
rimane inalterata''. Si puo' essere delusi di non aver vinto il
Pallone d'oro dopo aver vinto un mondiale? ''Aver vinto un mondiale
ha voluto dire coronare un sogno che non ha prezzo e che non ha
eguali, per cui e' chiaro che da qualche altra parte bisogna pure
elargire e lasciare anche agli altri''. Buffon ha anche parlato
dello scandalo calciopoli (''all'inizio c'era un po' la caccia ai
fantasmi bianconeri, tutto quello che era bianconero veniva demonizzato.
Alla fine di tutto lo sportivo in generale e gli organi di competenza
volevano che la Juve pagasse perche' magari intorno a questa squadra
da ormai da molti anni si era creato un clima ostile: non dico di
odio, pero' capitava anche di vedere i tifosi altrui godere per
una nostra sconfitta piu' che per la vittoria della loro squadra'')
e della nuova vita in B: ''Ho ritrovato un nuovo entusiasmo nel
giocare perche' mi diverto un sacco: e' l'anno in cui mi diverto
di piu', e penso che se avevo qualche colpa ora l'ho davvero espiata.
Ora, perche' ci siano maggiori probabilita' che io rimanga alla
Juve ci vuole che attorno a me e agli altri che rimarranno ci sia
una squadra molto competitiva''.
Matarrese “Totti deve giocare in nazionale”
26/11 ''Totti ha il dovere di giocare in nazionale'': Antonio Matarrese
ribadisce la sua convinzione sul caso che riguarda il romanista
e l'azzurro. ''Sono commosso dalla dedica del gol di Totti, non
mi era mai capitato di riceverne una: pero' doveva farla solo a
me, non condividerla con Platini. Lui e' anche spiritoso, ma io
sono geloso della doppia dedica...'', ha detto il presidente della
Lega, intervenuto in diretta telefonica alla Domenica Sportiva.
''Abbiamo bisogno di lui in nazionale - ha detto Matarrese, spiegando
il suo punto di vista espresso in settimana - Il mio era semplicemente
un invito a rispettare la maglia che porta. Nessuno ha avuto il
buon senso di organizzare un incontro riservato tra Donadoni e Totti.
Io non ho voluto stuzzicare Totti, anche se figurarsi se mi fa paura...Ma
lui ha il dovere di giocare in nazionale''. Matarrese ha ricordato
che secondo il regolamento ''se un giocatore rifiuta la nazionale,
viene squalificato e non puo' giocare con il suo club. Ma in passato
non si e' applicata questa norma con altri campioni che non giocavano
piu' in azzurro. Io dico solo: se non vuole piu' giocare in nazionale,
lo dica...In ogni caso, Totti e' un grande campione e bisogna usare
il buon senso''. Infine una promessa: ''Domani ho in programma un
incontro con il commissario della Federcalcio Pancalli, chiameremo
Totti''.
Gussoni convoca il Consiglio AIA per il 5 dicembre
26/11 Il nuovo presidente dell'Associazione italiana arbitri, Cesare
Gussoni, ha convocato la prima riunione del consiglio nazionale
eletto a Tivoli per il prossimo 5 dicembre a Roma. Gussoni non ha
perso tempo: per riunire il parlamento degli arbitri e affrontare
i problemi più impellenti. Il capo degli arbitri ha anche
convocato per due giorni dopo, il 7 dicembre, la annunciata Consulta
nazionale per la revisione del regolamento scritto da Agnolin e
con il quale si è andati a votare nell'assemblea di Tivoli.
Come già comunicato a Tivoli i comitati nazionali Aia dovranno
annunciare entro lunedì prossimo, 4 dicembre, un rappresentante
che farà parte della Consulta e che sia non solo un dirigente
Aia, ma anche un esperto di regolamenti. La Consulta dovrà
elaborare le proposte di modifica da indirizzare al commissario
Figc Luca Pancalli, e ne farà parte lo stesso Gussoni più
il segretario dell'Aia Sciascia.
Totocalcio
Colonna vincente del concorso n.90 del Totocalcio:
Atalanta-Torino 2
Catania-Parma 1
Empoli-Cagliari 1
Lazio-Ascoli 1
Reggina-Livorno X
Sampdoria-Roma 2
Siena-Fiorentina X
Cittadella-Monza X
Salernitana-Lanciano X
Massese-Padova 1
Novara-Cremonese 1
Perugia-Ravenna 1
Teramo-Taranto 1
Palermo-Inter 2
- Quote:
All'unico '14': 692.544 euro
Ai 64 '13': 8.115 euro
Agli 841 '12': 617 euro
Montepremi: 1.772.461,95 euro.
Concorso (n.90) deIl9:
Ai 72 vincitori: 6.186 euro.
Montepremi: 456.619,33 euro.
Concorso (n.90) del Totogol:
Colonna vincente: 3-2-1-4-4-4-2-2-4-1-1-1-2-3
- Quote:
nessun '14' e nessun '13'
Ai 16 '12': 2.761 euro
ai 168 '11': 328 euro
ai 1.123 '10': 59 euro.
Montepremi: 578.262,29 euro.
Serie A
La Roma corre, la Reggina lascia lo zero, il Toro
alla prima vittoria esterna
26/11 Roma show a Marassi ed i giallorossi passano dopo nove anni
in casa della Sampdoria. Il 2-4 finale non riflette a pieno la disparità
dei valori mostrati sul campo. Doppietta per Francesco Totti, con
il secondo gol nato da un sinistro al volo, angolatissimo. Una prodezza
che anche i tifosi doriani salutano alzandosi in piedi per applaudire,
spettacolo non usuale negli stadi italiani. E tutto sotto gli occhi
del ct della nazionale, Roberto Donadoni. Alla fine Totti dedica
polemicamente le sue prodezze a Platini e Matarrase, rei il primo
di ritenerlo giocatore poco continuo, l'altro di averlo richiamato
per i suoi 'no' alla nazionale. Dopo una partita così resta
solo da chiedersi perché la scialba prestazione in Champions
con lo Shaktar, mercoledì scorso. In attesa di Palermo-Inter
la Roma scala la classifica, forte delle 11 reti segnate nelle ultime
due giornate di campionato. Alle spalle del terzetto di testa c'é
sempre il Livorno, quarto. Ma la squadra di Arrigoni può
addirittura rammaricarsi del 2-2 finale sul terreno della Reggina,
dove stava vincendo per 2-0 alla fine del primo tempo con i centri
di Galante e cristiano Lucarelli. Poi la reazione dei calabresi
- in rete Bianchi e Leon - ha riportato la situazione in parità.
Un grosso passo avanti lo fa il Torino che su un campo difficile
come quello di Bergamo (complice un'autorete di Rivalta) bissa il
successo strappato contro la Sampdoria domenica scorsa e raggiunge
zone un po' più tranquille della classifica: Zaccheroni sfata
inoltre il tabù trasferta, e vincendo la prima fuori casa
inverte la tendenza della stagione. Vittorie preziose dell'Empoli
- che grazie a Vannucchi supera il Cagliari - e del Catania. I siciliani
si riscattano prontamente del 7-0 di domenica scorsa all'Olimpico
contro la Roma e superano 2-0 il Parma. I granata sfatano il tabù
trasferta, vincendo la prima partita fuori casa e tirandosi così
fuori dalle zone basse della classifica. Dietro sale anche la Lazio,
al terzo successo consecutivo. A Roma si rivede in campo, dopo sei
mesi, l'arbitro Paparesta. I biancocelesti sembrano aver messo definitivamente
da parte l'idiosincrasia al gol mostrata nella primissima fase del
campionato e battono l'Ascoli con tre reti, che seguono le quattro
rifilate al Messina ed i cinque all'Udinese. Una boccata d'ossigeno
l'aveva presa, ieri, il Chievo grazie alla prima vittoria di Del
Neri ai danni dell' Udinese. E nell'altro anticipo è tornato
al successo pure il Milan, che con una capocciata del 'vecchio'
Maldini supera il Messina. Derby toscano incandescente tra Siena
e Fiorentina. Finisce 1-1 tra le polemiche dei bianconeri che reclamano
per un rigore non dato dall'arbitro Saccani. Un brutto episodio
caratterizza la partita, quando dagli spalti piove una bottiglietta
che colpisce ad un braccio il Guardalinee Albino. La partita si
ferma per circa un minuto, poi il collaboratore di Saccani riprende
il suo posto.
La Fiorentina rischia la squalifica del campo
per una bottiglietta
26/11 La Fiorentina rischia la squalifica del campo per il lancio
di una bottiglietta d'acqua dalla curva occupata dai suoi tifosi,
che nei minuti di recupero ha colpito al braccio destro il guardalinee
Carmine Alvino. Il campo della società viola è infatti
ancora sotto diffida dopo la squalifica subita l'anno scorso in
seguito a Empoli-Fiorentina, quando la scheggia di un petardo lanciato
da un sostenitore gigliato ferì uno stewart empolese. "Sono
preoccupato per questo episodio - ha commentato il tecnico della
Fiorentina Cesare Prandelli - perché sappiamo quanto è
importante per noi giocare a Firenze. Spero che non si arrivi alla
squalifica considerando che si è trattato di un gesto isolato
e non frutto di una contestazione prolungata". Posizione evidenziata
anche da un dirigente viola che a fine gara ha parlato con Alvino
per sincerarsi delle sue condizioni.
Positiva prima di Paparesta in campo
26/11 Gianluca Paparesta è tornato ad arbitrare in serie
A dopo le vicende estive e il suo rientro nei ranghi della massima
serie è stato tutto sommato positivo. Il giovane arbitro
pugliese è stato contestato in campo da Pagliuca e dai giocatori
dell'Ascoli in occasione della prima rete segnata da Belleri. I
marchigiani chiedevano il fuorigioco del laziale, ma l'esame delle
riprese tv ha scagionato il direttore di gara, perché Belleri
era in gioco. La condotta di gara di Paparesta è stata sempre
sufficiente, e nonostante la gara sia stata veloce e combattuta
non c'é stato bisogno da parte dell'arbitro di farsi rispettare
con i cartellini: alla fine ci sono state solo quattro ammonizioni
di cui tre per motivi disciplinari e non per falli di gioco. Forse
l'unica sbavatura imputabile a Paparesta è quella di non
aver visto un 'tocco' di Pesce ai danni di Mudingayi nella ripresa,
che ha atterrato il laziale generando successivamente un parapiglia
tra i giocatori delle due squadre, sedato però dall' arbitro
senza ricorrere ad alcun provvedimento. Nel complesso quindi un
buon ritorno autorevole e sicuro.
Risultati della 13/a giornata di serie A.
Atalanta-Torino 1-2
Catania-Parma 2-0
Chievo-Udinese 2-0 (giocata ieri)
Empoli-Cagliari 1-0
Lazio-Ascoli 3-1
Milan-Messina 1-0 (giocata ieri)
Reggina-Livorno 2-2
Sampdoria-Roma 2-4
Siena-Fiorentina 1-1
Palermo-Inter 1-2
Classifica del campionato di serie A
|
Pt |
Pg |
V |
P |
S |
Gf |
Gs |
Inter |
33 |
13 |
10 |
3 |
0 |
27 |
14 |
Roma |
29 |
13 |
9 |
2 |
2 |
30 |
10 |
Palermo |
27 |
13 |
9 |
0 |
4 |
27 |
17 |
Livorno |
20 |
13 |
5 |
5 |
3 |
15 |
13 |
Empoli |
19 |
13 |
4 |
7 |
2 |
12 |
9 |
Catania |
19 |
13 |
5 |
4 |
4 |
17 |
24 |
Lazio |
18 |
13 |
6 |
3 |
4 |
22 |
12 |
Atalanta |
17 |
13 |
4 |
5 |
4 |
20 |
20 |
Siena |
17 |
13 |
4 |
6 |
3 |
13 |
14 |
Udinese |
16 |
13 |
4 |
4 |
5 |
13 |
14 |
Cagliari |
14 |
13 |
2 |
8 |
3 |
11 |
12 |
Messina |
14 |
13 |
3 |
5 |
5 |
16 |
20 |
Torino |
14 |
13 |
3 |
5 |
5 |
9 |
17 |
Sampdoria |
13 |
13 |
3 |
4 |
6 |
19 |
21 |
Milan |
11 |
13 |
5 |
4 |
4 |
12 |
12 |
Parma |
8 |
13 |
2 |
2 |
9 |
12 |
27 |
Chievo |
7 |
13 |
1 |
4 |
8 |
11 |
19 |
Fiorentina |
5 |
13 |
6 |
2 |
5 |
20 |
15 |
Ascoli |
5 |
13 |
0 |
5 |
8 |
7 |
19 |
Reggina |
1 |
13 |
4 |
4 |
5 |
14 |
18 |
Penalizzazioni: Siena -1, Lazio -3, Milan -8, Reggina e Fiorentina
-15
Prossimo turno (14/a giornata) di serie A: - Sabato 2 dicembre:
Inter-Siena (ore 18)
Roma-Atalanta (ore 20.30)
- Domenica 3 dicembre:
Cagliari-Milan
Fiorentina-Lazio
Livorno-Chievo
Messina-Sampdoria
Parma-Palermo
Torino-Empoli
Udinese-Reggina
Ascoli-Catania (ore 20.30)
Classifica dei marcatori di serie A dopo la 13/a giornata:
- 9 reti: Riganò (2 rigori-Messina).
- 7 reti: Bianchi (2-Reggina); Totti (Roma) - 6 reti: Mutu (Fiorentina);
Amauri e Corini (3-Palermo); Budan (Parma); Iaquinta (2-Udinese).
- 5 reti: Doni (2-Atalanta); Spinesi (5) e Corona (Catania); Toni
(Fiorentina); Crespo e Ibrahimovic (Inter); (Mauri (Lazio); Di Michele
(1) (Palermo); Quagliarella (Sampdoria); Frick (Siena).
- 4 reti: Ventola e Loria (Atalanta); Pellissier (1-Chievo); Stankovic
(Inter); Oddo (2) e Rocchi (Lazio); C. Lucarelli (Livorno); Perrotta
(Roma); Bonazzoli (Sampdoria).
- 3 reti: Bjelanovic (Ascoli); Suazo (Cagliari); Mascara (Catania);
Saudati (1), Buscé e Vannucchi (Empoli); Pandev (Lazio);
Danilevicius (1) e Bakayoko (Livorno); Cordova (Messina); Amoruso
(Reggina); Montella, Panucci e Taddei (Roma); G. Delvecchio, Flachi
(2) e Volpi (Sampdoria); Stellone (Torino).
- 2 reti: M. Delvecchio (Ascoli); Zampagna (Atalanta); Conti (Cagliari);
Caserta (Catania); Obinna (1) e Tiribocchi (Chievo); Matteini (Empoli);
Jorgensen e Pazzini (Fiorentina); Cambiasso, Cruz e Materazzi (Inter);
Makinwa (Lazio); Floccari (Messina); Kakà (1) e Seedorf (Milan);
Bresciano e Zaccardo (Palermo); De Rossi e Mancini (Roma); Rosina
(1-Torino); Asamoah e Di Natale (Udinese); Jankulovski (Milan).
- 1 rete: Perrulli (Ascoli); Doni, Migliaccio, Rivalta, Soncin e
Tissone (Atalanta); Bianco, Colucci, D'Agostino, Esposito, Ferri
e Pepe (Cagliari); Brighi, Mandelli e Zanchetta (Chievo); Almiron
(Empoli); Dainelli e Ujfalusi (Fiorentina); Grosso, Samuel, J. Zanetti
e Vieira (Inter); Belleri, Foggia e Siviglia (Lazio); Filippini,
Galante, Paulinho e Pfertzel (Livorno); Ogasawara (Messina); Brocchi,
Gilardino, Inzaghi, Kaladze, Maldini e Oliveira (Milan); Zanchi
(Messina); Barzagli, Biava, Simplicio e Tedesco (Palermo); Contini
(1), Dessena, Gasbarroni, Grella (1), Muslimovic e Morfeo (Parma);
Leon, A. Lucarelli, Modesto e Tedesco (Reggina); Aquilani, Ferrari,
Mexes, Okaka, Pizarro e Rosi (Roma); Franceschini (Sampdoria); Antonini,
Brevi, Chiesa, Codrea, Cozza e Konko (Siena); Comotto, Franceschini
e Muzzi (Torino); Felipe, Muntari e Obodo (Udinese).
- 1 autorete: Cudini (Ascoli), Rivalta (Atalanta); Pfertzel (Livorno);
Mauri (Lazio); Agliardi e Barzagli (Palermo); Ferronetti (Parma);
Bonanni (Sampdoria).
Il Toro fa il corsaro con l’Atalanta e sfata
il tabù trasferta
26/11 Una gara che sembrava destinata a chiudersi sullo 0-0 ha
dato invece al Torino la prima vittoria esterna della stagione e
all'Atalanta un pomeriggio amaro chiuso con un'inaspettata sconfitta.
Fino alla mezz'ora della ripresa, le due squadre non avevano dato
la sensazione di poter vincere, anche perché i padroni di
casa pagavano l'assenza di quattro titolari squalificati e i granata
mostravano dei limiti in fase offensiva perché Abbruscato
faceva ampiamente rimpiangere l'indisponibilità di Stellone,
a sua volta fermato dal giudice sportivo. Ma al 77' è arrivato
l'episodio che ha determinato la svolta a favore del Torino: su
un corner, Lazetic ha indirizzato un tiro verso la porta sul quale
è intervenuto Bernardini nel peggiore del modi. Invece di
rinviare, il centrocampista nerazzurro ha svirgolato il pallone
facendolo carambolare sulla faccia di Rivalta e da lì in
rete. Il raddoppio di Rosina con un bel tocco sotto ha reso inutile
il gol all'ultimo secondo di Loria e così il Torino ha finalmente
sfatato il tabù trasferta, portandosi a casa tre punti importantissimi.
L'Atalanta aveva sprecato in apertura la possibilità di portarsi
in vantaggio quando, per uno svarione di Di Loreto, Ventola era
filato a rete e, trovatosi solo davanti ad Abbiati, non era riuscito
a superare il portiere granata. Era stata questa una delle pochissime
emozioni regalate dal primo tempo, chiuso con due occasioni una
sul fronte granata con un traversone di Rosina diretto a Lazetic
e salvataggio in extremis da parte di Rivalta. Proprio il difensore
ha sparato un gran tiro finito fuori di un soffio. Anche nel secondo
tempo, la prima palla gol è per l'Atalanta con Abbiati bravo
a neutralizzare un tiro di Soncin, mentre al 21' Rosina ha impegnato
Calderoni con un gran tiro in corsa all'interno dell'area. Quindi,
al 32', il gol che ha sbloccato la partita. L'Atalanta a questo
punto ha mandato in campo il giovanissimo Cissé, all'esordio
al posto di un Bernardini che, anziché correre, ha camminato
per tutta la partita, e l'Atalanta si è catapultata tutta
in avanti. Al 42', pero, Ferreira Pinto ha perso palla a centrocampo,
consentendo a Rosina di partire in contropiede e battere l'estremo
difensore atalantino, mettendo al sicuro il risultato. L'Atalanta
si è resa pericolosa a 1' dal termine quando su centro di
Tissone, Cissé con una bella girata al volo ha impegnato
il portiere granata, e poi ha ridotto le distanze proprio in chiusura
del tempo quando su calcio d'angolo battuto da Tissone, Loria di
testa ha infilato la palla in rete. L'arbitro Dondarini non ha nemmeno
fatto mettere la palla al centro e molti hanno avuto la sensazione
che non avesse nemmeno convalidato la rete, cosa che invece successivamente
è stata confermata dai dirigenti atalantini che avevano parlato
col direttore di gara.
Torino - Atalanta 2-1 (0-0)
Reti: nel st 32' Rivalta (autorete), 42' Rosina, 49' Loria.
Atalanta (4-4-2): Calderoni 6; Rivalta 5.5, Loria 6, Carrozzieri
5.5, Bellini 6.5; Ferreira. Pinto 5 (44' st Tissone sv), Migliaccio
6, Bernardini 5 (38' st Cissé 6), Ariatti 5.5; Ventola 5,
Soncin 5 (26' st Bombardini 5). (18 Ivan, 2 Talamonti, 23 Abeijon,
38 Magrin). All. Colantuono 5.5.
Torino (3-4-2-1): Abbiati 6.5; Di Loreto 5, Cioffi 6, Franceschini
6; Comotto 6, Barone 6, Ardito 6, Balesti 5.5; Lazetic 6 (35' st
De Acentis 6), Rosina 6.5 (47' st Fiore sv), Abbruscato 5.5. (1
Taibi, 4 O.Brevi, 2 Pancaro, 5 Gallo, 16 Oguro). All. Zaccheroni
6.5.
Arbitro: Dondarini di Finale Emilia 5.5.
Angoli: 8-4 per l'Atalanta.
Recupero: 2' e 4'.
Ammoniti: Cioffi e Bernardini per gioco falloso.
Spettatori: 10.000
Le reti
32'st: un tiro di Lazetic viene svirgolato da Bernardini che manda
la palla all'indietro sulla testa di Rivalta che la indirizza nella
propria porta.
42' st: perde palla a centrocampo Ferreira Pinto, parte in contropiede
Rosina che evita Loria e batte imparabilmente Calderoni con un bel
tocco sotto.
49' st: su calcio d'angolo battuto da Tissone, Loria irrompe di
testa e infila in rete e nello istante l'arbitro fischia la fine.
Il Catania riscatta la sconfitta con la Roma battendo
il Parma
26/11 Roma è dimenticata. Il Catania trova contro il Parma
la vittoria che serviva per cancellare il tracollo di sette giorni
fa all'Olimpico. I rossoazzurri archiviano una volta per tutte la
peggiore sconfitta della loro storia nel campionato di A con un
successo rotondo, impreziosito dalla rete numero 300 nella massima
serie realizzata da Caserta. Gli etnei vengono fuori alla distanza,
quando il Parma rimane in dieci a causa dell'espulsione di Grella.
L'opposizione dei locali diventa inevitabilmente meno efficace con
il trascorrere dei minuti, le iniziative sulla trequarti di Gasbarroni
e Pisanu si diradano e i padroni di casa guadagnano metri sino a
sfondare facendo leva sulla continuità dei propri centrocampisti,
a cominciare dall'esordiente Izco, piacevole sorpresa del match.
Marino, oltre agli squalificati Baiocco e Mascara, deve rinunciare
a Pantanelli, bloccato da un problema a un gomito. In porta va Polito,
al debutto in A. Prima presenza nel massimo campionato anche per
l'argentino Izco, preferito a Lucenti nel ballottaggio a centrocampo.
Pioli, senza Morfeo e Budan, opta per Muslimovic unica punta con
Gasbarroni e Pisanu in appoggio. Il Catania ha voglia di riscattarsi
e parte con decisione. Dopo 12 minuti, Spinesi, perfettamente imbeccato
in piena area da un cross di Vargas, stoppa bene, ma ritarda di
un istante la conclusione permettendo a Couto il salvataggio in
extremis. La replica ospite è di Dessena, che raccoglie un
cross dalla sinistra di Gasbarroni scheggiando la traversa con un
potente destro. Il Parma tiene le linee molto vicine e i rossoazzurri
hanno qualche problema a districarsi. Gli uomini di Marino reclamano
il rigore al 21', quando Izco ruba palla a Ciaramitaro e viene messo
giù in area dallo stesso Ciaramitaro: Bergonzi dà
un'occhiata al guardalinee Agrisani e poi decide di far proseguire.
Pochi minuti dopo è Grella, imbeccato da un corner di Pisanu,
a provarci con una conclusione da fuori che Polito blocca a terra.
Al 38' il Parma resta in dieci. E' proprio Grella, già ammonito,
a entrare duro su Corona rimediando il secondo giallo e quindi l'espulsione.
Pioli arretra Gasbarroni e Pisanu sulla linea di Ciaramitaro e Dessena
passando al 4-4-1 con Muslimovic unico riferimento in avanti. Un
rasoterra scoccato da Corona e finito di poco a lato chiude il primo
tempo. Nella ripresa, i catanesi cercano di alzare il ritmo. Nel
primo quarto d'ora, però, i locali non vanno oltre un colpo
di testa di Corona su punizione di Colucci parato da De Lucia senza
problemi. Al 18', sugli sviluppi di un corner, Sottil ha la palla
giusta per sbloccare il risultato, ma il difensore non angola l'inzuccata
e permette a De Lucia di bloccare. Il Catania passa al 21'. Bocchetti
strattona in area Colucci e Bergonzi decreta il rigore, trasformato
da Spinesi di potenza. Pioli rimpiazza Gasbarroni, già ammonito
e graziato dall'arbitro dopo una dura entrata a centrocampo, con
Kutuzov, ma sono gli etnei a sfiorare il bis in contropiede con
Spinesi, che conclude a lato di sinistro. Il raddoppio arriva 39':
Izco va via sulla sinistra e trova Caserta in area libero di battere
a rete per il 2-0 che chiude la gara.
La parola ai tecnici.
Sorride il Catania negli spogliatoi dopo il successo con il Parma,
che si rammarica invece per una gara decisa da episodi, soprattutto
dall' espulsione per doppia ammonizione di Grella. Per il presidente
degli etnei Antonino Pulvirenti il Catania "ha vinto con il
cuore, cancellando Roma e lasciandosi alle spalle le scorie della
partita all'Olimpico". "E' stato il successo del gruppo
e della volontà - aggiunge Pulvirenti - e anche gli 'esordienti'
come Polito, Izco e Lucenti hanno giocato bene: complimenti a tutti".
Pulvirenti invita "a non guardare la classifica", con
il Catania a un punto dalla zona Champions, e invita i suoi "a
pensare a una partita alla volta, e basta...". Stessa linea
di pensiero ha il tecnico del Catania Pasquale Marino, che ribadisce:
"noi sappiamo bene qual è il nostro obiettivo e i punti
conquistati oggi valgono il doppio, perché arrivati con una
diretta concorrente alla salvezza". Marino fa i suoi complimenti
alla sua squadra "perché - sottolinea - siamo arrivati
da una settimana un po' lunga. I miei ragazzi hanno combattuto e
ci hanno creduto e la vittoria è meritata. Il rigore? Nel
primo tempo ce n'era uno più netto su Izco. Gli arbitri ogni
tanto sbagliano. Anche la settimana scorsa a Roma con noi l' arbitro
ha sbagliato,l' importante è la buona fede". Laconico
Pioli nel dopo partita: "Fino a quando abbiamo giocato undici
contro 11 - è l' analisi del tecnico del Parma - il Catania
ci ha pressati ma senza crearci problemi. In inferiorità
numerica abbiamo subito". Sul primo rigore chiesto dal Catania
e sul secondo concesso ai siciliani e sull' espulsione di Grella
Pioli preferisce "non commentare, tanto - aggiunge - ormai
è andata cosi". Note positive per il Parma da Ferdinand
Coly: "Rispetto a Livorno - sostiene il difensore - abbiamo
giocato meglio e si sono visti progressi. Nel primo tempo abbiamo
giocato bene, anche se abbiamo sofferto. In inferiorità numerica
è stato tutto più difficile". Per Edusei era
"importante cancellare la partita dell' Olimpico e il Catania
ha giocato bene". Polito, il portiere entrato al posto dell'
infortunato Pantanelli, dedica la vittoria a moglie e figli. "Non
avevo detto ad alcuno - rivela - del mio esordio e meglio di così
non poteva andare". 'Abbiamo meritato di vincere - chiosa Caserta
- e abbiamo dimostrato di esserci messi alle spalle la gara con
la Roma. Dobbiamo continuare a giocare come abbiamo fatto e pensare
innanzitutto a salvarci''
Catania-Parma 2-0 (0-0)
Reti: nel st 21' Spinesi su rigore, 39' Caserta.
Catania (4-3-3): Polito 6; Silvestri 5.5, Sottil 6.5, Stoini 6.5,
Vargas s.v. (24' pt Lucenti 6); Izco 6.5, Edusei 6.5, Caserta 6.5;
Colucci 6 (39' st Sardo s.v.), Spinesi 6, Corona 6 (30' st Del Core
s.v.). (12 Ferrante, 5 Minelli, 25 Millesi, 34 Cesar). All. Marino
6.5.
Parma (4-3-2-1): De Lucia 6; Coly 6, Contini 6, Couto 6.5, Bocchetti
5; Ciaramitaro 5.5, Grella 5, Dessena 6 (34' st Cigarini s.v.);
Pisanu 6 (32' st Paponi s.v.), Gasbarroni 6 (25' st Kutuzov 5.5);
Muslimovic 5.5. (5 Bucci, 7 Castellini, 17 Rossi, 26 Ferronetti).
All. Pioli 5.
Arbitro: Bergonzi di Genova 5.5.
Angoli 8-3 per il Catania.
Recupero: 5' e 5'
Espulso. Grella al 38' st per doppia ammonizione.
Ammoniti Grella, Edusei, Gasbarroni, Coly e Contini per gioco scorretto
Spettatori: 21.000
L’Empoli batte il Cagliari. Chimenti s’infortuna
contro un palo
26/11 Un tempo per parte, ma alla fine è l'Empoli a sorridere
e a tornare alla vittoria interna, il settimo risultato utile consecutivo
(due vittorie, cinque pareggi) ottenuto con la rete di Vannucchi.
Un successo tra le mura amiche che mancava dal 24 settembre, quando
gli azzurri superarono il Palermo. Da quel momento l' Empoli ha
comunque accompagnato la sua marcia da record con un ottimo rendimento
esterno, che ha permesso alla truppa di Cagni di raggiungere il
quinto posto in classifica, ad un solo punto dalla zona Champions.
Sono i numeri a premiare la cavalcata azzurra: a oggi, infatti,
l' Empoli è la miglior difesa della serie A. Un record che
acquista uno spessore maggiore per un gruppo capace ancora una volta
di sopperire ad assenze 'pesanti': fuori causa Pratali, Marzoratti
e Vanigli, per problemi muscolari, Cagni ha inserito Adani e Ascoli,
dal primo minuto, spostando Lucchini al centro, dalla fascia sinistra.
Tra le note positive di giornata, anche il ritorno in campo di Almiron,
portato a sorpresa in panchina e inserito a partita in corso per
dare maggiore spessore al centrocampo. Un risultato amaro, invece,
per il Cagliari, che dopo un primo tempo in sordina ha dominato
l' intera ripresa, soprattutto grazie all' ottima vena di Pepe,
inserito al posto di Langella. Un eccellente Balli ed un pizzico
di sfortuna hanno però impedito agli ospiti di ottenere un
pareggio, che alla fine sarebbe stato meritato e avrebbe allungato
la serie positiva dei sardi. Nel primo tempo l'Empoli parte bene
e nei primi cinque minuti si presenta per ben due volte dalle parti
di Chimenti con Saudati, bravo a incunearsi tra i centrali ospiti.
Il Cagliari non sta a guardare e risponde cercando di sfruttare
l' imprevedibilità dei suoi tre attaccanti, come al 4' quando
Suazo, lanciato sul filo del fuorigioco, elude Adani, ma viene anticipato
da un ottimo recupero di Lucchini. Ma è un lampo, visto che
nell'Empoli la regia è affidata a Vannucchi, che sale in
cattedra, supportato dalla buona vena di Matteini a destra - una
spina nel fianco per Ferri nei primi venticinque minuti - e di Buscé,
apparso ancora una volta in ottima condizione e pericoloso con i
suoi cross. Al 7' l'azione del vantaggio: Saudati va via sulla trequarti
e al limite viene steso da Budel. Sulla punizione si presenta Vannucchi,
che leggermente defilato sulla sinistra, trafigge Chimenti infilando
la palla sul palo coperto dalla barriera. Nell'occasione il portiere
ospite si scontra con il palo ed è costretto a lasciare il
posto a Fortin, praticamente senza aver effettuato alcuna parata.
Il Cagliari prova a riorganizzarsi, passando al 4-4-2, con l' arretramento
di Esposito e lo spostamento di Conticchio sulla sinistra a centrocampo.
Ma è ancora l'Empoli a sfiorare il gol con Matteini, che
conclude di poco sopra la traversa, quasi allo scadere. Nel secondo
tempo la partita cambia. Il Cagliari rivitalizzato dall' inserimento
di Pepe e D'Agostino, prova il tutto per tutto, passando ad uno
spregiudicato 4-2-4. E' un monologo rossoblù fin dai primi
minuti, intervallati da qualche tentativo di contropiede azzurro.
All' 11' è Suazo, imbeccato davanti a Balli, ad avere l'occasione
per il pareggio, ma a portiere battuto è Ascoli a salvare
dentro l'area piccola. L'Empoli soffre soprattutto sulla corsia
sinistra. Cagni è costretto a rinunciare ad Adani, affaticato,
inserendo Tosto - assente in campionato da 7 mesi - in mezzo alla
difesa. La musica non cambia nemmeno quando è Balli a salvare
su una punizione insidiosa di Budel. Cagni intuisce il pericolo
e getta nella mischia Almiron, per dare maggiore copertura a a centrocampo.
La mossa è giusta, anche se al 35' è ancora il Cagliari
con Pepe a sbagliare clamorosamente a due passi dalla porta. Ma
nel finale gli azzurri reggono bene e nonostante i 5' minuti di
recupero, l'Empoli riesce a conquistare la vittoria.
La parola ai tecnici
"I miei ragazzi non finiscono più di stupirmì.
L'allenatore azzurro Luigi Cagni si presenta in sala stampa analizzando
la partita, ma soprattutto elogiando la prestazione del gruppo in
un giorno molto speciale per lui, visto che ha centrato il 200/mo
successo assoluto in carriera. "Putroppo - prosegue Cagni -
ancora una volta ci siamo trovati in grande emergenza, ma per l'ennesima
volta ho avuto risposte positive da alcuni calciatori come Adani
e Ascoli, che hanno giocato di meno e ho recuperato alcuni calciatori
fondamentali come Almiron e Tosto. A livello mentale, poi, ho rivisto
per grinta e determinazione la squadra che ha giocato contro il
Milan. E questo credo sia la nota più bella di giornata,
anche se dobbiamo migliorare in alcuni frangenti come le ripartenze
e in alcuni episodi della fase difensiva. Non mi interessano i record
personali, ma preferisco parlare esclusivamente dei mei ragazzi.
I nostri obiettivi non cambiano". Nell'Empoli è tornato
in campo Tosto, assente da 7 mesi. "Sono molto contento della
prestazione della squadra - spiega il terzino azzurro -. Sto bene,
anche se sono entrato in campo in un momento di difficoltà
in cui il Cagliari stava cercando il pareggio. Ho giocato da difensore
centrale e le sensazioni sono state molto positive" Sul fronte
ospite l'allenatore sardo Giampaolo critica l'approccio dei suoi
alla gara. "Venendo da una vittoria importante come quella
ottenuta contro il Palermo - spiega il tecnico - sapevo che la squadra
avrebbe potuto risentire di questo clima euforico. E putroppo i
fatti mi hanno dato ragione. La squadra ha interpretato male l'inizio
della partita e siamo stati puniti da un gol che ha poi deciso la
partita. Un discorso a parte, invece, lo merita la ripresa. Abbiamo
dominato creando numerose palle gol: credo che alla fine un pareggio
sarebbe stato più giusto. Cambiando atteggiamento tattico,
infatti, siamo riusciti a costruire numerose occasioni. Poi l'infortunio
iniziale di Chimenti ha un po' complicato le cose e non mi ha permesso
di effettuare alcuni cambi nel primo tempo, per evitare di rimanere
a corto per il finale di gara". Tra i migliori del Cagliari
Pepe, entrato nel secondo tempo. 'Un'ottima ripresa - dice - ma
non è servita a portare a casa un risultato positivo. Purtroppo
facciamo un po' fatica in trasferta, dove non abbiamo lo stesso
ruolino di marcia delle gare interne"
Empoli- Cagliari 1-0 (1-0)
Reti: nel pt 8' Vannnucchi.
