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La Regione approva il bilancio

 

Il Consiglio regionale approva il bilancio alle prime luci dell’alba

30 mag 08 Il Consiglio regionale ha approvato poco prima dell'alba di stamani il Bilancio di previsione 2008 della Regione, il Collegato ed il Bilancio pluriennale. La manovra finanziaria ammonta a circa 9,4 miliardi di euro, con la sanità che rappresenta ancora oggi poco più del 40% della spesa complessiva, con una tendenza però al decremento rispetto all'anno precedente (il 2007) di circa il 4%. Tra le altre "voci" consistenti del Bilancio 2008, spiccano altresì i dati finanziari impegnati per lo sviluppo economico (1,9 miliardi di euro), per l'uso e la salvaguardia del territorio (1,8 miliardi di euro), i fondi destinati all'istruzione ed alla formazione (oltre 700 milioni di euro), le spese per il funzionamento generale dell'ente (600 milioni di euro). "Ci siamo preoccupati - ha detto l'assessore al Bilancio, Demetrio Naccari Carlizzi - di avviare una serie di misure finalizzate a riqualificare nel suo insieme la spesa regionale, distogliendola da impieghi non sostenuti da motivazioni di efficienza e produttività e riorientandola verso finalità di riconosciuta e sicura utilità economica e sociale. Il dato certamente più innovativo - ha ribadito Demetrio Naccari Carlizzi - è costituito dal fatto che abbiamo reso disponibili nel Bilancio anche i dati che provengono dai fondi strutturali di modo che la Regione potrà contare su tutte le risorse disponibili per individuare le strategie complessive di sviluppo e di promozione del territorio. Inoltre, la manovra di Bilancio sarà riclassificata per `missionì e `programmì e, di conseguenza, diventerà più flessibile e trasparente, un criterio, questo, già diffusosi nel sistema economico britannico ed in altre realtà europee". Demetrio Naccari Carlizzi, ha anche spiegato le ragioni della decisione di inserire nel Bilancio 2008 i dati della programmazione comunitaria: "Lo sviluppo della Regione può dipendere anche dal modo in cui le scelte vengono elaborate e realizzate. E questo è ancor più vero se si considera l'opportunità dell'utilizzo dei Fondi comunitari. In questa direzione - ha concluso Naccari Carlizzi - si avvia un programma di semplificazione amministrativa per l'attuazione delle leggi regionali di spesa, finalizzato alla verifica della coerenza delle disposizioni di spesa con gli obiettivi della programmazione comunitaria espressi nel Por-Fesr, nel Por-Fse e nel Psr ed alla predisposizione di interventi di razionalizzazione legislativa"

Il Rettore di Catanzaro lamenta “Lesa nostra autonomia”. Loiero “Chiamerò il rettore”

