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Elezioni il 13 e 14 aprile

 

Elezioni: Week end con i big della politica in Calabria, regione in bilico tra Pdl e Pd

27 mar 08 Il Pd mette nel conto anche la possibile 'sconfitta' a Reggio, anche se ha messo in campo alcuni degli esponenti di punta, a cominciare dai due capolista: in Senato l'ex vicecapo della Polizia e 'superprefetto' della città dello Stretto Luigi De Sena, alla Camera il viceministro dell'Interno Marco Minniti, che del partito di Veltroni è il leader in Calabria. Ma gli uomini di Veltroni contano di farcela nelle altre province. A cominciare proprio da Catanzaro, 'patria' del governatore Agazio Loiero: ieri in un'intervista è tornato ad assicurare il suo impegno per il Pd, anche se non ha mai nascosto la delusione perchè nessuno dei suoi è stato candidato. Ed è proprio su questa delusione che il Pdl conta: "Loiero è stato mortificato - è la convinzione dei maggiorenti calabresi del partito di Berlusconi e Fini - Le tensioni con il Pd si faranno sentire...". "Non gli avrà certo fatto piacere anche sentire dal leader del partito di Veltroni in Calabria, il viceministro dell'Interno Marco Minniti, che l'esperienza del suo governo potrà dirsi conclusa nel 2009", nota l''azzurro' Nitto Palma. L'influenza di Loiero sarà determinante per il Pd anche a Vibo Valentia: anche qui si vota alla Provincia, il presidente uscente Ottavio Bruni si era dimesso contando proprio di vedersi assegnare un seggio in Parlamento; rimasto a bocca asciutta, una settimana fa il presidente della Regione lo ha nominato 'sottosegretario'. Nessuno nasconde invece la preoccupazione per quella nuova guerra di 'ndrangheta che negli ultimi giorni a Crotone ha fatto tre morti, una vera e propria 'mattanza': influenzerà, e quanto, la campagna elettorale? ci si chiede nella regione in cui proprio il Pd ha scelto di candidare capolista al Senato l'ex e 'superprefetto' De Sena. "La risposta dello Stato sarà molto forte", ha assicurato ieri Minniti al termine del vertice che ha portato in Calabria anche il 'numero due' della Polizia Nicola Cavaliere: "Sono già operativi 60 tra poliziotti e carabinieri in più che dal primo aprile diventeranno 100. L'obiettivo è rispondere adeguatamente, con il controllo del territorio, alla sfida di quelli che sparano per strada", ha promesso il vice-ministro dell'Interno. Ma la "partita vera", secondo alcuni, si gioca nella provincia di Cosenza, vale il 40% dei voti di tutta la regione. "Quello di Cosenza sarà un risultato importante per assegnare la vittoria", pronostica il senatore uscente Franco Bruno, numero 2 al Senato per il Pd, ex coordinatore regionale della Margherita. Cosenza è la 'sua' città, ad amministrarla è un altro degli uomini di punta del Pd calabrese, Salvatore Perugini, così come del Pd è il presidente della Provincia, l'ex Ds Mario Oliverio. E di Cosenza è anche il capogruppo in Consiglio regionale del partito di Veltroni, l'ex vicepresidente della giunta Loiero, Nicola Adamo. Come pure Mario Maiolo, assessore regionale ai fondi comunitari. Molti dei più grossi Comuni della provincia sono amministrati dal centrosinistra. Ecco perchè nella vittoria il Pd può sperare. Anche se nessuno sottovaluta il 'peso' che nella difficile sfida del Senato può avere uno dei candidati forti del Pdl cosentino, il senatore uscente Antonio Gentile. "La Calabria però non si fida di Berlusconi e del centrodestra - è la convinzione di Bruno -. Se le novità proposte da Veltroni riusciranno a ricostruire la fiducia che i calabresi ci hanno dati alle passate elezioni, in Calabria possiamo vincere". "I calabresi sapranno come votare - ribatte l''avversario' Nitto Palma - Noi siamo confortati nella vittoria: da un nostro sondaggio che ci dà in vantaggio dell'1,5%, dalle tensioni del Pd. Ma la campagna elettorale va fatta tutta, lo sappiamo. La Calabria è una regione importante, gli elettori sanno bene che se il Pdl vince i parlamentari calabresi potranno avere uno specifico peso in ambito governativo". Spina nel fianco, sia per il partito di Veltroni che per il Pdl, potrebbe rivelarsi però l'Udc. La Calabria è una delle regioni sulle quali il partito di Casini punta per sfondare la soglia dell'8 per cento in Senato e conquistare un seggio. Risultato che potrebbe scontare, però, l''abbandono' di alcuni esponenti centristi di punta, come quello dell'ex sottosegretario alle Attività produttive, Giuseppe Galati.

Berlusconi sabato in Calabria. L'On. Silvio Berlusconi arrivera' in Calabria sabato 29 marzo. L'incontro con i giornalisti avverra' a Catanzaro nella sala del teatro Comunale.La conferenza stampa del candidato premier del PDL avra' inizio alle 16.30. La sala sara' aperta dalle 15.30 per consentire alle troupe televisive ed ai fotografi di piazzare la strumentazione necessaria. Al termine della conferenza stampa Silvio Berlusconi andra' a Cosenza dove terra' un comizio nell'ex Piazza Fera.

Villecco (PD) “Sicurezza valore da difendere”. ''Portiamo avanti un progetto Sud, soprattutto alla luce dei terribili fatti di sangue di questi giorni''. A sostenerlo e' stata la senatrice Rosa Villecco Calipari, responsabile Mezzogiorno del PD, intervenendo ad un dibattito a Cosenza. ''Oggi piu' che mai, purtroppo - ha aggiunto Villecco - e' necessario riconfermare l'importanza di difendere il valore della sicurezza. Dobbiamo puntare su quattro potenzialita' per liberare tutto il territorio calabrese e poter ripartire: legalita', sviluppo, funzionamento delle istituzioni ed inclusione sociale. Il principio di legalita' deve sapere attivare un altro principio quello di cittadinanza''. ''Abbiamo bisogno di cittadini attivi e critici - ha detto ancora la senatrice - di cittadini che devono percepire il bene comune come qualcosa di non estraneo, di vicino e di possibile. Per questo ancora una volta la Calabria, deve avere il coraggio di dire, con le parole di Barak Obama, tutti insieme ce la possiamo fare''

Larizza (PS) “Voto socialista garanzaia di civiltà”. Pietro Larizza, capolista al Senato per il Partito Socialista nella circoscrizione Calabria, ha partecipato questo pomeriggio ad un incontro a Rende (Cosenza), organizzato dalla Uil. Presente anche Salvatore Bosco, segretario generale Uil-Pa. Voto inutile quello ai socialisti? Larizza dice che "non solo e' utile, ma e' una garanzia di civilta', liberta', laicita' e democrazia. Gasparri ha riproposto lo stereotipo di "socialisti uguale ladri" in tv. "Non merita un commento", ha detto Larizza. "Io manderei in onda quel pezzo di trasmissione 50 volte al giorno, per farlo vedere ai cittadini. Io ho fatto al massimo un reato di divieto di sosta. Non so lui". Sulle pensioni, Larizza dice che 'parlarne e' solo un modo per catturare voti. Il problema esiste, certo, ma non si risolve con le battute. Si fa un piano in cui si fanno tagli ed interventi. E poi si dice ai cittadini che in 5 anni, con questi mezzi, si riscostruiscono gli equilibri. Non si tratta solo di pensare a sgravi, pure necessari, ma si tratta di dire a produzione e distribuzione che si devono fermare, perche' nella gara tra prezzi e salari, i salari perdono sempre". Duello tv tra Veltroni e Berlusconi: "Se si fa o non si fa, lo considero irrilevante ai fini politici".

Loiero a Veltroni “Impegno su federalismo fiscale” Un impegno per un federalismo fiscale che aiuti e non penalizzi il Sud, è stato sollecitato a Walter Veltroni che domani sarà in Calabria, dal presidente della Regione Agazio Loiero con una lettera aperta che sarà pubblicata da "Gazzetta del Sud". Dopo aver ricordato il difficile momento, Loiero, tra l'altro, ha scritto: "Come Regione abbiamo tentato di procedere puntando prima di tutto a conseguire un più alto livello di trasparenza". Molte "cose buone" sono state fatte, ha ricordato, dalle attività istituzionali contro la 'ndrangheta, alla Stazione unica appaltante, a un Por 2007-2013 che l'Europa ha apprezzato, ma "una quotidianità tragica inghiotte come in un cratere senza fondo tutte queste positività polverizzandole e restituendo al paese un'immagine repulsiva di noi" Loiero, quindi, ha invitato Veltroni a non cadere in questa trappola e, allarmato dall'ipotesi del centrodestra di una legge sul federalismo che favorirebbe le regioni più forti, gli ha sollecitato un impegno in difesa del Sud. Già in base a uno studio di economisti - ha ricordato Loiero - se venisse approvato il testo di legge sul federalismo fiscale del centrosinistra, per la Calabria gli effetti sarebbero mortali: "Figuriamoci - ha concluso Loiero dalle colonne di `Gazzetta del Sud' - cosa avverrebbe se l'ipotesi del centrodestra favorita da questa demonizzazione di massa del Mezzogiorno diventasse legge dello Stato. Credo che l'uomo che, speriamo dal governo, s'accinge a guidare il centrosinistra debba tentare di sciogliere questo difficile nodo"
Il presidente della Giunta Regionale, Agazio Loiero, sarà domani presente alle tre iniziative che Walter Veltroni terrà in Calabria. Il Governatore sarà, in particolare, la mattina a Reggio e poi a Vibo e in serata a Catanzaro, dove in piazza Grimaldi il candidato del Pd alla Presidenza del Consiglio chiuderà la sua prima tappa calabrese. La seconda è,infatti, in programma l'8 aprile prossimo, a Crotone e Cosenza.

Mancini (PS) “Calabria come Iraq”. ''Avevano promesso che avrebbero rivoltato la Calabria come un calzino e invece oggi questa regione assomiglia all'Iraq dove si uccidono le persone in pieno giorno con pallettoni sparati contro le macchine". Così Giacomo Mancini capolista alla Camera dei Deputati del Partito Socialista. "Invece di garantire sicurezza ai calabresi - prosegue il deputato socialista - il Ministero dell'Interno ha perso tempo siglando patti e protocolli che non sortiscono nessun effetto positivo per la vita dei cittadini. La gente ha paura di uscire di casa di mandare i propri figli a scuola". "Le forze dell'ordine che sono encomiabili - sostiene ancora Mancini - non hanno risorse. E molte sono sperperate per pagare la scorta e le auto blu alla casta di politici, magistrati e personaggi vari che non ne hanno alcun bisogno. I calabresi sono stanchi di promesse roboanti che non sono mai mantenute"

Talarico (Udc) “sforzo comune per contrastare la ndrangheta”. ''Il continuo innalzamento del livello di violenza e di barbarie della criminalità organizzata e il conseguente continuo degradamento del livello di civiltà che si riscontra in tutte le province della Calabria richiedono uno sforzo comune di tutte le rappresentanze istituzionali, economiche, politiche e culturali". A sostenerlo, in una nota, é il segretario regionale dell'Udc, Francesco Talarico, candidato alla presidenza della Provincia di Catanzaro. "Pertanto concordo con la volontà espressa dal governatore Loiero - prosegue Talarico - di estendere alla provincia di Crotone le provvidenze di natura preventiva e investigativa proprie del programma 'Calabria sicura', investendo fondi propri della Regione inerenti all'Accordo di programma quadro legalità e sicurezza. Sconcerta altresì come dall'ambito ristretto, e pur sempre esecrabile per la ferocia e per il contesto con cui é avvenuta, la violenza si sia trasferita in stretta successione di tempo per colpire, anche nella provincia di Catanzaro, il mondo imprenditoriale". "Le istituzioni, quindi, alla luce degli ultimi eventi - sostiene ancora Talarico - devono supportare le imprese calabresi nella pre-condizione assoluta della sicurezza, sia nei riguardi della strutture e dei beni industriali, sia per l' incolumità fisica degli imprenditori a rischio. Ribadisco l'impegno dell'Udc di favorire in tutti i modi la salvaguardia della libera iniziativa di impresa che non può prescindere in Calabria da un oculato, trasparente e produttivo utilizzo degli investimenti comunitari di sostegno, anche con l'obiettivo di innalzare il livello quotidiano della legalità"

Valentino (PDL) “Calabria sotto assedio della ndrangheta”. "L'emergenza criminalità non sembra lasciare tregua a questa regione. I drammatici episodi che si stanno succedendo negli ultimi giorni rappresentano un ulteriore sintomo della pervasività della 'ndrangheta che appare in grado di condizionare la vita economica, politica e lo stesso sviluppo della Calabria, una regione sempre piu' sotto assedio". A sostenerlo è il candidato per il Pdl al Senato, Giuseppe Valentino. Valentino giudica "tardiva e insufficiente la risposta dello Stato che continua a rincorrere le emergenze, quando ben altri provvedimenti sarebbero necessari per stroncare l'azione delle cosche". "Ben vengano - ha sostenuto - i vertici e gli incontri istituzionali come quello che ieri si è tenuto a Crotone, ma senza investimenti concreti per sostenere le forze dell'ordine, senza una politica che faccia del ripristino della legalità il suo punto di forza, tali iniziative rimangono mere esercitazioni intellettuali inidonee a conseguire obiettivi. Dal Governo in generale e dal Ministero dell'Interno in particolare, negli ultimi due anni ci si aspettava una presenza più efficace e significativa. Un maggiore investimento in mezzi e uomini in modo da consentire a chi ogni giorno si batte per debellare la criminalità di poter svolgere al meglio il proprio compito". "Niente di tutto questo - ha proseguito Valentino - è avvenuto. Anzi il Governo Prodi ha ridotto di un milione di euro i finanziamenti alle forze dell'ordine con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Gli operatori del settore e la stessa magistratura spesso sono stati, e tuttora sono, costretti ad operare in condizioni limite e con una carenza di risorse che minano il buon esito della loro battaglia per la legalità". "Il programma del Pdl - ha concluso Valentino - pone al centro dell'azione del futuro governo il ripristino di regole e legalità, condizioni basilari per poter immaginare un vero riscatto sociale per questa terra. Un Governo che saprà sostenere con i dovuti investimenti l'azione delle forze dell'ordine per una battaglia che appare fondamentale per ridare speranza alla Calabria".

Forgione (SA) “Gli omicidi pregiudicano serenità elezioni”. ''Gli ulteriori omicidi che hanno insanguinato la Calabria ci portano a chiedere a quanti hanno polemizzato sulla centralita' della lotta alla 'ndrangheta che abbiamo posto con convinzione in questa campagna elettorale che sensazione di se' avrebbe avuto la politica calabrese e che proiezione di se' avrebbe trasmesso se la Commissione antimafia fosse rimasta estranea a questa capacita' di analisi prodotta sulla pervicacita' e la pericolosita' di questa organizzazione criminale con una recrudescenza che da anni non raggiungeva questi livelli''. E' quanto ha affermato il presidente della commissione antimafia e capolista al Senato de La Sinistra Arcobaleno, Francesco Forgione. ''Non e' piu' il tempo delle ipocrisie - ha aggiunto - ci spieghino quali affari leciti e illeciti si nascondono dietro questo governo della mafia che si estende nel crotonese da Papanice a Isola capo Rizzuto? Al vice ministro all'Interno Marco Minniti diciamo va bene il controllo del territorio con interventi straordinari, ma attenti al tenere semplicemente i 'pannicelli caldi'''. ''Come mai - ha sostenuto Forgione - dal 2004 al 2006 la provincia di Crotone si e' collocata agli ultimi posti per la confisca e il sequestro di beni alle famiglie mafiose? Perche' i patrimoni dell'organizzazione che estende i propri rami nel nord con proiezioni in altri continenti non vengono aggrediti sistematicamente? Non possiamo vedere bene quando la 'ndrangheta insanguina le strade e tenere gli occhi chiusi quando tesse i rapporti tra politica e imprenditoria. Quando sta accadendo, la violenza e il sangue di questi giorni pregiudicano la serenita' democratica di questa campagna elettorale''. ''La relazione della commissione nazionale antimafia - ha proseguito Forgione - non e' un atto di ecumenismo: servono scelte di coerenza''. ''Non si puo' sposare quella battaglia e quella analisi - ha concluso - per poi condividere le scelte del proprio partito quando questo candida capolista alla Camera un condannato a cinque anni per favoreggiamento come l'ex presidente della Regione Sicilia, e altrettanto si fa in Calabria con un uomo di Cuffaro quale e' Naro. La scissione tra la semplice enunciazione e la vera trasparenza politica deve essere superata, non basta la repressione per sconfiggere la 'ndrangheta''
"Sull'omicidio consumato lungo la Statale 280 all'altezza di Vena di Maida occorre fare piena luce partendo dalle attività dell'imprenditore Antonio Longo". E' quanto afferma in una nota il presidente della commissione nazionale antimafia e capolista al Senato de "La Sinistra - L'Arcobaleno", Francesco Forgione. "Quello dell'approfondimento è un compito della magistratura e delle forze di polizia - afferma Forgione - ma in questo momento delicato occorre fare attenzione ai messaggi che si mandano. Una cosa non si può fare: lasciare trapelare che l'unica strada è assoggettarsi al sistema altrimenti il prezzo che si paga è la vita. Se fosse passata questa lettura, in Sicilia non ci sarebbe stata la ribellione dei commercianti dopo l'uccisione di Libero Grassi, così come non ci sarebbe stata la nascita di decine di associazioni che hanno resistito e agito contro i soprusi. Serve fermezza - aggiunge il presidente della commissione nazionale antimafia - e tempi rapidi di risposta da parte della magistratura. L'appello che dobbiamo lanciare sempre più forte è quello di denunciare ogni forma di condizionamento mafioso ed estorsivo. Lo Stato - conclude Forgiane - deve essere coerente con le proprie responsabilità".

Napoli (PDL) “Contro la ndrangheta fermezza”. Per combattere la 'ndrangheta ''non servono proclami, tanto meno false ed inadeguate strategie di contrasto; occorre agire con decisione, fermezza, capacita' investigativa, risorse umane e finanziarie adeguate alla gravita' della situazione nonche' con norme legislative utili a garantire la certezza dell'espiazione della pena''. A sostenerlo e' stata Angela Napoli (An), componente la Commissione antimafia, dopo gli ultimi due delitti compiuti oggi in Calabria. ''Solo cosi' - ha aggiunto - lo Stato puo' riacquistare il suo primato e ridare ai cittadini sicurezza e fiducia''. ''A che cosa sono serviti - si e' chiesta la parlamentare - i patti per la sicurezza ed i numerosi incontri istituzionali? A che cosa sono serviti il potenziamento dei controlli in alcune parti del territorio, se questi hanno finito con lo sguarnire altre postazioni? L'attuale Governo nazionale, con il suo ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ha messo in ginocchio il settore sicurezza: cospicua detrazione dei finanziamenti, vuoti proclami, impegni disattesi e mancato riconoscimento del lavoro svolto, con grandi difficolta', pericoli e sacrificio dalle forze dell'ordine e dai magistrati''. ''La relazione sulla 'ndrangheta approvata all'unanimita' dalla Commissione - ha sostenuto Angela Napoli - ha suscitato in alcuni qualche negativa reazione, come se la presentazione della potenzialita' e della pericolosita' della 'ndrangheta volesse creare una sorta di criminalizzazione dell'intera societa' calabrese. In questi giorni, purtroppo, la Calabria e' costretta a vivere nel terrore: cinque omicidi in cinque giorni, una bimba di soli cinque anni in coma, due donne ferite sono la dimostrazione di una 'mattanza' in atto che certamente e' destinata a creare ulteriori fiumi di sangue''. ''E' sempre stato mio convincimento - ha concluso - che l'arresto dei capi storici della 'ndrangheta avrebbe dovuto comportare una maggiore attenzione sulla capacita' rigenerativa di questa organizzazione criminale e quindi su coloro che, in modo spregiudicato, intendono impadronirsi del territorio, del primato nei traffici illeciti e dell'accaparramento degli ingenti finanziamenti pubblici. Questa attenzione e' mancata: il caso Calabria e' stato trascurato, salvo a riaffiorare a causa dello spargimento di sangue di fronte al quale non si puo' rimanere impassibili''.

Occhiuto (Udc) “Gli economisti si occupino del Sud”. "L'autorevole sollecitazione di alcuni economisti (tra cui Boeri, Ichino, Polo) che animano il sito internet La Voce.info rivolta alla politica perché si occupi di mafia e Mezzogiorno è assolutamente da prendere in considerazione". A sostenerlo è Roberto Occhiuto, candidato alla Camera per l'Unione di centro. "A mio avviso - ha aggiunto - si tratta di una sollecitazione quanto mai opportuna e mi auguro possa contribuire a rimettere la questione delle aree economicamente svantaggiate del Sud nel dibattito politico nazionale. Oggi assistiamo a una contraddizione preoccupante nei due partiti che, erroneamente, si ritengono autosufficienti nell'organizzazione del consenso e a farne le spese è proprio il Sud e soprattutto le aree economicamente svantaggiate come la Calabria. Da un lato, infatti, la Lega con i suoi appelli a trattenere il 90% della fiscalità nei territori da cui origina é, e lo sarà sempre più, condizionante per l'aggregazione capeggiata da Berlusconi che, inevitabilmente, premierà il Nord a scapito del Sud; dall'altro, la spasmodica ricerca di consenso nelle aree del Nord da parte del Pd, induce Veltroni a parlare del Mezzogiorno con toni sommessi". "Proprio l'aver incluso, il Pdl e il Pd, tutto e il contrario di tutto al loro interno, privandosi di una proposta programmatica omogenea - ha concluso Occhiuto - impedisce che si discuta del Mezzogiorno come di una grande battaglia di democrazia che il Paese, nella sua interessa, ha urgenza di affrontare con coerenza, coraggio e determinazione"

Laratta (PD) “Centrodestra tollerante sulle candidature”. "Nel centrodestra meridionale, vi è troppa tolleranza verso uomini, fatti e atteggiamenti ai limiti della legalità e, in qualche caso, anche oltre l'illegalità. In Calabria, come in altre regioni meridionali, la scelta di campo delle forze politiche deve essere netta ed inequivocabile: no alla mafia, no alla criminalità, no a candidati 'sospetti'". A sostenerlo, in una nota, è il deputato del PD, Franco Laratta. "Il Pd ha fatto scelte chiare - prosegue Laratta - ha chiuso la porta in faccia a candidati non proprio trasparenti, ha deciso di impedire ogni 'contatto' con quella zona grigia che porta al crimine. Notiamo invece una certa 'rassegnazione al coinvolgimento' in altri partiti; vediamo anche candidature che hanno suscitato dubbi e sospetti. Questo non è accettabile in nessuna parte, soprattutto in Calabria dove la criminalità organizzata e la mafia tengono in ostaggio una popolazione onesta,civilissima, laboriosa che non vuole accettare l'equazione 'calabria uguale mafia'". "La politica non solo non deve farsi coinvolgere in azioni criminali - sostiene ancora Laratta - ma deve sfidare la mafia, deve chiaramente e apertamente rifiutare i voti dei mafiosi, deve essere trasparente e pulita nel combattere qualsiasi forma di illegalità e criminalita"

Pittelli (Pdl) “Laratta pensi alla Regione”: ''Che Laratta pensi alla Regione Calabria con un occhio rivolto costantemente a quanto e' successo nel corso dei tre anni di governo del centrosinistra. Tacendo, tacendo di altro''. Lo afferma il senatore Giancarlo Piattelli coordinatore di Forza Italia commentando le affermazioni dell'onorevole Franco Laratta che ha sostenuto che ''nel centro-destra meridionale, vi e' troppa tolleranza verso uomini, fatti e atteggiamenti ai limiti della legalita', e in qualche caso anche oltre l'illegalita'''. Pittelli non crede che ''la campagna elettorale abbia necessita' di spunti con i quali si tenta di spostare l'attenzione sui problemi inesistenti perdendo di vista gli effetti e gravi problemi in cui la Calabria versa e le condizioni nelle quali la criminalita' organizzata con la collusione di pezzi della politica l'hanno ridotta''.

Magarò (PS) “PD e PDL si sono dimenticati del Sud”. "Nella campagna elettorale condotta dai partiti più celebrati dalle televisioni e dai giornali, Alitalia e Malpensa sembrano essere gli argomenti preponderanti. L'ennesima conferma del fatto che Pd e Pdl sono partiti proiettati verso la tutela del nord del Paese". E' quanto afferma, in una nota, Salvatore Magarò, consigliere regionale della Calabria e candidato alla Camera dei Deputati per il Partito Socialista. "Accendono i loro riflettori sul Mezzogiorno - prosegue Magarò - soltanto quando, frettolosamente, cercano di accaparrarsi voti. Ma fondamentalmente delle regioni del sud sanno poco e poco si curano. Per il Partito Socialista è vero il contrario. I più grandi meridionalisti della storia sono stati socialisti e non a caso le liste socialiste del sud sono composte da uomini del sud, da persone che vivono e conoscono i problemi del mezzogiorno e che sapranno adeguatamente rappresentarli ed affrontarli se l'elettorato li premierà con il voto"

N. Oliverio (PD) “Valorizzare prodotti tipici”: "La vicende che in questi giorni stanno drammaticamente condizionando la produzione e la commercializzazione della mozzarella di bufala evidenziano la necessità di mettere in piedi un sistema concreto ed efficace capace di difendere e valorizzare il made in Italy a cominciare dalle produzioni tipiche di cui la Calabria è oltremodo ricca". Lo ha detto il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, conversando con i giornalisti, a Catanzaro, a margine di alcune iniziative di presentazione della prima tappa calabresi del leader del partito e candidato premier Walter Veltroni, che domani sarà a Reggio Calabria, Vibo Valentia ed in serata, alle 19, nel capoluogo di regione. "Per un serio rilancio dell'economia della nostra regione - ha aggiunto Oliverio - è senza ombra di dubbio indispensabile far conquistare ai nostri prodotti, dell'agricoltura e della tradizione gastronomica in genere, ampie fette di mercato nel Paese ed all'estero. Un lavoro di promozione è stato già messo in campo in diverse parti del mondo, ultimo il Giappone, dove su iniziativa dell'assessorato regionale all'Agricoltura, il nostro stand ha ottenuto consensi e risultati". "A tutto questo, però - ha detto ancora Oliverio - vanno aggiunti interventi di difesa delle produzioni tipiche, dei prodotti dop e di tutti quelli registrati e vanno inoltre aiutati altri comparti a compiere quel salto di qualità necessario per essere protagonisti nel mercato. In questo settore ancora oggi molte potenzialità restano inespresse e molti imprenditori e commercianti non trovano il sostegno necessario per intraprendere, con successo, la strada giusta per l'affermazione. Il Partito Democratico, quindi, fotografando questa realtà, vuole impegnarsi a rappresentare tutti questi interessi dando vita a tutte quelle iniziative indispensabili per una vera promozione ed affermazione del made in Italy"

Galati (PDL) “Alitalia resti italiana”. "Alitalia resti italiana. E' stata, e certamente potrà tornare ad esserlo se l'interesse di un gruppo di imprenditori italiani responsabili, capaci e pronti ad affrontare una sfida importante, sapranno prendere le redini del vettore nazionale, salvaguardando i lavoratori che rappresentano uno straordinario valore professionale e umano". A sostenerlo è il deputato Giuseppe Galati, candidato in Calabria nelle liste del Popolo delle Libertà. "Mi chiedo - continua Galati - come possa un paese a forte vocazione turistica come l'Italia (turismo che è uno dei volani della nostra economia) rinunciare ad una propria compagnia di bandiera. Se penso che in America, dopo l'11 settembre e il conseguente crollo delle compagnie americane, nonostante Air France abbia cercato in ogni modo di fare campagna acquisti, il Presidente Bush ha sostenuto e investito con soldi pubblici le compagnie aeree di bandiera e come fosse irrinunciabile per un paese ad al altissima vocazione turistica come l'America, non avere una compagnia aerea". "Come può - conclude Galati - una classe politica e di governo, che dovrebbe avere a cuore il lavoro di migliaia di persone e lo sviluppo del futuro del turismo e delle aziende nazionali ad esso legate, mancare di una lungimirante visione politica?".

Morrone (Udeur) “Accelerare processo di vendita Alitalia”: "La questione Alitalia si fa ogni giorno più grave. La Compagnia, come è evidente e come ha affermato anche il Ministro dell'Economia, non potrà sopravvivere a lungo in queste condizioni e, dunque, si deve accelerare al massimo il processo di vendita". A sostenerlo, in una nota, è il deputato dell'Udeur Ennio Morrone. "Certo non è possibile cedere Alitalia a un prezzo ingiusto - prosegue Morrone - e non si possono sacrificare posti lavoro come se nulla fosse. Tuttavia, se ci si impunta sperando di poter rinunciare a ogni sacrificio e convinti che tanto una soluzione si troverà, si rischia grosso. Oltre che profondamente dannosi per il bilancio pubblico, infatti, eventuali aiuti di Stato all'Alitalia sono oggi impensabili viste le rigide regole sulla concorrenza poste dall'Europa e, dunque, l'ipotesi di fallimento della Compagnia non è poi così remota". "Una tale eventualità, ovviamente, - conclude Morrone - oltre a rappresentare un forte pregiudizio per gli azionisti privati e per lo Stato, comporterebbe la perdita del lavoro per tutti i dipendenti di Alitalia. Credo, dunque, che tutti debbano essere disposti a fare un passo indietro per scongiurare tale eventualità".

Bianchi (PD) “Sulla ss106 decisione positiva”. "Il Governo ha mantenuto gli impegni presi per il miglioramento della viabilità sulla statale 106 in Calabria". Lo ha affermato la parlamentare del Pd Dorina Bianchi, candidata al Senato in Calabria, commentando la notizia del finanziamento, approvato oggi, del Cipe che prevede l'erogazione di oltre 540 milioni di euro per il finanziamento del megalotto 3 della strada statale 106 Jonica. "Il sottosegretario alle Infrastrutture Luigi Meduri - ha sostenuto Bianchi - nel corso di un incontro tenutosi a Crotone nei giorni scorsi aveva già annunciato il finanziamento. Oggi che la notizia è ufficiale non possiamo non plaudire all'azione messa in campo dal Governo che contribuirà decisamente a migliorare la viabilità e lo sviluppo dell'intera regione". "Quella messa in campo dal Governo - ha sostenuto Bianchi - é un'opera di civiltà volta a dare slancio economico alla Calabria e a garantire maggiori condizioni per quanto riguarda la sicurezza stradale".

Iovane e Forgione (SA) “Porto di Gioia occasione da non sprecare”. "Il porto di Gioia Tauro rappresenta un'occasione che non può essere sprecata per la Calabria e l'intero sistema Italia". E' quanto affermano, in una nota congiunta, Nuccio Iovene e Francesco Forgione, candidati rispettivamente alla Camera e al Senato per la lista Sinistra l'Arcobaleno. "Il protocollo d'intesa per il Piano di sviluppo firmato dal Commissario straordinario del governo e le rappresentanze sindacali di Cgil-Cisl-Uil-Ugl - proseguono Iovene e Forgione - é un ottimo strumento per la valorizzazione di questa struttura. Perciò, rifiutiamo con forza il ricatto della Contship, che subito dopo la firma del documento ha minacciato di lasciare Gioia Tauro per Tangeri, ed esprimiamo il nostro giudizio positivo sull'accordo, che pone le basi per uno sviluppo dell'area nel rispetto della legalità e nel rifiuto delle logiche della criminalità organizzata". "Il porto può rappresentare il cuore dello sviluppo meridionale - prosegue il comunicato - il centro di collegamento tra il sud e il nord dell'Europa. Le sue straordinarie potenzialità di crescita sono testimoniate dai dati sulla sua attività: primo in classifica in Italia e nel Mediterraneo, quinto in Europa. Tuttavia, l'organizzazione e la gestione della struttura contengono anche elementi di inefficienza. L'incapacità della struttura di costituire la base per un aumento consistente dell'occupazione nell'area retroportuale è un punto di debolezza che il Protocollo si propone di eliminare, integrando l'attività del porto con 'la modalita' ferroviaria e aereà". "Il documento - proseguono Iovene e Forgione - si propone anche di superare 'l'attuale frammentazione delle competenzé istituendo una 'Governance Unitaria' che si assume il compito di 'guidare i processi di sviluppo' (Art.2). E propone 'la sottoscrizione di un Patto per la sicurezza e la legalita' tra le istituzioni nazionali, regionali, gli enti locali, le forze dell'ordine, le forze sindacali ed imprenditoriali (Art. 4)' per ostacolare le infiltrazioni mafiose. Questi obiettivi - lo sviluppo di una cultura della legalità, assicurazione di uno crescita sana - appartengono al nostro patrimonio culturale e politico e non esitiamo perciò a dare la nostra positiva valutazione. Il protocollo è infatti uno strumento importante per garantire lo sviluppo della nostra regione, ed è necessario che non rimanga lettera morta".

Callipo “A Sud situazione esplosiva”. "Le riflessioni e i suggerimenti alla politica sul Mezzogiorno, da parte di Confindustria e Cgil, Cisl e Uil sono motivo di incoraggiamento", ma senza interventi da parte delle istituzioni "la situazione diverrà esplosiva". A sostenerlo é l'imprenditore Filippo Callipo. "E' chiaro - ha sostenuto - che se le istituzioni nazionali, ad iniziare dalla Presidenza della Repubblica, e da chi ha responsabilità politiche apicali, non si rendono conto del degrado inquietante in cui oggi versano regioni come la Calabria tartassate da tante emergenze (criminalità, malasanità, assenza di sviluppo, fuga dei giovani, povertà dilagante) e non assumono, in fretta, provvedimenti di controllo sui flussi finanziari pubblici e altri tesi a ripristinare condizioni di normale vivibilità, la situazione diverrà esplosiva". "Vivere o fare impresa oggi in Calabria, improntando le nostre azioni alla legalità ed al rispetto delle regole del mercato - ha concluso Callipo - è un'azione eroica. Molto positivo è, inoltre, che nell'elenco delle cose da farsi, indicato dalle forze sociali, al primo posto vi sia la legalità, che significa, sì, controllo sistematico del territorio, ma anche buona politica, buone leggi, valorizzazione dei talenti e non, come accade in Calabria, delle affiliazioni partitiche".

Provinciali

Citton (PD) a Veltroni “A Vibo impedite scelte importanti”. "Caro Walter, ti scrivo perché la difficile realtà sociale ed economica della nostra provincia, la presenza di una delle mafie più forti della regione con legami e interessi a livello nazionale ed internazionale, i casi di malasanità che si sono verificati in questa realtà e i ritardi negli interventi del post-alluvione a Bivona e Vibo Marina avrebbero richiesto scelte nuove e trasparenti". E' quanto afferma Barbara Citton, candidata alla presidenza della Provincia di Vibo Valentia per la Sinistra Arcobaleno, in una lettera aperta a Walter Veltroni alla vigilia della visita in Calabria del candidato premier del PD. "Il tuo candidato alla presidenza della Provincia - sostiene Citton - si presenta con 11 liste, formate in base alle aggregazioni correntizie e personali dei vari esponenti locali del PD. Poco è mancato che le liste divenissero 12, grazie all'apporto dell'Udc. Una scelta così becera che butta un'ombra perfino sulla tua stessa immagine di rinnovatore e riformista. E per realizzare questa convivenza forzata tra gruppi rivali in lotta per il potere, non si è avuto scrupolo di stracciare anche un accordo politico di rinnovamento e cambiamento con la Sinistra Arcobaleno firmato e sottoscritto poche ore prima dai vertici regionali del tuo partito". "Noi come Sinistra Arcobaleno - sostiene ancora Citton - su questa strada eravamo disposti a lavorare insieme a te e al tuo partito. Il PD calabrese invece ha scelto diversamente. Caro Walter sarai qui a Vibo Valentia domani pomeriggio e spero, con la schiettezza che ti contraddistingue, che voglia esprimere il tuo pensiero su questa situazione. Capisci bene che una risposta reticente o poco chiara, non penso nemmeno che tu possa non rispondere, getterebbe il sospetto che quel che si dice al centro, non si concretizza in periferia. Quell'opinione pubblica che ha fiducia in te non può pensare che il nuovo modo di far politica si possa bloccare davanti a pochi notabili locali". "Noi che con sofferenza viviamo questa realtà degradata - conclude la candidata della Sinistra Arcobaleno - possiamo dirti con certezza che sotto un'apparente rassegnazione c'é un'indignazione così forte, una voglia di cambiare così determinata, che basta un segnale chiaro ed inequivocabile per trasformare questa tendenza in un'ondata positiva di cambiamento che richiede scelte coraggiose e conseguenti".

 

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