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Notizie dalla Regione
De Rose (Confindustria): “Governare per lo sviluppo della Calabria” 29/02 ''Il dibattito in Consiglio regionale e le conclusioni
tratte dal Presidente della Giunta, Agazio Loiero, costituiscono un
fatto importante che consente finalmente, almeno lo speriamo, di governare
per lo sviluppo della Calabria''. Lo afferma, in una dichiarazione,
il presidente di Confindustria Calabria, Umberto De Rose. ''E' necessario
adesso - aggiunge De Rose - necessario concentrarsi sui problemi dei
calabresi e non attardarsi piu' su altre questioni che, come ha dichiarato
lo stesso presidente Loiero nel suo intervento in Consiglio regionale,
hanno fatto perdere di vista gli obiettivi di rilancio della nostra
regione Da troppo tempo, infatti, il dibattito e' concentrato su temi
diversi dal governo della Regione che hanno distolto l'attenzione
e condizionato l'operare della Giunta regionale. Abbiamo atteso lo
svolgimento della massima assemblea regionale, evitando di intervenire
o interferire nel dibattito politico. Ora chiediamo che si realizzi
il programma di governo e si avvii una nuova e piu' incisiva fase
di concertazione con le forze economiche e sociali per affrontare
insieme i nodi dello sviluppo della Calabria. Troppe sono le questioni
aperte, dai Fondi comunitari ai piani di sviluppo settoriali, alla
risposta forte da dare alla criminalita' con fatti concreti e senza
proclami''. ''Troppe crisi, troppi trasformismi, troppi scossoni:
e' giunto il momento - sostiene ancora De Rose - di occuparsi seriamente
dello sviluppo della Calabria praticando quella politica alta cui
hanno fatto appello nei giorni scorsi anche i Giovani industriali
calabresi. Lavorare per costruire, cooperare per lo sviluppo, contribuire
positivamente ad uscire dalle secche e' sicuramente la migliore risposta
per ricostruire una immagine forte e positiva della nostra regione.
Su questo terreno saremo vigili, cosi' come decisa continuera' la
nostra battaglia per la legalita'. Naturalmente, pretendiamo che ciascuno
reciti al meglio la propria parte per il bene della Calabria, consapevoli
di non poter offrire ulteriore sostegno ad una classe politica che
non si dimostrasse finalmente capace di governare nell'interesse generale
dei calabresi''. Coldiretti “Lavorare per l’interesse della Calabria” 29/02 ''Adesso lavoriamo per l'interesse della Calabria, delle imprese, dei suoi cittadini dei tanti giovani e donne''. E' quanto afferma il presidente regionale della Coldiretti, Pietro Molinaro, all'indomani del dibattito in Consiglio regionale definito ''un'utile opera di discernimento''. ''Bisogna lavorare - ha aggiunto Molinaro - per costruire nella concretezza e verificare che le proposte che si mettono in campo siano in grado di dare una 'forte scossa' che vada nella direzione della responsabilita' e anche della discontinuita' del metodo che si scegliera': la Coldiretti Calabria, e' pronta a fare come sempre nel rapporto con le istituzioni la sua parte''. Per la Coldiretti calabrese ''occorre giocarsi subito 'buone carte' non per partire ma per ripartire'' e quattro di queste sono ''urgenti e non rinviabili: la prima e' di fondo poiche' riguarda tutte le azioni da compiere ed e' quella della concertazione che deve essere alta e progettuale. Se scelta come metodo la concertazione rafforza il tessuto democratico ed il dialogo con le forze vive della societa' e quindi e' strategica per una rinnovata ed efficace azione di governo''. ''Allora - sostiene ancora Molinaro - si convochi subito il Tavolo agroalimentare previsto dalla legislazione regionale. Per Coldiretti, un'altra impellente necessita' e' rappresentata dall'approvazione del bilancio regionale, che se dilatato nei tempi di approvazione, non costruisce un circuito virtuoso di