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Notizie dalla Regione

 

Nucleare in Calabria, Legambiente accusa Loiero. Dibattito e polemiche

27 mag 08 "Loiero ha dimostrato di non saper dire no alle decisioni ed impostazioni del governo". Lo sostiene Legambiente in merito alle dichiarazioni sul nucleare. "Come sarebbe stato bello ed importante per la Calabria - è scritto in una nota - arrivare all'appuntamento del 7 giugno con la 'marcia per il clima', con le considerazioni politiche, le valutazioni e le analisi di Franco Laratta contro la folle idea del presidente Loiero sulla disponibilità al nucleare". "Abbiamo perso un'altra buona occasione - prosegue Legambiente - per stare sulla scena politica nazionale da protagonisti, da calabresi con una scelta di modernità. Ha dimostrato, ancora una volta, il presidente Loiero di 'non saper dire no' alle decisioni ed impostazioni del governo centrale, come fece due anni fa sulla disponibilità della Calabria a ricevere la 'deportazione dei caprioli dal Piemonte' al governo Prodi ed oggi al ministro Scajola sul nucleare". "Apprezziamo e condividiamo - ha affermato Francesco Falcone, direttore di Legambiente Calabria - l'articolo e le posizioni di secco no al nucleare da parte dell'on. Laratta, auspichiamo la stessa nettezza e chiarezza da parte, anche, di altre forze politiche e sociali". A giudizio di Legambiente, "quello che serve all'Italia ed alla Calabria è cominciare a sviluppare la produzione di energia da fonti rinnovabili insieme a una maggiore efficienza. Altri paesi Europei stanno ottenendo risultati straordinari con le fonti pulite mentre la Calabria, nonostante le sue grandissime potenzialità, continua a temporeggiare, rinunciando ad essere, come potrebbe, tra le regioni leader nella lotta al riscaldamento globale". "Nella nostra Regione - prosegue la nota - abbiamo parlato tanto di eolico, di fonti rinnovabili, ma nulla di più, solo la pubblicazione di decine e decine di concessioni regionali pubblicate sul Bollettino ufficiale regionale e poi nulla. Sullo sfondo rimangono le legittime indagini della magistratura per perseguire l'ennesimo intrigo di corruzione e corruttele intorno al denaro ed agli incentivi pubblici. Ci chiediamo e chiediamo alla classe politica regionale che fine abbia fatto il progetto del premio nobel Rubbia da realizzare a Crotone". Legambiente Calabria, conclude la nota, "parteciperà alla 'marcia per il clima' con lo slogan 'La Calabria in marcia da Saline Joniche a Rossano Calabro per una Calabria di qualita'' e speriamo che il Presidente Loiero, dopo l'investimento sul solare di Rubbia, la disponibilità sul nucleare, non faccia nessuna apertura né al carbone a Rossano o a Saline né ad ipotesi di siti di stoccaggio delle scorie radioattive magari da allocare nei pressi di Santa Severina nei siti di salgemma di Belvedere Spinello".
Sergi “Legambiente ha memoria corta”. ''Legambiente puo' scegliersi i compagni di viaggio che vuole per le sue battaglie, ci mancherebbe altro. E' strano pero' un intervento polemico sull'inesistente, cioe' su cose che il presidente non ha detto a proposito del nucleare''. Lo afferma, in una nota, Pantaleone Sergi, portavoce del presidente della regione, Agazio Loiero. ''Ritenevamo, peraltro, chiuso l'argomento - aggiunge Sergi - con la smentita delle dichiarazioni dell'onorevole Laratta il quale attribuiva a Loiero parole e intenzioni mai espresse. Legambiente mostra di avere la memoria corta perche' dimentica quel che personalmente Loiero ha fatto a tutela della Calabria, con i tanti no al carbone, sia a suo tempo a Gioia Tauro, sia recentemente per Rossano Calabro e Saline Joniche. Sulla questione del nucleare, interpellato da un giornalista, pur non escludendone il ricorso per risolvere il dramma energetico, Loiero non ha certo candidato la Calabria a ospitare una centrale. Tutt'altro. Ha detto, di fatto, che la Calabria come produttrice