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Notizie dalla Regione
Nucleare in Calabria, Legambiente accusa Loiero. Dibattito e polemiche 27 mag 08 "Loiero ha dimostrato di non saper
dire no alle decisioni ed impostazioni del governo". Lo sostiene
Legambiente in merito alle dichiarazioni sul nucleare. "Come
sarebbe stato bello ed importante per la Calabria - è scritto
in una nota - arrivare all'appuntamento del 7 giugno con la 'marcia
per il clima', con le considerazioni politiche, le valutazioni e le
analisi di Franco Laratta contro la folle idea del presidente Loiero
sulla disponibilità al nucleare". "Abbiamo perso
un'altra buona occasione - prosegue Legambiente - per stare sulla
scena politica nazionale da protagonisti, da calabresi con una scelta
di modernità. Ha dimostrato, ancora una volta, il presidente
Loiero di 'non saper dire no' alle decisioni ed impostazioni del governo
centrale, come fece due anni fa sulla disponibilità della Calabria
a ricevere la 'deportazione dei caprioli dal Piemonte' al governo
Prodi ed oggi al ministro Scajola sul nucleare". "Apprezziamo
e condividiamo - ha affermato Francesco Falcone, direttore di Legambiente
Calabria - l'articolo e le posizioni di secco no al nucleare da parte
dell'on. Laratta, auspichiamo la stessa nettezza e chiarezza da parte,
anche, di altre forze politiche e sociali". A giudizio di Legambiente,
"quello che serve all'Italia ed alla Calabria è cominciare
a sviluppare la produzione di energia da fonti rinnovabili insieme
a una maggiore efficienza. Altri paesi Europei stanno ottenendo risultati
straordinari con le fonti pulite mentre la Calabria, nonostante le
sue grandissime potenzialità, continua a temporeggiare, rinunciando
ad essere, come potrebbe, tra le regioni leader nella lotta al riscaldamento
globale". "Nella nostra Regione - prosegue la nota - abbiamo
parlato tanto di eolico, di fonti rinnovabili, ma nulla di più,
solo la pubblicazione di decine e decine di concessioni regionali
pubblicate sul Bollettino ufficiale regionale e poi nulla. Sullo sfondo
rimangono le legittime indagini della magistratura per perseguire
l'ennesimo intrigo di corruzione e corruttele intorno al denaro ed
agli incentivi pubblici. Ci chiediamo e chiediamo alla classe politica
regionale che fine abbia fatto il progetto del premio nobel Rubbia
da realizzare a Crotone". Legambiente Calabria, conclude la nota,
"parteciperà alla 'marcia per il clima' con lo slogan
'La Calabria in marcia da Saline Joniche a Rossano Calabro per una
Calabria di qualita'' e speriamo che il Presidente Loiero, dopo l'investimento
sul solare di Rubbia, la disponibilità sul nucleare, non faccia
nessuna apertura né al carbone a Rossano o a Saline né
ad ipotesi di siti di stoccaggio delle scorie radioattive magari da
allocare nei pressi di Santa Severina nei siti di salgemma di Belvedere
Spinello". Diga sul Melito: Astaldi “Progetto ineseguibile”. Manno “Avanti con il riappalto” 27 mag 08 "La consulenza tecnica disposta dal
Collegio arbitrale chiamato a dirimere la controversia tra l'Impresa
Astaldi ed il Consorzio di Bonifica Alli Punta di Copanello ha già
acclarato l'ineseguibilità tecnica del progetto della diga
sul fiume Melito posto a base di gara, così come peraltro da
tempo da noi denunciato". E' quanto afferma in un comunicato
l'impresa Astaldi. La presa di posizione dell'impresa Astaldi è
da mettere in relazione, si aggiunge nel comunicato, "alle recenti
dichiarazioni rese alla stampa dal dott. Grazioso Manno, Presidente
del Consorzio, inerenti l'iniziativa dello stesso Consorzio di risoluzione
contrattuale per inadempimento". "L'iniziativa di risoluzione
contrattuale per inadempimento dell'impresa - sostiene ancora la Astaldi
- appare pertanto, da un lato, priva di qualsiasi presupposto e, per
altro verso, causa di ulteriori responsabilità patrimoniali
del Consorzio, già gravemente esposto in termini risarcitori
nei confronti dell'impresa, oltre che lesiva dell'immagine della società".
