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Notizie dalla Regione

 

La sanità al primo punto dell’Odg del Consiglio regionale

30/01 E' stato fissato al primo punto dell'ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale, programmata per venerdì primo febbraio alle ore 11, il dibattito sulla situazione della sanità in Calabria, come, del resto, era stato stabilito nell'ultima riunione del 21 dicembre scorso. A seguire, è scritto in un comunicato, l'Aula tratterà la proposta di legge n.256/8 sottoscritta dai consiglieri di vari gruppi di maggioranza ed opposizione in merito all'istituzione di una Commissione speciale conoscitiva sullo stato della Sanità in Calabria. Gli altri punti all'ordine del giorno (ventitré in tutto), prevedono: "l'elezione del presidente, del vice presidente e del consigliere segretario della prima Commissione consiliare permanente; l'elezione del presidente, del vice presidente e del consigliere segretario della seconda Commissione consiliare permanente; l'elezione del presidente, del vice presidente e del consigliere segretario della terza Commissione consiliare permanente; l'elezione del Presidente, del vice presidente e del consigliere segretario della quarta Commissione consiliare permanente; l'elezione del presidente, del vice presidente e del consigliere segretario della quinta Commissione consiliare permanente; l'elezione del presidente, del vice presidente e del segretario questore della sesta Commissione consiliare permanente; l'elezione del presidente, del vice presidente e del segretario questore della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria; l'elezione del presidente, del vice presidente e del segretario della Commissione speciale di Vigilanza; l'elezione del presidente e di quattro componenti del Comitato per la qualità e fattibilità delle leggi; l'elezione del presidente e di due componenti del Comitato regionale di controllo contabile. All'ultimo punto all'ordine del giorno, le nomine di competenza del Consiglio".

Gli assessori delle Regioni chiedono di riaprire il confronto sui canoni delle spiagge

30/01 Il coordinamento interregionale degli assessori regionali al territorio e urbanistica, riunito oggi sotto la presidenza dell'assessore della Calabria Michelangelo Tripodi, ha approvato un documento politico con il quale si richiede al Governo di riaprire il confronto per giungere ad una decisione completamente concertata e condivisa per quanto riguarda i canoni demaniali per gli operatori turistici. ''Le Regioni - ha detto Tripodi - contestano la modifica dei criteri che determinano l'aumento indiscriminato del canone demaniale per gli operatori turistici e chiedono di trattare con lo Stato una piu' chiara ed omogenea modalita' di come calcolare tale aggiornamento''. Infatti, alla luce delle disposizioni - e' scritto in una nota - finora impartite dai diversi organi dello Stato sono emerse molte incertezze e differenti interpretazioni sulle modalita' di conteggio dei nuovi canoni e sulla loro applicazione nell'ambito delle pertinenze delle concessioni demaniali. Il coordinamento interregionale, nel documento approvato all'unanimita', ha espresso il disappunto per il fallimento del precedente 'tavolo tecnico', che aveva il compito di avviare il confronto e che non e' stato mai piu' convocato dal 9 settembre 2004. Gli assessori hanno ritenuto, quindi, di inviare ai presidenti delle Regioni la richiesta di ricostituire il 'tavolo tecnico' con il Governo, con anche la partecipazione delle associazioni di categoria, per convenire i nuovi criteri di determinazione del canone, tenendo conto delle diverse tipologie, dei periodi di utilizzo delle spiagge demaniali, dei differenti regimi giuridici dei beni, lasciando alle Regioni una possibile differenziazione in ragione della qualita' delle strutture turistiche e delle situazioni geografiche, ambientali e socio-economiche. Inoltre, e' stata richiesta anche la modifica della norma per quanto riguarda l'applicazione dei nuovi canoni alle pertinenze, per evitare situazioni di sperequazione tra le imprese utilizzatrici, con un conseguente contenzioso. ''Ci auguriamo, che nonostante la difficile fase politica nazionale, - ha concluso Tripodi - si trovi lo spazio per evitare che la prossima stagione balneare si apra senza aver risolto un problema che riguarda migliaia di operatori turistici in tutto il paese''

Ancora irrisolta la vertenza dei lavoratori Oti-Ufficio dell’Afor

30/01 "I lavoratori 'Oti Ufficio' non sono più disponibili a tollerare ulteriori rinvii. Se a breve non vi sarà l'applicazione del Ccnl parte impiegati, verrà proclamato lo stato di agitazione". E' quanto si afferma in un documento delle maestranze del Servizio provinciale Afor di Catanzaro. "Ora è il momento di dire basta - è scritto nel documento - gli impiegati forestali sono fortemente delusi dal comportamento adottato da parte delle più alte cariche istituzionali della Regione, dai dirigenti del Dipartimento Forestazione, dalla Direzione generale dell'Afor e dalle organizzazioni sindacali di categoria, in quanto, rinvio dopo rinvio, non hanno mantenuto fede agli impegni presi in merito all'applicazione del Ccnl parte impiegati degli oltre duecento lavoratori forestali". "Dal comportamento avuto sino ad oggi - prosegue il documento - si evince che non vi è la volontà di portare a risoluzione la vertenza che vede coinvolti gli 'Oti Ufficio', i quali, fiduciosi per i recenti proclami fatti da tutti gli organi coinvolti nella vicenda, hanno interrotto l'agitazione nello scorso mese di ottobre con la speranza che la vicenda fosse risolta positivamente prima della fine dell'anno 2007, data slittata poi al mese di gennaio 2008". "Nonostante l'imminente stato di agitazione - conclude la nota - i lavoratori, a conferma dell'alto senso di responsabilità, si impegnano di assicurare tutte le operazioni relative al pagamento dei salari relativi alla mensilità di dicembre"

La gestione della depurazione passerà alle Province

30/01 La depurazione e tutto il sistema idrico integrato saranno gestite dalle Province. La decisione ufficiale verra' formalizzata dalla Giunta regionale che si riunira' domani. E' questo il risultato del vertice che si e' svolto oggi a Palazzo Alemanni, a Catanzaro, tra il presidente della Regione Agazio Loiero, l'assessore ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato e i cinque rappresentati delle Province calabresi: il presidente della Provincia di Catanzaro Michele Traversa, di Cosenza Mario Oliverio, mentre la Provincia di Reggio Calabria era rappresentata da Marco del Monte, quella di Vibo Valentia dal vicepresidente Paolo Barbieri e quella di Crotone dall'assessore Claudio Liotti. Per l'Ufficio del Commissario delegato per l'emergenza ambientali erano presenti il prefetto Salvatore Montanaro, in qualita' di commissario delegato, e il prefetto Luigi La Sala, sub commissario vicario. "E' un passaggio estremamente importante per meglio prepararsi alla stagione delle vacanze - ha detto il presidente Loiero -, un passaggio che ci consente di abbandonare, dopo anni costellati da problemi di inquinamento del mare e di danni d'immagine per le aree turistiche, la gestione emergenziale di un settore cosi' delicato affidandolo al normale governo del sistema. Con il contributo essenziale delle Province sara' assicurata una gestione del servizio idrico integrato che sia garanzia di efficienza anche durante i periodi di maggiori flussi turistici". Durante la riunione, che si e' svolta in un clima di grande positivita' e operativita', sono stati definiti i passaggi del trasferimento delle funzioni attribuite dalla Regione alle Province, in virtu' anche delle disposizioni contenute dalla Legge finanziaria 2008. Sono state le Province a richiedere unanimemente i servizi di competenza dei soggetti d'ambito, con particolare attenzione a quelli relativi alla depurazione delle acque reflue in vista dell'imminente stagione estiva, con l'obiettivo di garantire i servizi stessi senza soluzione di continuita'. E' stato fissato inoltre, per il prossimo 30 giugno, il termine entro cui il Consiglio regionale ratifichera' il trasferimento alle Amministrazioni provinciali di pertinenza, le funzioni di soggetto d'ambito in materia di servizio idrico integrato. Per l'assessore Incarnato questo passaggio alle Province "servira' a dare maggiore concretezza alle attivita' di gestione sul territorio da parte delle province, con il presupposto che la regione, in tempi brevi, approvi una legge per dare un assetto definitivo al ciclo integrato delle acque che abbia i presupposti finanziari e industriali tali da garantire un servizio di qualita'"

Ministro Bianchi “Stanziati 50 mln per il paino di sviluppo del Porto di Gioia”