30 mag 05 L'art. 31 della legge finanziaria approvato ieri dal Consiglio regionale "lede totalmente l'autonomia della nostra Università": è netto il giudizio del rettore dell'ateneo di Catanzaro, Francesco Saverio Costanzo. La norma approvata dall'assemblea prevede il commissariamento unilaterale dell'Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini, conferendo al nominando commissario il compito di procedere alla riorganizzazione dell'Azienda. "Questa legge - sostiene Costanzo - compromette gravemente i rapporti fra le due istituzioni e viola quanto previsto dall'art 5, commi 6 e 7, del vigente protocollo d'intesa Regione-Università. La legge nazionale prevede che ci sia il concerto tra Università e Regione anche perché c'é una diversità di formazione rispetto al medico ospedaliero. In ogni caso tutto questo non esiste in alcuna altra parte d'Italia. Il rettore Costanzo sottolinea che "la nomina o la revoca del direttore generale dell'Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini deve essere fatta d'intesa tra presidente della Giunta regionale e Rettore così come sancito dalle vigenti disposizioni di legge sopra richiamate. La stessa Corte Costituzionale, con sentenza 233/2006 si è espressa chiaramente su questa questione riconfermando l'obbligo dell'intesa fra Regione e Università Magna Grecia prevista per la nomina o revoca del direttore generale. Se ci si dovesse dire ora che la concertazione rimane anche questo non va bene perché nel testo tutto ciò non è scritto". "La motivazione dell'art. 31 che sostiene l'urgente necessità del commissariamento - sottolinea ancora il rettore Costanzo - è basata su l'ipotesi dell'integrazione Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio/Azienda Ospedaliero-Universitaria Mater Domini prevista nella proposta di piano sanitario regionale, non ancora approvata dal Consiglio regionale. Il sistema dei rapporti fra Università e Regione per il governo gestionale ed organizzativo della Sanità Universitaria è basato su delicati equilibri istituzionali definiti dalle leggi nazionali, che l'art. 31 della legge regionale ieri approvata viola in modo plateale". "L'Università in tutte le sue componenti docenti, personale non docente, studenti è pronta a scendere in piazza per difendere con forza le proprie ragioni ed ad adire tutte le vie legali utili per annullare una legge fortemente lesiva dei diritti dell' Università".
Loiero disponibile al confronto. "Chiamerò il rettore dell'Università di Catanzaro e, credo, che troveremo una soluzione". Lo ha detto il presidente della Regione, Agazio Loiero, rispondendo ad una domanda sull'approvazione dell'art. 31 della legge finanziaria regionale relativo alle procedure di nomina del direttore generale dell'azienda ospedaliera universitaria. Il contenuto della norma, che elimina il concerto tra Regione e Università approvata dal Consiglio regionale, secondo il rettore Francesco Saverio Costanzo "lede totalmente l'autonomia dell'Università". "Ho cercato di portare un altro tipo di emendamento - ha aggiunto Loiero - che salvasse la situazione, ma la cosa purtroppo, in Consiglio regionale, non è passata e si è votato su quello che poi è stato approvato. Sostanzialmente, sulla questione, sono andato in minoranza anche se non c'ero perché sono andato via un'ora prima. Ci sono margini anche al di là delle norme che ognuno interpreta nella maniera più congrua rispetto ad alcuni interessi che sono legittimi".
Spaziante amareggiato. "Sono anch'io molto dispiaciuto per la reazione che il rettore dell'Università di Catanzaro, Saverio Francesco Costanzo, ha avuto a seguito della norma approvata questa notte dal Consiglio regionale". Lo afferma, in una nota, l'assessore regionale alla Salute, Vincenzo Spaziante. "Come ha già detto il presidente Loiero e come io stesso ho cercato di fare, d'accordo con lui che si era dovuto allontanare dall'aula - aggiunge Spaziante - era stata immaginata una soluzione fondata su una sostanziale condivisione da parte dell'Università del percorso che avevamo immaginato. Purtroppo, in Consiglio si è formata una volontà diversa che non ha colto le nostre intenzioni e preoccupazioni. Questa reazione, che pure comprendiamo, ugualmente ci amareggia, perché ci troviamo di fronte a una realtà ospedaliera alla quale teniamo in modo particolare, apprezzandone in pieno la validità, come stanno a testimoniare le ingenti risorse che ad essa destiniamo. La situazione gestionale dell'Azienda, oggetto di contestazioni generalizzate, ampiamente riprese dai mezzi di informazione, era però giunta ad un punto tale di criticità da imporre l'assunzione di misure drastiche e immediate, volte a ricreare le basi di una nuova fase nella vita dell'Azienda, al cui rilancio non faremo mancare il nostro supporto. Di tutto ciò, per altro, avevo avuto modo di parlare tempo addietro con il Rettore, che aveva condiviso i nostri motivi di preoccupazione". "Naturalmente - conclude Spaziante - il nostro impegno potrà trarre da queste decisioni nuova energia in una prospettiva che sarà improntata al massimo rispetto dell'autonomia dell'ente e della collaborazione tra Università e Regione, che costituisce per noi irrinunciabile presupposto. Sono sicuro che sapremo risolvere insieme gli effetti di questo episodio"
Convocata conferenza stampa. Il rettore dell'Università Magna Grecia di Catanzaro, Francesco Saverio Costanzo terrà, nella prossima settimana, una conferenza stampa sulla vicenda dell'art.31 della legge finanziaria regionale. Il provvedimento, votato dal Consiglio regionale in sede di approvazione del bilancio, prevede il commissariamento unilaterale dell'azienda ospedaliera Policlinico Mater Domini. Una decisione fortemente contestata dalla massima autorità accademica dell'ateneo catanzarese e che sancisce la nomina di un commissario per la riorganizzazione dell'azienda facendo venire meno - affermano le autorità accademiche - il concerto tra Regione e Università.