L’ass. Maiolo a Vibo presenta il bando per il dopo alluvione 27 mag 08 La Regione ha presentato i risultati del
bando per il reinserimento al lavoro emanato nel dicembre scorso e
deciso dopo l'alluvione del 2006. L'assessore regionale alla programmazione
comunitaria e alle Politiche del Lavoro, Mario Maiolo, ha illustrato
l'esito dell'iniziativa nel corso di una conferenza stampa nella sala
giunta della Provincia alla presenza del sottosegretario alla presidenza
della Regione, Gaetano Bruni, al consigliere regionale Bruno Censore,
al presidente della Provincia Francesco De Nisi, al suo vice, Damiano
Silipo, all'assessore Vito Teti nonche' ai rappresentanti delle organizzazioni
sindacali e ad una rappresentanza dei disoccupati vibonesi. Maiolo
ha sottolineato come il bando e' stato il risultato di un'intensa
attivita' di concertazione tra le istituzioni e le forze sindacali
avviata dopo l'alluvione del 2006 per far fronte alle emergenze occupazionali
aggravate dal nubifragio. Il piano, elaborato dall'allora presidente
della Provincia Ottavio Bruni prevedeva la pubblicazione di un bando
pubblico sull'Asse III - Risorse umane del vecchio Por. Sono stati,
in tutto 2500 le persone che hanno presentato domanda di adesione
al programma e di questi, ben 808 sono risultati in possesso dei requisiti
richiesti. Alla fine soltanto 308 potranno rientrare effettivamente
nel programma di reinserimento, in base alle risorse disponibili.
Sul fronte opposto, quello delle imprese, hanno risposto 21 aziende,
12 delle quali sono state ammesse agli incentivi. In tutto, il progetto
ha una disponibilita' economica di 6.5 milioni di euro che consentono
l'erogazione a favore delle imprese di 30.000 euro in tre anni per
ciascun lavoratore assunto. ''Un segnale esplicito di vicinanza -
ha detto Maiolo - che rafforza gli intenti programmatici e operativi
a favore della lotta alla disoccupazione. Ora la palla passa alla
Provincia e agli Uffici per l'impiego che dovranno attivarsi per favorire
l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, vagliando, ed eventualmente
integrando, la formazione dei singoli lavoratori affinche' siano aderenti
ai profili professionali richiesti dalle aziende coinvolte''. Iniziative UE per la pesca sul caro gasolio 27 mag 08 Iniziativa comune italo-francese per venire
in aiuto ai pescatori europei accomunati dalla continua crisi dovuta
al caro-gasolio. "Italia e Francia - ha spiegato il ministro
per le Politiche agricole, Luca Zaia, a Brdo dove si chiude oggi la
riunione informale dei ministri dell'agricoltura dell'Ue - concordano
sul fatto che la situazione, in relazione al caro-gasolio, è
gravissima e insostenibile e intendono sostenere un'azione comune
per innalzare la soglia degli aiuti 'de minimis'", ossia quei
contributi che non necessitano di una preventiva notifica e via libera
di Bruxelles . L'idea che si vuole portare avanti è di raddoppiare
l'ammontare globale dei contributi de minimis autorizzati per Paese
membro. Nel caso dell'Italia si tratterebbe di raddoppiare i circa
100 milioni di euro di aiuti complessivi autorizzati per il settore:
la metà dovrebbe essere pagata dalla stato membro, l'altra
metà dall'Europa. L'attuale normativa europea prevede la concessione,
ad ogni azienda, di aiuti 'de minimis' per un massimo di 30.000 euro
per triennio (10.000 euro l'anno). Avendo l'Italia una flotta di circa
14.000 pescherecci, molti dei quali di piccole dimensioni, l'aiuto
finisce per essere molto parcellizzato e quindi meno efficace. Il
ministro francese della pesca, Michel Barnier ha fatto sapere che
intende portare avanti una forte iniziativa a sostegno dei pescatori
nel semestre di presidenza francese dell'Ue, che inizia il prossimo
primo luglio per terminare a fine anno. Italia e Francia dovrebbero
poter contare sul sostegno di altri partner europei, come la Germania,
che sarebbe favorevole - spiegano fonti comunitarie - a rendere meno
rigide le restrizioni imposte dall'Ue. I Presidenti chiedono una legge riforma delle Comunità Montane 27 mag 08 I presidenti delle comunità montane
(Destra Crati, Media Valle Crati, Unione delle Valli, Sila Greca,
