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Notizie dalla Regione
La Regione chiede l’intervento di Governo e UE per il caro gasolio per la pesca 09 giu 08 La Giunta regionale, per fronteggiare l'emergenza
provocata dal caro gasolio, ha dato mandato stamani al presidente
Agazio Loiero e all'assessore all'Agricoltura, Mario Pirillo, "di
avviare ogni utile iniziativa capace di scongiurare una crisi che
sta diventando devastante sia per il comparto della pesca che per
quello dell'agricoltura". Lo rende noto un comunicato dell'assessorato.
L'atto politico, predisposto da Pirillo, mira anche a sollecitare
sia il ministero per le Politiche agricole che la Commissione europea,
attraverso la proposta di istituire tavoli concertativi diretti, a
ricercare soluzioni idonee ad affrontare il problema. "Lo smisurato
aumento del costo del gasolio - ha sostenuto Pirillo - ha purtroppo
innescato un ciclo economico caratterizzato da rialzi vertiginosi
dei costi di gestione per le aziende agricole e le flotte dei pescherecci
operanti in Calabria. Il caro carburante è ad oggi la maggior
difficoltà per la crescita del comparto agricolo, motivo di
una costante diminuzione del reddito d'impresa e, Dio non voglia,
causa di chiusura delle aziende". Inoltre, è scritto nella
nota, le marinerie "sono in fermento e sempre più pescherecci
decidono di rimanere in porto, atteso che i costi da sostenere sono
superiori ai redditi provenienti dall'attività ittica".
Agricoltori e pescatori sono le categorie che stanno pagando maggiormente
le conseguenze del caro energetico. Ed è proprio per tentare
di evitare che l'emergenza sfoci in una vera e propria crisi strutturale
che la Giunta regionale ha inteso formalizzare una sua proposta al
Governo e alla Commissione Europea. "Sarà necessario -
conclude la nota - agire su più fronti. In particolare, con
la riduzione delle accise sui carburanti, con un intervento sull'Iva,
con il cosiddetto fermo temporaneo per le flotte dei pescherecci,
infine con la predisposizione di un piano di aiuti di emergenza diretto
ad alleviare le ripercussioni economiche" Provincia di Cosenza “Gravi ritardi della Regione sui Fondi Por” 09 giu 08 "E' davvero incredibile quanto contenuto
in un comunicato del Dipartimento Politiche del Lavoro e Formazione
della Regione Calabria, nel quale si afferma che la Provincia di Cosenza
avrebbe rendicontato solo il 55% delle risorse finanziarie assegnate
su progetti del POR 2000-2006. Ritenevamo di aver chiarito definitivamente
nella riunione del 13 Maggio scorso tenuta presso l'Assessorato Formazione
e Lavoro della Regione Calabria, la situazione relativa alla rendicontazione
dei progetti in questione". Lo afferma l'ufficio stampa della
Giunta provinciale di Cosenza. "Nel corso della riunione stessa,
l'Assessore Maiolo ed i dirigenti regionali presenti hanno dato atto
che, rispetto alle somme effettivamente erogate dalla Regione in favore
della Provincia di Cosenza, si registrava - prosegue la nota - quasi
il 100% della rendicontazione, essendo residue e marginali le attività
in via di completamento.Nello stesso incontro, si è preso atto
che le somme non ancora rendicontate sono riferite a progetti riguardanti
il periodo 2004-2006, sui quali la Regione ha trasferito solo un terzo
delle risorse finanziarie previste il 28 Maggio scorso (ovvero una
settimana fa). I ritardi della Regione in relazione al trasferimento
delle risorse alle Province determinano una situazione di grave difficoltà
non solo per la rendicontazione, ma anche e soprattutto per la realizzazione
dei progetti, con implicazioni economiche e sociali serie per il territorio".
