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Elezioni il 13 e 14 aprile

 

Elezioni. Secondo i sondaggi pareggio al Senato. Plemica Socialisti-Gasparri

26 mar 08 Il problema della Pdl e' il Senato, dove, secondo un sondaggio Ipr Marketing per Repubblica, il popolo delle liberta' non supererebbe i 160 seggi , contro i 155 che toccherebbero alle opposizioni senza contare i senatori a vita. Il problema quindi, resta sempre l'incognita di Palazzo Madama, come e' avvenuto per il governo di Romano Prodi, che proprio al Senato e' caduto. Lo studio, eseguito sul voto per Palazzo Madama, mette insieme una serie di sondaggi a livello nazionale (realizzati in marzo),con alcuni 'focus' sulle regioni in bilico. Lo scenario piu' favorevole al Pdl assegna al partito del Cavaliere, piu' Lega e Mpa, 160 seggi e scommette su una vittoria del Pdl in regioni in bilico come Piemonte, Liguria, Lazio, Puglia, Calabria e Sardegna. Il Pd vincerebbe in una sola regione in bilico, l'Abruzzo, e prevede per Veltroni e Idv 123 seggi. La Sinistra Arcobaleno prende seggi in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania e Puglia, per un totale di 18 seggi. L'Udc prende seggi in Veneto, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia: 14 seggi in tutto. Un'altra ipotesi vede al Pdl+Lega+Mpa 154 seggi, con il Pdl che conquista Piemonte, Liguria, Puglia, Calabria e Sardegna. Il Pd e l'Idv conquistano 130 seggi e vincono in regioni a rischio come Lazio e Abruzzo. La SA prende seggi in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania e Puglia: totale, 18 seggi. L'Udc ottiene 13 seggi in Veneto, Marche, Lazio, Abruzzo Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Il PD riduce il distacco. In quest'ultima settimana il Partito democratico guadagna mezzo punto sul Popolo della Liberta', tanto che il distacco tra i due partiti e' dell' 8,5%. Sono i dati del sondaggio commissionato da Sky Tg24 a Demoskopea per valutare settimanalmente le intenzioni di voto in vista delle elezioni politiche di aprile. Il Pd si attesta al 37,5% (con il 2,5% dell'Idv), con uno 0,5% rispetto alla scorsa settimana. Pdl, Lega e Mpa raggiungono sempre il 46% (Pdl: 40%; Lega: 5,5% e Mpa 0,5%). All'interno dello schieramento del centrodestra il Pdl perde lo 0,5% conquistato dalla Lega. Sempre in base al sondaggio, l'Unione di centro risulta stabile al 6%. In calo la Sinistra l'Arcobaleno che si attesta al 7% (la scorsa settimana era al 7,5%) come La Destra che passa dal 2,5% al 2%. In crescita i Socialisti che dallo 0.5% dei consensi otterrebbero l'1%. Secondo il sondaggio Dinamiche (ex Nexus)diffuso da Affaritaliani.it, invece sono sette i punti di vantaggio per il Pdl rispetto al partito di Veltroni.Il polo Pdl-Lega-Mpa si attesta al 44,1 per cento, mentre la coalizione Pd-Idv e' attorno al 37 per cento. Tra le singole formazioni politiche, il Popolo della liberta' e' al 38,1 per cento, la Lega Nord al 5,5 e l'Mpa allo 0,5. Il Partito democratico e' al 33,3 per cento e l'Italia dei valori al 3,5. L'Unione di centro di Casini raggiunge il 6,3 per cento, la Sinistra arcobaleno il 7,5 e La Destra il 2.