Silana, Pollino e delle Serre Consentine) hanno sottoscritto un documento
nel quale chiedono alla giunta ed al Consiglio Regionale, di avviare
un immediato processo di concertazione per giungere, entro il 30 giugno,
ad una legge di riforma, che dia innanzitutto ruolo e specifiche funzioni
alle Comunità montane. Alla firma del documento si è
giunti al termine di un incontro svoltosi ad Acri e promosso dall'Uncem
e dalla Comunità montana Destra Crati. "Esprimiamo - sostengono
i Presidenti delle Comunità Montane - viva preoccupazione,
per i ritardi accumulati dalla Regione Calabria, che a distanza di
appena un mese dalla scadenza del 30 giugno prevista dalla legge Finanziaria
2008, non ha ancora predisposto alcuna proposta di riforma. Condividiamo
le scelte della delegazione regionale dell'Uncem, che individua la
Comunità montana quale livello ottimale per la gestione dei
servizi ed unico soggetto associativo dei comuni membri, esclude dagli
ambiti territoriali i comuni costieri e quelli con popolazione superiore
a 25.000 abitanti, prevede la riduzione del numero delle Comunità
montane e del numero dei componenti degli organi, e la riduzione delle
indennità degli amministratori". "Chiediamo - proseguono
- di avviare un immediato processo di concertazione con l'insieme
delle Autonomie Locali, al fine di pervenire entro la data del 30
giugno ad una legge di riforma, che dia innanzitutto ruolo e specifiche
funzioni alle Comunità montane, che dovranno essere potenziate
sia come Enti locali preposti al governo della montagna, sia come
unioni di comuni, per la gestione associata dei servizi, sia come
soggetti deputati alla programmazione economico-sociale del territorio.
Ci batteremo e vigileremo per impedire il varo di una riforma di stampo
clientelare, che sia priva di contenuti e che non scaturisca da scelte
chiare, dirette a rafforzare e potenziare le Comunità montane
ed a valorizzare i territori montani" Parte il master Ecopolis per la Valle del Raganello 27 mag 08 Partirà nei prossimi giorni un progetto
a carattere internazionale, il Master EcoPolis in Politiche ambientali
e territoriali per la sostenibilità e lo sviluppo della Valle
del Raganello. "Si tratta - è detto in un comunicato -
di un'esperienza di formazione avanzata di tipo multidisciplinare,
finalizzata a promuovere approcci innovativi allo sviluppo locale
sostenibile di città e territori. Un progetto che approda in
Calabria grazie alla collaborazione sinergica delle Università
di Ferrara, Arcavacata (Dipartimento di Pianificazione Territoriale)
e di cinque atenei latinoamericane (Cile, Uruguay, Argentina, Brasile,
Ruanda) con l'obiettivo culturale, scientifico e didattico, di coniugare
le dimensioni dell'economia e dell'ecologia con quelle del territorio,
in una visione strategicamente orientata ad uno sviluppo economico,
fisico e sociale, ecologicamente e socialmente orientato". "Fulcro
di questo prestigioso evento, che metterà sotto l'esame di
studiosi provenienti da ogni dove tutte le peculiarità dell'Ecomuseo
del Paesaggio della Valle del Raganello - si afferma anxcora nella
nota - sarà la piccola cittadina di origini arbëreshë
Civita, situata proprio in uno dei posti più incantati della
Valle, ai piedi del Monte Pollino. Il programma del Master, ricco
ed articolato, si espleterà nel corso di 21 giorni a partire
dal prossimo primo giugno, data in cui arriveranno in Calabria gli
studiosi del territorio. Si partirà il 2 giugno con la presentazione
del Workshop EcoPolis. I gruppi di lavoro si muoveranno successivamente
nei paesi della Valle del Raganello per indagini territoriale e incontri
con i soggetti locali. Il 7 giugno è previsto il convegno "Conoscere
l'ambiente" a Rossano Calabro, mentre dal 9 al 20 giugno i gruppi
saranno all'Unical per analizzare i dati raccolti. Il momento centrale
del Master avrà luogo il 21 giugno a Civita in occasione della
seconda Giornata nazionale del paesaggio in occasione della quale
saranno presentati i risultati del workshop nel corso di una manifestazione
di musica, poesia e spettacolo cui parteciperanno l'attore Edoardo
Sylos Labini, la cantante Barbara Eramo e la Piccola Banda Ikona.
