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Notizie dalla Regione

 

Loiero “Il federalismo fiscale non ci spaventa. Terrorizza la proposta che toglie alle regioni povere per dare a quelle ricche”

18 lug 08 "Il federalismo fiscale non ci spaventa. Ci terrorizza, invece, la proposta di federalismo che toglie alle regioni povere per arricchire di più quelle già ricche". Così Agazio Loiero, presidente della Regione Calabria e già ministro delle Riforme. "Il Mezzogiorno - dice Loiero - ha le sue colpe, per sprechi e ritardi, ma non può per questo essere condannato all'inferno. Diciamo sì al federalismo, dunque, ma a un federalismo solidale.Aprendo a D'Alema, come già è eccaduto, la Lega intende fare pressione sul premier ma non può essere la legge lombarda alla base di un confronto istituzionale. I fondi europei di cui parla il ministro dell'Interno, oltretutto, non hanno niente a che vedere col federalismo, servono ad appianare ritardi strutturali. L'Italia non è mai stato un paese di autonomie. Lo vuole essere, è giusto, nel quadro di un processo riformatore in atto. Nessuno si sottrae, ma non può certo prevalere l'egoismo.Il modello che si vorrebbe imporre al Paese sarebbe un disastro. Ci sarebbe una rottura istituzionale, si determinerebbe una costituzionalizzazione delle disparità tra i territori. Il Mezzogiorno imploderebbe perché non potrebbe garantire mai i servizi minimi essenziali, senza un adeguato sistema di perequazione".

Vicepresidente Cersosimo: “Dopo la manovra Tremonti avremo risultati peggiori di quelli del rapporto Svimez”

18 lug 08 “Il rapporto annuale della Svimez, che i ricercatori hanno giustamente curato sui dati macroeconomici, va inserito nell’attualità di questi giorni, per aggiornare la fotografia sul Mezzogiorno. Avremo un risultato sconcertante. Si aggraverà il dualismo già denunciato dalla Svimez e peggiorerà la già insostenibile situazione di arretratezza rispetto al centro-nord. La novità della manovra economica di Tremonti è che dopo decenni di lenta riduzione degli investimenti al Sud in conto capitale, da parte dello Stato, adesso si arriva al loro totale azzeramento ed anzi al prelievo autoritario anche di risorse già destinate alle regioni meridionali”.
Quest’analisi è stata espressa dal vice-presidente della Regione Calabria, Domenico Cersosimo, invitato a Roma come relatore alla presentazione del ‘Rapporto Svimez 2008’. Egli ha specificato che oltre alla mancanza di una programmazione nazionale concertata con le rappresentanze locali del Mezzogiorno, dall’attuale Governo stanno arrivando anche altri pericolosi segnali di totale disinteresse per questo pezzo d’Italia. “Qualche esempio: ad oggi non esiste neppure un sottosegretario con la delega per il Mezzogiorno e le politiche di coesione; è stato azzerato il Dipartimento ministeriale per lo sviluppo economico; viene chiusa la Direzione Studi del Ministero, l’unica struttura ad avere la conoscenza su tutti i fenomeni socio-economici delle regioni meridionali”.
Il vice-presidente della Calabria è poi tornato alla manovra economico-finanziaria, che tutte le Regioni hanno bocciato compreso Veneto e Lombardia. “Non si può sbagliare nel giudicarla unilaterale ed autoritaria. Il Governo non ha dialogato –ha detto Cersosimo- su come arrivare all’obiettivo del saldo del deficit pubblico entro il 2011, perché gli interessava soltanto prendersi le risorse a noi già destinate: dal ‘patto sulla salute’ che imporrà di rimettere il ticket ai fondi comunitari delle aree sottoutilizzate, dal piano-casa alle infrastrutture all’esclusione della nettizzazione dal patto di stabilità della spesa sui fondi Ue. Una cifra da paura, molto più alta dei soldi necessari al pareggio del deficit. Il maxiemedamento di Tremonti è stato presentato solo ieri e dai nuovi conteggi in corso d’opera dovremo avere la conferma di un esproprio di risorse locali attorno ai 40 miliardi di euro e forse più”.
“Questa manovra di tagli senza strategia rischia di strozzare il Sud –ha affermato Cersosimo nel suo intervento alla Svimez- e deprime l’assunzione di responsabilità della classe politica e della burocrazia meridionale, una qualità che invece è essenziale se vogliamo arrivare all’applicazione di un modello federale dello Stato che leghi solidarietà, efficienza e capacità di innovazione”.
“Siamo al totale azzeramento di ogni politica di sostegno e coesione per il Sud –ha concluso il vice-presidente della calabria- ed è giusto sospettare che l’accentramento delle risorse possa servire solo per le grandi opere decise dall’alto: da una centrale nucleare al Ponte sullo Stretto di Messina. Ma così, non si porta tutto il Mezzogiorno né in Italia, né in Europa”

