|
||
Dir.resp. Pippo Gatto |
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
|
Notizie dalla Regione
Confindustria Calabria e Sicilia unite contro il crimine 06 mar 08 Confindustria Calabria e Confindustria Sicilia unite per lo sviluppo delle imprese, contro la criminalità mafiosa. E' questo il senso dell'iniziativa che domattina, a Reggio Calabria, vedrà i vertici delle due associazioni concordare azioni comuni per contrastare i fenomeni criminali. Alla base dell'intesa, che sarà illustrata dal presidente di Confindustria Calabria, Umberto De Rose, e da quello della Sicilia, Ivanhoe Lo Bello, la convinzione che le azioni contro la malavita possano rivelarsi ancora più efficaci se condotte congiuntamente. "La concretezza degli obiettivi dell'accordo - è scritto in una nota - segue l'impegno che i presidenti di Confindustria Sicilia e Calabria stanno portando avanti da tempo. Umberto De Rose intende far costituire Confindustria Calabria parte civile nei processi di mafia così come hanno già fatto diverse associazioni provinciali in Sicilia". "La scelta di annunciare l'accordo a Reggio Calabria - prosegue la nota - ha un significato simbolico. A metà strada tra Catanzaro e Palermo quella di Reggio è una delle province più martoriate dalla 'ndrangheta e incarna al meglio lo slogan dell'iniziativa: 'Le nostre imprese insieme: un ponte per lo sviluppo'. L'incontro vuole essere anche una consapevole assunzione di responsabilità della classe imprenditoriale in regioni dove la disoccupazione è alta e lo sviluppo tarda a ingranare la marcia". Per ridare fiducia al futuro delle regioni gli industriali chiedono "al potere politico collaborazione e auspicano una nuova cultura della classe dirigente politica affinché gli enti locali affianchino l'azione degli industriali contro il pizzo, per accrescerne i risultati". Liquidati i fondi contro usura e racket 06 mar 08 Il Dipartimento alle Attività produttive
della Regione ha liquidato circa due milioni di euro a Confidi, Associazioni
e Fondazioni regionali per la prevenzione del fenomeno dell'usura
da destinare a interventi a favore delle piccole e medie imprese a
elevato rischio finanziario. "E' un momento importante - ha commentato
il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero - perché
si conferma così ulteriormente e in maniera concreta l'impegno
di questa Giunta regionale nella lotta alla criminalità organizzata.
Usura e racket comprimono lo sviluppo della Regione e questi fondi
serviranno a sostenere un'economia pulita che non intende piegarsi
allo strapotere malavitoso". "Il provvedimento - ha aggiunto
ancora Loiero - rappresenta una vera risposta alle esigenze degli
imprenditori calabresi, spesso esposti a elevato rischio finanziario
e a cadere nelle mani di usurai o della malavita organizzata, a causa
anche degli alti tassi di interesse bancari applicati in Calabria".
Il provvedimento è stato firmato dal dirigente generale Francesco
De Grano e dà seguito a quanto previsto dalla Legge Regionale
n.1 dell'11 gennaio 2006 che prevede l'istituzione del "Fondo
regionale per la prevenzione dei fenomeni dell'usura e del racket"
da utilizzare all'80% per l'erogazione di contributi a favore di appositi
fondi speciali costituiti dai Confidi e al restante 20% a favore delle
associazioni e fondazioni con finalità di prevenzione del grave
fenomeno. Ma la Regione non vuole limitarsi solo a quanto previsto
dalle legge. L'assessore regionale alle Attività produttive,
Francesco Sulla, infatti, ha confermano l'impegno a proseguire nell'azione
anche nelle prossime finanziarie. "L'Amministrazione regionale
- ha sostenuto - darà un contributo sostanziale attraverso
le apposite misure previste nel POR 2007-2013, finalizzate ad agevolare
l'accesso al credito delle imprese regionali, considerato che esso
rappresenta ancora oggi uno degli ostacoli maggiori delle sviluppo
economico della Calabria". I contributi erogati ai Confidi richiedenti
ammontano a 1.517.356 euro di cui 350.000 per Fidart Calabria, 317.356
per Magna Grecia, 100.000 euro destinati rispettivamente a Federimpresa,
Artigianfidi, Fidicon Calabria, Calabria, Opus Homini, Cooperativa
di Garanzia Solidarietà e Ascon fidi e 50.000 in favore di
Finlabor, Cooperativa Artigiana di Garanzia Eurofidi e Krotonfidi.