cui tutti sentiamo il bisogno. Ma non basta. Per Coldiretti e' essenziale proseguire e definire il patto sul credito, che avviato, rappresenta una risposta alle esigenze delle imprese per l'accesso al credito. E poi il Consiglio regionale, metta all'ordine del giorno la proposta di legge di iniziativa popolare, a costo zero, sul consumo dei prodotti agricoli calabresi presentata da oltre un anno su iniziativa della Coldiretti Calabria e che ha raccolto ben oltre 18 mila firme di cittadini della nostra regione''. ''Sono queste - conclude il presidente di Coldiretti - alcune cose da fare subito per fare in modo che si apra necessariamente una catena di cose positive e tangibili che sono l'anticorpo alla criminalita' pervasiva e possono contribuire in modo fattivo ad rinnovata coesione sociale che porti sviluppo ai territori''. Oliverio chiede a Loiero un incontro urgente per il settore informatico. 29/02 Il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario
Oliverio, ha inviato un telegramma al Presidente della Giunta regionale,
Agazio Loiero, per chiedere la convocazione di un incontro urgente,
con la partecipazione di tutte le forze sociali provinciali, in cui
siano affrontate definitivamente le problematiche relative alla grave
crisi del settore informatico. "Il telegramma - è scritto
in una nota - giunge dopo una prima lettera, inviata l'1 febbraio
scorso, in cui lo stesso Presidente Oliverio aveva sottolineato il
ruolo straordinario che la società dell'Informazione e della
Conoscenza gioca nel contesto delle politiche pubbliche e come la
sua promozione debba costituire un obiettivo fondamentale per la Calabria
per uscire dal ritardo di sviluppo. Essendo il territorio della Provincia
di Cosenza il contesto che in Calabria presenta la più alta
concentrazione di imprese operanti nel settore dell'informatica e
il più importante stock di risorse umane e competenze, Oliverio
si era fatto portavoce, in quell'occasione, della forte preoccupazione
espressa dalle forze sociali, nel corso di un precedente incontro,
sulle difficoltà che attraversa il settore e sui rischi di
indebolimento del tessuto imprenditoriale". Il presidente della
Provincia ha detto che "questa iniziativa è necessaria
ed urgente, tenuto conto dello stato di agitazione che caratterizza
l'intero settore. In attesa di un positivo riscontro, Mario Oliverio,
Presidente Provincia di Cosenza". Soddisfazione di CGIL e UIL per il contratto della sanità 29/02 "Siamo soddisfatti per la positiva conclusione
delle trattative per il nuovo contratto della sanità e del
comparto enti locali che restituisce parziale giustizia ai lavoratori
del settore che attendevano da diversi anni". Ad affermarlo è
il segretario regionale generale della Uil-Fpl, Raffaele Gentile.
"E' stata una trattativa tortuosa e difficile - prosegue Gentile
- e noi riteniamo che il risultato sia positivo a metà, atteso
che bisognerebbe realmente capire lo stato d'inflazione esistente
nel Paese". Per Gentile "la segreteria nazionale Uil-Fpl
ha svolto un lavoro straordinario, diventando interlocutrice delle
esigenze dei lavoratori e sapendole mediare con un risultato di grande
livello". "Gli accordi sottoscritti - afferma il segretario
generale della Fp-Cgil, Luigi Veraldi - rappresentano un importante
risultato rispetto alla risposta, anche se parziale, alla perdita
del potere d'acquisto dei salari per gli anni 2006-2007. Tale risultato
viene raggiunto in ritardo rispetto alla scadenza contrattuale con
chiare responsabilità non addebitabili all'azione del sindacato,
che aveva mobilitato i lavoratori nella grande protesta del 28 gennaio
scorso". "Gli accordi siglati - prosegue Veraldi - hanno
affrontato oltre che le questioni economiche anche alcune di ordine
normativo. Per la sanità viene introdotto il principio dell'adozione
