Dir.resp. Pippo Gatto

 

Taglio fondi Calabria e Sicilia per coprire ICI: pronti per le proteste di piazza

30 mag 08 La Cisl ha organizzato per il 10 Giugno una manifestazione che si terrà a Cariati sul tema delle infrastrutture e dello sviluppo. La manifestazione sarà conclusa dall'intervento del Segretario Nazionale Confederale Giorgio Santini. La Cisl regionale e le segreterie territoriali della Cisl di Cosenza e Crotone ha reso noto inoltre la loro convinta adesione alla manifestazione che si svolgerà domani a Sibari per protestare contro il taglio dei fondi destinati all'ammodernamento delle infrastrutture della Calabria. Il segretario Generale della Calabria, Luigi Sbarra, ed i segretari della della Cisl di Cosenza e Crotone, Paolo Tramonti e Pino De Tursi, in una nota congiunta evidenziano che "la Cisl ritiene la decisione adottata dal Governo di inaudita gravità in quanto ancora una volta la Calabria è costretta a soccombere a tutto vantaggio di altre aree del Paese che vivono già una migliore condizione economica e sociale, aggravando così nei fatti il divario infrastrutturale esistente. A questo proposito va ricordato come appena un anno fa era stato sottoscritto uno specifico Accordo di Programma tra il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Calabria per il finanziamento della S.S. 106 Jonica relativamente ai megalotti Sibari-Roseto, Crotone-Mandatoriccio, oltre al megalotto 12-tangenziale di Reggio Calabria; tutti investimenti, questi, che rischiano di svanire nel nulla se il Governo non rivedrà con immediatezza le scelte, inique e sbagliate, operate in questi giorni. Tale decisione è ancora più grave se si considerano i benefici e le ricadute che la realizzazione di tali opere avrebbe comportato in termini di efficienza del nostro sistema di mobilità e quindi di crescita e di sviluppo dei nostri territori, oltre che per i riflessi a livello occupazionale". "Se a tutto ciò - proseguono i sindacalisti - aggiungiamo che la paventata introduzione del 'federalismo fiscale' voluto a tutti costi dalla Lega Nord prevede per i singoli territori il riconoscimento di almeno il 15% dell'Irpef, dell'80% dell'Iva, oltre ai ricavi delle accise di benzina, tabacchi e giochi, i timori a questo punto diventano veramente seri. Non è più eludibile in queste condizioni un intervento forte e immediato di tutta la delegazione parlamentare calabrese, di maggioranza e di opposizione, teso a tutelare gli interessi delle nostre popolazioni, già di per sé a lungo penalizzate per le scelte operate dai vari Esecutivi che si sono succeduti alla guida del Paese in questi anni". "Chiediamo - concludono - pertanto al Governo un provvedimento ad hoc finalizzato a ripristinare le risorse ex-Fintecna originariamente destinate alla Calabria e alla Sicilia per l'ammodernamento della rete viaria e infrastrutturale, ribaltando così l'inaccettabile impostazione antimeridionalistica in materia di politiche economiche e sociali fin qui perseguita"

M. Oliverio: Scippati anche dei fondi per le strade delle province. Per l'abolizione dell'Ici il Governo ha ''scippato'' anche i fondi per le strade delle province calabresi e siciliane. Lo afferma Mario Oliverio. Il presidente della Provincia di Cosenza, in una nota, evidenzia come ''con un colpo di spugna sono stati cancellati all'improvviso un miliardo di euro per il 2008 e il 2009 che impediranno alle Province di realizzare i programmi approvati e la loro conseguente progettazione''. ''E' davvero grave - afferma Oliverio - che il Governo carichi all'80% sulle spalle della Calabria e della Sicilia la copertura finanziaria del taglio dell'Ici che interessa l'intero Paese. Non puo' assolutamente essere tollerata e accettata una linea destinata a massacrare regioni come le nostre. L'iniziativa di Marina di Sibari, in programma per domani deve essere l'inizio di un percorso di mobilitazione vasta per modificare tali orientamenti''. ''Le forze democratiche e le rappresentanze istituzionali, politiche, sociali, economiche e culturali della regione - prosegue Oliverio - devono sentire pienamente il peso della responsabilita' in una fase cosi' delicata, in cui si decide il futuro della nostra terra. Non vi possono essere condizionamenti ne' vincoli di appartenenza che possano condizionare un lavoro ed un'iniziativa unitaria tesa a far prevalere, sopra ogni altra cosa, gli interessi collettivi e generali della nostra regione''.

Laratta (PD) “Pronti a portare i calabresi a Roma”: "Se il Governo non fa un passo indietro sulla questione Ici siamo pronti a portare a Roma molti calabresi". Lo afferma il deputato del Pd, Franco Laratta. Il parlamentare parla di una decisione "che mortifica e umilia la nostra regione" e ricorda che "le risorse che il governo Prodi ha destinato per la realizzazione delle infrastrutture in Calabria sono state una conquista per l'intera regione". "Francamente - prosegue Laratta - non possiamo accettare che quella decisone venga oggi revocata perché al Governo servono i soldi per garantire la copertura finanziaria per l'abolizione dell'Ici. E' una provocazione inaccettabile contro cui ci batteremo civilmente, ma in modo fermo, in Parlamento e nelle piazze. Se Berlusconi vuole mantenere fede alle sue promesse elettorali non lo faccia a spese del Sud e della Calabria". "Il nostro - conclude Laratta - è un territorio già debolissimo che registra un'arretramento storico nel sistema infrastrutturale. Non accetteremo che milioni di euro per modernizzare la Calabria, in particolare importanti arterie come la statale 106 ionica, vengano destinati altrove"

Lista consumatori: no a taglio fondi per Calabria e Sicilia. Il Movimento politico 'Lista Consumatori' ritiene "assolutamente negativa la scelta della riconversione del piano per le infrastrutture in Calabria e Sicilia" e preannuncia "una marcia a Roma per dire no al taglio dei fondi". Lo afferma in una nota il leader della 'Listaconsumatori', Francesco Tanasi, commentando la scelta del Governo di ridurre i fondi destinati al sud per lo sviluppo di infrastrutture per sopperire ai mancati introiti dell'Ici. "E' un vero schiaffo - sostiene Tanasi - a dei territori già notevolmente pressati e carenti di infrastrutture con strade colabrodo, mezzi di comunicazione inefficienti e ferrovie ancora ad un solo binario". Tanasi ha reso noto che, attraverso il proprio pool di avvocati, affiancherà il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo per il ricorso alla Consulta sostenendo anche la sua partecipazione in Consiglio dei ministri per tutte le questioni inerenti la Sicilia, così come previsto dall'art. 21 dello Statuto Autonomista. "Non è possibile - conclude Tanasi - trasformare una detassazione in sottrazione dei fondi destinati al piano delle infrastrutture! Quello che è un vantaggio per tutti gli italiani si tradurrebbe così in una penalizzazione per lo già svantaggiato sud".