Relativamente alle associazioni e alle fondazioni regionali i beneficiari
del finanziamento di 34.485 euro sono: Antiracket Commercianti Taurianova,
Santi medici Cosma e Damiano di Locri, Città di Rosarno, S.
Matteo Apostolo di Cassano allo Ionio, Don Carlo De Cardona, Santa
Maria del Soccorso, Mons. Vittorio Moietta, Acipac, Apica, Alilacco
sos Impresa e Ala Onlus. Loiero ringrazia il popolo delle email 06 mar 08 Ci sono quelli di poche parole ("Resista,
vada avanti"). E sono in grande maggioranza. Quelli che ci aggiungono
un pizzico di sentimento ("Non ci abbandoni, la Calabria ha bisogno
di lei"). E sono tanti. Quelli che l'hanno votato e quelli che
non l'hanno fatto e, pur restando delle loro idee, gli dicono di "non
mollare perché sarebbe un danno per la Calabria". Poi
ci sono quelli che gli hanno inviato messaggi più articolati,
spiegando le ragioni di un impegno da non interrompere. Ma ci sono
anche quelli, percentualmente molto pochi, si e no il 5 per cento,
che gli hanno detto, in maniera secca o ampiamente motivata "te
ne devi andare per il bene della Calabria". Si è appellato
ai calabresi, il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero,
davanti al dilemma se dimettersi o restare, ha chiesto il loro parere
con un messaggio televisivo alla vigilia di una importante e decisiva
seduta del Consiglio regionale in cui doveva decidere le sorti della
legislatura, e i calabresi hanno raccolto il suo invito. Hanno inondato
la sua casella elettronica di messaggi, hanno preso carta e penna
e hanno scritto, hanno raccolto firme di solidarietà, come
ha fatto Simone Belcastro di San Giovanni in Fiore che ha consegnato
a Loiero un quaderno zeppo di nomi. "Tra mail, fax, telegrammi,
lettere e sottoscrizioni, alla fine, mi hanno scritto almeno in mille.
Un risultato che è andato ben oltre le mie aspettative, oltre
la mia speranza", dice adesso il presidente. Poi, rivolgendosi
idealmente a tutti coloro che hanno risposto al suo appello Loiero
afferma: "Vi ho letto tutti, uno per uno e non ho ancora finito
visto che stano continuando a scrivermi. Queste mie parole possono
solo in parte esprimere il sentimento di gratitudine che mi lega a
voi. Perché sono state anche le vostre parole a permettermi
di affrontare con più forza la delicata seduta in consiglio
regionale. Seduta che per una incredibile coincidenza si è
tenuta proprio nelle stesse ore in cui un giudice stava decidendo
se assolvermi o meno. Sapete tutti come è andata, ma le centinaia
di mail che mi avete mandato mi hanno confortato almeno quanto la
sentenza di proscioglimento emessa dal Gup, su proposta del pm".
Il popolo delle e-mail, insomma, stabilisce un filo diretto col presidente.
Nessuna mail è volgare, qualcuna è scherzosa, molte
tendono a aprire un dibattito sull'opportunità di andare avanti
o meno. In particolare, alcuni docenti universitari hanno intavolato
una discussione su un dato: il profondo malessere democratico esistente
in Calabria quando a determinare le scansioni temporali della vita
di una legislatura non sono i tempi della politica (con tutti i suoi
difetti e problemi), ma fatti che esulano dalla normale dinamica democratica.
Significativa anche la presenza di donne e giovani. Molte le associazioni,
i sindaci, le componenti politiche regionali. Si sono fatti sentire
anche tanti precari. Molti di loro scrivono di aver paura, con la
caduta della giunta Loiero, di perdere la speranza di una stabilizzazione.
Altri, anche se critici, non sono mai del tutto negativi verso il
presidente ma propongono soluzioni non più rinviabili. Poi
ci sono gli studenti: tanti, sia delle scuole superiori, che universitari.
Sono forse i messaggi più belli, quelli dove si invoca il sogno
di restare o tornare nella propria terra, per dare un contributo.
