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Tagli all'ICI finanziati con i fondi per Calabria e Sicilia

 

Taglio Ici con i fondi di Calabria e Sicilia: Oliverio e Iritale guidano la mobilitazione

27 mag 08 Sulla vicenda dei fondi ex Fintecna i presidenti della Province di Cosenza e Crotone, Mario Oliverio e Sergio Iritale, ritengono che serve una ''mobilitazione generale''. Oliverio e Iritale hanno promosso una iniziativa che si terra' il 31 maggio, alle ore 10.30, a Marina di Sibari, presso la Sala-Conferenze di Villaggio Marilusa, a cui saranno invitati sindaci, amministratori locali, forze sociali e politiche della Calabria. ''Sarebbe davvero un atto irresponsabile - sostengono Iritale e Oliverio - interrompere un percorso virtuoso che, per la prima volta, incomincia ad affrontare l'antico e difficile problema dell'ammodernamento della vecchia Statale 106. Tale decisione, infatti priverebbe la Calabria e le nostre province di opere di completamento importantissime soprattutto nei tratti da Crotone a Rossano e da Firmo a Roseto Capo Spulico, con gravi conseguenze per lo sviluppo di questi territori. Di fronte ad una minaccia cosi' grave occorre una mobilitazione generale che, a prescindere da colori e schieramenti politici, sappia mettere insieme tutte le forze democratiche realmente interessate alla difesa e alla salvaguardia dello sviluppo del nostro territorio, in una battaglia comune per la difesa dello sviluppo e contro l'emarginazione del Mezzogiorno e della Calabria''.

Parlamentari PDL “Chiesto incontro con ministri”. I parlamentari calabresi del Pdl hanno chiesto ai Ministri dell'Economia e delle Infrastrutture, Giulio Tremonti ed Altero Matteoli, un incontro urgente per discutere della vicenda relativa all'utilizzo dei finanziamenti ex Fintecna. I fondi erano destinati alla realizzazione di opere infrastrutturali in Calabria ed in Sicilia ed ora sarebbero destinati alla copertura del decreto fiscale che prevede l'abolizione dell'Ici sulla prima casa e la detassazione degli straordinari e dei premi. "In ogni caso - ha detto il deputato del Pdl Giovanni Dima - una volta che il 'pacchetto fiscale' inizierà il suo iter parlamentare per la sua definitiva conversione in legge, già in Commissione Bilancio troveremo il giusto punto di equilibrio tra la necessità di non penalizzare la Calabria e la Sicilia sotto il profilo della dotazione infrastrutturale e della difesa del territorio salvaguardandone le risorse finanziarie già stanziate e la necessità di avviare un'innovativa politica di sostegno dei redditi delle famiglie italiane".

Meduri (PD) “Da Fini frasi sconcertanti”. "La dichiarazione del presidente Fini resa a Reggio Calabria circa l'intoccabilità da parte del Governo dei fondi ex Fintecna per le opere infrastrutturali di Calabria e Sicilia è sconcertante". E' quanto afferma l'ex sottosegretario alle Infrastrutture del Governo Prodi, Luigi Meduri. "Proprio oggi - aggiunge - la gazzetta ufficiale pubblica il decreto relativo alla soppressione dell'Ici e per i fondi utilizzati per la copertura vengono specificamente indicati quelli stanziati dal Governo Prodi per le opere in Calabria ed in Sicilia. Possibile che il presidente Fini ignori ad oggi quello che il Governo Berlusconi-Lega ha fatto a danno delle due regioni? Lo sconcerto diventa più rilevante quando si pensa che in un corretto rapporto tra regioni e Governo appena pochi mesi fa il presidente Cuffaro ed il presidente Loiero avevano firmato gli accordi con il ministro Di Pietro per risolvere con quei fondi nodi infrastrutturali di primaria importanza per le popolazioni calabresi e siciliane". "Il lavoro - prosegue Meduri - che era stato fatto coinvolgendo tutti gli Enti locali viene secondo il decreto totalmente azzerato. C'é ancora una speranza: nel momento della trasformazione del decreto alla Camera ed al Senato si lavori nelle commissioni ed in aula perché venga ribaltata questa iniqua decisione. Calabria e Sicilia non possono essere così penalizzate; si cerchino altre coperture all'abbattimento dell'Ici".

