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Politica
Referendum del 12 e 13 giugno

 

Il Referendum non va (25.9%) : alla Calabria la maglia nera per votanti

13/06 Primato negativo della Calabria nel tasso di affluenza ai quattro referendum sulla procreazione assistita. Con il 12,7%, infatti, la Calabria e' all' ultimo posto tra le regioni d' Italia in quanto ad affluenza alle urne. Nel risalire la graduatoria si ritrova, con tre punti percentuali in piu', il 15,7%, la Campania, seguita dalla Sicilia con il 15,8%. La provincia dove si e' registrato il maggior numero di votanti e' Cosenza. Mentre quella con la percentuale piu' bassa e' quella di Vibo Valentia, dove alle urne si sono recati il 10,7% degli elettori. Percentuale bassa anche in provincia di Crotone dove ha votato ha votato il 10,8% degli aventi diritto al voto.In provincia di Catanzaro si sono recati si sono recati alle urne il 13,9% degli elettori, mentre in provincia di Reggio Calabria ha votato l'11% degli aventi diritto. La citta' con la percentuale piu' bassa dei votanti e' quella di Vibo Valentia, dove si e' recato alle urne appena il 10,7% degli elettori. A Catanzaro si e' recato alle urne il 15,53%; a Cosenza il 14%; a Crotone, il 12,65% a Reggio Calabria, il 14,7%. Il comune calabrese dove si e' registra la percentuale piu' alta e' Drapia in provincia diVibo Valentia, dove ha votato il 24,2% degli elettori. La provincia diVibo Valentia registra un altro primato quello del comune con la percentuale piu' bassa: Fabrizia dove ha votato il 3% degli elettori.

Ricerca scientifica 49.731.352 elettori

Quorum 24.865.677

Elettori 49.730.814 (totale)

Votanti 12.263.583

Affluenza 25,977%

REFERENDUM 1:

Procreazione medicalmente assistita :Limite alla ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni.
Italia
60788 sezioni su 60788
% Voti
SI 89.2 10490277
NO 10.8 1273764
Calabria
2390 sezioni su 2390
% Voti
SI 88.8 169065
NO 11.2 21254
Cosenza: votanti m. 4.910, f.5.001, tot 9.911 = 16,99%
8.529 sì, 933 no, bianche 291, nulle 158 = 90,14 sì

REFERENDUM 2:

Procreazione medicalmente assistita :Norme sui limiti all'accesso.
Italia
60788 sezioni su 60788
% Voti
SI 89.9 10554648
NO 10.1 1189361
Calabria
2390 sezioni su 2390
% Voti
SI 89.4 169674
NO 10.6 20148
Cosenza: votanti m.4.910, f.4.999, tot 9.909 = 16,99%
8553 sì, 884 no, b.317, n.155 = 90, 63% sì

REFERENDUM 3:

Procreazione medicalmente assistita : Norme su finalita', diritti soggetti coinvolti e limiti accesso.
Italia
60788 sezioni su 60788
% Voti
SI 88.8 10394860
NO 11.2 1313934
Calabria
2390 sezioni su 2390
% Voti
SI 88.4 167328
NO 11.6 21944
Cosenza:votanti m.4.909, f.4.998, tot 9.907 = 16,99%
8.399 sì, 1.010 no, b.331, n.167= 89, 27% sì

REFERENDUM 4:

Procreazione medicalmente assistita : Divieto di fecondazione eterologa.
Italia
60788 sezioni su 60788
% Voti
SI 78.2 9139093
NO 21.8 2552344
Calabria
2390 sezioni su 2390
% Voti
SI 77.9 146997
NO 22.1 41703
Cosenza:votanti m. 4.908, f. 4.996, tot 9.904 = 16,98%
7.143 sì, 2251 no, b.343, n.167= 76, 04% sì

Ass. Gallo “Dispiace per il risultato, ma era prevedibile”

Dispiace per il mancato raggiungimento del quorum, anche se era prevedibile, tenendo conto della partecipazione al voto negli ultimi referendum. E’ assurdo che per una innovazione assoluta nella cultura giuridica, che fino all’approvazione della legge 40 negava all’embrione la qualificazione di persona, si impedisca di dare speranze a 10 milioni di persone affette da gravi malattie, a volte con prognosi infausta. Fortunatamente queste ricerche potranno svilupparsi in altri 32 paesi nel mondo e mi auguro possano dare presto risultati. E’ necessario in ogni caso continuare anche in Italia la battaglia per la libertà di ricerca scientifica e per il diritto alla vita e alla salute di persone con disabilità.

