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Notizie dalla Regione

 

Pesante accusa dell’assessore alla sanità del Veneto “In Calabria gli sprechi si sprecano”

04 lug 08 "Dalla Calabria ci arriva un altro limpido esempio del fatto che, fino a quando in Italia non si realizzerà il federalismo fiscale, inteso anche come responsabilizzazione dei centri di spesa, gli sprechi si sprecano". Lo sottolinea l'assessore alla Sanità della Regione del Veneto, Sandro Sandri, che così commenta la notizia che in Calabria, sottolinea, "con una sola delibera sono stati stabilizzati la bellezza di 220 veterinari". Motivo, evidenzia Sandri, "la necessità di accelerare la profilassi contro la brucellosi ovi caprina, un'urgenza che non dovrebbe essere tale perché trattasi di attività che, ad esempio in Veneto, viene gestita tranquillamente con le forze ordinarie, con il risultato che in Veneto questa malattia non c'é". In una nota Sandri rileva che "nella Regione del Veneto i veterinari convenzionati con le Ullss che hanno fatto domanda di stabilizzazione sono in tutto 70 e le domande accettate sono 27. I numeri parlano chiaro - aggiunge l'Assessore - 27 contro 220 per fornire lo stesso servizio, anzi probabilmente migliore. Roba da segnalazione al Ministro Brunetta!". Sandri pone l'accento anche sulla diversità di approccio in materia di garanzia di professionalità: "da noi - sottolinea - per accedere alla stabilizzazione è comunque necessario che il veterinario interessato disponga della specializzazione, non prevista invece nella delibera della Calabria. Non intendo in alcun modo - conclude - mettere in discussione la legittimità degli atti intrapresi da quella Regione, che sicuramente avranno ampio supporto giuridico, ma segnalo questa vicenda come emblematica di un modo di amministrare che, se vogliamo migliorare il nostro Paese, deve cambiare in fretta".

Spaziante replica “L’assessore veneto non sa di cosa parla”

08 lug 08 "Leggo con qualche sconcerto le dichiarazioni del mio collega veneto sulla veterinaria in Calabria". E' quanto afferma l'assessore alla sanità della Calabria, Vincenzo Spaziante, replicando alle affermazioni del suo collega del Veneto Sandro Sandri. "Lo sconcerto - aggiunge - nasce dal fatto che il mio collega non ha evidentemente ben presente quale sia la situazione della zootecnia nella regione Calabria e giudica con il metro di giudizio di chi si trova a vivere in una situazione del tutto diversa i problemi degli altri. Se potessi mi piacerebbe chiedere al mio collega veneto se tra Dolo e Portogruaro è praticata la transumanza o se ci sono casi di transumanza tra Belluno e Padova. Già questo basterebbe a far capire a tutti come in una regione con caratteristiche orografiche completamente diverse il problema della zootecnia e dei controlli sugli allevamenti risulti del tutto diverso tanto da non poter sopportare nessun paragone, almeno nei termini trancianti usati dal mio collega della Regione Veneto". Spaziante evidenzia poi che "per la stabilizzazione dei veterinari vorrei rispondere al mio collega veneto che la situazione dei veterinari era talmente insufficiente da costituire essa stessa un elemento tale da non consentire adeguati livelli di controllo sullo stato di salute del nostro bestiame. E' vero stiamo provvedendo a stabilizzare un numero significativo di veterinari ma questa è la condizione per uscire dall'emergenza nella quale l'assoluta inconsistenza di personale ha costituito la causa principale dell'emergenza nella quale ci troviamo. Aggiungo solo che il costo di questa operazione è del tutto irrisorio sul piano finanziario e ampiamente ripagato dai risultati che deriveranno da questa incrementata capacità di controllo del settore. In questo caso, come in molti altri casi, della stessa natura, mi piacerebbe che invece di fare scandalo del tutto infondato e gratuito si facesse uno sforzo serio per comprendere le realtà diverse da quelle che si hanno normalmente sotto gli occhi". "Quel che più mi colpisce - conclude - è la frequente sommarietà di giudizi che guarda alla superficie delle cose e non intende minimamente approfondirle e si limita a mettere in luce gli aspetti che più fanno comodo per dimostrare le proprie tesi invece che per capire la realtà dei fatti. Ovviamente quando il mio collega veneto me ne vorrà chiedere conto sarò in grado di dare a lui tutti quegli elementi di informazione che servono a formarsi un giudizio più compiuto sulle cose".