"L'Assessore Maiolo - prosegue il comunicato - farebbe bene ad
elevare la sua capacità di governo, preoccupandosi, piuttosto
che fare polemiche sterili ed infondate, dettate forse da un eccesso
di nervosismo, di far funzionare la macchina amministrativa e di monitorare
e verificare i programmi, rispettando le procedure e gli impegni assunti.In
quanto, poi, ai progetti in corso, le cui somme sono state già
tutte regolarmente impegnate, come ad esempio il progetto sui tirocini
formativi, questi saranno rendicontati dalla Provincia di Cosenza
entro i termini stabiliti con la stessa Regione. Queste precisazioni,
dovute per evitare confusione e perché i cittadini calabresi
conoscano come stanno le cose, ci consentono altresì di ribadire
la posizione delle Province in relazione ai bandi attraverso i quali
la Regione, in violazione della legge 34/2002, continua a porre in
essere atti di gestione, in coerenza con una logica che si è
rivelata fallimentare per la Calabria ed i calabresi e che è
alla base della mancata o inadeguata utilizzazione delle risorse comunitarie,
in particolare proprio nel settore della Formazione e del Lavoro".
La Giunta regionale dice si al co-finanziamento per la riqualificazione urbana 09 giu 08 La Giunta regionale, che si è riunita
stamani sotto la presidenza di Agazio Loiero, ha approvato, tra gli
altri, i seguenti provvedimenti: Lavori Pubblici - cofinanziamento,
con l'apporto di 8.630.782 euro, del programma di riqualificazione
urbana per alloggi a canone sostenibile del Ministero delle Infrastrutture
che ha previsto per la Calabria uno stanziamento di 12 milioni e 370
mila euro; Agricoltura e Forestazione Su proposta dell'assessore Mario
Pirillo: - riconoscimento al Consorzio di difesa calabrese (Codical),
con sede a Lamezia Terme, dell'idoneità allo svolgimento di
iniziative di difesa attiva e passiva delle produzioni agricole nel
territorio regionale; Politiche sanitarie Su proposta dell'assessore
Vincenzo Spaziante: - autorizzazione alle Aziende sanitarie di includere
nel tetto di spesa per il personale dipendente i risparmi sulla medicina
convenzionata derivanti dal passaggio alla dipendenza delle Aziende
stesse dei medici convenzionati che hanno superato l'esame di idoneità. De Gaetano e Chiarella: La Regione dia risposte alle richieste di sicurezza da Borgia 09 giu 08 I presidenti della commissione regionale
antimafia, Nino De Gaetano, e del comitato per la qualita' e la fattibilità
delle leggi, Egidio Chiarella, hanno partecipato stamani a Borgia
al consiglio comunale aperto convocato dopo gli ultimi episodi di
criminalità. Al termine dell'incontro De Gaetano e Chiarella
hanno avanzato una proposta affinché la Regione "organizzi
rapidamente un tavolo di lavoro per dare risposte chiare alle impellenti
richieste di sicurezza e sviluppo esplicitate non solo da una serie
di eventi criminali che di recente hanno avuto come teatro Borgia,
ma anche da una serie di problemi economici e sociali che il grosso
centro della provincia di Catanzaro ha urgenza di risolvere".
I due esponenti del consiglio regionale hanno inoltre chiarito che
per loro "questa presenza oggi a Borgia non è da considerarsi
una passerella istituzionale". Chiarella ha poi detto che "alla
criminalità organizzata dobbiamo ribellarci insieme, politica,
società, scuola, chiesa e forze dell'ordine. Questa comunità
dalle radici storiche e culturali antiche, chiede, in questo momento
difficile, un sostegno. E noi siamo qui anche per portare un messaggio
di concretezza. Io ho già rappresentato al presidente Loiero
la gravità della situazione e presto ci attendiamo risposte
operative per la costituzione di un tavolo di lavoro che veda concertare
azioni a sostegno di Borgia e del suo territorio gli assessori alla
Cultura, alle Attività Produttive, al Lavoro ed ai Fondi comunitari.
Se questa azione sinergica ci sarà, allora potremo dire che
questa collettività non rimarrà isolata". De Gaetano
ha sostenuto invece che "il nostro messaggio da lanciare da qui,
oggi, è che alla 'ndrangheta non ci pieghiamo. Ma dobbiamo
essere in grado di ottenere oltre che azioni repressive anche iniziative
tese a irrobustire lo sviluppo, perche' le due azioni, repressione
e sviluppo economico, sono il binomio che può sconfiggere il
crimine organizzato. Le iniziative del Governo sulla sicurezza sono
dei provvedimenti ritagliati a misura delle paure espresse dal Nord
del Paese. Invece occorrerebbe tenere conto di più della criminalità
organizzata e delle gravi lacune negli organici della magistratura
in Calabria per esempio. Senza dire che il reato di immigrazione clandestina
è ancorché inutile incivile. De Gaetano ha illustrato
le leggi su cui la Commissione antimafia ha espresso parere favorevole
( e già finanziate col bilancio della Regione): quella contro
il racket e l'usura e quella che prevede fondi per la costituzione
in associazione degli imprenditori colpiti dalla mafia e per dare
una mano alle associazioni no profit che gestiscono beni sequestrati
alla mafia". "Contro la mafia la politica naturalmente -
ha concluso - deve fare la sua parte, anzitutto non candidando più
soggetti rinviati a giudizio per fatti di mafia, cosi come abbiamo
solennemente scritto nel codice etico approvato dalla Commissione
antimafia del Consiglio regionale". Il sindaco, Domenico Riyllo,
ha ringraziato i due Presidenti "per l'attenzione dimostrata
e il segnale d'impegno per il rafforzamento del tessuto democratico
che adesso speriamo possa tradursi in fatti concreti". Castagna (UIL) “La sanità calabrese ha bisogno di centri di eccellenza” 09 giu 08 La sanità calabrese ha bisogno di
una politica seria e rigorosa, capace di fornire una rete adeguata
di servizi di qualità: lo ha detto il segretario generale della
Uil, Roberto Castagna. "In questi ultimi anni - afferma Castagna
in una nota - la Sanità calabrese ha fatto registrare pesanti
cali sul versante dei servizi e ha rappresentato una sorta di 'affare'
sul quale si concentra, per buona parte, l'attenzione della criminalità
organizzata e una eccessiva presenza della politica nella gestione
e nella determinazione dei vertici amministrativi e professionali
nelle Asl e nelle Asp, non sempre rispondenti ai criteri di professionalità
e di merito". "La Calabria - aggiunge Castagna - ha bisogno
di veri e propri centri di eccellenza per rispondere alle esigenze
di chi é costretto a ricorrervi. Serve una Sanità più
decentrata sul territorio e più vicina a chi ha bisogno, che
assicuri ai medici personale infermieristico, mezzi e strutture per
domiciliare pazienti terminali, oncologici e affetti da patologie
croniche, al fine di ridurre drasticamente la durata della degenza
e le ospedalizzazioni stesse" Nicolò “Un organo per i diritti degli invalidi” 09 giu 08 Il consigliere regionale di Forza Italia
Alessandro Nicolò, in una nota, sollecita l'istituzione di
un organo che assicuri "i diritti degli invalidi, ciechi e sordomuti,
per l'affidamento all'Inps dell'esercizio delle funzioni di concessione
dei nuovi trattamenti economici a favore dei disabili, ai sensi della
legge regionale n. 20/2001". "L'organismo - dice Nicolò
- è nominato dal Consiglio Regionale e ne fanno parte tre dirigenti
di ruolo della Giunta o del Consiglio, tre componenti in rappresentanza
delle categorie sociali e tre componenti di nomina dei patronati sindacali.
Ma a distanza di sei anni dall'entrata in vigore della legge non è
stato ancora costituito". "Ogni ulteriore rinvio - aggiunge
il consigliere regionale - comporterebbe l'accumulo di colpevoli ritardi,
i cui effetti finirebbero per ricadere sulle spalle di ceti sociali
particolarmente a rischio e bisognosi". "A mio parere -
conclude Nicolò - ci sono tutte le condizioni affinché
Giunta e Consiglio si attivino in breve tempo per avviare le necessarie
azioni utili al varo dell'organismo, il cui funzionamento servirà
a migliorare le condizioni di vita di gente che si trova in grave
difficoltà" Pizzini (FI) “Discriminazioni nel Consorzio Valle Lao” 09 giu 08 "Mi chiedo sempre più spesso
perché in Calabria, per ottenere il riconoscimento di diritti
sacrosanti, bisogna sempre alzare la voce, e perché non si
riesce ad avere istituzioni normali, che tengano conto cioé
dei diritti di tutti e non dei privilegiati di turno". E' quanto
afferma in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Antonio
Pizzini, circa la gestione del personale del Consorzio di Bonifica
Valle del Lao. "Succede - prosegue - la stessa storia anche al
Consorzio di Bonifica Valle del Lao, che notoriamente è un
ente pubblico, sul quale la Regione Calabria esercita il suo potere
di indirizzo e di controllo sugli atti e sulla gestione. Il Consorzio,
contravvenendo a precise norme previste dal Contratto Collettivo Nazionale
di Lavoro, ha deliberato nei mesi addietro riconoscimenti di qualifica
superiore ad una parte del proprio personale senza i soggettivi e
gli oggettivi requisiti. Alcuni di essi sono stati utilizzati in passato,
specialmente durante il periodo estivo, per la formazione delle squadre
del servizio antincendio boschivo, ma nel frattempo, acquisita la
promozione, sono stati destinati ad uffici non operativi, sottraendo
quindi personale operativo ad un importantissimo servizio pubblico,
tralasciando nel contempo di adeguare la qualifica, dovuta per legge,
a coloro i quali continuano a prestare la propria opera nel servizio
antincendio". "Il nocciolo della questione - aggiunge Pizzini
- è sempre lo stesso, e cioé che è stata effettuata
all'epoca una discriminazione nei confronti di altri dipendenti, i
quali, pur in possesso dei requisiti professionali, al contrario di
quelli già promossi, non hanno ottenuto i giusti riconoscimenti
contrattuali di progressione di carriera. Per chiarire questa ingiustificabile
situazione ho quindi presentato nei giorni addietro una apposita interrogazione
al Presidente della Giunta regionale, nonché agli Assessori
all'Agricoltura ed al Personale, per sapere ufficialmente e per iscritto
quali sono stati nei mesi passati i criteri del riconoscimento di
qualifica superiore ad alcuni dipendenti e non ad altri, pur in presenza
di documentati curriculum professionali e di servizio degli esclusi,
e per sapere altresì quali iniziative istituzionali sono in
atto per programmare adeguatamente e tempestivamente il servizio antincendio
boschivo durante l'ormai prossima stagione estiva". Napoli (Pdl) “Impugnare il commissariamento del Mater Domini” 09 giu 08 Il deputato del Pdl, Angela Napoli, ha rivolto una interrogazione al Presidente del consiglio dei Ministri nella quale chiede che venga impugnato il provvedimento con il quale la Regione ha commissariato unilateralmente l'azienda ospedaliera Universitaria Mater Domini. "Lo scorso mese di aprile 2008 - sostiene l'on Napoli - dall'indagine conoscitiva fatta da una Commissione ministeriale é emerso un quadro allarmante della sanità calabrese. La Corte dei Conti ha 'bocciato la sanita' calabresé, richiamando 'ritardi nell'adozione degli atti di indirizzo regionalé ed il continuo cambio dei manager delle aziende, con le 'procedure di nomina e di rimozione non sempre legate alla valutazione dei risultati conseguiti, ma piuttosto a dinamiche politico - istituzionali'. Il Consiglio regionale della Calabria, lo scorso 29 maggio 2008, ha votato, nella legge finanziaria 2008, l'articolo 31, il cui comma 1 prevede il Commissariamento unilaterale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria 'Mater Domini' di Catanzaro e conferisce al nominando commissario il compito di procedere alla riorganizzazione dell'Azienda medesima". "Secondo il citato articolo 31 - prosegue - della finanziaria regionale calabrese si sostiene che l'urgente necessità del commissariamento è basata sull'ipotesi dell'integrazione Azienda ospedaliera Pugliese - Ciaccio con l'Azienda Ospedaliero - Universitaria 'Mater Domini' prevista nella proposta di piano sanitario regionale, non ancora approvata dal Consiglio della Calabria. Il contenuto del citato comma 1 dell'articolo 31 lede l'autonomia dell'Università degli Studi "Magna Grecia" di Catanzaro e viola quanto previsto dall'articolo 5, commi 6 e 7 del vigente protocollo d'intesa Regione - Università". "La Corte Costituzionale - conclude - con sentenza del 2006, si è espressa chiaramente riconfermando l'obbligo d'intesa fra Regione Calabria ed Università 'Magna Grecia' prevista per la nomina o revoca del Direttore Generale".
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