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Notizie dalla Regione
Summit sui rifiuti con Loiero in Regione 24 giu 08 Proseguono gli incontri alla Regione sullo
stato di criticità riguardante lo smaltimento dei rifiuti.
Alla riunione erano presenti il presidente, Agazio Loiero; il presidente
della Provincia di Cosenza Mario Oliverio; il direttore generale del
dipartimento all'Ambiente, Giuseppe Graziano, ed il segretario generale
della Giunta, Nicola Durante. Per l'ufficio del Commissario all'emergenza
ambientale era presente Antonio Augruso. Durante la riunione, strettamente
tecnica e operativa, è stata maggiormente approfondita l'analisi
dei siti in via di realizzazione e sono stati affrontati tutti i nodi
ancora da sciogliere. Una mappatura della situazione esistente delle
discariche e il relativo stato dell'arte è stato analizzato
anche in relazione alle varie autorizzazioni da ottenere per sbloccare
le opere da realizzare. E' stata fissata infine una tabella di marcia
che consentirà alla Regione di seguire in maniera scrupolosa
e nel rispetto della tempistica, le fasi di realizzazione dei vari
siti dello smaltimento. Il prossimo incontro è stato già
programmato per il prossimo 7 luglio alle ore 17. "La Regione
- ha dichiarato il presidente Loiero - guarda a questo stato di criticità
nell'ambito del settore dei rifiuti con mille occhi e con grande impegno
perché sono ancora vive le immagini terribili dell'emergenza
che è scoppiata a Napoli. Proseguiremo a questi ritmi perché
non c'é neanche un giorno da perdere". Monitoraggio Arpacal sulle discariche 24 giu 08 "In questo delicato settore, che per
certi versi può assumere gli aspetti dell'emergenza, l'Arpacal
non solo vuole fornire il supporto tecnico-scientifico che deve, ma
fare ricerca e sviluppo per proporre soluzioni alternative nel campo
della gestione e monitoraggio delle discariche". E' quanto dichiarato
dal Direttore generale dell'Arpacal (Agenzia regionale per la protezione
dell'ambiente della Calabria), prof. Vincenzo Mollace, in apertura
dei lavori del seminario tecnico su "Il monitoraggio delle discariche:
trasferimento know-how e protocolli operativi", che si sta svolgendo
oggi a Gizzeria Lido (CZ), nella sala congressi dell'hotel Caposuvero.
"Stiamo elaborando un progetto, che sulla base del POR 2007-2013
- ha affermato Mollace - ci permetta di avere fondi per proporre una
soluzione tecnica alla tematica, ossia attivare un processo di sanificazione
dei rifiuti; rifiuti che così arriverebbero in discarica già
trattati e potenzialmente non inquinanti, senza che questi producano
percolato che, come è noto, infiltrandosi nel terreno può
raggiungere le falde acquifere". Il seminario in corso a Gizzeria
rappresenta la giornata conclusiva del gemellaggio che l'agenzia ambientale
calabrese ha svolto con le "consorelle" Arpa Emilia Romagna
e Arpa Lombardia; gemellaggio che è stato attivato in seguito
alla Convenzione Quadro siglata il 3 aprile 2007 fra l'Agenzia per
la Protezione dell'Ambiente e per i servizi Tecnici (APAT) e il Ministero
dello Sviluppo Economico, individuato nella Direzione generale per
le politiche dei Fondi strutturali comunitari del DPS, rappresentato
dal Dott. Giancarlo Terenzi. Presidenti e sindaci discutono sulla proposta di tagli alle comunità montane 24 giu 08 Amministratori, sindaci e presidenti delle
Comunità montane, hanno discusso della proposta di legge di
riordino delle Comunità montane, approvata dalla Giunta, durante
la seduta della Prima commissione. "Da più parti - è
detto in una nota - è stata ribadita l'opportunità che
la fusione delle Comunità montane sia maggiormente rispettosa
dei criteri orografici, di omogeneità e contiguità territoriale
nonché delle affinità socio-economiche delle diverse
aree". "Oggi - ha detto il presidente della commissione,
Giulio Serra - è stato compiuto un lavoro molto importante
di consultazione con amministratori e sindaci di tutta la Calabria.
Le osservazioni formulate, motivate per quanto attiene gli aspetti
territoriali delle singole Comunità qui rappresentate, saranno
oggetto di riflessione per il nostro lavoro. Avremo così modo
di porre nella seduta di giovedì prossimo, quando il testo
sarà esaminato, tutta una serie di valutazioni per arrivare
a una proposta finale da portare in aula che sia il più possibile
condivisa". "All'incontro - conclude la nota - hanno partecipato
i sindaci dei comuni di Cittanova, Alessandro Cannatà, di Paola,
Roberto Perrotta, di Cinquefondi, Alfredo Roselli, e di San Giorgio
Morgeto, Nicola Gargano. Per il comune di Bisignano erano presenti
i delegati Arturo Vilardi e Carmine Cairo. Sono intervenuti anche
i presidenti delle Comunità montane di Medio Tirreno-Pollino,
Giacinto Mannarino, di Limina, Giorgio Imperitura, dell'Alto crotonese,
Salvatore Palmieri, del Versante tirrenico settentrionale, Michele
Galimi, di Destra Crati, Giuseppe Sangermani, e dell'Unione delle
Valli, Luigi Brusco" Seduta del Consiglio rinviata al 30 giugno 24 giu 08 Si terrà lunedì prossimo,
30 giugno, la seduta del Consiglio regionale già programmata
per venerdì 27. Lo ha deciso la Conferenza dei presidenti dei
gruppi consiliari, convocata dal presidente Giuseppe Bova, al fine
di consentire alla prima Commissione "Affari istituzionali e
Affari generali" di completare il lavoro sul testo di riordino
delle Comunità montane. Alla riunione hanno preso parte gli
assessori regionali al Personale e alla Sanità, Liliana Frascà
e Vincenzo Spaziante. Quest'ultimo, illustrando la proposta di legge
regionale che prevede norme in materia di autorizzazione, accreditamento,
accordi contrattuali e controlli delle strutture sanitarie, e socio-sanitarie
pubbliche e private, ne ha sollecitato la rapida approvazione "e
questo - ha detto l'assessore - per due ragioni: da una parte rafforzare
le attività di controllo sulla qualità delle prestazioni
erogate dal servizio sanitario regionale e, dall'altra, avviare una
nuova metodologia di approccio alle riforme che abbandoni la logica
delle continue proroghe e dei continui rinvii". Protocollo d’intesa Finanza-Regione sul controllo dei finanziamenti POR 24 giu 08 Il presidente della Regione, Agazio Loiero,
e il comandante regionale della guardia di finanza, generale Riccardo
Piccinni, illustreranno domani, alle 11.30, nella sede regionale di
Palazzo Alemanni a Catanzaro, un protocollo d'intesa che regola le
attività di collaborazione tra la Regione e la Guardia di Finanza.
Il protocollo d'intesa, in particolare, è scritto in una nota,
tende a rafforzare l'efficacia complessiva dei controlli relativi
ai finanziamenti del Por Calabria 2000-2006 e 2007-2013 e riguarda
anche i programmi di iniziativa comunitaria leader plus e interreg
III. "Il documento - prosegue la nota - costituisce inoltre la
prosecuzione di una collaborazione già avviata nel 2002 tra
la Regione Calabria e la Guardia di Finanza con la sottoscrizione
di un precedente protocollo d'intesa che ha contribuito a raggiungere
risultati rilevanti in materia di contrasto alle frodi comunitarie,
nazionali e locali" Incontro in Regione sulla questione ATAM Reggio 24 giu 08 Si e' svolta a Catanzaro, nella sede della
Regione, la riunione richiesta dalle organizzazioni sindacali di categoria
e l'assessore al Bilancio e Trasporti, Demetrio Naccari Carlizzi,
sulla crisi finanziaria dell'Atam, l'azienda di trasporto pubblico
locale di Reggio Calabria. La convocazione dell'incontro, al quale
ha partecipato anche il direttore generale del dipartimento regionale
ai trasporti, Antonio Izzo, e' scritto in una nota, aveva scongiurato
lo sciopero che i sindacati avevano proclamato per lo scorso venerdi'.
Dal tavolo, prosegue la nota, e' pervenuto apprezzamento per ''la
sensibilita' dell'assessore Naccari e la volonta' della Regione Calabria
di contribuire, per la propria parte, a una soluzione delle problematiche
finanziarie dell'azienda di trasporto reggina e al contempo definire
una progettualita' futura che consenta all'Atam di poter stare sul
mercato in maniera competitiva, andando ben oltre singoli interventi
- tampone''. ''L'assessore - e' scritto nella nota - ha evidenziato
gli interventi gia' svolti dalla Regione per l'Atam: il finanziamento
dell'Autostazione di via Botteghelle, il finanziamento dell'acquisto
autobus del maggio 2008, l'anticipazione del pregresso per il decennio
87/96, la velocizzazione di tutti i pagamenti in itinere, la trasformazione
di alcune tratte da interurbane ad urbane. Al fine di offrire una
maggiore liquidita' alle aziende, l'assessore Naccari ha annunciato,
poi, la trasformazione in trimestralita' anticipata della liquidazione,
prima bimestrale, delle risorse del trasporto pubblico locale. Ai
rappresentanti delle sigle sindacali, inoltre, e' stato confermato,
cosi' come annunciato nelle sedi istituzionali, il complessivo potenziamento
del trasporto pubblico locale nelle citta' calabresi riequilibrando,
nel caso di Reggio, il rapporto km per abitante che, storicamente,
grazie a scelte del passato, la penalizza''. Nell'ambito dei servizi
minimi, di prossima elaborazione ai sensi dell'articolo 14 della L.R.
23/99, l'assessore regionale ha poi dato notizia ''della firma di
un protocollo con l'amministrazione comunale e l'Atam per il finanziamento
(su fondi nazionali) del collegamento con le sedi universitarie e
che non ha potuto concretizzarsi perche' il Comune non ha correttamente
inviato la documentazione per il finanziamento all'Anci''. A margine
dell'incontro, conclude la nota, ''e' pervenuta la conferma della
tempistica per la verifica straordinaria per il pregresso 87/96 che
terminera' alla fine del mese, ricordando che e' stato merito del
Governo Loiero la decisione di verificare quanto deliberato a suo
tempo dalla Giunta Chiaravalloti nel 2000 e nel 2003. Infine, Naccari
ha auspicata una maggiore e sinergica collaborazione, anche in termini
di investimenti, da parte del Comune, unico socio al 100% del'Atam,
al fine di garantire adeguati livelli di efficienza dei servizi essenziali,
quali il trasporto pubblico locale''. De Rose (Confindustria Calabria) “Iniqua la commissione sul massimo scoperto” 24 giu 08 "Se si potesse utilizzare solo una frase per fotografare l'analisi sull'attuale situazione e sullo stato operativo del nostro sistema bancario si potrebbe dire: tanto tuonò che piovve". Lo sostiene, in una nota, il presidente di Confindustria Calabria, Umberto De Rose, commentando le dichiarazioni del Presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, sul sistema bancario e sul costo del denaro. "Finalmente, dopo una lunga battaglia e dopo le ripetute denunce pubbliche sul costo del denaro e sulla organizzazione del sistema bancario - aggiunge De Rose - autorevolissime voci iniziano ad aggiungersi a quelle dell'imprenditore De Masi e della Confindustria calabrese. Dopo il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, ora anche il presidente dell'Antitrust, Catricalà, contesta la oramai famigerata 'commissione di massimo scoperto' che le banche applicano alla clientela, definendola 'iniqua e penalizzante'". "Era da oltre un anno - prosegue De Rose - che, solitari, avevamo intrapreso, come Confindustria Calabria, questa forte iniziativa, che ha preso spunto dalla negativa quanto eclatante esperienza vissuta dell'imprenditore De Masi. Questa forte iniziativa aveva fino ad oggi portato all'apertura di un dibattito sul tema ed alla scelta di un Istituto bancario calabrese, la Banca di Credito Cooperativo del MedioCrati, rimasto ad oggi unico esempio in Calabria, di abolire la commissione di massimo scoperto. Ma l'iniziativa è stata riproposta anche sul tavolo regionale dove si sta lavorando attorno ad una ipotesi di accordo regionale con il sistema bancario, sul quale però dall'Abi si stanno ricevendo solo risposte negative. Ma la cosa grave, e condivido pienamente su questo punto le considerazioni di Catricalà, è che questa 'tassa iniqua' è accompagnata da una serie di conflitti di interesse all'interno del sistema che condizionano la libertà di mercato se non anche costituiscono, almeno potenzialmente, ancora più penalizzanti accordi di cartello". Secondo De Rose, "forse è finalmente giunta l'ora di fare chiarezza ed, attraverso un approfondimento serio quanto rigoroso, provare a correggere errori e storture che fino ad oggi hanno pesato esclusivamente sulle tasche dei cittadini e delle imprese". Porto di Gioia, vertice Morabito-De Dominicis 24 giu 08 Stamattina al Palazzo storico della Provincia
di Reggio Calabria il Presidente Giuseppe Morabito ha ricevuto Rodolfo
De Dominicis, Commissario Straordinario per le attività di
rilancio e sviluppo del porto di Gioia Tauro come piattaforma logistica
del Mediterraneo. Il Commissario Straordinario è il diretto
referente governativo della Regione Calabria ed è tenuto a
elaborare un piano pluriennale per lo sviluppo del porto di Gioa Tauro,
dell'intera area portuale e retroportuale, coordinando l'operato dei
diversi soggetti che contribuiranno alla realizzazione dei piani approvati.
Il progetto generale, al quale il Commissario é interessato,
è finalizzato a sviluppare la vocazione di transhipment dell'area
di Gioia Tauro, ovvero l'attività di trasferimento merci da
nave a nave, e a garantire l'attivazione di processi logistici, a
favorire l'insediamento nell'area di attività a forte valore
aggiunto.Lo scopo è quello di consentire l'affermazione di
Gioia Tauro come del grande hub merci dell'intera area mediterranea.
L'incontro, improntato alla massima cordialità, è servito
per fare una panoramica per l'attività del Porto di Gioia Tauro
e vi è stata una comune disponibilità a lavorare insieme.
Il Presidente Morabito ha subito chiesto di passare ad una fase operativa
ed il Commissario De Dominicis si è detto disponibile ad incontrare
i tecnici dell'Amministrazione Provinciale per valutare e condividere
le future iniziative, ma soprattutto per realizzare una strategia
comune, che veda dentro anche la Provincia di Reggio Calabria. Napoli (AN) “Commissariare l’assessorato alla sanità” 24 giu 08 In un'interpellanza il deputato di An, Angela
Napoli, chiede se non si ritiene necessario e urgente commissariare
l'assessorato alla Sanità della Regione Calabria. La parlamentare
fa riferimento all'indagine conoscitiva, finalizzata a verificare
la qualità dell'assistenza prestata dal servizio sanitario
della Calabria. "La dichiarazione - dice Angela Napoli - dello
stato di emergenza socio-economico-sanitaria è stata adottata
anche dai fatti luttuosi, causati dalla malasanità, che hanno
portato al decesso di giovanissime vittime. Ancora oggi non è
dato conoscere i responsabili della morte della sedicenne Federica
Monteleone, del dodicenne Flavio Scutellà, della sedicenne
Eva Ruscio, e del piccolo Andrea Bonanno, morto a soli sette anni".
"L'indagine della Commissione ministeriale ha evidenziato, per
i citati casi di malasanità, l'intervenuta violazione - scrive
Napoli nell'interpellanza ai Ministri del Lavoro, Salute e Politiche
Sociali, dell'Interno e della Giustizia - o la non corretta esecuzione
dei doveri professionali". Anche la Corte di Conti regionale
- conclude la parlamentare - ha bocciato la sanità calabrese.
L'on.Napoli fa riferimento alle criticità evidenziate nell'indagine
della Commissione ministeriale, che denuncia la "violazione o
la non corretta esecuzione dei doveri professionali - è scritto
nell'interpellanza - la mancata adozione, da parte delle Aziende,
degli adempimenti previsti dall'articolo 93 del vigente Contratto
nazionale di lavoro". "Tra le criticità - ha detto
Napoli - ci sono: il mancato controllo della Regione sulla spesa sanitaria,
la mancata approvazione del piano sanitario regionale, l'impunità
di chi ha commesso errori e ha responsabilità accertate, la
presenza di numerosi Pronto soccorsi 'disastrosi', pesanti condizioni
igenico-sanitarie e problemi strutturali degli edifici, esorbitante
spesa ai privati e dirigenti senza responsabilità". "La
relazione della Commissione - prosegue l'interpellanza - evidenzia
che la Calabria ha investito in sanità una quota di Pil molto
maggiore rispetto alle altre regioni (8,77% Pil Calabria - 4,66% Pil
Lombardia). L'analisi dei bilanci prodotti da alcune della Aziende
sanitarie, inoltre, ha evidenziato, talvolta, carenze anche rispetto
alle norme basilari del Codice civile, incompletezze e incoerenze
fra le loro diverse parti, il che determina una scarsa trasparenza
rispetto all'effettivo stato delle Aziende e una profonda incertezza
sull'effettiva situazione finanziaria delle singole realtà
e del sistema sanitario regionale nel suo complesso". "Il
19 marzo scorso - ha aggiunto Napoli - è stata sciolta l'Asp
di Reggio Calabria a causa di accertate forme di condizionamento da
parte della criminalità organizzata e il nominato Commissario,
il prefetto Massimo Cetola, ha trovato una sanità sommersa
dai debiti, per ben 500 milioni di euro. E' noto come la Calabria
sia una terra a forte presenza di criminalità organizzata,
che fa del condizionamento ambientale una delle sue armi più
insidiose e dove la sanità, secondo la relazione antimafia
della precedente legislatura, rappresenta il vero 'affare' della regione.
L'esame dei curricula dei Direttori generali ha suscitato, nella Commissione
ministeriale, perplessità sul possesso dei requisiti previsti
dalla legge con particolare riferimento alla mancanza dell'esperienza
dirigenziale, alla mancata protrazione della stessa per cinque anni,
alla mancanza del certificato di frequenza del corso di formazione
richiesto, anche a distanza di più di diciotto mesi dalla nomina.
Situazioni analoghe sono state rilevate per alcuni direttori sanitari
e direttori amministrativi". "La Commissione ministeriale
- ha detto ancora la parlamentare - nella sua relazione ha, pertanto,
proposto l'istituzione di un Organismo di verifica chiamato, entro
sette giorni dalla proposta di nomina, a esprimere il parere di legittimità
sul possesso dei titoli previsti dalla legge per direttori generali,
direttori amministrativi e direttori sanitari. Appare grave che la
Regione, benché la relazione della Commissione ministeriale
sia stata depositata nei primi giorni del mese di maggio 2008, non
abbia ancora provveduto alla istituzione del citato Organismo e, quindi,
la Calabria non sia ancora a conoscenza della vera legittimità
sul possesso dei titoli previsti dalla legge per direttori generali,
direttori amministrativi e direttori sanitari delle varie Asp".
"E' solo di oggi - conclude Napoli - la notizia delle dimissioni
da attuale direttore generale della Fondazione Campanella, creata
per la gestione del polo oncologico di Catanzaro, del dottor Francesco
Talarico, coinvolto dalla vicenda giudiziaria per la morte della giovane
Federica Monteleone, nella sua qualità di ex direttore generarle
dell'Asp di Vibo Valentia al tempo dell'accaduto. E' assurdo che le
dimissioni del dottor Talarico vengano date solo nel giorno in cui
il ministro della Giustizia, accogliendo l'appello, incontrerà
i genitori delle giovani vittime calabresi dei casi di malasanità". La CGIL contro l’accordo con Telic 24 giu 08 In un comunicato la segreteria regionale
del sindacato Slc-Cgil spiega i motivi della sua mancata condivisione
dell'accordo con la Telic sottoscritto, invece, da Cisl e Uil. "Non
ne facciamo una questione di metodo, che pure sarebbe da censurare
- afferma la Slc-Cgil - ma quello che non condividiamo dell'accordo
è la sostanza. Come Cgil abbiamo sempre sostenuto che bisognava
definire, insieme alla nuova turnistica e alle flessibilità,
anche le regole, i criteri ed i tempi per stabilizzare i tanti collaboratori
arbitrariamente esclusi dall'azienda, nonché regole e criteri
per individuare i destinatari dell'estensione oraria da 20 a 30 ore
settimanali. Si badi bene che non pretendevamo l'immediata assunzione
e la pronta applicazione degli aumenti di orario, volevamo solo concordare
le linee di comportamento e programmarne i tempi di attuazione. Prendiamo
atto che Cisl e Uil hanno concesso all'imprenditore le flessibilità
richieste da subito e rimandato la soluzione degli altri problemi".
"La Cgil - prosegue il comunicato - aveva proposto di concordare
ulteriori 350stabilizzazioni per recuperare prioritariamente tutti
i collaboratori che non sono stati assunti pur avendone il diritto.
Tale proposta prevedeva una verifica particolareggiata delle singole
situazioni ed una corretta applicazione dei criteri di anzianità/professionalità
previsti dall'accordo del 30 aprile 2007. Nell'accordo siglato Cisl
e Uil convengono con l'imprenditore 250 assunzioni e stabiliscono
che le modalità, i criteri ed i tempi saranno definiti a settembre
del 2008. Questo può significare che alla ripersa autunnale
l'azienda potrà proporre diverse modalità di assunzione,
che i criteri non saranno più quelli stabiliti il 30 aprile
2007, che il livello di ingresso non necessariamente sarà il
terzo o il secondo, che potrebbe non essere riconosciuta la ricostruzione
previdenziale pregressa. "Resta una domanda - conclude la nota
della Cgil -: se i rischi che abbiamo appena evidenziati sono 'campati
in aria', perché non concordare con tre mesi di anticipo criteri,
tempi e tipologie contrattuali? Quanto meno avremmo risparmiato ai
tanti collaboratori in attesa di restare a 'cuocere' per tutta l'estate
sulla 'graticola' dell'incertezza". Mazzei (Uncem) “Positiva la firma sul contratto dei forestali” 24 giu 08 Il presidente dell'Unione comunità
montane della Calabria, Vincenzo Mazzei, in una nota, esprime soddisfazione
per la sottoscrizione del contratto di lavoro degli operai idraulico
forestali. "I diecimila forestali calabresi, a decorrere dal
primo giugno del 2008 - afferma Mazzei - percepiranno aumenti che
vanno da un minimo di euro 36,98 per gli operai comuni, ad un massimo
di euro 45,58 per gli operai specializzati super. Un ulteriore incremento,
che va da un minimo di euro 34,21 per gli operai comuni ad un massimo
di euro 42,16 per quelli specializzati super, sarà corrisposto
a partire dall'1 gennaio 2009". Mazzei rende anche noto di avere
"interessato il competente Dipartimento regionale alla forestazione
al fine di provvedere alla corresponsione dei miglioramenti contrattuali
ai lavoratori". Nicolò (FI) “Approfondire la proposta sulle comunità montane” 24 giu 08 "La delicata questione del riordino
e della riorganizzazione delle Comunità montane merita un serio
approfondimento da parte della Commissione consiliare competente,
nonché dell'Assemblea regionale". Lo sostiene, in una
nota, il consigliere regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò.
"Pur riconoscendo - è detto in una nota - l'impegno profuso
dall'esecutivo nel predisporre una proposta di legge per la razionalizzazione
delle Comunità montane, ritengo che vi sia in atto una volontà
della maggioranza di sottoporre il provvedimento alla pura e semplice
approvazione della massima Assise regionale, senza consentire la possibilità
di criticarne e valutarne il contenuto". "L'imminente scadenza
- prosegue la nota - dei termini previsti dalla legge Finanziaria
nazionale per il riassetto delle Comunità montane non può
costituire una valida ragione per estromettere il Consiglio regionale
dall'analisi della proposta di legge e dalla possibilità di
presentare emendamenti circa i criteri di accorpamento delle stesse.
I ritardi nell'esame di un provvedimento così importante per
la Calabria sono quindi da imputare esclusivamente alle responsabilità
e alle omissioni della Giunta regionale.". "E' necessario
- ha aggiunto Nicolò - modificare i criteri fissati dalla proposta
Frascà, affinché la rideterminazione delle Comunità
montane avvenga attraverso la valutazione di misure che considerino
adeguatamente le peculiarità del territorio, le esigenze della
popolazione, nonché l'economicità e l'efficacia dei
servizi erogati alla collettività. In particolar modo, proprio
per le ragioni suddette, sarebbe opportuno mantenere l'attuale configurazione
della Comunità Versante-Tirrenico settentrionale". "Inoltre
- conclude la nota - la proposta di legge dell'esecutivo deve non
solo affrontare la questione della riduzione della spesa, ma anche
definire le competenze e le attribuzioni degli enti montani".
Sui rifiuti DDL dei capigruppo del PDL 23 giu 08 Un disegno di legge robusto, con una serie
di articoli finalizzati a creare un sistema di competenze razionale
sullo smaltimento dei rifiuti, guardando alle nuove tecnologie in
vigore. Lo presenteranno i capigruppo dell'opposizione in consiglio
regionale (primo firmatario Pino gentile di FI, poi Alberto Sarra
di An, Michele Trematerra dell'Udc, Francesco Galati del nuovo Psi
e Sergio Abramo del gruppo Misto). Il disegno di legge consta di nove
articoli, attraverso i quali si definiscono le competenze incrociate
e si evitano sovrapposizioni fra gli enti. La regione- si legge nel
DDL- individua gli Ato, legifera sul sistema integrato, programma
le risorse finanziarie e interviene in caso di prolungata inadempienza
degli altri attori istituzionali coinvolti. Le Province rappresentano
l'ambito territoriale ottimale, stipulano convenzioni con l'Arpacal
e approvano i piani programmatici predisposti dai Comuni.Proprio questi
ultimi diventano protagonisti di un ruolo attivo e consapevole. Nessuna
decisione potrà essere loro imposta e per ogni impianto programmato
sarà necessaria l'approvazione del consiglio comunale . In
ogni caso- secondo quanto previsto dal disegno di legge- anche l'eventuale
approvazione dei civici consessi potrà essere sospesa se entro
dieci giorni da questa decisione sarà avanzata richiesta di
referendum abrogativo da almeno il 10% dell'elettorato attivo. Il
ddl prevede una serie di misure integrative sulla prevenzione e sui
limiti di raccolta e consente l'individuazione dei sistemi operativi
per la produzione di energia dai rifiuti E' stato elaborato- dice
Pino Gentile- insieme ai consiglieri provinciali di Cosenza del Pdl
( Barile, Ponzio, Russo, Filice, Straface, Pucci, Raffo,Russo, Pucci
e Fiorillo ) e con la consulenza tecnica dell'arch eugenio Madeo,
già presidente della Provincia di Cosenza ed ex consigliere
regionale Si tratta di una proposta di alto impatto tecnico e politico-
ha dichiarato Pino Gentile, - che introduce meccanismi di efficienza
con il criterio della divisione dei poteri e della partecipazione
dei cittadini utenti. "Ritengo- conclude la nota- che sia un
ddl ad alto impatto di modernità e di consistenza qualitativa,
in grado di orientare positivamente le strategie della Regione e degli
altri enti locali nel prossimo futuro" Emendamento di Lucà sul riordino delle Comunità Montane 24 giu 08 Il consigliere regionale del Partito Democratico
Salvatore Lucà ha inviato una lettera al presidente della Prima
Commissione, Giulio Serra, contenente un suo emendamento alla proposta
di legge di Riordino istituzionale delle Comunità montane.
"L'art. 5 - ricorda Lucà nell'emendamento - disciplina
la revisione degli ambiti territoriali delle Comunità montane
anche per conseguire gli obiettivi di risparmio imposti dalla Legge
finanziaria per il 2008, in modo da risultare il più rispondente
possibile alle esigenze dei territori. Tale scelta s'impone comunque
necessaria allo scopo di evitare il drastico intervento sostitutivo
statale all'art. 2 comma 17-18 della legge finanziaria il quale prevede
che siano automaticamente soppresse le Comunità montane che
non rispettino i rigidi parametri statali e che la legge regionale,
da adottarsi entro il 30 giugno, non abbia disciplinato onde realizzare
gli obiettivi di risparmio assegnati". Secondo Lucà, "il
procedimento di ridelimitazione degli ambiti, dovendo essere realizzato
entro tempi certi e stringenti, viene disciplinato in deroga alle
procedure ordinarie contenute negli art. 5 e 6 della proposta di legge
in oggetto. La proposta prevede che la riduzione del numero complessivo
delle Comunità Montane, le quali al termine del processo non
potranno essere comunque superiori a 16, dovrà avvenire attraverso
l'accorpamento, ovvero lo scioglimento, o trasformazione in Unione
dei Comuni. Il procedimento di ridelimitazione degli ambiti, regolato
nei commi 5 e 6 deve prevedere la seguente scansione temporale: entro
il 31 luglio 2008 la Giunta delibera una proposta di ridelimitazione
degli ambiti territoriali delle Comunità montane da trasmettere
tempestivamente ai comuni e Comunità montane interessati; entro
il 30 ottobre 2008 le Comunità montane ed i Comuni interessati
devono esprimere il loro parere che, in caso di mancata trasmissione
alla Regione entro i dieci giorni successivi, si intende favorevole;
tale parere deve essere reso dagli organi rappresentativi e può
contenere controproposte a condizione che siano coerenti con le ipotesi
di riduzione elencate nella proposta di legge; entro il 31 dicembre
2008 il Presidente delle Giunta regionale adotta i decreti di ridelimitazione,
con possibilità di prevederne la decorrenza degli effetti dalla
data di insediamento dei nuovi consigli comunali successiva alle prossime
elezioni amministrative locale. Gli stessi decreti fissano il termine
per l'approvazione dei nuovi statuti e per la costituzione dei nuovi
organi; entro il 30 giugno 2009, i Comuni che deliberano lo scioglimento
delle Comunità montane devono costituire la nuova Unione di
Comuni derivante da trasformazione o incorporazione. Decorso tale
termine, la Comunità montana può essere in ogni caso
sciolta. Tale termine è stato fissato affinché il processo
di scioglimento della Comunità montana possa comunque avvenire
entro tempi certi, senza attendere l'insediamento dei nuovi consigli
comunali dopo le elezioni amministrative del 2009". "La
proposta ha come oggetto - conclude Lucà nel suo emendamento
- le vicende successorie tra enti conseguenti alle soppressioni, alle
trasformazioni in unione, ed agli accorpamenti e ne demanda la disciplina
puntuale al decreto del presidente della Giunta regionale". Panico (Ass A44) “Sulla non dimentichi i piccoli imprenditori” 24 giu 08 "L'assessore Sulla non dimentichi i
piccoli imprenditori". E' quanto sostiene, in una nota, il presidente
dell'associazione Aziende 44, Vincenzo Panico, che invita la Regione,
ed in particolare l'assessore alle Attività produttive, Francesco
Sulla, ad inserire le aziende finanziate da Sviluppo Italia all'interno
dei Pacchetti integrati di agevolazione. Panico ricorda che "l'associazione
Aziende 44, che raggruppa la totalità delle aziende finanziate
come imprenditoria giovanile, ha sollecitato l'attenzione della Regione
in merito alla discriminazione di fatto generata dall'art. 7 rubricato
'Spese ammissibili per gli investimenti produttivi' e relativo soprattutto
all'acquisto di immobili esistenti e già agevolati con precedenti
programmi. Un'attenzione volta a tutelare le aziende minori e soprattutto
migliaia di lavoratori, che al momento sembrerebbero essere tagliati
fuori da queste opportunità di rilancio economico". "Quanto
espresso nell'articolo 7, pur se perfettamente in linea con la normativa
comunitaria di riferimento - sostiene Panico - si trasforma infatti
per tutte le Aziende finanziate ex legge 44 in una mancata opportunità,
che di fatto preclude l'ulteriore e più rilevante opportunità
per eventuali investitori esterni dei vari settori imprenditori che
dovessero decidere di subentrare in territori o situazioni di crisi
risollevandone le sorti, o addirittura per lo stesso personale delle
aziende interessate che potrebbe decidere di investire direttamente
in tal senso e sostituirsi alla proprietà. L'associazione ha
esposto le proprie argomentazioni a cui è seguita però
un'analisi frettolosa e priva di quegli approfondimenti determinanti
per una più equa valutazione e tutela delle posizioni in gioco,
nonché di rigetto da parte della Regione. In seconda istanza,
fermamente convinta della legittimità delle proprie argomentazioni,
l'associazione ha prodotto a supporto della posizione assunta, parere
legale e in tal senso fiduciosa in un accoglimento favorevole delle
argomentazioni. Tale atteggiamento, evidentemente in contrasto con
gli orientamenti dell'assessore alle Attività produttive circa
le attività volte al recupero e ottimizzazione degli immobili
già esistenti ed agevolati con precedenti programmi, agevola
il perdurare dello stato di crisi di molte zone produttive della regione".
"Quale logica spinge la Regione - chiede Panico - a porre ulteriori
limiti rispetto a quelli già indicati nei contratti di concessione
di agevolazione da un ente della portata di Sviluppo Italia, che avrà
senz'altro tenuto in debita considerazione le Direttive comunitarie?
Se in teoria, dunque, l'orientamento è verso una premialità
rivolta alle strutture già esistenti ed agevolate con precedenti
programmi, di fatto l'atteggiamento assunto finisce col favorire il
proliferare di nuove strutture immobiliari che lascerebbero quelle
già esistenti ancora più improduttive". Pangallo scrive a Loiero: soddisfazione per il piano assunzioni della sanità 24 giu 08 ''Voglio esprimere pubblica soddisfazione
per la decisione assunta dalla Giunta regionale che ha approvato una
prima trance del piano delle assunzioni di alcune aziende tra le quali
l'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria da me diretta''. E' quanto
afferma il direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria,
Leone Pangallo, in una lettera inviata al presidente della Giunta
regionale, Agazio Loiero, ed all'assessore regionale alla Tutela della
salute, Vincenzo Spaziante. La missiva e' stata inviata, per conoscenza,
anche a tutte le organizzazioni sindacali dell'azienda ospedaliera
di Reggio Calabria. ''Diventa cosi' possibile - aggiunge Pangallo
nella lettera - affrontare alcune emergenze sanitarie nei settori
delicatissimi di cardiologia, chirurgia, radioterapia, trapianti,
medicina generale e servizi. Questa decisione accompagnata dal piano
di stabilizzazione del personale precario, consente ora all'Azienda
di Reggio Calabria di affrontare con maggiori certezze il problema
della crescita professionale e della qualificazione dei servizi. Con
l'occasione mi permetto anche di aggiungere una considerazione: penso
che la sfida in atto per riformare il sistema sanitario calabrese
sia difficilissima, ma sono convinto che possa essere affrontata se
i fattori di dinamismo, vitalita' e professionalita' che esistono
e sono diffusi su tutto il territorio regionale verranno collocati
con energia nel dibattito politico e culturale della nostra regione''.
''La stessa proposta di costituzione di un'autorita' che sovraintenda
ai problemi della qualita' delle prestazioni sanitarie - afferma ancora
Pangallo - e' una scelta strategica che puo' allargare il dibattito
senza limitarlo al problema, che non saro' certo io a sottovalutare,
del risanamento finanziario, che deve essere legato alla difesa e
alla estensione dei livelli di servizi delle nostre comunita'. Nelle
prossime settimane attendiamo la realizzazione di altre scadenze che
potranno incidere notevolmente sulle condizioni strutturali del sistema
sanitario, dalla messa in moto di investimenti strutturali e per tecnologie,
con all'interno una definitiva risposta per il concreto avvio dei
lavori del 'Centro cuore', al piano di riparto delle risorse finanziarie,
con la possibilita' di incentivare le aziende virtuose''. ''Parlo
di fatti che non saranno solo segnali - conclude Pangallo - ma il
dipanarsi di un percorso definito che rafforza l'idea che sia possibile
trasformare la sanita''' Tommasi (Verdi) “Prosegue il lavoro programmato sull’ambiente” 24 giu 08 L'approvazione, da parte della Giunta regionale,
del primo atto integrativo dell'Accordo di programma quadro ''Tutela
e risanamento ambientale per il territorio della regione Calabria''
e' ''figlio di una programmazione e un'attivita' sinergica con le
amministrazioni locali''. A sostenerlo e' l'ex assessore regionale
all'Ambiente, Diego Tommasi. Un'attivita', ha aggiunto, che si e'
protratta per mesi e che si aggiunge all'Accordo quadro gia' in avanzata
fase di attuazione che e' stato definito da parte del ministero dello
Sviluppo economico come uno degli Accordi a maggiore evoluzione e
che sta interessando 100 siti tra fiumi, fiumare e torrenti''. L'accordo,
e' scritto in una nota, prevede ''66 interventi per 22 milioni di
euro, per restituire ai calabresi 'porzioni' di territorio spesso
di pregio e interesse naturalistico, se si considera che il cumulo
di rifiuti insiste sugli argini di fiumi e fiumare o nelle aree di
riserva, sottratte alla loro fruizione e che, grazie agli interventi
messi a punto dal Programma, ritorneranno ad essere puliti e frequentabili.
Sono previsti tre milioni di euro per l'adeguamento delle discariche
pubbliche ai sensi del dlgs. n. 36 del 3 gennaio 2003 18 milioni di
euro per la bonifica di aree demaniali (fiumi, fiumare, torrenti,
ecc) un milione e 200 mila euro per la realizzazione di isole ecologiche
a supporto del grande progetto di raccolta differenziata portato avanti
in questi anni''. ''L'Apq 'Difesa ambientale' - ha sottolineato Tommasi
- e' un rilevante contributo a quel programma di interventi integrati
e pluriennali che stavamo mettendo in campo destinandoli, in un approccio
sistemico alle problematiche e alle emergenze ambientali, a interagire
tra loro e a produrre effetti a medio e lungo termine''.
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