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Notizie dalla Regione
Loiero chiede al Governo di non chiudere l’autorità del Porto di Gioia 28 giu 08 "E' uno scippo continuo, intollerabile.
Il governo sta chiudendo la Calabria". Dagli Usa, dove si trova
per una serie di impegni istituzionali tra cui un intervento al Palazzo
di Vetro dell'Onu in un incontro intergovernativo sui Sud del mondo,
il presidente della Regione Agazio Loiero fa arrivare la sua protesta
per la ventilata soppressione dell'Autorità portuale di Gioia
Tauro. L'Autorità portuale, afferma Loiero, "svolge un
ruolo eccezionale nel governo dello scalo marittimo più importante
del Mediterraneo nell'interesse non tanto della Calabria ma dell'intero
Paese". Per Loiero la questione deve essere assunta e risolta
direttamente dal premier Berlusconi. "E' il capo del governo
in persona - afferma il presidente della Regione - che deve dare risposte
ai calabresi, per evitare che, sulla base del recente decreto legge
11 che prevede, all'articolo 26, la soppressione degli enti pubblici
non economici, con una dotazione organica inferiore a 50 unità,
venga sacrificata l'Autorità portuale di Gioia Tauro, che si
occupa anche di altri porti calabresi. L'Autorità portuale
di Gioia per quello che fa ha bisogno di essere potenziata, non chiusa,
a meno che ciò non rientri in un disegno assassino per l'economia
calabrese". "C'é bisogno per questo - aggiunge Loiero
- che sia Berlusconi in persona a dire come stanno le cose considerato
che in Parlamento, come si è visto, sarà difficile modificare
il decreto. Non si può pensare di sopprimere l'Autorità
portuale di Gioia Tauro, il più grande porto di transhipment
del Mediterraneo su cui il suo predecessore Prodi ha investito risorse
e grandi aspettative, e mantenere, come è giusto che sia, quella
di alcuni porti vitali ma non strategici". "Sarà
la Calabria a esplodere - prosegue il presidente della Regione - e
non penso che il governo voglia spingere la Calabria a forme di protesta
non auspicabili, voglia insomma spingere i calabresi alle barricate.
Il tempo per porre riparo alla norma c'é, quello della pazienza
dei calabresi, dopo lo scippo dei fondi Fintekna destinati alla regione
per pagare l'Ici degli italiani e la conseguente cancellazione di
numerose opere pubbliche infrastrutturali, si sta velocemente consumando" Sorical “Dalla Regione nessun regalo ma solo anticipazioni” 28 giu 08 Nessun regalo dalla Regione a Sorical, ma
solo anticipazioni a condizioni vantaggiose per i ritardi nei pagamenti
dei comuni. E' quanto sostiene la società in una nota. "Già
nel corso del 2006 - è scritto nella nota - Sorical aveva stipulato
un contratto di finanziamento con Medio Credito Centrale - Gruppo
Capitalia e successivamente Unicredit - dopo aver ovviamente informato
gli organi di controllo della Regione socio di maggioranza della società
stessa. Successivamente nel corso del 2007 la società ha dovuto
prendere atto dei maggiori fabbisogni finanziari determinati essenzialmente
dal ritardo dei pagamenti delle forniture idropotabili erogate ai
Comuni della Regione. Pertanto ha dovuto far fronte alla necessità
di revisionare l'originario contratto di finanziamento per ottenere
condizioni più favorevoli, tali in particolare da consentire
il regolare andamento operativo e lo sviluppo degli investimenti,
nonostante la morosità dei Comuni". "Si è
quindi provveduto a verificare - prosegue la nota - nell'ambito del
settore bancario italiano ed estero, la possibilità di ottenere,
in sostituzione del finanziamento già in essere, condizioni
più adeguate alle esigenze della società, con particolare
riguardo all'entità delle linee di finanziamento, le condizioni
generali e i tempi di rimborso. Dopo un attenta valutazione il 4 ottobre
2007 è stato dato mandato alla Depfa Bank, uno dei maggiori
istituti bancari di rilevanza mondiale nelle operazioni di finanza
di progetto per la realizzazione di infrastrutture ed opere di pubblica
utilità, al fine di espletare le rituali attività di
verifica della sostenibilità del piano industriale di Sorical
e della affidabilità manageriale della società".