Napoli “Aumentato lo stipendio ai capigruppo”

30 mag 08 Il Consiglio regionale ha approvato un emendamento al bilancio attribuendo ai capigruppo un aumento di 1.300 euro al mese. Lo sostiene Angela Napoli. Un aumento, ha sostenuto la deputata del Pdl, che arriva a "fronte di un'indennità dei singoli consiglieri che risulta fra le più alte e nel silenzio assordante dell'opposizione" e in una regione in cui, per "Eurispes, ci sono 100 mila occupati poveri e 250 mila famiglie che vivono il disagio sociale". "Proprio questo consiglio regionale, il più inquisito d'Italia - ha affermato in una nota Angela Napoli - che ha sopportato costi esorbitanti per il funzionamento delle sue strutture speciali, soltanto oggi ridimensionate, autopremia lautamente i suoi capigruppo e contemporaneamente colpisce le famiglie meno abbienti con l'abrogazione della modulazione per fasce di reddito dell'addizionale Irpef regionale". "L'ulteriore penalizzazione per i cittadini calabresi - ha proseguito la parlamentare - viene giustificata dalla necessità di coprire parte del disavanzo della spesa sanitaria relativo al 2007 (116 milioni di euro) causato da disorganizzazione, sperperi e mancanza di adeguati controlli, segnalati anche dalle speciali Commissioni ministeriali ed ai quali le varie Giunte regionali non hanno ancora posto alcun rimedio". "Certamente - ha concluso Angerla Napoli - saranno soddisfatti Bova e Loiero, ma mi domando se analoga soddisfazione potranno avere i cittadini calabresi quando si renderanno conto dell'ennesimo danno subito da coloro che si ostinano, nonostante tutto, a continuare a gestire la vita di questa Regione".

Sbarra (CISL) “Ingiusta sospensione norma sull’IRPEF”

30 mag 08 "Inaccettabile ed ingiusto il provvedimento assunto dal Consiglio Regionale di sospendere l'introduzione dello scaglionamento e della progressione del prelievo fiscale legato all'addizionale regionale Irpef confermando anche per il 2008 l'aliquota fissa dell'1,40%". E' quanto afferma in una nota il segretario generale della Cisl della Calabria, Luigi Sbarra. "La Legge Regionale 9 dell'11.05.2007 Art.25 - prosegue - aveva rimodulato le disposizioni in materia di Addizionale Regionale Irpef disponendo a partire dal 1 Gennaio 2008 la progressività del prelievo secondo alcuni scaglioni di reddito per venire incontro soprattutto alle difficoltà delle fasce meno abbienti. Una rivendicazione sulla quale la Cisl Calabrese si era spesa da tempo per una questione di giustizia sociale in quanto la Calabria dove è presente il maggior numero di famiglie povere era la sola regione d'Italia a praticare l'aliquota fissa dell'1,40% che unitamente al forte inasprimento della pressione fiscale locale determinava la più alta tassazione sui redditi da lavoro dipendente e da pensione. Tra l'altro anche in sede di concertazione sulla variazione di Bilancio la Regione aveva confermato al Sindacato il rispetto dei contenuti della Legge Regionale attraverso la rimodulazione dell'Irpef Regionale". "Apprendiamo invece - aggiunge Sbarra - che il Consiglio Regionale della Calabria per fare fronte al disavanzo della Sanità ha annullato il provvedimento proseguendo una politica odiosa ed irrazionale di vessazione fiscale soprattutto sui redditi bassi ed al contrario aumentando indennità e prebende per i presidenti di commissione consiliare. Protestiamo contro queste scelte che vanno a colpire solo i lavoratori ed i pensionati nonostante impegni solennemente condivisi e sottoscritti tra Regione e Sindacato. Questo provvedimento sbagliato nel metodo ed intollerabile nel merito con le dovute diversità di grandezze assomiglia molto alla revoca degli stanziamenti sulle infrastrutture in Calabria e Sicilia operato dal Governo Berlusconi per fare fronte al taglio dell'Ici".

Rifondazione Cosenza “Il si al bilancio non ci appartiene”

30 mag 08 Adriano D'Amico e Francesco Saccomanno, componenti della segreteria provinciale del Partito della Rifondazione comunista di Cosenza, non condividono la scelta di votare a favore del bilancio regionale. "Prendiamo le distanze - affermano D'Amico e Saccomanno, in una nota - dall'operazione, di matrice politica, posta in essere a maggioranza nell'ultimo comitato politico regionale di Rifondazione, che ha decretato il voto favorevole al bilancio della Regione. Ci auguriamo che tale operazione non sia finalizzata a sancire, in danno dei calabresi, accordi trasversali con riferimenti congressuali e personali". "Se guardiamo al recente passato - sostengono i due esponenti politici - sono due le immagini che ci sovvengono pensando alla nostra esperienza in maggioranza: la prima, da brivido, con il governatore Loiero in manica di camicia e bevanda ghiacciata al seguito, intervistato sulla rete nazionale sull'argine della sua piscina da sogno;la seconda, rassicurante, con le facce pulite, sofferenti e sincere di tanta gente della nostra terra che, all'indomani dell'uscita dalla maggioranza, ci ha detto: avete fatto bene, andiamo avanti così". "La maggioranza del nostro comitato politico regionale - sostengono ancora D'Amico e Saccomanno - l'ha spuntata per sette voti: 20 a 13 il risultato finale; un risultato drogato, però, dai rapporti che, a vario titolo, 14 di questi nostri compagni hanno con la Regione. Lo sappiano i calabresi, lo sappiano i compagni tutti che all'interno di Rifondazione Comunista vi è una compagine diffusa di tanti compagni di base e dirigenti che ha scelto di combattere il malaffare, le corruttele, le cricche ed i poteri forti, schierandosi dalla parte dei lavoratori, dei disoccupati, dei migranti, dei malati di Serra d'Aiello e dei tanti diseredati del nostro mondo; un'altra, invece, si sta adagiando all'ombra della sdraio del governatore"