Barile (CDL) “Eticamente inaccettabile il ricorso al referendum”

13/06 <<Nonostante ancora manchino dati ufficiali- afferma il coordinatore della Cdl in Consiglio provinciale, Mimmo Barile, - è praticamente certo il fallimento del referendum abrogativo della legge 40 sulla procreazione assistita. Una vittoria significativa per quanti come noi hanno sostenuto le ragioni dell'astensione non come scelta rinunciataria ma come opzione democratica di chi ha ritenuto inopportuno utilizzare questo strumento per materie complesse che riguardano il concetto stesso di vita. Eticamente inaccettabile il ricorso al referendum. La maggioranza degli italiani lo ha ribadito con forza astenendosi ed affermando in questo modo che la vita non può essere messa ai voti. Questo referendum ha pure un importante risvolto politico poichè ha segnato il fallimento di un sinistra arrogante , falsamente modernista, asservita ad una parte del mondo scientifico che ha tentato di far passare per verità assolute teorie scientifiche opinabili ispirate da potenti lobby. A tutto questo gli italiani - ed i calabresi ancora di più - hanno risposto con una astensione convinta. Infine, termina il coordinatore della Cdl - bisogna anche dire che visto che dal 1997 il referendum non raggiunge il quorum, è arrivato il tempo di interrogarsi su uno strumento di democrazia diretta di cui s'è fatto un abuso e che oggi registra un forte sentimento di disaffezione. Questo referendum è servito solo per sperperare denaro pubblico in un momento dell'economia italiana dove ogni risparmio è davvero prezioso>>

Scienza e Vita “Confermato il buon senso”

13/06 ''Un' esplicita conferma del buon senso e della retta ragione che ispirano gli italiani, meridionali e, soprattutto, i calabresi, che hanno rifiutato gli eccessi ideologici di chi ha cercato di sradicare i principi ed i valori su cui si fondano da millenni la convivenza civile e le basi piu' autentiche della nostra civilta'''. E' quanto afferma il portavoce regionale del Comitato Scienza e vita, Filippo Salatino, facendo riferimento all' esito del referendum sulla procreazione assistita. ''Il popolo - aggiunge Salatino - ha sconfitto i poteri forti e le oligarchie schierate, con plumbeo conformismo, per il si'. Le masse hanno dimostrato di saper resistere alla pressione mediatico-mondana scatenata con arroganza dai fautori di un potere assoluto sulla vita dei piu' deboli. Dopo due mesi e mezzo di lunga e difficile campagna referendaria; dopo aver promosso centinaia di incontri e dibattiti, aver contattato decine di migliaia di persone e distribuito una mole notevole di materiale, per chiarire le buone ragioni che hanno portato a difendere la Legge 40 ed a scegliere il non voto, attivo e consapevole al referendum, ci ritieniamo molto soddisfatti dei risultati''. Mai come in questa circostanza il mondo cattolico si e' ritrovato unito in tutte le sue componenti e pronto a rendere ragione dei propri convincimenti, disponibile a sostenere il diritto naturale. E' stato un grande dono registrare l' amicizia e la collaborazione di tanti 'laici' (agnostici, non credenti) che si sono uniti a noi ed alle ragioni del non voto''.

Sottosegretario Santelli: “Non era materia da referendum”

13/05 ''Non credo che questa materia fosse da referendum, considerato che si tratta di questioni molto tecniche e difficili''. Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia Iole Santelli, stamane a Catanzaro commentando i dati parziali sull'affluenza per il referendum sulla procreazione. ''In Italia - ha aggiunto - si e' abusato dello strumento del referendum. Personalmente ho deciso di astenermi e mi sono assunta la responsabilita' di dirlo pur avendo una carica istituzionale. Questo Paese ha rifiutato di tornare in un clima da anni settanta e da distinzione laico-cattolica''. ''In uno Stato laico - ha concluso Santelli - viene emanata una legge. Poi si aspetta due o tre anni per vedere le difficolta' di applicazione ed eventualmente si va in Parlamento e la si modifica. Tutte le leggi, infatti, sono migliorabili e credo anche questa sulla procreazione''

Bianchi (DL) “Prova di maturità dell’elettorato”

13/06 ''Accolgo con soddisfazione i risultati sul quorum del referendum sulla fecondazione assistita appena diffusi dal Ministero dell' Interno. Il non raggiungimento del quorum e' la prova della maturita' dell' elettorato italiano''. Lo afferma, in una dichiarazione, Dorina Bianchi, deputato della Margherita e responsabile Terzo settore del partito. ''I cittadini - aggiunge Dorina Bianchi - hanno capito che la questione e' troppo delicata per essere sottoposta a referendum. Non sono gli elettori ad avere il compito e la responsabilita' di trovare risposte su tematiche che comportano questioni etiche, mediche e sociali. Su tali temi spettava e spetta alla politica essere competente, saper ascoltare la comunita' scientifica, decidere e legiferare, nel pieno rispetto delle regole di rappresentanza. Questa e' la posizione, chiara e condivisa trasversalmente da tante forze politiche e sociali, che ho sostenuto per mesi e che oggi e' ulteriormente rafforzata dai risultati. Gli elettori hanno dimostrato di avere forte spirito critico e hanno scelto nella direzione che gli e' parsa piu' giusta. Chi, come Rutelli e tanti altri nella Margherita, hanno deciso per l'astensione consapevole, hanno saputo meglio di altri individuare e guidare lo spirito e la volonta' dei cittadini''.

Iovene (DS) “Dato della Calabria assi preoccupante”

13/06 ''Il primato negativo della Calabria, ultima regione come percentuale di votanti, il 12,7%, nei referendum sulla procreazione assistita, rappresenta un dato assai preoccupante''. Lo afferma, in una dichiarazione, Nuccio Iovene, senatore dei Ds. ''Il dato - aggiunge Iovene - deve indurre tutti ad interrogarsi, partiti, societa' civile, istituzioni e mondo della cultura calabrese. Quando una comunita' rinuncia ad esercitare un proprio diritto, come quello del voto, anche se in occasione di un referendum complesso come quello sulla fecondazione assistita c' e' qualcosa che non funziona. L'ennesimo record negativo della Calabria non puo' essere letto semplicemente come il naturale proseguimento dell'essere la regione piu' povera, piu' debole per infrastrutture ed apparato produttivo e piu' esposta alla criminalita' organizzata.Ne' e' pensabile - prosegue il senatore ds - che l'87,3% che non si e' recato alle urne lo abbia fatto tutto in maniera razionale e consapevole e per adesione convinta alla campagna astensionista. C' e' un problema di comunicazione, consapevolezza e crescita culturale che riguarda per intero la nostra societa'. Come se convivessero due Calabrie che progressivamente si allontanano e faticano a comunicare tra di loro''. Secondo Iovene ''se non si costruisce e non si rilancia una passione civile ed un impegno sociale, anche tutte le altre sfide, quella della disoccupazione, della lotta alla mafia, della legalita' e della trasparenza, della crescita economica e sociale saranno piu' difficili da vincere. A questo problema - conclude - le forze politiche democratiche non possono e non debbono, a mio avviso, sfuggire, per non perdere ulteriore legittimazione e rappresentanza''.

Borrello (Udeur) “Nel Mezzogiorno intolleranza alle ideologie”

13/06 ''Nel Mezzogiorno l' affluenza alle urne e' stata piu' ridotta proprio perche' in questa parte del Paese, come piu' volte abbiamo sostenuto noi Popolari-Udeur che proprio nell' Italia del sud vantiamo una presenza massiccia di consenso, si registra un' intolleranza marcata per ogni ragionamento che sia condizionato dalle ideologie''. E' quanto afferma in una dichiarazione il consigliere regionale dei Popolari-Udeur, Antonio Borrello, segretario regionale del partito. ''Soprattutto quando e' in gioco la vita umana, con tutto cio' che essa rappresenta - aggiunge Borrello - e' bene che prevalgano il buon senso e la riflessione moderata, le caratteristiche indispensabili per coniugare i bisogni dei singoli con i valori fondamentali della vita umana e del rispetto della persona. Il risultato ci vede naturalmente soddisfatti a condizione pero' che adesso si apra un dialogo franco, sereno e proficuo sui punti piu' critici di una legge che e' perfettibile e su cui ci auguriamo che il Parlamento sappia misurarsi con attenzione ed intelligenza''.

Forza Nuova soddisfatta per l’astensionismo

13/06 “Forza Nuova si dichiara soddisfatta – è scritto in una nota - per il modo in cui gli italiani hanno risposto al referendum sulla fecondazione assistita. Con l' astensionismo hanno trionfato i principi etico-morali del nostro popolo, ha trionfato il rispetto per la donna e per la vita. Mi rallegra molto sapere che la gran parte degli italiani non ha ceduto alla tentazione di chi offre loro la possibilità di dar vita ad un bambino in maniera del tutto anomala, o di chi permette addirittura di scegliere l' ovulo e lo sperma con le caratteristiche più gradite, dando così vita ad un "robot vivente"che meglio risponde alle nostre esigenze; in tal caso si sarebbe rischiato di provocare al figlio una crisi d' identità dovuta al fatto che lo stesso possa non soddisfare la sua esigenza di individuare un padre e una madre naturali, convivendo invece con una pseudofamiglia che ha avuto soltanto la prerogativa di vederlo crescere in un pancione, pur non avendolo concepito. Forza Nuova ritiene disumano il tentativo dei "Frankenstein" del nuovo millennio di creare esseri umani come comuni oggetti; noi riteniamo invece che solo un padre e una madre che con amore abbiano deciso di dar vita ad un bimbo possano assicurare allo stesso affetto e protezione; alle coppie che non hanno la possibilità di avere un bimbo suggeriamo di adottarne uno, in modo tale da soddisfare da un lato il proprio desiderio di crescere un figlio, dall' altro di rallegrare un bambino che altrimenti dovrebbe trascorrere gli anni più belli in un istituto per orfani.”

Forza Italia Giovani: “Rivedere l’istituto del referendum”

13/06 ''Occorre rivedere l' istituto referendario, aumentando il numero di firme necessarie per la presentazione dei quesiti''. Lo afferma, in un comunicato, il coordinamento provinciale di Cosenza di Forza Italia giovani. ''Ormai da troppo tempo - si aggiunge nella nota - assistiamo a referendum che non rispecchiano la volonta' della maggioranza degli italiani''. Il coordinamento esprime anche ''grande soddisfazione per l' esito del referendum, un risultato al quale abbiamo lavorato intensamente, convinti che alla fine avrebbe prevalso il buon senso. La legge 40 potra', forse in futuro, essere migliorata, ma questo dovra' avvenire solo in Parlamento e all' esito di un riscontro scientifico ed oggettivo della sua applicazione''.

Legge 40/2004 Quali erano i quesiti referendari

 

    QUESITO n° 1 (Scheda celeste): si parla di congelamento dell'embrione, ricerca sugli embrioni e di clonazione terapeutica

Propone di abrogare la parte della legge che impedisce ogni tipo di ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni e quindi l’ uso delle cellule staminali embrionali.

 

    QUESITO n° 2  (Scheda arancione): si parla di accesso alla procreazione assistita solo per coppie sterili, dell'obbligo di impianto di tutti gli ovuli fecondati e del congelamento degli embrioni

Propone di eliminare l’ obbligo di creare in vitro un numero massimo si tre embrioni per ogni tentativo di fecondazione assistita; di abrogare il divieto di congelare gli embrioni non utilizzati; di cancellare l’ obbligo di trasferire tutti e tre gli embrioni nell’ utero della donna.

 

    QUESITO n° 3  (scheda grigia): si parla di diritti dell'ovulo fecondato e di accesso alla procreazione assistita solo per coppie sterili

Ha l’ obbiettivo di abrogare integralmente l’ articolo 1 della legge 40 che equipara i diritti dell’ em-brione a quelli delle persone.

 

QUESITO n° 4 (scheda rosa): si parla di fecondazione eterologa

Vuole far cadere il divieto di fecondazione eterologa, cioè di quella pratica medica nella quale

Vengono utilizzati spermatozoi o ovociti di donatori esterni alla coppia.

 

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