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Sanità nell'occhio del ciclone
Sanità nell’occhio del ciclone. La Uil chiede il commissariamento. Presidente Ferro “Penalizzaonte distribuzione dei farmaci” 11 mag 09 "Riteniamo che la gravità della situazione sanitaria imponga delle scelte drastiche: forse è meglio che Sacconi e Fazio procedano con il commissarimento del settore". E' quanto si afferma in una nota dell'Uil Fpl Calabria. "Non ci interessa dividere responsabilità o colpe - prosegue la nota - né tantomeno personalizzarle: nel pubblico, come nel privato, chi gestisce le redini di una società è chiamato ad agire. Non capiamo nemmeno dove maturino questi debiti, atteso che il personale (pubblico e privato) continua ad essere discriminato: ci sono dipendenti di cliniche che avanzano stipendi da mesi". "Sul precariato, inoltre - riporta la nota - diverse aziende hanno agito in maniera parcellizzata e parziale, con discriminazioni che rischiano di essere pagate in sede giudiziale Chiediamo a Fazio e Sacconi di agire nell'interesse dei calabresi, sapendo che forse il commissariamento, per quanto traumatico, possa servire a delineare nuove strategie di contenimento della spesa senza introdurre odiosi ticket che penalizzano i calabresi oltre misura. E' chiaro che il problema non è il presidente della Giunta, ma l'intero settore organizzativo e periferico della sanità, che va cambiato radicalmente". Calabria Oltre “Ridurre gli ospedali per tagliare la spesa”. Per tenere sotto controllo la spesa sanitaria occorrono "scelte chiare e nette e idonee a garantire i livelli essenziali delle prestazioni ai cittadini". A sostenerlo è il movimento politico-culturale www.calabriaoltre.it, secondo il quale è "possibile ridurre il numero degli ospedali, dei Dipartimenti, dei Distretti, delle case di cura private e dei vari laboratori convenzionati". "Il Consiglio regionale - è scritto in una nota - ha approvato, nei giorni scorsi, un provvedimento, che autorizza la Giunta a predisporre un piano di interventi, per coprire l'enorme debito accumulato. I cittadini calabresi pagheranno un prezzo salato, a causa della gestione allegra e clientelare del settore, utilizzato dalla politica come bacino elettorale e dalla malavita organizzata, per procacciare affari". "Il rischio che si corre, però - sostiene il movimento - è che le misure che si andranno ad adottare, non incideranno profondamente sulle storture esistenti, ma serviranno solo a porre riparo al debito, lasciando inalterata l'intera impalcatura". "Anche per la sanità - conclude calabriaoltre.it - si può procedere all'accorpamento delle strutture pubbliche e ad incentivare quello delle strutture private convenzionate. Non servono nemmeno case della salute al posto degli ospedali, se il loro scopo è solo quello di garantire il posto di primario ad alcuni baroni della medicina. Questa è la strada da seguire e si illude, chi pensa di trarre vantaggi politici ed elettorali da tale situazione, senza smantellare l'intero sistema di potere costruito, scaricando tutti i costi sui cittadini" Presidente Ferro “Penalizzante distribuzione dei farmaci”. "E' sicuramente poco opportuno che, soggetti affetti da gravi patologie, quindi già per questo in situazioni di disagio, vengano costretti a doversi sobbarcare personalmente o attraverso i loro familiari una notevole distanza chilometrica per potersi approvvigionare dei prodotti farmaceutici prescritti". A sostenerlo è il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro. "A seguito di un incontro tenutosi, previa loro richiesta, con i rappresentanti della Federfarma - prosegue Ferro in un comunicato - si è appreso che la Regione, dopo aver accertato l'elevato deficit che grava sulla sanità regionale, ha deciso di intervenire sulla spesa sanitaria adottando delle misure di contenimento tra le quali vi è l'ipotesi di distribuire attraverso le farmacie delle Aziende sanitarie dei medicinali, destinati a pazienti affetti da particolari gravi patologie. Tale ipotesi non solo sembrerebbe non produca alcun concreto risparmio, ma andrà certamente a creare innumerevoli disagi ai cittadini calabresi già fortemente penalizzati da un situazione precaria e largamente inefficiente della sanità pubblica". "Se oggi il contenimento dei costi è la principale esigenza da perseguire - prosegue Ferro - posto che sempre che non si raggiunga l'obiettivo indotto inverso di aumentare la spesa, pur tuttavia essa non può essere affrontata senza considerare le necessità dei pazienti. In particolare non bisogna dimenticare che i risparmi ottenuti con la distribuzione diretta vengono ripagati dagli stessi malati in termini di mobilità, di spostamenti, permessi dai posti di lavoro e non ultimi da un sicuro disagio fisico e psicologico, riservato in questo caso a fasce particolarmente deboli della popolazione, che dovremmo invece cercare di alleviare" .
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del 28/01/2004
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