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La Regione nomina i dirigenti della sanità

 

DL: “Sulle nomine della sanità scarso rinnovamento”

29/11 ''Non sono chiari gli obiettivi strategici del governo regionale della Calabria nel settore della Sanita'''. A sostenerlo e' la Margherita, in riferimento alle nomine dei direttori generali di Asl ed Aziende ospedaliere della Calabria fatte ieri dalla Giunta regionale, in una nota diffusa a conclusione di un incontro, svoltosi nella sede nazionale del partito, tra il segretario organizzativo, Franco Marini, il segretario regionale della Calabria, il presidente del gruppo nel Consiglio regionale, il presidente della provincia di Vibo e la deputazione parlamentare calabrese. La Giunta regionale della Calabria, sostenuta da una maggioranza di centrosinistra, e' presieduta da Agazio Loiero, della Margherita. ''Nel rispetto dell'autonomia della Giunta - e' detto ancora nella nota - la Margherita non ha interferito sulle scelte dei direttori generali. Si evidenzia pero' un'insufficiente coerenza tra la discontinuita' annunciata e le scelte operate. Le nomine dei manager appaiono quindi non tutte rispondenti agli esclusivi criteri di competenza e managerialita'. Inoltre emerge viva la preoccupazione per la tenuta economica del sistema sanitario calabrese, anche a causa delle ultime scelte effettuate. E' indispensabile una iniziativa del partito e del gruppo della Margherita per coordinare e rendere piu' efficace la necessaria azione di svolta dichiarata che ha avuto un grande consenso da parte dei calabresi che ancora attendono pero' un chiaro segnale di rinnovamento''. Dalla riunione, inoltre, e' detto ancora nella nota, ''sono emerse forti preoccupazioni per la tenuta complessiva dell'azione di governo calabrese, che richiede invece coerenza ed impegni necessari a fronteggiare le emergenze di cui soffre la Calabria. In questo senso si e' rivelata una pericolosa tendenza a tenere separate e distanti tra di loro le funzioni di governo, di rappresentanza istituzionale e quelle di rappresentanza politica. La Calabria ha bisogno invece di sinergia e di sintesi, condizioni indispensabili per affrontare con efficacia le difficili sfide del presente e del futuro. In questo senso e' decisivo affrontare con tutta urgenza una piu' efficace ed efficiente riorganizzazione della struttura burocratica; una piu' incisiva azione sui progetti di innovazione e piu' in generale di cambiamento e di vera discontinuita'; un'azione strategica rivolta ai giovani della Calabria e della Locride ed una risposta alla drammatica situazione del precariato avviando processi di stabilizzazione''

Loiero: “Sulle nomine abbiamo agito bene”

29/11 “Se molti esponenti della Margherita calabrese, che hanno trovato una sponda nel segretario nazionale organizzativo, criticano il governo regionale per come ha gestito la questione delle nomine ai vertici della Sanità, posso dire di essere amareggiato. Ma dopo aver letto il documento la prima tentazione è quella di sostenere che abbiamo agito bene, molto bene, perché abbiamo rotto con le abitidini consolidate secondo le quali, in passato, ogni singolo rappresentante della coalizione sulla Sanità ha sempre rivendicato il proprio spazio”. Lo sostiene il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero replicando alle critiche del suo partito. “Registro con dispiacere che la Margherita, da cui ho avuto molto restituendo altrettanto – aggiunge Loiero – abbia reagito negativamente ma abbiamo stabilito delle regole e le regole debbono essere rispettate. Capisco a ogni modo la reazione. E’difficile accettare cambiamenti di metodo così sostanziali, specialmente quando ognuno aveva un’aspettativa nominale che non è stata soddisfatta. Abbiamo usato un metodo di grandissimo rinnovamento, scartando chi aveva gestito la Sanità col centrodestra calabrese (una discontinuità imposta dalla grave situazione in cui versa il settore). La vittoria conseguita – nella quale la Margherita è stata protagonista – e le ultime tragiche vicende come il delitto Fortugno, ci impongono di essere molto rigorosi nelle scelte. Si può anche sbagliare, ma la situazione impone una profonda azione di rinnovamento, coniugata con qualità e visione politica delle cose da fare (e su questo invito a guardare uno a uno i curricula su cui mi confronto con i cittadini calabresi) e personalmente non me la sono sentita di dare spazio ancora a nomine che non rispondessero ai criteri prefissati”. Le altre critiche mosse all’esecutivo regionale, secondo il presidente Loiero, sono incomprensibili, essendo già smentite da fatti.

