Ferretti: “Dietro il referendum c’ e’
anche il dolore”
09/06-(G.C.)- “Non è facile scegliere, soprattutto quando
si tratta della vita”. È questo il pensiero di Francesco
Ferretti,docente in Scienza Cognitive presso l’Università
della Calabria. Chiamato a dare il suo parere sul referendum che chiamerà
gli italiani alle urne il 12 e 13 giugno, Ferretti ha sottolineato
come ogni scelta di questo tipo implichi una storia travagliata,di
grande sofferenza. L’importante,ci dice,è che qualunque
posizione scegliamo di assumere, venga garantita la libertà
di scelta della controparte. Non è giusto che qualcuno possa
scegliere fino in fondo e che le sue scelte siano un limite per chi
la pensa diversamente. Tutte le problematiche suscitate dal referendum
hanno a che fare con quello che l’embrione rappresenta nell’immaginario
di ognuno di noi:per qualcuno è gia una persona, per altri
non lo è ancora. Di certo, c’è solo che esso è
vita. Ma è giusto sacrificare i diritti di chi persona lo è
già a favore di chi lo è solo in potenza? Per coloro
che vedono l’embrione già come persona ,non dev’esserci
una differenza qualitativa che discrimini diversi livelli di umanità.
Ciò non deve condizionare,però,chi la vede diversamente.
Votare no vorrebbe dire dare il diritto di scegliere solo a chi pensa
che,nel dubbio,è meglio assegnare eguali diritti a madre ed
ipotetico figlio. Ciò che questo referendum mette in evidenza
è la tendenza sbagliata a giudicare con facilità le
scelte degli altri. Molti non capiscono che arrivare ad optare per
la fecondazione medicalmente assistita può essere il risultato
finale di una cammino estenuante. Una cattiva cultura è anche
quella che caratterizza la storia della fecondazione eterologa: sono
già moltissimi i casi in cui, anche senza la necessità
di assistenza medica,si hanno parti del genere. La libertà
di ogni cittadino non deve essere vincolata da scelte altrui, visto
che ogni scelta è dettata da circostanze diverse. Un’
altro aspetto inquietante, riguarda la ricerca scientifica, il docente,
si auspica una scienza rivolta alla collettività e non ai singoli
casi. Con l’ attuale legge, la ricerca si fermerebbe con il
rischio di uno sviluppo di quella clandestina con scenari inquietanti.
La conclusione è rivolta al problema dell’ astensionismo,
il voto che si esprime deve essere espressione del proprio parere
e non figlio di indicazioni che vengono dal mondo politico.
A Piazza Kennedy manifestazione per la vita
09/06 Un'intera giornata di interventi, canti e musiche, proiezione
di video e filmati, distribuzione di materiale, testimonianze, per
difendere la vita di tutti, per il diritto a vivere di ogni persona
dal concepimento alla morte naturale. Cosi' il Comitato Scienza Vita
della Calabria concludera' domani a Cosenza in piazza Kennedy la campagna
referendaria. Dalle 10 di mattina alle 22 nella centralissima piazza,
i volontari, informa il comitato, ''provenienti dall'associazionismo,
dal volontariato, dalla societa' civile, che hanno costituito nei
mesi scorsi il Comitato, insieme con gli aderenti al circolo culturale
"Bachelet", e ad Azione Cattolica, Alleanza Cattolica, Apostolato
della Preghiera, Acli, Cif, Comunione e Liberazione, Focolarini, Forumdelle
famiglie, Rinnovamento nello Spirito Santo, Unitalsi, Pastorale familiare,
si impegneranno in una non stop per chiarire, per l'ennesima volta,
le buone ragioni che hanno portato a difendere la Legge 40 ed a scegliere
il non voto, attivo e consapevole al referendum del 12 giugno''.
