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Notizie dalla Regione

 

Protezione del Ministero dell’Agricoltura per la liquirizia e la patata della Sila

12 mar 08 "Con la liquirizia di Calabria e la patata della Sila continuiamo il nostro percorso in direzione del sostegno alle produzioni tipiche e di qualità". A sostenerlo è stato l'assessore regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo, dopo che il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, con proprio decreto, ha accordato la protezione nazionale, a titolo transitorio, alla Dop Liquirizia di Calabria e alla Igp Patata della Sila. I riconoscimenti, è scritto in una nota, sono stati ottenuti "in conformità ai rispettivi disciplinari di produzione che sono consultabili sul sito del Mipaaf www.politicheagricole.gov.it". La protezione transitoria, precisa il provvedimento del Ministero, cesserà a decorrere dalla data in cui sarà adottata una decisione comunitaria e decadrà qualora, entro sei mesi, non sarà approvato il piano dei controlli. "I disciplinari di produzione della denominazione Liquirizia di Calabria e della indicazione Patata della Sila - prosegue la nota - erano stati letti l'8 giugno dello scorso anno presso la Camera di Commercio di Cosenza, in sede di riunione di pubblico accertamento, e facevano seguito all'istruttoria e al parere favorevole, dichiarato dall'assessorato regionale all'Agricoltura. Essi avevano lo scopo di permettere al Ministero, che è il soggetto responsabile della dichiarazione, di verificare la rispondenza della disciplina proposta agli usi leali e costanti previsti dal regolamento dell'Unione Europea in un mercato sempre più mondializzato e con una concorrenza sempre più spietata". "Possiamo migliorare e aumentare le nostre quote solo attraverso l'eccellenza - ha sostenuto, soddisfatto, Pirillo - che per fortuna non manca ai prodotti della nostra terra"

Le aziende agroalimentari calabresi alla fiera di Tokyo

12 mar 08 La Calabria è presente a Foodex Japan 2008, "la più importante rassegna fieristica agroalimentare dell'Area asiatica a cadenza annuale e dedicata all'esposizione di tutti i prodotti agro-alimentari che da martedì scorso si sta tenendo a Tokio". Lo rende noto un comunicato della segreteria dell'assessore regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo. Per i quattro giorni di feria sono previsti più di 100.000 visitatori. "Anche quest'anno - è scritto nella nota - l'Italia si conferma il più importante Paese rappresentato per superficie occupata e imprese presenti. Su un'area di 2.800 mq. sono ospitati 190 espositori italiani. Dopo l'inaugurazione ufficiale, l'ambasciatore Umberto Vattani ha incontrato la stampa per presentare il Padiglione Italia e la produzione vinicola italiana al femminile". "All'interno della nostra Collettiva organizzata dall'Ice (l'Istituto per il Commercio Estero), tra le istituzioni - prosegue la nota - è presente l'assessorato all'Agricoltura della Regione Calabria che ha organizzato la partecipazione di 10 aziende rappresentative di una gamma diversificata della produzione agroalimentare della Calabria. L'obiettivo della presenza delle aziende calabresi è quello di spingere tra i circuiti distributivi del complesso mercato giapponese tipologie e marchi delle produzioni enogastronomiche tipiche del nostro territorio. Infatti, secondo dati Istat elaborati dall'Ice, nel 2006 il valore delle importazioni giapponesi di prodotti eno-agroalimentari dall'Italia è stato pari a 676 milioni di dollari, in crescita del 6,5% rispetto al 2005 e in controtendenza rispetto alle importazioni totali giapponesi che sono diminuite del 3,5%". "L'industria calabrese dell'alimentare e bevande - prosegue la nota - ha registrato nei primi nove mesi del 2007 un incremento del 173,78% delle proprie esportazioni verso il Giappone (che occupa la 15/ma posizione come Paese di destinazione dell'export calabrese di prodotti alimentari) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel 2006 il mercato giapponese ha occupato la 10/ma posizione nell'elenco dei Paesi di destinazione dei prodotti alimentari e bevande calabresi. Tra i comparti merceologici che tra gennaio-settembre 2007 hanno evidenziato un incremento percentuale delle esportazioni, rispetto allo stesso periodo del 2006, si segnalano i preparati e conserve di frutta e di ortaggi, vini e bevande, prodotti lattiero-caseari". "Tra le attività collaterali promosse da Ice Tokyo a favore della partecipazione delle aziende calabresi - conclude la nota - è da segnalare la serata conviviale offerta dalla Regione Calabria, presso il ristorante 'Elio Locanda Italiana' e il seminario/degustazione dei prodotti calabresi esposti alla Fiera, che si terrà domani presso il Centro servizi della collettiva Ice".

