Dir.resp. Pippo Gatto

 

I Verdi polemizzano sulla fine del commissariamento ambientale

08 giu 08 L'Esecutivo regionale dei Verdi, in un documento, chiede ai partiti del centrosinistra di esprimersi sulla fine della gestione commissariale dei rifuti in Calabria, rivolgendo una sollecitazione particolare, in questo senso, a Rifondazione comunista ed a Comunisti italiani. ''Il 30 giugno si avvicina - e' detto nel documento - ma sembra ormai imminente l'ennesima proroga per il proseguimento della gestione commissariale dei rifiuti in Calabria. Negli ultimi tre anni, come Verdi, sin dall'inizio della legislatura, abbiamo lavorato con impegno e convinzione, in vista dell'obbiettivo, condiviso ed auspicato da tutti, della chiusura del Commissariamento. Atti amministrativi, annunci, proclami, atteggiamenti ottimistici ed entusiasti parevano portarci sulla strada giusta. All'improvviso, con un ripensamento repentino, si vuole arrestare un percorso di normalizzazione''. ''Ci troviamo, evidentemente - sostengono ancora i Verdi della Calabria - dinanzi ad un fatto politico di notevole rilevanza, rispetto al quale non si possono accettare omissioni o reticenze. La gestione commissariale in ambito amministrativo, soprattutto nel campo dei rifiuti, in Calabria, in piu' di dieci anni non ha prodotto alcunche' di positivo, non ha prospettato soluzioni attuabili, non e' riuscita neppure a gestire e normalizzare le situazioni piu' banali, ad avviare una seria concertazione con gli enti interessati per programmare e regolare il settore. Al contrario si sono susseguite inchieste, che hanno palesato un diffuso malcostume, di alcune gestioni, insieme ad una perversa abitudine di sperperare denaro pubblico senza produrre risultati apprezzabili. Anche quanto e' avvenuto e sta avvenendo in Campania dovrebbe portare a riflettere circa l'inutilita' e la pericolosita' delle gestioni commissariali in tema di rifiuti''. ''Per noi Verdi - si aggiunge nel documento - l'obiettivo di restituire alla Calabria una gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti, attribuendo responsabilita' e funzioni agli attori principali del processo, rimane prioritario, irrinunciabile ed irrimandabile. Siamo convinti che la politica e le istituzioni debbano assumersi le proprie responsabilita', al di la' delle convenienze elettorali e delle ambizioni personali dei singoli operare per risolvere il problema. Per questo motivo chiediamo alle forze politiche del centrosinistra di esprimere pubblicamente e chiaramente il loro punto di vista rispetto al tema in questione''. ''Siamo consapevoli del fatto - sostengono ancora i Verdi - che esistono ancora criticita' impiantistiche, ma non potra' essere il commissariamento a risolverle. C'e' bisogno del massimo impegno della politica, che deve assumere scelte responsabili e consapevoli. La nostra azione amministrativa puntava a rimodulare l'assetto gestionale, avviando tutte le procedure per la costituzione in forma giuridica degli Ato, cosi' come previsto dal Piano regionale dei rifiuti e dall'ultima Legge finanziaria entro il primo luglio. Il dramma campano e' vicino, non tanto per gli impianti, ma principalmente per il modello gestionale precedente''. ''Vorremmo capire - concludono i Verdi nel documento - cosa e' mutato rispetto all'impostazione programmatica che e' stata alla base della vittoria elettorale del 2005. In particolare ai partiti della Rifondazione comunista e dei Comunisti italiani chiediamo se la proroga del Commissariamento ed il non ritorno alla normalita' sul tema dei rifiuti in Calabria rientra in un loro nuovo ragionamento politico che vorremmo approfondire e comprendere''