"Va ricordato come tali verifiche - riporta ancora la nota -
vengono eseguite in modo tanto più rigoroso quanto maggiormente
solido e strutturato è il gruppo finanziario a cui ci si rivolge
per il rifinanziamento del progetto e così è stato nel
caso specifico. A valle delle suddette verifiche è stato possibile
strutturare un contratto contenente condizioni migliorative in termini
di importo, condizioni e durata del finanziamento; in particolare,
l'importo è stato ridefinito in circa 240 milioni di euro da
rimborsare nel corso dell'intera concessione, contro i dieci anni
del precedente, mentre le effettive erogazioni delle provviste finanziarie
vengono assoggettate ad indicatori di sostenibilità finanziaria
più adatte al regime di pagamenti che i Comuni calabresi stanno
effettivamente sostenendo". "Il nuovo contratto di finanziamento
- prosegue il comunicato di Sorical - seppure negoziato nell'attuale
contesto economico generale in cui il settore bancario risente di
notevoli turbolenze, contiene diversi aspetti vantaggiosi tra cui,
per l'appunto, condizioni commerciali fortemente competitive nonché
periodi di disponibilità e di rimborso delle linee di credito
più lunghe rispetto a quelle che il precedente finanziatore
aveva offerto in un anno, il 2006, in cui il mercato del credito non
subiva le tensioni attuali. E' bene ribadire che proprio questo nuovo
finanziamento consentirà di garantire gli obiettivi e gli impegni
assunti sia in termini di gestione sia in termini di realizzazione
degli investimenti, nonostante i gravissimi ed ingiustificati ritardi
con cui i Comuni pagano le forniture idropotabili di Sorical".
"La Regione - prosegue la nota - si è ben resa conto delle
difficoltà finanziarie che si sono venute a determinare in
capo a Sorical ed ha anche emesso un provvedimento finanziario, con
legge n.15 del 2007, che ha contribuito a rendere possibile la realizzazione
del nuovo progetto di finanziamento: si tratta, beninteso, non già
di un fondo perduto, come non poteva non avvenire nella gestione precedente
a Sorical, bensì di una mera anticipazione da rimborsare con
flussi di cassa. Inoltre lo stesso ente Regione ha potuto constatare,
nelle idonee sedi formali, l'opportunità e la convenienza dell'operazione
di rifinanziamento". Nelle scuole calabresi il prossimo anno 460 cattedre in meno 28 giu 08 ''In Calabria nel prossimo anno scolastico
ci saranno 460 cattedre in meno''. La denuncia e' del sindacato scuola
Gilda che insieme alle altre organizzazioni del settore ha incontrato
il dirigente regionale del settore per la firma del contratto sulle
utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie, le cui domande scadono
il giorno 4 luglio prossimo. In particolare, secondo quanto riferisce
in un comunicato il sindacato Gilda, in Calabria ci sara' 'un ulteriore
taglio di 460 cattedre su base regionale, cosi' ripartite: Catanzaro
76 in meno; Cosenza 159 in meno; Crotone 41 in meno; Reggio Calabria
162 in meno e Vibo Valentia 22 in meno''. ''Il pesante ridimensionamento
degli organici - aggiunge la nota - oltre ad operare negativamente
sulla qualita' del servizio scolastico, dopo aver creato l'illusione
in molti docenti, alimenta la disoccupazione intellettuale, quella
piu' problematica ed a rischio di malattie legate alla sfera mentale
quali la depressione, in soggetti non piu' giovani. Questi tagli scaturiscono
da un'ottusa politica che, fingendo di voler razionalizzare la spesa
pubblica, sta di fatto smantellando la scuola pubblica, impoverendola
dei suoi elementi fondamentali: i docenti. Continuando di questo passo
si avra' una scuola priva di risorse umane e materiali comunque insufficienti
a garantire i servizi essenziali. Addio alla qualita' del servizio''.
Di Maio “Altissima percentuale di lavoro nero in Calabria, è al 55%” 28 giu 08 "Il lavoro nero incide nella misura
del 55%: una percentuale altissima e impossibile da sostenere oggi
in Calabria". E' quanto afferma, in una nota, il presidente della
Commissione regionale per l'emersione del lavoro irregolare, Alberto
De Maio. "Spero che il ministro Tremonti - prosegue De Maio -
voglia rilanciare e potenziare la legge 383 che consente una serie
di facilitazioni per chi decide di emergere dal sommerso: il lavoro
nero è ancora una grande piaga per il Sud. La legge in questione
va implementata perché consente di poter azionare misure favorevoli
a chi decide volontariamente di emergere, anche perché non
si può pensare che basti solo la repressione per contrastare
il fenomeno". "Ci sono incidenti sul lavoro quotidiani nel
nostro Paese - conclude De Maio - e questo dimostra come sia ancora
più odioso il sommerso" Oli d’eccellenza premiati a Rende 28 giu 08 Sono stati premiati al Centro di ricerca
per l'industria olearia di Rende i migliori oli extravergini della
Calabria. Il premio giornalistico, dal titolo Excellens oleum, è
stato organizzato dall'associazione Saperi e sapori, in collaborazione,
l'Organizzazione esperti assaggiatori e l'Agenzia regionale per i
servizi di sviluppo agricolo. "La giuria - è detto in
una nota - composta da giornalisti della carta stampata e della televisione,
supportata da un gruppo di esperti assaggiatori del Panel Arssa, ha
valutato i migliori extra vergini tra i 100 in concorso. Nella categoria
fruttato leggero è stato premiato l'Aspromontano dell'azienda
olearia San Giorgio. Il miglior fruttato medio è risultato
quello prodotto dell'Azienda agricola Romano di Acri, mentre nella
categoria fruttato intenso il primo premio è andato all'azienda
Paquale Librandi di Vaccarizzo Albanese". "Le aziende agricole
- conclude la nota - Ceraudo, di Marina di Strangoli, e Le Conche,
di Bisignano, hanno conquistato il primo posto rispettivamente nelle
categorie Olio biologico e Denominazione di origine protetta" Borrello “Rinviare la discussione del PDL sul riordino delle Comunità Montane” 28 giu 08 Rinviare la discussione sul disegno di legge
di riforma delle Comunità montane in programma per lunedì
in Consiglio regionale dopo lo spostamento del termine fissato per
l'approvazione. A chiederlo è il vicepresidente dell'assemblea
regionale, Antonio Borrello. "Anche se tardivo - prosegue Borrello
- reputo più che provvidenziale il provvedimento del Governo
di spostare al 30 settembre il termine per l'approvazione delle leggi
regionali sulle Comunità Montane. Provvidenziale perché
ci consente, superando per fortuna la evidente precarietà imposta
dalla urgenza di produrre un testo legislativo più organicamente
impegnato a ridisegnare ruoli, attività e competenze capaci
di azionare in maniera ottimale le politiche a favore della montagna,
mediante l'esercizio reale di deleghe regionali e provinciali, nonché
quello associato del maggior numero di funzioni e servizi comunali".
"Sono certo che in tutti, a partire dalla Giunta e dal Consiglio
- sostiene ancora il vicepresidente del Consiglio regionale - prevarrà
il buon senso di rinviare la discussione sul disegno di legge prevista
per lunedì 30, utilizzando da subito l'intero tempo a disposizione
per restituire dignità istituzionale ad enti chiamati a realizzare
lo sviluppo delle zone montane, sin qui, purtroppo, rivelatosi utopico". Lucà “Un tavolo istituzionale per rilanciare la Gres 2000” 28 giu 08 Aprire un tavolo istituzionale per il rilancio
dell'azienda Gres 2000 di Crotone. E' la proposta del consigliere
regionale del Pd, Salvatore Lucà. L'azienda, che produce piastrelle
in ceramiche, versa in uno stato di pesante crisi. "Il futuro
di questa azienda - sostiene Lucà - è molto incerto.Ritengo
utile, positivo ma non certo esaustivo - afferma Lucà - l'atteggiamento
della proprietà, che venerdì sorso, dopo aver sempre
rifiutato una simile ipotesi avanzata dai sindacati, ha prospettato
ai rappresentanti aziendali dei lavoratori l'attivazione della cassa
integrazione straordinaria a rotazione per 120 unità delle
214 in organico". "Nel ribadire che tale piano - prosegue
Lucà - servirà per accompagnare il periodo necessario
alla ripresa dell'azienda passando obbligatoriamente dalla predisposizione
di un piano definitivo di rilancio delle attività produttive,
ritengo che si debba procedere al rilancio dell'azienda con l'apertura
di un tavolo istituzionale al quale, oltre alle istituzioni locali
e regionali, sarà necessario e di vitale importanza per l'azienda,
portare l'Assopiastrelle di Modena ed altre organizzazioni similari
che tutelano e rappresentano gli interessi legittimi ed erogano servizi
volti alle imprese produttrici di piastrelle di ceramica". "Le
associazioni di categoria - sostiene il consigliere regionale, Lucà
- ritengo possano porsi, inoltre, come interlocutore istituzionale
nei rapporti con la pubblica amministrazione, con organi ed enti nazionali
e internazionali, rappresentando unitariamente tutte le aziende ceramiche.
L'associazionismo diventa quindi una soluzione per il rilancio della
Gres 2000 e allo stesso tempo un punto di forza per l'intero settore,
convogliando gli sforzi delle singole aziende in un'azione comune
volta allo sviluppo ed al consolidamento, evitando quindi di assistere
ancora una volta ad un incubo finanziario per il nostro territorio
spesso mortificato ed identificato come un serbatoio di risorse finanziarie
da prendere e poi scappare con apposite manovre finanziarie e speculative,
il tutto spesso con danni irreversibili per l'economia del territorio
e, in particolare, dei lavoratori interessati"
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del 28/01/2004
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