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Notizie dalla Regione

 

Si va verso la stabilizzazione dei precari

29 mag 08 ''Sono stati rimossi gli ultimi ostacoli alla piena stabilizzazione di tutti i lavoratori precari in forza al Consiglio regionale''. E' quanto si afferma in un comunicato del presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova. ''L'Assemblea di palazzo Campanella, infatti - prosegue la nota - ha impresso una forte accelerazione a questo processo, dando il via libera all'attivazione di una societa' 'in house'. Bocciati alcuni emendamenti che avrebbero potuto seriamente compromettere il positivo esito della vicenda, la societa', che sara' collaterale all'Ente, a capitale pubblico regionale al cento per cento, puo' finalmente partire: l'atto costitutivo e' gia' pronto ed il capitale e' stato interamente versato. Ad essere stabilizzato, attraverso la stipula di contratti a tempo indeterminato, sara' tutto il personale attualmente impiegato con forme contrattuali flessibili in Consiglio regionale''. ''Con questa decisione - sostiene il presidente Bova - sara' posta la parola fine al precariato per tutti i nostri lavoratori: da quelli preposti al servizio 'Accoglienza e cerimoniale' ai giovani del call center, dai resocontisti al personale delle cooperative che gestiscono biblioteca e servizio tecnico. Salva ed impregiudicata, naturalmente, la possibilita' di partecipare al pubblico concorso che prendera' avvio nel prossimo autunno, attraverso cui il Consiglio selezionera' i piu' meritevoli, irrobustendo e ringiovanendo cosi' il proprio apparato amministrativo''. Secondo Bova, ''la 'In house', senza creare una inaccettabile disparita' di trattamento tra precari di serie A e precari di serie B, consentira' comunque, sin da subito, a tutti i lavoratori, senza alcuna eccezione e con pari dignita', di guardare al futuro con serenita' e fiducia''. ''Il Consiglio regionale, grazie a questo importante strumento - e' scritto ancora nel comunicato - risparmiera' significativamente sulle spese di gestione, non dovendo piu' versare alcun agio a societa' di lavoro interinale che sino ad oggi hanno affittato all'Ente lavoratori a termine. Inoltre, potendo contare sulla professionalita' acquisita dai giovani precari e messa a frutto per anni dall'Amministrazione, il Consiglio potra' continuare, anche nel prossimo futuro, a godere di tali importanti prestazioni, mantenendo altresi' la continuita' del servizio''.

In tre anni tagliati 10 mln di euro

29 mag 08 ''Una vera e propria 'cura da cavallo' per ridurre i costi della politica e' stata portata a compimento quest'oggi dal Consiglio regionale''. E' quanto si afferma in un comunicato del presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova. ''Si tratta - ha sostenuto Bova - dell'ennesimo tassello che il Consiglio regionale ha posto, operando in maniera pressoche' unanime dall'avvio di questa legislatura, e che ha consentito oggi di raggiungere questo straordinario risultato. In sostanza, in poco meno di tre anni, il taglio alle spese e' stato, gia' solo in questo ambito, pari a oltre 10 milioni di euro annui''.

Abolite le strutture speciali dei gruppi del Consiglio

29 mag 09 Sono state abolite le strutture speciali dei gruppi politici del Consiglio regionale. A darne notizia e' un comunicato del portavoce del presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova. ''L'Assemblea legislativa calabrese - e' scritto nella nota - nel corso della seduta dedicata all'approvazione del bilancio per l'anno 2008, ha votato una modifica alle norme sul finanziamento dei gruppi politici, che comporta una vera e propria rivoluzione. Attraverso l'emendamento al collegato al bilancio, approvato a larghissima maggioranza, sono state abolite le strutture speciali dei gruppi, risparmiando oltre un milione di euro l'anno. Inoltre, ed e' questo l'aspetto piu' significativo, e' stato fissato una volta per tutte con legge, ed indipendentemente dai numero dei gruppi costituiti in Consiglio, un tetto invalicabile di spesa''. ''Con questa riforma - riporta ancora la nota - si e' definitivamente passati dai 15 milioni di euro annui per i costi della politica, che si registravano sul finire della scorsa legislatura (con un'Assemblea composta da 40 consiglieri) a 5 milioni di euro complessivi, pur essendo stato aumentato, portandolo fino a 50 unita', il numero dei componenti del Consiglio stesso''