Guagliardi (Prc) “Dalla Regione più fondi per le minoranze linguistiche”

30 mag 08 Più fondi dal bilancio della Regione per la tutela delle minoranze linguistiche. A sostenerlo è stato il capogruppo di Rifondazione comunista alla Regione, Damiano Guagliardi che è intervenuto al convegno su "La diversità linguistica in Italia" promosso dalla Provincia di Cosenza a San Demetrio Corone. "Su mia proposta - ha detto Guagliardi - il fondo previsto dalla legge regionale n. 15 del 2003, destinato alle Minoranze Etniche è stato aumentato, nel senso che il finanziamento è passato dai 170 mila euro dello scorso anno, che erano poca cosa, a 600 mila euro che, sono sempre pochi, ma costituiscono comunque un qualcosa di più sostanzioso". "Questi fondi - ha detto ancora Guagliardi - serviranno per sostenere le iniziative dei comuni di minoranza linguistica calabresi. Gli istituti culturali dei comuni interessati, poi, che erano enti strumentali, cioé erano di diretto controllo della Regione, diventano delle Fondazioni e, quindi, non saranno più sottoposti al controllo regionale. Attraverso questa riforma e questo cambiamento dello stato giuridico dei soggetti, si potranno anche riattivare 800 mila euro circa, che erano rimasti sospesi e tenuti fermi dalla Regione". "Per quanto riguarda gli organi di informazione e in particolare la Rai Calabria - ha concluso Guagliardi - c'é da parte di quest'ultima una mancanza di cultura istituzionale. La Rai non si interessa delle realtà e delle problematiche relative alle minoranze che sono il vero fiore all'occhiello oggi della Calabria e la vera risorsa per attrarre turismo". Dopo i saluti del sindaco Antonio Sposato, sono intervenuti Donatella Laudadio, Assessore Provinciale alle Minoranze Linguistiche, l'onorevole Cesare Marini e Basilio Bianchini, Direttore Regionale di Rai Calabria, il quale ha sostenuto che "é vero che c'é stata una scarsa attenzione del servizio pubblico verso le minoranze linguistiche ma questi limiti sono dovuti alla mancanza di spazi perché gli eventi, soprattutto la cronaca, occupano buona parte della programmazione".

Trematerra “Non in gradi di affrontare i problemi”

30 mag 08 "La manovra finanziaria approvata dal centrosinistra non è in grado di affrontare i problemi della Calabria, sicuramente perché le risorse libere non sono sufficienti". E' quanto afferma in una nota il capogruppo dell'Udc in consiglio regionale, Michele Trematerra, circa l'approvazione del bilancio. "E non vi è - aggiunge - un raccordo tra le risorse disponibili, comprese quelle comunitarie, e una progettualità complessiva di sviluppo, fermo restando le persistenti difficoltà in parte strutturali dello stesso strumento finanziario che forse va meglio sintonizzato con l'iniziativa legislativa del Consiglio. La sfida del cambiamento resta pertanto ancora insufficiente. L'auspicio, però, è che quantomeno i provvedimenti per arginare l'aumento della povertà calabrese inseriti nel bilancio della Regione non si disperdano in tanti rivoli. Certo, salta agli occhi la contraddizione che vede da un lato aiuti per le famiglie povere mentre dall'altro per risanare il debito della sanità per il 2007 sono coinvolti anche i soggetti più deboli che non potranno più fruire delle agevolazioni discendenti dalla modulazione dell'Irpef regionale. Qui ci sarebbe stato bisogno di una ricerca meno affrettata di capitoli del bilancio da cui attingere risorse o di risparmi da effettuare eliminando inefficienze e diseconomie". "Se è vero - prosegue Trematerra - che la povertà è un tema che richiede alla politica, giustamente, grande attenzione, é anche vero che il bilancio di una Regione debole come la Calabria, che ha urgenza di aumentare la sua capacità produttiva e di valorizzare le risorse umane di cui dispone, deve occuparsi anche di altro. La povertà si fronteggia soprattutto innescando processi virtuosi di sviluppo produttivo e fornendo ai giovani aiuti, leggi specifiche, servizi, tentando anche di indurli a restare in Calabria e a farsi una famiglia e una casa. In questo senso, l'approvazione dell'emendamento sul credito alle giovani coppie, da me presentato e approvato dall'Aula, può rappresentare il segno di una novità, di un cambio d'indirizzo nelle questioni dello sviluppo che purtroppo rimangono per il governo regionale e per questa maggioranza, anche questa volta, del tutto laterali". "Il mio emendamento - conclude - attribuisce al Patto per il Credito e lo Sviluppo una enorme valenza sociale, perciò, richiamando la proposta di legge presentata in Consiglio mesi fa dall'onorevole Roberto Occhiuto, dispone un programma articolato di interventi a favore delle giovani coppie finalizzati all'abbattimento degli interessi sui mutui per l'acquisto della prima casa, demandando ad uno specifico regolamento regionale le relative modalità di attuazione. Ritengo che la Calabria non abbia bisogno di interventi sporadici e confusionari ma di idee nuove, progetto innovativi e in questo senso ciò che conta per una politica che voglia stare al passo coi tempi è riprendere ad ascoltare i bisogni dei calabresi e sulla base dei loro bisogni predisporre strumenti puntuali"

Nicolò, soddisfazione per emendamento ATAM

30 mag 08 Il consigliere regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò, esprime soddisfazione per il recepimento da parte dell'Assessore al Bilancio Demetrio Naccari Carlizzi di un proprio emendamento al collegato alla manovra finanziaria regionale per l'ampliamento della rete dei servizi dell'Atam. "L'Atam - afferma Nicolò - si trova da tempo in difficoltà finanziarie per precise responsabilità della Regione Calabria per il 'taglio' dei chilometri, e quindi dei servizi offerti all'utenza. Il problema presenta una situazione di fatto che va recuperata con una robusta iniezione finanziaria collegata all'ampliamento dei servizi di copertura della rete. Reggio Calabria, dagli anni '90 e' cresciuta a dismisura, non solo longitudinalmente allo Stretto, ma soprattutto con riguardo alle zone dell'entroterra, dove sono sorte importanti infrastrutture di servizio, come l'Università ed il Cedir, ed iniziative urbanistiche pubbliche e private di notevole entità. Ricercare responsabilità pregresse è sterile e strumentale. Al di là del boatos propagandistico, serve oggi, una forte accelerazione dei servizi. In tal senso, e con spirito di collaborazione ho depositato un emendamento di quasi due milioni di euro al Bilancio 2008 per incrementare i collegamenti dell'Atam con l'aeroporto, il porto, l'Università, gli Ospedali Riuniti e le aree urbane periferiche, al fine di rendere uniforme l'offerta di trasporto pubblico urbano tra le città calabresi in termini di rapporto bus-km percorsi". "Peraltro - aggiunge - avevo già presentato lo scorso anno un emendamento all'assestamento di bilancio regionale 2007 per aumentare l'attuale indice di dotazione (chilometri per abitanti) dell'offerta del servizio di trasporto pubblico urbano. La bocciatura a maggioranza del consiglio regionale di tale atto normativo che traduceva in termini giuridici dei dati fattuali evidenti, si rivelò un atto politico molto grave. In questa nuova sessione di Bilancio ho potuto constatare l'attenzione dell'Assessore al Bilancio e di alcuni consiglieri intervenuti su una tematica così importante qual'é quella di incrementare la dote finanziaria dell'Atam. Peraltro, la mia iniziativa è suffragata da un serio studio elaborato dalla facoltà di Ingegneria della 'Mediterranea', rimasto inattuato, questo sì, per le inadempienze e l'insensibilità della Giunta Regionale". "Infine - conclude Nicolò - vigileremo sull'azione dell'esecutivo con spirito di opposizione costruttiva che ci ha sempre contraddistinto affinché l'impegno assunto si concretizzi nell'ambito della programmazione di quei 'servizi minimi' in materia di trasporto pubblico che la Regione deve garantire. Allo stesso modo faremo in materia di sanità al fine di verificare nel nuovo Piano sanitario regionale".

 

 

 

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