Dir.resp. Pippo Gatto

 

Dopo gli scandali la Regione vacilla: Loiero mette nelle mani del Consiglio regionale il futuro della legislatura

13/02 Il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero ''parlera' ai rappresentanti del popolo calabrese che hanno messo nelle sue mani il potere costituzionale di scioglimento e al termine del dibattito decidera' che cosa fare''. E' questa la conclusione comunicata al termine dei lavori della Giunta regionale che si e' riunita d'urgenza, per discutere della situazione attuale. ''Davanti a tutti questi attacchi - e' scritto in una nota - provenienti soprattutto dai responsabili dello sfascio del nostro territorio dissanguato da scorrerie di ogni tipo nell'ultimo decennio, come ormai ricordano non piu' i giornali ma i libri di storia, il presidente aspetta, in questo giorni che separano dal Consiglio, di sentire dalla parte politica con la quale ha governato realizzando anche importanti obiettivi cosa pensi di questa situazione e di questi attacchi. Come aveva gia' detto - prosegue la nota - il presidente Loiero, quella determinatasi e' una situazione delicatissima. Per questo motivo, ha annunciato alla Giunta che immediatamente chiedera' un incontro con i partiti della coalizione. Intanto ha chiesto al presidente Bova di convocare al piu' presto una seduta del Consiglio regionale specificamente dedicata alle vicende legate a questa squassante vicenda giudiziaria''. ''La giunta regionale - conclude la nota - ha potuto verificare che non risultato suoi atti in qualche modo collegati all'indagine della magistratura di Perugia e ha ribadito che, come per tutti i processi di mafia, resta intesa la costituzione di parte civile della Regione anche in tale processo''. Infine, i componenti della giunta hanno dichiarato: ''E' fortissima in noi la speranza che l'assessore Pasquale Tripodi possa dimostrare l'assoluta estraneita' alle ipotesi di reati che gli sono stati contestati''.

Loiero incontra bova e convoca la Giunta. Un'altra giornata di straordinaria passione per la politica calabrese, subito dopo la diffusione della notizia dell'arresto di Pasquale Tripodi. Stavolta la botta arriva non da una Procura calabrese ma dall'Umbria, peraltro in un boatos di voci che da mesi coinvolge ormai la classe politica regionale. In ogni caso un nuovo scossone, dopo le vicende giudiziarie che nelle ultime settimane hanno coinvolto - a vario titolo e in varie posizioni - consiglieri regionali ed esponenti della stessa Giunta. Il presidente Loiero - reduce pochi giorni fa da una perquisizione nell'ambito dell'indagine Why Not - a meta' mattinata ha fatto conoscere la sua posizione. ''Non si puo' certo andare avanti cosi'. Bisogna trovare - ha commentato - soluzioni politiche all'altezza per tutelare la Calabria e i calabresi. Stiamo valutando cosa fare per non comprimere anche la speranza''. ''Sono ben consapevole - ha aggiunto Loiero - della drammaticita' del momento che la regione sta vivendo e sul piano politico capisco cosa significhi questo arresto. E' un colpo di maglio terribile anche se niente puo' essere addebitato al governo regionale. Non si puo' far finta di niente, ne' io intendo sottrarmi o nascondermi di fronte al problema politico-istituzionale che ne deriva. E' un momento difficilissimo e l'arresto di Tripodi lo aggrava ulteriormente e lo rende ancor piu' complicato. Ferme restando le garanzie democratiche e partendo dai problemi dei calabresi che dobbiamo sempre tenere bene in mente, e' necessario dare risposte forti perche' ne va della vita della Calabria''. Loiero - dopo una polemica a distanza con Clemente Mastella sull'appartenenza o meno di Tripodi all'Udeur - nel primo pomeriggio ha incontrato nella sua abitazione di Catanzaro il presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Bova, giunto nel frattempo da Reggio Calabria ed ha poi convocato la Giunta Regionale. Due ore e passa di discussione, poi Loiero dice:''parlero' ai rappresentanti del popolo calabrese che ha messo nelle mie mani il potere costituzionale di scioglimento e al termine del dibattito decidero' che cosa fare''. Sul fronte dell'opposizione di centrodestra - ma anche della Sinistra Democratica e delle associazioni - e' stato un diluvio di dichiarazioni che hanno chiesto per tutta la giornata le dimissioni di Loiero e nuove elezioni regionali. ''Le gravissime vicende che si susseguono stanno rivelando un quadro estremamente grave della situazione calabrese. Occorre che la politica dia un segnale molto chiaro di serieta' e responsabilita''': affermano, in una nota congiunta, i deputati Jole Santelli, Giambattista Caligiuri, Ida D'Ippolito e Luigi Fedele, tutti di Forza Italia, e Angela Napoli di An. ''Noi, come parlamentari calabresi, - proseguono - chiediamo ai nostri partiti di prestare un'attenzione particolare alla nostra terra e di assumere verso la Calabria ed i calabresi impegni precisi per ridare speranza di un futuro diverso''