Sottoscritto il protocollo per la rete sulla migrazione “City to City”

29 mag 08 E' stato sottoscritto a Bruxelles il protocollo che concerne attività e obiettivi del network "City to City". L'iniziativa riguarda la costituzione di una Rete sullo sviluppo del capitale umano e la migrazione per motivi economici nelle regioni e città europee. "Le attività e gli obiettivi della Rete - è scritto nel testo - saranno programmati secondo un piano operativo che prevede le seguenti attività: programmi europei su capitale umano, lavoro, migrazione, ricerca e sviluppo, innovazione e cultura; in particolare, saranno riportate, analizzate e sintetizzate in schede, tutte le iniziative dei Fondi strutturali o altri Fondi europei disponibili, mettendo in evidenza i criteri di implementazione per ogni iniziativa; strutture legislative esistenti a livello locale, regionale e nazionale, che disciplinano la migrazione economica: politica di ammissione, regolazione di flussi, visti, riconoscimento delle capacità professionali e qualifiche accademiche, integrazione nel mercato del lavoro, programmi di formazione professionale, migrazione di ritorno, cooperazione internazionale; analisi di contesto dei sistemi sociali ed economici nelle aree coinvolte, su tematiche come: istruzione e programmi di formazione scolastica e professionale, accesso al mercato del lavoro, impatto della globalizzazione, trend demografici ed economici, processi di innovazione". "Previste anche attività e progetti eseguiti - prosegue il testo - nei contesti coinvolti, da attori pubblici e privati nel campo della migrazione economica e capitale umano (tra cui: autorità locali, fornitori di servizi, camere di commercio, imprenditori, Ong; buone pratiche sperimentate in termini di metodologie di lavoro (iniziative di cooperazione, modelli di partecipazione), servizi innovativi, strumenti di sensibilizzazione e disseminazione, modelli di valutazione, classificazione e sistemi di accreditamento; strumenti di programmazione e finanziamento a livello nazionale e regionale (leggi quadro, piani di azione, programmi operativi sui fondi strutturali Ue)".

La Regione ospiterà il centro per le politiche sui migranti

29 mag 08 La Regione Calabria ospiterà nella propria sede amministrativa di Bruxelles il primo centro sulle politiche di immigrazione delle Regioni dell'Unione Europea. E' questo uno dei punti più importanti di un protocollo d'intesa siglato da 11 regioni in rappresentanza di sette Stati membri dell'Ue in concomitanza della conferenza finale del progetto "City to City" svoltasi nella sede del Comitato delle Regioni di Bruxelles. Ad annunciare l'importante accordo - informa una nota dell'Ufficio del portavoce - è stato Vincenzo Falcone, sottosegretario alla Presidenza della Regione, inaugurando la due giorni di lavori che di fatto chiude il progetto interregionale sulle migrazioni nei paesi europei, che ha visto la stessa Calabria capofila di una serie di esperimenti pilota. Alla sessione dei lavori hanno preso parte tra gli altri Vastra Gotaland (Svezia); Josep Maria Felip i Sarda (Comunità Valenciana-Spagna); e Michelle Sabban (Ile de France). Leggendo il messaggio inviato dal presidente Loiero, Falcone ha illustrato ai circa duecento delegati, la valenza politica di questo nuovo soggetto permanente che si occuperà in maniera costante di politiche di inclusione legate agli immigrati. "Sarà un centro, una rete, che si sforzerà di realizzare proposte e meccanismi di concertazione - ha detto Falcone - tra istituzioni centrali, regionali e locali, così da creare una governance integrata. Rilanciamo dunque una sfida sul piano delle politiche di integrazione, dopo il progetto vincente 'City to City' che ha posto l'accento sulla sperimentazione di nuovi approcci nella gestione dei flussi migratori". "Istituendo questo nuovo soggetto - ha aggiunto Falcone - abbiamo accolto le sollecitazioni del Comitato delle Regioni che ci chiedeva maggiore uniformità e soprattutto uno sforzo di innovazione in materia di politiche migratorie. In pratica, metteremo in campo alcuni progetti pilota che le Regioni hanno già introdotto con City to City nel corso di questi ultimi tre anni e che si sono rivelati molto positivi". Secondo Falcone il nuovo centro dovrà predisporre linee comuni per le Regioni e gli enti locali soprattutto su materie legate all'inserimento al lavoro e l'accesso ai diritti sanitari da parte degli immigrati. "I territori europei - ha concluso - accolgono ogni giorno enormi flussi di migranti. Spesso, proprio le comunità locali sono gravate da troppe responsabilità anche a causa del fatto che non esiste ancora un regime comune in tema di immigrazione. Ecco perché è importante che si crei in ogni stato membro un sistema di rete delle regioni che garantisca interventi di coesione sociale". Nel complesso, tra membri effettivi e associati, hanno sottoscritto l'accordo Regione Calabria, West Sweden, Communidad Valenciana, Regione Lazio, Veneto Lavoro; Coventry University, Regione Sicilia, Tu Tech Innovation Hamburg, Coppem (Comitato permanente per il partenariato Euromediterraneo, Cresm (Centro di ricerche economiche e sociali per il Mezzogiorno), Cambridgeshire County.

