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Elezioni il 13 e 14 aprile

 

Le associazioni scrivono a Franceschini “Calo dei sondaggi colpa di Minniti”. A Lamezia presentata la lista PD. Risocrso a Strasburgo: sistema italiano illegittimo.

13 mar 08 ''Se il PD cala ed il PDL aumenta la colpa e' anche di Minniti e dei suoi irrispettosi atteggiamenti nei confronti di tanti eletti tenuti per salvaguardare la propria posizione politica personale''. E' quanto si afferma in una ''lettera aperta'' indirizzata al vicesegretario del PD, Dario Franceschini, dalle associazioni Lisistrata, Lapira, Sicurezza e' liberta', Consulta per l'infanzia, Scomode presenze, Semplicemente democratici che chiedono le dimissioni di Minniti. ''On.Franceschini, giunge in Calabria - e' scritto nel testo della lettera - dopo la diffusione del sondaggio Ced che vede il PD crollare in questa regione al 15,6% proprio nel momento in cui si conoscono i nomi dei candidati alla Camera ed al Senato della Repubblica del Partito Democratico e di quanto dietro c'e' stato, compreso manovre di mondi oscuri. Cosa dire dell'attacco violento che il segretario regionale ha sferrato all'intero consiglio regionale proponendone lo scioglimento anticipato al 2009 senza alcun rispetto per il voto popolare largamente espresso? Sappiamo che la proposta non solo e' stata respinta da tutti i consiglieri regionali ma, anche da molti strati sociali che chiedono governo e non commissariamento''. ''Certo l'arretramento del PD in questi ultimi 15 giorni di due punti a favore del PdL - proseguono i sottoscrittori della lettera - e' da ricollegarsi senz'altro allo schiaffo enorme che Minniti ha inteso dare ai tantissimi elettori calabresi delle primarie del 14 ottobre, circa 200 mila, compreso quella maggioranza silenziosa che pur non condividendo lo ha indicato a segretario regionale. Di tutti questi circa 80 mila hanno votato Rosy Bindi ma il segretario regionale non ha esitato ad escluderli dalla rappresentanza parlamentare. Sono quella gente vera che aveva creduto nel nuovo modo di fare politica, nella scelta dal basso''. ''La violenza usata dal segretario regionale - e' scritto ancora nella lettera - il suo tentativo di legittimazione del governo e del Consiglio regionale, il preteso ritiro di una protagonista del 14 ottobre, on. Marilina Intrieri, per avere la strada spianata ma, soprattutto, la cacciata nell'oblio di un intero gruppo dirigente dell'ex gruppo Ds, pur scaturito dalle proposte in sede di consultazione, lasciano forti dubbi sul modo di essere in Calabria del nuovo progetto politico''

Respinte liste del PLI e PER IL SUD. Sono due le liste ricusate dall'Ufficio centrale circoscrizionale presso la Corte d'appello di Catanzaro in vista delle prossime elezioni del 13 e 14 aprile. Si tratta della lista del Pli (Camera e Senato) perché è venuta meno la rappresentatività in Parlamento, e quella di Per il Sud (Camera e Senato) perché presentata con la firma di un solo sottoscrittore. Eventuali ricorsi potranno essere presentati alla Corte di Cassazione.

