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Notizie dalla Regione

 

La UE promuove la cipolla rossa di Tropea come prodotto Dop

27 mar 08 Il 'paniere' italiano delle denominazioni d'origine (Dop) e indicazioni geografiche protette (Igp) si arricchisce di due nuove prodotti: la "Cipolla rossa di Tropea", calabrese, e il "Marrone di Roccadaspide", campano, hanno infatti ottenuto il riconoscimento della Commissione europea e da ora verranno protetti contro imitazioni e falsi. La decisione, annunciata oggi dall'Esecutivo Ue, segue di poche settimane l'iscrizione nel registro europeo delle Dop e degli Igp del 'Pane di Matera' e della 'Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino' (Torino). La 'Cipolla rossa di Tropea' (Igp) è stata importata dai Fenici ed è coltivata da oltre duemila anni tra Nicotera, in provincia di Vibo Valentia, e Campora San Giovanni, nel comune di Amantea, in provincia di Cosenza, lungo la fascia tirrenica. Viene prevalentemente prodotta tra Briatico e Capo Vaticano nel comune di Ricadi. Le particolari sostanze contenute nei suoli di questa zona la rendono dolce e non amara e la sua produzione contribuisce allo sviluppo socio-economico dell'area. Il 'Marrone di Roccadaspide' (Igp) è prodotto nella provincia di Salerno ed in particolare nell'area che comprende gli Alburni, il Calore e parte del Cilento, coincide infatti in buona parte con il territorio del Parco del Cilento e Vallo di Diano. La produzione è destinata ad espandersi in quanto il frutto riesce, grazie alle sue qualità pregiate, a spuntare prezzi relativamente più elevati sui mercati. Questi nuovi riconoscimenti permettono all'Italia di arricchire ulteriormente il made in Italy alimentare che vale oltre 180 miliardi e che rappresenta circa il 15% del Pil. Le due Igp si aggiungono alla ricca lista di circa 800 prodotti già protetti dalla legislazione europea in cui l'Italia gioca un ruolo da leader.
Ass. Pirillo “Un risultato che premia”: "E' un risultato importante che premia gli sforzi e le sollecitazioni dell'Assessorato calabrese e del Ministero delle Politiche Agricole. Sapere che la cipolla rossa di Troppa da oggi è protetta da un marchio a indicazione geografica è per me un risultato di enorme portata, perché dimostra ancora una volta che gli sforzi fatti ci hanno fatto raggiungere un obiettivo importante". Lo ha sostenuto l'assessore regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo, dopo avere appreso che la cipolla rossa di Tropea ha ottenuto il riconoscimento della Commissione Europea insieme al Marrone di Roccadaspide. La domanda di riconoscimento era stata pubblicata in Gazzetta Europea nel luglio del 2007. "Era e rimane uno dei capisaldi della mia politica in Assessorato - ha aggiunto Pirillo - perché è fondamentale produrre qualità ma nello stesso tempo é altrettanto importante tutelare le nostre produzioni".

A Crotone secondo incontro sui fondi POR

28 mar 08 Il presidente della Regione Agazio Loiero e l'assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria Mario Maiolo, terranno oggi, a Crotone, il secondo dei cinque incontri territoriali, organizzati dalla Regione, allo scopo di aprire un confronto con le istituzioni locali, le parti economiche e sociali, le imprese e la cittadinanza, sulle grandi scelte della Programmazione Regionale Unitaria 2007- 2013 e sulle opportunità concrete che si aprono per i territori e sui progetti prioritari da attivare. A riferirlo è un comunicato dell'Ufficio stampa della Giunta regionale. "L'avvio ufficiale della nuova Programmazione 2007-2013 avverrà - è scritto in un comunicato - il 9 aprile, a Copanello dove, per la prima volta, si riuniranno i Comitati di Sorveglianza dei Programmi Operativi Fers e Fse (cioé gli organismi che devono accertare l'efficacia e la qualità dell'attuazione dei Programmi) per approvare i criteri di selezione dei progetti, i Piani di comunicazione dei Programmi Operativi ed il piano delle valutazioni". "I potenziali beneficiari ed i cittadini - conclude la nota - potranno seguire la nuova Programmazione attraverso il portale 'Calabria Europa', già on line all'indirizzo www.regione.calabria.it/calabriaeuropa"

I lavoratori del Papa Giovanni si autoconvocano in Regione

28 mar 08 I lavoratori dell'istituto per disabili mentali Papa Giovanni XXIII si sono autoconvocati per il prossimo primo aprile nei locali dell'assessorato regionale alla sanita', a Catanzaro. Dopo la vicenda giudiziaria che fini' con l'arresto di don Alfredo Luberto, i dipendenti registrano ancora ritardi nei pagamenti con enormi problemi. "L'assessore - ricordano i sindacati - aveva assunto impegni precisi stante la urgente necessita' di pervenire entro il piu' breve tempo possibile alla definizione di un percorso di ristrutturazione dell'Istituto di Serra d'Aiello" ma non sono ancora seguite azioni attive, al punto da indurre ai lavoratori di autoconvocarsi dopo l'ultima riunione tenutasi quasi un mese fa a cui nessuna notizia era seguita. "A sostegno della vertenza - minacciano i sindacati - saranno messe in atto ulteriori e piu' incisive iniziative di mobilitazione, non essendo piu' possibile continuare con rinvii e tentennamenti che mettono davvero in pericolo la soluzione ad una vertenza che dura ormai da tanti anni che oggi, piu' che mai, necessita di una forte accelerazione nei tempi di realizzazione del progetto di salvataggio dell'Istituto".

Lo scalo di Lamezia nel progetto qualità dell’ENAC

28 mar 08 L'aeroporto di Lamezia Terme è tra quelli designati nel progetto "Miglioramento della qualità dei servizi aeroportuali", piano strategico predisposto dalla Direzione centrale operazioni dell'Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) allo scopo di favorire negli scali italiani un costante miglioramento della qualità del servizio al passeggero. L'aeroporto, è scritto in un comunicato della Sacal, è stato scelto informa la stessa Enac "avendo verificato la sussistenza delle condizioni infrastrutturali e delle capacità professionali dei principali attori che operano sullo scalo". "Come dire - è scritto nella nota della Sacal - un esplicito riconoscimento per l'organizzazione, la funzionalità, l'efficienza dell'aerostazione di Lamezia, che viene considerata al passo con i più importanti scali italiani, europei ed intercontinentali. Il progetto Enac prevede la costituzione di un Comitato preposto all'esame collegiale dei temi della funzionalità aeroportuale, al fine di individuare ed adottare in tempo reale le azioni di miglioramento più appropriate. Per questo scopo verrà assicurata un'analisi sistematica e non occasionale dei livelli di servizio, eseguita congiuntamente da tutti i soggetti aeroportuali. Verrà quindi istituito un Tavolo permanente, sotto indirizzo e vigilanza Enac, per verificare ogni competenza e responsabilità, con la redazione di un 'paniere' di indicatori che valuteranno i tempi di partenza e arrivo aeromobili, i tempi riconsegna bagagli, i bagagli disguidati, i tempi di attesa ai banchi di accettazione, i tempi di attesa ai posti di controllo passeggeri, la pulizia delle toilettes. Insomma uno scalo minuziosamente e costantemente fotografato, radiografato, passato ai raggi x". Su questi indicatori (già presenti nella cosiddetta Carta dei Servizi di Sacal), prosegue la nota, verrà attuato un monitoraggio costante per l'intero periodo del Progetto, con un report quotidiano da parte di Sacal sui servizi di scalo, sui reclami e le segnalazioni da parte di passeggeri, ispettori Enac, vettori. Il Comitato si riunirà con cadenza quindicinale (si è svolta una prima riunione e l'attivazione è prevista per giorno 15 aprile) per esaminare collegialmente i delicati temi in questione. Dell'Organismo fanno parte il direttore aeroportuale, un coordinatore di Enac, il gestore dei servizi di terminal, il responsabile qualità di Sacal, i cosiddetti "post holder", cioé i titolari dei servizi terminal, movimento, progettazione e manutenzione, i rappresentanti dei vettori e degli handler. "A seguito delle riforma del Codice della Navigazione - ha sostenuto il presidente di Sacal, Eugenio Ripepe - Enac si è fortemente impegnata in una lodevole opera di informazione e formazione sui nuovi ruoli e compiti previsti per il 'Sistema Aeroporto'. Ora ecco un nuovo, altrettanto fondamentale impegno, per far crescere la 'consapevolezza', e quindi la responsabilità, delle gestioni aeroportuali, dei vettori, degli handler, degli Enti di Stato. Una questione di tutta rilevanza, di evidente interesse, potremmo dire di strategica portanza, visto che la chiarezza dei ruoli e delle responsabilità è questione che si ripercuote direttamente sulla funzionalità e qualità dei servizi aeroportuali". "Siamo naturalmente soddisfatti - prosegue Ripepe - del fatto che il nostro scalo sia stato scelto per questo progetto unitamente ad altri sette scali tra i quali i più importanti italiani come Roma e Milano. Ciò costituisce ragione d'orgoglio per Sacal e per tutto il personale, e un altro importante riconoscimento per l'organizzazione aziendale. Affronteremo questo nuovo impegno, che in concreto prevede ben otto controlli al giorno sullo scalo, come un'altra necessità di monitorare i servizi di scalo, renderli migliori e maggiormente standardizzati rispetto ai principi della qualità: che come si sa, non costituisce valore assoluto, ma fattore ispirativo e comparativo in continua evoluzione".

Nicolò (FI) “La sanità settore in crisi”

28 mar 08 "La sanità calabrese vive un momento di estrema difficoltà e di crisi, che ormai rischia di incancrenirsi". E' quanto afferma in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò, il quale evidenzia "le inefficienze e le disfunzioni inerenti il sistema". "La relazione della Corte Conti - aggiunge - conferma le lacune esistenti, che impediscono di garantire i livelli essenziali di assistenza. La crisi finanziaria della sanità in Calabria, dovuta ad una gestione 'allegra' e poco efficace sul fronte dei servizi al cittadino-utente, alla mancanza di controlli e di una spesa razionale, impone la tempestiva adozione del Piano di rientro, al fine di arginare il disavanzo di ben 852,4 milioni di euro. La mancata, tempestiva ed adeguata attività di programmazione non consente di rispettare i contratti annuali per l'erogazione delle prestazioni, determinando forti disagi sia alla sanità pubblica che privata. La riduzione della spesa sanitaria, indispensabile per contenere il disavanzo, deve dunque mirare ad eliminare gli sprechi di un sistema che risente negativamente anche della lentezza dei trasferimenti statali, costringendo così la Regione ad indebitarsi per anticipare i fondi alle Aziende sanitarie". "Il risanamento finanziario - prosegue Nicolò - implica la formulazione di misure ed interventi strutturali, al fine di evitare che il deficit venga coperto, facendo ricorso ad un indiscriminato aumento dell'addizionale regionale Irpef. Non è possibile ignorare, inoltre, la questione delle cliniche private convenzionate, che offrono prestazioni specialistiche, integrando e sostenendo validamente il settore pubblico. E' necessario che la Regione provveda quindi a soddisfare i crediti milionari vantati dalla strutture private la cui attività è indispensabile per garantire un'adeguata ed efficiente offerta sanitaria . Soprattutto devono essere riconsiderate le percentuali dei rimborsi per le prestazioni effettivamente erogate dal settore privato, al fine di incentivare e di ridurre al tempo stesso il divario esistente con il sostegno finanziario concesso alle strutture pubbliche". Il consigliere regionale di Forza Italia evidenzia inoltre che "indubbiamente, il miglior utilizzo delle risorse finanziare deve pur sempre avvenire nel rispetto di una programmazione dell'offerta sanitaria pubblica e che stabilisca gli ambiti d'intervento finanziabili di quella privata. In questo quadro davvero sconfortante, anche la questione dei debiti delle farmacie non può passare in silenzio, pena il rischio che si ripropongano le ripercussioni negative ed i disagi attuali. Le contromisure da predisporre devono, altresì, correggere le deficienze di un'assistenza ospedaliera, articolata in modo assolutamente irrazionale e che non privilegia i centri d'eccellenza". "L'inerzia del Governo nazionale - conclude - e di quello regionale non è più tollerabile e pertanto occorre imprimere una accelerazione per una programmazione responsabile, mirata ad affrontare seriamente le problematiche che affliggono il sistema sanitario calabrese"