Infine, le mail dei residenti fuori regione. Hanno scritto anche dalla
California. Tutti chiedono a Loiero di concludere l'azione avviata
solo due anni e mezzo fa. "Ringrazio tutti - dice Loiero - anche
perché molti di loro hanno esplicitamente dichiarato di non
avermi votato e ciononostante mi hanno chiesto di andare avanti. Naturalmente
ho apprezzato anche i messaggi di sincera critica, pochi, anzi pochissimi
per la verità, dei quali ho intenzione di fare tesoro". Approvato il documento di programmazione economica 06 mar 08 La seconda Commissione del Consiglio regionale
"Bilancio, programmazione economica e attività produttive",
presieduta da Piero Amato, ha approvato a maggioranza il Documento
di programmazione economica e finanziaria della Regione per gli anni
2008-2010. Sul provvedimento amministrativo, d'iniziativa della Giunta
regionale, illustrato dall'assessore al Bilancio, Demetrio Naccari
Carlizzi, si sono astenuti i rappresentanti dell'opposizione di centrodestra
e del Partito della Rifondazione comunista. "Il Dpefr - si afferma
nella relazione di accompagnamento presentata da Naccari - continua
a costituire per la Giunta regionale un momento e una sede importante
di riflessione sulla situazione dell'economia calabrese e sulle azioni
che s'intendono intraprendere o di proseguire per il superamento degli
elementi di criticità che essa presenta". Il Documento
offre un aggiornamento sugli andamenti più recenti dell'economia
calabrese, sino a tutto il 2006. In tale contesto, "sono stati
prodotti e rielaborati, anche in relazione alla programmazione dei
Fondi comunitari 2007-2013, una serie imponente di elementi conoscitivi
e di policy che delineano le strategie e le priorità d'intervento,
generali e settoriali, proposte dalla Giunta per lo sviluppo regionale".
L'Esecutivo ha fissato anche gli obiettivi da conseguire tra il 2010
e il 2013. In particolare, entro il 2010 "dovremo avere innalzato
la capacità competitiva del nostro sistema produttivo, in vista
di quella che sarà l'area di libero scambio del Mediterraneo;
entro il 2012, riuscire a migliorare il tasso di occupazione calabrese
con un tendenziale di avvicinamento ai parametri stabiliti dal Vertice
di Lisbona; entro il 2013, infine, essere pronti a sostenere gli effetti
dell'esclusione della Calabria dalle aree comprese nell'Obiettivo
1 delle Politiche comunitarie d'intervento, attraverso l'avvicinamento
a livelli di sviluppo medi dell'Unione europea". In questo quadro,
la Regione indica le forti potenzialità "rappresentate
da una buona dotazione logistica e portuale, dalla disponibilità
di un capitale umano altamente secolarizzato, anche per effetto della
presenza dei tre poli universitari, e dalla presenza di aree industriali
attrezzate, localizzate in prossimità di infrastrutture aeroportuali
e/o portuali di carattere strategico". Nel Dpefr, viene positivamente
sottolineata, inoltre, l'accresciuta quota degli investimenti fissi
lordi impiegati nel 2006 nella regione (+2,4%). "La ripresa del
processo di accumulazione - sottolinea la relazione dell'assessore
al ramo - costituisce uno degli aspetti qualitativamente più
rilevanti di questa fase di crescita per la Calabria, dove particolarmente
forte è la necessità di un ampliamento dell'apparato
produttivo per dare occupazione alla forza lavoro disponibile".
All'interno di questo dato, "costituisce un segnale di cambiamento
la forte crescita degli investimenti diretti esteri, triplicati nel
2006, grazie al risultato della provincia di Cosenza, un importante
segnale di ripresa congiunturale", anche se l'indicatore economico
per eccellenza utilizzato - il Pil per abitante - è risultato
di 16.208 euro, pari al 55,0% del prodotto pro capite del Centro-Nord,
pari a 29.549 euro. Il fronte demografico denota, invece, un trend
negativo: "A fine 2006, secondo le risultanze anagrafiche riportate
dal Dpefr, la popolazione residente in Calabria è di 1.998.052
abitanti, in calo di 6.363 unità rispetto allo stesso periodo
del 2005". Il calo demografico, come fotografato dai dati, "é
imputabile sia all'andamento della componente endogena (nati e morti)
della sua dinamica, che per effetto dell'emigrazione. Si conferma
una intensità - si legge nel Dpefr - della perdita migratoria
che è prossima solo a quella della Campania e superiore a tutte
le altre regioni dell'area meridionale che nel 2006 ha determinato
un saldo negativo di 7.761 unità". In risposta ai problemi,
della Calabria, "il Programma di governo della Regione è
costruito su due grandi obiettivi: lavoro e sostenibilità".