Lamonica (CGIL) “Rapporto Svimez mostra una secessione di fatto”

18 lug 08 "Il Mezzogiorno è in una situazione allarmante, di grandissima difficoltà sociale e di profonda crisi del settore industriale. E' in atto una forma di 'secessione di fatto', tra il settentrione agganciato all'Europa e il meridione in progressivo declino". Lo afferma il segretario confederale della Cgil, con delega al Mezzogiorno, Vera Lamonica, commentando il rapporto Svimez 2008 sull'economia del Mezzogiorno. "Ci sarebbe bisogno di adeguate politiche economiche e sociali - dice Lamonica - tali da coniugare sviluppo e redistribuzione, di interventi concreti verso quelle famiglie protagoniste in negativo del crollo dei consumi, di misure che possano incidere efficacemente sui livelli di occupazione, ponendo un argine alla ripresa massiccia dell'emigrazione" ma, rileva la dirigente sindacale, "la manovra economica va in una direzione assolutamente contraria". Il Governo, conclude Lamonica, "sta facendo scelte di politica economica che vanno nella direzione esattamente opposta a quella del federalismo fiscale, di cui tanto si parla come necessario e imminente per il Paese".

La Fondazione Field il 22 presenta i risultati di una ricerca sulle politiche del lavoro

18 lug 08 Saranno presentati martedì 22 luglio, alle ore 16.30, nella Chiesa dell’Assunta di San Donato di Ninea (CS), i risultati del progetto Terapia d’Urto per l’Occupazione attuato dalla Fondazione Field. Interverranno, fra gli altri, l’assessore regionale al Lavoro e Programmazione, Mario Maiolo, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, il presidente del Comitato scientifico di Field, Luca Meldolesi e il presidente dell’organismo regionale in house, Mario Muzzì, oltre alle rappresentanze sindacali. Con il progetto Terapia d’Urto sono state svolte una serie di iniziative finalizzate a sperimentare percorsi innovativi orientati all’occupazione ed allo sviluppo, soprattutto al fianco delle Amministrazioni Pubbliche. In particolare sono state avviate azioni nel credito, l’edilizia, l’incrocio domanda-offerta di lavoro presso i centri per l’impiego, l’artigianato e la progettazione d’area, seguendo una logica di premialità volta ad agevolare le imprese regolari o quelle aziende interessate alla regolarizzazione. All’interno di questi ambiti, da cui sono emerse alcune criticità, Field ha sviluppato azioni di animazione e di accompagnamento rivolte alla pubblica amministrazione e alle imprese, con l’obiettivo di supportare i soggetti a sperimentare interventi pilota per accrescere sviluppo e occupazione. Finora sono stati oltre 30 i Comuni che hanno beneficiato degli interventi nell’ambito del progetto, 3 i Centri per l’Impiego, molte organizzazioni di categoria ma soprattutto imprese, di cui 38 accompagnate fino alla costituzione di alcune associazioni ed un consorzio, 66 destinatarie di assistenza nell’incrocio domanda-offerta di lavoro, mentre 137 già beneficiarie del Fondo Emersione Calabria di garanzia sul credito, per citare alcuni dati contenuti nel report finale del “Terapia d’urto”. L’attività si è tradotta anche in forme di sostegno a diversi organismi regionali nella elaborazione di documenti e nella definizione di strumenti “premianti”, compresi gli Avvisi pubblici regionali per incentivi all’occupazione. Il convegno sarà occasione per presentare le attività svolte ed i risultati conseguiti da cui trarre spunti per gli obiettivi di occupazione e sviluppo della programmazione regionale 2007-2013.

