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Notizie dalla Regione

 

Il Consiglio approva la legge sulle comunità montane

30 giu 08 Con la relazione di Giulio Serra si è aperto il dibattito sulla legge di riordino delle Comunità montane. "Questo testo di legge - ha sottolineato il relatore - è frutto di un lavoro di pazienza certosina alla ricerca di un equilibrio che tenga delle particolari condizioni geomorfologiche del territorio calabrese. Sotto la spinta del legislatore nazionale abbiamo cercato di adeguare le Comunità montane al mutato contesto istituzionale ed individuare soluzioni innovative per il funzionamento, l'organizzazione delle strutture politiche ed amministrative e di contenimento della spesa". L'assessore alle Riforme, Liliana Frascà, intervenendo, ha detto che "si è trattato di un lavoro complicato per le caratteristiche del territorio calabrese. Le Comunità montane, per responsabilità generali, in questi anni non hanno espletato fino in fondo il loro ruolo anche se spesso hanno supplito alle deficienze dei piccoli comuni in difficoltà. La legge, infine, consente anche una buona fetta di risparmio con l'abbattimento dei costi di funzionamento per oltre il 50%". "Voterò per disciplina di partito e lealtà di maggioranza". Così il consigliere Antonio Acri(Pd), nel suo intervento. "La legge è insoddisfacente e se anche dovesse passare, nulla cambierà per le Comunità montane che continueranno appendere l'80% dei loro bilanci per il funzionamento ed il 65% per il personale". Per il consigliere Giovanni Nucera, "si tratta di una legge che gli stessi colleghi di maggioranza devono ingoiare giocoforza. Nulla cambia e la maggioranza di centrosinistra, ancora una volta, annaspa per coprire fragili equilibri di clientela". Per Maurizio Feraudo la "proposta avrebbe dovuto essere più rigorosa, ma così non è stato". Michele Trematerra, invece, ha detto che "questa riforma ha fatto perdere l'occasione per dare più compiti e funzioni alle Comunità montane ed ai territori montani". Per Damiano Guagliardi la legge di riordino "soffre da difficoltà di individuazione di criteri oggettivi di assegnazione dei comuni e dei territori. Tuttavia, una volta definiti gli ambiti delle Comunità montane è naturale ed indispensabile procedere ad un'autentica politica per la montagna che preservi l'antropizzazione ed i villaggi, che crei un'economia alternativa, zootecnica ed agricola di qualità, e che faccia manutenzione al territorio e sia luogo di sviluppo turistico e culturale". Al termine del dibattito il consiglio regionale ha approvato la legge di riordino delle Comunita' Montane che e' composta da sedici articoli. Successivamente l'aula ha approvato la riperimetrazione dei consorzi di bonifica delle province di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria. L'assise inoltre ha approvato l'istituzione del garante regionale della salute ed una mozione con cui si invita il governo a non tagliare l'autorita' portuale di Gioia Tauro. I lavori sono continuati con all'ordine del giorno l'elezione del vice presidente del consiglio in sostituzione di Roberto Occhiuto ma dopo una pausa alle 22, al rientro la minoranza non ha trovata un accordo e la seduta è stata chiusa per mancanza del numero legale.

Finita l’emergenza ambientale in Calabria, è costata 800 mln in dieci anni

30 giu 08 Ottocento milioni di euro circa: é la cifra spesa per fare fronte all'emergenza ambientale nei dieci anni del commissariamento in Calabria, che si conclude proprio oggi. Proprio oggi, infatti, il commissario delegato per l'emergenza ambientale, il prefetto di Catanzaro Salvatore Montanaro, ha presentato al Presidente del Consiglio, al sottosegretario Guido Bertolaso e al ministero dell'Ambiente la sua relazione conclusiva nella quale, secondo quanto si è appreso, ha fatto il punto sullo stato di attuazione degli incarichi che gli erano stati affidati e su quali gestioni sono già passate agli enti territorialmente competenti. Nella relazione c'é anche lo stato patrimoniale ed il rendiconto finanziario dell'attività svolta in dieci anni di commissariamento sotto la guida di diversi commissari. Il prefetto Montanaro, raggiunto telefonicamente dall'ANSA, ha mantenuto il riserbo sul contenuto della sua relazione, senza fornire alcun particolare. Sulle problematiche riguardanti il settore ambientale, intanto, nei giorni scorsi c'e' stato un incontro tra il presidente della Regione, Agazio Loiero, ed il sottosegretario Guido Bertolaso. La Regione, in particolare, ha chiesto la collaborazione di Bertolaso per quanto riguarda gli impianti di smaltimento, soprattutto nel cosentino.