Le priorità rilevanti individuate sono: legalità e sicurezza;
sistema amministrativo; sistema produttivo e della qualità;
infrastrutture e mobilità; ambiente e territorio; sistema della
conoscenza; politiche del lavoro; sistema del welfare e della salute.
Le considerazioni finali del Dpefr attengono ai cosiddetti "sviluppi
della finanza regionale" alla luce del disegno di legge "con
il quale il Governo viene delegato a riscrivere l'intero sistema di
regole che disciplinano i rapporti finanziari tra lo Stato e le Autonomie
regionali e locali, cioé l'avvio in Italia di un sistema di
federalismo fiscale". "Uno scenario caratterizzato da tante
incognite - si legge nella relazione della Giunta regionale illustrata
dall'assessore Naccari Carlizzi - per ciò che riguarda i passi
concreti e l'effettiva direzione del federalismo fiscale, che ci spinge
fin da ora a misurarci con uno dei pilastri su cui di sicuro verrà
a fondarsi il nuovo sistema, vale a dire quello rappresentato dal
tendenziale abbandono, a fini della determinazione dei fabbisogni,
del criterio della `spesa storicà e della simmetrica valorizzazione
del criterio dei 'costi standard'". "In tale prospettiva
- prosegue la relazione - l'efficienza diventa elemento di importanza
decisiva ove si voglia garantire il mantenimento dei livelli qualitativi
e quantitativi dei servizi, delle prestazioni e delle attività
e corrispondere in maniera e misura adeguate ai bisogni e alle attese
del nostro sistema economico e sociale". La seconda Commissione,
nel corso dei lavori, ha approvato la nuova legge sul turismo, i bilanci
di previsione 2008 Aterp di Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia e Cosenza,
i rendiconti finanziari delle stesse Aterp e di quella di Reggio Calabria
per gli esercizi precedenti. Infine, l'organismo ha approvato i rendiconti
finanziari della Regione per gli anni 2005 e 2006, propedeutici alla
contrazione dei mutui per la realizzazione dei nuovi quattro ospedali
calabresi. La commissione bilancio licenzia la nuova legge sul turismo 06 mar 03 Disco verde alla nuova legge sul turismo.
La seconda Commissione "Bilancio, programmazione economica ed
attività produttive", presieduta da Pietro Amato, infatti,
ha espresso, all'unanimità, parere favorevole al testo sul
riordino dell'organizzazione turistica regionale proposto dal vicepresidente
del Consiglio regionale, Antonio Borrello, che, in qualità
di relatore, ha unificato tre distinti disegni presentati dalla Giunta
regionale, dal gruppo Ds e dallo stesso Borrello. E' stato il consigliere
Bruno Censore, primo firmatario di una delle tre proposte, ad illustrare
ai commissari lo spirito e gli obiettivi di questa iniziativa legislativa
che, di fatto, ridisegna e riorganizza l'intero comparto. "La
Calabria, terra dalla forte vocazione turistica - ha sostenuto Censore
- aspettava da tempo un segnale incisivo da parte del Consiglio volto
a dare nuova linfa al settore turistico, ridando ruolo ai veri protagonisti
dell'intero processo, operatori ed enti locali, attraverso la creazione
di un partenariato ed un sistema di rete. In alcune regioni, i sistemi
turistici locali hanno incontrato difficoltà nel decollare
in quanto è mancato quel necessario salto culturale. Ovviamente,
oggi, che è un giorno importante per il turismo calabrese,
le nostre speranze vanno in tutt'altra direzione". "E' prevalsa
l'esigenza - ha sostenuto Borrello parlando delle novità più
significative del testo - di raggruppare idee e proposte che, pur
diversamente articolate, si presentavano omogenee nella riorganizzazione
del comparto secondo un modello agile, snello e in stretta coesistenza
e collaborazione tra pubblico e privato, mettendo a rete e a sistema
tutti gli attori della filiera. Obiettivi che passano attraverso l'organizzazione
del sistema turistico locale, quale strumento indispensabile per una
programmazione partecipata in funzione del potenziamento della competitività
turistica di aree, frutto della interazione sinergica tra le risorse
primarie (culturali, ambientali e artificiali) e il sistema delle
imprese che erogano servizi di interesse turistico. D'altra parte,
solo attraverso una seria programmazione degli interventi più
funzionali al superamento delle disfunzioni del sistema è possibile