del possibile licenziamento per reati di corruzione, concussione e
peculato come, altresì, importante la previsione sull'orario
di lavoro e le garanzie di tenuta della condizione psico-fisica per
prestazioni sanitarie di qualità". "Ci auguriamo
- conclude il segretario regionale della Fp-Cgil - che siano avviati
nel più breve tempo possibile le trattative per il rinnovo
contrattuale 2008-2009 e, in tal senso, ci impegniamo, fin da ora,
ad intraprendere le azioni più incisive ed ad allertare gli
operatori per le eventuali e necessarie forme di futura mobilitazione". Insediata la Commissione affari europei 29/02 "Ritengo che questa Commissione, per le
funzioni che le sono state assegnate, possa contribuire ad indirizzare
alcune scelte di programmazione della Giunta ed a porre tutti gli
atti di controllo affinché i nuovi finanziamenti comunitari
siano in grado di produrre risultati di cambiamento per lo sviluppo
e la crescita della nostra regione. Certamente il mio augurio è
che il lavoro proficuo, celere ed utile, aiuti a disegnare un nuovo
profilo di questa regione". Così il consigliere regionale
Bruno Censore, presidente della sesta Commissione consiliare Affari
dell'Unione Europea e Relazioni con l'estero, ha aperto stamattina
la seduta di insediamento dell'organismo. Censore, dopo aver ringraziato
"l'onorevole Liliana Frascà per il puntuale contributo
che ha dato come Presidente dall'inizio della legislatura", ha
indicato nel Por "lo strumento idoneo a rilanciare la Calabria
nel contesto di una maggiore dimensione economica e produttiva, non
solo in ambito nazionale, ma soprattutto, in ambito internazionale.
I finanziamenti comunitari previsti impongono precise direttive- ha
asserito Censore. gli incentivi dovranno convincere che l'obiettivo
primario è di costituire un modello di sviluppo socio-economico
autonomo e sostenibile, incentrato sulla valorizzazione e sul potenziamento
delle risorse locali, umane e materiali, e su una logica di autonomia
e non più di dipendenza". Secondo censore, "in questo
contesto, ovviamente, nostra funzione precipua è il monitoraggio
collegato al controllo della spesa, tenendo conto anche di quanto
emerso dalla relazione della Commissione parlamentare antimafia e
dei rilievi della Corte dei Conti nel 2006. Un'azione immediata di
stimolo e di controllo sarà rivolta alla programmazione della
spesa di 852 milioni di euro afferenti al vecchio Por che necessariamente
dovranno essere utilizzati entro il 2008". "Lo spirito collaborativo
ed il comune sentire, che ho riscontrato negli interventi dei commissari
- conclude Censore - oltre a farmi piacere, è soprattutto il
miglior biglietto da visita per la questa nuova fase apertasi con
la costruttiva seduta di ieri del Consiglio regionale". La Commissione,
ai cui lavori hanno preso parte il vicepresidente Nicolò, il
segretario Cherubino e i consiglieri Feraudo, Morelli e Lucà,
ha concordato, nelle prossime sedute, l'audizione degli assessori
Pirillo e Maiolo. L’ass. Tommasi incontra i sindaci della Piana per il termovalorizzatore 29/02 "Non appena sarà resa nota la motivazione
che ha portato all'impugnazione della legge che ha bloccato il raddoppio
dell'inceneritore di Gioia Tauro, la Regione non esiterà un
attimo a costituirsi davanti alla Corte Costituzionale per difendere
la piena legittimità della stessa legge". E' quanto ha
affermato l'assessore regionale all'Ambiente, Diego Tommasi, secondo
quanto riferisce un comunicato del Movimento difesa del territorio,
dopo avere ricevuto una delegazione dell'organismo. La delegazione,
oltre che dal sindaco di Laureana di Borrello, Domenico Rocco Ceravolo,
presidente della Conferenza dei sindaci della Piana di Gioia Tauro,
era formata anche dall'assessore regionale all'Urbanistica, Michelangelo
Tripodi, e dal presidente della Commissione regionale antimafia, Nino