L'iniziativa, patrocinata dall'assessorato regionale all'Ambiente,
sarà realizzata grazie anche alla collaborazione dell'ente
Parco del Pollino. Bova “Sul Corecom abbiamo rispettato la legge” 27 mag 08 "I fatti ci hanno testimoniato che
eravamo nella legge". Lo ha detto il presidente del Consiglio
regionale, Giuseppe Bova, si è espresso durante una conferenza
stampa per presentare il 'dossier' Corecom, una vicenda che ha impegnato
con dure polemiche mediatiche l'ultimo anno di attività istituzionale
della Regione. Bova, che era affiancato dal portavoce, Giampaolo Latella,
dal segretario generale del Consiglio, avv. Giulio Carpentieri e dal
capo di gabinetto, avv. Giuseppe Strangio, ha fatto avere ai giornalisti
presenti una corposa documentazione attestante i vari gradi di giudizio,
ordinanze di tribunali ordinari ed amministrativi e una delibera del
Garante delle Comunicazioni, tutte uniformate al rigetto dei vari
ricorsi presentati nel tempo da quattro ex componenti dell'organismo.
"La questione era nata - ha ricordato Bova - a seguito della
decisione del Consiglio regionale di ridurre da cinque a tre il numero
dei componenti il Corecom regionale. Su questa decisone si era innestata
una serie di ricorsi, accompagnata da una campagna mediatica, da parte
di quattro ex membri dell'organismo, che avevano avuto anche l'appoggio
di alcuni parlamentari, per accreditare persino l'incostituzionalità
del provvedimento. Da parte nostra - ha detto il presidente del Consiglio
- avevamo tenuto un atteggiamento sobrio, nell'attesa che le varie
contestazioni producessero i loro effetti. Però, né
il Governo, né l'Agicom, nonostante fortissime pressioni, decisero
nel senso richiesto dai ricorrenti. Undici ricorsi che non hanno mai
trovato un solo magistrato che ne accogliesse i contenuti e prodotti
nel vano tentativo di bloccare un processo di riforma e di riduzione
dei costi della politica. Un esempio, il nostro - ha sottolineato
il presidente del Consiglio regionale - che è stato ben presto
seguito da altre Regioni". Il presidente Bova, nel prosieguo
della conferenza stampa, si é soffermato sull'attuale momento
politico- istituzionale ed ha rammentato che "nel 2004 si spendevano
15 milioni di euro per il funzionamento delle strutture dei gruppi
consiliari, mentre l'ultima norma riduce a cinque milioni quell'impegno
finanziario. Le somme risparmiate - ha detto Bova - saranno destinate
ad accrescere la disponibilità di finanziamento delle borse
di studio per i giovani calabresi più meritevoli. Un progetto
su cui saranno riversati ulteriori tre milioni di euro di fondi europei,
una cifra che supera complessivamente l'intera posta assegnata dal
resto delle Regioni d'Italia per simili iniziative". Bova ha
affermato, inoltre, che "il Consiglio regionale farà concorsi
pubblici con modalità che rimarranno nella storia, con criteri
e metodi secondo cui nessuno potrà dire di essere meno degli
altri, se non per questioni di merito, selezionando il personale in
maniera trasparente". Parlando di federalismo fiscale, Bova ha
detto che "si tratta di un problema molto serio. Alcune regioni
avranno di più, altre, come la Calabria, significativamente
di meno. Niente ci verrà regalato". Sulla decisione del
Governo centrale di dirottare i fondi destinati a Fintecna per importanti
infrastrutturazioni del Mezzogiorno, in particolare della Calabria
e della Sicilia, verso la copertura del taglio dell'Ici, il presidente
del Consiglio regionale ha detto "di essere convinto, senza strumentalizzazioni
o polemiche, che bisogna mantenerne la destinazione originaria, ed
il Consiglio regionale, nelle forme che riterrà opportuno,
ha il dovere di sostenere l'impegno originario di quei fondi".
Infine, Giuseppe Bova, sulla scelta di optare per il Parlamento europeo,
ha reso noto che "la questione è oggetto di discussione
anche con i gruppi della maggioranza. Se mi si chiede di restare non
farò certamente due cose insieme. C'é una riflessione
politica in corso. Insieme a questo voglio però dire, per sgombrare
il campo da malevole interpretazioni, che il Consiglio regionale ha
già deciso da tempo, in casi simili, la corresponsione di una
sola indennità di carica". CGIL “No a decisioni improvvisate sulla sanità” 27 mag 08 "Ci auguriamo vivamente che il Consiglio
regionale non assuma decisione improvvisate e poche chiare soprattutto
su argomenti di valore strategico per la Calabria come la sanità".