la valorizzazione delle vocazioni territoriali". Ancora, tra
le novità significative Borrello ha citato "il marchio
regionale di qualità di proprietà della Regione e del
quale possono fregiarsi, in possesso di determinati requisiti, i sistemi
turistici locali, denominato 'Turismo che vuoi, Calabria che trovi',
strumento premiale in presenza di reti di servizi pubblici privati
ed omogenei; 'l'Albergo Diffusò, tipologia che nel panorama
si sta affermando in maniera significativa, capace da un lato di intercettare
la domanda di chi è interessato a soggiornare in un contesto
urbano di pregio e dall'altra di riqualificare un patrimonio edilizio
a rilevante valenza storico-culturale". "Lo sforzo che è
stato fatto - ha concluso Borrello - è di dare vita ad un quadro
sistematico, dove organizzazione pubblica e sistema delle imprese
di settore, potessero comunicare e funzionare al meglio. Da qui, la
scelta di privilegiare, nel modello organizzativo proposto, due aspetti
fondamentali: l'esaltazione della dimensione territoriale dell'offerta
turistica e l'integrazione della responsabilità tra le diverse
componenti del sistema, facendola assurgere a livello gestionale". Morto Pino Torchia, tra i primi consiglieri regionali 06 mar 08 E' morto oggi nella sua casa di Catanzaro,
dopo una lunga malattia, Giuseppe Torchia, ex consigliere regionale
(partecipò alla prima legislatura dell'ente) e più volte
assessore regionale. Nato a Miglierina il 28 luglio del 1930, Torchia
era laureato in lettere. Sposato, due figli. Consigliere anche nella
prima legislatura regionale eletto nelle file del Pli ha partecipato
sia alla stesura del primo statuto della Regione che al varo di quello
nuovo. Eletto con il Psi, partito al quale aveva aderito in seguito,
si è poi avvicinato al gruppo di Alleanza Riformista. E' stato
vicepresidente del Consiglio regionale e, nella Giunta della quinta
legislatura, assessore all'Agricoltura e vicepresidente. Nella sesta
legislatura, eletto con Forza Italia, ha ricoperto il ruolo di Assessore
alla Sanità. Successivamente ha aderito al gruppo Misto e,
infine, a quello dell'Udr. E' tornato a guidare l'Assessorato alla
Sanità nella Giunta Meduri. Nel 2000 è stato rieletto
alla Regione, nella circoscrizione di Catanzaro, con l'Udeur conseguendo
8.932 voti. Nelle amministrative del 2004 è stato candidato
per il centrosinistra alla Provincia di Catanzaro. Non si è
ricandidato nelle elezioni regionali del 2005. Sindacati: Sul Papa Giovanni fiducia al limite 06 mar 08 "La fiducia dei lavoratori e del sindacato
verso l'azione politica di questa Giunta regionale e del suo presidente,
legittimamente e non senza motivi è, usando un eufemismo, agli
sgoccioli". E' quanto afferma, in una nota, il segretario generale
della Cisl Fp calabrese Natale Pace in relazione agli esiti dell'incontro
tenutosi nell'Assessorato alla Salute per la vertenza dell'Istituto
Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello. "La riunione - prosegue
Pace - ha fatto registrare un sostanziale cambio di rotta sul percorso
avviato con il precedente assessore alla Sanità che avevamo
di fatto già licenziato con un accordo nello scorso mese di
settembre presso la sede Consiglio regionale. Inoltre, nel mese di
ottobre 2007, tra il presidente Loiero, l'assessore Lo Moro e l'Amministratore
delegato di Sviluppo Italia Arcuri, era stato sottoscritto a Roma
un protocollo per la costituzione di una nuova società che
doveva gestire la fase iniziale del processo di ristrutturazione e
di riorganizzazione dell'Istituto di Serra". "Prendiamo
pertanto atto - sostiene il segretario della Cisl Fp calabrese - della
nuova situazione e delle nuove condizioni che si sono create, che
secondo l'assessore Spaziante, non consentono la realizzazione di
quel progetto sul quale però, è bene ricordarlo, lo
stesso presidente Loiero e la sua Giunta, aveva assunto impegni importanti
spendendo anche risorse finanziarie per la redazione di quel piano
di riorganizzazione dell'Istituto. Non possiamo non esprimere con
chiarezza la ferma condanna per il comportamento irresponsabile di
questa amministrazione regionale che sta contribuendo in maniera determinante
alla lenta agonia di una struttura sulla quale troppo spesso si cambia
idea". "Verificheremo pertanto già nell'incontro