La CGIL chiede un incontro urgente con la Regione per gli accreditamenti della sanità

04 giu 08 Un incontro urgente con la Regione per discutere degli accreditamenti delle strutture socio-sanitarie pubbliche e private, nonché delle strutture neuropschiatriche, è stato chiesto dal segretario generale Fp-Cgil, Luigi Veraldi, e dal segretario regionale della Cgil, Raffaele Mammoliti. In una lettera al presidente della Regione, Agazio Loiero, al presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, ed agli assessori alla Sanità e al Lavoro, Vincenzo Spaziante e Mario Maiolo ed a Pietro Giamborrino, presidente della Commissione consiliare regionale, i due sindacalisti rilevano che "da qualche giorno è divenuta notizia pubblica la proposta del progetto di legge, già deliberata dalla Giunta, che riguarderebbe la materia di autorizzazione ed accreditamento". "Quanto in atto - affermano Veraldi e Mammoliti - consistererebbe nello strumento normativo necessario per una parte importante della programmazione sanitaria, relativa alla pianificazione ed al controllo delle attività delle strutture accreditate, argomento da sempre presente nelle nostre rivendicazioni, a garanzia delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie erogate e a tutela del lavoro e dei diritti contrattuali degli operatori interessati". "In questo percorso, ancora non concluso dal definitivo iter legislativo - affermano i sindacalisti - vorremmo poter esprimere i nostri rilievi, ma, nel frattempo, non possiamo non prendere atto che quanto prodotto, fino ad ora, è stato contraddistinto da un metodo di pesante deroga al sistema delle relazioni sindacali, non rispettoso dei protocolli sull'attività di confronto, sottoscritti dalle categorie sindacali regionali oltre che dalle Confederazioni regionali. Non si tratta esclusivamente di denunciare l'omissione della informativa sindacale preventiva, trattandosi di argomento riguardante una riorganizzazione che incide su tutto il sistema regionale ed attiene anche ad una eventuale nuova organizzazione del lavoro delle strutture interessate, con ricaduta sul personale e sull'azione di tutela sindacale e contrattuale, ma di prendere coscienza che un importante atto della programmazione sanitaria viene intrapreso con autoritarismo ed unilateralità dal governo regionale". "Tra l'altro - prosegue la nota - eludendo un confronto ormai divenuto necessario, si finisce per influire negativamente sulla qualità della proposta di legge che, invece, meriterebbe un esame congiunto attento e comparato rispetto alla legislazione socio-sanitaria nazionale e alle pericolose deroghe a quest'ultima come a quella regionale".

Il comitato scientifico analizza la situazione sanitaria regionale

04 lug 08 Le procedure per la realizzazione dei nuovi ospedali in Calabria, la situazione economica e l'attivita' legislativa attuata dalla Regione sono state analizzata dal comitato tecnico scientifico, che opera nella gestione commissariale della sanita' calabrese. Il comitato, presieduto dal professor Serafino Zucchelli, si e' riunito stamani. Al termine dell'incontro i componenti del comitato hanno incontrato l'assessore regionale e commissario alla sanita', Vincenzo Spaziante, al quale hanno riferito il lavoro svolto. ''C'e' stata la riunione - ha detto Spaziante - del comitato tecnico scientifico che opera nell'ambito della gestione commissariale della sanita'. Sono state analizzate una serie di situazioni come ad esempio le procedure che riguardano la realizzazione dei nuovi ospedali, la situazione finanziaria del settore e l'attivita' legislativa svolta dalla Regione in questi mesi''. Al termine della riunione il presidente del comitato ha evidenziato che ''per quanto riguarda i nuovi ospedali le cose si stanno muovendo nella direzione giusta e si prevede una tempistica di realizzazione delle strutture in tre anni. Ma l'emergenza sanitaria in Calabria non si risolve solamente realizzando i cinque ospedali ma c'e' una situazione piu' complessiva che va affrontata. Ad esempio la situazione finanziaria che attualmente non e' ancora ben conosciuta''. Sulla situazione finanziaria del settore sanita' il professor Zucchelli ha detto che ''c'e' un attento lavoro in tutte le aziende sanitarie che ci portera' in breve tempo a conoscere la situazione reale del disavanzo. C'e' da registrare poi l'attivita' legislativa della Regione che in questi ultimi periodi ha visto importanti provvedimenti come ad esempio la nuova legge sugli accreditamenti e contratti e quello sul governo e rischio clinico''. Nel corso della riunione del comitato tecnico scientifico si e' discusso anche degli immobili sui quali ''non vi e' chiarezza - ha detto Zucchelli - riguardo la reale situazione. E' necessario affrontare il problema delle strutture realizzate e mai usate''.

Il Corecom ha individuato le TV beneficiare

04 lug 08 "In anticipo sui tempi previsti dal regolamento per l'erogazione dei contributi alle emittenti televisive locali, il Corecom Calabria ha approvato la graduatoria provvisoria delle emittenti televisive calabresi aventi titolo a beneficiare dei contributi finanziati dallo Stato". Lo ha reso noto il presidente dell'organismo, Francesco Crifò Gasparro. "Per la prima volta - ha proseguito - la graduatoria comprende ventisette emittenti, a riprova del buon livello raggiunto dalle reti televisive nel rispetto dei criteri fissati dal legislatore nazionale". "Ci auguriamo - ha sostenuto Crifò Gasparro - che il percorso tracciato e la costruttiva dialettica aperta con il settore televisivo calabrese portino ad uno sviluppo delle comunicazioni regionali soprattutto in questa fase transitoria che vede le emittenti impegnate nella transizione al digitale. La necessità dell'abbattimento del digital divide esistente nelle aree depresse della nostra regione rappresenta una imprescindibile priorità per consentire uno sviluppo coordinato del territorio. L'interattività offerta dalla tecnologia digitale rappresenta uno strumento insostituibile per consentire, tra l'altro, la partecipazione attiva ed in tempo reale del cittadino-utente alle scelte delle istituzioni". "A breve, effettuate alcune verifiche - ha concluso Crifò Gasparro - sarà dato il via alla graduatoria definitiva che consentirà al Ministero dello Sviluppo economico-Comunicazioni di erogare i contributi previsti".