Presentazione del “Seminario sulla salute della donna” martedì 22 a Palazzo Campanella

18 lug 08 Martedì 22 luglio, alle ore 11.00, nell’Aula delle Commissioni di Palazzo Campanella, si terrà la conferenza stampa di presentazione del seminario sulla salute della donna promosso dalla Commissione regionale per le Pari Opportunità. “Il corpo, le emozioni e i processi di guarigione secondo una prospettiva di genere – spiega la presidente della Commissione di parità, Antonia Lanucara - è il titolo dell’iniziativa che sarà realizzata in collaborazione con l’Associazione Donne in cammino e l’Escuela Holistica de Salud Consuelo Ruiz”.

CGIL “Ostilità del Governo contro la Calabria”

18 lug 08 "La mancata sottoscrizione della convenzione per l'utilizzazione dei 60 milioni di euro previsti nell'ultima Finanziaria tra la Giunta regionale e il Governo che dovevano essere destinati al piano di stabilizzazione del precariato calabrese desta forte allarme e preoccupazione". E' quanto sostiene, in una nota, il segretario regionale della Cgil, Raffaele Mammoliti. "L'atteggiamento del governo Berlusconi conferma, così - aggiunge Mammoliti - l'ostilità preconcetta verso la Calabria e le fasce deboli della società. La Giunta regionale e la deputazione calabrese devono necessariamente, su questa vicenda, recuperare il massimo di unitarietà e sinergia per far sì che si possano concretizzare gli impegni assunti". Secondo Mammoliti, "la Calabria deve trovare il modo per alzare la voce. Il Governo regionale non deve rinunciare ad una energica presa di posizione anche in riferimento ai provvedimenti messi in campo dallo stesso Governo nazionale in materia lavoristica che determinano per la Calabria una ricaduta fortemente negativa. Deve, invece, recuperare una grande capacità di iniziativa politica e di interlocuzione con il Governo centrale non solo per l'immediata sottoscrizione della convenzione, per fare sì che si possa rafforzare il processo di stabilizzazione dei seimila lavoratori Lsu/Lpu della Calabria. S'impone, ancora, anche in considerazione dell'avvio della procedura per la predisposizione del bando di stabilizzazione 2008, l'apertura di un confronto di merito con tutti i ministeri interessati per dare efficacia e incisività alle misure individuate". "Appare, inoltre, sin troppo evidente, anche alla luce dei risultati determinatisi con il bando 2007 - sostiene ancora Mammoliti - che occorre agire non solo sul sistema degli incentivi, ma ripensare l'intero sistema normativo, modificando e snellendo vincoli e procedure che consentano agli enti locali l'utilizzazione degli strumenti legislativi per la stabilizzazione". "La Cgil ritiene, pertanto, decisiva - conclude il segretario della Cgil - l'attivazione di questo percorso per il raggiungimento degli obbiettivi e sollecita altresì il Governo regionale ad intervenire con sollecitudine in difesa della ragioni della Calabria e dei precari calabresi. La CGIL calabrese, inoltre, ribadisce il proprio impegno per contrastare i provvedimenti del Governo nazionale mettendo in campo, possibilmente insieme a Cisl e Uil, tutte le necessarie e opportune iniziative di mobilitazione".