De Gaetano. "Alla domanda se quando è stata emanata la
legge regionale che sospende i lavori di raddoppio dell'inceneritore,
la Regione ne avesse facoltà - riporta la nota - Tommasi ha
risposto che quando la normativa è stata approvata l'emergenza
non c'era più, come confermato da una comunicazione del capo
della protezione civile Bertolaso, la piena facoltà da parte
della Regione di modificare il piano dei rifiuti. Questa cosa è
testimoniata tra l'altro da un documento prodotto dalla Protezione
civile e di cui lunedì sarà consegnata copia al Movimento
difesa del territorio. A precisa richiesta da parte del Movimento
di ripresentare eventualmente la legge, l'assessore Tommasi ha risposto
'che, se ce ne sara' bisogno, il governo regionale ripresenterà
la stessa leggé". "In seguito Tommasi - prosegue
il comunicato - rispondendo sempre a Ceravolo che chiedeva chiarezza
sull'effettiva fine dell'emergenza ambientale in Calabria, si è
detto disponibile sia a riproporre la legge sul blocco del raddoppio
dell'inceneritore, sia ad intervenire sulla società che gestisce
l'impianto affinché blocchi i lavori del raddoppio fino a quando
una commissione, composta da esperti indicati dalla conferenza dei
sindaci e dalle associazioni del territorio, non studierà l'impatto
ambientale del raddoppio con tutti gli altri impianti ad alto impatto
ambientale presenti e in progetto di realizzare sul territorio della
Piana". "L'assessore Tommasi - è scritto ancora nel
comunicato - ha inoltre commentato con favore la presentazione ad
opera di Mdt dell'esposto alla Procura della Repubblica di Palmi contro
la continuazione dei lavori. L'assessore ha poi risposto positivamente
alla richiesta del Movimento di avere garanzie circa il coinvolgimento
dell'intero Consiglio regionale su tutte le questioni poste, facendosi
promotore di una richiesta nei confronti del presidente, Giuseppe
Bova, di convocare un Consiglio regionale ad hoc". Adamo (DS) “La proposta di Minniti è la risposta al dilemma” 29/02 "La proposta di Minniti è una risposta
al dilemma che lo stesso presidente Loiero ha posto ieri sera al dibattito
del Consiglio regionale: proseguire o meno questa esperienza".
Il capogruppo del PD, Nicola Adamo, ha ribadito oggi la validità
di quanto affermato ieri in aula, a Palazzo Campanella. "La proposta
che il Partito Democratico avanza allo stesso presidente della Regione,
ai gruppi consiliari di maggioranza ed anche a quelli di opposizione
- dice Adamo - è un atto di responsabilità e di distensione.
Responsabilità, perché è una indicazione alternativa
a quanti, per ragioni strumentali o di propaganda politica avrebbero
voluto l'immediato scioglimento del Consiglio regionale. Infatti,
sarebbe una vera e propria avventura se si dovesse interrompere traumaticamente
la legislatura senza creare le premesse per una condizione di normalità
democratica nella nostra regione. Si sarebbe potuto determinare un
vuoto che potrebbe essere riempito dal prevalere delle forze peggiori
che operano nella palude della illegalità in una società
sempre più fragile e dipendente". Per Adamo "indicare
il tempo di un anno, e quindi la scadenza di votare nel 2009, consente
di portare a compimento riforme strutturali che potranno permettere
a qualsiasi governo scelto dai calabresi, sia di destra che di sinistra,
di lavorare in una condizione di più efficace agibilità
democratica e di proseguire nel solco di un nuovo inizio della storia
del regionalismo calabrese. Il tempo di affrontare le emergenze prioritarie
(sanità, rifiuti, programmazione comunitaria, gestione appalti)
e quelle istituzionali (Statuto, legge elettorale, codice etico per
le candidature) è ragionevole e consente di sciogliere nodi
strutturali di una crisi di gravi dimensioni che investe prima di
tutto il sistema istituzionale calabrese". "Il dibattito
che è seguito alla proposta di Minniti - prosegue il capogruppo
del PD - ha avuto per questo il merito di dinamizzare il confronto
politico-istituzionale e tirarlo fuori dalle secche della ritualità
e della sterile propaganda. Mettiamo, dunque, questa proposta a disposizione
delle forze di tutte le forze politiche, sociali e democratiche perché
non si abbassi la tensione politica e culturale al fine di fronteggiare
la crisi calabrese anche con una maggiore consapevolezza e presa di
coscienza generalizzate. Bisogna guardare in faccia quella realtà
che via via è venuta emergendo dal giorno dopo del delitto
Fortugno". "Il tema di un 'Consiglio regionale di indagati'
che si agita come argomento di permanente delegittimazione istituzionale
- conclude Adamo - è divenuto, malgrado il riconoscimento della
autonomia della iniziava della magistratura, o l'approvazione di un
rigoroso codice etico, prevalente sui temi della responsabilità
istituzionale rispetto alle questioni dello sviluppo, della crescita
e della democrazia calabrese. Insomma, sarebbe stato sbagliato se
Loiero e tutti noi avessimo continuato come se nulla fosse. Grazie
alla proposta del Pd registriamo significative novità politiche
a cominciare dal fatto che le stesse forze di opposizione ieri sera
hanno abbandonato la linea propagandistica del tanto peggio tanto
meglio. Ora si passi ad una coerente azione amministrativa e legislativa.
In fondo, la vera sfida che sottintende la proposta di Minniti è
quella di mettere al centro della nostra azione gli interessi generali
di una Calabria che vuole cambiare e riprendere fiducia" Magarò (PS) “Positiva adozione normativa antimafia per composizione liste” 29/02 "Sono lieto che la Commissione regionale
contro il fenomeno della mafia in Calabria abbia recepito la relazione
della Commissione parlamentare antimafia sulla designazione dei candidati
alle elezioni, accogliendo così con voto unanime la proposta
che avevo avanzato nell'ambito della seduta di insediamento dell'organismo
presieduto dal collega De Gaetano". E' quanto afferma il consigliere
regionale socialista Salvatore Magarò. Magarò, componente
della stessa Commissione regionale antimafia, esprime soddisfazione
per l'adozione del documento "che prevede tra l'altro - ha detto
l'esponente socialista - che nelle liste dei candidati designati alle
prossime elezioni amministrative, regionali e politiche, non siano
annoverate persone che intrattengano significativi rapporti con l'area
mafiosa o condannate per aver commesso quei reati tipici dell'area
mafiosa". Magarò, che già all'indomani della sua
elezione in Consiglio Regionale aveva promosso un progetto di legge
per l'introduzione del Codice etico, oltre ad auspicare "l'impegno
di tutti i partiti affinché si possa contrastare la criminalità
ed il malaffare attraverso un'attenta selezione dei rappresentanti
istituzionali, sulla cui trasparenza e moralità pubblica non
deve aleggiare alcuna ombra". Magarò ha anche chiesto
al presidente della Commissione, Nino De Gaetano, di aprire un confronto
sulla relazione annuale redatta dal presidente della Commissione parlamentare
antimafia, Francesco Forgione. "Se i partiti applicheranno nella
preparazione delle candidature i principi contenuti nel documento
licenziato dalla Commissione antimafia - ha concluso Magarò
- daranno un importante esempio di quel comportamento virtuoso che
è necessario estendere dalla politica anche agli apparati burocratici
ed istituzionali". Trematerra (Udc) “Ampliamento dello stage per i laureati novità della legislatura” 29/02 "L'ampliamento da 250 a 500, con un finanziamento
complessivo di ulteriori 3 milioni di euro, degli stage promossi dal
Consiglio regionale con l'intento di valorizzare i migliori laureati
è l'elemento di autentica novità di questa legislatura".
E' quanto afferma, in una nota, Michele Trematerra, capogruppo dell'Udc
alla Regione. "Grazie a questa iniziativa, approvata ieri sera
dal Consiglio e finanziata per merito della maggioranza e dell'opposizione
- prosegue Trematerra - sei milioni di euro, in parte risparmiati
dai cosiddetti costi della politica, 500 giovani laureati, scelti
in maniera automatica esclusivamente attraverso la somma dei punteggi
relativi ai loro titoli, potranno restare in Calabria invece di partire
per formare i gruppi dirigenti delle regioni del Nord". Per il
capogruppo dell'Udc "questa decisione costituisce il segnale
univoco di rinnovamento dell'agire politico che, per tanti altri versi,
rimane vecchio e prigioniero del passato. La legge, proposta da Roberto
Occhiuto e sostenuta dal gruppo dell'Udc nella scorsa legislatura
e perfezionata in questa, col pieno accordo del presidente Bova e
dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio per mettere al centro l'impegno
di premiare il merito e i talenti, ha ieri avuto un ulteriore riconoscimento
che deve, almeno mi auguro, far comprendere al legislatore regionale
e ai gruppi dirigenti della Calabria che lo sviluppo economico passa
attraverso la piena valorizzazione delle intelligenze e di chi, grazie
al merito, si fa avanti nella vita. Testimonia anche la possibilità,
per la politica, di ricominciare un dialogo con la società
civile incentrato su temi attuali e bisogni reali" Feraudo (Idv) “Stato poco presente nella sibaritide” 29/02 "Orgoglio e regole. Una volta di più
gli echi della cronaca nera impongono serietà e impegno alle
periferie calabresi. E' così soprattutto per aree geografiche
che da troppo tempo si sentono abbandonate a se stesse". Lo afferma,
in una nota, il presidente del gruppo regionale di Italia dei valori,
Maurizio Feraudo. "Non è retorica - aggiunge Feraudo -
se una simile fotografia la facciamo corrispondere alla situazione
attuale della Sibaritide. I segnali peggiori indicano che proprio
qui, a metà strada tra Calabria e Basilicata, le cose sono
difficili da leggersi senza avere un po' di timore. C'é un
territorio appetito dai peggiori meccanismi delinquenziali nostrani,
non possiamo nascondercelo. Specie nel basso Jonio cosentino stiamo
registrando eventi criminali che ci dicono come la malavita stia rialzando
la testa. Le istituzioni locali fanno la loro parte con coraggio,
ma la sensazione è che lo Stato sia poco presente con mezzi
e uomini. E che anche la gente comune non sempre si indigni a dovere".
"Il problema - sostiene ancora il capogruppo di Idv - è
che senza una presenza statale forte, vigorosa, non si può
molto contro le varie forme di 'ndrangheta che opprimono la Calabria.
Tuttavia, la sola Polizia non serve se il cittadino perbene ha paura
e coltiva sempre e soltanto la cultura del silenzio, dell'omertà.
Sappiamo bene che è difficile avere e darsi coraggio da noi.
Ma senza questa qualità non si va avanti. La malavita alza
il tiro e la Sibaritide deve mostrare i muscoli. Altrimenti rischia
di rivivere situazioni che già l'hanno fatta soffrire, restando
così schiava dei peggiori elementi e delle peggiori consorterie
della propria terra". Morelli (AN) “I Fondi POR possono fornire un aiuto concreto” 29/02 "La risposta migliore che si può dare ai calabresi ed ai loro drammatici problemi deve venire dalla capacità di implementare progetti coerenti con il Por, da cui può venire concretamente un serio aiuto alle nostre comunità". E' quanto afferma in una nota il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Franco Morelli, a margine dei lavori della VI Commissione consiliare, "Affari dell'Unione Europea", insediatasi stamattina. "Credo che per la valenza istituzionale rappresentata da questa Commissione - prosegue Morelli - sia necessario al più presto avviare quei confronti con gli attori della società civile per inverare quelle procedure necessarie a promuovere quello sforzo finanziario atto a riavviare quei processi produttivi che consentano alla Calabria di elevare la propria condizione di ritardo economico. In tal senso mi sento di condividere il percorso istituzionale identificato dall'intero organismo che ha deciso di accelerare i percorsi e le procedure per giungere, entro quest'anno, all'avvio dei bandi di gara per i vari settori previsti dalla Programmazione comunitaria. La Calabria ha davvero dinanzi a sé l'ultimo treno per tirarsi fuori dalla palude della stagnazione e ripartire verso un futuro di sviluppo e di ripresa economica. E' possibile, e si può, dunque, lavorare per risollevare le sorti della nostra regione in un quadro di sviluppo coerente ed armonico che tenga conto delle peculiarità della nostra terra ed esalti le sue specificità. Così è stato per le economie di altri Paesi comunitarie, come l'Irlanda, dove, grazie al poderoso sforzo finanziario ed alla ripresa economica, quella realtà è riuscita persino a superare ataviche e sanguinose contraddizioni di tipo religioso". "Alla politica calabrese, dunque - conclude Morelli - viene demandato l'ennesimo impegno su cui è impossibile fallire. Il Por è veramente l'ultimo ed essenziale strumento per rimodernare la struttura economica e sociale della Calabria spingendola fino ad intercettare i circuiti virtuosi produttivi nazionali ed internazionali". Fedele (FI) “Inutile refrain di Loiero” 29/02 "Siamo sinceramente compiaciuti che il
presidente Loiero sia stato scagionato dalle accuse che lo vedevano
coinvolto in un'inchiesta sugli appalti nella sanità. Mai,
infatti, abbiamo sostenuto che il Consiglio regionale andava sciolto
per le inchieste giudiziarie". Lo afferma, in una dichiarazione,
il deputato di Forza Italia Luigi Fedele. "Del resto - aggiunge
Fedele - non ci siamo per niente sorpresi che la maggioranza abbia
deciso di arrivare a fine legislatura. Solo gli allocchi potevano
pensare che si sarebbe scelta una soluzione diversa. Ma la verità
è che la sfiducia verso questa Giunta, prima che dal centro-destra,
è arrivata dai vertici del Partito Democratico, e cioé
da Veltroni e Minniti, passando per Rifondazione Comunista. La risposta
di ieri in Consiglio regionale è uno smacco prima a loro e
poi a tutti i calabresi. Altro che 'fase nuova': questo è un
refrain che Loiero ripete da tre anni ma che ormai non riesce ad incantare
più nessuno". "Purtroppo l'inefficienza amministrativa
- sostiene ancora Fedele - è sotto gli occhi di tutti. Non
c'é un progetto per la Regione e i problemi si accavallano
mentre non si intravedono soluzioni. C'é bisogno in Calabria
di un rinnovamento vero e di un progetto di sviluppo per la regione
che il centro-sinistra non è riuscito a portare avanti. Il
fallimento di questa variegata coalizione, sia a livello nazionale
che regionale, è purtroppo una realtà e siamo sicuri
che presto i calabresi sapranno dare una risposta forte e chiara".
"Crediamo - conclude Fedele - che il presidente Loiero rasenti
la presunzione nell'affermare 'chi dopo di noi'? Per dirla alla Lubrano,
la risposta sorge spontanea: chiunque!". CDL a Loiero “Il gioco è finito” 29/02 "Game is over, il gioco é finito, e non ci sono più possibilità di recuperare una dimensione politica, sociale ed economica per la Calabria" . Lo affermano, in una nota, i capigruppo di Fi, Pino Gentile, An, Alberto Sarra, Gruppo Misto, Sergio Abramo, e Psi , Francesco Galati, facendo riferimento alla situazione politica alla Regione. "La giunta Loiero - aggiungono i capigruppo - ha fallito miseramente tutti gli obiettivi: gli indicatori economici lo dimostrano e lo confermano, Non è nostra intenzione personalizzare e nel fallimento complessivo imputiamo analoghi colpe a tutta la coalizione di centrosinistra, ma non c'é più spazio per dilazioni inutili e per salvataggi dell'ultima ora. Sarebbe equilibrato e responsabile rimettere subito il mandato elettorale". Secondo il centrodestra, "quello che non è stato fatto nei primi tre anni non potrà essere realizzato in un biennio finale, con una coalizione lacerata che aspetta solo di sapere quando suonerà la campana dell'ultimo giro"
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