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Nessun rischio rinvio elezioni
Loiero “Nessun rischio di rinvio delle elezioni” 08 feb 10 “Quello che compete alla Giunta è applicare la legge elettorale approvata all’unanimità dal Consiglio e invocata dalle forze politiche di maggioranza e minoranza. Se c’è qualche manovra contro le elezioni di marzo essa va ricercata, dunque, fuori dalla Regione e fuori dal centrosinistra. Non vedo per ora, tuttavia, alcun motivo di allarme perché sono certo della collaborazione istituzionale di Prefetture e del Ministero dell’Interno”. E’ quanto sostiene il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero a proposito di alcune dichiarazioni “che non hanno alcun fondamento”, diffuse dal centrodestra su un possibile rinvio delle elezioni. “Non ci sono né disguidi né ritardi da parte del Governo regionale – aggiunge Loiero – perché la legge elettorale del 6 febbraio è stata subito promulgata e già oggi pubblicata sul Bur, e la macchina amministrativa era già in moto dal 2 febbraio scorso quando è stata firmata la convenzione con le prefetture calabresi”. “In ogni caso – afferma ancora il presidente della Regione – non vedo particolari motivi di preoccupazione nemmeno sulla legge in sé, anche perché siamo stati ampiamente rassicurati nella solennità dellpaula consiliare come risulta nei verbali dai dirigenti del Pdl che hanno interloquito con il governo prima di votarla. Noi ci siamo fatti carico, senza un minuto di ritardo, degli adempimenti che ci competono direttamente e cioè la gestione da parte della Regione del procedimento elettorale e la conseguente adozione di direttive e circolari, nonché la predisposizione e la stampa delle pubblicazioni, della modulistica, dei verbali, delle tabelle di scrutinio e di quant’altro necessario per attuare le innovazioni normative regionali: ho già impartito disposizioni affinché tutto proceda senza indugio alcuno. Con un impegno fuori dal’ordinario tutto sarò pronto nei tempi dovuti”. Loiero, riscontrando una nota del Prefetto di Catanzaro del 6 febbraio scorso, ha chiarito al rappresentante di governo quali sono le novità introdotte dalla nuova legge, novità che non incidono sulla tempistica elettorale. La legge, infatti, ridefinisce le modalità di attribuzione dei seggi di consigliere regionale, dettando le seguenti regole: il consigliere che assume la carica di Presidente della Giunta regionale è eletto sulla base di una lista regionale contenente una candidatura unica, non contrassegnata da alcun simbolo; quaranta consiglieri sono eletti sulla base di liste provinciali concorrenti; nove consiglieri sono eletti col sistema maggioritario, in esito alla proclamazione dei consiglieri in ambito circoscrizionale e del Presidente della Giunta regionale, mediante riparto effettuato dall’Ufficio centrale regionale tra i candidati delle liste provinciali collegate al Presidente eletto e nelle circoscrizioni, secondo modalità di legge già previste. In ogni caso voglio ricordare – aggiunge Loiero – che non compete né al prefetto, né al ministro, né al presidente della Regione, occuparsi della proclamazione degli eletti, bensì ai Tribunali e alla Corte d’Appello di Catanzaro. Il resto segue la disciplina già in vigore. Rispetto alle elezioni regionali del 2005”. Alla luce della lettera del Prefetto di Catanzaro a Loiero, c’è un solo punto da risolvere e riguarda la possibilità di procedere, con l’affiancamento delle cinque Prefetture, all’impiego dei sistemi di acquisizione dai Comuni dei risultati ufficiosi e delle modalità di comunicazione dei dati in via informatica. “Niente di preoccupante. Anzi – conclude Loiero – mi auguro che il Pdl si adoperi presso il governo di centrodestra per facilitare la soluzione migliore, dando prova così di avere realmente il senso delle istituzioni”. Corbelli denunciava inadempienze. Il Movimento Diritti Civili, promotore, della campagna per l'abolizione del listino regionale, insieme al presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, interviene sul rischio, denunciato dal Pdl del possibile rinvio delle Elezioni Regionali per la mancata ripartizione (su base provinciale) dei 10 seggi del listino, abrogato nel corso dell'ultima seduta del Consiglio regionale. Corbelli parla di ''grave inadempienza dell'Assemblea di Palazzo Campanella che avrebbe dovuto prevedere e votare questo adempimento legislativo nel corso della stessa Assise'', e indica la soluzione legislativa, suggerita dall'esperto di leggi elettorali dello stesso Movimento, Mario Corbelli, per evitare che la prossima consultazione elettorale del 28 e 29 marzo possa essere rimandata o addirittura, se fatta svolgere, in modo illegittimo, invalidata''. Il responsabile di Diritti Civili in materia di leggi elettorali, Mario Corbelli, ha riscontrato la grave dimenticanza del Consiglio regionale e indicato la soluzione per correggerla, per scongiurare il rinvio o addirittura l'annullamento delle Elezioni del prossimo marzo. La ripartizione, nelle cinque circoscrizioni provinciali, dei 10 seggi del listino - si legge in una nota di Diritti Civili - deve essere prevista in un apposito provvedimento ad hoc, che va portato in aula e votato dal Consiglio regionale, l'unico organismo legittimato a legiferare in materia di modifiche della legge elettorale regionale.
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