Loiero “Uno scippo ai danni di calabresi e siciliani”. "Lo scippo è stato fatto, non ci sono più dubbi. Roba da non crederci. L'Ici di tutti gli italiani la pagheranno i calabresi e i siciliani". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente della Regione, Agazio Loiero. "Le voci dei giorni scorsi - aggiunge Loiero - troveranno conferma a breve sulla Gazzetta Ufficiale e ciò provocherà il blocco di opere vitali per lo sviluppo. Mi auguro che si alzi un coro di proteste bipartisan perché si tratta di un atto prima di tutto antimeridionalista che poteva venir fuori solo dalla fantasia del ministro Giulio Tremonti. Il ministro dell'economia non ha trovato di meglio che sottrarre risorse a chi ne ha bisogno. Sarà un guaio. Come si fa a cancellare un impegno così importante nei confronti di Calabria e Sicilia mettendo nero su bianco che i soldi ex Fintecna, destinati dal governo Prodi alla realizzazione di una serie di opere infrastrutturali necessarie per lo sviluppo delle due regioni, sono stati sottratti per coprire il taglio dell'Ici, promessa elettorale dal premier Berlusconi? Se il buon tempo si vede dal mattino prevedo tempi duri per il Mezzogiorno". Secondo Loiero, "si tratta di un primo grande regalo ai calabresi dal nuovo Governo. Mi piacerebbe conoscere a questo punto cosa ne pensa il centrodestra calabrese. Che dirà, per esempio, il sindaco di Reggio Calabria, Scoppeliti, che proprio ieri ha ricevuto il presidente della Camera Fini con cui ha parlato di sviluppo e legalità in Calabria, quando la tangenziale di Reggio non si potrà fare; come voterà sul provvedimento il senatore Gentile, severamente critico 'a prescindere' su ogni atto del governo Prodi. Mi chiedo che faranno tutti gli altri esponenti della destra. Lo dico senza alcuna acredine, convinto che c'é un luogo politico dove cadono le barriere ideologiche più di quanto non le abbia fatto cadere la storia. Tale luogo è il proprio territorio, i suoi bisogni, le sue ansie. Mi auguro che questa volta tutti i parlamentari si battano contro un atto grave nei confronti della regione". "Allo stesso tempo - conclude Loiero - sarei curioso di sapere cosa pensa anche il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, di fronte al primo grande 'successo' dell'alleanza tra Pdl e Mpa. La Calabria di certo non starà a guardare e farà una dura battaglia di fronte a questo scippo di risorse che penalizza seriamente il rilancio infrastrutturale della nostra regione".

Legambiente “Siciliani e calabresi copriranno le spese”. ''Saranno siciliani e calabresi a coprire le spese relative al taglio dell'Ici. In questo contesto, appare ancor piu' paradossale la foga con cui l'esecutivo continua a sbandierare l'ipotesi Ponte sullo Stretto di Messina'' Lo ha affermato Mimmo Fontana, presidente di legambiente Sicilia, commentando la decisione del governo di abbattere l'Ici coprendo le spese con i fondi destinati alle infrastrutture in Sicilia e Calabria. '' Il governo Berlusconi - sottolinea Fontana - comunque, continua a ribadire l'esigenza del Ponte piu', a questo punto, come simbolo, piuttosto che come fatto concreto. Non si capisce, infatti, a cosa serva se mancano tutte le altre infrastrutture''.

Misiti (IDV) “Governo rinunci alla rapina di risorse”. Il deputato di Italia dei valori Aurelio Misiti, esprime, in una nota, ''una protesta per la scelta del Governo di finanziare l'abolizione dell'Ici sulla prima casa con i fondi gia' stanziati per le grandi infrastrutture calabresi e siciliane (fondi ex Fintecna) e fondi gia' assegnati alle Province calabresi e siciliane per le strade provinciali''. Misiti si rivolge, in particolare, a tutti i parlamentari calabresi e siciliani ''affinche' sottoscrivano una richiesta urgente al Governo di rinunciare a questa inammissibile 'rapina' delle risorse appartenenti alle due regioni che hanno piu' bisogno di altre di rinnovare le infrastrutture viarie e ferroviarie''.

Corbelli “Andiamo a Roma”: Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, propone che venga organizzata a Roma, davanti a Palazzo Chigi, una protesta dei parlamentari calabresi, di tutti i sindaci, i presidenti di Provincia e il presidente della Regione Calabria per dire "no allo scippo del Governo dei fondi destinati alle infrastrutture". "La Calabria - sostiene Corbelli - già fortemente penalizzata, discriminata e umiliata dalla cancellazione di suoi rappresentanti nel Governo, negli Uffici di Presidenza della Camera e del Senato, nelle Presidenze di tutti i Gruppi politici parlamentari (di maggioranza e opposizione), nelle presidenze delle Commissioni, viene adesso ancora una volta offesa, oltraggiata e derisa. Siamo alla provocazione. Dopo il danno, la beffa: non bastava la pulizia etnica con l'eliminazione dei calabresi nel Governo, nelle cariche Istituzionali addirittura adesso si è arrivati allo scellerato disegno di coprire il taglio dell'Ici cancellando i finanziamenti previsti per la realizzazione di importanti infrastrutture in Calabria e Sicilia". "Solo creando un caso nazionale - prosegue - con la clamorosa protesta di Roma si può sperare di far cambiare idea al Governo, costringendolo a ritirare il provvedimento punitivo contro la Calabria. Inutile stare qui in Calabria a piangersi addosso e a esternare le nostre proteste. Non servono a niente e non producono, purtroppo, alcun risultato concreto. Occorre invece una mobilitazione straordinaria che varchi i confini regionali e nazionali. I parlamentari calabresi, i sindaci, i cinque presidenti di Provincia, il presidente della Regione, al di là delle appartenenze partitiche, davanti a Palazzo Chigi per far sentire forte la voce di protesta della Calabria. Non credo che la Sicilia, premiata da Berlusconi con Ministeri importanti, Sottosegretariati di peso, nomine Istituzionali, Presidenti di Commissione sia interessata alla manifestazione di protesta. Per questo è meglio che la Calabria si organizzi da sola".

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