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De Magistris sceglie la politica
De Magistris cambia, candidato con IDV alle europee. “Non mi hanno fatto fare il magistrato”. Mastella accusa “Ora capisco tante cose” 17 mar 09 L'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica: "correrà " per le prossime elezioni europee con l'Italia dei Valori. "Lo farò come indipendente, insieme ad altri esponenti della società civile", dice il magistrato che ha chiesto oggi al Csm l'aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, probabilmente già domani dal plenum del Csm. De Magistris, che è stato trasferito d'ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla sezione disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli. Domanda su cui deve pronunciarsi in prima istanza la Quarta Commissione. Voci su una sua candidatura alle europee circolavano da tempo. E in una recente intervista aveva detto di non poter escludere di scendere in politica, ma di non aver ancora deciso: "sono stato messo ingiustamente all'angolo, per non nuocere evidentemente. Continuano iniziative disciplinari assolutamente prive di fondamento e incredibili per certi aspetti, quindi io non escludo in questo momento nulla. Ma questo non significa che ho preso delle decisioni". Spirito libero. "Ho detto chiaramente a Di Pietro che io sono uno spirito liberò. Lo dice l' ex pm Catanzaro Luigi De Magistris in una intervista al settimanale "Left" - in edicola da venerdì prossimo - in cui spiega i motivi della sua scelta di entrare in politica. "Mi hanno attaccato - dice De Magistris - sono stato fermato e continuano a impedirmi di lavorare per questo mi presenterò alle elezioni europee. Mi ha convinto la prospettiva di coinvolgere la società civile, specialmente nel sud Italia" OK dal CSM Arriva il primo via libera da parte del Csm alla concessione dell'aspettativa all'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, essenziale per la sua candidatura alle prossime elezioni europee. A pronunciare il primo sì all'unanimità è stata la Quarta Commissione di Palazzo dei marescialli, che chiederà al plenum di esprimersi sul caso con procedura d'urgenza, forse già domani o al massimo dopodomani. "La concessione dell'aspettativa era un atto dovuto", spiegano a Palazzo dei marescialli. . Non mi hanno fatto fare il magistrato. "Non mi è stato consentito di esercitare le funzioni che amavo, in particolare quella di Pubblico Ministero, che mi consentivano di investigare, di accertare i fatti, di fare quello che ho sempre sognato nella mia vita". Così l' ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris spiega sul Blog di Antonio Di Pietro i motivi della scelta di candidarsi alle elezioni europee con Italia dei Valori. "La prima cosa in questo momento importantissimo per me - dice - per la mia storia personale e professionale, è la ragione per la quale ho scelto di impegnarmi in politica, la politica con la P maiuscola. Lascio un lavoro al quale ho dedicato quindici anni della vita e che è stato il mio sogno, come ha detto qualcuno, la missione di questi anni". De Magistris sottolinea: "Sono stato in qualche modo ostacolato in questa mia attività che non posso più esercitare da alcuni mesi, ma quello che ancora mi inquieta di più, in questo momento storico, è l'attività di delegittimazione di ostacolo e di attacco nei miei confronti e della mia professione, e nei confronti di tutti coloro che hanno cercato, in questi mesi, in queste settimane, e in questi anni di accertare i fatti. Da ultimo, quello che è accaduto ai magistrati di Salerno che sono stati o sospesi o esiliati in altre parti del territorio nazionali". L' ex pm spiega di essersi reso conto "che non ci sono più le condizioni per esercitare, almeno per quanto riguarda la mia persona, le funzioni che amavo e, quindi, riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese. Quindi cercherò di portare la mia esperienza personale, la mia passione civile e il mio amore per la giustizia e la mia attenzione ideale in quella che è la realtà principale in cui si possono modificare le cose, i fatti e anche la storia di un Paese, che è appunto la politica con la P maiuscola". "Sono contento del progetto che mi è stato proposto da Antonio Di Pietro e dall'Italia dei Valori e dell'impegno richiestomi dalla società civile - conclude -. Il mio è l'impegno della società civile che entra in politica e che, quindi, vuole fare qualcosa di concreto. Un progetto che vorrà mettere le prime fondamenta, le prime basi nelle elezioni europee, ma che di certo punta ad una nuova politica in Italia" Mastella: ora capisco. "Ora capisco tante cose". Così il segretario dei Popolari-Udeur Clemente Mastella commenta la notizia della candidatura del magistrato Luigi de Magistris al Parlamento Europeo nella lista di Di Pietro. L' ex ministro della Giustizia fu iscritto nel registro degli indagati dall' ex pm di Catanzaro per l' inchiesta "Why not" ma in seguito la procura generale di Catanzaro chiese e ottenne dal gip l' archiviazione della posizione di Mastella. Gasparri “Forse in cerca di immunità”. "Tutti i salmi finiscono in gloria. La candidatura di De Magistris alle Europee è la dimostrazione di come alcuni usino la toga in maniera assai opinabile, solo per fare carriera politica. La notizia non ci sorprende e dimostra quanto fossero poco credibili le iniziative assunte da certi personaggi. Ma è anche possibile che la candidatura serva ad ottenere l'immunità, visto quanto sta emergendo dallo scandalo Genchi". Lo ha detto il presidente del PdL al Senato, Maurizio Gasparri. I magistrati che hanno fatto il salto: L'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che si candiderà per le prossime elezioni europee con l'Italia dei Valori, è l'ultimo dei molti ex-magistrati che hanno scelto di entrare in politica. Alcuni di loro hanno anche ricoperto incarichi politici tra i più alti dello Stato. Tra i più famosi OSCAR LUIGI SCALFARO, magistrato solo dal 1942 al 1946, che iniziò la sua carriera politica nel 1946 come membro dell'Assemblea Costituente, per poi essere eletto in Parlamento dal 1948 al 1992, anno in cui è prima presidente della Camera, per due mesi, e poi presidente della Repubblica. . "
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