30/01 Il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha firmato il decreto "che stanzia 50 milioni per lo sviluppo del porto di Gioia Tauro, come previsto dalla Finanziaria 2007". Lo ha detto spiegando che è stata stanziata la cifra massima arrivando al tetto delle risorse disponibili. "Sulla base del piano triennale di sviluppo predisposto dall'Autorità Portuale, che prevede investimenti ben più ampi - ha detto Bianchi - , abbiamo chiesto di individuare le opere prioritarie. Sulla base dell'elenco, che prevede opere per 86 milioni, abbiamo quindi stanziato tutti i 50 milioni resi disponibili dalla finanziaria 2007". Risorse che saranno spese per "lo sviluppo del porto come piattaforma logistica e per l'insediamento di attività produttive nell'area portuale, anche in regime di zona franca". E' soddisfatto il presidente dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi: "Il governo ed il ministro ci sono sempre stati vicino - dice -. Questo finanziamento è importante per guardare al futuro, in un momento in cui il porto ha raggiunto il suo apice storico, con il traffico aumentato di circa il 20%. C'é richiesta di maggiori spazi, ed il porto va adeguato per il traffico che verrà,". I finanziamenti serviranno anche a "lavori preliminari per la nuova banchina". Nell'occasione, a margine di un incontro con le Autorità Portuali sul tema della sicurezza, Bianchi ha fatto anche il punto su altre opere previste per la Calabria ed i collegamenti tra Calabria e Sicilia. Per la nuova metropolitana di superficie tra Melito Porto Salvo, Reggio Calabria e Rosarno, "dove già circolano due treni in via sperimentale - ha spiegato Bianchi -, dal 18 febbraio entreranno in funzione sette coppie di treni. Nell'attesa che vengano acquistati treni nuovi Trenitalia impiegherà treni rigenerati. Ci sono stazioni da ristrutturare, Scilla e Bagnara. Ed è prevista la nuova stazione aeroporto. E piazzali di interscambio. Per farlo i soldi ci sono, 40 milioni". Per il ministro è "un sogno realizzato, almeno - aggiunge - fino a Melito". Bianchi ha parlato di altri "40 milioni" per migliorare i servizi di collegamento nello Stretto di Messina, anche con una nave veloce Messina-Aeroporto di Reggio Calabria, e del progetto per l'autostrada del mare Corigliano-Catania, per la quale è previsto un bando di gara e già sono arrivate informali manifestazioni di interesse. Due obiettivi per i quali è necessario, su richiesta della Corte dei Conti, un nuovo passaggio parlamentare, ed potrebbero essere quindi ritardati dalla crisi di governo. Per Corigliano il ministro ha accennato anche al progetto di farne una tappa sulla rotta delle navi da crociera, promuovendo itinerari turistici della zona.

M. Oliverio: La Regione intervenga sulla erosione delle coste

30/01 Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha chiesto alla Regione interventi mirati a contrastare l'erosione costiera e a difesa degli insediamenti urbani. ''Il presidente Oliverio - e' scritto in un comunicato - ha chiesto, in attesa del trasferimento delle risorse destinate al pronto intervento ed alle emergenze, di poter utilizzare 200 mila euro delle risorse finanziarie destinate agli interventi di difesa ed erosione della costa per consentire la realizzazione di opere necessarie ed urgenti. A tal proposito, dopo un colloquio telefonico con l'assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Incarnato, Oliverio ha inviato una lettera allo stesso Incarnato ed al presidente della Giunta Regionale, Loiero. La problematica e' stato oggetto di un incontro tra il consigliere provinciale Aieta, sindaco di Cetraro, che in precedenza aveva sollecitato provvedimenti atti a fronteggiare e risolvere disagi e situazioni di pericolo seguenti alle particolari condizioni di tratti ricadenti nel comune amministrato e lo stesso Oliverio. ''Ritengo che il problema della erosione e della difesa delle coste - afferma il presidente della Provincia di Cosenza - debba essere oggetto di un intervento mirato, consistente e coordinato, per invertire una tendenza che sta determinando situazioni gravi ed e' destinata ad aggravarsi. In questo quadro, alcuni punti di criticita' come, ad esempio, la situazione determinatasi nel Comune di Fuscaldo, richiedono interventi urgenti al fine di evitare danni irreparabili a difesa di insediamenti abitativi''. ''Naturalmente - conclude Oliverio - e' necessario un intervento organico per evitare che le risorse utilizzate per fronteggiare l'emergenza vengano ingoiate da un contesto che rimanendo invariato non consente di produrre risultati efficaci e di lungo periodo''.

Anci: A rischio commissariamento 150 comuni italiani

30/01 Oltre 150 comuni al di sopra dei 20 mila abitanti sono a rischio di commissariamento , tanti infatti sono i sindaci che hanno intenzione di candidarsi alle sempre più probabili elezioni politiche, e che hanno subissato l'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni italiani, di lettere e telefonate per chiedere come comportarsi e di intervenire. Non solo dunque il sindaco di Roma, Walter Veltroni - Chiamparino, sindaco di Torino ha smentito di volere lasciare - vive oggi momenti di grande incertezza, perché dovrà decidere entro il 4 febbraio se dimettersi dall'incarico di primo cittadino, ma con lui altri amministratori di tutti gli schieramenti politici che guidano città più piccole che potrebbero rimanere senza sindaco per più di un anno. Di fronte a questa situazione l'Anci ha deciso di intervenire chiedendo al ministero dell'Interno di cambiare la norma attualmente in vigore e la risposta non è stata del tutto scoraggiante. "Ci pensiamo - hanno risposto dal Viminale - studieremo qualcosa"."Abbiamo fatto presente al Viminale - affermano all'Anci - che il rischio di oltre 150 commissariamenti non solo creerebbe un serio problema di democrazia, ma comporterebbe un esborso di soldi non indifferente necessari alle nomine e per tutta la macchina nel suo complesso oltre a un appesantimento ulteriore della burocrazia". L'Anci ha presentato al Viminale alcune proposte, che preferisce non divulgare, che potrebbero risolvere il problema, ma l'ultima parola spetta ora al ministero che dovrà decidere in fretta. Nel caso di scioglimento anticipato delle Camere, infatti, la causa di ineleggibilità tra sindaco e parlamentare non ha effetto se la funzione cessa entro i 7 giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto di scioglimento delle Camere nella Gazzetta Ufficiale. Se il sindaco si dimette per candidarsi, dopo 20 giorni le dimissioni diventano efficaci e un decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del ministro dell'interno, scioglie il consiglio comunale e nomina un commissario che rimane in carica fino all'elezione del nuovo consiglio: le elezioni avvengono tra il 15 aprile e il 15 giugno se lo scioglimento del consiglio è avvenuto entro il 24 febbraio; se è avvenuto dopo il 24 febbraio le elezioni avvengono l'anno successivo. Nel caso di decadenza del sindaco, si scioglie il consiglio ma questo rimane in carica, assieme alla Giunta e al vice sindaco che svolge le funzioni di sindaco, sino alle elezioni che, ugualmente, avvengono tra il 15 aprile e il 15 giugno se lo scioglimento del consiglio è avvenuto entro il 24 febbraio; se è avvenuto dopo il 24 si vota l'anno successivo. Per evitare, dunque, che le città rimangano senza un governo pieno per un anno, i sindaci che vogliono candidarsi al parlamento devono, ad oggi, dimettersi entro il prossimo 4 febbraio.

ODG di Guagliardi per l’adesione alla manifestazione No global a Cosenza

30/01 Damiano Guagliardi, capogruppo di Rifondazione comunista, ha reso noto il testo di un ordine del giorno con il quale si richiede l'adesione del Consiglio alla manifestazione contro la repressione, per le libertà e la giustizia sociale indetta per il 2 febbraio 2008 a Cosenza. "Il Consiglio regionale della Calabria premesso che: - La notte del 15 novembre 2002 - è scritto nel testo - furono arrestate venti persone, che erano state fra gli organizzatori del Forum Sociale Europeo di Firenze, una delle più importanti esperienze di partecipazione democratica nel nostro Paese, realizzata pochi giorni dopo la manifestazione di un milione di persone contro la guerra in Iraq. Ad altri cinque furono notificati gli arresti domiciliari. Quarantatre persone finirono indagate nel filone dell'inchiesta. Tredici persone furono rinviate a giudizio, accusate di aver voluto 'sovvertire violentemente l'ordine economico costituito nello Statò per essere stati fra gli animatori delle grandi manifestazioni di popolo in occasione del vertice Ocse di Napoli e del G8 di Genova, nel 2001. Quel processo, iniziato il 2 dicembre 2004 presso la Corte di Assise di Cosenza, è alle sue battute finali. La requisitoria del Pubblico Ministero è stata svolta il 24 gennaio scorso, e a breve sarà emessa la sentenza". "Solo un mese fa - prosegue il testo dell'Odg - il Tribunale di Genova ha comminato più di un secolo di carcere a ventiquattro manifestanti. Sono stati inflitti fino a 11 anni di carcere utilizzando reati da codice di guerra come l'accusa di 'devastazione e saccheggio'. Al contrario, nessuno ha pagato per le inaudite violenze compiute dalle Forze dell'Odine sui manifestanti a Genova, giudicate da Amnesty International la più grave violazione dei diritti umani in Europa dal dopoguerra. Nessuno dei dirigenti responsabili ha dovuto rendere conto degli errori ed orrori commessi: al contrario, sono stati tutti promossi. I processi per la macelleria della Diaz e le torture a Bolzaneto si avviano alla prescrizione per decorrenza dei termini. L'omicidio di Carlo Giuliani è stato archiviato senza un processo. Il Parlamento ha respinto la richiesta di istituzione di una Commissione Speciale di Inchiesta sui fatti di Genova. Al contrario, gli imputati di Cosenza rischiano pene severissime". "Ancora una volta - prosegue il testo - c'é bisogno di difendere la dignità calpestata del nostro paese e le garanzie democratiche, proprio nel sessantesimo anniversario della Costituzione Repubblicana. Una volta ancora, bisogna pretendere verità e giustizia sui fatti di Genova, e difendere il diritto a costruire un 'un altro mondo possibile'. Il nostro paese e la nostra regione sono pieni di lotte, vertenze nazionali e locali, resistenze e proposte per i diritti umani, sociali, civili, politici, ambientali, per la difesa dei beni comuni, contro la guerra ed il riarmo. L'attivismo civile e la mobilitazione sociale dovrebbero essere considerati una risorsa di questo paese. Al contrario, questi conflitti finiscono sotto processo e tante persone rischiano di vedersi rovinata la vita per il loro impegno sociale". "Considerato che: è necessario - è scritto ancora nel testo - allargare la riflessione, la solidarietà e l'iniziativa unitaria di fronte ai segnali di una deriva sicuritaria e repressiva contro ogni forma di diversità e di dissenso. Agli imputati di Cosenza viene contestato di essere protagonisti attivi del movimento altermondialista e delle lotte per il cambiamento, attività che viene quindi considerata sovversiva e cospirativa. Questo processo riguarda perciò fino in fondo tutti coloro che credono doveroso impegnarsi per una società e un pianeta più giusti e che vogliono per tutti e per tutte il diritto ad agire, ad opporsi, a praticare e vivere alternative. Considerato, inoltre, che per sabato 2 febbraio 2008 è stata indetta a Cosenza una manifestazione nazionale contro la repressione, per le libertà e per la giustizia sociale". "La mobilitazione avviata - conclude il testo proposto da Guagliardi - coinvolge non solo realtà associative, forze politiche e cittadini, ma anche le rappresentanze democratiche e le Istituzioni".

Tripodi (PdCI) “Riflettere sulle intimidazione ai quotidiani”

30/01 "Piena solidarietà" è stata espressa dal segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi ai direttori Ezio Mauro della Repubblica, Paolo Mieli del Corriere della Sera e Ferruccio De Bortoli del Sole 24 Ore e ai giornali calabresi Quotidiano della Calabria, diretto da Emanuele Giacoia e a Calabria Ora, diretto da Paolo Pollichieni. Alle redazioni dei giornali sono state recapitate una lettera contenente minacce e proiettili. "Si tratta di un gravissimo episodio - sostiene Tripodi - che deve far riflettere e deve indurre a sostenere e rivendicare sempre più una stampa libera, in una terra come la Calabria, dove la 'ndrangheta cerca in tutti i modi di entrare nei sistemi decisionali e di potere, come dimostrano le indagini di questi ultimi giorni''. "Solo attraverso una stampa libera, forte, autorevole - prosegue il segretario del Pdci calabrese - si può pensare di riuscire ad avere una nuova stagione per questa terra del Sud, che sta vivendo un momento particolarmente difficile. Proprio per questo occorre essere vicini e solidali con i direttori dei quotidiani calabresi, che ogni giorno ci garantiscono una informazione corretta, in difesa della democrazia e della verità". "Siamo certi - conclude Tripodi - che andranno avanti, insieme ai loro collaboratori delle varie redazioni locali, per continuare su questa strada nella certezza che mai nessun organo d'informazione si piegherà ai voleri della 'ndrangheta''

 

 

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