Il 19 incontro in regione per la prevenzione dalla Tbc

12 mar 08 "'Stop Tb' è lo slogan della giornata nazionale contro la tubercolosi coniato per ricordare che si tratta di una malattia epidemica che causa in tutto il mondo la morte di circa nove milioni di persone ogni anno. Anche in Calabria si sta assistendo alla recrudescenza di questa malattia, creduta ormai debellata". A sostenerlo è un comunicato dell'Ufficio stampa della Giunta regionale. "L'aumento dell'incidenza dei casi di Tbc nella nostra regione - prosegue la nota - è dovuto ad alcuni fattori quali il fenomeno migratorio, divenuto sempre più consistente, l'infezione da Hiv e l'utilizzo sempre più frequente di farmaci immunosoppressori. Per affrontare questa problematica la Regione, e in particolare il dipartimento Tutela della Salute, ha pensato bene di istituire il Centro di riferimento regionale per il controllo della tubercolosi, composto da un gruppo di esperti che operano all'insegna del management clinico, diagnostico, terapeutico e informativo". "In occasione della giornata nazionale della tubercolosi, che si svolgerà il prossimo 24 marzo, - è scritto ancora nel comunicato - l'assessore alla Salute, Vincenzo Spaziante, e il direttore generale, Gianfranco Di Nino, parteciperanno all'incontro, che si terrà mercoledì prossimo, 19 marzo, alle ore 10.30, presso la sede del Dipartimento, nel corso del quale il gruppo operativo del Centro di riferimento regionale illustrerà le linee di intervento finalizzate all'attuazione del programma di controllo nei confronti della malattia tubercolare. Per lo svolgimento delle attività inerenti è stata già individuata la sede operativa del Centro di riferimento presso il dispensario funzionale della Tbc del presidio ospedaliero di Lamezia Terme, allo stato l'unico esistente in Calabria, istituito dall'allora direttore generale dell'ex Azienda sanitaria 6, Angela Di Tommaso, attualmente commissario dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, e coordinato dall'infettivologo Lorenzo Surace". "All'incontro - prosegue ancora il comunicato - è prevista la presenza dei direttori generali delle Aziende sanitarie provinciali ai quali sarà illustrato il programma relativo al controllo della malattia tubercolare. Gli impegni prioritari che il Centro di riferimento per la Tbc dovrà assolvere riguardano alcuni aspetti importanti, in particolare: l'istituzione dei dispensari funzionali per la Tbc nelle Asp; la creazione di camere di isolamento respiratorio attrezzate nei reparti di Malattie infettive e di Pneumologia dei vari presidi ospedalieri regionali per consentire il ricovero dei pazienti affetti da tbc che necessitano di ospedalizzazione; l'individuazione dei laboratori di riferimento idonei a offrire una diagnostica microbatteriologica completa; l'attuazione del monitoraggio dell'esito del trattamento e il controllo delle farmacoresistenze e la creazione, infine, di un percorso formativo specifico per gli operatori sociosanitari che devono contribuire alla lotta contro la tubercolosi mantenendo alto il livello di attenzione verso i sintomi e i segni della malattia, provvedendo a una pronta diagnosi e a un rapido ed efficace trattamento".

Sottoscritto il contratto integrativo dei dipendenti regionali

12 mar 08 E' stato sottoscritto il contratto collettivo decentrato integrativo per l'anno 2007 del personale dipendente della Giunta regionale a tempo determinato e indeterminato. Il nuovo accordo riconferma la parte normativa del decentrato 2006, modificando le risorse che finanziano i vari istituti contrattuali. Soddisfazione, per la sigla dell'intesa, è stata espressa dalla delegazione della Cisl Fp Calabria composta dal segretario generale Natale Pace e dai segretari regionali Luciana Giordano e Antonello Borsani. "E' un contratto decentrato di transito - è scritto un un comunicato della Cisl Fp - la delegazione sta infatti lavorando alacremente per sottoscrivere il contratto decentrato 2008, per la prima volta alla Regione nell'anno di competenza e non ad esercizio concluso. Per assicurare ciò era stato sospeso il pagamento delle competenze 2007. Solo quando ci si è resi conto come organizzazioni sindacali e Rsu che l'obiettivo fissato era in fase avanzata di realizzazione, si è deciso di accogliere le giuste richieste dei lavoratori e quindi di retribuire il salario accessorio del 2007 con le vecchie regole". Soddisfazione è stata espressa anche da Mimmo Sodaro, coordinatore della Rsu

