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Notizie dalla Regione
La Regione Calabria investe nella scuola, impiegati 101 mln di euro 30 ago 08 "Se Roma taglia, sulla scuola la Calabria
investe". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio
Loiero conversando con i giornalisti. "Abbiamo investito 101
milioni di euro - ha aggiunto Loiero - con un programma di cui hanno
già beneficiato migliaia di studenti e docenti e altri ancora
beneficeranno perché siamo convinti che dobbiamo rendere più
competitivi i nostri giovani sul mercato del lavoro". "Se
lo Stato finora non lo ha fatto e la finanziaria ha cancellato sistemi
premiali e quant'altro - ha proseguito - noi già prima dell'estate
abbiamo varato invece un programma di grande respiro con i fondi Por
per consentire a discenti e docenti di studiare le lingue, aggiornarsi
e prepararsi al meglio". "Le Università calabresi,
per esempio - ha sostenuto ancora Loiero - prima dell'avvio dei corsi
ufficiali, con tali fondi accoglieranno gli studenti per colmare eventuali
lacune di cui sono portatori. C'é voluto uno studioso del calibro
di Salvatore Settis, direttore della Normale di Pisa, per sottolineare
con autorevolezza su 'Repubblica' che in Calabria ci eravamo accorti
per tempo delle manchevolezze formative della scuola decidendo di
intervenire in maniera radicale, con investimenti e non con tagli
come ha fatto invece il governo Berlusconi". "Il nostro
Piano d'Azione per la formazione e l'istruzione - ha sostenuto ancora
Loiero - è un unicum. Siamo partiti dalla consapevolezza, documentata,
che nei nostri studenti ci sono carenze, soprattutto a livello logico-matematico
e, con il vicepresidente Domenico Cersosimo, abbiamo lavorato a un
programma di interventi per colmare tali lacune". "E' un
investimento - ha concluso Loiero - che avrà i suoi effetti
positivi tra anni, anche dal punto di vista sociale: i corsi di educazione
civica dovranno affrontare temi delicati, dalla mafia all'unità
della nazione. Con tutto quel che si sente in giro mi sembrano obiettivi
di grande valenza che intendiamo perseguire con attenzione maniacale" Prof. Settis “Sulla scuola dalla Calabria un buon esempio” 30 ago 08 Il buon esempio sulla scuola viene dalla Calabria che con un Piano d'Azione varato con i fondi comunitari ha già investito 101 milioni di euro per colmare deficit nell'ambito del ciclo formativo. E' quanto, in sintesi, sostiene il professor Salvatore Settis, direttore della Normale di Pisa, in un articolo su "Repubblica". Nell'articolo, dal titolo "I tagli alla scuola contraddicono il ministro", Settis ha esaltato il "modello calabrese" opposto alle politiche del ministro Gelmini e del governo Berlusconi che, basandosi sulla stessa premessa ("rimettere al centro della scuola il merito e la responsabilità"), si affida invece a una politica di tagli che, per lo studioso, non aiuterà a introdurre un sistema di premi per chi lo merita. Se la scuola italiana non va - ha scritto in sostanza Settis - non è vero che nessuno se ne è accorto. Lo studioso cita, dunque, la Regione Calabria che ha appena lanciato "un Piano d'Azione 2007-2013 per complessivi 101 milioni di euro per l'istruzione e la formazione", volendo premiare sia gli studenti sia i docenti che hanno voglia di migliorarsi, partendo dalla considerazione del presidente della Regione Agazio Loiero secondo cui "esistono deficit e carenze che investono i nostri studenti, soprattutto a livello logico-matematico, così come documentato da inchieste". Ass. Cersosimo, dalla Regione sostegno a studenti e docenti 30 ago 08 "Sono tanti in questo momento gli studenti
calabresi che si trovano all'estero per studiare le lingue grazie
al progetto avviato dalla Regione". Domenico Cersosimo, vice
presidente della Regione e assessore alla Pubblica istruzione mette
l'accento sui bandi varati nei mesi scorsi per rilanciare il settore
a poche settimane dall'avvio dell'anno scolastico. Un'iniziativa nuova
ed importante attuata con l'utilizzo dei fondi europei del Programma
operativo regionale (Por). "A migliaia di studenti calabresi
meritevoli - sottolinea Cersosimo - verrà assegnato un bonus
di 1.200 euro per l'acquisto di ausili didattici come computer e libri.
L'impegno di spesa è pari a circa 20 milioni di euro. Ma lo
sforzo messo in atto riguarderà anche i docenti più
bravi che potranno contare su una 'teacher card' per 1.500 euro da
utilizzare per l'aggiornamento, l'acquisto di software, abbonamenti
a cinema e teatro, libri". Il vicepresidente Cersosimo, che ha
annunciato la propria presenza a Platì per l'apertura dell'anno
scolastico, non manca di fare riferimento alle più recenti
prese di posizione del Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.
"Il ministro ha proposto l'insegnamento dell'educazione alla
cittadinanza - dice - materia sulla quale noi come Regione abbiamo
già presentato un bando. In questo caso la Calabria non si
può dire certo che sia rimasta indietro" Orlando “Per attuare i programmi con i fondi UE servono leggi e regole” 30 ago 08 "Per attuare i programmi con i finanziamenti
europei è necessario che la politica metta a disposizione dei
tecnici le norme e le leggi che stabiliscano le regole, i paletti
entro i quali muoversi, leggi che oggi alla Calabria mancano quasi
totalmente". Lo ha detto Salvatore Orlando, direttore generale
del Dipartimento Fondi comunitari della Regione intervenendo ai lavori
del seminario promosso da Italia dei valori "La cattiva politica
- ha sostenuto Orlando - può paralizzare, bloccare l'attuazione
anche dei migliori programmi. Col paradosso che le politiche aggiuntive
rischiano di creare un ulteriore ritardo della Calabria rispetto alle
aree che meglio hanno saputo utilizzare queste risorse e togliendo
ulteriori diritti ai giovani della regione". Orlando è
intervenuto dopo i saluti di Sergio Laganà, componente della
direzione regionale del partito. Le conclusioni politiche del seminario
sono state tratte da Aurelio Misiti, segretario regionale di Idv e
da Ignazio Messina, responsabile nazionale enti locali del partito
per il Mezzogiorno. Sia Misiti che Messina hanno assicurato che Idv
si impegnerà affinché il Consiglio regionale approvi,
nei prossimi mesi, le leggi che servono per poter programmare e spendere
nel migliore dei modi i fondi europei. "E lo farà - ha
sostenuto Misiti - non solo facendo da sprone per le altre forze politiche
presenti in Consiglio, su tutti il Partito Democratico, alleato di
Idv a livello nazionale, ma attraverso concrete proposte di legge".
Messina, nel suo intervento, ha sottolineato "la necessità
che la Regione metta a disposizione degli enti locali anche le risorse
ordinarie necessarie agli amministratori per la realizzazione dei
migliori progetti capaci di servirsi dei finanziamenti resi disponibili
dai fondi comunitari". Iovene (SD) “Alla Calabria serve una sinistra non subalterna” 30 ago 08 "Alla Calabria serve chiarezza e serve
una sinistra forte, seria, autorevole, unitaria ma non subalterna".
E' quanto afferma, in una nota, Nuccio Iovene coordinatore regionale
di Sinistra democratica secondo cui "nelle ultime settimane la
Calabria ha assistito all'ennesimo, incomprensibile, giro di valzer
della politica regionale". "Il presidente Loiero, senza
minimamente chiarire il senso e la direzione di marcia della sua giunta
- sostiene Iovene - ha dato vita all'ennesimo rimpasto, di cui si
è perso ormai il conto, nella speranza che il coinvolgimento,
via via, di singole indiscutibili personalità e professionalità
in giunta fosse di per sé sufficiente a coprire i vuoti di
una politica. Loiero, infatti, continua a rifiutare l'idea che il
vero problema che ha di fronte è innanzitutto politico: la
mancata rottura dei vecchi equilibri e delle vecchie pratiche che
hanno caratterizzato la Calabria, nessuna discontinuità, nessuna
priorità socialmente rilevante e chiaramente individuabile
da parte dei cittadini". "Questo mentre - prosegue Iovene
- si sono continuati a collezionare incidenti su incidenti: dalla
sanità alle infrastrutture, dai rifiuti alla depurazione, dal
turismo alle improvvide dichiarazioni sulla condivisione del ritorno
al nucleare. In questa assenza di novità Rifondazione Comunista,
pur divisa al suo interno, dopo soli pochi mesi fa marcia indietro
e rientra in giunta: cosa sia cambiato non è dato sapere, e
gli stessi dirigenti di rifondazione non riescono a spiegarlo semplicemente
perché non è cambiato nulla, anzi". "Il Pd
infine - sostiene ancora il coordinatore regionale di Sd - fa sapere
per bocca del suo capogruppo alla Regione che è stato convocato
un 'vertice' tra Pd, Italia dei Valori e Udc. La sinistra non è
invitata. Non c'é, non esiste, non è nell'orizzonte
del Pd che guarda in tutt'altra direzione e non con l'obbiettivo di
un allargamento dell'attuale centrosinistra, ma con quello di sostituirlo
con un'alleanza centrista e moderata. E la Calabria viene condannata
a morire democristiana. Il silenzio e la subalternità delle
forze della sinistra alla regione è sconcertante: si accontentano
di un posto a tavola, non vengono prese in considerazione sulle scelte
politiche di fondo, i suoi esponenti liquidati senza battere ciglio,
non interviene sul dibattito politico regionale". A giudizio
di Iovene "ad esempio nessuno ha chiesto il conto al Pd sulle
scelte che sta maturando e la rottura a sinistra che si profila anche
alla Regione, dopo quella drammatica e disastrosa che ha regalato
l'Italia a Berlusconi, operata a livello nazionale. A partire dalle
prossime provinciali ed amministrative Sinistra Democratica proverà
a mettere in campo, con tutte le forze disponibili una sinistra che
non rinuncia a battersi per il cambiamento profondo della Regione,
a combatterne i mali antichi e profondi, ad affermare una nuova e
buona politica". Scarpelli (Prc) “No all’alleanza con l’Udc” 30 ago 08 "Non si comprende perché Principe
pone la questione dell'alleanza con una forza come l'Udc, profondamente
di centrodestra, e che rappresenta un'opzione, una concezione del
mondo, una pratica politica ed amministrativa radicalmente differente
a quella di cui la Calabria ha bisogno". E' quanto afferma Pino
Scarpelli, segretario regionale di Rifondazione comunista in relazione
alle dichiarazioni del consigliere regionale Sandro Principe. "Appare
incomprensibile - sostiene Scarpelli - il modo in cui l'onorevole
Principe pone la questione delle alleanze politiche, in un momento
in cui la Calabria ha necessità di un centrosinistra coeso
che sappia, in questo rush di legislatura e con buone pratiche amministrative,
arrestare la pericolosa avanzata delle politiche neoliberiste".
"Evidentemente l'onorevole Principe - prosegue Scarpelli - pensa
più a mantenere con qualche alchimia politica e tatticismo
il suo feudo di Rende, oggi più scricchiolante rispetto al
passato, che non agli interessi ed ai bisogni dei calabresi. L'idea
di 'laboratorio politico' che qualcuno vorrebbe costruire con l'Udc
è totalmente altra rispetto alla nostra proposta di laboratorio,
che è fatta di nuovi e diversi contenuti e forme della amministrazione,
che riconcilino la politica con quei settori della società
che richiedono più attenzione ai diritti, ai servizi, alla
qualità della vita, alla crescita della democrazia. Quel popolo
calabrese che soffre e che da tempo domanda una svolta che rompa con
i sistemi di potere consolidati". "E' appena il caso di
ricordare - prosegue Scarpelli - a chi troppo in fretta fa finta di
dimenticare, il ruolo negativo esercitato dall'Udc calabrese nel pessimo
governo Chiaravalloti. L'operato degli assessori Luzzo alla sanità,
Stillitani ai trasporti, Gallo alla forestazione e protezione civile,
tutti esponenti di spicco dell'Udc, è completamente antitetico
a quello che, secondo noi, esigono i calabresi. Se si vuol parlare
di Calabria come laboratorio politico, riprendiamo, come richiesto
da sempre da parte di Rifondazione Comunista, il confronto sul diritto
alla salute, sul sistema dei trasporti, sulla tutela e valorizzazione
dell'ambiente, sul lavoro, sulla scuola e sull'università,
con i tanti settori sociali progressisti della regione che vorrebbero
contribuire attivamente alla rinascita dei nostri territori con i
propri saperi e le proprie competenze. Non con le pratiche clientelari" WWF: La Regione disinteressata all’emergenza faunistica 30 ago 08 "L'unica emergenza che la Regione non
ha mai dichiarato è quella faunistica e il motivo é
semplice: perché l'interesse di questa Giunta per la tutela
della fauna è uguale a zero". A sostenerlo in una nota,
alla vigilia della riapertura della caccia, è il Wwf Calabria.
"Il primo settembre - è scritto nella nota - si riapre
la caccia, così prevede il calendario venatorio approvato dalla
Giunta regionale a giugno, in pieno ossequio alla tradizione che vuole
tortore, colombacci e quaglie offerte con tre settimane di anticipo
rispetto alle previsioni di legge e in barba a qualsiasi approccio
di tipo conservazionistico delle specie oggetto della preapertura.
Stima delle popolazioni animali, andamento stagionale della riproduzione,
effetti degli incendi che anche quest'anno hanno devastato la regione
incenerendo migliaia di ettari di territorio, considerazioni di carattere
scientifico, niente di tutto questo è stato tenuto in considerazione:
l'importante è aprire la caccia prima possibile, il resto non
conta". "E' davvero inaudito - sostiene il Wwf - che, dopo
le denunce, le proteste e le esternazioni sull'ennesima stagione di
fuoco che ha interessato la Calabria, pronunciate dagli stessi rappresentanti
politici, a cominciare dal presidente Loiero, nulla si sia fatto per
tutelare la fauna, vittima sacrificale di un asservimento ai desiderata
dei cacciatori che suona come un'autentica vergogna. Questo calendario,
come quelli che lo hanno preceduto, non fa che riproporre le solite
e scellerate decisioni scaturite da considerazioni di mero opportunismo
politico che nulla hanno a che vedere con le benché minime
valutazioni di ordine tecnico-scientifico". "Ancora una
volta infatti - conclude la nota - la stagione venatoria viene aperta
in un periodo in cui alcune specie possono ancora allevare i piccoli,
offrendo del resto la possibilità a molti bracconieri di poter
agire praticamente indisturbati ai danni di specie protette, soprattutto
rapaci, in migrazione, come testimoniano i numerosi abbattimenti illegali
che si verificano nelle prime settimane di caccia settembrina".
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del 28/01/2004
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