Maiolo (DL) “Ai referendum mi asterrò”
09/06 ''La procreazione medicalmente assistita e' materia recante
implicazioni di natura etica, scientifica e tecnologica tali da escludere
che il referendum abrogativo sia lo strumento piu' indicato per intervenire
su di essa''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale
della Margherita, Mario Maiolo. ''Domenica prossima mi asterro' dal
voto - ha aggiunto - intendendo cosi', con un comportamento pienamente
legittimo, contestare un uso inappropriato del referendum e rifiutare
la creazione di un vuoto normativo che potrebbe avere conseguenze
imprevedibili. Ritengo, infatti, che la tutela dell' embrione (vita
umana a tutti gli effetti) debba essere garantita come quella delle
altre persone in gioco perche' ogni essere umano deve essere considerato,
sin dal concepimento, mai come un mezzo, uno strumento per raggiungere
altri obiettivi, ma sempre come un fine. La legge 40 consente l' accesso
alle tecniche di procreazione medicalmente assistita stabilendo alcuni
limiti che tengono conto non solo dei genitori e del loro desiderio
di paternita' e maternita', ma anche dei figli concepiti ''in provetta''.
Se la legge rimarra' in vigore cosi' com'e', potra' essere il Parlamento,
dopo un congruo tempo di sperimentazione della legge stessa e delle
''linee-guida'', ad intervenire nuovamente per rivedere aspetti che,
eventualmente, anche alla luce del progresso scientifico e tecnologico,
potrebbe essere necessario riprendere in considerazione''. ''Aggiungo
che stiamo assistendo - ha concluso - insieme all' esasperazione dei
toni, a episodi di intolleranza, al mancato ascolto delle ragioni
degli altri - anche, in alcuni casi, ad un'assolutamente impropria
politicizzazione del referendum di domenica prossima. E' un errore
confondere la scelte politiche e di schieramento con le opzioni etiche
e le questioni di coscienza, cosi' come e' un errore la scelta di
alcune formazioni politiche di farsi promotrici del referendum: su
questioni che toccano in profondita' la sensibilita' di ognuno e'
bene che la politica di schieramento sappia tacere e lasci parlare
in liberta' la coscienza di ciascuno''.
“Sostenere le ragioni dell’astensione”
09/06 “Sostenere le ragioni dell’astensione” è
questo il tema dell’incontro pubblico in programma domani (venerdi
10 giugno) alle 17 e 30 al Cinema Modernissimo (Cs). L’appuntamento,
organizzato dal laboratorio politico “Osservatorio della Calabria”
vuole fornire un contributo al dibattito sul referendum per l’abrogazione
della legge 40 sulla Procreazione Assistita che vede un fronte del
“non voto” estremamente determinato ad affermare una scelta
democratica ed eticamente corretta finalizzata a difendere la dignità
della vita umana. Dopo i saluti del Presidente dell’ “Osservatorio
della Calabria”, Giuseppe Ruffolo, interverranno S.E. Mons.
Augusto Lauro, Vescovo Emerito di S.Marco Argentano-Scalea, Mimmo
Barile coordinatore della Cdl in Consiglio Provinciale, Giovanna De
Benedictis genetista e Presidente della Commissione di Bioetica dell’Università
della Calabria, Giovanna Scarcello Consigliere nazionale dell’Associazione
Medici terapisti Cattolici, Michele Florio componente di Comunione
e Liberazione, e Carlo Paduano, giurista. I lavori saranno moderati
dal giornalista Francesco Montemurro. <<Astenersi – spiega
il presidente dell’Osservatorio della Calabria, Giuseppe Ruffolo,
non vuol dire non esserci. Questa manifestazione è la dimostrazione
del contrario. Non si tratta in alcun modo di una scelta di disimpegno,
ma di opporsi nella maniera più forte ed efficace ai contenuti
dei referendum Questo strumento– continua – offre una
drastica scelta tra sì e no. In casi di materie di notevole
complessità questa scelta può essere evitata proprio
per senso civico con una manifestazione di volontà - qual è
pure l'astensione - che in qualche modo rinvia la questione a sedi
più appropriate e competenti dove una pluralità di soluzioni
e di idee possono portare ad una legge adeguata alle esigenze delle
collettività ed al rispetto della vita umana che sempre va
tenuto presente>>. Anche Mimmo Barile, coordinatore della Cdl
in Consiglio provinciale sostiene con forza le ragioni dell’astensione.<<La
Chiesa sta con grande chiarezza esprimendo una posizione coraggiosa
che condivido pienamente – dice - . La scelta di non andare
a votare è scelta in difesa della vita. Va poi considerato
un aspetto più politico: dobbiamo finirla con la leggerezza
con cui vengono utilizzati gli strumenti dei referendum oppure degli
scioperi generali. Chi li usa deve dimostrare di aver avuto ragione
nell’usarli. Deve dimostrare che è capace di convincere
una maggioranza degli italiani ad andare a votare. Ma se dal 1997
non si raggiunge più il quorum ritengo che sarebbe ora di interrogarsi
sul valore di uno strumento meramente abrogativo buono solo, nella
maggioranza dei casi, a sperperare denaro pubblico>>
Caruso (AN) “Rispetto la posizione dei Fini.
La legge 40 va salvaguardata”
09/06 ''Mi asterro' nei referendum perche' credo, secondo il principio
cattolico e laico, che la legge 40, anche se imperfetta, debba essere
salvaguardata e che l'embrione e' vita: rispetto, pero', quanti, ad
iniziare dal presidente Fini, hanno espresso una posizione diversa''.
Lo ha detto, in una dichiarazione, Roberto Caruso, deputato di An.
''La liberta' di coscienza - aggiunge Caruso - e' un fatto serio ed
e' importante riconoscere al presidente Fini di non avere mai spinto
il partito, su un tema cosi' delicato, sulla linea dello schieramento
selvaggio. Penso, pero', che l' embrione debba essere difeso e che
si debbano porre dei limiti al dogmatismo scientifico''.
Fiamma: “I calabresi si astengano”
09/06 La segreteria provinciale di Catanzaro della Fiamma tricolore
rivolge un appello ''ai cittadini calabresi ad astenersi dal voto
sui quattro referendum sulla procreazione assistita''. ''I missini
- e' detto in un comunicato - ritengono che su temi di questa importanza
e specificita' si debbano esprimere i nostri rappresentanti istituzionali,
dopo aver esperito tutti i necessari approfondimenti scientifici,
e non un corpo elettorale che spesso non e' posto nemmeno in grado
di decifrare i complicatissimi quesiti che vengono trascritti sulle
schede elettorali referendarie. Ritengono, inoltre, che la legge 40,
seppur perfettibile, sia da ritenersi una buona legge e che, comunque,
una sua modifica in senso progressista metta a rischio un impianto
legislativo faticosamente costruito nel rispetto di una sensibilita'
cattolica che, piaccia o meno, e' nelle radici storiche e nella cultura
del popolo italiano, senza contare i pericoli insiti in quella manipolazione
genetica che i fautori del Si' negano a parole ma appoggiano nei fatti''.
''Non e' vero, inoltre - prosegue la nota - che la propaganda dell'
astensionismo e' diseducativa. Noi diciamo che e' stata certamente
diseducativa l' azione di quel partito che nacque dai primi referendum
e che i referendum ha ucciso nell' orgia di proposte referendarie
con cui ci ha inondati negli anni, fino a giungere alle 17 schede
propinateci contemporaneamente qualche anno fa. Ed altrettanto diseducativo
e' stato il comportamento dei rappresentanti politici che hanno spesso
vanificato gli esiti referendari o che non hanno minimamente raggiunto
gli obiettivi che si prefiggevano. Domenica e lunedi', dunque, andiamo
al mare e lasciamo che siano i politici ad assumersi le responsabilita'
che spettano loro rispetto al mandato ricevuto dal corpo elettorale,
visto che qualcuno minaccia di fare, in caso di mancanza del quorum,
quello che avrebbe dovuto fare fin dall' inizio di questa vicenda,
e cioe' dare battaglia in Parlamento per costruire una buona legge
per le coppie italiane''.
Appelli per il SI vengono dal Comune di Cosenza
09/06 Altri appelli a sostegno del SI seguono quello dei giorni scorsi
del Sindaco Eva Catizone. Sono quelli di alcuni assessori della giunta
municipale, ma anche di esponenti politici, del mondo delle professioni
e della società civile.
A rivolgere un appello ai cittadini per i referendum di domenica e
lunedì prossimi sulla procreazione assistita sono stati anzitutto
gli assessori alle politiche femminili e ai diritti del cittadino
della giunta comunale Felicita Cinnante e Vincenzo Gallo.