fissato per martedì prossimo le reali volontà della
Regione - conclude Pace - e preannunciamo da subito che ci faremo
promotori di iniziative di mobilitazione da concordare unitariamente
con le altre organizzazioni sindacali volte al sostegno della vertenza
sulla quale è necessario alzare il livello di tensione se ancora
può essere raggiunto l'obiettivo di salvare una fonte di sopravvivenza
per le centinaia di famiglie che per anni hanno vissuto, in funzione
di tale risultato, situazioni di fortissimo disagio sociale ed economico". Sit in dei sindacati per protestare contro la pessima gestione della sanità 06 mar 08 I sindacati Funzione pubblica di Cgil, Cisl
e Uil, Sinafo, Fials Snabi, Anaao regionale e Cimo hanno inscenato
un sit-in di protesta a Catanzaro davanti la sede dell'assessorato
regionale alla Sanità "per protestare - é detto
in un comunicato - contro la pessima gestione del sistema sanitario
nella provincia di Catanzaro. Una delegazione sindacale, a conclusione
della manfiestazione, è stata ricevuta dall'assessore Vincenzo
Spaziante al quale è stato illustrato, è detto ancora
nella nota, "il grave stato di disagio operativo del personale
delle strutture sanitarie e sono state evidenziate le serie e gravi
carenze di legittimità e trasparenza della conduzione delle
Aziende ospedaliere e sanitarie. E' stata anche segnalata la mancanza
di relazioni sindacali". Secondo i sindacati "la sanità
privata e le cliniche psichiatriche sono le emergenze che oggi si
stanno scaricando sulla pelle dei lavoratori licenziati di Villa Puca
e sulle spalle dei congiunti dei pazienti delle cliniche psichiatriche,
ma nonostante siano trascorsi diversi mesi dall'approvazione delle
linee guida alla salute mentale non è stato avviato alcun processi
di riconversione, mentre per la ricollocazione del personale non ci
sono novità. Le cliniche sono state chiuse o stanno chiudendo
e i pazienti sono stipati nelle cliniche aperte oppure a casa. La
nomina del commissario dell'Asp non è assolutamente dirimente
e risolutiva delle serie problematiche organizzative del Catanzarese
che vanno da Chiaravalle a Soveria Mannelli, anche perché i
suoi limitati poteri non consentono di redigere un completo Atto aziendale
che possa dettare un percorso chiaro alla sanità territoriale".
Secondo i sindacati, "c'é una situazione grave nell'azienda
ospedaliera Mater Domini, per la quale sono state denunciate le gravi
irregolarità che negli ultimi due anni di gestione Buttiglieri
sono state perpetrate ai danni dei lavoratori e provocato l'immobilismo
della struttura. All'unanimità è stata richiesta alla
Giunta regionale la rimozione del Direttore generale dell'Azienda
Mater Domini in quanto non idonea a gestire e garantire la trasparenza
ed il rispetto delle regole. Per tale ragione sin da ora l'assemblea
della Mater Domini ha proclamato uno sciopero per il 28 marzo". Ripepe: troppi ricorsi sui lavori della pista dell’aeroporto di Lamezia 06 mar 08 Il Consiglio di Stato ha esaminato e respinto
il ricorso presentato dalla ditta Restuccia, che era stata esclusa
dalla gara per l'allungamento della pista dell'aeroporto di Lamezia
Terme e la cui domanda di sospensiva dell'aggiudicazione era già
stata respinta dal Tar lo scorso 10 gennaio 2008. Lo riferisce un
comunicato di Sacal. "Il Consiglio di Stato - è scritto
nel comunicato - ha dato nuovamente ragione a Sacal, sancendo dunque
ulteriormente la legittimità dell'operato della Società
di gestione dell'aeroporto di Lamezia Terme e di tutti gli atti di
gara. Va ricordato che il Tar di Catanzaro, nei giorni scorsi, ha
respinto l'istanza di sospensiva dell'aggiudicazione dei lavori proposta
dall'Ati con capogruppo impresa Rossi Costruzioni nei confronti della
Sacal in relazione all'appalto già aggiudicato alla ditta Seas
di Umbertide (Perugia) per la progettazione esecutiva e la realizzazione
dei lavori di prolungamento della pista di volo. "E' opportuno
sottolineare - afferma il presidente di Sacal, Eugenio Ripepe - che
il prolungamento della pista costituisce opera infrastrutturale di
grande importanza strategica, perché ne consentirà l'utilizzo,
oggi inibito, anche ad aerei a pieno carico di grandi dimensioni per
il trasporto di passeggeri e merci su scala internazionale ed intercontinentale.