Empoli (4-2-3-1): Balli 7; Raggi 6, Adani 6 (16' st Tosto 6), Lucchini
6.5, Ascoli 6; Marianini 6, Moro 6; Buscé 6.5, Vannucchi
7, Matteini 6.5 (29' st Almiron 6); Saudati 6 (12' st Pozzi 6) (1
Bassi, 19 Iacoponi, 27 Ficini, 99 Gasparetto). Allenatore: Cagni
7.
Cagliari (4-3-3): Chimenti sv (17' pt Fortin 6), Ferri 5.5, Lopez
6, Bianco 6, Agostini 6; Conticchio 5.5 (1' st D'Agostino 6.5),
Budel 6.5, Colucci 6; Esposito 5.5, Suazo 6, Langella 6 (10' st
Pepe 6.5). (10 Capone, 13 Del Grosso, 22 Bizera, 32 Penalba). Allenatore:
Giampaolo 6.
Arbitro: Marelli di Como 6.
Angoli: 7-6 per il Cagliari.
Recupero: 4' e 5'
Ammoniti: Lucchini per gioco falloso.
Spettatori: 6.000.
Le reti
8' pt - Budel commette fallo su Saudati al limite dell'area. Vannucchi
calcia la punizione: il tiro aggira la barriera e insacca alla destra
di Chimenti che tocca ma non riesce a deviare.
La Lazio batte l'Ascoli. Capolavoro di Pandev.
26/11 Dodici gol nelle ultime tre partite di campionato: è
la Lazio di Delio Rossi, che pur con qualche difficoltà è
riuscita a battere un buon Ascoli, decisamente migliore di quello
visto qualche settimana fa all'Olimpico contro la Roma. In quell'occasione
i marchigiani strapparono un pareggio (2-2, all'ultimo minuto Mexes),
ma stavolta hanno fatto miglior figura, pur senza conquistare punti.
Il 3 a 1 finale è forse ingeneroso per la squadra marchigiana.
La squadra marchigiana nelle mani di Sonetti ha già preso
una fisionomia precisa. Rispetto alla partita contro la Roma è
più tonica, tiene meglio il campo con un 4-3-3 aggressivo.
Per lunghi tratti della gara, specie dopo il vantaggio di Pandev
- una prodezza personale - l'Ascoli ha comandato il gioco schiacciando
i laziali, ma senza rendersi davvero pericoloso. La Lazio ha controllato
e colpito con la maggior qualità dei suoi attaccanti: decisivi
in tutte le reti Mauri, Pandev e Rocchi. Ora Rossi può aspirare
veramente a un posto al sole, visto che la quarta posizione del
Livorno è a soli 2 punti: sogni Champions non del tutto illegittimi.
Primo tempo vivace e veloce, anche grazie all'Ascoli. La prima rete
biancazzurra è stata contestata da Pagliuca e i suoi, ma
la posizione di Belleri che ha messo dentro in tap in sul tiro di
Zauri deviato dal portiere è sembrata regolare . Era solo
il 7'. E appena 8' dopo ecco la situazione rifarsi in parità:
un tiro cross di Minieri deviato in modo sciagurato da Mauri per
un vero autogol. La partita a quel punto è scivolata via
in equilibrio, spezzato solo dalla prodezza personale di Pandev:
slalom del macedone dalla trequarti, un dribbling vinto, un rimpallo
favorevole e tiro a battere Pagliuca. Solo 2' dopo è lo stesso
Pandev a fallire clamorosamente un invito al bacio di Rocchi da
due passi. La ripresa è stata sempre divertente, con l'Ascoli
tutto proiettato davanti. Al 4' Pagliuca fa un paratone su colpo
di testa di Cribari, al 9' è Peruzzi ad opporsi a Guberti
al tiro con un'altra prodezza. Sono minuti nei quali la Lazio si
chiude e cerca il contropiede pur difendendosi con qualche apprensione.
E' davvero un buon Ascoli. Che negli ultimi 15' mette in campo Marco
Delvecchio, fischiatissimo dal pubblico laziale per i suoi trascorsi
romanisti e i tanti gol messi a segno nei derby. Si è giocato
per lunghi tratti solo nella metà campo laziale, con Perrulli
che ha fallito una occasione da gol pulitissima al 34'. Ed è
stato il momento cruciale della partita, perché gol mangiato,
gol subito. A forza di contenere e ripartire la Lazio è riuscita
a trovare la rete della tranquillità con Foggia, il classico
ex della partita, che ha sfruttato un cross di Rocchi. E' il 3 a
1 che chiude di fatto la partite.
La parola ai tecnici
"Crediamo tantissimo nella possibilità ci qualificarci
per la Champions League...". Non sono parole di Delio Rossi,
l'unico a essere molto cauto da questo punto di vista, ma di Gaby
Mudingayi. Quella del centrocaqmpista, però, non è
una convinzione isolata, ma di tutta la squadra che vede davvero
vicino questo sogno, visto che i punti dal quarto posto sono solo
due. "Il nostro obiettivo è arrivare più in alto
possibile - ha detto il giocatore - e per noi quel più in
alto possibile si chiama Champions League. Certo, non sarà
semplice, ma ci siamo anche noi, su questo siamo più che
convinti". La vittoria sull'Ascoli, la terza consecutiva, ha
aumentato la consapevolezza della forza da parte della Lazio: "Siamo
convinti di poter fare un bellissimo campionato, dipende solo da
noi, ma questi risultati sono figli del gran lavoro che facciamo
durante la settimana. Per noi, poi, era molto importante vincere
con l'Ascoli, anche perché adesso ci avviciniamo a un ciclo
di partite molto difficili, ma possiamo fare bene nelle prossime
quattro gare". Più cauto, secondo ruolo e consuetudine,
l'allenatore Delio Rossi: "Credo che gli obiettivi vadano centrati
e non dichiarati, ma per me l'entusiasmo che c'é attualmente
tra i giocatori può essere solo che positivo". Sulla
partita con l'Ascoli il tecnico è sintetico: "E' un
periodo che stiamo facendo molto bene, ma questo è un merito
dei giocatori, non certo del modulo che abbiamo cambiato".
"Adesso - ha aggiunto Rossi - si deve continuare su questa
strada, cercando di spingere sempre al massimo, altrimenti andremo
in difficoltà. Questa, infatti, è una caratteristica
della mia squadra". In effetti la Lazio, almeno rispetto alle
precedenti due partite, ha sofferto un po' di più. "Normale
che sia così nel campionato di serie A - ha detto l'allenatore
-, altrimenti saremo dei presuntuosi se pensassimo il contrario".
Dopo aver parlato della gara vinta con l'Ascoli il tecnico della
Lazio fa un discorso particolare su Pandev e sul bel gol che il
macedone ha realizzato: "Se quella rete l'avesse fatta qualcun'altro,
si sarebbero fatte trasmissioni e super interviste. Lui è
giovane e poco sponsorizzato. Un peccato perché sta facendo
davvero ottime cose". Con l'Ascoli sembra si sia ritrovato
anche Pasquale Foggia che oggi ha realizzato il primo gol con la
maglia biancoceleste: "Sono contento perché è
un bel traguardo. La mia esultanza con le braccia alzate? Di rabbia
perché finalmente ho avuto un po' di fortuna dopo diversi
infortuni di inizio stagione". Il giocatore fa una dedica triste:
"E' per Simone, il nipote di uno dei nostri massaggiatori che
non c'é più (un bambino di 3 anni scomparso a causa
della leucemia)". Altra atmosfera si respira all'interno dello
spogliatoio dell'Ascoli, anche se secondo Sonetti "non è
tutto da buttare". "Abbiamo perso a causa di tre nostre
sciocchezze - ha affermato l'allenatore dei bianconeri -, anche
se nel secondo tempo la partita l'abbiamo fatta noi. Un peccato
aver sciupato delle occasioni, ma sento che stiamo sulla strada
giusta". Per il tecnico dei marchigiani, infatti, la squadra
"é buona" e prima o poi "sono certo che arriverà
la prima vittoria". "Ribadisco - ha concluso Sonetti -
nonostante la sconfitta abbiamo fatto una buona prestazione, mettendo
in seria difficoltà una formazione come la Lazio e questo
mi fa ben sperare per il futuro. Sono certo che i risultati alla
fine ci premieranno". Anche Fontana, che nel primo tempo ha
avuto un battibecco con Baronio, la pensa allo stesso modo: "Abbiamo
fatto bene oggi e siamo sulla buona strada, ne sono convinto. Come
sono sicuro che arriverà la prima vittoria, e anche molto
presto".
Lazio - Ascoli 3-1 (2-1)
Reti: nel 7' pt Belleri, 15' Mauri (autorete), 24' Pandev; nel st
38' Foggia
Lazio (4-3-1-2): Peruzzi 6.5, Belleri 6, Siviglia 6, Cribari 6,
Zauri 6, Mudingayi 6, Baronio 6 (14' st Firmani 6), Mutarelli 6,
Mauri 6 (35' st Makinwa), Rocchi 6.5, Pandev 6.5 (27' st Foggia
6) (32 Ballotta, 2 Stendardo, 3 Bonetto, 17 Tare) All: Rossi 6.
Ascoli (4-3-3): Pagliuca 7, Minieri 6, Nastase 6, Cudini 6.5, Pesce
6, Zanetti 6, Fontana 6, Boudianski 5.5 (19' st Perrulli 4.5), Fini
6 (38' st Pecchia sv), Bjelanovic 6, Guberti 5.5 (32' st Delvecchio
sv). (33 Eleftheropoulos, 28 Bocchetti, 10 Galloppa, 9 Paolucci)
All: Sonetti 6.5
Arbitro: Paparesta di Bari
Angoli: 9-4 per l'Ascoli
Recupero: 1' e 5'
Ammoniti: Cudini per proteste, Baronio, Fontana per comportamento
antiregolamentare, Mauri per gioco falloso
Spettatori: 30.000
Le reti
7' pt: cross dalla trequarti, Zauri controlla e tira appena dentro
l'area, Pagliuca smorza la palla ma Belleri interviene per il tap-in
del vantaggio;
15' pt: cross basso in area da destra di Minieri, Mauri interviene
in scivolata e anticipa Peruzzi per l'autogol del pareggio ascolano;
24' pt: slalom irresistibile di Pandev, che prima salta Pesce, poi
vince un rimpallo su Nastase, entra in area e batte con un piatto
sinistro Pagliuca;
38' st: fuga di Rocchi sulla sinistra, cross in mezzo, non c'arriva
Makinwa, Foggia si inserisce e batte Pagliuca.
Nona vittoria consecutiva dell’Inter a Palermo,
ed è fuga
26/11
Un Palermo troppo brutto per essere vero. L'Inter, che già
aveva vinto sul campo della Roma, passa anche sopra il 'cadavere'
della squadra rosanero e prosegue la sua inarrestabile marcia di
avvicinamento verso il traguardo di campione d'inverno. I nerazzurri,
che stasera, in un Barbera gremito oltre la sua capienza, hanno
anche ritrovato Adriano dal primo minuto e proprio come si conviene
a una grande squadra, hanno sempre azzerato i rischi, tenendo in
mano il pallino del gioco (oltre al risultato), hanno capitalizzato
le sbavature di un Palermo a volte poco attento e forse oltremodo
penalizzato dalle assenze di Simplicio e Di Michele (due giocatori
di fondamentale importanza nell'economia del gioco della compagine
di Francesco Guidolin), ma anche dalle condizioni non proprio brillanti
di qualche altro big che finora non ha mai sbagliato un colpo. Per
il Palermo si tratta della seconda sconfitta consecutiva in campionato,
dopo quella rimediata a Cagliari nel finale, ma soprattutto di una
brusca frenata che annacqua i sogni di gloria di tutto l'ambiente.
Il Palermo atterra bruscamente, dopo essersi a lungo cullato sui
sogni da scudetto e sulle velleità di una squadra che, a
questo punto, deve pensare esclusivamente alla qualificazione per
il preliminare di Champions. E' quello il vero scudetto dei rosanero.
Il Palermo è all'esame di maturità, in una serata
che profuma di scudetto e annebbia le idee. Nel primo tempo i rosanero
sono prigionieri dei propri timori, ma anche della paura di volare
e l'Inter ne approfitta, facendo il minimo indispensabile per andare
al riposo col minor danno possibile. Anzi, a dire il vero, per poco
ai nerazzurri non riesce l'impresa di chiudere la prima frazione
di gioco avanti di un gol, grazie a una prodezza balistica di Ibrahimovic,
sulla quale Fontana appare quantomeno poco concentrato, per non
dire svagato (e pensare che aveva un conto in sospeso con Roberto
Mancini). Il gol dopo 7' gela il 'Barbera', il contraccolpo psicologico
per i padroni di casa è notevole e l'Inter per poco non finisce
in trionfo prima ancora del fischio finale dei primi 45'. Del Palermo
si ricorda solo una conclusione alta di Bresciano, dopo una bella
azione sull'asse destra, orchestrata da Diana e da Guana. Gli uomini
di Mancini narcotizzano il match, poi ripartono a velocità
supersonica, con Solari, Stankovic e lo stesso Ibrahimovic, che
poi si fa male a una coscia e frena vistosamente. Fontana si salva
a fatica su una bordata di Adriano, al 27', poi riprende Vieira
e spedisce sul fondo a porta quasi vuota. Al 31' Ibrahimovic, con
uno splendido pallonetto, libera sulla destra Stankovic, il cui
cross arriva Adriano che spara sull'esterno della rete. Al 41' ci
prova Grosso, un ex, ma la sua conclusione finisce di poco a lato.
E il Palermo? La squadra di Guidolin ha in serbo il botto finale
e, dopo una punizione parata ancora con enormi difficoltà
da Fontana, trova l'1-1 con Amauri, che al momento di esultare mostra
la T-shirt indossata sotto la maglia e sulla quale s'intravede la
scritta 'liberi', forse in riferimento agli ultrà diffidati,
e che poi uscirà (come lo stesso svedese dell'Inter) in apertura
di ripresa. Nel secondo tempo l'Inter parte ancora al piccolo trotto,
mentre tutti aspettano le accelerazioni del Palermo; invece, dopo
un palo colpito di testa da Materazzi (sulla ribattuta la difesa
del Palermo trema, ma si salva miracolosamente) arriva il colpo
dei ko di Patrick Vieira (quando parte l'azione ospite, però,
c'é un intervento assai dubbio di Materazzi su Caracciolo),
una batosta per un Palermo comunque volenteroso. Una parata fortunosa
di Julio Cesar nega nel finale il pareggio al Palermo, che trova
un varco con Caracciolo, su angolo di Corini: la deviazione dell'attaccante
subentrato ad Amauri, però, rimbalza sul portiere brasiliano.
Come l'anno scorso (traversa piena) Caracciolo rimane così
a bocca asciutta. Stessa sorte capita a Bresciano che, proprio negli
ultimi istanti, impegna ancora Julio Cesar in una respinta a pungi
uniti. L'Inter ringrazia e continua a volare. Senza paura e senza
pause.
Mancini “Giochiamo benissimo”
Roberto Mancini fa i complimenti alla sua Inter, dopo la vittoria
sul campo del Palermo. "La squadra questa sera ha giocato benissimo,
nel primo tempo siamo stati straordinari", dice il tecnico
nerazzurro ai microfoni di Sky Sport. Ha un solo rammarico: "Nel
primo tempo dovevamo chiudere la partita visto le situazioni create,
mentre loro non avevano creato quasi nulla. E' difficile dire chi
è stato il migliore dei miei ragazzi. Anche alla fine del
primo tempo, nonostante il gol preso a pochi secondi dalla fine,
ho detto loro di continuare così perché sulla partita
non avevo nessun appunto da fare. La difesa ha concesso praticamente
nulla, nonostante sapessimo che sarebbe stata una partita difficile".
Mancini ha fatto i complimenti anche ad Adriano, inserito fin dall'inizio
- un po' a sorpresa - al posto di Crespo: "Sapevo che in una
partita così Adriano avrebbe avuto grandi motivazioni. E'
partito lui anche per dare ad Hernan un po' di riposo ed ha fatto
una prestazione ottima. In previsione c'era la sostituzione, sapevamo
che sarebbe un po' calato, poi il problema con Ibrahimovic ha cambiato
le cose ed alla fine Adriano era stanco morto ma ha dato una mano
fino in fondo". "Per lo scudetto non cambia niente - ha
concluso Mancini - il Palermo merita la posizione che ha e penso
che anche con la Roma la lotta sarà fino alla fine. Ma ora
è presto, mancano troppe partite".
Guidolin “Inter fisicamente superiore”
"L'Inter, e si vedeva in campo, è superiore sul piano
fisico: ma la differenza tra loro e noi è stata solo questa.
Loro sono stati più cinici e fisicamente più forti,
ma non altro". Francesco Guidolin accetta la sconfitta in casa
con l'Inter, ma non si sente inferiore alla capolista. "Almeno
così - ha detto il tecnico rosanero a Sky - non si parlerà
più di scudetto: sono state ristabilite le gerarchie, almeno
per ora". Insomma, Guidolin non si è sentito inferiore
alla sua avversaria di oggi: "Caracciolo avrebbe meritato il
pari sul quel colpo di testa finito sul palo - la sua convinzione
- e tutto sommato avremmo meritato anche noi". Una punta di
polemica sull'arbitraggio di Rosetti: "Non parlo mai dei direttori
di gara, ma stasera particolarmente gradirei non parlarne...",
ha detto commentando il contatto tra Vieira e Guana dal quale è
partita l'azione di contropiede del 2-1 interista.