CGIL “Con le nomine una nuova fase del sistema sanitario calabrese”

“Finalmente sono arrivate le nomine dei Direttori Generali della Aziende Sanitarie e Ospedaliere e con essi speriamo una fase totalmente nuova di riorganizzazione, moralizzazione e riforma del sistema sanitario calabrese”. Ad affermarlo in una nota congiunta il segretario Generale della CGIL Calabria, fernando Pignataro e la Responsabile del Welfare Vera Lamonica. “Non può che essere valutata positivamente –affermano i due dirigenti sindacali- la scelta effettuata di netta discontinuità con il passato, nonché la volontà che sembra emergere di far contare nelle scelte non solo il criterio dell’appartenenza politica, come è sempre stato e in parte continua ad essere, ma anche valutazioni su competenze, professionalità ed esperienze, anche maturate fuori regione. Tali professionalità, alcune delle quali di indubbio livello, naturalmente non potranno che essere valutate nel tempo, sulla base delle concrete modalità di gestione che si metteranno in campo, soprattutto nella capacità di mettere fine per davvero al prevalere dentro le Aziende di interessi particolari, clientele, grovigli di affari che, insieme alla non programmazione ed all’incapacità di scegliere della Regione, hanno prodotto il disastro attuale. Ora si tratta di affermare da parte dell’Assessore al ramo, con la stessa determinazione con cui ha perseguito questa operazione di rinnovamento, una nuova fase che dovrà essere segnata da atti di governo chiari che diano agli stessi Direttori Generali Linee Guida e Atti di Indirizzo coerenti con la volontà di risanare e rilanciare l’efficienza e l’efficacia del sistema rendendolo capace di rispondere finalmente ai bisogni di salute dei calabresi. Noi pensiamo che vanno accelerati i tempi di definizione del nuovo quadro programmatico anche perché quanto rischia di avvenire a livello nazionale nel 2006 con i tagli previsti in Finanziaria e il blocco della mobilità sanitaria rendono urgente la definizione di provvedimenti strutturali capaci di incidere sui livelli di spesa e soprattutto sulla riconversione qualitativa della stessa. Richiediamo perciò a breve un confronto di merito per addivenire ad orientamenti condivisi ed iniziare questa nuova fase che si apre all’insegna dell’operatività e della volontà di fare scelte politiche precise per la difesa e il rilancio del sistema sanitario pubblico”.

Pacenza (DS) “Promesse mantenute”

''La promessa fatta e' stata mantenuta: discontinuita', innovazione e qualita'''. E' quanto asserisce il capogruppo dei Ds, Franco Pacenza, a proposito dei direttori generali indicati ieri dalla Giunta regionale per la sanita'. Secondo Pacenza, ''il profilo generale delle nomine e' coerente con quell' impostazione, ovviamente la scelta non era facile, dal momento che gli aspiranti a manager erano circa 500. Un fatto e' certo, questa volta le nomine non sono state fatte con il metodo della lottizzazione tra i consiglieri regionali, gli assessori ed i partiti. E' stato seguito il metodo di una valutazione trasparente dei curricula durante una riunione di Giunta che ha avuto come unico obiettivo non la mediazione verso il basso, ma di alzare quanto piu' possibile il livello della qualita' delle nomine''.

Varacalli (ANCI Calabria) “Decisione importante”

''Una decisione importante che consentira' al sistema sanitario calabrese di ripartire in condizioni sicuramente migliori, garantendo innanzitutto stabilita' al governo delle Asl e delle Aziende ospedaliere''. Lo afferma, in una dichiarazione, il vicepresidente di Anci Calabria e coordinatore regionale di Federsanita', Giuseppe Varacalli. ''Potendo contare su un periodo medio-lungo di lavoro - aggiunge Varacalli - i nuovi direttori potranno impostare programmi seri e coerenti, raccordandosi con il territorio e soprattutto con i Comuni, che sono la principale espressione democratica dei cittadini. Di cio' mi sento di dare atto, come Federsanita' Anci, all' assessore Doris Lo Moro e al presidente Agazio Loiero. Mi sento di cogliere anche un segnale di discontinuita' rispetto al passato. Il fatto che i direttori generali delle aziende siano tutti nuovi rappresenta non tanto un' operazione di facciata, quanto evidentemente la volonta' del governo regionale di rompere con un passato non sempre esaltante. La nostra associazione manterra' alta l' attenzione sull' operato delle aziende, dando la massima disponibilita' ad un confronto sui programmi. C' e', innanzitutto, la necessita' di mettere un freno alla non piu' tollerabile emigrazione di ammalati verso le strutture del centro-nord, con una programmazione che tenga conto alla sciagurata devolution''. ''Alla Regione e ai direttori generali - afferma ancora Varacalli - chiediamo soprattutto di tenere presenti le esigenze del territorio. Diventa fondamentale il ruolo dei Comuni sia per quanto riguarda la programmazione locale, attraverso la Conferenza dei sindaci, sia per quanto riguarda la programmazione regionale, attraverso la Conferenza di programmazione sanitaria e socio-sanitaria, organismo questo di cui ci attendiamo in tempi brevi la costituzione e l' insediamento. Se la reale volonta' del governo regionale sara' quella di creare un sistema sanitario a misura del cittadino, trovera' in Federsanita' e nei Comuni interlocutori leali e utili''.