Loiero in Canada incontra gli imprenditori originari della Calabria

04 lug 08 L'imprenditore tipo di origine italiana in Canada viene dalla Calabria, è giunto qui a metà degli anni Cinquanta, ha fondato la sua impresa venti anni dopo, ha incentrato la produzione in tutto ciò che riguarda la casa, ha poco più di sessanta dipendenti e un fatturato annuo di circa 9,3 milioni di dollari, qualcosa come 6 milioni di euro. E' questo il dato di riferimento che il presidente della Regione, Agazio Loiero, si è trovato davanti nei suoi incontri con le rappresentanze istituzionali e del mondo dell'emigrazione italiana, in base ai risultati di un censimento effettuato da Marketing Research Communications. Soprattutto nella provincia dell'Ontario, uno stato vasto cinque volte l'Italia e dove vivono quasi settecentomila italiani di cui 150 mila calabresi, esiste una comunità fortemente integrata che, ha spiegato a Loiero il sottosegretario del governo locale Mario Sergio, consultore della Regione Calabria e tra i "maggiorenti" locali della collettività calabrese, può rappresentare, anzi intende rappresentare, l'elemento trainante di una nuova politica di attenzione versi gli emigrati, i quali possono restituire molto alla terra d'origine. Per il presidente della Regione Calabria, che ha avuto il suo "caldo battesimo", come l'ha definito, con l'emigrazione calabrese in Canada che ieri sera in suo onore ha organizzato una cena a cui hanno preso parte quasi cinquecento persone, bisogna ora lavorare intensamente per "rafforzare i valori identitari, evitare l'indebolimento delle associazioni di calabresi che le prime generazioni di emigrati, quelli del periodo più struggente avevano esaltato, attivare una politica che guardi ai calabresi di seconda e di terza generazione; stabilire relazioni più strette e più proficue e fare in modo che questo mondo che ha radici culturali in Calabria, possa collaborare concretamente allo sviluppo della terra d'origine". E' stata una giornata ricca di incontri proficui quella di Loiero a Toronto. Prima una visita di cortesia al console generale d'Italia Gianni Bardini che lo ha accolto nella sua residenza e ha assicurato ogni assistenza alle eventuali iniziative del governo calabrese sul territorio canadese e della stessa comunità, quindi un lungo filo diretto a Radio Chin, la radio italiana dell'Ontario, con una intervista a tutto campo condotta da Italo Luce, consultore della Regione, e ancora una visita al "Corriere Canadese", il quotidiano in lingua italiana del Canada fondato da Daniel Iannuzzi. Qui Loiero è stato accolto dalla presidente del gruppo editoriale Lori Abbitan e dalla direttrice Paola Bernardini e ha potuto apprezzare qualità e quantità dei prodotti informativi messi a disposizione non solo della collettività italiana. Successivamente Loiero ha avuto un incontro con i rappresentanti di Enit, della Camera di Commercio Italiana, dell'Ice e di altre istituzioni private, come la Confederazione degli imprenditori italiani nel Mondo e Tim Canada. In serata la "full immersion" con i calabresi dell'Ontario e i loro leader (con Mario Sergio c'erano, Italo Luci, Basilio Policastro, Saverio Schipani, Mimmo Sisca e numerosi presidenti di associazioni), presente anche una delegazione del Quebec con la consultrice Filomena Alati e l'esperto Arturo Tridico, editore e direttore del mensile "La Voce" che proprio nei giorni scorsi ha festeggiato i 25 anni di vita. "Sento che qualcosa cambierà", ha detto Mario Sergio nel saluto a Loiero. "Dobbiamo lavorare - ha replicato Loiero - per aprire un capitolo nuovo nelle relazioni culturali, nel turismo e negli affari. Voi emigrati in Canada siete una forza notevole di cui la Calabria può avvantaggiarsi".

Proteste dei sindacalisti di Cassano per l’esclusione dai danni delle gelate

04 lug 08 Proteste di sindacalisti e amministratori a Cassano per la decisione del ministero dell'Agricoltura di non inserire il territorio comunale tra quelli che hanno subito danni dalle gelate dell'inverno scorso. "La decisione - afferma Domenico Metaponte, responsabile dela Camera del Lavoro - ha il sapore della beffa, poiché l'intero territorio di Cassano ha subito danni notevoli, mettendo in difficoltà le aziende agricole sane già martoriate dall'aumento del costo del petrolio e dai bassi profitti, dovuti alla carente produzione e alla crisi settoriale". "La Cgil di Cassano - continua Metaponte - chiede con forza all'assessore regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo, di farsi immediatamente carico presso il Ministero dell'agricoltura per reinserire l'area del cassanese nell'elenco dei comuni colpiti dalla calamità naturale. Sarebbe inaccettabile che il governo nazionale e la Regione non tenessero in considerazione tale grave emergenza che comporterebbe sul piano della tenuta occupazionale grave disagio ai lavoratori del settore agricolo". Il sindaco Gianluca Gallo e l'assessore comunale all'Agricoltura Roberto Bruno, con una lettera inviata al presidente della Regione, Agazio Loiero, all'assessore regionale all'agricoltura, Mario Pirillo e al presidente della provincia di Cosenza, Mario Oliverio. "Non si comprende - è scritto nella lettera - come sia stato escluso il territorio di Cassano, che comprende gran parte della Piana di Sibari, a fronte dell'inclusione di tutti i territori dei comuni contermini".

Ass. Pirillo: Nel decreto del Governo manca la riduzione iva del gasolio

04 lug 08 Gli assessori regionali all'Agricoltura hanno esaminato il testo del decreto legge varato dal Governo lo scorso 27 giugno a proposito delle misure urgenti per fronteggiare l'aumento delle materie prime e dei carburanti nel settore della pesca e dell'agricoltura. A riferirlo è un comunicato dell'Assessorato regionale all'Agricoltura. "Il decreto, che entra in vigore oggi - è scritto nel comunicato - prevede l'arresto temporaneo delle attività di pesca per una durata di trenta giorni nell'arco di quattro mesi a decorrere dall'entrata in vigore dello stesso provvedimento, il quale dispone anche che entro il 15 luglio il Mipaaf attiva il procedimento di ristrutturazione della flotta, attraverso l'utilizzo delle risorse dell'Asse 1 del Fondo europeo della pesca, nei limiti delle disponibilità finanziarie esistenti per ciascuno degli anni della programmazione 2007/2013. La norma prevede anche per il settore della pesca la possibilità di avvalersi della cassa integrazione guadagni straordinaria". "Nel corso della valutazione complessiva - prosegue la nota - gli assessori regionali, a cominciare dall'assessore calabrese Mario Pirillo, pur apprezzando l'attenzione rivolta a un settore che sta attraversando una fase di difficoltà e pur avendo condiviso gli obiettivi di riduzione dei costi con misure di sostegno atte a fronteggiare l'attuale fase di criticità, hanno dovuto prendere atto dell'assenza nel provvedimento governativo della misura per la riduzione dell'Iva sul carburante destinato al settore agricolo". "Per quanto mi riguarda - ha affermato Pirillo - questa misura resta tra le principali forme di sostegno alle marinerie italiane che proprio con l'aumento del gasolio hanno subito un insostenibile innalzamento dei costi della loro attività". "Sulla questione del caro gasolio, su iniziativa dello stesso Pirillo - riporta ancora la nota - era intervenuta la Giunta regionale con un atto di indirizzo politico. In quella sede la Giunta aveva dato mandato a Pirillo di avviare ogni utile iniziativa capace di scongiurare una crisi che sta diventando devastante sia per il comparto della pesca che per quello dell'agricoltura. L'atto politico mirava anche a sollecitare sia il Ministero delle politiche agricole che la Commissione Europea attraverso la proposta di istituire tavoli concertativi diretti a ricercare soluzioni idonee ad affrontare il problema. Pirillo, insieme ai suoi colleghi assessori con delega alla pesca, si era incontrato col neo ministro Luca Zaia, con il quale avevano condiviso il percorso ipotizzato. Tuttavia, dal provvedimento approvato il 27 giugno, non vi è traccia di riduzione dell'Iva sul gasolio utilizzato in agricoltura e nella pesca"

De Rose (Confindustria) “La manovra del Governo penalizza fortemente il sud”

04 lug 08 ''Nonostante le ripetute denunce fatte sino ad oggi, le nuove strategie per lo sviluppo che il Governo sta configurando continuano a preoccuparci enormemente e sembrano confermare l'impressione che si stia proseguendo in quel solco, che appare inesorabilmente tracciato, di forte penalizzazione del Mezzogiorno''. Lo afferma, in una nota, il presidente di Confindustria Calabria, Umberto De Rose. Secondo De Rose, che fa riferimento al Ddl che contiene la manovra economica finanziaria triennale, ''dopo lo storno dei fondi Fintecna e dopo i vincoli introdotti sul credito d'imposta e le priorita' annunciate per le infrastrutture al nord, ora e' la volta del riassetto dei Fondi Fas e del Quadro strategico nazionale 2007/2103. Oltre, infatti, ad aver ridotto il plafond massimo utilizzabile e distolto parte delle risorse a vantaggio di interventi nel settore dell'energia e delle telecomunicazioni, nella norma non si fa alcun riferimento al vincolo di spesa previsto dal Fas che destina almeno l'85% degli interventi al sud, lasciando naturalmente aperta la possibilita' di ulteriori 'assalti alla diligenza' con buona pace di tutti coloro che continuano a sostenere e a lavorare affinche' il Mezzogiorno possa costituire occasione di sviluppo per l'intero Paese. Cosi' come avevamo salutato positivamente l'introduzione della robin tax, allo stesso modo, pero', oggi dobbiamo registrare che, di fronte ai continui scippi che il Mezzogiorno sta subendo, anche il leggendario Robin Hood si rivolterebbe poiche' si sta togliendo ai poveri per dare ai ricchi''. ''In tutto questo - afferma ancora De Rose - viene da chiedersi come mai la classe dirigente calabrese continui ad assistere passiva a questa continua erosione di risorse al Mezzogiorno ed all'orribile campagna mediatica che ha ormai trasformato questa parte del Paese in una sorta di 'terra di nessuno'''

Magarò: Martedì la presentazione del pl sulla promozione della qualità architettonica

04 lug 08 Sarà presentato martedì prossimo nella sede della Provincia di Cosenza il progetto di legge in materia di valorizzazione e promozione della qualità architettonica e paesaggistica del territorio, redatto dal consigliere regionale Salvatore Magarò. "La Calabria - ha detto Magarò in una nota - ha bisogno di qualità sociale, istituzionale ed economica, ma anche di qualità architettonica e paesaggistica del territorio". "Questa proposta di legge - ha concluso Magarò - redatta con il contributo della sezione calabrese dell'Istituto nazionale di architettura, presieduto da Marcello Guido, ha l'obiettivo di sostenere la qualità dell'architettura, riconoscendole un fondamentale contributo per assicurare la qualità dell'ambiente urbano e del paesaggio e per incidere in modo positivo sullo sviluppo economico del territorio". "All'incontro - è detto in una nota - parteciperanno l'assessore regionale all'Urbanistica, Michelangelo Tripodi, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, l'assessore provinciale all'urbanistica, Pietro Mari, e i sindaci e gli amministratori del territorio".

Proteste di Confagri contro la nuova discarica nell’area agricola di Lamezia

04 lug 08 Il presidente di Confagricoltura Calabria, Francesco Macrì rinnova al Comune di Lamezia Terme la richiesta di rivedere la decisione di dislocare un nuovo sito di raccolta dei rifiuti in località Stretto. "Nonostante le nostre pressanti sollecitazioni - afferma Macrì - il Comune di Lamezia Terme persevera a voler realizzare l'ennesima discarica in località Stretto, che oltre a creare ingenti danni all'immagine del comprensorio lametino, rappresenta una vera e propria 'bomba ecologica ad orologeria' che avrebbe devastanti effetti dal punto di vista ambientale ed igienico-sanitario per le aziende agricole dell'area e per la cittadinanza tutta". "Avevamo sensibilizzato il sindaco Gianni Speranza - prosegue Macrì - nonché tutte le componenti di maggioranza ed opposizione, perché la questione venisse seriamente affrontata attraverso la costituzione di un apposito tavolo di confronto, in cui si potessero esaminare tutti gli aspetti tecnici della problematica. Avevamo pure richiesto copia degli elaborati progettuali relativi alla nuova iniziativa per poterne fare una seria ed approfondita valutazione con l'ausilio di esperti del mondo scientifico. Ma l'amministrazione comunale ha dimostrato poca sensibilità nei confronti delle legittime esigenze dell'imprenditoria agricola facendo 'orecchie da mercante'' alle nostre richiesté". "Confagricoltura Calabria - prosegue il presidente Macrì - ritiene che tale iniziativa, oltre a causare ingenti danni all'economia agricola lametina, può rappresentare un serio pericolo per la salute umana ed anche per le altre attività economiche della città. Il depauperamento del paesaggio rurale del comprensorio è un insormontabile ostacolo per lo sviluppo turistico ed enogastronomico, che sono tasselli importanti per il rilancio dell'economia di Lamezia Terme". "Abbiamo già ribadito la nostra netta contrarietà a questa decisione - conclude Francesco Macrì - per cui siamo sempre più convinti della necessità di individuare un nuovo sito in un'area meno fertile e non di pregio agricolo. Non si può tollerare la realizzazione di una nuova discarica in un'area ad alta vocazione agricola e vicina ai più importanti corsi d'acqua della Piana di S. Eufemia, nonché a fonti di approvvigionamento di acqua potabile di assoluta importanza per la città"

Cisl: risolvere presto la vertenza del Consorzio Bruzio

04 lug 08 La Fisascat-Cisl chiede, in una nota, di risolvere la vertenza dei lavoratori del consorzio Bruzio, che stanno vivendo, afferma, una "grave e insostenibile situazione". "Il problema che stiamo affrontando - è detto nella nota - riguarda la definitiva stabilizzazione dei lavoratori, trovandosi da un versante i bandi di gara espletati per la gestione della sorveglianza idraulica e del censimento del patrimonio regionale e, dall'altro, quelli attinenti ai servizi amministrativi". "In seguito all'incontro - aggiunge la Fisascat-Cisl - con l'assessore regionale al Lavoro, Mario Maiolo, abbiamo appreso che la Giunta ha intenzione di risolvere i problemi attraverso, in primis, l'assegnazione provvisoria dei bandi relativi alla sorveglianza idraulica ed erosione costiera e di quelli riguardanti il censimento del patrimonio regionale. L'assessore, inoltre, ha annunciato che, entro il 10 luglio, farà sapere come la Giunta intende risolvere le problematiche riguardanti il bando relativo ai servizi amministrativi". "Maiolo - è detto ancora nella nota - si è assunto anche l'impegno di fare sbloccare immediatamente le fatture che la Regione deve pagare al consorzio Bruzio, permettendo così a quest'ultimo di pagare i lavoratori". "Durante l'incontro - ha concluso la Fisascat-Cisl - è trapelato il problema relativo a una eventuale perdita di qualche unità lavorativa. In merito a questo, chiediamo alla Giunta il mantenimento di tutti gli attuali livelli occupazionali".

Chiarella “Gravi le minacce ai magistrati lametini”

04 lug 08 "E' molto grave quanto è successo al procuratore di Lamezia, Raffaele Mazzotta, e al presidente della sezione penale del Tribunale, Pino Spadaro". A sostenerlo è Egidio Chiarella, presidente del Comitato per la qualità e fattibilità delle leggi del Consiglio regionale. "Le intimidazioni ricevute dai due magistrati - ha aggiunto - mostrano a chiare note come il lavoro di Mazzotta in questi ultimi sei anni e quello di Spadaro nell'ultimo anno, abbia toccato duramente e profondamente l'attività criminale di alcuni soggetti legati alla realtà mafiosa che purtroppo insiste sul nostro territorio". "Si faccia quadrato intorno al Tribunale di Lamezia Terme e alla Procura - ha sostenuto Chiarella - anche considerando il fatto che solo tre mesi fa erano arrivate lettere minatorie agli stessi magistrati ed a Elio Romano, sostituto procuratore, assieme ai Gip Borrelli, Aragone ed Ermini, ed altri giudici del tribunale lametino. Non si può pensare ad un grande cambiamento economico, sociale e culturale della città, che nella sua quasi totalità dei cittadini è schierata contro la criminalità, se non si isoleranno e metteranno a tacere quelle forze mafiose che deturpano l'immagine positiva di una comunità, come quella di Lamezia, che è candidata per il futuro ad essere il cuore pulsante socio-economico dell'importante area dei due mari calabresi". "Mi auguro - ha proseguito Chiarella - che il sindaco convochi un consiglio comunale, alla presenza di Loiero e di tutti i consiglieri regionali e parlamentari lametini, aperto alle forze economiche, sindacali e culturali, non per una passerella, ma per dare una risposta istituzionale forte ed unanime, in un momento in cui, minacciando i vertici della procura e del tribunale di Lamezia, si minaccia di fatto la città pulita e laboriosa volendo dare così un segnale chiaro in direzione del tentativo di non considerare la strada della legalità, come punto centrale della democrazia e dello sviluppo del nostro comprensorio". "Esprimo a nome mio e del Partito democratico - ha concluso Chiarella - la massima solidarietà e vicinanza a Spadaro e Mazzotta, augurandomi che quest'ultimo rimanga più che è possibile, pur conoscendo la sua prestigiosa destinazione a Crotone, nella città di Lamezia".

Guerriero “Dolore per la scomparsa di Ocera”

04 lug 08 "Esprimo profondo dolore per la scomparsa non solo di un professionista stimato, ma anche di un amico". E' quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Guerriero, appresa la notizia della scomparsa di Saro Ocera. "Estremamente attento - aggiunge - alle problematiche della categoria che ha rappresentato autorevolmente anche a livelli nazionali, Ocera è stato una persona cara e amica che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare direttamente durante il mio impegno politico ed amministrativo al Comune di Catanzaro". "Pur nella diversità dei ruoli da noi esercitati - prosegue Guerriero - egli ha sempre saputo essere deontologicamente corretto e leale nei rapporti umani. Nel suo lavoro di Capo ufficio stampa del Comune di Catanzaro, Ocera ha dato prova delle sue qualità umane e professionali. Voce rappresentativa del giornalismo calabrese, Ocera ci consegna una testimonianza di coerenza, onestà ed equilibrio che sarà difficile dimenticare".

Nucera “Intervenire per aiutare l’economica reggina”

04 lug 08 "I dati forniti dalla Camera di Commercio sul funzionamento del sistema imprenditoriale reggino tracciano un quadro molto preoccupante che chiama in causa operatori del settore, amministratori ed esponenti politici". E' quanto afferma in una nota il consigliere regionale Giovanni Nucera, secondo il quale bisogna uscire l'economia reggina dall'attuale situazione di stagnazione. "Bisogna innanzitutto - afferma Nucera - analizzare a fondo gli studi di settore per arrivare alle cause che hanno determinato una situazione simile. La diminuzione delle imprese iscritte a registro, addirittura 522 in meno tra il 2007 e il 2006, l'aumento del numero di fallimenti e l'allargamento della forbice fra imprese che si iscrivono al registro e quelle che vengono cancellate, costituiscono un insieme di fattori che non promettono nulla di buono per il futuro. Il sistema imprenditoriale costituisce l'asse portante del sistema economico di una città e la sua crisi potrebbe minare in modo irreparabile lo sviluppo della nostra provincia e la creazione della tanto agognata "città turistica" che da anni inseguiamo, ma che poi non siamo in grado di realizzare". Infatti se i principali settori investiti dalla crisi sono quello agricolo, quello manifatturiero e quello edile, neanche il comparto turistico è stato risparmiato dalla recessione". "E' evidente - prosegue Giovanni Nucera - che si tratta di una crisi grave e profonda che affonda le sue radici nella frammentazione del sistema produttivo, nella sua debolezza e nella scarsa capacità degli amministratori di formulare programmi di investimento mirati e sistemi di incentivazioni che sappiano favorire gli imprenditori locali e attrarre quelli che vengono da fuori provincia e fuori regione. E' opportuno che Regione, Provincia e Comune tornino a confrontarsi per creare le indispensabili sinergie politiche e amministrative indispensabili per creare le condizioni di sviluppo. Occorre mettere in atto una politica di incentivazione, fatta anche di sgravi fiscali per gli imprenditori che aprono attività in provincia, che, specialmente nei settori nevralgici come quello turistico, sappia creare situazioni favorevoli per chi decide di rischiare capitali nella nostra terra". E' necessario, inoltre, secondo il consigliere Giovanni Nucera, che anche sul piano della sicurezza vengano posti in essere gli interventi concreti e necessario per stroncare il sistema di "taglieggiamento" che gli imprenditori sono costretti a subire. "Fino a quando la 'ndrangheta - conclude - continuera' a infiltrarsi nel tessuto economico e fino a quando gli stessi imprenditori non cominceranno a denunciare le estorsioni con continuità anche il migliore dei piani di sviluppo non riuscirebbe a sortire i risultati sperati".

Talarico “Grave atto contro i magistrati di Lamezia”

04 lug 08 "Esprimo la più sentita vicinanza e la più convinta solidarietà al Procuratore della Repubblica Raffaele Mazzotta e al Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Lamezia Terme Giuseppe Spadaro dopo aver appreso dell'ultimo, ripetuto grave atto di intimidazione cui sono stati oggetto". E' quanto afferma in una nota il segretario regionale dell'Udc, Francesco Talarico. "Sono - aggiunge - peraltro certo che l'alto senso del dovere e la forte determinazione che li supportano sapranno loro infondere la tranquillità necessaria per continuare l'opera di contrasto alla criminalità così efficacemente svolta pur nella difficoltà del contesto socio economico e nella ben nota ristrettezza di mezzi e di apparati con cui magistratura e forze dell'ordine a Lamezia Terme devono quotidianamente confrontarsi. Mentre rinnovo il mio apprezzamento ai due valorosi magistrati, nella speranza che gli autori del grave gesto di minaccia e di violenza verso le istituzioni siano presto individuati e puniti, assicuro che non mancherò di sollecitare nelle sedi opportune la necessità di rinforzare con mezzi e personale la dotazione a disposizione dell'amministrazione della giustizia e dell'ordine pubblico in Lamezia Terme"

Nicolò “No al riavvio della vendita delle Officine Grandi Riparazioni di Saline”

04 lug 08 "Preoccupazione e rammarico per la decisione delle Ferrovie dello Stato di riavviare la procedura di vendita delle Officine grandi riparazioni di Saline Joniche" è stata espressa dal consigliere regionale di Fi, Alessandro Nicolò. "Il complesso immobiliare - sostiene Nicolò - di circa 350 mila metri quadrati progettato negli anni settanta per poter cambiare la vocazione del territorio da agricola ad industriale, con le potenzialità di occupare 1.000 addetti che avrebbero dovuto riparare il materiale rotabile dell'Alta velocità e dell'Etr, potrebbe essere, invece, anziché dismesso, obiettivo di un progetto di riconversione industriale per rilanciare lo sviluppo socio - economico ed occupazionale di un'area tra le più depresse d'Italia". "La possibilità di concertare con il supporto degli enti locali una riconversione delle Ogr di Saline - sostiene Nicolò - sarebbe auspicabile tenuto conto della possibilità di declinare le potenzialità del porto di Gioia Tauro con un incremento significativo dell'offerta di materiale rotabile ferroviario, che potrebbe essere prodotto nello stabilimento di Saline Ioniche. L'idea di sfruttare un tipo di trasporto a basso impatto ambientale ed economico, quale quello ferroviario, per le merci ed i container scaricati a Gioia Tauro, troverebbe forti convenienze anche per le circostanze in cui si trova l'autostrada Salerno Reggio, ed in tale caso servirebbe a evitare la dismissione di un complesso, qual è quello delle Officine Grandi Riparazioni, con la conseguente perdita di numerosi posti di lavoro". "Ovviamente si tratta di grandi scelte di politica economica - conclude il consigliere regionale di Fi - ma le potenzialità delle Ogr di Saline Ioniche sono un'occasione irripetibile per ricollocare questo territorio all'interno di una più definita politica industriale a servizio dell'economia del Paese e delle prospettive di sviluppo del reggino".

Manno “Sulla diga sul Melito accertare eventuale truffa”

04 lug 08 Il presidente del consorzio di bonifica Alli Punta di Copanello, Grazioso Manno, ha chiesto ai suoi legali di accertare "se via stato raggiro e dunque truffa, da parte dell'Astaldi, sulla costruzione della diga sul Melito. "Dopo aver attentamente riflettuto sulla vicenda - è scritto in una nota di Manno - ho deciso di richiedere all'autorità giudiziaria di accertare se, nel comportamento dell'Astaldi, vi sia stato raggiro e dunque truffa. Siamo in presenza di una grande opera finanziata con soldi pubblici e quindi sono certo di avere il dovere di verificare sino in fondo il danno subito da tutti i cittadini". "Non si può - prosegue Manno - infatti giustificare in alcun modo l'operato dell'Impresa che, leader mondiale, per sua ammissione, nella costruzione delle dighe di ritenuta, in quanto titolare di un contratto 'a corpo', in forza del quale incombeva su di essa anche la progettazione costruttiva, era tenuta a compiere ogni necessaria valutazione riguardo alle scelte progettuali adottate". "Tra l'altro - ha aggiunto Manno - è bene ricordarlo, l'Astaldi, in quanto subentrata a Italstrade, si trovava in cantiere da circa dodici anni. Con la firma dell'atto di transazione, nel 2003, l'Astaldi dichiarò di ritenere il progetto di contratto, con le varianti a quel momento approvate, perfettamente eseguibile e che tale dichiarazione fu reiterata in occasione della firma dell'Atto Integrativo del 22 dicembre 2004. L'impresa, nel dichiarare la piena eseguibilità del progetto, ha ingenerato nel Consorzio un più che legittimo affidamento in ordine alla piena fattibilità dell'opera, così come progettata". "Una cosa - è scritto ancora nella nota - infatti, è assumere genericamente l'obbligo di eseguire un'opera e poi affermare di non poter adempiere a tale obbligo per effetto di cause impreviste ed imprevedibili, altro è affermare esplicitamente di ben conoscere un progetto e di averne valutato la piena fattibilità e realizzabilità. Delle due l'una: o l'impresa aveva fatto tale valutazione, e allora oggi dovrebbe dimostrare perché nell'ambito di tali valutazioni non fossero emerse le problematiche riscontrate subito dopo la firma dell'atto di transazione e non potrebbe quindi assumere una inesistente 'imprevedibilita'' a giustificazione delle proprie gravi inadempienze, oppure non l'aveva fatta, e allora il comportamento avversario andrebbe letto non soltanto in chiave di grave inadempimento, ma anche in termini di raggiro ai danni del Consorzio, e di conseguenza ai danni dell'intera collettività". "Come definire - si chiede Manno nella nota - il comportamento di chi, pur a conoscenza, in ragione di quanto si é detto, di problematiche progettuali a suo parere ostative alla riprese e alla prosecuzione dei lavori, pur di indurre il Consorzio ad accettare e a sottoscrivere l'atto di transazione, e così procurare ad Astaldi gli indubbi vantaggi che per effetto del medesimo atto sono ad essa derivati, abbia volutamente indotto in errore l'Ente affermando di ben conoscere il progetto e di averne già valutato la piena fattibilità e realizzabilità e, su tale base, si sia impegnato a riprendere e a completare i lavori ? Come intendere l'esplicita declaratoria di Astaldi: come un raggiro ai danni del Consorzio? Ti dichiaro di aver valutato e in realtà non l'ho fatto? Non riteniamo di dover aggiungere altro: le parole di Astaldi e il suo comportamento si commentano da soli e il tutto non potrebbe che essere visto in chiave di grave inadempimento e di raggiro ai danni del Consorzio". "L'impresa - ha concluso Manno - deve inoltre restituire al Consorzio tutto quanto dalla medesima percepito in forza dell'accordo transattivo e, quindi, sia le somme percepite in forza dell'anzidetta transazione, sia tutti i maggiori importi, anche a titolo di interessi in relazione all'anticipato incasso dei Sal rispetto a quanto previsto dal contratto, pagati dal Consorzio medesimo all'impresa, in relazione ai lavori eseguiti prima e dopo l'atto di transazione, oltre rivalutazione monetaria e interessi legali e quant'altro".

De Maio scrive ai parlamentari calabresi “Uniti contro il lavoro nero”

04 lug 08 Il presidente della commissione regionale per l'Emersione del lavoro irregolare, Alberto De Maio, ha scritto ai parlamentari calabresi chiedendo di "impegnarsi congiuntamente per contrastare il cancro del lavoro sommerso in Calabria". "Secondo gli ultimi dati - è scritto nella lettera - il sommerso ha un Pil superiore di ben 15 volte all'ultima legge finanziaria. In pratica, debellandolo, abbatteremmo gran parte del debito pubblico. Il sommerso, in Calabria, significa soprattutto lavoro in nero, con gravi ripercussioni sulle garanzie dei lavoratori e sulla possibilità di sana competizione per le imprese ". "La Regione - ha aggiunto De Maio - sia attraverso la Commissione che con la fondazione Field, si adopera con grande energia nel contrastare il lavoro sommerso e di questo va dato atto al presidente Loiero e alla Giunta. Ma è necessario che tutte le forza politiche facciano uno sforzo congiunto. Dobbiamo lavorare per migliorare il tessuto produttivo e favorire i processi di prevenzione, cosa che stiamo programmando per il prossimo autunno insieme alla scuola calabrese". "Il ministro Tremonti - ha concluso De Maio - è persona di grande competenza e sono certo che, grazie anche alla sollecitazione dei nostri deputati, saprà rendersi portavoce di esigenze di modernizzazione umanistica del lavoro e di contrasto efficace al sommerso e alle sue perverse complicazioni".

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