Lo affermano, in una nota, il segretario generale della Cgil della
Calabria, Vera Lamonica, ed il segretario generale della Fp-Cgil,
Luigi Veraldi. "In particolare - aggiungono Lamonica e Veraldi
- ci riesce difficile capire esattamente cosa sta avvenendo nei rapporti
con la sanità privata e con le Rsa. La CGIL, mentre apprezza
il tentativo di ricostruzione del debito che grava sul settore ed
il ripiano del deficit relativo all'anno 2007, lancia un allarme sulla
tenuta finanziaria del sistema pubblico. Infatti, se sono vere le
notizie riportate dalla stampa, e su cui il sindacato, nonostante
nei giorni scorsi ci siano stati tavoli di confronto con la Giunta
regionale, nulla sa, si rischia di registrare la situazione paradossale
per cui da una parte si tenta di sanare i debiti e dall'altra ci si
prepara a nuovi onerosi regali oggi alle Rsa come, non da molto tempo,
alle case di cura private". "Per questo - concludono i due
dirigenti della Cgil - ci sentiamo di rivolgere alla Giunta ed ai
consiglieri regionali un appello alla responsabilità ed alla
trasparenza per impedire che operazioni politiche discutibili producano
ulteriori problemi ad un settore così in sofferenza e bisognoso
di scelte che riguardano le vere priorità, che sono quelle
della riorganizzazione e della programmazione, e non certo quelle
degli interessi privati". Nicolò (FI) “Ampliare i servizi dell’azienda trasporti di Reggio” 27 mag 08 "Ho presentato un emendamento al Collegato
alla manovra finanziaria regionale per l'ampliamento della rete dei
servizi dell'Atam che si trova da tempo in difficoltà finanziarie
per precise responsabilità della Regione Calabria per il 'taglio'
dei chilometri, e quindi dei servizi offerti all'utenza". E'
quanto afferma in una nota il consigliere regionale di Forza Italia,
Alessandro Nicolò. "Il Governo Loiero - aggiunge - non
si è certamente distinto per sensibilità, responsabilità
ed attenzione nei confronti di Reggio. Tant'é. Il problema,
però è che c'é una situazione di fatto che va
recuperata con una robusta iniezione finanziaria collegata all'ampliamento
dei servizi di copertura della rete. Reggio Calabria, dagli anni '90
e' cresciuta a dismisura, non solo longitudinalmente allo Stretto,
ma soprattutto con riguardo alle zone dell'entroterra, dove sono sorte
importanti infrastrutture di servizio, come l'Università ed
il Cedir, ed iniziative urbanistiche pubbliche e private di notevole
entità. Ricercare responsabilità pregresse è
sterile e, peraltro, strumentale, al di là del boatos propagandistico,
serve oggi, una forte accelerazione dei servizi. In tal senso, e con
spirito di collaborazione ho depositato un emendamento di quasi due
milioni di euro al Bilancio 2008 per incrementare i collegamenti dell'Atam
con l'aeroporto, il porto, l'Università, gli Ospedali Riuniti
e le aree urbane periferiche, al fine di rendere uniforme l'offerta
di trasporto pubblico urbano tra le città calabresi in termini
di rapporto bus-km percorsi". "Peraltro - prosegue Nicolò
- avevo già presentato lo scorso anno un emendamento all'assestamento
di bilancio regionale 2007 per aumentare l'attuale indice di dotazione
(Km. per abitanti) dell'offerta del servizio di trasporto pubblico
urbano. La bocciatura a maggioranza del Consiglio Regionale di tale
atto normativo che traduceva in termini giuridici dei dati fattuali
evidenti, si rivelò un atto politico molto grave. La richiesta
di incrementare la dote finanziaria dell'Atam è legata comunque
a parametri fisici del territorio comunale di Reggio Calabria ed alla
sua popolazione residente, peraltro attestati da un serio studio elaborato
dalla facoltà di Ingegneria della 'Mediterranea', rimasto inattuato,
questo sì, per le inadempienze e l'insensibilità della
Giunta Regionale". Lanucara “Impegno per asili e campagne di prevenzione” 27 mag 08 "La creazione di nuovi micro-nidi ed
asili, il sostegno a campagne informative di prevenzione come quella
contro il papilloma virus, le azioni di accompagnamento all'attuazione
del Piano straordinario per il lavoro in Calabria sono alcuni dei
punti più qualificanti del nostro impegno su cui si è
concentrata l'attività della Commissione di Parità".