Errani “Contributo importante delle Regioni per la sicurezza”

12 mar 08 "E' stato fatto un passo in avanti significativo in direzione del miglioramento delle garanzie di sicurezza dei luoghi di lavoro e di maggior tutela dei lavoratori". Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha commentato il via libera in Conferenza Stato-Regioni al decreto legislativo che razionalizza e semplifica la normativa in materia di sicurezza del lavoro. Il parere positivo è stato condiviso da tutte le regioni con la sola eccezione del Veneto. "Si supera in questo modo, anche con il contributo delle Regioni in un ambito di stretta concertazione istituzionale, un ritardo legislativo in un settore delicato e strategico, eliminando diversi formalismi, aumentando il coordinamento delle attività di vigilanza, razionalizzando il sistema delle sanzioni e semplificando gli obblighi formali", ha concluso Errani. Gli emendamenti e le proposte delle Regioni - ha sottolineato Errani - sono stati recepiti ed il testo è stato migliorato soprattutto per quello che riguarda la razionalizzazione dei controlli, il sistema di vigilanza e il coordinamento fra le istituzioni"

Romeo (Federsolidarietà) “Potenziare l’istituto dell’affido”

12 mar 08 Gianni Romeo, presidente di Federsolidarietà Calabria, in una nota, critica il ministro Ferrero per la soddisfazione che ha espresso riguardo l'applicazione della legge 149 con cui è stata decretata la chiusura degli orfanotrofi ed il trasferimento dei minori in case-famiglia o presso famiglie affidatarie. "Faccio presente - afferma Romeo - quanto sta avvenendo in Calabria in conseguenza della chiusura, peraltro giusta, degli istituti. Occorreva creare e potenziare l'istituto dell'affido, ancora a livelli molto bassi nel nostro contesto regionale; occorreva potenziare le case-famiglia, svuotate nel frattempo non per mancanza di bambini, cosa di cui tutti saremmo ben contenti, ma per la mancanza di fondi e per l' indifferenza delle istituzioni; occorreva incentivare i centri diurni e realizzare servizi alternativi. Niente di tutto questo è stato fatto! La stessa professionalità degli operatori e la vitalità degli organismi del terzo settore viene sistematicamente mortificata, non considerati nei loro diritti elementari ma, ciò che è più grave, tanti bambini a rischio, privi di un'autentica famiglia, sono lasciati nella solitudine più assoluta, in balia degli eventi e in attesa di essere assoldati da chi trae massimo beneficio e linfa da tale situazione, come la malavita organizzata, esponendo, in tali casi, tutta la società a rischi altissimi"

L’ass. Tripodi promuove incontro sull’utilizzo dei fondi POR

12 mar 08 "Nell'ambito della nuova programmazione 2007-2013 le aree urbane assumono un ruolo strategico e di primo piano per l'avvio e il consolidamento di percorsi di sviluppo". E' quanto riferisce un comunicato dell'assessorato regionale all'Urbanistica. "A tal proposito - si afferma ancora nel comunicato - l'assessore Michelangelo Tripodi ha promosso, per le ore 10 del 19 marzo, presso la sede del dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio, un incontro con i sindaci dei capoluoghi e dei principali centri della Calabria, con i presidenti delle Province e con il presidente dell'Anci regionale per approfondire gli aspetti più significativi di ciò che la nuova programmazione prevede in termini di opportunità e anche per avviare un confronto di merito. L'incontro costituirà l'occasione per verificare la coerenza dei piani strategici in fase di redazione con l'articolazione dell'Asse VIII del Por Fesr 2007-2013 e rappresenterà, inoltre, l'occasione per la presentazione dei bandi sui centri storici e sulle città sostenibili che il Dipartimento sta per lanciare nell'ambito della nuova programmazione"

Lanucara: favorire maggiore partecipazione delle donne nella politica

12 mar 08 "Si è celebrato il centenario dell'8 marzo e da parte di donne e uomini, impegnati nel mondo politico, culturale, sociale e sindacale, si è levata una sola voce: ora tocca alle donne. La domanda che mi faccio nella mia qualità, di presidente della Commissione di pari opportunità della Regione, è dentro quell'affermazione, che va sicuramente al di là della retorica dell' '8 marzo'". A sostenerlo, in una nota, Antonia Lanucara. "Da quelle parole cariche di responsabilità - prosegue Lanucara - derivano impegni precisi, diretti a favorire una maggiore partecipazione delle donne alla vita politica, sociale ed economica del Paese. In primo luogo, ovviamente, pongo la mia attenzione alle parole pronunciate dal Sen. Marini e da Veltroni cui guardo con speranza poiché mi rappresentano politicamente. Con questo non escludo di occuparmi anche delle affermazioni che dalle altre parti politiche mi giungono. Dunque, quell'affermazione che indica l'Italia già pronta a realizzare in ogni ambito, la democrazia dei due generi, non solo la faccio mia, ma vi porrò cura adeguata". "Mi piace ancora dire a me stessa e alle altre - prosegue la presidente della Commissione pari opportunità - che al di là della difesa dei diritti e delle conquiste del passato, serve uno sforzo considerevole di rinnovamento e di individuazione di nuovi traguardi creativi, di nuovi diritti civili che chiamano, questi sì, in causa l'eticità della politica. Oggi si parla molto di dignità della persona, in ogni fase della vita. E chi può non condividere tale punto di vista che ci induce a pensare ad una nuova 'arte del vivere'? Ma il mio pensiero va a quelle donne disgraziate, una ogni due giorni, che vengono uccise per mano maschile e mi domando se potremo dire noi, donne a vario titolo impegnate, di fare una reale politica, se non inventiamo nuovi tracciati, percorsi inediti da imporre in ogni campo della democrazia". "Dopo cento anni da quell'8 marzo - sostiene ancora Lanucara - pochi sono ancora i diritti praticati e, spesso, le conquiste delle donne vengono ignorate, se non peggio calpestate. L'invito che rivolgo a quante condividono la necessità di cambiamento, é di rendere più vivibile la vita delle donne e degli uomini, ridisegnando i nostri bisogni, distinguendo tra bisogni reali e falsi, guardando con occhi attenti e responsabili la realtà politica nella quale si sviluppano i nostri desideri indotti. A tal proposito, penso che noi donne potremo assumere come questione etica, che riguarda la vita, anche quella delle morti che quotidianamente si verificano sui posti di lavoro, riconducendola non solo alle emozioni che si susseguono dopo ogni tragico evento, ma ponendo attenzione all'affettività che si afferma in tutte le fasi della vita riproduttiva". "Come madri - sostiene ancora Lanucara - vorremmo sviluppare il concetto di sorellanza, fondamentale nella rielaborazione del lutto. Possiamo incominciare a dire che ogni morta-morto sul lavoro è un nostro familiare e che oltre alle leggi inapplicate e le responsabilità datoriali, si afferma davvero il poco rispetto per la vita. Io penso, tra l'altro, che va ricostruito con le giovani donne un percorso 'senza eta'', che riproponga il 'pensiero della differenza' come azione del vivere capace di non speculare sul dolore, mettendo in evidenza un'organizzazione del lavoro che ci consegna oltre mille morti all'anno. Il mondo che voglio, che vogliamo, non è quello che non consente alle persone di attraversare una strada perché alto è il rischio di rimanervi vittime". "La categoria della differenza - sostiene Lanucara - è un pensiero che mette al centro la vita quotidiana, la pace, la creatività delle donne, riproponendo con forza una grande solidarietà tra le persone. Non si riponga, allora, non si mandi in soffitta, serve eccome, per mettere in discussione i falsi bisogni a cui spesso si è indotti da interessi materiali "senza scrupoli". La civiltà che voglio, deve stare dentro la nostra coscienza e non dobbiamo consentire che si sviluppi "a vuoto", senza punti concreti di riferimento. C'é chi pensa ancora che la categoria della differenza è solo tema che riguarda le donne; è, invece, base che consente di costruire la "politica generale", quella politica che dovrà realizzare i cambiamenti profondi". "In ogni caso, l'attenzione che le donne richiedono al mondo della conoscenza, della cultura, ai media - conclude la presidente Lanucara - è porre in evidenza che i punti di vista sono due, irriducibili e indispensabilmente coniugabili. '50e50' dice che si dovrà decidere insieme e che il presente ed il futuro dipendono da quell'etica che sa parlare, oggi, in maniera inedita alla politica. Il '50e50' deve sviluppare fatti concreti, al di là della presenza nelle liste, ancora inadeguata e spesso strumentale evitando che nei salotti televisivi e sulla stampa si insinuino sensazioni di un mondo possibile, che appare comunque lontano e irrealizzabile".

PDL “No a discriminazione dei precari”

12 mar 08 "Chiediamo formalmente al presidente Loiero un atto di onore e di responsabilità, affinché si evitino comportamenti discriminatori di aziende ospedaliere e sanitarie in merito alla stabilizzazione del personale precario, relative alla nuova legge finanziaria". E' quanto affermano, in una nota congiunta, i capigruppo alla Regione di Fi, Pino Gentile; An, Alberto Sarra,; Nuovo Psi, Francesco Galati e Misto Sergio Abramo. "C'é il rischio di soprusi e di abusi - è scritto nella nota - in spregio alla normativa nazionale, che sarebbero passibili non solo di ricorsi amministrativi, ma anche di eventuali esposti alla magistratura competente per valutare gradi di responsabilità reale". "La Calabria ha bisogno di pacificazione e non di guelfi e ghibellini - sostengono i capigruppo di Fi, An, Nuovo Psi e Misto - e ci rivolgiamo a Loiero direttamente affinché blocchi questa ondata di volgarità e di aggressione ai diritti. Le faide politiche sono qualcosa di mortificante e di incostituzionale e i diritti dei lavoratori precari, sanciti da una legge dello Stato, non possono passare all'esame di burocrati di periferia"

Sindacato: Stabilizzare medici e veterinari precari

12 mar 08 Stabilizzare medici e veterinari precari che lavorano nelle aziende e in enti del servizio sanitario regionale in attività "aventi carattere istituzionale e continuativo". E' quanto chiede il segretario regionale del Sindacato medici italiani, Carmine Dell'Isola, in una lettera aperta al presidente della Regione, Agazio Loiero, all'assessore alla Salute, Vincenzo Spaziante, ed al presidente della Commissione bilancio, Piero Amato. "Molti medici del servizio sanitario regionale - afferma Dell'Isola - da anni si stanno prodigando, non senza sacrifici, e con un rapporto di lavoro caratterizzato dall'incertezza e dalla precarietà nei servizi ospedalieri e territoriali delle aziende della regione. Scegliere di stabilizzare una situazione di precarietà della dirigenza medica, al pari di quanto già avvenuto per l'area del comparto, contribuirebbe a dare una maggiore razionalità ai servizi sanitari, minori incombenze alle aziende costrette a rinnovare continuamente procedure concorsuali e relative autorizzazioni, con oneri aggiuntivi particolarmente contenuti nella considerazione che il costo è, per gran parte, già sostenuto per i rapporti a tempo determinato". La stabilizzazione, secondo Dell'Isola, consentirebbe "da un lato di riconoscere ai medici e ai veterinari le tutele proprie del rapporto di dipendenza a tempo indeterminato, a fronte di posizioni lavorative del tutto assimilabili per contenuti e stabilità a quelle coperte dal personale già inquadrato, e dall'altro di ricondurre l'utilizzo degli istituti diversi dalla dipendenza negli ambiti puntualmente definiti dalle fonti normative che li prevedono". "Un protocollo di intesa con le organizzazioni sindacali della dirigenza medica - prosegue Dell'Isola - potrebbe definire, nel quadro dell'equilibrio economico finanziario del Ssr, le regole che le aziende ed enti dovranno seguire per pervenire alla stabilizzazione delle posizioni lavorative caratterizzate dallo svolgimento di attività a carattere istituzionale e continuativo". "Infine - conclude Dell'Isola - il Sindacato medici italiani lamenta un gravissimo insopportabile ritardo nell'applicazione dell'accordo regionale circa il passaggio a dipendenza dei medici della medicina dei servizi e della continuità assistenziale".

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