Loiero all’ONU “Più cooperazione con l’Africa”

30 giu 08 Le politiche sull'immigrazione e sulla cooperazione con l'Africa vanno rafforzate e affrontate ''senza paure'', perche' da esse ''dipenderanno le condizioni sociali ed economiche dei prossimi decenni'' nelle nostre regioni. Ne e' convinto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che lo ha detto oggi a New York in occasione di una riunione alle Nazioni Unite sulla cooperazione tra il Sud dell'Europa e il Sud del mondo. Loiero e' intervenuto illustrando la situazione della Calabria, regione che ''come Lampedusa e la Sicilia, e' uno degli avamposti del continente africano''. Secondo il presidente della Regione, bisogna puntare ''non solo sugli scambi a livello commerciale, ma anche culturale: i due piani non possono essere separati''. Durante la visita a New York, Loiero ha incontrato anche i rappresentanti della comunita' calabrese. Ieri, il presidente ha partecipato all'inaugurazione della fiera agro-alimentare internazionale di New York, dove la Calabria e' presente con i propri prodotti. ''La Fiera newyorchese - ha detto Loiero - e' una occasione concreta per l'economia agricola della Calabria. La partecipazione di ben 18 aziende calabresi con 12 stand allestiti con la collaborazione della nostra collettivita' e dell'Istituto per il Commercio Estero, sta a dimostrare l'importanza dell'appuntamento''. Stamattina il presidente della Regione ha incontrato Kerry Kennedy, la figlia del senatore Bob, la quale ha annunciato che potrebbe visitare nuovamente la Calabria. Domani Loiero avra' una serie di incontri istituzionali e vedra' il Console d'Italia a New York. Il 2 luglio la delegazione calabrese si spostera' a Toronto dove incontrera' i consultori della Regione Calabria in Canada. Il 3 luglio, infine, Loiero incontrera' il Console generale d'Italia a Toronto e nel pomeriggio, al Columbus Center, avra' colloqui con i rappresentanti dell'Istituto Italiano di Cultura, dell'Enit e incontrera' il mondo accademico all'Universita' di York.

Coro di proteste per la cancellazione dell’autorità portuale di Gioia Tauro da parte di UIL, Napoli (AN), Sindaco Crotone Vallone, Tassone, Cisl, Consiglio regionale