Laganà (PS) “No al tentativo della ndrangheta di ipotecare lo sviluppo della Calabria”. ''Dopo l'ultimo omicidio dell'imprenditore Antonio Longo appare chiaro il messaggio fortemente minaccioso della criminalita' organizzata. La 'ndrangheta sente il bisogno di riaffermare il proprio controllo su tutto il territorio regionale e lo fa senza alcuna distinzione''. E' quanto afferma il deputato Maria Grazia Lagana' Fortugno componente della Commissione parlamentare antimafia. ''Numerose azioni delittuose gravi si susseguono in Calabria da alcuni giorni - prosegue la parlamentare - e bisogna domandarsi il perche' di questa recrudescenza criminale. La minaccia e' rivolta a tutti, quasi a voler significare che in Calabria non e' possibile alcun tentativo di cambiamento. Si tenta di mettere una grave ipoteca a uno sviluppo ordinato e corretto della societa' calabrese. Si tenta di imporre, attraverso i piu' efferati delitti, la cultura mafiosa''. Per Lagana' ''si vuole passare al controllo di tutti i fenomeni che si muovono sul territorio calabrese. Bisogna a tutti i costi interrompere questa escalation della criminalita'. Bisogna reagire e diffondere una cultura diversa di legalita' e di rispetto delle leggi dello Stato e del vivere comune. Non c'e' dubbio che l'alleanza di molte forze, delle forze politiche, delle imprese e del sindacato, insieme alle forze dell'ordine e alla magistratura, possono fare molto in termini di azione di contrasto. Ma e' necessario che le strutture dello Stato siano presenti e vigilino sul territorio''

PS “Il PD ha mortificato Cosenza”. ''Capiamo la difficolta' del PD cosentino nel fare campagna elettorale per una lista nella quale non e' inserito nessun candidato della citta' di Cosenza, e per questo consigliamo ai dirigenti di quel partito di non utilizzare argomenti che complicano la loro gia' difficile impresa- cosi' il gruppo del partito Socialista al Comune di Cosenza. E, infatti- hanno continuato i consiglieri del gruppo del partito Socialista al Comune di Cosenza- se il PD cita i sondaggi per tentare di dissuadere i cosentini a votare per il Partito Socialista dovrebbe ricordare che quegli stessi sondaggi dicono che Veltroni ha gia' perso e quindi rendono inutile il voto al PD. Il risultato delle elezioni- hanno proseguito i consiglieri del gruppo del partito Socialista al Comune di Cosenza- lo decidono gli elettori con il loro voto il 13 e 14 aprile. Oggi l'unica cosa certa e' che il PD ha mortificato Cosenza non inserendo in lista nessun cosentino. L'unico partito che ha dato a Cosenza l'importanza che merita e' il Partito Socialista che ha indicato Giacomo Mancini come capolista alla Camera dei Deputati. E' per questo- hanno concluso i consiglieri del gruppo del partito Socialista al Comune di Cosenza che ogni giorno che passa diventa sempre piu' evidente che per dare alla nostra citta' una voce in parlamento l'unico voto utile per i cosentini e' quello dato a Giacomo Mancini''.

Vilelcco (PD) “Lotta alla mafià priorità nazionale”: "E' chiaro e limpido il messaggio che dalla Sicilia Walter Veltroni lancia all'Italia: la lotta a tutte le mafie e' una priorita' nazionale". Lo afferma Rosa Vilecco Calipari, responsabile per il Mezzogiorno del Pd, componente della Commissione antimafia e candidata alla Camera in Calabria. "A differenza di quanto e' accaduto nel passato non ci sara' mai un ministro del Partito Democratico pronto a 'convivere con la mafia'. "Il riscatto del Sud - prosegue l'esponente democratica - passa dalla presa di coscienza che non ci sara' sviluppo senza legalita' e, da parte nostra, e' forte l'impegno a sostenere quella 'societa' responsabile' di cui ha parlato Don Luigi Ciotti. Per queste ragioni - conclude Rosa Vilecco Calipari - la certezza della pena e il mantenimento del 41 bis sono punti fondamentali del nostro programma di governo".

Laratta (PD) “Mafia nemico principale”. ''Tra morti ammazzati e nuove faide di mafia in Calabria, la nostra preoccupazione e enorme. Ma siamo certi che lo stato sapra' e dovra' rispondere duramente. E' pero' necessario che esploda l'indignazione della gente, dei giovani, della societa' civile. La mafia e' il nostro nemico principale. Ma la Calabria sapra' batterla definitivamente''. Lo afferma l'on.Franco Laratta. ''Un altro episodio desta grande preoccupazione. Riguarda i giovani di 'Adesso ammazzateci tutti'.Il 24 marzo 2008, intorno alle 19 il sito Internet - dice Laratta - del movimento antimafia ''E adesso ammazzateci tutti' e' andato in tilt. Illeggibile la prima pagina, scomparsi i link alle rubriche: qualcuno e' riuscito a penetrare nel server del sito, introducendo un vero e proprio virus, con l'ordine di replicare precise istruzioni.Aldo Pecora e alcuni giovani del movimento calabrese, nato a Locri dopo l'omicidio di Francesco Fortugno, vicepresidente del consiglio regionale calabrese, si sono subito accorti che stava accadendo qualcosa di strano . Ma un altro episodio dei giorni scorsi risulta assai inquietante. Abbiamo avuto notizia che Aldo Pecora e' rimasto vittima di un incidente stradale sulla Salerno-Reggio Calabria avvenuto agli inizi di marzo, per il quale sono in corso delle indagini. Nell'occasione, Pecora viaggiava a bordo di un'utilitaria, insieme a Rosanna Scopelliti, figlia del giudice Antonino Scopelliti - ucciso dalla criminalita' organizzata nel 1991 - e membro di ''E adesso ammazzateci tutti''. Diretti a Roma dalla locride, i due si sono visti tagliare la strada piu' volte da un automobile, prima di finire contro un guardrail e successivamente in un ospedale della Campania. Il conducente non ha prestato soccorso ed e' fuggito, per fortuna identificato dalla polizia stradale. Atti del genere dimostrano che chi lotta per la Giustizia e' sempre in pericolo. Ma a Pecora e a Rosanna Scopelliti, insieme agli altri giovani dei movimenti antimafia calabresi, deve giungere forte la solidarieta' e il sostegno della Calabria che vuole reagire, lottare e sconfiggere questo cancro che sta mettendo in ginocchio la nostra terra. Ma che non potra' e non dovra' mai vincere''

Buttiglione (UDC) “In Calabria serve una rivoluzione cristiana”: ''Bisogna lanciare un appello per una rivoluzione cristiana di cui la Calabria ha bisogno e intervenire a sostegno delle famiglie. Oggi lavorando onestamente e' difficile mantenere una famiglia con tre bambini si scivola facilmente sotto la soglia di poverta'''. Lo ha detto il presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione, parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine di una manifestazione elettorale del partito. ''Dobbiamo prendere in mano con energia questo tema - ha aggiunto Buttiglione - noi abbiamo fatto una proposta, cento euro al mese per ogni bambino e per i piu' poveri di piu', fino a trecento. E' un grande impegno ma e' la vera, grande spesa sociale di cui l'Italia ha bisogno''. Per il presidente dell'Udc ''i giovani sono demoralizzati, sono convinti che non si trova un lavoro se non si ha una pedata nel sedere data da uno dei potenti. Invece bisogna dire loro che devono lavorare per migliorare se stessi e che il merito nella vita paga. E' necessario che tornino ad avere significato parole come autorita', merito, dovere. Bisogna ricostruire un senso di comunita' e una politica democratica che blocchi la forza dei clan camorristici, della 'ndrangheta che restituisca limpidezza e senso alla nostra vita associata''
Determinazione contro la mafia. ''Il nostro impegno e' quello di rafforzare, appoggiare e sostenere l'azione delle forze dell'ordine, carabinieri, polizia e magistratura per colpire la 'ndrangheta con la stessa determinazione con la quale a suo tempo si e' affrontata la mafia siciliana''. Lo ha detto il presidente dell'Udc Rocco Buttiglione parlando con i giornalisti a margine di una manifestazione elettorale del partito a Catanzaro. ''C'e' poi il problema - ha aggiunto Buttiglione - di una politica che ripristini il senso della legalita', concetto che va molto oltre la semplice lotta alla criminalita' organizzata. Assieme a questo c'e' una nuova moralita' da portare nella politica. Oggi la gente e' convinta che la politica sia immorale e non ha tutti i torti''.
Veltroni pensi ai rifiuti. ''Veltroni non si e' dato la pena di andare a vedere quali sono i risultati dell'azione di Governo di Cuffaro. La Sicilia e' cresciuta mentre l'immondizia sta per le strade di Napoli e non di quelle di Palermo''. Lo ha detto Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc, commentando a Catanzaro le dichiarazioni del candidato leader del PD in Sicilia. ''C'e' poco da commentare - ha aggiunto Buttiglione - lo faranno gli elettori siciliani, gli stessi che sono convinti, come me, che Cuffaro sia innocente e che abbia governato bene. Si occupi Veltroni piu' dei danni che ha fatto il governo di Bassolino in Campania e meno di insegnare ai siciliani di cosa devono pensare di Cuffaro''.

Bruno (PD) “Bene adesione di Tiberi”. 'L'adesione del consigliere circoscrizionale di Cosenza Antonio Tiberi al PD e' segno di un grande partito plurale''. E' quanto affermato il senatore Franco Bruno, secondo quanto riporta una nota, a margine di un incontro con alcuni operatori del mondo dell'associazionismo cattolico. ''E' con particolare soddisfazione ed orgoglio che abbiamo accolto l'adesione al Partito Democratico del dott. Antonio Tiberi. Con la sua scelta Tiberi, gia' candidato alla presidenza della terza circoscrizione di Cosenza, esemplifica plasticamente il corso nuovo del PD fatto da un giusto mix tra dirigenti radicati e il contributo, da protagonisti, che puo' e deve arrivare da nuove energie appartenenti alla societa' e al mondo delle professioni''. ''Sono proprio adesioni come quella del consigliere circoscrizionale Tiberi - prosegue Bruno - personalita' significativamente apprezzata nel mondo del volontariato e del cattolicesimo impegnato, il segno concreto della costruzione di un grande partito plurale, aperto e moderno che puo' realmente aiutare istituzioni e comunita' lungo il cammino dello sviluppo e dell'avanzamento civile''

Mancini “Grave oltraggio di Gasparri”: "Maurizio Gasparri ha oltraggiato la storia dei socialisti affermando ripetutamente che i socialisti sono ladri e che la storia del Partito Socialista e' una storia di farabutti". Cosi' Giacomo Mancini, capolista del Partito Socialista, facendo riferimento alle dichiarazioni dell'esponente del Pdl durante la trasmissione televisiva "Voto di scambio" su di una tv locale. "Le parole di Gasparri - aggiunge il deputato socialista - sono di una gravita' inaudita e offendono milioni di donne e uomini che hanno creduto e con il loro impegno hanno dato forza alle battaglie di liberta', di progresso e di giustizia sociale combattute e vinte dal Partito Socialista in Italia. Pronunciando questa calunnie in Calabria, poi Gasparri ha offeso i sentimenti di tutti calabresi, anche quelli che non hanno una storia socialista, ma che conoscono perfettamente quanto i socialisti grazie all'impegno dei suoi amministratori, dei suoi sindaci, dei suoi rappresentanti nei governi nazionale e regionale hanno fatto per questa terra. E' bene che quei socialisti - conclude Mancini - che dal 1994 hanno legittimamente votato le lista di Forza Italia tengono bene a mente le parole di Gasparri, in modo tale che abbiano la conferma che se vogliono che la nostra storia non scompaia a causa del becero tentativo di cancellazione e di rimozione condotta insieme dal Pdl e dal Pd, non possono fare altro che sostenere le liste del Partito Socialista".

Bobo Craxi “Il PS querelerà Gasparri”: ''L'On. Maurizio Gasparri, in Calabria ha definito i socialisti ''ladri e farabutti''. Naturalmente, il Partito socialista lo querelera', come e' giusto e doveroso. A fronte di simili affermazioni, quegli esponenti del Popolo delle liberta' che si autoproclamano socialisti dovrebbero prendere le distanze uscendo dalle liste di quel partito: gli elettori sicuramente lo faranno''. Cosi' Bobo Craxi , esponente del Partito socialista, si e' espresso in merito alle dichiarazioni dell'esponente di An.

Giovanardi (PDL) “Programma crea consizoni per aumenti”. ''E' assolutamente inutile dire 'aumentiamo le pensioni', 'aumentiamo i salari' o 'diamo piu' possibilita' ai giovani di trovare lavoro', tutte cose giuste se poi non si creano le condizioni perche' questo avvenga. Noi, come Popolo della Liberta' abbiamo un programma perche' questo si realizzi''. Lo ha detto Carlo Giovanardi, coordinatore dei Popolari liberali, parlando con i giornalisti a Reggio Calabria. ''La diminuzione delle tasse - ha detto ancora Giovanardi - mette in moto un circuito virtuoso di consumo, di maggiore occupazione, di maggiori introiti fiscali, di piu' utili e risorse per incrementare lo sviluppo''.
''Al Sud i problemi bisogna aggredirli attraverso idee chiare sulla realizzazione delle infrastrutture che sono indispensabili''. Lo ha detto Carlo Giovanardi, coordinatore nazionale dei Popolari liberali e candidato del Pdl incontrando i giornalisti a Reggio Calabria. Per Giovanardi ''e' centrale risolvere il problema dell'energia, senza la quale - ha aggiunto il coordinatore dei Popolari liberali - i nostri produttori non creano posti di lavori e aggravano il problema del precariato per i giovani''. All'incontro con i giornalisti ha partecipato anche il consigliere regionale della Calabria Giovanni Nucera, del gruppo Misto, candidato al Senato per il Pdl.

Magarò (PS) “Parte la carica dei socialisti”. ''Prendera' il via domani la nuova iniziativa denominata 'La carica dei socialisti'' promossa dal consigliere regionale Salvatore Magaro'. A darne notizia e' un comunicato dello stesso Magaro' candidato alla Camera per il Partito socialista. ''L'iniziativa punta a mobilitare ed attivare - e' detto nel comunicato - i tanti socialisti, presenti nelle istituzioni e nella societa' calabrese, a spendersi con determinazione e coraggio in quest'ultima parte della campagna elettorale, per la sopravvivenza del pensiero socialista e per sconfessare chi vuole sopprimerci''. ''Ma per quanto Veltroni e Berlusconi si sforzino - prosegue la nota - il successo socialista ci sara' lo stesso, perche' nessuno mai potra' cancellare una forza politica che ha svolto un ruolo fondamentale per assicurare all'Italia giustizia sociale e liberta', laicita' e diritti civili, sicurezza e pace, ed al mezzogiorno progresso, lavoro, garanzie sociali, sviluppo, infrastrutture, modernizzazione''.
Di Pietro mette in imbarazzo Veltroni. ''Veltroni ha rifiutato l'alleanza ai socialisti e ha preferito accordarsi col giustizialista Di Pietro, col quale sta gia' litigando. Perche' il leader di Italia dei Valori e' rimasto legato all'unico suono musicale che gli e' caro: il 'tintinnar delle manette'''. Lo afferma, in una dichiarazione, Salvatore Magaro', consigliere regionale e candidato alla Camera del Partito Socialista. ''Di Pietro - aggiunge Magaro' - gia' mette in imbarazzo il leader del Partito Democratico, chiedendo che venga abolita la prescrizione. Cosi', visti i tempi infiniti della durata di un processo in Italia, il Partito Democratico e il suo alleato preferito raggiungeranno il risultato cui evidentemente aspirano: considerare tutti gli italiani, perennemente, in liberta' provvisoria. Siamo convinti che sia necessario evitare qualsiasi deriva giustizialista, ma anche sfuggire alle leggi ad personam di Berlusconi''. ''Per questo - conclude Magaro' - la classe politica deve impegnarsi per garantire a tutti i cittadini una giustizia giusta ed un processo equo che si concluda in tempi ragionevolmente brevi. E' questa la nostra sfida, e' questa la sfida del Partito Socialista''.

Iovene (SA) “Sottrarre i fondi POR alla criminalità”: ''Come volevasi dimostrare. La Calabria, insieme alla Sicilia, e' in testa alla non meritoria classifica europea per numero di frodi perpetrate ai danni delle istituzioni comunitarie''. A sostenerlo, in una nota, e' il senatore Nuccio Iovene candidato alla Camera per la Sinistra L'Arcobaleno. ''Il dato e' stato reso noto ieri - prosegue Iovene - da un rapporto della Commissione Bilancio dell'Europarlamento, che ha studiato la situazione delle due Regioni italiane in vista della missione che inviera' dal 27 al 30 aprile. Le preoccupazioni che avevamo espresso, dunque, sono diventate fatti. E il rischio e' che si continui a perdere tempo, facendo ripercorrere alle risorse dei fondi di programmazione 2007-2013 le stesse strade che li hanno portati in un vicolo cieco''. ''La priorita' e' quella - sostiene il parlamentare - di sottrarre la destinazione dei fondi strutturali sia dai circuiti della criminalita' organizzata sia dalle logiche clientelari. Non basta 'blindare' l'assegnazione delle sovvenzioni, aumentando i controlli. Occorre garantire che da questi ingenti finanziamenti germogli l'occupazione, la produzione di beni e servizi e la libera impresa. E' significativo che anche i giovani imprenditori calabresi nel loro coraggioso appello proclamino che dalla politica non vogliono 'aiuti pubblici, che spesso vanno sprecati', ma delle misure nella direzione dell''apertura del mercato' e l'assicurazione delle 'condizioni di sostegno (giustizia, infrastrutture, quadro delle regole, progettualita', piu' capacita' di indirizzare al meglio le risorse pubbliche e comunitarie e meno intermediazioni)' necessarie per poter svolgere la loro attivita'''. ''In questa direzione, svincolata dalle logiche che imprigionano le risorse vive della Calabria - conclude Iovene - la lista La Sinistra - L'Arcobaleno intende proseguire per mettere a disposizione della nostra regione le condizioni necessarie per il suo sviluppo''.

Trematerra (UDC) “Non discriminare i precari del sud”: Il senatore Gino Trematerra, candidato Udc in Calabria, ha dichiarato che "si attende dal ministro Nicolais, persona seria, un atto che non discrimini centinaia di precari solo nelle regioni del Sud. Da Nicolais - dice Trematerra - ci si attende che esplichi, attraverso una circolare, il senso della legge 244, all'articolo 3, comma 94, lettera B, quando parla del triennio necessario per la stabilizzazione da svolgere nel quinquennio antecedente al settembre del 2007: e' veramente auspicabile che nella circolare si faccia riferimento, come periodo valido, a quello che intercorre dal 1 gennaio 2002 al 28 settembre 2007. Rischieremmo in caso contrario - conclude Trematerra - di discriminare giovani precari che da tempo non sono piu' nella pubblica amministrazione, ma che vantano i titoli necessari"

Intrieri “Verificare legami tra mafia e amministratori”: "Vorrei che il vice-ministro Minniti, oggi a Crotone per il vertice sull'ordine pubblico, tenesse conto di quanto ripetutamente gli ho riferito rispetto a connivenze, collusioni, rapporti tra la mafia di Crotone ed alcuni importanti amministratori locali". Lo afferma in una nota la deputata Marilina Intrieri. Secondo la parlamentare, "la volonta' delle cosche del crotonese di condizionare lo sviluppo del territorio con pericolosi insediamenti a partire dalla follia del megavillaggio "Europaradiso", che penso riguardi questa mattanza, il tentativo costante della 'ndrangheta crotonese di farsi istituzione candidando i propri familiari nelle liste elettorali ed inserendoli nel governo degli enti locali sono fatti che ho ripetutamente denunciato in quest'ultimo anno e mezzo ai diversi livelli del partito ed ai massimi rappresentanti istituzionali nelle loro sedi, compreso il Viminale. Rimango assolutamente convinta - aggiunge Intrieri - che anche alcune decisioni di questi giorni per il rinnovo del consiglio comunale di Isola Capo Rizzuto siano state influenzate da questa guerra di mafia, che vede le cosche di Papanice collegate con quelle di Isola Capo Rizzuto e Cutro". "Crotone - ha proseguito Marilina Intrieri - ha bisogno di azioni istituzionali piu' forti ed efficaci, speriamo che il prossimo governo volva un'azione piu' incisiva per fronteggiare e combattere questa drammatica situazione. Surreale che ci siano in questo drammatico quadro di riferimento, alcuni rappresentanti istituzionali che, mentre fanno affari con la mafia, periodicamente esibiscono certificati penali, per dimostrare il proprio candore, dimenticando la legislazione speciale antimafia e aderiscono a marce e giornate di contrasto alla criminalita' organizzata. Si risparmi ai crotonesi - conclude Marilina Intrieri - almeno l'insulto di pensare che siano persone un po' ottuse".

Calabria protagonista “Difficile sperare in cambiamento”. ''L'appello dell'industriale Pippo Callipo lo condividiamo in pieno, lo sottoscriviamo e lo rilanciamo. Oggi in Calabria, purtroppo, visto il tenore del dibattito tra le forza politiche, non c'e' motivo di sperare che le cose cambino per davvero''. E' quanto si afferma in una nota del coordinamento regionale di Calabria Protagonista. ''Tra crisi della politica nazionale e degrado di quella regionale - prosegue la nota - qui si aggiungono la crisi del sistema economico regionale e l'invasivita' della criminalita', la Calabria rischia di morire. Non si puo', quindi, andare al voto in Calabria come se la nostra fosse una regione normale. Soprattutto se consideriamo l'ingerenza asfissiante dei partiti nazionali, la qualita' delle candidature prospettate senza alcuna consultazione dal basso e l'impossibilita' di scegliere persino i parlamentari a causa di una legge elettorale anticostituzionale, vero esproprio di democrazia, il quadro che abbiamo davanti e' del tutto deludente''. Per Calabria protagonista ''c'e' il rischio di tornare all'epoca pre-tangentopoli con una classe politica frastagliata e incapace di assumere le decisioni di cui il Mezzogiorno e la Calabria hanno bisogno. Pertanto, se tutto andra' avanti nei termini fin qui visti da tutti i calabresi, l'unica soluzione e' non firmare deleghe in bianco. Se al nord c'e' la Lega e in Sicilia si e' costituito un partito locale, forse la Calabria ha urgenza di riflettere sull'opportunita' di far nascere una protesta pacifica e democratica dal basso che sia espressione della parte migliore dei calabresi che non si identificano piu' nella tradizione politica incentrata tutta sulla gestione accaparratrice delle risorse e incapace di progettare il presente e il futuro''.

Valentino (PDL) “La Turco fuori dalla realtà”. ''Le dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute, Livia Turco, appaiono completamente sganciate dalla realta' che i calabresi vivono ogni giorno''. E' quanto afferma, in una nota, il senatore Giuseppe Valentino, del Pdl secondo cui ''e' del tutto avulso dalla drammatica realta' che la sanita' calabrese sta attraversando, affermare cosi' come il Ministro ha fatto, che 'la Calabria abbia iniziato un processo di cambiamento della Sanita' che va soltanto accelerato'''. ''Si tratta di un processo di cambiamento di cui si e' accorto soltanto il Ministro - sostiene Valentino - che evidentemente non trascorre abbastanza tempo in Calabria per accorgersi dei continui e gravi episodi di malasanita' che si ripetono con troppa frequenza o dei mille disagi che quotidianamente i cittadini devono affrontare anche per un semplice esame di routine. Per non parlare poi, delle inaccettabili e pervasive infiltrazioni della criminalita' che sta strangolando le Aziende sanitarie locali, a partire propria da quella reggina, nuovamente commissariata per mafia''. ''Una situazione drammatica, dunque, - prosegue Valentino - che il Governo Prodi ha evidentemente sottovalutato e che richiede interventi decisi che non possono certamente ridursi all'apertura dei nuovi quattro ospedali che il Ministro ha sbandierato come la panacea di tutti i mali. La Calabria non ha bisogno di altre cattedrali nel deserto, ma di un deciso potenziamento delle strutture gia' esistenti. Non occorre costruire nuovi ospedali, ma rendere efficienti quelli che gia' esistono e nei quali, troppo spesso, i cittadini rischiano la vita''. Per il senatore del Pdl ''e' inoltre necessario che il prossimo governo lavori per 'blindare' la sanita' dalle infiltrazioni malavitose e stabilisca regole certe in modo che venga ripristinata la legalita'. Come sostiene il presidente Gianfranco Fini - sottolinea Valentino - bisogna sottrarre alla politica le nomine nel settore della sanita'. I politici devono elaborare le linee guida essenziali, approntare buoni piani sanitari, ma le nomine devono passare per canali esclusivamente meritocratici. Per un effettivo risanamento del comparto, devono contare solo competenze e professionalita', non piu' l'amicizia con il politico di turno''.

Forgione (SA) “La Calabria è esplosa”. "La Calabria e' esplosa. Eppure c'era qualcuno che all'inizio della campagna elettorale era infastidito dalla centralita' della lotta alla mafia nel dibattito politico". E' quanto afferma il presidente della commissione nazionale antimafia, e capolista al Senato per "la Sinistra L'Arcobaleno" in Calabria, Francesco Forgione, in merito all'omicidio dell'imprenditore Antonio Longo, stroncato a colpi di fucile sulla statale 280 mentre era alla guida della sua auto. "L'omicidio consumato a Maida e' davvero inquietante perche' non si inserisce nel contesto di una guerra di mafia ma colpisce un imprenditore - afferma Forgione -. Si dovra' scavare nel condizionamento mafioso degli appalti e dei subappalti per capire le regioni che hanno portato a questo assassinio. L'area del Lametino e' una delle piu' pervase dal controllo mafioso del sistema economico e imprenditoriale, e forse proprio su questo servirebbe un'azione piu' netta e incisiva di contrasto. E per questo, oltre a una risposta dura degli apparati repressivi serve un intervento sul rapporto tra imprese e appalti, tra la politica e la pubblica amministrazione. Lo diciamo - insiste ancora il presidente della commissione nazionale antimafia - nel giorno in cui si consuma un delitto mentre a Crotone operano i piu' alti livelli investigativi e importanti apparati dello Stato. Non e' piu' tollerabile che sia la 'ndrangheta a sfidare le istituzioni e lo Stato - conclude Forgione - devono essere questi a sfidare la 'ndrangheta con trasparenza e coerenza".

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