Pignataro (Pdci) “Dalla Giunta risposte positive”

29 mag 08 "Non vi è dubbio che c'é un sostanziale cambio di passo nel governo della Regione". A sostenerlo è l'ex parlamentare del Pdci, Fernando Pignataro. "Rispetto all'anno passato, l'anno dello sciopero generale - prosegue - si riprende il dialogo con il sindacato confederale, che esprime giudizi positivi sull'operato della Giunta e rilancia temi forti su cui si apre il confronto". "Il clima è di apertura e collaborazione - afferma Pignataro - così è stato riportato sulla stampa regionale. Il Partito della Rifondazione Comunista preannuncia il voto favorevole al Bilancio da parte dei suoi consiglieri regionali. Ciò rappresenta un atto di grande significato politico, soprattutto a pochi mesi dall'uscita dalla Giunta e dalla maggioranza". Per l'ex deputato "del resto questo atteggiamento è giustificato da tanti atti e azioni del Governo regionale che vanno proprio nella direzione auspicata dal sindacato e dalla sinistra: la qualità del programma dei fondi comunitari (col giudizio più che positivo della commissione europea); l'impegno di stabilizzazione del precariato, a partire dagli Lsu-Lpu, che dovrà concludersi con lo svuotamento del bacino; la trasformazione a tempo indeterminato dei rapporti di lavoro dei lavoratori dell'ex fondo sollievo; l'iter avviato di stabilizzazione dei precari della sanità; gli interventi a sostegno al reddito e finalizzate al reimpiego dei lavoratori over 50; l'impegno nella prioritaria lotta alle nuove e vecchie povertà con 120/130 mln previsti nel Bilancio regionale; l'impegno ad una sostanziale integrazione tra la spesa ordinaria e quella straordinaria per rendere più efficace la spesa dei fondi comunitari". "Si tratta - sostiene ancora Pignataro - di una, parziale certo, inversione di tendenza, che va colta per spingere più in là il processo di cambiamento, per ridare slancio ad una nuova e rinnovata azione di governo, per segnare passi in avanti nel processo della tanto auspicata discontinuità, per portare a casa risultati dalla parte dei lavoratori, dei cittadini, dei pensionati, dei giovani, dei precari, insomma della parte più debole e esposta della società calabrese. Allora, mentre il Sindacato tratta su lavoro, forestazione, sanità, ruolo strategico di Gioia Tauro, federalismo fiscale, rilancio delle attività produttive, spetta alla politica, soprattutto alla Sinistra rappresentare interessi e bisogni, nelle Istituzioni e nella società". "Questo è il momento che i compagni di Rifondazione - sostiene ancora Pignataro - riflettano sul loro ritorno, dalla porta, nel Governo regionale: forti di tante risposte positive che sono venute alle istanze presentate durante la fase della 'verifica' unitariamente dalle forze della Sinistra cosiddetta radicale".