Palermo - Inter 1-2 (1-1)
Reti: nel pt 7' Ibrahimovic, 46' Amauri; nel st 16' Vieira.
Palermo (3-5-1-1): Fontana 4, Dellafiore 6 (26' st Brienza 5), Barzagli
6, Zaccardo 5.5, Cassani 6, Diana 6, Corini 6 (43' st Gio. Tedesco
sv), Guana 6, Pisano 5, Bresciano 6, Amauri 6.5 (8' st Caracciolo
5). (20 Sirigu, 3 Bovo, 18 Parravicini, 22 Munari). All.: Guidolin
5.5.
Inter (4-1-3-2): Julio Cesar 6, Maicon 6, Cordoba 6 (21' st Samuel
6), Materazzi 6.5, Grosso 6, Stankovic 6.5, J. Zanetti 6, Vieira
6.5, Solari 7 (38' st Cambiasso sv), Ibrahimovic 7 (4' st Crespo
sv), Adriano 5.5. (1 Toldo, 6 Maxwell, 7 Figo, 16 Burdisso). All.:
Mancini 6.
Arbitro: Rosetti di Torino 6.
Angoli: 6-4 per il Palermo.
Recupero: 1' e 4'.
Ammoniti: Guana e Stankovic per gioco falloso.
Spettatori: 34.095, per un incasso di 845.454,00 euro.
Le reti
- 7' pt: lunga punizione di Julio Cesar, che pesca Adriano nella
trequarti del Palermo, tocco all'indietro del brasiliano per l'accorrente
Ibrahimovic che spara al volo e indovina un rasoterra che passa
sotto il corpo di Fontana e s'insacca.
- 46' pt: il Palermo pareggia con il brasiliano Amauri, che raccoglie
una deviazione di testa di Bresciano, su cross dalla sinistra di
Pisano, e batte Julio Cesar con tocco al fiele. Il pallone rimbalza
sul palo e s'insacca.
- 16' st: Adriano libera in corridoio, sulla destra, Vieira, che
entra in area e batte Fontana con un tiro dal basso verso l'altro.
Pari della Reggina che rischia. Annullato lo svantaggio
in classifica
26/11 La Reggina abbandona quota zero e riesce a mettere il segno
+ davanti al punteggio in classifica, dopo il -15 di penalizzazione,
conquistando un punto grazie alla rimonta sul Livorno che aveva
chiuso la prima frazione in vantaggio per 2-0. Non è stato
facile, per gli uomini di Mazzarri, recuperare il risultato contro
una squadra forte e quadrata, ma la determinazione e la voglia di
non mollare degli amaranto calabresi, alla fine, hanno dato i risultati
sperati. I primi 20 minuti di gara sono piuttosto sonnacchiosi,
con rare incursioni offensive su entrambi i fronti. Il Livorno si
assesta nella fascia centrale e con manovre orizzontali abbassa
il ritmo. La partita si sveglia all'improvviso al 23'. Su calcio
d'angolo di Passoni, il Livorno va in vantaggio, grazie a Galante
che sfrutta al meglio la libertà concessagli dai difensori
calabresi e batte Pelizzoli nonostante il suo disperato tentativo.
La Reggina sembra stordita, ma prova a riversarsi nell' area livornese,
senza costruire granché. Anzi, viene colpita in contropiede.
Filippini (27') ruba palla a Amerini e serve in profondità
Cristiano Lucarelli che non si fa pregare e gira in porta con un
tiro angolato. A guidare la riscossa dei calabresi è Leon
e la squadra occupa stabilmente la metà campo ospite. Gli
uomini di Mazzarri creano tanto. Vanno al tiro, nell'ordine, Amerini
(34'), Amoruso (37'), Tedesco (40'), Leon (42') e Bianchi (46'),
ma tutte le conclusioni o finiscono tra le braccia dell'attento
Amelia o finiscono fuori di misura. La ripresa comincia con la Reggina
che si riversa con foga nella metà campo livornese, ma senza
arrivare a conclusioni pericolose. Sono gli ospiti, anzi, a farsi
pericolosi all'8' con un traversone dalla sinistra di Pasquale che
supera Pelizzoli in uscita. Sventa il pericolo Alessandro Lucarelli
anticipando il fratello Alessandro. Dopo avere subito la sfuriata
iniziale della Reggina, il Livorno riesce a recuperare metri sul
campo, allentando la pressione. Mazzarri decide quindi di cambiare
le carte e sostituisce il centrocampista Amerini per la mezzapunta
Missiroli ed il tornante Mesto (infortunato) con l'attaccante argentino
Rios. La mossa del tecnico della Reggina porta subito un primo risultato:
al 19' i calabresi accorciano le distanze con Bianchi che di sinistro
raccoglie un assist di Alessandro Lucarelli e infila la porta livornese
con un tiro sotto la traversa. La pressione dei padroni di casa
non si allenta e Arrigoni corre ai ripari inserendo Danilevicius
e Vigiani al posto di Bakayoko e Cristiano Lucarelli. Ma l'honduregno
Leon si dimostra un elemento non facile da domare e si concede il
lusso del suo primo gol in serie A: raccoglie con estrema freddezza
il pallone calciato dalla bandierina da Modesto (33') e, ben piazzato
a centro area, di esterno destro insacca a filo d'erba angolatissimo
tra il palo destro e Amelia. I calabresi, dopo la rimonta, sembrano
non accontentarsi, forti anche della superiorità numerica
determinata dall'espulsione di Passoni (35') per somma di ammonizioni.
E per poco non riescono a centrare l'obiettivo nei minuti di recupero
(47') ma Rios, libero davanti ad Amelia, calcia a lato.
La parola ai tecnici
E' soddisfatto Walter Mazzarri, ma non completamente. Dopo che la
sua squadra ha recuperato due gol al Livorno, forse sperava nel
colpaccio e nel bottino pieno. "Nello spogliatoio - afferma
il tecnico - ho toccato i tasti giusti con i miei giocatori e loro
hanno dato delle risposte superiori alle migliori aspettative. Speravo
nella vittoria alla luce di quello che stavamo dando nella partita
anche dopo aver meravigliosamente rimontato. Il pareggio, comunque,
dà grande valore alla mia squadra che non si da mai per vinta.
Siamo entrati in campo non come al solito, sembravamo con il freno
a mano tirato. Il clima primaverile e forse l'inconscia soddisfazione
per la bella prova di domenica scorsa a San Siro, ci ha fatto entrare
in campo non sufficientemente caricati. Poi abbiamo però
avuto una grande reazione, che mi ha enormemente soddisfatto. Io
comunque non mi accontento mai. Abbiamo commesso degli errori ingenui
nella prima metà della gara, altrimenti avremmo potuto raccogliere
per intero i tre punti". "All'arbitrato - aggiunge poi
Mazzarri - non ci voglio pensare, anche se mi aspetto una grossa
riduzione vista l'ingiustizia subita". Se Il tecnico della
Reggina non è completamente soddisfatto, il suo collega livornese,
Daniele Arrigoni, invece è dichiaratamente insoddisfatto:
"Non siamo stati bravi, sul 2-0, a contenere la Reggina e a
giocare più concretamente la palla nei nostri contropiede.
Anche nei primi venti minuti della ripresa avremmo potuto mettere
il sigillo alla partita con qualche altro gol e avremmo potuto evitare
il ritorno della Reggina". Alessandro Lucarelli, protagonista
del confronto con il fratello Alessandro, sottolinea come "non
era facile fare risultato con questo Livorno da quarto posto in
classifica. Eppure - aggiunge - siamo stati capaci di rimontare
due gol, aspirando anche alla vittoria nel finale. Davvero frustranti
le reti prese in quel modo nel primo tempo, che avremmo potuto evitare
con una maggiore attenzione. Abbiamo fatto vedere, comunque, una
reazione davvero interessante, che ci fa credere sempre di più
nei nostri mezzi per rimontare". "La Reggina - commenta
Fabio Galante, autore del primo gol livornese - purtroppo ha trovato
due gol opportuni sui quali non siamo stati totalmente incolpevoli.
Sapevamo che la Reggina è squadra viva e mai doma, nonostante
l'handicap, alla luce di come ha giocato nelle ultime più
gare. Se non avesse avuto la penalizzazione, probabilmente oggi
sarebbe stata nella zona alta della classifica, vicina a noi. Sono
contento del mio gol, perché ogni tanto vado a cercarmelo
ed oggi ho saputo raccoglierlo". Marco Amelia, infine, è
soddisfatto per il gol di Lucarelli. "Sono contento per Cristiano
- spiega - che sentivo un po' giù in questo periodo. Il Livorno
ha bisogno dei gol del suo bomber".
Reggina-Livorno 2-2 (0-2)
Reti: nel pt 23' Galante, 27' C.Lucarelli; nel st 19' Bianchi, 33'
Leon.
Reggina (3-4-1-2): Pelizzoli 6, Lanzaro 6.5, A.Lucarelli 6, Aronica
7, Mesto 6 (16' st Rios 6), Amerini 6 (10' st Missiroli 6), Tedesco
6, Modesto 6.5, Leon 7, Amoruso 6, Bianchi 6.5 (47' st Carobbio
sv). (12 Marino, 4 Giosa, 8 Tognozzi, 15 Barillà). All. Mazzarri
7.
Livorno (3-5-2): Amelia 6, Knezevic 5.5, Kouffur 6, Galante 6.5,
Pfertzel 6 (24' st Balleri 5.5), Morrone 6, Passoni 5.5, A.Filippini
6.5, Pasquale 6; C.Lucarelli 6 (37' st Vigiani sv), Bakayoko 6 (30'
st Danilevicius sv). (23 Manitta; 8 Vidigal, 21 Paulinho, 77 Grandoni).
All. Arrigoni 6.
Arbitro: Giannoccaro di Lecce 6.
Angoli: 10-3 per la Reggina.
Recupero: 2' e 3'
Espulso: 35' st Passoni per somma di ammonizioni.
Ammoniti: A.Filippini e Missiroli per gioco falloso; Modesto per
simulazione.
Spettatori: 10.500
Il ciclone Totti si abbatte sulla Samp
26/11
Al Ferraris come alla Scala. La Roma offre una prova d'orchestra
al limite della perfezione e soprattutto regala al calcio italiano
un super Totti, solista di valore assoluto ma anche direttore di
scena raffinato ed imprevedibile, autore di una prova maiuscola:
un assist, due gol e soprattutto una rete-capolavoro che ha fatto
spellare le mani anche ai tifosi sampdoriani. Giù il cappello,
dunque, di fronte a tanto giocatore, ma giù il cappello anche
per questa Roma, alla quinta vittoria consecutiva, che ha saputo
coniugare la qualità dei singoli con la potenza del collettivo,
mettendo in mostra un calcio frizzante, divertente, concreto ma
anche fantasioso. Merito del modulo studiato da Spalletti, ma merito
anche della capacità dei giocatori di dare vita ad una squadra
compatta e concentrata, che sa reagire alla grande alla sconfitta
di Champions realizzando una mezza goleada al cospetto di una Samp
tutto sommato positiva, che, al di là del risultato numerico,
non ha del tutto demeritato. L'allenatore genovese Novellino aveva
studiato per l'occasione un modulo tattico diverso, abbandonando
il classico 4-4-2 per una soluzione più spregiudicata, con
Quagliarella e Delvecchio alle spalle dell'unica punta Bonazzoli
ed un centrocampo di copertura con Volpi, Palombo e Parola. L'esperimento
alla fine è piaciuto, anche se di fronte alla Roma odierna
erano davvero poche le possibilità di successo. La Roma ha
saputo impostare da subito al meglio la gara, soprattutto sul piano
caratteriale, cercando il gioco di prima, in velocità, per
saltare la diga blucerchiata. L'ispirazione dei singoli ha poi fatto
il resto, regalando già nei primi minuti un paio di occasioni
che prima Pizarro e poi Totti non sono riusciti a sfruttare. Ma
proprio la velocità, nelle chiusure e nelle ripartenze, é
stata la chiave di volta della partita, una velocità che
i blucerchiati hanno cercato di imitare ma con risultati certo più
deludenti. D'altra parte troppo ampia è la differenza qualitativa
tra i singoli per poter concorrere sullo stesso piano. La Samp ha
tentato per almeno 30 minuti di rispondere colpo su colpo agli avversari:
ha pareggiato dopo appena un minuto, è andata vicinissima
ad un secondo pareggio (girata di testa fuori di pochissimo di Bonazzoli
al 33'), ma poi ha dovuto soccombere al più forte carattere
e alla classe dei giallorossi. Tanto più che Novellino ha
dovuto richiamare in panchina per infortunio il giovane Quagliarella,
il più in forma dei suoi giocatori, e fare spazio ad uno
spento Flachi, al rientro dopo due mesi di squalifica (calcioscommesse).
Ancora una volta la difesa di casa ha lasciato spazio a troppe disattenzioni
(ben 21 reti subite in 13 partite) ed anche in mezzo al campo non
sempre sono state rispettate le direttive del tecnico (leggi soprattutto
le chiusure sui calci d'angolo). Gli uomini di Spalletti si sono
come sempre affidati alla potenza di Mexes, Panucci, Perrotta, al
genio tattico di De Rossi, Taddei e Mancini e all'estro straordinario
di Totti, capace di inventare gioco anche nelle occasioni apparentemente
più innocue. Il suo capolavoro è arrivato quando ormai
l'esito dell'incontro era scontato, con due gol di vantaggio, ma
si è trattato di un gesto tecnico che da solo ha meritato
gli elogi e gli applausi di tutti i presenti ed anche dei giocatori
in campo. Un tiro al volo di sinistro ad incrociare che a qualcuno
ha ricordato molto da vicino la rete di Van Basten agli Europei
dell'88 e che comunque è destinato a trasformarsi in una
copertina-simbolo. La partita ha offerto divertimento, emozioni,
bel calcio e tanti gol soprattutto nel primo tempo, quando ancora
la squadra di casa sembrava in grado di opporre una qualche resistenza
alla corazzata giallorossa. La ripresa ha visto i romanisti impegnati
soltanto a controllare ed i blucerchiati, sfiancati nel morale e
nelle gambe, arrancare in modo sconclusionato verso la porta difesa
da Doni. Il gioiello di Totti, alla mezz'ora del secondo tempo,
ha poi chiuso definitivamente il discorso risultato, portando però
un po' di rillasattezza tra le fila giallorosse. E' stato a questo
punto che la Samp, appellandosi alle ultime gocce di orgoglio, ha
spinto con caparbietà rischiando persino di avvicinarsi nel
punteggio pericolosamente agli ospiti. Un rigore, procurato e realizzato
da Flachi, ed un altro, abbastanza clamoroso, non concesso a Bazzani,
hanno reso meno amara ai genovesi una sconfitta comunque mai messa
in dubbio.
La parola ai tecnici
Spalletti si prende tutti i complimenti in sala stampa ed è
in sintonia con gli osservatori: "é vero - esordisce
- oggi la squadra ha fatto una bellissima prestazione, considerato
anche l'avversario che aveva fronte. Giocare in velocità
con la Sampdoria, che ha un gioco di squadra e individualità
importanti, non era facile". La chiave della gara per Spalletti
è stata l'avvio spumeggiante: "siamo entrati bene in
partita fin dall'inizio e l'abbiamo messa sul piano a noi più
congeniale, palla a terra e azioni in velocità. Forse è
stato questo l'aspetto più importante". Il tecnico non
si tira indietro per i complimenti a Totti: "non so se il suo
secondo gol è simile a quello famoso di Van Basten agli Europei,
ma certo Totti ha calciato la palla sul secondo palo con il piede
distante e l'ha messa laggiù, dove è impossibile arrivare
per il portiere. Forse l'espressione migliore per un gol simile
è stata quella degli operatori a bordo campo: "mamma
mia". Spalletti evidenzia anche il fair play del pubblico genovese:
"vedere lo stadio che applaude l'avversario è una conferma.
Sapevo che qui abbiamo a che fare con una città molto civile
e molto sportiva che riesce a trasferire all'interno dello stadio
questa civiltà, a differenza di altre realtà".
Alcuni romanisti hanno esposto piccole svastica: "non ho visto
- dice il tecnico - ma se ciò è avvenuto sarebbe brutto".
Spalletti non crede a un esonero di Novellino per la crisi della
Sampadoria: "Non credo, lo conoscete, è molto bravo,
e alla lunga ha fatto bene da tutte le parti. Riesce a superare
ogni difficoltà, ha carattere". L'allenatore dei genovesi
è dispiaciuto per la sconfitta e soprattutto per i tifosi.
"Dico con grande rammarico e dispiacere che abbiamo concesso,
per mie colpe, troppi spazi. Forse non sono stato molto bravo nel
spiegare ai miei che loro sono molti bravi a ripartire e nelle palle
inattive". Novellino si rammarica specialmente per il primo
gol: "c'era il campo aperto. Poi sui calci d'angolo ho messo
tre uomini apposta per uscire su di loro ma non è servito".
"Certo la Roma di oggi ha una forma ottimale. Noi abbiamo pareggiato
subito poi l'infortunio di Quagliarella ci ha un po' limitato e
non riuscivamo a chiudere bene il campo. La loro vittoria è
meritata per cui non dò colpa ai singoli". Stuzzicato,
il tecnico però ammette alcune colpe dei giocatori: "il
mio modo di giocare non prevede di prendere certi gol come il primo.
C'erano tre mediani e invece...".
Spalletti “Totti da nazionale”
Francesco Totti potrebbe ripensarci e tornare in nazionale anche
prima di fine stagione e dell' intervento alla caviglia. Oggi tra
l'altro a Marassi presente in tribuna c'era anche il ct Roberto
Donadoni. "Può darsi che cambi atteggiamento, se si
sente più tranquillo e vede di poter dare il suo contribuito
alla nazionale... - rivela Luciano Spalletti a 'Domenica Stadio'
- Lui saprà come fare. L'essenziale è lasciarlo tranquillo,
se continua a fare queste prestazioni acquisterà fiducia".
"Ai Mondiali ha dato più del massimo rispetto a quello
che aveva subito - prosegue il tecnico giallorosso -. Se lo si lascerà
in pace troverà lui la soluzione". Ma adesso che non
c'é più Lippi sulla panchina azzurra per Spalletti
anche Panucci meriterebbe di tornare in nazionale. "Sta giocando
un grande campionato, con ottime prestazione senza mai rifiatare.
In questo momento per noi è un giocatore importante"
Totti dedica i gol a Platini e Matarrese
"Dedico i miei due gol uno a Platini e l'altro a Matarrese.
Così vengono a vedere la Roma e non parlano a sproposito...".
E' una dedica polemica quella che Francesco Totti fa a caldo, ai
microfoni di Sky, dopo la vittoria sulla Sampdoria con una sua doppietta
personale. Totti ce l'ha soprattutto con il vicepresidente dell'Uefa
e col presidente della Lega per le loro critiche al suo no alla
Nazionale. Spettacolare il suo secondo gol, che fa il paio con la
magia di ieri di Ronaldinho. "Ho cercato di contraccambiare...
Fa piacere fare questi gol, la gente paga il biglietto e va onorata".
Il capitano lancia infine un messaggio per lo scudetto: "Inter
e Palermo devono stare all'erta. Una Roma così fa paura".
Infine fa gli auguri a Cannavaro per il Pallone d'Oro, "ma
io avrei votato per Buffon".
Sacchi “Se Totti gioca così è meglio
che tenga le viti…”
"Totti è in una forma straordinaria: se gioca così
con le viti nella caviglia infortunata, forse è meglio che
le tenga e non le tolga...". I complimenti al gran gol del
numero 10 giallorosso e alla prestazione a Genova arrivano da Arrigo
Sacchi, ospite di 'Controcampo-Italia1'. "Sta deliziando i
tifosi della Roma, e mi auguro che possa far divertire anche i tifosi
di tutta Italia", ha aggiunto l'ex ct della nazionale, riferendosi
alla querelle Totti-Italia. "Gli applausi del pubblico doriano
al gol del romanista - ha aggiunto Sacchi - sono un segno che stiamo
crescendo per sportività. Anche io, se fossi stato l'allenatore
avversario, avrei applaudito". Poi, un giudizio 'estetico'
nel testa a testa con l'Inter. "La Roma in questo momento gioca
il calcio più divertente non solo d'Italia, ma d'Europa.
Il movimento dei suoi giocatori è magnifico - il giudizio
di Sacchi - Quanto all'Inter, ha 18-20 campioni di grande livello,
ma la manovra è meno fluida. Credo ci sia minor disponibilità.
Spalletti è un grandissimo allenatore, credo che anche Mancini
sia un grande allenatore; ma in questo momento è più
difficile allenare la Roma". Sacchi ha concluso parlando di
Pallone d'Oro: "L'avrei dato a Buffon, ma sono contento per
Cannavaro che ho anche allenato. Il premio va a un difensore, è
un risarcimento per i tanti difensori italiani che l'avrebbero meritato
e non l'hanno avuto: dico Maldini, Franco Baresi, Scirea, Cabrini...".
Sampdoria-Roma 2-4 (1-3)
Reti: nel pt 13' Totti, 14' Volpi, 32' Perrotta, 44' Panucci; nel
st 29' Totti, 46' Flachi su rigore
Sampdoria (4-3-2-1): Berti 6.5; Maggio 6, Sala 5.5, Falcone 5.5,
Zenoni 6; Parola 5.5, Volpi 6, Palombo 6; Delvecchio 5.5 (1' st
Olivera 6.5), Quagliarella 6 (28' pt Flachi 5.5); Bonazzoli 6 (13'
st Bazzani 5). (1 Castellazzi, 5 Accardi, 21 Franceschini, 33 Bastrini).
All. Novellino 6.
Roma (4-2-3-1): Doni 6.5; Cassetti 6, Mexes 7, Chivu 6.5, Panucci
7 (43' st Vucinic sv); Pizarro 7, De Rossi 7.5; Taddei 6.5, Perrotta
7 (35' st Rosi sv), Mancini 7.5; Totti 8 (35' st Montella sv). (1
Curci, 18 Virga, 29 Polverini, 36 Palermo). All. Spalletti 7.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta 5.5
Angoli: 6-6
Recupero: 2' e 5'
Ammoniti: Parola, Chivu, De Rossi, Volpi per gioco scorretto, Zenoni
per proteste
Spettatori: 24.500, di cui 6.820 paganti, per un incasso lordo di
139816 euro.
Le reti
13' pt: De Rossi intercetta un pallone in mezzo al campo e di
prima intenzione serve centralmente Totti. Falcone non chiude ed
il capitano si invola tutto solo verso Berti e lo trafigge con un
diagonale di destro;
14' pt: Chivu respinge debolmente in mezzo all'area. Il pallone
arriva a Volpi che dai 18 metri fa partire un gran destro che si
insacca nell'angolino basso alla destra di Doni;
32' pt: su calcio d'angolo da sinistra, la palla arriva Perrotta
piazzato all'altezza della lunetta. Nessuno chiude ed il giallorosso
prende la mira e trafigge Berti a fil di palo;
44' pt:Sugli sviluppi di un angolo, Totti da sinistra crossa al
centro dove Panucci tocca in rete di esterno;
29' st: capolavoro di Totti che scatta a sinistra sul filo del fuorigioco
e va a raccogliere un cross dalla parte opposta di Cassetti. Gran
sinistro incrociato al volo e la palla si infila in rete nell'angolo
opposto. Applausi da tutto lo stadio;
46' st: Cassetti atterra Flachi appena entrato in area. Rigore che
lo stesso Flachi trasforma spiazzando Doni.
Le pagelle
SAMPDORIA
BERTI 6.5: incolpevole sui gol, riesce ad opporsi in almeno tre
occasioni alle incursioni degli attaccanti giallorossi. Sicurezza.
MAGGIO 6: all'inizio fatica a trovare le giuste contromisure e poi
riesce a trovare una collocazione idonea e chiude con sufficiente
sicurezza. Obbligato alla difesa, non riesce mai a sganciarsi sulle
fasce.
SALA 5.5: incerto nelle chiusure, pasticcione nell'impostazione.
Centralmente i romanisti riescono a penetrare con facilità.
FALCONE 5.5: distratto in occasione dell'assist di De Rossi a Totti
sul primo gol, fatica molto a chiudere su un incontenibile Totti.
ZENONI 6: prova a spingere sulla fascia, ma l'attacco della Roma
è atomico e non si può permettere di abbandonare la
zolla difensiva.
PAROLA 5.5: corre, si batte in chiusura, ma non è quasi mai
preciso.
VOLPI 6: solito lavoro in regia, con un lampo in occasione del gol
del momentaneo pareggio.
PALOMBO 6: un gregario che si fa sentire soprattutto in termini
di fatica e sudore.
DELVECCHIO 5.5: chiamato a fare da cerniera tra un centrocampo di
copertura e l'unica vera punta Bonazzoli, viene spesso risucchiato
dalle pressanti manovre avversarie ed è costretto a lavorare
soprattutto in fase difensiva. Dal 1' st
OLIVERA 6.5: la sua freschezza porta un po' di scompiglio nella
difesa avversaria. E' l'unico che punta a rete con decisione, anche
se con poca fortuna.
QUAGLIARELLA 6: appena il tempo di qualche tentativo di incursione,
stoppato dalla difesa giallorossa, e poi un problema muscolare lo
mette fuori gioco. Dal 28' pt FLACHI 5.5: il rigore, procurato e
trasformato, e poco di più dopo due mesi di assenza per squalifica.
BONAZZOLI 6: si dà un gran daffare in mezzo alle maglie giallorrosse,
combatte, corre, difende. Sbaglia di poco la mira nell'unica occasione
che gli capita, gettando a lato di testa la palla del possibile
2 a 2. Dal 13' st BAZZANI 5: si procura un rigore nel recupero che
però l'arbitro non assegna. Per il resto inconsistente.
ALL NOVELLINO 6: sceglie di rivoluzionare tatticamente la squadra
abbandonando il modulo 4-4-2 per scegliere di piazzare Delvecchio
e Quagliarella a supporto dell'unica punta Bonazzoli. L'esperimento
tutto sommato riesce, ma contro questa Roma c'é poco da fare.
ROMA
DONI 6.5: Sul tiro gol di Volpi poteva ben poco. Nel primo tempo
non è stato quasi mai impegnato, nella ripresa para sicuro
le poche conclusioni degli avversari.
CASSETTI 6: Bravo a spingere sulla fascia, anche se oggi i cross
non gli riescono. Molto meno efficace quando deve contenere le incursioni
di Zenoni e di Flachi. Provoca il rigore del 2-4 toccando la gamba
proprio al centravanti.
MEXES 7: Invalicabile. Nella sua zona non si passa mai. Sicuro e
autoritario, anticipa gli avversari e poi ragiona, prima di dare
palla al compagno di turno.
CHIVU 6.5: Bravo a tenere alta la difesa con i compagni ma sul gol
di Volpi sbaglia malamente il rinvio. La difesa e schierata ma lui
dà palla all'avversario al limite dell'aria. Nella ripresa
non sbaglia più nulla.
PANUCCI 7: E' padrone della fascia. In difesa non lascia alcun varco
e spesso si sgancia per ribaltare il fronte e dare respiro ai suoi.
Poiché è insaziabile va anche a fare il gol dell'
1-3 che chiude la gara. Dal 44' st VUCINIC sv.
PIZARRO 7: E' sempre a caccia di palloni da conquistare per rilanciare
l'azione. Lo trovi ovunque e non capisci da dove spunta fuori. Ha
fiato da vendere.
DE ROSSI 7.5: Uno dei migliori grazie al genio che lo sorregge sempre
e a una forma invidiabile. Nel mezzo del campo la Samp proprio non
passa e lui, dopo avere fatto diga, regala anche un tocco al volo
in verticale per Totti tanto semplice quanto micidiale.
TADDEI 6.5: Un po' in ombra ma è in mezzo a giocatori di
alta scuola che toccano la palla senza mai un affanno. Il trequartista
fa da spalla e nella ripresa sbaglia un gol facile.
PERROTTA 7: Il motore della trequarti romanista è sempre
attento e sempre pronto a cambiare marcia. Scorazza sul fronte d'attacco
e inventa un gran gol dal limite di mezzo volo in girata.
MANCINI 7.5: Quando parte in velocità salta anche tre avversari
in fila. I piedi di velluto non sbagliano mai e con Totti e compagni
ha un'intesa di ferro con cui regala calcio spettacolo. Dal 35'
st ROSI sv
TOTTI 8: Il capitano giallorosso sta tornando alla forma migliore.
A tratti rifiata, ma quando affonda diventa travolgente. Gioca una
infinità di palloni tutto tocchetti e assist. Non sbaglia
il gol solo davanti a Berti, poi spizzica di testa l'assist vincente
per Panucci. A metà ripresa regala al Ferraris un gol spettacolare.
Applaudono tutti, anche il portiere Berti. Dal 35' st MONTELLA sv.
All. SPALLETTI 7: Il modulo della sua Roma è ideale per esaltare
le giocate dei fantasisti. Mancini e Totti giocano tranquilli dietro
a Totti coperti da due mediani di ferro.
Arbitro AYROLDI 5.5: Nel primo tempo sbaglia molto da una parte
e dall'altra dando l'impressione di essere un po' troppo generoso
con gli ospiti. Inverte una rimessa laterale con il guardalinee
a un metro dal pallone. Nella ripresa incide meno.
Siena e Fiorentina: pari condizionato dall’arbitro
26/11 Siena e Fiorentina si dividono la posta al termine di un
derby vibrante, combattuto e ricco di occasioni da rete, nel quale
i migliori in campo sono i due portieri e il peggiore, di gran lunga,
l'arbitro Saccani, che, complici i due guardalinee, commette almeno
tre errori determinanti e gestisce in maniera molto discutibile
i cartellini. A lamentarsi è soprattutto il Siena che nel
finale di primo tempo vede svanire il vantaggio siglato da Antonini
per due abbagli della terna: prima Toni scatta in netto fuorigioco
nell'azione che porta al pareggio di Mutu, poi Locatelli viene abbattuto
in area da Kroldrup ma Saccani lascia proseguire, ammonendo poi
il fantasista bianconero per proteste. I viola, da parte loro, si
lamentano per un fuorigioco inesistente segnalato a Mutu, che si
stava involando tutto solo davanti a Manninger nella ripresa. Situazioni
che incidono su una partita che nel complesso il Siena gioca con
più sostanza e continuità, mentre la Fiorentina si
sveglia solo nella ripresa dopo un primo tempo abulico. Beretta,
in tribuna causa varicella, scioglie i dubbi della vigilia schierando
Frick in attacco, Codrea a centrocampo e Antonini sulla fascia sinistra.
Locatelli è il giocatore chiave e vince alla distanza il
duello dei fantasisti con Liverani: troppo compassato il viola,
più estroso il bianconero. E sulle fasce Konko e Antonini
approfittano della scarsa vena di Ujfalusi e Pasqual, dominando
la sfida sulle corsie esterne. In una Fiorentina a lungo troppo
grigia, sostengono la squadra soprattutto la buona vena di Mutu
e il carattere di Toni, che si batte come un leone nonostante il
problema al piede destro che lo tormenta da settimane, dando vita
a un duello aspro con Gastaldello e, nella ripresa, con Manninger
che gli nega il gol in due occasioni. A fare la differenza in avvio
di gara era stato l'approccio più convinto del Siena, il
migliore dell'anno in casa dopo tante prestazioni non brillanti.
E dopo una buona pressione iniziale, al 19' il Siena passa in vantaggio
con un'azione lineare, complice una colossale dormita di mezza Fiorentina:
verticalizzazione di Vergassola dalla trequarti, Frick raccoglie
sull'esterno dell'area e mette al centro un rasoterra che trova
Antonini colpevolmente solo che può segnare senza problemi.
La reazione viola è tutta in una punizione di Mutu al 24'
respinta da Manninger, che inizia così la sua grande giornata
dopo la settimana travagliata per la morte del padre. Il Siena è
ancora pericoloso al 30' con Frick (Frey salva in tuffo) e al 34'
con una punizione di Bertotto fuori di poco. La Fiorentina è
poca cosa ma al 38' trova il pareggio: Jorgensen lancia Toni sulla
fascia destra, graziato dal guardalinee Lion che è lì
vicino ma non segnala un evidente fuorigioco, mette al centro e
Mutu approfitta di uno scivolone di Gastaldello superando facilmente
Manninger. La ripresa è giocata soprattutto sui nervi ed
è aperta da due miracoli di Manninger, che tra il 6' e il
7' si supera su Toni. La Fiorentina cresce anche perché il
Siena abbassa un po' il ritmo e preferisce giocare di rimessa. Al
16' Locatelli colpisce con un grande interno destro da venti metri,
ma Frey compie la parata più difficile della partita volando
a deviare in angolo. Nella girandola di cambi escono Toni (ancora
dolorante al piede destro), Locatelli e Blasi. Negli ultimi venti
minuti la partita vive di continui strappi. Il Siena è ancora
pericoloso con Gastaldello e Konko, due volte, la Fiorentina si
fa vedere in attacco con Pazzini. Ma l'1-1 non si sblocca: per i
viola è il secondo pareggio in due trasferte consecutive,
il Siena interrompe la serie di due sconfitte consecutive
La parola ai tecnici
La parola ai tecnici
Il secondo pareggio consecutivo in due trasferte considerate abbordabili,
il timore della squalifica del campo per il lancio della bottiglietta
che ha colpito un guardalinee, la preoccupazione per le condizioni
di Toni. La Fiorentina torna da Siena con molti problemi, anche
se alla fine il pareggio è considerato positivamente dal
tecnico Cesare Prandelli: "Considero questo punto importante
e pesante, conquistato contro una squadra che ha una buona classifica
e può giocare serena. Però non mi è piaciuto
l'approccio della gara, siamo entrati in campo troppo molli. Poi
nella ripresa abbiamo dimostrato lucidità e voglia di fare
bene. Con questa determinazione possiamo fare belle cose".
L'allenatore viola dribbla le polemiche senesi sull' arbitraggio:
"Non ho visto niente, semmai anche Mutu è stato fermato
per un fuorigioco che non c'era". E si sofferma sulla sostituzione
di Toni: "Era preventivata, nell'intervallo aveva molto dolore
al piede e gli è stato somministrato un antidolorifico, ma
era previsto che uscisse dopo venti minuti. Quando è uscito
era dispiaciuto perché sentiva dolore". Resta soprattutto
la preoccupazione per una difesa che continua a non convincere:
"In occasione del gol di Antonini hanno sbagliato in tanti,
una palla filtrante da trenta metri come quella non deve mai passare.
Ci mancava un gol preso così per completare l'opera".
Il bilancio complessivo resta comunque positivo, per Prandelli:
"Sono più soddisfatto rispetto ad Ascoli, dove siamo
stati raggiunti a cinque minuti dalla fine. Anche se la squadra
deve riuscire a tenere per novanta minuti il ritmo del secondo tempo,
ci alleniamo tutta la settimana per questo". Ancora in gol
Adrian Mutu, al sesto centro stagionale: "Oggi nel primo tempo
non era facile, perché loro hanno messo la partita tutta
sull'agonismo, in campo c'erano più calci che calcio. Noi
comunque siamo migliorati rispetto ad Ascoli, anche se in questo
periodo ci manca un po' di concretezza davanti alla porta".
Anche lui liquida in fretta le proteste del Siena: "Sono arrabbiati?
Gli passerà... In certi momenti non è facile decidere
per l'arbitro. E anche io sono stato fermato per un fuorigioco che
non c'era". E Marco Donadel se la prende con i difensori bianconeri
e di conseguenza con l'arbitro Saccani: "Appena buttavamo la
palla avanti, l'arbitro fischiava fallo contro Toni a favore del
Siena. Una volta si buttavano gli attaccanti, ora i difensori".
A proposito della partita, riconosce le difficoltà della
Fiorentina nella partita del "Franchi": "Non era
facile girare la palla, perché il Siena l'ha messa sul piano
fisico aggredendoci in continuazione. All'inizio abbiamo sofferto,
poi siamo cresciuti e soprattutto nella ripresa abbiamo fatto bene"
"Il male oscuro del calcio non si cambia con i regolamenti,
la sudditanza psicologica c'era prima, c'é oggi e ci sarà
sempre". La rabbia del Siena per la direzione di gara di Saccani
è tutta nelle parole del direttore sportivo Giorgio Perinetti,
che si riferisce soprattutto all' azione che ha portato al pareggio
di Mutu e alla mancata concessione del rigore per il fallo su Locatelli:
"Siamo una piccola realtà e spesso siamo costretti a
pagare dazio, ma noi oltre a garantire una grande prestazione non
possiamo fare altro. Abbiamo già conquistato una salvezza
senza ottenere calci di rigore a favore, purtroppo siamo abituati".
Il riferimento è alla stagione 2004/05, quando il Siena si
salvò alla penultima giornata e chiuse il campionato senza
tiri dal dischetto all'attivo. Il protagonista dell'episodio, Tomas
Locatelli, non ha dubbi: "E' inconcepibile non prendere un
rigore del genere e poi essere anche ammoniti. Siamo una squadra
piccola e veniamo penalizzati, anche se in campo il nostro valore
è stato da grande squadra. Abbiamo fatto molto bene, questa
è la mentalità giusta". Grande soddisfazione
per Luca Antonini, alla prima rete in serie A: "Ringrazione
Frick per la grande palla che mi ha servito, dedico la rete alla
mia ragazza e alla famiglia. Abbiamo cancellato la brutta prestazione
di Udine, peccato che sia sfumata la vittoria". Il difensore
bianconero Gastaldello racconta così il suo duello con Toni,
rispondendo anche indirettamente ad alcune critiche mosse dal clan
viola sull' atteggiamento tenuto in campo dai difensori senesi,
troppo pronti a gettarsi a terra nei contatti con il centravanti
viola. "Non replico alle accuse, mi sono solo adeguato al comportamento
tenuto da Toni. Se appena lo tocchi lui cade, quando lui fa la stessa
cosa a me cado anch'io". Sulla partita il difensore è
dispiaciuto per la mancata vittoria: "Siamo amareggiati per
il risultato e per gli errori arbitrali, ma siamo contenti per l'
ottima prestazione di carattere che ha riscattato la brutta gara
di Udine".
Siena-Fiorentina 1-1 (1-1)
Reti: nel pt 18' Antonini, 38' Mutu.
Siena (4-4-1-1): Manninger 7, Bertotto 6, Gastaldello 5, Portanova
5.5, Molinaro 6, Konko 6, Vergassola 7, Codrea 6 (38' st Brevi sv),
Antonini 6.5, Locatelli 6.5 (22' st Chiesa 6), Frick 6 (32' st Bogdani
5.5). (87 Arfé, 2 Negro, 21 Rossi, 32 Candela). Allenatore:
Beretta 6.5 (in panchina Garavaglia).
Fiorentina (4-3-3): Frey 7, Ujfalusi 5, Gamberini 6, Kroldrup 5,
Pasqual 5.5, Blasi 6 (11' st Montolivo 6), Liverani 6, Donadel 6.5,
Jorgensen 6, Toni 6 (26' st Pazzini 6), Mutu 6.5 (28 Lupatelli,
3 Dainelli, 6 Potenza, 8 Pazienza, 19 Gobbi). Allenatore: Prandelli
6.
Arbitro: Saccani di Mantova 4.
Angoli: 5 a 5.
Ammoniti: Vergassola, Blasi, Codrea, Chiesa e Pazzini per gioco
falloso, Locatelli per proteste, Gamberini per comportamento non
regolamentare.
Recupero: 3' e 5'.
Spettatori: 15.000.
Note: Il tecnico del Siena Mario Beretta, colpito dalla varicella,
ha seguito la partita da una cabina della tribuna stampa.
Le reti
18' pt: Lancio verticale rasoterra di Vergassola che taglia fuori
tutta la difesa viola, Frick serve Antonini che appoggia in rete
a porta vuota.
38' pt: Jorgensen lancia sulla fascia destra Toni che parte in posizione
di fuorigioco, sul cross rasoterra Gastaldello scivola e Mutu segna
da due passi.
Serie B
Incidenti dopo Pescara –Napoli, un tifoso
azzurro in coma
26/11 Un tifoso napoletano di 25 anni, G.C., è in coma farmacologico
all'ospedale di Pescara dopo un delicato intervento subito la scorsa
notte: il giovane era rimasto gravemente ferito alla testa prima
della gara tra Pescara e Napoli. E' ancora incerta la dinamica dell'accaduto:
la polizia sta cercando di capire se il giovane sia caduto dalla
gradinata battendo la testa o se la ferita gli sia stata procurata
dallo scoppio di un petardo lanciato da altri tifosi partenopei
nella concitazione degli incidenti che hanno preceduto l'inizio
della gara. Il giovane era stato trasportato d'urgenza in ospedale
dove i medici gli avevano riscontrato la frattura dell'osso temporale
con emorragia cerebrale; nella notte il tifoso è stato sottoposto
ad un intervento chirurgico ed è ora ricoverato in prognosi
riservata nel reparto di Rianimazione. Un tifoso napoletano in coma
all'ospedale, due tifosi pescaresi denunciati, quattro auto bruciate,
di cui una della polizia, e otto poliziotti e un finanziere contusi:
è il bilancio della guerriglia urbana che si è scatenata
ieri sera al termine della gara di campionato di serie B tra Pescara
e Napoli. I due supporter biancazzurri, con precedenti specifici,
sono stati denunciati per possesso di armi improprie. Non si escludono
altri provvedimenti nei prossimi giorni dopo l'attenta verifica
dei filmati in possesso della Questura. Intanto proseguono le indagini
per individuare le persone che hanno provocato l'incendio di tre
autovetture di tifosi napoletani e di un'auto della Polizia stradale:
quest'ultima è stata bersagliata da vandali partenopei che
hanno prima minacciato i due agenti presenti a bordo, e dopo averli
messi in fuga - data la superiorità numerica - hanno buttato
all'interno dell'abitacolo una bomba carta.
Prossimo turno 14^ giornata - 2/12 - ORE 16
Genoa - Juventus (1/12, ore 20.45)
Albinoleffe - Cesena
Arezzo - Pescara
Crotone - Piacenza
Mantova - Bari
Modena - Treviso
Napoli - Frosinone
Rimini - Vicenza
Triestina - Spezia
Verona - Bologna
Lecce - Brescia (4/12, ore 20.45)
Serie C1
Girone A
:
Cittadella-Monza 1-1
Grosseto-Sangiovannese 2-1
Lucchese-Pavia 5-0
Massese-Padova 1-0
Novara-Cremonese 1-0
Pisa-Ivrea 2-1
Pizzighettone-Pistoiese 1-1
Pro Sesto-Venezia 2-0 (venerdì)
Sassuolo-Pro Patria 3-1
Classifica: Monza e Sassuolo 26 punti; Lucchese e Venezia 22;
Pisa 20; Pro Sesto e Padova 18; Grosseto e Pistoiese 17; Novara
e Cittadella 16; Massese, Pro Patria, Sangiovannese e Pavia 14;
Cremonese 12; Ivrea 11; Pizzighettone 9.
Prossimo turno (domenica 3 dicembre ore 14.30):
Cremonese-Massese
Ivrea-Lucchese
Monza-Sassuolo (lunedì 4/12)
Padova- Pro Sesto
Pavia-Pizzighettone
Pistoiese-Novara
Pro Patria-Cittadella
Sangiovannese-Pisa
Venezia-Grosseto
Girone B:
Ancona-Manfredonia 1-0
Avellino-Cavese domani
Foggia-San Marino 1-0
Gallipoli-Ternana 1-2
Juve Stabia-Sambenedettese 1-1
Martina-Giulianova 2-1
Perugia-Ravenna 1-0
Salernitana-Lanciano 2-2
Teramo-Taranto 2-0
Classifica: Foggia e Ravenna 29 punti; Avellino 23; Taranto 22;
Salernitana 21; Cavese 20; Perugia 19; Teramo e Gallipoli 18; Juve
Stabia e Lanciano 17; Ancona, Ternana e Manfredonia 15; Sambenedettese
13; San Marino 12; Martina 9; Giulianova 2. Avellino e Cavese una
gara in meno.
Avellino penalizzato di 2 punti.
Prossimo turno (domenica 3 dicembre ore 14.30):
Cavese-Juve Stabia
Giulianova-Ancona
Lanciano-Teramo
Manfredonia-Perugia
Ravenna-Gallipoli
Sambenedettese-Martina
San Marino-Avellino
Taranto-Salernitana
Ternana-Foggia.
C1/B Tabellini
ANCONA-MANFREDONIA 1-0
ANCONA (4-4-1-1): Farelli 6; Masiero 6.5, Sgarra 6, Bocchini 6,
Langella 6; Teodorani 5.5, Cichella 6, Anderson 5.5, Rizzato 5.5;
Mortelliti 6 (28' st Borgese sv); Docente 6 (40' st Rrudho sv).
In panchina: Scotti, Micallo, Esposito, Ceccobelli, Arcuri.Allenatore:
Monaco 5.
MANFREDONIA (4-4-2): Apuzzo 6; Calabro 5.5 (40' st Musacco sv),
De Giosa 5, De Santis 5, Pierotti 5.5; Machado 6, Giovannini 5,
Ubrizzi 6 (8' st Brutto 6), Piccioni 5.5 (29' st Vadacca sv); Togni
6.5, Bonvissuto 5. In panchina: Fioschetti, Citro, Romito, Giglio.
Allenatore: Pierini 5.5.
ARBITRO: Gallione di Alessandria 6.
RETE: 26' pt Giovannini (Aut).
NOTE: giornata umida, terreno in buono stato. Circa 2.500 gli spettatori.
Ammoniti: Sgarra, Cichella, Calabro, Pierotti, Giovannini, De Giosa,
De Santis, Brutto. Angoli: 4-3 per il Manfredonia. Recuperi: pt
5'; st 4'.
AVELLINO-CAVESE (si giochera' domani)
FOGGIA-SAN MARINO 1-0
FOGGIA (4-2-3-1): Castelli 6; D'Alterio 6, Zanetti 6.5, Ignoffo
6, Zaccanti 6; Quinto 6, Giordano 5.5; Chiaretti 5.5, Mounard 6
(29' st Colombaretti sv), Salgado 6.5 (48' st Moi sv); Dall'Acqua
6. Ijn panchina: Liccardi, Pagliarulo, Posillipo, Da Dalt, Zagaria.
Allenatore: Bertoni 6.
SAN MARINO (4-4-2): Dei 6.5; Ferraro 6, Florindo 6, Di Maio 6, D'Angelo
6 (40' st Di Bari sv); Berardi 6 (29' st Giorgetti sv), Buda 5.5,
Faieta 6, Teodoldi 6; Villa 5.5, Ferrari 5.5 (23' st
Blanco sv). In panchina: Merola, Amantini, Ligi, Vitaioli. Allenatore:
Nicoletti 6.
ARBITRO: Baracani di Firenze 6.
RETE: 18' st Dall'Acqua.
NOTE: giornata di sole, terreno in buone condizioni. Circa 6mila
gli spettatori. Ammoniti: Ferrari, D'Angelo, Salgado, Berardi, Mounard,
Dall'Acqua e Castelli. Angoli: 6-6. Recuperi: pt 2', st 5'.
GALLIPOLI-TERNANA 1-2
GALLIPOLI (3-4-3): Panico 5.5; Lomonaco 6, Di Sole 6, Paschetta
5.5 (27' st Cimarelli sv); Franzese 6.5, Cinelli 5, Campolattano
5, Frezza 6; Morello 6 (17' st Rana 6), Giglio 6 (40' pt Clemente
6), Califano 6.5. In panchina: Indiveri, Musca, Mele, Iennaco. Allenatore:
Auteri 6.
TERNANA (4-4-1-1): Ginestra 7.5; Del Grosso 6, Taccola 6, Bono 6.5
(17' st Bonfiglio 6), Zanotti 6; Ciarcia 6.5 (12' st Pacilli 6),
Cardona 6, Di Deo 6, Cherubini 5; Russo 6 (34' st Manoni sv); Tozzi-Borzoi
7.In panchina: Di Dio, Lucioni, D'Astolfo, Perna. Allenatore: Raggi
6.5.
ATBITRO: Guerriero di Catanzaro 7.
RETI: 45' pt Califano (rig), 14' e 26' st Tozzi-Borzoi.
NOTE: circa mille gli spettatori. Espulsi al 25' st Campolattano
e Cherubini. Ammoniti: Paschetta, Clemente e Russo. Angoli: 2-2.
Recuperi: pt 1'; st 5'.
JUVE STABIA-SAMBENEDETTESE 1-1
JUVE STABIA (3-5-2): Benassi 6.5; Rinaldi 5.5, Viviani 5.5, Mariniello
5.5; Andreulli (1' st Baclet 6.5 sv), Esposito A. 6, De Rosa 6,
Femiano A. 6, Silvestri 5.5 (36' st D'Anna sv); Caputo 5.5, Galantucci
5.5.In panchina: Franzese, Terracciano, Femiano F., Sannibale, Ancione.
Allenatore: Capuano 6.
SAMBENEDETTESE (4-4-2): Consigli 7; Zammuto 6, Diaguraga 6, Landaida
6, Varriale 6; Carlini 6, Loviso 6, Fanelli 6, Visone 6 (30' st
Jovine 6); Desideri 6 (24' st Andrea Esposito 6), Morante 6 (22'
st Olivieri 6.5). In panchina: Chessari, Giorgino, Della Rocca,
Fragiello. Allenatore: Ugolotti 6.
ARBITRO: Magno di Catania 6.
RETI: 30' pt Esposito A., 41' pt Carlini.
NOTE: circa 1.700 gli spettatori. Ammoniti: Mariniello, Esposito
A., Galantucci, Femiano A., Varriale, Visone, Carlini, Loviso e
Olivieri. Angoli: 9-2 per la Juve Stabia.
MARTINA-GIULIANOVA 2-1
MARTINA (4-4-2): Lafuenti 6; Del Grosso 5.5, Del Tongo 6, Lisuzzo
7, Bianchi 5.5; Tassone 6, Coletti 5, Minorelli 5.5, Cardascio 5.5
(21' st Arigo' 6); Bernardo 5.5 (28' st Ranellucci 6), Lauria 5.5
(1' st Perna 6.5).In panchina: Pirchio, Pollini, Gambuzza, Mancino.
Allenatore: Pensabene 6.
GIULIANOVA (4-4-2): Visi 6; Ippoliti 6.5, Servi 6, Latini 6, Piva
6; Morello 5, Scartozzi 6, Catalano 5.5, Croce 5.5 (36' st Francia
sv); Antenucci 6, Macri' 6 (21' st Giansante 5.5). In panchina:
Ivaldi, Cimina', Pomante, Cardinali, Pirelli. Allenatore: Pagliaccetti-Di
Giustino 6.
ARBITRO: Lupo di Matera 6.
RETI: 24' st Lisuzzo, 36' st Antenucci, 48' st Perna (rig).
NOTE: circa 800 gli spettatori. Espulso Tassone al 43' del primo
tempo. Ammoniti: Macri', Lisuzzo, Del Tongo e Latini. Angoli: 4-0
per il Martina. Recuperi: pt 0'; st 3'.
PERUGIA-RAVENNA 1-0
PERUGIA (4-4-2): Pinzan 6; Rizzo 6.5, Mandorlini 6, Taurino 6.5,
Sussi 6; Vanin 5 (24' st Mocarelli 6), Mamede 6.5, Bernini 6.5,
Mazzeo 6 (43'st Ardemagni sv); Rubino 5.5 (29' st Guadalupi 7),
Ginestra 5.5.In panchina: Bianchi, Albino, Angeli, Voria. Allenatore:
Cari 7.
RAVENNA (4-4-2): Capecchi 6.5; Nicoletto 6 (43' st Gerbino sv),
Serafini 6.5, Anzalone 6.5, Fasano 6; Aloe 6 (40' st Cossu sv),
Calzi 6, Sciaccaluga 6.5, Cavagna 6 (36' st Di Cuonzo sv); Succi
5.5, Chianese 6.5.In panchina: Rossi, Gorini, Bonomi, Affatigato.
Allenatore: Pagliari 6.
ARBITRO: Cavarretta di Trapani 7.
RETE: 39' st Guadalupi.
NOTE: giornata umida e nebbiosa, terreno allentato. Oltre 4.500
gli spettatori. Espulso al 49' st Dino Pagliari, allenatore del
Ravenna, per proteste. Ammoniti: Calzi, Serafini, Mandorlini e Taurino.
Angoli: 6-4 per il Ravenna. Recuperi: pt 1'; st 6'. Il Perugia e'
sceso in campo con il lutto al braccio per le vittime di Campello
sul Clitunno e per la morte del padre del consigliere di amministrazione
Enzo Di Marzo.
SALERNITANA-LANCIANO 2-2
SALERNITANA (4-3-3): Mancini 6; Gaeta 6, Coppini 5.5, Siniscalchi
6, Lanzara 6; Soligo 6, Caracciolo 6 (9' st Pisani 5.5), Fusco 6;
Mattioli 6.5 (12' st Magliocco 5.5), Ferraro 5.5, Sestu 6 (24' st
Improta 5.5).In panchina: Prisco, Cardinale, Panarelli, Volpe.Allenatore:
Novelli 6.
LANCIANO (4-3-3): Guarna 6; Vincenti 6, Bolic 6, Baldini 6 (1' st
Colicchia 6), Angeletti 4; Carbone 5.5, Leone 7, Correa 6; La Camera
sv (21' pt Scro' 5,5), Colussi 6, Conti 6 (24'st Vidalle'
sv).In panchina: Maurantonio, Lanzillotta, Mariscoli, Rinaldi. Allenatore:
Montanari 6.
ARBITRO: Candussio di Cervignano del Friuli 5.5.
RETI: 1' pt Mattioli, 20' pt Ferraro (rig); 2' st Leone; 46' st
Siniscalchi (aut).
NOTE: pomeriggio caldo, terreno in buone condizioni. Espulso al
19' pt Angeletti per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Scro', Lanzara,
Conti, Siniscalchi e Correa. Angoli: 5-3 per la Salernitana. Recuperi:
pt 0'; st 4'.
TERAMO TARANTO 2-0
TERAMO (4-2-3-1). Paoloni 6.5; Maury 6, Cascone 7, Migliaccio 7,
Rady 6; Catinali 7 (43' st Chiarotto sv), Capodoglio 6.5; Margarita
6 (34' st Amodeo sv), Niscemi 6 (23' st Schettino 6), Favasuli 6.5;
Myrtaj 6; In panchina: Scarabattola, D'Alessandro, Turienzo, Luiso.
Allenatore: Gavetta 6.
TARANTO (4-4-2): Pinna 6; Cosenza 6, Caccavale 5.5 (30' st Zita
sv), Prosperi 6, Colombini 6; Toledo 5, Danucci 5 (23' st Mancini
sv), Cejas 5 (19' st Pasca sv), Deliguori 6; Cammarata 5, De Florio
6; In panchina: Faraon, Silvestri, Catania, Ambrosi.
Allenatore: Papagni 6.
ARBITRO: Ruini di Reggio Emilia 6.
RETI: 4' st Migliaccio, 49'0 st Schettino.
NOTE: terreno buono, circa 1.300 spettatori. Ammoniti: Maury, Capodoglio,
Colombini e Danucci. Angoli: 6-2 per il Teramo. Recuperi: pt 2';
st 4'.
Serie C2
Girone A:
Biellese-Bassano 2-3
Carpenedolo-Valenzana 2-0
Lumezzane-Cuneo 0-1
Pergocrema-Montichiari 0-2
Portogruaro-Legnano 2-0
Sanremese-Nuorese 0-1
Sud Tirol-Olbia 0-0
Torres-Lecco 3-1
Varese-Pro Vercelli 2-1
Classifica: Nuorese 25 punti; Lumezzane e Pro Vercelli 24; Bassano
23; Legnano 22; Cuneo, Varese e Sud Tirol 18; Carpenedolo, Lecco
e Pergocrema 17; Sassari Torres e Valenzana 16; Portogruaro 15;
Olbia 14; Montichiari 11; Sanremese 10; Biellese 5. Lecco e Biellese
una gara in meno.
Sassari Torres penalizzato di 2 punti.
Prossimo turno (domenica 3 dicembre ore 14.30):
Bassano-Varese
Lecco-Nuorese
Legnano-Sassari Torres
Montichiari-Carpenedolo
Olbia-Sanremese
Portogruaro-Lumezzane
Pro Vercelli-Cuneo
Sud Tirol-Biellese
Valenzana-Pergocrema
Girone B:
Bellaria-Viterbese 2-3
Cisco Roma-Paganese 2-1
Cuoio Cappiano-Carrarese 0-0
Foligno-Reggiana 2-2
Giugliano-Rovigo 1-2
Poggibonsi-Boca S.Lazzaro 1-0
Prato-Castelnuovo 3-0
Rieti-Gubbio 2-0
Spal-Sansovino 5-2
Classifica: Spal 29 punti; Rovigo 25; Cisco Roma 23; Foligno 21;
Viterbese 20; Reggiana e Paganese 18; Gubbio e Castelnuovo 17; Carrarese
16; Prato, Cuoio Cappiano e Bellaria 15; Boca S.Lazzaro 14; Poggibonsi
e Sansovino 12; Rieti 11; Giugliano 10.
Giugliano penalizzato di 2 punti.
Prossimo turno (domenica 3 dicembre ore 14.30):
Carrarese-Sansovino
Castelnuovo-Foligno
Cuoio Cappiano-Boca S.Lazzaro
Gubbio-Poggibonsi
Paganese-Spal
Prato-Rieti
Reggiana-Giugliano
Rovigo-Bellaria
Viterbese-Cisco Roma
Girone C:
Andria BAT-Pro Vasto 2-0
Benevento-Celano 3-0
Cassino-Monopoli 3-0
Catanzaro-Igea Virtus 2-2
Gela-Vibonese 1-0
Melfi-Sorrento 2-0
Real Marcianise-Rende 3-1
Val di Sangro-Nocerina 2-1
Vigor Lamezia-Potenza 1-0
Classifica: Sorrento 29 punti; Gela 24; Monopoli 23; Benevento
e Vigor Lamezia 21; Andria BAT, Real Marcianise e Potenza 20; Vibonese
18; Cassino, Igea Virtus e Val di Sangro 17; Nocerina e Catanzaro
14; Melfi e Pro Vasto 12; Celano 10; Rende 7.
Vigor Lamezia penalizzato di 2 punti.
Prossimo turno (domenica 3 dicembre ore 14.30):
Andria BAT-Gela
Benevento-Catanzaro
Celano-Rende
Igea Virtus-Cassino
Melfi-Vigor Lamezia
Nocerina-Monopoli (venerdì 1/12)
Pro Vasto-Potenza
Sorrento-Val di Sangro
Vibonese-Real Marcianise.
Classifica cannonieri C2/C
11 RETI: Ripa (Sorrento).
8 RETI: Frisenda (1 rig, Igea Virtus);
7 RETI: Manco (1 rig, Real Marcianise); Falomi (3 rig, Nocerina)
6 RETI: Marchano (Andria); Polani (1 rig, Benevento); Bueno (2 rig,
Catanzaro); Alessandri' E. (Vibonese);
5 RETI: Ceccarelli e Cirillo (2 rig) (Gela); Innocenti (Val di Sangro);
Alessandri' e Sergi (Vigor Lamezia)
4 RETI: Sanguinetti (Igea Virtus); Caridi (1 rig) (Monopoli); Alfieri
(rig) e Nole' (Potenza); Occhiuzzi (1 rig), Riolo (Rende)
3 RETI: Taua (Benevento); Gatti (2 rig, Cassino); Cunzi (1 rig)
(Catanzaro); Amenta (1 rig) (Celano); Ricciardo (Igea Virtus); Galetti
e Tangorra (Monopoli); Gaeta (1 rig) (Pro Vasto); Molino (3 rig,
Real Marcianise); Rastelli, Russo (1 rig) (Sorrento); Pagana (1
rig, Val di Sangro); Lisi (Vigor Lamezia).
2 RETI: Marasco e Vagnati (Benevento); Carcione, Crisci, Improta,
Pau e Rallo (Cassino); Palma (Igea Virtus); Chafer, Lauria (1 rig)
e Paris (Melfi); Bitetto (2 rig, Monopoli); De Crescenzo (Nocerina);
Pagano (1 rig) (Potenza); Murolo (Real Marcianise); Teta (Sorrento);
Berardini (Val di Sangro); Battisti, Campo (2 rig), Cordiano e Picci
(Vigor Lamezia).
1 RETE: Cioffi, Leone, Lo Piccolo, Russo (rig) e Spinelli (Andria);
Maisto, Maschio, Masciantonio e Palermo (Benevento); Iozzi e Niccolini
(Cassino); Cuffa e Giuntoli (Catanzaro); Ambrosini, Campanile (rig),
Cesaro, Ciofani, Gabrieli e Gentili (Celano); Corapi, Comandatore,
Di Franco e Grando (Gela); Doumbia e Tamburro (Igea Virtus); Campione,
De Lucia, Matri e Palumbo (Melfi); D'Allocco, Lorusso, Loseto, Menga,
Pugliese e Sifonetti (Monopoli); Amenta, Ciminari, Higo, Okolie
e Pascuccio (Nocerina); Delgado, Dettori (rig) e Pignalosa (Potenza);
Morfeo, Negro e Vitale (Pro Vasto); Galizia, Piscitelli, D'Ambrosio,
Mariniello, Marzullo, Poziello, Romano e Vanacore (Real Marcianise);
Caruso (rig), Criniti e Covelli (Rende); Ottobre e Sibili (rig)
(Sorrento); Chiopris Gori (rig), Vitone, Zuppardo (Val di Sangro);
Catalucci, D'Amble', Di Mauro, Falivena e Moschella (Vibonese);
Ramora (Vigor Lamezia).
AUTORETI: Gatti (1, Cassino); Filosa (1, Real Marcianise); De Miglio
(1, Rende); De Felice (1, Vigor Lamezia)
C2/C Tabellini
Andria-Pro Vasto 2-0
ANDRIA BAT (4-3-3): Romano 7; Scopelliti 6.5, Gritti 6.5, Rizzo
6.5, Lo Piccolo 6; Pisciotta 6 (46' st De Gennaro ng), Spinelli
6.5, Armenise 6; Cavaliere 5.5, Marchano 8 (10' st Di Toro 6), Leone
6.5 (37' Patane' ng). A disp.: Di Bitonto, Girillo, Caligiuri, Caracciolese.
All.: Di Leo 6.
PRO VASTO (3-4-3): Aridita' 5; Borriello 5.5 (42'st Somma ng), Rapino
5 (33'st Fiore ng), Aquino 5; Ciano 5.5, Cazzola 6, Biagianti 6,
Vitale 5.5; Maccagnan 5.5, Volpato 6.5, Negro 6 (27' st Ceravolo
ng). A disp.: Sollitto, Mottola, Paruta, Crisci. All.: Puccica 5.5.
ARBITRO: Santonocito di Abbiategrasso 6.
MARCATORI: 13' pt e 36' pt Marchano.
NOTE: spettatori 1500 circa, incasso circa 10.000 euro. Ammoniti:
Pisciotta, Scopelliti, Maccagnan. Angoli 8-6 per la Pro Vasto. Recupero:
pt 1'; st 5'.
Benevento-Celano 3-0
BENEVENTO (4-4-2): Gori 6; Martinelli 6.5, Castaldo 7, Pedotti 6.5,
Palermo 6; Imbriani 6, Vagnati 7 (41' st Bianciardi ng), Maschio
ng (33' st Marmorini 6.5), Marasco 6 (16' st Masciantonio 7); Taua
7, Polani 6.5. A disp.: Amabile, Di Fiordo, Liberti, Esposito. All.:
Simonelli 7.
CELANO (4-4-2): Bartoletti 6; Zanon 6, Pepe 6, Galluzzo 6, Farina
5.5; Cesaro 5.5 (22' st Ciotti 6), Giacalone 6, Di Luca 5.5 (22'
st Scibilia 5.5), Gentili 6; Ciofani 5.5 (29' st Campanile ng),
Ambrosini 5.5. A disp.: Vurchio, Spoltore, Iezzi, Gabrieli. All.:
Petrelli 5.
ARBITRO: Cuscito di Firenze 6.
MARCATORI: 18' st Vagnati, 21 st' Taua, 38' st Polani.
NOTE: giornata di sole, terreno arido con evidenti buche. Spettatori
3000 circa (paganti 838 per un incasso al botteghino di 8283 euro,
abbonati 1956 per una quota di 8830 euro, incasso totale 17131 euro).
Ammoniti: Martinelli, Pepe, Farina, Scibilia. Angoli 5-3 per il
Benevento. Recupero: pt 2'; st 3'.
Cassino-Monopoli 3-0
CASSINO (5-4-1): Saviano 6; Raia 6, Di Nunzio 6.5, La Manna 6 (32'
st Nardone ng), Esposito 6, Crisci 6.5 (21' st Rallo 6.5); Carcione
7.5, Iozzi 7.5, Salvagno 6.5, Migliorelli 6 (13' st Niccolini 6);
Improta 7.5. A disp.: Rossi, Vitali, Gallone, Parasmo. All.: Grossi
7.5.
MONOPOLI (4-4-1-1): D'Urso 6; Paris 6, Caridi 5.5, Tangorra 5.5,
Pugliese 5.5; D'Allocco 5.5, Cazzaro' 6 (25' st Bonfardino ng),
Menga 5, Loseto 6 (7' st Memmo 5.5); Sifonetti 6.5 (13' st Colella
5.5); Garofalo 5. A disp.: Efficie, Vittorio, Migliozzi, Lo Russo.
All.: Bitetto 5.
ARBITRO: Spadaccini di Vasto 5.5.
MARCATORI: 17' pt Improta; 9' st Improta, 29' st Rallo.
NOTE: spettatori circa 2000 di cui oltre 400 da Monopoli. Incasso
non comunicato. Ammoniti: Raia, Carcione, Niccolini, Paris, Cazzaro',
D'Allocco, Menga. Angoli 9-2 per il Monopoli. Recupero: pt 3'; st
5'.
Catanzaro-Igea Virtus 2-2
CATANZARO (4-4-2): Botticella 5.5; Gimmelli 5, Zini 5, Ballanti
4.5, Morleo 5.5; Morfu' 4.5 (19' st Ruscio 6), Fiore 4 (9' st Coppola
6), Wahab 5.5, Mazzoli 5 (5' st Siclari 5); Cunzi 5.5, Bueno 6.
A disp.: Tomasig, Priolo, Angan, Merito. All.: Domenicali 5.
IGEA VIRTUS (4-4-2): Ambrosi 6.5; Occhipinti 6.5, La Spada 6.5,
Alizzi 6, Tamburo 6.5; Panarello 7, Matinella 6.5, Bonaffini 7 (38'
st D'Anna ng), Doumbia 7 (30' st Alosi ng); Sanguinetti 6.5, Frisenda
7.5 (30' st Ricciardo ng). A disp.: Leacche, Giardina, Condello,
Mauro. All.: Bianchetti 7.
ARBITRO: Colletto di Castelfranco 6.
MARCATORI: 6' pt e 36' pt Frisenda (I); 43' st su rig. e 44' st
Bueno (C).
NOTE: cielo nuvoloso, spettatori 1.576 per un incasso di 13.399
euro. Ammoniti: Alizzi, Bonaffini, Bueno, Zini, Ballanti, Occhipinti,
Alosi e Gimmelli. Angoli: 9-4. Recupero: pt 3'; st 3'.
Gela-Vibonese 1-0
GELA (4-4-2): Recchi 6; Fabbro 6.5, Mancini 6.5, D'Aiello 7, Grando
6; Corapi 6 (44' st Parisi ng), Berti 6, Comandatore 6, Di Franco
6 (29' st Bacchi 6); Cirillo 6, Ceccarelli 6 (16' st Golia 6). A
disp.: Spanu, Frattoni, Ciani, Ike. All.: Sorbello 7.
VIBONESE (4-4-2): Bastiera 5.5; Cutrupi 5.5 (11' st De Falco 6),
Calabro' 6, Moschella 6, Orefice 6; Catalucci 6, Favilena 5.5 (36'
st Vitiello ng), Di Mauro 6, Zampaglione 5.5 (26' st Ferraro 6);
Campo 5.5, Alessandri' 5.5. A disp.: La Rocca, De Pascali, Colo,
Khoris. All.: Zampollini 5.
ARBITRO: Passeri di Gubbio 5.5.
MARCATORE: 32' pt Ceccarelli.
NOTE: spettatori 2500 circa, con 30 tifosi ospiti. Ammoniti: Ceccarelli,
Calabro', Zampaglione, De Falco. Espulso al 13' st Comandatore per
doppia ammonizione. Angoli 4-2 per il Gela. Recupero: pt 0'; st
5'.
Melfi-Sorrento 2-0
MELFI (4-4-2): Curci 6.5; Marcuz 7 (34' st Bifara ng), Schettino
6.5, Ungaro 6.5, Cuomo 7; Campione 7, Cianni 6.5, Petagine 7.5 (46'
st Marano ng), Mitra 7; Paris 6.5 (21' st Buonanno 6), Chafer 6.5.
A disp.: Coscia, Costantini, Russo A., De Lucia. All.: Castellucci
7.
SORRENTO (4-4-2): Mennella 6; Ferrara 4, Pezzella 5, Maraucci 5,
Braca 5; Maiorano 5, Teta 5 (1' st Solimene 5), Ottobre 6 (1' st
Somma 5), Ruotolo 5; Sibilli 5 (14' st Ingenito 5), Ripa 5. A disp.:
Ambra, Marciano, Iorio, Gargiulo. All.: Cioffi 6.
ARBITRO: Scoditti di Bologna 6.
MARCATORI: 24' pt Mitra rig; 29' st Campione.
NOTE: Spettatori 1200 circa con 150 tifosi ospiti, incasso non comunicato.
Espulso al 24' pt Ferrara (S) per fallo da ultimo uomo. Ammoniti:
Braca, Somma, Maraucci. Angoli 3-3. Recupero: pt 1'; st 5'.
Real Marcianise-Rende 3-1
REAL MARCIANISE (4-4-2): Della Corte 6; Ciano 6, D'Apice 6, Filosa
6, Vanacore 6; Manco G. 7.5, Romano 5 (38' st Della Ventura 6),
Amita 6, D'Ambrosio 6.5 (28' st Marzullo 6); Mariniello 5.5, Poziello
7. A disp.: Armellini, Masturzo, Piscitelli, Pagano, Manco A. All.:
Chiancone 6.
RENDE (4-4-2): Pellegrino 6.5; Bernardi 6.5, Ciotti 5.5, Morelli
6, De Miglio 6 (13' st Bacilieri 4.5); Occhiuzzi 6.5, Benincasa
6, Catalano 6, Riolo 5.5; Criniti 6.5 (1' st Novello 6), Piemontesi
5.5 (23' st Covelli 6). A disp.: De Luca, Petrucci, Fabio, D'Agostino.
All.: Giugno 6.
ARBITRO: Liotta di Lucca 5.5.
MARCATORI: 41' pt Manco G. su rig. (RM), 44' pt Criniti (RE); 36'
st Manco (RM), 48' st Poziello (RM).
NOTE: giornata tipicamente primaverile, terreno in buone condizioni,
spettatori 1500 circa con una ventina di tifosi provenienti da Rende.
Espulso al 34' st Bacilieri per fallo da ultimo uomo. Ammoniti:
Vanacore, Manco G., D'Ambrosio, De Miglio, Ciotti, Riolo e Novello.
Angoli 4-3 per il Real Marcianise. Recupero: pt 1'; st 5'.
Val di Sangro-Nocerina 2-1
VAL DI SANGRO (4-4-2): Furlan 7; Martinelli 6, Adani 6, Bianchi
6, Fusaro 5 (35' pt Orsinetti 6.5); Berardini 7, Capece 6.5, Bruno
6.5, Pagana 7.5 (43' st Sivilla ng); Innocenti 7.5, Zuppardo 6.5
(19' st Vitone 6). A disp.: Zaina, Gioffrs, Velardi, Epifani. All.:
Cosco 7.
NOCERINA (3-4-3): Fanini 5; Dionisio 5, Mengo 5, Pascuccio 6; Rosamilia
5.5, Rocco 5.5, Giugliano 5 (13' st De Crescenzo 5.5), Galliano
5 (16' st Amenta 5); De Oliveira 6, Falomi 6, Greco 5 (25' st Okolie
5.5). A disp.: Capasso, Ciminari, Lopetrone, Marrazzo. All.: Sergio
5.5.
ARBITRO: Doveri di Roma 6.
MARCATORI: 11' pt su rig. Falomi (N), 19' pt su rig. Pagana (V),
43' pt Berardini (V).
NOTE: spettatori 500 circa con rappresentanza ospite. Ammoniti:
Furlan, Fanini, Fusaro, Dionisio, Giugliano, Capasso. Espulso al
45' st Fanini per fallo di mano fuori area. Angoli 4-2 per la Nocerina.
Recupero: pt 3'; st 5'.
Vigor Lamezia-Potenza 1-0
VIGOR LAMEZIA (4-4-2): De Felice 6; Facci 5.5, (21' st Picci 5),
Porpora 6.5, Di Muro 6.5, Pippa 6.5; Petrassi 5.5, Zaminga 6, Battisti
6, Riccobono 6.5 (36' st Ursino ng); Sergi 7 (39' st Rocca ng ),
Lisi 6. A disp.: Parrotta, Bilotta, Martone, Scardamaglia. All.:
Provenza 7.
POTENZA (4-5-1): Iuliano 6; Lolaico 6, Colletto 5, Cagnale 5, Meme'
5.5; Paonessa 5.5 (16' st D'Agostino 6), Berretti 6, Alfieri 6,
Dettori 6.5, Grillo 6.5 (26' st Gona ng ); Delgado 5.5 (29' st Pignalosa
ng). A disp.: Signorile, Cilibrizzi, Lottino, Pagano
All.: Dellisanti 6.
ARBITRO: Ferrandini di Sondrio 6.
MARCATORE: st 31' Sergi.
NOTE: spettatori 1.500 circa, tra cui 100 ospiti. Incasso e paganti
non comunicati. Osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa
di Pasquale Cantafio, nipote dell'amministratore delegato della
Vigor, Antonio Cantafio. Ammoniti: Facci, Pippa, Di Muro, Berretti,
Grillo. Espulso al 14' st Colletto (P.) per fallo da ultimo uomo.
Angoli 5-4 per il Potenza. Recupero: pt 3'; st 5'.
Serie D
I tifosi del Viareggio non pagano il biglietto
e rimangono chiusi nello stadio
26/11 Oltre un centinaio di tifosi del Viareggio, al seguito della
squadra bianconera nella trasferta a Montevarchi per il campionato
di serie D, sono bloccati all' interno dello stadio 'Brilli - Peri'
perché entrati senza pagare il biglietto. La decisione è
stata presa dopo che la società del Montevarchi ha avvertito
la polizia. I tifosi del Viareggio erano arrivati allo stadio dopo
aver bloccato il treno fuori dalla stazione con il freno d' emergenza.
I dirigenti del Montevarchi hanno chiamato le forze dell' ordine
che hanno bloccato i tifosi dentro allo stadio per l' identificazione.
Tutti sono stati convinti a pagare il biglietto. Una decina di loro,
però, trovati senza documenti, sono stati portati in questura.
Per la cronaca, il Viareggio ha vinto sul Montevarchi 1-0 e é
ora primo in classifica.
Risultati serie D
Girone A:
Alessandria-Saluzzo 2-0
Canelli-Casteggio Broni 1-0
Castellettese-Canavese 2-3
Imperia-Lavagnese 0-1
Orbassano Cirie'-Borgomanero 4-0
Pro Belvedere Vercelli-Savona 0-2
Rivarolese-Giaveno 1-1
Sestri Levante-Voghera 0-1
Vado-Casale 1-4
Girone B:
Alghero-Calangianus 3-1
Como-Uso Calcio 0-1
Merate-Fanfulla 1-0
Olginatese-Arzachena 0-2
Palazzolo-Tritium 0-1
Renate-Colognese 1-1
Tempio-Seregno 2-1
Turate-Atletico Calcio 3-1
Villacidrese-Solbiatese 1-1
Girone C:
Belluno-Tamai 1-1
Cassola-Jesolo 2-2
Itala S.Marco-Vecomp Verona 0-1
Montecchio M.-Porfido Albiano 1-0
Rivignano-Pordenone 2-3
Sacilese-Montebelluna 0-1
Sambonifacese-Union Quinto 1-0
Sanvitese-Mezzocorona 0-3
Trentino-Bolzano 2-0
Girone D:
Carpi-Rodengo Saiano 0-0
Castellana-Fidenza 3-1
Chioggia-Castellarano 1-1
Este-Piovese 2-0
Giacomense-Darfo Boario 2-2
Mezzolara-Reno Centese 3-0
Russi-Cervia 3-0
Santarcangelo-Salo' 1-1
V.Castelfranco-Castel S.Pietro 1-1
Girone E:
Aglianese-Orvietana 3-1
Armando Picchi-Sansepolcro 0-1
Arrone-Forcoli 3-3
Cecina-Sarzanese 1-0
Forte Dei Marmi-Fo.Ce.Vara 0-2
Fortis Juventus-Figline 1-1
Montevarchi-Esperia Viareggio 0-1
Pontedera-Cascina 1-4
Sangimignano-Sestese 1-2
Girone F:
Avezzano-Pergolese 2-3
Cagliese-Riccione 1-0
Cattolica-Fano 0-1
Centobuchi-R.Curi Angolana 1-0
Penne-Maceratese 1-2
Pescina-Morro D'oro 3-0
Real Montecchio-Tolentino 2-1
Sangiustese-Grottammare 1-1
Santegidiese-Verucchio 2-1
Girone G:
Albalonga-Ostia 0-0
Astrea-Narnese 2-1
Campobasso-Isola Liri 1-1
Civitavecchiese-Scafatese non disputata
Monterotondo-Bojano 2-2
Morolo-Ferentino 1-2
Sibilla Cuma-Guidonia 2-0
Tivoli-Anziolavinio 0-2
Venafro-Pisoniano 2-0
Girone H:
Altamura-Francavilla 1-2
Aversa Normanna-Matera 2-1
Barletta-Ippogrifo Sarno 1-0
Brindisi-Ischia 1-0
Ebolitana-Viribus Unitis 4-2
Genzano-Lavello 0-1
Noicattaro-Petacciato 2-0
S.Antonio Abate-Grottaglie 1-0
Turris-Bitonto 2-2
Serie D - Girone I - 12^ Giornata
Adrano - Paolana 1-1
Angri - Campobello 1-0
Castrovillari - Comiso 0-0
Cosenza - Acicatena 0-0
Licata - Pomigliano 0-1
Rossanese - Paterno' 0-1
Sangiuseppese - Giarre 1-0
Savoia - Sapri 2-1
Siracusa - Ragusa 2-0
CLASSIFICA: Sangiuseppese 27 punti; Savoia 25; Angri 23; Castrovillari,
Ragusa 20; Siracusa 19; Pomigliano 18; Adrano, Giarre 17; Comiso,
Licata 16; Cosenza 15; Paterno' 13; Acicatena 11; Campobello 10;
Rossanese 9; Paolana, Sapri 6.
Prossimo Turno - 13^ Giornata - 3/12 - Ore 14.30
Acicatena - Rossanese
Angri - Licata
Campobello - Comiso
Giarre - Adrano
Paolana - Siracusa
Paterno' - Sangiuseppese
Pomigliano - Cosenza
Ragusa - Savoia
Sapri - Castrovillari
I Tabellini della D/I
ADRANO-PAOLANA 1-1 (0-0)
ADRANO: Saia 6.5, Cutrufello 6, Oliva 6, Giuffrida 5.5 (70’
Zumbo 6), Castronuovo 6, Vassallo 6.5, Tandurella 6.5, Aiello S.
5.5, Elamraoui 7, Dama 5 (46’ Aiello C. 5.5), Amico 6.5 (75’
Raffa sv). All. Di Maria
PAOLANA: Ramunno 6, Lucchetta 6.5, Chiappetta 5.5, Longo 5.5, Lorenzini
6, Viscina 6, Versace 6 (93’ Treviso sv), Granata 7, Scudieri
7, Mantuano 5 (47’ Petrungaro 6), Azzarelli 6.5. All. Cipparrone
Arbitro: Gianluca Andolfi
Reti: 61’ Amico (A) rig., 85’ Scudieri (P) rig.
Ammoniti: Lucchetta, Lorenzini
Recuperi: 1’, 4’
Spettatori: 600
ANGRI-CAMPOBELLO 1-0 (0-0)
ANGRI: Doriano 6.5, Cacace 6, Loreto 6 (56’ Di Rocco 6), Coppola
7, Grillo 7, Manzo 7, Ferraioli 7, Amarante 7, Crisantemo 5.5 (74’
Iovane 6), Piemonte 6, Majella 6.5 (89’ Falcone sv). All.
Di Nola
CAMPOBELLO: Tarantino 7, Ferdico 6, Mossa 6, Sanseverino 6 (56’
Trovato 5.5), Perricone 5.5, Colletto 5.5, Licata 6 (75’ Basile
sv), Taormina 6 (75’ Lauricella sv), Panatteri 6, Laregina
6.5, Comparato 6. All. Bucaro
Arbitro: Michele D`iasio
Reti: 73’ Majella (A)
Ammoniti: Coppola, Piemonte, Majella, Mossa, Sanseverino, Panatteri
Recuperi: 1’, 3’
Spettatori: 1500
CASTROVILLARI-COMISO 0-0
CASTROVILLARI: De Vona 6, Costanzo 6.5, Scafaro 6, Romeo 6, Papasidero
6.5, Ferrari 5.5, Favasuli 6, Andreoli 6 (62’ Crucitti 4),
Cambria 5.5, Saffioti 5.5, Micieli 5.5 (88’ Privitera sv).
All. Viola
COMISO: Fagone 6, Ferrara 6, Scoppetta 6, Alderuccio 6, Santonocito
5.5 (87’ Pizzuto sv), Contino 6 (81’ Silvano sv), Arena
6, Romeo 6.5, Garufi 6, Contino 5.5, Mandarano 6 (94’ Dali`
sv). All. Romano
Arbitro: Michele Affinito
Ammoniti: Micieli, Scafaro, Romeo, Contino, Romeo, Arena
Espulsi: 63’ Crucitti (Ca)
Recuperi: 3’, 5’
Spettatori: 700
COSENZA-ACICATENA 0-0
COSENZA: D’Auria 6, Di Donato 5.5, Ambrosecchia 7, Vanzetto
7, Scorrano 6 (88’ Di Sabato sv), Bennardo 6 (80’ Scarlato
sv), De Rose 6, Di Maio 5, Mazzeo 5.5, Lio 5 (74’ Orlando
sv), Prete 6. All. Zunico
ACICATENA: Di Mauro 6, Privitera 6, Celso 5.5, Mammana 5.5, Cocuzza
6, Cataldi 6 (70’ Gangemi sv), Porchia 5, Benedettino 5.5,
Castorina 5.5, Alberio 5.5 (59’ Ardizzone 5), Leotta 5.5 (86’
Assenzio sv). All.: Tosto
Arbitro: Michele Di Ciommo
Ammoniti: Ambrosecchia, Scorrano, Mazzeo, Di Mauro, Privitera, Mammana.
Espulsi: 84’ Porchia (A)
Recuperi: 2’,5’
Spettatori: 1000
LICATA-POMIGLIANO 0-1 (0-1)
LICATA: Mendez 6, Acetta 5.5, Gnoffo 6, Manfrini 5.5 (46’
Conciali 6), Gallo 6.5, Pazienza 6, Marino M. 5.5 (55’ Mancino
6), Grillo 6 (76’ Semprevivo 6), Lasme` 6, Di Somma 6, Marino
F. 6. All. Capodicasa
POMIGLIANO: Rocco 6.5, Morelli 6, Frullo 6 (65’ Barone 6),
Basile 6, Logoluso 6.5, Sarubbo 7, Formisano 6.5, Castaldi 7 (87’
D’Avanzo sv), Baratto 5.5 (79’ Panella sv), Di Consolo
6.5. All. Pinto
Arbitro: Marco Andrea Ferri (Faenza)
Reti: 42’ Castaldi (P)
Ammoniti: Barbato, Sarubbo, Castaldi
Recuperi: 2’, 5’
Spettatori: 600
ROSSANESE-PATERNÒ 0-1 (0-0)
ROSSANESE: Russo 6, Magliarella 6, Morano 6, De Luca 6, Carrieri
5.5 (74’ Attadia 6), Apa 6.5, Gaccione 5.5, Scalise 5.5, De
Simone 6, Criniti 6.5, Radicchio 6. All. Apuzzo
PATERNÒ: Cicutti 6.5, Liguori 6, Fascetto 6.5, Tasca 6,
Zappala` 6 (89’ Fellea sv), Savonarola 6, Lunetto 6, Candido
6,
Cervillera 6 (80’ Russiello sv), Lo Coco 6, Barrica 5.5 (80’
Rizzo sv). All. Busetta
Arbitro: Fabio De Gasperi
Reti: 85’ Fascetto (P)
Ammoniti: Magliarella, De Luca, Radicchio, Liguori, Fascetto, Savanorola,
Candido, Lo Coco
Recuperi: 3’, 4’
Spettatori: 1200
SANGIUSEPPESE-GIARRE 1-0 (1-0)
SANGIUSEPPESE: Iaccarino 6.5, Civita 6 (30’ Cacione 6), Mannone
6, Condo` 7, Parisi 6.5, Scognamiglio 6, Vitagliano 6 (77’
Misiti sv), Ausoni 6.5, Variale 6, Moxedano 6 (70 Corsale 6), De
Cesare 6.5. All. Mandragora
GIARRE: Silvestri 6, Nasello 6, Olivieri 6, Nobile 6, Vezzosi 6.5,
Caciello 6, Costanzo 6.5, Cilio 5.5 (70’ Domicale 6), Napoli
5.5 (80’ Pappalardo sv), Cortese 6, Intagliata 6 (75’
Puglisi sv). All. Foti
Arbitro: Giambattista Di Giamberardino
Reti: 31’ Condo` (S)
Ammoniti: Condo`, variale, Corsale, Nasello, Nobile
Recuperi: 1’, 5’
Spettatori: 700
SAVOIA-SAPRI 2-1 (0-0)
SAVOIA: Romagnini 6, Costantino 6.5, Fareggiano 5 (52’ Caldore
6), Carlino 7 (84’ Abate sv), Serino 6, Scognamiglio 6, Porzio
6, Malgieri 6.5, Nappi 5 (60’ De Biase sv), Pinto 7, Ruggiero
7. All. Anastasio
SAPRI: Radunanza 6, Rossi 5.5, Marciano 5.5, Bontempo 6, Della Bianchina
6, Manganaro 5.5 (83’ Mainenti sv), Sabatino 6 (83’
Sorrentino sv), Pecora 4.5, Micheli 6, Saliu` 6.5 (69’ Nunnari
sv), Guaita 7. All. Bellinvia
Arbitro: Alberto Piazza (Trapani)
Reti: 56’ Guaita (Sap), 63’ Pinto (Sav) rig., 73’
Ruggiero (Sav)
Ammoniti: Costantino, Carlino, Scognamiglio, Malgieri, Nappi, Ruggiero
Espulsi: 71’ Pecora (Sap)
Recuperi: 3’, 5’
Spettatori: 3500
SIRACUSA-RAGUSA 2-0 (1-0)
SIRACUSA: Casadei 6.5, Tomacielli 6.5, Alletto 7, De Pascale 7,
Perrelli 7.5, Pannozzo 7, Nuvoli 6.5 (62’ Dima sv), Pellegrino
7.5, Bosneagu 7 (71’ Chiaiello sv), Bonarrigo 6.5 (83’
Iodice sv), Romano 7. All. Giacomarro
RAGUSA: Merletti 6.5, Vitetta 6.5, Boemia 6 (80’ Federici
sv), Cosenza 7, Catalano 6.5, Conti 5.5, Bufalino 5.5 (71’
Novello sv), Peter 5.5 (46’ Melillo 6), Rosa 6.5, Pirrone
F. 6, Gulino 7. All. Galfano
Arbitro: Marco Bolano
Reti: 39’ Romano (S) rig., 93’ Tomacielli (S)
Ammoniti: Tomacielli, Pannozzo, Catalano
Espulsi: 35’ Giacomarro (S) all., 87’ Federici (R),
91’ Pirrone F. (R)
Recuperi: 1’, 4’
Spettatori: 2500