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Scontro sui fondi POR

 

Fondi Por: è scontro tra Maiolo “Spendere i fondi” e le Province “Vecchi metodi, è la Regione non spende”

07 giu 08 L'Assessore regionale alla Programmazione nazionale e comunitaria, Mario Maiolo, ha scritto ai Presidenti delle cinque province calabresi per chiarire alcuni aspetti relativi ai bandi dei fondi Por. "Signori Presidenti - sostiene Maiolo - dire che siamo sorpresi della vostra nota sui bandi Por relativi alle azioni previste dal Piano di Azione del Lavoro, che leggiamo solo attraverso la stampa, è dir poco. Ci scuseranno anche i vostri delegati, che hanno partecipato alle riunioni di concertazione, se da oggi in poi ci rivolgeremo nei rapporti Istituzionali direttamente a voi presidenti delle province, ma la delegittimazione del lavoro da loro svolto non è stata decisa da noi, che gelosamente custodiamo un grande rispetto del lavoro che egregiamente è stato svolto dai gruppi tecnici di collaborazione, dalla condivisione istituzionale e dalla concertazione delle parti economiche e sociali. Ciò premesso, gli avvisi di recente pubblicazione scaturiscono dagli incontri di Partenariato di condivisione Istituzionale e di concertazione economico-sociale". L'Assessore Maiolo indica anche le date dei diversi incontri fatti. "Le iniziative - scrive ancora - oggetto degli avvisi rientrano, prevalentemente, tra quelle previste, per le politiche attive del Lavoro, nel Piano stralcio del Lavoro, approvato dalla Giunta Regionale nel mese di dicembre 2007. La competenza sulla programmazione delle politiche attive del Lavoro, come a voi noto, è in capo per legge alla Regione". "Nulla esclude, come più volte detto negli incontri, che parte della gestione delle iniziative - scrive ancora l'Assessore Maiolo - potrà essere delegata alle stesse Amministrazioni Provinciali in virtù della massima disponibilità dichiarata da alcuni rappresentati per la gestione di quest'ultima fase del POR Calabria 2000- 2006. Si evidenzia, al proposito, che i bandi a regia regionale gestiti dalle Amministrazioni Provinciali hanno rappresentato la parte più consistente della programmazione regionale 2000- 2006". L'Assessore Maiolo comunica, quindi, ai Presidenti delle Province che "la scelta di non individuare, in questa fase di avvio delle iniziative, le Province quali Organismi Intermedi è stata dettata dalle gravi difficoltà gestionali dichiarate da alcune Amministrazioni Provinciali nella attuazione e gestione dei bandi in corso relativi a interventi progettuali nell'ambito della progettazione integrata territoriale e ad interventi di formazione continua". Infine, Maiolo indica anche l'entità dei ritardi che le province hanno accumulato nelle attività di rendicontazione delle risorse trasferite ad ogni singola provincia sul Por Fse 2000-2006. Nel concludere, Maiolo ribadisce che "tale situazione ha contribuito, per altro, negativamente al raggiungimento dei target di spesa previsti con nocumento per la collettività. Siamo- scrive - come sempre disponibili al confronto e, quindi, a concordare ulteriori incontri specifici. Per le cose più volte dette non siamo disponibili a perdere nemmeno un giorno nel percorso che assieme abbiamo tracciato che ha obiettivi molto ambiziosi e che speriamo ci permetta di recuperare i ritardi della cattiva gestione, la cui responsabilità è di altri e del passato, dei fondi dell'FSE 2000-2006, quindi, nessuna revoca degli avvisi. Noi potremmo non riuscire nell'obiettivo ma ci spenderemo fino in fondo per raggiungerlo". "Se altri - conclude - vorranno assumersi la responsabilità di far perdere le risorse finanziare destinate ai disoccupati calabresi, lo facciano pure, ma non potranno contare né sulla nostra complicità né sul nostro silenzio".

Bevacqua (Provincia CS) “Vecchie logiche, siamo senza deleghe e la Regione non spende”.

07 giu 08 ''Se l'Assessore Maiolo esprime sorpresa per la nota dei Presidenti di Provincia apparsa sui quotidiani locali, noi rimaniamo assolutamente stupefatti per le considerazioni da egli espresse in merito alle stesse''. E' quanto afferma in una nota il vice presidente della Provincia di Cosenza, Mimmo Bevacqua, circa le dichiarazioni dell'assessore regionale Mario Maiolo. ''Dico questo - aggiunge - poiche' ho partecipato all'incontro 'di partenariato di Condivisione Istituzionale e di concertazione economico-sociale', svoltosi a Catanzaro presso l'assessorato guidato dallo stesso Maiolo ed in quella circostanza ho espresso, anche a nome delle altre Province calabresi, varie perplessita' sui metodi seguiti e sulla continua ''evoluzione'' a cui siamo stati costretti ad assistere nei vari incontri convocati per la predisposizione dei Bandi Por, relativi alle azioni previste dal Piano di Azione del Lavoro. Proprio nel corso di quell'incontro ricordo di aver fatto osservare all'assessore Maiolo l'assenza di qualsiasi occasione di confronto politico ed istituzionale tra il suo assessorato e le Province calabresi, cercando di fargli capire che un conto sono i tavoli tecnici e che un altro conto e' la condivisione politico-istituzionale che sovrintende a questi processi''. ''Altro che delegittimazione, quindi, ma grande apprezzamento - prosegue Bevacqua - per il lavoro e la serieta' dei nostri dirigenti che hanno egregiamente contribuito e supportato il lavoro dei tavoli tecnici regionali. Sempre in quell'occasione le Province, con toni e modi diversi, hanno unanimemente evidenziato la volonta' della Regione di volerle esautorare dal ruolo di soggetti attuatori, per come previsto dalla Legge Regionale 34 e dalle successive modifiche ed integrazioni della stessa. L'approvazione dei bandi e', infatti, un atto di gestione che viola la Legge 34. Se e' vero che una sola Provincia in quell' occasione ha manifestato qualche difficolta' per la gestione, e' altrettanto vero, pero', che altre Province come la nostra, hanno immediatamente espresso tutta la propria disponibilita' a supportare e gestire i suddetti bandi. Anche per quanto riguarda le Politiche del Lavoro, se e' vero che la programmazione di questo settore appartiene alla Regione e' altrettanto vero che l'attuazione e la gestione di tali azioni e' demandata alle Province e, per esse, ai Centri per l'Impiego, istituiti ad hoc''. Il vice presidente della Provincia di Cosenza evidenzia inoltre che ''all'Assessore Maiolo, che in passato ha svolto un ruolo importante in un ente come la Provincia, vorrei consigliare, quindi, di non perseverare, almeno lui, nel triste e monotono spettacolo cui siamo costretti ad assistere da tempo per quanto riguarda il trasferimento delle deleghe alle Province su cui, piu' che lavorare al fine di rendere un ottimo servizio alle nostre comunita', si continua a seguire una logica antica, tipica di una mentalita' superata dai tempi, attraverso cui si fa finta di cambiare tutto senza mai cambiare nulla. La sensazione che abbiamo corrisponde, infatti, proprio a questa impostazione, se e' vero come e' vero che, a conclusione dell'incontro, l'assessore Maiolo aveva dichiarato che avremmo considerato per approvato le linee di Azione e che poi successivamente avrebbe incontrato e sentito ogni singola Provincia per verificare insieme ad esse disponibilita', risorse e capacita' di gestione dei suddetti bandi. Vorrei tranquillizzare, infine, l'assessore Maiolo che non esiste alcun rischio di perdita di risorse finanziarie per incapacita' o responsabilita' della Provincia di Cosenza. Da anni, infatti, abbiamo messo in campo strutture e risorse tali da poter adempiere a qualsiasi responsabilita' e, laddove ci fosse richiesto, anche a supportare eventuali problemi o insufficienze di altri enti. Stia tranquillo, dunque, l'assessore Maiolo che i disoccupati calabresi, che ci stanno a cuore piu' di ogni altra cosa, potranno contare soprattutto sulla Provincia di Cosenza, che ha provveduto per tempo ad attrezzarsi per dare risposte immediate e concrete alle molteplici esigenze presenti sul proprio territorio''. ''Purtroppo - conclude - sulla base dell'esperienza, non possiamo dire altrettanto della Regione che, a conclusione del Por 2000-2006, presenta un bilancio certamente non positivo sulla capacita' di utilizzazione delle risorse comunitarie. Un'esperienza, questa, segnata negativamente proprio per la perseveranza dei caratteri gestionali della Regione, che dovrebbero essere al centro della riflessione di tutti per correggere e per non perseverare oltre negli errori. Purtroppo, pero', alla luce dei fatti di questi giorni, dobbiamo dire che si continuano a percorrere vecchie strade, che si sono verificate fallimentari e che tanti danni hanno arrecato alla Calabria''.

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