30 giu 08 "Prima il costo dell'Ici, ora la probabile eliminazione dell'Autorità portuale di Gioia Tauro: per la Calabria la strada è sempre in salita". E' quanto sostiene, in una nota, il segretario regionale della Uil, Roberto Castagna. "Il Decreto di urgenza - ha detto Castagna - per la soppressione delle Authority con organici inferiori a 50 unità, é l'ultima ciliegina su una torta avvelenata che rischia, se dovesse passare, di annientare le già ridotte possibilità di realizzare quel processo virtuoso che finalmente è stato avviato dopo anni di ritardi e di mancato sviluppo, in un'area in cui il porto risulta essere il più grande del Mediterraneo per movimentazione di container e con una vocazione logistica senza eguali in Italia". "Nonostante in questo caso - ha aggiunto il segretario della Uil calabrese - sembra che non vi siano premeditazioni da parte del Governo nei confronti della Calabria, visto che la scelta tocca la stragrande maggioranza della portualità italiana e parte dalla volontà di resringere i costi di una pubblica amministrazione a dir poco 'pesante', tuttavia la scelta si presenta infelice, perché colpisce inesorabilmente il settore portuale che può e deve essere, come nel caso di Gioia Tauro, un vero e proprio volano di sviluppo economico e sociale". "Lancio un appello - ha concluso Castagna - all'intera delegazione calabrese in Parlamento. Soprattutto dalla maggioranza mi aspetto una presa di posizione netta e un intervento risolutivo del problema. Proprio in queste occasioni si può dimostrare veramente se stanno a cuore le sorti della Calabria e dei calabresi. Se ciò non si farà, come sindacato, promuoveremo una forte e decisa mobilitazione, capace di far comprendere ai nuovi inquilini di Palazzo Chigi che siamo veramente stanchi di una politica che produce solo vantaggi agli addetti, qualsiasi sia la casacca che si indossa, e svantaggi ai cittadini, specie quelli delle zone meridionali"
Napoli(AN) “Assurdo”. "E' assurdo immaginare che possa essere soppressa la principale Autorità chiamata al controllo dello sdoganamento delle merci nel principale porto del Mediterraneo". A sostenerlo è la deputata Angela Napoli in una interpellanza sul D.L. 112/2008 che "prevede la soppressione degli Enti pubblici non economici con una dotazione organica inferiore a 50 unità, che comporterebbe la soppressione dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro". Un'autorità, aggiunge la parlamentare nell'interpellanza al Presidente del Consiglio ed ai ministro delle Infrastrutture e Trasporti e dell'Economia, "definita, altresì, punto di riferimento degli Enti locali del territorio, provinciale e regionale, e delle associazioni imprenditoriali". La Napoli afferma di ritenere "decisamente utile la soppressione del Commissario delegato del Porto di Gioia Tauro e della sua dispendiosa ed inutile unità di coordinamento, ma considera, invece, indispensabile il mantenimento della figura dell'Autorita Portuale". La parlamentare chiede quindi di sapere se "non ritengano necessario ed urgente l'emanazione di uno specifico provvedimento in deroga, utile a garantire il mantenimento dell'autonomia e della esclusiva figura dell'Autorità portuale di Gioia Tauro".
Sindaco Crotone, Vallone “Una sciagura”. "Dopo il taglio dei fondi per la statale 106, il Governo imbraccia la forbice, anzi la scure, per tagliare l'Autorità portuale di Gioia Tauro". E' quanto ha dichiarato, in una nota, il sindaco di Crotone, Peppino Vallone. "Si vuole definitivamente abbassare la saracinesca - ha detto Vallone - sulla ripresa produttiva della Calabria e apporre il cartello non di 'chiuso per ferie', ma di 'chiuso per scelta del Governo'. Quello che rappresenta per lo sviluppo calabrese l'Autorità portuale di Gioia Tauro è noto a tutti, ma per Crotone e il suo porto, dopo l'istituzione della sub commissione per i porti di Corigliano e di Crotone, la sua chiusura rappresenta una vera e propria sciagura". "Proprio attraverso la sub commissione - ha aggiunto Vallone - in sinergia con l'Autorità portuale, stiamo lavorando per il recupero e il rilancio del porto della nostra città, al quale l'amministrazione comunale annette un'importanza strategia fondamentale". "La proposta - ha concluso Vallone - della soppressione dell'Autorità portuale è un pericoloso salto all'indietro che non possiamo tollerare e che con tutte le nostre forze e i mezzi a nostra disposizione, unendoci anche alla protesta del presidente della Regione, intendiamo restituire al mittente".