Sarra “Una manovra che risente di troppi ritardi”

29 mag 08 "La Regione Calabria ha un bisogno vitale di un'attività istituzionale ed amministrativa continua ed efficiente in tutte le sue componenti, prima fra tutte l'attività legislativa, oltremodo penalizzata in questi ultimi mesi dal mancato tempestivo rinnovo delle presidenze delle commissioni". E' quanto afferma in una nota il presidente del gruppo di An in consiglio regionale, Alberto Sarra, circa il bilancio. "Una regione - aggiunge - in cui si è verificata una terrificante commistione di fasi politiche tutte interne alla maggioranza, con l'attività amministrativa dell'Ente, praticamente senza soluzione di continuità, producendo effetti dirompenti a causa di un meccanismo distorsivo che ha finito per anteporre 'esigenze di parte' agli interessi della Comunità calabrese. In tale contesto politico istituzionale si innesta la manovra di bilancio per il 2008. Una manovra che ha fortemente risentito dei troppi ritardi, rinvii, proroghe e differimenti a cui si è fatto indebito ricorso e che costituiscono la manifestazione esteriore di grande difficoltà, incapacità di fornire risposte certe ed immediate per la soluzione dei gravi problemi che attanagliano le aree della nostra Regione". "Ritardi, rinvii e proroghe - prosegue Sarra - incentrati proprio su quei processi di riforma così fortemente voluti ma non condivisi da una maggioranza che al suo interno ha spesso evidenziato gravi scollamenti sui punti nodali dei provvedimenti adottati in materia sanitaria e sugli enti sub-regionali quali Afor e Arssa. Una 'metodologia elusiva' nell'affrontare compiutamente la riforma di enti e settori cardine, dalla sanità ai trasporti, dalla riorganizzazione amministrativa agli enti subregionali, che trova inesorabile conferma nell'impianto normativo del bilancio scevro da misure in grado di incidere sulla conclamata inadeguatezza strutturale dei vari settori dell'economia regionale. E non poteva che essere così. Tali riforme infatti per le modalità con cui sono state definite ed adottate costituiscono a tutt'oggi un enunciato ancora non chiaro ed avviato senza il prioritario supporto di un disegno riformatore tipico di ogni riforma strutturale con tante, troppe incognite strutturali ed organizzative che trovano ancora elementi discordanti 'nella sostanza' con le esternazioni progettuali di questi giorni da parte dell'On. Lo Moro ex assessore alla Salute". Sarra ha evidenziato inoltre che "ben altra 'dignita' normativa e di risorsé avremmo potuto riscontrare nel documento contabile se fosse stato raggiunto l'obiettivo delle riforme. Il conseguente, effettivo risparmio nella gestione amministrativa regionale avrebbe consentito di disporre di risorse da poter impiegare incisivamente per lo sviluppo economico regionale. Ed invece le emergenze nel settore sanitario e la natura "vincolata"della manovra hanno determinato margini ristrettissimi di operatività evidenziando l'inadeguatezza politica ed amministrativa di un esecutivo incapace di definire strategie programmatiche per il rilancio dell'economia, dilazionando colpevolmente le misure più che mai urgenti per far fronte alla preoccupante carenza di risorse del Fondo globale anche in previsione delle incombenti innovazioni in materia di federalismo. Dopo tre anni di Legislatura siamo ancora in attesa di "bozze progettuali"di sviluppo del territorio in grado di contrastare l'inconsistenza strutturale ed operativa del sistema Calabria, di indispensabili "ricostruzioni settoriali dei servizi sanitari" ancora alle prese con "l'interminabile fase ricognitiva" non disdegnando, nello sconcerto generale, ennesime proposte di modifica delle Asp. L'ultimo atto dell'ex assessore alla salute, stavolta in qualità di consigliere regionale, contiene in sé, definendola formalmente, l'essenza velleitaria dei disegni riformatori in materia sanitaria". "Una vera e propria - conclude - ratifica dell'ennesimo paradosso di questa maggioranza e del suo esecutivo, in attesa di poter registrare negli anni a venire gli effetti positivi dell'unico elemento innovativo del bilancio 2008, il cosidetto "spending review" che dovrebbe garantire contenimento e riqualificazione della spesa regionale".

Borrello “Una sconfitta l’abrogazione delle fasce Irpef per i meno abbienti”

29 mag 08 ''E' una sconfitta per chi riteneva che le politiche del centrosinistra dovessero salvaguardare anzitutto gli interessi delle famiglie piu' svantaggiate''. Lo ha sostenuto il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Borrello. Borrello ha annunciato di avere votato ''contro il provvedimento con cui e' stata abrogata la norma, introdotta lo scorso anno su mia proposta, che modulava per fasce di reddito l'addizionale Irpef regionale e che, in sostanza, consentiva alle famiglie meno abbienti un risparmio complessivo di ben 21 milioni di euro''. ''Da domani - ha aggiunto - purtroppo non sara' piu' cosi. I debiti, quelli del 2007 per ora, accumulati dalla sanita' calabrese per inadeguatezze politiche ed amministrative e anche per l'assenza di controlli, saranno in parte pagati dai soggetti con un reddito annuo tra i 15 e i 25 mila euro''. ''Non essere riusciti, dopo tre anni di governo della sanita' e della Calabria successivi ai cinque disastrosi del centrodestra, ad assicurare efficienza al settore e neppure a quantificare con certezza il debito per il periodo 2001/2006 - ha concluso Borrello - dovrebbe indurre tutti noi a una profonda riflessione. Se pensiamo che per il 2008 si profila un ulteriore indebitamento della sanita' per oltre 300 milioni di euro, capiamo tutti che per le gravi questioni da fronteggiare occorrono non azioni di routine, ma provvedimenti risolutivi i cui costi, pero', non possono essere scaricati sulle spalle della povera gente''.

Reale “Positiva azione Chiarella per Lamezia”

29 mag 08 Il componente dell'esecutivo del Pd di Lamezia Terme, Italo Reale, ha espresso soddisfazione per "l'importante intervento del consigliere regionale Egidio Chiarella in seno al Bilancio dell'anno 2008". "A tal proposito - aggiunge - occorre evidenziare il ripristino del capitolo di spesa relativo al finanziamento in favore dell'Ente Fiera Lamezia Terme, abolito nel precedente bilancio, per un importo finanziato pari a 60 mila euro. Altro rilevante intervento riguarda il finanziamento di importo pari a 50 mila euro, finalizzato al trasferimento del museo archeologico di Lamezia Terme dalla sede di Via Garibaldi a quella di Piazza S. Domenico, potenziandone il ruolo nel contesto culturale della città. Altra indicazione importante fatta dal cons. Chiarella è la richiesta all'assessore ai lavori pubblici Luigi Incarnato, per il finanziamento del secondo lotto del centro sociale giovanile di Carrà Cosentino, presso la parrocchia del Redentore in Lamezia Terme per 430 mila euro". "Per quanto riguarda l'Ente Fiera - prosegue Reale - il consigliere Chiarella ha già ufficialmente chiesto al Sindaco, all'assessore alle attività produttive ed al Presidente dello stesso Ente Lametino di trasformare, senza più rimandare tale proposta, l'associazione fieristica in società a responsabilità limitata, con la maggioranza in quota al Comune di Lamezia Terme. Tutto questo in relazione al disegno di legge presentato dal cons. Chiarella, che tende al riconoscimento, dopo 31 anni di attività, dell'Ente Fiera di Lamezia Terme come polo regionale"

Feraudo “Estraneo a vicenda giudiziaria”

29 mag 08 In una nota il capogruppo dell'Italia dei Valori alla Regione, Maurizio Feraudo, interviene in merito alla notizia secondo la quale lo stesso esponente politico dovrà comparire davanti al giudice per l'udienza preliminare di Reggio per rispondere dell'accusa di falso e truffa ai danni della Regione. "Apprendo dagli organi di stampa - afferma Feraudo - che, a breve, dovrei comparire dinanzi al Gup di Reggio Calabria per chiarire la mia posizione su un aspetto residuale rispetto alla più complessa vicenda nel cui contesto già il Tribunale di Cosenza ha accertato, per ipotesi di reati ben più gravi, non solo la mia assoluta estraneità, ma addirittura il fatto che chi mi aveva denunciato era stato mosso da motivi di rancore personale nei miei confronti. Sarà questa, dunque, l'occasione per ribadire definitivamente l'assoluta inconsistenza delle accuse rivolte alla mia persona e l'inesistenza di qualsiasi coinvolgimento nella medesima vicenda". "Mi preme ricordare - prosegue Feraudo - che, proprio presso la Procura di Reggio Calabria, avevo già presentato, in tempi non sospetti, dettagliata denuncia, corredata da perizia grafica, con la quale avevo chiesto di accertare che quelle firme non mi appartengono. Mi sono sempre preoccupato di attestare la mia assoluta innocenza ed appurare la mia condotta di uomo e di esponente politico ed istituzionale sempre cristallina, orientata al rispetto delle regole ed al servizio esclusivo della comunità calabrese". "La vicenda giudiziaria in oggetto - sostiene ancora Feraudo - nella quale mi ritrovo indirettamente ed inconsapevolmente implicato, è relativa a presunte missioni i cui prospetti, tuttavia, riportano ben 28 firme false che non mi appartengono. L'eventuale reato è da attribuirsi, quindi,a chi ha falsificato la mia firma traendone vantaggio economico. E' nel mio interesse che vengano individuati e puniti i responsabili di quanto accaduto chiarendo definitivamente questa tormentata vicenda. Rinnovo la mia completa fiducia nell'operato della magistratura e sono certo che questa saprà ristabilire la giustizia e la verità dei fatti".
Il consigliere regionale Maurizio Feraudo è stato sospeso da Italia dei valori nel gennaio scorso. Lo afferma Nello Formisano, responsabile nazionale enti locali di Idv. "In relazione alle notizie pubblicate in data odierna sui maggiori quotidiani calabresi e concernenti il consigliere regionale Maurizio Feraudo - ha sostenuto Formisano in una nota - Italia dei Valori, nel confermare la propria totale fiducia, nei confronti della magistratura e nel convincimento che il consigliere Feraudo, in sede giudiziaria, dimostrerà la sua totale estraneità ai fatti, ribadisce la sospensione dal partito attuata dall'Italia dei Valori verso il consigliere Feraudo fin dal gennaio 2008, con provvedimento del coordinatore regionale"

Collaboratore Feraudo “Estraneo alle accuse”

29 mag 08 "Nell'esprimere la mia totale fiducia nella Magistratura, ribadisco la totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati e, al contempo, la consapevolezza che presto sarà fatta piena e completa luce". E' quanto afferma in una nota Salvatore Straface, per circa due mesi legato al consigliere regionale Maurizio Feraudo da un rapporto di collaborazione, ed attualmente coinvolto in una inchiesta giudiziaria. "Non ho mai fatto - spiega Straface - alcuna richiesta di rimborso missioni alla Regione Calabria né, tantomeno, di aver apposto firme sui relativi moduli, anche perché addirittura ignoravo cosa fossero le cosiddette missioni. Constatata la falsificazione della mia firma, nonché di quella del consigliere Feraudo, e quindi resomi conto di essere vittima di un raggiro, mi sono immediatamente attivato sporgendo denuncia agli organi giudiziari competenti per individuare e punire i responsabili della deplorevole ed illecita azione. Sia io che Feraudo non abbiamo mai apposto alcuna di quelle firme che costituiscono l'oggetto dell'inchiesta e che sono da ritenersi completamente false". "Nel periodo che ho collaborato con Feraudo - aggiunge Straface - ho sempre agito in base ai principi di onestà ed integrità morale che contraddistinguono la mia persona. Sono altresì fermamente convinto della rettitudine morale dello stesso Feraudo, che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare anzitutto come uomo per la sua profonda convinzione a valori etici fondamentali. Ritengo che questa vicenda possa essere finalmente affrontata in modo definitivo e portare alla luce le responsabilità di quanti, a differenza mia e di Feraudo, si sono macchiati di questi reati"

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