Borrello (Udeur) “una spartizione totale tra DS e Loiero”

In merito alle nomine della Giunta regionale dei manager delle Aziende Ospedaliere e di quelle sanitarie, il consigliere Antonio Borrello (Pop.-Udeur) ha rilasciato la seguente dichiarazione che pubblichiamo integralmente: ''Le nomine nella sanita', purtroppo, dicono ben poco se non si antepone il progetto di sanita' che si intende perseguire. D' altronde, siccome di strategie di politica sanitaria non si e' mai voluto discutere tra i partiti del centrosinistra, nessuna nuova idea su cosa intendiamo fare della sanita' calabrese poteva venir fuori. Si insiste, anche in un settore delicato come quello della sanita', a procedere per nomine e scelte discrezionali svincolate da ogni discussione e confronto malgrado le assicurazioni pubbliche dell'Assessore al ramo al seminario di Santa Trada e tentando di farle passare per le migliori sol perche' nessuno dei nominati ha avuto incarichi nei cinque anni trascorsi. Senza nulla dire sul metodo, che rimane quello di sempre, si ripetono incarichi conferiti senza progetti politici a monte - se ci sono restano ignoti -, e forse anche per questo, quindi, la strada della lottizzazione e' stata obbligata. Smentisco, naturalmente, qualsiasi relazione, erroneamente riportata da qualche organo di informazione forse perche' qualche suggeritore ha inteso confondere le idee, tra i direttori generali ed il mio partito. E' invece evidente a tutti che, anche in questa circostanza, vi e' stata una spartizione totale delle nomine fra il Presidente Loiero ed i Ds (tutti?). Si abbia, allora, almeno il pudore di non parlare di discontinuita' e rinnovamento, se l'effetto e' solo di tipo mediatico e se anche questa volta e' prevalsa l'idea della provenienza esterna alla Calabria che parte dall' Emilia, attraversa il Nord-Est e approda in Germania''

Talarico (Udc) “colonizzazione del sistema sanitario”

''La colonizzazione del sistema sanitario ci trova in totale disaccordo: aver scelto dei manager prevalentemente non calabresi e' un' offesa alle tante professionalita' locali''. E' quanto ha sostenuto il consigliere regionale e segretario regionale dell' Udc, Francesco Talarico. ''Senza voler giudicare le professionalita' dei nuovi manager, la cui azione verra' valutata sul campo - ha sostenuto Talarico - non possiamo nascondere che dalla veloce lettura dell' elenco dei nuovi direttori generali delle As si traggono motivi di riflessione critica e di profonda preoccupazione. La voglia di discontinuita' e di rinnovamento piu' volte pubblicizzata dalla Giunta regionale e' stata posta in essere nel peggiore dei modi''. ''Avere chiamato dei non calabresi a questo delicato compito - ha aggiunto l' esponente dell' Udc - e', infatti, indice di scarsa fiducia nelle professionalita' locali. Cosi' facendo non si stimola l' auspicato processo di responsabilizzazione dei calabresi, si penalizza e discrimina l' intero sistema Calabria esponendolo ad una colonizzazione di cui non si avverte ne' il bisogno ne' la necessita'. Siamo convinti, infatti, che la Calabria ha professionalita' ed uomini che per competenza e qualita' morali avrebbero brillantemente assolto al delicato ruolo in questione arrecandovi, quale valore aggiunto, l' entusiasmo e l' amore per la nostra regione che e' proprio dei calabresi onesti ed illuminati. Decidere di fare a meno di questo contributo e' un atto politico grave che trova l' Udc in totale disaccordo''. ''Si insinua, cosi', in maniera subdola e perniciosa - ha proseguito il consigliere regionale - il dubbio che le energie morali e professionali che dovrebbero guidare il processo di riscatto della nostra terra risiedono altrove. Non sfugge poi il fatto che i nuovi manager passeranno almeno un anno solo per comprendere il sistema sanitario calabrese profondendovi un impegno che per ovvie esigenze logistiche non potra' che essere saltuario. La sanita' calabrese, invece, ha bisogno di manager presenti, consapevoli dei problemi e quindi capaci di incidere in maniera rapida ed efficace su un settore importantissimo per la nostra regione nel quale il Governo Regionale vive alla giornata muovendosi senza alcuna programmazione''. ''La giunta Loiero, quindi - ha concluso Talarico - piuttosto che precisare precipitosamente che tutti i manager sono di origini Calabresi, nell' ansia di giustificare un atto politico che non ha alcuna giustificazione, decida veramente se, al di la' della demagogia di circostanza e della controffensiva di immagine banalmente elaborata dal centrosinistra, intende, realmente, concentrarsi sui problemi della Calabria e sulla elaborazione di concrete azioni di sviluppo per il rilancio economico, culturale e sociale della nostra Regione''.

 

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