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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Notizie dalla Regione
Asessore Locri “Favorire la stabilizzazione dei LSU-LPU” 19 apr 08 Una mozione relativa alla vicenda degli
Lsu-Lpu che stanno protestando rivendicando la stabilizzazione è
stata presentata al presidente del Consiglio comunale di Locri, dall'assessore
comunale alle Politiche sociali, Giovanni Calabrese. Lo riferisce
una nota del Comune di Locri. Nel documento, Calabrese chiede "che
si apra un dibattito nel primo Consiglio comunale utile dove, all'unisono,
tutti i consiglieri affrontino e si determinino in favore di questi
lavoratori che, attualmente, stanno operando una pacifica manifestazione
per giungere alla risoluzione della loro problematica". "Calabrese
chiede di attivarsi - prosegue la nota - con la massima urgenza e
congiuntamente agli altri rappresentanti dei Comuni del comprensorio,
ove presenti tali forme atipiche di lavoratori, al fine di sollecitare
il presidente della Regione, il presidente del Consiglio dei Ministri
e il Ministro del Lavoro ad individuare le necessarie misure per giungere
al giusto stato di lavoratori a tempo indeterminato, restituendo dignità
a tanti giovani che da anni sperano di essere stabilizzati nella Pubblica
amministrazione che utilizza la loro professionalità da oltre
dieci anni". UGL “La Regione sia più attenta ai lavoratori LSU-LPU” 19 apr 08 "A circa 10 giorni dalla scadenza della
proroga delle attività delle convenzioni per l'impiego dei
lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, già
prorogate fino al 31 marzo 2008, si respira un clima di grande tensione
tra i lavoratori e le loro famiglie". E' quanto afferma, in una
nota, il segretario provinciale dell'Ugl di Catanzaro, Gianluca Persico
che invita "l'assessore Mario Maiolo e il presidente della Regione
Agazio Loiero ad uno sguardo più attento e ad interventi incisivi
per tutti gli Enti che non hanno ancora attuato nessun programma di
stabilizzazione per diversi motivi, concentrando l'attenzione per
l'area della Locride, che da molto tempo è abbandonata al suo
destino". "La finanziaria approvata recentemente dal governo
- prosegue Persico - non ha concesso nessun incentivo per i comuni
superiori ai cinquemila abitanti, quindi, occorrerà un impegno
concreto da parte della Regione per tali enti nella stesura del nuovo
bando ai sensi della L.R. 20/2003. Si era avuta notizia dell'assegnazione
di ulteriori 32 milioni di euro per i lavoratori socialmente utili.
Tali risorse, ottenute attraverso una convenzione sottoscritta a Roma
dal ministro del Lavoro Damiano e dall'assessore regionale Maiolo,
dovevano servire a far fronte ai pagamenti per il 2008 dei sussidi,
degli oneri figurativi e dell'intero ammontare degli assegni per i
nuclei familiari. Per cui, tanti lavoratori, sono rimasti sconcertati
dalla proroga di solo 30 giorni a fronte delle notizie rassicuranti
che provenivano da Roma. Non si hanno ancora notizie per la sottoscrizione
dell"ulteriore convenzione per i sessanta milioni di euro aggiuntivi
a favore della nostra regione, mentre si sta cercando di accelerare
le procedure di assunzione dei lavoratori esistenti all'interno dei
comuni che hanno ottenuto il finanziamento dal Ministero". "Apprezziamo
l'azione degli interventi di sollievo del lavoro precario - sostiene
ancora il segretario provinciale dell'Ugl di Catanzaro - previsti
con il 'Piano di stabile assunzione dei lavoratori socialmente utili
e di pubblica utilita'' approvato con delibere n. 666 dell'8 ottobre
2007 e n. 149 del 21 febbraio 2008. Ma, ricordiamo, che il bacino
complessivo dei lavoratori di pubblica utilità e socialmente
utili, in carico alla Regione ammontava complessivamente a 360 unità
per cui la stabilizzazione, attuata con due decreti dirigenziali del
dipartimento al Personale, rappresenta la soluzione del problema per
la maggior parte dei lavoratori e non per tutti". Sindaco Lamezia: preoccupati per la situazione del depuratore 19 apr 08 "C'é bisogno di una terapia
d'urto per far funzionare l'impianto. Questa situazione ci preoccupa
a tal punto che mercoledì prossimo ritornerò sul posto
invitando la stampa a controllare il reale funzionamento dell'impianto.
L'iniziativa del Comune, per far ripartire l'impianto di depurazione,
è massima". A sostenerlo é stato il sindaco di
Lamezia Terme, Gianni Speranza. "Il Comune di Lamezia Terme -
è scritto in una nota del Comune - comprende il grido d'allarme
lanciato da cittadini ed esponenti politici, continuando a monitorare
il lavoro dell'attuale ente gestore, la Provincia. Più volte
in questi mesi il sindaco Speranza ha sollevato il problema, accompagnando
egli stesso la stampa locale a visitare l'impianto depurativo per
verificare una situazione purtroppo incresciosa. Che oggi ci siano
esposti sul problema è del tutto normale vista la preoccupazione
per le gravissime condizioni dell'impianto; in passato, tra l'altro,
anche il sindaco ne ha presentati alcuni inerenti la situazione del
mare". "Per quanto riguarda i dati, invece - prosegue la
nota del Comune - non c'é alcun problema da parte del Comune
a renderli pubblici. Quando il dipartimento provinciale dell'Arpacal
(Agenzia regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria),
servizio tematico acque, li fornisce al Comune, è giusto che
i cittadini vengano a conoscenza delle reali condizioni del mare.
L'ultimo dato a nostra disposizione è quello del 22 novembre
scorso, quando l'Arpacal ha eseguito dei prelievi di campioni di acque
dallo scarico della piattaforma depurativa per verificare i parametri
previsti dalla legge, che hanno confermato la normale attività
depurativa dell'impianto rientrando gli stessi nei limiti tabellari
previsti dalla legge". "Il dato - afferma la nota - dimostra
quanto importante è stato, per il Comune di Lamezia e per l'Ufficio
del commissario per l'Emergenza ambientale, sollevare il problema
nel momento in cui scoppiò in maniera eclatante l'estate scorsa.
I dati non delineano una situazione drammatica ma sappiamo bene che
con il tempo è peggiorata, perché l'impianto non è
stato gestito, come confermano gli stessi operai che ancora oggi non
vengono pagati. D'altra parte l'Ato Calabria 2 e la Provincia prima
hanno comunicato ai sindaci il calendario della restituzione degli
impianti di depurazione e sollevamento, poi la sospensione momentanea
delle operazioni di riconsegna, dando infine la gestione alla Provincia
non riconoscendo la competenza dei comuni. Il Comune di Lamezia, intanto,
non è stato a guardare. Di fronte alla non gestione dell'impianto
da parte della Provincia, il Comune di Lamezia ne ha chiesto la riacquisizione
attraverso un'ordinanza di requisizione insieme agli altri comuni.
La Provincia però ha reclamato la sua competenza dicendo di
avere più mezzi e soldi per gestire l'impianto. Di conseguenza
il Comune ha sospeso l'esecutività dell'ordinanza invitando
l'Amministrazione Provinciale di Catanzaro a dare immediata esecuzione
alla delibera di G.P. n.33 del 12.02.08 provvedendo alla 'gestione
del servizio in amministrazione diretta'. Il sindaco è stato,
inoltre, ricevuto due volte dal Prefetto che fa le veci del presidente
della Provincia e nell'ultimo incontro ha preso atto della volontà
di intervenire sul depuratore". "Ad oggi - conclude la nota
- i lavori sono iniziati con una parziale eliminazione dei fanghi
e la pulitura di una vasca. E' evidente che ciò non basta". Feraudo (Idv) “Il fenomeno immigrazione non va sottovalutato” 19 apr 08 ''Il fenomeno immigratorio nella nostra
regione comincia ad assumere entita' numeriche d'eccellenza. Non si
puo' continuare a prendere tutto sotto gamba in ogni occasione''.
E' quanto afferma il presidente del gruppo dell'Italia dei Valori
in Consiglio regionale, Maurizio Feraudo. ''Il problema - aggiunge
- e' serio. Anche perche', in simili casi, chiedendo di gestire meglio
la situazione si rischia di apparire retrogradi o chiusi all'ospitalita'.
E', invece, giusto il contrario. Proprio perche' siamo ospitali come
calabresi, ce lo abbiamo nel nostro Dna, dobbiamo affrontare la questione
e gestirla in maniera adeguata. E dignitosa soprattutto. Ospitare
migliaia di stranieri nelle nostre contrade pesa. Non si puo' chiudere
gli occhi e fare finta che di problemi, in questo settore, non ce
ne siano. Alcuni cittadini stranieri sopravvivono da noi in condizioni
disumane. Mal pagati se non sfruttati. Spesso ostaggio della peggiore
criminalita'. E' questo il modo piu' consono di garantire spazio a
chi arriva nel nostro Paese dall'estero? Certo che no, e' ovvio. Pensiamo
a quanto avviene nella Sibaritide, classica terra di confine''. ''Qui
sempre piu' gente affluisce - prosegue Feraudo - nella speranza di
sbarcare il lunario. Una speranza, appunto, e nulla di piu'. Che infine
si scontra con la realta' e ne esce sconfitta. Mancano le energie
e i mezzi per garantire una dignitosa accoglienza. Se non ce lo diciamo
a chiare lettere, allora ci prendiamo in giro. Ben vengano gli stranieri:
ma a patto che non vivano da cani qui da noi. E che nessuno ne approfitti.
E' demagogia? No: e' puro e sano realismo. Se non ci diciamo la verita'
in faccia, specie in questo caso, ci facciamo solo del male''
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