Il PD presenta le liste a Lamezia. "Oggi incominciamo la straordinaria avventura di questa campagna elettorale e presento una squadra forte, con capacità innovativa, un giusto equilibrio al suo interno e con una presenza femminile straordinaria, con 11 donne su 32 candidati". Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Marco Minniti, presentando a Lamezia Terme le liste del partito per Camera e Senato. Minniti, nel presentare uno per uno i candidati tracciandone un sommario identikit, ha ricordato che "si sta giocando la partita delle riforme e la lista del Pd rappresenta anche un progetto per il futuro di questa regione perché è una lista che parla con la voce di una Calabria libera e protagonista, proiettata verso il futuro e che guarda avanti. Quanta differenza c'é con le liste del Pdl, che ripropongono le stesse facce e lo stesso programma rappresentando un ritorno indietro". Riguardo la composizione delle liste, "all'interno delle quali - ha detto - ciascuno ha deciso di mettersi in gioco, a prescindere dalla posizione che occupava", il segretario del Pd ha detto di essersi "imposto un embargo unilaterale. Mi sembra giusto che si tragga un bilancio dopo la campagna elettorale. Non ho intenzione di fare polemiche. Parleranno i fatti in positivo. La partita è tutta da giocare. Non dimentichiamo che dal 2006 ad oggi è cambiato quasi tutto nel panorama politico". Minniti, infine, ha annunciato che "poiché è candidato" il coordinamento della campagna elettorale è stato affidato a Pino Caminiti.
De Sena (PD) “Candidato perché vicino alla Calabria”: "Il mio avvicinamento alla Calabria si è sviluppato quando sono stato mandato in questa regione come prefetto". Così l'ex vice capo vicario della Polizia di Stato, Luigi De Sena, nel corso della conferenza stampa a Lamezia Terme per la presentazione delle liste del Pd di Camera e Senato, ha motivato la sua scelta di candidarsi in Calabria come capolista al Senato. "Sono un meridionale - ha aggiunto - e qualsiasi impegno lo assolvo con la mente e con il cuore. Nel periodo in cui sono stato prefetto a Reggio Calabria, dai calabresi ho imparato molto ed era doveroso, da parte mia, accogliere l'invito del Pd a candidarmi anche perché c'era perfetta sintonia con quello che era stato il programma condiviso col Ministero dell'Interno in materia di sicurezza".
Minniti “De Sena dimostra amore”. "La prima scelta che abbiamo fatto tutti insieme è stata quella di chiedere al prefetto De Sena di capeggiare la lista del Pd al Senato in Calabria. Ed il fatto che De Sena abbia deciso di accettare dimostra il suo amore verso questa terra". Lo ha detto il segretario del Pd della Calabria, Marco Minniti, presentando a Lamezia Terme le liste del Partito democratico in Calabria. "De Sena - ha aggiunto Minniti - è stato soprattutto un grande prefetto a Reggio Calabria, dove venne mandato dopo l'omicidio di Francesco Fortugno da un governo di centrodestra, ed ha svolto il suo mestiere in modo bipartisan". Secondo Minniti, "De Sena è stato il principio della legalità in Calabria. Ecco perché non mi sembra opportuno dire che, poiché aveva fatto bene il prefetto a Reggio, forse era meglio che non si candidasse. Semmai è vero il contrario".
"Un Pd più forte in Calabria fa più forte l'esperienza di governo che stiamo facendo in questa regione". Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Marco Minniti, nel corso della conferenza stampa a Lamezia Terme per la presentazione delle liste dei candidati del partito in Calabria. "Un Pd più forte - ha aggiunto - da più benzina alla macchina. E' importante, quindi, che l'esperienza del Pd in Calabria sia un'esperienza positiva anche perché è importante che il governo nazionale sia in perfetta sintonia con quello regionale. La Calabria ha bisogno di un governo amico per proseguire nel percorso tracciato finora. Più forte sarà il Pd e più forte sarà la forza e lo spirito di cambiamento nella nostra regione"
"Secondo un sondaggio che ho qui ma che non vi faccio vedere perché sono convinto che le elezioni non si basano sui sondaggi, in Calabria il Pd è in vantaggio di tre punti". Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Marco Minniti, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle liste. "I sondaggi, però, - ha aggiunto Minniti - vanno presi con cautela. Sia quelli che ci dicono che vinciamo, sia quelli che ci dicono che perdiamo. Quindi la partita è tutta da giocare".
Bianchi (PD) “Le donne la novità”. "Undici donne su 32 candidati sono il segnale nuovo e forte di questa campagna elettorale in Calabria". Lo ha detto l'On Dorina Bianchi candidata al Senato per le liste del Partito Democratico al termine della conferenza stampa a Lamezia Terme per la presentazione delle liste dei candidati in Calabria. "Una Calabria - ha aggiunto - che guarda al futuro con le sue forze migliori schierando una squadra vincente fatta di donne, di professionisti, di protagonisti della società civile operanti sul territorio, per un percorso di crescita fatto di legalità, lavoro ed impresa"

