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Notizie dalla Regione

 

Loiero ricorda De Gasperi

19 ago 08 Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, in una dichiarazione, ricorda Alcide De Gasperi, nell'anniversario della morte. "Ricordare Alcide De Gasperi, a distanza di 54 anni dalla sua morte, avvenuta in solitudine - sostiene Loiero - è doveroso, specialmente per noi del Sud. Oggi non c'é chi non comprenda l'ampiezza dell'opera di ricostruzione da lui avviata". Loiero rende omaggio a De Gasperi sottolineandone "l'impegno come statista a ricostruire un'Italia martoriata dalla guerra e dal fascismo e all'uomo che ha vissuto la politica come vocazione, quasi come un impegno missionario. Un ricordo particolare a De Gasperi deve tributarlo il Mezzogiorno, soprattutto in questo momento. Leader nel vero senso della parola, non di quelli che i media creano e bruciano in fretta perché frutto di una stagione di apparenze, De Gasperi, che era trentino, fu il più grande meridionalista che l'Italia ricordi. Il Sud era per lui, e per molti uomini politici del suo tempo, un cruccio e un rimorso, una realtà da modificare. Atteggiamento estraneo all'attuale clima d'egoismo nel quale una politica nordista, facendo perno su colpe innegabili della classe politica meridionale e tralasciando tutto il resto, punta invece a disfarsi del Sud"

Per il nuovo ospedale nella Piana di Gioia Tauro nasce un comitato spontaneo

19 ago 08 Alcune associazioni, movimenti, circoli e liberi cittadini residenti nella Piana di Gioia Tauro desiderano esprimere pubblicamente la loro viva preoccupazione per le determinazioni che la Giunta Regionale della Calabria sta per assumere nel contesto del Piano Sanitario Regionale in merito alla realtà ospedaliera della Piana di Gioia Tauro. Così una nota a firma della associazioni Rete per la Calabria, Ass. onlus “Emmaus” , Ass. “Città del Sole” , Movimento “Ammazzateci tutti” , Ass. “Agorà Calabria”. Difatti -prosegue la nota- da notizie sempre più diffuse nel nostro territorio, sia pure in maniera ancora non ufficiale ma mai ufficialmente smentite, sembra che la Giunta Regionale si stia determinando a riconsiderare le sue stesse precedenti decisioni sull’ubicazione e la qualificazione del nuovo Ospedale che dovrà sorgere nel territorio della Piana di Gioia Tauro, che secondo studi tecnici commissionati ad esperti professionisti dalla stessa ex ASL n. 10, avrebbe dovuto trovare la collocazione ideale, per centralità logistica e fruibilità delle infrastrutture viarie, in località “Cannavà” del comune di Rizziconi. Il nuovo Ospedale, inoltre, avrebbe dovuto assumere caratteristiche funzionali di Ospedale Unico della Piana, sul modello degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, capace quindi di erogare in un’unica struttura tutti i servizi ospedalieri previsti per un Ospedale modernamente concepito e con l’ambizione dichiarata di puntare a diventare, nel più breve tempo possibile, un “Ospedale d’eccellenza” sul modello delle più importanti strutture ospedaliere del centro-nord.
A questa soluzione sembra abbia dato anche il suo pieno assenso, a stragrande maggioranza (ben 29 sindaci a favore, solo 4 contrari), l’associazione dei Comuni della Piana di Gioia Tauro.
Ora, improvvisamente, senza una spiegazione logica ed indifferente agli studi già predisposti, ignorando il consenso dei cittadini interessati al problema, legittimamente rappresentato dai loro sindaci, sembra che la Giunta Regionale abbia deciso autonomamente ed arbitrariamente non solo di spostare in un’area molto più periferica della Piana (la periferia del comune di Palmi) l’ubicazione del nuovo Ospedale, ma anche di declassificarlo a “nuovo ospedale” e non più ad “ospedale unico” della Piana.
Le sottoscritte associazioni quindi, preoccupate della svolta che stanno assumendo gli eventi, laddove per l’ennesima volta si prospetta all’orizzonte una decisione politica imposta dall’alto, sulle teste dei cittadini interessati, hanno deciso di mobilitarsi e di chiedere ufficialmente la mobilitazione di tutti i cittadini della Piana di Gioia Tauro, affinchè le decisioni afferenti la salute pubblica e la sanità vengano assunte con la più ampia consultazione popolare e democratica dei cittadini residenti nel territorio interessato, rispettando l’autodeterminazione che questi cittadini devono avere in merito a problematiche così inscindibilmente legate alla loro vita ed a quella dei loro figli.
Per questo motivo, vista l’imminenza dell’approvazione del Piano Sanitario Regionale, forse addirittura entro il corrente mese di agosto, è stata autoconvocata per venerdì 22 agosto 2008 alle ore 11.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Gioia Tauro, una libera assemblea di tutte le associazioni, i movimenti, i rappresentanti dei partiti politici e delle amministrazioni comunali della Piana, i sindacati ed i liberi cittadini che hanno a cuore questo problema, che desiderano vederci chiaro e poter esprimere una propria opinione in merito.
Al termine dell’assemblea si terrà, a cura di alcuni rappresentanti della stessa, una conferenza stampa che diramerà un comunicato ufficiale ed in cui si risponderà volentieri alle domande che i signori giornalisti presenti vorranno porre.

Chiarella “Lotta intestina, nel PD manca struttura di partito”

19 ago 08 "Non mi aspettavo in questo mese di agosto un dibattito sulle correnti del PD, sia esse ispirate a leader nazionali, sia, come pensa Amendola, ancorate a vari leader locali, in quanto questo argomento non appassiona i calabresi ed anzi allontana sempre più dagli stessi la vera identità del nuovo partito, al quale, bisogna ricordarlo, abbiamo aderito uomini e donne, provenienti da diverse esperienze politiche". E' quanto sostiene, in una nota, il consigliere regionale Egidio Chiarella, componente dell'Assemblea nazionale del Pd. "Infatti - aggiunge Chiarella - l'anomalia più grande sta nella lotta, ormai non più tanto velata, tra chi degli ex leader della Margherita e dei DS dovrà essere scelto per formare il gotha politico, in grado di traghettare il partito democratico verso il suo primo congresso nazionale. Io sposterei il dibattito invece sui temi economici ed istituzionali di fondo che dovranno caratterizzare l'autunno italiano e calabrese, aprendo una dialettica interna vivace e proficua, senza scandalizzarsi se gli amici di D'alema si incontrano a Catona o i 'coraggiosi' di Rutelli riflettono sul federalismo a Stilo". Secondo Chiarella, "il problema è che non esiste una struttura di partito organizzata e non certo per colpa di Minniti, ma perché a molti fa comodo questo stato di cose. I pochi circoli aperti rispecchiano infatti i soli due grandi partiti fondatori. Non vi è perciò nessuna novità e i segretari provinciali in carica rappresentano il partito di provenienza del territorio a loro assegnato con il manuale Cencelli, disdegnando la ricchezza della pluralità che le primarie di ottobre avevano innalzato come vessillo di novità e del cambiamento. Smettiamola allora di parlare di correnti, perché anche chi si dichiara contro, se ne cercherà ipocriticamente qualcuna, a livello locale o nazionale, e cerchiamo invece di dare un assetto territoriale al partito, in grado di esprimere la varietà delle adesioni, la forza delle donne e dei giovani che stanno perdendo l'entusiasmo delle primarie, perché prima utilizzati e poi abbandonati a stessi". "Lavoriamo tutti insieme, invece - afferma ancora Chiarella - per aprire a quel mondo cattolico che abbiamo perso e che ora qualcuno si accinge ad organizzare a livello nazionale e regionale in associazioni autonome dai partiti. Tutto questo ci consentirà di fare autocritica e di analizzare la crisi della politica in atto, senza cadere nell'errore di questi giorni, puntando l'indice su Berlusconi, come l'unico responsabile della caduta dei valori di fondo della nazione, fino alla 'costruzione' di un pensiero unico, non in grado di reagire alle sollecitazioni democratiche necessarie a rafforzare il Paese. Non seguiamo per carità questa strada, perché sarebbe come riconoscere al Presidente del Consiglio una forza incommensurabile ed unica nel decidere, nel bene e nel male, il destino degli italiani. La crisi della politica e la mancanza dei valori di riferimento, vedono tutti in qualche modo responsabili, in quanto in questi ultimi dieci anni è prevalsa 'un'etica immaginatà, cioé una predisposizione a giustificare anche moralmente tutto ciò che si è deciso di fare, con i risultati che purtroppo tutti conosciamo". "Il problema, allora - conclude Chiarella - non sono le correnti, semmai la loro costruzione per tentare di vincere battaglie, per la leadership che in politica andrebbe conquistata con la forza e la limpidezza del pensiero e dell'azione che ne consegue democraticamente".

De Gaetano (Prc) “Soddisfatto per l’emendamento su LSU e Lpu”

19 ago 08 "Desidero esprimere soddisfazione per l'approvazione, durante l'ultimo Consiglio regionale, dell'emendamento, da me proposto, che consente a tutti i lavoratori Lsu-Lpu dei dipartimenti regionali e della Protezione civile di prestare lavoro presso le sedi dove sono stati stabilizzati". E' quanto afferma, in una nota, il capogruppo del prc nel Consiglio regionale, Nino de Gaetano. "L'emendamento - aggiunge De Gaetano - prevede altresì che in futuro un eventuale spostamento di sede lavorativa potrà avvenire esclusivamente con il passaggio a 36 ore lavorative (dalle 20 attuali) e solo con domanda volontaria dello stesso lavoratore". Secondo De Gaetano, "l'approvazione di questo importante emendamento rappresenta un sostanziale passo in avanti nel miglioramento delle condizioni lavorative e di vita per molti Lsu-Lpu che eviteranno il disagio di dover prestare la propria opera lavorativa lontano dai propri comuni di residenza e dalle proprie famiglie. E' un'ulteriore vittoria per il Partito della Rifondazione comunista che, della stabilizzazione di questi lavoratori e del miglioramento delle loro condizioni lavorative ed esistenziali ha fatto uno dei propri cavalli di battaglia ottenendo, durante questa legislatura, dei risultati concreti". "Il Prc - sostiene ancora De gaetano - è determinato inoltre a continuare la propria battaglia per i diritti di questi lavoratori che invece, come risulta chiaro dai primi provvedimenti del governo Berlusconi, rischiano seriamente di essere compromessi. Il blocco del turn-over voluto dalla destra rappresenta un chiaro segnale della volontà di questo governo di non procedere alla stabilizzazione definitiva di tutti i lavoratori precari. In autunno il Prc dispiegherà tutte le proprie forze, anche con mobilitazioni di massa, affinché il tema della stabilizzazione e della lotta al precariato non venga derubricato dall'agenda politica italiana".

Il Comune di Sangineto premia Corbelli per il Garante della salute

19 ago 08 Il leader del Movimento diritti civili, Franco Corbelli, è stato premiato con una targa dall'Amministrazione comunale di Sangineto per il contributo dato all'istituzione del Garante della Salute della Calabria. Prima di ricevere il riconoscimento, Corbelli ha partecipato a un dibattito nel corso del quale ha illustrato le funzioni che dovrà avere la nuova figura, primo esempio in Italia. Il leader del Movimento diritti civili, si legge in una nota, è stato premiato anche per il suo "ultraventennale impegno politico in difesa delle fasce sociali più deboli". "Ricevere, per la prima volta - ha detto Corbelli - un premio per la mia battaglia, iniziata un anno fa, per l'istituzione del Garante della Salute è una gratificazione che divido con quanti, dal Consiglio provinciale di Cosenza al Consiglio regionale, fino alla stampa calabrese, hanno consentito il raggiungimento di questo traguardo". "La Calabria e i calabresi - ha concluso Corbelli - rivendicano con orgoglio l'istituzione di una struttura capace di combattere e prevenire la malasanità, i disservizi, la disorganizzazione, la violazione dei diritti dei cittadini e gli scandali della Sanità, e di avere indicato al Paese la strada da perseguire per contrastare la cattiva sanità e garantire alla gente un'assistenza sanitaria degna di un Paese civile ed evoluto come l'Italia".

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