Feraudo (Idv) “Premiato impegno per la ss106”

28 mar 08 ''Si fara'. L'impegno per il nuovo tratto Sibari-Roseto Capo Spulico della statale 106 Ionica viene premiato. Possiamo essere orgogliosi del nostro lavoro e del nostro ministro''. Cosi' Maurizio Feraudo ha commentato, in una nota, la notizia che ''il Cipe annuncia l'approvazione dei finanziamenti per l'ammodernamento della Ionica nell'Alto Jonio cosentino''. ''Noi - ha aggiunto il presidente del Gruppo regionale di Idv - non facciamo parole, ma fatti, come sanno bene i cittadini della zona. Dopo tanto impegno ora e' tempo di raccogliere i frutti del nostro lavoro sul campo. In questo momento in cui da Roma arrivano le conferme migliori alle nostre speranze, siamo orgogliosi del lavoro compiuto. In particolare, grande merito ha la dirigenza Idv del comprensorio ionico, sempre oculata e sensibile a recepire gli input provenienti dal territorio in questione''. ''C'e' poi da ringraziare - ha proseguito - il nostro ministro alle Infrastrutture, Tonino Di Pietro: il nostro leader nazionale ha avuto l'accortezza di darci retta e di dare un senso e un seguito concreto alle nostre continue richieste. La nuova 106, in Calabria, prende quindi forma. Dopo decenni di sole chiacchiere, siamo al dunque. Questo per merito di una politica seria, che sfugge alla sola retorica, che predilige il fare. Ne' ci fermeremo a questo primo esito, per quel che riguarda la stessa 106. Il nostro impegno continua. Siamo ottimisti in proiezione futura: il lavoro serio, anche in politica, dimostra di pagare''.

Al porto di Gioia problematiche antiche

28 mar 08 "Le problematiche dei portuali gioiesi vengono da lontano ed i vari governi che si sono succeduti, di destra e di sinistra, non sono intervenuti a difesa dei lavoratori". A sostenerlo, in una nota, è Antonio Pronestì, del coordinamento portuali gioiesi. "Non per fare polemica - prosegue Pronestì - ma la dichiarazione del senatore di An Giuseppe Valentino sa tanto di campagna elettorale, si preoccupa di tutto e nessuna parola a difesa dei lavoratori. Nessun politico calabrese si è accorto che in questo decennio i propri corregionali sono stati oggetto di sfruttamento da una multinazionale che ha solo interessi economici e che in modo colonialista gestisce il porto di Gioia Tauro". "La speranza di un lavoro stabile, per i giovani della piana - sostiene ancora Pronestì - è un caro prezzo che pagano sia i lavoratori già occupati e sia i molti giovani precari che vengono sfruttati ogni anno. Il sindacato ha scelto la linea dell'occupazione stabile e in questo senso sta lavorando per garantire: sicurezza nel lavoro, ritmi umani, straordinari non obbligatori e organico funzionale quindi più assunzioni stabili". Per Pronestì "la cosa più difficile è sensibilizzare le istituzioni ed i politici. I portuali, che hanno subito accuse addirittura dal clero della piana, si domandano quale sia realmente l'interesse di tutti questi 'potenti', se l'interesse reale è lo sviluppo del territorio o altro"

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