Riscorso a Strasburgo, sistema italiano illegittimo. Un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo "per denunciare la illegittimità del sistema elettorale italiano": è quanto preannunciano gli avvocati Giacomo Saccomanno e Raffaele Mirigliani per conto di associazioni e gruppi di cittadini calabresi. "Il sistema italiano - affermano Saccomanno e Mirigliani - comprime e mortifica i diritti fondamentali dei cittadini e li riduce a sudditi non liberi di esprimere le loro democratiche selezioni dei soggetti dai quali intendono essere rappresentati e che ritengono degni di tale rappresentanza, sia pure nell'ambito di liste predisposte. Peraltro, tale sistema risulta per entrambi i consessi elettivi, Camera e Senato, senza neanche prevedere, per alcuno di essi, collegi uninominali con candidati a confronto". Nel ricorso dei due legali, che chiedono un pronunciamento urgente capace anche di invalidare le prossime elezioni, sono elencate le presunte violazioni "partendo - è scritto - dalla Costituzione Italiana disattesa in più punti essenziali ed inderogabili e andando a quelli della Convenzione per la salvaguardia dei Diritti Umani, oltre che alla dichiarazione dell'Onu. Non è ammissibile che in uno stato democratico e civile si possa usurpare il diritto fondamentale di elettorato attivo e reale, che, in particolare, deve anche realizzare la difesa dei valori e degli interessi e le esigenze del territorio di appartenenza degli elettori". "Tutto questo viene negato - proseguono Saccomanno e Mirigliani - perfino senza alcuna parvenza di intervento popolare preventivo, quali primarie o simili, bensì con operazioni verticistiche e centralizzate, se non domestiche e mercantili. Le stesse operazioni elettorali e i risultati relativi, allo stato della legislazione nazionale, sono sottratti ad ogni sindacato giurisdizionale dotato terzietà, essendo rimesso il tutto ai consessi degli eletti, che, sostanzialmente, possono decidere se, quando e come". "Si tratta di distorsioni - proseguono Saccomanno e Mirigliani - che non possono essere tollerate in uno stato che ritenga di far parte anche delle organizzazioni internazionali garanti dei diritti dell'uomo e del cittadino. Una vergogna solo italiana che impone una rappresentanza predefinita, senza che il popolo possa nulla aggiungere o determinare. Una distorsione che mina le fondamenta dello stato di diritto e della democrazia, e che impone un deciso intervento della Corte". "I difensori dei ricorrenti, infatti, - prosegue la nota - hanno anche chiesto alla Corte Europea di emettere un provvedimento d'urgenza che valga ad evitare che si portino ad effetto invalide elezioni e che, ove ciò non possa soccorrere, ci siano le dichiarazioni e sanzioni riparatorie. In ogni caso, é bene che si sappia che i cittadini stanno solo a guardare. E non si deve favorire la disaffezione dei cittadini per la politica. Il ricorso è aperto all'adesione di chi voglia intervenire".

PD a Cosenza Franceschini e Minniti. Il Partito Democratico apre la campagna elettorale con Dario Franceschini. Il vicesegretario nazionale sara' accompagnato dal segretario regionale Marco Minniti (capolista alla Camera). La cerimonia d'apertura si terra' domani alle 18 al cinema Citrigno

Magarò (PS) “Positiva ripresa indagini Lanzino”. "La ripresa delle indagini sul caso del barbaro assassinio di Roberta Lanzino, e gli interessanti elementi di prova che sembrano caratterizzarle, è notizia assai positiva". A sostenerlo è il consigliere regionale socialista Salvatore Magarò. "Anche se sono passati vent'anni da quei fatti - ha aggiunto - quel delitto ha assunto in Calabria una forte valenza simbolica, per cui fare finalmente giustizia, dare un nome a quell'assassino senza volto è cosa che conforterebbe le coscienze di tanti cittadini calabresi, in particolare delle donne". "Sono convinto - ha concluso Magarò - che la magistratura inquirente produrrà ogni sforzo per fare piena luce su quell'omicidio".

Sarra (AN) “Quale impegno del PD a reggio?”. "Museo Magna Graecia di Reggio, snodo fondamentale del circuito culturale e turistico della nostra città. Sarà certamente motivo di imbarazzo per i candidati del PD e delle Sinistre alle prossime consultazioni elettorali per il rinnovo del Parlamento, al punto da condizionarne gli interventi in campagna elettorale, onde evitare perigliose contraddizioni di fondo". A sostenerlo, in una dichiarazione, è il capogruppo di An alla Regione, Alberto Sarra. "Assisteremo probabilmente all'ennesima grave discordanza - prosegue Sarra - tra gli enunciati di stampo elettorale e gli obiettivi effettivamente perseguiti da una classe politica che continua a rinnegare 'la propria figlia prediletta'. Tra i settori 'impegnati' della società civile reggina, crescente è la curiosità e non certo spasmodica l'attesa. Ci si chiede su quali punti programmatici verterà l'impegno politico per Reggio. E certo, il 'sacco del Museo', non costituisce un brillante biglietto da visita. Tutt'altro". Per Sarra "curiosità, sconcerto e rabbia, una rabbia, viva, costante, fredda nella sua componente razionale pervadono da tempo, l'intera società reggina. Un'intera società che ha riconfermato, nella fattispecie e 'sul campo' l'alto grado di rappresentatività dell'Amministrazione comunale condividendone in toto l'azione politica del sindaco Giuseppe Scopelliti e del Consiglio comunale, volta alla tutela e salvaguardia dell'integrità e del ruolo di una struttura emblematica di Reggio e della sua provincia. I nuovi candidati Veltroniani, nell'esporre la loro decantata politica di rinnovamento, dovranno ricorrere ad ogni rivolo possibile per alimentare la propria abilità dialettica per fornire parvenze di ragionamenti accettabili, sia pure nella forma, per spiegare la lenta, angosciante azione corrosiva che, da tempo, tende ormai a stringere il nostro territorio in una morsa, con lo scopo di sminuirne le risorse territoriali ed umane, intaccando l'efficienza di indispensabili strutture e servizi in ogni settore della vita amministrativa sociale ed economica". "Ma lo scenario politico è mutato - prosegue il capogruppo di An alla Regione - e a breve, muterà anche quello istituzionale e la comunità reggina è pienamente consapevole dell'imminente inversione di tendenza. Sarà irrimediabilmente spezzato quel perverso filo logico che ha legato a sé, ogni atto e tentativo di spoliazione. Filo logico che immancabilmente é giunto, in questi due anni, a fornire prova dei suoi elementi strategici mediante atti estremamente lesivi, adottati contro ogni logica di operatività territoriale. Atti che hanno innestato nella mentalità dei reggini automatismi di difesa ad oltranza, nell'assoluta convinzione che nessuna distrazione sia pure involontaria era consentita. Atti adottati in concomitanza di perdurante assenza di risposte concrete ad un territorio potenzialmente in grado di costituire il nucleo fondamentale per lo sviluppo dell'intera regione". "E su questo versante - conclude Sarra - tra le poche certezze, vi è certamente l'impegno attivo, costante, senza soluzione di continuità, nel contrastare con ogni mezzo 'la tendenza' a voler relegare Reggio e la sua provincia nell'alveo di area periferica dell'intera regione e non solo. 'Le risposta istituzionali' dell'amministrazione comunale reggina avverso un'intollerabile condizione politica e sociale che vuol essere imposta dall'alto, ben interpretano l'animus dei reggini, evidenziando tra l'altro la massima convergenza tra il governo locale e la società civile nella 'lotta' alla tutela del proprio patrimonio sociale e culturale e delle legittime aspettative derivanti dall'essere soggetti primari di ogni forma di sviluppo sostenibile".

Misiti (IDV) “Da Fuda grande dignità”: "Sono molto vicino al senatore Pietro Fuda, escluso inopinatamente dalle liste del PD per le elezioni politiche. La sua lettera esprime amarezza per le modalità dell'esclusione, ma esprime anche un modo molto dignitoso e sereno di affrontare i momenti difficili della vita". E' quanto afferma, in una nota, il deputato di Italia dei Valori, Aurelio Misiti. "Egli però - prosegue Misiti - ha una grande voglia di rendersi utile alla Calabria e pertanto va sostenuta la sua voglia di fare. Ritengo perciò molto opportuno che nella ristrutturazione del governo regionale, dopo il 14 aprile, il presidente della Regione, oltre a premiare forze nuove e preparate come possono essere i giovani protagonisti del PD e di Idv, tenga presente anche il contributo alla politica del fare che può dare un uomo come Pietro Fuda"

Elezioni provinciali

Provincia CZ: l’Udc corre da sola. L'Udc ha deciso di correre da sola per elezioni provinciali a Catanzaro, candidando per la presidenza il segretario regionale del partito, Franco Talarico. "La decisione - ha detto il segretario provinciale, Vito Bordino - è stata presa a conclusione di una serie di riunioni e di confronti all'interno del partito. Pur avendo registrato una serie di opinione diverse, ma mai contrasti, alla fine l'Udc a livello provinciale ha trovato una sintesi unitaria per la candidatura alla presidenza della Provincia nella persona di Franco Talarico. E' una scelta con cui si rimarca la nostra posizione al centro dello schieramento politico, sintonizzandosi con il percorso ed il progetto del partito per le elezioni politiche. Il momento delicato ed importante che stiamo attraversando ha comportato un'attenta e responsabile riflessione". A Catanzaro per le provinciali sono ormai scontate altre tre candidature: per il Pdl Wanda Ferro; per il Pd Pierino Amato e per la Sinistra Arcobaleno Pino Commodari.

A Vibo il PD candida De Nisi a presidente. Francesco De Nisi e' il candidato del Pd alla presidenza della Provincia di Vibo Valentia. La decisione e' stata formalizzata stasera a conclusione di una riunione di partito cui ha partecipato il consigliere regionale Franco Pacenza. De Nisi, 40 anni, ingegnere, e' il sindaco di Filadelfia ed e' consigliere provinciale uscente. In una dichiarazione De Nisi ha espresso solidarieta' al presidente uscente, Ottavio Gaetano Bruni, ''tenuto inspiegabilmente fuori - ha detto - dalle liste per il Parlamento. Io, durante la mia esperienza, non portero' alcuna maglietta e non saro' il presidente di qualche componente interna, ma di tutto il Pd''. ''Voglio sottolineare - ha detto, da parte sua, Franco Pacenza - la lealta' di chi ha fatto un passo indietro per favorire l'unita' del partito. Non possiamo permetterci di perdere le elezioni provinciali a Vibo Valentia. Credo che l'unita' di intenti sia indispensabile per qualsiasi vittoria elettorale''.

Talarico (Udc) “Sfida ambiziosa a Catanzaro”. "Ho accolto l'invito unanime che mi è stato rivolto dal partito locale e nazionale. La mia candidatura alla Presidenza della Provincia di Catanzaro, mi auguro, potrà contribuire al consolidamento di un progetto politico e di una visione di sviluppo alternativa a quella dei due schieramenti". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario regionale dell'Udc, Francesco Talarico. "Lavoreremo con entusiasmo - aggiunge Talarico - per valorizzare le specificità territoriali delle diverse aree con l'obiettivo di definire un progetto organico di sviluppo. Un percorso impegnativo che faremo tutti insieme, con Mario Tassone e con gli amici del partito che, ancora una volta, hanno dimostrato di saper scegliere la coerenza, la lealtà ed il valore dell'unità. Ci attende una sfida ambiziosa che affronteremo con responsabilità e la giusta determinazione"

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