HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Politica/Regionali 2005

Candidati a confronto sullo sviluppo

 

A Lamezia i candidati presidenti si misurano sullo sviluppo nel convegno della Cdo

26/02 (s.s.) Un vero bagno di folla, oltre 2.000 persone, quello che stamattina ha preso parte al convegno organizzato dalla Compagnia delle Opere, all’auditorium del Centro Agroalimentare di Lamezia Terme, sul tema “Il cammino della speranza. Vie allo sviluppo della Calabria”, a cui hanno preso parte i tre candidati alla presidenza della regione, Abramo, Aloi e Loiero. La prima relazione introduttiva è stata svolta da Antonio Schiavelli, l’imprenditore della sibaritide che da pochi mesi ha assunto il ruolo di coordinatore del lato imprenditoriale della CdO. Schiavelli ha affermato come “L’approccio e l’impegno che CDO impresa vuole dispiegare è prepolitico , lontano da categorie tradizionali quali “ destra – sinistra ” incentrato, piuttosto, sulla valutazione etica, valoriale dell’azione dell’uomo - singolarmente, collettivamente -; senza pregiudizi condizionati dalla appartenenza. Etica intesa come concretezza dell’agire e non come pura declaratoria morale.”. Giancarlo Franzè, componente dell’esecutivo nazionale della CdO, è invece intervenuto su uno dei temi più a cuore dell’associazione imprenditoriale, quello del lavoro. “La prima cosa che abbiamo fatto - ha spiegato l’esponente della CdO - è stata quella di non lasciare i giovani e quelli meno giovani in cerca di lavoro soli, nudi davanti al potere. Perché se non sei nessuno, se non hai nessuno, nessuno sa che esisti: il lavoro è la condizione necessaria per la libertà, perché ogni uomo ha bisogno di lavorare per sentirsi persona viva, parte di una umanità vivente.” Ecco perché è indispensabile, ha proseguito, “cancellare l'idea del lavoro come guinzaglio tenuto al collo di chi ha bisogno e la concenzione delle opportunità di lavoro come oggetto di lottizzazione burocratica e politica”. Franzè ha poi sottoleianto come negli ultimi anni siano stati migliaia i giovani che attraverso le tante iniziative promosse nei vari campi dalla Cdo hanno trovato un lavoro. E’ poi seguita una serie di interventi programmatici. Franco Falcone, operatore turistico, ha ricordato la “necessità di svolgere una politica differenziata nel territorio, privilegiando le località turistiche che hanno una reale e concreta vocazione”. Giuseppe Nola, presidente del gruppo “Campoverde Spa” ha fortemente criticato il ruolo di enti regionali come l’Arssa che non riescono a svolgere una concreta attività a favore dell’agricoltura calabrese. Gianni Romeo, direttore del Banco Alimentare della Calabria, ha ricordato le varie iniziative svolte nel settore non-profit dalla CdO a favore dei più deboli, partendo dalle case-famiglia che ospitano i “minori a rischio” fino al Banco Alimentare che ditribuisce derrate a 484 enti calabresi convenzionati ed attraverso di essi assiste circa 70 mila persone. Enza Bruno-Bossio, della CM Sistemi Sud ha riportato le esigenze dalla Calabria nel settore della Innovation Technology. E’ stata poi la volta di Sabatino Savaglio che ha analizzato le problematiche della sanità calabrese “una sanità, pubblica e privata, verso cui c’è scarsa fiducia da parte dei cittadini, che sempre di più, anche per patologie banali, si rivolgono a strutture extra regionali, con un costo attuale di circa 200 milioni di euro per la Calabria, che potrebbe aumentare nei prossimi anni”. Secondo Savaglio la sanità in Calabria ha svolto un ruolo di ammortizzatore sociale e non la sua funzione precipua di salvaguardia della salute.
“C’è la necessità di favorire l’ingresso nel sistema sanitario di nuovi operatori, pubblici o privati, che portino ad un aumento complessivo della qualità delle prestazioni.” . Sul tema della formazione e dell’educazione, oltre che sul sistema scolastico, sono intervenuti Franco Macchione,docente dell’Università della Calabria e Tinuccia Consoli dell’associazione di insegnanti “Diesse”. “L’università per noi è innanzitutto luogo dell’educazione all’umano, palestra della facoltà di giudizio, dell’uso della ragione” ha detto Macchione, mentre Consoli ha ricordato la necessità per la Calabria di adeguarsi alle normative sul federalismo in materia scolastica. Antonio Saladino, presidente della Piazza del lavoro, ha riportato i risultati conseguiti negli ultimi 2 - 3 anni: 15 mila avviamenti al lavoro nell’area sud tramite le agenzie specializzate, ed un’attività di promozione del lavoro che ha generato un indotto 5000 posti di lavoro in Calabria. Secondo Saladino “Il lavoro è un momento di libertà. Bisogna togliere il peso ai politici di inventarsi posti di lavoro e alle famiglie di dibattersi con l’impossibilità dei figli di inserirsi nel mondo produttivo. La nostra esperienza guarda alla politica “come difesa di una realtà concreta a cui uno appartiene, chi non si difende è destinato a sparire.”
“La novità è la presenza.- ha concluso - Non un progetto culturale nuovo, ma la novità è la presenza. Bisogna guardare all’altro come carità.” Il candidato della Casa delle Libertà Sergio Abramo, ha espresso la convinzione che la Compagnia delle Opere debba essere invitata a tutti i tavoli di concertazione calabrese, nei prossimi anni, per l’importante contributo che può apportare. Riconoscimento al ruolo della CdO è venuto anche da Natino Aloi, candidato di Alternativa Sociale. Il candidato del centrosinistra Agazio Loiero ha dichiarato “E' questa la strada giusta per costruire insieme il futuro della Calabria. Abbiamo l'obbligo - ha detto Loiero - di risollevare la nostra terra dalle sabbie mobili di questi anni, partendo col creare nuovo sviluppo, strettamente collegato al lavoro. E' necessario costruire un innovativo raccordo economico sociale istituzionale, concretamente efficiente che dia garanzie alle imprese, favorendo l'innovazione tecnologica, ormai esigenza inderogabile per tutti. E' ora di attivare i diritti costituzionali, troppe volte calpestati, condividendo insieme i principi e i valori delle nostre realtà territoriali. Il nostro dialogo si inserisce nel solco lasciatoci da Don Luigi Giussani, che attraverso le opere ha saputo dare una nuova cultura della speranza”

La relazione introduttiva di Franzè

(Savaglio) “I vescovi calabresi nella lettera del 13 febbraio scorso chiedono un sussulto di speranza in questa terra di Calabria. Quale speranza? Quella che non elude, che non è un sogno ma un’esperienza di vita”. Così ha introdotto il tema del lavoro Giancarlo Franzè. “Don Giussani - ha proseguito Franzè - ci ha insegnato che l'origine di ogni azione, anche dell'azione sociale, non è l'organizzazione , non è la burocrazia, non è lo Stato, non è il sociologo, il politologo, l'intellettuale ma è l'io, la persona, è ciascuno di noi con un desiderio vero di bontà, di giustizia, di verità”. “La prima cosa che abbiamo fatto, ha spiegato il componente dell’esecutivo nazionale della CdO, “è stata quella di non lasciare i giovani e quelli meno giovani in cerca di lavoro soli, nudi davanti al potere. Perché se non sei nessuno, se non hai nessuno, nessuno sa che esisti: il lavoro è la condizione necessaria per la libertà, perché ogni uomo ha bisogno di lavorare per sentirsi persona viva, parte di una umanità vivente”. Per questo motivo è inderogabile “cancellare qull'idea del lavoro concepito come un guinzaglio tenuto al collo di chi ha bisogno e quella concenzione delle opportunità di lavoro come oggetto di lottizzazione burocratica e politica, come una torta da spartire”. Franzè ha poi sottolineato come negli ultimi anni siano stati migliaia i giovani che attraverso le tante iniziative intraprese, come centri di solidarietà, consorzio scuola-lavoro, Obiettivo lavoro, Piazza del lavoro, oltre che con le iniziative imprenditoriali avviate, hanno trovato una risposta alle loro domande e bisogni, attraverso un orientamento mirato, corsi di formazione di base e professionali, opportunità di lavoro, stage. Per l’esponente della CdO è necessario che venga approvata la legge regionale di attuazione della legge Biagi in materia di collaborazione tra collocamento pubblico/privato. “E’ alquanto strano che proprio noi che abbiamo un tasso di disoccupazione così alto – ha stigmatizzato – non mettiamo in campo tutti gli strumenti legislativi per favorire quelle politiche che possano meglio avvicinare domanda e offerta”. Così come anche la Borsa Lavoro e tutte le politiche attive del lavoro. La delega al lavoro, come quelle quelle alla formazione e alla pubblica istruzione non sono di serie B, ha sottolineato, “anzi la vera partita per la ripresa inizia proprio da qui: non vogliamo uno sviluppo che non crei occupazione, soldi spesi per fare cattedrali nel deserto o mero assistenzialismo, abbiamo bisogno di una classe dirigente all'altezza che abbia intelligenza, capacità,forza e coraggio per costruire, aprendosi a tutte quelle realtà sociali che dimostrano capacità progettuali, aggregative e idee di sviluppo”. Da qui la richiesta della Cdo alla politica: “Auspichiamo che vengano riconosciuti questi tentativi in atto di costruzione dal basso, di difesa della libertà di operare, non ci interessa di porre una questione pregiudiziale di schieramento, il nostro slogan rimane ancora più società meno Stato”. Occorre, ha aggiunto, “costruire un progetto riformista e popolare, che permette di riunire aree politiche e culturali oggi non rappresentate, lontane perché disincantate e deluse”.

L’intervento di Antonio Schiavelli.

(Savaglio) Antonio Schiavelli (nella foto), vicepresidente con delega al settore CdO Impresa, è intervenuto sul tema “Un vero corpo intermedio per la Calabria”. Schiavelli, ricordando la sua formazione laica, ha fatto una premessa sull’emozione suscitatagli in questi giorni dal vedere e sentire alcune cose di mons. Luigi Giussani. Introducendo i temi del convegno, Schiavelli ha ricordato quanto le imprese aderenti alla CdO abbiano un comune sentire ed una base valoriale comune, che vanno al di là delle dimensioni e del settore di appartenenza e condividono la necessità e l’urgenza che prima di affrontare la necessaria riforma, del fare Politica, occorra modificare i soggetti intermedi della rappresentanza, al fine di aumentare il “ capitale sociale” della comunità calabrese..
“L’approccio e l’impegno che CDO impresa vuole dispiegare – ha dichiarato è prepolitico , lontano da categorie tradizionali quali “ destra – sinistra ” incentrato, piuttosto, sulla valutazione etica, valoriale dell’azione dell’uomo - singolarmente, collettivamente -; senza pregiudizi condizionati dalla appartenenza. Etica intesa come concretezza dell’agire e non pure declaratorie morali.
Citando Corrado Alvaro ha proseguito “la cosa peggiore che possa capitare ad una comunità è pensare che rispettare le regole sia inutile”.
Secondo il responsabile di CdO impresa, “la nostra Regione ha bisogno di disegnare e praticare un nuovo “ diritto di cittadinanza” fatto di opportunità, di occasioni, di possibilità accesso; realizzate attraverso politiche di inclusione, di convenienza alla collaborazione, con strumentazioni moderne e coraggiose, anche discontinue rispetto al passato.”
“CdO impresa – ha concluso Schivelli - non è impegnata a supportare partiti o coalizioni, si è data, piuttosto, la missione di sostenere uomini e azioni che abbiano l’obiettivo, di dare speranza, progettualità, che contribuiscano alla percezione e alla pratica di una dimensione pubblica amica, che si impegnino a costruire un comune sentire etico dal quale sia bandita la confusione tra diritto e favore, tra dovere e privilegio”

I candidati Abramo, Aloi e Loiero a confronto sui temi dello sviluppo

Turismo, agricoltura, non-profit, sanita', innovazione, universita' e educazione, lavoro e formazione. Questi gli argomenti su cui i candidati alla presidenza della Regione Calabria, Sergio Abramo (Cdl), Agazio Loiero (Unione) e Fortunato Aloi (Alternativa sociale), si sono confrontati, a Lamezia Terme, nel corso di un incontro su ''Il cammino della speranza, vie per lo sviluppo della Calabria'' organizzato dalla Compagnia delle opere imprese. I relatori hanno affrontato gli argomenti centrali dell' incontro ponendo interrogativi e sollecitando gli aspiranti governatori a spiegare come, poi, intendono muoversi una volta al governo della Calabria. Abramo, Aloi e Loiero, chiamati ad intervenire in ordine rigorosamente alfabetico, hanno spiegato quali saranno gli indirizzi che, in caso di vittoria, daranno al loro governo. Per Abramo il punto nodale e' quello di ''capire se questa classe dirigente vuole realmente cambiare la Calabria. Mi meraviglio del perche' non si riesca a fare impresa in questa regione. Il progetto lo dobbiamo fare insieme. Non e' piu' ammissibile che in questa regione si punti il dito contro il politico''. A giudizio di Aloi ''quando sentiamo dire che non e' concepibile il tema dello sviluppo senza che questo comporti occupazione si dice cio' che in altre realta' e' lapalissiano. Imprenditori e politici devono incontrarsi a meta' strada. Il tecnico deve dare indicazioni, il politico le scelte''. Con un ricordo di don Giussani, ''profilo straordinario di cattolico'', ha iniziato il suo intervento Loiero che ha spiegato che il suo programma ''e' fortemente legato ai valori. Competenza, efficacia, efficienza non valgono se non sono ancorati ai valori. Questo territorio ha bisogno di stabilita'''.


Loiero: “Così si costruisce il futuro”

26/02 ''E' questa la strada giusta per costruire insieme il futuro della Calabria''. Cosi' Agazio Loiero, candidato per il centrosinistra alla presidenza della Giunta regionale, ha commentato l' incontro organizzato oggi a Lamezia Terme dalla Compagnia delle Opere. ''Abbiamo l' obbligo - ha aggiunto Loiero - di risollevare la nostra terra dalle sabbie mobili di questi anni, partendo col creare nuovo sviluppo strettamente collegato al lavoro. E' necessario costruire un innovativo raccordo economico sociale istituzionale, concretamente efficiente che dia garanzie alle imprese favorendo l' innovazione tecnologica, ormai esigenza inderogabile per tutti. E' ora di attivare i diritti costituzionali, troppe volte calpestati, condividendo insieme i principi e i valori delle nostre realta' territoriali. Il nostro dialogo si inserisce nel solco lasciatoci da Don Luigi Giussani, che attraverso le opere ha saputo dare una nuova cultura della speranza''.

Abramo “Loiero noto per i ribaltoni”

26/02 ''Fa impressione sentire il candidato del centrosinistra, celebre per i ribaltoni, per i cambi di schieramento e di casacca, una quindicina nella sua ultratrentennale carriera, per le campagna acquisti in atto e per i suoi disinvolti metodi clientelari, parlare di deontologia e di politica corretta''. A sostenerlo e' il Comitato elettorale del candidato del Cdl alla presidenza della Regione Calabria, Sergio Abramo, replicando alle affermazioni fatte dal candidato del centrosinistra, Agazio Loiero, nel corso del suo intervento all' incontro organizzato dalla Compagnia delle Opere. ''Abramo - aggiunge il Comitato - parla dritto al cuore della gente che invoca una forte novita' nella vita democratica della regione, affronta i problemi dei cittadini, a partire dalla domanda di lavoro, e denuncia i limiti di una politica politicante di cui il candidato dell' Unione-ex Gad e' la massima espressione. La politica 'corretta', secondo il 'vangelo' del candidato del centrosinistra, che non ha niente a che fare con l' altissima figura di don Giussani, e' quella di imbarcare nella sua variopinta aggregazione pezzi della Giunta di centrodestra (Misiti e Bagarani), un ex presidente di Regione del centrodestra eletto poi, grazie a Berlusconi eurodeputato (Nistico'), ex deputati e ex dirigenti di Forza Italia (Covello) e Udc (Dorina Bianchi), gli stessi consiglieri del centrodestra che hanno fatto maggioranza nell' approvazione della nuova legge elettorale. La 'politica corretta' e', secondo il candidato del centrosinistra, mettere assieme,nella stessa coalizione, gli uomini del Ponte e i partiti che sono contro il Ponte, i socialisti garantisti e gli uomini dell' ex pm Di Pietro, e cosi' via elencando. La 'politica corretta' del candidato del centrosinistra e' farsi eleggere dalla Cdl e farsi nominare ministro dalla parte opposta oppure si puo' trovare nelle pagine delle intercettazioni telefoniche di importanti inchieste sull' ospedale 'Pugliese' di Catanzaro''. ''Abramo - conclude il Comitato - ha l' abitudine di parlare chiaro, di essere scomodo, anche alla sua parte politica, perche' si propone come autentica novita', come lo strumento democratico che i cittadini hanno per chiudere per sempre con un passato fatto di clientele e di sperperi. Piaccia o no al candidato del centrosinistra, che appare sempre piu' spaurito e nelle stoppie come un pulcino. Altro che 'volpone' della politica''.

Loiero: “Abramo politicamente scorretto”

“Sergio Abramo attacca la coalizione di cui egli stesso e' il prodotto. Questa e' un' operazione politicamente scorretta anche per ragioni di deontologia''. A sostenerlo e' stato il candidato alla presidenza della Regione Calabria del centrosinistra, Agazio Loiero, al termine del suo intervento nel corso dell' incontro organizzato a Lamezia Terme dalla Compagnia delle opere. La dichiarazione di Loiero e' da mettere in relazione ad un passaggio dell' intervento di Abramo in cui il candidato della Casa delle liberta' ha criticato su alcune questioni la Giunta regionale uscente di centrodestra, parlando di ''discontinuita' con il passato'' ed invitando a ''rinnovare la classe dirigente'' perche' ''bisogna dare spazio ai giovani''.

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

ShinyStat

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti