HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo

Link alla politica

Link alla cronaca

Italia a serio rischio secessione

 

Italia a serio rischio secessione: Illy “il sud non può essere abbandonato”. Loiero “Rischio di rivolta”

17 mar 08 Non c'e' piu' il ''folklore'' leghista, ma il rischio secessione del Nord esiste ancora. A lanciare l'allarme e' Riccardo Illy, governatore di primo piano del Centrosinistra, e la sua analisi suscita subito un fitto dibattito, fra politici, amministratori e imprenditori, compresa Emma Marcegaglia, presidente designato di Confindustria. ''Credo - dice a Belluno, all'assemblea provinciale degli industriali - che la paura secessione si risolva solo facendo e decidendo''. Illy affida la sua analisi al suo ultimo libro, ''Cosi' perdiamo il Nord'' (Mondadori), presentato oggi a Trieste. Il rischio - scrive - e' quello di una secessione del Nord razionale, lucida, scevra dal 'folklore' leghista del passato, basata e animata dalla ''convenienza economica'' del distacco dal resto del Paese, ''adesso che il mercato unico europeo marcia a pieno regime'' e fra il Nord e i Paesi europei contermini non esistono neanche piu' confini. Anzi - aggiunge Illy - per essere precisi, ''la tentazione secessionista non ha mai avuto terreno fertile come oggi. E ormai e' chiaro che puo' bastare la scintilla di un fiammifero ad appiccare l'incendio''. ''Siamo circondati - scrive Illy nella prima pagina del suo libro - e quando uno e' circondato, mira alla sopravvivenza''. A circondare il Nord sono Paesi, giovani e dinamici, dove l'energia costa meno, le infrastrutture si realizzano con piu' facilita', gli oneri previdenziali sugli stipendi sono piu' bassi e la tassazione del reddito di impresa e' minore rispetto all'Italia. E' un Nord - ha detto oggi nella presentazione del libro - che vive e compete in Europa e nel Mondo, che sente e soffre piu' di ogni altra parte d'Italia, gli ''svantaggi competitivi'' di un ''sistema Paese'' che ''frena'' imprese e cittadini. Illy, pero', non cede al pessimismo perche' - secondo lui - le ''soluzioni sono alla portata della politica, esistono e non sono neanche cosi' complicate e impopolari'', a cominciare da ''un federalismo vero, attuato fino in fondo''. Di segno diverso e' la proposta del presidente della Confindustria veneta, Andrea Riello, che vuole piazzare ''un gazebo permanente davanti al Parlamento, per ricordare la questione della rappresentanza del Nordest'', mentre per l'imprenditore Mario Carraro, promotore del Movimento per il Nordest, ''ogni Regione deve fare il proprio passo e camminare al ritmo che le e' proprio''. In sintonia con Illy e' l'ex presidente di Federmeccanica e candidato in Veneto del Pd, Massimo Calearo, che auspica che il Nordest ''non sia piu' un popolo di protesta ma di proposta''. Di secessione come espediente linguistico ''per attirare l'attenzione'' parla il leader degli industriali trevigiani, Andrea Tomat, per il quale il tema vero e' il federalismo ''da declinare - spiega - con competenze e autonomie molto piu' spinte''. ''La 'questione settentrionale' - dice il Presidente del Veneto, Giancarlo Galan - non e' la secessione. Chiunque andra' al Governo - aggiunge - deve sapere che o otterremo il federalismo o cercheremo altre strade e faremo squadra a Nordest''. Non c'e' invece alcun pericolo secessione per il sen. Roberto Antonione, responsabile esteri di Forza Italia, per il quale ''e' anacronistico parlarne oggi''. Al dibattito arriva anche una voce dal Sud, il commento del governatore della Calabria, Agazio Loiero, che si dice ''totalmente d'accordo'' con Illy e che ammonisce: ''Non si possono dimenticare gli sprechi, ma le Regioni del Sud non possono essere abbandonate al loro destino''

Loiero “Rischio di rivolta”: Se al nord si corre il rischio di una secessione per il sud, senza federalismo fiscale, c'é il rischio di una "rivolta", Lo ha detto il presidente della regione Calabria, Agazio Loiero che questo pomeriggio è intervenuto a Roma ad un dibattito sul federalismo fiscale organizzato dalla Svimez. Dicendosi "totalmente d'accordo" con quanto affermato da Riccardo Illy, presidente della regione Friuli Venezia Giulia che paventa per il nord una deriva secessionista, Loiero ha detto: "pur riconoscendo le tante colpe che le regioni del sud possono avere avuto, a cominciare dagli sprechi, non si possono abbandonare al loro destino; che vogliamo fare - si chiede Loiero - consegnare nelle mani delle mafie una parte del Paese? Se al nord c'é il rischio secessione, al sud - avverte - senza un federalismo equo si scatena la rivolta".
Asimmetria sul federalismo. "C'é una asimmetria di accenti nei leader politici quando affrontano i temi del federalismo". Lo ha sostenuto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, intervenendo a Roma, a Palazzo Marini, al convegno organizzato dallo Svimez sul tema: "Il disegno di legge delega in materia di federalismo fiscale e le regioni del Mezzogiorno". Al dibattito hanno preso parte, tra gli altri,il viceministro per lo Sviluppo economico Sergio D'Antoni e il viceministro per l'Economia, Vincenzo Visco. "Nel Centro-Nord - ha affermato Loiero - espongono i progetti in maniera ampia e articolata per il timore di non essere scavalcati sui temi della necessità di una maggiore autonomia di spesa e di entrate che dovrebbero avere le regioni più dinamiche per rispondere alle sfida della globalizzazione. Al Sud stanno invece silenziosi, preferendo parlare, a volte in maniera generica e fumosa, di progetti "per lo sviluppo del Mezzogiorno" e niente più". In chiave politica, ha sostenuto Loiero, "ciò significa che le Regioni più ricche e le loro rappresentanze partitiche non riconoscono più al Mezzogiorno il divario socio-economico esistente neppure come dato storico". Per il presidente Loiero, nelle regioni settentrionali si registra "una difficoltà crescente a far accettare l'idea che lo sviluppo del Mezzogiorno è una necessità per tutto il Paese e che le politiche regionali a favore delle nostre aree e gli interventi finanziari utilizzati in modo efficiente e responsabile dalle amministrazioni territoriali sono erogati nell'interesse dell'intero paese". Loiero ha quindi reso noto che una verifica effettuata dalla Regione Calabria e dalla Svimez sugli effetti potenziali del disegno di legge sul federalismo fiscale "ha mostrato che la sua applicazione provocherebbe una diversa redistribuzione interregionale della spesa nei settori agricoltura, turismo, attività produttive, istruzione e cultura, commercio, ambiente, tutela del territorio ecc.: i trasferimenti si ridurrebbero al Sud a vantaggio delle regioni del Centro - Nord". Tutto ciò, secondo Loiero, procurerebbe problemi enormi per le regioni più svantaggiate. "La Regione più penalizzata per la riduzione della composizione percentuale dei trasferimenti - ha spiegato Loiero - risulterebbe la Calabria che passerebbe da un valore del 10,5 per cento di tutti i trasferimenti vigenti a un valore del 3,9 per cento dopo l'applicazione del meccanismo inserito nel disegno di legge delega". Loiero ha quindi concluso, affermando che "gli squilibri nord-sud cresceranno nel tempo e che il federalismo fiscale, così come proposto, è la 'costituzionalizzazione' delle disparità storiche esistenti nel Paese e, alla fine, significherà l'incrinatura dello Stato unitario". E di ciò, secondo Loiero, i leader politici devono discutere allo stesso modo al Nord come al Sud.

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

ShinyStat

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti