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Notizie dalla Regione

 

La Corte Costituzionale boccia la Consulta statutaria della Regione

13 giu 08 Ogni valutazione sulle leggi regionali promulgate o sui regolamenti emanati spetta solo alla Corte Costituzionale e ai giudici ordinari e amministrativi. Lo afferma la Corte Costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale parziale di alcuni articoli della legge regionale della Calabria che nel 2007 ha istituito la Consulta statutaria. A sollevare la questione era stata la presidenza del Consiglio contestando, tra l'altro, la norma che prevede che "nei sei anni dello svolgimento del loro mandato, i componenti della consulta non possono essere perseguiti, per responsabilità penale, civile o contabile, esclusivamente per le opinioni espresse e per i voti dati nello stretto esercizio delle loro funzioni", e le norme che attribuiscono alla consulta un potere "decisorio vincolante". I giudici costituzionali, con la sentenza n. 200, sottolineano che "le competenze della consulta statutaria devono avere soltanto carattere preventivo ed essere perciò esercitate nel corso dei procedimenti di formazione degli atti. Ogni valutazione sulla legittimità di atti, legislativi o amministrativi, successiva alla loro promulgazione o emanazione, é estranea alla sfera delle attribuzioni regionali"

Mercoledì incontro sulla metropolitana leggera in Regione

13 giu 08 L'assessore regionale ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato, ha convocato per mercoledì prossimo, 18 giugno, alle sedici, nella sede dell'assessorato, un incontro per discutere sulla realizzazione della metropolitana Cosenza-Rende-Arcavacata. "Alla riunione - è detto in un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta regionale - sono stati invitati i Sindaci di Cosenza e Rende, il Presidente della Provincia di Cosenza ed il Rettore dell'Università della Calabria". "Scopo della riunione - conclude la nota - è quello di attivare azioni condivise finalizzate ad avere in tempi rapidi le opportune progettazioni".

Approvato il bilancio della Sorical, utili in calo

13 giu 08 La Società risorse idriche calabresi, in una nota, informa di aver approvato il bilancio al 31 dicembre 2007 con un fatturato di 71 milioni di euro e un utile netto di 2,2 milioni, 1,4 milioni in meno rispetto al 2006. "Anche per il 2007 - è detto nella nota - in presenza di risultati positivi di esercizio, il consiglio d'amministrazione non ha proposto la distribuzione di alcun dividendo, ma ha destinato l'utile conseguito a una maggiore patrimonializzazione della società controllata dalla Regione". "Tra le cause - prosegue la nota - che hanno determinato una maggiorazione dei costi a carico di Sorical vi è la crescita del conto energetico, che comunque non si è riflessa sulle tariffe poste a carico dei comuni calabresi per le forniture idriche. A fronte di questa situazione legata alla criticità degli incassi, la società sta ponendo in essere una serie di attività a breve e medio-lungo termine, incluse formule di assistenza e agevolazione a favore degli stessi comuni, che dovrebbero portare la società stessa a fermare e invertire tale tendenza di crescita nei crediti commerciali a partire dal 2009".

Preoccupazioni, per il decreto sui rifiuti in Campania, del vicepresidente Cersosimo

13 giu 08 Preoccupazione per il decreto sui rifiuti in Campania è stata espressa dal vice presidente della Regione, Domenico Cersosimo, perché "travalica la sua funzione". "Desta preoccupazione - ha sostenuto - che il decreto, nato per fronteggiare la situazione d'emergenza della Campania, travalichi la sua funzione, finendo per disciplinare istituti di carattere più propriamente generale, quali ad esempio quelli attinenti alla procedura di valutazione di impatto ambientale o all'organizzazione generale dell'amministrazione pubblica in materia ambientale". Cersosimo ha partecipato ai lavori della commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, che si é riunita, sotto la sua presidenza, nella delegazione di Roma della Regione Calabria, capofila in materia, per affrontare lo spinoso tema dell'emergenza rifiuti in Campania con l'analisi del dibattuto Decreto legge n. 90/2008. "Il provvedimento - ha proseguito - introduce poi più di una vistosa distorsione della normativa nazionale, consentendo un improprio rilascio in discarica di rifiuti pericolosi unitamente a quelli non pericolosi. Sebbene a una situazione di emergenza si debba rispondere con misure d'emergenza, ciò tuttavia non significa che possano essere derogati i principi di tutela della salute ovvero istituti partecipativi ben collaudati del sistema normativo ambientale". "Tale riserve - ha aggiunto Cersosimo - assumono tanto più valore se si considera che il richiamato decreto potrebbe assurgere a modello normativo, costituendo così un pericoloso precedente, potenzialmente applicabile dal Governo in altre regioni italiane". Durante la riunione, è scritto in un comunicato - gli assessori hanno poi tracciato la piattaforma programmatica delle questioni in materia ambientale da sottoporre all'attenzione del Governo, "anche e soprattutto con riferimento a una attenta ricognizione dei fondi stanziati a favore delle varie iniziative regionali in materia ambientale, che potrebbero essere stati oggi dirottati a copertura di finalità diverse". E' necessario che le Regioni affermino con forza il loro ruolo propositivo proprio all'avvio della nuova legislatura "e non meno importante - ha sottolineato infine Cersosimo - è impedire che gli impegni concordati tra le Regioni e lo Stato in materia ambientale, che avevano già trovato copertura economica, siano oggi allocati diversamente, in ragione di una mancata vigilanza delle Regioni in tal senso". Il riferimento, conclude la nota, è rivolto soprattutto al fondo triennale per lo sviluppo sostenibile, che prevede, tra l'altro, il finanziamento delle iniziative in materia di informazione ed educazione ambientale già oggetto di uno specifico accordo di ripartizione fra lo Stato e le Regioni interessate.

Agricoltore calabrese vince il Green Oscar Coldiretti

13 giu 08 L'imprenditore agricolo calabrese Giuseppe Riggio ha vinto il premio Oscar Green per la categoria Esportare il territorio promosso dalla Coldiretti. Nella motivazione del riconoscimento, secondo quanto riferisce un comunicato della Coldiretti Calabria, consegnato a Roma nel corso di una cerimonia svoltasi nel Centro congressi di Palazzo Rospigliosi, si afferma che "l'azienda agricola di Caterina Nocera e il salumificio di Giuseppe Riggio di Motta San Giovanni rappresentano un punto di forza della presenza della cultura calabrese nel mondo. Forza che deriva dalla promozione di tutto il territorio oltre che delle qualificate attività produttive che sono conosciute, grazie anche a un'instancabile attenzione alla divulgazione e alla formazione. La coltivazione di agrumi, olivi, viti, ortaggi e altri seminativi, insieme all'allevamento di equini, ovini e caprini, sono la base della produzione dell'azienda che ha un punto qualificante nell'allevamento dei suini grecanici da cui ricava salumi naturali senza conservanti venduti direttamente al pubblico anche con l'iniziativa 'Adotta un maiale'". "Il premio per l'innovazione, realizzato con l' Alto Patronato del Presidente della Repubblica - prosegue il comunicato della Coldiretti - tra i diciotto finalisti selezionati tra centinaia di candidati ha visto presenti alla fase finale due imprese calabresi, quella di Giuseppe Riggio e quella di Francesca Geraci, di Francica, che concorreva nella categoria Stile e cultura di impresa. Di rilievo, per l'azienda di Giuseppe Riggio, è che con appena 45 euro al mese è possibile 'adottare' a distanza, anche on line, un maiale di razza pregiata per farlo crescere ed alimentare in modo genuino e in un ambiente naturale e garantirsi così per tutto l'anno salumi e carne fresca di alta qualità". "Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento - hanno affermato il presidente della Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, ed il suo omologo di Reggio Calabria, Francesco Saccà - ad una giovane impresa calabrese. Da parte nostra insisteremo nel promuovere in Calabria innovazione e tradizione per competere e sviluppare nuovi modelli di business, dando al settore agricolo e alla Regione una grande prospettive di crescita. I giovani imprenditori agricoli in Calabria rappresentano una formidabile realtà e su di loro continueremo ad investire". A consegnare i riconoscimenti sono stati, tra gli altri. il presidente nazionale della Coldiretti, Sergio Marini; il delegato nazionale dei Giovani Coldiretti, Donato Fanelli, ed il Ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia.

Dal 16 giugno stop della UE alla pesca del tonno rosso

13 giu 08 La Commissione europea ha deciso che a partire dal 16 giugno verrà chiusa la pesca del tonno rosso per i pescherecci che utilizzano le reti da circuizione in Italia, Francia, Grecia, Cipro e Malta, mentre per la Spagna il divieto scatterà il 23 giugno. Lo ha annunciato la portavoce del commissario europeo alla pesca, Joe Borg, oggi a Bruxelles. La decisione, ha spiegato la portavoce di Borg, Nathlie Charbonneau, è stata presa in base ad analisi scientifiche che dimostrano che le quote di pesca di tonno rosso attribuite ai singoli Paesi saranno state utilizzate completamente entro il 15 giugno. Il provvedimento - ha detto la portavoce - è basato sulle informazioni e i dati in possesso della Commissione europea. Per gli altri segmenti della flotta (come la pesca costiera e artigianale) che hanno ancora una quota di pesca disponibile, l'attività potrà continuare. La decisione di Bruxelles rischia di creare molto malcontento in Italia dove la pesca al tonno rosso non è ancora entrata nel vivo della campagna in quanto i pescherecci sono dovuti restare spesso in porto a causa del maltempo.

Studio sulla violenza sessuale presentato a Catanzaro

13 giu 08 "Conoscere e quantificare il problema della violenza sulle donne per potervi porre rimedio". E' il significato del volume 'La violenza sulle donne', realizzato dall'associazione Il Luogo della politica, in collaborazione con la Regione. Lo studio è stato presentato stamani nella sala consiliare del Comune di Catanzaro, alla presenza dell'assessore regionale Liliana Frascà, coordinatrice del 'Progetto Donna'. L'indagine é stata realizzata raccogliendo le denunce sporte nei comuni di Catanzaro, Lamezia Terme e Soverato al pronto soccorso, alla questure, ai carabinieri, ai consultori, ai servizi sociali e alle case di accoglienza nel periodo compreso tra gennaio 2006 e giugno 2007. Dai dati raccolti è emerso che il problema della violenza sulle donne è un'emergenza sociale, ma soprattutto sanitaria. Nel testo, infatti, vengono esposte le malattie e i disturbi che derivano dai maltrattamenti: dall'abuso di sostanze, all'infertilità, all'Aids ed ai danni agli organi, fino al suicidio. "Il problema più grave - ha detto Elena Bova, ginecologga e socia dell'associazione Il Luogo della Politica - è la quasi totale assenza di denunce. Anche dopo l'approvazione nel 1996 della legge che considera la violenza un delitto contro la persona e non più contro 'la morale', resta fermo all'8% il dato delle donne che denunciano gli abusi subiti".

Frascà “Una legge regionale contro la violenza alle donne”

13 giu 08 "La violenza sulle donne è una vera emergenza: per questo mi sto battendo per assicurare lo stanziamento delle risorse necessarie per l'applicazione della legge regionale da me proposta nel 2007". Lo ha detto l'assessore regionale Liliana Frascà, responsabile del Progetto Donna, intervenendo a Catanzaro alla presentazione del volume 'La violenza sulle donne'. "La normativa - ha aggiunto l'assessore Frascà - mira a garantire la promozione e il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà". "Da donna e da assessore regionale - ha detto ancora Liliana Frascà - sono stata sempre sensibile a questo problema. Nell'agosto dello scorso anno ho presentato una proposta di legge, successivamente approvata dal Consiglio, in cui sono contenute le disposizioni da mettere in atto per aiutare le donne vittime di violenza a superare il dramma, consentendo il loro reintegro nel tessuto sociale e lavorativo. Per la messa in atto di questi interventi sono stati messi a disposizione per quest'anno oltre 300 mila euro. Questi fondi saranno destinati alla realizzazione di un Centro antiviolenza e di una Casa di accoglienza nelle zone con un bacino di utenza non inferiore a 140 mila abitanti. All'interno di queste realtà lavoreranno assistenti sociali, psicologi e personale qualificato, che provvederemo a formare". "Quando le donne lasceranno questi centri - ha detto ancora Frascà - riceveranno un'adeguata formazione professionale che permetterà loro di reinserirsi nel mondo del lavoro, anche grazie a specifiche borse di studio. Le donne vittime di violenza avranno la priorità nell'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. La legge prevede anche l'utilizzo dei proventi confiscati alla 'ndrangheta per la ristrutturazione di questi immobili''. "Non si tratta di una legge manifesto - ha concluso Frascà - ma di un provvedimento che mira a dare concrete risposte ai problemi delle donne vittime di violenze. In questa regione bisogna finirla di fare leggi che sono utili per chi le propone e inutili per le persone che ne hanno davvero bisogno. Anche se perderò un voto per questa legge, sarò comunque soddisfatta perché è un provvedimento di cui pochissime regioni italiane si sono dotate e che aiuta chi si trova in difficoltà".

Angeletti (UIL) “Fondi strutturali ultima chance”

13 giu 08 "Abbiamo un'occasione importante che è quella dei fondi strutturali, è l'ultima, dopo di che nel Mezzogiorno non ci sarà più un euro per fare nulla". Lo ha sottolineato il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, parlando a Martina Franca alla Conferenza nazionale di organizzazione della Uilm. "Negli ultimi venti anni - ha spiegato - la mancata crescita del Mezzogiorno è dipesa dal fatto che i soldi sono stati spesso promessi e stanziati e mai spesi, oppure quando si sono spesi lo si è fatto producendo opere e pagandole due-tre volte. Dobbiamo concentrarci sulle opere che effettivamente vengono fatte, non sugli stanziamenti". Secondo Angeletti, "invece di preoccuparci su chi gestisce i fondi, dovremmo preoccuparci che vengano effettivamente spesi e che le opere vengano realizzate, perché se continuiamo ad avere nel Sud la metà degli infrastrutture del Nord tutte le parole sulla crescita e lo sviluppo del Sud sono chiacchiere". "Ci dobbiamo cioé preoccupare - ha detto - di quando si comincia a fare una strada decente tra Reggio Calabria e Taranto, quando si comincia a fare il ponte di Messina, perché io sono favorevole al ponte, qualche termovalorizzatore e rigassificatore in più. Forse così diamo una mano a sviluppare il Mezzogiorno".

La CGIL a Loiero “Basta con i tatticismi al porto di Gioia”

13 giu 08 Un invito a mettere fine ai tatticismi sul porto di Gioia Tauro è stato rivolto al Presidente della Regione, dal segretario generale della Cgil di zona, Pasquale Larosa. "Sicuramente - scrive Larosa a Loiero in una lettera aperta - lei è a conoscenza dell'ormai infinita querelle o meglio dei 'duelli' per il controllo e la supremazia sul Porto. Il perdurare di questa inutile e dannosa disputa rischia di veder sprecare le grandi chance di crescita e di far perdere lo scalo gioiese in competitività ed efficienza nei confronti degli altri scali del Mediterraneo e del Nord Europa". "Bisogna dire con estrema chiarezza - prosegue Larosa - che tutti gli interventi da lei fin qui svolti per dirimere problemi e contenziosi tra l'Autorità portuale e l'Asi di Reggio Calabria non hanno sortito nessun effetto. Anzi, proprio in questi ultimi giorni tutti i progetti e gli accordi faticosamente raggiunti nei mesi scorsi tra Governo, Regione, Commissario delegato e Autorità portuale rischiano di fallire, privando il porto non solo del Piano regolatore portuale, strumento indispensabile, ma anche dei tre progetti industriali necessari al raggiungimento degli obiettivi occupazionali e precisamente M.S.C., ICO-BLG e del gateway ferroviario. Mentre Gioia Tauro è paralizzata dall'ormai eterno scontro per le aree, i porti concorrenti stanno investendo ingenti risorse, vedi il Porto di Barcellona dove ben 70 aziende multinazionali hanno fatto domanda per avere spazi nella nuova area ad uso logistica. Quanti di questi avrebbero potuto scegliere Gioia Tauro se le condizioni infrastrutturali fossero già state risolte?. Chi aveva il compito di pianificare, ha miseramente fallito: la politica, la burocrazia, gli Enti preposti". "Alla luce di tutto questo - conclude Larosa - non le sembra che sia giunto il momento di mettere la parola fine ai tatticismi, al politichese, agli interessi di parte, di lobby e di quant'altro fino ad oggi hanno ostacolato la crescita e le prospettive di sviluppo di questa emblematica area che è l'unico punto di eccellenza della nostra Regione? Non le sembra che sia giunto il momento di buttare ogni maschera e fare in modo di pianificare ed assicurare un futuro ai tanti giovani calabresi che purtroppo ogni anno devono continuare ad emigrare fuori Regione? Non le sembra che sia giunto il momento di aprire un tavolo con il Sindacato, peraltro già richiesto da giorni, per affrontare, risolvere e sciogliere definitivamente i nodi che bloccano lo sviluppo dell'area di Gioia Tauro?".

 

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