Sindacato Fast: sanzionare le Ferrovie della Calabria

18 lug 08 La segreteria nazionale del sindacato Fast ha chiesto alla Commissione di Garanzia l'applicazione delle sanzioni amministrative a carico delle Ferrovie della Calabria. La richiesta è stata fatta nel corso dell'audizione della segreteria nazionale di Fast FerroVie con la Commissione di garanzia. Nel corso dell'audizione la delegazione sindacale, composta dal segretario nazionale, Pietro Serbassi, e da Agostino Apadula ha rappresentato al Commissario responsabile del trasporto pubblico locale, è detto in un comunicato, "i comportamenti illegittimi assunti dalle ferrovie della Calabria in relazione allo sciopero dichiarato dalla Segreteria regionale di Fast Ferrovie Calabria il 17 giugno che ha visto la partecipazione convinta dei dipendenti della stessa Azienda di trasporto". "In particolare, la delegazione sindacale - si afferma ancora nella nota - ha richiesto alla Commissione di Garanzia l'applicazione delle sanzioni amministrative a carico della Società F.d.C. srl per le violazioni di legge in occasione dello sciopero indetto dalla Fast Ferrovie Calabria, atteso l'apertura del procedimento di valutazione già avviato nei confronti della stessa società di trasporto calabrese. Nel corso dell'incontro il sindacato ha ricordato anche come il pervicace rifiuto opposto dalle Ferrovie della Calabria di ottemperare a precise disposizioni di legge, nonostante gli inviti fattale dalla Commissione di garanzia e dalla Prefettura di Catanzaro, costituisca una fattispecie per la quale la legge prevede il raddoppio delle ordinarie sanzioni, comprese come è noto tra i cinque e cinquanta milioni. La Fast Ferrovie nazionale, da parte sua, ha anche denunciato, affinché sia elemento aggiuntivo del procedimento di valutazione già a carico delle Ferrovie della Calabria, come la dirigenza della società, nel tentativo banale ed un po' puerile di usurpare i poteri conferiti dalla legge dello Stato alla Commissione di garanzia, giudicando illegittimo lo sciopero del 17 giugno, ha avviato procedimenti strumentali 'per assenza arbitraria dal posto di lavoro'' nei confronti dei suoi dipendenti che hanno partecipato alla azione di lotta che, già legittima di per sé, aveva anche ricevuto il conforto di congruità dalla competente Commissione di garanzia". La segreteria nazionale Fast ferrovie ha reso noto infine, conclude il comunicato, che "indipendentemente dalle valutazioni della Commissione di garanzia, saranno attivate le procedure legali nei confronti delle Ferrovie della Calabria in difesa dei diritti, costituzionalmente riconosciuti, dei lavoratori e di tutto il sindacato".

Chiarella “Proporre la Zona Franca di Lamezia al Cipe”

18 lug 08 La Regione indichi la zona franca di Lamezia Terme come progetto da proporre al Cipe. A sostenerlo è Egidio Chiarella. "Sarò in prima fila dal 21 luglio in poi - afferma il presidente del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi del Consiglio regionale - a chiedere a gran voce al Governo regionale di 'giocare' tutte le carte possibili, sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico, perché possa indicare, entro il prossimo 5 agosto, la zona franca di Lamezia Terme, come progetto da proporre al Cipe, organo preposto a dare il via libera per l'ammissione al relativo finanziamento". "Cambiata la normativa rispetto all'anno scorso - prosegue Chiarella - viene meno la delibera regionale che aveva messo al primo posto Lamezia Terme, tra le zone franche urbane in Calabria. Bisogna perciò ricominciare la battaglia politica, dopo la perimetrazione del luogo individuato dal Comune di Lamezia, che non può essere di parte e né tanto meno legata a questo o quell'altro personaggio politico del nostro territorio. Ecco perché mi sento di fare un appello pubblico ai deputati lametini, svolgendo chiaramente, per quel che mi riguarda, la mia parte in Regione, affinché la città possa entrare in questa opportunità innovativa per il nostro Paese, anche se i fondi rispetto al passato riducono le possibilità di accesso, in base alle variazioni fatte dalla nuova finanziaria". "Mi auguro che per il Governo regionale - afferma Chiarella - Lamezia rimanga al primo posto nell'elenco che sarà inviato a Roma, anche se la decisione finale, come si è detto, spetta al Ministero di riferimento, così come mi auguro, chiedendolo con forza, che molto presto si dia corso, alla maniera di Rende e Cosenza, al progetto di metropolitana di superficie, che può cambiare il volto della città. Sono convinto che la zona franca e la metropolitana di superficie possono inserire la nostra comunità in un circuito economico territoriale, in grado di sensibilizzare l'economia locale, incidendo virtuosamente sull'occupazione che a Lamezia ha raggiunto livelli storici in senso contrario". "E' arrivato il momento, almeno su queste priorità - conclude Chiarella - di fare una battaglia comune, visto che le divisioni pilotate dai singoli sono capaci solo di creare false emozioni e tensioni fine a se stesse, mentre il nostro territorio ha bisogno, nella diversità, di un'azione politica unitaria rivolta al bene comune, valore oggi spesse volte ignorato".

Feraudo “Riavvicinare i cittadini alla politica”

18 lug 08 Il Presidente del gruppo di Italia dei Valori in consiglio regionale, Maurizio Feraudo, in una nota sostiene che "bisogna riavvicinare il cittadino alla politica". "Torna di moda la politica anche in Calabria - aggiunge - saranno le difficoltà di chi ha perso le elezioni nazionali oppure, al contrario, conterà l'entusiasmo di chi vi ha sbaragliato il campo, o sarà che si avvicinano le consultazioni regionali. Intanto, la politica torna sulla cresta dell'onda. Un primo sguardo al panorama politico regionale ci fa essere poco ottimisti sotto questo punto di vista. Le forze più retrograde esistenti continuano a frenare, a chiudersi a riccio. Le nuove leve faticano, così le idee innovative. C'é da combattere per rappresentare davvero il futuro, la cosiddetta 'novita''. E' anche questo un grande guaio tutto calabrese. Ed è, peraltro, uno dei motivi della nostra arretratezza. Se una classe dirigente non riesce - o non vuole? - nell'impresa di rinnovarsi, allora tutto resta tale e quale per decenni". Feraudo invita al rinnovamento e al cambiamento perche la Calabria "ha bisogno - conclude - di scossoni e, anche per questo motivo, di nomi, facce, intelligenze, protagonisti nuovi. Sempre che lo siano davvero. In effetti, la paura è che tanti vecchi baroni nostrani posizionino dei propri portaborse in giro per il mondo, così da garantirsi sempre e comunque il controllo della situazione. Morale della favola: tutto uguale a prima. Con i cittadini che si allontanano dalla Politica e non credono più a nulla o quasi"

Magarò “No ai tagli del Governo sugli LSU-LPU”

18 lug 08 Salvatore Magarò, in una nota, invita tutti i colleghi consiglieri regionali "ad opporsi con forza ai tagli previsti dall'ultima finanziaria per la stabilizzazione dei lavoratori lsu-lpu calabresi". "La volontà manifestata dal Governo Berlusconi - afferma Magarò nella nota - di sottrarre i 60 milioni di euro previsti dall'ultima finanziaria per il piano di stabilizzazione degli lsu-lpu calabresi riaccende i riflettori sull'emergenza dei precari, da tempo costretti a vivere nell'incertezza e senza alcuna prospettiva economica". "Al contrario - prosegue il consigliere regionale socialista - il Governo avrebbe dovuto rafforzare il proprio intervento a sostegno di quei tanti comuni di piccole e medie dimensioni che utilizzano i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità per fornire una migliore e più puntuale erogazione dei servizi ai cittadini, ma che non godono degli strumenti finanziari necessari per garantire loro un'assunzione a tempo indeterminato". "Un'azione sinergica e risoluta del Consiglio Regionale - conclude Magarò - a prescindere dall'appartenenza politica, è necessaria per scongiurare la cancellazione di risorse che vanno invece destinate all'inserimento definitivo dei precari nel tessuto occupazionale calabrese"

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