Tassone (Udc) “Non è un ente inutile”. "L'autorità portuale di Gioia Tauro non è un ente inutile che si può cancellare in termini semplicistici". A dirlo è stato il vicesegretario dell'Udc, Mario Tassone. "L'azzeramento delle autorità portuali con meno di 50 unità - ha aggiunto Tassone - vanifica la legge 84 del '94 che regola e istituisce tali organismi. L'Autorità portuale di Gioia Tauro, poi, ha un ruolo strategico ne Mediterraneo come si evince da tutta la programmazione nazionale ed europea". Per Tassone "il Governo precedente si è mosso in maniera confusa su Gioia Tauro con la nomina anche del commissario straordinario per le attività del porto, Rodolfo De Dominicis che è persona certo competente. Nel momento in cui sparisse l'autorità portuale, le capacità programmatoria e realizzativa potrebbero essere dissolte".
CISL “Inaccettabile”. La Cisl, in una nota, ha definito "inaccettabile la proposta del Governo di chiudere l'Autorità portuale di Gioia Tauro". "Il provvedimento legislativo 'Taglia Enti' - hanno sostenuto in una dichiarazione congiunta il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ed il segretario generale della Cisl provinciale di Reggio Calabria, Cosimo Piscioneri - approvato dal Consiglio dei Ministri, che prevede tra l'altro la chiusura dell'Autorità portuale di Gioia Tauro, è ingiusto e inaccettabile, perché determina un blocco delle attività di governo della più grande infrastruttura portuale del Mediterraneo e perché rischia di provocare una paralisi dei processi economici e produttivi non solo nella Piana di Gioia Tauro, ma anche in Calabria e nel Mezzogiorno". "L'Autorità portuale di Gioia Tauro - hanno aggiunto i sindacalisti - che sta sostenendo un'intensa attività di programmazione, coordinamento e gestione di interventi connesse allo sviluppo del grande porto Euro-Mediterraneo, per consolidare e ampliare le attività di crescita e per realizzare l'integrazione con gli altri porti in una logica di sistema portuale regionale, rischia di vedersi annullare tale progettualità con funzioni, competenze e poteri accorpate all'Autorità portuale di Napoli". "Questa perdita di autonomia - hanno sostenuto Sbarra e Piscioneri - altera notevolmente gli sforzi del territorio per sviluppare ulteriormente i processi economici e produttivi in itinere che, se confermati, determinerebbero una forte espansione dell'attività soprattutto sul terreno della logistica con importanti ricadute occupazionali". "Per tali ragioni - hanno concluso Sbarra e Piscioneri - chiediamo al Governo di rivedere la scelta attraverso la modifica e la correzione del provvedimento. Chiediamo, inoltre, alla politica regionale e alla rappresentanza parlamentare di maggioranza e opposizione di sviluppare una forte pressione istituzionale per realizzare l'obiettivo della conferma della piena operatività e autonomia dell'Ente".
Mozione della Regione Calabria. Un mozione contro la soppressione dell'autorità portuale di Gioia Tauro, di cui è primo firmatario l'assessore all'urbanistica Michelangelo Tripodi, è stata presentata nel corso dei lavori del consiglio regionale. Nella mozione si evidenzia che "nei giorni scorsi il governo Berlusconi ha approvato un decreto legge che prevede tra l'altro la soppressione degli enti pubblici non economici con una dotazione organica inferiore a 50 unità; tra le conseguenze più gravi di una scelta così penalizzante e punitiva ci sarebbe anche la cancellazione dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro; una tale evenienza sarebbe del tutto inaccettabile perché non solo metterebbe in crisi Gioia Tauro che rappresenta il primo porto del Mediterraneo per il transhipment ma costituirebbe un colpo pesantissimo inferto contro l'economia calabrese, dopo i recenti scippi operati dal governo di ingenti risorse finanziarie destinate alle infrastrutture principali della regione". Nel documento si ritiene indispensabile "battersi fino in fondo per impedire che possa essere approvato l'ennesimo atto di ostilità che il governo Berlusconi intende portare avanti contro il porto di Gioia Tauro e contro l'intera Calabria". Il consiglio regionale ha quindi invitato il Governo a "rivedere immediatamente il contenuto normativo del decreto legge sopraindicato per impedire che realtà positive e produttive come l'autorità portuale di gioia Tauro possano finire cancellate nel tritacarne di un provvedimento che nella sua genericità ed indeterminatezza rischia di creare danni, perfino imprevisti, in tutte le direzioni". L'assise regionale "impegna la delegazione parlamentare della Calabria, nelle sue articolazioni di maggioranza e di minoranza, a fare fronte comune per difendere alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica gli interessi materiali e concreti della regione ed a intraprendere tutte le azioni più efficaci per bloccare una scelta che potrebbe rappresentare un colpo micidiale per il futuro della Calabria".