Ed è altrettanto chiaro, che trattandosi di opera strategica,
i suoi tempi di realizzazione siano altrettanto importanti e decisivi
per i piani di sviluppo complessivo dello scalo. In meno di tre mesi,
però, anche se i fatti hanno dato piena ragione a Sacal, ecco
i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. Tutto questo, devo aggiungere,
una volta che, dopo oltre 10 anni di iter, Sacal è riuscita
finalmente ad avviare la fase esecutiva dei lavori". "Che
dire? - si domanda Ripepe - Che si tratta solo di un'infelice combinazione?
E che pensare? Che ricorrere in giudizio appena possibile, per ogni
minima cosa, sia diventato un malvezzo costante quanto inestirpabile?
Il fatto è che questa prassi, diffusissima dalle nostre parti,
ad opera di aziende con uffici legali attivi e operosi come e meglio
di quelli tecnici, risulta effettivamente esiziale, determinando oneri
aggiuntivi sia temporali che economici di notevole portata".
"La Calabria - sostiene ancora il presidente di Sacal - lo sappiamo,
soffre il ritardo nello sviluppo. Soffre il gap nelle infrastrutture.
Ma soffre pure il disagio e le conseguenze di un clima rissoso e irriguardoso
che, aggrovigliandosi sul cavillo, alla fine inficia il lavoro di
tutti, disincentiva la stessa partecipazione e allontana investimenti
e investitori". Lucà “Concessa indennità di mobilità ad aziende in crisi” 06 mar 08 "E' proprio di queste ultime ore la
notizia che è stato firmato il verbale, che concede ai lavoratori
delle aziende in crisi l'indennità per la mobilità".
E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd, Salvatore
Lucà. All'incontro che ha portato alla sigla del documento
erano presenti, l'assessore regionale Mario Maiolo, il dirigente del
Dipartimento, Carnevale, il responsabile dell' Unità di crisi
Antonio Sorrentino e i responsabili sindacali di Cgil, Cisl e Uil
provinciali delle categorie. "Mi preme sottolineare - prosegue
Lucà - l'impegno profuso da tutti i presenti in direzione dell'assicurazione
per il 2008 degli ammortizzatori sociali ai lavoratori delle aziende
La Giara, Tradizioni di Calabria, Tradizioni Italiane, Pertusola Sud
e Cellulosa, ma la mancata erogazione per il 2006 dello stesso diritto
ai lavoratori delle aziende La Giara, Tradizioni Calabria e Tradizioni
Italiane penalizza gli stessi creando di fatto una disparità
di trattamento". "Nei prossimi giorni - sostiene ancora
Lucà - contatterò l'assessore Maiolo e il responsabile
dell'Unità di crisi, Sorrentino, per sollecitare una definizione
risolutiva di questa vicenda, al fine di non creare malumori tra i
lavoratori perché agli stessi viene negato un diritto sacrosanto,
probabilmente dovuto a mera burocrazia". "Ritengo comunque
- conclude Lucà - che bisogna attivare, al più presto
possibile, degli incontri risolutori al fine di concepire un progetto
concreto per il reinserimento di tutti i lavoratori nel mondo del
lavoro"
|
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
Copyright
© 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713
del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul
copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore
Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti