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Notizie dalla Regione

 

Relazione di Loiero in Consiglio “Dalla manovra di Governo sottratti 454 mln”

07 ago 08 Il presidente della Regione, Agazio Loiero, nel suo intervento al Consiglio regionale sulle ripercussioni della manovra del Governo sulla Calabria, ha espresso preoccupazione per il sud che rischia di scomparire dall'agenda politica del Paese. "Una battaglia per il Mezzogiorno - ha sostenuto Loiero - sembra archeologia politica, non ha presa sull'opinione pubblica, è contrastata dalla Lega, ma anche da una parte della sinistra colta che vedono il Mezzogiorno come un concentrato di rifiuti e di malaffare. C'é il rischio che un Tribunale immaginario della storia ci presenti un conto di cui noi non abbiamo per intero la responsabilità". Loiero ha quindi definito "disastrosa" la manovra economica del governo criticando, in particolare, "la chiusura netta e persistente del Governo circa un confronto preventivo con le Regioni, un atteggiamento che segna il livello più basso delle relazioni istituzionali dell'ultimo decennio". Inoltre ha posto l'accento "sul rischio di un preoccupante conflitto istituzionale per l'abbandono unilaterale da parte del Governo del principio della lealtà istituzionale. La manovra economico-finanziaria del Governo Berlusconi - ha proseguito Loiero - si caratterizza per i tagli indiscriminati e consistenti, per i drastici definanziamento delle spese di investimento già impegnati e programmati, per la riprogrammazione di progetti ed interventi già decisi e concertati e per la ricentralizzazione delle risorse finanziarie già allocate a livello regionale e locale". Loiero, inoltre, ha detto che "paradossalmente, si copre la quasi totalità del mancato gettito Ici sulla prima casa con risorse finanziarie del Mezzogiorno, in particolare della Calabria e della Sicilia, mentre i benefici sono soprattutto delle regioni del Nord. Il Mezzogiorno scompare così completamente dall'agenda della politica economica, ed alla Calabria, in particolare, vengono sottratti 454,5 milioni di euro, per cui non si potranno più realizzare i lavori del megalotto 3 della statale 106 ionica relativo al tratto Sibari-Roseto (-265 mln di euro); le opere degli attracchi di Villa San Giovanni (-84 mln di euro); la progettazione della tangenziale di Reggio Calabria (-14 mln di euro); le opere di ammodernamento e potenziamento della viabilità secondaria calabrese (-300 mln di euro); gli interventi di tutela e risanamento ambientale in Calabria previsti da un apposito Apq Ambiente(-22 mln di euro); gli interventi nelle aree naturali protette(-6 mln di euro)". Il presidente della Regione, sul versante della sanità, ha detto che "il governo Berlusconi vuole coprire soltanto con 400 milioni gli oneri derivanti dall'abolizione del ticket di dieci euro sulle prestazioni specialistiche, ed è prevista una riduzione del Fondo sanitario nazionale di 103,9 milioni nel 2010, e di 106,2, nel 2011. In questo quadro, vedrà ridursi i finanziamenti di 67 milioni nel primo anno e di 101 milioni nel secondo anno, a cui bisognerà aggiungere altri 101 milioni di euro per effetto dello scarto tra tasso di crescita del Fondo (1,5%) e tasso di crescita previsto dal Patto per la Salute (3,5%). Nel complesso dunque - ha affermato Loiero - la sanità calabrese nel biennio 2010-2011 potrà fare riferimento a circa 270 milioni di euro in meno di quelli stimabili a legislazione vigente". Per Loiero, "la Calabria, in queste condizioni, non potrà rispettare il patto di stabilità, con conseguenze nefaste sugli investimenti e sull'intera economia regionale, con il serio pericolo di blocco della spesa pubblica corrente, della contrazione di mutui per investimenti, del blocco delle assunzioni di personale, di aumento delle tasse automobilistiche e della benzina. Vieppiù - ha continuato Agazio Loiero - che la Regione rischia la revoca e la ricentralizzazione di circa 500 milioni di euro per cui scomparirebbero risorse ingenti destinate ad investimenti immateriali e materiali nei campi della scuola, del turismo, dell'inclusione sociale, della difesa del suolo, della valorizzazione dei beni culturali, delle politiche giovanili e dei centri storici. Si rischia dunque di ricominciare daccapo mentre eravamo alla stretta finale dei processi decisionali concertati con una platea vasta di attori istituzionali e sociali locali, regionali e nazionali, e comunitari". "Nell'insieme, dunque - ha detto il presidente della Regione - tra definanziamento e ricentralizzazioni, la Calabria rischia di perdere all'incirca 4 miliardi di euro di finanziamenti nazionali e comunitari, in parte sul Por 2000-2006 ed in parte sul Por 2007-2013. Non siamo stati però inerti ed abbiamo reagito energicamente nella Conferenza Stato-Regioni, tanto che le nostre elaborazioni e le nostre analisi sono state assunte dall'intera Conferenza. E' necessario quindi una maggiore consapevolezza collettiva dei guasti profondi che la manovra triennale di Berlusconi-Tremonti può determinare al Sud italiano e soprattutto alla Calabria"

De Rose (Confindustria) “Loiero fa bene a destare attenzione sulla manovra”

07 ago 08 "Già dallo scorso mese di giugno, appena conosciuti i primi provvedimenti della manovra finanziaria del Governo, avevamo lanciato l'allarme sulla mancanza di una qualsiasi politica a favore dello sviluppo de Mezzogiorno e, anzi, sulla tendenza a penalizzare questa parte del Paese confermando l'impressione che essa non costituisca più una risorsa per l'intera nazione". E' quanto afferma, in una nota, il presidente degli industriali calabresi, Umberto de Rose. "Da allora è ormai trascorso più di un mese - prosegue De Rose - e nessuna voce si è levata a difesa della Calabria e del Mezzogiorno se non quella del presidente Loiero, che ben fa ad annunciare iniziative non solo politiche a tutela del futuro della nostra regione. Non si tratta più infatti di rivendicare attenzione politica è in gioco il futuro della nostra regione che, anche alla luce della discussione sul federalismo fiscale, rischia di essere catastrofico". "Per questo motivo - sostiene il presidente degli industriali calabresi - avevamo proposto il superamento degli interessi individuali o di parte per fare 'sistema' e costruire una vera e propria rete di sostegno per lo sviluppo della regione. Ma la solitudine in cui anche il presidente Loiero ci sembra operare, conferma che forse in questa regione le classi dirigenti non sono ancora pronte ad agire sinergicamente nell'interesse delle popolazioni meridionali. Ma su tutto ciò che sta avvenendo dove è la nostra deputazione? Quale ruolo sta svolgendo e svolge al fine di evitare danni difficilmente reparabili?". "E mentre tutto ciò si consuma - prosegue De Rose - la stagione turistica sta intanto volgendo al termine con un bilancio che è forse tra i peggiori, in termini di presenze, degli ultimi anni, cosicché anche quel settore che avrebbe dovuto costituire il fiore all'occhiello della nostra regione diventa indicatore di un sempre più accentuato isolamento e di mancato sviluppo. La conseguenza è che le tante imprese che hanno investito nel comparto rischiano di non avere un futuro". "Anche qui - sottolinea De Rose - la gestione di una delega così importante come quella del turismo può essere legata ai capricci o alle rivendicazioni dei partiti e non già all'esigenza, quella sì tutta vera, di programmare e non di chiudere una stagione che avrebbe potuto segnare un momento di sviluppo importante per tutto il settore turistico-alberghiero? Probabilmente qualche giorno di vacanza aiuterà a riflettere di più e meglio sulle questioni aperte e sulle conseguenze per la Calabria di molte scelte del Governo nazionale e regionale. Mi auguro soltanto che vi sia davvero la voglia prima ancora della volontà, di compiere scelte e porre in essere iniziative ed attività coerenti con le aspettative e le esigenze di tutti i calabresi. Per quanto ci riguarda continueremo la nostra battaglia all'interno di tutte le Istituzioni, confindustriali e non, per fare finalmente di questa nostra terra una terra '. normale''.

La Regione Toscana propone “gite in Calabria contro la ndrangheta”

07 ago 08 Gite scolastiche in Calabria che aiutino i ragazzi a crescere nella cultura della legalita', imparando a conoscere chi si oppone alla 'ndrangheta. E' la proposta che la Regione Toscana farà all'Ufficio scolastico regionale e che è stata annunciata a Gioiosa Jonica, nella Locride, dal vicepresidente della Regione Federico Gelli, in conclusione di una visita di tre giorni tra Calabria e Sicilia. Gelli ha anche annunciato che la rete toscana contro le mafie potrebbe allargarsi e dal prossimo anno le centinaia di giovani che ogni estate lavorano nei 23 campi di lavoro già attivi tra Sicilia, Calabria e Puglia potrebbero essere ospiti anche delle cooperative del consorzio Goel, nel cuore della Locride, che raccoglie cooperative e associazioni che lottano contro la criminalità. E con loro magari potrebbero esserci anche studenti delle scuole superiori toscane. "Abbiamo iniziato con i campi di pomodori, uva e melanzane confiscate alla mafia e alla 'ndrangheta - ha spiegato Gelli - e siamo convinti che tenere un riflettore acceso e portare i giovani in Sicilia e Calabria sia stato e continui ad essere una reciproca occasione di crescita e un contributo, piccolo ma importante, per riaffermare il principio del rispetto della legalita'. Lo facciamo da 4 anni e continuiamo a crederci".

Il Sindaco di San Lorenzo incontra il commissario ambientale e fa marcia indietro, nessuna protesta in mutande

07 ago 08 Il sindaco di San Lorenzo del Vallo, Luciano Marranghello, non protesterà domani in mutande e fascia tricolore davanti alla sede della Presidenza della Giunta regionale a Catanzaro. La decisione di sospendere è stata comunicata al termine di un incontro, definito in una nota del Comune del cosentino "estremamente positivo", svoltosi negli uffici del Commissario Delegato per l'emergenza Ambientale in Calabria, tra il prefetto Latella sub commissario vicario, l'architetto Ottaviani e gli amministratori di San Lorenzo del Vallo. "Nel corso dell'incontro - è scritto nel comunicato - sono state affrontate le problematiche scaturenti dall'ordinanza del 28 luglio scorso emanate dal predetto Commissariato e i relativi effetti da essa scaturenti in chiave di maggiori costi per i comuni". "A seguito di questo incontro - afferma Marranghello - nel corso del quale sono state considerate le ragioni e le difficoltà del Comune di San Lorenzo del Vallo è giusto sospendere l'annunciata protesta di domani a Catanzaro. Rimane comunque fermo il giudizio fortemente critico sulle scelte del presidente della Regione, Agazio Loiero che abbandona i Comuni in difficoltà". Appena questa mattina la conferma della singolare protesta. Lui non voleva desistere nell'effetturare la protesta, in mutande e fascia tricolore, davanti alla sede della Presidenza della Giunta regionale della Calabria a Catanzaro. Il sindaco ce l'ha contro i contenuti di un'ordinanza sui rifiuti che, a suo dire, penalizza i comuni: "Questa mattina, mentre ero in riunione nell'ufficio del Commissario delegato per l'emergenza ambientale - ha detto Marranghello - ho ricevuto una telefonata da parte di un funzionario della Digos di Catanzaro che, in modo garbato, mi preannunciava, qualora avessi mantenuto l'intendimento di protestare in mutande davanti alla sede dalla Presidenza della Regione Calabria, una sicura denuncia per atti osceni in luogo pubblico aggiungendo che si valuterà anche se ci sono gli estremi per un arresto". "Ho ribadito - prosegue Marranghello - che la mia sarà una protesta di natura politica, non come esponente di partito, ma istituzionale e come sindaco. Una protesta civile, non violenta, democratica, rispettosa delle istituzioni perché non vado ad infangare o oltraggiare neinte e nessuno, limitandomi a rappresentare una situazione oggettiva: Loiero sta lasciando in mutande i comuni calabresi e in particolare il mio che non ha nessun tipo di sostegno ma solo qualche spicciolo". "Ritengo grave - conclude il sindaco di San Lorenzo del Vallo - che in una democrazia e soprattutto in Calabria dove la realtà supera la fantasia e dove 'ndrangheta e illegalita' la fanno da padrone ci si preoccupa di denunciare e arrestare un sindaco che con la sua protesta vuole solo tutelare gli interessi dei propri concittadini. E' questa l'ultima dimostrazione della drammaticità che la Calabria vive sul piano politico e istituzionale"

Il consigliere Sculco rientra in Consiglio. Pacenza in surroga a Gallo

07 ago 08 Il Consiglio regionale ha avviato i lavori approvando il reintegro del consigliere del Pd Vincenzo Sculco. Sculco era stato sospeso dopo la condanna per corruzione da parte del tribunale di Crotone. Il reintegro di Sculco è motivato dal fatto che non è stata ancora emessa la sentenza d'appello del processo in cui è imputato. L'assemblea ha inoltre surrogato il consigliere Dionisio Gallo, dell'Udc, condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, con il primo dei non eletti nella provincia di Crotone Salvatore Pacenza. Al reintegro di Sculco ed alla surroga di Gallo seguirà la relazione del presidente della Giunta, Agazio Loiero, sulla situazione finanziaria della Regione a seguito della manovra economica appena approvata dal Parlamento, sulla riforma dello statuto regionale e della legge elettorale regionale cui seguirà un dibattito. E' previsto inoltre che il Consiglio si pronunci sul bilancio di previsione 2008 dell'Ardis di Catanzaro e su una proposta di provvedimento amministrativo che contiene indicazioni, regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi. “Sono qui, dopo lunghi mesi di assenza, non a dispetto di qualcosa o di qualcuno, ma per ragioni di diritto e in forza della mia rappresentatività e per volontà di migliaia di cittadini che hanno liberamente scelto di farsi rappresentare dal sottoscritto in questa Istituzione regionale” . E’ quanto ha sostenuto il consigliere regionale Vincenzo Sculco - intervenendo in Aula oggi - che ha aggiunto: “ In questi lunghi mesi, non ho mai rinunciato a svolgere le mie prerogative e le mie funzioni politiche sul territorio, con i cittadini e in Calabria. L’ho fatto, come sempre, in ossequio e in coerenza con i principi ed i doveri riconosciuti e richiesti dalla Carta Costituzionale. Torno, ora, ad esercitare, legittimamente, i miei doveri e le mie prerogative di rappresentanza istituzionale nel Consiglio regionale; continuerò a farlo nel solco della mia tradizione d’impegno, con tutta la mia esperienza, ed in coerenza con la mia storia e la mia identità politica e sociale”.
Ancora Sculco: “Ho interrotto e sospeso la mia attività da capogruppo della Margherita: esperienza che ho vissuto con passione e impegno, insieme a tanti meravigliosi amici che oggi ritrovo in quest’Aula. Scelgo di appartenere al Gruppo Misto, che non è per me un punto d’arrivo ma semplicemente un punto di passaggio.
Faccio questa scelta perché la ritengo, al momento, la più giusta e la più corretta, per me e per tutti. In attesa, naturalmente, di concludere una dolorosa vicenda giudiziaria il cui esito, sono certo, restituirà tutto e per intero. Questa decisione non m’impedirà, e spero non impedirà a nessuno, di dialogare e confrontarsi e soprattutto collegarsi e ricollegarsi, non solo idealmente ma anche sulle tante e complesse questioni che saremo chiamati ad affrontare in quest’Aula. E’ mio forte desiderio offrire il contributo e tutto il mio impegno, come sempre, e senza risparmio alcuno”.
Ha concluso Sculco: “Io non dimentico, né voglio in alcun modo dimenticare, che sono qui in rappresentanza dei miei elettori, del mio territorio e dei calabresi tutti. Per loro e a loro sarà dedicato ogni mio sforzo istituzionale, nella speranza che da questo lavoro in comune la Calabria e i calabresi possano trarre vantaggi e nuove prospettive”.

La scheda di Salvatore Pacenza

07 ago 08 Alle elezioni regionali del 2005 Salvatore Pacenza, subentrato in Consiglio a Dionisio Gallo, ha ottenuto 2.045 voti nella circoscrizione di Crotone. Pacenza è alla prima legislatura, ma il suo impegno politico-istituzionale è datato 2001 quando fu eletto consigliere comunale di Crotone nelle liste dell'allora Cdu, ruolo, quest'ultimo, che ha continuato a ricoprire anche dopo le elezioni comunali del 2006. La sua militanza politica inizia nei primi anni '90 nelle file dapprima della Democrazia Cristiana e successivamente in quelle dell'Udc, con incarichi dirigenziali a livello sia provinciale che regionale. A Palazzo Campanella ha aderito al gruppo misto, ma guarda con interesse alla costruzione del Pdl. Nato il 4 settembre del 1957 a Cutro, dove risiede, sposato con tre figlie, medico ospedaliero presso l'Asp di Crotone, Pacenza è specialista in diabetologia e geriatria. La politica é un fatto di famiglia, in quanto il padre è stato, per 25 anni consecutivi, consigliere ed amministratore comunale. Tra le passioni, lo sport e, in particolare il calcio, che occupa i suoi pomeriggi domenicali tifando Inter e una cospicua attività di volontariato prestando servizio e assistenza nelle parrocchie della propria diocesi.

Nel Parco dell’Aspromonte carrozze e cavalli per accogliere i turisti

07 ago 08 Rivitalizzare l'Aspromonte attraverso input di accoglienza e di servizi attrattivi che mirano ad incrementare la promozione del territorio e dell'ambiente: è l'obiettivo del progetto "Il Parco in carrozza" promosso dal presidente del Parco nazionale dell'Aspromonte, Leo Autelitano. L'iniziativa, che prevede l'utilizzo di una carrozza trainata da cavalli per accogliere e accompagnare i turisti, ha preso il via a Gambarie d'Aspromonte, con il taglio ufficiale del nastro, alla presenza del sindaco di Santo Stefano d'Aspromonte, Michele Zoccali, del sindaco di Taurianova Domenico Romeo, di Angelo Ciancia del Corpo Forestale dello Stato e di altre autorità. "Il nostro intento - ha sostenuto Autelitano - è quello di promuovere il Parco mediante azioni di richiamo ed attrattori capaci di rilanciare il territorio nella globalità coinvolgendo tutti e soprattutto portando turismo all'interno dell'area protetta". "Il richiamo del nostro sole - ha detto ancora Autelitano - é certamente singolare, a questo, però è necessario abbinare altre fonti e nello specifico la carrozza del parco è certamente un elemento di richiamo"

Indagine ARSSA nei vigneti: qualità uve calabresi al momento buona

07 ago 08 "Al momento la qualità delle uve dei vitigni calabresi si può definire mediamente buona". E' quanto emerge da un'indagine svolta dal Servizio agrometeorologico dell'Arssa. "Dai rilievi di campo e dalle analisi di laboratorio - è detto in una nota dell'Arssa - risulta che la vite, nella fascia altimetrica da zero a 250 metri presenta un differente stadio di sviluppo. Le varietà precoci, come Chardonnay, Sauvignon o Pinot grigio, hanno raggiunto la fase di maturazione e la raccolta è già iniziata il quattro agosto. Le varietà autoctone, come il Gaglioppo o il Greco Bianco, invece, si trovano nella fase di invaiatura". "Nel 2008 - prosegue la nota - la data di inizio invaiatura del Gaglioppo è stata registrata il 15 luglio, con circa due giorni di anticipo rispetto alla media del periodo 2000-2007, e con circa cinque giorni di ritardo rispetto al 2007. Dal punto di vista meteorologico sono da evidenziare l'alto regime termico e la scarsità delle piogge che stanno caratterizzando la corrente campagna viticola. Nei primi sette mesi del 2008 la temperatura media ha fatto registrare 0,7 gradi centigradi in più rispetto alla media del periodo 2002-2007 e la temperatura massima assoluta è stata di 42,3 gradi, registrata nella provincia di Crotone nella prima decade di luglio". "Le piogge - aggiunge l'Arssa - risultano limitate e concentrate nelle prime fasi di sviluppo della vite, da febbraio ad aprile. Le piogge cadute da inizio anno risultano del 38% in meno rispetto alla media dello sesso periodo registrata negli anni 2002-2007. Tale andamento meteorologico, nella prima fase di sviluppo, ha favorito una buona ripresa vegetativa, mentre nella fase successiva l'alto regime termico e le scarsità di pioggia hanno provocato sintomi da stress idrico alla coltura, in particolare nei vigneti delle zone collinari e sui terreni sabbiosi". "Dal punto di vista fitosanitario - è detto ancora nella nota - la coltura si presenta in buono stato, con danni dell'ordine del 5-7% sia di natura abiotica, dovuta cioé a caldo e siccità, che biotica, a causa di peronospora, oidio o tignoletta. Al momento, quindi, la qualità delle uve si può definire mediamente buona, anche se rimane da superare l'ultima generazione della tignoletta e l'eventuale insorgenza di marciumi, legati alle condizioni meteo che si verificheranno in concomitanza con le fasi finali della maturazione". Proprio per contenere questi danni, l'Arssa consiglia di "raccogliere tempestivamente le uve al raggiungimento del giusto grado di maturazione. Circa l'andamento della maturazione, il servizio agrometeorologia pubblica settimanalmente sul proprio sito il contenuto di zuccheri, acidità totale e pH riscontrati sui campioni di uva prelevati presso aziende rappresentative distribuite nei vari distretti viticoli della regione Calabria". "Per quanto riguarda la previsioni sulla raccolta 2008 - conclude l'Arssa - dai risultati del campionamento sulle uve eseguito a fine luglio, la produzione risulta pressoché stazionaria rispetto alla media del triennio 2005-2007 e in aumento rispetto al 2007 di circa il 10-15%".

Aperti a Ferragosto i musei calabresi

07 ago 08 Musei e siti archeologici statali aperti a Ferragosto anche in Calabria: in particolare, saranno visitabili Palazzo Arnone di Cosenza, il Museo statale di Mileto, il Museo archeologico nazionale di Reggio e il parco archeologico di Scolacium a Borgia. Lo rende noto un comunicato del Ministero per i Beni e le Attività culturali che ha attivato un call center nazionale che risponde al numero verde 800991199, gratuito per chiamate da telefonia fissa effettuate dal territorio italiano. Il servizio é accessibile tutti i giorni dalle 9 alle 19.

Domani l'ass. Spaziante illustra gli interventi sull’innovazione

07 ago 08 Domattina, alle 9,30, a Catanzaro, nella sede dell'Assessorato regionale alla Sanità, il commissario straordinario alla Sanità calabrese, Vincenzo Spaziante, terrà una conferenza stampa. Oggetto dell'incontro con i giornalisti saranno i provvedimenti di innovazione tecnologica approvati ieri a Roma dal Comitato tecnico-scientifico nazionale per l'emergenza sanitaria che comportano investimenti in Calabria per circa 100 milioni di euro. Alla conferenza stampa prenderanno parte i direttori generali degli ospedali di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, Cesare Pelaia, Enzo Ciconte e Leo Pangallo. Sarà presente anche il direttore generale del Dipartimento tutela della salute della Calabria, Andrea Guerzoni.

Legambiente “Ridisegnare il sistema regione dei rifiuti”

07 ago 08 "Ridisegnare il sistema regionale dei rifiuti diminuendo i sub-ambiti e definendo gli Ato sulla base di considerazioni effettuate sulla sostenibilità economica ed ambientale del ciclo dei rifiuti e non sulla base di condizionamenti e ripartizioni geo-politiche ed equilibri di altra natura". A chiederlo è il direttore di Legambiente Calabria, Francesco Falcone. "La relazione finale della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti del 27 febbraio 2008 - è scritto in una nota di Legambiente - ha posto in evidenza che le società miste, che avrebbero dovuto gestire la raccolta differenziata, rappresentano uno snodo qualificante dell'intero sistema dei rifiuti e che tali esperienze, oltre che spesso fallimentari sotto il profilo gestionale, come più volte denunciato da Legambiente, sono risultate dimostrative della collusione e, talora, della piena compenetrazione fra strutture amministrative e tessuto criminale nel settore dei rifiuti". "Assieme agli Ato - prosegue la nota riportando la relazione parlamentare - le società miste hanno rappresentato il terreno di infiltrazione privilegiato dalla criminalità organizzata, giacché esse consentono il pieno dispiegarsi di quel patto fra mafia, mala gestione e cattiva politica che spesso caratterizza i settori della pubblica amministrazione interessati da cospicui flussi di erogazione di denaro pubblico; e l'emergenza rifiuti ha rappresentato, in tale prospettiva per le regioni commissariate in generale, il nuovo filone d'oro per eccellenza". "E' il caso oggi - afferma Legambiente - della Calabria; l'Ufficio del Commissario sull'emergenza dei rifiuti si trova ad affrontare la situazione determinatasi dalla condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa di un imprenditore che è presente in ben 6 società miste e che gestisce in quasi regime di monopolio le discariche della provincia di Crotone e di altre in provincia di Cosenza. Questa vicenda pone l'Ufficio del Commissario di fronte ad una scelta di responsabilità istituzionale ed operativa, che va nella direzione di rendere efficiente ed efficace il sistema del ciclo integrato dei rifiuti: sciogliere le società miste avvalendosi dei suoi poteri straordinari togliendo dall'imbarazzo anche i sindaci per il loro fallimento gestionale, così come riconosciuto con l'ordinanza del Commissario Sottile del 25 luglio in cui si prende atto della considerazione della comprovata, documentata e comunque documentabile inadeguatezza del sistema per la raccolta differenziata delle società miste che ha dimostrato negli anni elementi di forte criticità, inefficienza e comunque gravi carenze che hanno reso molto spesso inadeguato il servizio di raccolta differenziata. E' necessario, anche, addivenire ad una gestione pubblica delle discariche attraverso atti di esproprio dell'Ufficio del Commissario per ragioni che attengono alla tutela della salute e dell'ordine pubblico". "Nella relazione della Commissione parlamentare - afferma Falcone - si ribadisce quanto da tempo denunciamo: la mancata istituzione della commissione ispettiva, tenuta a verificare la funzionalità delle 14 società, dimostra il non trasparente rapporto pubblico-privato che avrebbe dovuto tutelare e servire l'interesse collettivo dei cittadini. Tale assenza determina un inefficace sistema di controlli, dovuto a quel continuo intrecciarsi fra pubblico e privato che rende pressoché immanente al sistema una situazione di conflitto di interessi. Vi è un'assenza di controlli non solo sulle modalità di svolgimento delle attività connesse al ciclo dei rifiuti, ma sugli stessi costi di gestione delle principali attività". "Crediamo - conclude Falcone - che l'impostazione dell'ordinanza del Prefetto Sottile, nella rimodulazione e conseguente abbattimento del 50% circa del costo del conferimento dell'organico, sia un ulteriore passo che va nella direzione, che da tempo indichiamo, della costruzione di un sistema di premialità verso quei Comuni virtuosi che avviano in maniera seria ed efficace la raccolta differenziata 'porta a porta' delle varie categorie merceologiche e che garantisce non solo alti livelli di conferimento ma anche alta qualità del rifiuto differenziato conferito".

Castagna (UIL) “La Manovra dle Governo ostacola la crescita della Calabria”

07 ago 08 "La manovra finanziaria del Governo penalizza il mezzogiorno e rischia di ostacolare il già lento processo di crescita della Calabria". E' quanto sostiene, in una nota, il segretario generale della Uil della Calabria, Roberto Castagna. Castagna parla di "una situazione che, se non corretta, provocherà danni enormi alla già fragile economia calabrese. In Calabria, una famiglia su due non riesce a superare la seconda decade del mese. I consumi calano vertiginosamente e cresce l'indebitamento delle famiglie anche per far fronte ai bisogni primari". Secondo il segretario della Uil "si tratta di una situazione senza precedenti che, unitamente al dramma della disoccupazione, della inoccupazione e del dilagante precariato, rischia di diventare una miscela esplosiva sul piano sociale ed economico. A poco valgono le iniziative del Governo regionale in materia di sostegno alle piccole e medie imprese, gli aiuti alle fascie povere e il tentativo di dare risposte al precariato se dall'altra parte il Governo nazionale taglia risorse per quattro miliardi di euro. Un taglio abnorme che rappresenta il 50% del taglio complessivo sul Mezzogiorno e allontana il sud sempre più dal resto del paese. Il documento non solo trascura il riequilibrio tra Mezzogiorno e centro-nord, abbandonando l'impegno di incrementare la spesa in conto capitale nel Sud fino al 45% del totale, quanto trascura completamente le politiche specifiche per il Mezzogiorno. Difatti, gli obiettivi di contenimento della spesa vengono perseguiti soprattutto mediante la riduzione degli investimenti pubblici nel Mezzogiorno proprio nel momento in cui sarebbe opportuno un intervento anticiclico per l'ammodernamento delle reti infrastrutturali e per la valorizzazione delle risorse umane. La stessa creazione di una banca del sud viene proposta in modo fumoso sia sul versante delle finalità che sulla composizione". "I tagli - sostiene ancora Castagna - sono tutti, o quasi, indirizzati alle risorse di natura comunitaria. Ulteriori preoccupazioni suscita la modifica dei criteri per la concessione del credito d'imposta investimenti che ne fa decadere la caratteristica di automaticità, riproponendo modalità di accesso che in passato si sono dimostrate inadeguate". "Alla luce di ciò - conclude il segretario della Uil - diventa necessario l'apertura di un tavolo di confronto tra parti sociali, istituzionali e Governo sulle politiche per lo sviluppo capace di promuovere investimenti e fiscalità aggiuntiva, società della conoscenza e sviluppo delle competenze, sicurezza e legalità, infrastrutture, turismo e riqualificazione dei centri urbani. Questi alcuni suggerimenti da offrire alla deputazione calabrese e al Governo regionale per evitare il tracollo inesorabile di una società calabrese fortemente condizionata dalla mancata crescita e da una prospettiva senza sbocchi. Salviamo la Calabria"

Chiarella “Superare i disagi dell’ospedale di Chiarella”

07 ago 08 "Chiaravalle Centrale si é sempre contraddistinta per la quantità e la qualità dei servizi ospedalieri e per la capacità di essere in questo campo un valido riferimento per le altre realtà del suo comprensorio". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Egidio Chiarella, del Pd. "Ultimamente però - prosegue Chiarella - si sono aggravati i disagi che assillano la struttura ospedaliera di Chiaravalle Centrale, nonostante gli sforzi del personale medico e degli amministratori locali volti a garantire gli standard qualitativi dei servizi. La Commissione sanità del Consiglio regionale dovrà occuparsi anche di questo non secondario problema della sanità calabrese, potenziando gli ospedali, come quello di Chiaravalle, perché funzionale ad un progetto complessivo per migliorare la sanità nell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Una situazione che di certo dovrà essere affrontata e soprattutto risolta per le condizioni in cui si trova l'ospedale di Chiaravalle Centrale che, specialmente nei periodi estivi, deve far fronte ad un gran numero di utenti provenienti da tutto il Basso Jonio". "Bisogna garantire i servizi - sostiene ancora il consigliere regionale - evitando d'inasprire i rapporti con i cittadini, cercando di proseguire l'azione di ricerca di nuovi fondi per assicurare il rinnovamento delle attrezzature necessarie, monitorando continuamente l'efficacia, l'efficienza ed i risultati ottenuti, ma soprattutto per avviare, con fondi regionali destinati alle strutture sanitarie, la tanto attesa riconversione in centro riabilitativo d'eccellenza, dal momento che i fondi Inail, destinati al S.Biagio, pare siano stati dirottati dal Governo altrove". "Per queste ragioni, condividendo le preoccupazioni del sindaco di Chiaravalle, ing. Nino Bruno - conclude Chiarella - mi preoccuperò d'incontrare il direttore generale dell'Azienda sanitaria dott. Pietro Morabito, per sviscerare meglio le problematiche del nosocomio di Chiaravalle Centrale, nell'intento di volgere concretamente l'attenzione a colmare quei ritardi ereditari nella ristrutturazione dello stesso ospedale che, ancora oggi, non consentono di garantire la qualità e quantità delle prestazioni. Mi adopererò, altresì, affinché l'assessore Spaziante incontri una delegazione della Giunta e del Consiglio di Chiaravalle e del presidio sanitario dell'importante centro calabrese"

Pizzini (FI) “Valorizzare l’ambiente ed il territorio regionale”

07 ago 08 "L'azione della Regione non può limitarsi soltanto, quando lo fa, ad occuparsi della costruzione e della gestione di depuratori e dello smaltimento dei rifiuti, ma deve essere attenta anche alle iniziative di promozione culturale dell'ambiente e della valorizzazione del territorio nella regione". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia, Antonio Pizzini. "Per questo motivo - prosegue Pizzini - condivido pienamente l'ennesima prevista manifestazione del Luigiano d'oro, che deve svolgersi in autunno, nonché il vivo disappunto degli organizzatori per la solita mancanza della Regione nel sostegno a tale nobile e qualificata edizione, che è ormai la dodicesima da quando è stata avviata". "Il ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio - afferma l'esponente di Fi - ha già dato il proprio patrocinio, la Provincia di Cosenza ed il Parco del Pollino hanno già ufficializzato il proprio sostegno istituzionale ed economico, mentre la Regione Calabria ovviamente tace. Tutti conoscono l'importanza della manifestazione, che ha visto premiati negli anni passati personaggi di grande rilievo nazionale ed internazionale, e che ha peraltro consentito addirittura un gemellaggio del premio con 'l'International Ecological Festival' di Kanty-Mansiysk in Siberia". "Questa iniziativa - conclude Pizzini - non può pertanto rimanere senza il patrocinio regionale, non solo perché è importantissima anche l'educazione alla cultura ambientale, ma anche perché, forse è un assurdo, la Regione Calabria è la capofila delle regioni d'Italia nel settore dell'ambiente con il ruolo di coordinamento nazionale".

PRC “Guagliardi, Scarpelli & C. e la crisi della politica.”

07 ago 08 “E’ vero, da tempo il cosiddetto centralismo democratico non alloggia più in Rifondazione, lo ha ricordato Paolo Ferrero senza rimpianti; ma il sole caldo di questi ultimi mesi, pare abbia offuscato le idee ai vertici regionali del nostro partito, che ha smarrito il buon senso, consumando uno strappo con la segreteria nazionale e con la base tutta, difficilmente colmabile” è quanto affermano Adriano D’Amico e Francesco Saccomanno, delegati al congresso regionale del PRC. “Le parole durissime –affermano i due-usate dal segretario nazionale in più occasioni non sono state prese in alcuna considerazione da Guagliardi, Scarpelli & C., in alcuna considerazione è stato preso il monito lanciato, a vario titolo, da tanti compagn*, a prescindere dalle mozioni votate al congresso nazionale.
Non ci hanno spiegato cosa è cambiato, da qualche mese, tanto da indurci, oggi, a rientrare in giunta. Non ci hanno spiegato come, un comitato politico regionale, svilito e dopato, ormai al capolinea, può rappresentare le istanze di tant* compagn*. Come, un segretario regionale, a qualche giorno da un congresso che certamente lo sostituirà, può dare la linea contrapponendosi nettamente al neo segretario nazionale.
Non è una sfida caro Scarpelli, come impropriamente hai detto alla stampa, è la crisi della politica; sono i meccanismi impazziti di un ingranaggio, il partito, che si è rotto in tanti pezzi e tanti di noi cercano di farne funzionare uno pro domo propria.
Probabilmente Damiano Guagliardi farà l’assessore; ma riuscirà a differenziarsi nella giungla della giunta regionale? Riuscirà a far comprendere ai calabresi la diversità politica di Rifondazione?
Sino ad oggi, non è stato così. I calabresi, non solo quelli che militano e votano Rifondazione, hanno assistito a questo strano balletto per la poltrona, lo stesso messo in scena dagli altri, per la stessa poltrona.
Certo un assessorato non è un piatto di lenticchie, ma il percorso che ci ha condotto alla meta è lo stesso, diverso da quello proposto in tante assemblee aperte e nelle assisi di partito.
Allora, prepariamoci a ricevere le critiche di tutt* quei compagn* che da tempo hanno deciso di andare al mare, quelli che ci dicono siete tutti uguali; probabilmente ce le meritiamo.

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