“La legge 40 – afferma nel suo appello la Cinnante- è
una legge assolutamente ingiusta ed iniqua, che va contro le donne
e contro le coppie che desiderano avere un bambino. Non bisogna guardare
al problema in un ottica ideologizzata e manifestando preconcetti
che non hanno più ragione di esistere. Il problema, alquanto
complesso, va affrontato, invece, con rigore scientifico, ma anche
con la consapevolezza che esistono diritti e desideri incontestabili.”
4 Si saranno anche quelli dell’assessore ai diritti del cittadino
Vincenzo Gallo.
“Voterò 4 SI soprattutto per salvaguardare il diritto
alla salute ed alla vita di persone con gravi disabilità –
afferma l’assessore Gallo. Si stima che siano circa 10 milioni
nel mondo le persone affette da gravi patologie e circa il 4% di queste
persone è rappresentato da disabili. Queste persone –
sottolinea ancora l’assessore Gallo – hanno diritto alla
tutela della salute per come sancito dalla Costituzione. A me sembra
una assurdità che si metta sullo stesso piano il diritto degli
embrioni congelati nei centri di fecondazione assistita e destinati
ad essere eliminati, con il diritto alla vita di persone gravemente
ammalate.
D’altra parte, in ben 32 paesi nel mondo vengono autorizzate
le ricerche sulle cellule staminali. Ad esempio in Svizzera, dopo
l’approvazione di un recente referendum, è possibile
utilizzare queste cellule con il consenso dei genitori e questo avviene
anche in Inghilterra, Francia e Spagna.
L’auspicio è che si possa investire in ricerca anche
in Italia non solo per aumentare la competitività delle imprese
, ma anche per migliorare la qualità della salute di quelle
persone in gravi difficoltà e, a volte, in stato di disagio
estremo.”
Altri appelli per il SI, che si collocano nella scia tracciata dal
Sindaco, sono stati rivolti da Annamaria Longo del Coordinamento Provinciale
Donne Ds di Catanzaro, dall’Arch.Raffaella Caruso di Rifondazione
comunista, da Antonella Veltri del Centro “Roberta Lanzino”,
dall’avvocato Riccardo Adamo e dal noto cabarettista Totonno
Chiappetta.
“E’ importante votare Si ai referendum – ha sostenuto
nel suo appello Anna Maria Longo – per portare avanti una battaglia
di riconoscimento della libertà, dignità ed identità
delle donne. Alle donne chiediamo un voto politico. Non bisogna sottrarsi
e lasciare fare agli altri, ma essere decisi ed andare a votare, così
come si è fatto per il divorzio e l’aborto, battaglie
vinte dalle donne e che hanno cambiato le relazioni, i costumi, i
diritti civili della nostra società.”
Per l’Arch.Raffaella Caruso di Rifondazione comunista “la
legge 40 è una legge ingiusta ed inumana che nega alle coppie
sterili di avere figli ed alla medicina di aiutare chi soffre. Tutto
questo in nome di un integralismo ottuso ed umiliante. Votare 4 SI
è una scelta di coscienza, in nome della libertà e di
un nostro diritto.”
Sulla stessa lunghezza d’onda Antonella Veltri del Centro “Roberta
Lanzino” per la quale “occorre recarsi alle urne per abrogare
dei quesiti referendari che non rispecchiano ciò che di nuovo
si muove nella società.
La legge 40 va ricacciata indietro nel suo impianto generale perché
vieta la genitorialità e penalizza fortemente la donna che
non può essere considerata un mero contenitore di embrioni”.
Per l’avvocato Riccardo Adamo “è necessario votare
SI per andare avanti e non far subire battute d’arresto come
vorrebbero tutti i conservatori del nostro paese. Il voto di domenica
e lunedì è importante per evitare che le decisioni ci
piovano dall’alto. Tutti dobbiamo poter esprimere il nostro
pensiero convinto.”
Pienamente d’accordo sui quattro SI anche il noto cabarettista
Totonno Chiappetta per il quale “il referendum è un’arma
importante per il popolo, uno dei principi fondanti della nostra democrazia.
Sono deluso da chi ha invitato a non votare. Non va delusa, invece,
la speranza di chi aspetta che qualcuno riesca a trovare una soluzione
alle malattie rare, promuovendo la ricerca che non deve essere vietata.”