di energia non poteva essere una delle regioni interessata a siti nucleari''. ''Ne' carbone, dunque, ne' nucleare - aggiunge Sergi - e trovo strumentale, ma non mi meraviglio piu' di tanto, che ci si appigli a false interpretazioni gia' smentite. Il problema e' tra chi parla, dichiara, afferma e chi agisce. Il presidente agisce. Non ha bisogno di attendere le sollecitazioni delle varie associazioni ambientaliste per condurre la sua politica di settore. Prende nota, come e' giusto che sia, delle varie posizioni, ma ha le sue idee che non prevedono, lo ripeto una volta per tutte, l'accettazione del nucleare. Sono quelle idee che hanno portato al programma di abbattimento degli ecomostri, di tutela del paesaggio e altre iniziative, cose per cui Legambiente ha osannato il presidente''.
Legambiente “Vogliamo Calabria migliore”. ''La politica di Legambiente a tutti i livelli e' di stimolare il dibattito e cercare di portare sulla propria linea politica le decisioni della politica che sta nelle istituzioni''. Lo afferma il direttore di Legambiente Calabria, Francesco Falcone, in relazione a quanto affermato dal portavoce del presidente della Regione. ''E' certo - aggiunge - che le responsabilita' per i cittadini che fanno associazionismo sono maggiori e gli obiettivi che ci poniamo come legambientini e' ambizioso: volere una Calabria migliore di quella che e', una Calabria della qualita' dei piccoli Comuni, della mobilita' sostenibile attraverso il recupero delle tratte ferrate dismesse, dei Parchi, dell'agricoltura di qualita', della tutela del paesaggio e della biodiversita'. Legambiente e' quell'Associazione che quando si fanno scelte giuste non puo' che darne atto ed elogiarne le scelte e la politica che la attua: la politica che difende la legalita', che combatte gli abusivismi e gli ecomostri, che ferma il ponte sullo Stretto ed il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro e che dice no al carbone''. ''Allo stesso tempo, pero' - sostiene ancora Falcone - non possiamo, per l'appunto, contrastare una politica che sconfessa quanto di buono si fa. L'invito al Presidente Loiero e' di essere partecipe e protagonista insieme a noi il 7 giugno a Milano per dire no al nucleare e tanti si' alle fonti rinnovabili''
Guagliardi (PRC) “Nettamente contrari”. Il Presidente del gruppo di Rifondazione Comunista in Consiglio regionale, Damiano Guagliardi, in una nota, ha ribadito la "netta contrarietà di rifondazione comunista rispetto alla generale tendenza nuclearista". "A proposito - ha detto Guagliardi - del dibattito sviluppatosi sulla stampa in questi giorni circa la possibilità che la Regione Calabria possa essere interessata ad ospitare una centrale nucleare per la produzione di energia, seppur questa ipotesi è stata smentita dal Portavoce della Presidenza della Giunta Regionale, ritengo opportuno ribadire la netta contrarietà di Rifondazione Comunista rispetto alla generale tendenza nuclearista. Già quando si era individuato in Scanzano Jonico il sito unico nazionale per lo smaltimento di scorie radioattive, ed in seguito si era paventata la possibilità di spostare quel sito, la cui realizzazione era stata impedita dalle mobilitazioni popolari, in Calabria, il Consiglio Regionale fece proprio ed approvò all'unanimità un ordine del giorno presentato da Rifondazione Comunista per dichiarare la Calabria regione denuclearizzata, scongiurando quella scellerata ipotesi". "Intendiamo procedere - prosegue - su quella strada, sancita peraltro da un Referendum popolare, ritenendo la scelta del nucleare assai pericolosa per la salute dei cittadini, oltre che onerosa sul piano degli investimenti, e di lunga realizzazione. La Calabria, invece, deve puntare allo sviluppo sostenibile ed eco-compatibile, favorendo non i mega-impianti come l'eolico selvaggio, ma l'incremento della produzione di energia pulita da fonte rinnovabile finalizzata all'auto-consumo".

Diga sul Melito: Astaldi “Progetto ineseguibile”. Manno “Avanti con il riappalto”

27 mag 08 "La consulenza tecnica disposta dal Collegio arbitrale chiamato a dirimere la controversia tra l'Impresa Astaldi ed il Consorzio di Bonifica Alli Punta di Copanello ha già acclarato l'ineseguibilità tecnica del progetto della diga sul fiume Melito posto a base di gara, così come peraltro da tempo da noi denunciato". E' quanto afferma in un comunicato l'impresa Astaldi. La presa di posizione dell'impresa Astaldi è da mettere in relazione, si aggiunge nel comunicato, "alle recenti dichiarazioni rese alla stampa dal dott. Grazioso Manno, Presidente del Consorzio, inerenti l'iniziativa dello stesso Consorzio di risoluzione contrattuale per inadempimento". "L'iniziativa di risoluzione contrattuale per inadempimento dell'impresa - sostiene ancora la Astaldi - appare pertanto, da un lato, priva di qualsiasi presupposto e, per altro verso, causa di ulteriori responsabilità patrimoniali del Consorzio, già gravemente esposto in termini risarcitori nei confronti dell'impresa, oltre che lesiva dell'immagine della società".
Manno “Avanti con il riappalto”: "Ad Astaldi abbiamo solo da dire: siamo stanchi di parole, noi andiamo avanti con il riappalto". E' quanto afferma in una nota il presidente del consorzio di bonifica Alli Punta di Copanello, Grazioso Manno, circa le affermazioni dell'impresa Astaldi sulla realizzazione della diga sul fiume Melito. "Preso atto - aggiunge Manno - del comunicato di Astaldi reputiamo opportuno non rispondere alle certo non inedite note tecniche e legali che avranno modo di essere smentite nelle sedi più opportune. Certi delle nostre ragioni, siamo, di fatto, troppo impegnati ad andare avanti con il riappalto dell'opera e con gli adempimenti relativi al recupero degli oltre 16 milioni di euro più interessi che Astaldi, molti anni fa, ha incassato quale anticipazione".

L’ass. Maiolo a Vibo presenta il bando per il dopo alluvione

27 mag 08 La Regione ha presentato i risultati del bando per il reinserimento al lavoro emanato nel dicembre scorso e deciso dopo l'alluvione del 2006. L'assessore regionale alla programmazione comunitaria e alle Politiche del Lavoro, Mario Maiolo, ha illustrato l'esito dell'iniziativa nel corso di una conferenza stampa nella sala giunta della Provincia alla presenza del sottosegretario alla presidenza della Regione, Gaetano Bruni, al consigliere regionale Bruno Censore, al presidente della Provincia Francesco De Nisi, al suo vice, Damiano Silipo, all'assessore Vito Teti nonche' ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e ad una rappresentanza dei disoccupati vibonesi. Maiolo ha sottolineato come il bando e' stato il risultato di un'intensa attivita' di concertazione tra le istituzioni e le forze sindacali avviata dopo l'alluvione del 2006 per far fronte alle emergenze occupazionali aggravate dal nubifragio. Il piano, elaborato dall'allora presidente della Provincia Ottavio Bruni prevedeva la pubblicazione di un bando pubblico sull'Asse III - Risorse umane del vecchio Por. Sono stati, in tutto 2500 le persone che hanno presentato domanda di adesione al programma e di questi, ben 808 sono risultati in possesso dei requisiti richiesti. Alla fine soltanto 308 potranno rientrare effettivamente nel programma di reinserimento, in base alle risorse disponibili. Sul fronte opposto, quello delle imprese, hanno risposto 21 aziende, 12 delle quali sono state ammesse agli incentivi. In tutto, il progetto ha una disponibilita' economica di 6.5 milioni di euro che consentono l'erogazione a favore delle imprese di 30.000 euro in tre anni per ciascun lavoratore assunto. ''Un segnale esplicito di vicinanza - ha detto Maiolo - che rafforza gli intenti programmatici e operativi a favore della lotta alla disoccupazione. Ora la palla passa alla Provincia e agli Uffici per l'impiego che dovranno attivarsi per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, vagliando, ed eventualmente integrando, la formazione dei singoli lavoratori affinche' siano aderenti ai profili professionali richiesti dalle aziende coinvolte''.

Iniziative UE per la pesca sul caro gasolio

27 mag 08 Iniziativa comune italo-francese per venire in aiuto ai pescatori europei accomunati dalla continua crisi dovuta al caro-gasolio. "Italia e Francia - ha spiegato il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia, a Brdo dove si chiude oggi la riunione informale dei ministri dell'agricoltura dell'Ue - concordano sul fatto che la situazione, in relazione al caro-gasolio, è gravissima e insostenibile e intendono sostenere un'azione comune per innalzare la soglia degli aiuti 'de minimis'", ossia quei contributi che non necessitano di una preventiva notifica e via libera di Bruxelles . L'idea che si vuole portare avanti è di raddoppiare l'ammontare globale dei contributi de minimis autorizzati per Paese membro. Nel caso dell'Italia si tratterebbe di raddoppiare i circa 100 milioni di euro di aiuti complessivi autorizzati per il settore: la metà dovrebbe essere pagata dalla stato membro, l'altra metà dall'Europa. L'attuale normativa europea prevede la concessione, ad ogni azienda, di aiuti 'de minimis' per un massimo di 30.000 euro per triennio (10.000 euro l'anno). Avendo l'Italia una flotta di circa 14.000 pescherecci, molti dei quali di piccole dimensioni, l'aiuto finisce per essere molto parcellizzato e quindi meno efficace. Il ministro francese della pesca, Michel Barnier ha fatto sapere che intende portare avanti una forte iniziativa a sostegno dei pescatori nel semestre di presidenza francese dell'Ue, che inizia il prossimo primo luglio per terminare a fine anno. Italia e Francia dovrebbero poter contare sul sostegno di altri partner europei, come la Germania, che sarebbe favorevole - spiegano fonti comunitarie - a rendere meno rigide le restrizioni imposte dall'Ue.

I Presidenti chiedono una legge riforma delle Comunità Montane

27 mag 08 I presidenti delle comunità montane (Destra Crati, Media Valle Crati, Unione delle Valli, Sila Greca, Silana, Pollino e delle Serre Consentine) hanno sottoscritto un documento nel quale chiedono alla giunta ed al Consiglio Regionale, di avviare un immediato processo di concertazione per giungere, entro il 30 giugno, ad una legge di riforma, che dia innanzitutto ruolo e specifiche funzioni alle Comunità montane. Alla firma del documento si è giunti al termine di un incontro svoltosi ad Acri e promosso dall'Uncem e dalla Comunità montana Destra Crati. "Esprimiamo - sostengono i Presidenti delle Comunità Montane - viva preoccupazione, per i ritardi accumulati dalla Regione Calabria, che a distanza di appena un mese dalla scadenza del 30 giugno prevista dalla legge Finanziaria 2008, non ha ancora predisposto alcuna proposta di riforma. Condividiamo le scelte della delegazione regionale dell'Uncem, che individua la Comunità montana quale livello ottimale per la gestione dei servizi ed unico soggetto associativo dei comuni membri, esclude dagli ambiti territoriali i comuni costieri e quelli con popolazione superiore a 25.000 abitanti, prevede la riduzione del numero delle Comunità montane e del numero dei componenti degli organi, e la riduzione delle indennità degli amministratori". "Chiediamo - proseguono - di avviare un immediato processo di concertazione con l'insieme delle Autonomie Locali, al fine di pervenire entro la data del 30 giugno ad una legge di riforma, che dia innanzitutto ruolo e specifiche funzioni alle Comunità montane, che dovranno essere potenziate sia come Enti locali preposti al governo della montagna, sia come unioni di comuni, per la gestione associata dei servizi, sia come soggetti deputati alla programmazione economico-sociale del territorio. Ci batteremo e vigileremo per impedire il varo di una riforma di stampo clientelare, che sia priva di contenuti e che non scaturisca da scelte chiare, dirette a rafforzare e potenziare le Comunità montane ed a valorizzare i territori montani"

Parte il master Ecopolis per la Valle del Raganello

27 mag 08 Partirà nei prossimi giorni un progetto a carattere internazionale, il Master EcoPolis in Politiche ambientali e territoriali per la sostenibilità e lo sviluppo della Valle del Raganello. "Si tratta - è detto in un comunicato - di un'esperienza di formazione avanzata di tipo multidisciplinare, finalizzata a promuovere approcci innovativi allo sviluppo locale sostenibile di città e territori. Un progetto che approda in Calabria grazie alla collaborazione sinergica delle Università di Ferrara, Arcavacata (Dipartimento di Pianificazione Territoriale) e di cinque atenei latinoamericane (Cile, Uruguay, Argentina, Brasile, Ruanda) con l'obiettivo culturale, scientifico e didattico, di coniugare le dimensioni dell'economia e dell'ecologia con quelle del territorio, in una visione strategicamente orientata ad uno sviluppo economico, fisico e sociale, ecologicamente e socialmente orientato". "Fulcro di questo prestigioso evento, che metterà sotto l'esame di studiosi provenienti da ogni dove tutte le peculiarità dell'Ecomuseo del Paesaggio della Valle del Raganello - si afferma anxcora nella nota - sarà la piccola cittadina di origini arbëreshë Civita, situata proprio in uno dei posti più incantati della Valle, ai piedi del Monte Pollino. Il programma del Master, ricco ed articolato, si espleterà nel corso di 21 giorni a partire dal prossimo primo giugno, data in cui arriveranno in Calabria gli studiosi del territorio. Si partirà il 2 giugno con la presentazione del Workshop EcoPolis. I gruppi di lavoro si muoveranno successivamente nei paesi della Valle del Raganello per indagini territoriale e incontri con i soggetti locali. Il 7 giugno è previsto il convegno "Conoscere l'ambiente" a Rossano Calabro, mentre dal 9 al 20 giugno i gruppi saranno all'Unical per analizzare i dati raccolti. Il momento centrale del Master avrà luogo il 21 giugno a Civita in occasione della seconda Giornata nazionale del paesaggio in occasione della quale saranno presentati i risultati del workshop nel corso di una manifestazione di musica, poesia e spettacolo cui parteciperanno l'attore Edoardo Sylos Labini, la cantante Barbara Eramo e la Piccola Banda Ikona. L'iniziativa, patrocinata dall'assessorato regionale all'Ambiente, sarà realizzata grazie anche alla collaborazione dell'ente Parco del Pollino.

Bova “Sul Corecom abbiamo rispettato la legge”

27 mag 08 "I fatti ci hanno testimoniato che eravamo nella legge". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, si è espresso durante una conferenza stampa per presentare il 'dossier' Corecom, una vicenda che ha impegnato con dure polemiche mediatiche l'ultimo anno di attività istituzionale della Regione. Bova, che era affiancato dal portavoce, Giampaolo Latella, dal segretario generale del Consiglio, avv. Giulio Carpentieri e dal capo di gabinetto, avv. Giuseppe Strangio, ha fatto avere ai giornalisti presenti una corposa documentazione attestante i vari gradi di giudizio, ordinanze di tribunali ordinari ed amministrativi e una delibera del Garante delle Comunicazioni, tutte uniformate al rigetto dei vari ricorsi presentati nel tempo da quattro ex componenti dell'organismo. "La questione era nata - ha ricordato Bova - a seguito della decisione del Consiglio regionale di ridurre da cinque a tre il numero dei componenti il Corecom regionale. Su questa decisone si era innestata una serie di ricorsi, accompagnata da una campagna mediatica, da parte di quattro ex membri dell'organismo, che avevano avuto anche l'appoggio di alcuni parlamentari, per accreditare persino l'incostituzionalità del provvedimento. Da parte nostra - ha detto il presidente del Consiglio - avevamo tenuto un atteggiamento sobrio, nell'attesa che le varie contestazioni producessero i loro effetti. Però, né il Governo, né l'Agicom, nonostante fortissime pressioni, decisero nel senso richiesto dai ricorrenti. Undici ricorsi che non hanno mai trovato un solo magistrato che ne accogliesse i contenuti e prodotti nel vano tentativo di bloccare un processo di riforma e di riduzione dei costi della politica. Un esempio, il nostro - ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale - che è stato ben presto seguito da altre Regioni". Il presidente Bova, nel prosieguo della conferenza stampa, si é soffermato sull'attuale momento politico- istituzionale ed ha rammentato che "nel 2004 si spendevano 15 milioni di euro per il funzionamento delle strutture dei gruppi consiliari, mentre l'ultima norma riduce a cinque milioni quell'impegno finanziario. Le somme risparmiate - ha detto Bova - saranno destinate ad accrescere la disponibilità di finanziamento delle borse di studio per i giovani calabresi più meritevoli. Un progetto su cui saranno riversati ulteriori tre milioni di euro di fondi europei, una cifra che supera complessivamente l'intera posta assegnata dal resto delle Regioni d'Italia per simili iniziative". Bova ha affermato, inoltre, che "il Consiglio regionale farà concorsi pubblici con modalità che rimarranno nella storia, con criteri e metodi secondo cui nessuno potrà dire di essere meno degli altri, se non per questioni di merito, selezionando il personale in maniera trasparente". Parlando di federalismo fiscale, Bova ha detto che "si tratta di un problema molto serio. Alcune regioni avranno di più, altre, come la Calabria, significativamente di meno. Niente ci verrà regalato". Sulla decisione del Governo centrale di dirottare i fondi destinati a Fintecna per importanti infrastrutturazioni del Mezzogiorno, in particolare della Calabria e della Sicilia, verso la copertura del taglio dell'Ici, il presidente del Consiglio regionale ha detto "di essere convinto, senza strumentalizzazioni o polemiche, che bisogna mantenerne la destinazione originaria, ed il Consiglio regionale, nelle forme che riterrà opportuno, ha il dovere di sostenere l'impegno originario di quei fondi". Infine, Giuseppe Bova, sulla scelta di optare per il Parlamento europeo, ha reso noto che "la questione è oggetto di discussione anche con i gruppi della maggioranza. Se mi si chiede di restare non farò certamente due cose insieme. C'é una riflessione politica in corso. Insieme a questo voglio però dire, per sgombrare il campo da malevole interpretazioni, che il Consiglio regionale ha già deciso da tempo, in casi simili, la corresponsione di una sola indennità di carica".
La replica. ''Il presidente Bova conosce la verita', la dica. In ogni caso noi chiariremo punto per punto le inesattezze e le bugie dette stamani''. Lo affermano in una nota congiunta gli ex componenti del Corecom, Flavio Cedolia, Mario Campanella, Raffaele Naccarato e Giuseppe Sulla. Gli ex componenti del Corecom venerdi' 30 maggio prossimo terranno una conferenza stampa al Bar Due Palme di Cosenza. ''Oggi il presidente Bova - proseguono - ha parlato di risultati positivi in urgenza ma non ha fatto cenno all'udienza aperta del Tar per il merito: nel caso dovesse andare male siamo certi che il Consiglio di Stato fara' giustizia dello scempio di cui siamo stati vittima. Bova non fa cenno alle inchieste della procura e della Corte dei Conti in corso e ad una realta' che si e' sviluppata grazie ai suoi uomini con due imprese che hanno ricevuto finanziamenti corposi pur non avendo i requisiti di legge e dopo avere deliberatamente adulterato le procedure concorsuali''.

CGIL “No a decisioni improvvisate sulla sanità”

27 mag 08 "Ci auguriamo vivamente che il Consiglio regionale non assuma decisione improvvisate e poche chiare soprattutto su argomenti di valore strategico per la Calabria come la sanità". Lo affermano, in una nota, il segretario generale della Cgil della Calabria, Vera Lamonica, ed il segretario generale della Fp-Cgil, Luigi Veraldi. "In particolare - aggiungono Lamonica e Veraldi - ci riesce difficile capire esattamente cosa sta avvenendo nei rapporti con la sanità privata e con le Rsa. La CGIL, mentre apprezza il tentativo di ricostruzione del debito che grava sul settore ed il ripiano del deficit relativo all'anno 2007, lancia un allarme sulla tenuta finanziaria del sistema pubblico. Infatti, se sono vere le notizie riportate dalla stampa, e su cui il sindacato, nonostante nei giorni scorsi ci siano stati tavoli di confronto con la Giunta regionale, nulla sa, si rischia di registrare la situazione paradossale per cui da una parte si tenta di sanare i debiti e dall'altra ci si prepara a nuovi onerosi regali oggi alle Rsa come, non da molto tempo, alle case di cura private". "Per questo - concludono i due dirigenti della Cgil - ci sentiamo di rivolgere alla Giunta ed ai consiglieri regionali un appello alla responsabilità ed alla trasparenza per impedire che operazioni politiche discutibili producano ulteriori problemi ad un settore così in sofferenza e bisognoso di scelte che riguardano le vere priorità, che sono quelle della riorganizzazione e della programmazione, e non certo quelle degli interessi privati".

Nicolò (FI) “Ampliare i servizi dell’azienda trasporti di Reggio”

27 mag 08 "Ho presentato un emendamento al Collegato alla manovra finanziaria regionale per l'ampliamento della rete dei servizi dell'Atam che si trova da tempo in difficoltà finanziarie per precise responsabilità della Regione Calabria per il 'taglio' dei chilometri, e quindi dei servizi offerti all'utenza". E' quanto afferma in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò. "Il Governo Loiero - aggiunge - non si è certamente distinto per sensibilità, responsabilità ed attenzione nei confronti di Reggio. Tant'é. Il problema, però è che c'é una situazione di fatto che va recuperata con una robusta iniezione finanziaria collegata all'ampliamento dei servizi di copertura della rete. Reggio Calabria, dagli anni '90 e' cresciuta a dismisura, non solo longitudinalmente allo Stretto, ma soprattutto con riguardo alle zone dell'entroterra, dove sono sorte importanti infrastrutture di servizio, come l'Università ed il Cedir, ed iniziative urbanistiche pubbliche e private di notevole entità. Ricercare responsabilità pregresse è sterile e, peraltro, strumentale, al di là del boatos propagandistico, serve oggi, una forte accelerazione dei servizi. In tal senso, e con spirito di collaborazione ho depositato un emendamento di quasi due milioni di euro al Bilancio 2008 per incrementare i collegamenti dell'Atam con l'aeroporto, il porto, l'Università, gli Ospedali Riuniti e le aree urbane periferiche, al fine di rendere uniforme l'offerta di trasporto pubblico urbano tra le città calabresi in termini di rapporto bus-km percorsi". "Peraltro - prosegue Nicolò - avevo già presentato lo scorso anno un emendamento all'assestamento di bilancio regionale 2007 per aumentare l'attuale indice di dotazione (Km. per abitanti) dell'offerta del servizio di trasporto pubblico urbano. La bocciatura a maggioranza del Consiglio Regionale di tale atto normativo che traduceva in termini giuridici dei dati fattuali evidenti, si rivelò un atto politico molto grave. La richiesta di incrementare la dote finanziaria dell'Atam è legata comunque a parametri fisici del territorio comunale di Reggio Calabria ed alla sua popolazione residente, peraltro attestati da un serio studio elaborato dalla facoltà di Ingegneria della 'Mediterranea', rimasto inattuato, questo sì, per le inadempienze e l'insensibilità della Giunta Regionale".

Lanucara “Impegno per asili e campagne di prevenzione”

27 mag 08 "La creazione di nuovi micro-nidi ed asili, il sostegno a campagne informative di prevenzione come quella contro il papilloma virus, le azioni di accompagnamento all'attuazione del Piano straordinario per il lavoro in Calabria sono alcuni dei punti più qualificanti del nostro impegno su cui si è concentrata l'attività della Commissione di Parità". E' quanto afferma in una nota la presidente della commissione regionale per le pari opportunità Antonia Lanucara. "Il dott. Vincenzo Falcone - aggiunge - che ricopre la delega degli Affari della Presidenza, già responsabile dell'Unità Organizzativa autonoma per i fondi comunitari, ha assicurato che, per il 28 e 29 maggio prossimi, in occasione della sua visita a Bruxelles, illustrerà l'iniziativa per il lavoro portata avanti con determinazione e convinzione dalla Commissione di parità e sottoposta all'attenzione di tutti i soggetti politici nei vari tavoli istituzionali. In quella sede verrà tra l'altro concordato un incontro con i vertici dell'Ue sulle potenzialità del Piano che, senza dubbio, rappresenta una novità politica di rilievo sulla quale si registra la piena convergenza del presidente Loiero e dell'assessore ai fondi comunitari Maiolo. Un altro aspetto degno di nota nel lavoro della Commissione e che si ricollega alla più generale politica di assistenza e di sostegno alle famiglie e alle donne, è l'impegno profuso a favore della prima infanzia". "La creazione di asili nido e micro-nidi - prosegue Lanucara - nei luoghi di lavoro rappresenta infatti un atto qualificante e concreto a sostegno delle donne che devono tra mille difficoltà conciliare i tempi della famiglia con quelli del lavoro. Nella finanziaria di quest'anno, c'é la sponda per attivare iniziative virtuose a condizione però che venga approvato il Piano sociale regionale con compiti di pianificazione e programmazione, esigenza questa, di cui ci faremo portavoci in terza Commissione consiliare, sede competente dove già sono stati depositati due progetti di legge. Il primo del 2006 a firma dei consiglieri Sculco, Maiolo e Naccari Carlizzi; il secondo del 2008 ad iniziativa del consigliere Trematerra per la creazione di servizi alla prima infanzia, accoglienza, cura e socializzazione dei bambini nella prospettiva della promozione del benessere psico-fisico e delle potenzialità cognitive affettive e sociali. E' proprio in questa direzione che chiediamo un incontro col presidente della terza Commissione consiliare Pietro Giamborino affinché venga inserita all'ordine del giorno della prima seduta utile, l'esame congiunto dei testi di legge per l'approvazione del Piano regionale, per come del resto già pienamente realizzato da altre regioni, come la Sardegna, capofila nella promozione di queste politiche". La Presidente della commissione Pari Opportunità ha poi evidenziato che "significativa è l'indagine conoscitiva avviata dalla Commissione, sia rispetto ai servizi sociali e alla normativa esistente in Calabria, che rispetto alla legislazione prodotta dalle altre regioni. Sui servizi sociali, che per 60 anni non hanno funzionato, a causa della mancanza di fondi per la gestione, si registra oggi una positiva inversione di tendenza. Auspichiamo pertanto uno scatto di reni da parte della Calabria. Sarebbe delittuoso, infatti, se dall'inerzia della politica discendesse l'impossibilità di attingere ai fondi già stanziati dalla Finanziaria nazionale. Per creare un effetto moltiplicatore attraverso il coinvolgimento dell'Assessorato alla Formazione e il raccordo con altre iniziative, si potrebbe promuovere la formazione del personale agganciando i corsi alla realizzazione dei micro-nidi e degli asili. Sempre sul fronte delle iniziative, ricordiamo il sostegno alla campagna di divulgazione sulla prevenzione del papilloma, virus causa di tumori al collo dell'utero. 500 mila, lo ricordiamo, le donne colpite nel mondo di cui 250.000 sono morte". "Sulla vaccinazione, la Commissione - conclude - accanto alle Asl e all'Assessorato alla Sanità, sta conducendo una battaglia di prevenzione con convegni in tutte le realtà della Calabria per promuovere un'informazione seria e capillare favorendo una nuova cultura cui accompagnare l'educazione sessuale nelle scuole"

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