Giovedì Conferenza Stato-Regioni sulla manovra finanziaria

30 giu 08 In attesa della Conferenza Stato-Regioni sull'emergenza rifiuti in Campania, il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Vasco Errani ha convocato la Conferenza per giovedì 3 luglio alle ore 10 nella sede di via Parigi, 11 a Roma. All'ordine del giorno della seduta, la posizione da assumere in merito alle valutazioni sulla manovra finanziaria varata dal Governo nel Consiglio dei ministri del 18 giugno 2008. Inoltre verrà approvato il documento conclusivo della IV Conferenza italiana per il Turismo.

Diminuisce il contenzioso tra Stato e Regioni

30 giu 08 Il contenzioso tra lo Stato e le Regioni è diminuito nell'ultimo biennio, anche se non in maniera consistente. E' quanto emerge da un dossier pubblicato sul sito del Senato pubblicato dal Servizio studi. Per 'contenzioso tra Stato e Regioni' si intendono le questioni sollevate dello Stato o dalle Regioni di fronte alla Corte Costituzionale. Negli anni che vanno dal 2002-2008 i ricorsi da parte dello Stato sono stati 337, un numero più alto di quello delle Regioni pari a 232. Lo Stato risulta dunque alimentare in maggior misura il contenzioso. Il contenzioso è stato in straordinaria crescita tra il 2002 e il 2006, quando, per la prima volta, si è notato un certo 'rallentamento'; dal 2007 questi segnali di 'raffreddamento' si sono consolidati. Per il primo semestre del 2008 i dati, anche se ancora parziali, sembrano confermare la riduzione del fenomeno. Il presidente della Corte Costituzionale, in occasione della presentazione dell'ultima relazione annuale - ricorda il rapporto - ha evidenziato che questa "notevole diminuzione da un lato conferma che, dopo il prevedibile disorientamento seguito ad una riforma così radicale come quella del Titolo V parte II della Costituzione del 2001 tanto lo Stato quanto le Regioni e le Province autonome si sono progressivamente adeguate ai principi affermati dalla giurisprudenza costituzionale, in particolare al canone della leale collaborazione. E, dall'altro lato, dimostra come si sia affermata la tendenza a ricercare la soluzione dei problemi di competenza nella sede politico-istituzionale".

Da mercoledì online i dati Arpacal sulla baleanabilità delle acque calabresi

30 giu 08 Saranno consultabili on-line, a partire da mercoledì prossimo, i dati raccolti dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente sulla situazione delle coste balneabili calabresi. "L'iniziativa - è detto in una nota - rientra nel progetto di gemellaggio tra Arpacal e Arpa Marche, che si concluderà mercoledì a Gizzeria. I dati, che riguardano gli oltre settecento chilometri di costa calabrese, saranno inseriti in tempo reale su internet". "I risultati delle analisi - prosegue la nota - saranno trasmessi al ministero della Salute, alla Regione e, in caso di ripetuto sforamento dei valori previsti dalla normativa, ai sindaci dei Comuni interessati, affinché provvedano a emettere l'ordinanza di divieto di balneazione". "La realizzazione dell'interfaccia web - conclude la nota - per la consultazione on-line dei dati della campagna di balneazione, sarà presentata nel corso di un seminario tecnico che si svolgerà mercoledì nella sala congressi dell'hotel Caposuvero a Gizzeria Lido". "Attraverso il portale internet - ha detto il direttore scientifico dell'Arpacal, Antonio Scalzo - anche in ossequio ai principi della convenzione internazionale di Aarhus sulla comunicazione e informazione ambientale, mettiamo a disposizione del pubblico uno strumento efficace, funzionale e fruibile, in grado di fornire informazioni sulla qualità delle acque di balneazione".

Successo in Calabria del progetto "Scuola in fattoria"

30 giu 08 Il progetto della Cia-Confederazione italiana agricoltori "Per un nuovo rapporto tra agricoltura e nuove generazioni" e' stato il tema di una tavola rotonda che si e' svolta a Lamezia Terme con la partecipazione del presidente nazionale, Giuseppe Politi. L'incontro si e' svolto nell'ambito del progetto nazionale dell'organizzazione agricola "Scuola in fattoria", il cui obiettivo consiste nell'educare gli adolescenti alla ruralita', al rispetto dell'agricoltura e degli agricoltori, alla conoscenza dei diversi componenti della campagna. "Scuola in fattoria - ha spiegato Rosa Critelli di Cia Calabria - e' stato ideato dalla confederazione con il proposito di riavvicinare le giovani generazioni al mondo agricolo, alla sua storia, alle sue tradizioni, alla sua cultura, alle sue molteplici funzioni volte a migliorare la qualita' della vita. Proprio con il mondo della scuola - ha aggiunto - si e' trovato un importante, interlocutore che riconosce all'agricoltura un laboratorio vivente dove manualita' e fisicita' possono esprimersi compiutamente. Oggi i giovani nella stragrande maggioranza, hanno difficolta' ad identificarsi, a elaborare soluzioni e scelte autonome mangiano tutti le stesse cose, vestono allo stesso modo, non hanno radici forti e profonde con cui sostenersi nei momenti difficili". "Con la proposta di conoscere e sperimentare direttamente odori, sapori, colori suoni e sensazioni diverse dal vissuto quotidiano - ha sottolineato Critelli -, l'agricoltura puo' fornire un notevole contributo alla formazione di quell'impronta o sedimento culturale sempre piu' importante per i futuri cittadini del mondo". Secondo la Critelli, attraverso la frequentazione del mondo agricolo i giovani possono comprendere valori fondamentali per la loro vita che la quotidiana presenza e la sopravvalutazione di computer e televisione hanno annullato. "L'agricoltura - ha detto ancora l'esponente di Cia Calabria - insegna che non si puo' avere tutto subito ma che l'attesa di eventi e di cose e' l'essenza stessa della vita. Fa recuperare ai giovanissimi il concetto di stagionalita' completamente cancellato dai messaggi pubblicitari e dalle offerte della rete commerciale, conducendoli ad assumere quelle informazioni necessarie a renderli consumatori consapevoli. Attraverso questa esperienza migliaia di bambini possono imparare, sul campo, cos'e' lo sviluppo sostenibile, il rispetto per l'ambiente, possono apprendere i principi fondamentali di una sana e corretta alimentazione e possono scegliere di consumare prodotti calabresi di qualita', genuini e contribuire a sostenere l'economia locale contenendo il consumo energetico e l'inquinamento". La responsabile di Scuola in fattoria ha infine concluso auspicando che "questo progetto possa avere diffusione anche nelle altre scuole e coinvolgere nuove aziende agricole come fattorie didattiche". Nel suo intervento il presidente della Cia Calabria Giuseppe Mangone ha tracciato un quadro della situazione agricola nella regione, mettendo in evidenza le possibilita' di sviluppo offerte dalla programmazione 2007-2013. "Con le risorse disponibili - ha detto Mangone - sara' possibile dare un ulteriore grande impulso al settore, sia dal punto di vista produttivo sia per quanto riguarda le attivita' connesse quali l'agriturismo, la produzione di energia pulita e le fattorie didattiche. Gli agricoltori calabresi -ha concluso il presidente regionale della Cia -, intensificheranno i loro sforzi per il miglioramento della qualita' delle produzioni, per uno sviluppo rispettoso dell'ambiente e della sicurezza alimentare".

Rogliano e Parenti all’avanguardia con la raccolta differenziata porta a porta

30 giu 08 "Ci risulta che le amministrazioni di Rogliano e Parenti siano state le prime in Calabria, e forse nel sud, ad avere eliminato i cassonetti dalle vie urbane più frequentate, adottando il sistema della raccolta differenziata con il 'porta a porta spinto'". E' quanto ha dichiarato il presidente della società Presila cosentina, Luigi Perri. "Si tratta - ha detto Perri - di un risultato reso possibile dall'efficienza del servizio garantito, a Rogliano, dalla nostra società e, a Parenti, dagli operatori locali, per la gestione in proprio del servizio stesso, al quale la Presila cosentina collabora per la fase dello smaltimento. In entrambi i centri il buon andamento della raccolta differenziata è stato assicurato dallo spirito di attiva collaborazione dell'utenza". "Abbiamo messo in atto - ha concluso Perri - quello che normalmente succede nelle località turistiche maggiormente rinomate. Ne guadagnano l'igiene pubblica, l'estetica dei centri urbani e la stessa raccolta differenziata, che così tocca picchi di tutto rilievo. Il merito va ascritto alla volontà e alle scelte coraggiose dei sindaci e delle loro amministrazioni, che hanno fortemente perseguito l'obiettivo, anticipando i tempi della sua attuazione. Prossimamente altri comuni del sottoambito adotteranno lo stesso sistema".

Manno “Prosegue la marcia per la costruzione della Diga del Melito”

30 giu 08 "Il treno per la costruzione della Diga del Melito procede spedito e puntuale". A sostenerlo é il presidente del Consorzio di Bonifica Alli Punta di Copanello, Grazioso Manno. "Come previsto dallo scadenziario consegnato a tutti in occasione della conferenza stampa del 12 giugno scorso - ha aggiunto - oggi, la deputazione del Consorzio ha approvato il progetto stralcio di estrema urgenza per il rivestimento definitivo delle gallerie e della vasca di dissipazione per un importo di oltre 24 milioni di euro". "Ancor prima della riunione della deputazione - ha proseguito - stamani, assieme al mio staff, ho incontrato i rappresentanti dei sindacati (Cgil, Cisl e Uil), delle organizzazioni agricole (Coldiretti, Confagricoltura e Cia) ed i Sindaci di Gimigliano, Fossato Serralta e Sorbo San Basile. A loro innanzitutto abbiamo presentato il progetto; tutti presenti, hanno seguito con grande attenzione la presentazione delle modalità scelte fra quelle che ci concede la legge, della procedura di gara e del criterio di selezione. Sento il dovere di ringraziarli per l'apprezzamento unanime sia riguardo la puntualità dimostrata e, particolarmente, per gli elogi relativi alla trasparenza con la quale la 'task force diga' sta portando avanti il proprio lavoro". "Nonostante l'attenzione meticolosa e l'altissima professionalità messe in campo - ha sostenuto Manno - non davamo certo per scontato questo tipo di consenso così corale e sentito; abbiamo, infatti, trasferito subito, nella successiva riunione della Deputazione, l'intendimento di tradurre questo dovuto ringraziamento in nuove energie da profondere sui binari della puntualità e della trasparenza". "Il treno - ha concluso Manno - non si fermerà fino a quando la Diga del Melito non sarà ultimata. Questa è l'unica stazione di arrivo possibile di un treno che non consideriamo certo nostro, anzi, continuiamo ad essere sempre più persuasi che ci sia veramente posto per chiunque abbia a cuore una Calabria che smetta, per sempre, le vesti della speranza senza tempi".

Feraudo (Idv) “Il mio voto contrario al riordino delle Comunità Montane”

30 giu 08 ''Non condivido ne' l'impostazione ne' lo spirito sotteso alla legge di riordino delle Comunita' Montane, un provvedimento, che va in direzione diametralmente opposta rispetto alle legittime aspettative dei calabresi''. Lo ha sostenuto il presidente del gruppo di Italia dei Valori alla Regione, Maurizio Feraudo, preannunciando il suo voto contrario alla legge che e' attualmente all'esame dell'Aula. ''Si preferisce mantenere in vita - afferma Feraudo - Comunita' Montane dove vengono ricompresi Comuni proiettati piu' verso la collina e il mare che verso la montagna. Si trattava solo di scegliere se privilegiare un ragionamento di rigore e di coerenza in direzione della valorizzazione e dello sviluppo della montagna o, al contrario, piu' semplicemente optare per una soluzione, qualunque essa fosse stata, pur di ovviare ai paletti posti dalla finanziaria nazionale 2008''. ''Soprattutto in un momento come quello attuale che vede il Governo ragionare sulla soppressione delle Comunita' Montane - prosegue Feraudo - considerate viepiu' dall'opinione pubblica enti inutili e centri di spreco, la Calabria avrebbe dovuto privilegiare una soluzione in grado di assicurare i reali bisogni e le necessita' dei territori prevalentemente montani''. ''Quella di oggi - sottolinea Feraudo - sarebbe stata la giusta occasione per depennare Comuni costieri e collinari che quindi niente hanno a che spartire con la montagna ed i suoi problemi. Il giudizio sul provvedimento era e rimane negativo in quanto non si e' neanche tenuto conto dei criteri dettati dal comma 18 dell'art 2 della Legge Finanziaria, tra questi: indice di vecchiaia della popolazione, reddito medio pro-capite, livello dei servizi, distanza dal capoluogo di provincia. Oggi, con questa riforma vengono ricompresi negli ambiti delle Comunita' Montane diversi Comuni che prima non figuravano e, tra questi, paradossalmente, persino qualche realta' il cui territorio resta immediatamente attiguo al capoluogo di Provincia, in netta violazione dei criteri generali''. ''Pertanto - conclude Feraudo - pur apprezzando lo sforzo di rivisitazione ed il lavoro di concertazione fatto dall'assessore Frasca', come Italia dei Valori, in piena sintonia con la linea politica nazionale in materia di riduzione dei costi della politica, non ho mancato di esprimere il mio disappunto sulla proposta di legge che non sara' sostenuta in fase di votazione''.

CGIL “Serve un piano di riordino della sanità”

30 giu 08 Il settore Funzione pubblica della Cgil Calabria, in una nota, chiede alle istituzioni regionali un confronto sul piano di riordino della sanità. "Prima che venga concluso l'iter legislativo - è detto nella nota - vorremmo poter esprimere i nostri rilievi, ma, nel frattempo, non possiamo non prendere atto che quanto prodotto finora è stato contraddistinto da un metodo di pesante deroga al sistema delle relazioni sindacali, non rispettoso dei protocolli sull'attività di confronto sindacale". "Non si tratta - prosegue la nota - esclusivamente di denunciare l'omissione dell'informativa sindacale preventiva, trattandosi di argomento riguardante una riorganizzazione che incide su tutto il sistema regionale e attiene anche a un'eventuale nuova organizzazione del lavoro delle strutture interessate, con ricaduta sul personale e sull'azione di tutela sindacale e contrattuale, ma si tratta anche di prendere coscienza che un importante atto della programmazione sanitaria viene intrapreso con autoritarismo e unilateralità dal governo regionale". "L'indisponibilità a un confronto - è detto ancora nella nota - non fà che presagire una carenza sulla conoscenza, per noi inderogabile, delle risorse necessarie e delle strategie per definire un quadro compito di atti necessari per una moderna programmazione sanitaria. Ancora oggi non è stato quantificato il quadro dei debiti pregressi che sommergono la nostra regione e la necessità di tagliare gli sprechi, così come evidenziati nella relazione 'Serra-Riccio', con il pericolo sempre più evidente di mettere a rischio la garanzia dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza". "Per questo - conclude la nota - reclamiamo un concreto e fattivo confronto, idoneo a puntualizzare i problemi e favorire il miglioramento e l'innovazione del sistema sanitario, a partire dalla previsione e dal corretto utilizzo delle risorse disponibili, per rispondere concretamente al diritto alla salute dei calabresi e, contemporaneamente, ai diritti degli operatori sanitari, che dovranno poter concorrere positivamente alla costruzione del nuovo modello".

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