Ribadisce la sua già nota posizione anche il Sindaco Eva Catizone
che giudica quella sulla procreazione assistita una sfida importante.
Voterò quattro si senza esitazioni– ha ribadito il primo
cittadino- e lo farò in difesa del diritto alla vita, della
libertà individuale, in difesa di tutti quegli uomini e quelle
donne cui, purtroppo, oggi è negata la paternità e la
maternità. Lo farò soprattutto per promuovere una ricerca
libera e grazie alla quale si potranno combattere diverse malattie
genetiche”.
Gli appelli a votare SI del Sindaco Eva Catizone e di coloro che hanno
abbracciato la linea del primo cittadino possono essere seguiti sull’emittente
Cam Tele 3 che già da ieri li ha inseriti nel suo palinsesto.
Arcidiocesi di Catanzaro: “L’astensione
non è un inganno”
09/06 ''E' giusto non votare per il referendum''. E' quanto si afferma
in una nota della Diocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace secondo
cui ''l'astensione non e' un inganno, ne' fuga da responsabilita':
e' un atto legittimo, costituzionale che permette la sussistenza dell'
attuale legge che puo' essere migliorata''. ''La legge 40 del 2004
- e' scritto nel comunicato - va letta non solo sotto l' aspetto politico,
giuridico e scientifico, ma anche sotto l' aspetto etico-antropologico.
La Chiesa ha quindi diritto di intervenire per offrire un servizio
alla verita' e alla sana informazione. La legge 40 e' frutto di una
convergenza di riflessioni, approvate in Parlamento nel 2004, anche
con voti trasversali. Detta legge, perfettibile sempre, puo' essere
migliorata e garantire, cosi', ancor di piu' la salute della madre
e l' integrita' dell' embrione''. Secondo il documento diffuso dalla
Diocesi catanzarese, ''i quesiti referendari tendono a cancellare
alcuni lati positivi della legge. La procreazione assistita, come
proposta dal referendum, consente di manipolare l' embrione che non
solo e' un essere umano vivente ma gia' porta con se' le caratteristiche
contraddistintive della persona umana''. Per la Chiesa di Catanzaro,
inoltre, ''non e' ammissibile la fecondazione eterologa, utilizzando
ovuli e spermatozoi provenienti da persone estranee alla coppia, che
compromette in modo abnorme l' equilibrio psico - affettivo genitoriale
e i diritti inalienabili del nascituro. Tale metodo compromette in
modo irreparabile l' identita' umana e genetica del figlio, creando
anche drammatiche situazioni nell' eventuale rapporto incestuoso''.
Legge
40/2004: cosa si vuole cambiare, come e perché
Ecco i quesiti referendari sui
quali siamo chiamati a decidere
QUESITO
n° 1 (Scheda celeste): si parla di congelamento dell'embrione,
ricerca sugli embrioni e di clonazione terapeutica
Propone di abrogare la parte della legge che impedisce ogni
tipo di ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni e quindi
l’ uso delle cellule staminali embrionali.
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QUESITO
n° 2 (Scheda arancione): si parla di accesso alla
procreazione assistita solo per coppie sterili, dell'obbligo
di impianto di tutti gli ovuli fecondati e del congelamento
degli embrioni
Propone di eliminare l’ obbligo
di creare in vitro un numero massimo si tre embrioni per ogni
tentativo di fecondazione assistita; di abrogare il divieto
di congelare gli embrioni non utilizzati; di cancellare l’ obbligo
di trasferire tutti e tre gli embrioni nell’ utero della donna.
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QUESITO
n° 3 (scheda grigia): si parla di diritti dell'ovulo fecondato
e di accesso alla procreazione assistita solo per coppie
sterili
Ha l’ obbiettivo di abrogare integralmente l’ articolo 1 della
legge 40 che equipara i diritti dell’ em-brione a quelli delle
persone.
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QUESITO
n° 4 (scheda rosa): si parla di fecondazione eterologa
Vuole far cadere il divieto di fecondazione eterologa, cioè
di quella pratica medica nella quale
Vengono utilizzati spermatozoi o ovociti
di donatori esterni alla coppia. |
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