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Notizie dalla Regione

 

La prima Commissione approva lo Statuto della Fondazione Mediterranea

25/02 La prima Commissione consiliare del Consiglio regionale "Politica Istituzionale", presieduta da Giulio Serra, ha approvato a maggioranza e con numerose modifiche proposte dal relatore Antonio Borrello, lo Statuto della "Fondazione Mediterranea Terina onlus". La Fondazione, come previsto dalla deliberazione n. 755 del 12 dicembre 2007 della Giunta regionale, è individuata, tra l'altro, quale "centro di ricerca internazionale con il compito di promuovere, sostenere e realizzare attività di ricerca industriale e sviluppo pre-competitivo, alta formazione e diffusione della cultura scientifica con particolare riferimento ai settori agricolo, agro-alimentare, agroindustriale e ambientale". Le numerose modifiche proposte dal vicepresidente del Consiglio regionale, Antonio Borrello, vertono soprattutto sulla funzionalità degli organi di governo della Fondazione, i limiti di rappresentanza e di controllo degli stessi, l'autonomia di iniziativa. La prima Commissione, inoltre, ha approvato all'unanimità la modifica dell'art, 27 della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18, di iniziativa del consigliere Giuseppe Guerriero, con cui si ampliano i termini - 180 giorni - per l'esercizio delle funzioni amministrative di usi civici e di gestione delle terre civiche che "interessano migliaia di cittadini calabresi". "Voglio esprimere la mia soddisfazione per l'ottimo ed efficace lavoro svolto dalla Commissione - ha detto il presidente della commissione Giulio Serra - e per le puntuali osservazioni fornite dal relatore, il collega Antonio Borrello. Il clima costruttivo in cui si è svolto il dibattito, con la rapida ed efficace trattazione delle norme, è un segnale positivo d'impegno che vogliamo offrire alla valutazione dei calabresi in un momento di difficoltà del rapporto tra opinione pubblica ed istituzioni regionali".

Parte la bonifica di 33 siti ad alto rischio ambientale

25/02 Hanno preso il via i lavori di caratterizzazione e progettazione delle bonifiche di 33 siti ad alto rischio inquinamento distribuiti sul territorio calabrese. A darne notizia è stato l'assessore regionale Diego Tommasi, incontrando i giornalisti a Catanzaro assieme ai sindaci dei comuni interessati dall'intervento. I siti individuati, definiti ad alto rischio e che saranno destinatari di progettazione, ripristino ambientale e messa in sicurezza permanente, fanno parte del Piano di gestione dei rifiuti che comprende anche il Piano delle bonifiche. La progettazione prevede il Piano della caratterizzazione (raccolta e sistematizzazione dei dati esistenti, comprese tutte le indagini analitiche e strumentali occorrenti, caratterizzazione del sito e piano di investigazione iniziale); il progetto preliminare (presentazione e valutazione delle investigazioni e delle analisi svolte per la caratterizzazione del sito e definizione qualitativa degli obiettivi da raggiungere per la messa in sicurezza, bonifica e/o ripristino del sito) e il Progetto definitivo (descrizione di dettaglio delle tecnologie scelte, degli interventi da operare, e dei controlli successivi. "Finalmente - ha detto Tommasi - dopo dieci anni, abbiamo avviato i lavori di bonifica di ben 33 siti ad alto rischio inquinamento e stiamo già lavorando per la caratterizzazione di altre discariche per poi procedere alla bonifica vera e propria. La bonifica dei siti ad alto rischio inquinamento è uno dei traguardi importanti nell'ambito di una progettazione di risanamento ambientale che ha già consentito di ripulire circa 1.000 microdiscariche con il progetto Puliamo la Calabria e che ci sta vedendo impegnati in interventi di bonifica e risanamento di circa 100 fiumare e in un ampio programma di educazione e formazione ambientale che riguarda anche la raccolta differenziata dei rifiuti".
- Quello dei rifiuti non "é problema risolvibile solo con l'impiantistica ma richiede che l'intera filiera sia messa a regime": lo ha detto l'assessore regionale all'Ambiente, Diego Tommasi, incontrando i giornalisti a Catanzaro. "Sono necessarie - ha aggiunto Tommasi - politiche di riduzione degli imballaggi e di incentivazione della raccolta differenziata dei rifiuti: in egual misura è indispensabile una programmazione che renda i territori provinciali autonomi nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti". "Per quanto di nostra competenza - ha detto ancora l'assessore regionale - è già pronta una manifestazione di interesse destinata ai comuni più virtuosi che hanno partecipato al bando sulla raccolta porta a porta e vogliono consolidare gli ottimi obiettivi raggiunti".

Legambiente: Criminale ridurre i fondi per la prevenzione incendi

25/02 Ridurre gli investimenti per la prevenzione degli incendi "é criminale". A sostenerlo è il direttore regionale di Legambiente Calabria, Francesco Falcone. "Il 2007 - afferma Falcone - è stato un anno devastante per il territorio calabrese a causa degli innumerevoli incendi che lo hanno interessato. La Regione con grave ritardo ha approvato il piano di prevenzione incendi, denunciandolo con una lettera al Presidente della Giunta Regionale ed all'Assessore competente. I Parchi sono stati gravemente colpiti e mentre questi ultimi si attivano preventivamente, come ha fatto l'Ente Parco Nazionale del Pollino che nei giorni scorsi ha avviato il piano prevenzione incendi, a livello nazionale si tagliano 50 milioni di euro alla vigilia della campagna estiva. Tutto ciò, ad avviso di Bertolaso, significa mettere a terra i Canadair, gli elicotteri oltre ai mezzi della Forestale cui la Protezione Civile fornisce il carburante". "Solo garantendo maggiori risorse a quanti sono impegnati in prima linea - prosegue Falcone - è possibile proporre adeguate strategie di prevenzione. La prospettiva che Canadair, elicotteri e mezzi della Forestale restino a terra durante l'estate fa davvero rabbrividire. Già lo scorso anno i comuni e gli enti parco hanno aspettato invano maggiori strumenti e risorse per prevenire i roghi, ma dopo tanto parlare a livello politico le promesse economiche non si sono avverate: la realizzazione e il potenziamento dei sistemi di avvistamento, spegnimento e manutenzione sono rimasti sulla carta". "Il tempo per rimediare a questa assurdità - conclude Falcone - c'é. Auspichiamo, pertanto, che la Protezione Civile sia davvero messa in condizione di poter lavorare tranquillamente e che la Regione Calabria si attivi fin da subito con campagne di prevenzione e programmi la macchina operativa regionale della prevenzione"

Campagna per le scuole contro la cecità

25/02 "Apri gli Occhi!", la campagna di prevenzione dei disturbi della vista per le scuole elementari, è arrivata oggi in Calabria, a Crotone. "La campagna - è scritto in una nota - prevede, oltre alla distribuzione gratuita di dvd ed opuscoli, uno spettacolo teatrale istruttivo e divertente che ha l'obiettivo di insegnare ai più piccoli a prevenire le malattie oculari e a prendersi cura degli occhi. Questa tappa proseguirà fino al 28 febbraio nel crotonese". L'iniziativa, che nell'anno scolastico 2007-08 ha già coinvolto oltre 40.000 bambini a livello nazionale, oggi tocca Cirò Marina, mentre domani sarà a Rocca di Neto, quindi a Località Farina (il 27) e, infine, a Cutro (28 febbraio). In quattro giorni si terranno 12 spettacoli, a cui assisteranno oltre 2.400 allievi. La campagna didattica è realizzata dall'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (Iapb Italia) in collaborazione col Ministero della Salute con la sezione locale dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti locale. Secondo l'Istat, solo a livello regionale, ci sono 17.000 non vedenti, mentre in tutta Italia sono circa 362.000. "E' una delle più belle iniziative che stiamo portando avanti - ha sostenuto il presidente della Iapb Italia, Giuseppe Castronovo - perché è rivolta ai bambini. Attraverso il gioco i piccoli allievi apprendono quale sia l'importanza della vista, entrando nelle loro coscienze. In caso di disturbi si impara così a prevenire la riduzione della capacità visiva: intendiamo costruire sin da piccoli la cultura della prevenzione della cecità". Alla tappa ha collaborato Francesco Scicchitano, presidente dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti della sezione di Crotone.

Ass. Tripodi “Il piano regolatore del porto di Gioia sia elemento di sviluppo”

25/02 "Competitività, polifunzionalità, intermodalità, sicurezza e valorizzazione del sistema insediativo locale". Sono le parole-chiave, per l'assessore regionale all'Urbanistica, Michelangelo Tripodi, per lo sviluppo del porto e dell'area di Gioia Tauro e della Piana. "Stiamo seguendo con la dovuta attenzione e con il necessario rigore - sostiene Tripodi - la discussione e il confronto sul porto di Gioia Tauro e sugli scenari di sviluppo dell'intera area della Piana, non solo per una tradizione di lotte e di iniziative che ci hanno visti impegnati gia nei decenni passati a contrastare usi diversi di quel porto legati a prospettive insediative sbagliate e pericolose come la megacentrale a carbone, ma soprattutto perché consapevoli, e dovremmo esserlo tutti responsabilmente fino in fondo soprattutto in un momento così difficile della vita civile calabrese, che in quel luogo si può giocare oggi una partita decisiva per la crescita socio-economica dell'intera regione, se riusciamo a coniugare e a tenere fermi alcuni obiettivi che sin dall'inizio della nostra attività di governo regionale abbiamo indicato come vocazioni e obiettivi naturali da perseguire per lo sviluppo del porto e dell'area di Gioia Tauro e della Piana". "E questa volta, a differenza del passato, - prosegue Tripodi - non abbiamo aspettato nessuno, governo nazionale o organi comunitari che siano, per individuare i nostri compiti e per assumerci le nostre responsabilità. Infatti, in attuazione di uno specifico articolo della legge urbanistica regionale n. 19/2002, abbiamo sostenuto e spinto la competente Autorità Portuale a dare avvio alla redazione del Piano regolatore portuale sulla base di precise linee programmatiche che abbiamo prodotto e divulgato all'inizio del 2006. Ed insieme a questo abbiamo presentato e concertato con le Comunità locali uno schema di Accordo di programma denominato 'Programma strategico per lo sviluppo del porto e del circondario della Piana' che è gia stato in molte parti recepito dal Por Calabria 2007-2013 e che ha rappresentato la base per giungere ad inserire, come elemento di assoluta novità, l'area di Gioia Tauro e della Piana tra le aree urbane riconosciute nel Por Fesr 2007/2013". "Proprio in ragione della delicatezza del momento e dell'importanza del lavoro messo in campo - prosegue ancora Tripodi - ritengo opportuno svolgere qualche considerazione di metodo sul redigendo Piano regolatore portuale. E' necessario sottolineare che la redazione del Piano regolatore di un porto di rilevanza mondiale come quello di cui stiamo parlando, collocato in un'area così esposta alla minaccia permanente della 'ndrangheta e della delinquenza, non puo' essere considerata come un mero adempimento formale, ma costituisce un importante strumento di partecipazione e condivisione di scelte strategiche, rappresenta un quadro certo di riferimento per il mercato internazionale, una sorta di biglietto da visita, ed è anche, cosa affatto secondaria, un poderoso veicolo di legalità e di trasparenza ai fini della gestione delle iniziative e degli interventi. Per noi, lo abbiamo detto e ridetto, deve rappresentare anche un'occasione di compensazione al mancato sviluppo del territorio circostante. Di ciò abbiamo discusso anche nel corso dei lavori della giornata seminariale (Urban Day Calabria 2008) svoltasi a Lamezia il 15 febbraio scorso alla presenza di amministratori e tecnici venuti da tutta la regione". "In questo quadro anche noi riteniamo condivisibile l'obiettivo posto dal Commissario Straordinario, prof. De Dominicis - prosegue ancora l'assessore regionale all'Urbanistica - di accrescere la posizione competitiva di Gioia Tauro realizzando nel retroporto un gateway ferroviario (intermodalità) unitamente alla formazione di un distretto per la logistica, così come pensiamo necessario dispiegare da parte del Governo centrale tutti i possibili strumenti e infrastrutture destinate alla sicurezza. Inoltre, se da un lato pensiamo che sia quanto mai importante difendere e valorizzare la missione dominante di questo porto, che è il trashipment, dall'altro lato, riteniamo indispensabile favorire e sostenere lo sviluppo delle altre attività come ad esempio la funzione terminalistica per le auto nuove che dovrebbe vedere il coinvolgimento di una grande colosso produttivo mondiale come la Honda, che sembra disporre di attendibili prospettive di mercato in ambito nazionale ed europeo". "In sostanza ciò significa - conclude Tripodi - ribadire la necessità di sostenere, insieme al transhipment, la diversificazione delle attività puntando sulla polifunzionalità del porto che rappresenta la vera carta vincente per il futuro. E' evidente che una tale impostazione non può non avere ricadute nelle scelte di pianificazione che dovranno essere assunte con il Piano regolatore portuale. Per questo mi permetto di invitare tutti a considerare questa fase con la dovuta apertura e con il necessario senso di responsabilità per giungere in tempi accettabili alla presentazione di una proposta seria e condivisa di Piano, che com'é noto, in base alla normativa in materia (Legge nazionale 84/1994) dovrà essere definitivamente approvato dalla Regione Calabria"

Forum terzo settore “Loiero revochi le nomine del fondo speciale”

25/02 La revoca della delibera 27 del 18 gennaio 2008, con la quale sono stati nominati i rappresentanti del volontariato in seno al Comitato di Gestione che amministra il Fondo speciale destinato ai Centri di servizio del volontariato, è stata chiesta dal Forum del terzo settore al presidente della Regione, Agazio Loiero, ed a tutta la Giunta. "Tale delibera, infatti - afferma il portavoce del Forum, Francesco Carnovale Scalzo in una lettera appello a Loiero - non ha segnato alcuna discontinuità con il passato cosicché la sua Giunta, come nel recente passato, ha praticamente reiterato il vecchio metodo, non quello 'innovativo di regole e di trasparenza', ed ha nominato i rappresentanti del volontariato senza consultare le stesse organizzazioni che trovano rappresentanza nel Forum Terzo Settore. Quella delibera, invero, é stata recepita dal mondo volontariato come una reiterata forma 'arrogante' di lottizzazione politica del volontariato che divide il terzo settore e non crea quella coesione sociale che, in un momento così difficile per la Regione, serve, a 'tenere accesa', come da lei auspicato, quella speranza che, con l'aiuto della politica, dovrebbe trovare la forza di germogliare". "Allo stesso modo - prosegue Carnovale Scalzo - chiediamo a lei ed al nuovo assessore alle Politiche sociali, sul quale riponiamo le speranze di lenire le sofferenze delle numerose sacche di bisogno, di abbandono, di solitudine e di povertà, un indirizzo politico forte che porti davvero un metodo innovativo di regole e di trasparenza in un settore, quello dei servizi sociali, che in piena solitudine perpetua azioni di governo, in assenza di consultazione, di concertazione e di condivisione di idee, programmi e piani di intervento. Non appena avremo dimostrazione dell'avvio del nuovo corso saremo pronti a dare il nostro sostegno".

Anaste “Loiero vada avanti”

25/02 "Rappresentiamo alcune decine di strutture sanitarie, socio-sanitarie ed assistenziali di tutte le province calabresi. Ci permettiamo di chiederle di continuare il suo impegno per poter portare a conclusione, positivamente, alcuni atti strategici anche nel settore del Welfare calabrese". E' quanto si afferma in una lettera indirizzata al presidente della Regione, Agazio Loiero, dall'associazione nazionale strutture terza età e di Fondazione Betania. "Rappresentiamo circa 4.500 famiglie - prosegue la lettera - che hanno affidato a noi i loro congiunti deboli, fragili e sofferenti. Rappresentiamo circa 4000 operatori ed operatrici, impegnati a contenere o a debellare la sofferenza delle persone fragili. Rappresentiamo valori spirituali, sociali, economici, culturali di questa nostra terra nella quale e per la quale, anche noi, ci sentiamo impegnati ad elevare la qualità della vita individuale e sociale dei nostri ospiti". "A nulla sarebbe servito, altrimenti, - prosegue il testo - il triennio già trascorso, i drammi sofferti che hanno interessato ed interessano la sua persona e la sua azione politica finora svolta, qualora lei volesse presentarsi davanti alla giustizia libero da ruoli istituzionali per difendersi con più libertà e dignità. Anche se umanamene e socialmente la soluzione di presentarsi davanti alla giustizia libero da ruoli istituzionali per difendersi con più libertà e dignità potrebbe apparire la più 'onesta''. Chi intraprende la strada del servizio sul territorio, soprattutto se è quello calabrese, vuol dire che ha coscientemente rinunciato a servirsi di parametri comportamentali ordinari anche se legittimi. E' una persona che ha accettato di andare oltre, di gettare il cuore oltre l'ostacolo, nonostante i colpi e, ci permetta, nonostante i momenti di esaltazione". "Andare avanti, caro Presidente, - prosegue la lettera - perché la Calabria attende da troppi anni un intervento serio, onesto, pulito, sulla Sanità e sul Sociale. E due Piani strategici aspettano di essere discussi ed approvati dal Consiglio. Tutti noi abbiamo creduto che questa Giunta e questo Consiglio possano scegliere i paletti dell'onestà, della trasparenza e della professionalità per settori così decisivi per la vita dei calabresi e per il cambiamento culturale della Calabria. Per questi motivi abbiamo più volte manifestato la nostra disponibilità a partecipare direttamente, per quanto di competenza, a rendere più positive le scelte operate con due documenti all'esame della terza Commissione regionale. C'é un mandato che centinaia di migliaia di calabresi Le anno affidato tre anni addietro. E lei lo ha accettato senza chiedere alcun paracadute. Ora potrebbe essere utile ma non lo apra". "Corra ancora libero, anche se sofferente, - prosegue la lettera - accanto a centinaia di migliaia di altri calabresi che non si possono permettere il lusso di fermarsi, che non possono permettersi il lusso di pensare ad un paracadute. Continui l'impegno che ha assunto dinanzi alla Calabria il giorno della proclamazione dei risultati. Forse i risultati della giustizia potrebbero arrivare, positivi, fra molti anni. Quelli della politica, invece, potrebbero ormai essere imminenti e, forse, questi potrebbero alleviare le umiliazioni, le sofferenze e le attese dei primi. Noi ci contiamo. Lei continui la sfida".

Tassi (Sd) “Loiero diserta il Bit”

25/02 "Il presidente Loiero ha disertato la Bit di Milano. Se si esclude la fugace apparizione del vice presidente Cersosimo alla conferenza dell'Osservatorio regionale sul turismo, alla Fiera Internazionale del Turismo più importante in Italia, nei suoi 4 giorni di svolgimento, in cui la Calabria investe migliaia di euro, non si è visto né il Presidente né alcun altro della giunta regionale". A sostenerlo, in una nota, è Pino Tassi del Coordinamento regionale di Sinistra Democratica. "Alla cena di gala alla presenza di centinaia di operatori internazionali - prosegue Tassi - la rappresentanza istituzionale era delegata al capo gabinetto della presidenza dando un messaggio di vuoto politico che certamente non rassicura il mercato internazionale. E mentre la nostra regione era supportata solamente dal lavoro solerte del suo apparato amministrativo con i suoi dirigenti e funzionari, nello stand a fianco, della regione Puglia, si sono succeduti nei quattro giorni di lavoro gli incontri con i vari assessori e con il presidente Nichi Vendola che ha presentato tra l'altro la nuova legge regionale sul turismo in quella regione. Loiero per chiedere la solidarietà ai calabresi ha abbandonato la Calabria a se stessa, si dimentica dei suoi compiti istituzionali, rafforzando l'idea del vuoto amministrativo e di governo della regione Calabria". "La dicotomia che si è creata in Calabria - conclude Tassi - è quella tra una classe dirigente intenta solo al teatrino della politica e agli effetti speciali dei messaggi televisivi e una società civile, economica, lavorativa, che chiede capacità di direzione e di progettualità lontano dalle solite pratiche clientelari".

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