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![]() Di Pietro "Non entriamo in Giunta regionale"
Dissesto nella sanità, Di Pietro "IDV non entra in Giunta". Loiero "Inchieste finite nel nulla". Misiti si dimette da segretario regionale. Maretta in IDV 27 giu 09 "L'Italia dei Valori non ricandida nessuno alla guida della Regione Calabria e non ha alcuna intenzione di entrare in Giunta". Lo afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro facendo riferimento alla vicenda della sanità nella Regione. "La posizione dell'Italia dei Valori sul disastro della sanità in Calabria - dice infatti Di Pietro - e sulla necessità di un commissariamento del sistema sanitario non è cambiata. Anzi, è stata ribadita più volte, come più volte abbiamo espresso il nostro parere negativo sulla Giunta regionale e sul suo operato". De Magistris "Scempio nella sanità". "L'eccezionale risultato ottenuto alle ultime elezioni europee dall'Italia dei Valori dimostra che in Calabria ci vuole una nuova classe dirigente che abbia a cuore gli interessi dei calabresi". Lo dice l'europarlamentare dell'Idv Luigi De Magistris. " Di tale precisa volontà popolare - sottolinea - mi faccio garante, anche in considerazione del risultato personale ottenuto in questa terra che amo". "In Calabria ho visto un partito in movimento che mi fa ben sperare unitamente alla società civile che stiamo già coinvolgendo in tutte le sue articolazioni. La nuova classe dirigente - quella che cambierà profondamente la Calabria nei prossimi anni - non porta certo il nome di Agazio Loiero. Del resto, se si guarda alla nomina nel comparto sanità di Luzzo, ex assessore regionale alla sanità della giunta Chiaravalloti, giunta che unitamente a quella attuale ha fatto scempio della sanità mortificando la salute delle persone che vivono in Calabria, si comprende quanto abissale ed incolmabile sia la distanza tra la mia persona e l'attuale governatore della Regione Calabria". Feraudo (IDV) "Linea è quella indicata da Di Pietro". "Un partito in forte crescita come Italia dei Valori, cui i calabresi guardano con enorme attenzione, non può che avere, specie in regioni fragili come la nostra, una sola linea politica. E la linea è quella indicata, inequivocabilmente, dal presidente Antonio Di Pietro". E' quanto sostiene, in una nota, il capogruppo di Idv in Consiglio regionale, Maurizio Feraudo. "La linea indicata da Di Pietro - aggiunge Feraudo - è quella a cui io, qualche giorno fa, sommessamente ma con determinazione, mi sono rifatto quando ho puntualizzato, a proposito di scelte quantomeno avventate concernenti la sanità, che non è etico, ancorché politicamente errato, riproporre, nei gangli decisivi dell'Amministrazione regionale di centrosinistra, chi ha avuto ruoli importanti e prodotto guasti incalcolabili durante la fallimentare esperienza del centrodestra nella scorsa legislatura". Secondo Feraudo, "le ipotesi di candidature alla presidenza della Regione, inoltre, in questo frangente, sono del tutto inopportune. In ogni caso, i chiarimenti che Idv esige, prima di trarre qualsivoglia conclusione, devono tener conto dei criteri di eticità nell'azione amministrativa, trasparenza nei comportamenti e pieno rispetto del principio di legalità". Loiero “Inchieste finite nel nulla”. "Oggi tutta Italia dei Valori si occupa di me. Prima Misiti, poi Di Pietro, quindi De Magistris e, dulcis in fundo, Feraudo, che parla ai calabresi di etica e di principi di legalità. Troppa grazia". Non si fa attendere la replica del presidente della Regione, Agazio Loiero, alle dichiarazioni di esponenti di Idv sui problemi della sanità nella regione. "Premetto che mi dispiace molto - afferma Loiero - che sia stato tirato in ballo Gianfranco Luzzo, che io ho invitato a far parte di una commissione tecnica per il suo patrimonio di conoscenza in materia di sanità. Informo che lo stesso Luzzo si é dimesso, spiegando in una lettera che, se è questa l'aria che tira, non intende con la sua presenza creare problemi al presidente della Regione e, soprattutto, alla sua regione". Loiero, poi, ha fatto alcuni commenti a proposito delle dichiarazioni del parlamentare europeo De Magistris. "Sull'azione politica di rinnovamento - afferma - che De Magistris dispiegherà dopo la sua elezione al Parlamento europeo, parleremo in futuro. Oggi la sua azione concreta è quella di magistrato. Quella che è stata censurata dal Tribunale delle Toghe, che solitamente è criticato per essere indulgente verso i magistrati. Ciò che ha portato alla sentenza del Csm l'ho scontato anch'io preventivamente sulla mia pelle. Come tanti altri che sono stati oggetto delle inchieste di quel magistrato, ho sofferto tanto, anche se poi tali inchieste sono naufragate". "Voglio solo ricordare - dice ancora Loiero - che ero stato sentito come persona informata sui fatti e due giorni dopo, senza che nulla di nuovo fosse intervenuto, mi sono ritrovato indagato. L'ho sfidato a trovare una sola prova contro di me. Non ha potuto trovare nulla. Sono stato prosciolto dal Gup perché il fatto non sussiste, su richiesta del Pm d'udienza visto che De Magistris non ha avuto neppure il coraggio, nonostante fosse nel palazzo di giustizia, di venire in aula a sostenere un'accusa inesistente come quella che aveva messo in piedi". "Mi spaventa l'idea - conclude Loiero - che in un Paese civile e democratico si possano fare inchieste, che magari poi finiscono nel nulla, finalizzate a far fuori una classe dirigente di cui poi si occupa il posto" Misiti si dimette da segretario regionale di IDV. Il segretario regionale della Calabria di Italia dei valori, Aurelio Misiti, ha annunciato le dimissioni dopo le critiche rivoltegli da alcuni esponenti del partito per le sue affermazioni, in un'intervista al Quotidiano della Calabria, sulla possibile ricandidatura di Agazio Loiero alla presidenza della Regione Calabria e sul deficit della sanità calabrese. Sulle dichiarazioni di Misiti stamattina era intervenuto anche il leader di Idv, Antonio Di Pietro, che, pur non facendo riferimento direttamente alle dichiarazioni di Misiti, aveva sostenuto che "Italia dei Valori non ricandida nessuno alla guida della Regione Calabria e non ha alcuna intenzione di entrare in Giunta". "Non accetto lezioni di moralità e di legalità da chicchessia - ha detto Misiti in una dichiarazione diffusa stasera -. Ho assunto la decisione di presentarmi dimissionario al coordinamento regionale di Idv già convocato per il 4 luglio al fine di consentire un chiarimento sugli sbocchi futuri della linea politica del partito, in riferimento alle alleanze e nei confronti delle istituzioni calabresi. In quella sede, propria del dibattito politico, ognuno dovrà confrontarsi lealmente assumendo le conseguenti responsabilità rispetto alle posizioni mostrate pubblicamente ad ogni livello". "Sono certo - ha concluso Misiti - che emergeranno gli aspetti di assoluta intransigenza che hanno caratterizzato tutto il mio operato dal congresso ad oggi, come ben sanno i cittadini calabresi e il presidente Di Pietro" Chiappetta e Caligiuri polemici col partito. "Il segretario regionale di IdV ha la spudorata capacità di smentire se stesso. E lo fa utilizzando una fantomatica segreteria regionale e compiacenti segretari provinciali da lui stesso unilateralmente nominati". Lo afferma, in una nota, Mario Caligiuri, componente la segreteria regionale di Italia dei Valori. "La verità - aggiunge - è che la via intrapresa dall'on. Misiti è di netta contrapposizione alla linea politica del nostro partito, in Calabria da sempre coerentemente espressa dal capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Feraudo. Bene farebbe la prossima volta il segretario regionale a consultare la vera segreteria regionale, di cui faccio parte, su temi cosi delicati ed importanti". "Dispiace - dice ancora Caligiuri - che la posizione controcorrente sia stata ufficializzata sulla stampa, con una chiara intervista, dal segretario regionale quando già è stata deliberata dagli organismi nazionali l'avvio della fase congressuale che dovrà portare al rinnovo della classe dirigente". Secondo Caligiuri, "piuttosto che smentire quello che è stato incontrovertibilmente affermato e dichiarato, avrebbe fatto bene il segretario regionale a trarre le dovute conseguenze dopo la precisazione puntuale fatta dal presidente Antonio Di Pietro" Tassi (SD) "Dichiatrazioni siano conseguenziali". "Ben vengano le parole di critica rivolte da Di Pietro all'operato della giunta regionale calabrese". Lo afferma, in una nota, Pino Tassi del coordinamento regionale di Sinistra democratica. "Le distanze prese dalle affermazioni di Misiti - aggiunge - che ricandida Loiero alla guida della Regione speriamo siano vere e abbiano comportamenti conseguenti. Lo sfascio della sanità e la mancanza di una politica di cambiamento richiedono a tutto il centro-sinistra una riflessione seria e un'inversione di rotta se non si vuole regalare la Calabria a Berlusconi e al centrodestra. "Il centrosinistra, a partire dal Pd - conclude Tassi - deve avere il coraggio di rinnovarsi negli uomini e nella sua azione di governo"
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