E' quanto afferma in una nota la presidente della commissione regionale
per le pari opportunità Antonia Lanucara. "Il dott. Vincenzo
Falcone - aggiunge - che ricopre la delega degli Affari della Presidenza,
già responsabile dell'Unità Organizzativa autonoma per
i fondi comunitari, ha assicurato che, per il 28 e 29 maggio prossimi,
in occasione della sua visita a Bruxelles, illustrerà l'iniziativa
per il lavoro portata avanti con determinazione e convinzione dalla
Commissione di parità e sottoposta all'attenzione di tutti
i soggetti politici nei vari tavoli istituzionali. In quella sede
verrà tra l'altro concordato un incontro con i vertici dell'Ue
sulle potenzialità del Piano che, senza dubbio, rappresenta
una novità politica di rilievo sulla quale si registra la piena
convergenza del presidente Loiero e dell'assessore ai fondi comunitari
Maiolo. Un altro aspetto degno di nota nel lavoro della Commissione
e che si ricollega alla più generale politica di assistenza
e di sostegno alle famiglie e alle donne, è l'impegno profuso
a favore della prima infanzia". "La creazione di asili nido
e micro-nidi - prosegue Lanucara - nei luoghi di lavoro rappresenta
infatti un atto qualificante e concreto a sostegno delle donne che
devono tra mille difficoltà conciliare i tempi della famiglia
con quelli del lavoro. Nella finanziaria di quest'anno, c'é
la sponda per attivare iniziative virtuose a condizione però
che venga approvato il Piano sociale regionale con compiti di pianificazione
e programmazione, esigenza questa, di cui ci faremo portavoci in terza
Commissione consiliare, sede competente dove già sono stati
depositati due progetti di legge. Il primo del 2006 a firma dei consiglieri
Sculco, Maiolo e Naccari Carlizzi; il secondo del 2008 ad iniziativa
del consigliere Trematerra per la creazione di servizi alla prima
infanzia, accoglienza, cura e socializzazione dei bambini nella prospettiva
della promozione del benessere psico-fisico e delle potenzialità
cognitive affettive e sociali. E' proprio in questa direzione che
chiediamo un incontro col presidente della terza Commissione consiliare
Pietro Giamborino affinché venga inserita all'ordine del giorno
della prima seduta utile, l'esame congiunto dei testi di legge per
l'approvazione del Piano regionale, per come del resto già
pienamente realizzato da altre regioni, come la Sardegna, capofila
nella promozione di queste politiche". La Presidente della commissione
Pari Opportunità ha poi evidenziato che "significativa
è l'indagine conoscitiva avviata dalla Commissione, sia rispetto
ai servizi sociali e alla normativa esistente in Calabria, che rispetto
alla legislazione prodotta dalle altre regioni. Sui servizi sociali,
che per 60 anni non hanno funzionato, a causa della mancanza di fondi
per la gestione, si registra oggi una positiva inversione di tendenza.
Auspichiamo pertanto uno scatto di reni da parte della Calabria. Sarebbe
delittuoso, infatti, se dall'inerzia della politica discendesse l'impossibilità
di attingere ai fondi già stanziati dalla Finanziaria nazionale.
Per creare un effetto moltiplicatore attraverso il coinvolgimento
dell'Assessorato alla Formazione e il raccordo con altre iniziative,
si potrebbe promuovere la formazione del personale agganciando i corsi
alla realizzazione dei micro-nidi e degli asili. Sempre sul fronte
delle iniziative, ricordiamo il sostegno alla campagna di divulgazione
sulla prevenzione del papilloma, virus causa di tumori al collo dell'utero.
500 mila, lo ricordiamo, le donne colpite nel mondo di cui 250.000
sono morte". "Sulla vaccinazione, la Commissione - conclude
- accanto alle Asl e all'Assessorato alla Sanità, sta conducendo
una battaglia di prevenzione con convegni in tutte le realtà
della Calabria per promuovere un'informazione seria e capillare favorendo
una nuova cultura cui accompagnare l'educazione sessuale nelle scuole"
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del 28/01/2004
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